L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Vista la serata di festa mi permetto di ricordare gli orari di apertura dei seggi: Domenica 4 dicembre dalle 7 alle 23 per chi vota No. Lunedì 5 dicembre agli stessi orari per chi vota Si. Non sbagliatevi!
Nel nostro piccolo abbiamo dimostrato che esprimere il proprio voto può fare la differenza. Non abbiamo cambiato il mondo, figuriamoci l'Italia, ma uno schiaffo ben piazzato agli ONI e agli INO è arrivato.
Che sia d'esempio ai tanti #servi e #mentitori professionisti che occupano l'informazione italiana.
Posso morire felice ora; a una certa età si è ancora capaci di provare una gioia fanciullesca e questo è il bello della vita. Grazie Albè, sono ovviamente contento per te, per questa tua ulteriore vittoria che ripaga anni di grande, straordinario lavoro ed impegno psico-fisico. Grazie a voi tutti. Dopo parleremo anche di chi ha perso, ma non ora. Dovrei avere ancora una bottiglia di CARDHU; organizziamo qualcosa?
Complimenti per questo straordinario risultato, il quale si unisce al successo del Goofy5 per testimoniare il tuo grande impegno professionale per la nostra patria. Grazie Alberto
E ricordate: per votare NO sbarrare la casella con scritto no. Per votare SÌ annullare con una croce la casella NO. Congratulazioni professore. Anche al Pedante
Grazie per tutto quello che fa per tutti noi professore. Un sentito grazie anche da mia moglie. Siamo rispettivamente impiegato pubblico e operaia. In questi ultimi anni, non esagero se le dico che ci ha cambiato la vita, la prospettiva stessa in cui guardare la vita. E complimenti per il riconoscimento, che rende felici anche noi, e che da' un senso al piccolo ma sentitissimo contributo mensile ad a/simmetrie. Che sia di buon auspicio anche per il voto di oggi. Grazie ancora di cuore
Complimenti Professore. Sono felice di aver contribuito alla sua (e forse anche in parte nostra) vittoria "facendo il mio dovere". All'altro "mio dovere", quello a cui voi in Italia adempite oggi, io ho già adempiuto circa due settimane fa dato che risiedo all'estero, nella fredda Varsavia.
Oooh, bene, bene, bene! Come si può allora non cogliere l'occasione per festeggiare un risultato storico, se non alzando i calici tutti insieme, quasi come seduti alla stessa tavolata, per scacciar scaramanticamente via quel tanfo di austera "sobrietà" che grigiamente avvolge rosee albe e dorati tramonti? Dunque, con che si brinda?
Exit poll Come si fa un exit poll alle 7:38 della mattina? Entri nel seggio, prendi la tua bella scheda, voti, la chiudi, ti indirizzi con passo deciso verso l'urna, ce la sbatti dentro con decisione facendo fare un rumore sordo al cartone col palmo della mano ed esclami con voce ferma: OOOHHH...e sono soddisfazioni!!! Poi guardi in faccia presidente gli scrutatori e quell'anziano signore che aspetta fuori dalla stanza e scopri dai sorrisi che potremmo essere in vantaggio.
L'anno scorso sono stati esaltanti i 49 voti di vantaggio, perché è vero che l'importante è partecipare, ma vincere sul filo di lana (soprattutto quando la realtà da anni conferma le tue riflessioni) ti dà un gusto...
@Enrico Nardelli Concordo. Il lavoro non procrastinabile è far vendere al barista tanti tanti caffè. Agire cioè sia sull' offerta che sulla domanda politica. Oggi più che mai, considerando il panorama politico e massmediatico desolante nel quale viviamo, se non vogliamo essere seppelliti dalle macerie, è necessario finanziare asimmetrie, non solo con il 5 per mille.
Non mi si fraintenda. Alberto è sceso in campo da mo. Agire sull' offerta politica non significa necessariamente "farerpartito", il tempo a disposizione non è evidentemente sufficiente, prescindendo da tutte le altre articolate riflessioni che sono state in questo blog affrontate. Volevo dire che il lavoro culturale e politico di cui l' Italia ha assolutamente bisogno non può che passare dall' unico think thank indipendente da anni operativo nel panorama europeo.
Volevo anch'io scrivere gli stessi numeri, ma sono arrivata tardi. Chi se frega se Armando mi ha anticipata! Stracciare un'intera redazione finanziata da Confindustria è un'impresa che poteva riuscire solo a lei!
Grande gioia e tanta soddisfazione per il risultato. Grazie Prof. Purtroppo i dati GDO di Novembre mostrano un Paese sempre sofferente (dopo due settimane iniziali col segno + la terza settimana è di nuovo negativa).
Qualche anno fa (2011), dopo un breve scambio di email (roba di cembali), Alberto mi inviò quel famoso articolo pubblicato sul Manifesto. Conoscevo Alberto solo come musicista e sapevo a malapena che viaggiava (spericolatamente) tra Roma e Pescara. Rimasi colpita dalle sue parole, forse senza neanche coglierne i nessi fondamentali, e credo che commentai con qualcosa tipo "Chapeau", che in cuor mio voleva dire mi hai impressionato ma mica so se ho veramente capito. A seguito di ciò Alberto mi inviò il link del neonato blog.
Ecco, ognuno ha le sue medaglie: io sono il membro n. 1 del blog e questo è il mio primo e necessario commento.
La mia storia è comune a quella di molti di voi: le discussioni con gli amici, divisi tra quelli troppo "alfa" per prendere in considerazione quello che dicevo, e quelli che speravano che non attaccassi il solito pippone sul vincolo esterno, l'euro ecc. Ma c'erano anche le lunghe telefonate, incazzate ma confortanti, con Paolo e Andrea, amici di una vita e del cuore, con cui continuo a condividere la battaglia. E poi il sentire comune con Vincenzo, il mio compagno fascio, proprio io che sso' comunista così... ).
Bene, dicevo necessario commento. Caro Alberto, sebbene ti detesti per aver trasformato Prima Pagina in Pude Pagina, vorrei dirti grazie. Detto a voce si sarebbe diluito nell'aria mentre io lo vorrei scolpito nella pietra. Grazie per aver fatto luce in una stanza che non sapevo esistesse, grazie per aver sparigliato una catena di certezze, e per la forza che traggo dal blog per continuare a portare avanti la nostra lotta.
Complimenti prof. D'altronde era soltanto una sfida tra un sito che si occupa magistralmente di politica, di economia, che non disdegna approfondimenti culturali e...il Sole 24 ore. Non poteva che finire così!
Ha vinto quella che considero la mia scuola, il blog che mi ha fatto riscoprire l'economia ed il gusto di studiarla. Questo è un ottimo auspicio: nel medio periodo (che nel lungo si sa come va a finire...) il valore viene riconosciuto.
Mi aggiungo ai ringraziamenti. Vorrei solo evidenziare la crescita confortante ed esponenziale dei consensi al Macchianera che fa ben sperare per il futuro. Mi ha rincuorato e aperto una soeranza sull'esito del voto odierno in merito al quale sono ahimè piuttosto pessimista..
Complimenti vivissimi. Considerato anche che il rapido avanzamento del processo di autoliquefazione dell'avversario potrebbe massimizzare l'utilità marginale di questa vittoria in modo verticalmente asintotico. Purtroppo, con un inevitabile trade-off: trasformare sfida del prossimo anno in una drammatica lotta fratricida. Ma la Dialettica della Meritocrazia esige anche questo, e noi siamo pronti: hasta la selección natural, siempre!
Lieto di essermi imbattuto quasi per caso in questo blog che mi ha ridato la vista. Grazie Professore, a Lei, al suo gruppo di collaboratori, in bocca al lupo per l'ASN (per esperienza diretta, deve inoltrare a Web of Science e/o a Scopus mail che aggiornino il numero delle citazioni su riviste internazionali da loro censite, perché talvolta - e nel suo caso questo è certamente avvenuto per almeno un articolo di cui sono a conoscenza - il conteggio non riporta tutte le citazioni realmente ricevute) e incrociamo le dita per il referendum (su quest'ultimo, non so come interpretare l'affluenza in aumento, spero che non si tratti di effetto proselitismo spicciolo operato da un Governo raccatta-contratti all'ultimo secondo).
Complimenti , grazie della sua preziosa opera di informazione e divulgazione a cui associo gran parte della Community . Un abbraaccio a tutti coloro che continuano con onesta' , curiosita' ed energia a rimuovere quella cappa che il Grande Barra Caracciolo definisce " orwelliana "
Sono straordinariamente felice di questo successo. Per Alberto Bagnai, per la sua creatura e per asimmetrie. Questo blog rappresenta per molti l' unico luogo aperto e documentato di informazione e approfondimento in campo economico, politico, musicale ed etico. Il richiamo rigoroso al rispetto dell' etica professionale, nel campo scientifico, politico, filosofico mi sembra il più importante di tutti ed è risultato determinante per farmi amare questo blog e la sua comunità variegata. Grazie per tutto quello che mi avete insegnato, grazie per la competenza, la passione, la tenacia e la pazienza con la quale Alberto tiene le fila di questa bellissima avventura ricca di amore per il proprio paese.
Purtroppo ho appena letto della sconfitta di Hofer. Peccato.
Per quanto riguarda casa nostra, anche se la maggior parte dei miei conoscenti (non tutti purtroppo) voterà o ha votato no, ho scoperto (come immaginavo) che la maggior parte dei pensionati vota si. Speriamo bene.
Professore, il suo blog è l'unica entità,a parte il Padre Eterno,che ancora mi dia speranza,consolazione e vera informazione..grazie per il suo impegno appassionato e congratulazioni per il successo meritato!...ad astra!
Caro professore,il suo blog è l'unica entità,Padre Eterno a parte,che ancora mi dia speranza,consolazione e vera informazione.Congratulazioni vive per il successo meritato e grazie di tutto! morirò consapevole,è magnifico,in questo mondo tartuffiano!
Reduce dalla guerra, dove ho sparato la mia pallottola cartacea, mi associo ai complimenti per la (nostra) vittoria del Profe. La pazienza premia, specie se congiunta a sonore asfaltate.
L'integrità, l'onestà intellettuale, il coraggio, la passione civile qualche volta vengono riconosciuti.
Alcuni giorni fa, parlando del desolante squallore intellettuale e civile che ammorba l'Italia, ho paragonato con un amico da sempre di sinistra e impegnato ma che ovviamente non sapeva chi fosse Bagnai, "L'Italia può farcela" alle "Lettere dal carcere".
Anche io non posso che unirmi ai ringraziamenti per il tuo magnifico impegno e soprattutto insegnamento. Questo blog rappresenta davvero la luce in fondo a questo interminabile tunnel di questa crisi: qualunque sarà l'epilogo è di enorme conforto affrontare il prrcorso che manca alla fine con la consapevolezza che deriva dalla lettura di questo blog. Intanto non abbiamo consegnato la costituzione in mano alle lobby di Bruxelles e questo renderà il cammino un pò meno accidentato.
goofynomics e Feudalesimo e libertà vincono al MIA, stravince pure il NO! Se IL Pedante arrivava primo facevamo filotto. Qual è la morale? La morale è che al popolo nun glie devi cacà er cazzo!
Qualcuno dice: "uomo di poca fede!!". Io rispondo: uomo che studia la Storia ed unisce i fili del 2+2=4, e la fede la lascia ai preti e alle anime semplici... Popolo è gregge. Vota con il rumine e va dove dice il pastore. Al macello.
Esprimere disprezzo per il popolo in questo blog non è una mossa particolarmente intelligente, ma voi che siete uomo così superiore da contemplare vette inarrivabili a comuni mortali che non possono nemmeno essere definiti vostri simili, perché non può esistere il simile di cotanta perfezione, certamente sapete quello che fate meglio di quanto possa comprendere la mia limitata mente di omicciuolo
Caro Mauro Lisanti, io sono popolo e sono pure ateo. Ma sai che c'è? C'è che mi sono accorto di un certo calvinismo che aleggia nell'aria, in questi tempi tanto disgraziati quanto esilaranti.
Il calvinismo, come sono certo saprai, è quella corrente religiosa dalla strana particolarità: non è per tutti. Ne puoi far parte se te la puoi permettere.
Ecco, io non me la posso permettere. Non so tu.
Consapevole di questo, ho capito che i preti, per un bel po' di anni, li dobbiamo lasciare stare.
Avrai notato pure tu la moda dell'anticlericarismo e ateismo militante, vero? Me ne sono allontanato, e sai perché? Perché somiglia tanto a quella corrente economica che prevede meritocrazia ed esaltazione dell'individuo. Solo che, spesso, chi la propone, chissà perché, ha il culo al caldo.
E allora, come ho dovuto ricredermi sulla "mia" sinistra, mi sono ricreduto sulla Chiesa. Non che sia diventato credente, sono percorsi troppo complessi dell'animo umano, e, credo, che credenti si nasca. Però la Chiesa la salverei. Oggi, la salverei. Perché se sostituiamo un potere spirituale con un individualismo cialtrone e calcolatore, be', credo che non sarebbe un bel guadagno per il popolo. Cioè per me.
Poi dovresti metterti d'accordo con te stesso: ha vinto la maggioranza (e che maggioranza), il popolo, le "anime semplici" Potevi votare sì.
Ah, dimenticavo, io sono pure pastore. Nel senso che seguo la pagina FB SessoDroga&Pastorizia. Non la linko per non scandalizzare le dame del blog.
Rispondo con piacere al tuo commento, visto che sfondi una porta per me spalancata. Tranne per la conclusione finale sul SI ;)
La Storia e l'antropologia mi insegnano cose che si intersecano perfettamente anche con la macroeconomia.
Per quanto mi riguarda, e visti i miei su citati studi, non posso di certo andar dietro alla favoletta del cristianesimo, che è stata nient'altro che una globalizzazione vissuta dal lato delle religioni. Anch'essa per ragioni geopolitiche imperiali dell'eopca. (https://www.youtube.com/watch?v=GLWCPYZwmJk&t=322s)
In epoche pre-cristiane non sono mai esistite guerre di religione. Ognuno pregava le proprie divinità piu o meno locali, ma tutte rigorosamente afferenti ad elementi naturali visibili e tangibili, e relativi tabu a regolare il rapporto con tali elementi (e qui potrei argomentare sui miei studi sulle popolazioni del Pacifico e relativi miei viaggi). Addirittura, tra popolazioni differenti ma contigue, vedansi quelle del bacino mediterraneo, normalmente avvanivano contaminazioni e “scambi” di divinità, di cui si ha tersimonianza in qualsiasi nostro museo archeologico.
Diciamocelo: i casini religiosi planetari sono iniziati quando si è deciso di far fuori con la forza un approccio religioso “multilaterale” per sostituirlo con una mega-religione. Concetto che riporta a quello attuale del “fare un mega stato nazionalista per battere i nazionalismi”, o “fare la moneta unica per battere la Ciiiiiiiiina”, ...ed infatti ci stiamo scannando nuovamente. Insomma, roba vecchia. Ma affermare tutto ciò non è mai esattamente politically-correct, cosi come non lo è contestare progetti di ingegneria sociale fotocopia, ieri l'italia e oggi l'€uropa.
Un gruppo etnico-culturale che voglia costituire una NAZIONE, e auspicabilmente uno Stato che vi coincida anche territorialmente, una dimensione etico-morale deve pur darsela. Un Vladimir Putin ad esempio lo ha ben chiaro e non stanca di ripetere che la chiesa ortodossa russa è la base ed il collante etico-morale per l'intera federazione.
Parte 2) E, visto che tornare alle religioni pre-cristiane la vedo un po' dura, non si può certo non riconoscere solennemente che in 2000 anni di vita la Chiesa romana cattolica, tra pregi e umani difetti, ha comunque donato a noi tutti un immenso patrimonio culturale e materiale di riferimento per l'elevazione del genere umano (e che invece oggi abbiamo tradotto in mero becero attrattore turistico per far cassa) , ma soprattutto quella dimensione etico-morale senza la quale una società umana non può che ridursi alla barbarie….. liBBerale. Quella barbarie che dal 1789 ad oggi ha, non a caso, come scopo dichiarato e propedeutico ai suoi scopi, quello di “svèllere la serpe clericale dal corpo della penisola” (Cit. Ferdinando Petruccelli della Gattina, 1815-1890)
Ad oggi possiamo tranquillamente constatare che l'unica àncora di salvezza in questa “era del demonio” (Cit. Don Mauro Tranquillo) che stiamo vivendo è unicamente la Chiesa cattolica. Altro non abbiamo. Il Diritto poi ce lo siamo giocato da un pezzo. Ed infatti, puntuale anche in Vaticano è arrivata la “letterina da Bruxelles” del caso, che ha “consigliato” ad un VERO papa di rifugiarsi a Castelgandolfo per far posto ad un papa fantoccio mondialista “sobrio”, un garibaldi della situazione, non a caso pescato tra gli storicamente ribelli gesuiti del sud america.
Un Papa, come un Re, è un simbolo ed un riferimento identitario fondamentale. Non può e non deve vivere in un monolocale o andar vestito con il saio. Non è e non deve essere come un borghese o come un popolano, pena la caduta dalla “maiestas”.
** “Ai Re, se fanno la vita dei piccoli borghesi, è naturale che qualche piccolo-borghese loro suddito venga l'idea di prenderne il posto” (Cit. Maria Sofia Wittelsbach) **
E fu cosi che, a quei tempi come anche oggi, chi vuole prendere il potere aìzza il popolo contro figure simboliche e operative fondamentali perché non vivono in monolocali o non prendeono il tram come loro (fatti salvi eventuali eccessi). E in questo referendum è toccato ad i senatori. Così come 20 anni fa ad un Craxi con il quale il progetto U€ non sarebbe mai passato… e indietro così, traditoreggiando, fino al 1861.
Il cambiamento non è per definizione positivo. Anche Amatrice il 24 agosto è cambiata…….
In conclusione: il problema non è il popolo. Il popolo non ha mai smesso di fare il popolo. E' l'èlite che ha smesso di fare l'èlite.
Il popolo faceva e fa quello che sa fare e lo fa anche bene: cose che vanno dall'allevare mucche allo scrivere software. Entrambe cose non proprio banali. E nel mentre lo fa, oggi piu che mai non ha il minimo tempo/voglia di mettersi a studiare Storia o macroeconomia come io faccio, e come io DEVO fare, essendo un docente ed un educatore. Quando il popolo lavorante riesce a trovare un po di tempo libero, lo dedica alla famiglia (se riesce ancora ad averne una) o ad un concerto o ad una partita sportiva. Tralascio dunque le mie considerazioni sull'ideologia liberal-democratica...
E'compito dell'èlite mettersi alla guida di una Nazione. Tutta propaganda liBBerale. I Re in fondo non hanno mai fatto sta gran bella vita… Onori=oneri. Non posso oggi pretendere che al “ministero delle finanze” ci sia un Bernardo Tanucci, che aveva in casa istitutori di altissimo livello. Ma un Bagnai ce lo vedrei più che benissimo. Non soltanto per questioni di competenza, ma anche perché sa di latino, conosce la Storia, ha solide basi etico-morali… ed è un musicista.
Wow! Vedo che siamo d'accordo. Il mio nick è un omaggio al personaggio di Nino Manfredi nel fim "In nome del Papa Re",dove c'è un monologo adatto ai nostri tempi: "...cor popolo ce se sbatte sempre il grugno",dice il Mons Colombo (quello vero) oltre a "...qui non finisce perché arrivano gli italiani (er popolo), qui arrivano gli l'Italiani proprio perché è finita" Detto questo: mica dobbiamo diventare dei bacia pile, tant'è che mi sono sposato, l'anno scorso, con rito civile e sono pure sbattezzato. Ma, e vedo che anche a te è chiaro e lo argomenti molto meglio di me, attaccare la Chiesa (e la famiglia, anche se non è il tuo caso) è attaccare forme di comunità secolari che si vorrebbero annientare in nome di che cosa? Delle libertà individuali? Del libero mercato? E quanti se le possono permettere? Ma poi dove sono queste splendide individualità che la cultura mercatista avrebbe forgiato? Il Cattolicesimo, almeno, riconosce che non tutti ce la possono fare, e che la distribuzione della ricchezza è in linea con i dettami del cristianesimo. Non è un caso se spesso si gioca con la figura del Cristo come "primo comunista" o si associ la foto del cadavere del Che al "Cristo Morto" del Mantegna. Ecco, vedi, faccio il colto pure io :-) Però ammazza come scrivi e quanto scrivi, si vede che "sei studiato". Io no, non "sono studiato", mi sono sempre definito un curiosone, sono uno di quelli che, finito il lavoro, legge un libro, suona una strumento, va al cinema o a teatro. Forse sono il tipo di popolo che vorresti, ma sono comunque popolo, e felice di esserlo, s'intende. Mi piace la mia vita e forse è per questo che vorrei mantenerla così il più a lungo possibile. "Ho conosciuto diplomati felici" disse il padrone di questo blog in un commento (ho una buona memoria), ecco, io sono uno di quelli, e non ce la faranno a farmi sentire in colpa. Detto questo concludo: sì, sono d'accordo, sono le élite che devono svegliarsi. Ma intanto vogliateci bene, voi intellettuali, noi abbiamo bisogno di voi quanto voi di noi. Saluti
Saluti a lei è giù il cappello. Io non credo più alla storiella delle guerre di religione. Un bel modo di accaparrarsi i beni altrui mettendoci un cappello morale. Però non è che prima delle guerre di religione non si sterminassero... mi viene in mente la civiltà minoica spazzata via da quella micenea, o i parti che cancellano le ultime vestigia della gloriosa civiltà babilonese. Se penso all' Armageddon mi viene in mente assiri vs egizi nella battaglia di Megiddo. Lei non prova tristezza quando pensa alla fine di Cartagine? Penso che ogni civiltà che tramonta (chissà dove sta andando la nostra) abbia almeno diritto ad un Rutilio Namanziano: lei non crede?
Mi scusi se salto di palo in frasca, ma io per la "cultura" ho sempre dovuto ritagliarmi lo spazio fra una saldatura e le faccende di casa ieri, e fra la zappa e i nipoti da accudire oggi. Non so se basta ma questo è. Da oggi leggerò con piacere i suoi commenti.
Aggiungerei che forse ha ragione Braudel quando dice che le culture non muoiono mai né di omicidio né di suicidio ma lasciano sempre qualcosa in eredità a chi prenderà il suo posto. Per noi che viviamo nel bacino del Mediterraneo quello del Cristianesimo che prende il posto della Romanitas è il caso scuola. Mi permetta di raccontarle un aneddoto: una volta in una pizzeria in Basilicata mentre scorrevo la lista delle pizze l' occhio mi cade sulla pizza Maria Sofia, pomodoro e mozzarella. :)
Grazie del suo impegno. Volevo segnalare una piccola verifica del livello di propaganda nel quale siamo costantemente immersi. Alle ore 23.13 di oggi domenica 4 dicembre, giorno del fondamentale referendum costituzionale, sul sito de La Stampa (di proprietà di un noto gruppo economico finanziario) appare la notizia, testuale, che "Crolla l'euro - il valore dell'euro è crollato sotto 1.06 sul dollaro". Colpa dei primi exit pool che danno il NO quasi sicuramente vincente.
Peccato per le pessime notizie dall'Austria. Visegrad perde l'unico attore con argomenti. Ma, da Milanese, li conosco. Avevano 2 alternative: Chiedere l'elemosina alla Merkel Chiedere il permesso alla Merkel di chiedere l'elemosina a Putin.
I Primi Ministri in epoca €uropeista sono come le pile al litio: una volta scarica ne arriva una nuova da Bruxelles.
Renzi ha terminato la sua parte di lavoro sporco, proseguendo la staffetta liBBeral-massonica con i suoi predecessori. Adesso, compiuta la sua parte di missione collaborazionista, raggiunto l'apice di impopolarità, Bruxelles coglie l'occazione del NO per sostituirlo con un Boeri o un Di Maio di turno, che verrà dato in pasto ai cittadini come "il nuovo che avanza".
E avanti cosi........ fino a che di questa penisola non rimarranno che lucide ossa.
OH OH! I pianeti si stanno allineando. Brexit, Trump, No referendum e dulcis in fundo un bel semaforo VERDE alla frontiera del Brennero. Mi sa che si mette male per la diversamente callipigia.
Ieri ero rimasto deluso dall'esito delle elezioni in Austria ma credo che questo sia lo scenario migliore per noi. Che ne pensa?
Le grane, quelle vere, ci saranno per il successore. A inizio anno prossimo con una pesante crisi bancaria da gestire si dovranno fare scelte importanti. Per Renzi da un certo punto di vista è anche meglio così
"I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discesecon orgogliosa sicurezza."
Complimenti, un post magistrale. La definizione "merdia", poi, è esilarante. I fascismi sono sempre stati sconfitti dalla storia, perché portatori di una visione illogica, prima di qualsiasi altra considerazione, della società, ma il prezzo da pagare è sempre stato enorme, e pagato tutto dalle classi popolari.
https://www.alfabeta2.it/2016/12/03/speciale-populismo-al-tempo-degli-algoritmi-2-diciassette-viene/ Populismo o ricomposizione
"Ogni tentativo democratico di sottrarsi alla governance neoliberale è fallito: la volontà cosciente del corpo sociale non è in grado di agire sull’astrazione finanziaria, quindi reagisce secondo le linee dell’identità anti-globale.
La parola «populismo», molto usata di questi tempi, è una truffa che non spiega niente. L’idea di restaurare la sovranità popolare è una scemenza. La sovranità, in quanto facoltà di governare la vita sociale secondo le linee della volontà sovrana, è irreversibilmente perduta perché nelle condizioni di accelerazione ipercomplessa la volontà è impotente, e viene sostituita da automatismi tecnici e linguistici ai quali la società non può che sottostare. Inutile spazientirsi e provare frustrazione. L’impotenza non si cura con l’impazienza né col viagra dell’identità nazionale e popolare. Il popolo, la nazione sono nozioni romantiche che identificano un coacervo di soggettività socialmente prive di potenza solidale. Il problema che il populismo non sa affrontare, figuriamoci poi risolvere, è proprio quello della solidarietà, o meglio della ricomposizione delle forze soggettive del lavoro. Popolo e nazione ritornano come tentativo reazionario di riterritorializzare forze sociali che hanno perduto ogni rapporto con la territorialità"
Vado a stappare una bottiglia di Müller Thurgau!
RispondiEliminaGrazie a te Alberto. E anche a tutto lo staff di Asimmetrie.
RispondiEliminaE ovviamente complimenti.
Un abbraccio
Cordiali saluti
Paolo
Il concerto italiano di Rinaldo Alessandrini è a mio avviso il miglior ensemble di musica barocca di tutti i tempi. <3
RispondiEliminaComplimenti!
RispondiEliminaBagnai davanti al sole, domani posso votare no al referendum, è davvero un bel week end! grazie prof.
RispondiEliminaSe voti no domani trovi i seggi chiusi!
EliminaCorti oggi a mettere la croce sul no!
Hahaha, giustamente occhiodifalco, nomen omen
EliminaOggi abbiamo vinto: domani forse... dopodomani, sicuramente! (cit.)
RispondiEliminaE poi dicono che non c'è meritocrazia in Italia.
RispondiEliminaÈ un ottimo presagio per domani... Complimenti!!!
RispondiEliminaChi semina divulgazione raccoglie riconoscimenti. Chi semina frottole raccoglie i cocci.
RispondiEliminaCongratulazioni per il bis! L'ennesima prova che il voto è un'arma. #sòla
RispondiEliminaThe Force is with us, Alberto. They will not stop you.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVista la serata di festa mi permetto di ricordare gli orari di apertura dei seggi:
RispondiEliminaDomenica 4 dicembre dalle 7 alle 23 per chi vota No.
Lunedì 5 dicembre agli stessi orari per chi vota Si.
Non sbagliatevi!
E una è andata! Ora cerchiamo di replicare ai seggi, forza!
RispondiEliminaComplimenti vivissimi!!!
RispondiEliminaNel nostro piccolo abbiamo dimostrato che esprimere il proprio voto può fare la differenza.
RispondiEliminaNon abbiamo cambiato il mondo, figuriamoci l'Italia, ma uno schiaffo ben piazzato agli ONI e agli INO è arrivato.
Che sia d'esempio ai tanti #servi e #mentitori professionisti che occupano l'informazione italiana.
Complimenti sinceri!
Posso morire felice ora; a una certa età si è ancora capaci di provare una gioia fanciullesca e questo è il bello della vita. Grazie Albè, sono ovviamente contento per te, per questa tua ulteriore vittoria che ripaga anni di grande, straordinario lavoro ed impegno psico-fisico. Grazie a voi tutti. Dopo parleremo anche di chi ha perso, ma non ora. Dovrei avere ancora una bottiglia di CARDHU; organizziamo qualcosa?
RispondiEliminaComplimenti per questo straordinario risultato, il quale si unisce al successo del Goofy5 per testimoniare il tuo grande impegno professionale per la nostra patria. Grazie Alberto
RispondiEliminaConfindustria... Tiè!!
RispondiEliminaE ricordate: per votare NO sbarrare la casella con scritto no.
RispondiEliminaPer votare SÌ annullare con una croce la casella NO.
Congratulazioni professore. Anche al Pedante
Complimenti prof. e oggi forza IOVOTONO!!!
RispondiEliminaGrazie per tutto quello che fa per tutti noi professore. Un sentito grazie anche da mia moglie. Siamo rispettivamente impiegato pubblico e operaia. In questi ultimi anni, non esagero se le dico che ci ha cambiato la vita, la prospettiva stessa in cui guardare la vita. E complimenti per il riconoscimento, che rende felici anche noi, e che da' un senso al piccolo ma sentitissimo contributo mensile ad a/simmetrie. Che sia di buon auspicio anche per il voto di oggi.
RispondiEliminaGrazie ancora di cuore
Vittoria ..... di misura :) Grande prof, e speriamo che oggi sia un gran giorno. Io un po' lo temo, stanno dappertutto.
RispondiEliminaQualcuno potrebbe suggerire che siamo pronti a fare il Partito...anche se manca la Ministra dell'Integrazione..
RispondiElimina...non c'è niente al mondo che abbia questo odore...mi piace l'odore del napalm al mattino...
RispondiEliminaPer il professore: hip hip...HOORAY
Complimenti Professore. Sono felice di aver contribuito alla sua (e forse anche in parte nostra) vittoria "facendo il mio dovere". All'altro "mio dovere", quello a cui voi in Italia adempite oggi, io ho già adempiuto circa due settimane fa dato che risiedo all'estero, nella fredda Varsavia.
RispondiEliminaOooh, bene, bene, bene! Come si può allora non cogliere l'occasione per festeggiare un risultato storico, se non alzando i calici tutti insieme, quasi come seduti alla stessa tavolata, per scacciar scaramanticamente via quel tanfo di austera "sobrietà" che grigiamente avvolge rosee albe e dorati tramonti?
RispondiEliminaDunque, con che si brinda?
Congratulazioni :-) :-) :-)
RispondiEliminaExit poll
RispondiEliminaCome si fa un exit poll alle 7:38 della mattina?
Entri nel seggio, prendi la tua bella scheda, voti, la chiudi, ti indirizzi con passo deciso verso l'urna, ce la sbatti dentro con decisione facendo fare un rumore sordo al cartone col palmo della mano ed esclami con voce ferma: OOOHHH...e sono soddisfazioni!!!
Poi guardi in faccia presidente gli scrutatori e quell'anziano signore che aspetta fuori dalla stanza e scopri dai sorrisi che potremmo essere in vantaggio.
Indulge genio!
RispondiElimina(carpamus dulcia...)
Lo scarto di 50 voti rende tutto più esilarante.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaBellissima notizia, grazie Professore.
RispondiElimina..spero proprio di svegliarmi nello stesso modo domattina!
RispondiEliminaGrande Prof! Ma qui si vinceva facile, dai...
Ancora, complimenti e grazie di tutto!
Viva il guru!
RispondiElimina2013
RispondiEliminaIl Sole 24 ore 15295 47,0%
Goofynomics 3294 10,0%
2014
Il Sole 24 ore 23.965 57,2%
Goofynomics 4.394 10,5%
2015
Goofynomics 17.986 34,5%
Il Sole 24 ore 17.937 34,4%
2016
Goofynomics 23.831 47,8%
Il Sole 24 ore 8.072 16,2%
Il tempo è galantuomo..ma fa piacere che c'è ne sia voluto così poco. Del resto la battaglia era truccata fin dall'inizio, come Davide contro Golia...
EliminaL'anno scorso sono stati esaltanti i 49 voti di vantaggio, perché è vero che l'importante è partecipare, ma vincere sul filo di lana (soprattutto quando la realtà da anni conferma le tue riflessioni) ti dà un gusto...
EliminaLa schiacciante conferma di quest'anno rasserena e smuove un pensiero di compassione per "I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo...".
Se poi ognuno dei votanti riuscisse ad offrire un caffé ogni domenica ad a/simmetrie il "vate" non avrebbe più scuse per non "scendere in campo"...
Arbe', se scherza eh... :-)
2016 Eclissi totale.
Elimina@Enrico Nardelli Concordo. Il lavoro non procrastinabile è far vendere al barista tanti tanti caffè. Agire cioè sia sull' offerta che sulla domanda politica. Oggi più che mai, considerando il panorama politico e massmediatico desolante nel quale viviamo, se non vogliamo essere seppelliti dalle macerie, è necessario finanziare asimmetrie, non solo con il 5 per mille.
EliminaNon mi si fraintenda. Alberto è sceso in campo da mo. Agire sull' offerta politica non significa necessariamente "farerpartito", il tempo a disposizione non è evidentemente sufficiente, prescindendo da tutte le altre articolate riflessioni che sono state in questo blog affrontate. Volevo dire che il lavoro culturale e politico di cui l' Italia ha assolutamente bisogno non può che passare dall' unico think thank indipendente da anni operativo nel panorama europeo.
EliminaVolevo anch'io scrivere gli stessi numeri, ma sono arrivata tardi.
EliminaChi se frega se Armando mi ha anticipata! Stracciare un'intera redazione finanziata da Confindustria è un'impresa che poteva riuscire solo a lei!
"Una tastiera davanti a me, uno scaffale di libri alle mie spalle".
RispondiEliminaDaje prof.
Grazie ancora
RispondiEliminaComplimenti lei è davvero una persona serie perbene e grazie ancora.
RispondiEliminaGrande gioia e tanta soddisfazione per il risultato.
RispondiEliminaGrazie Prof.
Purtroppo i dati GDO di Novembre mostrano un Paese sempre sofferente (dopo due settimane iniziali col segno + la terza settimana è di nuovo negativa).
"Si è spento Il Sole e chi l'ha spento sei tu" :)
RispondiEliminaComplimenti prof!
Bellissima. Complimenti.
EliminaSI', SI', SI'...sì che ho votato NO.
RispondiEliminaQualche anno fa (2011), dopo un breve scambio di email (roba di cembali), Alberto mi inviò quel famoso articolo pubblicato sul Manifesto. Conoscevo Alberto solo come musicista e sapevo a malapena che viaggiava (spericolatamente) tra Roma e Pescara.
RispondiEliminaRimasi colpita dalle sue parole, forse senza neanche coglierne i nessi fondamentali, e credo che commentai con qualcosa tipo "Chapeau", che in cuor mio voleva dire mi hai impressionato ma mica so se ho veramente capito. A seguito di ciò Alberto mi inviò il link del neonato blog.
Ecco, ognuno ha le sue medaglie: io sono il membro n. 1 del blog e questo è il mio primo e necessario commento.
La mia storia è comune a quella di molti di voi: le discussioni con gli amici, divisi tra quelli troppo "alfa" per prendere in considerazione quello che dicevo, e quelli che speravano che non attaccassi il solito pippone sul vincolo esterno, l'euro ecc. Ma c'erano anche le lunghe telefonate, incazzate ma confortanti, con Paolo e Andrea, amici di una vita e del cuore, con cui continuo a condividere la battaglia. E poi il sentire comune con Vincenzo, il mio compagno fascio, proprio io che sso' comunista così... ).
Bene, dicevo necessario commento.
Caro Alberto, sebbene ti detesti per aver trasformato Prima Pagina in Pude Pagina, vorrei dirti grazie. Detto a voce si sarebbe diluito nell'aria mentre io lo vorrei scolpito nella pietra. Grazie per aver fatto luce in una stanza che non sapevo esistesse, grazie per aver sparigliato una catena di certezze, e per la forza che traggo dal blog per continuare a portare avanti la nostra lotta.
grazie di cuore a lei e a tutti noi. grande cavaliere nero...
RispondiEliminaComplimenti prof. D'altronde era soltanto una sfida tra un sito che si occupa magistralmente di politica, di economia, che non disdegna approfondimenti culturali e...il Sole 24 ore. Non poteva che finire così!
RispondiEliminaMa come è possibile che una testata come il Sole abbia perso migliaia di voti? Mah...
RispondiEliminaHa vinto quella che considero la mia scuola, il blog che mi ha fatto riscoprire l'economia ed il gusto di studiarla.
RispondiEliminaQuesto è un ottimo auspicio: nel medio periodo (che nel lungo si sa come va a finire...) il valore viene riconosciuto.
Mi aggiungo ai ringraziamenti.
RispondiEliminaVorrei solo evidenziare la crescita confortante ed esponenziale dei consensi al Macchianera che fa ben sperare per il futuro.
Mi ha rincuorato e aperto una soeranza sull'esito del voto odierno in merito al quale sono ahimè piuttosto pessimista..
Complimenti vivissimi. Considerato anche che il rapido avanzamento del processo di autoliquefazione dell'avversario potrebbe massimizzare l'utilità marginale di questa vittoria in modo verticalmente asintotico. Purtroppo, con un inevitabile trade-off: trasformare sfida del prossimo anno in una drammatica lotta fratricida. Ma la Dialettica della Meritocrazia esige anche questo, e noi siamo pronti: hasta la selección natural, siempre!
RispondiEliminaMi è sembrato di rivedere Pantani, quando si alzava sui pedali e andava via. Emozione.
RispondiEliminaLieto di essermi imbattuto quasi per caso in questo blog che mi ha ridato la vista. Grazie Professore, a Lei, al suo gruppo di collaboratori, in bocca al lupo per l'ASN (per esperienza diretta, deve inoltrare a Web of Science e/o a Scopus mail che aggiornino il numero delle citazioni su riviste internazionali da loro censite, perché talvolta - e nel suo caso questo è certamente avvenuto per almeno un articolo di cui sono a conoscenza - il conteggio non riporta tutte le citazioni realmente ricevute) e incrociamo le dita per il referendum (su quest'ultimo, non so come interpretare l'affluenza in aumento, spero che non si tratti di effetto proselitismo spicciolo operato da un Governo raccatta-contratti all'ultimo secondo).
RispondiElimina"sul capo una corona di oro puro".
RispondiElimina(Alessandra Bacci da Firenze. Evviva!)
Complimenti , grazie della sua preziosa opera di informazione e divulgazione a cui associo gran parte della Community .
RispondiEliminaUn abbraaccio a tutti coloro che continuano con onesta' , curiosita' ed energia a rimuovere quella cappa che il Grande Barra Caracciolo definisce " orwelliana "
alleluia! :)
RispondiEliminauna piccola gioia che mi mette appetito :)
bacio
la funambola
https://www.youtube.com/watch?v=ttEMYvpoR-k
Nunc est bibendum,
RispondiEliminanunc pede libero pulsanda tellus.
Sono straordinariamente felice di questo successo. Per Alberto Bagnai, per la sua creatura e per asimmetrie.
RispondiEliminaQuesto blog rappresenta per molti l' unico luogo aperto e documentato di informazione e approfondimento in campo economico, politico, musicale ed etico. Il richiamo rigoroso al rispetto dell' etica professionale, nel campo scientifico, politico, filosofico mi sembra il più importante di tutti ed è risultato determinante per farmi amare questo blog e la sua comunità variegata.
Grazie per tutto quello che mi avete insegnato, grazie per la competenza, la passione, la tenacia e la pazienza con la quale Alberto tiene le fila di questa bellissima avventura ricca di amore per il proprio paese.
Semplicemente, grande prof.
RispondiEliminaPurtroppo ho appena letto della sconfitta di Hofer. Peccato.
Per quanto riguarda casa nostra, anche se la maggior parte dei miei conoscenti (non tutti purtroppo) voterà o ha votato no, ho scoperto (come immaginavo) che la maggior parte dei pensionati vota si. Speriamo bene.
Complimenti Prof.
RispondiEliminaVedere schiattare il Sole24ore non ha prezzo. Grazie prof.
RispondiEliminaProfessore, il suo blog è l'unica entità,a parte il Padre Eterno,che ancora mi dia speranza,consolazione e vera informazione..grazie per il suo impegno appassionato e congratulazioni per il successo meritato!...ad astra!
RispondiEliminaCaro professore,il suo blog è l'unica entità,Padre Eterno a parte,che ancora mi dia speranza,consolazione e vera informazione.Congratulazioni vive per il successo meritato e grazie di tutto! morirò consapevole,è magnifico,in questo mondo tartuffiano!
RispondiEliminaReduce dalla guerra, dove ho sparato la mia pallottola cartacea, mi associo ai complimenti per la (nostra) vittoria del Profe. La pazienza premia, specie se congiunta a sonore asfaltate.
RispondiEliminaComplimenti e grazie Prof.
RispondiEliminaGodo!!!!!
Una progressione irresistibile, verso un meraviglioso futuro, mentre il diluvio sommerge chi continua a ...
RispondiEliminaL'integrità, l'onestà intellettuale, il coraggio, la passione civile qualche volta vengono riconosciuti.
RispondiEliminaAlcuni giorni fa, parlando del desolante squallore intellettuale e civile che ammorba l'Italia, ho paragonato con un amico da sempre di sinistra e impegnato ma che ovviamente non sapeva chi fosse Bagnai, "L'Italia può farcela" alle "Lettere dal carcere".
Complimenti.
Toppp
RispondiEliminami sto divorando una fiorentina di due etti :)))))))))))))))
RispondiEliminasono troppo feliceeeeeeeeeee
domani si vedrà!
vi amo tutti
la funambola
Anche io non posso che unirmi ai ringraziamenti per il tuo magnifico impegno e soprattutto insegnamento. Questo blog rappresenta davvero la luce in fondo a questo interminabile tunnel di questa crisi: qualunque sarà l'epilogo è di enorme conforto affrontare il prrcorso che manca alla fine con la consapevolezza che deriva dalla lettura di questo blog. Intanto non abbiamo consegnato la costituzione in mano alle lobby di Bruxelles e questo renderà il cammino un pò meno accidentato.
RispondiEliminaLaeti Sumus!
RispondiEliminaSe n'è jute...
RispondiEliminaIzner moment.
RispondiEliminagoofynomics e Feudalesimo e libertà vincono al MIA, stravince pure il NO!
RispondiEliminaSe IL Pedante arrivava primo facevamo filotto.
Qual è la morale?
La morale è che al popolo nun glie devi cacà er cazzo!
Qualcuno dice: "uomo di poca fede!!".
EliminaIo rispondo: uomo che studia la Storia ed unisce i fili del 2+2=4, e la fede la lascia ai preti e alle anime semplici...
Popolo è gregge. Vota con il rumine e va dove dice il pastore.
Al macello.
Esprimere disprezzo per il popolo in questo blog non è una mossa particolarmente intelligente, ma voi che siete uomo così superiore da contemplare vette inarrivabili a comuni mortali che non possono nemmeno essere definiti vostri simili, perché non può esistere il simile di cotanta perfezione, certamente sapete quello che fate meglio di quanto possa comprendere la mia limitata mente di omicciuolo
EliminaCaro Mauro Lisanti,
Eliminaio sono popolo e sono pure ateo.
Ma sai che c'è? C'è che mi sono accorto di un certo calvinismo che aleggia nell'aria, in questi
tempi tanto disgraziati quanto esilaranti.
Il calvinismo, come sono certo saprai, è quella corrente religiosa
dalla strana particolarità: non è per tutti. Ne puoi far parte se te la puoi permettere.
Ecco, io non me la posso permettere. Non so tu.
Consapevole di questo, ho capito che i preti, per un bel po' di anni,
li dobbiamo lasciare stare.
Avrai notato pure tu la moda dell'anticlericarismo e ateismo militante, vero?
Me ne sono allontanato, e sai perché? Perché somiglia tanto a quella corrente economica
che prevede meritocrazia ed esaltazione dell'individuo. Solo che, spesso, chi la propone,
chissà perché, ha il culo al caldo.
E allora, come ho dovuto ricredermi sulla "mia" sinistra, mi sono ricreduto sulla Chiesa.
Non che sia diventato credente, sono percorsi troppo complessi dell'animo umano, e, credo, che credenti si nasca.
Però la Chiesa la salverei. Oggi, la salverei. Perché se sostituiamo un potere spirituale con un individualismo
cialtrone e calcolatore, be', credo che non sarebbe un bel guadagno per il popolo. Cioè per me.
Poi dovresti metterti d'accordo con te stesso: ha vinto la maggioranza (e che maggioranza), il popolo, le "anime semplici"
Potevi votare sì.
Ah, dimenticavo, io sono pure pastore. Nel senso che seguo la pagina FB SessoDroga&Pastorizia.
Non la linko per non scandalizzare le dame del blog.
Saluti
Io sono stato al matrimonio di MonsignorColombo (che ho conosciuto su questa pagina) e me ne vanto!
Elimina"Non è finita perché è arrivato il popolo, ma è arrivato il popolo perché è finita"?
Vorrei tanto togliere il punto interrogativo, vedremo.
Parte 1)
EliminaSalve Monsignor (a proposito :D) Colombo
Rispondo con piacere al tuo commento, visto che sfondi una porta per me spalancata. Tranne per la conclusione finale sul SI ;)
La Storia e l'antropologia mi insegnano cose che si intersecano perfettamente anche con la macroeconomia.
Per quanto mi riguarda, e visti i miei su citati studi, non posso di certo andar dietro alla favoletta del cristianesimo, che è stata nient'altro che una globalizzazione vissuta dal lato delle religioni. Anch'essa per ragioni geopolitiche imperiali dell'eopca. (https://www.youtube.com/watch?v=GLWCPYZwmJk&t=322s)
In epoche pre-cristiane non sono mai esistite guerre di religione.
Ognuno pregava le proprie divinità piu o meno locali, ma tutte rigorosamente afferenti ad elementi naturali visibili e tangibili, e relativi tabu a regolare il rapporto con tali elementi (e qui potrei argomentare sui miei studi sulle popolazioni del Pacifico e relativi miei viaggi).
Addirittura, tra popolazioni differenti ma contigue, vedansi quelle del bacino mediterraneo, normalmente avvanivano contaminazioni e “scambi” di divinità, di cui si ha tersimonianza in qualsiasi nostro museo archeologico.
Diciamocelo: i casini religiosi planetari sono iniziati quando si è deciso di far fuori con la forza un approccio religioso “multilaterale” per sostituirlo con una mega-religione. Concetto che riporta a quello attuale del “fare un mega stato nazionalista per battere i nazionalismi”, o “fare la moneta unica per battere la Ciiiiiiiiina”, ...ed infatti ci stiamo scannando nuovamente.
Insomma, roba vecchia.
Ma affermare tutto ciò non è mai esattamente politically-correct, cosi come non lo è contestare progetti di ingegneria sociale fotocopia, ieri l'italia e oggi l'€uropa.
Un gruppo etnico-culturale che voglia costituire una NAZIONE, e auspicabilmente uno Stato che vi coincida anche territorialmente, una dimensione etico-morale deve pur darsela.
Un Vladimir Putin ad esempio lo ha ben chiaro e non stanca di ripetere che la chiesa ortodossa russa è la base ed il collante etico-morale per l'intera federazione.
Parte 2)
EliminaE, visto che tornare alle religioni pre-cristiane la vedo un po' dura, non si può certo non riconoscere solennemente che in 2000 anni di vita la Chiesa romana cattolica, tra pregi e umani difetti, ha comunque donato a noi tutti un immenso patrimonio culturale e materiale di riferimento per l'elevazione del genere umano (e che invece oggi abbiamo tradotto in mero becero attrattore turistico per far cassa) , ma soprattutto quella dimensione etico-morale senza la quale una società umana non può che ridursi alla barbarie….. liBBerale.
Quella barbarie che dal 1789 ad oggi ha, non a caso, come scopo dichiarato e propedeutico ai suoi scopi, quello di “svèllere la serpe clericale dal corpo della penisola” (Cit. Ferdinando Petruccelli della Gattina, 1815-1890)
Ad oggi possiamo tranquillamente constatare che l'unica àncora di salvezza in questa “era del demonio” (Cit. Don Mauro Tranquillo) che stiamo vivendo è unicamente la Chiesa cattolica. Altro non abbiamo. Il Diritto poi ce lo siamo giocato da un pezzo.
Ed infatti, puntuale anche in Vaticano è arrivata la “letterina da Bruxelles” del caso, che ha “consigliato” ad un VERO papa di rifugiarsi a Castelgandolfo per far posto ad un papa fantoccio mondialista “sobrio”, un garibaldi della situazione, non a caso pescato tra gli storicamente ribelli gesuiti del sud america.
Un Papa, come un Re, è un simbolo ed un riferimento identitario fondamentale. Non può e non deve vivere in un monolocale o andar vestito con il saio. Non è e non deve essere come un borghese o come un popolano, pena la caduta dalla “maiestas”.
** “Ai Re, se fanno la vita dei piccoli borghesi, è naturale che qualche piccolo-borghese loro suddito venga l'idea di prenderne il posto” (Cit. Maria Sofia Wittelsbach) **
E fu cosi che, a quei tempi come anche oggi, chi vuole prendere il potere aìzza il popolo contro figure simboliche e operative fondamentali perché non vivono in monolocali o non prendeono il tram come loro (fatti salvi eventuali eccessi). E in questo referendum è toccato ad i senatori. Così come 20 anni fa ad un Craxi con il quale il progetto U€ non sarebbe mai passato… e indietro così, traditoreggiando, fino al 1861.
Il cambiamento non è per definizione positivo. Anche Amatrice il 24 agosto è cambiata…….
In conclusione:
il problema non è il popolo.
Il popolo non ha mai smesso di fare il popolo.
E' l'èlite che ha smesso di fare l'èlite.
Il popolo faceva e fa quello che sa fare e lo fa anche bene: cose che vanno dall'allevare mucche allo scrivere software. Entrambe cose non proprio banali.
E nel mentre lo fa, oggi piu che mai non ha il minimo tempo/voglia di mettersi a studiare Storia o macroeconomia come io faccio, e come io DEVO fare, essendo un docente ed un educatore. Quando il popolo lavorante riesce a trovare un po di tempo libero, lo dedica alla famiglia (se riesce ancora ad averne una) o ad un concerto o ad una partita sportiva.
Tralascio dunque le mie considerazioni sull'ideologia liberal-democratica...
E'compito dell'èlite mettersi alla guida di una Nazione.
Tutta propaganda liBBerale. I Re in fondo non hanno mai fatto sta gran bella vita… Onori=oneri.
Non posso oggi pretendere che al “ministero delle finanze” ci sia un Bernardo Tanucci, che aveva in casa istitutori di altissimo livello.
Ma un Bagnai ce lo vedrei più che benissimo. Non soltanto per questioni di competenza, ma anche perché sa di latino, conosce la Storia, ha solide basi etico-morali… ed è un musicista.
Saluti
Wow! Vedo che siamo d'accordo.
EliminaIl mio nick è un omaggio al personaggio di Nino Manfredi nel fim "In nome del Papa Re",dove c'è un monologo adatto ai nostri tempi: "...cor popolo ce se sbatte sempre il grugno",dice il Mons Colombo (quello vero) oltre a "...qui non finisce perché arrivano gli italiani (er popolo), qui arrivano gli l'Italiani proprio perché è finita" Detto questo: mica dobbiamo diventare dei bacia pile, tant'è che mi sono sposato, l'anno scorso, con rito civile e sono pure sbattezzato. Ma, e vedo che anche a te è chiaro e lo argomenti molto meglio di me, attaccare la Chiesa (e la famiglia, anche se non è il tuo caso) è attaccare forme di comunità secolari che si vorrebbero annientare in nome di che cosa? Delle libertà individuali? Del libero mercato? E quanti se le possono permettere?
Ma poi dove sono queste splendide individualità che la cultura mercatista avrebbe forgiato?
Il Cattolicesimo, almeno, riconosce che non tutti ce la possono fare, e che la distribuzione della ricchezza è in linea con i dettami del cristianesimo. Non è un caso se spesso si gioca con la figura del Cristo come "primo comunista" o si associ la foto del cadavere del Che al "Cristo Morto" del Mantegna. Ecco, vedi, faccio il colto pure io :-)
Però ammazza come scrivi e quanto scrivi, si vede che "sei studiato". Io no, non "sono studiato", mi sono sempre definito un curiosone, sono uno di quelli che, finito il lavoro, legge un libro, suona una strumento, va al cinema o a teatro. Forse sono il tipo di popolo che vorresti, ma sono comunque popolo, e felice di esserlo, s'intende. Mi piace la mia vita e forse è per questo che vorrei mantenerla così il più a lungo possibile. "Ho conosciuto diplomati felici" disse il padrone di questo blog in un commento (ho una buona memoria), ecco, io sono uno di quelli, e non ce la faranno a farmi sentire in colpa.
Detto questo concludo: sì, sono d'accordo, sono le élite che devono svegliarsi. Ma intanto vogliateci bene, voi intellettuali, noi abbiamo bisogno di voi quanto voi di noi.
Saluti
Saluti a lei è giù il cappello. Io non credo più alla storiella delle guerre di religione. Un bel modo di accaparrarsi i beni altrui mettendoci un cappello morale. Però non è che prima delle guerre di religione non si sterminassero... mi viene in mente la civiltà minoica spazzata via da quella micenea, o i parti che cancellano le ultime vestigia della gloriosa civiltà babilonese. Se penso all' Armageddon mi viene in mente assiri vs egizi nella battaglia di Megiddo.
EliminaLei non prova tristezza quando pensa alla fine di Cartagine?
Penso che ogni civiltà che tramonta (chissà dove sta andando la nostra) abbia almeno diritto ad un Rutilio Namanziano: lei non crede?
Mi scusi se salto di palo in frasca, ma io per la "cultura" ho sempre dovuto ritagliarmi lo spazio fra una saldatura e le faccende di casa ieri, e fra la zappa e i nipoti da accudire oggi. Non so se basta ma questo è. Da oggi leggerò con piacere i suoi commenti.
M
Aggiungerei che forse ha ragione Braudel quando dice che le culture non muoiono mai né di omicidio né di suicidio ma lasciano sempre qualcosa in eredità a chi prenderà il suo posto. Per noi che viviamo nel bacino del Mediterraneo quello del Cristianesimo che prende il posto della Romanitas è il caso scuola.
EliminaMi permetta di raccontarle un aneddoto:
una volta in una pizzeria in Basilicata mentre scorrevo la lista delle pizze l' occhio mi cade sulla pizza Maria Sofia, pomodoro e mozzarella. :)
Grazie del suo impegno. Volevo segnalare una piccola verifica del livello di propaganda nel quale siamo costantemente immersi. Alle ore 23.13 di oggi domenica 4 dicembre, giorno del fondamentale referendum costituzionale, sul sito de La Stampa (di proprietà di un noto gruppo economico finanziario) appare la notizia, testuale, che "Crolla l'euro - il valore dell'euro è crollato sotto 1.06 sul dollaro". Colpa dei primi exit pool che danno il NO quasi sicuramente vincente.
RispondiEliminaPer sicurezza lo ho salvato su archive.is qui.
Ho controllato, così, per puro sfizio, sul sito del Sole 24 Ore a questo indirizzo, visualizzando il grafico giornaliero del cambio euro-dollaro.
Anche questo salvato per sicurezza su archive.is ; trovate a questo link
Se confrontate il grafico con la notizia potrete dedurre da voi il livello di propaganda nel quale siamo immersi. Costantemente immersi.
Peccato per le pessime notizie dall'Austria. Visegrad perde l'unico attore con argomenti.
RispondiEliminaMa, da Milanese, li conosco.
Avevano 2 alternative:
Chiedere l'elemosina alla Merkel
Chiedere il permesso alla Merkel di chiedere l'elemosina a Putin.
I Primi Ministri in epoca €uropeista sono come le pile al litio: una volta scarica ne arriva una nuova da Bruxelles.
RispondiEliminaRenzi ha terminato la sua parte di lavoro sporco, proseguendo la staffetta liBBeral-massonica con i suoi predecessori.
Adesso, compiuta la sua parte di missione collaborazionista, raggiunto l'apice di impopolarità, Bruxelles coglie l'occazione del NO per sostituirlo con un Boeri o un Di Maio di turno, che verrà dato in pasto ai cittadini come "il nuovo che avanza".
E avanti cosi........ fino a che di questa penisola non rimarranno che lucide ossa.
BuongiorNO Professore
RispondiEliminaOH OH! I pianeti si stanno allineando.
Brexit, Trump, No referendum e dulcis in fundo un bel semaforo VERDE alla frontiera del Brennero.
Mi sa che si mette male per la diversamente callipigia.
Ieri ero rimasto deluso dall'esito delle elezioni in Austria ma credo che questo sia lo scenario migliore per noi.
Che ne pensa?
Compimenti vivissimi!!!!!
RispondiEliminaUn bel CIAONE al giornaletto di confindustria.
RispondiEliminaLa Consapevolezza ha cominciato a pervadere tutti Noi. Grazie professore. Sempre infinitamente grazie.
RispondiEliminaComplimenti prof. ¡Vamos!
RispondiEliminaLe grane, quelle vere, ci saranno per il successore. A inizio anno prossimo con una pesante crisi bancaria da gestire si dovranno fare scelte importanti. Per Renzi da un certo punto di vista è anche meglio così
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Lz0Qvxn5kb8
RispondiElimina"I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discesecon orgogliosa sicurezza."
W il 4 Dicembre Festa Nazionale!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaComplimenti, un post magistrale. La definizione "merdia", poi, è esilarante. I fascismi sono sempre stati sconfitti dalla storia, perché portatori di una visione illogica, prima di qualsiasi altra considerazione, della società, ma il prezzo da pagare è sempre stato enorme, e pagato tutto dalle classi popolari.
RispondiElimina
RispondiElimina...a proposito di intellettuali
per stomaci forti
https://www.alfabeta2.it/2016/12/03/speciale-populismo-al-tempo-degli-algoritmi-2-diciassette-viene/
Populismo o ricomposizione
"Ogni tentativo democratico di sottrarsi alla governance neoliberale è fallito: la volontà cosciente del corpo sociale non è in grado di agire sull’astrazione finanziaria, quindi reagisce secondo le linee dell’identità anti-globale.
La parola «populismo», molto usata di questi tempi, è una truffa che non spiega niente. L’idea di restaurare la sovranità popolare è una scemenza. La sovranità, in quanto facoltà di governare la vita sociale secondo le linee della volontà sovrana, è irreversibilmente perduta perché nelle condizioni di accelerazione ipercomplessa la volontà è impotente, e viene sostituita da automatismi tecnici e linguistici ai quali la società non può che sottostare. Inutile spazientirsi e provare frustrazione. L’impotenza non si cura con l’impazienza né col viagra dell’identità nazionale e popolare.
Il popolo, la nazione sono nozioni romantiche che identificano un coacervo di soggettività socialmente prive di potenza solidale. Il problema che il populismo non sa affrontare, figuriamoci poi risolvere, è proprio quello della solidarietà, o meglio della ricomposizione delle forze soggettive del lavoro. Popolo e nazione ritornano come tentativo reazionario di riterritorializzare forze sociali che hanno perduto ogni rapporto con la territorialità"
https://www.alfabeta2.it/2016/12/03/speciale-populismo-al-tempo-degli-algoritmi-2-diciassette-viene/
RispondiEliminasorry e baci consolatori