...scusate, sono di frettissima, devo preparare il mio seminario di domani a Orléans, ma ci tengo a condividere con voi un grafico che Paolo Accomazzi ha postato su Twitter e che ho visto per puro caso (perché qui in Francia mi sto disintossicando):
Ovviamente è solo una bivariata, e il test di casualità di Granger non è riportato, e se fosse riportato non vorrebbe dire nulla, ecc.
Poi vi spiego cos'è una correlazione, ora torno alle mie slides...
Il grafico sotto è ridondante. Nel grafico sopra già si parla di lavori forzati di massa.
RispondiEliminaEh, ma che esagerato! Si parla di flessibilità. Che c'è, non ti piace?
EliminaLa durezza della flessibilità...
Eliminaquando i doldi do pochi laggente arubba!!
Eliminae quando il sistema carcerario diventa privato, ecco che la flessibilità dei salari verso il basso non ha nemmeno più lo zero come limite inferiore.
EliminaSuccede anche quando l'azienda per cui lavori non ti paga lo stipendio, indipendentemente dal fatto che magari, oltre a lavorarci, l'azienda è anche di tua proprietà...
EliminaNon sarebbe una brutta cosa, la flessibilità. Cosa fa un elemento flessibile quando arriva a fine corsa? Ti torna sui denti.
EliminaMeglio spezzarlo o fonderlo e un regime carcerario duro è uno tra gli strumenti adatti.
Una curiosità: non è che i proventi delle prigioni finiscono nella spesa ordinaria delle contee di residenza, così , con i tagli alla spesa pubblica i poliziotti si pagano lo stipendio facendo dei galeotti da far lavorare gratis. Così si spiegherebbe perché i neri scappano quando vedono un poliziotto. Questo dubbio mi è venuto guardando un documentario americano molto ambiguo che pubblicizzava la costruzione di nuove carceri come rimedio contro la crisi. Saluti da Paolo Fontana.
RispondiEliminaSe digiti "privatized" sulla barra di ricerca di Google, il primo suggerimento che vien fuori è "privatized prisons". Poi, ovviamente, sarà un caso...la malizia è negli occhi di chi guarda (ma anche no)
EliminaIn effetti, tempo fa, prima di trovare questo blog, era la mia epoca personale in cui c'erano tanti puntini che però non riuscivo a collegare con i disegni raccontati dai media. Provavo una strana sensazione, come quando indossi un vestito che ti dicono tutti essere alla moda, ma che a te fa schifo. Certi di autoconvincerti che è bello, ma in fondo ti rimane sempre il dubbio di aver fatto una cavolata a comprarlo. Quei punti non rientrano nel disegno che di propongono, così cerchi di ignorarli, ma non ormai sono nella tua testa e non puoi cancellarli e rimangono lì a gridarti nelle orecchie che sei un essere dotato di comprendonio, fino a quando ti rendi conto che il problema non è il puntino, ma il disegno che non lo copre.
EliminaTempo fa, dicevo, parlando dei carcerati con un collega, lui proponeva di 'usarli' per pulire in giro, per aggiustare le strade, fare opere di pubblica utilità. Lì per lì, la consideravo una bella idea, loro passavano il tempo, noi ci godevamo i benefici senza spendere un euro. Ma pensandoci mi dicevo: quelli che lavorano per le imprese che svolgono quei servizi, dopo che fine fanno? Diventano carcerati anche loro pur di lavorare?
Vero, e a seguire ci sono privatized social security e health care. Mi pare molto significativo...
EliminaMi è improvvisamente venuto mal di stomaco
RispondiEliminaLeggendo il primo grafico te incazzi de brutto. E così se spiega il secondo grafico.
RispondiEliminaBuon lavoro prof
RispondiEliminaForse un neoclassico direbbe che nell'ultimo secolo la produttività del lavoro sia ristagnata, quindi è giusto che i lavoratori "sfaticati" guadagnino per la loro produttività. Ma l'innovazione tecnologica non avrebbe dovuto garantire la crescita della produttività di entrambi i fattori? La crescita equiproporzionale delle remunerazione; funzione di produzione a rendimenti costanti e... compagnia cantando!
RispondiEliminaCi verranno a dire che negli ultimi 70 anni le tecniche produttive fanno sempre più uso di lavoro, per questo i salari reali ristagnano, non ce ne siamo accorti!
Mario Napolitano
Ristagnata? Scusa, il grafico l'hai visto?
EliminaOT - Putin ordina a sorpresa il ritiro delle truppe dalla Siria (ma mantiene due basi per 'vigilare' sui progressi dei negoziati di pace).
RispondiEliminahttp://tass.ru/en/politics/862267
Non capendo la correlazione (anche perché ignoro il significato di tale termine), aggiungo un altro punto forse utile alla discussione (ma molto probabilmente anche no):
RispondiElimina"Secondo le statistiche elaborate, nel corso degli ultimi decenni il tasso di obesità degli americani è salito dal 15 per cento - prima del 1980 - al 33 per cento di oggi. L'enorme cambiamento nel modo di vita americano nel 1980 e 1990 (non viene riportato quale) è considerata ("o"?) una delle cause più importanti di obesità in America"
Fonte: "grazie molto blogspot"
(...grazie, graziella e)
Unire i puntini...
Come vado Prof.?
Bravo Lorenzo, la correlazione esiste...meno guadagni e più mortadella ingurgiti al posto del caviale! Gli economisti dicono che la correlazione tra consumo di beni inferiori e reddito è negativa, al crescere del reddito te magni meno mortadella, a meno che tu non sia piddino!
EliminaChe casino sta economia!
Essendo di Bologna considero una bestemmia paragonare la mortadella allo schifo che si mangiano gli americani nei fast food, come condanna vai a mangiare per un anno da Mac, e poi vedrai la vera mortadella cosa ti sembrerà!
EliminaNel secondo grafico la correlazione è intuitiva...meno ci pagherete e meno dovrete romperci i coglioni!
RispondiEliminaProf, c'è sicuramente una correlazione, ma la causa (che era quello che il postante, credo, volesse dimostrare) è altra.
RispondiEliminaNel 1971 Nixon fece il discorso del "war on drugs" e poche settimane dopo seguiro i provvedimenti legislativi: è dove il l'incarceration rate comincia a salire.
Nel 1984 fu passato il Sentence Reform Act, con pene a livello federale fisse, pesanti anche per quantità minime, terrificanti per i recidivi e nessuna discrezionalità per i giudici, oltre ad eliminare per quasi tutti i reati per droga la libertà sulla parola. Gli Stati rapidamente passarono leggi simili per non sembrare "weak on crime": è dove la curva diviene parabolica.
Poco dopo, metà degli stati hanno introdotto il "three strikes", ovvero dopo tre sentenze, per crimi di qualsiasi gravità, si va direttamente a "25 to life", di solito senza sconti: è dove la curva diventa quasi verticale.
Che il livello di incarcerazione sia dipendente dal sistema legale più che da altri fattori (sicuramente importanti) lo dimostra che il crime rate è in discesa costante da 25 anni (picco massimo nel 1991), mentre l'incarceramento continuava a crescere a ritmi forsennati e ha cominciato a scendere solo da 4 o 5.
Secondo me è un buon esempio di correlation is not causation.
Ottimo, grazie per la ricostruzione storica. Però perché la lezioni di statistica sia convincente devi anche dirci perché nel 1984 è stato introdotto il Sentence Reform Act, e perché dopo hanno introdotto il "three strikes"...
EliminaForse la correlazione c'è perché i due fenomeni hanno una causa comune, che è la vittoria del capitale sul lavoro, della destra reazionaria e autoritaria sulla sinistra sociale, e la vittoria dei ricchi sui poveri, che sono quelli che vanno in galera più facilmente?
EliminaNell'ipotesi che la domanda sia genuina (prof., con lei spesso sul blog non è chiarissimo se le domande sono genuine o sta a cojonà l'interlocutore...)...
EliminaSull'SRA ci sono varie ipotesi, ma la più accreditata è che servisse a Reagan a farsi rieleggere l'anno dopo ed ai repubblicani a rifarsi un'immagine (avevano perso i midterm l'anno prima).
Volendo ritornare al grafico ed a questioni economiche, è anche l'anno finale (credo) della recessione degli 80 e conseguente picco della criminalità? E' anche l'anno dell'affermarsi della coca e dell'eroina Colombiana negli Stati Uniti e dei crimini collegati (cosa non si impara da certe serie TV...)
Sulla three strikes and you are out, ammetto di non saperlo.
Beh, da qualche parte bisogna pur mettere i disoccupati... è una questione di fisica dei gas. Al crescere della massa dei disoccupati aumenta la (re)pressione.
EliminaChe poi, restando in materia, la canna del gas precede logicamente la camera a gas.
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EliminaNon sono un economista ma, un paio di milioni di lavoratori forzati a paghe irrisorie(se non lavori vai in isolamento) potrebbero influire sulla distanza tra produttività e salari reali? fonte www.globalresearch.ca (the prison industry in the united state)
EliminaProf., il sistema penale americano ricorda molto il tasso di interesse composto e l'impennata del debito pubblico italiano dopo l'80.
EliminaSarà il caso di prenderlo con le molle?
Certo, a ben pensarci, avere tanta gente che dopo 3 o 4 furti diventa galeotto a vita non so quanto sia conveniente per la società americana.
Certo che il sistema migliore, quello norvegese non è adatto agli ultraliberisti con lo spauracchio della spesa pubblica.
Perché uno che é disoccupato, per mangiare é costretto ad andare a rubare
EliminaSenza dimenticare i minori che possono essere giudicati come adulti o i minorati che non possono godere di tutele giuridiche.
EliminaOppure anche perché via via che lavorare diventava meno conveniente perché bisognava produrre di più per guadagnare di meno, andare a delinquere diventava via via più conveniente perché aumentavano le ricchezze il bottino la refurtiva
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaStamane un dipendente Atac, in servizio presso la stazione di Roma Termini, è stato minacciato da un extracomunitario dell'Africa subsahariana. Il moro difendeva un suo amico dalle richieste del controllore di uscire dai tornelli e rientrarvi dopo aver obliterato il biglietto, avendoli passati approfittando del passaggio apertogli da un terzo. La minaccia del corvino è stata: "Ti faccio perdere il lavoro!". Alla richiesta a dir poco vernacolare del controllore, romano de roma, su come avrebbe fatto il suddetto scuro di pelle a raggiungere il suo curioso obiettivo, quest'ultimo gli ha mostrato una tessera del PD.
PS: ho usato tutti i sinonimi di nero che mi venivano in mente, più quelli suggeritimi dal browser. Ciao Bran Academy!
PPS: prima di chiudere il mio account Twitter sono stato cazziato con supponenza da molti antifascisti perché ignoravo quanto la Lega Nord fosse pericolosa per la classe operaia nel fomentare gli italiani contro i lavoratori immigrati. Bene, ora potete vedere come il PD, in almeno un caso, operativamente abbia fomentato un lavoratore immigrato contro un impiegato pubblico italiano incaricato, fra le altre cose, della sua sicurezza.
IPF,pag.199,figura 26:salari reali e produttività del lavoro negli Stati Uniti,1900-2011;pag.201,figura 27:quota dei salari sui redditi degli Stati Uniti,1970-2014.
RispondiElimina"L'orrore...l'orrore"
Il 1971 è l'anno in cui Nixon dichiara come principale priorità la "War on drugs".
RispondiEliminaAlcuni effetti sono, negli anni:
-l'inasprimento delle pene, che per una first offence in materia arrivano in media a 5-10 anni.
-la politica di tolleranza zero specialmente nelle scuole, che implica espulsione e spesso condanne al riformatorio. Entrambe le cose significano la probabile espulsione dal mondo del lavoro legale.
-la creazione della DEA, un organismo dotato di poteri che superano quelli di qualsiasi corpo di polizia (usare prove ottenute illegalmente, costruire prove false per nascondere lo sviluppo delle indagini) che agisce tranquillamente al di fuori dei confini nazionali. Mentre G.H. Bush è capo della CIA, diventa apertamente uno strumento di politica estera. Ma i traffici di droga diventano soprattutto lo strumento principale di finanziamento della politica estera "coperta" anticomunista, e i paesi che si ribellano al colonialismo economico diventano i maggiori produttori di sostanze stupefacenti.
Oggi, il 46,6% di tutti gli "inmates" è dentro per drug related offences. Si può immaginare che la percentuale aumenterebbe moltissimo collegandovi quantomeno una parte del 16,9% di inmates per possesso illegale di armi, per non parlare delle offese verso la proprietà. (Fonte: https://www.bop.gov/about/statistics/statistics_inmate_offenses.jsp)
Mi sembra che ci sia un filo conduttore fra le scelte di politica interna (economica e poliziesca) e quelle di politica estera. Come al solito, follow the money.
Non so niente di correlazioni, ma in carcere si lavora a mezzo dollaro l'ora e ci sono più negri in carcere ora di quanti erano in catene durante la schiavitù... So anche che quando da quelle parti dichiarano guerra a qualcosa i risultati sono esileranti, pare che Pablo Escobar avesse dei seri problemi lato offerta nel suo commercio di polverina; la guerra alla povertà lanciata da LBJ ne è un'ulteriore riprova.
RispondiEliminaSe correlazione dovesse esserci, potrebbe spiegarsi con la necessità di una società fortemente repressiva per convincere i lavoratori a produrre molto di più guadagnando sempre lo stesso per l'arricchimento di pochissimi.
RispondiEliminaE in EU, quando festeggeremo il successo dell'alta produttività e delle riforme del lavoro con l'introduzione del reato di eurodissidenza?
RispondiEliminaPerò non sono sicura che il numero di carcerati aumenterà...
Leggendo qua e la', il Sentencing Reform Act del 1984 ha fortemente limitato la discrezionalita' del giudice nel comminare le pene. Quindi si e' sostituito un giudizio piu' centrato sul singolo caso e sulla riabilitazione con un giudizio meccanico basato sul tipo di reato, di fatto annullando o quasi il rilascio sulla parola.
RispondiEliminaVi segnalo un interessante articolo di Henry Giroux sul legame strettissimo tra la letale cultura neoliberale del "vinca il più forte" (a proposito della quale Giroux parla di "ceto predatorio di zombie privi di etica") e repressione anche carceraria negli Usa su Counterpunch .
RispondiEliminaPer i diversamente anglofoni segnalo anche che è stato in buona parte tradotto su (Voci dall'estero).
Buon seminario, prof. #daje
:p
RispondiEliminahttp://tylervigen.com/spurious-correlations
Nota dell'autore del tweet: il primo grafico sopra è tratto da questo post del Guru:
RispondiEliminahttp://blog.ilgiornale.it/bagnai/2015/02/10/analisi-egoistica-della-disuguaglianza/
o più in sintesi
http://tinyurl.com/hz9rgh5
Regardless of the correlation:
RispondiEliminaSo bad is the situation that the U.S. Justice Department intervened in a case, arguing in a statement of interest that it is unconstitutional for a city to make it a crime for the homeless to sleep in public places.
[citato da VdE]
E c'è una correlazione automatica con questo
RispondiEliminahttp://www.forbes.com/sites/louiswoodhill/2013/03/28/the-mystery-of-income-inequality-broken-down-to-one-simple-chart/#737495bf4f48
Ho trovato interessante leggere questo, sulla spesa sociale e il tasso di detenzione in Europa.
RispondiEliminaIn particolare il paragrafo 2 (come pure la tabella 8, nella quale vengono indicati tasso di detenzione, percentuale media di PIL destinata alla spesa sociale e indice GINI).
Riporto il momento che introduce lo snodo principale del ragionamento:
"[...] Come spiegare, a questo punto, la contraddizione tra la nostra prima conclusione, cioè che l'aumento medio del tasso di detenzione europeo non è stato causato da una diminuzione della spesa sociale, e l'ultima, cioè che gli stati che spendono di più in welfare hanno i tassi di detenzione più bassi? L'apparente contraddizione si spiega con il fatto che, se ci si limitiamo a guardare solo il livello della spesa sociale allora nulla sembra essere cambiato in Europa negli ultimi 15 anni, mentre se guardiamo, invece, a come viene speso il budget di welfare non potremo ignorare che ci sono stati importanti riforme che hanno inciso profondamente sulla natura ed il funzionamento del welfare europeo. La nostra ipotesi è che, nonostante i livelli di spesa siano rimasti alti, il welfare è diventato più selettivo e meno solidaristico e che questa nuova selettività delle politiche sociali sia direttamente connessa con l'aumento della detenzione e, più in generale, con l'aumento di forme di controllo repressive. [...]"
(FONTE: Welfare state e politiche penali nell'Europa contemporanea, G. Caputo, 2008, "L'altro diritto" - Centro di Documentazione, Università di Firenze)
Segnalo un paio di cosucce interessanti, a proposito di correlazioni:
RispondiElimina1) intanto questo grafico che mette di buon umore quasi tutti;
2) poi questo sito dove la cosa viene affrontata in modo più sistematico, buon umore compreso.
3) Infine segnalo questa simpatica voce di Wikipedia (inglese), dove viene pure citata l'opinione di Krugman sul famoso lavoro di Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff (se non ricordo male l'esempio andrebbe aggiornato in base al problema del foglio di calcolo sbagliato, ma il punto qui è un altro).
P.S. la prima cosa che i piddini "istruiti" ti dicono di fronte ai grafici di Bagnai è proprio, con irritante sicumera, "ma una correlazione non implica causalità!". Insopportabile. Anche perché poi non sono in grado di capire la risposta... :-(
Oggi alla annuale presentazione dove si snocciolano numeri, sottolineano risultati e si parla dei piani futuri, a proposito dell'allontanamento di singoli con performance non adeguate (valutate con criteri che ci paiono privi di razionalità, visto che soggetti oggettivamente meno capaci, se non problematici, invece sono ancora qui) ci hanno propinato una bella massima che fa il paio con "Ce lo chiede l'Europa": "All'estero si fa così". Io purtroppo ero impegnato a risolvere un problema e non ho potuto assistere alla rappresentazione teatrale. Non so come avrei reagito.
RispondiEliminaE dire che la nostra azienda sta bene, è in salute. Ma non ci risparmiamo comunque le pulizie di primavera fate coi genitali e grazie al supporto di consulenti assoldati per l'occasione. E si sono pure lamentati che in Italia non si può fare di meglio perché ci sono ancora degli "ostacoli". Il problema per me (e sottolineo per "me") non è tanto che gli tolgano quegli "ostacoli", ma quanto ci si possa permettere di mandarli a quel paese con la relativa sicurezza di trovare qualcosa di meglio.
Segnalo un sito, che molti di voi già conosceranno, noto per essere un generatore di correlazioni esclusivamente spurie.
RispondiEliminahttp://www.tylervigen.com/spurious-correlations
Tempo fa scrissi questo articolo, credo sia attinente, se può essere utile...è il minimo che posso fare per la community e il Prof! http://www.emergenzeweb.it/2016/01/disuguaglianza-economica/
RispondiEliminaPer chi non conoscesse il blog in seguito riportato; in Danimarca c'è qualcuno sveglio (mi astengo da commenti non professionali sull'eurodeputata danese, ma non potrebbero che essere signorili):
RispondiEliminahttp://vocidallestero.it/2016/03/15/express-politici-danesi-chiedono-referendum-per-uscita-da-ue-con-euroscetticismo-in-crescita/
Domandatevi cosa é successo intorno al 1971 e datevi una risposta.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=noyQZh7jgfE
minuto 4.24
Che spread!
RispondiElimina