L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Intanto ho cominciato a diffondere il documentario sulla Grecia, anzi, sui GRECI, come scrivo da tempo. Osservo che nessun intellettuale e/o antichista di quelli che per la Grecia (antica) sbavano fa una piega su quella attuale, e va bene che non ci sono né Platone né Fidia, ma ci sono tanti sofferenti come nessuno si augura di essere e come finora ho la lucidità e il lusso di non augurare a nessuno di diventare. Mi pare che solo Salvatore Settis abbia detto qualcosa e non ricordo se su un blog proprio, mentre tutto tace persino dalle parti della lungoscrivente XY - neppur voglio nominarla tanto scrive male, almeno un certo manuale che non dico. E così, da donna a donna - nel senso di "quellallì" - mi sono gioiosamente e velenosamente permessa una flagrante scorrettezza. Embe'?
Ciao Adriana, lo ha fatto il più grande filologo italiano, Canfora. Se cerchi con Google trovi molti suoi interventi in cui demolisce l'euro e la sua retorica, sono stati condivisi anche su questo blog.
Ma... sicuri che è greca 'sta maschera? Dovrebbe avere una sorta di foro al posto della bocca per fare uscire il suono... Almeno quelle di teatro. Poi se è altro non so...
Adriana, se ci sono degli indignati per quanto fatto ai Greci, quelli in linea di massima sono gli antichisti (aggiungi Filippo Maria Pontani). Nessuno degli antichisti ha avuto l'offensiva sfrontatezza alla Boldrin di dire che la Germania e la Merkel hanno SALVATO la Grecia. In genere sorridono più degli altri, quando sentono il commento ridicolo sulla Grecia che ha truccato i conti (che è vero per altro, ma che non c'entra nulla con la dinamica economica europea. Io e altri colleghi siamo fra i pochi a litigare con noti ed eccellenti filosofi o storici proprio sulla Grecia. Personalmente ho propagandaro il documentario dei 101 come ho potuto. Sai, io sono venuto in pensione anticipata per fortuna, perché mi prendevano per un paranoico antitedesco senza contatto con la realtà (proprio oggi un amico archeologo per smentire le mie ossessioni germaniche mi manda osservazioni di Polito, Bolaffi (ach, Bolaffi, mein Gott) e Vaciago). È un'impresa titanica convincere gli universitarii del fatto che la questione € era già stata affrontata secondo scienza, e risolta, dagli economisti angloamericani. Figurati sulla Grecia. Ieri sera, alla fine di una sublime serata schubertiana con il baritono M. Goerner, parlavo col solito cattedratico di filosofia: gli ho fatto un elenco degli economisti che hanno previsto il disastro €. Non mi ha detto: dove hai letto questa roba, voglio leggere poi ti dico che cosa ne penso (come se fosse possibile). Mi ha guardato come un mentecatto e sono sicuro che dopo con la moglie altrettanto filosofa ha fatto un commento sconsolato su di me. E noi mettiamo le nostre creature nelle loro mani per la propria formazione. Dimenticavo: sono talmente benestanti che nemmeno sanno che cosa significa disoccupazione e dei dustrializzazione. A loro non succederà mai nulla. Per questo osservano dall'alto con distacco squisito. Insomma, noi ci proviamo, ma è dura
@ Adriana Io un sospetto al proposito ce l'avrei. In effetti è molto più facile starnazzare di democrazia diretta, indiretta, messa di tre quarti o di profilo, da un punto di vista puramente idealistico o ideologico-partitico-politico (direi addirittura fideistico, in alcuni eccessi, come una sorta di religione laica), per poi trascurarne non solo gli spregi a suo danno, soprattutto se non riguardano ancora direttamente le proprie terga e siano comunque scomodi dal punto di vista demagogico, ma anche le possibili contraddizioni o imprecisioni insite nella forma applicativa (c’era un tale che esportava democrazia impacchettata in missili Tomahawk – onestamente, il Tomahawk possiede un packaging davvero ammiccante e un’efficienza operativa non indifferente). Visto che, in una risposta successiva, viene adeguatamente citata la posizione di Luciano Canfora in merito all'euro, il quale ha esplicitamente parlato di retorica europeista, ricordo che esiste un interessante lavoro dello stesso autore, dal titolo significativo (La democrazia. Storia di un’ideologia.) in cui è offerta una disamina talora non propriamente lusinghiera dei modi con cui il concetto, il senso, l’idea di democrazia siano stati attualizzati, onde per cui lo stesso autore è stato talora oggetto di pesanti critiche. Cito la nota in apertura e presentazione al testo: “Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.”. Non credo sia necessario puntualizzare che per libertà s’intenda in questo contesto il senso di un esasperato liberismo, ma constatando frequentemente di persona che in molti il senso di libertà equivale proprio al liberismo stesso, in qualsiasi ambito esperienziale umano, ritengo adeguato l’uso dell’espressione “ha vinto la libertà (e dunque mi chiedo se anche la democrazia non sia stata sostituita o in atto d’esserlo, o sia stata tuttora “democratismo”). Orbene, forse sarebbe opportuno riflettere più approfonditamente e collettivamente anche su questo; e così come, innanzi all’istanza “Ce lo chiede l’Europa!”, ci si è posti la corretta e lecita domanda “Sì, ma quale Europa?”, altrettanto perpetuare il dubbio di fronte al quesito “Ce lo chiede la democrazia!”: sì, ma quale democrazia?
@Nat, Celso Grazie per le vostre puntuali e tempestive risposte. Intanto mi è venuto il sospetto di aver preso lucciole per lanterne e aver scritto un nome per un altro, Settis per Canfora, andando a impressione. Se invece sono proprio due, a cui aggiungere Filippo Maria Pontani - figlio, presumo - tanto meglio. Ciò mi sarà utile per informarmi meglio e per presentare il documentario e la questione a qualche antichista non famoso alla mia portata. Una si è gia convinta da sola e della sua persuasione non ho merito, essendomi limitata a fare un cenno in generale all'€. I farlocchi (non in quanto non famosi ma in quanto farlocchi "a prescindere") di tutti gli studi e i colori e di un unico odore al massimo si inteneriscono sui GRECI ed esprimono la speranza che la loro situazione migliori. Vedo se col docu vacillano un po', e anche umanisti "a prescindere", in genere. Ho discreta salute, un tetto sulla testa, un lavoro, qualche affetto, nonché la capacità di star dietro a questioni diverse contemporaneamente. Mi sono fermata in un internet point lontano da casa per riposarmi dalla lunga giornata "affrontata" seguendo varie cose pesanti. Sì, ce la posso fare.
Quanto all'antichista che mi pregio di tacere: in un manuale che porta anche la sua firma, si insiste, a proposito del terzo secolo dell'impero romano, sulla mancanza di "stabilità", e ciò per tutto il capitolo. Capite perché mi desta sospetto, "a prescindere" dal fatto che quel periodo lì è stato, uh uh, instabile? E' il tormentone, alias parola- chiave, che proprio mi puzza. Almeno non si è spinto, il duo di cui fa parte, a suggerire che per quella instabilità ci sarebbe voluta una moneta unica. Poi, può darsi che qualche lacrima sui GRECI di ora la versi, e che ne so? Ma non lo so e faccio come "l'infame Franti" del libro Cuore, cioè sorrido, pronta eventualmente a ricredermi.
Per continuare con le mistificazioni, che forse vedremo fugate dal paper ad infer '14, mi ricordo che sul manuale di storia veniva detto che per ripagare le immense spese della guerra di unificazione italiana Cavour dovette tenere a freno il bilancio dello stato e solo con il rigore di bilancio riportò l'Italia sulla retta via....
Mi sembrano innegabilmente più sensati invece i dati che riguardano le diverse riuscite delle colonizzazioni anglosassoni e spagnolo-portoghesi: li si citava non sò quale studioso spagnolo di allora che sosteneva che la Spagna di allora era la più regale di tutte perchè si poteva permattere di pagare tutto e di non produrre niente grazie alle immense fortune delle americhe....
@ Adriana Sono in due, sia Settis che Canfora (Canfora con più forza). Chi è aduso alla frequentazione del sapere, quello vero (come la filologia), non può che inorridirsi del presente: l'orrore banale (ma dalle conseguenze assai serie) di un nemico invisibile che porta avanti coi suoi squallidi banditori un discorso dai contenuti incosìnsistenti. Pensate un po': "competitività" e "produttività": per fare che? ammazzarsi di lavoro per portare acqua a qualche sconosciuto fondo pensione? Questo è lo scopo della vita? (ah, no, è anche il produrre valore aggiunto "sociale", per consentire ai banditori attività parassitarie, da cui possono pontificare a suon di stronzate)
@Citodacal Giovedì scorso ero ad una conferenza di Anne Cheng sul concetto di libertà in Cina. Spiegava che, sia in Giappone che in Cina, prima dell'arrivo degli occidentali, non esisteva una parola specifica per esprimere il concetto, tant'è che i giapponesi avevano creato un neologismo che suonava come "furidamu" (da freedom, un po' come l'arubatu del post omonimo). "Libertà" è un concetto occidentale,nella genesi del quale molto hanno influito le annose (e aporetiche) dispute sul "libero arbitrio", fino ad innestarvisi le varie libertà dell'ordine spontaneo degli Hayek (e dei Popper). E' proprio come dici tu, nella modernità i due concetti sono poco distinguibili anzi, secondo Foucault, il libero mercato divenne, ad un certo punto, il criterio di "verità" secondo il quale valutare un sistema politico. E siamo ancora lì...l'allucinazione continua...
@citodacal Grazie anche a te; prendo nota del libro di Canfora per quando "ce la posso fare" a leggerlo. Inoltre, a proposito di democrazia, temo che, pur senza biechi interessi dietro o davanti, tanta gente anche istruita la identifichi, limitandola, col diritto di eleggere e di venire eletti. Non molto tempo fa, nel gruppo di discussione Fbook che mi ostino a seguire, un trentenne laureato in Giurisprudenza e normale impiegato in un ente pubblico, alla domanda come mai venisse salutata la rivolta in Ucraina e condannata qualche manifestazione in Grecia, rispose che in U. c'era una dittatura e in G. la democrazia. " A prescindere" che ne discende che in una democrazia non si possa manifestare (?), mi parve di capire che il suo concetto di democrazia fosse, appunto, eleggere ed essere eletti. E allora, di fronte a ciò, la nostra Costituzione deve essere qualificata in gran parte superflua e così tutto il lavoro di preparazione, per il fatto che non si limita al diritto dell'elettorato attivo e passivo ma indica altresì la rimozione delle condizioni di disuguaglianza. Senz'altro sono imprecisa, non so citare a memoria, ma credo di aver resa l'idea. Allora: Ucraina, dittatura, Grecia democrazia perché lì sono eletti. Non ritengo democrazia l'obbligo all'affamamento di gran parte della popolazione, essendo peraltro ben consapevole che se, nonostante la fame e altre malattie, alcuni rimangono vivi e senzienti, possono anche andare a votare; se risultano pure eletti, ecco qui che i GRECI sono più ricchi di noi, come titolava un quotidiano non italico. La miseria e la disperazione sociale non sono democrazia. O no?
Il mio corrispondente si era ben guardato dal seguire la presentazione del libro di Barra. Già, che c'azzecca con la democrazia?
Adriana, il III secolo d.C. è davvero ormai un grande tema storiografico: un tempo era senso comune che ci fosse stata una crisi assai pericolosa, poi questa visione per molti si è modificata e sostengono che non c'è stata crisi. Il problema si pone addirittura per il V secolo: ma l'impero romano è caduto oppure no? No dicono ormai più. Si è trasformato, così evitiamo anche di usare termini (declino per es) che implica un giudizio valutativo (tipo: ascesa e declino), individuando in ciò che viene dopo un "peggio". Volendo si può leggere con profitto il libro di Ward-Perkins, archeologo, che riassume molto bene tutto il dibattito, riaffermando la realtà del declino. Ma a quanto pare anche per il XVII secolo non c'è più tranquillità: era il secolo del declino della penisola, ma ora una parte della storiografia la contesta. Mah, tutto appare molto più controverso di prima, e forse non poco influiscono le vicende contemporanee. Ma qui ci fermiamo. Filippo Maria Pontani è ovviamente il figlio, grecista davvero molto bravo.
@ Adriana @ Il velo di Maya Volendo rincarare la dose, Simone Weil ne "La persona e il sacro", arriva ad affermare: "Gli sventurati, sommersi dal male, aspirano al bene. Bisogna dare loro solo parole che esprimano soltanto del bene, del bene allo stato puro. La cernita è facile. Le parole alle quali può annettersi qualcosa che designi un male sono estranee al bene puro. Quando si dice: 'Mette la sua persona davanti a tutto', si esprime un biasimo. La persona è dunque estranea al bene. Si può parlare di un abuso della democrazia. La democrazia è dunque estranea al bene. Il possesso di un diritto implica che si possa farne un uso buono o cattivo. Il diritto è dunque estraneo al bene. Al contrario, il compimento di un obbligo è un bene sempre, ovunque. La verità, la bellezza, la giustizia, la compassione sono beni sempre, ovunque". Mica pizza e fichi... In merito a libertà e libero arbitrio, varrebbe la pena leggere le indigeste parole di Al-Ghazali.
visti da fuori..... questa volta dal Belgio ripreso dalla Svizzera ovvio che sulla stampa italica non compaia. http://www.ticinolive.ch/2014/04/27/la-crisi-economica-causata-dalle-banche-tedesche-e-francesi/
Prof. dovrebbe essere questa "Le Masque d'horreur est un film français muet réalisé par Abel Gance, sorti en 1912. Un sculpteur, qui cherche à réaliser un masque d'horreur parfait, se verse du sang sur la tête en se regardant dans un miroir et absorbe un poison pour en observer les effets."
OT: ops, anche lì una specie di Ciclo di Frenkel? http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/la-tempesta-perfetta-che-fa-crollare-il-muro-dei-bric-nel-2001-brasile-russia-76165.htm
Concordo con te Roberto, è proprio l'opera dello scultore francese.
Nonostante io sia un assiduo fruitore di questa Opera Immensa di Divulgazione, non ho mai postato nulla. Questa volta, avendo riconosciuto di primo acchito la masque d'horreur, volevo fare bella figura col prof. ;-) ma sono stato battuto sul tempo.
Colgo allora l'occasione per ringraziare colui che démasche l'horreur dell'euro, grande merito al Prof. e anche un poco al mio, che con enormi difficoltà, avendo conseguito solo il titolo di terza media, provo con successo ma anche no (nella passeggiata aleatoria mi sono perso senza più ritrovarmi), a seguire la sua opera di divulgazione.
GRAZIE PROF.
P.s. per mia figlia Sophia che ha ora solo 7 anni. Un giorno leggerai che ci fu in questi anni una terribile crisi economica che toccò pesantemente e profondamente molte fasce della popolazione. Anche tuo papà non ne restò immune, perse la sua attività,la sua azienda la sua voglia di andare avanti e la speranza. Poi grazie alla sua voglia mai sazia di sapere, a Claudio Messora (byoblu) e ai sui video, conobbe un tal Prof. Alberto Bagnai e il suo blog. Sophia, quando tra qualche anno ti inviterò a leggere tra le pagine questo blog, sappi che è qui che il tuo papà ha ritrovato la speranza tu non perderla mai. TI AMO FIGLIA MIA
Prof, le chiederei gentilmente di soddisfare una curiosità: quando si dice che la moneta è oramai elettronica e non più materiale, che significa ? Voglio dire, quando sul conto uno ha una certa cifra non è perchè da qualche altra parte questa cifra esiste veramente (di carta) ?
Se così fosse, come faremmo a sapere che tutta la moneta depositata nei conti corrisponde esattamente alla somma di tutta la moneta erogata dalla BCE? Mi è venuto il dubbio leggendo: http://vocidallestero.blogspot.it/2014/04/martin-wolf-solo-gli-ignoranti-vivono.html
C'è qualcosa che non mi torna ma non trovo un link dove sia spiegato bene. Se la banca crea moneta quando presta e la distrugge quando il prestito è rimborsato, che se ne fa ?
A credito (tuo debito) rimborsato, la banca cancella il suo credito (va a zero), come tu cancelli il tuo debito (hai pagato tutto). Ma la moneta che la banca a suo tempo ti ha dato non scompare, quella e' sempre stata tua, e con quella hai fatto i tuoi investimenti/comprato i beni che desideravi. La banca, a fronte del rischio che tu hai ricevuto da lei lo strumento di pagamento (moneta), ma non la ripaghi, vuole contratti, garanzie (vincola il contratto all'acquisto di una casa, in caso di mutuo), e interessi (la sua commissione sul tuo investimento)
Forse questo può esserti di aiuto, solo per cominciare, perché tua domanda richiede risposte molto meno banali di quello che uno può pensare di primo acchitto. Capire come viene creata moneta, come viene gestita, trasferita o cancellata non è per nulla una banalità.
"Modelli empirici di aggiustamento e crescita" Cap 4 Il sistema bancario ..................................... 75 4.1 Il bilancio della banca centrale e il mercato della base monetaria, p. 77 − 4.2 Il moltiplicatore dei depositi e della moneta, p. 83 − 4.3 Il bilancio delle aziende di credito e il moltiplicatore del credito, p. 91
Masque d’horreur di Jean Carriès (Parigi). Forse le aveva fatte immaginando quello che sarebbe successo un (circa) 120 anni dopo nella sua bella Europa.
Egr. Prof. Bagnai, mi preme ringraziarLa ancora una volta per la sua meritoria opera di divulgazione e per l'appoggio a Claudio Borghi che voterò sicuramente. Questa maschera è uguale all'espressione che mi si è dipinta sul volto un minuto fa quando ho letto l'ultimo servizio sull'Espresso :"che disastro se torna la lira". Arrivato alla quarta riga ho smesso di leggere... Che gran giorno sarà il 26 maggio!!! Forza Prof. Bagnai!!! Saluti. Luca
Professore, professore! Se avessi sapputo prima che lei, Borghi, Rinaldi, e gli altri "crociati della lira" in realta' non siete altro che "studentelli arroganti" con "il chiodo fisso della svalutazione", "dubbie cattedre, societa' private e appetiti politici", non sarei mai diventata un' assidua frequentatrice di questo blog!! E non avrei neanche preso l' insana decisione di votare Borghi alle europee!! Ma......... Sulla via di Damasco ho incontrato Vittorio Malagutti che mi ha redenta!
Penso che quella maschera sia la cosa che piu' si avvicina all' espressione del mio viso dopo aver letto l' abominevole articolo sull' espresso...... Ma in fondo va bene cosi': molti nemici molto onore!
E' la faccia degli ascoltatori di Radio24 dopo aver ascoltato l'argomentum a Barisoni, che suona più o meno così: "ci vogliono argomenti moralisti, perché se no la gente smette di essere moralista". Questo, infatti, è quello che ha detto il nostro conduttore radiofonico preferito; il quale, dopo aver ascoltato Zingales (cioè, Luigi Zingales) spiegare per filo e per segno perché il vincolo esterno ha fallito, perché c'è bisogno di un "piano B", perché è difficile ipotizzare che l'euro duri e tante altre belle cose che certo nesssssuno avrebbe maaaai detto (non certo alcuni "profeti di sventura" del web o professori "apprendisti stregoni"); il quale Barisoni - dicevo - alla fine sbotta: "Diciamolo per la gente a casa, uscire dall'euro non significherebbe che non dobbiamo fare i compiti a casa!! Se no poi la gente pensa che non li deve fare". Il rischio in effetti è grosso: e se poi la gente si rendesse conto che l "fare i compiti a casa" è espressione emblematica del paternalismo con cui è stata trattata? E se poi la gente arrivasse addirittura a pensare di essere abbastanza adulta per essere informata? Che le riforme da fare non sono compiti per bambini assegnati da non si sa chi, ma decisioni che richiederebbero di costruire un consenso? Brrr... Dio ci scampi!
Ero in auto a quell'ora, ed ho ascoltato le sparate di barisoni. Ho anche sentito cosa ha detto zingales, che come sappiamo conosce bene l'antidemocraticità dell'attuale sistema monetario europeo, e delle conseguenze mostruose del vincolo esterno, ed auspica un piano b. Tuttavia, non c'è mai stata una razionale discussione, perché "bastioni" non argomenta, ma spara cazzate contro gli "eretici" dell'euro. Comunque nulla di nuovo sotto il sole.
No, infatti, dal punto di vista dei contenuti nulla di nuovo. Ma sono segnali. Ad esempio, sempre su Radio24 stamattina Stefano Folli ha ammesso così, en passant, che Salvini è l'unico a saper argomentare una critica, per distinguerlo dai toni generalmente anti-tedeschi di un Berlusconi. Forse non è niente. Ma forse potrebbero anche essere le avvisaglie che qualcheduno da quelle parti si sta stancando...
Zingales pare abbia calato la sua scialuppa in tempo per salvarsi dal gorgo della Storia ........ma avremo altro cui pensare quando saremo cinti dalle sue spire ....
La maschera che Ella maestro ci ha gentilmente segnalato riproduce il colore e l'espressione del volto di tutti gli oni, in, uti et similia dopo aver ricevuto da lei abbondanti palate di letame... Comunque, avendo appreso che lei è un cattivo maestro mi aspetto che ci regali: fumetti con le donne nude, caramelle alla droga, fialette puzzolenti, cannoni (non le armi...), scherzi eleganti, eccetera eccetera.
Cari amici du goofynomics sto guardando la7 (Gruber): Salvini se la sta cavando benissimo, Pittella è veramente pessimo e chiudo qui per carità di patria. E Zingales..cavolo lo vedo un pò in crisi: è come se non fosse convin to neanche lui di quello che dice, qualcuno ha la stessa impressione?
Professore, una nota di ringraziamento per aver proferito questa frase: "In tempi più civili li avrei fatti bastonare dai miei lacchè." Un'accusa di carattere violento e istigazione alla rissa potrebbe venire solamente da quelli che al cinema, udendo il Marchese del Grillo affermare: "Mi dispiace, è che io so' io, e voi nun sete un cazzo...", dapprima ridono divertiti, poi, allorché qualcuno o qualcosa (una sinapsi cerebrale adeguatamente addestrata all'indignazione riflessa, come un cane di Pavlov) prema il corretto bottone o giri l'apposita manovella sulla loro schiena, si mettono a berciare: violento, delinquente, fascista! (senza considerare che in seguito, dopo la bastonatura, si sarebbe potuto pagar loro le spese ospedaliere e di convalescenza, come atto di magnanimità sovrana, magari in via del tutto anonima...).
Appena visto Otto e Mezzo, con Zingales ospite: anche lui vittima del cliché "poichè la produttività italiana non cresce da 15-20 anni, l'euro non può esserne la causa" (ma non ha neanche, non dico motivato, ma almeno specificato quali siano le vere cause). Poi, se non sbaglio, io da lei, professore, ho appreso che siamo entrati nell'euro con un cambio della lira sopravvalutato, Zingales invece ha detto il contrario. Comunque spero tanto di assistere ad un suo intervento ad Otto e Mezzo, anche solo per smontare l'arroganza e la saccenza della Gruber (meglio ancora se pure quelle di Pittella, PD).
Io ancora non ho capito, forse perche non sono quello che si dice un genio, chi c" è dietro il movimento5 stelle?? Se il pd è l" espressione del vincolo esterno e berlusca quello del vincolo dei cazzi sui, renzi è espressione della finanza grillo chi lo porta avanti?? In questo sistema ci deve essere per forza qualcuno che ti aiuta a emergere, credevo che potessero essere gli americani ma se come sembra gli ululati anti euro servono per tenersi l" euro visto il mancato appoggio alla Le Penn di conseguenza c" è da pensare che l" euro faccia comodo all" america e alle sue lobby e se è cosi allora non ci sarà verso di aspettarsi un aiuto dal mercato. In questo sistema a dir poco manovrato il mercato fa quello che gli viene detto di fare,solo nel momento in cui sarà sconveniente al mercato quest" ultimo deciderà di disfarsi della farsa dell" euro. Non prima di aver insaccocciato il bottino tanto agognato delle miriadi di società che ancora sono profittevoli nel lungo termine( luce, acqua, gas, smaltimento rifiuti e qualsiasi cosa abbia una sorta di monopolio a livello locale e nazionale) In cuor mio spero che grillo sia meglio di quello che sembra, diciamo spero che sia una tattica ma per sicurezza voto claudio.
Buonasera Alberto, mi scusi, ma l'ha già sentita questa (dubito, avrà di meglio da fare)? http://www.radio24.ilsole24ore.com/player.php?channel=2&idpuntata=gSLA0eIof&date=2014-04-28&idprogramma=focus-economia
Se la strada per l'Inferno è lastricata bla-bla, certo è che il carro dei vincitori è lastricato di comodissimi cuscini, a quanto pare. Che soddisfazione che deve sentirsi nel suo intimo... :D Cordialità.
Eccchèèè?
RispondiEliminaIntanto ho cominciato a diffondere il documentario sulla Grecia, anzi, sui GRECI, come scrivo da tempo.
Osservo che nessun intellettuale e/o antichista di quelli che per la Grecia (antica) sbavano fa una piega su quella attuale, e va bene che non ci sono né Platone né Fidia, ma ci sono tanti sofferenti come nessuno si augura di essere e come finora ho la lucidità e il lusso di non augurare a nessuno di diventare.
Mi pare che solo Salvatore Settis abbia detto qualcosa e non ricordo se su un blog proprio, mentre tutto tace persino dalle parti della lungoscrivente XY - neppur voglio nominarla tanto scrive male, almeno un certo manuale che non dico.
E così, da donna a donna - nel senso di "quellallì" - mi sono gioiosamente e velenosamente permessa una flagrante scorrettezza.
Embe'?
Ciao Adriana, lo ha fatto il più grande filologo italiano, Canfora. Se cerchi con Google trovi molti suoi interventi in cui demolisce l'euro e la sua retorica, sono stati condivisi anche su questo blog.
EliminaMa... sicuri che è greca 'sta maschera? Dovrebbe avere una sorta di foro al posto della bocca per fare uscire il suono... Almeno quelle di teatro. Poi se è altro non so...
EliminaAdriana, se ci sono degli indignati per quanto fatto ai Greci, quelli in linea di massima sono gli antichisti (aggiungi Filippo Maria Pontani). Nessuno degli antichisti ha avuto l'offensiva sfrontatezza alla Boldrin di dire che la Germania e la Merkel hanno SALVATO la Grecia. In genere sorridono più degli altri, quando sentono il commento ridicolo sulla Grecia che ha truccato i conti (che è vero per altro, ma che non c'entra nulla con la dinamica economica europea. Io e altri colleghi siamo fra i pochi a litigare con noti ed eccellenti filosofi o storici proprio sulla Grecia. Personalmente ho propagandaro il documentario dei 101 come ho potuto. Sai, io sono venuto in pensione anticipata per fortuna, perché mi prendevano per un paranoico antitedesco senza contatto con la realtà (proprio oggi un amico archeologo per smentire le mie ossessioni germaniche mi manda osservazioni di Polito, Bolaffi (ach, Bolaffi, mein Gott) e Vaciago). È un'impresa titanica convincere gli universitarii del fatto che la questione € era già stata affrontata secondo scienza, e risolta, dagli economisti angloamericani. Figurati sulla Grecia. Ieri sera, alla fine di una sublime serata schubertiana con il baritono M. Goerner, parlavo col solito cattedratico di filosofia: gli ho fatto un elenco degli economisti che hanno previsto il disastro €. Non mi ha detto: dove hai letto questa roba, voglio leggere poi ti dico che cosa ne penso (come se fosse possibile). Mi ha guardato come un mentecatto e sono sicuro che dopo con la moglie altrettanto filosofa ha fatto un commento sconsolato su di me. E noi mettiamo le nostre creature nelle loro mani per la propria formazione. Dimenticavo: sono talmente benestanti che nemmeno sanno che cosa significa disoccupazione e dei dustrializzazione. A loro non succederà mai nulla. Per questo osservano dall'alto con distacco squisito. Insomma, noi ci proviamo, ma è dura
Elimina@ Adriana
EliminaIo un sospetto al proposito ce l'avrei. In effetti è molto più facile starnazzare di democrazia diretta, indiretta, messa di tre quarti o di profilo, da un punto di vista puramente idealistico o ideologico-partitico-politico (direi addirittura fideistico, in alcuni eccessi, come una sorta di religione laica), per poi trascurarne non solo gli spregi a suo danno, soprattutto se non riguardano ancora direttamente le proprie terga e siano comunque scomodi dal punto di vista demagogico, ma anche le possibili contraddizioni o imprecisioni insite nella forma applicativa (c’era un tale che esportava democrazia impacchettata in missili Tomahawk – onestamente, il Tomahawk possiede un packaging davvero ammiccante e un’efficienza operativa non indifferente). Visto che, in una risposta successiva, viene adeguatamente citata la posizione di Luciano Canfora in merito all'euro, il quale ha esplicitamente parlato di retorica europeista, ricordo che esiste un interessante lavoro dello stesso autore, dal titolo significativo (La democrazia. Storia di un’ideologia.) in cui è offerta una disamina talora non propriamente lusinghiera dei modi con cui il concetto, il senso, l’idea di democrazia siano stati attualizzati, onde per cui lo stesso autore è stato talora oggetto di pesanti critiche. Cito la nota in apertura e presentazione al testo: “Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.”. Non credo sia necessario puntualizzare che per libertà s’intenda in questo contesto il senso di un esasperato liberismo, ma constatando frequentemente di persona che in molti il senso di libertà equivale proprio al liberismo stesso, in qualsiasi ambito esperienziale umano, ritengo adeguato l’uso dell’espressione “ha vinto la libertà (e dunque mi chiedo se anche la democrazia non sia stata sostituita o in atto d’esserlo, o sia stata tuttora “democratismo”). Orbene, forse sarebbe opportuno riflettere più approfonditamente e collettivamente anche su questo; e così come, innanzi all’istanza “Ce lo chiede l’Europa!”, ci si è posti la corretta e lecita domanda “Sì, ma quale Europa?”, altrettanto perpetuare il dubbio di fronte al quesito “Ce lo chiede la democrazia!”: sì, ma quale democrazia?
@Nat, Celso
EliminaGrazie per le vostre puntuali e tempestive risposte.
Intanto mi è venuto il sospetto di aver preso lucciole per lanterne e aver scritto un nome per un altro, Settis per Canfora, andando a impressione. Se invece sono proprio due, a cui aggiungere Filippo Maria Pontani - figlio, presumo - tanto meglio.
Ciò mi sarà utile per informarmi meglio e per presentare il documentario e la questione a qualche antichista non famoso alla mia portata. Una si è gia convinta da sola e della sua persuasione non ho merito, essendomi limitata a fare un cenno in generale all'€.
I farlocchi (non in quanto non famosi ma in quanto farlocchi "a prescindere") di tutti gli studi e i colori e di un unico odore al massimo si inteneriscono sui GRECI ed esprimono la speranza che la loro situazione migliori. Vedo se col docu vacillano un po', e anche umanisti "a prescindere", in genere.
Ho discreta salute, un tetto sulla testa, un lavoro, qualche affetto, nonché la capacità di star dietro a questioni diverse contemporaneamente. Mi sono fermata in un internet point lontano da casa per riposarmi dalla lunga giornata "affrontata" seguendo varie cose pesanti.
Sì, ce la posso fare.
Quanto all'antichista che mi pregio di tacere: in un manuale che porta anche la sua firma, si insiste, a proposito del terzo secolo dell'impero romano, sulla mancanza di "stabilità", e ciò per tutto il capitolo. Capite perché mi desta sospetto, "a prescindere" dal fatto che quel periodo lì è stato, uh uh, instabile? E' il tormentone, alias parola- chiave, che proprio mi puzza. Almeno non si è spinto, il duo di cui fa parte, a suggerire che per quella instabilità ci sarebbe voluta una moneta unica.
Poi, può darsi che qualche lacrima sui GRECI di ora la versi, e che ne so? Ma non lo so e faccio come "l'infame Franti" del libro Cuore, cioè sorrido, pronta eventualmente a ricredermi.
Per continuare con le mistificazioni, che forse vedremo fugate dal paper ad infer '14, mi ricordo che sul manuale di storia veniva detto che per ripagare le immense spese della guerra di unificazione italiana Cavour dovette tenere a freno il bilancio dello stato e solo con il rigore di bilancio riportò l'Italia sulla retta via....
EliminaMi sembrano innegabilmente più sensati invece i dati che riguardano le diverse riuscite delle colonizzazioni anglosassoni e spagnolo-portoghesi: li si citava non sò quale studioso spagnolo di allora che sosteneva che la Spagna di allora era la più regale di tutte perchè si poteva permattere di pagare tutto e di non produrre niente grazie alle immense fortune delle americhe....
Insomma non proprio tutto si può mistificare....
@ Adriana
EliminaSono in due, sia Settis che Canfora (Canfora con più forza). Chi è aduso alla frequentazione del sapere, quello vero (come la filologia), non può che inorridirsi del presente: l'orrore banale (ma dalle conseguenze assai serie) di un nemico invisibile che porta avanti coi suoi squallidi banditori un discorso dai contenuti incosìnsistenti.
Pensate un po': "competitività" e "produttività": per fare che? ammazzarsi di lavoro per portare acqua a qualche sconosciuto fondo pensione? Questo è lo scopo della vita? (ah, no, è anche il produrre valore aggiunto "sociale", per consentire ai banditori attività parassitarie, da cui possono pontificare a suon di stronzate)
@Citodacal
Giovedì scorso ero ad una conferenza di Anne Cheng sul concetto di libertà in Cina.
Spiegava che, sia in Giappone che in Cina, prima dell'arrivo degli occidentali, non esisteva una parola specifica per esprimere il concetto, tant'è che i giapponesi avevano creato un neologismo che suonava come "furidamu" (da freedom, un po' come l'arubatu del post omonimo).
"Libertà" è un concetto occidentale,nella genesi del quale molto hanno influito le annose (e aporetiche) dispute sul "libero arbitrio", fino ad innestarvisi le varie libertà dell'ordine spontaneo degli Hayek (e dei Popper).
E' proprio come dici tu, nella modernità i due concetti sono poco distinguibili anzi, secondo Foucault, il libero mercato divenne, ad un certo punto, il criterio di "verità" secondo il quale valutare un sistema politico.
E siamo ancora lì...l'allucinazione continua...
@citodacal
EliminaGrazie anche a te; prendo nota del libro di Canfora per quando "ce la posso fare" a leggerlo.
Inoltre, a proposito di democrazia, temo che, pur senza biechi interessi dietro o davanti, tanta gente anche istruita la identifichi, limitandola, col diritto di eleggere e di venire eletti. Non molto tempo fa, nel gruppo di discussione Fbook che mi ostino a seguire, un trentenne laureato in Giurisprudenza e normale impiegato in un ente pubblico, alla domanda come mai venisse salutata la rivolta in Ucraina e condannata qualche manifestazione in Grecia, rispose che in U. c'era una dittatura e in G. la democrazia.
" A prescindere" che ne discende che in una democrazia non si possa manifestare (?), mi parve di capire che il suo concetto di democrazia fosse, appunto, eleggere ed essere eletti. E allora, di fronte a ciò, la nostra Costituzione deve essere qualificata in gran parte superflua e così tutto il lavoro di preparazione, per il fatto che non si limita al diritto dell'elettorato attivo e passivo ma indica altresì la rimozione delle condizioni di disuguaglianza.
Senz'altro sono imprecisa, non so citare a memoria, ma credo di aver resa l'idea.
Allora: Ucraina, dittatura, Grecia democrazia perché lì sono eletti.
Non ritengo democrazia l'obbligo all'affamamento di gran parte della popolazione, essendo peraltro ben consapevole che se, nonostante la fame e altre malattie, alcuni rimangono vivi e senzienti, possono anche andare a votare; se risultano pure eletti, ecco qui che i GRECI sono più ricchi di noi, come titolava un quotidiano non italico.
La miseria e la disperazione sociale non sono democrazia. O no?
Il mio corrispondente si era ben guardato dal seguire la presentazione del libro di Barra. Già, che c'azzecca con la democrazia?
Adriana, il III secolo d.C. è davvero ormai un grande tema storiografico: un tempo era senso comune che ci fosse stata una crisi assai pericolosa, poi questa visione per molti si è modificata e sostengono che non c'è stata crisi. Il problema si pone addirittura per il V secolo: ma l'impero romano è caduto oppure no? No dicono ormai più. Si è trasformato, così evitiamo anche di usare termini (declino per es) che implica un giudizio valutativo (tipo: ascesa e declino), individuando in ciò che viene dopo un "peggio". Volendo si può leggere con profitto il libro di Ward-Perkins, archeologo, che riassume molto bene tutto il dibattito, riaffermando la realtà del declino. Ma a quanto pare anche per il XVII secolo non c'è più tranquillità: era il secolo del declino della penisola, ma ora una parte della storiografia la contesta. Mah, tutto appare molto più controverso di prima, e forse non poco influiscono le vicende contemporanee. Ma qui ci fermiamo. Filippo Maria Pontani è ovviamente il figlio, grecista davvero molto bravo.
EliminaGrazie a tutti. Stare qui fa bene.
Elimina@ Adriana
Elimina@ Il velo di Maya
Volendo rincarare la dose, Simone Weil ne "La persona e il sacro", arriva ad affermare: "Gli sventurati, sommersi dal male, aspirano al bene. Bisogna dare loro solo parole che esprimano soltanto del bene, del bene allo stato puro. La cernita è facile. Le parole alle quali può annettersi qualcosa che designi un male sono estranee al bene puro. Quando si dice: 'Mette la sua persona davanti a tutto', si esprime un biasimo. La persona è dunque estranea al bene. Si può parlare di un abuso della democrazia. La democrazia è dunque estranea al bene. Il possesso di un diritto implica che si possa farne un uso buono o cattivo. Il diritto è dunque estraneo al bene. Al contrario, il compimento di un obbligo è un bene sempre, ovunque. La verità, la bellezza, la giustizia, la compassione sono beni sempre, ovunque". Mica pizza e fichi...
In merito a libertà e libero arbitrio, varrebbe la pena leggere le indigeste parole di Al-Ghazali.
Ci fa troppi regali, Profe.
RispondiElimina(Divinità ortottera?)
Aaaaargh! Il mostro di Bruxelles!
RispondiElimina... quello che i nostri politici non vedono ... eh, potenza della rimozione ...
RispondiEliminavisti da fuori..... questa volta dal Belgio ripreso dalla Svizzera ovvio che sulla stampa italica non compaia.
RispondiEliminahttp://www.ticinolive.ch/2014/04/27/la-crisi-economica-causata-dalle-banche-tedesche-e-francesi/
Prof. dovrebbe essere questa
RispondiElimina"Le Masque d'horreur est un film français muet réalisé par Abel Gance, sorti en 1912.
Un sculpteur, qui cherche à réaliser un masque d'horreur parfait, se verse du sang sur la tête en se regardant dans un miroir et absorbe un poison pour en observer les effets."
E' la faccia che si fa a dover scegliere tra votare PUDE o votare TANKO.
RispondiEliminaProf, lo farà un post sulla proprietà transitiva ?
Sperando che la cosa non sfugga di mano.
Buon voto.
Votate chi volete purche' sia contro l'euro.
RispondiEliminahttp://whitetraces.wordpress.com/2014/04/23/le-elezioni-europee-seconodo-sapir/
Il capitalismo dal volto umano?
RispondiEliminaOT: ops, anche lì una specie di Ciclo di Frenkel? http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/la-tempesta-perfetta-che-fa-crollare-il-muro-dei-bric-nel-2001-brasile-russia-76165.htm
RispondiEliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2014/4/28/DALLA-GRECIA-Deliolanes-cosi-il-Governo-vuol-nascondere-i-nuovi-trucchi-sul-bilancio/494423/
RispondiEliminaMa non stava andando tutto bene ? Non era una vittoria dell'Euro ?
Eh sì, masque d'horreur. Triste attualità di Jean Carriés...
RispondiEliminaConcordo con te Roberto, è proprio l'opera dello scultore francese.
EliminaNonostante io sia un assiduo fruitore di questa Opera Immensa di Divulgazione, non ho mai postato nulla. Questa volta, avendo riconosciuto
di primo acchito la masque d'horreur, volevo fare bella figura col prof. ;-)
ma sono stato battuto sul tempo.
Colgo allora l'occasione per ringraziare colui che démasche l'horreur dell'euro, grande merito al Prof. e anche un poco al mio, che con enormi difficoltà, avendo conseguito solo il titolo di terza media, provo con successo ma anche no (nella passeggiata aleatoria mi sono perso senza più ritrovarmi), a seguire la sua opera di divulgazione.
GRAZIE PROF.
P.s. per mia figlia Sophia che ha ora solo 7 anni.
Un giorno leggerai che ci fu in questi anni una terribile crisi economica che toccò pesantemente e profondamente molte fasce della popolazione.
Anche tuo papà non ne restò immune, perse la sua attività,la sua azienda la sua voglia di andare avanti e la speranza.
Poi grazie alla sua voglia mai sazia di sapere, a Claudio Messora (byoblu) e ai sui video, conobbe un tal Prof. Alberto Bagnai e il suo blog.
Sophia, quando tra qualche anno ti inviterò a leggere tra le pagine questo blog, sappi che è qui che il tuo papà ha ritrovato la speranza tu non perderla mai. TI AMO FIGLIA MIA
A giudicare dalle fattezze potrebbe essere un giornalisten dell'Espresso o di Repubblica.
RispondiEliminaA me pare abbia i lineamenti di un troll.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPassamo al vudu contro i pro-euro!!!
RispondiEliminaCmq, grandissimo magdi!
http://ioamolitalia.it/editoriale/illegali-gli-spot-pro-euro-denuncio-la-rai.html
....pick from the future.....Manasse, six month later D-day (€xit).....
RispondiEliminaProf,
RispondiEliminale chiederei gentilmente di soddisfare una curiosità:
quando si dice che la moneta è oramai elettronica e non più materiale, che significa ?
Voglio dire, quando sul conto uno ha una certa cifra non è perchè da qualche altra parte questa cifra esiste veramente (di carta) ?
Se così fosse, come faremmo a sapere che tutta la moneta depositata nei conti corrisponde esattamente alla somma di tutta la moneta erogata dalla BCE?
Mi è venuto il dubbio leggendo:
http://vocidallestero.blogspot.it/2014/04/martin-wolf-solo-gli-ignoranti-vivono.html
C'è qualcosa che non mi torna ma non trovo un link dove sia spiegato bene.
Se la banca crea moneta quando presta e la distrugge quando il prestito è rimborsato, che se ne fa ?
Grazie
Penso che la giusta domanda nasca dal fatto che la definizione di moneta e' diversa a seconda del contesto, e in ogni contesto la moneta/strumento di pagamento e' monitorata sia dal lato del credito sia da quello del debito.
EliminaA credito (tuo debito) rimborsato, la banca cancella il suo credito (va a zero), come tu cancelli il tuo debito (hai pagato tutto). Ma la moneta che la banca a suo tempo ti ha dato non scompare, quella e' sempre stata tua, e con quella hai fatto i tuoi investimenti/comprato i beni che desideravi. La banca, a fronte del rischio che tu hai ricevuto da lei lo strumento di pagamento (moneta), ma non la ripaghi, vuole contratti, garanzie (vincola il contratto all'acquisto di una casa, in caso di mutuo), e interessi (la sua commissione sul tuo investimento)
Cerca "Endogenous money for dummies"
EliminaForse questo può esserti di aiuto, solo per cominciare, perché tua domanda richiede risposte molto meno banali di quello che uno può pensare di primo acchitto. Capire come viene creata moneta, come viene gestita, trasferita o cancellata non è per nulla una banalità.
Eliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-04-16/ecco-come-funziona-cervellone-che-protegge-euro-e-perche-sud-viene-imposta-austerity-anche-fasi-recessive-111444.shtml?uuid=ABI7vRBB
Oppure:
Elimina"Modelli empirici di aggiustamento e crescita"
Cap 4
Il sistema bancario ..................................... 75
4.1 Il bilancio della banca centrale e il mercato della base monetaria, p. 77 − 4.2 Il moltiplicatore dei depositi e della moneta, p. 83 − 4.3 Il bilancio delle aziende di credito e il moltiplicatore del credito, p. 91
Ok, grazie! Ora ho di che studiare...
EliminaCosa abbiamo combinato stavolta?
RispondiEliminaRappresenta abbastanza fedelmente il mio stato.
RispondiEliminaÈ la faccia incazza ta del PUDE che nonostante i dati della cgia ci dice che la fiducia dei consumatori é al massimo dal 2010
RispondiEliminaMasque d’horreur di Jean Carriès (Parigi). Forse le aveva fatte immaginando quello che sarebbe successo un (circa) 120 anni dopo nella sua bella Europa.
RispondiEliminaAppropriata per questa notizia.
EliminaAllons enfants...
Egr. Prof. Bagnai,
RispondiEliminami preme ringraziarLa ancora una volta per la sua meritoria opera di divulgazione e per l'appoggio a Claudio Borghi che voterò sicuramente.
Questa maschera è uguale all'espressione che mi si è dipinta sul volto un minuto fa quando ho letto l'ultimo servizio sull'Espresso :"che disastro se torna la lira".
Arrivato alla quarta riga ho smesso di leggere...
Che gran giorno sarà il 26 maggio!!!
Forza Prof. Bagnai!!!
Saluti.
Luca
Bagnai è alto 6 metri.
RispondiEliminaE' un'opinione, non cominciate ad insultarmi, ineducati!!
Non lo sono, ma a me ricordano le maschere del teatro giapponese...
RispondiEliminaRedde rationem day's Mask.
RispondiEliminaDeve essere Van Rompuy quando di sforza in bagno.
RispondiEliminaProfessore, professore! Se avessi sapputo prima che lei, Borghi, Rinaldi, e gli altri "crociati della lira" in realta' non siete altro che "studentelli arroganti" con "il chiodo fisso della svalutazione", "dubbie cattedre, societa' private e appetiti politici", non sarei mai diventata un' assidua frequentatrice di questo blog!! E non avrei neanche preso l' insana decisione di votare Borghi alle europee!!
RispondiEliminaMa......... Sulla via di Damasco ho incontrato Vittorio Malagutti che mi ha redenta!
Penso che quella maschera sia la cosa che piu' si avvicina all' espressione del mio viso dopo aver letto l' abominevole articolo sull' espresso......
Ma in fondo va bene cosi': molti nemici molto onore!
E' la faccia degli ascoltatori di Radio24 dopo aver ascoltato l'argomentum a Barisoni, che suona più o meno così: "ci vogliono argomenti moralisti, perché se no la gente smette di essere moralista".
RispondiEliminaQuesto, infatti, è quello che ha detto il nostro conduttore radiofonico preferito; il quale, dopo aver ascoltato Zingales (cioè, Luigi Zingales) spiegare per filo e per segno perché il vincolo esterno ha fallito, perché c'è bisogno di un "piano B", perché è difficile ipotizzare che l'euro duri e tante altre belle cose che certo nesssssuno avrebbe maaaai detto (non certo alcuni "profeti di sventura" del web o professori "apprendisti stregoni"); il quale Barisoni - dicevo - alla fine sbotta: "Diciamolo per la gente a casa, uscire dall'euro non significherebbe che non dobbiamo fare i compiti a casa!! Se no poi la gente pensa che non li deve fare".
Il rischio in effetti è grosso: e se poi la gente si rendesse conto che l "fare i compiti a casa" è espressione emblematica del paternalismo con cui è stata trattata? E se poi la gente arrivasse addirittura a pensare di essere abbastanza adulta per essere informata? Che le riforme da fare non sono compiti per bambini assegnati da non si sa chi, ma decisioni che richiederebbero di costruire un consenso?
Brrr... Dio ci scampi!
Ero in auto a quell'ora, ed ho ascoltato le sparate di barisoni.
EliminaHo anche sentito cosa ha detto zingales, che come sappiamo conosce bene l'antidemocraticità dell'attuale sistema monetario europeo, e delle conseguenze mostruose del vincolo esterno, ed auspica un piano b.
Tuttavia, non c'è mai stata una razionale discussione, perché "bastioni" non argomenta, ma spara cazzate contro gli "eretici" dell'euro.
Comunque nulla di nuovo sotto il sole.
No, infatti, dal punto di vista dei contenuti nulla di nuovo.
EliminaMa sono segnali.
Ad esempio, sempre su Radio24 stamattina Stefano Folli ha ammesso così, en passant, che Salvini è l'unico a saper argomentare una critica, per distinguerlo dai toni generalmente anti-tedeschi di un Berlusconi.
Forse non è niente.
Ma forse potrebbero anche essere le avvisaglie che qualcheduno da quelle parti si sta stancando...
Date un occhio a sta' roba.....
RispondiEliminahttp://www.ilfoglio.it/soloqui/23026
Zingales pare abbia calato la sua scialuppa in tempo per salvarsi dal gorgo della Storia ........ma avremo altro cui pensare quando saremo cinti dalle sue spire ....
finalmente ho smesso di invidiare mio zio per gli anni '60, gli anni '70, i cattivi maestri, Toni Negri, ecc.
RispondiEliminacome, a volte, si può far felice una persona indirettamente.
La maschera che Ella maestro ci ha gentilmente segnalato riproduce il colore e l'espressione del volto di tutti gli oni, in, uti et similia dopo aver ricevuto da lei abbondanti palate di letame...
RispondiEliminaComunque, avendo appreso che lei è un cattivo maestro mi aspetto che ci regali: fumetti con le donne nude, caramelle alla droga, fialette puzzolenti, cannoni (non le armi...), scherzi eleganti, eccetera eccetera.
Cari amici du goofynomics sto guardando la7 (Gruber): Salvini se la sta cavando benissimo, Pittella è veramente pessimo e chiudo qui per carità di patria. E Zingales..cavolo lo vedo un pò in crisi: è come se non fosse convin to neanche lui di quello che dice, qualcuno ha la stessa impressione?
RispondiEliminaProfessore, una nota di ringraziamento per aver proferito questa frase: "In tempi più civili li avrei fatti bastonare dai miei lacchè." Un'accusa di carattere violento e istigazione alla rissa potrebbe venire solamente da quelli che al cinema, udendo il Marchese del Grillo affermare: "Mi dispiace, è che io so' io, e voi nun sete un cazzo...", dapprima ridono divertiti, poi, allorché qualcuno o qualcosa (una sinapsi cerebrale adeguatamente addestrata all'indignazione riflessa, come un cane di Pavlov) prema il corretto bottone o giri l'apposita manovella sulla loro schiena, si mettono a berciare: violento, delinquente, fascista! (senza considerare che in seguito, dopo la bastonatura, si sarebbe potuto pagar loro le spese ospedaliere e di convalescenza, come atto di magnanimità sovrana, magari in via del tutto anonima...).
RispondiEliminaSalvini stasera dalla frau Lilli é stato bravissimo , insieme a Borghi ha fatto veramente un ottimo lavoro .
RispondiEliminaAppena visto Otto e Mezzo, con Zingales ospite: anche lui vittima del cliché "poichè la produttività italiana non cresce da 15-20 anni, l'euro non può esserne la causa" (ma non ha neanche, non dico motivato, ma almeno specificato quali siano le vere cause). Poi, se non sbaglio, io da lei, professore, ho appreso che siamo entrati nell'euro con un cambio della lira sopravvalutato, Zingales invece ha detto il contrario. Comunque spero tanto di assistere ad un suo intervento ad Otto e Mezzo, anche solo per smontare l'arroganza e la saccenza della Gruber (meglio ancora se pure quelle di Pittella, PD).
RispondiEliminaIo ancora non ho capito, forse perche non sono quello che si dice un genio, chi c" è dietro il movimento5 stelle??
RispondiEliminaSe il pd è l" espressione del vincolo esterno e berlusca quello del vincolo dei cazzi sui, renzi è espressione della finanza grillo chi lo porta avanti??
In questo sistema ci deve essere per forza qualcuno che ti aiuta a emergere, credevo che potessero essere gli americani ma se come sembra gli ululati anti euro servono per tenersi l" euro visto il mancato appoggio alla Le Penn di conseguenza c" è da pensare che l" euro faccia comodo all" america e alle sue lobby e se è cosi allora non ci sarà verso di aspettarsi un aiuto dal mercato.
In questo sistema a dir poco manovrato il mercato fa quello che gli viene detto di fare,solo nel momento in cui sarà sconveniente al mercato quest" ultimo deciderà di disfarsi della farsa dell" euro.
Non prima di aver insaccocciato il bottino tanto agognato delle miriadi di società che ancora sono profittevoli nel lungo termine( luce, acqua, gas, smaltimento rifiuti e qualsiasi cosa abbia una sorta di monopolio a livello locale e nazionale)
In cuor mio spero che grillo sia meglio di quello che sembra, diciamo spero che sia una tattica ma per sicurezza voto claudio.
Buonasera Alberto, mi scusi, ma l'ha già sentita questa (dubito, avrà di meglio da fare)?
RispondiEliminahttp://www.radio24.ilsole24ore.com/player.php?channel=2&idpuntata=gSLA0eIof&date=2014-04-28&idprogramma=focus-economia
Se la strada per l'Inferno è lastricata bla-bla, certo è che il carro dei vincitori è lastricato di comodissimi cuscini, a quanto pare.
Che soddisfazione che deve sentirsi nel suo intimo... :D
Cordialità.
si direbbe una creatura di quelle che popolano i sogni...
RispondiEliminaPrimo piano dell'intervistato ?
RispondiElimina(Me ce so' dovuto arzà.
Che nottataccia! Gruber, Formigli, Vespa [con Brera]...).