Mentre leggo e prendo nota dei vostri commenti al post precedente (molti relatori hanno già confermato) ripercorro la storia di questo blog e mi viene in mente che chi non ha avuto modo di viverla e di conoscermi forse è anche giusto che si faccia delle domande su di me, ma chi ha letto queste pagine, e ha capito o creduto di capirle, e chi mi ha conosciuto o creduto di conoscermi (direttamente o attraverso queste pagine), forse, se c’è qualcosa che non gli è chiaro, dovrebbe porsi delle domande su di sé...
c'è sicuramente qualcosa che non va in me 🤔
RispondiEliminaSinceramente non li capisco, ma è senz'altro un limite mio...
RispondiEliminaNon capiscono la strateggiah?
È un limite loro.
Non capiscono le forze in campo?
Scusate il francesismo: non capiscono un cazzo.
Beh anche dalle preziosissime dirette 2020 e 2021, si capiva tantissimo.
Elimina"Ioh le diretteh non le guardoh", "e infatti si nota che stai dicendo cazzate".
Alla fine quando uno capisce di cosa si parla, di come se ne parla, con quale tecnica, finisce anche di porsi certe domande stupide. Basta saper osservare con una chiave di lettura.
Zerovirgolismo.
RispondiEliminaNon
EliminaE come diceva Alberto Sordi:... So' cazzi...
RispondiEliminaFarsi domande è pure giusto. Basta essere capaci di darsi risposte (corrette)
RispondiEliminaCapire per me è sempre una ipotesi. L'ho dunque risolta così: ti voglio bene. Punto.
RispondiEliminaProf. in effetti è tutto molto chiaro.
RispondiEliminaLe istituzioni si cambiano dal dentro ... non restandone fuori.
Ok, perfetto, siamo tutti in trepidante attesa!
Ma davvero lei spera che quando avremo (dico avremo perché io vi voterò)
la presidenza del consiglio e almeno il MEF riusciremo a far invertire la direzione suicida che ha preso non solo l'Italia ma tutto l'occidente?
Penso che non succederà o comunque non in maniera sostanziale, credo che dovremmo prepararci ad anni durissimi e non solo sotto il profilo economico, ma anche sociale e purtroppo sanitario, anni dopo i quali l'assetto mondiale potrebbe cambiare e non di poco, spero solo che saremo ancora qui in qualche modo a parlarne!
Buona vita a tutti!!!
"... e la risposta è dentro di te.
RispondiEliminaEpperò è SBAGLIATA !"
:-D
Prof, la ringrazio infinitamente per tutte le Lezioni e gli insegnamenti di questi anni. Oggi so di capire, perché attraverso di lei è poi da solo, ho studiato ed ho imparato. Quello che ormai è chiaro è che le forze in campo sono di impari e che la verità, della storia, spesso soccombe alla menzogna. La soluzione è "INDIVIDUALE". In una delle sue lezione si lasciato sfuggire che la sua soluzione individuale è stata scendere in politica. Perfavore Prof, solo un ultimo consiglio, un ultimo orientamento, per farci trovare la nostra di soluzione"INDIVIDUALE". Grazie mille per tutto. Un Lettore con sempre mille domande.
RispondiEliminaQualchecosa che non vada in me c'è di sicuro. Non in questo caso.
RispondiEliminaHo avuto la fortuna e il privilegio di conoscerla e sono convinta che lei sia molto si più di come appare. Lo scrivo qui pubblicamente e l'ho già dichiarato in separata sede a molti che mi chiedevano un parere.
RispondiEliminaChi nutre dei dubbi, a parer mio, non la conosce affatto.
Buona giornata.
Li pontefici della Sacra Chiesa dell’Ucelletto Azzuro.
RispondiEliminaPer divenillo è poi assai facile: basta nun fa’ ‘na beata e riempi’ er tempo vòto guardanno quello che fanno e che nun fanno tutti l’artri, poi er pontifica’ vie’ da sé.
Che devi fa’?
Sicuramente non capisco, e nemmeno pretendo di capire, a me manca solo la chiarezza di analisi che questo blog regalava ai suoi lettori. Ora Lei è impegnato in politica e quindi il suo ruolo è cambiato, non ho gli strumenti per giudicare il suo ruolo in politica e pertanto non critico, ma nessuno l'ha sostituita nell'offrirci una lucida analisi, e questo rende la confusione ancora più grande.
RispondiEliminaHo avuto il piacere di conoscerla e trovo che lei sia molto di più di ciò che appare.
RispondiEliminaChi non apprezza lei e il suo lavoro evidentemente non la conosce affatto.
Buona giornata.
Professore,
RispondiEliminatutto ciò che lei mi ha insegnato in questi 11 anni resterà per sempre mio personale patrimonio intellettuale. In questo lungo periodo Lei mi ha dato infinite sollecitazioni non solo nel campo economico ma anche musicale, storico, filosofico e, soprattutto, strumenti concettuali per comprendere le dinamiche macroeconomiche che sottostanno alle scelte politiche dei contrapposti interessi economici operanti nella nostra società. Conoscerla è’ stato come scoprire il velo di Maya del mondo nel quale vivo, vederlo per come esso è nella realtà e non come ce lo rappresentano i media, ingannevoli depositari della produzione di verità. Tutto ciò che ho imparato supererà anche la contingenza del suo credo politico e le sue inevitabili conseguenze. Come diceva F. Nietzsche nel suo Also sprach Zarathustra: “Si perdona difficilmente ad un maestro, quando si resta sempre soltanto scolari”. Le auguro ogni bene.
“Uno dei pregiudizi più comuni e più sparsi consiste nel credere che ogni individuo possegga certe qualità determinate, cioè che sia buono, cattivo, intelligente, stupido, energico, apatico, e così di seguito.
RispondiEliminaMa gli uomini non sono fatti a questo modo. Possiamo dire di un uomo che è più spesso buono che cattivo, più spesso intelligente che stupido, più spesso energico che apatico, e viceversa; ma non diremmo la verità se dicessimo che un tale è sempre buono o cattivo, ed un tal altro sempre intelligente o stupido. Eppure dividiamo sempre la gente in due categorie. Ma ciò non è esatto.
Gli uomini rassomigliano ai fiumi: tutti sono fatti della stessa acqua, ma ciascuno è, ora stretto, ora rapido, ora allargato, ora lento, ora freddo, ora torbido, ora caldo.
Così gli uomini. Tutti rinchiudono in sé stessi i germi delle facoltà umane; ora ne manifestano una, ora l’altra, e spesso appaiono diversi da loro stessi rimanendo però gli stessi. Ma questi cambiamenti sono specialmente rapidi in certi dati uomini, ed uno di questi era Niehliùdof.”
Se la politica esprime il meglio di sé attraverso la sintesi tra diverse istanze, allora lei incarna perfettamente questo modo di fare politica. Goofynomics è nato proprio dalla impossibilità di esprimere una posizione politica di sintesi, perché le decisioni prese erano eterodirette e Monti fu l'espressione massima di esautorazione di un processo politico sano.
RispondiEliminaQuindi io la riconosco in ogni pagina di questo blog, oltre ad averla conosciuta personalmente.
Io ho piena fiducia.
RispondiEliminaCertamente, professor Bagnai, c’e’ ancora qualcosa che non mi e’ chiaro ma con grande serenita’ riconosco che questo e’ dovuto a miei limiti. L’unica cosa chiarissima e’ che seguirla nel blog, con le dirette, nei convegni di asimmetrie e nelle sue conferenze che sono state messe in rete,mi ha reso possibile uscire dall’incubo dell’inconsapevolezza. Finalmente riesco a leggere la realta’ in modo critico. E la soddisfazione immensa di avere avuto la fortuna di conoscere una persona cosi’ speciale.
RispondiEliminaCertamente, professor Bagnai, c’e’ ancora qualcosa che non mi e’ chiaro ma con grande serenita’ riconosco che questo e’ dovuto a miei limiti. L’unica cosa chiarissima e’ che seguirla nel blog, con le dirette, nei convegni di asimmetrie e nelle sue conferenze che sono state messe in rete,mi ha reso possibile uscire dall’incubo dell’inconsapevolezza. Finalmente riesco a leggere la realta’ in modo critico. E la soddisfazione immensa di avere avuto la fortuna di conoscere una persona cosi’ speciale.
RispondiEliminaNon mi preoccupa tanto il piddino in sé quanto il piddino in me (semicit.)
RispondiEliminaγνῶθι σαυτόν... le bbasi.
RispondiEliminaLe 5 giornate di Milano: avventuriemo di zerovirgolisti.
RispondiEliminaGuerra di Crimea: piccoli sacrifici per stare al tavolo giusto nel momento giusto.
Se questo dovesse essere corretto:
Un Gatekeeper incanale in obiettivi sbagliati.
Un rivoluzionario è estremaente flessibile sugli obiettivi e quelle che sembrano inspiegabili arretramenti sono spesso ritirate strategiche.
Le vittime del fuoco amico è spesso dovuto a cattivo posizionamento.
Il morale delle truppe condiziona il loro comportamento.
Il comandante ha responsabilità sul morale.
Anche se spiega perchè e come e riusciti a conquistare la vicina trincea spesso questo non basta a motivare quella che sembra una guerra che dura da troppi anni e di cui non si intravede non solo la fine,ma la possibilità di vittoria.
Chiarissimo Professore. Giusto farsi domande, eppero' da semplice osservatore, mi chiedo anche a cosa possa portare un governo che c'e' l'ha chiesto leuropa. Vedremo... La verita' ha la testa dura.
RispondiEliminaNon so più se posso sperare, a che punto siamo... Unici punti fermi Lei e Borghi. Chi è draghi? A parte la sua infinita boria non si capisce da che parte sta, nemico amico (come speravo ardentemente all'inizio)? Si vaga come naufraghi angosciati. Si sta al governo per contenere i danni... Ma non sempre ci si riesce, i giovani italiani sognano un lavoro e una famiglia mentre il tempo non si ferma. Ma davvero vale la pena di lasciare un gioco così facile alla meloni? Ripeto Lei e Borghi le uniche certezze prr il resto nebbia.
RispondiEliminaErrata Corrige: stia *
RispondiEliminaper*
Acciderbolina…cribbio….emerge una nota di manicheismo che mi pare amara o stonata se preferite. Non credo sia necessario capire la strategia, come non credo che tutti vogliano o possano discettare sul fatto se sia meglio lottare col moschetto da fuori o combattere da dentro per cambiarla, e dopo la censura iniziale ci sta bene un masticazzi. Certo di dubbi ne ho. E meno male. Poi ho delle certezze. Draghi no. Reddito di cittadinanza no. Ma soprattutto sinistra no e grillini no. Ma me ne sbatto se la Lega sta con Draghi e me ne sbatto se combatte da dentro o da fuori. Quello che voglio è l’applicazione della costituzione, in particolare del secondo comma articolo 3, voglio l’applicazione della costituzione ‘socialista’ migliore del mondo, voglio che il sistema economico tenda alla piena occupazione, voglio una nazione forte ed orgogliosa. Insomma voglio talmente tante cose che di domande su di te non me ne faccio proprio. E ti voto, confesso che alle volte mi turo il naso ma qui potresti aggiungere tu uno sticazzi e quindi proseguo. E torno al fatto che quella nota manichea resta. Alle volte, anzi spesso, non si può capire, non si riesce a sapere, non si è in grado di conoscere, e allora si utilizza la fiducia. Ecco, io mi fido di te, io ti sono debitore. E ti voto. Sono sicuro di fare bene a votare te? Sí. A votare Lega? No. E a leggere i commenti il dubbio è stratificato. Almeno quanto la fiducia in te e in Borghi.
RispondiEliminaCome ti ho conosciuto, così ti conosco adesso. Forse solo con un po' di amarezza che prima non c’era, ma non so se sia soltanto una mia proiezione, perché io sì, non posso negare che un po’ amareggiata lo sono.
RispondiEliminaMa cerco di mettermi nei panni degli altri…
… a un primo livello c’è la partita economica ed europea. Immagino ci sia chi non può più aspettare, e ha più soddisfazione morale, ormai, da una opposizione spacca tutto (anche se obiettivamente inutile) che dalle mosse pazienti e ragionate di chi si prepara cercando di limitare i danni e controllare che i pozzi non vengano tutti avvelenati…
C’è poi tutta la faccenda, terribile, della pandemia, che arriva a toccare le stesse basi dell’esistenza, e sulla quale l’istinto di autodifesa dei più critici (quelli che ne percepiscono l’aspetto distopico più pericoloso) reclama lo scontro e la rottura.
Per quel che mi riguarda, il mio centro istintivo è in allerta rosso e in accordo con cuore e cervello raccomanda nervi saldi, sostegno leale e fiducia in chi, a ragion veduta, abbiamo mandato a rappresentarci, e caso mai portare anche i secchi d’acqua con le orecchie per aiutare dove c’è bisogno. Sulla questione sanitaria, per esempio, ci vorrebbe qualcuno capace di far luce chiara, incontrovertibile e definitiva come fece quell’oscuro professore di Pescara sulla questione dell’euro…
La lettura di queste pagine ha cambiato il mio modo di vedere le cose.
RispondiEliminaChi non le crede o non le ha lette o non le ha capite.
Massì, che lei stia facendo il possibile per cambiare questo sistema ingiusto nella direzione che vorremo anche noi, e che in gran parte abbiamo imparato da lei, per me, è fuor di dubbio.
RispondiEliminaLa domanda che mi pongo io è piuttosto: "Sembra proprio che il sistema sia sostanzialmente inscalfibile. Avremo mai la gioia di vedere un miglioramento sensibile, vita natural durante, o dovremo rassegnarci a lasciare la nostra testimonianza per chi continuerà a combattere dopo di noi?"
PS_ se ci fosse la possibilità di invitare al goofy oltre ai vincenti del sondaggio del post precedente -di cui condivido i risultati, per quanto ne so- anche qualche nuovo relatore, a me piacerebbe ascoltare T. Fazi, A. Barbero, A. Somma, D. Fabbri. Anche se non sono esattamente e politicamente "dei nostri", potrebbero dar vita a dibattiti molto interessanti.