giovedì 1 settembre 2022

Lo sterco del demonio

Un rapido post, dopo alcuni giorni in cui vi ho trascurato, per mettervi al corrente di un paio di cose, accomunate da un esecrabile stigma: quello di trattare l'abominevole sterco del demonio. Non sono sicuro però che vi dispiaceranno, o almeno non a tutti.

Il limite all'uso del contante

Partiamo dall'annosa questione del limite al denaro contante, quel limite che certamente condiziona la nostra libertà di movimento (per il semplice motivo che i mezzi di pagamento elettronico possono essere disattivati, per motivi giustificati o ingiustificati, senza che tu possa farci molto), un tema sul quale il collega Siri si è esercitato, purtroppo finora senza successo (i verbali della Commissione attestano di quante volte ho perorato la sua causa), e probabilmente limita l'evasione, anzi, secondo Padoan forse no!


Il nesso pare che non ci sia, ma che fa? Il limite lo abbiamo imposto lo stesso, perché ce lo chiede l'Europa, anzi no, ancora una volta: perché è proprio la Bce a confermare nel suo parere del 16 dicembre 2019 le importanti funzioni che il contante svolge come infrastruttura di pagamento priva di costi e essenziale per l'inclusione finanziaria di fasce deboli della popolazione, specificando che eventuali limiti all'uso del contante devono essere proporzionati agli obiettivi che si vogliono raggiungere, e che nel caso della Spagna la limitazione a 1000 euro è stata ritenuta sproporzionata:

e ricordando infine che:


la quarta direttiva antiriciclaggio impone obblighi di verifica della clientela solo per pagamenti superiori al 10.000 (diecimila) euro. Per questo motivo nel nostro programma suggeriamo che, siccome ce lo chiede l'Europa, il limite all'uso del contante sia alzato a 10.000 euro, per coerenza sistematica coi limiti proposti dalla direttiva antiriciclaggio.

Intanto, nell'ultimo milleproroghe, con relatrice Bordonali (Lega), siamo riusciti a far passare l'emendamento 3.269 Bitonci (Lega):


per rinviare a fine 2022 l'abbassamento del limite da 2000 agli assurdi e deprecati dalla Bce 1000 euro. Così, in scioltezza, fra un tradimento e l'altro!

In campagna elettorale di questo tema sentirete parlare, e sentirete dire delle scemenze colossali, come nel caso della "tachipirina e vigile attesa", per il semplice motivo che la gente le carte non se le legge. Ma del resto nemmeno io, se non fossi stato presidente di Commissione, sarei mai riuscito a venire a conoscenza del parere della Bce sui limiti al contante... Se però le cose andranno come devono andare, potremo girare pagina, e passare a occuparci di cose più importanti. Sta a voi...

Il finanziamento dei candidati

Proseguo con un'altrettanta annosa questione, quella del finanziamento de #aaaaabolidiga.

La politica costa: costa produrre materiali di propaganda, fra cui gli indispensabili facsimili (visto che nessuno ha capito come si vota), costa distribuirli, costano le persone che ti aiutano, costa la macchina che ti porta in giro, costano i palchi e gli impianti audio, e così via. Costa la democrazia, insomma: ma vi assicuro che gli estimatori delle dittature non ne fanno una questione di economia! Lo dimostra quanto sono disposti a spendere perché il loro regime preferito si affermi.

In generale, la qualità costa. Per legittimare l'attacco frontale alla democrazia rappresentativa si è quindi deciso, tra l'altro, di sottrarre fondi ai suoi principali interpreti, i partiti, in modo da poter applicare il notissimo aforisma di Chomsky:


dove a "private capital" potremmo sostituire "governi tecnici", e il discorso filerebbe. Poi, sì, lo so, è peggio di così: c'erano degli abusi ecc. Ma del resto, sono d'accordo con voi: buttare via il bambino con l'acqua sporca è doveroso, giusto? Perché se il bambino è entrato nella tinozza è perché anche lui era sporco, quindi...

Comunque, la legge 18 novembre 1981, n. 659, rubricata “Modifiche ed integrazioni alla legge 2 maggio 1974, n. 195, sul contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici”, all’art. 4 estende:

ai  membri  del  Parlamento nazionale, ai membri italiani del Parlamento europeo, ai  consiglieri regionali,  provinciali  e  comunali,  ai  candidati  alle   predette cariche, ai raggruppamenti interni dei  partiti  politici  nonché  a coloro che rivestono  cariche  di  presidenza,  di  segreteria  e  di direzione politica e amministrativa a livello  nazionale,  regionale, provinciale e comunale nei partiti politici

i divieti posti dall’art. 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195: sostanzialmente, il divieto di ricevere finanziamenti da organi della pubblica amministrazione, enti pubblici, società partecipate ecc.. Questo divieto prima (cioè dal 1974) riguardava solo i partiti politici: dal 1981 venne esteso ai parlamentari in carica, ai candidati, ecc. Tutti questi soggetti, però, possono lecitamente ricevere contributi dai soggetti IRPEF e dai soggetti IRES di natura privatistica.

Sempre nello stesso articolo si afferma che in caso di contributi ai candidati da parte di questi ultimi soggetti (persone fisiche e società private):

per  un  importo  che  nell'anno superi euro tremila, sotto qualsiasi forma, compresa la  messa  a disposizione di servizi, il soggetto che li eroga ed il soggetto  che li riceve sono tenuti a farne dichiarazione congiunta, sottoscrivendo un unico documento, depositato presso la Presidenza della Camera  dei deputati ovvero a questa indirizzato con raccomandata con  avviso  di ricevimento. Detti finanziamenti o contributi o servizi,  per  quanto riguarda la campagna elettorale, possono anche  essere  dichiarati  a mezzo di autocertificazione dei candidati.

Al disotto di questa soglia (e quindi fino a euro 2999,99) non è previsto l’obbligo di dichiarazione congiunta.

La cosa strana è che mentre le erogazioni liberali ai partiti danno luogo a una detrazione del 26% degli importi compresi tra 30 e 30.000 euro annui (per cui la detrazione può andare da 7,8 a 7.800 euro annui, ma non si applica agli importi delle erogazioni liberali eccedenti 30.000 euro), i contributi a favore dei candidati non sono defiscalizzabili (quindi né detraibili né deducibili). Insomma: chi dà a un candidato non ha modo di recuperare.

Valgono poi le stesse storie con cui ci intrattenemmo quattro anni fa: i contributi devono essere tracciati (e ci mancherebbe), quindi vanno fatto su un conto particolare che le banche generalmente si rifiutano di aprirti (la democrazia a loro non serve), il candidato non può né deve lordarsi le mani con lo sterco del demonio, ma a ciò deve essere preposta persona di sua fiducia, il mandatario elettorale, ecc. (non vi annoio con gli infiniti dettagli bizantini che il delirio giustizialista e la furia savonaroliana degli onestih ci impone).

E la sintesi di questo discorso è: la mia campagna elettorale è partita.

Sarà una campagna fulminea e relativamente dispendiosa. Se ritenete giusto sostenermi con un contributo, potete scrivere a info@albertobagnai.it per avere istruzioni sul da farsi.

Altrimenti, amici come prima: ma visto che avete spesso chiesto di poter fare qualcosa, mi sembrava scorretto nei vostri riguardi non dirvi che cosa potete fare, ora che una cosa da fare c'è...

37 commenti:

  1. purtroppo non sarà una gran cifra prof ... fatturato edicola massacrato dai lockdown, moglie infermiera sospesa da un anno, figlio disoccupato, ma ... presente! email inviata (e sempre grazie per il suo costante impegno prof)

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    1. Grazie a te perché sei presente. La vostra presenza è un bene di cui altri non dispongono. Aver dialogato per otto più quattro anni (otto da "non politico", quattro da politico) ha stabilito con quelli di voi che c'erano un rapporto che nessuno scienziato della comunicazzione (sic) può capire e che nessun politico "de sinistra" può immaginarsi di costruire (motivo per cui si rifugiano su temi identitari sostanzialmente estetici). A chi è arrivato dopo, intriso del più becero grillismo, mando un caro abbraccio: chi vuole capire capisce, ma anche chi non vuole capire ci aiuta. L'insostenibilità del sistema dipende in modo determinante da chi non lo capisce! ;)

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  2. Segnalo che la volta scorsa ho tentato 4 volte di effettuare un bonifico per sostegno alla campagna sul conto del mandatario elettorale e tutti mi sono stati respinti.
    Ho dovuto rinunciare; in banca non sono stati in grado di indicarmi il motivo.
    Ci proverò comunque ancora.
    Buona campagna elettorale.

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    1. Infatti abbiamo cambiato istituto, anche se dopo quattro anni di Commissione finanze quello dell'altra volta magari eviterebbe di mettermi in modo così plateale i bastoni fra le ruote (io vengo in pace, naturalmente...). Ti farò avere in giornata le indicazioni.

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    2. Confermo, tentai 3 volte, l’ultima utilizzando un conto mio “dormiente” appartenete allo stesso istituto bancario pensando che all’interno dello stesso sistema l’operazione potesse avere successo. Niente fu respinto. Testardo mi recai una mattina dal responsabile UniCredit e riuscii a fare i 2 bonifici in diretta dal suo terminale. Il bello fu che nemmeno il responsabile ci riusciva e dovette chiamare il collega della filiale dei conti del prof per forzare l’operazione. Un delirio.

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  3. mi pare che anche il governo ancora in carica, credo per affari correnti, non creda troppo al limite dell'uso del contante, infatti la Banca d'Italia mi pare abbia appena acquistato oltre 16 milioni di Euro di inchiostro per stampa banconote !!!

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    1. Questa non la sapevo. Comunque le banconote si usurano e vanno sostituite, quindi la spesa ci sta. Non devono essere inchiostri economici, hanno caratteristiche speciali.

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    2. Immagino ... in ogni caso 16 milioni di Euro ... magari non serviranno per stampare euro !!!

      https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-08-24&atto.codiceRedazionale=TX22BGA18472

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  4. Per quanto il tetto al contante, faccio 2 semplici osservazioni:
    1) "obblighi di verifica della clientela" e "tetto al contante" sono 2 concetti assolutamente distinti, che vengono mescolati allegramente ma in mala fede. Beh, una questione è dire "acquisti un'auto in contanti, lo segnalo agli Enti preposti a verificare come mai disponi di tante banconote" ben altro è dire "E' vietato acqustare una automobile in contanti".

    2) Oltre alla fissa del controllo psicotico di tutti i cittadini che ammorba la nostra decadente società (controllo, poi, per conto di chi, sarebbe il caso di chiarirlo...) secondo me questi "limiti al contante" sottendono un altro aspetto: una volta c'era la parità aurea, che poteva andare in crisi quando c'erano in giro troppe banconote rispetto all'oro depositato. Oggi c'è la parità eurea che funziona allo stesso modo, in quanto le banche si scambiano crediti a non finire, e la mia impressione è che preferiscano bussare il meno possibile alla BCE per convertirli in Euro (contanti, ma ovviamente non solo...). Cioè, l'Euro è scarso in italia come un tempo nei paesi senza miniere era scarso l'oro. E la lotta al contante potrebbe essere parte di una strategia per mascherare la scarsa qualità dei sottostanti al credito (non che voglia perorare una stretta al credito, beninteso...).

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    1. Il secondo punto mi convince poco, anche perché come sa chi segue da un po' il discorso che facciamo qui il gold standard non era come ci viene raccontato: aveva molta flessibilità e conviveva in alcuni casi col corso forzoso (come era spiegato nel mio sussidiario delle elementari: ma non c'era ancora l'OCSE a spiegarci che cosa dobbiamo insegnare ai nostri figli).

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    2. Guarda che è peggio di come la racconti!
      Ma è una questione che non può essere trattata con pacatezza e razionalità. Chiunque osi solo tentare di spiegare come funziona il sistema viene inondato di merda, screditato, dichiarato incapace di intendere e volere. Al limite dopo una telefonata in cui non capisci che stai cagando fuori dal vaso ti vengono a trovare per farti capire bene la questione.
      Il mondo oggi è una immensa bisca in cui la moneta in circolazione ( elettronica ma sopratutto cartolare è impossibile averne conto)
      La politica dovrebbe prendere atto della situazione e mettere un freno alla bisca!!
      Ma è oramai talmente infangata, diffamato e diciamolo anche collusa che se ne' guarda dal solo parlarne.
      Infatti anche in queste elezioni tali argomenti sono tabù.
      Oramai rimangono questioni di nicchia, per complottisti spostati o altri epiteti a scelta!
      Un esempio attuale è la assoluta mancanza di discussione se vi sia speculazione sul mercato del gas come quello elettrico o petrolifero. Ore di ragionamenti assurdi sui media senza mai rimettere in discussione se è giusto o meno speculare con i derivati,magari a leva, taroccando i prezzi a piacimento. Oramai è un concetto acquisito e non se ne ridiscutere più, è così! Fine del discorso.
      Una politica che abbia ancora un senso dovrebbe semplicemente applicare la regola del dare soldi, vedere cammello!! Basta con questi giochetti al condizionale: se io avessi i soldi per comprare il gas che tu non hai a quanto me lo venderesti?

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  5. Perché esiste da sempre una piccolissima porzione di umanità che si danna per rendere la vita impossibile ad una enorme porzione di umanità? Cosa gli abbiamo fatto noi tanti a quei pochi per odiarci così tanto? Una questione pratica e terrena alla quale non riesco a dare una spiegazione ragionevole e plausibile se non ricorrendo a questioni che di terreno hanno necessariamente ben poco!

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    1. Mi sembra che anche i tanti odino il giusto. Non darei troppo peso. Il conflitto fa parte della vita.

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  6. Tempo addietro già le scrissi che avevo comprato e apprezzato il suo libro e se avesse avuto bisogno di "finanziamenti" non sarebbe stato un problema aiutarla , in uno dei post successivi ( https://goofynomics.blogspot.com/2013/08/due-anniversari-e-una-nascita.html?m=1) scrisse che non aveva bisogno di fondi da chi non credesse nel suo progetto, ora scrive che sembrava scorretto nei nostri riguardi, ora che una cosa da fare c'è ( però la questione del progetto in condivisione è sotto il tappeto)

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    1. Tempo addietro ero un docente universitario e quindi non dovevo sostenere i costi di una campagna elettorale, il discorso che i soliti coglioni (sono rimasti quelli) facevano era "Bagnai fa i soldi coi suoi libriiiii..." (mentre rimasi fregato dal fallimento dell'editore, e comunque guadagnavo un euro scarso a copia!), per cui il tema "finanziamenti" si prestava ovviamente a polemiche inutili. Oggi sono un parlamentare, sono in campagna elettorale, e ci sono persone che vogliono sostenermi. Non capisco il senso dell'osservazione, sinceramente. Mi pare che la maggior parte delle osservazioni critiche che vengono da ex amici (ma anche dai vermi della journaille) si riconducano a un dispiaciuto e stizzito stupore nel vedere che non vado in spiaggia in giacca e cravatta ma non vado in aula in costume da bagno. Quel chilo e tre di cervello che abbiamo ci serve ad adattarci all'ambiente, cosa che aiuta a vincere la prima delle battaglie: sopravvivere. Spiace a chi mi vuole morto, ma a me no.

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    2. Più che altro non voleva essere un'osservazione, evidentemente è stato un malinteso, ovvio che avendo letto al tempo quel post mi feci più attento ad evitare in caso necessitava di altre piccole donazioni di non espormi, parlando della materia grigia lo avesse chiesto prima , avrebbe già potuto incassare tramite donazioni su 730 non lei personalmente ma comunque a chi evidentemente le deve fare credito per la campagna, capisco che nulla era certo però sicuramente lei aveva una visione più avvantaggiata rispetto a noi pochi qui (Claudio il clima lo aveva annusato l'anno scorso e adesso l'hanno accusato di usare magia nera 😂)

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    3. Per curiosità mia non per fare i conti in tasca a lei( metto le mani avanti non mi interessava sapere quanto a guadagnato a "collo"), ma per capire piu o meno il volume di persone che aveva raggiunto mediaticamente all'epoca , quante copie è riuscito a vendere ?

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    4. Che riflettendoci comunque il libro lo ha scritto lei 🤣 anche Dante avesse nipoti che eredità avrebbero preso 🤣

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    5. 25.000 (compreso l'online), ma mi hanno dato meno della metà dei soldi (credo qualche euro più di 10.000) perché, non ho mai capito per quale motivo, sono andati a gambe all'aria. Con gli editori non ho mai avuto grande fortuna, e infatti nella mia personale zoologia li colloco un filo sotto i migliori amici dell'uomo che si vuole informare. Del resto, fanno lo stesso lavoro: distorcere i fatti e il pensiero.

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    6. Scusa Daniele ma è evidente che non sai come funziona. Tu forse sei abituato ai colleghi scappati di casa, ma io facevo il docente universitario, un tetto sopra la testa ce l'avevo, fare "terza missione" (divulgazione) era parte del mio lavoro: perché mai avrei dovuto ricevere soldi extra per farlo?

      Viceversa: la legge prevede che i candidati in campagna elettorale possano essere sostenuti dai propri simpatizzanti: perché mai non dovrei chiedere a chi lo desidera di farlo?

      Molto interessante questo dialogo. "Ti piace la cioccolata?" "Ma il treno va più veloce!"

      Vogliamo jonescare a lungo, o vogliamo capire che se due cose sono diverse trattarle in modo diverso non è una cosa strana?

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    7. Si ha ragione, in effetti non ci ero arrivato, con quasi 10 anni di ritardo è grave 😅 eh vabbè ormai è così che è successo.

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  7. La scarsità è quel fenomeno per cui, quando avremmo bisogno di una maggiore quantità di un certo bene, questo diviene scarso, più richiesto e quindi più prezioso. La scarsità data dall'incrocio tra domanda e offerta è una questione di base puramente matematica ma ... può essere determinata da fattori psicologici, che io chiamerei condizionamenti, tali per cui si induce la sensazione che quel bene sia particolarmente scarso o che tu ne abbia particolarmente necessità andando ad aumentarne diciamo irrazionalmente la richiesta. Questi sono fenomeni distorsivi del mercato generalmente malevoli o comunque ingannevoli.
    Quando il concetto della “scarsità di un bene” viene volutamente legato a beni come dire non materiali e dei quali è semplicemente inapplicabile la dimensione della loro scarsità, come per esempio la moneta o il lavoro, siamo di fronte, secondo il mio modestissimo parere, a crimini contro l’umanità.
    Anni fa mi è capitato di vedere un breve video fatto da un “profano di economia” sulla moneta che ad un certo punto afferma “dire che non si possono fare delle attività per mancanza di soldi è come dire che non si possono fare autostrade per mancanza di chilometri”.
    Mio cugino anarco-comunista … e qui avrei già detto tutto, in ogni caso, in una discussione su lavoro e moneta di oltre 10 anni fa, siccome che mia moglie è cubana mi chiese: “ma a Cuba come è … c’è lavoro?”, io replicai sostenendo che la domanda era inconsistente, nel senso che lavoro ce n’è quando volgiamo o comunque quanto decidiamo che ci sia. Allora disse ti pongo la domanda in termini diversi “ci sono abbastanza soldi per pagare tutti quelli che vogliono lavorare?” Io risposi che questa era una domanda ancor più inconsistente della precedente e a proposito del lavoro che un Cubano DEVE per legge andare a lavoro a meno che non abbia un valido, legale e certificabile motivo, salvo il quale TUTTI devono andare a lavoro …e qui mio cugino andò totalmente in confusione.
    Il concetto di scarsità del lavoro e della moneta, indotti ingannevolmente nella povera mente di noi ignoranti è una delle truffe, insieme a quella del debito, più grandi mai, ma da sempre, subite dall’umanità.

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  8. Ciao Alberto, io purtroppo sto affrontando ingenti spese (previste) che sommate alle impreviste al momento mi danno davvero poco respiro.
    Vedo però cosa posso fare dopo il 10/09 anche solo con un piccolissimo contributo.
    Un saluto ed in bocca al lupo per la campagna

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    1. Non preoccuparti Davide: so che tu sei presente, e questa è veramente la cosa più importante. Fate ragionare chi sragiona: è una cosa che non posso pagarvi perché non ha prezzo!

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  9. ciao Alberto, ho mandato mail, attendo istruzioni, buon lavoro!

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    1. Grazie. Vi risponderanno entro il weekend (la settimana bancaria è terminata...).

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  10. Buona sera Sen.

    Inviata mail.

    Mi aggiungo a chi ha segnalato l' impossibilita' di sovvenzionarla la volta precedente. Per due volte mi respinsero il bonifico.

    Spero di riuscire questa volta.

    Grazie.

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    1. Grazie Luca. Fu un inferno e uno scandalo, ma alla fine riuscimmo ugualmente a fare campagna. Questa volta pare che non accettino i bonifici istantanei (il che, con soli 20 giorni di campagna davanti, non è il massimo!), ma non stanno sabotando sistematicamente come l'altra volta (è un altro istituto, e poi sanno come andrà a finire, mentre la volta precedente non lo sapevano...).

      Arriveranno nel weekend istruzioni dettagliate (domenica mattina: domani sono in giro con tutta la squadra su tutta la costa della provincia).

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  11. L'abolizione del contante (le monete d'oro a quell'epoca) fu un cavallo di battaglia della monarchia francese e del suo ministro delle finanze John Law. Sappiamo come finì.

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  12. La kastah ci chiede i soldi™️! 😂
    Mail inviata.

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  13. “Gli italiani non sono meglio della classe politica che li rappresenta.”
    ROMANO PRODI,La Repubblica 18 Settembre 2008.

    Dimostriamogli che sbaglia!
    Buona campagna elettorale mail inviata!



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  14. Anch'io pochi spicci, senatore (sono stato sospeso senza stipendio per sette mesi, senza altre entrate, né familiari percepienti): mail inviata.

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  15. Mail arrivata, bonifico inserito. Buona campagna!

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