Da giovane ero libero. Libero di sprecare il mio talento, libero di pascermi di quel cibo che solum è mio. Da giovane, poi: non esageriamo!...
Diciamo fino a quando ho aperto questo blog.
Ci penso oggi, perché fra i vari controcazzi (rectius, sassi e dardi dell'avversa fortuna) che mi sono toccati in sorte dovrei, per una volta, occuparmi di una cosa che rientra nei miei interessi: scrivere per il Fatto Quotidiano una presentazione del festival Stradella di Nepi, cui parteciperò nella rilassata veste di spettatore (e poi se magna bbene).
Chissà se come critico musicale riuscirò a evitare le polemiche?
Ma mentre mi accingo all'opera, ecco che il doloroso circolo della mia appercezione viene violato da una notizia alquanto interessante, sintomatica di cosa sta accadendo in giro per il mondo: Hanjin Italia rischia la chiusura. E voi direte: Hanjin Italia rischia la chiusura? Bè, non è una cosa così banale. Il fatto che una compagnia di trasporti di questo peso abbia chiesto l'amministrazione controllata e non abbia i soldi per pagare il transito del canale di Suez (e i porti rifiutino l'accesso alle sue navi perché temono che non possano pagare le tasse portuali) dipenderà sicuramente dalla corruzione e non dalla crisi complessiva del commercio mondiale indotta dal collasso dell'Eurozona (fate un po' voi: io, come avrete capito, pro bono pacis ci rinuncio...), ma quale ne sia la causa è sicuramente un sintomo da non trascurare.
L'amico che me l'ha segnalata chiosa in questo modo: "A questa notizia non sembra che per ora venga dato grande risalto
sui media. Ma si tratta della 6° compagnia di trasporto marittimo del
mondo. A mio avviso i risvolti sono molteplici, a cominciare
dal fatto banale che presto noteremo una serie di rotture di stock in
parecchi prodotti importati".
Ovvero: come una crisi di domanda diventa una crisi di offerta...
Io non ce la faccio più. Anche questa è una crisi di offerta.
Chiude in tutto il mondo, a quanto pare. Non sara' Lehman Bros ma poco ci manca: https://www.theguardian.com/business/2016/sep/02/hanjin-shipping-bankruptcy-causes-turmoil-in-global-sea-freight
RispondiEliminaCalma e sangue freddo ...
Eliminahttps://www.theguardian.com/world/2016/sep/07/hanjin-chairman-injects-36m-assets-shipping-cargo-crisis
Ah beh, allora sto sereno...
Eliminaè in crisi solo perché si sono dimenticati di iniettarci soldi... Infatti ogni imprenditore sogna di buttar soldi in continuazione nella propria impresa...
EliminaAhem...
EliminaMenu in alto "per cominciare"
Link attivo
Il marcatore del link "attivo" deve riportare l'indirizzo della pagina cui volete inviare il lettore, ed è indicato con la lettera "a" che sta per "anchor" (àncora, non ancòra, che sarebbe again).
Quindi, se volete che una porzione di testo rinvii al giornale dei comunisti alle vongole, scriverete:
quelli che vogliono la mancetta
La frase "quelli che vogliono la mancetta", compresa fra
il tag di apertura:
il tag di chiusura
to', è arrivato Pinco a di' tuttobenebruttigufi e che Juncker sia con voi... tocco quel che non dico
Elimina...e infatti... Povero Pietrino...
Elimina@Gabriele Bellussi - Pero' se i soldi te li prestano con un interesse sufficientemente negativo puo' ancora convenire fare le iniezioni.
Eliminahttp://www.zerohedge.com/news/2016-09-06/first-time-two-european-non-financial-companies-will-be-paid-issue-debt
@Luca Cellai
EliminaInteressante. Dev'essere questo il mondo inesplorato dei tassi negativi. Mi domando solo quanta ricerca, efficienza e oculatezz nella gestione rimarrà in piedi, visto che qui si tratta di fare solo un po' meno peggio del tasso negativo di riferimento, considerato che in ogni caso si tratterebbe di investimenti fatti in un mondo già saturo. Ci fosse inflazione, l'azienda sarebbe naturalmente incentivata ad utilizzare al meglio i soldi investiti. Credo che i danni di una tale situazione si sentiranno per molto tempo.
http://www.corriere.it/cronache/16_settembre_01/affari-sbagliati-gigi-d-alessio-sue-societa-esposte-25-milioni-b6cbc5fa-6fbf-11e6-856e-2cdca5568f05.shtml
EliminaÈ andata: https://www.forexinfo.it/Hanjin-Bancarotta-conseguenze-commercio-mondiale
EliminaE l'azienda per cui lavoro ha un container bloccato su una di quelle navi (niente di particolarmente grave, ma per un solo container qua stanno correndo per i corridoi perché comunque implica il ritardo di una consegna)
L'avevo notata, la notizia, uno o due giorni fa. Facendo le stesse riflessioni con mia moglie. Notizie laterali che sono invece centrali, crisi dei trasporti internazionali come spia tardiva di un enorme problema economico globale.
RispondiEliminaVerissimo anche che una crisi di domanda finisce in una crisi d'offerta e questo avviene e avverrà sempre più anche nella nostra vita di tutti i giorni, togliendoci la felicità delle piccole cose. Perfino avendo disponibilità, diminuirà la nostra possibilità di scelta al consumo, perché l'offerta, in assenza di adeguata domanda, verrà sfrondata di tutto ciò non più economicamente sostenibile, in genere prodotti di pregio e servizi di qualità. L'estetica del consumo subirà il tracollo della decrescita infelice.
Non è un problema della filiale italiana.
RispondiEliminaE pensare che fino a pochi anni fa questi potevano permettersi anche di giocare con le macchinine,quelle costose,quelle di formula 1...
Devono avere un problema simile a questo.
Grande è la confusione sotto il cielo,ma la situazione è una merda.
Mala tempora.
Non ti avvelenare l'animo se le cose vanno male.
EliminaDomani sicuramente peggioreranno.
#sevedeva1 10 mesi fa
RispondiElimina#sevedeva2 18 mesi fa
fra l'altro, questo sta massacrando una volta di più la Grecia, che dei servizi di trasporti marittimi faceva uno dei pilastri della propria economia.
E perchè si sono costruite tutte queste navi? Ma perchè al settore venivano concessi prestiti iperagevolati ("tanto, c'è la garanzia della nave...). Da chi? Fra gli altri, proprio lei, la Deutsche Bank, per circa 7 miliardi... DB che, in puro stile doppio o nulla, allo stesso tempo voleva comprarsi 5 miliardi di crediti shipping della RBS... verso i Greci. E siccome tanto la storia sappiamo come andrà a finire, se se li compra alla fine toccherà pagargli pure questi.
Io ho già prelevato tutto, sono liquido...
RispondiEliminaSe so' prelevati tutto
EliminaIl baltic dry index è da parecchio che segnava allarme rosso, e prima o poi qualcuno doveva saltare. Oltre alla bolla di Wall Street (in procinto di esplodere, e saranno altri cazzi) il malinvestiment è forse la peggiore delle conseguenze dei tassi a zero della FED. Il denaro quasi gratis ha spinto molti a investire dove non serviva, sperando in una crescita che non poteva arrivare perché basata sul debito. E wall street cresce grazie al riacquisto dei titoli sul mercato coi soldi presi a prestito, ma intanto gli utili scendono: quanto può durare? Quando tutta questa merda farà la fine che deve fare speriamo che vengano gettate nuove basi. In ogni caso occorrerà tenersi forte che si ballerà parecchio. Spero Donald farà un bel repulisti (sempre che ci arrivi, girano strane voci).
RispondiEliminaScusate, dimenticavo la politica della BCE, d'altronde la scuola è quella... quella di Goldman Sachs.
EliminaScusate se intervengo a scatti, scrivo di getto.
EliminaL'aumento delle tariffe di trasporto porterà ad un aumento dei prezzi delle merci dal far east: poco, ma dovrebbe aiutare in questa lotta impari. Leggetevi l'incremento delle importazioni europee nel mio settore (illuminazione) a contronto con la stessa Cina e gli USA. Fuuuuuurbi, 'nevvero?
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2016-08-16/tecnologia-e-design-carte-dell-illuminotecnica-160347.shtml?uuid=AD34hL6&refresh_ce=1
In merito al Baltic Dry Index è vero. Si è passati dai quasi 2750dollarri per un container 40HC di dicembre 2014 agli 800dollari recenti (con un picco al ribasso di qualche mese fa anche di 500). I noli per la capesize si aggirano sui 4mila dollari a fronte di costi operativi di 7500dollari.. fate vobis. Fonti qui e
Eliminaqui
Interessante la vita dello Stradella; anche se molto viene immaginato deve aver vissuto in maniera intensa. Erano altri tempi...
RispondiEliminaBuongiorno professor Bagnai,
RispondiEliminaè sicuro che non esista un'altra via per lo smantellamento dell'euro?
Io non credo che gli Italiani assisteranno inermi a tutto ciò, se ci sono delle cose che non si devono toccare agli Italiani, quelle sono proprio le case e i risparmi...
Gli Italiani sono troppo legati alla propria casa e ai propri risparmi, se accadesse ciò scoppierebbe una rivoluzione in Italia...
Sicuro che andrà a finire proprio così?
... e con chi se la prendono, con la Merkel? Invadiamo la Germania? Pensi che i nostri politicanti ci metteranno la faccia? La troika servirà proprio a quello, sarà TINA all'ennesima potenza.
EliminaSi... Questione di timing...visto che non c'è altra soluzione, vedrai che con le pezze ar culo poi magari si ravvedono gli italiani...
EliminaAbbiamo già avuto un'ISI (Imposta Straordinaria sugli Immobili) ed un prelievo forzoso sui c/c all'inizio degli anni '90 (governo "Amato"): ricordo che la principale preoccupazione di alcuni miei vicini di casa fu quella di fare bene i conti per non incorrere in sanzioni... Fu l'inizio delle fortune elettorali della Lega Nord e finì lì.
EliminaSul modo con il quale ci faranno pagare il conto per salvare le banche D/USA, su un altro prelievo straordinario sui c/c sarei pronto a scommettere: ti svegli al mattino e il gioco è fatto, non c'è nemmeno bisogno di compilare un F24 a remoto rischio di rivolta fiscale (in fondo ci hanno già rifatto mettendo il canone RAI nella bolletta elettrica: evidentemente il sistema funziona).
L'unica differenza rispetto ai tempi dell'ISI/prelievo sui c/c è che ora molta gente è alla canna del gas, per cui potrebbe essere più reattiva rispetto a 25 anni fa. Molto dipende anche dal grado di maturazione politica nel quale tali tipi di interventi saranno catapultati: questo blog è una speranza e ha già fatto miracoli, speriamo continui a farne.
Quando arrivò Monti con le manovre lacrime e sangue nessuno fiatò, perchè la gran parte era ed è ancora convinta che la colpa è del debbbito pubbbblico. Lo stesso faranno al prossimo giro: diranno che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e che se semo magnati tutto, etc.
EliminaNessuno fiatò, ma qualcuno aprì un blog.
Appunto, questo giochetto può funzionare quando un paese è economicamente in salute, ma se le persone sono già stremate da una lunga crisi, dubito che funzionerà... e poi cosa vuoi salvare con i nostri risparmi? Solo Deutsche Bank ha derivati che sono 20 volte il pil del proprio paese. Anche se ci spremono per bene, non possono salvare nulla dato che i debiti sono troppi da appianare, anche se gli dessimo tutti i nostri risparmi e le case...
EliminaDebiti e crediti fanno sempre saldo zero. Se la tua casa e i tuoi risparmi per te diventano un meno per qualcuno saranno un più.
EliminaSappiamo tutti che non mollerai mai! E noi con te!
RispondiEliminaLavoro nel settore e posso confermare una situazione preoccupante riguardo anche ai container già sbarcati, sequestrati dai terminal, in attesa di definizione della situazione.
RispondiEliminaSono assente da lavoro da qualche giorno e mi manca qualche circolare, ma ritengo che sia sempre attuale l'ipotesi di intervento statale coreano (sono accordisti dell'Unione, non membri, una posizione che appare di giorno in giorno più cool...come direbbero i brexiters) per garantire continuità in attesa di risoluzione.
Da anni è in atto una guerra al ribasso dei noli con corpose oscillazioni settimanali (prima i noli rimanevano stabili almeno mensilmente) che hanno finito, probabilmente, per mandare a carte 48 (sempre sia lodato) la compagnia.
Anche le catene enormi hanno enormi anelli deboli, che evidentemente si rompono tanto quanto.
Una Lehman della logistica, forse avrà effetti meno dirompenti, ma in un corpo malato...non so valutare.
Cordiali saluti.
Grillo chiede aiuto a Bagnai (indirettamente , di persona non ha il coraggio a chiamare, secondo me)
RispondiEliminaMi sa che é tardi, purtroppo...
Già! Un post copia incolla di questo blog e addirittura link a "voci dall'estero" e citazioni di nostre vecchie conoscenze (Oppenheimer e Sapir)
EliminaNon metto il link attivo di proposito, non lo merita.
Però hai notato i commenti?
Il post parla di euro, e i commenti sono per la maggior parte sul caso Muraro, assessorati, casta, Renzibrutto.
Se fa un post con il titolo:"L'Euro teniamocelo, ci conviene" non se ne accorge nessuno dei lettori. Ed è colpa di Grillo, sia chiaro. Aveva uno strumento che poteva tornarci utile, non lo ha usato.
Dai, non siate sempre così reattivi. Non tutti possono essere così sportivi da riconoscere i meriti di chi li ha criticati (io non lo sarei), e poi, come notate, la farina del Diavolo va necessariamente in crusca. Sarebbe stato utile che fossero quello che dicevano di essere. Tutti ricordate tutto. Non starei a polemizzare troppo, ora, e vedrei il poco di buono che c'è. Ogni volta che l'uscita viene mdnzionata laggente si abituano, e questa è una cosa importante.
EliminaScusi Prof, ma non è che stavolta il metodo Junker ci potrebbe venire bene?
EliminaMenzionala oggi, minzionala domani (e che il correttore ortografico si cheti!), magari ecco lì che un giorno siamo fuori e non ce ne eravamo accorti!
Da buoni paracarri (T9 on) i M5S cavalcano l'onda dell'antieurismo menzionando tutto il repertorio (altrui) schierando Nobel a supporto e minacciando gravi conseguenze: "quando sarà legittimamente al Governo si batterà per cercare di salvare l'unità europea" - "Il senso di responsabilità politica verso gli italiani - qualora decidessero di recedere dall'Eurozona - ci ha portato ad essere pronti nel gestire eventuali scenari di rottura della moneta comune".
EliminaCome saranno pronti non ci è dato sapere, ma il link porta direttamente qui.
Gia visto e discusso.
Speriamo maturi anche la Spinelli... Si sa che non solo le donne maturano prima, ma vivono pure più a lungo ;-)
RispondiEliminaMais l'important n'est pas la chute... https://www.youtube.com/watch?v=x0NOc3_j_98
RispondiEliminanel frattempo che il cazzaro faceva il bagno, al G20 si parlava di eccesso di capacità produttiva come problema globale. Abbiamo appreso da questo blog, e dalla storia, che la guerra è un modo, o il modo, per impiegare questo eccesso di capacità produttiva in modo da ridurre quella altrui, solo che questa volta è diverso: ci sta l'atomica.
RispondiEliminaPer ora l'atomica se la tengono in saccoccia per altri scopi.
EliminaCredo che quella dell'eccesso di capacità produttiva è semplicemente la favoletta raccontata da qualcuno che è in malafede o che semplicemente non sa quello che dice.
Se tutti in tutto il mondo avessero tutto ciò che è desiderabile, oltre al necessario, potrebbe essere anche anche credibile (ma comunque non vera perché è nella stessa natura umana il desiderare di più, sempre e comunque). Questi vogliono farci credere che ora il problema è un eccesso di offerta mentre nel mondo ci sono miliardi di persone che sono ben lungi dall'aver soddisfatto le più elementari necessità del vivere quotidiano.
E' si un eccesso; ma di mancanza di risorse economiche dal lato della domanda che si è impoverita (leggasi mancano i sòrdi).
Si inventano di tutto pur di negare che hanno deciso di uccidere il Comunismo (utopica e in seguito distopica dittatura del proletariato) per sostituirlo col Liberismo (anarcoide dittatura dell'oligarchia) e che per raggiungere lo scopo hanno istigato al suicidio la Social-Democrazia.
In Italia il piano è stato perpetrato dalle oligarchie cavalcando un giustizialismo suicida innescato da ipocriti intenti moralizzatori. Una sinistra incapace si è fatta paladina delle nuove idee di tendenza per vedersi finalmente sul podio invece che nel parterre. Infine il piano potrebbe essere portato a compimento da un partito anarcoide che coltiva gli affiliati nel mito della giustizia redentrice.
Eeeeee...oplà buongiorno e benvenuta Troika.
Ognuno vale uno per non valere un fico secco.
Ma su non c'è da preoccuparsi Stefano Feltri ci rassicura che nessuno ha "mai auspicato ingerenze esterne" e prova ne sia che "Mario Monti, nel 2012, decise di non chiedere aiuti sia perché i fondi salva stati dell'epoca non avevano abbastanza risorse" (quando mai quando si tratta del bel paese) " sia perchè (udite udite) CREDEVA NELLA POSSIBILITA' DEL PAESE DI USCIRE DA SOLO dalla crisi di sfiducia che faceva lievitare lo spread". Non esiste nessun problema di domanda generato da politiche intenzionalmente recessive. La Hanjin soffre sicuramente di cattiva gestione (nella migliore delle ipotesi) e le sue navi meritano di rimanere al largo. Un po' di pazienza e uscirà da sola da questo brutto momento.
RispondiEliminaE poi lei professore dovrebbe finirla di fare sintesi caricaturali di articolatissime argomentazioni che aldilà di ogni ragionevole dubbio affrancano l'€ e l'€urozona da qualsiasi responsabilità nella secular stagnation.
Le consiglio vivamente di dare vita invece ad una associazione di studiosi che si applicano allo studio delle asimmetrie economiche. Potrebbe chiamarla A/simmetrie. E dovrebbe inoltre produrre molti post e scrivere articoli attinenti alla materia che lei insegna. Potrebbe scrivere anche qualche libro.
Potrebbe fare tutto questo invece che dedicarsi alle micro-polemiche su Twitter.
1. Penso che Monti credeva veramente che il Dio mercato avrebbe risolto tutti i problemi è penso che lo crede ancora oggi.
Elimina2. Mentre francesi è tedeschi nel 2012 hanno spalmato le NPL delle loro banche in paesi come ES, P, GR è IR via MES sui contribuenti europei, in Italia il discorso principale era le mutande di Berlusconi. Questo periodo me lo ricordo benissimo. 6 mesi interi il dibattito principale in Italia fu Berlusconi è le sue "mutande", mentre l'economia italiana era in piena caduta libera è Francia è Germania implementarono tranquillamente il MES è il Fiska compakt, sul MES è Fiskal compakt in Italia praticamente non ci fu nessun dibattito, 0. Al contrario che in Germania, dove il MES era al ordine del giorno, dibattito tra l'altro estremamente falsificato.
3. Intanto la crisi in Italia si è mutata dal topolino "Spread" in un mostro "crisi sistemica bancaria".
Come previsto il corrierone comincia a parlar male della Germania, peccato chiuda malissimo l'articolo (as usual).
RispondiEliminaUno a uno tocchera a tutti parlare male della Germania,quando lo farà pure Travaglio significherà che siamo già usciti dall'€.
EliminaDa FT
RispondiEliminaMaersk warns business conditions worse than during 2008 crisis
Richard Milne, Nordic Correspondent
AP Møller-Maersk warned that it was facing conditions significantly worse than the financial crisis after it plunged to a large net loss as global trade growth ground to a halt last year.
The Danish shipping-to-oil conglomerate has been hit by the slump in both petroleum prices and container freight rates in what its chief executive described as a “massive deterioration” in its business.
Nils Andersen told the Financial Times: “It is worse than in 2008. The oil price is as low as its lowest point in 2008-09 and has stayed there for a long time and doesn’t look like going up soon. Freight rates are lower. The external conditions are much worse but we are better prepared.”
Maersk’s shares, which have nearly halved in the past 10 months, fell another 8 per cent on Wednesday morning to DKr7495.
Maersk owns the world’s largest container shipping company and is seen as a bellwether for global trade, which it estimated grew just 0-1 per cent last year against double-digit growth before the financial crisis. It forecast an increase of 1-3 per cent this year, still below its post-crisis estimate of 4-5 per cent growth.
Despite this, capacity in the container shipping industry increased 8 per cent in 2015 and Maersk, which still has 27 new ships on order, has cancelled its options to buy any more.
Mr Andersen said global trade conditions had been “abnormal” last year with imports to Europe, Brazil, Russia and west Africa all falling — the latter due to the slump in oil prices.
Germany. Danish shipping and oil group AP Moller-Maersk said 10 February 2016 its full-year 2015 net profit plunged 82 per cent due to lower freight rates and oil prices and writedowns of oil assets. The net profit of 925 million dollars compared with 5.2 billion dollars in 2014. The 2014 results were affected by gains from sales of stakes in a supermarket group and other assets. Turnover in 2015 declined 7.4 billion dollars year-on-year to 40.3 billion dollars. The group that operates Maersk Line, the world's biggest container shipper, said average freight rates dropped during the year. Weaker demand affected transportation to emerging markets as well as imports to Europe and Latin America, it said.
Danish shipping conglomerate’s results last year were hardly acceptable
Maersk posted a net loss of $2.5bn in the fourth quarter as it wrote down the value of its oil assets in Kazakhstan, Kurdistan, the UK, Angola and Brazil by the same amount. Analysts had expected a profit of about $300m.
Its underlying profit for 2015 was $3.1bn, down from $4.5bn a year earlier, and the Danish group warned this year’s result would be “significantly below” that. Maersk Oil will make a loss this year as its break-even price for oil is $45-$55 per barrel, compared with the current price of Brent crude of $31. Maersk Line, its container shipping business, will post an underlying result significantly below last year’s $1.3bn.
But Mr Andersen tried to strike an upbeat note, arguing that Maersk had cut costs and lowered debt since the financial crisis, meaning it was in much better shape.
“We are very strongly placed not only to get through this period but benefit from it. We are quite enthusiastic about it,” he said, adding that the company would invest in growth and customers to “thereby steal a few steps on the competition”.
He said Maersk remained on the lookout for acquisitions in its oil, shipping and port terminals businesses but expected more in the way of bolt-on deals than blockbuster purchases. “You shouldn’t expect us to go in and say we will buy something for $15bn,” he added.
Se sò magnati tutto li pirati.
RispondiEliminaSe so' bevuti tutto, pure il Baltic Dry (agitato, non mescolato)....
EliminaBaltic Dry Index da Wikipedia
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Baltic_Dry_Index
Questo è il grafico dal 2000
http://invst.ly/2dq66
Qui c'è in scala logaritmica (il secondo)
Eliminahttp://investmenttools.com/futures/bdi_baltic_dry_index.htm
La scala logaritmica, in caso di forti variazioni o per indici che tendono disastrosamente a zero, è più efficace all'occhio.
se ci fosse energia per tutti , tutti starebbero bene ma se l'energia alla fin fine rappresenta il valore della ricchezza , nel momento che è di tutti , la ricchezza è di tutti e allora per essere ricchi bisogna che ci sia dolore e povertà , e l'energia in mano a pochi anzi pochissimi . La differenza rientrando in Italia la vedi nel numero di polizia , finanza ed esercito dislocati in giro che sembra di essere in guerra , mancano le sirene , gli autobus , gli € , dall'aereo vedi ancora un'Italia viva ma se ci passi poi dentro , sta diventando uno scatolone vuoto a rendere . Poi il contagio dilaga e ti accorgi che migliaia di aerei portano in giro persone a stordirsi nel viaggio , ragazzi , giovani e vecchi che viaggiano : pare una fuga continua e forse lo è , fuggono tutti e tutti vanno verso il peggio . Mi sento ottimista e penso che le cose peggioreranno ma con calma
RispondiElimina"se ci fosse energia per tutti , tutti starebbero bene"
EliminaE' una frase sintatticamente corretta e logicamente senza senso.
La fonte di energia primaria necessaria a tutti gli esseri viventi e' il cibo.
Tenendo conto delle terre arabili non ancora utilizzate (e degli incrementi di produttivita' dei terreni agricoli sin qui conseguiti) la Terra sarebbe gia' ogggi in grado di sfamare piu' di 15 miliardi di uomini e donne.
Per quello che riguarda invece le fonti di energia "secondarie" (cioe' quelle necessarie alle attivita' umane, anche qui non ci sono problemi particolari, nel senso che, oltre alle fonti eolico/idroelettrico/fossile/nucleare, tranne alle estreme latitudini settentrionali, il flusso di energia raggiante solare e' maggiore di 1.5 Kw/m2 e che solo attrezzando una parte del Sahara con pannelli solari si potrebbe praticamente soddisfare il fabbisogno energetico di tutta Europa.
Il fatto che non ci sia una penuria energetica lo dimostra la stessa rinuncia al carbone operata in sede ONU in nome della riduzione delle emissioni antropiche di gas serra (CO2).
Quando nella Genesi leggiamo "Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre" significa, alla luce delle nostre attuali conoscenze cosmologiche, che ci fu una fase dell'universo primordiale in cui l'universo fu opaco.
Nella fase in cui viviamo di espansione universale l'universo non e' certamente opaco e la luce puo' infatti viaggiare nello spazio ed il sole puo' illuminare la terra a beneficio dell'umanita'.
Va osservato che lo stesso tempo non ci viene concesso gratis, perche' un secondo di tempo (cioe' di espansione universale) costa la trasformazione di circa 16000 masse solari in energia radiante!
Se la fase di espansione dell'universo si invertira' mai (possiamo pensare che in un istante futuro sara' finita la massa disponibile a trasformarsi in energia radiante e magari ci sara' l'inizio di una trasformazione inversa) lo sapremo solo tra qualche miliardo di anni.
Accertato quindi che all'umanita' non manca (e non e' mai mancato un cazzo) si pone il problema di come assicurare a tutti il massimo godimento del proprio personale e temporaneo transito terreno.
L'ordoliberismo, nel momento in cui nega a priori l'esistenza dei diritti sociali, appare per ispezione visiva uno dei peggiori sistemi economici possibili.
Un sistema invece (economia mista) in cui si cercasse di massimizzare il tasso di crescita del PIL (invece del tasso di aumento dei profitti, come nell'ordoliberismo) avrebbe gia' piu' possibilita' di ridurre la disuguaglianza.
Alla setta degli ordoliberisti, propalatori anche della teoria gender, rammento infine questo altro passo della Genesi:
"Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra»."
Ma... Ma... Ma... Io pensavo che fossi una spia russa, e invece sei un sanfedista!
Elimina"Accertato quindi che all'umanita' non manca (e non e' mai mancato un cazzo) si pone il problema di come assicurare a tutti il massimo godimento del proprio personale e temporaneo transito terreno."
EliminaEcco, l'apologia dei fannulloni che vivacchiano giocando all'Enalotto (cit.)! Che si siedono a mangiar la pastasciutta (cit.)! Che diventano sempre piu' choosy (cit.)!
Ma.. ma.. r"iempite la terra; soggiogatela.."?
EliminaMa il papa non tifa per la decrescita felice?
@LucaCellai - Correzione - Secondo le recenti evidenze sperimentali, che confermano il modello cosmologico “standard”, il futuro dell'universo è l'espansione sempre più accelerata, e senza fine, in cui le galassie si allontaneranno praticamente tutte le une dalle altre, fino a scomparire dalla vista. Rimarremo solo noi, in compagnia delle stelle della nostra Via Lattea, le quali tuttavia sono circa 10 miliardi.
EliminaL'altra sera, dopo aver fumato non so quanti Spinelli, ho fatto un sogno banale: l'Euro non c'era più (!) ma c'era altresì una nuova moneta unica, il Galacto. Gli efficientissimi e freddi Romulani con energia in abbondanza, avevano venduto con un meritato ed invidiabile surplus tutte le AstroGolf truccate a quei chiaccheroni dei tedeschi (gli ultimi poi ad aver avuto qualcosa da spendere sulla terra) i quali dopo aver vissuto al di sopra dei loro mezzi, gridavano ora alla poca solidarietà galattica, o all'inevitabilità della decrescita galattica. La galassia era in crisi. La nostra Troika era fallita, non avendo più niente da raschiare, e soprattutto era stata smantellata perché corrotta.. e via e via..
Sull'astroblog c'era però A(stro) Bagnai che diceva, il Galacto è un metodo di governo, risvegliate la vostra coscienza di classe, la dignità di terrestri, anche per il bene della Galassia! Mi sono svegliato, e mi sono trovato che l'euro veramente non c'era più, c'era veramente il Galacto. D.C. (da capo)
Mi è capitato in mano un libro in uso nelle scuole di ragioneria del 1990-1995. Il libro faceva esempi con interessi del 12-13% che erano gli interessi della pratica commericale dell'epoca. Posto che la crescita sarà stata al massimo del 4% il resto era inflazione cifre per noi impenasabili. Io ricordo che la gente appena aveva un po' di soldi si precipitava a comprare case altrimenti l'inflazione gli bruciiava i soldi nelle mani.
RispondiEliminaPerchè all'epoca l'inflazione era così alta? Se uscissimo dall'Euro si ricreerebbe la stessa situazione?
Fammi capire, mi interessa. Ammesso per assurdo che tu non sia un troll (ma la realtà è assurda), a te brucia di più nelle mani la moneta quando l'inflazione è al 10% e il tasso risk free al 14%, o quando l'inflazione è all'1% e il tasso (non più risk free) allo 0.5%? Secondo te quando è razionale precipitarsi a comprare case? E quando vedevamo più gente ustionata in giro?
EliminaVedi, tu forse sei in buona fede, e il problema che mi pongo è tremendo: posso, o forse addirittura devo, considerare mio fratello uno che ragiona come te?
Al di là della dimensione etica (uno i fratelli non se li sceglie) c'è quella politica: a che mi serve "convincere" uno che, se non lavora per la propaganda, soggiace comunque totalmente ad essa? Tu sarai sempre dell'idea del giornale che leggi. Chi poteva ragionare lo ha già fatto ed è qui: sono pochissimi. Per gli altri occorre trovare altre strade.
Attento a non scottarti...
Buongiorno professore. La ringrazio dal piu profondo del cuore per questa risposta perche' va diritta ad insinuarsi nelle mie riflessioni quotidiane quando leggo qui quello che ormai somiglia ad un bollettino di guerra. Mi ritengo solo un fante ma sono a disposizione, sin da ora, per collaborare ad un eventuale progetto di divulgazione verso i piu piccoli...
EliminaSab Sab, da dove ti arriva l'idea che la differenza tra il tasso medio degli interessi commerciali e la crescita del PIL sia inflazione? (se ho ben compreso il senso del tuo testo).
EliminaEravamo il BOT people, altro che comprar case! Poi, chi aveva un mutuo avviato da qualche anno, pagava rate sempre piu' ridicole, non si liquidava perche' c'era la penale e lo sbattimento... E perfino nel recente 2005, comprar casa non era un azzardo, perche' il dirigente di banca alla stipula del mutuo mi disse tutto allegro: "benissimo, tanto gli stipendi possono solo aumentare"! Ripeto, non sono e non saro' mai un economista, ma il Prof finora e' colui che mi ha presentato (eccezionalmente bene) un modello che rappresenta la realta' che conosco.
EliminaCaro Sab, sono un povero vecchio e quindi ho vissuto la stagione dell'inflazione a due cifre. Non era un bel vivere ma si viveva non proprio malaccio. Di certo enormemente meglio rispetto all'attuale fogna.
EliminaForza BREXIT
P.S. Per la serie delenda carthago vorrei ricordare che fra i primi a criticare l'euro prima che nascesse vi fu un certo Milton Friedman, anche se nessuno lo ricorda.
Professore perché vede nemici inesistenti? Io non sono un troll, non aderisco specificamente a nessun giornale o partito, non ho convinzioni preconcette, ho studiato economia un po’ di tempo fa, ma non riesco a seguire o capire in dettaglio i fatti macroeconomici. Ho fatto una domanda, chi sa mi risponda, altrimenti grazie lo stesso.
EliminaRiformulo la domanda perché rileggendola non era il massimo della chiarezza.
In quegli anni (1990-1995) avevamo una inflazione a 2 cifre da cui ognuno si difendeva come poteva (e magari avevamo pure la crescita e l’occupazione che oggi non ci sono e una più equa distribuzione del reddito). Non sempre tenere i soldi in bot non ne preservavava il valore. Perchè allora c'era inflazione e oggi no? Perchè la banca centrale immetteva liquidità? Perchè c'era maggiore crescita? Entrambe le cose? Tornando alla moneta nazionale avremmo di nuovo inflazione?
Forse ti confondi con gli anni '70 e '80...
EliminaVai a leggere "Il tramonto dell'Euro": all'inizio c'è il capitolo "Antefatto" dove puoi fare un bel ripasso della nostra storia economica da Bretton Woods fino al 2003 e poi vai avanti.
Cercasi segretaria.
EliminaPosso solo farti un mio esempio :
EliminaNel 2015 le figlie monetizzano ciascuna il proprio regalo 2 Bp di 500.000 lire emessi a distanza di 5 anni. La prima figlia ne ha ricavato lordi circa 750 euro l 'altra poco piu di 500 euro. Non sono un'economista ho solo qualche esame di micro e macro della quinquennale ma la differenza tra i due investimenti la percepisco a pelle. Se hai tempo e voglia di conoscere ti consiglio di studiare le basi.
@Sab Sab
EliminaHa ragione Maurizio, ti confondi con gli anni '70 e '80.
@Sab Sab
EliminaQui e qui valori storici di crescita, debito, tassi e inflazione penso abbastanza attendibili.
Quale è stato secondo te il motivo principale per cui nel '73 si è passati per l'inflazione alla doppia cifra?
Ti aiuto, la lira no.
Sentire queste domande ora, A.D. 2016, un piccolo sospetto lo crea e se non sei un troll questa è la strada.
Carissimo Sab Sab, questo è il primo risultato che ho trovato digitando su Google "dati inflazione in Italia".
EliminaTu parti con un'affermazione tanto sicura quanto grossolanamente falsa e prosegui con domande cui è già stato ampiamente risposto su questo blog, vedi link "per cominciare" in testa alla pagina.
Faccio una domanda a mia volta: se non sei un troll, cosa sei?
Magari non ha ancora capito che questo non è un forum, non ha vissuto quegli anni per cui non ha la memoria storica per sapere come andavano le cose senza doverle leggere, magari è un autodidatta un po' pasticcione... noi cerchiamo di essere assertivi al massimo: se è un bravo ragazzo non sprecherà la fortuna di essere capitato da queste parti, se è un troll o uno che non arriva nemmeno ai fondamentali si sgonfierà da solo: alla fine ognuno si siede sul suo culo (antico detto piemontese).
EliminaEsporsi a dire stupidaggini, da qualche annetto è più difficile che non farlo, ammesso che tu non sia un troll, sei comunque un pollastro!
Elimina@ ALBERTO49
EliminaE non c'è niente di male ad essere un pollastro, se si è disponibili a capirlo e a imparare qualcosa.
(Da questo punto di vista ognuno di noi lo è abbastanza spesso).
@Frank
Eliminascusa, non ho alcuna intenzione di polemizzare, ma qui si è parlato di inflazione, volumi di compravendite etc etc, credo almeno 10 volte e su internet ci sono dati che ti evitano di dire balle. Ora, se uno viene qui e su questi argomenti banali a sparare sentenze, dimostrando una certa dose di pregiudizio:
Posto che la crescita sarà stata al massimo del 4% il resto era inflazione cifre per noi impenasabili. Io ricordo che la gente appena aveva un po' di soldi si precipitava a comprare case altrimenti l'inflazione gli bruciiava i soldi nelle mani.
credo che uno possa pure obiettare qualcosa, o no?
Poi concordo con te, che sia meglio tentare di imparare qualcosa e che siamo dei gallinacei, ma almeno abbiamo imparato, qui, a non alzare troppo la cresta!
Ormai la letteratura di critica all'Euro è sempre più estesa.
RispondiEliminaQuesto l'ho visto oggi alla Hoepli:
Europe isn't Working
by Larry Elliott and Dan Atkinson
Europe's centre-left is rapidly falling out of love with the European single currency. Fifteen years after its creation, British journalists Larry Elliott and Dan Atkinson assess its performance to show why. Looking at a range of key indicators the authors show how the euro has failed to deliver on its promise of more jobs, more growth and greater equality. Instead it has undermined the European Union. Elliott and Atkinson compare the European Central Bank to the Federal Reserve, arguing that the architects of the euro subjugated economic measures to political considerations. Consequently, countries that didn't meet the economic convergence criteria were still allowed entry. The end result is a dysfunctional currency union that is unable to cope with difficult economic circumstances. Assessing the situations in Greece, Germany, Italy, France, Ireland, and Iceland, as well as Britain, they show that the current policy of kicking the can down the road and hoping that something will turn up is proving increasingly unpopular with the currency's one-time fans in progressive politics. This engaging and accessibly written volume will be widely read by economists, pundits, and policymakers as Britian considers its future relationship with Europe.
Per la cronaca, c'era una copia del libro di Stiglitz (abbastanza a buon mercato direi, 21 euro con copertina rigida) e una di un libro di Varoufakis (non l'ho neanche sfogliato).
Una mia immagine di repertorio che è un omaggio a Nepi e ad Alberto. John Newbolt (1805 - 1867)- View of Nepi.
RispondiEliminaUn altro trancio di realeconomia, troppo bello per non essere condiviso:
RispondiEliminafonte: http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/rcs-pacchia-finita-cairo-ha-bloccato-tutte-dicasi-tutte-note-131462.htm
RCS, LA PACCHIA È FINITA - CAIRO HA BLOCCATO TUTTE, DICASI TUTTE, LE NOTE SPESE DI MANAGER E GIORNALISTI DEL GRUPPO E IN SPAGNA L'OMOLOGA MARCA. BASTA PRANZI CHIC A BRERA. BASTA TAXI COME CARAMELLE
Fila alla mensa di Via Solferino e Via Rizzoli. I cuochi delle 'cantine' aziendali Rcs sono tutti felici e a casa dicono che finalmente il loro tocco viene apprezzato dai dipendenti, ma la realta' e' un altra: è arrivato Cairo e ha iniziato a controllare i conti.
Urbanetto nazionale, piazzato Ventura al posto di Conte e comprato il Corriere della Sera, ha capito di valere almeno come Mattarella e ha bloccato tutte, dicasi tutte, le note spese di manager e giornalisti del gruppo che edita anche la Gazzetta dello sport e in Spagna l'omologa Marca. Basta pranzi chic a Brera. Basta taxi come caramelle.
Dai direttori fino ai redattori ordinari, dal Cfo Taranto e al capo del legale Ferrara, fino all'ultimo dei dipendenti, tutte le rendicontazioni delle spese sostenute per motivi aziendali sono al vaglio del manager.
A Via Solferino per ora regna il silenzio, ma tra poco qualche strilletto siamo sicuri che volera' e chi brindava all'arrivo (finalmente) di un editore puro si accorgera' che è finita l'età dell'oro...
Bisogna capire a questo punto chi ha pagato finora la bella vita dei giornalisti (si fa per dire) del corrierone.
EliminaA me essere fenuta un piccola itea su chi afere pacato finora, ja. Foi che dire?
@Tenerone Dolcissimo
Eliminasono stato al Corsera, resp. tecnico area Romana per 18 anni; forse scriverò un libro sull' argomento. Episodi succosi e pazzeschi a centinaia, l' ultimo pessimo ricordo fu uno scazzo con Massimo Franco, ti basta?
Gentile cavajerenero, innanzitutto la ringrazio a nome di tutti i lettori di "offrimi sto cazzo" - la rivista che vede tutta la realtà dal lato dell'offerta - per aver accettato di concederci questa intervista esclusiva. Partiamo dal recente. A pochi giri di lancette il suo romanzo "Colazione da Troikany" è già un best seller nella categoria steampunk, dove si affronta il tema di un futuro che assomiglia tanto al presente. Stiglitz s'è detto rapito dall'intreccio, Brunetta ha rinunciato a candidarsi per il Nobel, Fassina, in trasmissione dalla de Gregorio, ha dichiarato:"Eppure, mi ricorda qualcosa che ho già sentito". La Guzzanti s'è già resa disponibile a farlo girare. Salvini a leggerlo, dopo il suo ritorno dal Papete 2016. Lei medesimo, in una recente dichiarazione, ha voluto ricordare i bei tempi della gioventù, dove, a quanto sembra, magnava. Ha imposto pure una nuova li(g)nea editoriale, con rinnovata freschezza, molto elegante, tutta in frassino. Qualche invidioso ha detto che ora accoglie più Lei della Merkel. La prima domanda dunque è: abbiamo motivo di credere che Sabina sia sinceramente interessata a farsi il mazzo o è ancora presto per esporsi?
RispondiEliminaGiusta, l'osservazione del giovine (anacoluto).
EliminaBravo.
Eliminahttps://youtu.be/gYF_zqh-3nM
RispondiEliminaNon so se a qualcuno interessa ma ieri sera il m5s si è implicitamente impegnato ad uscire dell'euro tramite la voce di di Battista
EliminaFu implicito in tempi espliciti.
R.I.P.
Nel frattempo "casualmente" ospitano l'intervista ad un signore che... mentre nel post precedente...
EliminaSu questo blog troverebbero tutto gratis da tempo basta pubblicarlo... Serve altro?
Utile ricordare che segando i rami su cui si è posati poi ci sono conseguenze (non è recente ma tant'è, vista la stretta correlazione con il tema del post)
RispondiEliminahttps://global.handelsblatt.com/edition/445/ressort/finance/article/bremen-hit-by-shipping-downturn
e ricordiamo pure la vuota rampogna della BCE
http://www.reuters.com/article/ecb-bremer-landesbank-idUSL8N18W0BM
difficile metter pezze. Dopo anseatici, coreani e danesi aspettiamo in gloria gli olandesi del settore.
Prima di sentire Draghi, ho appena letto che il quotidiano l'Unità registra un rosso di 2 milioni di euro in 6 mesi
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/politica/16_settembre_08/unita-rosso-due-milioni-7f4fce02-7594-11e6-8af7-7197ea220eb4.shtml
Dai Romano, pensaci tù.
Ma perchè date la possibilità di commentare e poi non pubblicate i commenti?
RispondiEliminaRTFM.
EliminaPrego?
EliminaRead The Fucking Manual ovvero "leggiti il fottuto manuale"
EliminaCapito grazie
gentilissimi
acronimo di Risponderti Ti Farebbe Male.
EliminaSpiego così non passi il pomeriggio a farti ancor più male. E con la frase sottostante ti avverto.
Spero che er Cavajere perdoni la mia intromissione
Far entrare nella testa delle persone che quella che stiamo vivendo è una crisi di domanda, e non di offerta, serebbe già un passo avanti, per quanto si tratti di una banalità per chiunque legga questo blog. Ciò che mi scoraggia però è vedere che manca la consapevolezza, nella maggior parte delle persone, di come la questione della crisi di domanda e l'allinemaneto del tasso di cambio fra i Paesi dell'Eurozona siano inesorabilmente legate. Le persone non sembrano capire che l'Euro NECESSITA, a priori, un abbattimento dei consumi. L'Euro chiama deflazione. Chi la segue lo sa. Fuori da qua però?
RispondiEliminaI casi più preoccupanti, per mia esperienza personale, sono gli studenti di scienze politiche, che fra l'altro sono anche quelli che più si sentono parte della generazione Erasmus, quelli che, fieramente, si sentono "cittadini del mondo"...tradotto: senso di appartenza verso tutto e niente.
articolo vecchio ma che fa capire implicazioni della bolla sul trasporto marittimo (riguarda specialmente alcune banche tedesche ohohoh)
RispondiEliminahttp://www.fondazionemicheletti.it/altronovecento/articolo.aspx?id_articolo=21&tipo_articolo=d_saggi&id=254
Lo saprete già, n'antro articolo dall'ECB:
RispondiEliminahttps://www.ecb.europa.eu/pub/economic-research/resbull/2016/html/rb160701.en.html
... In conclusion, the results suggest that reconciling the secular stagnation hypothesis with the core inflation data is a challenge (i.e. that hypothesis appears to be a liev imprecision) and may imply that policies aimed at stimulating demand should complement supply side policies in the economic policy mix.
Disclaimer: This article has been written by Marek Jarocinski (Senior Economist, Directorate General Research, Monetary Policy Research Division) and Michele Lenza (Principal Economist, Directorate General Research, Monetary Policy Research Division). The views expressed here are those of the authors and do not necessarily represent the views of the European Central Bank and the Eurosystem.
Intanto diamo il benvenuto alla Francia, nuovo membro dei Piigs.
RispondiEliminaGli tocchera' campiare acronimo...
Il progetto della (dis)Unione Europea procede a gonfie vele.
Europe: sept pays du sud de l'UE réunis à Athènes pour plus de croissance
http://www.france24.com/fr/20160909-europe-sept-pays-sud-lue-reunis-a-athenes-plus-croissance
Il ministro tedesco, secondo indiscrezioni del quotidiano Handelsblatt di Dusseldorf , avrebbe addirittura scaricato la responsabilità sulla Bce di Mario Draghi, che con la sua politica monetaria accomodante ha deprezzato l’euro e favorito così l’export tedesco.
EliminaMa 'nfatti, si lamentano da quando Mariotto detto Nasone, ha deciso il QE. 'Nzomma, Nasone voleva aiutare l' Itaja ed è rimasto fottuto e mazziato (Lui)! Non ci nasconde nulla il buon Wolf-gang (lupo-banda) !
Credo che anche questa notizia credo meriti attenzione
RispondiEliminahttp://www.zerohedge.com/news/2016-09-09/belgium-threatens-sue-caterpillar-brutal-cruel-and-heartbreaking-decision-fire-2000
ROTTURE DI STOCK.Sono passaggi molto delicati per un’attività economica, perché secondo alcune ricerche il consumatore di fronte a una rottura di stock ha comportamenti di vario tipo: una volta su quattro (25%) compra un prodotto uguale o simile ma di altro marchio, nel 19% dei casi sceglie un prodotto dello stesso produttore sostitutivo di quello che non ha trovato, il 31% delle volte va in un altro negozio a comprarlo, 15 volte su 100 decide di ritardare l’acquisto, e infine nel 10% dei casi (1 su dieci) non acquista.
RispondiEliminaIl produttore del bene non venderà nel 35% dei casi, mentre il dettagliante perderà la vendita il 31% delle volte. Va aggiunto che ancora nel 2007, prima della recessione, il valore dell’Out of Stock europeo era stimato in 17 miliardi di euro, di cui 1,5 per l’Italia, valori che inducono a una riflessione per eliminare o attutire il problema anche nelle dimensioni più piccole che può avere in una singola impresa.
Che cosa si può fare per evitare una perdita per la nostra azienda? Quali sono le cause, sono legate a un problema di fornitura risolvibile dal nostro ufficio acquisti cercando nuovi e migliori fornitori? Come ricordano Mary Douglas e Baron Isherwood nel loro libro “Il mondo delle cose”, “Il consumo comporta impegni che non possono essere disattesi senza preavviso soltanto perché una nave arriva in ritardo o il raccolto è cattivo”.http://www.nsai.eu/rotture-di-stock-un-problema-da-ridurre-o-da-eliminare/