Giornata uggiosa, traffico. Ascoltando PUDE Pagina.
Radio: "...In Polonia... nazionalisti... bla bla bla... manifestazione... bla bla bla... governo di destra... bla bla bla... xenofobi... bla bla bla... slogan..."
Io: "Sentito quanto sò cattivi i polacchi? Sò tremendi! Dev'essere per questo che mi hanno invitato..."
Er Palla: "In effetti, ora lo studio da cattivo ce l'hai. Ti manca solo il gatto. Peccato che sei allergico..."
(...a/simmetrie come la Spectre! Varrebbe la pena di imbottirsi di antistaminici. Bisognerebbe anche fare un investimento: comprare l'appartamento al piano di sotto, e adibirlo a piscina per gli squali. Ci penseremo, anche se per predisporre questa infrastruttura occorrerebbero sponsor di un certo peso. Volgendo lo sguardo dal futuro al presente, questa settimana è successa una cosa molto importante, che, come al solito, tutti hanno guardato e quasi nessuno ha visto. Mi riferisco a questo articolo del FT, segnalato in newsletter ai soci, del quale tutti hanno parlato, ma nessuno mi sembra abbia detto la cosa essenziale. Quello non è un articolo: è una lapide sull'idea cialtrona e superficiale che i costi e i benefici dell'euro si debbano valutare sul piano economico. Un'idea che, per uno dei tanti strani paradossi di questa vicenda assurda, viene affermata con forza da persone che per lo più di economia non sanno niente - ma veramente niente - e se ne fanno un vanto, facendosi usbergo del "primato della politica". Solo che, poi, e qui sta il paradosso, quando si parla di euro, questi stessi personaggi in cerca di editore preferiscono, chissà perché, imbarcarsi in analisi economiche spannometriche, nel tentativo di sottrarsi al punto politico fondamentale, ovvero al fatto che chi sta nell'euro è esposto al ricatto della Bce, per cui quest'ultima può fare e disfare governi in giro per l'Eurozona, pur non avendo alcuna legittimazione democratica. Uno strano caso di indipendenza antiriflessiva: la Bce si vuole indipendente dal potere politico (e anche da quello giudiziario), che non possono né indirizzarla né controllarla; d'altra parte, la Bce i processi politici li condiziona e come, chiudendo i rubinetti quando non è contenta (come in Grecia)! Ma questo non turba gli imbecilli che "il primato della politica", anzi! Di paradosso in paradosso, proprio gli stolti che si esibiscono in liturgiche esaltazioni di questo primato sono anche supinamente subalterni a un sistema che la politica la abroga, perché è nato per abrogarla. Sfugge poi, a questi pensatori, un altro paradosso, analizzato in un recente post su l'Ungheria e l'euro: quello in virtù del quale, pur agendo al di fuori di una vera legittimazione democratica, l'euro e l'Europa (cioè la Bce e l'UE) vengono invocati come baluardi della rule of law (una
cosa che non si sa bene cosa sia, tant'è che in italiano nessuno sa
come tradurla), e degli universali principi europei (l'ossimoro c'è e si
vede). Insomma, tanto per capirci: come un manganello da suonare in testa a quei fascisti di Visegrad per costringerli a essere democratici a modo nostro, con le buone, o con le cattive - ritorsione fiscale compresa (una vecchia idea che sta tornando in auge)! Quanta ottusa supponenza, quanta incapacità di pensiero logico, e anche quanta schietta ipocrisia, in questo atteggiamento! Loro, gli eurocrati, sanno, loro sono democratici, loro possono, loro dispongono. Loro bombardano la Libia, loro sponsorizzano i nazisti in Ucraina, loro fomentano e sostengono i flussi migratori verso il nostro paese, loro concludono accordi separati con dittatori in giro per il mondo, o magari decidono di toglierseli dagli zebedei, sempre rigorosamente senza il parere dei paesi sulla cintura esterna: Polonia, Ungheria, Italia, sui quali poi le tensioni geopolitiche fatalmente si scaricano, e loro puntano il ditino accusatore se in questi paesi il malcontento popolare si fa visibile - ma loro lo liquidano come populista, o come nazista: come ci si permette di deflettere dal solco tracciato dalla loro spada? Questa ipocrisia mi rivolta, e so di non essere solo. So anche come inizierà la mia allocuzione agli amici polacchi: "I nostri media vi dipingono come pericolosi fascisti, quindi sono venuto qui, da progressista, con la certezza di poter dire quello che penso di fronte a un governo conservatore, cosa che in Italia tutti, ma soprattutto i progressisti, hanno cercato di impedirmi con qualsiasi mezzo, senza molto successo fino ad ora"...)
C'è qualcosa di eroico in quello che sta facendo.
RispondiEliminaE' possibile anche senza antistaminici. Evitando di spendere un fracco di soldi per un gatto OGM (priorità alla piscina), basterebbe un quasi anallergico Siberiano...
RispondiElimina..e oggi grazie a PESCO la Germania è più vicina all'atomica della Francia. Oltre ciò le operazioni militari in UE sono facilitate da un progetto firmato da Italia, Francia, Germania e Spagna... Grazie Deputata Pinotti!
RispondiEliminaMi pare che i polacchi di dittature esterne abbiano tutte le ragioni ad averne abbastanza.
RispondiEliminaE qui dovrà parlare il inglese! Non mi dica che sa anche il polacco. Buon divertimento. Bye. GILA
RispondiEliminaNon è da escludere che il Professor Bagnai sappia anche il polacco, ma se parlerà in italiano, sarà interesse di tutti gli ascoltatori tradurre quanto dirà in tutte le lingue
EliminaPiù la Leuropa si farà capire e (ri)conoscere dalla Polonia e dall'Ungheria e più riaffiorerà l'amore per Putin. Addavnì Trumpon!
RispondiElimina"Loro, gli eurocrati, sanno, loro sono democratici, loro possono, loro dispongono. Loro bombardano la Libia, loro sponsorizzano i nazisti in Ucraina, loro fomentano e sostengono i flussi migratori verso il nostro paese, loro concludono accordi separati con dittatori in giro per il mondo, o magari decidono di toglierseli dagli zebedei, sempre rigorosamente senza il parere dei paesi sulla cintura esterna: Polonia, Ungheria, Italia, sui quali poi le tensioni geopolitiche fatalmente si scaricano...."
RispondiEliminaTemo che oggi sia l'Italia nei panni della Polonia del 1939, non viceversa!
Leggendo mi è tornata in mente la visita al cimitero di guerra polacco di qualche anno fa. Si trova vicino alla nuova abbazia di Montecassino e vi riposano circa 1200 caduti del corpo di volontari polacchi, allora comandato dal generale Anders.
Pochissimi sanno che quasi tutti i soldati polacchi sopravvissuti alla battaglia di Montecassino non fecero mai ritorno nella Polonia liberata perchè quasi tutti originari di quella parte della Polonia orientale che fu ceduta all'URSS in cambio dell'annessione di corrispondenti territori ad ovest, precedentemente facenti parte della Germania (orientale) nel 1939. Fu Churchill in persona che escogitò lo slittamento a occidente (come una tessera di domino) della Polonia (a spese della Germania del 1939) per trovare l'accordo con Stalin.
Essere trattati in questo modo è la maledizione dei territori periferici di ogni impero e l'unica salvezza è sempre quella di concentrarsi sugli interessi nazionali e tirarsi fuori dall'impero prima che sia troppo tardi.
Infatti nella cieca difesa ad oltranza degli interessi dell'oligarchia del centro i funzionari imperiali (inclusi MSM) devono nascondere sempre lo stesso fenomeno concreto: l'INNOCENTICIDIO (conseguente alle politiche imperiali).
La tecnica adottata per minimizzare le vittime innocenti di ogni conflitto (incluso quindi quello distributivo) è quella di 'santificare' un gruppo ristretto di vittime innocenti (oggi gli immigrati) e di minimizzare il numero largamente preponderante di tutte le altre vittime innocenti (es. i residenti che perdono il welfare e subiscono disoccupazione e deflazione salariale).
Oggi il rischio più grave (e lo si corre in Italia) per chi denuncia l'innocenticidio in corso (conseguente alle politiche EU e BCE) è rappresentato proprio dalle leggi liberticide che, non a caso, accanto alle pene per la diffusione di notizie 'false', hanno introdotto anche in Italia il reato di riduzionismo/negazionismo (in chiara connessione logica con il maggiore innocenticidio recente in Europa, la II GM).
Ci vuole ormai molta attenzione in Italia (non in Polonia) per non fare, mutatis mutandis, la fine di un grande storico come David Irving (che denuncio' per primo l'innocenticidio di Dresda ed e' stato poi sommariamente liquidato per via giudiziaria come 'negazionista').
L'operazione BCE in corso per espropriare la ricchezza degli italiani presenta molte similitudini con l'operazione Reinhard che si svolse nei territori polacchi nel 1941-1943.
Però la piscina degli squali era di Emilio Largo (aka Numero 2) e non di Blofeld! Le servirebbe invece una base spaziale dentro un vulcano spento: perché non trasferisce la sede alle Eolie o sull'Amiata?
RispondiEliminaCaro, in a/simmetrie c'è anche Largo, che, appunto, è il numero 2. E io, che sono il numero 1, per restarlo mi preoccupo del benessere dei miei dipendenti.
EliminaA proposito di BCE che disfa e fa governi, mica mi dirai che è politicamente orientata e che il suo Presidente non è imparziale o magari che è pilotato da qualcuno sopra di lui.
RispondiEliminaNon ci posso credere!
https://www.youtube.com/watch?v=Y7eXTCmaelQ
RispondiEliminaBagnai si aggira per l'Europa
RispondiEliminaChe lo stiano impedendo con ogni mezzo non c'è ombra di dubbio, altrimenti non risulterebbe normale la totale assenza, dai principali programmi televisivi di approfondimento politico ed economico, di uno dei più competenti e profondi conoscitori delle dinamiche verificatesi in seguito all'introduzione della moneta unica.
RispondiEliminaIn tal senso è stato inoltre particolarmente fastidioso sorbirsi qualche giorno fa il polpettone isterico di quella giornalista con il cognome da mago, quando Claudio Borghi gli ha fatto notare che nei media sussiste una certa sudditanza nei confronti di alcuni determinati poteri politici ed economici (o entrambi tanto è la stessa cosa)...
Che sia giunto il momento di usare anche noi armi "improprie"? Ci sono in giro... leggiamo e facciamo leggere o per esempio ascoltare questo breve racconto di Ferdinando Camon tratto da Mai visti sole e luna (1994), dal titolo Chi è costui che ritorna ... C'è già tanto del presente ...
RispondiEliminaBellissimo Post,a cui nessuna persona sana di mente potrebbe pensare di controbattere con qualche pur minima possibilita di successo e di logica ragionevolezza.
RispondiEliminaComunque,picchi duro,prof., almeno in Polonia,visto che nel nostro "democraticissimo" paese viene spesso ignobilmente censurato con tutti i mezzi possibili, da quelli più rozzi e manifesti a quelli più sottilmente "raffinati" e furbescamente "sofisticati".
Complimenti,infine, per aver migliorato di molto il suo carattere e per essere diventato così "buono" e "comprensivo"
da definire "progressisti" i sepolcri imbiancati di memoria
dantesca.
Saluti sinceri per il suo generoso e nobile impegno.
In giro per facebook trovo, condivisa da un piddino, questa perla di giornalismo, accompagnato da un giudizio ovviamente negativo contro i polacchi:
RispondiEliminahttp://www.ilpost.it/2017/11/12/foto-nazionalisti-polonia/
Nell'articolo leggo: "C’erano cartelloni che inneggiavano alla supremazia dei bianchi, che paragonavano l’Islam al terrorismo, contro i diritti LGBT e con slogan antisemiti del partito dell’ONR", poi vado alla galleria di immagini allegate e non trovo una, dico una (!), foto di questi cartelli... Boh.
Poi oggi al Tg de La7 ascolto un servizio dove si parla delle prescrizioni del FMI per l'Italia, con un tono che vede il FMI presentato come una specie di divinità infallibile alla quale bisogna obbedire...
Ed indovinate quale sono le priorità individuate dal FMI per l'Italia? Riduzione del debito pubblico, lotta alla corruzione e riforma della giustizia.
Non aggiungo altro.