L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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venerdì 13 settembre 2013
L'Europa alla resa dei conti
Sul sito di Radio Radicale trovate il video del convegno di ieri. Vorrei rivederlo e commentarlo con voi. Fate voi, mi fido di voi. Sono curioso di vedere cosa vi colpisce di quanto è stato detto. Io ero distrutto, con solo quattro ore di sonno per i noti motivi. Have fun... La trottola, come dice Claudio, sta cominciando a ballare...
Cosa ne pensate di questo?
RispondiEliminaIeri, vedendo Alemanno in sala e pensando alle sue recentissime posizioni sull'euro mi chiedevo: ma anche volendo cavalcare la questione euro, che evidentemente sta diventando "calda", almeno nei sondaggi che i media non divulgano, come faranno a rifarsi una verginità e ad avere un minimo di credibilità?
Forse un pezzo di risposta sta in questo articolo.
Direi la parte in cui Savona riferisce sul convegno di Cernobbio. Chiarisce che non esiste possibilità di una uscita soft e di una uscita tout court fino a che non si verifichi una delle due condizioni
RispondiEliminaA) l'apparizione di un Gorbaciov che in buona fede creda alla possibilità di una riforma del sistema dall'interno e così facendo inconsapevolmente ne provochi la disarticolazione politica
B)Un popolo non reagisca ribellandosi alla repressione con una bella cacerolada argentina, pronto ad affrontare le conseguenze ipotizzate nel finale da La Malfa. Espulsione dall'Unione e dazi doganali che dimostrerebbero a tutti la sua natura antidemocratica.
Cosa è stato detto.
RispondiEliminaLa soavità del Prof. Guarino nel descrivere la sòla.
La scelta della via giuridica di smontaggio che non mi convince appieno: la vedo subordinata a decisioni politiche.
Ho però osservato la foresta, o meglio, la frana.
Ha preso velocità, si autoalimenta. C'era Roma. Sede istituzionale. C'erano in cattedra nomi che non passano inosservati. Non sono attaccabili. Non tutti insieme. C'erano personalità politiche in sala. Non trascurabili. Un ex ministro e sindaco. Un parlamentare "nuovo" e di peso. Esponenti di destra e di sinistra. Eletti in collegi esteri. C'era - tutta - la politica di oggi. Ad ascoltare.
C'era soprattutto tanta tanta gente.
AM
Grazie prof., lo guarderò il prima possibile, nel frattempo ne approfitto per postare l'estratto di una mail che mi ha mandato un'amica-collega spagnola a proposito di disordini a Madrid:
RispondiElimina"Ieri c'è stata un'aggressione qui a Madrid, a calci e pugni, in un evento organizzato da catalani, da parte di fascisti con bandiere franchiste. Per fortuna ne hanno già beccati una decina. Non è un caso che i loro cognomi appartengano all'elite dei tempi di Franco che, ripeto, è tornata al potere.
Sto proprio sentendo in televisione una signora della mia età che dice di aver fatto un salto indietro e di essersi sentita di nuovo nel vecchio Stato dittatoriale.
La cosa preoccupante è che stanno diventando fatti sempre più frequenti e che alcuni di questi squadristi sono dei politici imberbi che hanno ottenuto dei seggi.
Te lo dice una che sotto la dittatura ha vissuto fino ai suoi 32 anni e riconosce nei 'nuovi' politici i figli e i nipoti di chi allora era al potere, con lo stesso identico atteggiamento sprezzante e borioso.
Meno male che i giudici e i giornalisti stanno facendo un gran lavoro a favore dei cittadini."
La chiave è tutta lì, in quel "Meno male che i giudici e i giornalisti stanno facendo un gran lavoro a favore dei cittadini".
EliminaPiù che nei chilometri, la distanza abissale che ci separa dal resto del mondo è in questa frase
semplicemente c'ero, anzi, c'eravamo, con la mia compagna.
RispondiEliminaun piacevolissimo pomeriggio. discorsi seri, appassionati, articolati (e senza noiosissime caciare... e ci siamo capiti. a tal proposito, già fatto, scritto su pagina fb del programma: "ragazzi, o cambiate rotta o nun tenimmo tiempo 'e perdere", ma andiamo oltre).
abbiamo scoperto della prenotazione troppo tardi, ma siamo venuti lo stesso e, essendoci la possibilità,gli addetti all'ingresso, gentilissimi, ci hanno fatto entrare. anche se non ero in giacca e cravatta come richiesto...
uscendo, la riflessione con la mia compagna è ovviamente continuata, visto che di spunti ce ne erano stati forniti tantissimi. gliene lascio solo una che pensiamo potrebbe servire in eventuali scontri con "er nemico": "Scusa, ma se ci avevate assicurato che con l'euro saremmo stati una favola, e gli esiti sono gli occhi di tutti, perché dovremmo credervi adesso quando ci dite che se usciremo sarà un disastro?".
a volo d'uccello: corposo e chiaro il prof. Savona; appassionato e commovente, data anche l'età, il prof. Guarino; netto, concreto e divertente Borghi; capace di scuotere animo e orgoglio Rinaldi; tempra oratorio da politici de 'na vorta per La Malfa.
E il Bagnai? sì, effettivamente un po' scarico, ma non per questo non lucido... e pure così, 'o vulimmo bbene! ci chiediamo solo se, anche in condizione di massima potenza espressiva dell'oratore, noi saremmo in grado di reggere le 2600 slide...
scherzi a parte, prof, esperienze che vanno replicate. se la tv ci chiude le porte... esistono sempre le piazze, che problema c'è?
PS - la storia dei pescatori è verissima, e devono anche scrivere, su apposite schede i nomi, scientifici, dei singoli pesci... spesso per disperazione li ributtano in mare.
Grazie, di tutto.
Alfonso e Patrizia
Il video lo guardo stasera a casa di amici che hanno la connessione veloce – con la mia ci vuole una giornata intera a scaricarlo. Nel frattempo segnalerei le ultime performances di questa Europa di sognatori
RispondiElimina«Crolla la produzione industriale in Europa. Secondo l’Eurostat a luglio 2013 l’indice perde l’1,5% limitatamente all’eurozona, e l’1% considerando l’Ue28 (con l’ingresso della Croazia). A livello tendenziale, il dato è di -2,1% per l’area euro e -1,7% per l’Ue. Rispetto a giugno il calo maggiore si registra nella produzione di beni strumentali (-2,6% nell’eurozona, -1,6% nell’Ue28), mentre i beni di consumo durevoli fanno segnare rispettivamente -2,2% e -0,5%. Giù anche la produzione di beni energetici (-1,6% e -1,2%), beni di consumo non durevoli (-0,9% e -0,5%), e intermedi (-0,7% e -0,6%). Tra gli stati membri la situazione è eterogenea. Dal -8,7% dell’Irlanda e -6,7% di Malta al -2,3% della Germania si passa ai risultati positivi dei Paesi baltici e del Nord Europa, passando per la situazione invariata del Regno Unito. L’Italia limita i danni (-1,1%) anche se su anno il risultato è peggiore (-4,3%). A livello tendenziale la situazione è ancora più critica. La produzione di beni durevoli segna un crolo del 3,9% nell’eurozona e dell’1,8% nell’Ue28. Giù i beni strumentali (-3,3% e -1,9%), i beni energetici (-2,8% e -4,4%). I beni intermedi perdono l’1,2% in entrambe le aree, mentre la produzione di beni di consumo non durevoli cala rispettivamente di 0,7 e 0,4 punti percentuali. Anche in questo caso la situazione tra gli stati presenta forti disparità: dal -8,2% della Grecia, il -7,9% dell’Irlanda e -6,2% della Svezia, si passa al ‘7,8% dell’Estonia, +7,3% della Romania».
Ma niente paura, secondo Saccomanni “si intravede la ripresa”.
Si, una stupenda ripresa per i fondelli!!!!
EliminaFantastico sentirla citare la contraddizione di Prodi da me rilevata e postata. Mi sono emozionato. Convegno di altissimo spessore speriamo di riuscire a fare breccia.
RispondiEliminaSottofondo nel mio studio (ginnastica educativa/correttiva) con RADIO RADICALE. C'è sempre una prima volta. Alla domanda cos'è sta roba? rispondo che fa parte delle cure ed è gratis. Piacevoli reazioni.
RispondiEliminahttp://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100025507/italy-floated-plans-to-leave-euro-in-2011-says-ecb-insider/
RispondiEliminac'è un tweet di Giulia Innocenzi a questo proposito che vale la pena di leggere; se lo fai, scrivi per favore che cosa ne pensi. sono curioso
EliminaIeri sera avevo scritto il commento sul precedente post, ora lo riscrivo in posizione appropriata e completa!
RispondiEliminaCaro Prof,sono rientrata da poco dall'evento di oggi a Roma. Voglio ringraziare Lei e tutti gli ospiti, per la qualità delle ulteriori argomentazioni offerte a noi che già la seguiamo. Sicuramente coloro che solo ora si avvicinano a questo mondo ( tipica la signora del "" dove eravate quando..........??"), avranno ricevuto qualche sorpresa!!La sua perfomance, all'inizio ha avvuto un avvio stanco (e te credo!!!), poi ho ritrovato l'oratore di sempre. L'esposizione del prof Guarino, mi ha lasciata veramente sconcertata, l'idea dell'euro non autentico fa veramente rabbrividire!! Alle parole del pro. Borghi, qualcuno vicino a me dissentiva pienamente, peccato l'assenza del dibattito, avrebbe dato la possibilità di una replica decisa!Speriamo in altre iniziative, la presenza numerosa dovrebbe confortarci!Seguirò ancora questo vostro percorso, a Roma il 23, poi alla festa di Pescara ad ottobre. A presto Fiorella
Ieri sera avevo scritto il commento sul precedente post, ora lo riscrivo in posizione appropriata e completa!
RispondiEliminaCaro Prof,sono rientrata da poco dall'evento di oggi a Roma. Voglio ringraziare Lei e tutti gli ospiti, per la qualità delle ulteriori argomentazioni offerte a noi che già la seguiamo. Sicuramente coloro che solo ora si avvicinano a questo mondo ( tipica la signora del "" dove eravate quando..........??"), avranno ricevuto qualche sorpresa!!La sua perfomance, all'inizio ha avvuto un avvio stanco (e te credo!!!), poi ho ritrovato l'oratore di sempre. L'esposizione del prof Guarino, mi ha lasciata veramente sconcertata, l'idea dell'euro non autentico fa veramente rabbrividire!! Alle parole del pro. Borghi, qualcuno vicino a me dissentiva pienamente, peccato l'assenza del dibattito, avrebbe dato la possibilità di una replica decisa!Speriamo in altre iniziative, la presenza numerosa dovrebbe confortarci!Seguirò ancora questo vostro percorso, a Roma il 23, poi alla festa di Pescara ad ottobre. A presto Fiorella
Scusate, qual e' l'articolo di Prrrodi in questione?
RispondiEliminahttp://www.romanoprodi.it/articoli/rimettiamo-al-centro-la-politica-industriale-per-non-perdere-la-possibile-ripresa_7101.html
Eliminadanke schoen :-)
EliminaI dazi doganali non funzionano benissimo se sei un importante mercato di sbocco per le altrui merci. Loro li mettono sulle tue esportazioni, tu li metti sulle loro (con buona pace del WTO) e comincia la guerra commerciale. Ovvero, con i dazi si combatte, ma col cambio fisso NO.
RispondiEliminaLa voce di Guarino è sinistramente simile a quella di Ciampi! :O
RispondiEliminaAccanto a me sulla mia destra, c'era un tipo che contestava sia Borghi che Bagnai. Il tipo aveva un baffetto tipicamente dalemiano e sottovoce emanava tipici luoghi comuni di natura piddina...
RispondiEliminaDue notizie di ieri di cui non ho notizia sui media italiani. Condivido per chi non ne sa niente.
RispondiEliminaTelegraph: Nel 2011 l'Italia aveva formulato dei piani per uscire dall'euro (parole di Bini Smaghi)
Huff Post: Nel 2011 Silvio Berlusconi “ha minacciato” di uscire dall'Euro, e subito dopo è stato “assassinato politicamente”
Qualcuno forse adesso rivaluta il presidente di allora. A mio avviso, se la notizia è vera, il fatto è un aggravante.
Mai minacciare a vuoto di fare una cosa che poi non hai le palle di fare. Questi fatti avranno diminuito di molto la credibilità della Repubblica Italiana.
Berlusconi “ha minacciato” di uscire dall'Euro, e subito dopo è stato “assassinato politicamente”
EliminaMah, la mia impressione, per quel che vale, è che Berlusconi politicamente si sia assassinato da solo. Il sire di Arcore è sempre stato solo un pupazzo nella mani del potere. Non è stato certo il primo, ma lui ci ha aggiunto le frange: gli è mancato solo di mettersi il naso rosso da clown ed era completo.
L’ascesa al potere di Berlusconi è da considerarsi come il primo – e forse unico - risultato dell'introduzione del sistema elettorale maggioritario; ossia portare al potere il concentrato di quanto c’era di peggio della prima Repubblica. Berlusconi fu scelto perché non potendo spiegare l’origine delle sue improvvise fortune imprenditoriali era completamente ricattabile, quindi del tutto funzionale ad un sistema di potere gestito, come si direbbe oggi, “da remoto”. Tanto più che Berlusconi presentava il vantaggio di essere un individuo completamente vuoto dominato dal culto di sé stesso, cioè del nulla. Perfetto per essere manovrato a piacimento da chi realmente ha in mano il potere.
Ormai Berlusconi è ben oltre il capolinea. 77 anni pesano anche per lui, così come pesano i suoi fallimenti politici. Berlusconi è stato messo da parte perché non idoneo ad applicare le imposizioni della Ue, sia per incapacità manifesta, sia per sue ragioni di convenienza politica, e la sua uscita di scena va intesa come definitiva. In parole povere, avrebbe fatto carte false pur di entrare a far parte della cerchia dei leader dell'Europa del magico €, ma è stato rifiutato perché all'estero tutti sanno benissimo che non vale nulla, e i quagliarielli se li mangiano a colazione.
Quello del caudillo di Macherio è un capitolo chiuso per la politica, ma ancora aperto per la Giustizia, cui Berlusconi ha ancora molte risposte da dare.
Inoltre, all'epoca dell'avvento di Monti, l'Italia non era allo sbando, come interessati osservatori vollero far credere, assistiti da un esercito di giornalisti a tassametro, di “esperti” un tanto al chilo, e favoriti da una classe politica particolarmente inadeguata a fronteggiare questo particolare momento storico. Ma Berlusconi, che inopinatamente passa per un “grande comunicatore”, non seppe attorniarsi di persone credibili – nei ministeri ci sono fior di funzionari capaci, ma lui preferiva far parlare nullità come Capezzone - per informare adeguatamente la popolazione di quanto stava accadendo. Preferì esporsi di persona, giogioneggiando tra un summit e una convention, sparando dati a casaccio, e dando con ciò il colpo di grazia all'immagine di un'Italia che è comunque molto meglio di quanto non sembri guardando lui.
Caro Prof. Ho caricato il video su Youtube.Ci sono alcuni motivi per cui era conveniente farlo,ad esempio su R:R: sarà disponibile per poco tempo.
RispondiEliminaQuesto il Link L'Europa alla resa dei conti
(e se non funzionano i BBCode:) http://youtu.be/IgcU2a5DHeg )
P.S. Mi hanno perfino chiesto le generalità via telefono in quanto il video esondava i limiti di non so che cosa per cui ora,a causa sua sono rintracciabile anche dal PUDE e non solo dall'NSA :)
Il libro di Rinaldi è INTROVABILE !!! Non è possibile metterlo su Kindle ? O dirci dove reperirlo ? Grazie mille e complimenti per la magnifica conferenza con eccellenti relatori. Continuate così, perché alla fine anche l'acqua scava la roccia.
RispondiEliminaecco un caso dove c'è eccesso di domanda:)
Elimina"La trottola, come dice Claudio, sta cominciando a ballare..."
RispondiEliminaed aggiungo io, che un attimo prima di fermarsi la trottola si posa su un fianco e spazza via in modo tanto furioso quanto caotico , tutto ciò con cui il suo corpo viene a contatto... forse una visione onirica di quanto ha detto La Malfa in modo molto più edulcorato di quanto lo dico io : l'euro ha ormai seminato l'odio tra i popoli europei .
Con buona pace di tutti.
È stato bello ascoltare i vostri interventi in un unico contesto e per di più in una sede istituzionale. Esperienza da ripetere che mi auguro avrá il suo seguito al goofycompleanno (motivo in più per dire a chi non c'era ieri di non perdere l'appuntamento di Pescara). I contenuti mi sono sembrati più che esaustivi e puntuali (ma questo non devo dirlo io a voi), tali che i "novelli" della platea da oggi guarderanno con occhi diversi l' Europa e l' €.
RispondiEliminaHo molto apprezzato l'intervento di Savona (che non conoscevo, reo confesso), chiaro, diretto, sobrio e incazzato quanto basta.
Su Guarino le ho inviato nel pomeriggio un twitt con il link del suo studio sull' euro sòla (visto che il Prof. Borghi, "irriverentemente", lo ha interrotto per il contingentamento del tempo).
Con un po' più di sprint sull'intervento del Prof.Rinaldi sarebbe dovuta scattare la òla (sai che figata!).
Mi porto via una bella vagonata di argomenti da approfondire (Prof., ma le sue 200 e rotte slides sono segretate?) e un pomeriggio memorabile.
L'orchestra era perfetta e la musica che avete suonato celestiale.
Continuate così
Piovono svalutazioni competitive nei principali mercati di sbocco tedeschi (dopo l'abbattimento del Sud Europa).
RispondiEliminaDall'inizio del 2013: real brasiliano -12.7%, peseta argentina -12.6%, rupia indiana -13.25%, lira turca -10.26%, baht indonesiano -11.44%, rand sud africano -17.28% e rublo russo -7.51%.
Bilance commerciali sbilanciate si bilanciano seguendo il loro meccanismo natural. Che disgustosa mancanza di vigore teutonico! Dovrebbero abbattere i salari a suon di austerita' (qualcosa che mi dice che le piazze di Istanbul e Rio non lo manderebbero giu' facilmente).
Immagino le pile di BMW ad ammuffire nei magazzini... meravigliosa, meravigliosa shadenfreude.
http://blogs.wsj.com/moneybeat/2013/08/29/germany-at-risk-as-emerging-markets-suffer/
Mentre scrivo ascolto il convegno e sono arrivato all'intervento del Prof. Guarino.
RispondiEliminaE' un grande.
Ma siamo forti anche noi che stiamo, nel nostro piccolo, lottando nonostante le contingenze della quotidianità e le difficoltà, nell'assoluto disinteresse o stupidità di tanti schiavetti (qualcuno disse: "non c'è peggior schiavo di chi è convinto di non esserlo").
Grazie Prof. Bagnai.
Sono orgoglioso.
Grazie Asimmetrie.
P.S.
RispondiEliminaqualcuno può mettere il video su youtube?
Fra un paio di settimane radio radicale lo rimuoverà...
Nel frattempo, nel Mondo Reale :"Bond Ue, perché la Repubblica Ceca paga meno della Francia e l'Italia più della Polonia? - La classifica " (il sole 24 ore, Vito Lops)
RispondiEliminaSe la verità di una cosa è data dal contesto, il convegno fa ben sperare. Una breccia aperta?
RispondiEliminaTutti gli interventi son sembrati adatti e congrui.
Non avevo mai colto appieno l'appeal drammaturgico di Borghi, nè conoscevo (quello di) Rinaldi.
Ne verrebbe un libro interessante, per coralità di voci e fruibilità della forma "parlata", e con l'"investitura" istituzionale.
Da sbobinare e pubblicare.
due piccoli editori di qualità marchigiani (Affinità elettive e Cattedrale) li abbiamo! grazie
EliminaLa Malfa va molto rivalutato. Dal suo quadro risulta chiaro come dietro la costruzione dell'euro ci sia la ridefinizione del ruolo dello stato e della sovranità delle nazioni. "La temperia culturale", cioè, la rimozione della visione keynesiana dell'economia; l'esaltazione del ruolo taumaturgico del mercato con la distruzione delle regole della governance hanno fatto della Moneta un arma per ridisegnare la mappa geopolitica del mondo con a capo la finanza internazionale che guarda caso si trova negli USA o da lì ne è governata. Infatti, guarda caso, è stato proprio il Monti caro alla banca americana d'affari Goldman sachs ad orientare la commissione nell'adozione del regolamento 1466/97, così come diceva l'ottimo professor Guarino. La Malfa da uomo onesto ha detto che tutto questo la nostra Europa non lo può sopportare, ma quando dice che lui, comunque, rispetta dal punto di vista teorico la visione liberista, mostra un' ingenuità che si può leggere solo come nata dalla sua natura di studioso super partes e dal suo, in qualche misura condivisibile, attaccamento all'idea europeista.
RispondiEliminaPrima o poi si devono pur unire i puntini, come dici tu. Due più due non può che fare quattro, anche se, poi, si viene tacciati di complottismo.
Del suo intervento non ho apprezzato l'evocare scenari di tipo argentino in caso di uscita dall'euro. Le sue preoccupazioni sono più che legittime ma nessuno ha mai detto e nemmeno pensato che uscire sarebbe una passeggiata come le sue parole possono aver fatto pensare a chi magari segue da poco il dibattito. Opportuno ed efficace l'intervento finale di Borghi.
EliminaIo immagino che Prodi distingua gli IDE di acquisizioni da quelle in cui si impiantano nuove attività e possano portare indotto. Ma rimane il fatto che è stato lui a dare il via alla distruzione della politica industriale e a favorire gli "impianti" di supermercati e centri commerciali. ..
RispondiEliminaDalle due ore e passa di interventi si esce con il buonumore e un senso di soddisfazione e al contempo di sconcerto (eufemismo)per la consapevolezza che questo nostro Bel Paese è (è stato)governato da autentici criminali. Personalmente sono diviso tra un senso di fiducia e ottimismo per il futuro e la voglia di veder cadere in disgrazia (altro eufemismo)i responsabili di questo disastro.
RispondiEliminaIn ogni caso, grazie di cuore professore.
franco
Difficile fare una cernita dei punti chiave e di quello che penso. Sono comunque arrivato ad una riflessione: personalmente inizierei a battere il tasto giuridico e lo dico da tanto allergico a tale scienza quanto innamorato della letteratura economica.
RispondiEliminaNon le sembra che dire: l'apprezzamento del cambio reale del "fu la lira italiana" rispetto al "fu il marco tedesco", ha danneggiato la competitività di prezzo delle nostre imprese rispetto all'export tedesco e si sono creati degli squilibri commerciali dovuti anche a... e via dicendo, equivale quasi a parlare arabo?
In una sola frase che è solo una PICCOLISSIMA goccia d'acqua di un discorso infinito e al quale basta il primo Testa di Chicco per controbattere con i tappi di cacca, affinché si attivino i recettori comunicativi dell'interlocutore, andrebbe spiegato:
- la differenza tra nominale e reale
- i regimi di cambio
- inflazione, cambio nominale e cambio reale
- apprezzamento/deprezzamento, svalutazione
- e la finisco qui altrimenti non se ne esce più.
Non le sembra che il legame tra gli argomenti della scienza economica sia simile a quello che si crea tra gli strumenti di un'orchestra che esprimono le meravigliose composizioni sullo spartito? La differenza è che per la musica basta all'ascoltatore un orecchio per recepirla, per la scienza economica servono decine di concetti TUTTI legati inscindibilmente tra loro.
Al collega dell'altro giorno o al tizio che mi abita sopra, come gliela faccio sentire la sinfonia "la sinistra in difficoltà per l'intestino cozzar dell'internazionalismo e della tutela del lavoro"? Quello mi guarda con gli occhi di fuori e controbbatte con: "Ma che c'hai voglia de pagà la benza 7 mila lire? Ah matto!".
Il discorso giuridico è invece estremamente binario, bianco o nero: "ce sta 'n regolamento, quinni, questo 'o poi fa, questo no'o poi fa". Punkt. "Ce stanno a violà 'a costituzione e no'o ponno fa". Aho, nun me poi controbbatte, bianco o nero, 1 o 0.
Oltretutto, il diritto ce lo siamo inventato noi, mica i greci o i tedeschi. Ci piace talmente tanto il diritto che mettiamo tutto per iscritto, mica come l'anglosassoni...
Insomma, personalmente come esca userei il discorso giuridico, una volta nato l'interesse sicuramente chi vorrà si doterà dei giusti recettori.
Sono daccordo. Quello giuridico è l'altro chiodo su cui battere e quì il contributo del prof. Guarino diventa fondamentale.
EliminaRinaldi e Borghi ti colpiscono positivamente perché li senti empaticamente vicino, sono spontanei nella loro indignazione ed hanno una forza interiore che sembrano dei giovanissimi studenti universitari invece che dei maturi professori. La Malfa e Savona sono chiaramente competenti e soprattutto molto onesti nelle loro prese di posizione. Gli unici che hanno avuto incarichi politici ed economici di rilievo che dicono chiaramente cosa rappresenti l’euro per l’Europa, nonostante questo però mi colpisce, Savona in un modo, La Malfa in un altro, la loro riluttanza ad uscire dalla moneta unica, forse perché conoscendo il mondo che la istituita sanno che è disposto ad ogni cosa purché l’Italia rimanga legata con le mani e con i piede a questa sconcezza. Il professor Guarino veramente grande anche lui pieno di vigore ed impeto. Per finire lei che come sempre con chiarezza e brillante dialettica definisce il suo pensiero, però si sente la sua stanchezza non solo dovuta all’invito di Paragone ma ad una vita impegnata oltre ogni limite. Come sensazione generale si percepisce il salto di qualità di questo convegno rispetto ad altri incontri, un convegno che non può essere snobbato né sottovalutato.
RispondiEliminaDopo la visione del seminario, ho mandato un tweet di ringraziamento a Rinaldi, commosso, per la "requisitoria" che ha tenuto: scusate se continuo, nei miei interventi, a rimarcare questo momento storico con il periodo della Costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale, ma, seppur in assenza di una guerra dichiarata, l'Italia si trova rasa al suolo.
RispondiEliminaGuarino, che gli Dei ce lo conservino, a mio avviso è stato il più efficace, segando le gambe alla legittimità dei percorsi autoritari effettuati dalla UE, in barba alle legittime aspettative di crescita sostenibile, armonica, sancite dai primi articoli del trattato di Maastricht.
Andremo sino in fondo a questa cosa, a costo di fuggire sui monti come i nostri nonni e i nostri padri.
Vari sentimenti
RispondiEliminaPreoccupazione: non è per niente facile uscire
da questo pantano. Ora mi è più chiaro il senso del del Manifesto di Solidarietà e mi è ancora più chiaro il perché, nonostante lei stesso avesse qualche perplessità,
lo ha firmato: il dibattito va affrontato a livello internazionale e con tutte le forze politiche che hanno a cuore il popolo europeo, è l'unico modo per fare meno danni possibili. L'alternativa sarebbe il secondo punto
del commento di Massimo Rocca
Sgomento: il racconto di Savona sul rifiuto degli
illustri colleghi a prendere atto della realtà,
Il racconto di La Malfa su Padoa Schioppa (anche se avevo già letto un articolo, non ricordo dove, ma sentirle
dire dai protagonisti è un'altra cosa), le irrazionali
uscite di Prodi, la lettura del documento su Cipro del Prof. Borghi. Tutta roba che ha a che fare con impianti ideologici più che economici,anzi, dal momento che il prof. Borghi ha citato la dogmatica, credo sia più giusto parlare di religione
Rabbia: ho avuto conferma del fatto che è stato l'atteggiamento
paternalistico dei nostri politici che ci ha traghettato
in questo inferno.
Un po' di fiducia: non sentivo parlare seriamente di politica da anni,di questo ringrazio tutti, veramente.
Non lo so cosa succederà, credo non lo sappia nessuno, però una ventata di aria fresca in questa asfissiante atmosfera ci voleva.
Piccolo sassolino, ma proprio piccolo.
Dal momento che di gente che blatera di "...dove erano gli economisti, giuristi..etc..etc..."
ne sento tanta e, a quanto pare, era pure presente in sala, ecco, a queste dico che "Quarto Potere" è un film del 1941, lo si può scaricare facilmente da internet: è gratis.
E che cazzo.
Sentire Rinaldi citare Furio Camillo mi ha fatto venire i brividi di piacere e commozione.
RispondiEliminaOra si tratta di agire: scrivere mail di disapprovazione a trasmissioni insulse come La Gabbia che hanno sommerso gli interventi di Bagnai sotto una caciara insopportabile e insostenibile; boicottare TG e talk-show che nascondono la verità; informare colleghi, amici, parenti fino alla noia delle ragioni profonde delle notizie economiche che vengono usate come clava nei telegiornali per colpire questo o quell'avversario politico mentre i cittadini non capiscono di che morte devono morire e rimangono passivi ad accettare l'esito di eventi per loro incomprensibili; passare anche per noiosi o "ridicoli" per la veemenza con cui dobbiamo difendere e divulgare le posizioni di Bagnai, Borghi e Rinaldi; usare internet, i social media, tutto insomma, per spingere al massimo sull'acceleratore.
Bagnai eccellente, anche se visibilmente provato. Solo su un punto non mi sono trovato molto d'accordo con il prof: cioè quando dice che alcuni studi confermano che se uno è precario lavora peggio di uno con lo stipendio sicuro perché meno motivato. Per me è il contrario: per esperienza, posso dire che, nell'azienda industriale dove lavoro, che conta migliaia di dipendenti in Italia, ci sono interinali, consulenti esterni, somministrati, stagisti e ovviamente interni. Ebbene, con la speranza dell'assunzione, il precario lavora più di quello a t indeterminato. Quello che però non gli permette di crescere, è che i corsi di specializzazione, aggiornamento, i ruoli di coordinamento e responsabilità sono appannaggio dei soli interni. Quindi il precario accetta lavori ripetitivi e mansioni e orari "di merda" sperando di entrare un giorno a far parte dell'organico, quasi un club esclusivo!, perché qualcuno magari lo noterà.
Ovviamente questo è in totale contrasto con l'obiettivo ufficiale delle tanto sponsorizzate riforme del lavoro: non si aumenta la qualità e la produttività agendo sui fattori di produzione tecnici, bensì pagando di meno le persone. Lo vedo tutti i santi giorni. E l'accelerazione fortissima c'è stata da quando l'azienda in cui lavoro è passata di mano per il 67% ai francesi. Ci stanno spolpando e levando margini su contratti e forniture, relegandoci a paese satellite dove il costo del lavoro è più basso che oltralpe. Il ricorso a lavoratori laureati precari è sempre più forte, perché le tecnologie consolidate nostrane sono state spodestate da quelle francesi-che sono i proprietari- e, siccome sono forti nella logistica e nell'organizzazione, si servono di bassa ma istruita manovalanza per portare avanti la produzione.
E con il miraggio dell' assunzione, i precari accettano di tutto. Un mio collega precario è tornato oggi dal suo viaggio di nozze: 4 giorni 4. Era terrorizzato che se fosse mancato più a lungo avrebbero chiamato un altro al suo posto....
cosa dire se non grazie
RispondiEliminaHo seguito tutte le esposizioni dei professori con grandissimo interesse. E' inutile che io dica quanto approvi tutto quello che è stato detto, e sono rimasto sorpreso che anche LaMalfa la pensasse cosi', pur mettendo in evidenza la difficoltà di uscire dall'euro. Ma quello che mi ha fatto il più piacere sentire è come il prof. Rinaldi abbia terminato il suo intervento dichiarando la sua costernazione per lo zerbinaggio di Letta davanti alla Merkel non appena eletto primo ministro ! Cosa che anch'io ho denunciato in ogni occasione dicendomi offeso da questo comportamento, ben sapendo che nessun altro primo ministro di altri paesi avrebbe mai fatto la stessa cosa!
RispondiEliminaHo necessità di rivederlo perché molto discontinuo causa poca banda.
RispondiEliminaUna considerazione personale: è angosciante sentire un vecchio saggio dire che la situazione è drammatica.
La domanda.
Guarino: Report Obama: Il problema degli USA (e del mondo) è la decadenza dell’Europa, sulla quale non possiamo intervenire.
Sulla base di quanto sostenuto in seguito da La Malfa (e qui in tante occasioni), cioè che si sapeva che l'euro avrebbe avuto una parvenza di moneta solo fino al primo shock, perché lasciar fallire L&B?
Innanzitto grazie al prof., ad Asimmetrie e agli altri cavalieri dell'apocalisse!
RispondiEliminaIl convegno é stato spettacolare.
Il discorso di Guarino dal punto di vista giuridico é interessantissimo e sogno di vederlo in una "prossima puntata" affiancato da un intervento di Luciano Barra Caracciolo su "corruzione e fogno".
Le parole del prof. Savona mi trasmettono una amarezza infinita, una sensazione di stanchezza ed impotenza di un servitore dello stato onesto che ha perso contro poteri troppo forti per lui e la nostalgia per un sogno che poi si é rivelato un incubo.
L'intervento di La Malfa é l'intervento di un politico (vero). Il passaggio sul rispetto per la posizione di von Hayek (ogni volta che lo sento nominare penso al reato di apologia del fascismo) mi ha fatto sinceramente venire un pó i brividi, ma l'ho poi riletto in quest'ottica "diplomatica" (un pó meno il richiamo a scenari di tipo argentino!)
La simpatia di Borghi, il trasporto di Rinaldi unite alla lucida e fredda efficacia del Cavajere creano un'alchimia perfetta di asfalto puro!
PS: il link su youtube é questo http://www.youtube.com/watch?v=Ll0HuKH0DrQ&feature=c4-overview&list=UU4anGdeXBGpHjk6-UJdjt-A
Per il Prof. Bagnai
RispondiEliminaProfessore, guardando il suo intervento alla CD sono arrivato al punto dei "pescatori corsi". Le segnalo che la stessa problematica relativa all'assurdità delle regole europee per la pesca (di impronta atlantica) la si evince dai pescatori sardi in questo splendido speciale di Giulia Cazzaniga. Stesso problema da due prospettive... Le segnalo il link:
http://www.youtube.com/watch?v=4ycIxTqaLfQ
Il filmato dura 6 minuti.
Video molto appassionante e mai noioso. Le mie considerazioni:
RispondiElimina1) la metafora di Borghi sul ristorante "da Fritz" è da antologia e merita di essere citata :D
Però il buon Claudio è troppo signorile: all'inizio invitava gli onorevoli a organizzare convegni con ospiti portatori di opinioni diverse al fine di possedere un'informazione più completa. Esagerato! Basta semplicemente accendere la tv.
2) l'intervento della professoressa Morgante bisognerebbe metterlo su Dvd e inviarlo agli uffici della Tod's ad uso e consumo del Dott. Della Valle
3) più che condivisibile il discorso di Scotti che punta il dito sulla mancanza di coraggio del mondo accademico e universitario incapace di formare un pensiero che esuli e contrasti le opinioni dominanti propinate dal sistema di propaganda eurista
4) un momento di grandissimo interesse sia per contenuti sia per forza espositiva e persuasiva l’ha assunto l'intervento del Professor Guarino, che spiega l'iter giuridico della moneta unica con particolari di cui personalmente ignoravo l'esistenza.
Particolarmente agghiacciante il confronto che pone fra l'euro originale del trattato di Maastricht e l'euro del regolamento 1466/97 , il quale regolamento, pur essendo una norma sottordinata, contrasta la norma sovraordinata perché introduce per la prima volta il principio del pareggio di bilancio.
Tuttavia è aggiungere una considerazione: anche l'euro originale rappresentava comunque un grosso ostacolo alla crescita: i parametri del 3% e 60% sono comunque estremamente restrittivi, convenzionali, senza nessun fondamento scientifico. Per cui il margine di indebitamento è troppo esiguo, inibendo di fatto agli stati anche l'ultima leva per sostenere la loro crescita.
Diciamo che l'euro del trattato è nato male e il regolamento lo ha reso ancora peggio.
5) quello di Rinaldi è stato discorso da vero italiano.
6) Però secondo me uno degli aspetti più interessanti del dibattito, che avrebbe destato grande curiosità, era rappresentato dalla platea.
L'unica nota negativa è stata quella di non aver avuto modo di rispondere alle domande (immagino moltissime) che ronzavano nella testolina di chi ascoltava in modo da capire se avevano compreso la portata dei discorsi. Sarebbe stata una preziosa occasione per smontare qualche dubbio e soprattutto qualche luogo-comune-eurista di cui certamente molti spettatori onorevoli vanno ghiotti visto che, citando Borghi, prima o poi in quel palazzo si dovranno prendere delle decisioni drastiche. Mi piacerebbe sapere quanti politici erano presenti e di quali schieramenti.
Tale l'entusiasmo che me so' decisa a fare la famosa donazzzione... ;-) Vada come vada, non dovrò dire ai miei figli "io non c'era". (Quel che è padre di tutte le genti, che non disse al Germano giammai: Va', raccogli ove arato non hai, spiega l'ugne; l'Italia ti dò.)
RispondiEliminaConvegno di alto livello professionale, soprattutto per la caratura e la personalità degli espositori, che hanno rappresentato in maniera chiara e scientifica la costruzione di un modello europeo fasullo e volutamente squilibrato. Molto significativo l'intervento del prof Guarino. Adesso non credo possano continuare ad ignorare il problema euro. Avanti così!
RispondiEliminaGrazie infinite al Prof Bagnai per l'impegno totale e appassionato nel portare questi argomenti nelle sedi opportune e giungere all'informazione di massa, seppur manipolata.
Se ci fosse l'euro senza 3%, 60 %, pareggio di bilancio ?
RispondiEliminaLo Stato avrebbe più strumenti per fronteggiare la crisi nel breve periodo, ma nel lungo periodo non si risolverebbe nulla perchè i problemi di debito estero e bilancia dei pagamenti continuerebbero ad esserci.
EliminaCome a Reggio Emilia, mi è piaciuto tantissimo Rinaldi. La citazione di Kennedy sul PIL che misura tutto tranne ciò per cui la vita merita di essere vissuta fa riflettere profondamente. Tutti i nostri sforzi dovrebbero tendere a una migliore distribuzione del reddito, anche in questo vedo sempre più asimmetrie nella vita reale. In ogni caso grande convegno, sede istituzionale, non possono più ignorarvi.
RispondiEliminaMolto interessante e... immediato! Ho spedito il link ad una caterva di amici.
RispondiEliminaDopo aver ascoltato il seminario, mi è successa una cosa strana. Per la prima volta da tanto tempo non mi è capitato di sentirmi completamente insano, sbagliato, fuori posto, come minimo superato e ammuffito ad una nazione a cui hanno fatto credere che l'affermazione personale, i soldi, l'efficienza, il peccato originale del debito, il winner takes it all e vae victis siano l'ordine naturale delle cose.
RispondiEliminaCrescita, lavoro, democrazia. Non so se ve ne siete accorti mentre ne parlavate, ma queste parole prendevano forma a lettere cubitali sopra di voi, come la promessa di riallacciare il filo di un discorso reciso definitivamente 20 anni fa. Impressionante la potenza simbolica delle parole del professor Guarino, testimonianza di un'epoca che può riprendere il cammino fatto dimenticare dall'inferno von hayek. Back to the future, comrades, al mondo che avrebbe dovuto essere e che hanno strappato alla mia, alla nostra generazione e a quella dei nostri figli.
Grazie, Prof. Bagnai. A lei e a tutti i relatori. Siete acqua di fonte a cui abbeverarsi.
Continuate così. La trottola inizia a girare.
Giorgio La Malfa mi è sembrato un corpo estraneo nel dibattito,
RispondiEliminaperché mi ha ricordato un conosciuto e ameno politico denominato
"NON SOLO MA ANCHE"
e dato che siamo nella M.... fin qua
bisognerà decidersi e fare delle scelte,
e come dice Claudio Borghi
non terrorizzare le coscienze citando l'esempio dell'Argentina,
esempio che è assolutamente sbagliato ...
Riassumo il tutto in una grande soddisfazione per l'importante passo avanti. Ps: Le metafore di Claudio Borghi sono fantastiche.
RispondiEliminabisogna dare una mano a radio radicale, è da due giorni che cerco di scaricare quel file per guardarmelo ma mi va sempre in tilt... server poco potenti per il numero di richieste evidentemente
RispondiEliminadevo approfondire, per ora posso dire che mi ha colpito negativamente è vedere il politico di lungo corso e di lunghe inchieste che risponde al nome di Vincenzo Scotti. E' evidente che non ha perso l'abitudine di usare un linguaggio politichese assa poco comprensibile, oltre che soporifero
RispondiEliminaNon sopravvalutarti, caro. Se non capisci tu, io e Gennaro Zezza quello che Scotti dice lo capiamo. Occorre disegnino?
Eliminae mi sa di si professore! se vuole lo aiutiamo anche col rendering.
EliminaEcco il video su youtube:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Ll0HuKH0DrQ&feature=youtu.be
Convegno di qualità eccellente per tutti gli interventi dei relatori intervenuti. Grazie per aver portato la voce degli italiani zittita e umiliata dalla maggior parte dei media PUDE che da anni non fanno che invocare continui tagli alla spesa pubblica e allo stato sociale!
RispondiEliminaIl prof. Borghi chiaro, incisivo, pratico e brillante: efficace e divertente la metafora del ristorante "da Fritz", ma anche quando parla del documento, rimasto sul sito dell'UE, che saluta l'ingresso di Cipro nella moneta unica! Gli anziani ciprioti come ambasciatori dell'euro, non ho parole! La squallida propaganda della "merce" euro! Questo dà proprio l'idea della "sola" di dimensioni colossali che ci siamo presi adottando questa valuta.
Fantastico il prof. Rinaldi quando ha detto: "che non succeda più che un Presidente del Consiglio appena eletto si precipiti immediatamente a Berlino dalla Merkel"!
L'intervento del prof. Guarino è stato magistrale, in particolare quando raccontava del regolamento 146697 firmato da Monti che, privando gli Stati della possibilità di fare politica economica, ha determinato gli effetti disastrosi che stiamo sperimentando, e che, inoltre, introducendo i parametri di Maastricht si sia scelto come unico strumento per la crescita l'indebitamento. Ma allora stiamo (forse) parlando di sicari dell'economia, non di statisti "eurooopeeiistiiii"???!!!?
Prof. Bagnai forse un po' provato dai trascorsi della sera precedente, ma hai fatto un intervento di tutto rispetto parlando della scelta dei vari governi che si sono susseguiti negli ultimi 30 anni di attuare la politica del cambio al posto di una politica industriale e dei redditi, e di come la politica del cambio fisso rappresenti un danno per i lavoratori, in quanto elemento di moderazione salariale, e per la piccola e media-impresa svantaggiata nelle esportazioni dall'"euro-manganello". Ottima idea l'aver parlato degli effetti catastrofici sui redditi iniziati dall'epoca della rivalutazione del cambio nel '97 a oggi, e delle riforme del lavoro, o meglio, precarizzazione del lavoro che, sorpresa: l'Italia ha già fatto!
In generale durante tutti gli ottimi interventi ho sentito spesso la parola "europeista", piccola nota personale: con tutto il rispetto per chi crede nell'ideologia europeista, negli ultimi tempi si è abusato dell'uso di questa parola, soprattutto per dividere gli italiani nella categoria "buona" degli europeisti, che secondo la teoria dominante sarebbero favorevoli all'unificazione e alla pace in Europa, e in quella "cattiva" degli antieuropeisti, che sempre secondo la retorica dominante, sarebbero i disfattisti contrari all'unificazione e quindi alla pace tra i paesi europei...che dire...? Io amo l'Europa e sono più che favorevole alla pace, alla coesione e a alla cooperazione tra i paesi europei, ecco perché ripudio l'euro che divide i paesi che l'hanno adottato, distrugge i redditi degli italiani e quelli degli altri paesi del sud Europa, ma non voglio assolutamente essere inserita in nessuna delle due categorie! L'ideologia europeista secondo me è vetusta e artificiosa, nata evidentemente nel secolo scorso a cavallo tra le due guerre mondiali come "manganello filosofico" che doveva servire a non fare più guerre, ma che in sé contiene elementi di esclusione, non di inclusione...
Complimenti a chi si è adoperato per far arrivare dentro i palazzi della politica un dibattito qualificato che mette al centro l'€urozona . E' un primo inizio a cui ne seguiranno altri penso altrettanto importanti come quelli del 23 settembre a Roma ed il 26-27 ottobre a Pescara. Detto questo devo però confessare che quanto ha dichiarato il Prof Savona che non vi sono le condizioni per intraprendere una via economica per superare l'attuale situazione ma che al massimo si deve ricorrere su altre strade, come una rinnovata politica industriale, mi ha fatto capire come il futuro sia ben segnato (in negativo chiaramente).C'era da aspettarsi altro? Certamente no, ma sentendo la testimonianza di chi ha ancora tribuna in certi consessi e che ammette candidamente di aver sofferto nella tre giorni del forum Ambrosetti, sentendosi solo, è sconsolante e illuminante allo stesso tempo. Le cose poi dette dal Prof Guarino, interessantissime e chiarissime, diventano una sorta di fortino in cui cui rifugiarsi a fronte di un diritto, calpestato, con poche speranze di vedere arrivare rinforzi. Quindi cosa ci rimane? Aspettare una rottura traumatica dalla Germania? Una reazione nazionale di popolo consapevole, a fronte di un largo schieramento politico,mediatico,sindacale,intellettuale, pronto a difendere l'attuale assetto per riproporre ricette assurde come una rinnovata competitività del paese basata solo su lotta agli sprechi, all'evasione, riforma della burocrazia? . Io come tanti altri ce la sto mettendo tutta per far capire, a chi mi sta vicino, cosa siamo e cosa rischiamo operando anche in linee nemiche come guastatore e questo con conseguenze sia nei rapporti personali che professionali. Ma so che è giusto e continuerò a farlo ( come chi prima di me era salito in montagna a combattere per ottenere un paese giusto e pacificato). Concludo ricordando le considerazioni di Guarino a proposito del citato ultimo rapporto del Presidente degli Stati Uniti sulla situazione dell'economia americana, dove venivano evidenziate le forti preoccupazioni per la crisi dell'Europa (mercato di sbocco tradizionale degli USA). Non è che ai resistenti interni prima o poi si uniranno forze esterne per impedire che un'area grande dell'Europa diventi terra bruciata o quei tempi sono finiti?
RispondiEliminaLa prima impressione è senz'altro positiva. A partire dal fatto che non è così usuale assistere ad un convegno i cui relatori sappiano di cosa stanno parlando.
RispondiEliminaMolto efficace, ineccepibile direi, Paolo Savona, così come Guarino.
Personalmente ho apprezzato Rinaldi per il modo di simboleggiare – particolarmente appropriata, visti i tempi che corrono, la citazione di Robert Kennedy - con una schiettezza non comune, e non superficiale, convinzioni che non dovrebbero lasciare indifferente chiunque abbia a cuore il destino dell'Italia.
Avviatasi con una certa lentezza, l'esposizione di Bagnai è poi cresciuta in progressione, fino a tratteggiare un convincente quadro d'insieme.
A sé stante Borghi, per la capacità di presentare un evento di un certo spessore con l'apprezzabile disinvoltura dell'uomo di mondo.
Non particolarmente notevole l'intervento di Scotti – ma si tratta di ininfluente opinione personale -, mentre è parsa più congruente l'esposizione di La Malfa, a parte lo slittamento finale sulle funeste conseguenze di un'uscita dall'€.
Infine, un apprezzamento per la professoressa Morgante che in poche parole ha invitato a non giudicare con troppa superficialità il lavoro dei docenti del suo ateneo basandosi su non appropriate semplificazioni di carattere geografico.
Rispetto a due anni fa, mi sembra che qualcosa si sia mosso. Credo che non potrà fare altro che continuare a muoversi. Questa estate, rispetto all'anno scorso, ho colto qua e là qualche inequivocabile segnale di presa di coscienza. Non dovremmo essere molto distanti da un risveglio di più ampia portata.
E' un gran buon segno che persone con la storia personale e le relazioni di Scotti, La Malfa, Guarino e Savona si siano pubblicamente impegnati in sede di massima ufficialità insieme a Bagnai, Borghi e Rinaldi. Le divergenze o prudenze sono secondarie. Complimenti e in bocca al lupo.
RispondiEliminaSì, il fatto che erano tutti lì, dalla stessa parte diciamo così, è la cosa che conta. La prudenza è nelle posizioni di chi può vantare maggiori relazioni e questo è comprensibile e forse è addirittura un buon segno, il segno cioè che non erano lì a titolo puramente personale (almeno spero).
EliminaUn esempio di giusta impostazione della discussione. Non intendo riferirmi agli interventi, ma al luogo, ai tempi, ai toni della comunicazione: non siamo in un talk show, e la differenza c’è. È difficile ignorare iniziative così fatte, ed è ancora più difficile (qui è il punto) stravolgerne il senso o distorcerne i contenuti.
RispondiEliminaMa lei tutto questo lo sa già… in sostanza volevo dire: professore, continuiamo così.
La conclusione di La Malfa: è l'ammissione che la classe politica sa esattamente quali sono i termini della questione, e che più a lungo continua ad ignorarla e a nasconderla e tanto peggiori saranno le conseguenze per il paese.
RispondiEliminaLa testimonianza di Savona su Cernobbio: lo potevamo immaginare, certo sentirselo raccontare è un'altra cosa.
Due osservazioni sugli interventi, cercando di vederli con gli occhi di chi sente raccontare queste cose per la prima volta e sperando che la combinazione degli interventi possa ripetersi:
- Guarino: manca una conlcusione sintetica che riassuma, in poche parole, facili da ricordare, i termini della questione (spirito e termini dei trattati traditi, via legale per la ricusazione dei regolamenti e possibile via di uscita). Il tutto con grandissimo rispetto e stima per Guarino.
- Rinaldi: premesso che sottoscrivo ogni parola, l'approccio rischia di apparire come emotivo, e questo può togliere forza al messaggio. Anche qui grandissimo rispetto e stima per Rinaldi.
Borghi e Bagnai sono ormai collaudati ed efficaci, ma la stanchezza del "nostro" Professore "sevedeva"....
Guarino non ha avuto tempo, va detto, ma rimane comunque incontenibile e non so se sarebbe arrivato a una sintesi in tre ore! Questo non per difetto intellettuale o culturale, al contrario, ma per pienezza emotiva: più e più a lungo di tutti noi lui ha sofferto di questa situazione, e quando gli dai la stura diventa una valanga.
EliminaL'osservazione su Rinaldi è fondata e ne parlo spesso con lui. A me non sembra che il problema sia quello di farsi applaudire con frasi a effetto da chi la pensa come noi. A me sembra che il problema sia portare con freddezza, magari con stanchezza, dati a chi non la pensa come noi. Che il declino italiano è iniziato col cambio rigido lo hanno visto tutti. La citazione di Kennedy è al massimo buona per la stampante della Merkel, e nella peggiore delle ipotesi controproducente perché dà la stura ai nazifascisti dell'abbondanza frugale, per i quali "meno male che c'è la crisi così riscopriamo i valori veri" (cioè lavorare in un Lager).
Però, siccome non sono un eurocrate, rimango convinto del fatto che la forza di un gruppo possa essere anche nelle PROFONDE diversità di approccio e di intenzioni dei suoi componenti. Se c'è una cosa che questa esperienza mi ha insegnato è a rispettare (e disprezzare) le persone al di là delle appartenenze. Apprezzo molto il tuo richiamo al concetto di rispetto.
P.s.: mi scrivi due righe senza offenderti se non ti rispondo subito?
Che dire, Grazie! bellissimo convegno, l'ho scaricato e ascoltato con calma, interventi di alto livello, apprezzati molto quelli di Savona e Guarino, bravo anche Borghi, insomma 30 e lode a tutti, ce ne vorrebbero di queste iniziative come dire non hanno Paragone.....
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