(...voi vorreste che io parlassi di economia. Ma lo volete capire che l'euro dal punto di vista economico non è un tema interessante? Semplicemente non funziona perché non può funzionare. Se un economista lo nega o non è un economista o è un cialtrone. Gli economisti professionisti, non a caso, spostano immediatamente il dibattito sul piano politico. E allora, scusate, c'è un piccolo puntino, grande come un macigno, da mettere sulla "i" di idiota...)
Dunque.
Per cominciare, ricordiamo che quella attuale in effetti è solo la seconda Troika. L'Italia ne ha avuta un'altra. Non IMF-ECB-EC, ma CGIL-CISL-UIL, attrice (consapevole o meno chi se ne fotte: per favore, non parlatemi di buona fede, a me interessano i risultati, chi dice "buona fede" è un imbecille a priori) della più massiccia distruzione di diritti economici dei lavoratori nella storia post-bellica, documentata dal solito grafico, quello della quota salari:
L'Italia, come sappiamo, è il paese nel quale la quota salari ha subito il crollo più devastante. Spero non veniate a dirmi che le qualità dei nostri sindacalisti non c'entrano nulla! Se poi siano qualità intellettuali (Lombroso docet), etiche (la famosa buona fede), umane, quello che vi pare, non sta a me deciderlo e non mi interessa. Il sindacato in Italia o ha fallito o è stato complice, non ci sono particolari alternative.
Un esempio di preclare qualità umane e politiche lo abbiamo avuto questa mattina su Twitter, e ve lo propongo qui:
Vi ricordo che questo poveraccio, trattato come si merita dai suoi congeneri [qui c'era un link che ha causato questo problema], è sempre quello che a una manifestazione nella quale si pavoneggiava, patetico relitto di se stesso, infame testimonianza di un fallimento epocale, insultò alcuni miei lettori che gli chiedevano di esprimersi sulla moneta unica, apostrofandoli come fascisti (allora Salvini non si era ancora pronunciato, altrimenti avrebbe dato loro dei leghisti...).
Che il patetico fallito mi veda "chiedere udienza" a quello che ho definito un progetto nato morto è abbastanza indicativo. Il senso della mia operazione era un altro, e credo sia stato capito: impedire che al tribunale della Storia (o, come personalmente auspico, ad altri tribunali) chi oggi ce la smena con l'euro "de sinistra" possa dire "io non sapevo". Tutto qui: ho offerto a Landini uno strumento per capire, se vorrà capire capirà, come pro tempore hanno fatto D'Attorre e Fassina; se non avrà capito, vuol dire che non avrà voluto o potuto farlo.
Punto.
L'insinuazione del povero Cremaschi, come al solito, la dice molto lunga sul soggetto (lui). Solo un clamoroso fesso ambirebbe a salire sul carro del perdente, e chi sia, fra me e Cremaschi, quello che sta facendo questa operazione credo sia abbastanza chiaro. Laddove non lo fosse, vi faccio notare che Cremaschi ancora non capisce, poverino, quello che oggi perfino Foreign Policy non ha difficoltà a dire, ovvero che l'euro è incompatibile con la democrazia. L'euro non è una moneta, è un metodo di governo. Qualcuno (io) lo aveva detto chiaramente nel 2012 (allegando la sterminata lista di tutti quelli che lo avevano detto prima), rivolgendosi alla sinistra, prima di fare un'operazione semplice, ma essenziale: dare un'occhiata al primo grafico di questo post. Se lo avessi fatto, avrei risparmiato il fiato. Un paese nel quale la quota salari subisce un simile crollo è un paese nel quale visibilmente la sinistra non c'è! Il motivo per il quale non c'è, del resto, è legato a quello che tutti sappiamo: l'adesione a un progetto di integrazione monetaria che, come tanto chiaramente diceva Barca (quello comunista) nel 1978, sotto lo schermo dell'europeismo (l'ultimo rifugio delle canaglie) era sostanzialmente un progetto di deflazione salariale antioperaia. Ora, dopo quasi quarant'anni di globalizzazione, possiamo vedere (e il mio ultimo libro lo documenta) come l'euro sia stato uno strumento essenziale per esasperare le dinamiche della globalizzazione finanziaria qui da noi, trasferendo a un livello sovranazionale (e quindi in re ipsa subdemocratico) molte decisioni attinenti al conflitto distributivo (e la prima è la scelta del tasso di inflazione).
Che una cosa fatta per far circolare meglio il capitale finanziario non potesse essere essenzialmente pro labour dovrebbe essere, del resto, e avrebbe potuto essere (e abbiamo visto che in effetti era) piuttosto evidente.
Ma tutto questo il patetico Cremaschi non lo sa, o se lo sa non lo capisce, o se lo capisce se ne fotte.
Cioè si fotte di voi, dei vostri figli, del vostro benessere, del vostro futuro. A lui interessa solo riscattare lo schiaffo di Milano, salendo a bordo del nuovo Titanic politico, del quale ci segnala orgoglione la matrice pro-euro, cioè antidemocratica! Lo ha capito, il furbo Cremaschi, che fuori dall'euro non v'è poltrona, per lui come per chiunque altro.
Ma grazie, Cremaschi! Landini è pro-euro? Sai che se non ce lo avessi detto tu non ce ne saremmo accorti? Ora, se Landini non fosseuno sprovveduto, forse gli converrebbe prendere le distanze, ma anche no. Cremaschi chi? Che rilevanza possono avere le parole di uno che contava poco, e ora non conta niente? Nessuna. Si riportano infatti qui come documento antropologico (nel senso dell'antropologia criminale, non culturale), certo non come contributo al dibattito, che è chiuso. Ormai perfino Zingy ha capito qual è il problema, con i consueti tre anni di ritardo su di me, e il consueto trentennio di anticipo sulla "sinistra". Oh, quale tristo spettacolo, vedere un sindacalista "de sinistra" sorpassato in termini di consapevolezza politica e di difesa dei valori democratici da un ordinario dell'università il cui nome è un invito!
La giornata volgeva così alla mestizia, ma poi ha cambiato bruscamente corso,regalandoci un momento di viva ilarità.
Ricordate il video che faceva esultare di gioia i sellin-tsipriot-appellisti? Sì, quelli per i quali un altro euro è possibile: basta andare a Bruxelles a sbattere i grugni sul tavolo (potremmo mandarci Cremaschi: in materia di sbattimento di grugni è uno specialista, deve fare solo l'upgrade dalle nocche dei compagni al tavolo dell'IKEA...).
Ed ecco il secondo QED (46): oggi il Rodomonte del Pireo ha smentito di aver mai fatto il noto gesto, quello che ha mandato in brodo di giuggiole tutte le cutrettole tsipriote, le Marie Barbise che aspiravano ad invulvarselo (Gadda docet) il vero maschio.
Eh, ragazzi, non vorrei dirlo, ma l'elettorato femminile dentro (indipendentemente dalla struttura dei genitali esterni) è e resta il nostro principale problema: che sia Renzie, Boldrin, o Varoufakis, quanto piace il mastio alla folla, che è femmina!
E certo il povero Cremaschi aspira al ruolo di mastione.
Ma di lui non resterà che la rima (non quella in "aschi", s'intende).
Gli andrà sempre meglio che a Varoufake.
Si era nascosto dietro a un dito medio. Oggi scopriamo che il dito medio (secondo lui) non c'era. E quindi di Varoufake non resterà niente...
Eppure sarebbe stato così semplice: sarebbe bastato seguire l'ordine. Prima ti spiego cos'è l'euro, e poi fai il nuovo soggetto politico, che altrimenti nuovo non è: è vecchio, fascista, e traditore, come nei fatti è stata la prima Troika.
Che è poi quella dalla quale il nuovo soggetto politico trae il caro leader.
Tout se tient.
Poi uno s domanda perché i lavoratori non si iscrivono più ai sindacati...
RispondiEliminaIl mercato è il mio pastore
"vi faccio notare che Cremaschi ancora non capisce, poverino, quello che oggi perfino Foreign Policy non ha difficoltà a dire, ovvero che l'euro è incompatibile con la democrazia"
RispondiEliminail fatto è che a Cremaschi (e a quelli come lui, Dio ce ne scampi!) della democrazia non frega assolutamente nulla. Si tratta solo di uno strumentucolo utile per poter ciarlare, brandendo la libertà di opinione (sempre sia lodata). Se potesse comandare con poteri e struttura ditatoriale, lo preferirebbe di gran lunga.
Che schifo, e che tristezza.
Questa e' l'agenda Varoufakis (Ambrosetti):
RispondiEliminahttp://yanisvaroufakis.eu/2015/03/15/presenting-an-agenda-for-europe-at-ambrosetti-lake-como-14th-march-2015/
E questa invece e' l'analisi della Le Pen:
http://vocidallestero.it/2015/03/16/marine-le-pen-reazioni-allannuncio-del-quantitative-easing-di-draghi/
Ovviamente io sono dalla parte della Le Pen che non tergiversa e affronta il problema Euro con la consueta chiarezza e grinta
P.S. Lasciamo perdere i sindacalisti; a 200 metri da casa mia c'e' il villone degli eredi di Lama; roba da operai!
Consiglio ai tanti Cremaschi-Landini-Camusso la lettura di questo libro:
RispondiEliminahttps://rwer.wordpress.com/2015/03/15/feudalism-fascism-libertarianism-and-economics/
L'idea che per uscire dalla crisi o che per far ripartire l'economia stagnante, ormai da più di un decennio, si debba ricercare forme di contratti di lavoro sempre più bassi e sempre con meno diritti, piuttosto che su investimenti su sviluppo e innovazione, è ancora più rafforzata dall'andamento sempre più negativo delle spese per ricerca e sviluppo nel nostro paese, in sintesi oggi abbiamo una spirale di bassi salari (diritti fortemente ridicolizzati), scarsa innovazione, e bassa crescita della produttività del lavoro. Questa flessibilità del lavoro abbassa solo la quota salari in una competitività caratterizzata dal più alto livello di disoccupazione della storia italiana che amplifica i conflitti sociali e rende sempre meno forte un competitor del mondo del lavoro a scapito del capitale.
RispondiEliminaLa caduta della quota salari si concentra nell’ultimo decennio del secolo scorso ed è molto più forte che negli altri paesi. Tra il 1991 e il 2000 essa è scesa di 8,82 punti percentuali in Italia, mentre è scesa di 3,23 punti nell’area Euro a 12, di 1,08 punti in Germania, di 2,15 punti in Francia ed è salita di 0,3 punti negli USA.
Quando il lavoratore, spinto dal bisogno, cerca di preservare il proprio reddito lavorando di più, sia in termini di tempo, sia producendo di più nello stesso tempo, egli rende ancora più gravi gli effetti nefasti della divisione del lavoro. Il risultato è il seguente: più egli lavora, meno reddito riceve, e ciò per la semplice ragione che nella stessa misura in cui egli fa concorrenza ai suoi compagni di lavoro, egli fa di questi compagni di lavoro altrettanti concorrenti, che si offrono alle stesse cattive condizioni alle quali egli si offre, perché, in ultima analisi, egli fa concorrenza a se stesso, a se stesso in quanto membro della classe lavoratrice.
EliminaQuesto scriveva nel 1847 uno che se ne intendeva....
@ black
EliminaLa quota salari scende, ma non per tutti. Quando ho iniziato a lavorare, nel 1985, i funzionari avevano come benefit l'automobile, di classe medio bassa (le allora Fiat Tipo e simili, max 1.3) ed i dirigenti le medie (Prisma, Regata, max 1.6). Negli anni, nei decenni, si e' allargata a dismisura la differenza fra dirigenza e volgari impiegati, nella misura che i funzionari non hanno piu' nessun benefit, ed i dirigenti viaggiano su Audi A4 e pari simili. Quindi si sono centralizzati i profitti, al prezzo di uno scadimento generale della qualita' finale del lavoro. Perche' si potra' anche lavorare di piu', sotto minaccia, ma la maggior parte dello sforzo sara' dedicata alla dimostrazione di aver lavorato, non al lavoro stesso.
No, un altro gatekeeper no, please. Ormai non ci sono più cancelli liberi!
RispondiEliminami domando e vi domando, se Draghi e i suoi discepoli sono così intenti a dare sfogo alla ripresa dei prezzi, quale miglior occasione se non incentivare la crescita dei salari che come impatto ed effetto crea una inflazione interna alta e sostenuta creando competitività verso l'alto, al contrario la maggiore flessibilità friziona il costo dei salari deprimendo oltre al suo costo anche i suoi diritti.
RispondiEliminaVorrei sapere se questa considerazione è corretta o meno.
Grazie
A patto che possa farlo, purtroppissimo Draghi è seduto nel lato sbagliato della storia. Che facciamo ce li alziamo da soli (i salari?)
Eliminadai per scontato (almeno mi pare di notare) che la crescita dei salari abbia necessariamente un forte impatto sull'inflazione, quando invece e' riconosciuto che in periodi di crisi di domanda (e in particolare di alta disoccupazione) tale impatto e' decisamente relativo. Inoltre, mi pare di intuire (ma magari mi sbaglio) che assumi che inflazione=brutto, quando invece anche questo e' fortemente relativo.
EliminaNon ho invece capito di quale competitivita' parli quando scrivi di creare "competitivita' verso l'alto". Buona giornata!
Draghi non aumenterebbe mai i salari per i tanti motivi che lui conosce bene, tra cui: se aumenti i salari dei paesi meridionali c'è il serio rischio di peggiorare la bilancia dei pagamenti degli stessi.
EliminaL'euro è una fregatura a prescindere. Sia che lo guardi con l'occhio sinistro, sia che lo guardi con l'occhio destro.
Poi la competitività verso "l'alto " non credo che esista. O forse esiste solo in un qualche talk show televisivo o nella testa del compagno Landini.
Ma spero di sbagliarmi.
Cremaschi! Chi era costui? (cit.)
RispondiEliminaun altro Carneade che non brillando di luce propria cerca con qualche goffo tweet di attirare l'attenzione di qualche riflettore...
Mah!
Simul stabunt simul cadent : la Storia spazzerà via tutta questa gentaglia di governo e di opposizione, di confindustria e di sindacato. Sono tutte dramatis personae che recitano ( il biglietto di ingresso a teatro lo stiamo pagando da sempre noi ) una tragicommedia che presto vedrà calare il sipario.
RispondiEliminaLE CHIACCHIERE AMMUTOLISCONO DI FRONTE ALLE DURE REPLICHE DELLA STORIA ( Hegel ).
Il problema è che la storia insegna che saremo anche noi spazzati insieme a loro.
EliminaFare il sindacalista è sempre meglio che lavorare in fabbrica, questo vale per Cremaschi ma anche per Landini!
RispondiEliminaPerò la prostituta dà via e rischia del suo, Cremaschi, Landini, sindacati e partiti "de sinistra" lo fanno con le vagine degli altri.
EliminaNon è una differenza di poco conto.
Silvia
EliminaIn maniera più fine e meno evidente la danno via anche loro.
C'è quella d'alto borgo e quella di periferia.
Altrimenti tante "ingenuità" non si spiegano.
Poi certamente, loro lo fanno per scelta, noi no.
Anche quella d'alto rango dà via del suo, continuo a vedere più affinità con i papponi.
EliminaForse hai ragione.
EliminaE forse a molti, inconsciamente, darla al posto loro piace pure.
La citazione del film di Woody Allen merita da sola la mia stima eterna nei suoi confronti.
RispondiEliminaBuona giornata
Allo stato attuale il sindacato, ed intendo tutte le sigle, subisce ed accetta di buon grado la ccoptazione all'interno della governance. La funzione svolta si limita a due aspetti fondamentali, assurgere il ruolo di mediatore dialettico fra forza lavoro e stato e conservare, solo in apparenza, la matrice ideologica dal quale trae origine. Il pericolo che i lavoratori, orfani di organizzazioni rappresentative che possano effettivamente difenderne i diritti, possano trovarsi lusingati da nuove correnti politiche nazionaliste e di destra costituisce una preoccupazione per l'attuale élite neoliberista. Il sindacato diventa, dunque, un mero strumento di policy in mano elites. Secondo me aspettarsi un ammutinamento a favore di posizioni euro critiche e di aperta contestazione delle politiche deflazionistiche è un'ipotesi che mi auspico con tutte le forze ma di difficilissima realizzazione.
RispondiEliminaProfessore , c'è un proverbio siciliano che fa cosi " nfina l'ultimu piducchiu avi a tussi"
RispondiElimina"anche l'ultimo pidocchio ha la tosse , il senso credo sia facilmente intuibile se riferito , come in questo caso all'autore di quell'inutile post di rivalsa , che lascia intendere un qualche genere di vittoria di Pirro che in realtà non si è nemmeno verificata , in conclusione , gente inutile che ha fatto , fa e continuerà a fare solo danni alla Sinistra!
Pur ammettendo di non poter mai sapere tutto sull'argomento euro, dopo aver letto i due libri, aver seguito il blog per 2 anni e ascoltato molte conferenze su YouTube, posso umilmente dire di aver capito abbastanza, del resto come ci possono essere dubbi? Rimane la grande amarezza di vedere smantellati welfare state e partecipazione statale nei settori cruciali della grande industria; sono convinto che essi siano stati avviati in fase di smantellamento proprio perché stavano dimostrando al mondo intero, ed in particolare ai paesi anglosassoni, di funzionare molto bene... funzionare in senso assoluto si intende, non per gli investitori privati a cui rimaneva meno spazio di manovra, e mi riferisco qui alle assicurazioni private per la sanità, per le pensioni, alle scuole private, ai grandi industriali privati, ecc. Questo il vero motivo del ritornare alla "durezza del vivere". L'euro solo lo strumento per attuare tutto questo, propagandato come soluzione per affratellare i popoli europei, come risposta alla globalizzazione.
RispondiEliminaLa cosa che veramente mi lascia perplesso é che a fronte di questo periodo storico di cui credo si studierà e si discuterà a lungo é che la maggior parte degli storici/storiche piddini/piddine che conosco non abbiano capito assolutamente niente. Ma proprio niente niente niente. Essí che le loro condizioni economiche, non certo brillanti, avrebbero dovuto scatenare delle riflessioni. Penso che la prima generazione di Italiani che abbia avuto l'opportunità di avere accesso alle università in massa (grazie al sistema che si sta smantellando), abbia grandemente fallito a far fruttare il sapere che era stato loro dato. Lo hanno usato per vantarsi "del pezzo di carta". Peccato.
Quelli che sanno abbastanza sull'euro si sono già espressi.
EliminaA me basta capire. A me è successo così, prima pensavo le cose che sentivo in tv e sui giornali, ma più ci pensavo più mi rimanevano zone d'ombra perchè, non essendo corrette, non le capivo. Dopo aver fatto il tuo stesso percorso ho finalmente capito che erano falsità (o alla meglio verità parziali), e una volta capito le zone d'ombra si sono rischiarate. Una volta raggiunte dalla luce non si oscurano più.
Purtroppo rimane il problema di rischiarare le zone d'ombra degli altri, ma questa è un'altra storia.
La maggior parte dei piddini, per un motivo e per l'altro, pensa ancora di stare bene.
EliminaC'è un posto del corpo dove non batte mai il sole, giù in basso.
Ecco, quando si schiarirà quella zona d'ombra, solo allora molti piddini forse si cominceranno a chiedere il perché adesso ci batte il sole.
:-)
Quite Easily Done
RispondiEliminaIo invece sono sempre più incazzato. Chi parla di "complottismo" non ha capito nulla: il complotto c'è ed è davanti ai nostri occhi. Purtroppo "la gggente" si beve le cazzate che ci vengono propinate sui mass-media (mai termine fu più corretto) e "la colpa è tutta di abbbberluscone". Vedere gli ultimi articoli di FOA sul blog del Giornale per le recenti "perle" di governo. Oramai sono al punto che difficilmente rivolgerò più il saluto a chi ha più di un puntino sulla "i" di "idiota".
RispondiEliminaArgomento del consenso estrinseco troppo ricorrente e disperato perché la guerra è perduta da sempre. Scava scava vedrai che anche Cremaschi non è poi così male. È una iperbole equilatera riferita agli asintoti, e sugli assi c'è insulsaggine-consenso sull'asse x, e sulle ordinate c'e pensiero-sfiga. Altro che estetica, magari almeno fosse così, si potrebbero prendere i provvedimenti di cosmesi insistita, mantelle variopinte, e al limite pure chirurgia, tanto gettonati dall'altra metà dell'universo; dopo una vita di riflessione sembra viceversa che sia proprio l'insulsaggine che fa essere attraenti. Il pensiero confina con sensibilità, e il primo è decisamente roba troppo ingombrante per chi decide di avere il monopolio della seconda.
RispondiEliminaAlla fine ci sarà pure un motivo per cui uno si rassegna a ragionare solo degli argomenti di fondo della Nappi, per poi meglio rompersi la testa di pensieri.
(..)Gli occhi spiritati dell'eredoluetico oltreché luetico in proprio, le mandibole da sterratore analfabeta del rachitoide acromegàlico riempivano di già l'Italia Illustrata: già principiavano invaghirsene, appena untate de cresima, tutte le Marie Barbise d'Italia, già principiavano invulvarselo, appena discese d'altare, tutte le Magde, le Milene, le Filomene d'Italia: in vel bianco, redimite di zagara, fotografate dal fotografo all'uscire dal nartece, sognando fasti e roteanti prodezze del manganello educatore.(..) dal Pasticciaccio
RispondiElimina(..)poi l’allusione del successo di Mussolini soprattutto fra le donne, secondo una prospettiva misogina che Gadda adopera costantemente nel parlare delle fortune popolari di Mussolini (le “Marie Barbise” sono le donne in massa della piccola borghesia e delle classi popolari, e il termine è tipicamente milanese, tanto per indicarne una ulteriore varietà linguistica; c’è la definizione sprezzante di Mussolini come affetto da sifilide e nato da padre sifilitico, l’altrettanto marcato disprezzo per l’aspetto “da sterratore” del Duce, la definizione in termini di antropometria criminale, ricavata dai trattati di Lombroso, dello stesso Mussolini (“rachitide acromegalico”: affetto da rachitismo, con le ossa facciali ingrosssate inmodo abnorme). Ma dopo, il tono linguistico si alza di colpo per rilevare meglio lo stacco fra la frenesia oscena della ammirazione femminile per Mussolini e i riti matrimoniali che dovrebbero essere sacri e che, invece, in questo modo finiscono irrisi: anche per ulteriori creazioni linguistiche di intento spregiativo: ci sono “untate di cresima” e “già principiavano ad invulvarselo”; c’è “redimite di zagara” cioè inghirlandate di fiori d’arancio matrimoniali, con il gtermine “redimite” derivato dal Carducci, con un ulteriore intenzione di beffa nei confronti di un poeta da Gadda sempre irriso per il carattere oratorio e magniloquente della sua poesia; c’è “all’uscire dal nartece” per dire in forma parodica “all’uscita della chiesa” essendo il nartece ilportico con colonne o vestibolo che precede la facciata della chiesa. Abbiamo il toscano “micolo” per minuzzolo, frammento; l’0altro Toiscano “Strangullavano” per indicare lo stao delle dame in orgasmo, mezze soffocate dall’invocazione del nome di Mussolini durante il rapporto sessuale (“i singhiozzi venerei”; e prima c’era stato il “manganello educatore”, tipico emblema della voiolenza fascita trasferito alla funzione di facile metafora fallica).
C.E.G. – Romanzi – A cura di Giorgio Bàrberi Squarotti - UTET – Note ai Testi
Povero Cremaschi: 6:0 - 6:0 - 6:0, cappotto e a casa... XD
RispondiElimina"Ed ecco il secondo QED (46): oggi il Rodomonte del Pireo ha smentito di aver mai fatto il noto gesto, quello che ha mandato in brodo di giuggiole tutte le cutrettole tsipriote, le Marie Barbise che aspiravano ad invulvarselo (Gadda docet) il vero maschio."
RispondiEliminaPer forza, il gesto del dito medio va assolutamente negato, perche' ora si cerca di accreditare un altro tipo di immagine (e non si puo' fare a meno di notare gli inquietanti paralleli con le interviste rilasciate a Chi dai nostri 'Renzusconi' - vedi in google le immagini delle copertine associate alla ricerche "Chi Renzi" e "Chi Berlusconi").
Questa intervista (che mi e' sembrata particolarmente vomitevole) sara' probabilmente la prima di una lunga serie:
http://www.parismatch.com/Actu/Economie/Avant-la-bataille-Yanis-Varoufakis-725030#
Va be' però bisogna capirli: è tutta gente che nel '39 sarebbe stata felicemente nell' NKVD... il grande progetto eurista da loro la speranza di entrare a far parte, prima o poi, di una élite di tal fatta. :D
RispondiEliminaLeggo i suoi post e penso che c'è una speranza ancora. Poi sento le dichiarazioni di Landini che vuole fondare un nuovo movimento oppure leggo i commenti agli articoli di Repubblica e Corriere e capisco che siamo spacciati.
RispondiEliminaDal QE al QED...
RispondiEliminaSempre w il secondo !!
EliminaCome mi ha rinfacciato con triste ironia uno diversamente di sinistra, "Hai una visione leggermente moralistica della politica". Perché vorrei che si dicesse la verità... E va bene, ma a me piace così, peraltro a dire cazzate è sempre meglio Renzi. Che alternativa si potrà mai essere altrimenti?
RispondiEliminaP.S. Ammirevole la pazienza con cui sopporta che il filosofuzzo in impermeabile si appropri di una delle sue definizioni più riuscite. L'avevo notato già in diretta al goofy... '13? e pensavo che la citazione fosse implicita.
Mi da però terribilmente fastidio vederla per iscritto su twitter in quelle immagini che diffonde, appiccicata al di lui nome mellifluo con un font mellifluo e la faccia da piacione più merdosa della Terra, il tutto in una qualità Paint abborracciata che offende più della mancanza di correttezza accademica.
So che non lo asfalta perché ormai è in un altra categoria e il fenomeno si smerda benissimo da solo. Giusto per dire che ce ne ricordiamo.
purtroppo alberto questo paese in termini di consapevolezza e di personale politico è una catastrofe. landini insieme alla vecchia sinistra impresentabile andrà a coprire un vuoto elettorale. il vuoto politico si amplierà a cratere
RispondiEliminaMi scusi, profe.
RispondiEliminaMa "son contento di non essermi sbagliato sulla persona" non si riferisce a Landini?
Perche' io ero rimasto che Cremaschi aveva litigato di brutto con Landini, e da qui il suo giudizio che vede confermato .Su Landini, non su di lei
Non sapevo del litigio, ma ho avuto la stessa impressione.
EliminaTroppo severo col povero crema(FI)aschi professore!! Lasciamo la sinistra (questa (a)sinistra sindacalizzata, politicamente corretta e libertaria) affogare nella propria palude...prima o poi sorgeranno soggetti nuovi e con maggiore consapevolezza...dovrà prima risalire la melma del berlusconismo e compiersi la putrida parentesi ventennale del post prima repubblica. Ci ha giá pensato renzi completando la liquidazione della vecchia dirigenza post comunista piddina. Bisignerá solo aver pazienza e aspettare in riva al fiume... o sulle " vette dei sapienti" per vedere affollarsi ancora figure patetiche come cremaschi e landini prima che scompaia il loro sottobosco. Dopodiché dalle loro ceneri nascerà qualcos'altro...magari non l'araba fenice di un nuovo partito ma almeno una soggettivitá nuova in grado di emanciparsi dalle vecchie logiche abbiette del vivi e lascia vivere e del tiramo a campá degli ultimi 20 o 30 anni che hanno dominato a sinistra in Italia.
RispondiEliminaIn questa giornata mi ha allietato due volte facendomi ridere di gusto.
RispondiEliminaLa prima volta in realtà grazie al tapino da lei incenerito. Figurarsi lei che chiede udienza (!) a Landini (!!) mi ha fatto sganasciare. Come le ho scritto su Twitter: un po' come vedere il duca di Brabante chiedere udienza a un suo bracciante…
La seconda volta quando ho letto - da solo in macchina ritornando in studio dopo aver visitato alcuni clienti - delle Marie Barbise… sono scoppiato a ridere come un pazzo provocando lo sgomento dei miei vicini di traffico… però dovrebbe sapere che la Maria Barbisa ben nota al Gadda oggi è stata rimpiazzata dalla sua nipote sbarazzina Ada La Pelada…
Vabbé, vorrà dire che la prossima volta che viene a Pastrufazio la porto a mangiare all'Isola. Ma senza farisei al seguito!
Comunque, per restituire serietà e compostezza al blogghe direi di chiudere l'intervento segnalando all'inclito pubblico la decadenza del capitalismo occidentale quale si evince da alcune immagini che attestano la pericolosità della metropolitana di New York
http://www.corriere.it/foto-gallery/moda/news/15_marzo_12/modelle-passerella-metropolitana-new-york-f82f9298-c8c1-11e4-9fa6-f0539e9b2e9a.shtml
e delle strade di Londra
http://lookdavip.tgcom24.it/per-heidi-klum-in-giarrettiera-a-buckingham-palace/#gallery/47663/heidi-klum-londra-buckingham-palace-lingerie-heidi-klum-intimates
Pare che Bruxelles abbia «proposto che Atene blocchi il pagamento degli stipendi e delle pensioni per uno o due mesi. Questo, secondo l'Europa, servirebbe ad affrontare subito il problema della liquidità e a trovare una soluzione al problema greco di come rimborsare la tranche del prestito ai creditori».
RispondiEliminaVolendo spingersi oltre si potrebbe imporre per legge che si mangi una sola volta al giorno, oppure si potrebbe accoppare una percentuale x di greci, così famo prima.
Io proprio non li capisco, il blocco degli stipendi e pensioni posticiperebbe solo i pagamenti. Ma in uno/due mesi non ce la fanno a scovare tutti i contrabbandieri ed evasori fiscali? :-P
EliminaPotrebbe essere la soluzione standard per la convergenza de debiti pubblici per quei paesi che lo hanno superiore alla VIRTUOSA circa 80% sul PIL. Insomma il Fiscal Compact attuato in modo sicuro e due mesi annui di stipendi e pensioni fanno circa 4 punti di PIL, circa 1 punto di surplus annuo tra la differenza tra costo interessi e avanzo primario che andrebbe a ridurre il debito. Ovviamente la cosa va ben organizzata e i VIRTUOSI sono maestri in queste operazioni pianificate. Ci sono dei rischi, sia di natura macroeconomica che di tenuta sociale e di democrazia, ma possono essere tranquillamente tenuti sotto controllo.
EliminaQuesta cosa imbecille di un povero fesso, mi fa capire che la strada è davvero lunga e dfficile per uscirne fuori; ovvero se dopo quanto accaduto in Italia ed in UEM, in termini di livelli salariali, di garanzie (su cui per inciso, si dovrebbe fondare la nostra Repubblica e su cui era basata la tenuta della stessa società) di essere un cttadino ed un un lavoratore almeno dotato di elementari dignità e garanzie che rendano la sua vita e quella dei suoi familiari degna di essere vissuta, cose ormai analizzate e di cui si è dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio la causa legata al vincolo esterno associato alla moneta unica vedi anche i nobel, se proprio non vuole ascoltare Bagnai, e vedi addirittura Vítor Constâncio, il quale afferma testualmente:
RispondiElimina[Slide 9: External adjustment and total borrowing requirements]
The recent European Commission’s Spring Forecast foresees that for this year, with the exception of Greece with a deficit of just -1.1% of GDP, all other countries under stress will be in current account surplus. It is important to underline that this achievement is not only the consequence of recession and lower imports, but is also the result of a quite dynamic performance in exports of goods and services, close to or above the euro area average, again with Greece being the exception. However, the significant adjustment made by the stressed countries has been achieved at high cost in terms of growth and particularly in some cases in terms of unemployment..
Ribadisco poi, che come conseguenza, di tali comportamenti, in cascata, seguono analoghe riduzioni di livelli per le imprese ed i relativi proprietari. L' atteggiamento dei capi delle loro organizzazoni, è esattamente e specularmente dissennato e stupido, come quello di coloro che rappresentano i lavoratori.
...che poi uno vede questi dati e capisce che la rivolta dei sindacati alle parole di Monti che, per sue ragioni, dice "la concertazione è la madre dei mali dell'Italia" non è dovuta ai danni ai lavoratori ma più probabilmente al fatto che, senza quel tavolo, le chance di una carriera politica si ridurrebbero notevolmente.
RispondiEliminaè dura per uno che si ritiene intellettuale scoprire di non aver capito cose che (data l'età e le frequentazioni) dovrebbe masticare.
RispondiEliminainsomma, come al solito: è dura ammettere di non aver capito un cavolo.
dobbiamo chiamare Freud?
Di certo sono persone rancorose e invidiose.
Poca roba..
Paradossalmente i sindacati sono l'unico organo istituzionale che potrebbe far funzionare il capitalismo.
RispondiEliminaPurtroppo basta andare a vedere "la fine" che han fatto tutti i loro leader per capire quanto si sia distanti dalla soluzione.
A proposito di Cremaschi vale il "Non ti curar di lor..." Una domanda a proposito del grafico Quote Salari: Perchè la linea della Germania inizia nel 1990? Prima come andava? (Provo a rispondermi ma forse sbaglio) Forse perchè prima della riunificazione i dati non erano comparabili...? Ma la Quota salari della sola Germania Ovest?
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