Nel post precedente avevo menzionato questa vicenda, sulla quale avevo avuto modo di intrattenermi col sindaco Massimi e stavo cercando di capire cosa fosse possibile fare. La situazione è molto complessa da riassumere, ma, banalizzando, per decreto di Gentiloni la strada in questione, che ora mi pare sia provinciale, sta per tornare sotto la gestione dell'ANAS, in tempi che da un primo contatto con l'ANAS mi è sembrato di capire fossero piuttosto incerti (il decreto è all'analisi della Corte dei conti, mi è stato detto, e presumo che questo sia uno snodo necessario della procedura), ma comunque tali da non prevedere la possibilità di un intervento risolutivo prima della stagione turistica estiva (a quanto capisco occorrerà fare uno stato di consistenza, poi l'ANAS si prenderà in carico la strada, poi bisognerà dare in appalto i lavori con il nuovo codice, quello che, come molti amministratori che ho incontrato lamentano, e come qui autorevolmente conferma un rappresentante della stessa ANAS, di fatto paralizza l'azione di governo del territorio in nome del castacriccacoruzzione - cioè del pregiudizio razzista verso il nostro paese, che porta a considerare ogni amministratore corrotto fino a probatio diabolica del contrario, ed eleva a unica priorità politica di cartapesta, da dare in pasto ai gonzi, in un paese che ha ben altre urgenze, la lotta al babau metafisico della "corruzione").
Oggi, salendo a Barrea per ossigenarmi prima delle prossime ignote sfide, scattavo queste foto, e poco fa il sindaco Massimi mi ha dato questa notizia.
Ai parenti della vittima vanno le mie più sincere, rispettose e profonde condoglianze.
Agli altri ricordo che l'Italia non ha un problema di spesa pubblica eccessiva, il che significa, in buona sostanza, che interventi di manutenzione ovvi, e in questo come in tanti altri casi richiesti con forza dagli amministratori locali (sui quali incombono pesanti responsabilità in circostanze simili), si potrebbero fare anche prima che accada l'evitabile.
Ma perché questa mia indicazione si traduca in prassi politica, rendendo possibile una corretta gestione dei territori (che chi ci vive saprebbe come impostare, in assenza di vincoli "europei"), occorre che prima venga sconfitta l'incultura e l'inciviltà di chi porta nel dibattito dati falsi, sproloquiando di tagliare la spesa, e diffonde un'immagine pregiudizialmente negativa di un paese fatto di gente operosa e onesta. Se per offrire un rinfresco da pochi euro a chi partecipa a un seminario universitario devo farmi fare tre preventivi da ditte iscritte al MEPA, posso solo vagamente immaginare quale incubo sia per un amministratore dare in appalto la manutenzione di un tratto di strada (ma poi, lo Stato non potrebbe provvedere con sue strutture, se vede negli appalti una fonte certa di corruttela?). I miei colleghi senatori della Lega, molti dei quali sindaci, mi stanno aiutando a colmare la distanza fra la teoria, dove la spesa pubblica è una lettera (G), e la pratica, dove è un incubo burocratico partorito dalla mente di politici non sempre esattamente allineati all'interesse del paese. Alla fine, strozzare la spesa in nome della Sacra Lotta alla Corruzione è anche uno dei tanti modi per raggranellare (non spendendola) quella liquidità che poi in qualche caso prende le strade che sappiamo. Credo che sia importante una riflessione approfondita su quali siano le nostre priorità. Speriamo di avere presto l'occasione di farla in modo costruttivo.
(...se la priorità fosse tagliare la spesa, qualcuno dovrebbe spiegarmi perché la si realizzerebbe comprando tramite Consip prodotti che sul libero mercato costano meno. Ma forse sono io che non ci arrivo: si vede che anch'io sono marcio e corrotto dentro...)
L'immagine del server del MEPA che si impalla durante la ricerca del miglior fornitore di vol au vent alla finanziera mi ha devastato la serata.
RispondiEliminaAdesso l'unico modo di farsi perdonare è realizzare l'ipotesi ministeriale che la riguarda e che è che apparsa su OrizzonteScuola.it in data odierna.
Sacra Lotta alla Corruzione. In altri termini la SLA(C) dello stato. Malattia degenerativa acquisita per demonizzazione della spesa pubblica.
RispondiEliminaBuonasera, On. Prof.
RispondiEliminaNon è necessario che pubblichi questo commento. A rischio di vedermi infliggere un "click", mi permetto di consigliarle di rivolgersi all'On. Calderoli per ogni dubbio procedurale. E' (scusi l'uso dell'apostrofo, ma sto scrivendo su un pc che non conosco bene) un vero e proprio genio per quanto riguarda le procedure e le modalità di utilizzarle, superarle e - se e quando necessario - aggirarle.
Buon lavoro, e buona serata
Guglielmo
Mi sorge il vago sospetto che, in CONSIP si sia realizzata la presa per i fondelli perfetta ai danni dello Stato; "capisci a me".
RispondiEliminaProfessore dico la mia: a mio avviso le infrastrutture rimangono ferme non tanto e non solo per mancanza di soldi, quanto per la paura di spendere male quei pochi che ci sono, con opere costruite male e avendo speso (come troppo spesso è successo) molto di più di quanto preventivato.
RispondiEliminaHo appreso dalla trasmissione “presa diretta” che molto spesso ciò accade perché i bandi sono scritti male, poiché i funzionari e tecnici pubblici non sono adeguatamente preparati.
A mio parere chi ha responsabilità di governo non ha preso coscienza di questo problema, anzi complica ulteriormente le cose inserendo continuamente nuove norme e restrizioni che creano un quadro normativo veramente difficile da interpretare.
Più formazione quindi, e magari per le opere più importanti un comitato scientifico di nomina governativa che analizza i bandi prima che vengano pubblicati. Che ne pensa? Saluti.
La corruzione in Italia per tante ragioni è più diffusa che in altri paesi (dove pure esiste, ma c'è un livello italiano e uno inglese, una sanzione italiana, blanda tardiva ed inefficace e un livello francese, dove, per esempio, nessuno grida allo scandalo o al complotto se Bollorè finisce in carcere). E la corruzione la paghiamo tutti come dismostra il maggiore costo delle opere pubblica rispetto agli altri paesi.
EliminaIl codice degli appalti fatto anche in ottemperanza a direttive europee cerca di frenare il fenomeno ma ovviamente crea farraginosità e dubbi interpretativi a cui si aggiunge una natuale paura dei funzionari di incorrere in sanzioni.
Volete procedure veloci? Erano quelle d'emergenza create per la protezione civile: il funzionario sceglie la ditta a sua discrezione e la collauda pure.
Provate ad immaginare come andrebbe a finire ......
De Rossi: da questo suo sproloquio da bar, supportato solo dal suo odio verso un paese che secondo lei non la valorizza, si capisce solo che lei è nemico del paese.
EliminaConosco il modello spagnolo: livelli di corruzione altissimi e diffusissimi, credo più che in Italia. Ora, se in Spagna alcune cose funzionano bene, ciò accade nonostante la corruzione. Ergo, i fattori per il successo di un paese sono complessi. Basta auto razzismo.
EliminaBuongiorno Senatore Bagnai,quello che scrive è ampiamente condivisibile ,ma è lo specchio dell' attuale stato di cose.Ormai credo che sia palese a tutti che ormai la parte più corposa dell'economia e della relativa politica fiscale è decisa fuori dall' Italia ,uno stato che non ha una propria banca centrale che faccia da pagatore di ultima istanza,che quindi ha grande difficoltà a incidere nel proprio indirizzo economico e che praticamente non decide la propria fiscalità,non è più uno stato,ma solo un protettorato.Con mio grande dolore sono arrivato a capire che una parte di Italiani ha favorito questo stato di cose solo per puro interesse personale,questi sono i nostri Kapo' che hanno deciso di "fregare" i loro fratelli italiani ,questo mi fa cadere nello sconforto,credo non ci siano vie di uscita,una parte dei cittadini italiani e stata scientificamente "fregata" e non avrà mai giustizia.Anche se le cose cosmeticamente cambiassero ,ci troveremo comunque i soliti da ringraziare,i soliti che hanno avuto grandi guadagni"dalla"crisi".Un altra possibilità che mi spaventa maggiormente è che i "fregati" si accorgano quanto siano stati fregati e vogliano indietro il mal tolto,e questo potrebbe portare a situazioni ancor più preoccupanti.Lo specchio della nostra civiltà sta nell'accettare tranquillamente che due ragazzi non si possino sposare perché le condizioni economiche non lo permettono,oppure accettare che un vecchio pensionato possa vivere con 500€ al mese.Chi accetta tutto questo lo accetta perché non è parte in causa quindi asseconda della posizione ,facente parte dei"fregatori"(anche se forse incoscienti)Ora prima che lei mi dia del Comunista puntualizzo che ho preso gli ultimi due esempi come estremi(ma non troppo),sono convinto che una società sana favorisca l impegno,il merito,lo studio(cose non troppo presenti oggi)ma che non possa ammettere situazioni estreme per la "sanità" e nell'interesse della stessa.
RispondiElimina"Se la priorità fosse tagliare la spesa, qualcuno dovrebbe spiegarmi perché la si realizzerebbe comprando tramite Consip prodotti che sul libero mercato costano meno"
RispondiEliminaTrattasi di realtà ben nota a ogni responsabile e collaboratore dell'ufficio contratti di qualsiasi AOO abilitata come centro di spesa della pubblica amministrazione. Che si tratti di un risultato intenzionale o meno, CONSIP non fa altro che accentrare (e di fatto legalizzare con più facilità) il meccanismo tangentizio, gonfiando in modo generalizzato i costi di un delta medio che, secondo i suoi difensori, grazie a una particolare declinazione del concetto di "economie di scala", sarebbe comunque inferiore a quello risultante da un'assegnazione distribuita delle responsabilità di individuazione dei fornitori.
Nella mia esperienza concreta, passando dal sistema di individuazione autonoma a quello basato sul ricorso (ormai sempre più obbligatorio) alle convenzioni CONSIP, ho visto i costi di assistenza informatica passare di punto in bianco da cifre nell'ordine di qualche decina di migliaia di euro a cifre superiori di un ordine di grandezza, a fronte di un netto peggioramento del servizio (principalmente a causa della iperburocratizzazione delle procedure di assistenza).
Certo, se la propensione media al consumo (possibilmente interno) dei selezionati beneficiari di questo simpatico regalo fosse uguale o superiore a quella dei tanti funzionari e imprenditori periferici indubitabilmente e inveteratamente corrotti a cui è stato tolto l'ossicino da spolpare con calma nel loro cantuccio nascosto, magari la cosa non farebbe poi tutta questa differenza. Ma chissà perché ho qualche dubbio che sia proprio così.
La mia storia lavorativa è, nel suo piccolo, un esempio di questa SStoria. Ho lavorato per un decennio per la P.A. (prima Provincia, poi Comune e Regione) sul tema degli incidenti stradali; elaboravo dati per individuare le criticità sulle strade e segnalarle a chi di dovere perché si intervenisse salvando vite umane. La Provincia per cui lavoravo fu la prima (e una delle poche in assoluto) a raggiungere l'obiettivo della UE di dimezzare la mortalità entro il 2010 (eh sì, mentre con una mano ti tolgono le risorse per raggiungerli, con l'altra agitano grandi obiettivi).
RispondiEliminaMa intanto i politici hanno cominciato a dire che il problema sono i comportamenti delle persone e non le infrastrutture, il che, detto sic et simpliciter, non ha senso (uomo strada e veicolo interagiscono dinamicamente, non ci vuole una laurea per capirlo!); poi hanno tagliato sempre più fino a rendere di fatto inesistenti gli interventi infrastrutturali come quelli educativi; quando dai dati emergevano problemi, ci si limitava a prenderne atto. Tanto i politici (tutti di area piddina nella mia zona, l'avreste detto?) potevano farsi belli con il trend calante della mortalità per incidente, dovuto in parte al progresso dei mezzi, in parte alla crisi economica. A nulla sono valse le ripetute segnalazioni che i morti calavano sì, ma molto meno di quanto ci si sarebbe atteso dal calo della mobilità, e quindi di fatto la situazione stava peggiorando.
Comunque sia alla fine, per non sbagliare, hanno tagliato anche me. Dopo un decennio di precariato e redditi sempre calanti (è l'eurozona, baby), hanno deciso che non c'era modo di farmi altri contratti. Che io sappia i morti non calano più da un po', e gli incidenti lesivi sono sempre tantissimi, ma a nessuno frega più niente, l'importante è contenere la spesapubblicabbbrutta!
Ammesso che quel che ci raccontano sia vero, che la corruzione è profondamente radicata e diffusa qui in Italia, ritengo inaccettabile che la punizione per i corrotti possa essere cosi severa da colpire tutti e inddure alla morte la parte più debole della popolazione.
RispondiEliminaPerchè tagliando la spesa sanitaria questo si ottiene.
Perchè tagliando la spesa per le infrastrutture e il territorio, la geologia poi fai il resto e il meteo contribuisce sia con il deterioramento dell'asfalto che con frane e fiumi di fango.
Perchè tagliando la spesa, votati al risparmio del denaro, che qualcuno parla di spreco e qualcuno parla di future generazioni che dovranno ripagare il debito, vorrebbero farci credere che il risparmio sia giusto anche se poi si muore in un gurad-rail o in attesa di una visita medica o sotto un mare di fango che da un monte lasciato all'incuria si riversano su piccoli magnifici pezzi di un Italia che non merita tale frenastenia.
Non c'è nulla che può giustificare il sadismo che stiamo subendo.
Nulla, nemmeno la corruzione. Nessuna giustificazione che voglia porre questo furto come una cura.
Non giustificherò mai i carnefici il cui vero scopo non è colpire la corruzione,perchè altrimenti si farebbe attenzione a non colpire chi corrotto non lo è, ovvero LA MAGGIORANZA DEL POPOLO ITALIANO.
Ma visto che corrotti e corruttori lo sono anche altri, ritenuti virtuosi, come i sindacalisti tedeschi che contrattavano con Hartz, o dirigenti della Siemens che pagavano tangenti per conquistare appalti, allora bisognerebbe iniziare a capire perchè secondo i nostri giornalisti, tale fenomeno venga riportato come se fosse una nostra esclusiva.
Noi lo sappiamo bene, renderci colpevoli è il modo con il quale ogni italiano sarà portato a pensare che il suo malessere sia dovuto alla corruzione degli altri cittadini. Gli altri siamo noi, cantano i Pooh.
Concludo con un altro esempio di come la lotta alla corruzione crei disagi principalmente a chi sta male spesso senza porre un reale freno al malaffare. Chi è malato e deve seguire terapie con medicinali specifici e particolarmente costosi, conosce tutte le difficoltà che si presentano il cui scopo sarebbe quello di tenere a freno comportamenti scorretti ma il cui risultato è rendere difficile la vita a chi ha già un macigno sulla testa, in un era in cui l'informatica permetterebbe di rendere tutto semplice e al tempo stesso controllabile.
All’uscita dalle ultime consultazioni con il presidente della repubblica, Di Maio oltre a confermare il possibile asse con il PD ci ha tenuto a dire che i 5 Stelle mai avrebbero sostenuto un governo del presidente. La qual cosa mi sapeva tanto di un tentativo di preparare la strada proprio a questa evenienza. Infatti basterebbe una breve campagna di giornali e televisione a proposito dello stato di emergenza in cui versa il paese, anche a fronte della situazione internazionale, per presentarsi come coloro che per il bene di tutti sono costretti ad accettare un provvedimento su cui si erano espressi fermamente per il no. Se così fosse Salvini potrebbe cavalcare l’onda creata dai media per andare lui alle camere e chiedere ai parlamentari i voti in nome di un’emergenza nazionale, sulla base di un “contratto” vero questa volta, non di una nuvola indistinta di fumo senza sostanza. Quindi coinvolgere le camere proponendo un piano di interventi urgenti, con provvedimenti dettagliati, che possa ottenere l’adesione della maggioranza di loro a fronte delle sfide internazionali e soprattutto di quelle che impone la UE tenendo presente lo stato in cui versa un paese come la Grecia che ha sperimentato la sorte che potrebbe toccare anche a noi. Ma per una cosa del genere bisognerebbe prepararsi in anticipo e soprattutto presentarsi di fronte agli italiani con la massima sincerità.
RispondiEliminaSalvatore, fai i conti senza l'oste. Il regista di questa fase è il Presidente Mattarella. Ora sarà anche vero che Mattarella non è Napolitano, ma la differenza tra i due è solo nello stile, non nel contenuto di fondo. Richiamo le parole di Mattarella al termine del secondo giro di consultazioni e prima del conferimento del mandato esplorativo alla seconda carica: "Le attese dei nostri concittadini, i contrasti nel commercio internazionale, le scadenze importanti e imminenti nella Unione europea, l'acuirsi di tensioni internazionali in aree non lontane dall'Italia". Così parlo il Presidente il 13 aprile u.s.. Ora, ci sarebbe da chiedersi se rientri tra i compiti costituzionali di un Presidente della Repubblica quello di indicare l'agenda di governo ad una maggioranza parlamentare e non invece solo quello di verificare la presenza di una maggioranza parlamentare in grado essa di presentare un programma di governo coerente con le norme costituzionali (sovraordinate ai trattati europei e o internazionali, per una interpretazione letterale e storica dell'art.11 della Costituzione che autori ben più qualificati del sottoscritto come il Consigliere Barra Caracciolo o il prof Giacché da tempo hanno richiamato) e di esprimere un leader e rappresentanti funzionali alla trasformazione di quell'agenda in azione concreta. Ma discutere di questi aspetti investirebbe il ruolo del Presidente e preluderebbe a sollevare un conflitto di attribuzioni tra Parlamento e Presidenza di fronte alla Corte Costituzionale che il Paese in questa fase non può permettersi (con una Corte azzoppata poi men che meno). Ne deriva che, allo stato, gli attuali rapporti di forza incarnati dalle parole del Presidente della Repubblica prima ricordate impediscono la realizzazione dello scenario da te evocato in coda (Salvini che si presenta alle Camere a caccia di una maggioranza) perché, paradossalmente, ma fino ad un certo punto per chi frequenta questo blog da anni, la sola garanzia che il centrodestra a guida Salvini si muova nel rigido rispetto delle scadenze UE non deriverebbe, agli occhi di Mattarella, dalla presenza di Silvio Berlusconi all'interno della coalizione di Cdx, essendo il Cavaliere un politico non nuovo a piroette le più impensabili (per cui ora europeista, atlantista, ma domani?), ma risiederebbe nel contrappeso europeista e atlantista (con modeste punte di distinguo di facciata cosmetica ad uso elettoralistico) esercitato dal M5S all'interno della maggioranza di governo Cdx - 5S. Lo stesso Salvini poi, da politico navigato qual è e ha dimostrato di essere, ha più volte negato la propria disponibilità a cercare maggioranze d'accatto. Meglio un ritorno alle urne a quel punto. Ma..attenzione: se si ritorna alle urne Giggino non può ripresentarsi alle elezioni per la regola dei due mandati del Movimento (e, insieme a lui, i vari Fico, Taverna e i vari urlatori di Castacriccacorruzzzzzione). Sicuri che siano così propensi a farlo? Chi vorranno buttare dalla torre pur di evitare il voto che per loro equivarrebbe a stare fermi un giro? Bisogna solo avere pazienza e augurarsi che Mattarella faccia il notaio, come gli compete, e non il Re.
EliminaGli investitori internazionali, che Di Maio ha incontrato a Londra, insieme alla UE avevano tre opzioni, un governo dei 5 Stelle con una Lega debole non in grado di dare corso al suo programma e quindi soggetta ad un tentativo di logoramento da estendere poi al fronte sovranista europeo temuto dalla UE e dalle lobby; poi un governo PD-5 Stelle e un governo del presidente. A fronte del rifiuto di Salvini di spaccare la coalizione di centro destra, i presunti successivi tentativi di dialogo Di Maio erano solo una farsa, utile ad addossare alla Lega la responsabilità di una scelta di governo già stabilita in precedenza.
EliminaCerto, meglio andare alle urne. Ma a nessuno degli attori istituzionali, UE e presidenza della Repubblica Italiana conviene, dato che Mattarella dopo aver ospitato nel 2016 la commissione Trilaterale al Quirinale, si è dimostrato un servitore della finanza internazionale, come Napolitano o forse più. Così come non conviene a Berlusconi e al PD, e non conviene neanche a Di Maio che nella campagna elettorale e nelle attuali consultazioni, ha dimostrando di avere una politica assolutamente fluttuante, e per questo del tutto inattendibile. Motivo per cui nessuno penserebbe più di dare il governo ad un “partito” tanto inaffidabile. Quindi gli unici a trarne vantaggio sarebbero Salvini soprattutto e la Meloni. Per questi motivi l’unica opzione che resta in gioco è quella di un governo del Presidente perché è quella che ha il favore degli investitori internazionali e della UE. Ho l’impressione infatti che in Europa si consideri il Partito Democratico ormai bruciato. Ma si potrebbe anche dire che allo stato delle cose lo stesso M5S sembra stia già seguendo un uguale destino. Quindi resto del parere che l’unica chance per noi è in un colpo di mano di Salvini manovrando internamente alla strategia dell’avversario.
Caro Salvatore stai sognando ad occhi aperti.La Lega non è ben vista nel panorama politico italo-europeo .Bisogna arrivare a conquistare la maggioranza come cdx e la migliore cosa che può fare Salvini è di lasciare che la Storia lavori per lui facendo strame dei pseudo problemi di casta , cricca e corruzione. Temi che gli Italiani ancora credono fondamentali per la ripresa economica. Inoltre fra un anno si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo , ed è fondamentale che ci arrivi un gruppo consistente di sovranisti come la Lega che potrà stringere alleanze con partiti di uguale visione politica.
RispondiEliminaBuona Vita
Concordo. L'unico modo per salvare il Paese dalla troika e dai suoi ascari e collaborazionisti interni è una vittoria fragorosa del cdx a trazione leghista. La maschera del M5S è finalmente e definitivamente caduta, rivelando quello che è sempre stato: una finta forza antisistema creata per canalizzare e rendere inoffensivo il dissenso crescente nel popolo italiano. Vedere Scalfari da Floris auspicare ad un governo M5S-PD con Gentiloni confermato pdc e Di Maio suo vice è stato agghiacciante.
EliminaGianni Barbato,quello che tu sostieni mi sembra del tutto condivisibile,logico e realistico.
EliminaIn effetti,la Lega,nonostante il grande successo elettorale ottenuto,non è ben vista nei piani alti del potere,non solo nell'Eu neoliberista e globalista,ma anche all'interno del nostro paese,talora anche in consistenti strati intellettuali e di ceto medio.
Per fortuna,Salvini è un politico ancora più bravo ed intelligente di quanto si creda ed ha capito che,fuori dal contesto di certe alleanze,anche scomode e limitanti,potrebbe essere ancora più demonizzato, logorato e,alla fine, sconfitto.Purtroppo molti non capiscono ciò,anche fra i suoi sostenitori o potenziali alleati.Almeno per ora.
Ma c'è da essere fiduciosi!
Da un'intervista a Mervyn King, ex-Governatore della Banca di Inghilterra, apparsa sul Corriere della Sera del 14 marzo 2017.
RispondiEliminaRiesce a immaginare un break-up della zona euro?
«Molto facilmente. Sarà molto caotico nel breve periodo. L’unione monetaria è stata prematura senza l’unione fiscale, un terribile errore. Molti sostengono che sarà una crisi profonda a forzare l’unione fiscale. Il problema però è che non si può creare un’unione senza un sufficiente sostegno democratico legittimo. La disoccupazione, in particolare dei quella dei giovani, è così alta che non sorprende vedere l’ascesa di nuovi partiti politici che incolpano l’unione monetaria. Vengono liquidati come populisti, ma le loro critiche sono basate su fatti economici, che le élite non capiscono».
Quanto «costerebbe» alla Germania l’unione fiscale?
«Il 5% del Pil indefinitivamente (vale anche per Austria e Olanda). Perciò il conto sarà molto alto, ma necessario per permettere ai Paesi del Sud di conservare la piena occupazione. Tra questi metto anche Francia e Italia oltre a Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro, cioè gli Stati che hanno perso la loro competitività. Purtroppo i politici tedeschi sono contrari a spiegarlo ai loro cittadini. Stiamo andando verso il disastro».
Piccola divagazione sulla corruzione.
RispondiEliminaSe la vicenda che vede indagato questo magnate terminasse con una condanna, noi italiani che abbiamo ceduto un asset strategico già in passato oggetto di interesse straniero potremmo considerare le intromissioni francesi un trampolino per tutta una serie di azioni politiche che ci hanno penalizzato in quest'Europa che per bocca di Macron dice "a volte i nostri egoismi nazionali ci appaiono più importanti di quello che ci unisce" dovremmo capire cos'è che ci unisce, perchè forse più che unire ci stritola, in un abbraccio finanziario e probabilmente corrotto.
Sarebbe una questione non secondaria, ma il nostro parlamento non ha abbastanza leghisti per fare la cosa giusta, almeno per ora.
Da Voci dall'Estero del 23/4/2018
RispondiElimina"L’aggiornamento delle infrastrutture europee è anche la chiave per preservare la competitività in Europa. Collegando la qualità delle infrastrutture locali nei settori dei trasporti e delle telecomunicazioni alle attività di investimento delle imprese, emerge un modello chiaro: scarse infrastrutture locali ostacolano la capacità delle imprese di rispondere alle opportunità di crescita globale e di tenere il passo con la concorrenza "
Per chi fosse interessato all'intero articolo postato linkare
http://vocidallestero.it/2018/04/23/affrontare-la-carenza-di-infrastrutture-in-europa-vincoli-di-spesa-e-capacita-di-pianificazione/
Sono riuscito, caro Alberto, a ricostruire, tramite attento ascolto byoblu, la battuta finale a San Salvatore in Lauro.
RispondiEliminaStai raccontando di come sull'autostrada verso Trento a 130 km. orari senti un urlo,riesci a frenare a pochi metri dall'auto che ti precede.
Tu commenti,leopardianamente,l'evento improvviso :un attimo, e ci accorgiamo della nostra fragilità ( Canto Notturno : "Questo io conosco e sento, che degli eterni giri, che dell'esser mio frale..."!).
E qui aggiungi :noi potremmo morire, sicuramente moriremo, e visto che moriremo, CI MERITIAMO PURE COTTARELLI ?
Applauso lungo e scrosciante...
Mervyn King, Governatore della Banca d'Inghilterra negli anni della crisi, con un passato di economista e docente universitario ha scritto un libro uscito di recente intitolato "Fine dell'alchimia". A pagina 305 si legge quanto segue:
RispondiEliminaLa Germania si trova davanti a una scelta terribile: sostenere i membri più deboli dell’eurozona, imponenti ai propri contribuenti costi ingenti a tempo indefinito, o dichiarare concluso il progetto di unione monetaria in tutta Europa? Il tentativo di trovare una via di mezzo non sta portando a nulla. Un giorno gli elettori tedeschi potrebbero ribellarsi alle perdite da sopportare per aiutare i partner più deboli; e per la Germania il modo più facile per dividere l’area euro sarebbe uscirne. Ma la causa più probabile della spaccatura di questa area è che gli elettori dell’Europa del Sud si stanchino del peso estenuante e inesorabile delle disoccupazione di masse e dell’emigrazione di giovani talenti. Al che si può rispondere, con buone ragioni, che l’uscita dall’euro porterebbe al caos, peggiorerebbe il livello di vita e perpetuerebbe l’incertezza sul futuro dell’unione monetaria. Ma se l’alternativa è un’austerità opprimente, il perdurare delle disoccupazione di massa e la totale mancanza di prospettive di porre fine al peso del debito, uscire dall’euro può essere l’unico modo per tracciare la strada che conduce alla crescita economica e alla piena occupazione. I benefici a lungo termini sono superiori ai costi sul breve.
Caro Senatore , a rigore di logica questo è un O.T. rispetto al tema del blog. Lo posto solo perché mi piacerebbe sapere da Lei
RispondiElimina(ovviamente nei limiti del consentito ) visto che ora è anche un politico se le probabilità di avere un governo tecnico siano da prendersi in considerazione .
Falliti i tentativi dei rappresentanti delle due Camere e non essendoci una pur minima probabilità di formare un governo , vuoi per i veti incrociati, vuoi per ragioni matematiche di creare stabili alleanze si va verso un governo di TUTTI dentro, tranne la Lega e FdI . Si deve trovare un nome che coaguli non i partiti , ma i singoli eletti . IL nome di questo Premier deve essere accettato da tutti , ma è fondamentale che sia accettato dai poteri forti nostrani ed europei . Bene questa persona esiste e si chiama GIOVANNI MARIA FLIK . Dalla sua biografia :
1) Ha studiato presso l'Istituto Sociale, la scuola dei Padri Gesuiti di Torino. Iscritto all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1958, ha vinto una borsa di studio che gli ha permesso di studiare presso il Collegio Augustinianum. In giovinezza ha militato nella Fuci.
2) Nel 1980 diviene professore ordinario di Diritto penale alla Luiss (!!!!! )
3)Nel 1996 è stato nominato Ministro di grazia e giustizia del governo guidato da Romano Prodi.( al quale è legatissimo di una fraterna amicizia di lunghissima data)
4) Osannato dal popolo di sinistra e forse da tutto il popolo Italiano per il famoso caso Priebke confermando sotto la pressione della folla dei parenti delle vittime naziste gli arresti di Pribke ---Da Archivio . AdnAgenzia . 1996 . 08 . 06 "Sul caso Priebke rifarei esattamente tutto quello che ho fatto convinto come sono di aver agito nel rispetto della legalita'. Del resto il ministro deve applicare la legge al di la' delle polemiche''. Lo ha dichiarato il ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick nel corso di un breve incontro con i giornalisti dopo la visita fatta nel carcere di San Vittore. Il ministro ha poi ricordato come ieri mattina abbia chiesto il mantenimento dell'arresto provvisorio disposto dall'autorita' giudiziaria per Priebke. "
5)Il 14 febbraio 2000 è stato nominato giudice della Corte costituzionale dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
6)Dopo l'esperienza di ministro, è stato scelto dal governo D'Alema I come rappresentante italiano nella Commissione per i diritti umani europea.
7) Fautore del NO al Referendum Costituzionale
8) Ottimi rapporti con Giorgio Napolitano .
Si può dire di no a quest'uomo ? In nome della cosiddetta "responsabilità " quando sarà proposto come Premier super partes ? Facendo ventilare ai parlamentari l'ipotesi di ritornare alle urne e perdere così 13000 e più euro mensili ? Non sarà neanche un inciucio.ma un governo di RESPONSABILITA' Quindi tutti dentro al governissimo Renzi compreso , che avrà ottenuto coì la testa politica di Di Maio , come si era ripromesso e fuori la Lega e FdI che farà felice le sinistre che hanno perso . I populisti e il popolo saranno gabbati .
La mia domanda a Lei: ritiene possibile questo scenario ?
p.s Giovanni Maria Flik è ospite a molte trasmissioni televisive
pro Leuropa ,e non viene mai interrotto dalla pubblicità
Buona Vita .
Governo PD+5* = QED 89?
RispondiEliminaHo appena visto il comizio di Bagnai a Trieste: impressionante, tutti questi anni di dibattiti, interviste, blog hanno forgiato un politico diverso dai canoni cui siamo stati abituati, ci sarà da divertirsi se Salvini riuscirà a trovargli un'occasione per scatenarsi
RispondiElimina"(...) a differenza di quanto sostiene una screditata teoria economica, se esiste una qualche legge che regola il commercio internazionale, questa porta ad allargare le differenze relative tra le economie, non a ridurle."
RispondiElimina(Michele Salvati, L'origine della crisi in corso, Quaderni Piacentini, Anno XI, n. 46, Piacenza 1972)
Segnalo, a pagina 158 dello stesso numero, un articolo di Hans Magnus Henzensberger intitolato "La merda".
Non capisco perché il mio commento, di risposta al lettore Saboldi, sia stato censurato: non c'era nulla di sconveniente; è probabile che involontariamente abbia toccato un nervo scoperto.
RispondiEliminaE' vero: l'autore di un blog può fare del suo spazio ciò che vuole, accogliere chi dice lui e cacciare tutti gli altri. Ma lasciar parlare il prossimo, quando si affaccia garbatamente e non schiamazza, è comunque segno di forza e lungimiranza... Peccato!
Eccone un altro! Carissimo, non c'è nessun tuo commento in coda. Chi non è capace di postare un commento, poi non è nemmeno capace di stare al mondo, e frigna. A prescindere dal fatto che in effetti questa è casa mia e faccio come mi pare, resta anche il fatto che chi frigna, di solito, non mostra grande acutezza. L'unica cosa che è palpabile è la sua venerazione per il suo io, e la sua assoluta certezza di essere l'unica persona al mondo, o almeno l'unica della quale l'autore del blog debba occuparsi. In questi casi conviene rinunciare a spiegare al frignatore di turno perché le cose non stanno esattamente così: non capirebbe! Qui di nervi scoperti non ce ne sono, o, se ce ne fossero, avresti bisogno di uno sgabello molto alto per arrivare a toccarli. Credimi, un po' di fatalismo non guasta: se il tuo commento si è perso, ci sarà un perché, e se ne vuoi la dimostrazione basterà ripostarlo...
EliminaNon c'entra con l'argomento, però volevo segnalare al Professore e ai lettori questo articolo della Bussola, che spiega come parlare di tradimento della sinistra riguardo ai suoi temi storici (difesa dei lavoratori, giustizia sociale, ecc.) sia un errore che deriva dalla cattiva interpretazione del pensiero della sinistra nei suoi padri teorici (Hegel, Marx, ecc).
RispondiEliminaCi metta anche il tradimento dell'istruzione.
EliminaL'articolo di Roberto Marchesini è un istruttivo esempio di fake news. Come ci hanno insegnato Bagnai , Foa , Giacchè a Roma il 21/4/2018 si prendono ed estrapolano da tutto un contesto teorico un paio di frasi e si vuole convincere il lettore di vere e proprie bufale . Risibile poi volerci far credere che Gohete non conoscesse Eraclito e si illumina di immenso con la parola "divenire " Giustamente Bagnai ha detto che per difendersi dalle bufale ci vuole Cultura e ORECCHIO MUSICALE e che la Verità ha una sua Bellezza intrinseca .
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