Carissimi,
intanto una comunicazione di servizio. Fra un po' dovrò dare un giro di vite sui commenti, nel senso di essere più drastico con gli off topic e di limitarli alle persone iscritte al blog (quelle che figurano nel quadretto qui a destra). La vostra iscrizione a me non dà nulla, nemmeno una "tracciabilità", che non mi interessa, perché tanto potete usare una qualsiasi casella email fasulla. Quando sarà il momento di chiamare si chiamerà e risponderà chi vorrà, senza bisogno di rompergli i coglioni nella sua casella email! Tuttavia, costringere a un piccolo sforzo aggiuntivo (che più di 1700 persone hanno fatto) credo abbatterà la quota (esigua) di commenti estemporanei. D'altra parte contare quante persone sono veramente interessate a intervenire nel dibattito sarà comunque utile. Mi scuso per questo fastidio, ma io sono (ancora per poco) solo e ogni piccolo risparmio di fatica mi è prezioso.
Altra piccola comunicazione: sto già preparando il prossimo Goofycompleanno. Questa volta non lascerò fuori nessuno, mi sto (appunto) organizzando. Ve ne parlerò presto.
Ma questo non è poi così importante.
Vorrei invece un vostro parere. Secondo voi, in base alla vostra esperienza, quali pensate possano essere i cinque o sei grafici di maggiore impatto per sostenere i nostri argomenti? Io naturalmente ho le mie idee e le mie esperienze di divulgazione, ma voi avete le vostre che spesso mi sono state preziose. Sarebbe molto utile se, senza off-topic, mi deste le vostre graduatorie, con riferimento o alle figure del libro, o a quelle di qualche post.
Quali sono quelle che vi hanno impressionato di più, o che hanno più impressionato il piddinume circostante? Quali sono quelle che vi hanno aperto gli occhi?
Mi raccomando, andate sull'emotivo, abbandonatevi alle vostre emozzzzioni. Sapete quelli del Fogno? Ecco, la stessa identica cosa, ma al contrario. Solo così riusciremo ad annullarli (regola del parallelepipedo).
(vorrei chiarire: ovviamente sono etilista, cioè elitista, la rivoluzione la facciamo noi, ma al popolo e anche a ecodellarete bisogna dare la soddisfazione di credere di aver capito. Costa poco, ed è segno di buon cuore per quei tanti beati... So che non si vede, ma in fondo un barlume di umanità alberga anche nelle pieghe del mio monolitico, inattaccabile, IO)
Bene, eseguita la doverosa iscrizione, rispondo volentieri sui grafici che più mi hanno aperto gli occhi:
RispondiElimina1) partite correnti Germania vs PIIGS
2) andamento discendente debiti/PIL dei PIIGS
3) deflazione salariale Germania
4) inflazione e quota salari
5) inflazione e tassi interesse post exit SME
6) saldi BCE target 2
EliminaProf. vado con la mia personale classifica.
RispondiElimina1. Saldo partite correnti delle economie europee (è di grande impatto anche per chi non sa molto di economia dato che non richiede spiegazioni troppo complicate almeno per una comprensione iniziale).
2. Il grafico che mette a confronto i tassi di inflazione e tassi di crescita dei salari.
3. Andamento del debito pubblico italiano, con l'impennata del debito dopo il divorzio(per quelli che il debito pubblico eccessivo si fa con gli sprechi)
4. Debito estero nei paesi periferici dell'eurozona ( per quelli che il debito cattivo è quello pubblico)
5. L'andamento del tasso di cambio italiano, per quelli delle svalutazionicompetitive.
1) Saldi target2
RispondiElimina2) Esempio ciclo di frenkel (es. saldi settoriali Cipro)
3) Confronto paesi EU spesa pubblica corrente /PIL 1999/2007
4) ALP e tasso di cambio lira/ECU
5) tassi di crescita moneta/prezzi/prodotto
I quattro per me più importanti e illuminanti:
RispondiElimina1) Rapporto debito/PIL
2) Spesa pubblica/PIL
3) Incremento del debito pubblico e estero 2000-2007.
4) Salari tedeschi
O mio buon cavajere
RispondiEliminadopo la tua comparsata a Reggio Emilia
già avevo fatto mia umile richiesta:
le slide con i grafici della "svalutazione/inflazione/produzione industriale" di Polonia e affini.
In quanto alcuni miei amici portati alla conferenza
appena vista la tua persona,si sono illuminati,
si sono come convertiti sulla via di Damasco.
Vabbè non proprio la tua persona ma le tue spiegazioni,
e comunque tranquillo una ragazza c'era
non eravamo tutti villici ignoranti
quindi una persona l'hai sedotta con l'intelligenza.
Comunque dopo aver visto la tua messianica spiegazione,
non perdono l'occasione di attaccar briga con
l'ignorante piddino di turno,
che non sempre capisce,ma almeno va via con la coda tra le gambe.
Non sai la soddisfazione,hehehehehe.
Mi scuso per non essere ancora iscritto al blog dopo 18 mesi, lo farò al più presto. Passando ai grafici:
RispondiElimina1) current account balance dei principali paesi del l'EZ
2) andamento debito pubblico, privato ed estero da 99 a 2007 e da 2007 a 2011 dei Piigs
3)andamento produttività Germania e italia
4)andamento debito pubblico italiano degli ultimi 40 anni
5)andamento inflazione e current account balance dell'Italia durante la crisi del 1992.
Grazie di tutto prof
Michele Binetti
Io sono rimasto molto colpito dai dati sulle esportazioni/importazioni.
RispondiEliminaScusate se non ricordo bene il grafico e se uso termini per nulla tecnici.
Di nuovo grazie.
- per demolire ilcastacriccacorruzionebrutto, questo: http://www.byoblu.com/wp-content/uploads/CostiPoliticaVSCeLoChiedeLEUROPA490.jpg (ehm, so che non è roba sua e ciò le procurerà una certa perturbazione nell'EGO, ma lei mi ha chiesto di andare sull'emotivo).
RispondiElimina- la figura 1 di pag 28 del "Tramonto" (Debito Pubblico) dove si vede che Spagna e Irlanda, tra le prime ad entrare in crisi, avevano un debito pubblico addirittura inferiore alla Germania, e conseguentemente anche la correlata figura 2 successiva (quella del debito estero).
e poi i tre saldi settoriali di Spagna Germania e Francia (fig 23-24-25), sempre del tramonto.
Per stilare la graduatoria bisogna per forza usare i grafici che ci sono su goofynomics/tramonto o si possono utilizzare anche altri grafici? (es: costi politica vs "Ce lo chiede l'Europa" su byoblu?) :)
RispondiEliminaguardi, i primi che mi vengono in mente sono quelli che indicano quanto è cresciuto il debito pubblico negli ultimi 10 anni e quanto è cresciuto il debito privato negli ultimi 10 anni. il top sarebbe proporre il confronto sia in una tabella con i numeri (come ad esempio nell'articolo sul FattoQ) sia i grafici degli andamenti di tutti i paese anno per anno
RispondiEliminaè una delle armi migliori anti PUDE
ps: ah prof, se l'era persa questa?? http://www.lapresse.it/economia/crisi-cgia-mestre-dall-euro-a-oggi-indebitamento-famiglie-140-1.274905
detto da uno degli enti immerso capo e collo nel sistema è il massimo.
ovviamente la notizia all'epoca ha avuto poco risalto. meglio ulrlare contro i pensionati.
pps: l'iscrizione la faccio domani
Ne avrei in mente tanti, se devo elencare quelli che più colpiscono la pancia e che hanno aperto gli occhi al piddinume che mi circonda direi:
RispondiElimina1) Grafico a colonne debito pubblico/privato/estero
2) Divergenza simmetrica andamento prezzi/debito estero
3) Saldi target 2 (dal post Mr. Full Monty)
4) Spesa pubblica italiana in rapporto a media EU e altri paesi
5) Produz. industriale Italia/Germania pre e post Euro *
* Quest'ultimo l'ho visto attraverso il prof. Rinaldi, ma mi sembra che lo abbia usato anche te in un'esposizione.
ISCRITTO ! in attesa della chiamata alle armi (politiche, non militari, questo per il Sig. Mentana e la Sig.ra Boldrini, qui siamo per fare l'amore, non la guerra).
1) percentuale spesa pubblica primaria su pil nella "era euro" dei dodoci paesi riportati nel grafico AMECO
RispondiElimina2) inflazione e quota salari
3) Andamento debito pubblico su pil ultimi 40 anni con riferimento a divorzio BdI - tesoro
4) grafico sostenibilità del debito italiano su lingo periodo del Fiantial stability report
5) deflazione salariale Germania
6) inflazione e tassi interesse dopo uscita SME
Anche io ho eseguito l'iscrizione ed ecco i grafici:
RispondiEliminaDal post Svalutazione e salari (ad usum piddini) il mio 25 aprile tutti grafici da fig.1 a fig.7
Dal libro pag.49 fig.7(partite correnti)
pag.53 fig.8(saldi settoriali)
pag.85 fig.15 pag.87 fig.16 (crisi del 1992)
pag.148 fig.26 (debito pubblico e privato)
pag.188 fig.31 (interesse su debito pubblico italiano)
pag.209 fig.37 pag.211 fig.38 (salari e tasso d'inflazione)
pag.277 fig.39 (salari produttività e costo lavoro in Germania)
Volevo sollo farle presente che ho eseguito l'iscrizione con l'account di google quello che utilizzo per fare i commenti ma Il profilo risulta diverso rispetto a quello dei commenti: Moneta libera.
EliminaIo DIREBBBBBBI che me so piaciuti :
RispondiEliminaProduttività media fig 4 del libro;
Saldi settoriali (alias bilanci settoriali) fig 8 del libro;
Partite correnti fig 9 del libro;
Debito estero fig 10;
Svalutazione e inflazione fig 11;
Variazione debiti fig 26;
Massa monetaria M3 e inflazione in euro zona fig 35;
Produttività salario e inflazione fig 37;
Svalutazione e inflazione fig 40 e 41.
Mi sa che son troppe
Molta carne al fuoco mi sembra di capire, bene. Ecco la mia classifica:
RispondiElimina1) Saldi Target2 (praticamente dice tutto ..)
2) Rapporto debito/PIL Italia (Fig.1 http://goofynomics.blogspot.com.es/2012/05/la-spesa-pubblica-al-bar-dello-sport.html)
3) Quota salari
http://goofynomics.blogspot.com.es/2012/09/inflazione-svalutazione-e-quota-salari.html
4) Tassi interesse uscita SME
http://goofynomics.blogspot.com.es/2012/09/borghi-vs-boccia-nomen-omen.html
5) Produttività media Germania vs Italia
http://goofynomics.blogspot.com.es/2012/03/cosa-sapete-della-produttivita.html
A presto
In ordine sparso...
RispondiElimina1) saldi target 2
2) spesa pubblica prima e dopo divorzio
3) divergenza della produttività ita/ger
4) deflazione salariale ger
5) partite correnti ger e ita durante sme ed €
Davvero difficile, è come dover dire quale figlio preferisci.
RispondiEliminaIn ogni caso, pensando ad un regista con problemi di scaletta che ha da girare "Eurobondage: i vincoli per l'incaprettamento" direi:
pag 66 Partite correnti Paesi eurozona
pag 98 Livello dei prezzi nei Paesi dell'eurozona
pag 144 Ciclo di Frenkel e saldi settoriali in Spagna
pag 151 Tassi di inflazione di Germania e piigs 1999-2011
pagg 204-207 M3 ed inflazione Eurozona & Inflazione e disoccupazione 1970-2009 (se ne potrebbe fare uno per avere un contronto immediato).
pag 290 Differenziale inflazione cumulato e svalutazione in sei cicli di Frenkel
Anche se a dire il vero a farmi aprire gli occhi sono quelli nel blog a partire da "I salvataggi che non ci salveranno", l'inconfutabile "Rapporto Debito-PIL Italia" e l'impressionante "Sostenibilità del debito EU27".
Questi listati me li hanno fatti sgranare.
Al momento non mi ricordo dei grafici che mi hanno particolarmente impressionato, però questo dipende dal fatto che fin dall'entrata nell'euro mi aspettavo che avremmo avuto problemi seri, solo che non pensavo che lo squilibrio si verificasse prevalentemente con la Germania. Mi è bastato che un amico mi parlasse di questo blog perché mi si accendesse all'istante la lampadina.
RispondiEliminaRiguardo ai dialoghi con le persone, siamo a un livello disperante. Più pensano di capire, meno capiscono. Quello che proprio non riescono ad afferrare è che maggiore è il deprezzamento che avrà la nostra nuova moneta, più urgente diventa la necessità di uscire dalla moneta unica. Non riescono proprio a mettere in relazione le due cose.
Quindi, se io dovessi fare una esposizione attraverso dei grafici, partirei da un grafico, o una tabella, che mostra gli squilibri commerciali con la Germania, prima e dopo l'Euro.
Quindi passerei a una simulazione, cioè confronterei il nostro Pil reale con quello che sarebbe stato se non avessimo aderito alla moneta unica.
A questo punto, mi precipiterei a mostrare quanto incidono le importazioni sul PIl (mi pare il 30%) mostrando che un riallineamento delle monete con un 20% di svalutazione da parte nostra porta al massimo a un 6% di inflazione.
Infatti, tutto il discorso sull'Euro non ruota attorno al destino dell'industria e all'attenzione alle partite correnti (questo aspetto è già stato cassato più di dieci anni fa dalla stampa tutta con i discorsi beoti sulla globalizzazione, enormi benefici per tutti, noi che ci specializziamo nella parte alta della produzione e facciamo produrre la merda ai negli e agli indiani) ma nel terrore, del tutto irrazionale, che l'abbandono dell'euro porta al disastro.
Credo che il nostro discorso dovrebbe partire da un dato di base, e cioè che quello che conta è l'industria. Se in un ospedale ci possono essere 3 infermiere al posto di una è perché c'è stato progresso tecnico dal lato della produzione industriale.
La gente lo ha dimenticato, troppe stronzate sono state scritte in questi anni e la gente è convinta che l'industria non sia nulla, che andiamo verso una società di servizi. A chi? A che cosa?
Ho fatto il compitino, mi sono iscritto!
RispondiEliminail grafico che più mi ha preso a sberle, e come me altri miei colleghi cui l'ho girato? questo qua da mitico titolo "costi della politica vs ce lo chiede l'Europa".
http://imageshack.us/a/img11/4915/imageaxdw.jpg>
questa la pagina:
http://www.byoblu.com/post/2012/10/18/Un-fiore-sulla-mia-tomba.aspx
Se vogliamo svegliare la gente, è meglio prenderla a sberle con grafici che non vanno interpretati, ma semplicemente sbattuti in faccia. POI - dopo che agli ascoltatori è caduta la mascella o si sono sgranati gli occhioni - e solo poi, si spiegano i fatti e si mettono in relazione concetti via via più complessi, spiegando acronimi, indici, e via discorrendo.
Il terrore mediatico pro-Euro va combattuto con lo sberleffo e con gli stessi strumenti che adoperano i signori del marketing: ovvero "visualizzando" per immagini le situazioni e ingenerando i sentimenti più spiccioli. Si immagina un Berlusconi che restituisce l'IMU (come se fosse un signore che bussa casa per casa con i soldi con l'elastico in tasca da restituire al padrone di casa), si immagina la catastrofe se si esce dall'€ (file di poveracci in coda ai bancomat; persone che allungano la minestra a cena per tirare fino alla fine del mese). Queste immagini saranno sempre più forti per la gente di qualsiasi plot a dispersione, diagrammi a torta, istogrammi, formule, citazioni di economisti di fama etc.
Va fatto presente che mentre ci chiedono sacrifici perché mancano i soldi per la cassa integrazione, diamo 4 miliardi all'Europa. Come un padre di famiglia che è in difficoltà e lo strozzino gli chiede di saldare comunque, altrimenti gli spezza le gmabe. E il bello è che lo strozzino è il cognato o lo zio, o il vicino di casa.
Concordo, credo anche io sia il metodo più efficace per tutte le persone che guardano solo il TG1 a pranzo e a cena o peggio ancora altri telegiornali.
EliminaPer quanto mi riguarda i piu difficili da "recuperare" sono i lavoratori pubblici..che hanno paura che finiscano i soldi per gli stipendi come disse Mario.
sicampeggia: socratica, amante dell'economia (rigorosamente non ricambiata), extra elitaria, livello d'istruzione medio-medio, propone:
RispondiElimina1) fig. 32 pag 190 (II edizione) "fabbisogno totale, spesa per interessi, fabbisogno primario" (sapesse quanti ancora ignorano la differenza e come ci rimangono male nel capire);
2) fig. 36 pag 207 "inflazione e disoccupazione" ("ma non è possibile: ci dev'essere un errore!")
3) fig. 38 pag 211 "quota salari e tasso di inflazione" ("c'è sicuramente un errore!!!")
4) fig. 41 pag 293 " svalutazione e inflazione media nei tre anni successivi" ("e le cavallette?!")
P.S: ripensandoci facciamo bene a "contarci" soprattutto se per farlo non usiamo una scheda elettorale: l'unica per far muovere la montagna è che Maometto rimanga al suo posto. Del resto lui fa più danni da casa sua...
P.P.S: Prof ma un indice analitico? Sarebbe utilissimo (lei ha scritto un libro di divulgazione ma DA CONSULTAZIONE) e con i moderni mezzi editoriali, le basterebbe compilare una lista di parole, al resto penserebbe l'editore. Ci faccia un pensiero.
Credito debito Eurozona pag. 68
RispondiEliminaSvalutazione e inflazione italiana pag.72
Saldi partite correnti Eurozona pag.97
Spagna 99-11 pag.144
Interesse debito pubblico italiano pag.188
Fabbisogno 60-10 in Italia pag.190
Mi scuso per l'approssimazione.
Questa volta posso commentare dando un contributo, anche se sarà minore di quanto richiesto. Faccio parlare la pancia (niente battute), dicendo che ciò che più mi è rimasto impresso e fatto poi arrabbiare, è:
RispondiElimina1) i grafici che mostrano come la svalutazione e la tanto temuta inflazione, non siano collegate fra loro. Come sbugiardare i terroristi psicologici e prendersi una colossale incazzatura per essere stata un pollo.
2) i grafici che mostrano come il debito pubblico non sia minimamente collegato al tracollo dei paesi "del sud" - stesso motivo di cui sopra.
3) i grafici che sbugiardano l'altro mito. Cioè che l'inflazione brutta e cattiva faccia diminuire il potere d'acquisto dei lavoratori.
So che ne aveva chiesti cinque, ma i primi due sono i grafici che, a me, hanno scatenato il mal di fegato, il terzo è responsabile dell'emicrania.
La sensazione di essere un pollo, faccio fatica a levarmela di dosso, ancora oggi.
Bonne Nuit!
Pag. 34 Figura 4 - Produttività media del lavoro
RispondiEliminaPag. 97 Figura 19 - saldi delle partite correnti
Pag. 148 Figura 26 - variazione debito pubblico/privato/estero
Pag. 188 Figura 31 - tasso di interesse reale medio sul debito pubblico italiano
Pag. 209 Figura 37 - produttività, salario reale e inflazione
Pag. 211 Figura 38 - quota salari e tasso di inflazione
Nell'ordine 4 5 3 2 1
RispondiEliminaL'inflazione è il mito-spauracchio di tutti. I dati di macroeconomia sono oggetti troppo astratti per attaccare il discorso con i goofy-pagani..
Per dare fondo alle emozioni:
Un documentario web stile debtoctacy di una quarantina di minuti secondo me spopolerebbe sulla rete in pochissimo tempo e sarebbe utile per chi ha l'allergia ai testi che superano le 30 righe. Con tanto di grafici, interventi shock di Prodi, Napolitano e politici alemandi di varie epoche. Opinioni dei Nobel. Paragoni con il più Europa e questione meridionale. Gran finale sulla rinascita dell'Europa a 17 euro. Goofyfordummies. Ovviamente da tradurre in più lingue.
L'unico argomento che riesco a tirare fuori con i più restii è la metafora della medicina amara che tanto piace ai liberisti friedmaniaci: quando i medici devono valutare se un farmaco è utile si fanno tante discussioni su tutti i possibili meccanismi biologici e patofisiologici con cui questo farmaco dovrebbe fare tanto bbene. Ma alla fine quello che conta è il trial ovvero la prova clinica del farmaco su un gruppo di pazienti che lo assumono vs quelli che ne assumono uno vecchio o il placebo. Se quelli che prendono il farmaco nuovo muoiono di più degli altri il farmaco, a dispetto delle sue millantate proprietà incomprensibili ai più, è una sòla. Ora su 17 €paesi almeno 9 stanno morendo e gli altri non stanno tanto bene (vai con le precisazioni) i non € stanno meglio. Quali altre evidenze servono per dichiarare fallimentare il farmaco????
Target 2: Germania su, gli altri giù è fulminante;
RispondiEliminasaldi settoriali pag. 53 del Tramonto;
svalutazione e inflazione pag. 293 del Tramonto: è antiterroristico;
byoblu: un fiore sulla mia tomba, che oltretutto smonta un luogocomune ortottero.
Resto in trepidante attesa...
Perdita del potere di acquisto dei salari
RispondiEliminaAndamento del debito pubblico dal 1970 ad oggi
Confronto tra salario ed inflazione
Perdoni l'approssimazione.
Non è mai semplice, almeno per me, nelle discussioni semplificare, dipende anche da che interlocutore mi trovo davanti. Ma più che i grafici, vale sempre la logica del ragionamento.
Io uso anche spesso l'esempio dell'automobile.Tizio l'operaio, Caio il commerciante e Sempronio l'imprenditore danaroso. A tutti e tre viene imposto di usare la Ferrari, ma Tizio l'operaio non può caricare i bambini e non può sostenere i costi di esercizio, quindi la lascia in garage indebitandosi anche solo per pagare il bollo. Caio il commerciante riesce a mantenerla ma vorrebbe una Station Wagon per caricare la sua merce. Solo Sempronio l'imprenditore la può mantenere e la usa con soddisfazione per portarci in giro le amanti.
L'esempio è stupido ma su parecchi fa presa e aiuta a far comprendere perchè l'euro non è sostenibile.
P.S. Vedo che sta cominciando a lanciare messaggio nemmeno troppo criptici su avvenimenti e richieste di coinvolgimento future. Per quel che vale, io ci sono.
Mi pare che è stato già detto tutto.
RispondiEliminaIo una in particolare la metterei: quella sulla spesa pubblica in Italia e nel resto d'Europa. Visto che è uno degli argomenti che vengono SEMPRE presi da Boldrin e company per puntualizzare quantosiamoimproduttiviecorrotto, se non altro sarebbe un modo simpatico per regalargli una bella figura di xyz.
Questo merita d'esser comunicato: h. 0:25 all'"Ultima parola": Feltri, dopo aver citato "Il tramonto dell'euro", ha detto a Paragone: "Senti, fai venir Bagnai che facciamo una bella lezione sull'euro"-
RispondiEliminaDimenticavo, io metterei anche degli esempi di prezzi di certi prodotti di diversi settori rappresentativi prima e dopo l'uscita dalla moneta unica.
RispondiEliminaInfatti spesso mi trovo a dover rispondere a due obiezioni, regolarmente avanzate senza alcuno straccio di prova.
Una è la storia dei semilavorati/prodotti intermedi a cui l'industria italiana farebbe un gran ricorso. E' chiaro che l'idiota di turno non si domanda se questo grande utilizzo non sia esso stesso causato da una sopravvalutazione della nostra moneta. Ma tant'è, sarebbero degli esempi comunque da fare, sia acquistando i semilavorati con la nuova moneta, sia invece producendoli da noi.
L'altra è la storia che non si compete sul prezzo ma sul prodotto. Anche questa è un'idiozia colossale, ma andrebbe comunque sfatata.
Insomma, io se dovessi scrivere un libro su questo argomento partirei con dati terra terra sui diversi settori industriali. Credo che così la gente capirebbe.
Dunque, per un primo trattamento base anti-luogocomunismo:
RispondiEliminaDal Tramonto:
p.49 f.7:
partite correnti e saldo finanziario nella bilancia dei pagamenti italiana;
p.53 f.8:
i saldi settoriali in Italia (2000-2012), in miliardi di dollari;
p.207 f.36:
inflazione e disoccupazione (1970-2009);
p.290 f.40:
differenziale di inflazione cumulato e svalutazione in sei cicli di Frenkel.
Da Crisi finanziaria e governo dell'economia:
p.19 f.2:
L'incremento del debito pubblico e di quello estero nei paesi periferici dell'Eurozona fra il 2000 e il 2007.
Un saluto a tutti e buon lavoro.
Figura 38 pag . 211 (quota salari e tasso di inflazione). Così i miei hanno capito perchè nei terribili anni 70 si son comprati casa nonostante la pericolosissima inflazione. Un miracolo !!
RispondiEliminaL'indicazione PCI al 34% poi è la ciliegina sulla torta.
Debito pubblico e corruzione,confronto debito pubblico e debito privato, andamento debito pubblico dopo divorzio, grafico confronto costi politica MES fiscal compact,del resto i fessi pensano sia colpa della casta a coruzzione er debbbito pubblico. Dimenticavo,il rapporto fra i salari reali ita, fra, ger,e i saldi finanziari netti, codì per i finlandesi!Non ho il libro sottomano mi sembra però che ho preso qualcosa da fuori libro e blog, eun pezzo dalle presentazioni del libro.Ho imparato ad usare i grafici in base al target del piddino
RispondiElimina....... Il confronto produzione industriale Italia-UK dopo il 2008, illuminante.
EliminaIl punto di ARRIVO è FUORI L'ITALIA DALLA MONETA UNICA (€URO).
RispondiEliminaIl punto di partenza: Partite correnti e saldo finanziario della bilancia dei pagamenti italiana.
Primo passaggio: Partite correnti in alcuni paesi dell'€urozona 1980-2011.
Secondo passaggio: Svalutazione e inflazione in Italia 1960-2009.
Terzo passaggio: Posizione finanziaria netta sull'estero dei principali paesi dell'€urozona nel 2007.
Quarto passaggio: Aiuti di Stato, nei Paesi Core, verso sistema creditizio privato (esposto verso sub-prime e verso Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) vs Aiuti di Stato verso sistema creditizio italiano.
Quinto passaggio: Debito pubblico di Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna dopo "sudden stop sub-prime".
Sesto passaggio: Rapporto Debito Pubblico / PIL in Italia.
Conclusione: ITALIA si riappropri della propria sovranità monetaria e della propria Banca Centrale.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaConcordo e sottoscrivo i riferimenti precedenti. Ne aggiungo uno che io ho trovato molto efficace in questa sorta di bignamino anti Pud€ fatto da GPG Imperatrice (Scenarieconomici.it) utilizzando e citando tutta "robbba bbbona" di goofy. Il graf. al punto 4 Illustra l'entitá svalutazione - Inflazione media al tempo t+2... fantastico! Ringrazio in anticipo chi mi suggerirá il post da cui vengono i dati che io non ho saputo trovare con il search di goofynomics.
Eliminahttp://www.rischiocalcolato.it/2013/04/fact-checking-alle-argomentazioni-pro-euro-smontate-una-per-una.html
Prima della classifica, ho un tarlo da sottoporre alla comunità, che rischia di non farmi dormire stanotte:
RispondiEliminaLandini a L'ultima parola stasera: "Io sono keynesiano!" e poi "Voglio più Europa". . . no dai!
Come si fa a professarsi keynesiani quando si crede in un'istituzione che è l'incarnazione dell'austerity?
Il fallimento della filosofia PDina è esattamente questa contraddizione! "mi prendo cura della domanda, uccidendola", che idea geniale, perché nessuno c'ha pensato prima? Ci voleva Landini, al quale l'avrà detta Prodi, al quale l'ha suggerita Mefistofele, al quale Prodi ha venduto l'anima e quindi meriterà eterna dannazione. I conti tornano.
La cosa triste è che sembrano crederci davvero. Avranno preso la pillola blu.
Comunque, classifica:
1. il peccato originale: fabbisogno totale - primario - spesa per interessi prima e dopo divorzio
2. inflazione - quota salari prima e dopo divorzio
3. inflazione - disoccupazione, '70 - oggi
4. partite correnti euroarea, '99 - oggi
5. saldi Target 2
6. produttività - tasso di cambio Lira/Ecu
Grazie per il tuo (gratuito) lavoro Alberto, e poi dici che non esistono free lunch. Mi spiace non riuscire mai a ringraziarti personalmente (e farmi firmare Er Tramonto).
Hoi Profe!
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'iscrizione l'ho fatta da un pezzo.
I grafici del Tramonto che ho trovato più significativi sono questi:
Fig. 11 - Svalutazione e inflazione in Italia 1960-2009
Fig. 19 - Saldi delle partite correnti Germania - PIIGS
Fig. 28 - Tassi di inflazione Germania - PIIGS
Fig. 36 - Inflazione e disoccupazione
Fig. 48 - Saldi Target.
Questi sono quelli che uso di più nella fase iniziale della mia attività maieutica. Poi quando il discorso comincia a svilupparsi uso molto quelli dei primi post (quelli che 'consigli' di leggere nelle istruzioni per l'uso).
Personalmente ho trovato molto utili i riferimenti disseminati nel testo e la bibliografia.
Buon lavoro, e anche se so bene che non serve che te lo dica IMMER WEITER!
Grüetzi
Jorgele
Gira su Youtube un documentario sulla rivoluzione romena del 1989 dove Bruno Vespa pensate spiega una delle tante ragioni comunemente accettate nel mondo riguardo al fallimento economico della Repubblica Socialista di Romania. Questa teoria, o analisi storica, dice che: "LA SCELTA DEL DITTATORE DI RIPIANARE AD OGNI COSTO IL DEBITO PUBBLICO si tradusse in una politica delle esportazioni che, di fatto, affamò i romeni". Penso che basti così
RispondiEliminaI grafici migliori secondo me sono i più semplici:
RispondiElimina- Best in the show: lo squilibrio delle partite correnti core/periferia, come riportato qui (mi sembra di averlo visto anche da te, ma non lo ritrovo) forse troppo semplice nella generalizzazione ma salta agli occhi - insieme con il grafico target 2
- Variazioni degli stock di debito privato e pubblico (slide 12 e 13 di Pescara)
- La crescita del debito pubblico italiano dove si vede come si impenna dal divorzio (fig 3 del Tramonto)
- e infine il divario debito pubblico corruzione della slide n. 11 di Pescara
- Produttività media del lavoro in Italia e Germania
RispondiElimina(http://goofynomics.blogspot.com.es/2012/03/cosa-sapete-della-produttivita.html)
Ecco, in base alla mia esperienza, è stato questo grafico a farmi capire di essere un piddino.
Buona notte
Quelle che mi hanno piu'colpito:
RispondiElimina-Svalutazione vs inflazione in Italia
-Crescita debito pubblico
-Plot della sostenibilita' dei debiti pubblici europei (mi sembra dell CE?)
-produttivita' italiana vs teutonica
-Divario debito pubblico corruzione in Itaglia..
-Debito privato vs debito pubblico
Iscritto...
RispondiEliminaGrafico debito pubblico privato estero
Grafico sostenibilità fiscale 2009-2012
Grafico sostenibilità lungo periodo
Grafico inflazione-salari
grafico produzione indusriale Germania Piigs pre e post euro
Lo avevo chiesto per il convegno di Palermo ma poi non ne abbiamo parlato:
RispondiEliminafig 1 di questo post http://goofynomics.blogspot.it/2012/02/draghi-portece-nantro-ltro.html
Considerando che normalmente un individuo si impressiona molto di più con emozioni che con ragionamenti, potrebbe essere utile fare riferimento ai grafici ricavabili dalle tabelle di aspettativa di vita in salute alla nascita, al link:
RispondiEliminahttp://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/health/public_health/data_public_health/main_tables
Verrebbe fuori che detta aspettativa è intorno ai 62 anni in UE, il che demolisce la teoria per la quale sarebbe utile lavorare fino quais ai 70, la quale è semplicemente folle oltre che criminale.
P.S.:mi sono unito al sito come da lei richiesto, con l'account google con il quale inserisco i commenti. Il profilo che appare nella lista dei lettori fissi risultà però diverso ( Mauro Franceschini ), rispetto a quello con cui inserisco i commenti ( non economista ) legato a blogspot. Mi perdoni ma non son un fan di google e nemmeno do blogspot, anche se sono un informatico.
Difficile sceglierne cinque le categorie di piddini sono molte e variegate comunque per mia esperienza
Elimina-Debito pubblico Piigs ( se il problema è il debito pubblico, perchè Irlanda Spagna e Portogallo sono entrati in crisi?)
sempre in argomento utili le slides dove si vede che il debito italiano è sostenibile ora e per il futuro (credo unico paese con la Lettonia)
-Schemino ciclo di Frenkel non esattemente un grafico ma spiega bene la dinamica della crisi
-Inflazione svalutazione e quota salari per quelli che da bambini vivevano con la paura dell' inflazione
-Grafico sui costi della politica per quelli che la casta, la corrrruzzzione etc..(molti non hanno proprio percezione di quanto ci costino Fiscal Compact e MES)
-Produttività per quelli che si ma noi non siamo produttivi
I grafici su spesa pubblica e primaria rapportati al PIL nei vari Stati europei, nel post "La spesa pubblica (a futura memoria)" del 29/03/2013.
RispondiEliminaCon riferimento al Tramonto:
RispondiEliminaProduttivita IT vs GER (p. 34), con indicazione degli eventi SME-EURO
Svalutazione ed inflazione (p. 72)
Variazione debiti pubblico, privato, estero 1999-2007 (p. 148)
Creditori e debitori nell'eurozona (p. 68)
Indice di corruzione in Italia (p. 308)
Rapporto tra crescita della massa monetaria e inflazione nell'eurozona (p. 204)
Salari reali in Germania vs Italia
Per me è il "grafico" pagina 13 di leaving the euro:a practical guide (the sources of unit labour cost performance)
RispondiEliminaMi sembra di essere già iscritto. Secondo me tra i grafici più interessanti ci sono i seguenti:
RispondiEliminaFig. 7 a pag. 49 del libro
Fig. 9 a pag. 66
Fig. 26 a pag. 148
Fig. 31 a pag. 188
Fig. 38 a pag. 211
E poi anche il "famoso" grafico che si può trovare sul sito byoblu, che confronta i "costi della politica" con i costi del mes e del fiscal compact.
My two cents:
RispondiEliminaIl grafico su debito pubblico, privato ed estero 1999-2007
Il grafico sui saldi Target 2
Il grafico sulla produttivita' italiana negli anni (la flessione del 1995)
Il grafico M3 BCE vs Inflazione (per zittire gli stampantofobici)
Il grafico svalutazione vs inflazione nei vari paesi colpiti da crisi
Io poi personalmente uso un grafico che mostra l'inflazione nei paesi piu' importanti dal 1970 in poi. L'argomento "i tassi erano cosi' in tutto il mondo, e sono scesi in tutto il mondo negli anni '80" e' utilissimo per scardinare le credenze dei lirettofobici.
Uff io adesso commento usando Wordpress, la concorrenza. Se mi iscrivo dovro' cambiare identita', e sono pigro. Ma faro' uno sforzo.
Allora:
RispondiElimina- partite correnti Paesi area € prima e dopo introduzione della moneta unica
- inflazione e dinamiche salariali crucchi vs suini
- inflazione e tassi interesse italia prima e dopo svalutazioni
- debito pubblico e interessi sul debito pubblico prima e dopo divorzio tesoro/bankitalia
Debito pubblico e relativi interessi, inflazione, disoccupazione, quota salari, ecc. mostrati a cavallo del 1981.
RispondiElimina1 - grafico defito pubblico e debito privato nei paesi eurozona da pre-euro ad oggi
RispondiElimina2 - curva spesa pubblica - tasso d'interesse - rapporto stock debito pubblico/Pil prima e dopo divorzio Tesoro Banca d'Italia
3 - differenziale inflazione Germania/alti paesi Eurozona
4 - grafico saldi CA da anni '90 fino ad oggi Germania/Italia
5 - curva produttività Germania/Italia
Grazie professore.
A disposizione per rendere più trasparente il nostro apporto, anche quando è minimo.
Tito Casali
figura 1 dal post "I Salvataggi che non ci salveranno"
RispondiEliminafigura 9 dal Tramonto "Partite correnti ..."
figura 10 dal Tramonto "Il credito / Debito estero Eurozona"
figura 11 dal Tramonto "Svalutazione ed Inflazione Italia"
figura 20 dal Tramonto "Livello prezzi Eurozona"
i miei saluti (... anche se non sono il notaio) a tutti
Giovanni
Secondo me il grafico piu' efficace e' la bilancia dei pagamenti storica dal 1980 ad oggi.
RispondiEliminaOgni volta che e' stato introdotto un elemento di rigidita' nel tasso di cambio siamo andati in deficit, per poi tornare magicamente in attivo quando tale elemento e' stato rimosso.
Non ricordo in quale post avevi messo il grafico, comunque si puo' vedere anche qui.
Ciao!
Per me sarebbe anche utile inserire il grafico in cui si mostra il debito aggiuntivo creato dall'adesione al MES e l'entita' stimata totale degli sprechi/corruzione in Italia (quello per intenderci in cui per vedere gli sprechi il debito MES va fuori scala verticale.... ma non ricordo dove e' comparso nel blog). Da un ortottero 'deluso & pentito' tanti auguri di buon lavoro.
RispondiEliminaBuon giorno, mi sono "iscritto". Non ho mai studiato nemmeno lontanamente economia, sono un perito meccanico "rubinettaio" disoccupato.
RispondiEliminaI grafici piu utili sono quelli per spiegare a tutti i disoccupati che la colpa non è degli stipendi dei parlamentari (ah...la diaria di Grillo.....),dell'evasione, delle auto blu. Certo la situazione in Italia non è in mano a dei geni, ma si parla di bruscolini.
Per questo dico
http://www.byoblu.com/post/2012/10/18/un-fiore-sulla-mia-tomba.aspx#more-10816
Grafici pagine:
RispondiElimina49
53
68
85
144
e poi quello del post "Anni buttati"
1)Pag 148 : grafico sulle variazioni di debito pubblico, privato e estero.Inizio sempre da qui quando cominciano la storia del debitobrutto.
RispondiElimina2) Pag 49: Partite correnti e saldo finanziario
Come è bello importare!
3)Pag 144: Ciclo di Frenkel
Ecco a cosa serve un cambio fisso!
4)Pag 207: Divorzio e curva di Phillips (mi sono preso la libertà di rinominare il grafico :-)
“Ma cosa c’entra il divorzio?” Sai, se posso guadagnare subito
con un pezzo di carta, capisci che dell’innovazione un po’ me ne frego.
5)Pag 211 Quota salari e tasso d’inflazione
Una lacrima sul viso (sono un salariato) : se hai una sinistra forte il salario è tutelato (ma non ditelo ai piddini), alla faccia dell’inflazione.
6)Pag 204 Tasso di crescita della massa monetaria e inflazione
“Stolti! La moneta aumenta la produzione delle carriole!” Sicuro, Oscar? Guarda un po’ qua.
dal libro:
RispondiEliminapag. 34 produttività media del lavoro
pag. 66 partite correnti in alcuni paesi dell'eurozona
pag. 92 il saldo estero della germania verso eurozona e paesi non eurozona
pag.153 lo spread rispetto alla germania dei rendimenti...
pag. 211 quota salari e tasso di inflazione
pag. 391 saldi target2
più conciso di così non posso. saluti
E' una scelta difficile, ne metto 5:
RispondiElimina- Fig. 2 posizione finanziaria netta sull'estero paesi eurozona
- Fig 10 credito/debito estero paesi eurozona
- Fig. 26 variazione d. pubblico, privato ed estero 1999/2007
- Fig. 31 tasso interesse reale medio sul debito pubblico italiano dopo il divorzio
- Fig. 45 avanzo primario paesi eurozona.
Qualcuno ne ho fotografato sul telefono per aiutarmi in alcune discussioni con pudini!
Di seguito i miei grafici preferiti:
RispondiElimina1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Un grafico interessante da questo punto di vista è quello di life expectancy in Russia dopo il crollo del SU (ovvero crisi di sistema e della sanità). In due anni (91-93)è calata di 8 anni. Così sta accadendo in Grecia. Se vuoi te lo mando
RispondiElimina1) Saldi Target2
RispondiElimina2) Grafico a colonne andamento debito pubblico/privato/estero
3) Un fiore sulla mia tomba di Byoblu
4) I due grafici del fiscal sustainability report
Iscritto!
RispondiEliminaLa domanda me la ponevo da anni,e non mi ricordo in quale vecchio post del blog ho finalmente trovato la risposta: divorzio,e ingresso nello SME,ecco com'era andata!
Per questo il mio capitolo preferito del libro è "vincitori e vinti",grafici da pag.190,e la tabella 3 a pagina 196,the smoking gun.Poi,se non la capiscono così...
A. Grafici maieutici:
RispondiElimina1. La misura conta
2.¿Un problema di debbito pubblico? Fig 1 p. 28; Fig 2, p. 29.
B. Grafici oraziani. "Ogni spesa di qualcuno è il reddito di qualcun altro".
a) Italia (Fig. 8 p. 49)
b) Germania-PIGS
c) Saldi Target
C. Deustchland über alles? Un contraargomento contro la germanofobia sempliciotta (e pericolosa). Poveri tedeschi!
D)Instrumentum r€gni del periodo della Grande Desiguaglianza.
1.Diminuzione quota salari su PIL
2.Soldi date alle banche europee / soldi dati agli stati "salvati".
(Due grafici che mi mancano).
Tramonto dell'Euro:
RispondiEliminaFig. 11: Svalutazione ed inflazione in Italia
Fig. 17: Saldo estero Gemania verso Eurozona e Paesi non Eurozona
Fig. 26: La variazione del debito pubblico, privato ed estero
Confronto tra: Fig. 23, 24 e 25 sui Saldi settoriali in Spagna, Francia e Germania
Tabella 1: Saldi commerciali bilaterali Germania
Buon Lavoro
In ordine sparso:
RispondiEliminaquesto non l'ho trovato qui, ma è piaciuto
costi politica vs costi europa
questa è commentata ma ha fatto effetto:
debito pubblico
produzione industriale
sostenibilità debito pubblico
svalutazione92 e inflazione
target2
svalutazione sterlina confrontata con interessi titoli UK
Saluti
Buongiorno a tutti
RispondiEliminaparto dicendo un ovieta', ritengo riduttivo racchiudere in 5/6 punti cio' che piu' mi ha incuriosito e spinto ad approfondire l'argomento EURO, come ben sapete l'argomento e' complesso e ampio, il che implica una questione che spesso viene trascurata, NON SI PUO' PRESCINDERE DALLA COMPETENZA, che di certo ha Alberto Bagnai, quindi dal basso della mia incompetenza riassumo (con seria difficolta', dato che come detto sopra...)alcuni punti tratti dal bellisimo libro di Alberto molto importanti ;
1)FIG. 11, pag 72-Svalutazione e inflazione in Italia :1960-2009
2)FIG. 26, pag 148- La variazione del debito pubblico, privato e estero dal 1999 al 2007
3)Fig. 37, pag 209-Produttivita' media del lavoro, salario reale e inflazione(1970-2009)
4)TAB 4, pag 223- Il rapporto tra saldo del bilancio pubblico e Pil nei principali paesi dell'Eurozona
5)FIG 39, pag 227-Salari,produttivita' e costo del lavoro in Germania (1999-2008)
Buon fine settimana a tutti !!!
Dal libro:
RispondiElimina1) Figura 3 – Il rapporto debito/Pil in Italia.
2) Figura 31 – Il tasso di interesse reale medio sul debito pubblico italiano.
3) Tabella 3 – La crescita italiana e le sue componenti.
4) Figura 19 – I saldi delle partite correnti in alcuni Paesi dell’Eurozona (punti di Pil)
5) Figura 26 – La variazione del debito pubblico, privato e estero dal 1999 al 2007 (punti di Pil)
Scusate, ma non basta essere registrato su google? Volevo capire come registrarsi sul blog. È' una mezza mattinata che navigo nel sito ma no trovo come fare. Anticipatamente ringrazio
RispondiEliminaanni buttati
RispondiEliminadebiti privato e pubbl./PIL
debito/credito estero
incremento del debito 2000 2007
Buongiorno Professore, buongiorno a tutti gli altri,
RispondiEliminaquesto è il mio primo commento dopo essere stato un assiduo lettore del blog per circa 6 mesi, ringraziando innanzitutto il prof per tutte le informazioni fornite, grazie alle quali ho un'idea più precisa di quanto sta accadendo, da profano in materia economica (sono un povero PhD in ingegneria) direi che il terzo grafico (quello del confronto tra produttività del lavoro e cambio lira/ecu tra il 1970 ed il 2010) contenuto nel post "Declino, produttività, flessibilità, euro: il mio primo maggio." possa risultare molto "evocativo" per chi, come me, non ha una formazione in materia economica.
Devi scusarmi ma degli "io monolitici" ho sempre nutrito un certo timore. E, visto che siamo tra "uomini di mondo", spero di non dover essere chiamato ad argomentarne il motivo.
RispondiEliminaAdieu et bonne chance avec la musique.
(carlo quello del flauto)
1)Figura 23 e 25 del libro, riguarda i saldi settoriali rispettivamente di Spagna e Germania in un regime monetario fisso.
RispondiElimina2)Saldi Target2
3)Un Fiore sulla mia Tomba di Byoblu
4)Figura 30 del libro,riguarda l'incremento del debito privato prima della crisi e del debito pubblico dopo la crisi
5)Figura 33 del libro, riguarda la crescita del debito pubblico prima e dopo il divorzio.
La primissima cosa che mi ha colpito del libro è sapere che la causa della crisi non è il debito pubblico, come ci viene sbandierato dai quattro punti cardinali, da tutte le tv all’unisono (compreso il misero SERVIZIO PUBBLICO DI MICHELE SANTORINI)
RispondiEliminaLa seconda cosa è stato il Ciclo di Frenkel (la metafora della storia d’amore centro-periferia è straordinaria)
Poi cito in ordine dal libro:
• I saldi settoriali in Italia (2000-2012)
• Il credito / debito estero netto di alcuni Paesi Eurozona
• I saldi commerciali bilaterali della Germania dal 1999 1l 2007
• Ciclo di Frenkel e saldi settoriali in Spagna
• Variazione del debito pubblico e privato ed estero dal 1999 al 2007
• Incremento del debito privato prima della crisi e del debito pubblico dopo la crisi
• Incremento dei tassi d’interesse dopo il divorzio Tesoro Banca d’Italia
Li abbiamo scoperti e li sgomineremo, la gente comincia ad essere disperata e sempre più sospettosa e irascibile.
Il grande ALBERT SHERLOCK HOLMES BAGNAI ha individuato l’inganno, ha le prove, le testimonianze, i dati, i grafici, la giustizia dovrà fare il suo corso !!!
E NOI LO SEGUIREMO !!!
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaPropongo questi 5.
1. Variazione debito pubblico e variazione debito estero dei PIIGS nel periodo precedente alla crisi.
2. Andamento (crescente) della corruzione e del debito pubblico (decrescente) nel periodo precedente alla crisi.
3. Andamento del PIL, indice dei prezzi al consumo della Polonia durante la crisi.
4. Competitività di Italia e Germania dal 1990 al 2012.
5. Quota salari su PIL e inflazione in Italia (anni 1960-2012).
Saluti.
Mi sono iscritto adesso adesso, semplicemente non ci avevo mai fatto caso.
RispondiEliminaLa sua è una domanda difficile per uno come me che ha una vera fascinazione per i grafici, comunque direi
Target 2 e quello a pag.203 del libro, inflazione e M3.
Cordiali saluti
inflazione e quota salari
RispondiEliminaIo penso che i grafici di maggiore impatto siano:
RispondiElimina-FIG. 11, pag. 72: Svalutazione e inflazione in Italia: 1960-2009.
-FIG. 26, pag. 148: La variazione del debito pubblico, privato e estero dal 1999 al 2007.
-FIG. 35, pag. 204: Tasso di crescita della massa monetaria (M3) e inflazione nell'Eurozona.
-FIG. 37, pag. 209: Produttività media del lavoro, salario reale e inflazione (1970-2009).
-FIG. 40, pag. 290: Differenziale inflazione cumulato e svalutazione in sei cicli di Frenkel.
-FIG. 41, pag. 293: Svalutazione e inflazione media nei tre anni successivi.
-DIAPOSITIVE: Trasferimento della svalutazione sull'inflazione (da
Goldfajn e Werlang, 2000)
Ciao Alberto ti do tre indicazioni "testate" per così dire tra i "dottor Livore e le Anime belle"delle mie zone come li definisci tu, due li hai mostrati Pescara a dicembre 2012 uno quello che mostrava la sostenibilità dei debiti sovrani "the So indicator for Ue Countries 2009-202" e l'altro quello che tiene conto dell'invecchiamento della popolazione. Il terzo è questo http://www.byoblu.com/post/2012/10/18/Un-fiore-sulla-mia-tomba.aspx
RispondiEliminaPiù che una classifica un percorso di sintesi.
RispondiElimina-Sul debito pubblico che non è il problema: fig.: 1, pag.: 28;
-Sulle reali cause della crisi: fig.: 2, pag.: 29;
-Sulla relazione deterministica fra le dinamiche import-export di beni e servizi e le dinamiche import-export di capitali: fig.: 7, pag.: 49;
-Sull’inesistenza del legame tra svalutazione ed inflazione: fig.: 11, pag.: 72;
-Sul conflitto distributivo a partire dagli anni ‘80 : fig.: 32, pag.: 190;
-Sulla corruzione, le regole dell'Unione europea e la tangente “ingegnerizzata”: fig.: 42, pag.: 308.
- "Gli americani hanno paura che l'Euro scalzi il Dollaro" come evidente in Figura 5 pag.36 "per non parlare della fifa che mettiamo alla Cina."
RispondiElimina- "i tedeschi sono più bravi" a tenere inflazione e salari reali più bassi degli altri, con questo brillante risultato (@ @).
In questi squilibri un ruolo determinante è stato svolto dall'indebitamento(pubblico ovviamente, giustificando le premurose contromisure del fiscal compact) di cui si ha piena evidenza nei saldi settoriali della Spagna in figura 23 pag. 144, e nella comparazione dei saldi in figura 26 pag. 148.
Sono in ritardo, ma nel fine settimana sono rapita dai figli.
RispondiEliminaEcco i miei grafici preferiti:
1 libro pag 207
2 libro pag 190
3 pag 144
4 pag 72
5 pag 49
Scusa per la sintesi estrema
Data la solita cantilena pudina, per antitesi, i grafici per me più rappresentativi sono, per ordine d'importanza (divisi in categorie):
RispondiEliminaA. Interessi e debito pubblico
1. Il tasso di interesse reale medio sul debito pubblico (fig. 31 pag. 188);
2. come conseguenza del punto 1, Il rapporto debito/Pil in Italia (fig. 3 pag. 30);
3. La variazione del debito pubblico, privato e estero dal 1999 al 2007 (punti di Pil) (fig. 26 pag. 148);
4. Il fabbisogno totale, la spesa per interessi, e il fabbisogno primario in Italia, 1960-2010 (punti di Pil) (fig. 32 pag. 190);
5. Avanzo primario nei Paesi dell'Eurozona (media 1999-2008; punti di Pil) (fig. 45 pag. 353).
B. Cambio e partite correnti
1. Il cambio effettivo nominale e reale e il saldo delle partite correnti in Italia (fig. 12 pag. 76);
2. Partite correnti in alcuni Paesi dell'Eurozona, 1980-2011 (miliardi di dollari) (fig. 10 pag. 66).
C. Produttività del lavoro
Produttività media del lavoro (indice, 1970=100) tenendo presente le flessioni a causa dell'irrigidimento del cambio (SME, SME credibile, euro) (fig. 4 pag. 34).
D.Inflazione
1. In prima posizione bastano due dati: svalutazione della lira nel '92 del 20% e disinflazione dal 5 al 4,5%;
2. Differenziale di inflazione cumulato e svalutazione in sei cicli di Frenkel (fig. 40 pag. 290);
3. Svalutazione e inflazione media nei tre anni successivi. (fig. 41 pag. 293);
4.Il tasso di crescita della massa monetaria (M3) e l'inflazione nell'Eurozona (1999-2010) (fig. 35 pag. 204);
5. Inflazione e disoccupazione (1970-2009) (fig. 36 pag. 207).
E. Corruzione
L'indicatore di corruzione per l'Italia (fig. 42 pag. 308)
In questa maniera a seconda del contesto (delle obiezioni e delle domande) si sceglie il grafico più appropriato (basterebbero i primi di ciascuna categoria, ma eventualmente si approfondisce e dirama il discorso allargandosi sugli altri).
In colpevole ritardo, my five cents:
RispondiEliminaDal suo libro:
Tabella 1, saldi commerciali bilaterali della Germania
Figura 39, salari produttività e costo del lavoro in Germania
Figura 41 svalutazione e inflazione
Dal Blog:
Produttività Italia-Francia-Germania, dal post del primo Maggio
Saldi Target2
spero di essere ancora in tempo per dare un mio contributo...vista l'assoluta mancanza di conoscenza dell'argomento proporrei TARGET 2;
RispondiEliminain piu' i grafici de " la prevalenza del declino" che , non a caso, e' uno dei post piu' commentati del blog.
saluti
Scusate il ritardo
RispondiEliminafig 11 pg. 72 (svalutazione e inflazione in Italia);
fig. 22 pg. 116 (sei decenni di esportazioni mondiali);
fig. 32 pg. 190 (fabbisogno totale, spesa per interessi e fabbisogno in ITA 1960-2010);
fig. 35 pg. 204 (tasso di crescita M3 e inflazione nell'Eurozona 1999-2010);
fig. 45 pg. 353 (avanzo primario nei paesi Eurozona).
E a margine quel paio pubblicati sul Fiscal Sustainability Report del 2012 della Commissione Europea
Credo che il luogocomunismo sia il principale nemico. Quindi privilegio i grafici a mio avviso più adatti ad abbattere il luoghi comuni. Mi riferisco alla prima edizione del tramonto dell'euro.
RispondiEliminaFig. 4 pag. 34: contro quelli che sostengono che le svalutazioni sono dannose perché facile alternativa agli aumenti di competitività. In Italia la calma piatta per la produttività è arrivata con l'euro.
Fig. 11 pag.72: fin troppo ovvio. Contro quelli che sostengono che svalutazione=inflazione.
Fig. 26 pag.148. Per sbugiardare coloro che sostenevano che saremmo finiti come la Grecia. Invece non siamo finiti come la Grecia, anche se il debito pubblico è aumentato e con esso il rapporto debito/PIL. Il grafico in oggetto dovrebbe suggerire il motivo.
Poi suggerirei il grafico a pagina 49 figura 7. Ma ritengo che non sia immediato come gli altri.
Domanda da 1 miliardo di fiorini!
RispondiEliminaCi provo.
Partiamo dalle obiezioni piddinoidi più frequenti:
1 - oddio la svalutazioneinflazione
2 - la colpa è del debito pubblico
3 - i tedeschi sono più bravi
Per smontarle i miei preferiti sono:
1a - andamento di svalutazione e inflazione dal 1970, con lo zoom sulla svalutazione del '92
1b - andamento di inflazione e salari reali
2a - grafico sui livelli di debito dei vari paesi europei in crisi
2b - grafico sui livelli di debito pubblico, privato ed estero
2c - andamento del debito pubblico italiano dal 1960
3a - andamento della produttività italiana e tedesca
Anche i saldi target2 sono molto belli, ma è meglio chiamarli con un nome meno misterioso, come 'i crediti tedeschi e i debiti di tutti gli altri'.
Mi piace tanto anche l'andamento di massa monetaria e inflazione ma non sempre riesco a farlo capire con tutte quelle linee...
Basta per un 18?
Con un ctrl-f ne ho trovati 15, ma ribadisco, da homo de sinistra, inflazione e quota salari... quando penso a quel grafico mi immagino una bimba di sei anni che da un calcio nelle noci (o noccioline) a Scalfarotto!
RispondiEliminaPer dare il mio piccolo contributo, direi che i grafici fondamentali sono tre:
RispondiElimina1) Andamento del debito pubblico dall'anno del divorzio.
2) Partite correnti dei paesi europei nell'era dell'euro.
3) Produttività industriale Italia-Germania dallo SME ad oggi.
Voilà da lettore fisso a membro!
RispondiEliminaLa mia lista:
1- figura 4 libro p. 34 produttività Ita/Ger
2- figura 9 libro p. 66 saldo partite correnti Ger/PIIGS o figura 10 p. 68 debito estero netto Ger/PIIGS (ambedue danno un colpo d'occhio su chi guadagna e chi perde in EU)
3- figura 26 libro p. 148 variazione debito pubblico, privato e estero paesi UE
4- figura 37 libro p. 209 produttività media, salario reale e inflazione o figura 38 p. 211 quota salari/inflazione
5- Post "Declino, produttività, ..." grafico produttività/tasso di cambio
6- figura 32 libro p. 190 fabbisogno totale, spesa interessi e fabbisogno primario.
Anch'io aggiungo il rapporto del 2012 sulla sostenibilità del debito pubblico: ho visto che fa un grande effetto.
A disposizione!
dinamica dei "debbbbiti" privati pub/priv/estero pg 148
RispondiEliminaproduttività pg 34
spesa pubblica al bar dello sport (è rivelazione...)
svalutazione = inflazione (post '92)
grafico del deb pubblico comparato dove si vede la germania fare lo scatto da 61 a 80!
posso fare una gentile richiesta che bonifichi il terreno fertile ai piddini di razza?
ma che "chazzo" è "l'unione bancaria"?
io non l ho capita....
Purtroppo non ho con me il libro per potervi fare riferimento, quindi vado un po’ a memoria, un po’ a veloce ripasso dei post.
RispondiElimina• Variazioni degli stock di debito (in punti di PIL) pubblico e privato per paesi Eurozona (a me personalmente ha impressionato che nei paesi periferici il debito pubblico dal 1999 al 2007 fosse stazionario se non addirittura in diminuzione, mentre il debito privato, principalmente estero, fosse in vertiginoso aumento; e poi è quasi “eccitante” riscontrare che in Germania il debito pubblico aumentava in quegli stessi anni, in concomitanza delle riforme Hartz, sforando i parametri di Maastricht/non rispettando il Patto di stabilità …)
• Tassi di svalutazione effettiva e di inflazione in Italia (a partire dagli anni ’70)
• Saldi commerciali della Germania nei confronto del blocco Eurozona e del blocco Non Eurozona
• Salari reali – redditi unitari da lavoro dipendente deflazionati con l’IPC in Italia e in Germania (e noi italiani dovremmo prendere come modello i tedeschi nel senso che non dovremmo pretendere di beneficiare di aumenti di produttività?)
Un grafico molto efficace imvho http://www.comedonchisciotte.org/images/indice-de-la-production-industrielle.png
RispondiEliminaFigura 3 rapporto debito/PIL
RispondiEliminasaldi Target2
Fig. 37 pag. 209 produttività, salario reale, inflazione
Fig 41 svalutazione e inflazione
Fig 23 o simili x spiegare il ciclo di Frenkel.
I grafici che per me sarebbero importanti sono i seguenti:
RispondiElimina1) produzione industriale europea dal 1970 al 2012, per meglio capire l'evoluzione produttiva in europa, ed i discostamenti tra il nord e il sud;
2) rapporto europea tra il pil ed i salari medi, sempre per significare i discostamente tra sud e nord europea, e specialmente per sottolineare la scorrettezza di alcuni consociati rispetto all'allineamento normativo sulle politiche economiche salariali dell'unione;
3) pil italiano dal dopoguerra al 2012, per significare la continua crescita che prosegue sino agli anni "90 e rallenta dal 2000 in poi, a motivo dell'unione monetaria;
4) grafici dei saldi settoriali per ciascuno dei consociati europei, per significra che i programmi di austerità imposti non servono a risolvere i problemi dei Pigs, problemi che potrebbero risolversi solo con l'aggiustamento valutario (che nun se può fare).
Ciao
Mi scuso, ma ogni tanto non mi funzionano l'accesso ai commenti e alla posta.
RispondiEliminaForse ripeto quanto già detto. Questi sono quelli principali che ho utilizzato:
- Debito pubblico/PIL 1999, 2007 e 2011 paesi eurozona
- Fig 26 pg 148 Tramonto
- Fig 3 e 1 La crisi, la svendita, e mi’ cuggino.
- Fig 10 pg 68
- Fig 32 pg 190
- Svalutazione e inflazione
- Svalutazione e disoccupazione
- Grafico Byoblu costi della politica vs costi dell'europa.
E' stato molto utile il ciclo di Frenkel.
Ne ho scritti troppi...
1. Gli anni buttati (PIL pro-capite reale negli ultimi 30 anni)
RispondiElimina2. Il nostro debito pubblico é super sostenibile !!
3. Indipendenza dell'inflazione rispetto alla svalutazione
4. Produttività media del lavoro Italia vs. Germania
5. I costi della politica e della corruzione vs. I costi del FISCAL COMPACT E MES !!!
Eccomi, dopo la banda come sempre...
RispondiElimina1) fig. 9 - pag.66 Partite correnti
Questo mi ha trasmesso l'idea di pericolo, la sensazione che questa crisi non è come le altre.
2) fig. 39 / tab.5 - pag.226/7 Salari e produttività in Germania
Questa mi ha portato alla produzione di una "importante" quantità di bile; mi sono accorto che qualcuno ha giocato sporco e la cosa continua, dopo tutto questo tempo, a non andarmi giù. E mi fermo qui perché, come si dice dalle mie parti, "mi si chiude la vena"...
Prof, non vedo il mio piccolo contributo alla causa. Forse è andato perso: poco male perché in definitiva era in linea con quanto già postato da altri. Come Osvaldo b. ritengo il report del 2012 molto di presa per quelli che temono il collasso dello Stato. Ci tenevo solo a far sapere che sono a disposizione. Siamo tutti fiduciosi.
RispondiEliminaIo ne ho sempre uno in particolare in mente ed è quello sull'andamento della produttività Germania e italia che fa vedere come quando eravamo "liberi" e non vincolati non avevamo nulla da invidiare ai nostri cari teteschi! ;-)
RispondiEliminaForse sono un OT ma secondo me il romanzo di "centro e periferia" semplificato e sintetizzato (diciamo per essere facilmente spiegato in 3 minuti) sarebbe fantastico....Al profano (od al Piddino) non sembra anti euro di per se quindi mantiene l'attenzione, è completo, è sovrapponibile da chiunque alla propria vita attuale e del recente passato....e sopratutto colpisce per la sua semplicità e linearità...una storia difficilmente contestabile da chiunque.
RispondiEliminaEccomi.
RispondiElimina1)Ciclo di Frenkel
2)Raffronto paesi EU sulla spese pubblica corrente/Pil 1999/2007
3)Aumento debito pubblico dopo il divorzio Banca d'Italia-Tesoro
4)Produttività media lavoro Germania Italia
5)Costi della politica e costi dell'Europa (Fiscal Compact e Mes)
Vorrei aggiungere questo grafico che ho visto proprio oggi, descrive uno studio circa la sostenibilità del debito pubblico in Europa, lo studio è della Neue Zürcher Zeitung, che tiene conto del defit pubblico implicito ed esplicito, e quest'ultimo esamina anche le spese future di uno stato, ad esempio quelle relative alla spesa pensionistica:
RispondiEliminahttp://www.nzz.ch/aktuell/wirtschaft/wirtschaftsnachrichten/der-staatsschulden-eisberg-1.17962104
Mi ero sempre chiesto in base a quale assurdo criterio si fosse stabilito che l'economia di tutte le nazioni aderenti all'EZ dovessero agonizzare entro i limiti succitati, senza trovare una risposta plausibile. Poi l'ho trovata leggendo l'articolo in cui si evidenzia «l’idiozia di Maastricht: dettare implicitamente un valore del tasso di crescita, inchiodato al 5.26% per decreto, come se la crescita fosse un dato esogeno. Ma la crescita esogena non lo è, e si si discosta dal valore implicitamente decretato da Maastricht sono dolori, perché matematica vuole che ci siano solo due alternative: o si accetta che il rapporto debito/Pil sfori il 60% (e questa è stata la strada scelta all’inizio), o si impone che il rapporto fabbisogno/Pil sia inferiore al 3% (e questa è stata la strada scelta dal Fiscal compact in poi)».
RispondiEliminaBuongiorno prof., chiedo scusa per il ritardo, dal mio punto di vista sarebbe interessante precisare ciò che si evince dal grafico in figura 42 a pag.308 fonte Banca Mondiale, ossia che il vincolo esterno, in questo caso rappresentato dall'UE, non ha affatto protetto l'Italia dalla corruzione, ma, al contrario, pare addirittura averne favorito l'aumento, in particolare dal momento in cui il nostro Paese è entrato nell'area euro, e sembra trattarsi di un fenomeno bipartisan, facendo pensare quindi a un problema strutturale.
RispondiEliminaIl grafico che mi ha armato definitivamente è quello degli "indici dei salari reali e della produttività media del lavoro", nel post sulla produttività e flessibilità; a seguire il grafico sulla sostenibilità del debito pubblico, un vero e proprio ortottericida...
RispondiEliminaLe argomentazioni più pungenti nel libro sono state:
1) ciclo Frenkel;
2)tutto ciò che concerne il fatto che svalutando si diventa ciechi;
3)il "tutti sapevano" perchè invece prima presupponevo una certa ingenuità nella classe dirigente nel perseguire il Fogno
4)teoria delle aree valutarie ottimali
A proposito di sintesi, ho messo insieme questo: Storify sul luogocomunismo, magari non le serve stavolta ma in futuro chissa'! (Se ho scritto idiozie o imprecisioni me lo dica che rettifico :P)
RispondiEliminaProfessore, io vorrei continuare a seguirla e avere la possibilità di commentare, ma non riesco a capire come iscrivermi, visto che quando ci provo si apre una finestra che mi dice che il proprietario del blog non mi consente l'accesso.
RispondiEliminaCome si fa per registrarsi?
Grazie e saluti
Ho il tuo stesso problema e anke io chiedo aiuto! Da dove ci si registra? Dono due giorni che gito a vuoto nel blog.
EliminaPotete aiutarmi/aiutarci?
Sotto a "Unisciti a questo sito" dopo le icone c'è "sei già membro? Accedi" ecco cliccare su accedi. Provate e vedrete che vi registrerete.
EliminaScusa ho sbagliato l'indicazione devi cliccare su "Unisciti a questo sito". "Sei già membro? Accedi" serve se appunto sei già iscritto. Unisciti a questo sito si trova sotto alla dicitura Lettori Fissi.
EliminaPerò se clicco lì compare una finestra che mi dice che il proprietario del blog non mi consente di unirmi a questo sito.
EliminaQuindi non riesco a procedere e vorrei sapere come devo fare perchè vorrei poter continuare a partecipare ai commenti.
Grazie fiore!! Ci ho messo due giorni.... ma l'ho trovato!
EliminaNon sò se faremo commenti però da questo momento ci siamo anche noi. La seguiamo "io e mia moglie " da più di un anno ,con immensa stima per quello che stà facendo . Grazie e saluti
RispondiEliminaDopo qualche giorno ecco la lista
RispondiElimina1) Ciclo di Frenkel
2) Sostenibilità debito pubblico breve/medio-lungo periodo
3) Andamento debito pubblico pre e post divorzio Banca D'Italia Tesoro
4) Produzione industriale Italia vs Germania dopo entrata nell'€
5) Svalutazione e tassi d'inflazione 1992
6) Target 2
in ordine di impatto divulgativo:
RispondiElimina1)variazione del debito pubblico, privato ed estero 1999 -2007 fig 26 del libro
2)Partite correnti in alcuni Paesi Eurozona 1980- 2011 - fig 9 libro
3)Sostenibilità debito pubblico breve/medio-lungo periodo
4)Andamento debito pubblico pre e post divorzio Banca D'Italia Tesoro
5) svalutazione ed inflazione medi nei 3 anni successivi -fig 41 libro
6)Costi della politica vs costi dell'Europa (Fiscal Compact e Mes) da Byoblu blog
Caro Profe,
RispondiEliminaSono arrivato a metà del suo bel libro (il tramonto) e il grafico che mi ha emozzzzionato di più, finora, è quello relativo a INFLAZIONE vs. DISOCCUPAZIONE (pag 207, fig. 36)
GRAZIE!!!
Oltre a tutti i grafici già segnalati da altri lettori, vorrei segnalare questo: Il_grande_bluff
RispondiEliminache mostra bene il crollo della produzione industriale in Italia.
Appena ne trovo uno con le serie storiche dal 92 in poi (o provo a costruirlo) lo linko.
Buona vita
Guglielmo
Continuo a seguire questo vecchio post. Aggiungerei questo grafico:
RispondiEliminaFiducia degli imprenditori_2002-2012
Mi sono unita al sito. E' circa un anno che leggo assiduamente, con qualche periodo di assenza giustificata.
RispondiEliminaCi sono e per quanto mi riguarda il sito da assuefazione.
Buongiorno Prof, chiedo scusa per il ritardo nel pubblicare il post ma mi pareva che tutti i grafici più interessanti fossero già stati richiesti e non mi sembrava il caso di scrivere doppioni.
RispondiEliminaNelle mie lunghe chiacchierate e spiegazioni a piddini, 5stellini e liberisti sboldrinati parecchi concetti e dati sono riuscito a farli passare, ma mi sono accorto che c'è un punto che spaventa molto e su cui c'è molta ignoranza, e tra gli ignoranti mi ci metto dentro a pieno titolo: quali importanti unioni monetarie si sono sciolte negli ultimi decenni, diciamo dopo l'uscita dal gold standard? Nel libro e nei suoi interventi cita spesso "un centinaio di casi nell'ultimo secolo", poi ci sono esempi qua e là di Russia, Thailandia, Cile...ma è inutile negare che l'unico esempio che più o meno tutti conoscono è l'Argentina, sia perchè parecchi ne detenavano le obbligazioni, sia perchè ci sono ancora lontani parenti che hanno raccontato le pene passate nel periodo del "corralito". Effettivamente l'esempio argentino (anche perchè i giornali ci picchiano su tuttora collegando le problematiche al defualt del 2002) spaventa molto, e per questo molti tendono a collegare il distacco dal cambio fisso, o peggio dall'unione montaria, col default e con periodi di grandissime difficoltà economiche.
Ecco quindi la mia richiesta, senza nessuna presunzione che le vada di farlo, ma visto che ci ha chiesto cosa ci può essere utile per sostenere i nostri argomenti mi permetto di provarci: potrebbe postare una succinta tabella delle principali unione monetarie sciolte negli ultimi decenni nel mondo, con relative valute di riferimento, magari mettendo in evidenza quelle che, a differenza del caso argentino, non hanno portato al default e, se possibile, quali e quanti casi hanno portato poi nel medio termine a una crescita economica e a un miglioramento dei fondamentali?
Grazie mille e scusi la prolissità
pag.53,saldi settoriali
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