Oggi parliamo di matematica finanziaria. Pauuuuuuuura, eh? Invece no, non è questo che dovrebbe farvi paura. Una sola cosa deve farvi paura. Dirmi cosa devo fare. Non fatelo
MAI
In altre parole, fatevi passare subito la sindrome del jukebox, del "prof. facce er factcecchin", del "guarda che ha detto quello", dell'"asfaltami quell'altro". Se lo fate su Twitter vi blocco prima che abbiate mandato il tweet. Se lo fate qui avete finito di commentare. Se insistete, posso anche pensare ad altre soluzioni (come sapete, non voglio il ministero dell'economia, ma quello degli interni: regolatevi).
Ecco: alla sindrome del jukebox non potete sopravvivere. A tutto il resto sì, compresa la matematica finanziaria, che poi è una robina che molti di voi già sanno, magari senza sapere di saperla. Quello che vi dirò vi sembrerà banale, per alcuni è scontato, e ad altri aprirà un mondo. Come sempre, salire ad un superiore grado di consapevolezza vi farà salire un po' il nervoso. Meglio così, almeno capirete che, visto dal mio punto di vista (che è quello di uno che suo malgrado ne sa più di voi), io sono in fondo una persona piuttosto serena...
Allora, cominciamo il ragionamento, senza necessariamente finirlo stasera perché sono cotto.
Perché si investono i soldi? Ad esempio per ottenere una rendita. Bene. Immedesimatevi nel rentier (lo so, a molti sarà difficile). Diciamo che siete un rentier frugale: vi basta ottenere con certezza 20000 euro all'anno, non come quell'ingordo di Stendhal, che ne voleva un bel po' di più. Supponiamo anche che possiate stipulare un contratto di rendita perpetua, cioè acquistare un titolo che vi garantisce il pagamento finché campate (e potenzialmente anche oltre...). È un'ipotesi che facciamo per semplicità. I matematici sanno perché la faccio, e agli altri basterà sapere che non cambia il senso del ragionamento.
Mettiamola così: se il tasso di interesse è al 10%, per ottenere 20000 euro all'anno dovreste investire 200000 euro una tantum. Acquistate cioè 200000 euro di rendita (un bel "bondone" da 200000 euro) che vi dà il diritto di incassare ogni anno 20000 euro. Cacciate i soldi all'inizio, e poi incassate e basta. Fico, no?
Che succede se il tasso di interesse scende al 5%?
Qualcuno, sprovvedutello, dirà: "Sfiga! Mi pagano solo 200000x0.05=10000 euro l'anno!"
...svuotare il mare col cucchiaio...
Ma Dio santo, se avete stipulato un contratto al tasso del 10%, quel contratto rimane stipulato a quel tasso lì, come rimane uguale a se stesso l'importo iniziale che avete corrisposto (il valore nominale del bond che avete acquistato), e quindi se avete acquistato 200000 euro di titoli al 10%, la vostra rendita annua sarà di 20000 euro anche se il tasso scende.
Il nuovo tasso riguarda i nuovi contratti (un titolo è un contratto), mica il vostro!
E quindi?
E quindi se voi siete dei rentier, tranquilli: andate ai giardinetti a leggere il giornale, poi rientrando fate la spesa, ecc. Tutto come prima, anche se il tasso è la metà di prima.
Certo che se invece voi non siete ancora dei rentier, e oggi, col tasso al 5%, volete acquistare il diritto di ricevere ogni anno 20000 euro, allora le cose cambiano, perché se col tasso al 10% vi bastava investire 200000 euro, col tasso al 5% vi tocca investirne 400000 (200000x0.1=400000x0.05; se non vi fidate, usate la calcolatrice).
Mmmmh...
E se per qualche motivo (non so, una spesa medica improvvisa, che supera le 20000 annue), voi che avete investito quando i tassi erano al 10% siete costretti oggi a liquidare il vostro bond?
Be', direte: lo ho pagato 200000, mi daranno indietro 200000: d'altra parte, se la mia rendita non è cambiata, non sarà nemmeno cambiato il prezzo del bond che la rappresenta!
Ariòca! No. Non è così, e ve l'ho appena detto. Proprio perché il flusso di reddito che il bond produce è costante, quando il tasso di interesse scende, anche se il valore nominale del bond (quello al quale lo avete acquistato) è dato, il valore di mercato del bond (quello al quale potete scambiarlo) cambia.
Se il tasso di interesse scende al 5%, per ottenere 20000 l'anno bisogna investire 400000. Quindi un titolo che offre 20000 l'anno può essere commerciato a 400000. Insomma: se il tasso di interesse si dimezza, il valore del titolo raddoppia: liquidandolo ottenete il doppio della somma che avete inizialmente investito, e quindi siete fortunati.
Proprio come le banche che quando i tassi erano alti hanno usato i prestiti LTRO per acquistare dallo Stato i titoli di Stato, e approfittano del QE per vendere alle Banche centrali gli stessi titoli ora che i tassi di interesse sono bassi.
Chiaro no?
No!?
Be', allora siete Napoletano...
(io nun c'abbozzavo...)
io mi candido nel gruppo "consapevolezza su, incazzatura ancora più su"
RispondiEliminaDa cui la voglia matta x la deflazione dopo aver acquistato a tassi esorbitanti..
RispondiEliminaIncredibile. Per Napoletano svalutare ha le stesse conseguenze di rivalutare. Ma l'albo dei giornalisti a cosa serve?
RispondiEliminaImmagino che se invece il QE si fosse rivolto solo al primary market invece che al secondary si sarebbe ottenuto l'effetto di allegerire i bilanci statali senza avvantaggiare le banche detentrici di vecchi titoli.
RispondiEliminaQuindi, ricapitolando, il QE è una nuova maniera di aiutare le banche (o il grande capitale che dir si voglia), lasciando il cerino acceso sempre ai soliti noti (il popolo bue).
RispondiEliminaCorretto?
Professore, quando semina questi grani di consapevolezza all'Habanero negli occhi di noi lettori inconsapevoli, sento di amarla tanto, ma tanto tanto tanto tanto. Anche la mia gastrite esulta.
:-D
Effetti pratici del "cuè de Mario", due conti al volo da profano:
EliminaSono una banca tedesca.
Ho comprato 100 in BTP decennali al 4,5% il 30/8/2012, pagandoli 98,2.
Ad oggi ho già incassato 4 cedole semestrali per un valore di 9 (lordo). In caso di default domani, perderei circa 90.
Con il QE vendo oggi a 130,4 alla BCE (prezzo sul mercato secondario), per liberarmi del "rischio" Italia.
In totale ho ricavato 130,4 + 9 - 98,2 = 41,2 (lordo), in percentuale 41,2/98,2 = 42% (lordo): su due anni e mezzo questo BTP ha fruttato quasi il 17% di interesse annuo lordo, non male, vero?
Ora solo il 20% del "rischio" resterà in capo alla BCE, ed in capo alla Bundesbank il 18% circa di tale valore, ovvero meno di 5 nel nostro caso (130,4 x 20% x 18%), sempre nel caso di default domani.
Ecco a cosa serve il QE, e se ho sbagliato qualcosa come al solito mi correggerete...
Sono cose che effettivamente sapevo. Se ho ben compreso, ci stai facendo riflettere sul fatto che il QE NON serve a "rilanciare l'economia", "evitare la deflazione" e via blaterando. Non più di quanto Monti serviva a sistemare le finanze pubbliche. Serve a salvare le banche (vedere alla voce "socializzare le perdite") e proprio per questo riscuote sittanto successo presso organi di informazione dalle banche controllati o comunque ad esse legati. Fico.
RispondiEliminaHai visto Becchetti su Twitter a dire che col QE arrivano le politiche keynesiane? Da depressione.
Infatti quel tweet mi ha ricordato questo passo: "lo stesso termine cretino deriva da “cristiano” (attraverso il francese crétin, da chrétien), con un uso già attestato nell’Enciclopedia nel 1754: secondo il Pianigiani, “perché cotali individui erano considerati come persone semplici e innocenti, ovvero perché, stupidi e insensati quali sono, sembrano quasi assorti nella contemplazione delle cose celesti”.
EliminaAccademia della Crusca
Gli imprenditori italiani che hanno delocalizzato in Svizzera, che non hanno capito il problema dell'euro (nessuna sottoscrizione ad a/simmetrie) e che da un giorno all'altro (letteralmente) si sono visti i propri prodotti crescere di prezzo del 30% non sono esattamente in alto nella mia personale graduatoria delle persone di cui provo compassione. Ma é solo una moneta!
RispondiEliminaAppena sentito napoletano grazie al link. Francamente, non serve il fact checking, basta un minimo di logica per capire che non faremmo la fine della svizzera (che ha rivalutato) se ci sganciamo dall'euro. Non va bene se si rivaluta (come la svizzera) e neppure se si svaluta (come accadrebbe all'italia) e in ogni caso uscendo dall' euro finiremmo come la grecia (che non e' uscita).
RispondiEliminaSe in questo caso qualcuno avesse bisogno di spiegazioni per capire che e' un discorso incoerente con se stesso, beh, non potrebbe capirle.
Tra l'altro notavo che mentre napoletano parlava degli imprenditori che hanno delocalizzato in svizzera e ora si trovano spiazzati dalla rivalutazione del franco (che e' svalutazione dell'euro rispetto al franco) probabilmente pensava ai molti imprenditori che hanno delocalizzato fuori dalla eurozona e che si troverebbero in una analoga situazione se l'italia uscisse dall'euro. Questi sono molti e hanno un ruolo importante in confindustria.
EliminaIn questo senso il paragone con quanto accaduto alla svizzera e' calzante. Paura, eh?
Oooooh! Et nunc dimittis...
EliminaAuto-commento meraviglioso!
Elimina... in ogni caso uscendo dall' euro finiremmo come la grecia (che non e' uscita).
EliminaSe l'auto-commento è meraviglioso, il commento non è da meno.
Comunque ho commentato la sua pessima "performance" a Porta a Porta, inserendo un commento OT sotto l'editoriale "La coscienza e la regola".
Il pescivendolo (è un modo do dire, non voglio mancare di rispetto ai venditori di pesce) l'ha censurato.
Bisogna capirlo: il povero direttore si sarà perso qualche dettaglio per l'ansia di "fare presto"...
RispondiEliminaPer le banche è un gioco win-win. Come dubitarne?
RispondiEliminaE stasera quel @@@@@ di Bersani cianciava di come ora, grazie al QE, le aziende possono investire...
Morale della favola: “socialismo” no, socializzazione delle perdite sì (cit. Giacchè)
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/16/%E2%80%9Csocialismo%E2%80%9D-o-socializzazione-delle-perdite-la-scelta-di-obama/77165/
Questo è stato beccato con il sorcio in bocca quando la banca d'Inghilterra stimolava l'economia a colpi di bazooka.
RispondiEliminahttp://www.fca.org.uk/your-fca/documents/final-notices/2014/mark-stevenson
mammamia per fortuna che non sono Napoletano ma solo napoletano
RispondiEliminaquindi uno che non ha la fortuna di avere delle obbligazioni che rendono il 10% e non le può vendere, cosa fa ora? forse acquista azioni di qualcuna di quelle banche che possono venderle a prezzo maggiorato alle banche centrali? (ho capito che non vuole che le si dica cosa dovrebbe fare lei, ma ci direbbe cosa dobbiamo fare ora noi con quei pochi risparmi che ci sono rimasti?)
prof e per chi è stato bannato da twitter e ha capito che col cavajerenero non c'è da scherzare c'è qualche speranza di riabilitazione e reammissione?
Non osavo chiederle di spiegarci questo punto e sono ultracontento di non averlo fatto, sapevo bene a cosa sarei andato incontro.
RispondiEliminaPer altro questa sua lezioncina dimostra che non c'è bisogno di chiedere, basta attendere, lei sa bene quando e cosa dire. Grazie.
Professore, mi ha terrorizzato, invece è semplice e chiarissimo: "L'Europa delle banchepigliatutto parte II".
RispondiEliminaNapoletano: ma come fanno le cosiddette élite a scegliere simili fanfaroni-caciaroni e a riuscire ugualmente a schiacciare gli altri?
Potere del denaro: non importa cosa dici (o quello che dicono i tuoi lacché, né quanto siano scarsi) troverai comunque un gregge di leccaculo pronti a contendersi le briciole e a sacrificarsi per farti arricchire di più.
Bella crisi isterica del prof Napoletano. Io stasera mi sono sorbito la lezione di Iacona sul disavanzo INPS. Lui lo posso perdonare; è un giornalista e basta. Ma il giornalista della stessa testata di Napoletano, intervenuto a Presa Diretta, che dovrebbe essere la massima autorità in campo economico tra i media italiani è imperdonabile. Poi se come ha fatto Salvini, gli fai notare che sta dicendo non cose lievemente imprecise, ma completamente al contrario, magari si incazza e ti dice che non ti puoi permettere di parlare con lui che di economia sa tutto. La cosa fantastica è il tono isterico di questi personaggi quando vengono colti sul fatto.
RispondiEliminaMi permetterei di dire come fece Caponnetto dopo l'uccisione Borsellino: " È tutto finito. Non c'è più niente da fare"
Il massimo organo d'informazione economica italiano ridotto così.
Scusatemi, faro' la domanda in maniera forse ingenua, forse retorica. Ma un episodio di ignoranza abissale di principi elementari di finanza, accompagnato da un'arroganza pubblica, di una figura pubblica come il direttore di un giornale economico.....passa sotto silenzio come se non fosse mai esistita. Ma come e' successo che il principio che l'incompetenza, anche macroscopica di quello di cui ci si dovrebbe occupare, debba passare non solo impunita, ma inosservata? Nella sciocca e arretrata "morale" insegnatami a scuola e dai genitori...l'incompetenza nel campo specifico che si studiava...non era ammessa. Era punita...dove mi sono perso ? L'Editore e gli azionisti di quel giornale non provano l'impulso immediato di sostituire l'incompetente prima che faccia danni ? Io ho dei soci, al lavoro, che mi "cazziano" se rispondo 48 ore dopo a una cosa che secondo loro richiedeva una risposta entro le 24 ore massimo...e se per caso la risposta contenesse dimostrazioni di incompetenza....non oso nemmeno pensarlo. Ma cosa succede ? Dove mi sono perso, esattamente ? Nato nel '57, andato a scuola tra il 63' e il '79/80 circa...mi pareva questi principi vigessero ancora. Li ho dati per scontati !!! E' grave ? Mi devo "adeguare" ?
RispondiEliminaIl tuo discorso non farebbe una piega, se l'obiettivo che si pone Confindustria, attraverso il Sole 24Ore, fosse quello di fare informazione. Ma siccome l'obiettivo è diametralmente opposto, cioè fare propaganda, ecco che Napoletano non è più un incompetente, ma un bugiardo con la necessaria dose di faccia tosta. È ciò che gli serve, quindi, dal loro punto di vista, uno competente.
EliminaProfessore caro..." Per capire cosa significa sganciarsi dall'euro si osservi la Svizzera, la devastazione che si è abbattuta su tutti i cantoni. Quando la moneta di un paese si apprezza del 20-25%........la peste...le cavallette....l'intera serie delle puntate di Ballaró .....abbonamenti annuali a La Repppubbrika, insomma tutta la devastazzzz....... ........ ........ Ooops.... Ma come ?!?.....ma che in Italia, tornando alla moneta nazionale, capiterebbe il contrario?!?!??? ..........non importa! Cavallette , peste, Ballaró, e Repppubbbrikka per tutti lo stesso!!!!!!!! E che cazzo! Io le conosco le situazioni di artigiani e piccoli imprenditori!!!! "
RispondiEliminaProfessore, al di la del sarcasmo, la ringrazio della segnalazione. Tutte le stronzate "diversamente oneste" di Napoletano mi hanno fatto ridere a crepa pelle! Notte
Ricorderò sempre, sul tema, questo articolo di uno dei più brillanti commentatori di CHICAGO BLOG, tal Gerardo Coco, amico di Boldrin. Io ci trovai moltissimo da ridire.
RispondiEliminaChisti suggetti, 'o paese mio se chiammano "ciucce e presuntuosi". Ma comme se permette e se chiamma' Napoletano!?
RispondiEliminaBisogna promuovere una class action per strapparglielo dall'anagrafe!
Da WikipediA
RispondiEliminaRoberto Napoletano (La Spezia, 22 maggio 1961) è un giornalista e scrittore italiano, esperto di economia.
Ora, se uno così è esperto di economia significa che c'è speranza per tutti.
O per nessuno.
EliminaChiaro mi fu allor ....
Elimina"Abbia pazienza...c'è un limite a tutto!"
RispondiEliminaNapoletano scandaloso...
PS Nella pubblicità dello stesso programma si diceva che la spesa pensionistica era di settecento miliardi. Mi chiedo quanti di quelli che hanno visto questi spot, si sono immediatamente resi conto che quel numero non può esistere. Italiani vil razza traviata.
RispondiEliminaMa se il rendimento scende, non dovrebbe il titolo diventare meno interessante, e quindi scendere di prezzo?
RispondiEliminaCioè, se sapessi che adesso questo titolo vale di meno, non sarei piu disposto a pagare tanto quanto prima per averlo...
Rileggi e pensaci. Non scende il rendimento di quel titolo, ma dei nuovi.Il titolo di cui si parla è un contratto con clausole (rendimento) bloccate al tempo della stipula. Il contratto vecchio sarà più vantaggioso quando lo diventeranno meno quelli nuovi. Per banalizzare, è come un mutuo a tasso fisso visto dal lato di chi lo concede: se i tassi scendono, il rendimento reale sale e il creditore guadagna di più.
EliminaIn queste condizioni, se il contratto dovesse essere venduto, varrebbe più del suo valore nominale (iniziale). Non è complicato.
Hmmm... ma questo non dovrebbe valere solo se si potesse comprare solo quel tipo di contratto? Cioè, se posso scegliere fra due titoli a pari rischio, scelgo quello con rendimento piu elevato.
EliminaQuesto dovrebbe causare una riduzione della domanda di titoli a basso rendimento...
Caro guen, sono desolato, ma sei completamente fuori strada.
EliminaCioè, se posso scegliere fra due titoli a pari rischio, scelgo quello con rendimento piu elevato..... qui sta il punto carissimo. A parità di emittente e di durata NON puoi scegliere. In ogni momento il mercato ti segnala attraverso il rendimento il rischio implicito. Per i titoli già in circolazione essendo immodificabile valore nominale a scadenza (100%) e cedola (concordata al momento dell'emissione) cosa vuoi che si muova?
EliminaL'unica cosa che puo' muoversi è il prezzo a cui riesci a scambiarlo prima della scadenza: si muoverà i giu' per alzare il rendimento e si muoverà in su per abbassarlo.
A proposito lo sapevate che quando il Prof pensa ad un convegno il convegno si preoccupa? # Chuck Bagnaiss
Come al solito il prof ha ragione da vendere. Forse con un paio di formule matematiche sarà più facile capire il suo ragionamento! (Prof mi permetto, mi banni pure se reputa che sia una precisazione inutile o se dico delle inesattezze!!)
EliminaPer prima cosa bisogna definire come si determina il prezzo di un bond, che non è altro che la sommatoria di tutti i flussi di cassa futuri, attualizzati per il tasso di rendimento i. Nel caso di un bond perpetuo (quello di cui parla il prof nel post) i flussi di cassa futuri sono solo le cedole (che sono fisse) e non il rimborso del capitale come per un bond con scadenza prefissata. La formula per calcolare il prezzo di un bond perpetuo sarà quindi la seguente:
P = ∑ CEDOLA/ (1+i)^t con t che va da 1 a ∞
Ne deriva che: P= CEDOLA * ∑ 1/(1+i)^t con t che va da 1 a ∞
Con qualche noioso passaggio matematico (ma tutto dimostrabilissimo) si ottiene che il limite per t tendente a ∞ di ∑ 1/(1+i)^t è pari a 1/i. Se è vero questo allora il prezzo del bond sarà pari a:
P = CEDOLA* (1/i) → P= CEDOLA/i
Quindi, utilizzando i dati presenti nel post, con P=200.000; CEDOLA=20.000 e i=10% i conti tornano perfettamente: 200.000= 20.000/10%. Ovviamente, ferma la cedola che non può variare, al variare di i varierà anche il prezzo ed essendoci una relazione inversamente proporzionale, ad una diminuzione del tasso di interesse ci sarà un aumento del prezzo e viceversa. Con un tasso i pari a 5% il valore del bond raddoppierà: 20.000/5% = 400.000.
Spero di essere stato di aiuto, Prof. grazie per l’opera di alfabetizzazione economica che sta portando avanti!! Continui così!
Giuro che non capisco, forse perchè sono nuovo di questo blog.
EliminaDevo dire che mi sento anche un pò disorientato, perchè da studente di Ing. gestionale un pò di economia pensavo di saperla, anche se a dire il vero non ho mai fatto macro.
Però alla fine, investimenti e acquisto di titoli non dovrebbero essere due cose molto diverse, no? Alla fine, ci restituiscono entrambi dei flussi di cassa in entrata (si spera).
Quando una impresa deve scegliere che investimenti fare, dovrebbe usare il VAN, e per calcolarlo si usa il costo opportunità del capitale, che è frutto di un confronto con altre attività di pari rischio. Se altri titoli avessero rendimenti maggiori del nostro (sempre a pari rischio), il costo opportunità aumenterebbe, quindi il VAN sarebbe negativo, e comprerei gli altri titoli, no? Ovvero, sarei disposto a pagare 400000€ solo se non avessi alternative.
Dov' è che sbaglio?
Amico caro, che tu non capisca mi è abbastanza chiaro, e quello che vorrei provare a fare, per aiutarti, visto che sei nuovo, è che anche se io espongo concetti complessi in modo narrativo, tuttavia quando parlo di matematica non sto esponendo un'opinione. Forse sei giovane, e quindi capisci le cose difficili, ma non quelle semplici. Allora mettiamola così: sai calcolare da te il limite per n che tende a infinito della (1)? Se non sai farlo, no problem: lo trovi qui.
EliminaSono certo che avendoti reso la cosa abbastanza complicata, ora la capirai. In caso contrario, mi permetto di ricordarti che il fatto che la matematica sia un'opinione è una tua opinione, e non è moltissimissimo condivisa, sai? Te ne dovrai fare una ragione...
Baci e abbracci.
E sso' 'ngegneri! Quello più intelligente ha combinato un pasticciaccio.
Elimina@guen ti faccio un esempio sperando di non confonderti di più:
EliminaBtp scad. settembre 2040 cedola 5%:
Se lo acquistavi al 26/1/2011 lo pagavi 94 circa.
Se lo acquistavi al 26/1/2015 lo pagavi 147 circa.
La cedola che incassavi ogni anno era sempre il 5% (lordo)
Ma il rendimento effettivo è diverso per via dei prezzi di acquisto differenti che si sono adeguati ai tassi in vigore al momento dell'acquisto (tieni conto che se lo porti a scadenza il btp ti viene rimborsato a 100).
Io, meglio di così, non riesco a spiegarlo.
La ringrazio per la disponibilità...
EliminaForse c' è stato un fraintendimento. Gia conoscevo la formula che mi ha citato, su quella non ci piove. La mia perplessità è un' altra:
Io possiedo questo bond, acquistato col 10%, in un contesto in cui i bond degli altri paesi hanno anch' essi rendimento 10%. Poi il mio paese abbassa il rendimento al 5%. Io cerco di vendere il mio bond, e lo prezzo al doppio di quanto l' ho acquistato, come dice lei. Ora qui viene la perplessità: se la gente può comprare i bond degli altri paesi a 200.000, perchè dovrebbero acquistare il mio a 400.000? Ovvero, perchè dovrebbero acquistare un titolo con rendimento 5% quando a pari rischio possono acquistarlo a 10%? Quindi se volessi vendere il bond a quella cifra, mi aspetto che non riuscirei a venderlo...
Poi, qua mi sorge un' altro dubbio: lei dice che una volta stipulato, il contratto non si può cambiare, quindi anche se i nuovi bond saranno con rendimento al 5%, quello che vendo io non dovrebbe rimanere al 10%?
in questo caso, solo i nuovi bond sarebbero scambiati a 400.000, ma il mio sarebbe ancora scambiato a 200.000, no?
Oppure rimane al 10% solo se me lo tengo io, ma se lo vendo si riaggiorna al rendimento attuale?
Aspetti, ora ho capito: almeno alla seconda parte può anche non rispondermi! Avevo frainteso io il suo ragionamento, pensavo che il prezzo aumentava solo se il rendimento scendeva, perchè chi compra voleva lo stesso flusso di cassa. Invece l' aumento di valore del bond è dato proprio dal suo maggiore rendimento, rispetto ai nuovi.
EliminaGrazie davvero dell' interessamento.
Buongiorno Prof,
Eliminaieri ho provato a dare una risposta a Guen ma non la vedo pubblicata...avevo scritto una cavolata? Aspetto sua illuminazione. Grazie!
@Pego No, non l'hai scritta. L'hai fatta ora. Non farla mai più.
EliminaMi cospargo il capo di cenere...staro molto attento in futuro! Grazie!! ;-)
EliminaSecondo me di cenere fra un po' ce ne sarà tantissima. Sul punto specifico, forse ti era sfuggito (fra l'altro) il #fastwebdown
EliminaIn effetti mi era sfuggito...purtroppo nell'efficientissima provincia di Pordenone fastweb ce lo sogniamo...anzi...in molte zone ci sogniamo pure la banda larga..
EliminaScusi l'ignoranza, ma ECB non dovrebbe comprare le nuove emissioni direttamente dal Tesoro? Se compra le vecchie dalle banche a cosa serve?
RispondiEliminaAppunto, a finanziare le banche. Prego rileggere il messaggio fino a completa comprensione.
Elimina(Tra l'altro la bce credo abbia il divieto di acquisto diretto dei bond dei paesi dell'eurozona).
Giustissimo Orazio: BCE ha divieto di acquisto diretto dei bond.
EliminaIl chè farebbe anche pensare, no?
BCE è indipendente (da chi?) BCE non fa la crocerossina degli Stati brutticattivicorrotti. Ma salva le banche private.
Oh sia chiaro, per il nostro bene! Chinatevi, è per il vostro bene...
Ma come, abbiamo messo altre cento lire!
RispondiEliminaMi hai fatto tornare in mente una canzone di Mimmo Cavallo che conoscevo e non avevo capito (nell'80 ero una bambina)
EliminaUh mammà!
"Ci stanno occupando, uh mammà!
Il fatto è temporaneo, poi ci dovrebbero lasciare.
Hanno aggiunto alla bandiera uno stemma blu, uh mammà!
Or sei più contento, mo’ teniamo un colore in più.
So' fratell'a noi, son fratell'a noi, son fratell'a noi, ci vengono a liberà!"
E ne ho scoperte altre che non conoscevo tra cui:
Fora Savoia (Fuori Savoia)
E vorrei riscrivere la storia
da quando il nemico l'ha interrotta
si posò la mente a riannodarla
lì nel punto dove fu spezzata
Quel che han fatto è così spaventoso
che si tace sui libri della storia
Sono scesi e ci hanno massacrato,
ci hanno derubato la memoria..
E bussò la guerra di conquista
divenimmo solo una colonia
tutto in nome dell'Italia,
dell'Italia unita !
Ma fora 'i Savoia, fora li boia
Fora Caino fratello d'Italia
Quanto lo scempio, quanti li ammazzati!
Li dissero briganti e invece erano soldati..
[...]
E della terra nostra e i nostri mari
divenimmo sudditi e coloni
Nui coloni e loro, loro proprietari
Ma fora 'i Savoia, fora li boia,
fora Caino fratello d'Italia
Di sangue tingevano di rosso i nostri gigli,
di quale crimine noi siamo figli?
Vennero un giorno o l'altro nelle Due Sicilie
chiusero le fabbriche e la zecca
Piombo a chi non volle ubbidire
e in piazza a testa in giù a chi protesta
[...]
Ogni oppositore fucilato
appeso a testa in giù per dar l'esempio
Guarda quello che ci hanno rubato
e guarda le medaglie per lo scempio!
Da piemontese ho sentito una vergogna profonda.
E un'altra bella puntata di Mizar.
Professore ha ragione a dire che ci fa incazzare....anche se queste cose le sapevamo già...
RispondiEliminaJ.M. Keynes fa un esempio simile riferendosi ai Consols Inglesi (che sono titoli di stato perpetui) nel suo "Essays in Persuasion".
RispondiEliminahttp://en.wikipedia.org/wiki/Consol_%28bond%29
Semplice, ovvio, lampante, ma perchè il prof. lo ha scritto?
RispondiEliminaSemplice, ovvio, lampante: fino a che ci saranno i Napoletano a confondere (se stesso e chi lo ascolta) e disinformare post di questo tipo lo disinnescano.
Grazie.
È questo e' il vero motivo per cui Ennio Doris, terminando il suo consueto appuntamento settimanale radiofonico ad RTL, gridava a squarciagola: "dobbiamo ringraziare San Draghi!!!"
RispondiEliminaSan Draghi...sigh
Comunque un risultato l'ha ottenuto: facendomi girare le scatole ho fatto girare l'economia con l'acquisto di un'autoradio nuova, avendo rotto in maniera non accidentale la vecchia.
Interessante post, in effetti non avevo mai riflettuto sulla logica con cui ragionano le persone che vivono di rendite finanziarie.. Sarà forse perché sono uno squattrinato studente universitario e giovane padre forse?
RispondiEliminaQuanto al direttore Napoletano, il suo isterismo rivela che lui è consapevole che il castello di menzogne che hanno costruito sta per crollare, non riesco a credere che per lui gli effetti di una rivalutazione equivalgano a quelli di una svalutazione: fa tutto parte della loro strategia mediatica del terrore.
Comunque noto come il piano B al sole 24 ore sia già pronto: si chiama Vito Lops, che tiene una interessante rubrica http://vitolops.blog.ilsole24ore.com/ e scrive editoriali in cui si leggono le analisi a noi ben note, anche se non mi risulta abbia mai preso chiara posizione contro l'euro.
Mi sono sempre chiesto quanto ciò che scrive fosse farina del suo sacco e quanto ne avesse preso in "prestito" dal Nostro.
Comunque una cosa è certa: al principale giornale economico italiano intoneranno il salto della quaglia con un "ma noi lo abbiamo scritto tra le righe da molti anni che sarebbe successo, era chiaro che le asimmetrie intraeuropee erano altresì insanabili, tutta colpa di quei maledetti crucchi che non hanno cooperato per il sogno!".
Questo è ciò che mi fa più rabbia.
Dobbiamo prepararci a quel momento e difendere chi con coraggio e senza ambiguità ci ha fornito la consapevolezza di ciò che stava accandendo
Chiedo venia per gli errori di battitura
EliminaVorrei capire meglio i meccanismi con cui questi soldi sono usciti o usciranno dalle mie tasche e quello per cui i tassi prima erano alti e ora sono bassi.
RispondiEliminaCoi miei limitati mezzi, provo a dare una spiegazione: i tassi erano alti perchè le banche non compravano i titoli di Stato; con gli LTRO (finanziati con nuovo debito pubblico o con le mie tasse) li hanno comprati (200.000 al 10% per esempio); i tassi si sono così abbassati, e adesso col QE li rivendono (400.000 coi tassi al 5% per esempio): 200.000 li intascano e 200.000 li restituiscono. I 200.000 in più sono ora un debito pubblico (brutto) e quindi (secondo la troika etc.) un debito che io devo restituire via tasse, facendo sacrifici (belli in quanto virtuosi) o coi miei risparmi, oppure soldi che ho già pagato sempre via tasse, sacrifici e risparmi.
Ai 200.000 vanno aggiunti gli alti interessi (10%) che ho già pagato.
Ai vecchi tempi io, con la mia banca Centrale indipendente, avrei mantenuto i tassi al 5% e il mio debito pubblico sarebbe salito solo per la quota degli interessi; e se avessi deciso di far salire gli interessi al 10% seguendo o perseguendo l'inflazione (brutta) sarebbero stati i miei creditori a perdere il capitale vendendo i loro titoli prima della scadenza o a vedersi ridotta la rendita annua in termini di potere d'acquisto.
Grazie in anticipo (lorluc)
Ma ormai sono esperti in queste cose. Non saranno le stesse persone, fisiche e giuridiche, che tempo fa comprarono marchi sottovalutati in attesa che saltasse lo SME? O magari più recentemente, comprando franchi svizzeri a 0,8 € circa.
RispondiEliminaN' zomma, a Mario facce Tarzan!
Avrei voluto commentare scrivendo altro e non quello che sto per scrivere ma mi sarei sentito un po' come quelli che appaiono sulla pagina facebook "Raccolta statistica di commenti ridondanti". Insomma avrei dovuto ripetere cose già scritte da altri poco sopra. Quindi scriverò che a me di Napoletano non ha sorpreso l'analisi ma i modi. Quell'infervorarsi a difesa di cose palesemente contraddittorie dando l'impressione di star davvero difendendo la vedova e l'orfano (magari di un artigiano o piccolo/medio imprenditore) invece che prendendo letteralmente per i fondelli gli spettatori. Da vicende come quelle dell'altra sera si trae almeno un insegnamento di due: se è per ignoranza, si dimostra (e si impara) quanto essa sia una forza motrice potentissima; se è per malafede, si dimostra (e si impara) che a Hollywood noi italiani abbiamo ancora molto da insegnare.
RispondiEliminaBaciamo le mani.
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RispondiEliminaNo cosa e no a chi? Qui stiamo parlando di consols, a titolo di esempio. Occhio perché con gli espertoni c'è tolleranza zero. Gentile lettore, precisa o sparisci.
EliminaEra in risposta a Guen Dami2 febbraio 2015 02:17 e non so perché è finito qui. Adesso lo riscrivo al posto giusto
EliminaLa differenza tra una spiegazione ed un avvertimento è tutta qui , Napoletano & C. danno solo avvertimenti e a proposito di avvertimenti , sarò tonto , ma l'immediatezza di una passeggiata alle fosse ardeatine che significa ? commemorazione immediata dopo 70 anni o avvertimento ?
RispondiEliminaEcco, come al solito ha ragione lei: adesso sono ancora più incazzato.
RispondiEliminaMa non potevo limitarmi a studiare le schede tecniche delle idropitture silossaniche o degli intonaci di risanamento da umidità positiva/negativa?
Ora che ci ha fatto incazzare però ci deve spiegare (e qua rischio il ban) come ottenere la relativa serenità da lei raggiunta!
Ad ogni modo le sono riconoscente.
Nervosamente suo, Fabio.
Grazie a lei abbiamo capito che l'eurozona ė come una pentola a pressione senza valvole. Quelli che stanno al comando del fornello si limitano ad agire solo sulla temperatura. Ci stanno cuocendo a fuoco lento altrimenti la pentola sarebbe già scoppiata.
RispondiEliminaLa matematica finanziaria è una vita che non la pratico più, quindi un ripassino è più che benvenuto. Invece ho sorriso divertita per il comportamento poco consono del sig. Napoletano. Mi è venuto in mente un detto brianzolo che dice: "Chi grida pü sé, la vaca l'è süa". Non c'è bisogno di essere maleducati o di gridare. La ragione non ha bisogno di questi mezzucci... Peccato. A quanto pare non c'è possibilità di redenzione.
RispondiEliminaNon riesco a capire perche' debbano vendere quei titoli a Draghi se possono venderli direttamente sul mercato secondario.
RispondiEliminaDove e' la fregatura?
Perchè sul mercato secondario si vende quello che sul primario non si è venduto, quindi lo si sconta. I fondi avvoltoio fanno proprio questo, comprano titoli che rendono tanto (greci ?) ma pretendono forti sconti sul valore facciale se il titolo si vende difficilmente, ritrovandosi cosi in mano dei bond che costano poco e rendono molto.
EliminaCon Draghi che compra non è piu necessario applicare lo sconto.
Almeno cosi credo di avere capito.
Non sono loro che li vendono. È Draghi che li compra per una quantità definita e predeterminata a indipendentemente dal tasso. Di fatto è un'operazione che "isola" quei titoli dal mercato visto che si sa già che verranno comprati. Viceversa se le banche domani decidessero di liberarsi di una grande quantità dei loro titoli senza che ci fosse la Be che garantisce il loro acquisto il loro valore precipiterebbe. Chiaro?
RispondiEliminaE tutto il pomeriggio che ci penso ma ho ancora dubbi.
EliminaIl valore di quei titoli, secondo me, non dovrebbe precipitare se i tassi delle nuove emissioni rimangono invariati
Forse potrebbero aumentare i tassi sulle nuove emissioni perche' la vendita di quei titoli sarebbe interpretata dai mercati come una imminente skizzata dei tassi e relativi spread?
A me è stato aperto un mondo!
RispondiEliminaNe sono lieto. Come vedi, è semplice. Proprio perché pacta sunt servanda, il valore nominale della rendita che un titolo ti assicura rimane invariato (se il debitore ti desse di meno quando il tasso scende violerebbe il contratto). Ma per questo stesso motivo, una variazione dei tassi, che ovviamente modifica l'importo della rendita che ottieni da un NUOVO titolo, modifica anche il valore di mercato di TUTTI I TITOLI IN ESSERE (debt outstanding). È ovvio. Il mercato esiste.
EliminaA proposito di Napoletano...il titolone "FATE PRESTO!" è tutta roba sua, e proprio quel titolo vinse il premio come titolo dell'anno....!!!! Più sei prezzolato e più sei premiato: scandaloso.
RispondiEliminaBe quick or be dead (Iron Maiden)
Intendiamoci: non è che non fosse un titolo efficace. Era del tutto (e intenzionalmente) fuorviante alla luce di quanto sappiamo sulla crisi, ma se ve lo avessi detto quattro anni fa, e prima di questa bella performance di Nap, in quanti mi avreste creduto?
EliminaIn pochissimi le avrebbero creduto, ed io sarei stato uno di quelli.
EliminaRicordo ancora quanto ero contento e speranzoso per l'insediamento di Monti.
All'epoca credevo che i problemi fossero davvero dipesi dal debito pubblico e dalla bassa credibilità.
Ed all'epoca il titolo del Sole fu la naturale conseguenza di quella situazione.
Poi cominciai a notare incongruenze tra ciò che faceva Monti e ciò che ci veniva detto e fu lì che venni indirizzato al suo blog (benedetto quel giorno e quell'amico).
Ma non è stato semplice superare la barriera di frame che mi era stato costruito intorno.
Matrix ce fa na pippa
Post molto interessante come sempre, e come sempre mi ha insegnato qualcosa.
EliminaChiedo una cosa però, se il QE servirà effettivamente a rifinanziare le banche private a spese delle Banche centrali, è possibile che stiano preparando il terreno ad una dissoluzione controllata dell'eurozona ?
E' possibile che la situazione, nonostante sembri sempre più statica e stantia, si stia invece muovendo ?
Tra un po' ci toccherà un'altra canzone.
EliminaRicordo di aver letto da qualche parte, che un imprenditore dovrebbe investire in un attività quando la resa attesa supera il rendimento dei titoli di Stato. Era un altro mondo lo so...
RispondiEliminaMa se i rendimenti dei titoli di Stato sono zero, quanti saranno i profitti attesi delle imprese? (Parlo di imprese in mercato libero, ossia sempre di quel mondo dove non esisteva monopolio se non di Stato)
Perché ci sono ancora alcune imprese aperte con questi tassi?
A costo di espormi a rischio figura di cacca, avrei necessità di un piccolo chiarimento.
RispondiEliminaDunque... sul primo punto niente da dire, è una delle poche cose che mi erano già chiare.
Sul secondo punto non avevo mai riflettuto, ma comunque, data la premessa (supponiamo anche che possiate stipulare un contratto di rendita perpetua), mi sembra di averlo capito.
Il dubbio è: se quella premessa viene meno, cioè se parliamo di un titolo a scadenza, il discorso "se il tasso di interesse si dimezza, il valore del titolo raddoppia" (mi verrebbe da inserire un "ovviamente", ma non voglio rischiare troppo) non vale più, giusto?
Cioè, mi sembra di capire che il valore del titolo comunque aumenterà, ma in misura minore, che dovrà essere calcolata in qualche modo che tenga conto anche del tempo che manca alla scadenza.
È corretto o come al solito non c'ho capito una sega?
@Luca: corretto! Come ho scritto in una risposta precedente, il prezzo di un bond è dato dalla sommatoria dei flussi di cassa futuri attualizzati per il tasso di interesse. Quindi, al diminuire del fattore di sconto (in questo caso l'interesse) aumenterà il prezzo del bond.
EliminaTi faccio un esempio numerico: compro BTP scadenza 5 anni all'emissione (quindi con valore 100), cedola del 5%. In pratica ogni anno avrà 5 di cedola e il quinto anno avrò 105 (cedola più capitale). Il prezzo all'emissione è dato dalla somma dal valore attuale dei flussi di cassa futuri. In pratica è la somma di 5/(1+5%)^1 + 5/(1+5%)^2 + 5/(1+5%)^3 +5/(1+5%)^4+105/(1+5%)^5 . Se fai questo conticino vedrai che il prezzo sarà proprio 100.
Ovviamente, la diminuzione del tasso farà sì che il prezzo aumenti (il fattore di sconto diminuisce) ma l'aumento non sarà proporzionale alla diminuzione del tasso. Infatti, un dimezzamento del tasso farà aumentare di circa l'11% il prezzo del titolo. Il motivo è dato dal fatto che il titolo non ha una durata infinita (infatti ha 5 anni di vita) l'aumento del prezzo è pari alla diminuzione del tasso diviso la durata dell'investimento (in finanza si chiama duration).
Se un titolo non ha cedole, la duration sarà pari alla vita effettiva del titolo, mentre se esistono cedole la duration sarà più bassa rispetto alla vita del titolo perché hai un flusso di cassa in entrata ogni anno, quindi la tua esposizione finanziaria sarà minore. Ovviamente, la spiegazione che ti ho dato è a spanne, ti consiglio di cercare nel web il concetto di duration.
Spero di esserti stato di aiuto e Prof mi scusi per il mio iperattivismo nel blog, vedrò di darmi una regolata :-)
Ti ringrazio molto per l'aiuto. Confesso che l'aspetto contabile non mi è chiaro fino in fondo, ma al momento mi accontento di aver capito il concetto e rimando l'approfondimento a momenti migliori. Diciamo che, alla luce dei miei averi, studiare da rentier non rientra tra le mie priorità attuali. :-)
EliminaNon c'è di che. Ti segnalo che ho scritto un'imprecisione. La variazione del tasso deve essere moltiplicata per la duration e non divisa come ho scritto prima (sorry non mi ero accorto prima di aver scritto una castronata).
EliminaNei bond con scadenza quando parlo di variazione di tasso intendo variazione in basis point, in pratica se da 5% passo 2,5% non mi aspetto una variazione del 50% del prezzo ma del 2,5% moltiplicato per la duration.
Quello che importa è aver capito che ad una diminuzione dei tassi c'è un aumento del prezzo dei bond e viceversa. Per l'ammontare della variazione del prezzo, a spanne, basta moltiplicare la variazione in basis point del tasso per la vita del titolo. Ne deriva che più è lunga la scadenza del titolo più il suo prezzo sarà sensibile alla variazione dei tassi e quindi più rischioso.
Scusa per l’imprecisione di prima e buona giornata.
Ed io che mi scandalizzai quando nel '94 Iva Zanicchi pubblicizzava Berlusconi premier. Bei tempi. Il prossimo argomento che rimane a Roberto Napoletano da utilizzare per smentire Salvini sarà il manganello. Le sue scomposte reazioni non hanno lasciato molto altro spazio alla mia immaginazione. I personaggi con i quali abbiamo a che fare sono più che pericolosi. In questa consapevolezza portiamo avanti la nostra battaglia a difesa della democrazia. Un immenso Grazie Alberto.
RispondiEliminaL'ingordo non era don Giovanni?
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