Diciamolo pure: questa legge di bilancio fa schifo!
Contenti?
Ora però fatemi una cortesia: mi ricordate una legge di bilancio che non abbia fatto schifo? Il discorso è sempre il solito: chi blatera di politica "a servizio del bene comune" in realtà ha in mente una politica a beneficio del meglio individuale, e del resto è giusto che sia così: il bene non è mai abbastanza, quindi bisogna volere il meglio, e su che cosa sia "comune" ognuno ha nella propria testa una sua idea, che quindi è individuale, con l'aggravante che chi ciancia di cose "comuni" spesso ha zero esperienza politica e una vita sociale molto povera, quindi non ha ben chiaro quanto sia difficile anche solo per tre amici scegliere in quale pizzeria passare la serata...
Detto questo, però, anche basta, basta cazzate! Basta!
Pensioni
Gli operatori informativi a trazione PD allargato (insomma, a trazione Ursula) ce la menano con questa storia che le pensioni minime sono aumentate solo di tre euro e quindi "vergonniaaaaah111!1!". Ora, le pensioni minime nel 2022 (decise da LVI, perché noi siamo arrivati a fine anno) erano pari a 525.38 euro (sta scritto qui). Rispetto a questo il Governo ha adeguato rispetto all'inflazione e ha anche adottato una rivalutazione temporanea del 2.7% che le ha portate al 614.77 nel 2024 (con una rivalutazione complessiva del 17% a fronte di un'inflazione cumulata attorno al 16% - il dato definitivo del 2024 ancora non possiamo saperlo!). Se nel 2025 andranno, come dicono gli operatori informativi, al 617.9, vuol dire che dal 2022, cioè in tre anni, saranno aumentate di 92.52 euro, cioè del 17.6%, sostanzialmente al passo, o lievemente sopra, l'incremento dell'indice generale dei prezzi al consumo. LVI avrebbe certamente fatto di meglio. Intanto, per non sbagliare, ha fatto peggio. Quindi?
Sanità
Ma bisogna sempre tornare su questa storia? Ma perché invece del pattume informativo non vi leggete il blog? La questione l'abbiamo chiusa qui, come ricorderete, ma la ripeto aggiungendo un dettaglio. Oggi Trovati (che è uno dei meno peggio) sul Sole 24 Ore ci dice che il Governo vuole portare la spesa sanitaria al 6.35% del Pil nel 2025. Dimentica (come tutti dimenticano) tre dettagliucci:
1) LVI nel 2025 voleva portarla al 6.2% (e piddini e operatori informativi muti!):
2) il Pil che LVI prevedeva di fare nel 2025 era 2089 miliardi, mentre ora il Fmi prevede che andremo a 2241;
3) ad ammalarsi non è il Pil, ma sono le persone, e la popolazione del Paese sta decrescendo, ahimè, talché, ad esempio, i 114423 milioni del 2018 corrispondevano a 1909 euro di spesa sanitaria pro capite, mentre i 143200 dell'anno prossimo corrispondono a 2428.6 euro pro capite (LVI ci avrebbe portato a 2196 euro pro capite), con un aumento del 27.2% a fronte di un'inflazione aumentata di qualcosa attorno al 20% nello stesso periodo.
Occorre altro?
Sintesi: tutto fa schifo e tutto è migliorabile, ma per partire occorre una buona base. I dati lo sono, il pattume non lo è, e da 12 anni i dati li trovate qui.
A dopo (all'Aria che tira...).
Guardo agli operatori informativi leggendo qualche poesia del cinese Shih-shu : "al modo delle carpe dalle scaglie scintillanti e delle anatre che vagano in coppia
RispondiEliminail poeta si guarda intorno; in questa vita tutti sono intrappolati in una rete di chiacchiere"
Quindi stiamo sempre parlando dello zerovirgola.
RispondiEliminaTi riferisci ai risultati elettorali di certi movimenti?
Eliminaennesima manovra di tipo restrittivo e non espansiva..anche quest'anno la crescita economica in deficit la faremo il prossimo anno. Tocca augurarsi una bella crisi mondiale sistemica per sperare in una manovra anticiclica. Tant'è
RispondiEliminaGrazie professore per i preziosi dettagli. Oltre agli operatori informativi l'altro tema sembra poi essere sempre il "ah secifossiio" allora si ... E anche se questo ce ne facciamo una ragione. Buon lavoro e buon Goofy
RispondiEliminaEh, in effetti sì! Il "sicceroismo" (l'eroismo di quelli che "si cc'erano loro allora vedevi!...") resta un problema rilevante. Guarda il commento anonimo sopra il tuo! Ma più che dire che questa necessariamente era una legislatura in difesa che cosa si doveva fare? Se è in difesa si gioca in difesa. Che con più deficit ci sarebbe più crescita lo sanno tutti. Aspettiamo che gli altri abbiano sufficiente meno crescita a casa loro...
Eliminagiusto ragionamento ma non addosso la colpa a nessuno perchè il mio è solo un mero errore di valutazione dato dalla speranza di un'aspettativa vanamente attesa. Vorrei estraniarmi o restare indifferente ma assegno ancora troppo valore agli uomini e alla politica, da qui l'amarezza del commento di cui sopra
EliminaNella politica della Roma antica, i momenti di stasis, il conflitto interno alla città che poteva arrivare anche alla guerra civile, erano evitati di solito nei periodi di conquista militare di altri territori. Infatti il conflitto tra i cittadini era anche allora (re)distributivo, con a volte una aggiunta di insofferenza alla obbligatoria partecipazione alle spedizioni militari (che si sa irrita la pelle di chi l'ha sensibile).
RispondiEliminaStessa questione si poneva, in termini paragonabili, anche nell'Atene pre-austerità (diciamo un po' prima dell'avvento di Nostro Signore). E anche allora gli storici e i giornalisti (Tucidide, Cicerone e altri) narravano la storia e la cronaca a vantaggio della propria parte.
Anche allora poi il patronato, la pratica di ottenere, con spese più o meno private, il favore del popolo per migliorare le prospettive di accedere a cariche pubbliche, era cosa diffusa sia a Roma sia ad Atene, quasi inevitabile anzi.
Ciò che appunto le differenziava era una marcata tendenza alla democrazia (Atene) e una marcata propensione all'oligarchia (Roma).
Per certi versi, questo utilizzo odierno della retorica per influenzare il popolo, il ricorso alle prebende per la propria parte (la famosa egemonia culturale con altri mezzi), il senso oligarchico del tenere a distanza le istanze del popolo, sembra attenersi a quella visione Romana del mondo. Con in più la necessità costante di legittimare e quindi difendere i chierici moderni (il settore informativo) che mantiene , struttura e sostiene l'impalcatura dello spettacolo e di fatto garantisce l'oblio della storia delle scelte (e conseguenze) dei partiti politici italiani del PUDE.
Molti possono riconoscere nell'ultimo paragrafo vari partiti, ma la tendenza oligarchica mi pare piuttosto marcata nel PUDE. Per l'ovvio motivo che, se avvicini qualcuno alla durezza del vivere, egli poi vorrà allontanarsi da te (a meno di un a volte crudo riavvicinamento).
L'oligarchia sembra quindi il tratto distintivo del PUDE.
Io non ritengo che questa manovra faccia schifo. È la migliore degli ultimi anni ed è un miracolo, considerati i paletti del del patto di stabilità. Aspettiamo di vedere i fuochi d'artificio sulla Senna invece.
RispondiEliminaLa si può anche vedere così, in effetti.
EliminaSommessamente e per non attirarmi gli strali derivanti dalla guerra generazionale, dico che ho visto momenti migliori di quelli che Giorgy ha propinato ai pensionati a reddito medio nel 2023/2024 con le perequazioni previste dalla finanziaria 2023.
RispondiEliminaMa realisticamente bisogna accontentarsi, poteva andare peggio dato che l'acquisito non riguarda le perequazioni. E' successo infatti che ci fu un periodo dove qualcuno parlava addirittura tagli alle pensioni acquisite (la famosa assicella) anche se poi non accadde perchè i vituperati magistrati avevano famiglia.
La sanità ha ormai un percorso al ribasso che procede almeno dal 2007 si in termini di pil he assoluti e la cosa che duole di più è fare confronti con Francia e Germania in particolare.
Leggo il blog dall'inizio e ho sostenuto attraverso il voto lei e il suo movimento. Ma una domanda sorge spontanea, LVI era sostenuto solo dai piddini? O in quelle manovre finanziarie a sostenerle c'era anche la lega?
RispondiEliminaAldilà delle spiegazioni addotte in mille salse per spiegarne i motivi del fu sostegno, perché ora citare quegli esempi di come non fare o fare male delle finanziarie?
O l'una o l'altra.
E non sono né piddino né stellato.
Saluti cari
Perdonami: lo sai che LVI senza noi aveva comunque la maggioranza?
EliminaApprezzo molto il post, per lo spirito e per la sintesi. Sarebbe bella una piccolissima analisi delle ragioni in chiave macro. Questo non in ottica accusatoria, ma semplicemente in ottica analitica ed eventualmente giustificatoria dell'azione di governo.
RispondiEliminanon è attinente al post, ma...te lo scrivo quì- Comunque grazie di tutto.
RispondiEliminaE’ tutto chiaro da anni, anche grazie a Goofynomics.
L’intervento di Geminello Preterossi a Goofy 13 ha messo ancora in ordine agli accadimenti degli ultimi decenni. La controffensiva del capitale al crescente “strapotere” del lavoro degli anni 70, attraverso numerosi stravolgimenti sulle istituzioni e su altri piani a cominciare dalla globalizzazione. Adesso emergono tutte le conseguenze negative a cominciare dalla “rottura del patto di comunità”. Il capitale, specie quello europeo, deve correre ai ripari cercando nuovi modelli di consumo/produzione per mantenere un vantaggio competitivo come la strategia della green economy dopo aver autodistrutto la propria base industriale per sconfiggere il lavoro. Preterossi ha rammentato Benigni che a me ha ricordato una rivisitazione letterale di una sua canzoncina che scrissi anni fa e che ora condivido con voi.
INNO DEL CACADURO
È questo l'inno-o
del cacaduro
lo può cantare solo chi caca a fatica
se vi stupite
la reazione è strana
perché cacare soprattutto è cosa umana.
Noi ci svegliamo e
dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina
le membra posano
in mezzo al muro
è questo l'inno
l'inno sì del cacaduro
Ci han detto bravi
belli e talentuosi
ma son soltanto dei luridi mafiosi
ma il corpo è debole
lo sguardo è spento
noi siamo quelli che cacano a rilento.
La costipazione è sempre dolorosa
hai voglia a prender purghe, lassativi e medicine
quindi teniamola
perch'è dimostrato
tenerla addosso che fa bene al patronato.
Evviva i cessi
sian benedetti
evviva i bagni, le toilettes e gabinetti
evviva i campi
da concimare
viva la merda
e chi ha voglia di cacare.
Però se parlo con uno intelligente, un competente
tengo la giacca
e anche la cacca
Il brutto nostro è che non ci si incazza più
Non ci si agita nemmeno dopo anni di stitichezza
ai voglia a purghe
Anche tutti i giorni
Siamo sconfitti addio rivoluzione
Pieni di merda andremo a lavorare
E stiamo chini a subire e a sperare
e a chi ci dice, dice te
fai questo o quello
teniam la merda fino al prossimo intervallo
Non sono stato mai cosí tediato
La stitichezza ormai è globalizzata
è un mondo oscuro, un mondo duro,
perché siamo piegati e non cachiamo di sicuro.
Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
la merda che mi scappa ormai non la fo più.
LT 4 novembre 2021