Ragazzi, la musica è cambiata. Questo è come mi sentivo ieri:
(suonata alla boia d'un Giuda al rientro da TgCom24), e questo è come ci sentiamo tutti oggi:
Donec ponam inimicos tuos scabellum pedum tuorum.
(...dice: "Ma così oscureranno il dibattito del 12 aprile!" Dico: "Ah, perché voi pensate che accarezzandoli, anziché dandogli il giornale arrotolato sul muso, sarebbero venuti? E soprattutto, a voi farebbe piacere incontrarli? Già ci siamo caricati Riccardo Puglisi! Mi raccomando, siate gentili con lui: nel deserto l'ospitalità è sacra, e noi siamo tuareg, non vili predoni... come il suo primo ministro preferito!...)
(...p.s.: qualcuno ha registrato la catilinaria che ho fatto a TgCom24?...)
sì, su twitter ho letto che l'hanno registrato.
RispondiEliminail tempo di risolvere qualche problemino tecnico.
vai Simone siamo con te :-)
comunque vada di giornale arrotolato; quello di oggi non è un semplice errore da buffetto sulla guancia, ma collaborazionismo da ceffoni.
Non capisco. Hanno fatto un semplice errore (in cui peraltro erano caduti in tanti) di cui si sono peraltro scusati non appena gli è stato fatto notare. E' proprio necessario alzare i toni?
RispondiEliminaSì, caro il mio fessacchiotto, perché non è un semplice errore, visto che era stato rettificato sulla stampa già mesi or sono. Stanno provando a farti credere che senza recuperare la nostra sovranità economica staremmo peggio. Stanno provando a farti credere che sei un cialtrone che non merita di scegliere chi deve governarlo.
EliminaOddio, considerando la tua ingenuità viene la tentazione di dargli retta. Ma a queste tentazioni si resiste con la fede, la fede nella democrazia.
Non è un semplice errore. È una bugia scritta in prima pagina, nel titolo d’apertura, del primo giornale italiano. È una bugia che è stata ripetuta da tutte le rassegne stampa del mattino, in televisione e in radio. È una bugia che è stata ripetuta nei dibattiti televisivi e radiofonici del mattino. Non basta una rettifica su Twitter e non basterà nemmeno la rettifica di domani, spero in prima pagina, perché ormai la frittata è fatta, e al bar, in ufficio, per strada si parlerà di disoccupazione come nel ’77. Non so se capisci.
EliminaQuand’anche il Corriere fosse in buona fede, sarebbe composto di incompetenti che nemmeno verificano quel che scrivono, e mettono dati falsi in prima pagina nel titolo d’apertura, che è la prima (e spesso l’ultima) cosa che si legge. Per un «errore» del genere il direttore dovrebbe dimettersi all’istante.
Uhmm ...se credono di farmi credere con questi banalotti mezzucci i fessacchiotti sono loro. Io, comunque, continuo ad avere fiducia nel mio prossimo.
EliminaCerto, e domani usciranno con un titolo in prima pagina a sette colonne: "Non è vero che nel '77 c'era più disoccupazione".
EliminaLe cazzate in milioni di copie nei titoli dei giornali (letti in TUTTE le rassegne stampa televisive), e le "scuse" per "l'errore" via twitter, proprio la stessa cosa.... sai, come le "compensazioni ambientali": ti sventrano 80 ettari di bosco e in "cambio" fanno un chilometro di pista ciclabile...
Loro si scusano, ma intanto è stato pubblicato e letto da centinaia di migliaia di persone.
EliminaCrederei alla loro onestà se il giorno dopo pubblicassero un errata corrige in prima pagina, leggibile dalle stesse centinaia di migliaia di persone. Dubito che lo faranno.
la prima volta è un caso
Eliminala seconda una coincidenza
la terza è un complotto
@anto
EliminaHai ragione, un semplice errore anche se un po' grosso (se ti raddoppiano il conto probabilmente ci fai caso).
Penso tu ammetta che il Corriere è un quotidiano abbastanza diffuso, quindi sembra ragionevole affermare che quella prima pagina è stata letta da un discreto numero numero di persone.
Fra di esse ci sono stati per forza alcuni economisti e altri esperti del settore (sindacalisti, per dire), cui il "semplice errore" non può essere sfuggito.
Nessuno è insostituibile, no? E allora perchè ***** deve essere sempre il solito a scoprire certi "semplici errori"?
Ricordo la prima lezione del mio professore di fisica, dedicata proprio agli errori. Ci spiegò che si dividevano in "casuali" e "sistematici".
Anche quando le notizie sono date correttamente (per es il tg de la7), in realtà le notizie su disoccupazione e lavoro (che cadono come corpo morto cade in un contesto di menzogne e di terrorismo allucinante) creano il terreno favorevole ai proclami del nostro amico di rignano sul Tamigi: bisogna fare presto e recuperare il troppo tempo colpevolmente perso. Insomma bisogna fare la RIFORMA del MERCATO del LAVORO (oltre ad attrarre gli investimenti esteri che non tarderanno in un paese che stanno opportunamente immiserendo)
EliminaAntò non fare lo splendido ... se credono di farmi credere con questi banalotti mezzucci... quindi ci stai dicendo che tu i dati della disoccupazione del 1977 li sapevi a memoria o te li saresti andati a controllare... ma andiamo! Magari è davvero così perché fai un mestiere per cui quei dati li maneggi spesso, ma noi no, se non leggessimo Goofy molto probabilmente ci saremmo cascati con tutte le scarpe.
Elimina@Frank la lezione successiva era sul perché gli errori sistematici sono i migliori amici del buon studioso: sono facili da identificare, quantificare ed infine eliminare. E questo è il senso del lavoro del prof. Bagnai, cerca di eliminare gli errori sistematici introdotti negli ultimi 15 - 20 anni. Troubleshooting: sometimes shooting at the trouble could be part of the solution
EliminaUn semplice cosa? Di chi? Del Corrierone?
EliminaMa vai a cagare Pirla! (absiit iniuria verbis del resto cagare è un normale atto fisiologico e del pirla se lo è preso, coram populi, pure Prodi, quindi..)
Se sei in malafede, evacuare il tappo intestinale sarà doloroso ma te lo meriti.
Se sei in buona fede, farà male lo stesso ma con esso se ne andranno anche le pigne che stazionavano nel cervello, visti i ragionamenti, evidentemente contiguo al retto.
In effetti, i toni sono ancora troppo pacati. Il tono giusto per farsi capire forse sarebbe
Eliminaquesto
Alex, sei un infinitesimale idiota.
Elimina@anto
Eliminaanche io tendo a fidarmi del mio prossimo infatti non trovo una ragionevole spiegazione al fatto che non mi fido di te.. e nenche del corriere
:)
Perfetto, te lo appoggio....
Eliminanon c'è nessun errore, nessuna casualità, questi SBAGLIANO DA PROFESSIONISTI
Eliminacomunque tranquilli, la Kommissione ha determinato l'11% come tasso di disoccupazione di equilibrio dell’Italia per il 2015 (*)
qualcuno avvisi il rottam'attore
(*) http://www.lavoce.info/disoccupazione-di-equilibrio-fiscal-compact/
senza voler commentare più di tanto il fatto che un quotidiano che si scusa con twitter sottoscrive la sua morte, ho avuto stasera occasione di sfogliare il quotidiano in questione (che ce voj fà, il mio capocomico si ostina a comprarlo per poi leggere pagine dello spettacolo inesistenti...) e ne ho dedotto che non siamo di fronte a un grosso e grossolano errore, ma a malafede.
Eliminaandando, infatti, a pag 3 si ritrovano tre grafici: il primo sulla disoccupazione, il secondo sullo specifico di quella giovanile, il terzo su disoccupazione a confronto tra quattro, cinque paesi.
Ebbene, i primi due grafici partono dal 2004, il terzo dal 1992. E un grafico, voi mi insegnate, come l'inquadratura di una fotografia si può "tagliare". Perché per i primi due partono da una data e per il terzo da un'altra decisamente precedente? Questo vuol forse dire che potevo andare anche più indietro? Vuol dire che i dati completi li avevo ma ho deciso di inquadrare il problema in quel modo? Dov'è, allora, questo 1977 di cui parlo? Perché non lo mostro?
Sono il solo ad avere pensato che qualcosa non quadrava? :-)
@alfig (ma forse dovrei dire @alfiga da come hai risposto stizzita sulla rampogna colondiscendente …)
EliminaAdulatore/Adulatrice!
Però non mi meritavo cotanto complimento: in fondo, come diceva un molto più celebre Idiota (direi un transfinito Idiota, un Dunning & Kruger ante litteram…)
“Ma che idiota sono mai adesso,se capisco benissimo che mi si ritiene un idiota?”
Bene! Ora che abbiamo stabilito le posizioni lasciami dire tra me e te, da un Idiota ad un/una Pirla – certo non è proprio come tra Virgilio e Dante ma questo passa il convento - che ho come l’impressione la tua ricostruzione dei fatti risulti lievemente deficitaria! No dico, rileggiti un momento:
“Non capisco. Hanno fatto un semplice errore (in cui peraltro erano caduti in tanti) di cui si sono peraltro scusati non appena gli è stato fatto notare. E' proprio necessario alzare i toni?”
Sei proprio sicuro/a che l’idiota (Infinitesimale per carità, ci tengo) sono io? Davvero ti è necessario leggere il resto dell'articolo?
Insomma l’incrociatore nemico, (Ebbene si! il Corrierone non è il giornale della parrocchia e la saggezza popolare British ci ammonisce, invano a quanto pare, che -The Pen is mightier than the sword -), ti scarica addosso un paio di missili e tu ci vieni a dire “Non capisco, stava facendo manutenzione ed è partito qualche colpo per sbaglio: certo hanno raso al suolo il litorale antistante - cioè ha ingannato qualche centinaia di migliaia di persone veicolando una informazione FALSA in un momento in cui ci sarebbe disperato bisogno di VERITA’ -, però si sono scusati ..“
Per frasi del genere in tempo di guerra, fuori in missione, era prevista la esecuzione sommaria; capisci che quando si è impegnati a guardarsi dagli agguati nemici non è che devi correre il rischio di doverti guardare anche da chi ti marcia a fianco. Ed infatti è partito un colpo! Se non è giustificato, vista la tua sportività con quelli del Corriere, lo sarai anche con me presumo! Ma anche no, basta che in missione usciamo in pattuglie separate!
Dai, accontentati che qui, tra noi transfughi burloni ritrovatisi a discutere della Fenice sul bordo del fiume, l’esecuzione sia solo metaforica!
La stampa di regime invece uccide sul serio! E non ci dovrebbe essere bisogno di andare oltre ad un titolo palesemente menzognero per capirlo!
Ma... @Alex, devi avere sbagliato persona... o confuso gli autori dei commenti... francamente non capisco che vuoi. ma quando ti ho risposto? boooooooooohhh... il tuo commento mi era addirittura sfuggito. a me pare che stessimo tutti rispondendo a un commento di tale anto... L'idiota... il pirla... dante e virigilio... 'a fenice de venezia... 'a zampogna... l'adulattore... ari-boooooooh
Eliminamah! cose turche succedono sotto il sole.
se al massimo può servirti, sono un maschietto. che non ha nessun problema a riconoscere il femminile che è naturalmente in sé.
ti ringrazio comunque per il giochino sul cognome, è divertente, devo anzi usarlo, la mia propensione al-figa ne sarà ringalluzzita.
anzi, meglio, tramuterò l' ALFonso LIGuori in L-iguori A-lfonso - FIGA.
ciao. placati, però, lo dico per la tua salute. guarda che quelli giocano anche sul fatto che ci fanno saltare i nervi. necessita mantenersi lucidi...
@alfig
EliminaPlonk!
Eccerto che non era rivolto a te. Era anto.
...nnnaggia mi era venuta così bene...
Godo di ottima salute,per quanto mi è noto almeno. Mi rendo conto che scritta come l'ho scritta poteva sembrare fossi incazzatissimo, ma non era così.
Nemmeno con anto, anche se secondo me l'ha proprio detta grossa.
Vado a stendere un cinghiale con un pugno sul naso. Ciao.(anche ad anto)
@Alex
Eliminanessun problema.
però è vero, peccato perché ti era venuta bene. ci ho creduto! :-)
Si!
RispondiEliminaEcco qui il LINK:
https://www.youtube.com/watch?v=MfxE_RD2wOs&feature=youtu.be
IMPECCABILE
EliminaE' questa?
RispondiEliminaEcco
RispondiEliminacialtroni
RispondiEliminaE' già su youtube prof! Il fonte anti-PUDE è veramente agguerrito ed efficiente nonostante la "poca flessibilità"
RispondiElimina“qualcuno ha registrato la catilinaria che ho fatto a TgCom24?”
RispondiEliminaÈ qui:
https://www.youtube.com/watch?v=SoUypayXJhc
Bravo! E cos'altro gli vuoi dire al Prof.?! Bravo! (Quanto sta godendo?? :))
RispondiEliminaE' già su youtube, canale di Simone Previti
RispondiEliminaDio c'è (numero a piacere)
RispondiEliminaMa poverelli! I giornali hanno passato la loro vita a propagandare e poi a difendere un sistema che predilige la grande distribuzione e le multinazionali a scapito dei piccoli produttori, ed ecco che cosa succede: non c'è più nessuno che usi le loro pagine anche solo per incartare le uova.
Elimina"Always forgive your enemies - nothing annoys them so much."
RispondiEliminaOscar Wilde
Chi aggredisce ha paura. Il "covvieve della seva" ha paura, oltre ad essere un covo di cialtroni con gli occhi al loro portafoglio.
RispondiEliminaE' lo sdoganamento degli istinti più bassi, l'orgoglio dell'ignoranza, lo sbandieramento della propria miseria pseudo-intellettuale.
Prof. ho trovato il suo intervento al tgcom24 al solito efficace.
RispondiEliminaTrovo, a mio modesto parere, molto fruibile cioè di maggior impatto per il telespettatore [medio], avergli spiegato la differenza tra lavori ad alto e a basso valore aggiunto.
Credo che qualcuno a casa, abbia capito il messaggio.
Una volta eravamo i migliori ad aggiungere valore a beni e servizi. Poi la precarizzazione ha necessariamente livellato al ribasso le competenze, trasformando un paese di tecnici altamente specializzati in una mandria di carne da cannone (interinali, callcenter e precariume vario). Non possono aggiungere valore a nulla: semplicemente, non gliene viene dato il tempo
EliminaUna ventata d'aria pura che spazza via i giornali e le menzogne!
RispondiEliminaVogliamo vivere e respirare!
Si potrebbe davvero organizzarsi in squadrazze e andare casa per casa tipo testimoni di geova la domenica mattina. Almeno ci si farebbe offrire tonnellate di te e biscotti dalle vecchiette...che di sti tempi..buttali via...
RispondiEliminaOttimo! Mazzate sui denti! :)
RispondiEliminaSecondo voi domani ci sarà una rettifica con gli stessi caratteri cubitali?
P.S.
Che poi, a voler essere precisazionisti, anche se il tasso di disoccupazione fosse lo stesso i disoccupati non sarebbero tanti quanti...
Prof. vorrei ringraziarla per la grafica che ha fornito alla redazione del tgcom.
RispondiEliminaHa erroneamente fornito lo screenshot del blog e non il jpg del nudo grafico.
La grafica contiene un messaggio diciamo così... subliminale: "per i coglioni".
Si vede benissimo! Fantastico!
"erroneamente"?!? Vado ovviamente a orecchio, ma secondo me l'ha fatto apposta... In ogni caso, è vero: "Fantastico!"
EliminaA proposito del Suo intervento al TG com 24, pare che quelli del Corierone Nazionale, si siano accorti della "piccola" imprecisione, e dovrebbero provvedere nell'edizione di domani.....sicuramente in prima pagina!
RispondiEliminaGrande Alberto. Che fendenti ! Bellissimo intervento, come spieghi tu le cose non ci riesce nessuno. Fai sembrare tutto facile, ogni volta mi chiedo "ma come si fa a non capire ? '" E il grafico "Per i coglioni". Chapeau ! ! !
RispondiEliminaFa molto caduta dell'Ancien Régime .. complimenti.
RispondiEliminaL'intervento sul TGCom24 non è da applausi, ma da scomposta reazione tipo curva sud.
RispondiEliminaDa quando Alemanno ha cominciato a parlare apertamente di Euro sono tornate a galla magicamente tutta una serie di inchieste sul suo conto, ora arrestano quei burloni veneziani, mi pare che chi tocca l'alta tensione muore. Il prossimo passo è qualche scandalo ad arte su Salvini più infamante è e meglio è. Ma tanto ormai sento dire ad alcuni miei conoscenti sinistroidi che "la Le Pen in realtà è di sinistra la fanno passare per fascista solo per screditarla", tecnicamente pure Mussolini nasce socialista... I giornali parlano di "sindrome giapponese" hihihi magari 15 di deflazione serena e composta! Noi avremo una sindrome sud americana semmai, molto prima del 25% di disoccupazione generale ci saranno camicie nere ovunque.
RispondiEliminaSalve Prof
RispondiEliminaSono offtopic ma vorrei condividere due passaggi notevoli che ho incontrato nella rilettura di un grande classico (senza ironia) : "L' imperialismo fase suprema del capitalismo" di Lenin:
Pag 45 cap IV
"Il capitale finanziario ha creato l'epoca dei monopoli. Ma questi recano ovunque con sé princìpi monopolistici: in luogo della concorrenza sul mercato aperto, appare
l'utilizzazione delle "buone relazioni" allo scopo di concludere affari redditizi. La cosa più frequente nella concessione di crediti è quella di mettere come condizione che una parte del denaro prestato debba venire impiegato nell'acquisto di prodotti del paese che concede il prestito, specialmente di materiale da guerra, navi, ecc. La Francia negli ultimi due decenni (1890-1910) ha spesso ricorso a tale mezzo. L'esportazione di capitale all'estero diventa un mezzo per favorire anche l'esportazione delle merci. In tale campo i contratti, specialmente tra i grandi imprenditori, sono di natura tale da "rasentare i limiti della
corruzione", come si esprime "benevolmente" Schilder.Krupp in Germania, Schneider
in Francia, Armstrong in Inghilterra, sono i tipi delle ditte che stanno in intimi rapporti
con le grandi banche e coi governi e in occasione di prestiti non si lasciano "trascurare". La Francia concedendo prestiti alla Russia la "strozzò" col trattato commerciale del 16 dicembre 1905 [1], costringendola a certe concessioni fino al 1917; e lo stesso avvenne nel trattato di commercio concluso col Giappone il 19 agosto 191 L La guerra doganale tra Austria e Serbia [2], che durò, con una interruzione di soli sette mesi, dal 1906 al 1911, fu provocata in parte dalla concorrenza tra Austria e Francia per la fornitura del materiale da guerra alla Serbia. Nel gennaio 1912 Paul Deschanel dichiarò alla Camera francese che dal 1908 al 1911 le ditte francesi avevano fornito materiale da guerra alla Serbia per 45 milioni
di franchi."
Poi un passaggio che mi ha fatto schiantare dalle risate per ciò che mi ha riportato alla mente (rido per non piangere) :
Pag. 51 cap V
"Alcuni scrittori borghesi (a cui si è unito K. Kautsky che ha completamente tradita la
propria posizione marxista del 1909, per esempio) sostengono che i cartelli internazionali, poiché sono la manifestazione più evidente dell'internazionalizzazione del capitale, possono dare speranza di pace tra i popoli in regime capitalista. Quest'opinione teoricamente è un assurdo, e praticamente un sofisma, una disonesta difesa del peggiore opportunismo. I cartelli internazionali mostrano sino a qual punto si siano sviluppati i monopoli capitalistici, e quale sia il motivo della lotta tra i complessi capitalistici."
Giusto per riallacciarci alla serie " Se inizio a leggere io i vostri libri, so cazzi..."
(tra le altre cose la devo ringraziare, perché mi sta facendo apprezzare La Musica)
RispondiElimina"Ai coglioni" nel servizio di Tgcom si leggeva benissimo (DAR).
RispondiEliminaLa cosa interessante (o magari no) è che mesi fa il tuo articolo in proposito era passato "inosservato", mentre oggi, semplicemente apostrofandoli e postando un grafico hanno ingranato la retro in pochi minuti.
E' un bel segnale per chi è partito dal deserto, solo.
E anche per noi.
Oggi ha attirato la mia attenzione questo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/02/salario-minimo-via-libera-in-germania/935451/
RispondiEliminawall street journal
che bravi i tedeschi, così ora non possiamo più dire che fanno deflazione salariale!! ma al di là degli scherzi: l'indice di produttività non dovrebbe poi scendere aumentando il costo del lavoro? , sospetto ci sia qualcosa che non colgo: pur di tenere in vita la grosse koalition sono disposti a diminuire le esportazioni? scusate, sicuramente sono ovvietà ma spesso mi ci perdo..
Mi associo nei ringraziamenti, ottima intervista!
RispondiEliminaGrazie a tgcom 24 per la metodologia, in RAI non l'avrebbero permessa ( interruzioni a go-go per buttar tutto in caciara... come al solito XD )
Certo vedere alla fine del servizio il passaggio al convegno con Al Fano e un tenebroso Mortazza è stato scioccante :D
Prof. vorrei farle una domanda, forse è sciocco, ma gliela faccio lo stesso.
RispondiEliminaRiascoltando il suo intervento, e soffermandomi sul grafico che smentisce il titolo del giornale (che mio nonno usava a volte per fare una certa cosa..), perché il corriere ha sentito la necessità di mettere in prima pagina una notizia sbagliata?
Sicuramente e per indurre le persone a credere che qualora ritornassimo alla lira, sarebbe catastrofico e tutto il resto, ma mi sfugge la ragione della scelta del momento...
Casualità o cosa? Che circolo qualche voce di corridoio?
Vorrei riportare una notizia, utile non solo per chi ha intenzione di viaggiare in Germania.
RispondiEliminaQualcuno in Germania si sta chiedendo: se siamo cosi' bravi e produttivi ecc. ecc. ecc. non ci meritiamo forse una paga un po' più alta?!
Sciopero dei piloti Lufthansa di 3 giorni, cancellati 3800 voli, uno dei più grossi mai successi nella storia della compagnia aerea
La notizia dell'istat non è recentissima.
RispondiEliminaMi pare di averla sentita riprendere giusto qualche giorno fa dal tg serale di La7.
La cosa mi stupì molto per un motivo. Il presentatore in studio aveva scandito in maniera inequivocabile anche con una particolare inflessione della voce che:
"Si, i dati partono dal '77 ma la disoccupazione non era così alta al tempo. Semplicemente le misurazioni partono da lì ed oggi la disoccupazione è la più alta mai registrata dall'istat".
Non posso garantire fossero le esatte parole ma ricordo bene l'enfasi con la quale spiegava. Pensai tra me che il nostro modesto Bagnai non parlava al vento e dopo la "sfuriata" dell'ultima volta si fossero premurati di essere per lo meno corretti.
Non voglio certo sostenere che esistano tg o giornalisti migliori di altri però, in quel caso, sono stato felice che un richiamo alla serietà informativa lanciato da questo blog fosse stato non solo letto ma anche capito e rispettato.
Apprendo con dispiacere da Lei oggi che il "corsera" non ha proprio cambiato atteggiamento.
“Una confortevole levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata, segno del progresso tecnico.” [H. Marcuse, "L'uomo a una dimensione"]
RispondiEliminaLa diagnosi della società tecnologica avanzata che Marcuse ha tracciato ne “L’uomo a una dimensione” è acuta. Tutti gli spazi alternativi, tutte le forme di opposizione, tutte le dimensioni “eterodosse” da quella della tecnologia al servizio dei consumi e del potere sarebbero conquistati dal dominio apparentemente “democratico” della società industriale avanzata. L’uomo , la società e la cultura sarebbero ridotti all’unica dimensione tecnologico-consumistica, che condiziona nel profondo bisogni e desideri umani, precostituendoli. Una società, quindi, senza vera opposizione e senza libertà.
Grazie all'estensione in massa di valori culturali, che vengono appiattiti sull'ordine sociale esistente, si verifica anche una concessione di libertà apparenti che non ledono gli interessi dominanti e, anzi, garantiscono rafforzano la persistenza della repressione. Nelle democrazie moderne, infatti, la tolleranza secondo Marcuse coincide con il permissivismo, perché viene concesso sulla base dell'assunto che nessuno è in possesso della verità e che pertanto il soggetto delle scelte deve essere la collettività, che si suppone sia composta di individui capaci di scegliere.
In realtà, la società come amministrazione totale dell'esistenza degli individui, produce esattamente l'effetto contrario, ossia un generale conformismo. Anche il pensiero corrispondente a questa situazione è una unidimensionale, modellato sulla realtà esistente e incapace di opposizione e critica.
Come ricordava ai propri soldati Čujkov a Stalingrado, "in una casa si entra sempre in due, tu e una bomba a mano, e senza impicci: tu senza lo zaino, la bomba a mano senza la sicura. Ed entra sempre prima la bomba a mano, poi entri tu"
RispondiEliminaNoam Chomsky: Le dieci regole del controllo sociale
RispondiElimina"I sistemi democratici procedono diversamente, perché devono controllare non solo ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Lo Stato non è in grado di garantire l’obbedienza con la forza e il pensiero può portare all’azione, perciò la minaccia all’ordine deve essere sradicata alla fonte. E’ quindi necessario creare una cornice che delimiti un pensiero accettabile, racchiuso entro i princìpi della religione di Stato. Tali principi non devono necessariamente essere affermati, anzi, sarebbe meglio darli per scontati, come implicita cornice del pensiero pensabile.
I critici rafforzano questo sistema accettando senza discussione tali dottrine e limitando le proprie critiche alle questioni tattiche che sorgono al loro interno (ndr: Diego Fusaro descrive intelligentemente il fenomeno della critica conservatrice).
Se i critici vogliono ottenere il rispetto ed essere ammessi al dibattito, devono accettare, senza fare domande, la dottrina fondamentale secondo cui lo Stato è di per sé buono e guidato dalle più nobili intenzioni, cerca solo dì difendersi e non si presenta come soggetto attivo nelle questioni mondiali, ma semplicemente reagisce di fronte a crimini altrui, talvolta incautamente a causa della propria ingenuità, della complessità della storia o dell’incapacità di comprendere la malvagità dei nostri nemici. Se persino i critici più severi adottano queste premesse senza discuterle, allora l’uomo comune potrebbe chiedersi, chi sono io per dissentire? Più la disputa tra "falchi" e "colombe" si inasprisce, più si rinsaldano le dottrine della religione di Stato, ed è proprio a causa del loro notevole contributo al controllo del pensiero che i critici sono tollerati, anzi onorati, perché si attengono alle regole"
condizionare quello che pensano gli italiani a proposito dell'euro, a quanto pare, è stato molto, molto facile a giudicare dall'omologazione culturale a cui tutti - chi più chi meno - abbiamo soggiaciuto
Eliminasono stati così pervasivi ed efficaci - forse ben oltre ogni loro previsione - che sono riusciti ad indurre nella popolazione una vera e propria psicosi di massa, che chiunque può constatare direttamente nel momento in cui si argomenta con chicchessia sulla fuoriuscita dall'euro
la malattia è comunque curabile ... con massicce dosi di VERITA'
non la ringrazieremo mai abbastanza Prof. Bagnai !
Religione di Stato una bella fava. La Costituzione sistematicamente a troie dal 1981 non l'ho voluta io. Gelli non l'ho voluto io, e neanche la mattanza prossima ventura.
EliminaNeanche la Carta era immortale, per quanto ben congegnata. Daje oggi daje domani, cade pure lei. Ne resta lo spirito, nei cuori anche degli scrittori della prossima.
Un patto sociale era un patto sociale. Non esiste più.
Bei tempi, quando la conquista e/o la difesa della "libertà" passava attraverso la critica del potere dello STATO. Mo' a difendere lo stato devono dare una mano anche gli anarchismi. Il regresso raggiunto in soli 35 anni (io ho 38 anni adesso che ci penso) è spaventoso. Ma nel 2014 in Sala Borsa a PIDDINIA (neologismo di VELO DI MAYA), cioè Bologna, conosco per puro caso IL TRAMONTO DELL' EURO: spero un giorno di riprendere a fare il mio "mestiere", cosi' come auguro al Prof. di smettere di occuparsi filantropicamente di cieli blu e prati verdi (in biblioteca cercavo Cipolla ma me ne sono uscito con qualcos' altro).
EliminaAlberto: sei l' insegnante di storia che ho sempre cercato (invano, salvo qualche eccezione, ma privi del tuo coraggio!) alla facoltà di scienze politiche di Bologna! grazie
vorrei tanto venire il 12 ma ad aprile le api vanno seguite molto...dipende...magari decido il giorno prima, ma non so se è possibile ci sono scadenze per prenotare? notte
OTTIMO. Adesso si dovranno fare la dentiera nuova anche se con i finanziamenti pubblici ai giornali gliela paghiamo noi.
RispondiEliminanon le nascondo di essere molto contento per questa ripresa dello spirito. quel post mi ha profondamente colpito, anzi, profondo-corpo colpito.
RispondiEliminanon sapevo che fare... perché l'unica cosa che l'istinto mi indicava era abbracciarla, ma c'era qualche ovvia difficoltà.
lo pensi fatto adesso, sia pure con altro umore.
noi ci siamo, Bagnai, con affetto.
Ho particolarmente apprezzato la "semplice verità" del marmo di Carrara. Non si parla più di queste cose, ovvero che se vuoi acquistare qualcosa che non produci, devi vendere qualcosa che produci. Tutti depistano riempiendosi la bocca di smaterializzazione (ma se si smaterializza qui, non vuol mica che non si materializzi di più altrove), di terziario di sticazzi e di web society dei miei coglioni (un sociologo che mi ha invitato a un seminario, mi ha contestalto il fatto che io menzionassi la produzione, quando ormai viviamo nella web society) Il fatto è che materia, energia e prodotti, sono ancora oggi, come ai tempi dei romani, ciò che muove il mondo. Se si eccettua Wall Mart, tutte le rpime società di Fortune 500 sono energetiche o di manifatturiere (Shell, Exxon, BP, Gazprom, Sinopec, Toyota, Volkswagen), almeno sino a quando non riusciremo a smaterializzarci noi.
RispondiEliminaE' ovvio, dirai, ma se è tanto ovvio, perchè è la prima volta che lo sento dire su un qualche mass medium (vabbe' che non ho televisore e non compro i giornali, ma so' pur sempre della web generation)
Alcuni giorni fa un lettore del blog chiese - se non ricordo male - cosa significa essere il paese che emette la moneta di riserva internazionale (USA/$), con questo commento oltremodo condivisibile e in particolare con questa affermazione:" se vuoi acquistare qualcosa che non produci, devi vendere qualcosa che produci" lei gli ha risposto nel modo più preciso ed esauriente possibile!
EliminaIn effetti, A meno di non chiamarsi USA. In quel caso è sufficiente produrre ed esportare tanti bei USD per comprare tutto ciò di cui tu abbia bisogno (semplificando alquanto)
EliminaIl conservare lo status di valuta internazionale è il motivo di tutto quell'impegno nell'"esporatzione di democrazia" (prodotto assai importante nella bilancia commerciale USA).
Ed in effetti, come smaterializzano le bombe, non ho mai visto altre società di servizi altrettanto efficenti.
EliminaL'umore di oggi, è molto meglio.
RispondiEliminaSti quaquaraquà, servi senza dignità di padroni senza moralità.
Alcune case, come previsto, crollano da sole nel peggiore dei modi. Di marzapane, come in Hansel e Gretel, può anche star su... ma de nutella ce vo' coraggio!
RispondiEliminaComunque, forse per confermare la mia 'gnoranza, non ho capito una mazza di quello che ha detto loy (i nomi sempre minuscoli escono...), e forse era meglio se rimaneva in studio invece che andare a far danni fuori...
RispondiEliminaCiao prof. e grazie...
Vorrei segnalare questo:
RispondiEliminaTagli alla spesa pubblica? Una vecchia ricetta
Stefano Perri, Riccardo Realfonzo - 01 Aprile 2014
http://www.economiaepolitica.it/index.php/universita-e-ricerca/tagli-alla-spesa-pubblica-una-vecchia-ricetta/
Io l'ho trovato interessante... però ci sono cose che non mi quadrano (forse perchè sono nato tondo? Maybe). Per esempio:
"Tutto ciò significa che la montagna di debito pubblico che ci portiamo sul groppone non è dipesa tanto dalla presenza di uno Stato spendaccione, come spesso si ritiene, quanto dal fenomeno della evasione fiscale e dalla scarsa competitività delle nostro sistema produttivo."
PS
Il Dott. Goebbels sarebbe orgoglioso del Corriere.
Potevi anche risparmiarti di leggere e citare questi ingenuo accusatore dell'austerity dalla rima rivelatrice. Tiettelo per detto. Giannino in confronto è Harrod.
Eliminadirei che oggi dio c'e' doppiamente!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il marmo delle Apuane, ci sono delle belle novità: leggere qui
RispondiEliminaDa notare che una delle cave che rimarrebbero in esercizio (Cervaiole) è probabilmente quella con il massimo impatto paesaggistico (stanno letteralmente spianando una montagna), ma l'azienda che ne ha la concessione è in "società" con il comune in questa fondazione
(Scusate l'OT)
Ho sempre letto il Corriere, era l'unico giornale che entrava in casa mia. Da qualche tempo a questa parte, ho rinunciato a comprarlo, e davo un'occhiata alla versione online (ora nemmeno a quella: francamente illeggibile anche perché è semplicemente - mind my french - un puttanaio di notizie gettate lì ad minchiam). Che soddisfazione vedere il Prof sbugiardare la prima pagina e costringerlo per ora al chiedo venia online, vedremo domani se anche a quello cartaceo.
RispondiEliminaDaje, Prof. Va che bella giornata.
Sinistra, sinistra?... non c'è speranza.
RispondiEliminaE' solo una definizione, un termine superato dai fatti e dagli slogan, dalla cecità, corruzione morale e ottusità di chi difende l'indifendibile.
Un mio pro-zio fu A. Gramsci e mio nonno era un romantico fascista non violento.
In famiglia abbiamo quindi sempre avuto, diciamo... una certa "flessibilità" ideologica.
E posso affermare con assoluta certezza che sia il mio lontano pro-zio che mio nonno, avrebbero volentieri e d'accordo preso a calci in culo alcuni inetti intellettuali...
Ma a questo punto, questi tristi tentativi di Bagnai nel convincere un angolo ottuso a diventare acuto, mi infondono una piccola dose di dispiacere umano... pur non avevo mai contato su un esito favorevole dei tentativi del professore.
La situazione politica italiana sta precipitando ed i nostri governi sono scelti all'estero, con la connivenza di italiani che non a caso occupano i posti chiave...
Inoltre... nel dibattito anti uscita dall'euro, da parte della sinistra, mi sa tanto che c'è qualcosa che pochissimi sanno e che non dicono (perché non possono dire), e che è una variabile esterna "invalicabile", che fa dell'Italia un protettorato politico con sempre meno dignità.
Non mi tornano infatti queste posizioni cieche, preconcette e ottuse ed ormai i sospetti si rincorrono.
Ma venendo alla politica, Salvini mi piace tantissimo, come pure Crosetto.
Della Lega però temo il ritorno di fiamma secessionista e di Fratelli d'Italia, l'incapacità di salire sopra il 3% (dove alle europee la soglia è il 4).
Per questo torno, ancora una volta, ad un personale cavallo di battaglia: serve un soggetto politico nuovo, oppure serve che alcuni alfieri entrino in prima persona in politica, dentro i due citati partiti, si facciano eleggere ed usino la mazza chiodata della loro competenza per avviare una svolta.
Per vincere servono idee, soldi e consensi.
Sono rimasto un po' indietro nella lettura, ma stasera mi sono messo in pari.
RispondiEliminaChe pensare? In ordine sparso, prima di tutto che rispetto al titolo del Corriere questa volta, professore, se mi permette, non ha capito un cazzo (con rispetto parlando): non è questione di evocare orwellianamente la memoria di un periodo del quale si ha una percezione tetra (gli anni di piombo...) con una notizia falsa, è questione, più semplicemente, di cabala: che c'è scritto in prima pagina? 1977? no, c'è scritto 77. Capito? due 7, scritti affiancati: 7, il numero magico (con i suoi derivati): i vizi capitali, i sigilli dell'apocalisse, l'aumento del prezzo della benzina (10 volte 7, e comunque 10 erano le piaghe d'Egitto, quindi siamo in tema. O erano 7 anche quelle?), i fanciulli e le fanciulle offerte in sacrificio al suo collega di Bologna (immagino per un dottorato senza borsa), i miliardi richiesti per rispettare il fiscal compact secondo la signora BIni-Smaghi... Ho dimenticato qualcosa? Avrebbero potuto scrivere 78, 79, anche 80: invece no, han scritto 77. Altro che Orwell, sono molto meno raffinati intellettualmente.
Seriamente, invece, penso che quello che ha fatto oggi è grande: è la stoppata con sottotitolo "di qui, d'ora in avanti, non si passa". E' il messaggio definitivo (se non fosse stato chiaro a sufficienza) che certe cose non se le potrà permettere più nessuno, neanche il primo quotidiano nazionale (per diffusione). Messaggio spedito da Tgcom24 con una deliziosa dedica (Per i coglioni...).
Su quel che ha scritto ieri non serve commentare: ma Dio sa quanto fa male un tradimento. Un male che ognuno percepisce e interiorizza a modo suo, ma un male profondo. Ma pur con quel male che a qualcuno brucia e a qualcun altro toglie il respiro, le dico: si guardi indietro. Guardi da dove è partito (e avrebbe volentieri fatto a meno di partire), guardi dove è arrivato (scegliendo di non voler parlare a tutti), e guardi il suo blog, chi ci scrive e cosa scrive. Dove cazzo lo si trova un posto dove si uniscono i puntini, si legge di letteratura, di musica, di matematica, di filosofia e di vita. Per quanto mi riguarda, vale un abbonamento al JIAS. Per quanto la riguarda, penso che non lenisca il dolore, ma consenta di guardare e di andare avanti.
poiché se la resa dei conti si avvicina, il massacro prosegue giorno per giorno,dovrebbe essere tempo di Aus tiefer Not schrei' ich zu dir, e per tutti; per i carnefici e per le loro vittime. Per me dalla dritter teil der klavierubung, manualiter: mia figlia ascoltandolo mi chiesto se era moderno, e io gli ho detto modernissimo, a suo modo.
RispondiEliminaOT from zerohedge.com: How the Germans see Europe and the Russians see....
RispondiEliminaProf. efficacissimo peccato, solo, che l'ora era anonima ed il seguito non fosse dei più alti,comunque il video dimostra che lei non annoia nonostante l'argomento sia considerato ostico.
RispondiEliminaDa oggi in poi,il PUDE sa chi è il pesce grosso, quindi quando la inviteranno non si sorprenda ,se presentandola sentirà questa.
Non si adombri per l'accostamento, dopo tutto, LUI è il vero protagonista della storia.
Documentante, con scazzo percepibile che pure non trascende.
RispondiEliminaE ho idea che non abbiamo ancora visto il meglio.
Mi tocca darle ragione, ancora....
RispondiEliminaNo perché non mi pareva davvero una cosa sensata, anzi sembrava proprio una stupida insulsità, prepararsi per fare concorrenza alla ciiiiina....no, mi son detto, non può essere questa la spiegazione di tanta malafede, di tanto inganno, di tanta sofferenza e tragedia.
La mia mente non si è ancora abituata ad accettare questo modo barbaro di ragionare, eppure anche lei (la mente) ha dovuto soccombere alla realtà.
Tutti i giorni ascolto radio1, tutti i giorni sento l'informazione del pude in azione, non dipende da me, la radio è bloccata lì e non è la mia, quindi mi tocca.
Oggi parlavano di prospettive in Africa, investimenti e interventi fatti nel nome della UE, in senso generico, a tutto tondo; primario, materie prime, infrastrutture, know-how etc etc.
Visto che lo fa la Cina dobbiamo farlo pure noi, ricolonizzeremo qualche area da quelle parti.
Ecco a cosa servirà tutta questa austerità e la raccolta di capitali tramite fondi vari.
Scusi se non sono ottimista, oggi tocca a me, cestini pude.
Sandro Ceccato
Tutti insieme , grazie al moltiplicatore, ce la faremo. Un abbraccio anche da parte mia.
RispondiEliminaAltro che errore, una mossa ben congegnata: "Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato"(1984- G.Orwell ). L'han buttata lì, titolone in prima pagina, letto da millemila persone! .... ma, con tempismo impeccabile, è arrivato il Prof.! Speriamo sia stato ascoltato da altrettanta gente! Grazie!
RispondiEliminaGrazie per l'incessante lavoro di watchdog.
RispondiEliminaSpiace constatare che rimarrà una battaglia degna di essere combattuta ma persa in partenza. Lo hanno fatto, lo stanno facendo e lo rifaranno. In primis le agenzie stampa (Ansa, Reuters, Adnkronos, ecc,), a seguire i quotidiani a tiratura nazionale, i telegiornali, i siti internet, i blog, financo al bar! E' così: "Disoccupazione ai massimi come nel '77" ha una "metrica" più giornalistica che scrivere "Disoccupazione ai massimi dall'inizio delle serie storiche trimestrali, iniziate nel 1977", oppure "Disoccupazione ai massimi da quando esiste l'attuale sistema di rilevazione Istat".
Perché diciamocelo, quanti anche leggendo "Disoccupazione ai massimi dal 1977" (come sarebbe corretto dando per scontato il riferimento implicito a cui rimanda la preposizione) continuerebbero a pensare che quando c'era il piombo si stava peggio, e figurati la disoccupazione a doppia cifra? Quanti vanno a verificare le fonti piuttosto che accettare il comodo frame luogocomunista ascoltato dal megafono di turno, rincasando stanchi, incazzati e privi di difese ("E' tutto uno schifo, è sempre stato uno schifo di paese, ma vadano tutti a fare in culo")?
Fa parte, nella migliore delle ipotesi (quando cioè il dolo non è intenzionale, circa il 70% delle fonti), di sciatto conformismo, di superficiale disprezzo per il proprio lavoro prima che del lettore a cui l'informazione è diretta: che stiano alla larga dalla professione quanti non riescono responsabilmente a trattarla come una merce altamente sensibile (almeno quanto la democrazia - che infatti non c'è).
Ci sono tanti bei mestieri, magari pagati un po' meno rispetto "all'inizio delle serie storiche" (meno del giornalista medio è dura comunque...), però tentar non nuoce; soprattutto non nuocerebbe più alla consapevolezza delle vittime.
PS_Dei dolosi non vale nemmeno la pena parlare. Essi sanno quanto l'informazione sia materia sensibile, per questo sono ben pagati per mentire.
G.le prof. Bagnai,
RispondiEliminanon è molto che seguo il suo blog, quindi mi scuso in anticipo se la mia richiesta le risulterà già esaudita in post precedenti.
Le chiederei la cortesia di dedicare un intervento alla gita di Renzi alla City di Londra, accompagnata dal solito leitmotiv in base al quale bisogna rilanciare l'occupazione italiana attraverso l'investimento straniero.
In base a ciò che leggo nel suo blog, mi viene d'istinto da controargomentare che l'investimento estero è vero che aumenterebbe l'occupazione, ma il prezzo sarebbe la creazione di una regime salariale sempre più al ribasso. Il rischio concreto inoltre sarebbe quello di un'immediata dismissione degli eventuali nuovi investimenti, laddove il capitale trovasse possibilità di margini superiori offerti eventualmente da paesi più arretrati, con regimi salariali ulteriormente vantaggiosi.
Ma l'argomento mi sembra poco convincente: in una situazione disastrosa come quella che stiamo vivendo ho l'impressione che le persone siano ormai al punto di accettare ogni rinuncia e ogni diritto sindacale per riuscire a lavorare.
Spero in un suo riscontro. Grazie.
Stefano
Ciao Stefano,
Eliminami prendo il permesso di risponderti con questi tre articoli:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/01/la-bilancia-dei-pagamenti-questa.html
http://goofynomics.blogspot.it/2012/07/lapproccio-cda-agli-ide.html
http://goofynomics.blogspot.it/2012/02/premiata-armeria-hellas-saldi-di-fine.html
e con un consiglio: il professore è già oberato di lavoro, e ha già messo a disposizione dei suoi lettori gli strumenti per interpretare la realtà economica, basta cercare nel blog (o nel Libro); evitiamo di sovraccaricarlo ulteriormente.
Grazie mille.
EliminaMi è stato molto utile.
L'ultimo dei tre pezzi che mi hai consigliato l'avevo già letto e devo dire che, anche dopo gli altri due, mantengo alcune perplessità. Infatti qui si dice, se ho capito bene, che il problema del ricorso continuo all'investimento estero sia legato alla remunerazione del capitale, che porterebbe a una costante fuoriuscita di denaro dal paese in cui l'investimento è realizzato a quello di provenienza dell'investitore.Questi flussi continui peggiorerebbero il saldo delle partite correnti, aumentando alla lunga il debito estero. Ciò acuirebbe ulteriormente la dipendenza dell'economia nazionale dall'apporto dell'estero, con impatti negativi sulla competitività.
Partendo dal presupposto che si parli di investimenti da zero (perciò non di imprese rilevate a imprenditori italiani da parte di stranieri, che sono sempre fautori di tagli agli stipendi e alla manodopera), come è possibile che la creazione di ricchezza, che verrebbe (lo so: iniquamente) distribuita anche a soggetti del territorio nazionale, comporti effetti negativi per l'economia? Non si arriverebbe in questo modo a un aumento di domanda aggregata che favorirebbe anche le attività nazionali?
Mi sono permesso di chiedere a te perchè mi sembri molto aggiornato. Appena riuscirò a capire come approfondire il blog attraverso l'individuazione di aree tematiche, procederò da me. Nel frattempo grazie mille dell'attenzione ;)
Caro prof. Le cambio discorso visto che a quest'ora non riesco a pensare ad altro. Ma le sembra una cosa coerente di un comico genovese manovrato da un figlio dei fiori che si crede un esperto in comunicazione, andare in giro a dire che euro ed UE sono delle merde e per questo prende voti e allo stesso tempo entrare nel partito europeo ALDE pro euro. Io direi di iniziare a martellare spiegando a tutti le orrende contraddizioni. Credo che in Italia non si parlera' di questo. Ma solo della campagna elettorale. Tra l'altro devi pagare 30 euro per sentire le solite cagate!!!
RispondiEliminaSottovalutare Casaleggio e i suoi contatti è una bella boiata, infatti è ciò che Beppe chiede a tutti sin dall'inizio, dipingendolo come un povero coglione, uno de noantri, uno che ci ha messo soldi e competenze.
EliminaSe Casaleggio crede alla democrazia di Google, in tutti questi anni avrà di certo trovato qualcuno che lo paga per realizzarla.
Dire che con internet si creerà la democrazia peer-to-peer, solo perché io ciò il computerino e ce l'hai anche tu, è una colossale stronzata. Significa nascondere ad arte come funziona quello che collega un computerino all'altro. La rete è infrastruttura verticistica per definizione: è una costruzione umana.
Sì e no. Due punti.
EliminaIl primo è che Casaleggio non è un guru, nel senso che chi conosce il marketing applicato al web sa come funzionano certe cose, e se lavora nel settore, tecniche e strategie le applica quotidianamente per promuovere un marchio, per vendere un prodotto o per creare o ampliare un mercato (internet, i social, l'interazione uomo-nuovi media e nuove tecnologie-mercato non è invenzione di Casaleggio e in questo egli non è particolarmente originale). Ciò che dice (diceva) Casaleggio erano cose note ai più, magari un po' nuove in Italia, ma in ambienti "nerd" ampiamente discusse e in parte applicate anche alla "P"olitica (vedi Pirati) ben prima di lui, e parlo non soltanto di marketing, ma anche di strategie collegate alla rete e idee di un'evoluzione futura della società.
Punto secondo. Se il "genio" fosse stato Casaleggio, egli non avrebbe avuto alcun bisogno di inseguire Grillo e il tutto sarebbe sorto dal nulla (in rete). In realtà però il M5Stelle non è Casaleggio, ma è Casaleggio + Grillo. Casaleggio ha cercato, inseguito e voluto Grillo (in un secondo momento anche Di Pietro), perché serviva la persona carismatica, il paradosso di un movimento "ognuno vale uno" che però è saldato fin dalle sue origini intorno ad una persona. Non a caso il tutto NON NASCE SULLA RETE, ma nasce intorno agli spettacoli teatrali di Grillo. C'è sempre stato un rapporto profondo di simbiosi tra Grillo e Casaleggio (la rete), all'inizio uno ha nutrito l'altro, esattamente come un consulente di marketing oggi opera per creare un nuovo mercato o per diffondere in modo virale un marchio. Resta il fatto che Grillo è stato ed è tuttora il catalizzatore di un processo che altrimenti non sarebbe esploso per come lo conosciamo. Un M5stelle senza Grillo sarebbe stato come un Partito Pirata qualsiasi.
L'intuizione di Casaleggio è stata quella di creare il nuovo sfruttando la struttura del vecchio, ovvero, di vestire il vecchio con il nuovo.
Quindi sì, Casaleggio si è fatto portatore, a mio avviso in modo strumentale (ma qui si tratta di opinioni) di un'utopia possibile (quella che tu chiami la democrazia di Google), esattamente come chi opera in ambito business per CREARE un mercato, ma poi ha utilizzato i vecchi strumenti della politica per tenerla in piedi.
Il M5Stelle crollerà per le sue stesse contraddizioni intrinseche (le hai inquadrate bene anche tu), e il tutto sarà accelerato non appena Grillo lascerà, e sono convito che Casaleggio questo lo sappia benissimo.
Come per il Tea Party ritengo che un interesse ad aprire nuovi mercati possa esserci, la narrativa abbondantemente profusa sin dall'inizio sulle energie alternative, l'economia green, il "cambiamento" per il "cambiamento" penso che rappresenti un buon indizio, ma fare dietrologia su questo penso che porti poco lontano, si vedrà con il tempo.
Piuttosto io credo che ciò che ha anticipato Casaleggio in Italia non rappresenti tanto il "futuro" in sé (il M5stelle non ha futuro), ma un'opportunità. In questo senso io credo che sia riuscito a "illuminare" un nuovo mercato... ma attenzione, sono lo sviluppo tecnologico e il controllo dei media ad andare in questa direzione, non sono i "guru" della rete che lo creano.
Il M5stelle non esiste perché c'è Casaleggio, esiste perché tecnologia, media e l'accentramento dei soggetti coinvolti, vanno in questa direzione.
Io non mi preoccuperei quindi tanto di Grillo, ma di Google e di tutto ciò che si sta muovendo, al di fuori di un controllo democratico, intorno.
Oh. Mi e' giunta la notizia che lei avrebbe detto a Padova che ci metterebbe la firma per fare da donna delle pulizie, anche con un contratto da precario al figlio dei fiori...bella questa. Cosi' poi vi fate una canna assieme e progettate il futuro dell'Italia!!!
RispondiEliminaPer i nostri posteri perche' non capiranno. Di Pietro il Barbaro ha distrutto i partiti. Sono arrivati gli uomini partito ed ora gli uomini canna...
scusa il dissenso: non personalizziamo sempre tutto, Di Pietro & Co. hanno dato solo una spintarella, i partiti si erano messi sull'orlo del baratro da soli
Eliminacapisco che dati i tempi attuali viene nostalgia ma insomma ... ricordiamoci come è venta su la prima Lega
Eppure era semplice: gli elementi per capire c'erano tutti, gli anni 70, il titolone, il Corriere, ma è ovvio si tratta di un falso del MALE! In tal senso siamo ai livelli del 77.
RispondiEliminaCiao
:D conservo ancora la prima della Stampa con Tognazzi grande vecchio...grande Ugo.
EliminaPerò il '77 era molto più divertente: battaglie con la polizia, molotov a gogò, "espropri proletari", canna libera, buoni investimenti ( futures di marocchino o afgano), e le compagne te la davano facile
RispondiEliminaDel '77 conservo un buon ricordo: le progettualità politiche (compresi gli scazzi tra compagni) perché c'era un futuro da progettare insieme, la cacciata di Lama dalla Sapienza, le pernacchie al sindaco piccino (non nel senso dell'altezza, ma dell'appartenenza politica) Zangheri, il fiorire di riviste alternative, il grande convegno bolognese... Unica nota negativa: non ho mai trovato una compagna che me la desse facile, almeno dalle mie parti
Eliminaeravamo dalle stesse parti, dove era sindaco Zangheri
Elimina1977: il meglio del rock progressivo era ormai un ricordo, per dire i Pink Floyd rilasciavano "Animals", pero' c'era ancora grasso che colava...
EliminaI King Crimson erano silenti da "Red" del '74 e "Discipline" era la' da venire.
Per fortuna il futuro riservava ancora "Zappa in New York" ('78) con "The Black Page" e "Titties and Beer", tanto per dire.
Nascevano i Police ed i Simple Minds.
Tears for Fears erano adolescenti, ed anche i CCCP dovevano ancora formarsi.
Era ancora un buon periodo, e l'arte - per quanto "pop" - appunto lo dimostrava. Poi se avete ascoltato gente come Adrian Belew e Tony Levin, parlare di pop e' quanto meno grossolano.
Non so se è già stato segnalato http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/02/rifondazione-licenziati-in-causa-in-nero-e-discriminati-ferrero-tagli-necessari/932258/
RispondiEliminaE ce lo dicono pure!
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/economia/2014/04/03/news/consumi_serviranno_33_anni_per_tornare_ai_livelli_pre-crisi-82624922/?ref=HREC1-3
Ein Volk, ein Reich, ein Milch!
RispondiEliminasi ma nel 77 si costruiva questo futuro , mica le cose si fanno in 2 giorni , io che non sono un economista , anni fa mi era venuto in mente una cosa per descrivere lo stato economico che cambia , L'INERZIA ECONOMICA piu o meno come se la massa economica avesse una sua inerzia e più è grande e più sono lente le modifiche . Ora negli ultimi anni , con l'economia informatizzata , i tempi si sono ristretti moltissimo ma sempre proporzionalmente . Certo che se l'idea ha un qualcosa di valido , allora il Prof. quando dice che piccolo e flessibile è bello (.... non facciamo commenti strani... ) ha ancora più ragione
RispondiEliminaE' vero, la reazione - in senso fisico-chimico - capitalistica, allo stato attuale dei fatti, devo dire ha progettato mooolto meglio di noi (il noi è riferito ab illo tempore)
Elimina"... con l'euro si mettono in luce i problemi dell'economia reale, perché si evita di giocare con le monete per dei vantaggi di brevissimo periodo ..."
RispondiEliminaFranco Bruni propone l'euro globale per sottrarre le economie come il Brasile... il Messico dalla speculazione internazionale, "... in modo che si smetta di giocare con i cambi anche a livello globale ..."
"... il fiscal compact è un vincolo molto importante per salvaguardare le future generazioni ..."
Spettacolo.
Ma è vero che la ue ha detto che la disoccupazione italiana è una disoccupazione strutturale???
RispondiEliminaPerché se fosse vero, praticamente ammettono che l'euro crea disoccupazione.
Quando passa a Loy il biglietto mi sono scompisciato! Spettacolo.
RispondiEliminaGuardate come crollano le certezze dei gemellini siamesi pd forza italia che passano da "uscire dall'euro proposta demagogicopopulistabruttocattivo" a "dobbiamobattereitavoliineuropebastavincoli" quando Borghi li rimette in riga smontando l'armamentario populista del debitocorruzionecastacricca.
RispondiEliminaFa veramente impressione in particolare il fatto che l'onorevole Moretti si metta a ridere quando Borghi gli spiega che in caso di investimento in valuta estera con svalutazione della lira tale investimento si rivaluti di conseguenza, praticamente non capisce nemmeno un concetto così semplice e non si rende conto della figura da ignorante che sta facendo.
Meno male che esistono i contemporanei di Couperin: I tre moschettieri.
RispondiElimina(E occhio alla spada del quarto...).
(La giornalista radiofonica annuisce e ragiona "in diretta"... [Dio c'è]).
Non ho un gran orecchio, anzi credo di esser divenuto 1 pelino sordo... non amo la musica, gli autori che ascolto sono praticamente 2, ma certi pezzi di musica classica li adoro (come certa musica orchestrale anche moderna).
RispondiEliminaPerò devo dire che il secondo pezzo di Handel è davvero bello...
Salve a Tutti,
RispondiEliminaSolo un appunto, visto che siamo in guerra (economica). Il sito lavoce.info censura tutti i commenti a favore dell'uscita dall'euro. Anche quelli senza parolacce per intenderci... Giusto cosi, per avvisare i loro lettori nel caso ce ne fossero.
Saluti
Ivano
E il risultato è che io non scrivo più per loro (per la carta sì, perché per il meraviglioso mondo dell'informazione è più "autorevole").
Elimina