Povero Sderenippo... Come si fa a non volergli bene? Eppure a me sembrava di essere stato chiaro, anche troppo. Il pericolo, caso mai, è un altro, questo:
e direi che lo è fin dall'inizio. Ma in sintesi, che cosa ho voluto dirvi qui?
Forse, dando retta a Bosio, può essere utile metterla in modo diverso: voi, di quello che ho detto, che cosa avete capito? Perché alla fine non importa quello che io volevo dirvi, ma quello che voi avete capito. Provate a dirmelo con parole vostre...
Senatore, se dobbiamo interrogarci su cosa ognuno di noi abbia capito dal suo intervento, penso che in fondo essere inghiottiti da un buco nero supermassivo non sia il destino peggiore.
RispondiEliminaRubando un pensiero a Mill: La tendenza fatale del genere umano a smettere di interrogarsi su cose quando queste non sono più in dubbio è origine di metà dei suoi mali.
Grazie del suo impegno.
sintetizzo io: salvare il salvabile in attesa di tempi migliori
Eliminamah, io ho comprato tempo fa 2 libri del senatore che, dopo averli letti, mi avevano fatto capire e sperare e ora mi sento veramente preso per il culo da lui e da tutti sti governanti...che tristezza.
EliminaAmico mio, mi intristiscono molto anche il tuo lessico e la tua punteggiatura. In fondo metterei un punto esclamativo. I "governanti" chi sono? Perché vedi, qui qualcuno (quelli che lo hanno voluto) ha fatto un percorso che lo ha portato a fare distinzioni: Governo, Parlamento, Stato, Nazione, ecc. non sono parole diverse per caso e non vanno estratte a caso dall'urna per collocarle nel discorso. Un po' come "politica, coruzzzione, debbitopubblico,..." e tutti gli altri mantra coi quali vi siete fatti inebetire per anni. Per stare qui bisogna saperci stare, come in qualsiasi comunità, e oltre a leggerli, i libri, bisogna anche capirli (e qualche volta non basta nemmeno quello, visto che il mondo è molto più complesso di quanto un singolo libro possa spiegare).
EliminaSe la mia capacità di comprensione non si è fatta ubriacare dal fascino di una così elegante dialettica, il bene, la pace e l'equilibrio non vanno visti semplicemente come obiettivi ma come abitudini comportamentali. Tali valori vanno acquisiti come virtù morali. Valore: virtù dell'animo che fa l'uomo eccellente in ogni cosa. Virtù, modo perfetto di essere.
RispondiEliminaPuò essere una sintesi.
Eliminai cattivi non si vedono.
RispondiEliminai buoni sono quelli che vogliamo vedere noi.
la fiducia è una scommessa.
l'azzardo non è un gioco.
il gioco è un azzardo.
fiducia rinnovata!
ma occhio alle interazioni...
Verso quest'ora sono soggetto a un rapido decadimento.
EliminaHo capito che il metodo del pensiero frontale ci porta a perdere già in partenza, che è migliore quello laterale, di coltivare compassione e prudenza nel nostro piccolo e che il compromesso non è né così semplice né così umiliante come potremmo pensarlo.
RispondiEliminaEcco, direi che chi ascolta più a lungo sintetizza meglio.
EliminaIo ho capito che, ieri come oggi, è del tutto inutile scagliarsi contro l'esercito del pensiero unico con lo scolapasta in testa impugnando il forchettone. Non è servito ieri, non serve oggi. E non abbiamo mai avuto, né l'abbiamo oggi, un time-out. Dunque, seminare, seguendo i consigli di chi ha esperienza nella semina, e raccogliere e regalare i frutti. Là dove occorre, anche al "nemico".
RispondiEliminaOccorre, perché non abbiamo abbastanza gente per mandare avanti le cose da soli.
EliminaChe rileggere Guerra e Pace fornisce una chiave per comportarsi in circostanze difficili e per nulla certe. Perdoni, ma stasera sono tutto compreso nella difficile scelta se domattina presentarmi alla seduta vaccinale e rifiutarne il consenso, o proprio non presentarmi inviando disdetta dell'appuntamento. Tento di immaginare che cosa avrebbe fatto Kutuzov e non vado molto più in là.
RispondiEliminaCredo che ci penserò su prima di addormentarmi
RispondiEliminaSe il suo pensiero immagino sia rimasto coerente dalla famosa "censura" da la voce.info (passato tanto tempo) , da 10 anni che ha creato questo blog chi la legge dopo tanto , almeno le basi , cosa sia un tasso di cambio e cosa ne consegue nel nostro caso lo abbia capito...( famoce un segno de croce )
RispondiEliminaRubando un motto del "nemico", direi che voleva dirci "restiamo umani".
RispondiEliminaCon tutto quello che "umano" può voler dire.
In fondo definire quell' "umano" era il fine che si proponeva il convegno. Credo che gli atteggiamenti che ha proposto nell'inervento possano ricostruire la sua personale definizione.
Vediamo se avevo capito.
RispondiEliminahttps://twitter.com/Fabiusfax/status/1413904416403558402?s=20
Pensare di avere ragione a priori, al punto da rifiutare ogni tipo di dialettica e mediazione con l'altro, è patetico e controproducente quando si è in minoranza, mentre porta a commettere errori e orrori quando si è in maggioranza. L'unica costante di questo atteggiamento è la violenza - inflitta, subita o repressa che sia - come desiderio di annientamento dell'altro. Se c'è un dovere morale in politica, è il riconoscere di essere rappresentanti di interessi e punti di vista parziali. Se c'è un modo di prevalere in democrazia, è mediando con l'avversario e persuadendo la maggioranza. In entrambi i casi per essere efficaci bisogna comprendere il punto di vista dell'altro con le sue contraddizioni. Chiudersi al confronto non è una strategia vincente.
RispondiEliminaDa Sun Tzu: "Bisogna dunque sapere che la vittoria ha cinque requisiti –
RispondiEliminaBisogna sapere quando è il momento di combattere e quando non lo è.
Bisogna saper guidare tanto un grande esercito quanto uno piccolo.
La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito.
La vittoria si ottiene quando si è preparati a ogni imprevisto.
La vittoria si ottiene quando ci sono un generale capace e un sovrano che non interferisce.
Questi cinque requisiti costituiscono il Tao che porta alla vittoria".
Manca la laterizzazione... ma credo sia
sottintesa - perché indispensabile - per conquistare intatto il nemico.
In realta il Maestro Tzu la later(al)izzazione l'ha evidenziata moooolto bene: se hai un esercito 10 volte il tuo nemico attacca, se hai un esercito uguale cerca un terreno di scontro vantaggioso, se hai un esercito 10 volte piu piccolo del tuo nemico evita lo scontro e scappa....
Eliminal'immagine del tizio che precipita dal grattacielo dicendo "finora tutto bene" è più calzante
EliminaForse (!) ho capito 7 cose:
RispondiElimina1. per portare a casa qualche risultato occorre armarsi di pazienza, prudenza, compassione, realismo e diplomazia;
2. accettare il fatto che non tutte le battaglie potranno esser vinte, che per fortuna nessuna sconfitta è definitiva, e per converso anche nessuna vittoria: il conflitto non si esaurisce mai, nemmeno quando si è in tempo di pace;
3. avere dei dubbi è utile: è ovvio che se i buoni parlano come i cattivi e usano i metodi dei cattivi, non sono poi così buoni, ma questo vale per tutte le fazioni, ognuna delle quali si rappresenta come quella dei buoni, anche la nostra, soprattutto la nostra; ogni tanto è anzi utile supporre di essere i cattivi (non fosse altro che per mettere alla prova quell'ipotesi e sperabilmente cassarla);
4. il pensiero laterale aiuta a non farsi battere già in partenza, ché uno scontro frontale ci vedrebbe sempre soccombere, e anche a non diventare dei tronfi tromboni depositari dell'ammmoreh contro l'odioh;
5. mettere le cose in proporzione e non farsi prendere da ubbie millenaristiche: forse la democrazia rappresentativa fa schifo, ma l'alternativa è peggiore; forse oggi siamo messi male, ma ieri non stavamo tanto meglio, e domani chissà;
6. chi va in cerca di facile consenso lisciando il pelo dell'uditorio non merita grande fiducia, chi è intellettualmente onesto e non rinuncia alle proprie idee per convenienza, anche a costo di fare il contropelo all'uditorio, merita fiducia e otterrà consenso;
7. è possibile che io non abbia capito una mazza.
Vorrei poter soffrire della stessa granulosità d'ingegno del simpatico e tanto affezionato, quanto, evidentemente, oramai strutturalmente nostalgico sfaccendato Serendippo.
RispondiEliminaHo capito 2-3 concetti: che lei entrando in Parlamento con un Partito ha dovuto agire con una visione di "squadra", che ha imparato a mediare (diciamo che ci è arrivato abbastanza preparato essendo un professore universitario) anche con quelli che considera cafoni e/o citrulli sia per opportunismo che per un più generico senso di pietas. Che sopra ogni cosa bisogna stare allineati e coperti perchè è un attimo..
RispondiEliminaSintetizzato all’estremo, ma non c’entra con le prediche di domenica mattina:
RispondiEliminaAmatevi e se no almeno tolleratevi un po’ di più. Non credete di essere sempre nel giusto.
Matteo 10, 16.
Niente è come sembra e questo vale per la politica.
Le convinzioni sbagliate (che non sembrano tali a chi le compie) legate all’azione portano a grandi disastri dell’umanità.
Colgo occasione per ricordare Edward De Bono il creatore del concetto “pensiero laterale”, scomparso poco più di un mese fa.
Non so quanto era b(u)ono, essendo maltese ce l’aveva con i greci (questo forse non vale per tutti i maltesi) a tal punto di chiamare “banda dei tre” i tre più importanti pensatori dell’antica Grecia accusandoli di aver rovinato il pensiero occidentale.
Per rimediare al torto che ho fatto a De Bono, anche se a lui frega niente, qui propongo un brano del suo libro Il pensiero laterale:
RispondiElimina“Abbiamo detto che l’ideatore di una teoria è continuamente dominato dal desiderio di svilupparla perché la sente propria; dobbiamo aggiungere che esiste un altro tipo di dominio: quello propiziato dalla pigrizia. È molto più semplice accettare un’impostazione concettuale già completamente elaborata che non metterla in discussione e affannarsi a sostituirla con una personale.
La radio, la televisione, la stampa diffondono informazioni e nozioni culturali seguendo modelli standard; esse hanno il diritto, e forse anche il dovere, di predisporre il materiale informativo in maniera accessibile a tutti, e ciò implica l’impiego di alcune idee dominanti, ma in tal modo risulta anche troppo facile per il lettore e lo spettatore accettare le impostazioni nitidamente delineate che ne risultano. Così la grande quantità di notizie nuove messe a disposizione da questi mezzi di diffusione molto raramente riesce ad ispirare idee originali a un pubblico che, per pigrizia, resta dominato dalle impostazioni adottate dai presentatori di queste notizie.”
hai deciso di partecipare alla "mattanza" e "decidere chi vince e chi muore"? se così non hai pensato lateralmente, il pensiero laterale dà una soluzione omnicomprensiva, logico deduttiva, che non contempla il male minore come possibile opzione. Prendere tempo non è una soluzione, è l'attesa prima della fine in mancanza di essa
RispondiEliminaIo ho capito che quando lo si prende in quel posto, agitarsi fa godere di più il nostro inoculatore e soffrire di più noi. Ma era tardi e forse non ero molto lucido mentre ascoltavo.
RispondiEliminaÈ così dopo aver soddisfatto un buon 40% delle richieste di Draghi e Trichet della letterina del 5 agosto 2011, arriva la ricompensa!
RispondiElimina1) accettando un ruolo politico, fra l'altro importante, è necessario è utile scendere a compromessi.
RispondiElimina2) con il "nemico" si dialoga sempre e comunque, evitando di distruggerlo, se mai capita.
3) lei chiede soprattutto fiducia, ed è quella che io le ho dato (anche se su tw mi ha bannato e nn so perché, ma forse valeva il principio del banno i primi 10 follower).
Caro professore grazie per la testimonianza che ha svelato anche qualche logica nella vita del parlamentare che di solito non viene esplicitata.
RispondiEliminaDa quello che ho capito il suo intervento si è focalizzato sul metodo (non solo in aula ma anche nella vita) che è quello della composizione degli interessi tramite il dibattito e la dialettica. In sintesi il metodo scientifico applicato a tutti gli ambiti sociali.
Mi sfugge un particolare (e non è mia intenzione essere polemico): non è che alla conferenza di Monaco del '38 si sia stati troppo indulgenti con il principio dell'attenzione all'altro ?. Cioè quand'è che basta con il dibattito perché quando è troppo è troppo ?
Grazie se vorrà rispondere.
Sintetizzando, oltre a farmi riacquisire fiducia nella Politica, dopo l'ubriacataura d'aaabolitiga, lei mi ha insegnato che occorre uno sguardo più profondo sulle umane cose.
RispondiEliminaBuongiorno Prof.!
RispondiEliminaProvo ad elaborare una mia sintesi.
Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi, specialmente se gli altri sono più numerosi e meglio armati: siate dunque compassionevoli, ma sopratutto furbi.
Se si cade in un torrente in piena è istintivo, ma non è saggio, nuotare controcorrente per raggiungere la riva: meglio seguire la corrente, adocchiare la prima morta, visualizzare la eddyline e mettersi in salvo. Prima o dopo la piena passerà e allora lotteremo per tornare a riva.
Improvvisare, ADATTARSI e raggiungere lo scopo (o almeno provarci)!
Un abbraccio Prof.!
ok ma nel frattempo gli altri di cui sei responsabile? pensiero laterale, Cosimo, pensiero laterale
EliminaChe la rivoluzione È un pranzo di gala!
RispondiElimina“Magari abbiamo torto”. Comunque non dobbiamo dare per scontato che gli altri abbiamo torto, ma soprattutto: perché gli altri non si accorgono che abbiamo ragione?
RispondiEliminaCosa abbiamo capito è irrilevante visto che dobbiamo fidarci. E poi i nostri ruoli sono diversi, da parlamentare sicuramente il dialogo con la controparte è indispensabile, nella vita "normale" già meno, nel senso che anche qua a piddinia la maggioranza ha intuito che andiamo verso a una dittatura, parlare con quelli "neutri" a me basta e avanza. E poi sono i piddini che non parlano a me. Distinti saluti.
RispondiEliminaIl pensiero laterale.
RispondiEliminaCi potrebbero essere molteplici interpretazioni:
1- Lo scontro frontale potrebbe distorcere i concetti sui quali ci stiamo confrontando, in quanto l’attenzione si pone troppo sullo stesso scontro, lateralizzare ci consente di ritornare su valutazioni più obiettive!
2- Lo scontro diretto comporta il fatto che ci siano vincitori e vinti, potrebbe essere più utile a tutti spostarsi in uno scenario win-win!
3- Il pensiero laterale ci permette di guardarci intorno, magari mentre ci stiamo litigando la bicicletta, qualcun altro ci porta via la casa!
4- A volte è più utile girarci intorno al problema … che non affrontarlo direttamente: non è detto che un problema abbia una soluzione e poi siamo così sicuri che ci sia un problema?
5- A volte le cose sono nel posto sbagliato, a volte non si trovano nel momento giusto, il pensiero laterale ci potrebbe aiutare a ricollocarle nella giusta finestra spazio-temporale.
6- Se ci stiamo confrontando con “i buoni” questi non saranno mai disponibili ad una reale, obiettiva e costruttiva discussione, con il pensiero laterale potremmo evitare per effetto della specularità di comportarci anche noi da “i buoni”!
7- Quando ci confrontiamo frontalmente ognuno dei due contendenti ha la perfetta convinzione di avere metà universo dietro di lui, solo il nostro avversario sa che non abbiamo niente dietro le nostre spalle, d’altro canto anche a noi ci dovrebbero venire dei dubbi vedendo tutti quegli ammassi di galassie davanti a noi ma come sappiamo vediamo solo quello che crediamo esista, non quello che veramente c’è!
Concludendo, come dire, la politica è l’arte del compromesso, non della vittoria e dell’annientamento degli avversari. Nell’istante in cui si dovesse eliminare, dissolvere l’avversario, immediatamente dalla nostra parte si formerebbero altri avversari. La convivenza civile si fonda sul conflitto di interessi che incidentalmente si contrappongono esaltando individualismi o comunque interessi di parte.
Quando supereremo questi conflitti, fatti sostanzialmente di artificiali dualismi, fatalmente non avremo più la necessità di abitare esseri viventi in carne ed ossa, diciamo che ci troveremo automaticamente al piano di sopra!
Son finalmente riuscita a sentirmi in pace il tuo intervento. L'ora è tarda, hai detto tante cose interessanti e non mi lancio in una sintesi. Mi limito a dire che le tue parole mi hanno raggiunto in pieno proprio sul tema che in questa fase prende molta della mia attenzione. Ed è questo: sentendo la violenza che accelera, in politica ma anche nei rapporti sociali più ravvicinati, evito la tentazione di reagire sullo stesso piano - lo scontro frontale - e cerco di vedere la persona che ho davanti, cosa pensa, di cosa ha paura, o in cosa può aver ragione.
RispondiElimina(Dice un saggio che se si comprende un uomo si è d'accordo con lui; se non si è d'accordo con lui non lo si comprende. Un'idea difficile da accettare e di non immediata comprensione, ma su cui è utile riflettere)
E questo sforzo, s'intende, lo faccio non per essere "buona", ma per puro e semplice egoismo, perché restituendo al mondo il meglio possibile di me posso nel mio piccolo seminare buone influenze da cui trarre vantaggio.
Ho avuto l'occasione, ieri, di una breve interazione su un social con una persona che biasimava accoratamente un esponente leghista (che tra l'altro è uno di quelli, oltre a voi, che si sta impegnando di più) perché non dice "tutta la verità", alla quale lei, per come è fatta, non potrà mai rinunciare...be' mi ha dato l'opportunità di riflettere come questo sia un atteggiamento che mette al centro le proprie convinzioni, idee, valori, a cui mai per nulla al mondo si può rinunciare, e che devono essere pienamente espressi, se no non si mantiene fede a se stessi! Mi son detta, ma quanta importanza ci diamo? Metterci un attimo da parte rinunciando a qualche puntino su qualcuna delle nostre i, forse può essere utile a un obiettivo intermedio che ci consente di non soccombere in uno scontro frontale in cui, ancora, siamo minoranza? Solo perdendoci, potremo salvarci?
Mi scuso per la lunghezza, ma un'ultima cosa la devo assolutamente dire, ed è che questo blog si conferma essere un nutrimento non solo dell'intelligenza, per capire come vanno le cose del mondo, ma anche un nutrimento per l'anima, e i valori che la alimentano. Quindi grazie grazie grazie di questa profondità.
Comunque Prof. se la Fornero consulente del governo dovesse essere il frutto della filosofia del pensiero laterale ... Ovviamente ci sono sooggetti ben peggiori al governo, ma quanto è dura digerire
RispondiEliminatutto ciò!!!
Buonasera,
RispondiEliminaha ribadito ciò che cerca di farci capire da un bel pò :bisogna STARE SUL PEZZO, ovvero non reagire per emotività (spessissimo indotta dalla controparte), avere una visione ampia della complessità della "macchina" politica(così come la vita, tra l'altro già rivelato dal Budda, per citarne uno) per avere la fiducia, e la furbizia, di lasciar agire chi è (meritatamente) dentro.
Ribadisce il BASILARE concetto del non cadere nella trappola del "approccio frontale", (che si ricollega al concetto di "intelligenza convergente /intelligenza divergente" gli umani hanno capacità creativa, di inventare una soluzione che non c'è sul piatto. Visto che era un convegno di Antropologia, ed essendo questa capacità intellettiva ciò che ha permesso il progredire del genere, dico che la questione è SUL PEZZO!)
Se mi permette un pensiero, direi che la sorgente delle problematiche, il dato antropologico, è la attuale e diffusa incapacità, mancanza di volontà di ascolto dell altro. Un insieme di bias cognitivi, di narcisismo(che è espressione di forte insicurezza interiore) e di superbia..Come giustamente ribadiva, siamo sempre nello stesso pantano, siamo ancora davanti alle tre fiere di Dante. E oggi come allora, serve che ognuno prenda coscienza di sé, del proprio inferno, per avere quello slancio verso l'altro, verso l'ascolto.
Che poi, a riveder le stelle da soli, ci si rompe le p....
Chiedo venia per essermi dilungato.
Grazie.
Giuliano
il pensiero laterale si applicherà anche di fronte anche alle violazioni dei fondamentali, non laterali, diritti personali?
RispondiEliminaLa battaglia a mio avviso è molto anche cittadina e non solo politica, è organica la faccenda, se rivestiamo tutto il nostro nella politica non facciamo il nostro dovere come cittadini, questo dovrebbero capire tutti oggi e non è chiaro ancora.
EliminaSi lo so che non c'entra con l'argomento: cerco solo un modo per farmi notare. Pag 60 del pnrr: "... Interventi sul processo esecutivo e sui procedimenti speciali
RispondiEliminaIl settore dell’esecuzione forzata merita un’attenzione particolare in ragione della centralità della
realizzazione coattiva del credito ai fini della competitività del sistema paese. Le linee di intervento che
si propongono hanno lo scopo di rendere più celere e spediti i procedimenti esecutivi, intervenendo
sotto diversi profili:
• Si abrogano le disposizioni del codice di procedura civile e di altre leggi che si riferiscono alla
formula esecutiva e alla spedizione in forma esecutiva, per rendere più semplice l’avvio
dell’esecuzione mediante una semplice copia attestata conforme all’originale
• Nel settore dell’esecuzione immobiliare, si prevede una generale riduzione dei termini per il
deposito della certificazione ipocatastale, per guadagnare nella fase introduttiva almeno 60
giorni
• Sempre con riferimento alle esecuzioni immobiliari, viene potenziato lo strumento della delega;
lo si estende anche ai settori finora rimasti appannaggio del giudice dell’esecuzione (ad es. la
fase distributiva); e si prevede un rigido meccanismo di controllo sul delegato, con precise
scadenze temporali, onde velocizzare la fase liquidatoria
• Si propongono altresì interventi in punto di custodia, che prevedono che il giudice
dell’esecuzione provveda alla sostituzione del debitore nella custodia nominando il custode
giudiziario entro quindici giorni dal deposito della documentazione ipocatastale); e di
liberazione dell’immobile, che la rendano ove non sia abitato all’esecutato e dal suo nucleo
familiare ovvero sia occupato da soggetto privo di titolo opponibile alla procedura al più tardi
nel momento in cui pronuncia l’ordinanza con cui è autorizzata la vendita o sono delegate le
relative operazioni
• Si introduce il meccanismo della cosiddetta vente privée (vendita diretta del bene pignorato da
parte del debitore) che, con i necessari accorgimenti, può favorire una liquidazione “virtuosa” e
rapida attraverso la collaborazione del debitore
• Si introducono semplificazioni procedurali nell’espropriazione presso terzi
• Si interviene sulle misure di coercizione indiretta (c.d. astreinte), attribuendo tra l’altro anche al
giudice dell’esecuzione il potere di imporre l’astreinte, misura particolarmente utile ove vengano
in rilievo titoli esecutivi diversi da un provvedimento di condanna o nel caso in cui la misura di
coercizione indiretta non sia stata richiesta al giudice della cognizione
Obiettivi – L’obiettivo principale della riforma è definire una serie di interventi che garantiscano la
semplificazione delle forme e dei tempi del processo esecutivo."
Mi sembra un missile nucleare in arrivo. Come suo elettore (benché indiretto) vorrei davvero tanto avere un suo commento
O.T. sicuramente ma...a settembre a Roma sugli autobus circoleranno liberamente solo gli immigrati mentre gli italiani dovranno esibire il passaporto interno come al tempo degli zar?
RispondiEliminaQuanti voti alle amministrative queste disposizioni costeranno alla Lega?
E se questi Green Pass fosse stato messo apposta per costituire un inciampo alla Lega?
Però sarebbe semplice: non convertite il decreto e aprire la crisi.
RispondiEliminaProf. spesso mi chiedo come fa ad avere la pazienza che ha. Quante volte avrà avuto una reazione mentale alla Sgarbi? Capra! Capra! Capra!
RispondiEliminaL'apertura della crisi, in pieno semestre bianco, metterebbe in moto una serie di meccanismi positivi, tra cui per esempio le dimissioni di Mattarella, per accelerare la soluzione della crisi.
RispondiEliminaDel resto col Governo dimissionario e quindi in carico solo per il disbrigo degli affari correnti, verrebbe meno lo stato di emergenza con tutte le conseguenti decretazioni. Sarebbe "Tana libera tutti" almeno quel tanto da far respirare la popolazione civile in tutte le due componenti.
Credo che la crisi porrebbe la lega fuori tutta o in parte (magari spaccata in due) ma si troverebbe subito una maggioranza. Sai, il covid, l'emergenza vaccinazioni, il recovery da spendere, la UE, i mercati, etc etc, ci troveremmo come a febbraio. Personalmente ci spero ma io non sono un politico, sono un "semplice" e poco propenso a mediare.
EliminaE soprattutto, almeno di fronte agli italiani,sarebbe un presa di posizione netta di fronte alla carognata del Green Pass. Se continua così la Lega avrà nuovamente il 17% alle prossime elezioni. E non riuscirà mai a far niente. A chi conviene?
EliminaLa lega si sta suicidando, GARANTITO, mi spiace per Lei, Borghi e Siri. Uscite da un governo nato per annientarvi. Che grande delusione.
RispondiEliminaDovremmo essere meno retorici (guerra, battaglia, nemico…), bisogna contestualizzare (riferimento alla strage di San Bartolomeo), si dovrebbe sapere/conoscere/capire prima di parlare (funzionamento del Parlamento e della attività politica in generale).
RispondiEliminaPrincipi applicabili all’uomo politico o all’uomo della strada anche se a quest’ultimo è consentito sfanculare i piddini che incontra seppure semel in anno.
Tre piccole postille, non è una guerra ma la gente muore (meno che nel 1572 ma può questo darci il necessario conforto?), sono scarsamente interessato a sapere come voti in aula a meno che non si voti per questioni fondamentali (sono sicuro che nei miei commenti ci sia la parola fiducia), aumenterò la pietas nei confronti dei piddini ma mi riservo la facoltà di continuare ad evitarli (li schifo…).
se ribalti la prospettiva, dal loro punto di vista si stanno sacrificando per noi; con Conte alcuni risultati già raggiunti non si sarebbero mai potuti ottenere, la UE avrebbe fatto terra bruciata su tutto e l'Italia starebbe molto peggio. L'umiliazione che subisce Salvini da mesi è insopportabile per chiunque, eppure non molla.I motivi sono molteplici ma il dato è che è ancora lì' per cercare di salvare il salvabile. Pazienta Aurora, e spera che Bagnai, Borghi e Siri non decidano di abbandonare la nave, cioè noi, e fare come il m5s. Un'apertura di credito alla lega è doverosa e a questo punto direi anche imprescindibile.
RispondiEliminaConcordo con Aurora sopra e dopo il Green Pass ritengo che la lega sia diventata complice di una porcheria.
RispondiEliminaLa pressione per vaccinare è sospetta data la contemporanea sopressione di ogni ipotesi di cura che esiste e funziona .
Comincio ad avere sospetti che il vaccino nasconda secondi fini: è spinto con troppa irragionevole caparbietà .
Quando si vedono queste cose vuol dire che il sistema è alla frutta e vuol trovare un colpevole per i problemi che non sa affrontare .
Dalla Colonna Infame alle leggi razziali non dimenticando le persecuzioni contro i cristiani sono cominciate così:
cercando colpevoli comunque ed ovunque secondo la scienza del momento.
Siete sicuri di essere nel governo per mediare e non per divenire complici ?
Sugli argomenti fondamentali mediare è controproducente in quanto si inizia la china dei picoli passi fino a perdere il collegamento con i propri principi.
Forse sarebbe stato meglio lasciar sbagliare da solo questo governo per aumentare le contraddizioni del sistema ed usarne gli errori per una lotta di popolo .
"Infatti , fino ad oggi nessuno ancora, sembra, aveva messo in dubbio che la forza del movimento contemporaneo consiste nel risveglio delle masse e
la sua debolezza nella mancanza di coscienza e di iniziativa dei dirigenti rivoluzionari" (Lenin - Che fare - pag 61) .
Se continua così prima o poi ri-succede.
"Leggera" incoerenza della lega sul green pass ovvero l'insostenibile leggerezza dell'essere (con un piede dentro ed uno fuori)
RispondiElimina"I got one foot on the platform
The other foot on the train
I'm goin' back to New Orleans
To wear that ball and chain"
Ma può essere che io abbia letto male la situazione, può essere!
Navigare fra Scilla e Cariddi non è facile , il problema che vedo è la difficoltà di stabilire se siamo in presenza di avversari politi che giocano secondo le regole o se il popolo viene privato di libertà e diritti da una classe antagonista che agisce solo nel proprio interesse
EliminaNon vorrei sembrare un ortottero dato che mi fanno ribrezzo da sempre ma è vero, c'è sicuramente l'incollaggio dei deredani sulle cadreghe al primo posto con tanto di prebende da favola;la difficoltà di andare a nuove elezioni dipende da questo. Insieme a questo ci sono da difendere gli interessi di una baracca, la UE/UEM che non si regge in piedi da sola ed in nessun modo ma come detto qui da anni, perpetua un potere pdino e sinistrorso che non ha riscontro nel Paese.
EliminaCaro professore, Salvini ha preso pubblicamente le distanze dalla vostra iniziativa di ieri: che è come dire che eravate in piazza per fatto personale.
RispondiEliminaA questo punto le risparmio di sottolineare la sopraggiunta incompatibilità della sua presenza dentro la Lega.
Buona sera professore, ho seguito il dibattito su skytg24. Tra le varie imprecisioni che sono state dette vorrei sottolinearne una, espressa da Misiani, che si e’ sentita molto in sottofondo e che non ha suscitato commenti. A proposito dell’opportunita’’ di vaccinare i bambini “ Misiani ha detto piu’ o meno:”perche’ i vaccini si fanno ai bambini e tutti noi siamo stati vaccinati da bambini”.
RispondiEliminaImmagino si riferisse alle vaccinazioni che vengono eseguite in eta’ infantile. Gran parte di queste riguardano malattie particolarmente feroci proprio nell’eta’ infantile e che hanno decimato le popolazioni di bambini. Cito poliomielite, difterite , pertosse , morbillo. Queste malattie,come ognuno di noi ha nel suo immaginario, colpivano i piccoli in modo intenso e solo raramente erano gravi nell’eta’ adulta. Situazione del tutto opposta a quella del covid 19. I bambini corrono scarsissimi rischi di malattia grave. Inoltre stiamo capendo che , anche vaccinati, continuerebbero a diffondere ugualmente il virus. Ma per fortuna nonni, zii , insegnanti e pediatri si sono in gran parte vaccinati.
Se giochi fuori casa con la prima in classifica e magari con due uomini in meno, schiera bene la tua difesa - ad uomo - e, se vuoi provare ad attaccare, aspetta il momento adatto e fallo di contropiede.
RispondiEliminaMantieni la calma e non ti innervosire con gli avversari o col l'arbitro, nonostante le provocazioni: rischi di fartene espellere un altro.
Non ascoltare quei tifosi esaltati che vorrebbero essere tutti allenatori: se non vinci, ricorda che anche un pareggio fuori casa non è affatto così male.
Cordiali saluti
Scusi,Professore, ma lei e Borghi che restate a fare nella Lega?
RispondiEliminaStavamo aspettando che tu ci indicassi un'alternativa. Abbiamo appreso tanto da te in tutti questi anni! Perché vuoi negarci la tua parola salvifica proprio in questo momento cruciale?
EliminaBuonasera professore,
RispondiEliminaOggi al ristorante che ci fa da mensa nella pausa pranzo ho deciso di mettermi nella veranda esterna, così, per solidarietà con chi non ha potuto o voluto vaccinarsi. Accanto a me c'era un signore, ad un certo punto una dei titolari che lo conosceva si avvicina e gli dice: "anche tu qui? Non sei vaccinato? No da te non me lo aspettavo!". Grazie per essere andato in piazza a manifestare contro l'obbligo del green pass. Non siamo più liberi e la gente sta diventando cattiva con chi dissente, tutto questo comincia a spaventarmi.
Nota a margine per soddisfare i più curiosi e non parlar d'attualità: l'effetto fotoelettrico è stato scoperto (o perlomeno è stato battezzato come tale) da Augusto Righi nel 1888.
RispondiEliminaEinstein ne ha fornito una spiegazione nel 1905, supponendo che valesse il principio di quantizzazione dell'energia introdotto da Planck; ovvero che, accanto ad una interpretazione ondulatoria dei fenomeni e.m., ne sussistesse una corpuscolare che spiegasse il fenomeno fotoelettrico (ma anche, ad es., l'effetto Compton scoperto posteriormente nel 1922).
Il titolo originale dell'articolo è: Über einen die Erzeugung und Verwandlung des Lichtes betreffenden heuristischen Gesichtspunkt, 1905, Annalen der Physik, vol. 322, Issue 6, pp.132-148.
(in inglese: On a Heuristic Point of View Concerning the Production and Transformation of Light)
Il pensiero laterale si usa nel Marketing, Il pensiero verticale è un processo finito, il pensiero laterale è di tipo probabilistico.
RispondiEliminaCon l'UE direi che piu fai giri di peppe meglio è, con il PD in casa poi fare mosse verticali significa sgambetti ovunque.
Bagnai volevo farle una domanda sui diritti speciali di prelievo del FMI, giusto per capirci di piu, mi sembrava eccessivo mandare un email e qui non ho trovato la sezione apposita.
Serendippo a parte, mi pare che il pensiero laterale dell'Uomo (o donna /a) Goofynomico sia piuttosto semplice da capire, casomai è difficile da capire se restringiamo il tutto in un'oretta circa di discorso; basta osservare dal lato pratico ciò che è successo dal 2018 ad oggi, come ci hanno venduto la rottura di continuità del governo nel 2019 (che dimostra la teoria della rappresentazione della realtà da parte dei media), il 2020 ha visto, nella disavventura del lockdown, provvidenziali dirette che hanno spiegato della politica molto più di quanto si fosse inteso dai media (chissà come mai) e di quanto ci avessero spiegato altri addetti ai lavori.
RispondiEliminaAnzitutto, è chiaro che non esistono assoluti. Non esiste un momento nel nostro passato che sia stato decisamente migliore del presente. Era diverso, forse addirittura peggiore per certi altri aspetti. La diretta conseguenza è che non esiste né la vittoria finale né la sconfitta finale che durano per sempre. Quindi se non esiste la parola fine non esiste nemmeno chi ha ragione e chi ha torto al 100% (anche se ancora cercano di costringerci a vivere con questo paradigma imposto dopo il 1945, ci sarebbe moltissimo da dire e spiegare a riguardo).
Infine, pensiero laterale come antidoto a quello frontale; il primo ci rende in grado di seguire il percorso che vogliamo, il secondo ci obbliga a seguire il percorso che qualcun altro vuole - tipo quelli de aaaaaPolitica castacriccacoruzzione, che chissà come mai sono stati "coccolati" fino al punto in cui si trovano oggi.
Ciò detto, mi ritorna alla mente una introduzione al manuale di Frampton:
"
C'è un quadro di Klee che si intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fisso lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L'angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l'infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può più richiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre un cumulo delle rovine sale davanti a lui nel cielo. Ciò che chiamiamo progresso, è questa tempesta.
Walter Benjamin
Geschichtsphilosophische Thesen, 1940
"
Insomma guardandomi indietro, anche se avessimo ragione, tutti noi ci troviamo comunque impigliati in quella tempesta che ci spinge irresistibilmente nel futuro, ma con la differenza importante che il "pensiero laterale" ci darà quell'equipaggiamento di sopravvivenza di cui sono sprovvisti quelli che non vogliono vedere.
Questa sua esternazione in realtà è preoccupante, soprattutto per un motivo che traspare dal suo atteggiamento; siamo meno e in posizione peggiore di quanto ci eravamo illusi (di nostro o indotti)di essere.
RispondiEliminaFacendo un parallelismo tra questo nostro tempo e "Qualcuno volò sul nido del cuculo", conviene comportarsi come Grande Capo Bromden, piuttosto che come Randall McMurphy.
"La Cricca" non vede l'ora di poter applicare "la terapia" a tutti quelli che "marciano con un passo differente" (chi marcia ad un passo diverso ascolta un'altra musica).
Ma anche di non usare il moralismo, cosa di cui sono campioni indiscussi.
La fiducia è rinnovata proprio perché i suoi "schiaffi risvegliatori" contengono ciò che più è aderente alla realtà.
Amen.
Questa sua esternazione in realtà è preoccupante, soprattutto per un motivo che traspare dal suo atteggiamento; siamo meno e in posizione peggiore di quanto ci eravamo illusi (di nostro o indotti)di essere.
RispondiEliminaFacendo un parallelismo tra questo nostro tempo e "Qualcuno volò sul nido del cuculo", conviene comportarsi come Grande Capo Bromden, piuttosto che come Randall McMurphy.
"La Cricca" non vede l'ora di poter applicare "la terapia" a tutti quelli che "marciano con un passo differente" (chi marcia ad un passo diverso ascolta un'altra musica).
Ma anche di non usare il moralismo, cosa di cui sono campioni indiscussi.
La fiducia è rinnovata proprio perché i suoi "schiaffi risvegliatori" contengono ciò che più è aderente alla realtà.
Amen.
Non ho capito se è partito il commento...abbia pazienza.
Dopo le "leggere" incoerenze della Lega sul green pass, arrivano le più sostanziose incoerenze sulla questione La Morgese.
RispondiEliminaA quando posizioni coerenti? Sempre domande che non mi pongo da solo ma che mi pone un vecchio ex amico PDino che purtroppo mi chiama oggi dopo che per anni l'ho chiamato io!
alla luce di questo periodo di crisi (economica) che pare si preannuncia nell'imminente futuro quanto vorrei un bel post chiarificatore del prof. Bagnai..... :(
RispondiEliminaOT: Mi è venuto in mente solo ora: data la circostanza celebrativa, non si potrebbe fare un collegamento online anche estemporaneo con Roberto Frenkel? Dovrebbe fargli piacere e sarebbe un modo per avere comunque una sua partecipazione dopo tante volte mancate.
RispondiEliminaCome volevasi dimostrare vi siete suicidati. Nessuno mai vi perdonerà il certificato razziale, proprio mai. Il vostro comportamento ha rafforzato i piddini e bruciato i singoli cavalli di razza della lega. Che squallore... Salvini non è adatto al ruolo, giorgetti è una serpe in seno.
RispondiEliminaDici? Sicuro? Quindi io non sono un cavallo di razza, perché non mi vedo molto bruciato... Vedi, Aurora, è da quando questo blog è aperto che venite qui a darmi lezzioncine (sic, perché capisco che non sei del mestiere) di politica. "E se fai così non arriverai mai lì, e se dici questo non ti faranno fare quello, ecc.". Patetici, penosi, goffi... grillini! Perché alla fine poi il problema, se appena gratti la superficie, è e resta quello. Allora, cara: non so se Salvini sia adatto al suo ruolo di leader della Lega, ma non devo giudicarlo io. Ho qualche dubbio sulla tua adeguatezza al ruolo di lettrice di questo blog, e questo posso giudicarlo solo io.
EliminaBuongiorno prof. Bagnai,
RispondiEliminala seguo da tempo e la ringrazio anche per i contributi che pubblica su telegram, in particolare per quelli contro il green pass.
Mi dispiace ma non capisco perché la Lega, dopo l'introduzione di questo "strumento" stia ancora al governo.
Come si può tollerare che si debba avere un lasciapassare per poter lavorare e per poter fare qualsiasi cosa?
Come si può essere complici di chi calpesta la Costituzione?
Come si può dire che la maggioranza delle persone è comunque d'accordo? La politica non si fa in base ai sondaggi o ai like. Anche quando c’era il fascismo la maggioranza era fascita. Esistono ancora i principi inderogabili? Quali sono quelli della Lega?
Professore, prenda questo solo come uno sfogo, non voglio certamente polemizzare con lei che è tra i pochi che valgono nel nostro parlamento.
La saluto cordialmente.
Daniele
Bei tempi quelli in cui si discuteva qui! Magari ti sei pentito di aver scelto la politica!
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