mercoledì 6 luglio 2016

CETA, UE e Brexit: oculos habent...

"Il CETA si fa, il CETA non si fa, il CETA dice questo, il CETA vuole quello"...

Per questo avete i gazzettieri.

Se siete qui è perché volete qualche riflessione originale, e io ve ne offro due al prezzo di una.

La prima: da quanto ce la menano col TTIP? Da anni. Qui ne parlammo (male) per primi nel 2014, evidenziando sì gli aspetti tecnici (le misure dei possibili impatti e i loro limiti metodologici, ad esempio), ma soprattutto gli aspetti comunicativi. Ecco, parliamo di questi. Del CETA da quanto sentite parlare? Da un paio di mesi. Ma le trattative vanno altresì avanti da anni. Il CETA non è molto diverso dal TTIP. Quindi, se si vuole fare un trattato di libero scambio non dico in segreto, ma con una certa discrezione, evidentemente lo si può fare. Son cose tecniche, laggente nun capischeno, e se ne sbatteno abbondantemente li cojoni (e io li capisco).

Ma allora perché la segretezza del TTIP viene ostentata con tanta insistenza? Una segretezza quasi caricaturale: i parlamentari che non possono portarsi nemmeno una matita per prendere appunti, o giù di lì, il documento custodito come nemmeno verrebbe custodita l'arca dell'alleanza, e via dicendo? Chissà...

Intanto, una variopinta corte dei miracoli di paladini della democrazia (?) combatte la sua battaglia, e noi tutti contenti: il bene vince, il male perde, la democrazia funziona. Un primo risultato, quindi, il TTIP l'ha senz'altro portato a casa, ed è quello di farci contenti e cojonati.

Se voi siete contenti. Io no, perché mamma mi ha fatto con l'orecchio musicale, e io qui la stecca la sento. Qualcosa che non torna nella storia c'è, e non è (solo) il contenuto del trattato, quanto (soprattutto) il modo in cui ce la stanno menando...

La seconda: torniamo al CETA. L'argomentone di quelli che dicono che lo scenario "norvegese" della Brexit (Inghilterra che entra nell'EFTA, e quindi nello Spazio Economico Europeo, riduce i suoi contributi a Bruxelles, e sostanzialmente si regola come prima, salvo poter riprendere un minimo di controllo sui flussi migratori - cosa a dire il vero incerta - e potersi muovere come meglio crede sui mercati emergenti) è che: "Eh, ma così non hanno voce in capitolo sulle regole comuni!"

Ora io dico: ma scusate, quando andate a comprare un'automobile, avete forse bisogno di sedere nel CdA della casa automobilistica di vostra elezione? Io non credo. L'idea che si possa trattare solo se si è al tempo stesso parte e controparte mi pare così, a pelle, un po' bislacca. Mi sembra che dica molto su come concepiscono il mercato e le trattative a Bruxelles, e poco su come va il mondo, perché, vedete, il mondo funziona in un altro modo.

Prendete ad esempio il CETA.

Noi al Canada vogliamo bene: il suo premier è un gran bonazzo (e pare non decerebrato, ma non ho esperienze dirette), ci sono tante foreste, le giubbe rosse, e poi c'è il mio stato, l'Alberta. Perché voi lo sapete, sì, che il Canada è uno dei grandi stati federali che Giove ci invidia: sarebbero, insomma, gli Stati Uniti del Canada, come l'Australia sono gli Stati Uniti dell'Australia, e l'India gli Stati Uniti dell'India. Certo, solo noi non riusciamo a fare gli Stati Uniti d'Europa: ci sono riusciti perfino gli indiani! Quelli di India, ovviamente. E quelli d'America? Bè, anche loro hanno dato alla causa il contributo che potevano dare: crepare. Sì, perché le grandi esperienze federali sapete come nascono, no? Prima si fa tabula rasa (l'India è un discorso a parte) e poi si fa una meganazione. Cosa che, a dire il vero, in Canada non è riuscita benissimo: gli indiani li hanno sterminati, i bisonti pure, ma i francofoni no, non ci sono riusciti (e forse non ci riusciremmo nemmeno noi in Europa), per cui il progetto proprio benissimo non va, tant'è che il mio caro amico Denis Grenier, musicologo del Québec, parla di Cacanada...

Ma sto divagando.

Noi, dicevo, al Canada vogliamo bene, ma alla fine che cos'è il Canada? Una immensa distesa di terra, abitata da appena 35 milioni di persone (poco più della metà della popolazione del Regno Unito: 65 milioni). Ora, capirete che, con buona pace degli scemi per i quali "nel mondo globale bisogna essere grandi" (territorialmente), i canadesi non sono supereroi: ne consegue che la loro produttività è umana, e pertanto il Pil del loro paese è, a dollari correnti, pari a 1552 miliardi: meno del nostro (1815 miliardi di dollari) e quasi metà di quello inglese (2849 miliardi di dollari).

Ora: voi volete dirmi che un paese al quale vogliamo bene, il Cacanada, che è un gigante in termini geografici, ma un normodotato in termini economici, riesce, dall'esterno dell'UE, a fare una "pace separata" con l'UE stessa, il famigerato CETA appunto, col quale dà alle sue aziende una bella serie di vantaggi, e un paese ben più forte economicamente, demograficamente, culturalmente, militarmente, il Regno Unito, non riuscirebbe a concludere accordi commerciali un minimo vantaggiosi per le multinazionali sue, o in esso insediate, senza doversi sorbire la fiatella etilica di Juncker?

Ma veramente pensate questo?

E allora siete come gli imbecilli che pensano che la grande Europa difenderà il proletario europeo dal capitalismo cattivo. Vedete come lo difende? Concludendo uno dietro l'altro accordi che permettono alle multinazionali di portare in tribunale gli stati sovrani se i regolamenti di questi ultimi ostacolano il libero commercio (il quale, storicamente, avviene sempre nell'interesse del più forte).

L'imbecille vi dirà: "Ma queFta non è l'Europa, non non vogliamo queFta Europa!".

Bene: sarà or che ve ne facciate una ragione: un'altra Europa non è poFFibile.

Un altro mondo sì: quello in cui oltre a tanta povera gente che avrebbe solo voluto vivere in pace protetta dalle istituzioni sociali e democratiche del suo paese, cominciassero ad andarsene, per par condicio, anche i Fognatori.

Ma questo mondo dobbiamo crearlo noi: ovviamente non sterminando i Fognatori (non vogliamo fondare uno stato federale, quindi la violenza, che deprechiamo, non ci serve), ma aprendo gli occhi e facendo ragionamenti semplici, quelli di fronte ai quali i mostri generati dallo scellerato Fogno della politica si dissolvono.

Insomma, ragionamenti come quelli che ho fatto oggi qui per e con voi: se un Trattato si può fare in segreto (come il CETA), è strano che la segretezza di un trattato come il TTIP venga invece sbandierata per creare allarme; e se uno stato che è la metà del Regno Unito, come il Canada, può negoziare con l'UE e dall'esterno dell'UE condizioni per sé vantaggiose, perché non dovrebbe riuscirci uno stato che è il doppio del Canada, come il Regno Unito?

Sono le cose semplici quelle che sempre sfuggono (forse perché semplice non vuol dire banale).

Le offro alla vostra discussione...


(...il sogno della politica genera mostri...)

(...domani giornata molto piena: vado a sentire Lavoie, poi Helleiner, poi ho un altro seminario del quale non posso parlarvi perché è under Chatham house rule. Cose che capitano quando il mondo diventa mainstream, e non ti può quindi più liquidare come eterodosso: ti fai tanti nuovi amici, e rimpiangi il tempo in cui erano tuoi nemici...)

63 commenti:

  1. Forse perché per un'azienda statunitense aprire una succursale in Canada è facile come per noi scendere dal tabacchino?

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  2. Finanza e silenzio

    La liberalizzazione dei movimenti dei capitali è un'arma straordinaria contro il contratto sociale. Può essere usata con estrema efficacia per vanificare ogni sforzo dei pubblici poteri di promuovere misure progressiste. Se ad esempio un paese cerca di stimolare la propria economia o aumenta la propria spesa sanitaria, questo comportamento anomalo può essere immediatamente punito con la fuga dei capitali. La mobilità finanziaria ha fatto nascere quello che alcuni economisti hanno chiamato un "senato virtuale", fatto di dirigenti ai quali basta un semplice trasferimento di fondi per decidere della politica sociale ed economica.
    […]
    L'occultamento di ogni possibile soluzione alternativa all'attuale politica appare tanto più necessario, in quanto l'opinione pubblica ha manifestato in più occasioni una netta opposizione alle politiche di libero scambio e di liberalizzazione finanziaria. Nel 1998 l'amministrazione Clinton ha dovuto ad esempio rinunciare a ottenere l'accordo del Congresso per l'introduzione della procedura"fast track" (corsia veloce) per negoziare una zona di libero scambio interamericano (3). Le pressioni popolari sugli eletti, in particolare da parte dei sindacati, hanno costretto il presidente a riconoscere l'impossibilità di aggregare una maggioranza su quel progetto.
    Nello stesso periodo, si stava preparando il terreno per l'accordo multilaterale sugli investimenti (Ami), che veniva negoziato in sordina fin dal maggio 1995 in seno all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). Ma la mobilitazione sociale, in particolare in Canada e in Francia, e la decisione, presa il 10 ottobre scorso dal governo di Lionel Jospin, di ritirarsi dal negoziato, hanno finito per mandare a monte il progetto.
    Ma la partita è tutt'altro che chiusa; le trattative riprenderanno, in un modo o nell'altro, innanzitutto in seno all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc), e saranno condotte con la maggior discrezione possibile.
    Un'idea avanzata dai promotori della liberalizzazione finanziaria è quella di incaricare il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) di imporre di fatto agli stati che ricevono il suo "aiuto" le regole previste dal progetto Ami.
    Il "vantaggio" di una soluzione del genere è che l'Fmi funziona al riparo dagli sguardi, e non ha conti da rendere a nessuno…

    Noam Chomsky

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  3. Provo ad interpretare la "stecca" che il suo orecchio musicale ha colto, facendo ricorso al mio lato dietrologo. Il TTIP è lo specchietto delle allodole, offerto alla pubblica esecrazione, ostentandone l'antidemocratica segretezza. Nel frattempo, il Ceta fa il suo discreto corso al riparo dalla pubblica esecrazione. D'altronde, si tratta di un trattato di libero scambio che agevola le multinazionali che, notoriamente, hanno filiali in ogni dove. Figuriamoci se non ne hanno nel vicino paese delle giubbe rosse.
    Però, sti mmerigani hanno poca fantasia. È sempre poliziotto cattivo e poliziotto buono...

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    1. Io non sono dietrologo, ma anche io ho dato la stessa interpretazione.

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    2. Continuo a non essere dietrologo, ma lo specchietto era "per le allodole" non "delle allodole". A mia attenuante la presbiopia e il polvanera 17º. Credo che qualcuno mi possa capire

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  4. Ma se è vero che il TTIP è stato usato per farci contenti e cojonati allora dietro al CETA ci sarebbero comunque gli USA e non il Canada. Quindi viene un po' meno l'argomento di confronto tra UK e Canada (a cui vogliamo un gran bene). Sbaglio?

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  5. Forse mi ricordo male, ma le regole del Chatam House permettono di dire cosa è stato detto ma non chi l'ha detto...

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  6. Il Regno Unito può e come. E senza lacci europei sicuramente di più.
    Non aveva l'euro ed è uscita dall' Eu ( non mi piace usare la maiuscola ), vuol dire che la nave sta affondando di brutto, vuol dire soprattutto che il Regno Unito ancora è una nazione vera, di quelle cioè coi patrioti.
    Mi chiedo se l'Italia riuscirà a riagguantare e a far rivivere il suo sentimento di nazione prima della desertificazione totale, non si potrà provare orgoglio per una inevitabile uscita a causa di un crollo del sistema euro invece che per una preventiva decisione voluta e programmata.

    Per la divagazione: non è da dimenticare lo sterminio che fu ritenuto necessario per la nostra unificazione.

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    1. Non sono patrioti sono imperialisti che vanno per la loro strada e possibilmente contro quella dell'impero che domina noi (o voi... io qui in UK sto in confusione). Il popolo resta plebe in entrambi.

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  7. Ho appena scritto a un amico: «Il mantra del "più Europa" sembra la richiesta di un prigioniero legato a una seggiola che, mentre viene pestato a sangue, cerchi di convincere i propri aguzzini ad adottare regole eguali per tutti».
    La scena si adatta alquanto bene alla pronunzia del "Ma queFta non è l'Europa, non non vogliamo queFta Europa!"
    (non sto pensando a quello dell'orecchino, ma a qualcuno a cui stiano spaccando i denti)

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  8. "Un altro mondo": gli zapatisti, quelli che per insorgere hanno scelto simbolicamente il giorno dell'entrata in vigore dell'Alca tra Messico, Canada e Stati Uniti (chissà come mai nei trattati internazionali di libero scambio, assieme agli Usa c'è sempre di mezzo il Canada), dicono: "El mundo que queremos en uno donde quepan muchos mundos"
    ("Il mondo che vogliamo è quello che contiene molti mondi")

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  9. OT ma non troppo - qualcuno avrà visto, la BCE ora vuol fare causa a uno stato "sovrano" (ma piccolo)

    http://www.reuters.com/article/slovenia-cenbank-idUSL8N19S1YQ

    The European Central Bank threatened to take legal action against Slovenia on Wednesday after police seized documents from the country's bcentral bank

    ...

    As part of the bank overhaul about 600 million euros of subordinated bonds were scrapped in five banks.

    In 2014, the Slovenian Association of Small Shareholders filed several court cases against the Bank of Slovenia and local banks, claiming the subordinated bonds and shareholders' capital in rescued banks should not have been erased.


    (jebo ECB i njegove mrtve i zive - come dicono in europa( (= a li mortacci loro)

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    1. Se aspettavano un due o tre anni, prima di entrare nella "DARK HOUSE", nel 2007 oggi stavano a ride pure loro!

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  10. "Senza doversi subire la fiatella alcolica di Junker" è geniale.
    Il fognatore (quello con l'orecchino) se ne è andato veramente, vive in Canada col suo maritino, hanno un figlio da un utero in affitto e sono una coppia affiatata e genitori amorevoli.
    Mica come quelle squallide coppie eterosessuali dove il marito è sempre ubriaco e inevitabilmente picchia la moglie e i figli.

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    1. Speriamo che là scriva poesie meno brutte di quelle che scriveva qui.

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    2. C'entra perchè questo "compagno" traditore dei lavoratori andò con SEL a caccia dei voti della sx "radicale" ed ha consentito a questo PD di ottenere la maggioranza alla camera. Appena insediati si sono subito tirati fuori dela maggioranza per "avere le mani libere" a difesa dei "compagni lavoratori".

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    3. Credo che Zio Robbè intendesse dire che in un mondo avviato al capovolgimento, invece d'integrare i diritti corretti degli omosessuali, o quantomeno riflettervi sopra, si finirà col misconoscere quelli degli eterosessuali.

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    4. Credo di aver colto il di lui dissenso.
      Ma colgo anche del pregiudizio nella di lui affermazione, perché lo squallore non ha genere, né stato civile o sociale.
      Quindi convengo che sia una frecciatina più o meno velata, al sommo Professor Alberto, che spesso asserisce, confrontandosi con gli sbandieratori dei diritti civili, della caritatevole Europa, che "anche le nozze tra omosessuali non si possano fare coi fichi secchi".
      Credo presuntuosamente che sia una lucida analisi.

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    5. Non molto ma Il passaggio in cui il Professore auspica che a lasciare il paese siano i fognatori e non le vittime del loro fogno, mi ha ricordato un articolo di Repubblica uscito poco tempo fa, dove veniva intervistato Vendola che raccontava come fosse idilliaca la sua vita in Canada. Naturalmente i toni erano i soliti, una becera propaganda in questo caso a favore del "gender".
      Siccome io faccio parte delle vittime del fogno, espatriato a 42 anni, mi sono permesso di fare un po' di sarcasmo.
      Desculpa.

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    6. Sono d'accordissimo sull'evitare qualsiasi discriminazione. Del resto, sono keynesiano. Sono molto infastidito da chi a sinistra fa diventare i diritti civili un bene di lusso. Tu no? Stranamente queste persone sono invariabilmente sostenitori del Fogno. Perché? La prima discriminazione, anche quando non la si percepisce, è quella economica...

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    7. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso, ma non ho scritto "becera propaganda gender" ma becera propaganda in questo caso a favore del gender, ho definito becera la propaganda non il gender, anche se questa espressione così come Presidenta, Sindaca, genitore 1 e 2 mi lasciano molto perplesso, non tanto per la mia opinione personale sugli argomenti che esse rappresentano, che terrò per me, quanto per il fatto che, assieme all'accoglienza tout court degli immigrati, siano le uniche e cosmetiche battaglie sociali in cui è impegnata la sinistra, a questo e al politically correct e alle tecniche di comunicazione della propaganda era indirizzato il mio sarcasmo, non ai gay.
      Perdonatemi non avrei voluto dare adito a una polemica fuori tema.

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    8. Segnalo, per approfondire, questa interessante critica, da sinistra, a certa sinistra.

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    9. Guarda: io "gender" non so cosa significhi e me ne batto. So di essere seguito da una manica di fascisti omofobi sciroccati, grazie alla sapiente opera del Melanzana e all'ignavia del Gatto e della Volpe. Il commento mi è sfuggito, se vuoi lo cancello, oppure vattene al diavolo. Ora ho di meglio da fare, poi mi segnerò i nomi di tutti quelli in questo thread e li bandirò dal blog.

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    10. @Antonio Scala: Perché vuole far passare il mio commento come un attacco ai gay? Come fa a sapere qual'è il mio orientamento sessuale? Crede veramente che tutti i gay si riconoscano in questo stravolgimento sociale in cui è impegnata la sinistra? O negli stereotipi macchiettistici del gay pride? O è di quelli che dicono "di colore", "diversamente abile" e definisce chi non usa e magari detesta queste espressioni un razzista? Chiedo venia supremo vigilante del politicamente corretto per aver nominato il gender invano.
      @Alberto Bagnai: le chiedo sinceramente scusa per aver dato origine a questa perdita di tempo, non credevo che il mio commento avrebbe sollevato tutto questo vespaio. Non avrei voluto continuare a intervenire per chiarire un commento che oltre a essere inutile era anche innocuo, e mi guarderò bene dal ripetere lo stesso errore, posso essere definito fascista o sciroccato non mi tocca, ma non certo omofobo.

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    11. Tre gironi fa, lezione di catechismo: "Dobbiamo impedire che gli impiegati amministrativi usino un lessico sessista". Ed ecco ci viene letto un manualetto emesso dalla UE che raccomanda di non discriminare le donne nel linguaggio etc. etc. Tutti imbarazzati ascoltano il verbo in silenzio, ma nessuno osa rivoltarsi alla nuova religione.

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    12. Penso che ci sia una sostanziale differenza tra la difesa/conquista di un diritto e la strumentalizzazione/ostentazione di quella difesa/conquista per sviare l'attenzione da temi economici/sociali e per mantenere uno status di sinistra pur facendo politiche di destra.
      In questo secondo caso ricadono il PD e SEL.

      Ma la mia riflessione va oltre.
      Mio malgrado, sull'argomento mi trovo ad essere d'accordo - solo in linea di principio e con alcune differenze - con Bergoglio:
      "il diritto diventa un diritto individualista, solitario, l’uomo diventa assoluto e, a quel punto, [...] per la persona che non serve c’è la cultura dello scarto e viene lasciata ai margini".

      Penso che la stessa estremizzazione dell'individualità alla base delle politiche ultraliberiste sia la base dello squilibrio tra diritti individuali e diritti (e doveri) sociali.
      Prendiamo ad esempio il divorzio: sono una convinta sostenitrice, ma al tempo stesso così tanti divorzi indicano una sofferenza, un malessere... il fallimento della famiglia, l'istituzione che è alla base della società, ma anche della vita sociale del singolo individuo.

      Sono favorevole al divorzio, ma critica verso il modo in cui molti vivono il matrimonio (o una convivenza): uno sfrenato individualismo che ci porta a ragionare sempre e solo in termini di IO, IO, IO, di DIRITTI, DIRITTI, DIRITTI (mai doveri che restringono la nostra libertà individuale, mai rispetto per l'altro) e dove il fine ultimo è la soddisfazione istantanea di bisogni materiali. Nessuno sente di dover più niente all'altro, nessuno sente di dover contribuire a costruire (anche con fatica e rinunce) una vita insieme, un rapporto profondo. Quando la vita insieme porta alle prime rinunce, si incolpa e spesso si scarica l'altra persona.

      Non è moralismo, al contrario penso che con questa logica ultraindividualista diventiamo sempre più soli, depressi e frustrati.
      naturalmente il divorzio è solo un esempio; molti altri se potrebbero fare a un livello sociale più allargato.
      Penso che l'ultraindividualismo sia una faccia dell'ultraliberismo e che entrambi siano autodistruttivi.

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  11. Dice: ma sì che il Regno Unito si negozia quel che vuole, ma ci vogliono aaaanni (e nel frattempo potrebbe essere un po' meno Unito).

    Certo, nel frattempo potrebbe pure acquistare 27 controparti più accondiscendenti al prezzo di una sola ma con la fiatella alcolica...

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  12. Occhio che Uga potrebbe avere bisogno....ciaone Prof! Corri con il caldo?

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  13. Si sacrifica un accordo, il TTIP, per fare il CETA: mentre la gente si agita per scongiurarne uno che è stato sovraesposto, si finisce per ignorare l'altro che può invece tranquillamente andare avanti, dopo di che, una volta concluso, si ripropone il TTIP sul modello del CETA, ma ovviamente cambiandogli nome o presentandolo come una clausola dell'accordo già fatto.

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  14. Mi sono imbattuto in quest'articolo:

    http://www.express.co.uk/news/world/686645/EU-Brussels-Canada-trade-deal-in-doubt-individual-nations-Brexit-EU-referendum-politics

    Rosso Piceno (chi mi dirà come eliminare l'unknown, avrà diritto a due anni di sconto quando, il più tardi possibile, andrà in Purgatorio. Siamo in anno giubilare e quindi mi adeguo)

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    1. Il metodo più semplice e indolore: fatti un account gmail e usa Chrome. Quello più antico: firma i commenti.

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  15. In Francia Hollande ha fatto passare la loi travail senza voto in Parlamento, pero', ha soggiunto benevolo, il TTIP lo rimandiamo all'anno prossimo. Anche per questo puo' venire buono.

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  16. Aggiornameto sulla Loi Travail in Francia (dal sito Il Post, nettamente filo-UE ma comunque a mio parere qualitativamente abbastanza valido).

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  17. "ti fai tanti nuovi amici, e rimpiangi il tempo in cui erano tuoi nemici..."

    Tra i 'nuovi amici' immagino ci saranno pure quelli che non furono mai veri nemici.

    Questi ultimi mi raccomando li tratti bene, perche' mi fanno venire in mente gli anziani riservisti dell'UNPA ( https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_nazionale_protezione_antiaerea ) e le 'massaie di via Catania'.

    Le 'massaie di via Catania' (via che si trova a Roma, vicino piazza Bologna) erano le inquiline dei palazzi su cui erano state piazzate le batterie antiaeree dell'UNPA .

    Preoccupate dalla possibilita' di attirare l'attenzione dei bombardieri alleati (in caso dal cielo si fossero visti gli sbuffi bianchi del fuoco della contraerea) non esitavano a corrompere (con abbondanti piatti di fettuccine al sugo) gli anziani riservisti di servizio.

    Gli addetti UNPA da parte loro erano pure ben contenti di non sparare, consci che la gittata della contraerea arrivava si e no a meta' della quota a cui volavano gli stormi di bombardieri alleati.

    Oggi come allora ci servono sia la collaborazione di tutti i tipi di persone competenti che armi adeguate, per interrompere il bombardamento economico del nostro Paese.

    Le menti migliori che gravitano intorno a questo blog sono l'unica fabbrica rimasta di artiglieria contraerea di gittata adeguata.

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  18. ci vorrebbe CLaudio Borghi ci vorrebbe

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  19. Paradossalmente ha ragione l'affermazione di Quinto Potere: non esistono le nazioni, non esistono gli stati, siano la Russia, gli USA, o quali altri. Ed è per questo che occorre crearli e vegliare continuamente sulla loro identità, senza concedere nulla allo scontato o all'acquisito, altrimenti ci sono soltanto partecipazioni azionarie.

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  20. Ops

    Mario Draghi tobt: Justiz ermittelt nach Razzia gegen EZB-Banker

    Erstmals geht die Justiz eines EU-Landes gegen ein EZB-Ratsmitglied vor. Die slowenischen Behörden haben nach einer Razzia im Zuge von dubiosen Vorgängen bei der Banken-Rettung auch den slowenischen EZB-Vertreter im Visier. EZB-Chef Draghi ist aufgebracht: Die EZB ist eigentlich in ihren Handlungen komplett immun und vor jeglicher Strafverfolgung geschützt.


    La banca centrale slowena viene indagata dalla giustizia slowena è Draghi si incazza di brutto. L'UE assomiglia sempre di più ad una organizazzione criminale che fà impallidire persino la mafia.
    È i giudici italiano tutti a cuccia a dormire.

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  21. eh...
    che poi a me quel belloccio li mi ha inquietata fin dalla prima volta che lo ho sentito parlare:

    prima parte

    previsioni

    qed

    Avete presente la scena dei computer quantistici?, il ragazzo e' molto bravo ad accattivarsi la simpatia degli astanti con quello sguardo piacionico che neanche Mandrake col soriso maggico...

    Vivo in Canada da due anni e tra un mese me ne vado negli Stati: due anni non sono abbastanza per capire e giudicare, ma certo ampliano lo sguardo.

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  22. Quando la IBM e la AT&T erano i monopolisti dominatori del mercato, esistevano ancora nel sistema politico gli anticorpi che consentirono di ridimensionare il loro strapotere, riducendoli in pochi decenni da primi attori incontrastati del settore ICT (i clienti srotolavano la passiera rossa all'arrivo del rappresentante IBM) a due dei tanti paria che si battono per un minimo di visibilità sul mercato, prendendo quotidianamente sportellate nei denti a destra e a manca.

    (Per chi è interessato DOJ vs IBM e Antirust vs AT&T

    Oggi la preoccupazione di chi governa invece è esattamente opposta: consentire ai più grossi di diventare sempre più grossi, confezionando leggi, regole e promuovendo modelli sociali che sanciscano PER SEMPRE il dominio totale e il potere di vita e di morte di costoro su miliardi di esseri umani.

    L'unico modo per infilare una colonia di zecche nelle mutande a questi signori è quello di non fargliele passare in silenzio, impedire loro di usare con successo il "metodo Junker", svillaneggiarli a ogni piè sospinto, azzannarli ogni volta che dicono "strutturale", "debito pubblico", "populismo", "svolta", "regole" e chi più ne ha più ne metta.

    In due parole: sosteniamo a/simmetrie

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  23. Non è poffibile... è la risposta che a Genova si da a chi sostiene che per fare la penicillina ci voglia la muffa.

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  24. E infine, tanto va la gatta al lardo, con mercantilismi e TTP cinofobi, che tra un po' arriverà la ciiiiiiina - ci dice AEP - a svalutare

    http://www.telegraph.co.uk/business/2016/07/07/world-faces-deflation-shock-as-china-devalues-at-accelerating-pa/

    Onde per cui, la collezione autunno inverno prevede colori rossi e preferirebbe grembiuli rosa? :(

    Poi in questo senso uno può pensare che siccome la dx (che avanza) non è adatta al macello, e mancano i tempi politici per un altro giro di boa, ecco un altro elemento che avvalora la tesi dell'eurobreakdown in tempi brevi. From our lips to god's ears.

    Magari è il 2-0 dalla cina, più della francia, che conterà.

    Purtroppo poi daranno la colpa alla destra, come già fanno ora, e la verità sarà ancora occultata. Il sogno non muore mai.

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  25. "Fourth, the traditional suite of structural policies to promote flexibility are not especially likely to be successful in the current environment, though some structural policy approaches such as removal of restrictions on investment are still desirable. Indeed, in the presence of chronic excess supply, structural reform has the risk of spurring disinflation rather than contributing to a necessary increase in inflation. There is, in fact, a case for strengthening entitlement benefits so as to promote current demand. The key point is that the traditional OECD-type recommendations cannot be right as both a response to inflationary pressures and deflationary pressures. They were more right historically than they are today." --Mr. SechiularStagnation

    Larry Summers: Interest rates are at inconceivable levels, and we must confront what that means

    Traduzione dell'articolo: Le riforme su na strunzat, aridatece Keynes!

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  26. In Quinto potere sbagliavano ad affermare una cosa : il fatto che sarebbero cessate le guerre , ora che si sta preparando la guerra Nato - Russia che è la follia delle follie , noi ancora stiamo qui ad aspettare. In Russia danno come tempistica 48 ore la distruzione della Nato in caso di attacco alla Russia , il che vuol dire non andare troppo per il sottile e soprattutto che è di dominio pubblico il fatto che lo scontro è quasi certamente inevitabile . Oggi Renzi deve andare al vertice della Nato a dire il solito SI , naturalmente tutto si farà in nome della ripartenza dell' economia . Del resto se compri una pistola e non sei un collezionista , la vuoi usare e se costruisci armi e le vendi vuoi che chi le compra le usi , produzione vendita uso consumo ..

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  27. Buongiorno professore. Mi capita spesso come oggi leggere le sue tesi eppoi accendere la tv e vedere, come oggi, sentir parlare di MPS e brexit soggetti come Sechi e Zanetti. Anche la mia tv (prodotto estero) è sensibile alle fesserie di un’informazione criminale infatti essa reagisce con un a strisciata ove è scritto “il professore Bagnai ha ragione”. Non è un elogio lei no ha un’intelligenza superiore agli altri ma ha avuto l’accortezza di andare oltre all’ovvio e al banale descrivendoci giorno per giorno una situazione chiara e lampante, alla fine credo che non si tratti essere intelligenti o meno ma di essere onesti o disonesti. Sono un semplice lettore che non ha competenze universitarie o altro ma la cosa che mi conforta è vedere che tanta gente iper laureata o per lo meno di essere accreditata di parlare in tv o scrivere nei giornali dice che se svalutiamo la valuta del 20 % l’inflazione arriverà al 20 % ed oltre, criminali !

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  28. "Se voi siete contenti. Io no, perché mamma mi ha fatto con l'orecchio musicale, e io qui la stecca la sento."

    Io purtroppo sono un ignorante in materia di musica (non suono nessuno strumento, mi piace solo ascoltarla e costruire amplificatori a valvole sovietiche per riprodurla al meglio).

    Tuttavia mi pare, nella mia ignoranza, di cogliere oggi una grandissima stecca: dappertutto fioccano titoloni con la parola 'cecchini' (cioe' piu' di uno).

    Rammento che per diventare 'cecchini' occorrono doti naturali specifiche (che vengono valutate durante il processo di selezione)ed un lungo e costoso addestramento militare. Per diventare 'cecchini' infatti non basta essere infallibili tiratori al poligono.

    Quando compaiono 'cecchini' in un ambiente urbano si puo' essere certi che (come per il terrorismo) si tratta di un fenomeno "state sponsored".

    Che io mi ricordi, la prima apparizione di 'cecchini' in piazza fu in occasione della rivoluzione in Romania del 1989, la rivoluzione che porto' alla fucilazione entro poche ore dalla sentenza di N. Ceaușescu e decreto' la fine del COMECOM.

    Conosciamo tutti la catena di eventi che a partire dalla rivoluzione rumena porto' in pochi anni all'annessione all'ovest della Germania est, al disfacimento dell'URSS, all'affermarsi dell'unipolarismo, all'espansione verso est della NATO, etc. etc..

    Ecco, tanto per essere chiari, ci furono 'cecchini' pure a Mosca durante diversi passaggi cruciali che portarono alla deposizione di Gorbachev, all'insediamento di Yeltsin ed alle 'privatizzazioni' volute dalla finanza occidentale (prima che Putin riuscisse a riorganizzare le forze armate ed i servizi ed a bloccare l'anarchia e lo sfacelo economico e morale).

    'Cecchini' sono anche apparsi a piazza Maidan a Kiev nel 2014.

    In tutti i casi citati i 'cecchini' non sono mai stati ufficialmente identificati (per chi vivra' occorre solo attendere i canonici 70 anni per la pubblicazione degli archivi segreti al riguardo).

    Purtroppo per noi la comparsa di 'cecchini' negli USA puo' solo voler dire che (con alta probabilita') e' in arrivo una 'rivoluzione', forse una guerra.

    Preghiamo.

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    1. Dr. Strange Obama or how I started World War Three to save the crumbling Evil Empire.

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    2. Ciao Luca, io sono mediamente complottista e mi trovi d'accordo su tutto ma dissento su Dallas. Secondo me Dallas e' spiegabile benissimo con la miscela di tensioni razziali e facilita' a reperire armi che (secondo il mio modestissimo avviso) dovrebbero essere vietate ai comuni cittadini.
      Secondo una ricostruzione (vedi Dagospia) "i cecchini" non sarebbero posizionati sul tetto degli edifici ma a terra e sarebbero armati di AR 15 (un fucile d'assalto, non un fucile da cecchino, lo stesso usato a Orlando). Mi trovi d'accordo sull'addestramento militare, infatti sempre secondo Dagospia uno degli assalitori era un riservista dell'esercito americano reduce dall'Afghanistan. Io ci vedo una vendetta ed una reazione ai due filmati della Louisiana e Minnesota.
      Cose di questo genere sono purtroppo gia' successe prima.

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  29. Scusate se posto qui.

    Dovendo implementare correzioni che non mi vanno giù, ho deciso che era necessario spolverare il ripiano dei libri non ancora letti. La breve citazione che riporto di seguito è presa dalla prima pagina di Victory di Conrad.

    “The world of finance is a mysterious world in which, incredible as the fact may appear, evaporation precedes liquidation.”

    Nonostante l'amara ironia della frase, ho deciso che, dato il titolo del libro, si tratta di un presagio positivo da condividere.

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  30. La geniale definizione di economia di Fagan (ossia del Loro modo di fare economia), da https://pierluigifagan.wordpress.com/

    "In economia, il discorso è più facile. Il pensiero economico originario in Smith e Marx poteva certo sviluppare una propria successiva stagione complessa (per Marx si veda Bogdanov) ma giunto giovane all’impatto col delirio positivista, sradicata la desinenza politica (da economia politica ad economics), sposata la matematizzazione galileiana a costo di ignorare fatti e fenomeni non matematizzabili, sposato il più rigido riduzionismo e determinismo che in forme così primitive ormai non si praticano più neanche nella più remota provincia dell’impresa scientifica, ignara della termodinamica nonché dell’indeterminazione quantistica ma anche della relatività spazio-temporale, ignorata bellamente la “scuola del sospetto” e tutto il successivo indebolimento del razionalismo neo-positivista, postulando la “scelta razionale” dell’individuo robinsoniano, contraendo il fenomeno sociale all’individualismo metodologico, ipostatizzato il sistema economico anglosassone come modello idealtipico in spregio ad ogni considerazione di buonsenso sulla relatività dei contesti spazio-temporali, sostenendo una ”negazione nevrotica” della relazione tra Stato e mercato, isolando il sistema economico dall’incarnato storico-sociale ma anche dalla realtà fisica e termodinamica in cui è oggettivamente immerso, ampiamente idealizzato il principio di autorganizzazione della “mano invisibile”, si è chiusa in un esercizio sacerdotale che salmodia le disposizioni necessarie a GIUSTIFICARE le prassi politico-economiche dominanti, trasformandosi in una TEOLOGIA che, come ogni teologia, presuppone pure l’esclusività sul Sacro Gaal del pensare occidentale: la Verità (di sua natura Assoluta). Ha le sue sacche di resistenza, come la bioeconomia e l’economia evolutiva che sono figlie dell’albero del complesso, ma trattasi di riserve indiane, limitate ed assediate. Addirittura un suo canonico come Keynes, già mainstream nel dopoguerra, è diventato oggi eterodosso. Il guaio del pensiero economico è che è diventato la teologia del sistema reale con il quale organizziamo il mondo e così come il marxismo primo-novecentesco per l’URSS ed i partiti e movimenti comunisti in lotta politica in Occidente, quando il pensiero è direttamente connesso alle strutture del mondo reale ed ha responsabilità di ordinare o giustificare fatti concreti di grande importanza in cui si concentrano INTERESSI duri, perde molto della sua LIBERTA' e diventa anelastico e dogmatico."

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  31. Patuelli invoca la Costituzione perché .... il bail-in è in ... contrasto .... Direbbe Aldo: "Non ci posso credere!" Questa è la nostra élite. Stiamo sereni... (to be continued...)

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  32. Già, stiamo sereni. Tanto più che anche il corpo dei gazzettieri ha i suoi reparti scelti, capitanati da alti ufficiali che al segnale giusto sanno dimostrare di valere il rango che occupano:

    "Questa Unione bancaria è un’architettura impossibile: una sorta di opera di Escher. Gli investitori hanno risposto falcidiando il valore delle banche europee da quando le nuove norme sono in vigore, così rendendo ancora più ardue nuove ricapitalizzazioni sul mercato e quindi bloccando lo smaltimento dei crediti in default. Oggi Intesa Sanpaolo vale in Borsa appena il 3,8% di tutti gli attivi nel suo bilancio, Bnp Paribas il 2,4%, Unicredit l’1,2%. Deutsche Bank 0,8%, Mps 0,4%.Attraverso questi valori stracciati gli investitori mettono in dubbio la logica istituzionale della struttura dell’euro, proprio come facevano con i titoli di Stato quattro estati fa. Non è un caso se l’Economist scrive che seguire alle lettera queste regole bancarie, «può portare alla fine della moneta unica»". 

    Furbini si nasce, ma solo in pochi sanno essere sempre così impeccabilmente all'altezza di se stessi.

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    1. "Stvanamente, i titoli delle banche quotate a Londva hanno soffevto di meno: la loro scivolata non è neppuve della metà di quella del pvimo istituto tedesco."

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  33. Ma siamo davvero certi che la brexit ci sara'? E che il referendum ed il auo risultato non verranno abilmente disinnescati con il tempo? Comincio a nutrire seri dubbi.....

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  34. Non mi sono mai sentita sfiduciata come dopo la lettura di questo post: acronimi che cambiano il destino di interi continenti. A malapena riusciamo a ricostruire i nomi per intero e a ricordarci di averne sentito parlare, ma i loro contenuti interferiranno tragicamente nelle nostre vite.
    Siamo oltre il laisser-faire che, almeno nel termine, evoca la possibilità di NON lasciar fare.
    Le istituzioni hanno concesso così tanto potere che ora non ne hanno più nessuno, così anche se volessero rappresentare gli interessi di una comunità più ampia (i propri elettori, i cittadini del proprio Paese) non lo potrebbero fare.
    L'oligarchia è pienamente realizzata e si sta sempre più restringendo, ogni conquista perduta è da riconquistare: con armi estremamente impari sarà un mare di sangue.

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    1. Non è mai troppo tardi, quello che manca è la volontà di farlo

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  35. Io non so che dire. Nel senso che, dopo tutti 'sti anni, riesco sempre a sorprenderci e a meravigliarsi non dico della iperproduttività del nostro ospite, ma della capacità non comune di miscelare un cocktail di didattica, cultura, indignazione, crítica, ferocia, ironia e divertissement. Insuperabile!

    P.S.: eppure ci saremo incrociati in quel de La Sapienza... Non voglio assolutamente paragonarlo, ma siamo coetanei, e ho studiato anch'io con Vicarelli, Caffè, Arcelli, Forte. In più ho anch'io bazzicavo con la musica antica, sacra e classica. Chissà!

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  36. Vorrei fare un'osservazione ontologicamente banale.
    Ma questi trattati devono essere approvati dal Parlamento Europeo (unico organo di una vaghissima ispirazione democratica), o no?

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  37. "Notes" by i gazzettieri (because of the leakers' cherry-picking wishes?)

    ..."The Commission’s Plan B is to bring the accord into force on a provisional basis, before the tortuous approval process in national parliaments. This would require a qualified majority among member countries at Council level before the end of October."...

    ..."Most diplomats expect the Canadian deal to win the qualified majority required for provisional application at the Council. Big member states such as Germany, France, Britain, Italy and Spain said they were strong supporters, according to notes from the meeting last month.

    But diplomats are sharply divided about the implications of any parliament in a member country voting against the deal. The Commission argues that the deal can continue to be implemented indefinitely in the legal gray zone of provisional application, even if a few countries voted against. But diplomats from some member countries disagree and argue that political opposition in even one parliament could torpedo the whole deal."...



    "Piano B", "zona grigia del diritto", "applicazione provvisoria" (e come tale a tempo indeterminato)... quel tipo di golpetti giuridici che manderebbero in estasi gli eurofascisti alla Giuliano Amato, padre nobile di questi ontologici figli di troika. Non si fermeranno mai perché non sono stati concepiti per fare altro.

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