Rispondendo a un amico che mi segnalava una lieve imprecisione, sono stato colto da un sussulto di autorazzismo, del quale mi pento (e quindi, prima, mi confesso, o comunque, se l'ordine non è questo, poi quello giusto ce lo dirà il teologo di turno): noi non siamo il paese del fact checking. Siamo il paese dell'osservatorio di Pavia, che a quanto ho capito è una cosa che investe risorse per stabilire quanti minuti una ventina di persone diverse ci abbiano messo per dire la stessa cosa, ovviamente falsa. Ma quello che conta non è l'oggetto: è la spartizione...
Mio io, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore...
E ora andiamo a spiegare ai francesi che il cielo è grigio e il prato pure: nonostante le barriere linguistiche, il compito sarà semplificato dalla meteo!
(...ah, per chi si ricordasse la storia, qualche giorno fa mi è arrivato un autografo dell'on. Fico su una bella ricevuta di ritorno: avevo coinvolto, doverosamente, anche lui. Ma oggettivamente non credo che al di là delle sue intenzioni senz'altro ottime possa fare molto, e del resto smentire un dato, uno solo, a distanza di settimane - richieste per ovvi motivi tecnici - a cosa potrebbe servire? Secondo me tutto serve, comunque... Vedremo... )
(...è arrivato il momento di fare i conti: nel prossimo post vi dirò quanto abbiamo investito noi lo scorso anno per dire alcune semplici verità. Più o meno quanto vi avevo promesso - come manager avrei un futuro - ma non basta. L'anno che ci aspetta è il più lungo: anche se Draghi può far poco - gli altri se ne accorgeranno solo dopo - il petrolio ha fatto molto - basta prendere la Tab. 10 di questo working paper e cambiare segno: ceteris paribus, un dimezzamento del prezzo del petrolio tira su la crescita italiana di 0.89 nell'anno successivo a quello in cui si verifica - e la Yellen, da parte sua, non può tirar su i tassi: rafforzerebbe troppo il dollaro. La morale della favola è che staremo tutti comodi a bagnetto nella pila dell'acqua calda, come tante belle ranocchiette, pensando che sotto il fuoco sia spento - e non lo è - assistendo al massacro della Grecia, che sarà il culmine della tragedia piddina: "We told you so!", sarà il mood predominante. Tronfi come tacchini, i piddini andranno subito dopo incontro al loro giorno del ringraziamento, che sarà quello nel quale noi ringrazieremo la SStoria di averli deposti, con, o preferibilmente senza, vagoni piombati, nella sua pattumiera. Ma al 2016 dobbiamo arrivarci vivi: non so voi, ma almeno io sì! E quindi al consuntivo seguirà preventivo da discutere con voi, prima di portarlo in assemblea dei soci. Che questo blog possa fare e abbia fatto la differenza credo di avervelo dimostrato. I numeri dicono però che rimane un qualche spazio perché voi dimostriate di volerla fare. Ovviamente siamo in democrazia, per cui chi invece che su un sagittario preferisce puntare su 1000 ciuchi è sempre il benvenuto aff...)
2314( 70% circa di 3300 lettori fissi ) x 12 (euro) x 12 mesi = circa 333.000 euro/anno
RispondiEliminaPer respirare! Non è complicato, ma forse mi sbaglio.
Hai presente meno della metà? Poi ne parliamo cifre alla mano.
EliminaOT per segnalare - seppur da fonte non "amichevole" - che i nostri fratelli tedeschi continuano a perseverare nella loro politica economica disfunzionale.
RispondiEliminaSeminerio scrive che è in via di approvazione in Germania una legge per ridurre il diritto di sciopero e il potere negoziale dei sindacati, in risposta alla paralisi dei trasporti pubblici (a "l'italiana" come dice lui) dello scorso settembre, in cui i lavoratori tedeschi per una volta protestarono contro il mancato aumento dei salari.
Una news fresca per ribadire ai simpatici amici piddini che un altro euro non è davvero possibile.
Grazie professore
http://phastidio.net/2015/03/05/la-germania-si-cura-una-sindrome-sindacale-italiana/
belle le scie chimiche in foto :)
RispondiEliminasi , ma le scie chimiche ? ... anche Lei però che mette le scie chimiche , personalmente sto progettando e costruendo con la 3D una macchina dispensatrice di calci lato B , penso che nel 2016 sarà il business
RispondiEliminama che scie chimiche, e' renzuccio in elicottero che vaga alla ricerca del castello di Arcore.... :)
Eliminaimpossibile, non ci sono tracce di atterraggi forzati.
EliminaStima infinita per la foto Prof., un cielo bellissimo, evidentemente da quelle parti sono molto trafficati i cieli, qui a Perugia pochi giorni fa ho fatto una foto simile in cui vedevo contemporaneamente 6 aerei, sarà stata l'ora di punta
RispondiElimina... scie di condensazione, ragazzi... per parafrasare un noto accademico "E' fascista chi crede nelle scie chimiche. E farà la fine dei fascisti: diventerà antifascista".
RispondiEliminaMeglio rimanere concentrati sui temi dell'€uro, democrazia e sovranità, please.
Buona Giornata! (lo si vede dal cielo...)
No no, sono scie chimiche! Le hanno messe i rettiliani!
EliminaSuggerisco questo, attribuito a J Sapir
RispondiEliminahttp://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14750
mi pare abbastanza in tema e con un approccio interessante
Mi scuso per Off Topic, ma volevo segnalare questa intervista al rappresentante brasiliano presso il FMI, il quale afferma apertamente che il piano di "salvataggio" della Grecia in realtà è servito per mettere al sicuro i crediti potenzialmente inesigibili delle banche tedesche e francesi. Per carità, i lettori del blog queste cose le sanno già da un pezzo, però mi sembra una testimonianza abbastanza importante, uno dei tanti tasselli che nel futuro servirà per raccontare l'infima storia dell'eurozona.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=mIgPcFSe7RE#t=42
Ideas: prof. A.Bagnai n. 39 in Italia Top 25% in Italia
RispondiEliminaprof. A.Bagnai n. 1276 5% full ranking
chi nega il problema delle scie chimiche è esattamente uguale alla paersona che nega il problema dell'euro..
RispondiEliminaPaersona?
EliminaPersona, ho sbagliato a digitare.
EliminaNon voglio offendere nessuno ma a volte ho come la sensazione che molti di "noi" si comportano esattamente come coloro che hanno censurato le problematiche della moneta unica nel dibattito pubblico.
Per "noi" intendo chiunque si batta per la verità, sia in ambito economico piuttosto che in ambito ambientale, ecc.
Se dopo anni di "dormienza" grazie al contributo del Prof siamo arrivati a capire molte cose in ambito economico che prima sfuggivano per la Propaganda sui giornali e nelle televisioni, perchè non incominciare ad approfondire anche questa tematica?
Forse perchè la verità spaventa molto più dell'illusione? Ma allora non ha senso parlare dell'euro. La moneta unica è buona, è bella, la colpa è della casta ;)
É la prima volta che scrivo ma sono tre anni (pochi, lo so) che leggo e studio questi magnifici post del prof. Bagnai, ITdE e IPF, chiedo dunque il permesso e ringrazio se mi sarà accordato.
RispondiEliminaSarà il forte vento che smuove, fra tutto il resto, anche un po' di pessimo ma leggendo la metafora delle rane mi é venuto il dubbio che chi ci ha ridotto qui, proprio uno stupido automa non è. Hanno sparso e spargono fiumi di anestetico sui meccanismi del consenso e sugli ingranaggi della democrazia e forse si rendono conto che non è intelligente tagliare il ramo su cui siedono. Alcuni falsi e retró direbbero, a ragione, che di masse critiche e che si levano alla riscossa, non se ne vedono, per ora aggiungo io. Ma so che le masse si levano appena dopo o in concomitanza di cruenti e vasti conflitti, di cui ci piacerebbe farne a meno e la cambiano davvero, la Storia.
Io lo so che l'euro é finito, ne sono sicuro, so che é così dubbi non ce ne sono.
Guardandomi mentre rompo le palle a amici, conoscenti, colleghi e parenti cogliendo ogni occasione buona per portare un punto di vista, il nostro, di buonsenso, mi rivedo come quei simpatici amici testimoni di Geova: mi rompono le sacche con la fine del mondo, con grande fede e con elementi neanche campati in aria. E hanno ragione la fine del mondo ci sarà....nel frattempo...Che il buon Dio ci tenga saldi nella fede. Grazie professore. Buonanotte e buona fortuna.