L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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domenica 20 aprile 2014
Le posizioni del mainstream sono in rapida evoluzione
ma che brutti colori della spiaggia.. oggi sono stato sul lago maggiore e i miei pensieri sono stati rivolti a Prodi e compari.. un Paese che è una meraviglia della natura non merita questo...
Sto sonetto mi ha fato schiantà dal ridere, e non posso non condividerlo con tutti gli amici goofetty e cor cavajere nero!
CIAMANCHEREBBE QUEST’ANTRA Semo fritti, o rreggina: er zor Grigorio vò arimette le scedole de carta: eppoi nun lo mannate a ffasse squarta co ttutto er zu’ piviale e ’r fardistorio! Si ha bbisoggno de noi, pisscia risorio e cce fa ttutti cavajjer de Marta; ma un po’ c’aridà ssú, vviè e cciaribbarta pe ffijji de Pasquino e de Marforio. Eh a sta maggnèra cqui ttutti sò bboni a ppagà cchi ha d’avé, ssenza ch’aspetti: che bbella forza de li mi’ cojjoni! Una risma de carta a scaccoletti, e ecco le mijjara e li mijjoni pe sserví da quadrini e ffazzoletti. 16 ottobre 1833
Allora non solo i pentastellati c'hanno er lider grande nuotatore .. eh eh! Buone vacanze Prof viste foto (bei panorami): molta nostalgia, da quelle parti nei lontani '70 ho fatto vacanze da scialo in campeggio con gli amici del liceo con veramente quattro gloriose lirette !!
ho appena finito di leggere il libro "La soluzione per l' Euro"...di Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi....che propongono una soluzione non traumatica per l'euro attraverso l'introduzione dei CCF...che da quel che mi è sembrato di capire non possono essere proibiti dall'Unione Europea in quanto ...sempre secondo quello che ho letto...la normativa non lo prevede in nessun punto.
Se la dinamica è come viene descritta nel libro ...a me non sembra una cattiva idea...anzi...un problema: bisogna sentire un contradditorio......(ho sentito solo la campana di chi ha scritto il libro....e la proposta sembra interessante....non ho sentito i contro...ed io non sono un esperto di economia ....)
Personaggi: La vecchia che imbucata le camicie di Machiavelli: Giorgio Napolitano La donna con le coscie vize et la fica umida: Matteo Renzi Machiavelli: il popolo italiano Un tizone di fuoco d'un focolare: una minoranza d'una piccola minoranza del popolo italiano La moneta con la quale la donna viene pagata: il voto alle prossime elezioni europee.
Spectabili viro Luigi Gucciardini in Mantova tamquam fratri carissimo.
Affogàggine, Luigi; e guarda quanto la fortuna in una medesima faccenda dà ad li huomini diversi fini. Voi fottuto che voi havesti colei, vi è venuta voglia di rifotterla, e ne volete un'altra presa. Ma io, stato fui qua parechi dì, accecando per carestia di matrimonio, trovai una vecchia che m'imbucatava le camicie, che sta in una casa che è più di meza sotterra, né vi si vede lume se non per l'uscio: e passando io un dì di quivi, la mi riconobbe e factomi una gran festa, mi disse che io fussi contento andare un poco in casa, che mi voleva mostrare certe camicie belle se io le volevo comperare. Onde io, nuovo cazo, me lo credetti e giunto là vidi al barlume una donna con uno sciugatoio tra in sul capo ed in sul viso che faceva el vergognoso, e stava rimessa in uno canto. Questa vecchia ribalda mi prese per mano e menatomi ad colei dixe: - Questa è la camicia che io vi voglio vendere, ma voglio che la proviate prima, e poi la pagherete. - Io, come peritoso che io sono, mi sbottì tucto: pure rimasto solo con colei ed al buio, perché la vecchia si uscì subito di casa e serrò l'uscio, per abbreviare, la fotte' un colpo e benché io le trovassi le coscie vize et la fica umida e che le putissi un poco el fiato, nondimeno tanta era la disperata foia che io havevo, che la n'andò. E facto che io l'ebbi, venendomi pure voglia di vedere questa mercatantia, tolsi un tizone di fuoco d'un focolare che v'era e accesi una lucerna che vi era sopra; né prima el lume fu apreso che 'l lume fu per cascarmi di mano. Omè, fu' per cadere in terra morto, tanto era bructa quella femina. E' se le vedeva prima un ciuffo di capelli fra bianchi e neri cioè canuticci e benché l'avessi al cocuzolo del capo calvo, per cui la calvitie ad lo scoperto si vedeva passeggiare qualche pidochio, nondimeno pochi capelli e rari le aggiugnevono con le barbe loro fino in su le ciglia; e nel mezzo della testa piccola e grinzosa haveva una margine di fuoco, ché la pareva bollata ad la colonna di Mercato; in ogni puncta delle ciglia di verso li ochi haveva un mazeto di peli pieni di lendini; li ochi li aveva uno basso ed uno alto ed uno era maggiore che l'altro, piene le lagrimatoie di cispa ed enipitelli di pilliciati: il naso li era conficto sotto la testa aricciato in sù, e l'una delle nari tagliata piene di mocci; la bocca somigliava quella di Lorenzo de' Medici, ma era torta da uno lato e da quello n'usciva un poco di bava, ché per non haver denti non poteva ritener la sciliva; nel labbro di sopra haveva la barba lunghetta ma rara: el mento haveva lungo aguzato, torto un poco in su, dal quale pendeva un poco di pelle che le adgiugneva infino ad la facella della gola. Stando adtonito ad mirar questo mostro, tucto smarrito, di che lei accortasi volle dire: - Che havete voi messere? - ma non lo dixe perché era scilinguata; e come prima aperse la bocca n'uscì un fiato sì puzzolente, che trovandosi offesi da questa peste due porte di due sdegnosissimi sensi, li ochi e il naso, e messi ad tale sdegno, che lo stomaco per non poter sopportare tale offesa tucto si commosse e, commosso oprò sì, che io le rece' addosso; e così pagata di quella moneta che la meritava mi partii. E per il cielo che io darò, io non credo, mentre starò in Lombardia, mo torni la foia; e però voi ringratiate Iddio della speranza havete di ritrovar tanto dilecto, e io lo ringratio che ho perduto el timore di havere mai più tanto dispiacere.
In Verona die VIII Decembris 1509.
Aspecto la risposta di Gualtieri ad la mia cantafavola. Nicolo Machiavegli.
Mi duole ammettere che per una volta aveva ragione quell'eterodosso der Palla: oggi era proprio da bagno. E bagno è stato.
RispondiEliminama che brutti colori della spiaggia.. oggi sono stato sul lago maggiore e i miei pensieri sono stati rivolti a Prodi e compari.. un Paese che è una meraviglia della natura non merita questo...
RispondiEliminaSto sonetto mi ha fato schiantà dal ridere, e non posso non condividerlo con tutti gli amici goofetty e cor cavajere nero!
RispondiEliminaCIAMANCHEREBBE QUEST’ANTRA
Semo fritti, o rreggina: er zor Grigorio
vò arimette le scedole de carta:
eppoi nun lo mannate a ffasse squarta
co ttutto er zu’ piviale e ’r fardistorio!
Si ha bbisoggno de noi, pisscia risorio
e cce fa ttutti cavajjer de Marta;
ma un po’ c’aridà ssú, vviè e cciaribbarta
pe ffijji de Pasquino e de Marforio.
Eh a sta maggnèra cqui ttutti sò bboni
a ppagà cchi ha d’avé, ssenza ch’aspetti:
che bbella forza de li mi’ cojjoni!
Una risma de carta a scaccoletti,
e ecco le mijjara e li mijjoni
pe sserví da quadrini e ffazzoletti.
16 ottobre 1833
http://mondodelbelli.blogspot.it/2011/08/tasse-governo-ladro-i-tempi-in-cui-ti.html
Allora non solo i pentastellati c'hanno er lider grande nuotatore .. eh eh!
RispondiEliminaBuone vacanze Prof
viste foto (bei panorami): molta nostalgia, da quelle parti nei lontani '70 ho fatto vacanze da scialo in campeggio con gli amici del liceo con veramente quattro gloriose lirette !!
ho appena finito di leggere il libro "La soluzione per l' Euro"...di Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi....che propongono una soluzione non traumatica per l'euro attraverso l'introduzione dei CCF...che da quel che mi è sembrato di capire non possono essere proibiti dall'Unione Europea in quanto ...sempre secondo quello che ho letto...la normativa non lo prevede in nessun punto.
RispondiEliminaSe la dinamica è come viene descritta nel libro ...a me non sembra una cattiva idea...anzi...un problema: bisogna sentire un contradditorio......(ho sentito solo la campana di chi ha scritto il libro....e la proposta sembra interessante....non ho sentito i contro...ed io non sono un esperto di economia ....)
buona Pasqua
In questo particolare mainstream, però: "Tutto cambia, perchè nulla cambi".
RispondiEliminaMa forse anche in quello metaforico...
Personaggi:
RispondiEliminaLa vecchia che imbucata le camicie di Machiavelli: Giorgio Napolitano
La donna con le coscie vize et la fica umida: Matteo Renzi
Machiavelli: il popolo italiano
Un tizone di fuoco d'un focolare: una minoranza d'una piccola minoranza del popolo italiano
La moneta con la quale la donna viene pagata: il voto alle prossime elezioni europee.
Spectabili viro Luigi Gucciardini in Mantova
tamquam fratri carissimo.
Affogàggine, Luigi; e guarda quanto la fortuna in una medesima faccenda dà ad li huomini diversi fini. Voi fottuto che voi havesti colei, vi è venuta voglia di rifotterla, e ne volete un'altra presa. Ma io, stato fui qua parechi dì, accecando per carestia di matrimonio, trovai una vecchia che m'imbucatava le camicie, che sta in una casa che è più di meza sotterra, né vi si vede lume se non per l'uscio: e passando io un dì di quivi, la mi riconobbe e factomi una gran festa, mi disse che io fussi contento andare un poco in casa, che mi voleva mostrare certe camicie belle se io le volevo comperare. Onde io, nuovo cazo, me lo credetti e giunto là vidi al barlume una donna con uno sciugatoio tra in sul capo ed in sul viso che faceva el vergognoso, e stava rimessa in uno canto. Questa vecchia ribalda mi prese per mano e menatomi ad colei dixe: - Questa è la camicia che io vi voglio vendere, ma voglio che la proviate prima, e poi la pagherete. - Io, come peritoso che io sono, mi sbottì tucto: pure rimasto solo con colei ed al buio, perché la vecchia si uscì subito di casa e serrò l'uscio, per abbreviare, la fotte' un colpo e benché io le trovassi le coscie vize et la fica umida e che le putissi un poco el fiato, nondimeno tanta era la disperata foia che io havevo, che la n'andò. E facto che io l'ebbi, venendomi pure voglia di vedere questa mercatantia, tolsi un tizone di fuoco d'un focolare che v'era e accesi una lucerna che vi era sopra; né prima el lume fu apreso che 'l lume fu per cascarmi di mano. Omè, fu' per cadere in terra morto, tanto era bructa quella femina. E' se le vedeva prima un ciuffo di capelli fra bianchi e neri cioè canuticci e benché l'avessi al cocuzolo del capo calvo, per cui la calvitie ad lo scoperto si vedeva passeggiare qualche pidochio, nondimeno pochi capelli e rari le aggiugnevono con le barbe loro fino in su le ciglia; e nel mezzo della testa piccola e grinzosa haveva una margine di fuoco, ché la pareva bollata ad la colonna di Mercato; in ogni puncta delle ciglia di verso li ochi haveva un mazeto di peli pieni di lendini; li ochi li aveva uno basso ed uno alto ed uno era maggiore che l'altro, piene le lagrimatoie di cispa ed enipitelli di pilliciati: il naso li era conficto sotto la testa aricciato in sù, e l'una delle nari tagliata piene di mocci; la bocca somigliava quella di Lorenzo de' Medici, ma era torta da uno lato e da quello n'usciva un poco di bava, ché per non haver denti non poteva ritener la sciliva; nel labbro di sopra haveva la barba lunghetta ma rara: el mento haveva lungo aguzato, torto un poco in su, dal quale pendeva un poco di pelle che le adgiugneva infino ad la facella della gola. Stando adtonito ad mirar questo mostro, tucto smarrito, di che lei accortasi volle dire: - Che havete voi messere? - ma non lo dixe perché era scilinguata; e come prima aperse la bocca n'uscì un fiato sì puzzolente, che trovandosi offesi da questa peste due porte di due sdegnosissimi sensi, li ochi e il naso, e messi ad tale sdegno, che lo stomaco per non poter sopportare tale offesa tucto si commosse e, commosso oprò sì, che io le rece' addosso; e così pagata di quella moneta che la meritava mi partii. E per il cielo che io darò, io non credo, mentre starò in Lombardia, mo torni la foia; e però voi ringratiate Iddio della speranza havete di ritrovar tanto dilecto, e io lo ringratio che ho perduto el timore di havere mai più tanto dispiacere.
In Verona die VIII Decembris 1509.
Aspecto la risposta di Gualtieri ad la mia cantafavola.
Nicolo Machiavegli.
Oggi a Roma doppia festa: Natale (di Roma) e Pasquetta.
RispondiEliminaEh sì, so' grandi dilemmi...
Magnà e dormì (di Aldo Fabrizi)
So' du' vizietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò levà,
perché so' necessari pe' campà
sin dar momento che venimo ar monno.
Er primo vizio provoca er seconno:
er sonno mette fame e fà magnà,
doppo magnato t'aripija sonno
poi t'arzi, magni e torni a riposà.
Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
so' l'uniche du' gioje de la vita.
La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno pòi magnà,
ma si ciài fame mica pòi dormì.
comincio a non sopportare più i luogocomunisti.
RispondiEliminaE come potrebbe essere altrimenti? Legnata dopo legnata sono costretti ad evolversi per non finire asfaltati!
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