(...sarebbe Davide contro Golia, e sapete come va a finire...)
Dunque: come vi dicevo, la SUA è una bella rottura di scatole, ma non è solo per questo che vi sto trascurando. Ho dovuto correggere le bozze di alcuni paper ritenuti trascurabili da ordinari del settore ORTO-S/01 (ma stranamente non da riviste internazionali), ho dovuto presentare al Dipartimento, che oggi ha espresso parere favorevole, la proposta di cofinanziare un assegno di ricerca tramite a/simmetrie, ho dovuto contattare altri sponsor (per trovare i soldi da dare al Dipartimento), ho dovuto referare paper, ho dovuto tenere il primo appello di esami, ecc. Tante cosette. Fra queste, naturalmente, sto mandando avanti il lavoro col modello, che non è semplicissimo, ma ci sta dando soddisfazioni. Mi dovete scusare se non vi sto facendo vedere molto. Rimedio a partire da oggi: soci e principali stakeholders (avete presente quei politici che "sorprendentemente" stanno prendendo posizione contro l'euro? Ecco, ad esempio quelli...) sono stati avvertiti con un minimo di anticipo: ma quelli che pagano siete voi, e io non sono, come certi personaggi in cerca di editore, uno che pensa che siccome è dalla parte del giusto, degli altri può fottersene, per cui "passata la festa, gabbato lo santo"!
Se pagate, avete diritto di divertirvi, e se pagate la ricerca, avete diritto di consultarne (e di comprenderne, e di criticarne) i risultati.
Vi segnalo quindi che la prima versione del modello di a/simmetrie è online. Il paper è molto lungo, perché da pag. 48 inizia un delirio di appendici tecniche, inclusi gli output originali delle stime (qualcosa di cui di solito ci si vergogna, il che rende i paper più corti, ma le simulazioni meno affidabili). Anche le prime 48 pagine sono piuttosto tecniche, e provvederò durante le vacanze a guidarvi alla lettura passo passo (alcune cose le abbiamo già viste insieme in questo blog, altre necessitano di un po' di post "tecnici", di quelli che piacciono a voi, per essere inquadrate bene). Il paper (e il suo gemello, che sarà online fra pochi giorni) rispondono di fatto alle interessanti osservazioni di Boltho e Lippi (in parte riassunte qui). Quando avremo finito di parlarne vi renderete ancor meglio conto di quanto sia utile confontarsi con chi non la pensa come noi.
Intanto, volevo commentare con voi la notizia del giorno (lasciamo perdere la Russia, di quello magari vi parlo domani, e lì il lavoro "tecnico" è stato in gran parte già fatto - e quello "politico" era tutto nel Tramonto dell'euro - per cui ci vorrà poco a capirsi).
La notizia del giorno (almeno per me) è che il CSC (Centro Studi Confindustria) ha tagliato le stime di crescita per il 2014 a -0.5%. Deve essere interessante lavorare al CSC. Io però non credo che ci riuscirei: detesto il telefono. Voi direte: "Che c'entra?". Eh, c'entra, c'entra... Io mi immagino la scena...
....mirefa sol, dosire mi, sila do mi laaaa...
"Pronto, chi parla?"
"Sono Squinzi"
"Dica, dottore, cosa dobbiamo prevedere oggi?"
"Sentite, l'OCSE ci dà a -0.4 almeno da novembre, e lo sappiamo tutti che andrà peggio: per favore, tirate giù la previsione, che mi servite "credibili". Voglio -0.5%".
"Sarà fatto, dottore, non dubiti...".
Io dico, va bene non usare l'econometria, ma almeno cambiare la suoneria...
E allora, per allietarvi (si fa per dire) la serata, vi anticipo un'estratto del prossimo paper, che usa il modello descritto nel paper che vi ho citato sopra per costruire uno scenario al 2019 (a cinque anni, come l'IMF). Lo scenario è costruito prendendo per buone le previsioni IMF di ottobre (oggi le rivedrebbero al ribasso anche loro) sulle principali variabili esogene, ovvero, in particolare, su crescita e inflazione dei nostri partner commerciali, e lasciando le altre variabili sulle tendenze storiche. Insomma: uno scenario "neutro", a politiche invariate (euro compreso), che recepisce il quadro macroeconomico dell'IMF. Una sintesi è qui:
Ecco, diciamo che utilizzando le stesse ipotesi dell'IMF noi arriviamo circa il nostro futuro a conclusioni leggermente diverse dalle sue (e da quelle delle centraliniste del CSC). Intanto, secondo noi l'anno si chiuderà verosimilmente con la variazione del Pil sotto a -0.5% su base annua. La disoccupazione sarà verosimilmente superiore al 13%. Ma è soprattutto interessante vedere cosa succederà dopo. Le simulazioni del nostro modello, nello scenario neutro, prevedono:
1) che la crescita resterà inferiore a quella pronosticata dall'IMF: al loro 0.85% nel 2015 si contrappone uno 0.6%, ma attenzione: questa non è ancora una nostra previsione in senso stretto: è solo quello che risulta mettendo nel nostro modello le loro previsioni circa il resto del mondo. Per me, se l'anno prossimo saremo sopra lo 0% di crescita, sarà veramente andata di lusso. Questa mia sensazione cercherò di confermarla o smentirla nei prossimi giorni dando come input al modello valori più plausibili delle variabili internazionali (che tengano conto, ad esempio, del crollo del mercato BRIC per i nostri esportatori, in seguito ai noti eventi);
2) anche nel quadro roseo di una crescita positiva, la disoccupazione continuerà ad aumentare, raggiungendo il 15% in cinque anni;
3) il governo non riuscità comunque a osservare l'obbligo del 3%, e questo perché nei due prossimi anni il modello prevede un'inflazione sostanzialmente nulla (più esattamente: un -0.1% di crescita dei prezzi al consumo, quindi una conclamata deflazione), con tutto quel che ne consegue: crescita nominale trascurabile (inferiore a quella reale) e esplosione dei rapporti al Pil;
4) e quindi, ciliegina sulla torta, se tutto resta così fra cinque anni ci troveremo con rapporto debito pubblico/Pil al 150%. Il grande capolavoro del risanatore Monti, come voi ormai avrete ben capito.
Bene.
Tenete presente che questo scenario per me è relativamente ottimistico (per i motivi che vi ho detto sopra). In effetti, lo sto usando solo come benchmark, come pietra di paragone, per valutare scenari alternativi (quelli visti a Pescara, che sto integrando con le osservazioni di Boltho e Lippi). Una previsione attendibile richiede ancora un po' di lavoro sulle variabili di scenario, lavoro che non stiamo facendo adesso perché stiamo chiudendo un altro paper sulla benzina (e io da solo anhe un altro su vincolo esterno e declino italiano). Ma pur essendo simulazioni basate su ipotesi (altrui) relativamente rozze, sarà divertente vedere se la mira di Davide sarà stata migliore di quella di Golia. Io un'idea ce l'avrei. Il tempo è galantuomo. Chissà se l'anno prossimo avremo ancora i soldi per i popcorn?
Come al solito, alle stime IMF bisogna fare un bel po' di "tara".
RispondiEliminaCuriosità tecnica: il dato PIL considera il nuovo sistema SEC ? in pratica, immagino che l'inclusione di settori moltooo borderline (tipo traffico droga, prostituzione) renda più complicato il compito degli econometrici.
Non più di tanto. Trattandosi del mestiere più antico del mondo ha un andamento abbastanza inerziale. Considera che le stime sono sui dati precedenti, perché le serie SEC2010 non sono state ricostruite indietro fino al 1960. Ma questo non cambia sostanzialmente nulla, soprattutto a livello di crescita annuale.
EliminaGrazie.
EliminaCloto, Lachesi e Atropo si avvicinano.
Pietro + le prime due, se si avvicinano, non provocano danni irreparabili, Atropo è quella che taglia e da lei dobbiamo allontanarci.
EliminaGrazie Prof.
RispondiEliminaA pro' non era meglio farci passare le feste con l' illusione di un buon 2015! Vabbe', ma non diciamolo ai nostri ragazzi ed alle nostre mogli, almeno loro ci arriveranno con gioia al nuovo anno.
RispondiEliminaChe bello. 140 equazioni ... 55 variabili esogene ...
RispondiEliminaFU (english words for "La ringrazio per l’osservazione")!!!!!
Scherzo. Lo leggerò con molto piacere, però a partire dal 25, perché considero questo come un grande regalo per me (ar libbbro nuovo ce penso domani in stazione).
Grazie prof
RispondiEliminala Russssssssia is the new la Ciiiiiiiina
RispondiEliminaForse OT
RispondiEliminaNegli ultimi giorni mi sono fatto queste due domande.
1) Perche’ il prezzo del petrolio e’ stato “pilotato” cosi’ in basso solo ora?
2) Se lo scopo dell’operazione e’ veramente quello di “piegare” la Russia, perche’ ora e non per esempio qualche anno fa?
La mia risposta e’: perche’ la Cina solo oggi ha deciso di compensare gli squilibri creati da venti anni di crescita impetuosa.
Come chiaramente mostrato dal Prof. nelle sue dispense di macroeconomia, una forte crescita crea sempre forti squilibri macro-economici ed il successo di un Paese emergente nel lungo periodo dipende dalle strategie adottate per compensare gli squilibri cumulati durante la fase di crescita. La compensazione degli squilibri comporta sempre dei costi ed e’ per questo che moltissimi Paesi emergenti hanno avuto in passato dei veri e propri boom economici ma pochissimi sono stati in grado di consolidare i risultati.
Il costo piu’ grande nella compensazione degli squilibri macro e’ senza dubbio quello legato all’ammontare complessivo ed alla struttura del debito (sia interno che estero) con annessa ‘spoliazione’ del risparmio.
La dinamica del risparmio e’ infatti un fattore determinante nei meccanismi di compensazione degli squilibri, perche’ se e’ vero che una deviazione da I=S nei singoli Paesi e’ possibile, l’identita’ I=S risulta senz’altro verificata a livello planetario.
Il risparmio dovrebbe in teoria finanziare gli investimenti produttivi, ma il meccanismo (vedi IPF) che comprime il tasso di crescita del valore mediano dei redditi pro-capite rispetto al tasso di crescita di GDP/PIL e’ proprio quello che in ultima analisi alimenta disoccupazione, squilibri delle partite correnti, DEBITO e di conseguenza, nel mondo attuale, uno squilibrio macro-economico in Cina (oppure in Europa) si riflette per forza in tutto il resto del mondo.
Anche fuori della Cina si e’ finalmente capito che la crescita tumultuosa in Cina negli ultimi 10 anni e’ stata alimentata da un eccesso di investimenti (che ha comportato anche un diffuso ed errato impiego degli stessi) e quindi la creazione di un debito potenzialmente insostenibile (se l’investimento non rende il debito contratto non si ripaga). Vale allora quello che dice Rudiger Dornbush “financial crises, they often take much longer to come than you expected, but then things fall apart much more quickly than you thought they would.”
Dall’anno scorso (dopo che si e’ stabilizzato al vertice il nuovo gruppo dirigente Cinese) sembra iniziata la manovra di compensazione degli squilibri macroeconomici Cinesi. Cioe’ la Cina sembra stia sensibilmente riducendo la sua domanda di “hard commodities” perche’ sembra stia riducendo contestualmente i suoi investimenti (cioe’ che si sia deciso di avere un minore tasso di crescita del GDP, un maggiore tasso di crescita dei redditi, un minore tasso di crescita degli investimenti).
Quindi il momento giusto per l’occidente per colpire la Russia attraverso il ribasso del prezzo del petrolio e’ ora, perche’ solo ora un prezzo calante del petrolio conviene alla Cina (che quindi IMHO cogliera’ diversi piccioni con una fava, cioe’ una maggiore integrazione economica con la Russia, la de-dollarizzazione ed il consolidamento della crescita maturata negli scorsi 20 anni).
Mi sa che EU/USA, nell’inutile tentativo di piegare la Russia, stiano decisamente aiutando la Cina in danno dei propri lavoratori, altro che “difenderci dalla Cina”!
L' eterogenesi maldestra dei fini dichiarati: esportiamo i diritti sociali in Cina.
EliminaChe eri acuto ne ho avuto l' impressione, ma unire i puntini con questa abilità è notevole.
@Bagnai Avevo promesso di versare ad Asimmetrie 180€ almeno. Mi vedo costretto a non mantenere quanto preventivato. Appena possibile (gennaio circa) farò un secondo versamento per un totale di 100€ che mi impegno a mantenere come minimo annuo in 2 rate. Ma non mi abbatto. Come mi hai insegnato sono in una banale crisi di liquidità e non di solvibilità (frase che mi rincuora tantissimo). Se poi avremo una primavera calda e poco piovosa e le api stanno bene (come credo) nel 2015 mi risollevo nonostante le previsioni (economiche), la vespa velutina gloriosa ed efficientissima predatrice di api (importata dalla Cina).
Gli eccessivi e sconsiderati flussi commerciali con i paesi in via di sviluppo stanno distruggendo (via import parassiti ed insetti non originari che si acclimano nelle nostre zone) ad esempio i castagneti (cinipide), eucalipto (psylla), per non parlare di aethina tumida novità di questa estate in Italia, l' uso di pesticidi neonicotinoidi (micidiali!) spinti da multinazionali tedesche e americane e l' ormai più che trentennale vecchia nemica varroa.
In pochi anni abbiamo compromesso per sempre dei delicati equilibri che compromettono l' agroalimentare europeo e italiano. Noi apicoltori non ci fasciamo la testa prima di romperla ma la situazione è molto preoccupante, l' amministrazione non si è, e non si dimostra all' altezza ed è urgente finanziare ricerche mirate. Il destino delle api vincola quello umano.
Mi scuso per lo sfogo, per chi volesse approfondire qui.
La parte di IPF che tratta di Bretton Woods, dei sistemi monetari internazionali e di come evitare squilibri commerciali e finanziari andrebbe inserita in ogni manuale di economia e di storia economica contemporanea.
Sono orgoglioso di leggerti e parlare a tutti di te: iniziano a capire chi sei. Grazie.
Tredicesima (magra via tasse) arrivata e provveduto subito a donazione ad asimmetrie (inpegno, soprattutto con me stesso, di 120 euro/anno ). Quando leggo post come questi sento di aver fatto cosa buona e giusta.
RispondiEliminaGrazie
Le libbbrerie di Alba, Prov. di Nutella, all out of Italia Può Farcela... Ho dovuto ordinare online. Saggiatore needs turbo!
RispondiEliminaCarissimo prof, vado completamente OT perché ho avuto un'esperienza soprannaturale che la riguarda e DEVO raccontarla.
RispondiEliminaLo confesso: stavo leggendo il blog di Becchetti (devo pur capire cosa offre il mercato dei guru, nel caso che lei prima o poi mi sferri la spigolata definitiva).
Stavo dunque gustando e vedendo quanto è buono Becchetti, in un post (La sfida dell'Europa) che davvero gronda e spande sull'Eurozona latte e miele: pensi che secondo Becchetti noi paesi dell'Eurozona siamo addirittura come fidanzati, però quei fidanzati che - dopo un lungo fidanzamento o convivenza (occhio, prof) - si trovano di fronte a una lei (una lei un po' anni '50, ma transeat) che mette lui alle strette: "Senti 'bbello, qui o ci sposiamo o ci lasciamo".
E ovviamente la scelta non c'è, si cade l'uno nelle braccia dell'altro e si corre subito dal parroco (o dal sindaco). Perché lui capisce "che andare indietro sarebbe più doloroso" (madonna, che immagine del matrimonio, tra l'altro, la scelta tra due dolori, in pratica...).
Così, secondo la visione di quella colomba che è Becchetti (che continua a dimenticare la prudenza del serpente non so dove), tedeschi, spagnoli, italiani e greci, capendo che andare indietro sarebbe più doloroso che andare avanti, non hanno altra strada che non concedersi più mezze misure. Che cosa poi sia precisamente un matrimonio tra popoli, non lo so (Alessandro Magno aveva fatto sposare ai suoi generali le figlie dei nobili persiani in una cerimonia collettiva, voglio sperare che Becchetti non suggerisca questi eccessi, in particolare io mi rifiuto fin da ora di sposare Udo Gumpel).
Ma i dettagli, caso mai, possiamo farceli spiegare dal professore.
Tanto più che Becchetti nello stesso post snocciola uno dopo l'altro addirittura sei, dico sei, sistemi per risolvere i piccoli problemucci tecnici che intanto hanno lastricato la strada che va dall'amore al matrimonio, per capirci quelli che hanno provocato, per dirne una, quei pochi milioni di disoccupati in Eurozona (ma che cosa sono milioni di disoccupati di fronte alla felicità dell'amore fra i popoli?). E che, non si capisce perché, quella stupidina dell'Angela si rifiuta di prendere in considerazione.
Insomma, prof, io avevo le lacrime agli occhi, singhiozzavo quasi.
E stavo quasi, quasi già risolvendomi a cambiare guru, già da subito, quando... cosa succede?
NELLA PARTE ALTA DELLO SCHERMO È PASSATA L'AUTOMOBILINA ROSSA!
Sì, prof, le assicuro: nel momento preciso in cui io mi dicevo "devo proprio cambiare guru", in alto è comparsa la scritta "L'Italia può farcela", con il simbolo del Saggiatore, e soprattutto la macchinina rossa si è messa a passare e ripassare - minacciosissima - sulla pagina.
Chieda a quelli che gestiscono le inserzioni sul sito di Repubblica se è vero o non è vero!
Come potevo viverlo, se non come un chiaro avvertimento?
Che altro potevo leggere, in quell'incombente seppur minuscolo mezzo di locomozione, che passava e ripassava come un drone volante, se non l'ammonimento preciso: IL TUO GURU TI GUARDA?
Insomma, ho chiuso subito tutto mormorando parole di timore e pentimento, ho recitato tra me e me alcuni brani de L'Italia può farcela e ho pregato il dio dei seguaci di non indurmi mai più in una così terribile tentazione.
Ma soprattutto, prof, ho capito che passare a Becchetti non mi sarebbe per nulla facile.
Spero solo che questa confessione non la induca a spigolare ancora più liberamente.
Direi che la nostra situazione è più simile a quella di "...quei fidanzati che - dopo un lungo fidanzamento o convivenza (occhio, prof) - si trovano di fronte a una lei (una lei un po' anni '50, ma trans) ..."
EliminaDice: ma te ne accorgi solo ora? Ecco, appunto...
Ma DAR! :-DDD Potenza del latino!
EliminaMa la disoccupazione non dovrebbe scendere ora, on il Jobs Aact del governissimo Renzi???? Strano che aumenti ancora. Credo più a Lei Prof che a Renzi, ci mancherebbe altro.
RispondiEliminamio parere: il jobs act serve a far scendere i salari, non a far crescere l'occupazione. Questo secondo effetto semmai seguirà molto più in là negli anni. Ma se, come giustamente ha detto il prof., tutta l'europa adotta l'austerità competitiva, allora....
EliminaPer scendere prima o poi scende, nn si fanno più figli, meno immigrati poiché il paese va a rotoli e infine madre natura chiama a se i migliori... :-D
EliminaIo credo al Prof perche' (1) e' simpatico, (2) si incazza, (3) si scusa, (4) dice cose che voglio sentire, (5) scrive saggi che riesco a leggere, e con piacere, (6) ha una Passione (la musica), (7) si muove, fa le cose, agisce, (8) ha una strategia, un progetto che evolve, tracciabile.
RispondiEliminaAggiungerei che giustifica sempre le sue affermazioni con teorie economiche e soprattutto con i dati.
EliminaNiente sogni e neppure italiette, liretta o roba simile.
A che punto della funzione economico-religiosa si recita questo Credo. Possiamo recitarlo sulle note di Mozart?
Elimina(9) e ci libererà dall' euro. Amen.
EliminaQuestiTweet bisogerebbe mandarli ai clienti di quel pirla di brambilla.
RispondiEliminaL'euro sembra favorire i cessi come brambilla.
Solo un imbecille critica quelli che ti danno da mangiare.
Pero' quell'ultima frase sui pop corn ha un sapore vagamente apocalittico... :-D
RispondiEliminaIl libro è arrivato e presto inizierò la lettura.
RispondiEliminaUltimamente credo che si preoccupi troppo di chi ce l" ha più lungo tra voi economisti ma credo che le persone la seguano per quello che dice e per come lo dice non per le pubblicazioni che ha fatto, almeno questo penso io magari sbaglio.
Se possibile volevo sapere se lei scriverebbe ancora che la finanza non è gestita da quattro prezzolati signori che bevono intorno a un tavolo, non ricordo lo scritto preciso e per questo mi scuso ma la sintesi era più o meno questa.
Il tutto a riguardo a come il mercato oramai faccia politica, la fece al tempo di berlusca quando gli prese di mira le aziende e la sta facendo in ogni parte del mondo quando non si eseguono gli ordini come bravi soldatini.
Non mi sembra che il mercato ultimamente sia l" incrocio di domanda e offerta ma sembra più un qualcosa di funzionale allo scopo, qualsiasi esso sia.
Buone feste e ottimo blog.
Sarebbe interessante sapere, anche, perché Confindustria sa (si fa per dire) solo fare previsioni economiche, ma non sa prendere iniziative fattuali per risollevare l'economia italiana.
RispondiEliminaNon dico 10, non dico 5, dico 1 iniziativa. Non mi risulta che ci sia una sola proposta, né iniziativa, volta a dimostrare un minimo impegno in tal senso.
Sul modello di asimmetrie: in ambito disoccupazione nei prossimi 5 anni è più pessimista del Fondo Monetario Internazionale.
Per me è ovvio: spingono semplicemente in modo miope verso i loro interessi, o meglio di quellidella parte di confindustria che comanda.
EliminaQuindi panico o miele a seconda della convenienza.
“L’uomo della strada, che conosce luoghi e date di nascita, carriera, gusti, abitudini , avventure coniugali ed extraconiugali di tutte le stelle del cinema, dei campioni di calcio e dei canzonettisti più in voga, non sa neppure che faccia abbiano, anzi neppure conosce i nomi delle poche decine di persone dalle cui decisioni spesso dipende, in Italia, l’occupazione o il licenziamento di decine di migliaia di lavoratori, i prezzi dei generi più di largo consumo, lo sviluppo o il ristagno dell’economia di intere regioni, la formazione dell’opinione pubblica attraverso i giornali, la Rai e la tv, i nostri rapporti con l’estero e anche la nomina dei ministri. Niente sa, insomma, su quelli che sono i veri padroni del vapore.”
EliminaErnesto Rossi, “I padroni del vapore”, 1955
Il riferimento è ovviamente a Confindustria.
Però io vorrei capire una cosa: i giornali sono sostanzialmente in mano alle banche e le banche italiane NON stanno beneficiando della vigilanza europea, ultima trovata per salvare l'euro, basti pensare a quello che è successo per gli stress test e l'aqr. Perché non cambia il frame?
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