Scusate, l'ho detto su Twitter, ma forse qui no. Sul sito di a/simmetrie sono disponibili alcuni video del convegno di Pescara (Fusaro, Panagiotis, Zezza, Borghi, Pozzi, Atzori, Barra Caracciolo). Ora sto lavorando sul video di Alberto Montero Soler, e godo intensamente imparando lo spagnolo e guardando i suoi grafici.
Purtroppo, nonostante la vostra generosità, la redazione web per ora sono IO
(e forse è meglio così) quindi vi esorto ad avere pazienza. Sto lavorando per noi. Ma ora vado a cena dalla suocera, anche lei sostenitrice del progetto (l'IMU le è rimasta un po' di traverso, come a tutti noi, soprattutto quando ha saputo a cosa serve: a salvare le banche tedesche...).
Son Goofy-addicted pure a Natale, mah...
RispondiEliminaVerrà un giorno in cui tutto questo non servirà più, e potremo tornare in campagna come Cincinnato...
Buon Natale!
Son Goofy-addicted pure a Natale, mah...
RispondiEliminaVerrà un giorno in cui tutto questo non servirà più, e potremo tornare in campagna come Cincinnato...
Buon Natale!
J. S.Bach: Zion hört die Wächter - cantata BWV 140 "Wachet auf
RispondiEliminaIl prof Alberto Bagnai non è solo un grande economista, ma anche un pifferaio magico ...
Un Buon Natale in ritardo , Prof, a lei a Rockapasso e alla sua famiglia. Grazie anche dei video e take care.
RispondiEliminaAlberto Bagnai è quello che si dice un "fucking genius"...!
RispondiEliminaGrazie ancora di tutto, mi dispiace di non essere in grado di portare informazioni che alimentino il dibattito mi sento come un piccolo parassita che approfitta del suo impegno ma forse sono un allievo virtuale che ha tanta fame di conoscenza... rimedierò con vile pecunia a gennaio...
RispondiEliminaMa non riposa mai !?!
RispondiEliminaGraziegraziegrazie.
P.s.: curiosamente il pronome nemico dell'igiene scritto in stampatello ipermaiuscolo somiglia a un ... 10 ... insomma lei è uno e decino (si può dire ?)
Somiglia anche a Input/Output. l'IO riceve input, se esiste (se esiste un IO, intendo) lo elabora, e produce un output. Nel piddino l'output coincide con l'input defecato dalla linea del partito. Il piddino non ha un IO: crede di averlo. E questa fede lo conduce al massacro...
EliminaUn piddino i tuoi imput non può elaborarli, perché ha un sistema operativo del tutto differente: il famigerato Windows PD! Elabora solo dati virtuali; se ad esempio gli si inserisce dei dati reali sulla situazione Greca, questi vanno in conflitto col sistema e i file vengono considerati corrotti e trattati come virus. Se invece si utilizzano dati virtuali su come sarebbero stati peggio senza Euro, questi vengono elaborati come coerenti col sistema operativo. Per non parlare poi degli aggiornamenti: Windows PD accetta solo aggiornamenti provenienti da programmi quali Tg1.0, Ballarò 2.0 e Gruber versione La7.0!
EliminaEd hanno già pronto lo slogan per la nuova versione 2014: "Dalla Grecia all'Irlanda solo un sistema comanda! Nuovo Windows PD! E la realtà non vi sarà mai sembrata così bella!". Funzionera' solo su pattaforme potenziate con Cpu a 4 giga hertz ( nel senso di 4 volte la riforma Hertz del mercato del lavoro..).
EliminaBuon Natale ai lettori e soprattutto al curatore e alla sua famiglia!
RispondiEliminaGrazie ed auguri al Prof. Io sono solo un cittadino ignorante che ha cominciato a capire cosa bolle in pentola grazie a questo blog ed al suo libro ; sono solo un povero Perito Industriale che ama la politica e l'economia.
RispondiEliminaBuone feste a tutti i frequentatori del blog ed anche agli italiani che ne hanno veramente bisogno.
Buon Natale e buon 2014 senza euro
RispondiEliminaHo appena avuto gli stessi auguri dal coordinatore del Manifesto di Solidarietà Europea. Stiamo preparando un grande evento, vi divertirete. Altri un po' meno, ne sono sicuro...
EliminaAspetto con ansia la SUA di prolusione del convegno di Pescara. Una delle migliori, me lo lasci dire.. Lo schema "pugni sul tavolo" per punti e' spettacoloso
RispondiEliminaInsomma, un po' di solidarieta' con le banche tedesche.
RispondiEliminaIl tea-party americano contro Bergoglio: c'e' stata la crescita nei paesi poveri a scapito dei poveri del mondo e della classe media europea. Verrebbe da chiedere: ma sta crescita dove e' allora andata a finire?
Il regalino di Manasse però è meglio. Da "senza l'euro la catastrofe" a qualche dubbio su vari aspetti. Ma come si guadagna autorevolezza? Io voglio essere autorevole senza dire cose contradditorie, ambigue, ogni due frasi, come si fa?
RispondiEliminaChe so, io dico:
"Certo, qualcuno può concludere che avremmo dovuto fare come gli scandinavi: seguire la scia dell’Euro per beneficiare della convergenza verso il basso dei tassi, ma mantenere la flessibilità del cambio per fronteggiare eventuali periodi di crisi da soli. Il problema è che se tutti avessero fatto lo stesso ragionamento, non ci sarebbe stata nessuna scia da seguire. Inoltre, l’Italia – col suo record di svalutazioni competitive seriali – difficilmente sarebbe stata nella posizione più agevole per ancorarsi credibilmente all’Euro restandone fuori."
e sono poi considerato autorevole, mi pubblicano ecc. Come faccio?
Buone feste al Prof., la sua paziente famiglia e tutti i lettori del blog. Speriamo in un 2014 felice e senza euro.
RispondiEliminaBuone Feste a lei e famiglia. Grazie per il lavoro che fa
RispondiEliminaForse citare Gomez Davila in questo blog non sarà molto corretto, ma se il padrone di casa acconsente, vorrei fare anch'io qualche regalino.
RispondiEliminaA Reinhart, Rogoff, Alesina, Giavazzi (più altri a seguire): "La scienza inganna in tre modi: trasformando le sue proposizioni in norme, divulgando i suoi risultati piuttosto che i suoi metodi, tacendo le sue limitazioni epistemologiche"
Ai "fognatori" ed in particolare all'onorevole Boccia: "C'è una sola cosa più ripugnante del futuro che i progressisti senza volerlo preparano: il futuro che sognano"
Ai fedelissimi del PD: "Il dialogo tra comunisti e cattolici è diventato possibile da quando i comunisti falsificano Marx ed i cattolici Cristo"
Ai frequentatori di questo blog: "Pensare è spesso la risposta ad un sopruso più che ad una domanda"
Al nuovo sito: "Chi non si rassegna alla fondamentale asimmetria del mondo finisce col falsificare le misure"
Ho sentito l'intervento di Fusaro, che ritengo essenziale, per chi non lo abbia mai fatto, per iniziare a comprendere l''humus di pensiero in cui galleggiano le "teorie euriste". Buone feste prof. Bagnai
RispondiEliminaNECESSITAS LEGEM NON HABET: LO STATO DI ECCEZIONE
EliminaAddendum: complementare al pensiero di Fusaro, rilancio qualche riflessione di G Agamben, maestro di provincia negli anni ‘90, uno che con PP Pasolini, E Morante, I Calvino, M Heiddeger riscopriva la “valigia nera” di W Benjiamin ..
Dopo il gozzoviglio festaiolo, ovviamente sopra ogni possibilità, per la digestione tornano utili gli stimoli “vecchi” e “nuovi” usati dagli “homines sacer” con le pratiche che precedono <a href="http://www.filosofia.it/images/download/argomenti/benjamin_critica_violenza.pdf”> il pianto dei coccodrilli </a>
Intanto Fassina dice che l'uscita dall'Euro sarebbe una sconfitta per il PD. Ormai non ci prendono nemmeno più per i fondelli, sono proprio schietti.
RispondiEliminaProf, con tutta la stima che nutro per lei e per il suo lavoro... non riesco davvero a capire cosa ci trova in Fassina (forse i vostri dialoghi privati sono ben diversi dalle fesserie che dice in pubblico). Se risveglio ci fù... ora lo vedo ricaduto nel suo limbo in cui lo ricordavo.
Con stima... Tanti auguri di Buon Natale e felice 2014 per tutti noi :)
Sai, caro, capire è facoltativo. Ricambio la stima: se dovessi rinunciare a stimare tutti quelli che non capiscono (e che magari vengono a farmi lezioncine di politica) dovrei sentirmi molto solo...
EliminaIntanto, se vuoi recuperare, chiavati in testa questo: Fassina ha detto queste parole dialogando con me in un convegno organizzato da me. Stampa questa risposta, attaccala davanti alla tua scrivania, e pensaci un po' sopra.
Capire è facoltativo altrove, non quì, non per me e non su questi argomenti. C'ero anch'io al Tempio di Adriano... e finché lo dice in quel contesto, tutti siamo pronti a capire la sua posizione politica e istituzionale. Se invece glielo sento ripetere per Radio (purtroppo non conosco il nome della trasmissione) allora diventa un proclamo.
EliminaChe sia un proclamo, una proclama, o forse, più verosimilmente, un proclama, non cambia molto. Stiamo costringendo le persone a parlare di questa cosa e a chiarire le proprie posizioni. Se tu sei di quelli che dobbiamo fare Norimberga e fucilare tutti i piddini, caro, hai almeno due alternative: Sollevazione e CDC! Qui cerchiamo di fare un discorso un minimo più articolato. Magari non ci riusciamo ma ci proviamo. Se in Italia le persone sono costrette a parlare dell'euro il merito ce lo dividiamo in due: l'euro (che ha fatto la maggior parte del lavoro) e io me. Non pretendo che la mia strategia sia sempre chiarissima, forse nemmeno c'è, ma sinceramente non capisco il senso della tua osservazione. Io ho sempre detto che Fassina sa bene quali sono le dinamiche economiche in atto. Con questa frase lui ha confessato di sapere quali sono le dinamiche politiche, che anche qui abbiamo sempre esplicitato.
EliminaSo what?
Tanto l'euro finirà. Io ho anche cercato di spiegare al PD cosa deve fare per evitare di essere massacrato da quest'evento e di lasciarci in mano alle destre più instabili. Smettere di identificare euro e Europa. Non vogliono farlo? Peggio per loro. Lo capisci però che Fassina da solo non può farlo e che quello che poteva fare restando nel partito lo ha già fatto? Vorresti che si suicidasse? Bene, ottima idea! Così nel PD aumenterebbe la percentuale di coglioni. Sarebbe un vantaggio? Non te lo so dire. Forse sì, forse no. Io penso che sia meglio che dentro a OGNI forza politica si attivi un discorso critico. Che tu ci creda o meno, dentro al PD Fassina è uno dei pochi che può riuscirci (con pochissime speranze) e in ogni caso la sua ammissione va. magari in modo involontario, esattamente in questo senso (non nel senso opposto, come tu sembri credere).
Se poi questo ti sembra un endorsement, allora non ci capiamo, e, ripeto: ci sono tanti blog che ti aspettano a braccia aperte.
Svetonio racconta che l’imperatore Vespasiano favorì efficacemente non solo il lavoro intellettuale, ma anche quello manuale, che viene denominato meccanico, e offrì continua occasione anche ai lavoratori più modesti di lavorare e guadagnare, tanto che ad un architetto che si vantava di poter trasportare in Campidoglio un’opera di enorme mole con piccola spesa, rispose che “non gli impedisse di dar da mangiare al suo popolo”.. (Bernardino Ramazzini)
RispondiEliminaSeguite i soldi, e capirete perché Repubblica è pro-Tav
RispondiElimina“Follow the money”, come dicono gli americani. Fatelo, e scoprirete tante cose. Per esempio, perché il quotidiano “La Repubblica”, fondato da Eugenio Scalfari e edito dal finanziere Carlo De Benedetti, è così graniticamente pro-Tav. Convinzione ideologica? Forse.
Ma come spiegarsi tanta sistematica “disattenzione” verso le inoppugnabili motivazioni dei No-Tav, supportate dai migliori tecnici? Seguite i soldi, dice John Siccardi, e vedrete che gli azionisti del grande quotidiano italiano potrebbero avere tutto l’interesse – solido, materiale – perché l’opera pubblica più devastante, assurda e inutile d’Italia, la linea Tav Torino-Lione, si faccia comunque. Anche se il Consiglio d’Europa definisce «incompatibili con il corretto giornalismo investigativo» le campagne giornalistiche realizzate sulla base di prese di posizione “al servizio di interessi particolari”, è un dato di fatto che proprio gli interessi particolari riescano a farsi strada, eccome, nel mondo della cosiddetta informazione. L’unica domanda che conta è: chi comanda, davvero, in redazione?
«Individuati i proprietari, cioè gli azionisti – scrive Siccardi sul sito “NoTav.info” – bisognerà poi cercare i loro settori di attività e chiedersi, ad esempio nel caso delle opere pubbliche, se abbiano o potranno avere in futuro un interesse economico all’espansione delle infrastrutture».
Se si scopre «un potenziale o concreto beneficio per i proprietari del media», ad esempio nell’alta velocità ferroviaria, «allora non si potrà dire che quel media sia neutro ed equidistante, né il suo messaggio affidabile, perché non disinteressato». Conflitto d’interessi? Siccardi esamina la posizione di “Repubblica”, schieratissima a favore della Torino-Lione. Il giornale è editato dal Gruppo Espresso, società per azioni di cui a detenere la maggioranza (53,8%) è la finanziaria Cir di De Benedetti. Il secondo più importante proprietario del gruppo è Bestinver Gestion, azionista di Cofide (gruppo Cir). A sua volta, Bestinver «è controllata al 100% dal gruppo spagnolo Acciona, che fa molte cose tra cui costruire linee ferroviarie ad alta velocità e fornire corrente elettrica a linee ferroviarie». (continua)
FOLLOW THE MONEY, NON C’E’ BISOGNO DI SCOMODARE MARX …
Segnalo un nuovo mirabile post dal blog di Jacques Sapir
RispondiEliminahttp://russeurope.hypotheses.org/1862
Per i Francofoni.
Auguri al Prof Bagnai e a tutti voi.
Gli integerrimi progressisti sono una fonte continua di insegnamento. Nella risibile polemica spinelli-scalfari si è inserito natürlich il Fatto Quotidiano, prendendo posizione a favore di Barbara Spinelli. Attaccano Scalfari con argomenti che fanno riflettere: dicono che forse bisognerà ricordare a Scalfari che da giovane ha lavorato a "roma fascista" (se ricordo bene), e questo passi ci può stare, ma prima con tono stentoreo affermano che qualcuno dovrà ricordare a Scalfari, come fece Bocca, che è figlio di un croupier di San Remo Non mi dilungo troppo, potrei scrivere a lungo sul razzismo sociale di tanti progressisti vocali, vorrei solo chiedere: travaglio e compagni sono tutti figli di Madame de Guermantes?
RispondiEliminaNon credo. Basterebbe aver letto non dico tutta le Recherche, come qui è capitato a parecchi, ma anche solo il primo libro, per sapere che Oriane non avrebbe mai detto "avec ou sans le franc vous seriez la meme merde" (perdonami il circonflesso mancante).
EliminaQueste parole gridano vendetta, e vendetta avranno. Per quel che mi riguarda, a tali pensatori lascio tanto economista (Scacciasestesso). Il momento dei forconi si avvicina, e con esso sale il prezzo delle foglie di fico.
Il momento dei forconi si avvicina, e con esso sale il prezzo delle foglie di fico ...
RispondiElimina(da inserire nel mio piccolo dizionario goofynomics promemoria)
Sai, il problema degli euristi, travagliati o meno, è che non capiscono come funziona un mercato. Quando cresce la domanda il prezzo sale.
EliminaNon ne basterà una piantagione per nascondere le loro vergogne.
EliminaReduce da un ottimo concerto ho avuto conferma che la storia della Musica aiuta a capire molto anche di tutto il resto.
RispondiEliminaCercate le differenze:
300 anni fa vari paesi europei firmarono il trattato di Utrecht e come ciliegina sulla torta chiamarano un grandissimo genio a comporre l'omonimo Te Deum.
20 anni fa vari paesi europei firmarono il trattato di Maastricht e come ciliegina sulla torta ci misero l'euro....sarà colpa del fatto che non c'è più un Handel da chiamare?
Da tempo la finanza internazionale spinge alla privatizzazione delle nostre municipalizzate. Queste ultime sono state individuate dalle agenzie di valutazione finanziaria come la vera ricchezza della nostra Italia, ancora più dei gioielli di famiglia come le Poste, Finmeccanica, Iri, ecc.
RispondiEliminaOra un accelerazione in questo senso la dà l'intervista di Giovanni Pitruzzella presidente dell’autorità Antitrust al giornale Il Mattino di Napoli:
“Sia personalmente sia come Antitrust siamo sempre stati favorevoli alle liberalizzazioni e alle privatizzazioni, ridurre la proprietà pubblica è importante, anche se non tutte le società a partecipazione statale sono sinonimo di inefficienza. Sicuramente a livello locale la percentuale di quelle che non funzionano si alza di molto. Che il problema esista non c’è dubbio – osserva – Non a caso l’Antitrust ha chiesto al Parlamento e al governo di introdurre una forma di privatizzazione di queste società per mettere fine a quella che io definisco una forma di socialismo municipale a tutti gli effetti”.
Non è un caso che l'intervista sia stata rilasciata ad un giornale locale, infatti l'attuale sindaco di Napoli si è sempre espresso contro questo piano di privatizzazioni e a favore della difesa dei beni comuni.
I servizi pubblici, difendono diritti fondamentali e la dignità degli abitanti del territorio beneficiari del bene-servizio i quali dovrebbero essere chiamati a partecipare alle decisioni che li riguardano. In questo settore l’efficienza economica non è il principale valore del regime pubblico di regolazione e privatizzare significa sottoporre il bene alla logica dello sfruttamento per il profitto solo di alcuni. Ma questo, il presidente dell’Antitrust, finge di non saperlo mentre uno dei suoi compiti sarebbe, proprio, quello di controllare che le imprese non tengano comportamenti che nuocciono al benessere sociale.
L'attacco che si sta preparando è prima di tutto politico ed è il portato della globalizzazione liberista. Gli enti locali in un paese sono l'ultimo avamposto delle istituzioni di governo. Là dove i governi nazionali non fanno più il loro lavoro, quello, cioè, della gestione per uno sviluppo armonioso della società, spetta ai comuni e alle regioni farsi carico di questo compito. Inoltre la crisi richiede che si riparta proprio dai territori per ridare respiro alle produzioni locali, al "commercio a chilometro zero", all'uso di una forma di "moneta locale" che possa favorire gli scambi e l'accumulo di ricchezza dentro le comunità, a forme di associazioni per la creazione di strutture di credito cooperativo in grado di sostenere la diffusione del piccolo credito e favorire gli investimenti, alla difesa del bene comune.
come non concordare.
Eliminala litania fin qui è stata: "il pubblico non funziona quindi diamolo in mano ai privati", solo la cecità dei cittadini può non fargli vedere ad oggi gli effetti di tale refrain pseudo politico. va opposto un pensiero semplice e dura-mente: "se il pubblico non funziona, LO FAI FUNZIONARE, altrimenti stattene a casa!"
A ciò va aggiunto che la tanto decantata legge sui sindaci, che si vorrebbe portare addirittura a livello nazionale, è una delle leggi più fallimentari e anti democratiche del nostro ordinamento: tutto il potere nelle mani di un uomo solo, opposizione inesistente, sia esterna che interna, e se un assessore si dimette perché in contrasto con le politiche del primo cittadino... prendo mia cognata e la nomino assessore. Ma quando mai, prima sentivate di comuni vicini o in fallimento? La verità è che si va (scusate) "a culo": se acchiappi la persona onesta, bene, altrimenti... e i debiti restano sulle spalle dei cittadini.
Per bilanciare si potrebbe introdurre la responsabilità civile degli amministratori pubblici: hai fatto un grosso debito, ci metti qualcosa di tasca tua, magari il 5%... Ma a mio vedere non funzionerebbe lo stesso. Non mi dilungo, faccio solo notare che la "stagione dei grandi sindaci", Cacciari, Bassolino, Rutelli, De Luca... è una bufala. Si è passati dall'immobilismo (non vero) al decisionismo, e così, i "nuovi sindaci" han tirato fuori vecchi progetti che erano nei cassetti e ha fatto la sua porca figura, tra lo stupore collettivo, per la rapidità di esecuzione.
Una volta svuotati i cassetti, non hanno più saputo cosa fare (vedi, secondi mandati fallimentari).
La storia dell'immobilismo è non vera, come dicevo, perché basta guardare: i comuni che funzionavano prima, hanno funzionato anche dopo, gli altri, come erano così sono rimasti. quindi, non era questione di "non si riesce a fare, dobbiamo cambiare la legge"...
Grazie, ho dato un contributo ad Asimmetrie , Auguri
RispondiElimina3AR25810N03510842
RispondiEliminaComunque, la metafisica non si può falsificare, glielo spieghi :-)
Dato che questo post è il concentratore degli auguri,
RispondiEliminaLe trasmetto, caro Professore, quelli del "fruttarolo" del
Mercato Trionfale (sempre più convinto della necessità
di una SVOLTA):
****
Arìveno le feste e vòjo adesso
fa’ tanti auguri ar nostro professore,
che fa capì ch’er PUDE è proprio fesso,
ma lui cià mente svéja e bbono er core.
Mo’ qui ar mercato tutti so’ co’ llui,
leggémo er blogghe ‘nzième ‘gni matìna,
e se pe’ vénne ancor so’ tempi bbui,
pe’ l’Euro avémo pronta ‘na latrìna.
Ma a fine d’anno avémo da esse bbòni,
e fàmo un grande abbraccio anche a coloro
che devono spiegà ai politiconi
com’è che se governa pel lavoro.
Ce dìcheno che semo spendaccioni:
te credo, tocca fa’ i buffi co’ Draghi.
Un cònio nostro ce darebbe i toni
pe’ star a schiena dritta quanno paghi.
Dovémo da’ ‘na scossa a chi comanna,
ché senza sòrdi ‘n ce pò sta’ domanna.
Pe’ facce ripijà a cresce tutti quanti:
ar cesso l’Euro e ‘r cambio fisso. Avanti!
****
Bene, sembra proprio che la "base" si sia ormai impadronita dei concetti fondamentali...
Auguri a Lei, la Sua famiglia, i Suoi collaboratori e gli amici del blog per un 2014 decisivo per una rinascita della libertà e della speranza!