È ufficiale: non ce la faccio più. Stacco la spina per qualche giorno. Per dirla tutta, preferirei staccare la vostra. Ad esempio quella dei tanti coglioni che non si son letti le istruzioni per l'uso e "ma perché non pubblichi il commento di IO" (non è un pronome, è un raglio). Oppure quelli che mi insegnano quello che avrebbero imparato da me, se avessero fatto di me quello che normalmente si fa di uno scrittore: leggerlo. Oppure quelli che continuano ad ammorbarmi coi miasmi delle tante scorie azotate di Twitter (oggi è risorto Giavazzi: Lazzaro in confronto era Chanel n. 5)...
Ma farlo sarebbe prova di umanità! Vi lascio attaccati al vostro "cervello artificiale", i media, e mi stacco io. Nei prossimi giorni inutile commentare. La coda non verrà moderata. Quando riemergerò dal silenzio radio la cancellerò. Ho diritto anch'io a una ristrutturazione del debito.
Intanto, però, vi segnalo le mie tre prossime epifanie, in modo che se siete nei paraggi possiate approfittarne.
Il 20 settembre sarò a Todi:
Il 26 a S. Gimignano, per presentare il mio libro (con tre correlatori d'eccezione):
e poi il 27, sempre a S. Gimignano, con il mio neoborbonico preferito:
E ora basta. Basta auto, basta PC, basta telefono.
Cala la notte, e vado a dormire. In vacanza ci si sveglia presto. Saprò stare senza di voi? Chissà? Sicuramente voi dovrete stare senza di me.
Modicum, et non videbitis me...
(P.s.: sarebbe gradito a me e doveroso da parte vostra farmi trovare al mio rientro alcuni trofei del macchianera. Avete votato? Perché i coglioni romperli li rompete. Vediamo se siete anche in grado di dare una mano...)
Foste in grado di dare una mano.
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