L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Non glielo volevo dire perché mi sembrava una sviolinata, ma anche a me quel grafico mi piace molto. E' così bello, e di comprensione talmente immediata, che mi viene quasi da considerarlo un'opera d'arte (lo so che qui l'ho detta grossa).
Troppo buono. In effetti ci sarebbe da fare un ragionamento su quel tipo di grafico, che può essere migliorato, anche perché per apprezzarne il significato bisogna avere in mente quello che l'economista standard pensa della cosiddetta "convergenza" (che non è quella dei pneumatici). C'è aria di post tecnico ("americano, facce Tarzan...").
No, perché nessuno l'ha fatto (meglio così). La foto mi è stata cortesemente inviata seduta stante da Yulia Vertakova, una collega russa (ce ne sono parecchi di russi qui).
Quello con l'economia dell'Eurozona che s'apre come una banana contro il muro del reddito pro capite? Chi guadagna meno perché si indebita e chi guadagna meno per prestare di più, il lavoro rende meno per tutti, ma chi lavora sui soldi si ingrassa. Con tanta informazione e così emblematico, come poteva non piacere l' "effetto banana"?
La sintesi estrema di significato e comprensibilità È arte. Quel grafico è una vera punta di diamante. Un giorno sarà un classico, e lo chiameranno "diagramma di Bagnai".
Chissa' che significa che la corruzione percepita e' al 90%. Che il 90% ha percepito soldi con episodio corruttivo? Oppure che il 90% pensa che in italia ci sia corruzione? Ovvio che c'e', come c'e' la criminalita' organizzata, gli omicidi ecc. Quindi il 10% pensa che non ci sia?
Infatti la follia di un indicatore così è che non ha alcuna attendibilità. Se nessun quotidiano parlasse di corruzione, allora sarebbe allo 0%. Follia.
E' permesso un OT? L'altro giorno, durante una ricerca sul web, mi sono imbattuto in questo. Mi sembra di capire che sia una specie di indice del WC, ovvero di Washington Consensus, (ma temo vada bene anche nell'altro senso). A parte la “lieve credibilità scientifica” a me ha colpito l'enfasi data alla “corruzzzione”. L'indice generale è la media, infatti, di dieci indici: Business Freedom, Financial Freedom... e Freedom from corruption. E indovinate come viene calcolato questo indice della corruzione. Utilizzando il CPI di un nostro vecchio conoscente: Trasparency International ovviamente! Come direbbe il professore: Tout se tient.
il grafico dei percorsi l'ha capito pure mia madre (77 anni). In effetti già quello simile, che avevi proposto su twitter sulle abitazioni, era intrigante. LA POTENZA DEI DISEGNINI
Professore volevo chiederle cosa ne pensa dell'odierna sparata di Draghi "se non ci fosse l'euro ci sarebbe più disoccupazione" anche se mi rendo conto che ne avrà piene le "cosi dette" di questi sproloqui da parte di persone che per l'importanza dei loro ruoli dovrebbero avere la razionalità di dire veramente come stanno le cose :D!
Non ha parlato esplicitamente di euro, tuttavia il concetto di "trincerarsi dentro i confini nazionali" alludeva soprattutto a quello. Ma alla fine, che altro poteva di'? Razionalmente Marione nostro difende la cadrega, il copione è già scritto. Poi chiedesse al suo vice per i vuoti di sceneggiatura...
PS_Immancabile la botta sulle troppe microimprese italiane improduttive (come la spesapubblica, ovvio). Sei piccolo? La morale è sempre la stessa...
Se devo essere schietto , sto perdendo la speranza , sinceramente , per tanti motivi di cui l'euro non è neanche l'ultimo , problemi familiari e quant'altro contribuiscono al 70% , non c'è una luce in fondo al tunnel ( e badate bene , sono cosciente che potrebbe essere anche un treno in corsa e non il sole quello alla fine della galleria) e penso da un po di tempo che forse non valga più la pena credere in nulla , tanto fatta salva la buona fede iniziale , finisce che a rimetterci non sono loro ma noi. Scusate lo sfogo e se il commento non passa va bene :) , questo non è certo un forum di sfogo della nostra rabbia o almeno della MIA!!
Devo dire che è sempre interessante ascoltare gli interventi del presidente Draghi soprattutto per capire cosa hanno in mente le elite che con governano. Secondo me tutto quello che ha detto al parlamento italiano è discutibile.... per me è imbarazzante che un banchiere vada in un parlamento a parlare di riforme strutturali!!!! E' la prova più macroscopicamente evidente della sudditanza della politica nei confronti della finanza. Una cosa del genere non credo sarebbe potuta succedere nella cosiddetta prima Repubblica, dove era scontato che il governo dello Stato fosse di competenza delle istituzioni democratiche. Interessante come anche per il Presidente Draghi la produttività sia solo una questione tecnologica o al massimo di riallocazione delle risorse tra imprese esistenti, che è poi un modo molto diplomatico per teorizzare che le imprese meno produttive dovrebbero scomparire. Che la produttività possa dipendere anche dalla domada aggregata è un'idea che al nostro presidente non passa neanche per la testa. Del resto è comprensibile.... nella sua posizione io farei lo stesso. Se dicesse il contrario, qualcuno potrebbe fargli notare che aumenti di produttività del lavoro si potrebbero ottenere tramite il rilancio della domanda interna grazie ad adeguati aumenti salariali.
Interessante anche la sua osservazione secondo cui l'obiettivo di inflazione al 2% è un obiettivo di "medio termine", modo anche questo molto diplomatico per tacere la sua incapacità di prevedere il timing del rientro dell'inflazione nella zona euro entro i limiti programmati a seguito della manovra espansiva di politica monetaria.
Dal momento che diversi OT sulla corruzione vengono pubblicati, voglio provare a dire la mia anch'io, cercando di essere meno ipocrita possibile e meno politically correct possibile: tutti gli imprenditori che operano nei mercati esteri, soprattutto nei settori delle energie e prodotti petroliferi, edilizia e cantieristica in genere, ed altri (vedi ENI, Finmeccanica per i casi più recenti ed eclatanti…), ma proprio tutti (compresi quelli di altri stati), sanno che se vogliono minimamente avere una qualche chance di strappare l'appalto alla concorrenza devono ungere le ruote degli ingranaggi (ingranaggi al plurale!). Da questo non si scappa, checché la stragrande massa dei giornalisti non lo dica mai! Basterebbe riascoltare ed intervistare imprenditori italiani che hanno già parlato di questo negli anni 1992-1994 e non solo. La corruzione internazionale è prassi consolidata (non parliamo poi dei settori come quelli dove operano aziende come Finmeccanica…), per le aziende che vogliono operare in certi paesi, è un costo variabile da preventivare nel budget, così come lo sono i costi del personale in loco piuttosto che i costi delle trasferte ( mi sembra di avere letto nel blog qualcuno che diceva che i tedeschi addirittura la mettono a bilancio e la deducono dal reddito imponibile… non so se sia vero, ma direi che vi è una certa coerenza, perlomeno aziendale…). Nei paesi africani (per es.) se come imprenditore hai un qualsiasi progetto da presentare ai potenziali decisori, mettiamo per es. social housing, non riesci neanchè a presentare il company profile se prima non paghi ai potenziali decisori, come minimo, albergo + "gentile compagnia"! E non parlo di alberghetti di periferia ma di 5 stelle lusso in centro. Figuriamoci il resto… ( e non sto parlando con fantasia). Nei paesi arabi la "bakshish" è prassi consolidata da secoli, è norma… è il giusto riconoscimento ad un servizio d'intermediazione/supporting senza il quale non potresti mai varcare quella porta che ti serve. Anzi, se (assurdamente per loro) tu pretendessi di non pagarla verresti considerato una persona arrogante, poco affidabile e disonesta ed ogni porta verrebbe chiusa per sempre. Qui basterebbe ricordare, per chi non è più giovanissimo, quello che raccontava Andreotti qualche decennio fa sul caso ENI-Petromin…
Questa è la situazione reale di tutti i giorni, piaccia o non piaccia alle anime belle. E se i giornalisti italiani avessero un minimo di decenza e deontologia professionale (cosa che non hanno!), invece di mandare le solite campagne mediatiche sulla corruzione, dovrebbero fare vera informazione dicendo, per es., che tra corruzione internazionale e nazionale è meglio avere quella nazionale: con la corruzione internazionale s'importano servizi mandando verso il deficit la bilancia commerciale (rettificata…), mentre con quella nazionale può essere che una parte delle tangenti pagate a residenti italiani rientri (da HongKong, Cayman,… fate voi) nel ciclo economico del paese con relativi effetti moltiplicativi, magari anche tramite condoni e/o disclosure varie. D'altronde se il corrotto abita in Italia qualcosina spenderà pure da noi … Sempre i soliti giornalisti potrebbero anche dire che i 60 MLD annui di corruzione italiana sono una bufala e vengono fuori applicando ridicolmente una percentuale del 3% al nostro PIL, percentuale apodittica, derivata da una stima a dir poco semplicistica della Banca Mondiale. Ogni commento è superfluo! Che ne so magari potrebbero parlare di qualità delle opere e dei servizi rinvenienti da appalti truccati, piuttosto che sparare a c….zo cifre impossibili sulla quantità della corruzione. Segue
Continua: Ovviamente tutto ciò è pura utopia … sopratutto quando si tratta della categoria dei giornalisti italiani, che ancora in questo periodo ci stanno sfrantecando i cosiddetti con le solite stronzate a go go.
Senza considerare le "segnalazioni" che è necessario fare a diverse dogane estere affinchè operino con la dovuta efficienza. Non sono molto d'accordo con la tua preferenza verso una corruzione nazionale rispetto ad una internazionale. Con quella nazionale ritengo più facile una uscita di capitali, che magari prima entrano dall'estero, ma poi ci ritornano in modo da nascondere le prove. Con la corruzione internazionale invece la tangente potrebbe essere comunque estero su estero, ma l'effetto sarebbe l'acquisizione di un appalto e quindi un flusso finanziario (pulito) in entrata a fronte di una esportazione di beni e/o servizi. Ritengo migliore (sempre vendendola con un punto di vista puramente pragmatico e amorale) la seconda. Mentre la prima, sempre osservandola nello stesso modo, la vedo indefferente, anche se è ragionevole pensare che in generale sarebbe meglio che un appalto lo vincesse l'azienda più qualificata.
A proposito di bakshish, (non ricordo bene se il significato sia "grasso fragrante") posso risalire a più di qualche decina di anni fa. Ho sentito la prima volta questo termine riferito da un mio parete che è stato in Somalia nel periodo in cui all'Italia, dopo la II guerra mondiale, fu affidato il protettorato di quella regione del Corno d'Africa.Una prassi consolidatasi nei secoli e che resiste indenne tuttora. Non so se sia preferibile la corruzione nazionale a quella esercitata in altre nazioni, anzi credo che quella nazionale dovrebbe essere combattuta con pene severe. Ma con la classe politica che abbiamo è una pia illusione che ciò possa accadere, almeno fino a quando restiamo piuttosto inerti (mi riferisco alla vasta schiera di non votanti). Per quanto riguarda la corruzione nei paesi esteri sarei più incline a lasciar fare ai governi locali, studiando meglio la legislazione tedesca al riguardo!
@The Max Certamente , infatti potremmo dire che per l'azienda è un costo pluriennale a fronte dei futuri ricavi in entrata per la commessa presa. Al di là del giudizio morale o etico, da cui volutamente prescindo per staccarmi da tutta la marmellata mediatica, ipocrita, buonista e teleguidata.
Forse anche l'azienda che applica condizioni di lavoro e di sicurezza più legali, cosa che come si sa negli appalti è sovente un miraggio, per ingrossare i fondi disponibili per le tangenti, tra le altre cose. Puntare sull'idea di "nazione" significa, piaccia o no, anche questo.
“ (…) centrodestra e centrosinistra «difendono gli stessi precetti, quelli del neoliberismo», e per occultare questa verità descrivono tutto ciò che sta fuori di loro come 'populismo'.” Citazione dall’ultimo articolo di Gilioli, che si può trovare qui.
Non sono d'accordo con l'orientamento di Gilioli, che è del tipo supponente/luogocomunista, ma il suo articolo è onesto e segnala un cambio di orientamento, quel cambio di orientamento al quale, come vi ho detto più volte, prima o poi sarebbero dovuti arrivare.
...peraltro, credo Gilioli sottovaluti nelle conclusioni il fatto che, con tutta la loro esterofilia, le varie merdine collaborazioniste che ci governano difficilmente daranno ascolto a un testo francese (avendo avuto uno che in Italia queste cose gliele urla nelle orecchie da alcuni anni)!
In altre parole, per attivare un dibattito in Italia, non ci sarebbe (e non c'è stato) bisogno di un low-seller francese...
Gilioli dice: "l'illusione-inganno lepenista secondo cui basterebbe tornare allo stato-nazione per restituirla ai cittadini, quando invece il suo recupero può avvenire ormai solo sul campo di battaglia europeo e globale, passando per ogni luogo di vita comune". Sappiamo benissimo che solo a livello di stato-nazione abbiamo (avremmo) ancora una sovranità democratica, centrata sulla Costituzione. In Francia lo ripete costantemente Sapir. Quindi quello di Gilioli (non ho letto Dion) è l'ennesimo appello a spogliarsi nudi di tutti i diritti (nazionali) che ancora abbiamo e a partire, ferocissimi e disarmati, per il campo di battaglia europeo. Magari con tappe in "ogni luogo di vita comune" che ricordano le "microresistenze" propugnate dal postmodernismo (sai che successo).
L'articolo di Gilioli ammette che il Nemico non è solo il populismo, ed è un fatto rilevante, ma invita a combatterlo legandosi ulteriormente le mani.
A proposito di Romania, leggendo un libro di Samir Amin:
"A recent serious study told us that 80 percent of Romanians reckon that “in the Ceausescu era things were better” (!) Could anyone look for a better sign of de-legitimization for the supposed democracy characterizing the European Union?"
To be honest, I cannot say if it was peer reviewed
Assessore della Lega in Toscana? Che vergogna.....Borghi è molto furbo...lui non avrebbe aderito a un partito non di centro destra per lei....a parti invertite. Quando la vedremo a cena con Brunetta vista la prossima alleanza?
Il solito fine pensatore politico. Senti, ti sei mai chiesto perché il tuo blog non lo legge nessuno? Risposta: perché io ho dietro i poteri forti. Creatività, personalità, indignazione.
Se vegeta non produce, suvvia. Tra l'altro ci sono passato nel 2003 credo, in moto. Appena passata la frontiera ci ferma la pula con la pistola laser, non quella di guerre stellari, quella che in effetti non è laser ma misura l'effetto Doppler e calcola la velocità (relativa). Dopo le prime "schermaglie" gli ho allungato venti evri e ho ripreso il viaggio. Dopo qualche chilometro ho trovato il mio amico fermo in uno spiazzo fangoso di un piccolo villaggio di frontiera attorniato da qualche ragazzina in ciabatte con lo sguardo sognante tra case rurali e poco altro. A me questi ossimori sociali fan sempre un certo effetto; prima poliziotti in tutto punto superatttrezzati tecno, poi la realtà rurale vintage della massima semplicità... A Sofia ricordo la mia Ducati rossa carenata che spiccava in una ambientazione che passava dal grigio marroncino al grigio asfalto in molte più che cinquanta sfumature. Nelle città vita molto cara, come da noi, nei paesi trovi cibi squisiti a prezzi ridicoli. Se uno gira solo le città non trova vere differenze, potere della globbalizzazzzzione. Poi la Serbia dove ho mangiato la carne di maiale più buona dell'universo conosciuto. Poi alla quinta frontiera, quella della Slovenia "abbiamo" scoperto che il passaporto era scaduto, ma chi è puro d'animo il ciel lo aiuta...ah, la Slovenia pare la Svizzera, bella, pulita e ben tenuta.
@toti tot il punto non è tanto comprendere la crisi ma come farla passare senza sommosse popolari. nel frattempo loro tramano e la rete di minacce (penso) aumenta di giorno in giorno.
il fatto che il sud con l'unità d'Italia si è liquefatto serve per farci capire che se distruggi il "capitale" (umano e finanziario) di una regione allora sarai ko vita natural durante. MA QUESTE COSE qua ce le diciamo da 3 anni e mezzo! se non le avessimo scritte è ovvio che faremmo la figura di quelli che cadono dal pero.
Ma premesso che NOI (grazie prof) le cose le diciamo da tempo è ovvio che la propaganda deve remare in senso contrario.
E allora, colpa degli italiani che non sono tecnologici.. "che si fottano tutti" se uno ha questo retro pensiero allora continua ad accettare certe cose e quindi la colpa incomincia a darla a destra e manca. Sarà confuso.
Oppure, come mostrato da Federico Nero, "è giusto far lavorare i ragazzini perché lo fanno pure quelli dei ricchi e benestanti.. e così nei paesi anglosassoni la gente si abitua al merito e non alla corruzione".
uso il virgolettato impropriamente.. ma il senso della frase è questo (bisognerebbe recuperare il video). la tecnica è la solita: farti credere che il problema siamo noi! e non il fatto che se legalizzi la corruzione PER DEFINIZIONE QUESTA NON ESISTE! oltre al fatto che l'unico Paese al mondo dove i magistrati indagano anche quando non dovrebbero (sic) per queste cose è il nostro.
ULTIMA COSA molti non sanno cosa dicono. Sono i collaborazionisti della categoria "utili idioti".
Altri, quota minoritaria, mentono sapendo di mentire. Ma bada bene: mentono ma credono in ciò che dico.. per loro esiste un tipo di mondo che è incompatibile con il benessere diffuso. un mondo che è basato su regole feudali (con la plebaglia ad elemosinare). Un mondo alla fine in cui tutti i popoli siano assoggettati ad un unico diktat
Nel mondo scolastico il feudalesimo è già cominciato: con la Buona Scuola, i dirigenti scolastici sceglieranno gli insegnanti alla "come gli pare" e i sovrintendenti scolastici regionali, o come si chiamano attualmente, sceglieranno i dirigenti scolastici alla "come gli pare".
Non glielo volevo dire perché mi sembrava una sviolinata, ma anche a me quel grafico mi piace molto. E' così bello, e di comprensione talmente immediata, che mi viene quasi da considerarlo un'opera d'arte (lo so che qui l'ho detta grossa).
RispondiEliminaTroppo buono. In effetti ci sarebbe da fare un ragionamento su quel tipo di grafico, che può essere migliorato, anche perché per apprezzarne il significato bisogna avere in mente quello che l'economista standard pensa della cosiddetta "convergenza" (che non è quella dei pneumatici). C'è aria di post tecnico ("americano, facce Tarzan...").
EliminaSe posso, mi tolga una curiosità, l'esposizione l'ha fatta in inglese o in francese?
EliminaGlielo chiedo perché ricordo il filmato di un convegno a Parigi dell'anno scorso (?) e quando parla in francese pare proprio un madrelingua...
si potra' vedere il video?
RispondiEliminaNo, perché nessuno l'ha fatto (meglio così). La foto mi è stata cortesemente inviata seduta stante da Yulia Vertakova, una collega russa (ce ne sono parecchi di russi qui).
EliminaCollega in che senso? Musicista o economista?
EliminaPerò ti hanno fatto un busto seduta stante ( quello sulla colonna alle tue spalle)
EliminaMa come nessun video?
EliminaE tutta quella banda larga rumena a che serve?
Quello con l'economia dell'Eurozona che s'apre come una banana contro il muro del reddito pro capite? Chi guadagna meno perché si indebita e chi guadagna meno per prestare di più, il lavoro rende meno per tutti, ma chi lavora sui soldi si ingrassa. Con tanta informazione e così emblematico, come poteva non piacere l' "effetto banana"?
RispondiEliminaLa sintesi estrema di significato e comprensibilità È arte.
RispondiEliminaQuel grafico è una vera punta di diamante.
Un giorno sarà un classico, e lo chiameranno "diagramma di Bagnai".
Un altra giornata di auto-razzismo oggi in Italia, dopo che ieri tutti i quotidiani hanno riportato che la corruzione percepita è al 90%...
RispondiEliminaMi stupisco non sia il 100 considerato l'impegno che ci mettono a denigrare il paese
EliminaChissa' che significa che la corruzione percepita e' al 90%. Che il 90% ha percepito soldi con episodio corruttivo? Oppure che il 90% pensa che in italia ci sia corruzione? Ovvio che c'e', come c'e' la criminalita' organizzata, gli omicidi ecc. Quindi il 10% pensa che non ci sia?
EliminaInfatti la follia di un indicatore così è che non ha alcuna attendibilità. Se nessun quotidiano parlasse di corruzione, allora sarebbe allo 0%. Follia.
EliminaProf. mi sbaglierò ma non mi sembra affatto vegetativo
RispondiEliminaE' permesso un OT?
RispondiEliminaL'altro giorno, durante una ricerca sul web, mi sono imbattuto in questo. Mi sembra di capire che sia una specie di indice del WC, ovvero di Washington Consensus, (ma temo vada bene anche nell'altro senso). A parte la “lieve credibilità scientifica” a me ha colpito l'enfasi data alla “corruzzzione”.
L'indice generale è la media, infatti, di dieci indici: Business Freedom, Financial Freedom... e Freedom from corruption. E indovinate come viene calcolato questo indice della corruzione. Utilizzando il CPI di un nostro vecchio conoscente: Trasparency International ovviamente!
Come direbbe il professore: Tout se tient.
Nel senso che sta seminando conoscenza per raccogliere consapevolezza?
RispondiEliminail grafico dei percorsi l'ha capito pure mia madre (77 anni).
RispondiEliminaIn effetti già quello simile, che avevi proposto su twitter sulle abitazioni, era intrigante.
LA POTENZA DEI DISEGNINI
Nel frattempo in Italy è scoppiato il miracolo! Tempi indeterminati +38% tuitta Renzi.
RispondiEliminaNonsonounmatematicoma il 38% di zero quanto fa?
EliminaProfessore volevo chiederle cosa ne pensa dell'odierna sparata di Draghi "se non ci fosse l'euro ci sarebbe più disoccupazione" anche se mi rendo conto che ne avrà piene le "cosi dette" di questi sproloqui da parte di persone che per l'importanza dei loro ruoli dovrebbero avere la razionalità di dire veramente come stanno le cose :D!
RispondiEliminaNon ha parlato esplicitamente di euro, tuttavia il concetto di "trincerarsi dentro i confini nazionali" alludeva soprattutto a quello. Ma alla fine, che altro poteva di'? Razionalmente Marione nostro difende la cadrega, il copione è già scritto. Poi chiedesse al suo vice per i vuoti di sceneggiatura...
EliminaPS_Immancabile la botta sulle troppe microimprese italiane improduttive (come la spesapubblica, ovvio). Sei piccolo? La morale è sempre la stessa...
Draghi intendeva "..... più disoccupazione in Germania."
EliminaNon lo ha specificato perché, ovvio, da per scontato che alla Camera lavorano per la Merkel.
Se devo essere schietto , sto perdendo la speranza , sinceramente , per tanti motivi di cui l'euro non è neanche l'ultimo , problemi familiari e quant'altro contribuiscono al 70% , non c'è una luce in fondo al tunnel ( e badate bene , sono cosciente che potrebbe essere anche un treno in corsa e non il sole quello alla fine della galleria) e penso da un po di tempo che forse non valga più la pena credere in nulla , tanto fatta salva la buona fede iniziale , finisce che a rimetterci non sono loro ma noi.
EliminaScusate lo sfogo e se il commento non passa va bene :) , questo non è certo un forum di sfogo della nostra rabbia o almeno della MIA!!
Devo dire che è sempre interessante ascoltare gli interventi del presidente Draghi soprattutto per capire cosa hanno in mente le elite che con governano. Secondo me tutto quello che ha detto al parlamento italiano è discutibile.... per me è imbarazzante che un banchiere vada in un parlamento a parlare di riforme strutturali!!!! E' la prova più macroscopicamente evidente della sudditanza della politica nei confronti della finanza. Una cosa del genere non credo sarebbe potuta succedere nella cosiddetta prima Repubblica, dove era scontato che il governo dello Stato fosse di competenza delle istituzioni democratiche.
EliminaInteressante come anche per il Presidente Draghi la produttività sia solo una questione tecnologica o al massimo di riallocazione delle risorse tra imprese esistenti, che è poi un modo molto diplomatico per teorizzare che le imprese meno produttive dovrebbero scomparire. Che la produttività possa dipendere anche dalla domada aggregata è un'idea che al nostro presidente non passa neanche per la testa. Del resto è comprensibile.... nella sua posizione io farei lo stesso. Se dicesse il contrario, qualcuno potrebbe fargli notare che aumenti di produttività del lavoro si potrebbero ottenere tramite il rilancio della domanda interna grazie ad adeguati aumenti salariali.
Interessante anche la sua osservazione secondo cui l'obiettivo di inflazione al 2% è un obiettivo di "medio termine", modo anche questo molto diplomatico per tacere la sua incapacità di prevedere il timing del rientro dell'inflazione nella zona euro entro i limiti programmati a seguito della manovra espansiva di politica monetaria.
Era eloquente, in effetti. Sarebbe molto interessante poterne sapere di più anche sulla relazione di Kirchler.
RispondiEliminaAh ecco perché Lei era all'estero in questi giorni... http://www.huffingtonpost.it/2015/03/26/draghi-audizione-camera_n_6946214.html?
RispondiEliminaProf anche Santoro è agli sgoccioli!
RispondiEliminaCairo lo sta per liquidare....che rabbia mi fa quella puntata....
Notte Prof
Dal momento che diversi OT sulla corruzione vengono pubblicati, voglio provare a dire la mia anch'io, cercando di essere meno ipocrita possibile e meno politically correct possibile:
RispondiEliminatutti gli imprenditori che operano nei mercati esteri, soprattutto nei settori delle energie e prodotti petroliferi, edilizia e cantieristica in genere, ed altri (vedi ENI, Finmeccanica per i casi più recenti ed eclatanti…), ma proprio tutti (compresi quelli di altri stati), sanno che se vogliono minimamente avere una qualche chance di strappare l'appalto alla concorrenza devono ungere le ruote degli ingranaggi (ingranaggi al plurale!). Da questo non si scappa, checché la stragrande massa dei giornalisti non lo dica mai! Basterebbe riascoltare ed intervistare imprenditori italiani che hanno già parlato di questo negli anni 1992-1994 e non solo.
La corruzione internazionale è prassi consolidata (non parliamo poi dei settori come quelli dove operano aziende come Finmeccanica…), per le aziende che vogliono operare in certi paesi, è un costo variabile da preventivare nel budget, così come lo sono i costi del personale in loco piuttosto che i costi delle trasferte ( mi sembra di avere letto nel blog qualcuno che diceva che i tedeschi addirittura la mettono a bilancio e la deducono dal reddito imponibile… non so se sia vero, ma direi che vi è una certa coerenza, perlomeno aziendale…).
Nei paesi africani (per es.) se come imprenditore hai un qualsiasi progetto da presentare ai potenziali decisori, mettiamo per es. social housing, non riesci neanchè a presentare il company profile se prima non paghi ai potenziali decisori, come minimo, albergo + "gentile compagnia"! E non parlo di alberghetti di periferia ma di 5 stelle lusso in centro. Figuriamoci il resto… ( e non sto parlando con fantasia).
Nei paesi arabi la "bakshish" è prassi consolidata da secoli, è norma… è il giusto riconoscimento ad un servizio d'intermediazione/supporting senza il quale non potresti mai varcare quella porta che ti serve. Anzi, se (assurdamente per loro) tu pretendessi di non pagarla verresti considerato una persona arrogante, poco affidabile e disonesta ed ogni porta verrebbe chiusa per sempre. Qui basterebbe ricordare, per chi non è più giovanissimo, quello che raccontava Andreotti qualche decennio fa sul caso ENI-Petromin…
Questa è la situazione reale di tutti i giorni, piaccia o non piaccia alle anime belle.
E se i giornalisti italiani avessero un minimo di decenza e deontologia professionale (cosa che non hanno!), invece di mandare le solite campagne mediatiche sulla corruzione, dovrebbero fare vera informazione dicendo, per es., che tra corruzione internazionale e nazionale è meglio avere quella nazionale: con la corruzione internazionale s'importano servizi mandando verso il deficit la bilancia commerciale (rettificata…), mentre con quella nazionale può essere che una parte delle tangenti pagate a residenti italiani rientri (da HongKong, Cayman,… fate voi) nel ciclo economico del paese con relativi effetti moltiplicativi, magari anche tramite condoni e/o disclosure varie. D'altronde se il corrotto abita in Italia qualcosina spenderà pure da noi …
Sempre i soliti giornalisti potrebbero anche dire che i 60 MLD annui di corruzione italiana sono una bufala e vengono fuori applicando ridicolmente una percentuale del 3% al nostro PIL, percentuale apodittica, derivata da una stima a dir poco semplicistica della Banca Mondiale. Ogni commento è superfluo!
Che ne so magari potrebbero parlare di qualità delle opere e dei servizi rinvenienti da appalti truccati, piuttosto che sparare a c….zo cifre impossibili sulla quantità della corruzione.
Segue
Continua:
RispondiEliminaOvviamente tutto ciò è pura utopia … sopratutto quando si tratta della categoria dei giornalisti italiani, che ancora in questo periodo ci stanno sfrantecando i cosiddetti con le solite stronzate a go go.
Senza considerare le "segnalazioni" che è necessario fare a diverse dogane estere affinchè operino con la dovuta efficienza.
EliminaNon sono molto d'accordo con la tua preferenza verso una corruzione nazionale rispetto ad una internazionale.
Con quella nazionale ritengo più facile una uscita di capitali, che magari prima entrano dall'estero, ma poi ci ritornano in modo da nascondere le prove. Con la corruzione internazionale invece la tangente potrebbe essere comunque estero su estero, ma l'effetto sarebbe l'acquisizione di un appalto e quindi un flusso finanziario (pulito) in entrata a fronte di una esportazione di beni e/o servizi. Ritengo migliore (sempre vendendola con un punto di vista puramente pragmatico e amorale) la seconda. Mentre la prima, sempre osservandola nello stesso modo, la vedo indefferente, anche se è ragionevole pensare che in generale sarebbe meglio che un appalto lo vincesse l'azienda più qualificata.
@CarloGuadagni
EliminaA proposito di bakshish, (non ricordo bene se il significato sia "grasso fragrante") posso risalire a più di qualche decina di anni fa. Ho sentito la prima volta questo termine riferito da un mio parete che è stato in Somalia nel periodo in cui all'Italia, dopo la II guerra mondiale, fu affidato il protettorato di quella regione del Corno d'Africa.Una prassi consolidatasi nei secoli e che resiste indenne tuttora.
Non so se sia preferibile la corruzione nazionale a quella esercitata in altre nazioni, anzi credo che quella nazionale dovrebbe essere combattuta con pene severe. Ma con la classe politica che abbiamo è una pia illusione che ciò possa accadere, almeno fino a quando restiamo piuttosto inerti (mi riferisco alla vasta schiera di non votanti). Per quanto riguarda la corruzione nei paesi esteri sarei più incline a lasciar fare ai governi locali, studiando meglio la legislazione tedesca al riguardo!
@The Max
EliminaCertamente , infatti potremmo dire che per l'azienda è un costo pluriennale a fronte dei futuri ricavi in entrata per la commessa presa.
Al di là del giudizio morale o etico, da cui volutamente prescindo per staccarmi da tutta la marmellata mediatica, ipocrita, buonista e teleguidata.
Forse anche l'azienda che applica condizioni di lavoro e di sicurezza più legali, cosa che come si sa negli appalti è sovente un miraggio, per ingrossare i fondi disponibili per le tangenti, tra le altre cose. Puntare sull'idea di "nazione" significa, piaccia o no, anche questo.
Elimina“ (…) centrodestra e centrosinistra «difendono gli stessi precetti, quelli del neoliberismo», e per occultare questa verità descrivono tutto ciò che sta fuori di loro come 'populismo'.”
RispondiEliminaCitazione dall’ultimo articolo di Gilioli, che si può trovare qui.
Non sono d'accordo con l'orientamento di Gilioli, che è del tipo supponente/luogocomunista, ma il suo articolo è onesto e segnala un cambio di orientamento, quel cambio di orientamento al quale, come vi ho detto più volte, prima o poi sarebbero dovuti arrivare.
Elimina...peraltro, credo Gilioli sottovaluti nelle conclusioni il fatto che, con tutta la loro esterofilia, le varie merdine collaborazioniste che ci governano difficilmente daranno ascolto a un testo francese (avendo avuto uno che in Italia queste cose gliele urla nelle orecchie da alcuni anni)!
EliminaIn altre parole, per attivare un dibattito in Italia, non ci sarebbe (e non c'è stato) bisogno di un low-seller francese...
Gilioli dice:
Elimina"l'illusione-inganno lepenista secondo cui basterebbe tornare allo stato-nazione per restituirla ai cittadini, quando invece il suo recupero può avvenire ormai solo sul campo di battaglia europeo e globale, passando per ogni luogo di vita comune".
Sappiamo benissimo che solo a livello di stato-nazione abbiamo (avremmo) ancora una sovranità democratica, centrata sulla Costituzione. In Francia lo ripete costantemente Sapir.
Quindi quello di Gilioli (non ho letto Dion) è l'ennesimo appello a spogliarsi nudi di tutti i diritti (nazionali) che ancora abbiamo e a partire, ferocissimi e disarmati, per il campo di battaglia europeo. Magari con tappe in "ogni luogo di vita comune" che ricordano le "microresistenze" propugnate dal postmodernismo (sai che successo).
L'articolo di Gilioli ammette che il Nemico non è solo il populismo, ed è un fatto rilevante, ma invita a combatterlo legandosi ulteriormente le mani.
A proposito di Romania, leggendo un libro di Samir Amin:
RispondiElimina"A recent serious study told us that 80 percent of Romanians reckon that “in the Ceausescu era things were better” (!) Could anyone look for a better sign of de-legitimization for the supposed democracy characterizing the European Union?"
To be honest, I cannot say if it was peer reviewed
80 per cent of Romanians?! Bullshit, this is an argomentum ad homines!
EliminaOggi, alla radio, di sfuggita ho sentito dire che se ci fosse "più Europa" avremmo potuto evitare il disastro aereo... Non sanno più cosa inventarsi?
RispondiEliminaOgni scusa è buona
Eliminadirei meglio che la supercazzola è una funzione illimitata superiormente
EliminaAlberto si può fare nulla contro la plateale l' impostura dell' uomo più .... d' Europa?
RispondiEliminaIntanto altri "nodini" vengono al pettine...
RispondiEliminaIn Yemen sta per esplodere la prima guerra mondiale pan-mussulmana ( Saudi & friends Vs IRAN ).
In Ucraina un - dicono - quasi disperato Porošenko chiama al governo ( al ministero della difesa! ) il peggior fiore di piazza Maidan...
:-( spero sia la classica "bomba" del - a volte veramente poco affidabile - Giornale
Assessore della Lega in Toscana? Che vergogna.....Borghi è molto furbo...lui non avrebbe aderito a un partito non di centro destra per lei....a parti invertite.
RispondiEliminaQuando la vedremo a cena con Brunetta vista la prossima alleanza?
Il solito fine pensatore politico. Senti, ti sei mai chiesto perché il tuo blog non lo legge nessuno? Risposta: perché io ho dietro i poteri forti. Creatività, personalità, indignazione.
EliminaSe vegeta non produce, suvvia. Tra l'altro ci sono passato nel 2003 credo, in moto. Appena passata la frontiera ci ferma la pula con la pistola laser, non quella di guerre stellari, quella che in effetti non è laser ma misura l'effetto Doppler e calcola la velocità (relativa).
RispondiEliminaDopo le prime "schermaglie" gli ho allungato venti evri e ho ripreso il viaggio.
Dopo qualche chilometro ho trovato il mio amico fermo in uno spiazzo fangoso di un piccolo villaggio di frontiera attorniato da qualche ragazzina in ciabatte con lo sguardo sognante tra case rurali e poco altro.
A me questi ossimori sociali fan sempre un certo effetto; prima poliziotti in tutto punto superatttrezzati tecno, poi la realtà rurale vintage della massima semplicità...
A Sofia ricordo la mia Ducati rossa carenata che spiccava in una ambientazione che passava dal grigio marroncino al grigio asfalto in molte più che cinquanta sfumature. Nelle città vita molto cara, come da noi, nei paesi trovi cibi squisiti a prezzi ridicoli. Se uno gira solo le città non trova vere differenze, potere della globbalizzazzzzione. Poi la Serbia dove ho mangiato la carne di maiale più buona dell'universo conosciuto. Poi alla quinta frontiera, quella della Slovenia "abbiamo" scoperto che il passaporto era scaduto, ma chi è puro d'animo il ciel lo aiuta...ah, la Slovenia pare la Svizzera, bella, pulita e ben tenuta.
Lo so, mastica...
Azz...Romania?! ma non era Bulgaria?...
RispondiElimina@toti tot
RispondiEliminail punto non è tanto comprendere la crisi ma come farla passare senza sommosse popolari.
nel frattempo loro tramano e la rete di minacce (penso) aumenta di giorno in giorno.
il fatto che il sud con l'unità d'Italia si è liquefatto serve per farci capire che se distruggi il "capitale" (umano e finanziario) di una regione allora sarai ko vita natural durante.
MA QUESTE COSE qua ce le diciamo da 3 anni e mezzo!
se non le avessimo scritte è ovvio che faremmo la figura di quelli che cadono dal pero.
Ma premesso che NOI (grazie prof) le cose le diciamo da tempo è ovvio che la propaganda deve remare in senso contrario.
E allora, colpa degli italiani che non sono tecnologici.. "che si fottano tutti"
se uno ha questo retro pensiero allora continua ad accettare certe cose e quindi la colpa incomincia a darla a destra e manca.
Sarà confuso.
Oppure, come mostrato da Federico Nero, "è giusto far lavorare i ragazzini perché lo fanno pure quelli dei ricchi e benestanti.. e così nei paesi anglosassoni la gente si abitua al merito e non alla corruzione".
uso il virgolettato impropriamente.. ma il senso della frase è questo (bisognerebbe recuperare il video).
la tecnica è la solita: farti credere che il problema siamo noi!
e non il fatto che se legalizzi la corruzione PER DEFINIZIONE QUESTA NON ESISTE!
oltre al fatto che l'unico Paese al mondo dove i magistrati indagano anche quando non dovrebbero (sic) per queste cose è il nostro.
ULTIMA COSA
molti non sanno cosa dicono.
Sono i collaborazionisti della categoria "utili idioti".
Altri, quota minoritaria, mentono sapendo di mentire.
Ma bada bene: mentono ma credono in ciò che dico.. per loro esiste un tipo di mondo che è incompatibile con il benessere diffuso.
un mondo che è basato su regole feudali (con la plebaglia ad elemosinare).
Un mondo alla fine in cui tutti i popoli siano assoggettati ad un unico diktat
Nel mondo scolastico il feudalesimo è già cominciato: con la Buona Scuola, i dirigenti scolastici sceglieranno gli insegnanti alla "come gli pare" e i sovrintendenti scolastici regionali, o come si chiamano attualmente, sceglieranno i dirigenti scolastici alla "come gli pare".
RispondiEliminaMa che sono i concorsi ?
Che schifo.