Scusate, forse la cosa migliore per chiuderla lì è mettere in prospettiva quello che sta succedendo. EUROSTAT ci fornisce il database della spesa pubblica per classificazione funzionale (COFOG), e lì troviamo tutto quello che interessa. Questo è il profilo della spesa pubblica complessiva per sanità in Italia:
Sinceramente non credo che ci sia molto altro da aggiungere. Aveva iniziato Berlusconi? Sì, aveva iniziato Berlusconi. Il massimo locale è nel 2010, e quindi il "contenimento" era iniziato già nel 2011 (dove si è speso quanto era stato allocato con la legge di bilancio 2011, fatta nel 2010 da Berlusconi). Ma evidentemente non è bastato. Poi è proseguito, e mentre prima della crisi la spesa sanitaria era su una tendenza crescente, dopo, per tornare al valore del 2010, si è dovuto aspettare il 2018.
Era il famoso periodo in cui "si chiudevano gli ospedali" (secondo Delrio, da soli, secondo gli elettori, dal PD).
Basta questo.
Bastano i dati.
Tutto il resto è noia, o pattume informativo.
Risalire la china non sarà, non è facile, e nel contesto attuale non è nemmeno detto che sia possibile, ma di questo e delle ragioni sottostanti abbiamo parlato tante volte e sinceramente non credo sia necessario ogni volta ricominciare da capo.
Intanto, se vi capita, fate vedere questi dati al vostro piddino di riferimento, e poi, se ne avete ancora voglia, venite qui a deliziarci con le sue reazioni. Ma le conosciamo già, ormai non fanno nemmeno più ridere, e capisco che per questo a molti di noi stia passando la voglia...
I miei piddini di riferimento ancora ululano al MES Sanitario. DAR.
RispondiEliminahttps://twitter.com/l_etico/status/1718887494555447731?t=vYOqgFfBc9vxeiQD7zw64A&s=19
EliminaMa chi è questo mentecatto? Ma lo sa almeno che il cosiddetto "MES sanitario" non esiste più da quasi un anno e che nessun Paese europeo si è accostato a uno strumento finanziario il cui solo nome evoca la morte dei bambini greci? Come si fa a essere così ignoranti e così privi di umanità?
EliminaIl mio "riferimento" ha passato gli ultimi 3/4 anni a lamentarsi di quanto l'avevano deluso i 5 stelle e di come gli sanguinasse il cuore per il tradimento.
RispondiEliminaBeh, alla fine, li ha tornati a votare.
Cosa gli vuoi dire a gente così?
Egregio Onorevole,
RispondiEliminale scrivo solo per segnalarle alcune informazioni a corredo di quanto da lei presentato.
Se si prende la sola quota investimenti della spesa sanitaria (meglio se a prezzi costanti, magari usando impropriamente il deflatore degli investimenti del PIL), si vede che dal 2011 al 2018 c'è stata un riduzione imponente rispetto al valore pre-GFC.
Vorrei segnalarle poi questo recente working paper sull'effetto dei Piani di Rientro Sanitari: https://econpapers.repec.org/paper/venwpaper/2023_3a24.htm
Da notare che i Piani di Rientro Sanitari sono stati istituiti nel ben lontano 2005, non dall'attuale governo (vedasi https://www.salute.gov.it/portale/pianiRientro/dettaglioContenutiPianiRientro.jsp?lingua=italiano&id=5022&area=pianiRientro&menu=vuoto).
Buon lavoro,
Fabio
Il mio dice che è tutta colpa di Berlusconi e che per fortuna che c'è stato Monti che ci ha salvati tutti.
RispondiEliminaStrano ma vero nella mia realtà di riferimenti piddini ne ho davvero pochi 😅 ,oppure diversamente scritto piddini che pensano come da conservatori senza rendersene conto , cosa che mi lascia di stucco🥶 o conservatori stessi che però sono più dei rivoluzionari neri che dei conservatori...
RispondiEliminaAHAHAHJAHJAJA, da ridere! Non ricordavo che già avevo risposto e non avendo visto che era di giugno 21, stavo rispondendo con la stessa frase. Giuro!
RispondiEliminaDalle risposte molto documentate e avvelenate, si capisce: A) perchè non se ripijano né a livello nazionale né tantomeno localmente ; B) perchè l'odio verso stuPD è profondo (la gente non si cura più e muore) ; C) c'è vita nel WEB.
RispondiEliminaQuello che non comprendo è come mai siano ancora troppi i loro consensi rispetto alle loro enormi responsabilità. Ovvio che trattasi di deformazione caratteriale di chi li vota, per non dire di peggio.
Temo sia per motivi di carattere antropologgico (gli stessi per i quali l'Itaglia aveva il più grande partito komunista dell'Occidente), probabilmente senza rimedio.
EliminaAi piddini che mi circondano (purtroppo tanti, dal momento che vivo nella Regione piddina per eccellenza) ricordo sempre i numeri che lei ha evidenziato. E rammento le molte strutture ospedaliere chiuse nei piccoli centri, come i servizi di Ostetricia e punti nascita soppressi dal compagno Bonaccini nelle zone disagiate dell'Appennino. Solo in Emilia sono stati chiusi nel 2017 i punti nascita di Pavullo nel Frignano (MO), Castelnovo ne' Monti (RE), Porretta (BO) e Borgotaro (PR).
RispondiEliminaVi lascio soltanto immaginare quali siano i risultati di tali chiusure sulla dispersa popolazione della montagna, da anni alle prese con la riduzione degli residenti, del reddito, dell'occupazione e delle fondamentali attività commerciali e dei servizi. Hanno chiuso uffici, banche e servizi bancomat persino in Comuni con territori molto estesi, come a Riolunato (MO). Chiudono negozi e artigiani e aumentano i disagi per la popolazione che deve spostarsi anche in inverno lungo strade difficili e a rischio. Vi lascio immaginare quale possa essere lo stato d'animo della gravida residente in un piccolo centro dell'Appennino emiliano. In caso di necessità urgenti o complicazioni della gestazione deve ricorrere a un lungo e problematico percorso per raggiungere il centro di Ostetricia più vicino, di solito distante molti km. Ricordo nel 2017 un triste e doloroso caso di decesso neonatale a Sassuolo, dopo il parto in emergenza per massivo distacco di placenta. La giovane gravida risiedeva a Pavullo ed il trasporto in ambulanza a Sassuolo si era reso necessario in seguito alla citata chiusura del punto nascite di Pavullo.
Le polemiche su tali scelte furono ovviamente dure, al punto che nella campagna elettorale successiva Bonaccini e il PD regionale rinnegarono le scelte compiute e promisero di riaprire i punti nascita soppressi. Ma si sa, le promesse piddine sono come le foglie d'autunno.
Ricordiamo di cosa sono capaci i piddini e facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per impedire loro di completare l'opera di distruzione delle condizioni di vita e del reddito degli italiani.
Grazie alla Lega e a lei per l'impegno instancabile.
#Votareserve
Credo sia interessante dare un occhio a questi dati
RispondiEliminaSpesa sanitaria in % GDP (World Bank).
Current health expenditure per capita (current US$) - Italy, France, Germany, Netherlands
Come disse il saggio, meglio desistere.
RispondiEliminaNel famoso libro di Robert Cialdini "LE ARMI DELLA PERSUASIONE" viene descritto il principio psicologico di "IMPEGNO E COERENZA", questo principio implica che quando qualcuno si impegna in una promessa o una scelta, tende a rimanere coerente con tale impegno o scelta. Sempre nello stesso capitolo del libro viene descritta quella che è definita la "SCIOCCA COERENZA", che si verifica quando nonostante ci siano fatti e circostanze che evidenziano in maniera chiara che le nostre idee, le nostre opinioni e le nostre scelte (di qualsiasi tipo), siano errate, cerchiamo giustificazioni per poter rimanere coerenti con il nostro pensiero pur di non ammettere i nostri errori e avere il coraggio e l'intelligenza di cambiare idea. Ovviamente questo non succede a tutti, e molte persone, come questo blog che non c'è dimostra, cambiano le proprie convinzioni.
RispondiEliminaNel caso dei piddini duri e puri direi che la giustificazione morale che si danno potrebbe essere questa: "I tagli alla sanità sono stati iniziati da Berlusconi che quindi ha la responsabilità maggiore, ed è vero che li ha continuati anche il PD, ma solo perché lo chiedeva la nostra cara leuoraopa nel nostro interesse!".
Stimato professore,
RispondiEliminaché qui lei è un economista, mi scuso se questo commento non è direttamente attinente al tema del post ma riguarda comunque l'interrogativo che si è e ci ha posto, commentandolo nel corso della sua ultima diretta serale: perché l'elettore di sinistra crede alla falsa narrativa che gli viene sottoposta.
Ovviamente non ho la pretesa di darle una risposta ma spero di fornirle qualche riflessione utile affinché la possa trovare, sottoponendole la mia esperienza personale e una lettura della realtà che mi circonda.
Dal lato personale sono fra quelli che fino a qualche anno fa votava a sinistra senza farsi troppe domande. Avendo come esempio 6 fratelli maggiori che lo fanno dai tempi in cui aveva un senso, quando con uno stipendio da impiegato comunale era possibile far laureare 7 figli, ritenevo quel voto la scelta naturale e quindi non credo che a quel tempo avrei sentito la necessità di andare a verificare la veridicità o meno delle notizie fornite dagli organi di stampa "amici". Analoga inerzia o tradizione familiare credo che sia applicabile a molte delle persone che mi circondano per le quali, inoltre, gli sbandierati 100 miliardi all'anno di evasione fiscale sono e sono stati la giustificazione principale con cui tagli e nuove tasse venivano accettati senza troppe domande.
Estendendo l'analisi al resto delle persone con cui mi capita di interagire direi che il fattore antropologico è determinante solo in percentuale limitata rispetto a quanti, pur consci della realtà, decidono di infischiarsene perché hanno il proprio tornaconto nel votare a sinistra, soprattutto in Umbria dove, nonostante il recente cambio di governo, funzionari e dirigenti della Pubblica Amministrazione sono ancora espressione di 70 anni di sinistra al potere.
Mi sembra infine che siano molte le persone che, deluse, abbiano smesso di votare a sinistra preferendo, tuttavia, rinunciare al diritto/dovere del voto piuttosto che votare a destra. Credo che in prospettiva elettorale questa sia una fetta di popolazione sulla quale si possa lavorare. Come non lo so, posso solo dirle che per un periodo anch'io ne ho fatto parte e che ho scelto di schierarmi dalla sua parte dopo essere venuto a conoscenza di lei e delle sue idee in modo del tutto casuale.
Nella speranza di essere stato di qualche utilità, cordialmente saluto.