L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Voleva essere una battuta... non nient'altro rispetto a niente ma nient'altro rispetto al molto già fatto e già in divenire :)
Però sono curioso di sapere quanto è impegnativo questo niente.
"lo spazio politico per un'alternativa non esiste" (commento sotto)
A me sembra che esista la domanda potenziale per una alternativa, domanda che non può diventare effettiva per mancanza di offerta. Non è neanche una novità, ognuno (dei lettori del blog, almeno) potrà far risalire la sua constatazione di questo fatto a un tempo più o meno remoto.
Comunque io voto sicuramente, chi non lo so ma voto, magari la lista surrealista "io non voto" :)
"visto che non volete andare su twitter" (commento sotto)
Ho capito cosa fare: ASPETTIAMO CHE LA SSTORIA COMPIA IL SUO PERCORSO !!!! Personalmente però mi spiace molto per i miei amici (e famigliari) piddini che non riesco a far ragionare......
Darei una sfumatura leggermente diversa. Cerchiamo di capire quale può essere il modo corretto per influenzare il corso della Sstoria. Dopo un anno di esperienza, io so una delle poche cose che non sapevo prima (ma avrei potuto immaginarla). Dato che lo spazio politico per un'alternativa non esiste, chi ve lo propone, in questo momento, o è un dilettante o è un truffatore. Non mi riferisco a Grillo, attenzione, il quale notoriamente NON propone un'alternativa (crede nel debitopubblicobrutto come Monti). E ribadisco che se mi riferisco a Grillo NON mi riferisco agli appartenenti al movimento che per lo più mi sembrano brave persone. Mi riferisco a chi propone un'alternativa che non c'è, per poi andare a negoziare col potere piddino. Vorrei fare esempi ma non posso per carità di patria. Chi è qui da un po' saprà ben unire i puntini, no? Oppure mettetevi su twitter, lì ho meno freni inibitori!
Tra l'altro tra gli arancioni a cui credo lei si riferisca c'è anche Ferrero, ma al contrario di quel che ha detto nel famoso incontro a Casalbertone, nel loro programma non si parla di euro !!!!
Qui ho l'alternativa femminista... http://www.giornalettismo.com/archives/708783/vota-rocco-siffredi-come-presidente-del-consiglio/ Sì insomma se uno proprio lo deve prendere che lo faccia fare ad un professionista!
Ciao Monnezza, è un po' che non ti fai vedere! Senti, queste elezioni sono un giro a vuoto. Le vere elezioni sono quelle tedesche. Mi date una mano a far capire qualcosa alla gente (senza stressarvi)? Tutto qui. Uno spazio politico per l'alternativa non esiste. Non credo nei movimenti, non credo nelle iniziative fatte per raccogliere firme e organizzare comitati e banchetti.
L'alternativa non esiste! Votare per scegliere cosa? In realtà nulla si decide votando... solo una mera "illusione" da lasciare al popolo\gente per tenerla buona. Ecco cosa sono "le votazioni". Un saluto al "prof" bagnai al mio primo post. L.
@roberto b: c'ho messo un po', ma ho capito, quasi; questo non è un blog piuttosto un raduno di varia umanità con la passione dell'enigmistica, Bagnai compreso. A proposito: non è che sottintendeva anche lui? Boh! Tanto comunque nel chiuso di quella cabina...
Ecco, bravo. Chiuditi nella cabina e fai il cazzo che ti pare. Basta che tu non me lo chieda prima, e soprattutto non ce lo dica prima, né dopo. Buon divertimento. Da fare c'è tanto, cosa sia questo blog lo rende evidente, a chi ha le fette di bachelite sul cristallino non starò a ripeterlo. Non credo sia il tuo caso, fra l'altro.
Gentile professore intanto sono una donna poi mi viene in mente un mio professore di matematica che soleva dire "se sai una cosa ne sai anche parlare" in risposta ai furbetti che alle interrogazioni dicevano di conoscere il tal argomento ma di non trovare le parole per esprimerlo. Ecco: io sto ancora capendo, si figuri che non ho ancora finito di leggere il suo libro, e francamente, questo riempe abbastanza lo spazio del mio personale "che fare?". Poi avrò senz'altro modo di ampliare il mio raggio d'azione. Non tema: non annoierò lei o i suoi lettori con le mie scelte o non scelte elettorali tanto più che l'argomento non interesserebbe nessuno è solo che mi da maledettamente fastidio essere costretta a finanziare i partiti anche se decidessi di non andare a votare. Allora cerco alternative al PUDE. Tutto qui. Lei però non si arrabbi che abbiamo ancora tanto da fare e comunque, grazie ancora una volta.
Fare niente, stare immobili, nello spazio tempo (fisico) della relativita' non si puo'. Anche se pensiamo di stare immobili, senza fare niente, in realta' ci stiamo muovendo nella dimensione temporale, alla velocita' della luce.... E quindi invecchiamo.
Ottima idea, una pausa ci vuole, hai fatto anche troppo, però niente "sudden stop" altrimenti ci metti in crisi anche tu perchè abbiamo importato troppo e ci eravamo abituati. Per tutti noi, piccolo Davide, hai colpito a morte il grande Golia dell'informazione 'main stream', grazie, non è cosa da poco.
La lettura rientra nel concetto di otium, e quindi è ammessa e anzi consigliata, con l'ovvia clausola che capire rimane facoltativo. Il contrario dell'otium è il negotium, che è esattamente quello che vogliono praticare i tanti barattieri del "che fare?" e delle "iniziative risolutive" (o anche solo "provocatorie"), in cerca di spazi di visibilità e di negoziazione. Sta a voi decidere. Attenti a chi vi rivolgete, però: dopo non venite a piangere da me, quando vi accorgerete di aver portato l'acqua con le orecchie a Bersani o alla Finocchiaro!
Non c'e' due senza tre: dopo Nikolaj Gavrilovič Černyševskij e quindi Vladimir Ilic Uianov, adesso abbiamo pure il "Che fare?" del professore Bagnai. Almeno e' stata una lettura piu' breve. Mi ricorda una qual certa risata in faccia a Boccia, con pero' un vago senso di disagio nel temere di essere io (e i vari lettori) al posto di Boccia, questa volta. Suppongo che sia una risposta ai "problemi scottanti del nostro movimento", eppure mi riscalderebbe il cuore capire perche' tra le varie opzioni sia la meno peggiore. Posto che l'obiettivo principale sia impossibile (votare per chi individui correttamente le cause della crisi) non sarebbero disponibili obiettivi secondari, oppure sarebbe controproducente perseguire tali obiettivi secondari? Nel tempo che io non faccio nulla, gli altri faranno a mio discapito e approfitteranno dello spazio che io lascio vuoto? Capisco anche che l'autore del blog non voglia, correttamente, trasformare l'intento divulgativo originario (gia' in se' profondamente politico) in una serie di "consigli per gli acquisti": ha insegnato un metodo ed ora ciascuno lo applichi. Ma troverei illuminante conoscere il pensiero degli altri lettori del blog: se i commenti saranno ammessi ho la sensazione che questo sara' il post con il minor rapporto "testo post"/"testo commenti".
Tu sei forse l'unica altra persona in Italia (o al mondo) a conoscere le vicende di Vera Pavlovna. E questo già significa qualcosa (intanto, probabilmente che non sei laureato in letteratura russa)! Nei prossimi giorni chiarirò il concetto, reagendo ai vostri stimoli, come sempre numerosi. Per il momento, vi regalo un mio twit (visto che non volete andare su twitter). Partiamo da lì per capire cosa fare. E di questi soggetti per qua ne son passati a frotte.
Altro "hint": lo spazio che tu lasci vuoto è quello della verità, dove attualmente non hai alcuna rappresentanza politica (fatte salve alcune squallide paraculate in fieri). Di quello spazio non approfitterà nessuno, rimane lì, intatto e incontaminato. Il tuo voto non può far nulla né per allargarlo, né per restringerlo. Quello che puoi fare per allargarlo è studiare e far studiare. Sembrava una scemenza quando la dicevo un anno fa, eppure guardate già ora come son cambiate le cose nei media...
@ubercaampagna: ho la sensazione che queste elezioni si riveleranno una perdita di tempo e di soldi (alla faccia della spesapubblicaimproduttiva), al massimo serviranno a "loro" a contarsi. Astenersi non ci regala neppure la soddisfazione di non finanziare i partiti (siamo comunque iscritti alle liste elettorali e dunque finanziatori a prescindere)e, data l'enfasi che ci stanno mettendo, e la "varietà" dell'offerta, forse la percentuale di astenuti tornerà a diminuire. Tuttavia mi sono accorta che c'è qualcuno che ha il coraggio di andare in giro a farsi prendere per folle e a suscitare lo sdegno composto del giornalista di turno. Già per questo i miei cinque euro si li meriterebbe http://www.youtube.com/watch?v=TxAnVkHgImY http://www.youtube.com/watch?v=-NCrCDSd1sA Mah!
Intanto il Cav sta studiando e cita Flaiano. "E’ sotto shock per i sondaggi che lo indicano con uno dei leaderini del centro. Mi sono ricordato Flaiano, 'qualche volta l'insuccesso dà alla testa'. Monti è molto diverso da come pensavamo e ci siamo cascati". Fonte:http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/01/12/Monti-riformisti-partiti-cooperino-dopo-voto_8061791.html
Non è necessario che tu esca di casa. Resta al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare neppure, aspetta e basta. Non aspettare neppure, sta' in completo silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per esser smascherato, non può farne a meno, in estasi ti si torcerà dinanzi.
F.Kafka - Gli aforismi di Zürau
per chi può apprezzare l'originale (io no)
Die Zürauer Aphorismen
Es ist nicht notwendig, daß du aus dem Haus gehst. Bleib bei deinem Tisch und horche. Horche nicht einmal, warte nur. Warte nicht einmal, sei völlig still und allein. Anbieten wird sich dir die Welt zur Entlarvung, sie kann nicht anders, verzückt wird sie sich vor dir winden
(godo: dedicato ai vari Lenin dei poveri, e a quelli che si recheranno scodinzolando dalla 'zdora con un pacchettino di voti legato dietro la coda. Sapeste quanti ne son passati anche da qui!...)
il pensiero umano conosce soltanto il passato....quindi il politico continuerà a proporre il solito passato con piccole modifiche...anche nella lettura del suo libro professore si continua a fare gli stessi errori del passato senza venirne a capo
nel leggere il suo libro,mi faceva rabbia osservare che i nostri governanti non hanno imparato nulla dal passato e le sue precedenti crisi.nulla di nuovo sotto il sole,il suo libro conferma il solito mantra,che il ricco non vuole cambiamenti perchè ha paura di perdere il capitale accumulato.
Venendo al sodo, vorrei conoscere le tue posizioni su "riserva frazionaria" e "signoraggio bancario": potresti farmi un sunto o indicarmi dove tu ne abbia parlato? Grazie.
Fammi capire: venire al sodo significa parlare di fesserie? Mi dispiace, questo è un sito di economia. Per gli hoax c'è quasi tutto il web. Gli austriani ti accoglieranno a braccia aperte, e anche i signoraggiai, rivenditori di Auriticchio. Have fun ma di questa roba qui non se ne parla.
Non sono sul mercato, quindi non è in discussione su quale sito io debba o non debba approdare; eventualmente - e la pongo come condizione assai remota - vorrei poter scegliere personalmente. Grazie, comunque, per la risposta "brillante", così come nel tuo stile. Continuerò, comunque, a leggerti con curiosità e interesse. Ciao e a presto (magari quando verrai a Genova).
Grazie, Marco! Questa la annovero come una risposta sensata, e te ne sono grato. Ciao e a presto. P.S. Il mio principale obiettivo esistenziale è quello di riuscire a riconoscere le cose sensate dalle minchiate; così come le persone per bene dagli stronzi (e, come sai, non è sempre facile; nè una cosa nè l'altra). Questo sia detto a parziale giustificazione della mia presenza su certi siti.
Vedi, fausto, tu parti da un presupposto che NON è quello di questo sito, cioè il presupposto che si debba aver esperienza diretta di tutto prima di formarsi un giudizio. Il noto "se non conosci non puoi ggiudicare", che abbiamo sentito pronunciare tante volte, senza chiederci però quasi mai perché chi lo pronunciava fosse invariabilmente una persona di scarsa cultura.
Il motivo è estremamente semplice.
La cultura serve appunto a costruire quei meta-strumenti di lettura critica che consentono di formare un giudizio a prescindere da una delibazione del contenuto "tecnico" dell'oggetto che ci interessa, e delle credenziali "scientifiche" dei loro autori (che pure, se correttamente lette, un qualche valore ogni tanto ce l'hanno).
Tu ti sei risentito (peggio per te) perché sostanzialmente ti ho dato del superficiale, e allora mi costringi a motivarti il mio giudizio. Basta vedere come scrivono, i signoraggiai, capisci? Basta quello, quell'agglutinato groviglio di complottismo e pseudotecnica, propugnato da persone che possono esibire come credenziale scientifica al più una supplenza al tecnico commerciale, per far capire che NON è il caso.
Ma vedi, tu sicuramente NON hai letto i Miserabili, sicuramente NON ricordi come erano scritte le lettere anonime di Thénardier, ecc.
Scusami, questo sito non è (ancora) per te (del resto, è evidente che non ti sei attenuto alla regole di consultare le istruzioni per l'uso). È per quelli che possono "gggiudicare" senza conoscere. Per quelli, cioè, che avendo perso tempo da piccoli a leggere tanti libri senza figure, oggi che il tempo è poco si possono permettere, con gli strumenti acquisiti, di leggere rapidamente la situazione, senza dare attenzione a chi non la merita.
Ma tu vai avanti così, tranquillo. Leggi tutto, eh! Ma tutto tutto tutto, sai, proprio tutto.
Oppure, se posso darti un consiglio, non leggere proprio niente di economia, e magari dai o ridai un'occhiata a Delitto e Castigo. Ti sarà molto più utile. Il nesso non si vede subito. Però c'è. Come non si vede la differenza fra nè e né. Però c'è.
Va bene: sono superficiale e non percepisco la differenza tra né e nè (insieme al resto, vabbè...), però ho posto una domanda in forma educata e, quasi, resipiscente, di fronte a cotanto sapere e "canoscenza": mi chiedo, che cosa ti costava darmi una risposta "normale"? Comunque, non ti faccio perdere altro tempo e ribadisco che mi farà piacere salutarti, quando verrai a Genova. A presto.
Carissimo, la "canoscenza" porta un po' sfiga, come probabilmente sai (meglio così per te). Qui chi sta per affondare non siamo noi, ma gli altri con chi li sostiene. Detto questo, vedo che non è possibile ricondurti alla netiquette in alcun modo: non vuoi renderti conto che chi ha parlato di cose indecenti sei tu, e che chi non obbedisce alle istruzioni per l'uso del blog si espone a una ovvia e ampiamente prevedibile sanzione. Non dovevo dire che la bufala del signoraggio è una fesseria per non irritare la tua epidermide delicata? Peccato, è andata così. Sai, io non faccio il dermatologo, faccio l'economista. Chiedo scusa.
Il mio metodo è noto e le reazioni possono essere le più diverse, ed è da quelle che si valuta la persona. Sicuramente passerò da Genova.
E' vero: non ho rispettato il precetto fondamentale per poter commentare significativamente sul tuo blog, e mi dichiaro colpevole. Sia detto per inciso, mi pento anche di aver letto, da sempre, solo pubblicazioni illustrate. Comunque, non intendevo che tu non dovessi dire che il signoraggio e' una bufala; ti chiedevo solo, innocentemente (e all' oscuro delle regole d' ingaggio del tuo blog), di spiegarmene il motivo. Stante il pregresso, mi guardo bene dal chiederti alcunche'... Voglio convincermi che tu abbia un cuore grande, anche solo per il fatto di avermi risposto sempre. Una vigorosa stretta di mano. Fausto
Sento che il rapporto sta crescendo. Circa il signoraggio, mi vedrò costretto a perderci tempo. Peccato, ci sono così tante altre cose interessanti di cui parlare... Una parte dei motivi è spiegata nel link soprastante. Ai soliti idioti che ti diranno che la moneta è "der popolo" e che quindi non è giusto che "er popolo" se la faccia prestare da una banca privata, ti consiglio di NON dire che la frase "la moneta è del popolo come l'aria" non ha senso, di NON dire che le Bance centrali sono per lo più istituti di diritto pubblico, e di NON dire che gli interessi che percepiscono sui titoli pubblici sono una partita di giro, perché i profitti delle Banche centrali vengono conferiti ai ministeri del Tesoro (e quindi il debito acquistato dalla Banca centrale è a interessi zero).
Mi dirai: perché non dirglielo? Sono ottimi argomenti! (non so se mi dirai questo, ma è la verità).
E io ti risponderò: no, NON dirglielo, perché se uno è così fesso da farsi infinocchiare dal signoraggio, allora NON potrà capirti, e tu NON hai tempo da perdere. Quindi NON parlarci.
La parola chiave è NON, NON so se si è capito.
Ma, ripeto, visto che hai letto la Divina Commedia (illustrata da Dorè, spero non da Crepax), mi aspetterei che tu capissi il senso dell'operazione, che è quello di sviare l'attenzione popolare concentrandola su un problema del quale non capisce molto, ma che offre una cosa tanto liberatoria: un nemico, il banchierecattivobrutto (meglio se ebreo, perché poi, chissà com'è, la soluzione per i signoraggisti spesso è il forno crematorio - altra cosa che dovrebbe far riflettere). Invece i problemi sono più semplici (nel senso che non c'è nessun misterioso complotto contabile) e più complessi (nel senso che la moneta in fondo c'entra poco) al tempo stesso.
Ma per questo devi leggere un libro con le figure, come il mio.
Qualche giorno fa una lettrice di questo sito, contessaelvira (4 gennaio 2013 12:39), segnalava questa istruttiva dichiarazione di Juncker, del 1999:
"Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno”. E infatti...
«All'alba del sesto anno di crisi, gli italiani appaiono sempre più scettici sulla possibilità di un'uscita rapida dalle difficoltà economiche: per i prossimi dodici mesi, secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, solo il 16% dei cittadini, la metà dello scorso anno, vede in arrivo miglioramenti per l'economia; mentre l'84% è convinto che il 2013 non porterà alcuna evoluzione positiva». Visti i tempi difficili che si annunciano, Casini, notoriamente sensibile ai valori della famiglia (le sue) avrebbe deciso di candidare come numero due alla Camera in Emilia Romagna la cognata Silvia Noè, mentre Fabrizio Anzolini, fidanzato della figlia avuta dalla prima moglie, «potrebbe strappare un seggio sicuro in Friuli Venezia Giulia». Ma questo è un altro paio di maniche.
In Lussemburgo Juncker ha ricoperto diverse cariche tra cui quella di ministro del Lavoro, ministro delegato al Bilancio, delle Finanze, del Lavoro, e infine primo ministro. Ma è stato anche governatore della Banca mondiale, poi governatore del Fmi e governatore della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), e infine, dal gennaio 2005, primo presidente permanente dell'Eurogruppo. Insomma, con un simile curriculum verrebbe da pensare che Juncker sia una specie di mandrake, uno che non sbaglia mai, l'uomo giusto al posto giusto. E invece, ascoltando le sue dichiarazioni di fine mandato, scopriamo che ha preso fischi per fiaschi e cantonate formidabili, come un Bersani o un Alfano qualsiasi.
Il "discorso di commiato" di Juncker riportato su Voci dall'estero non coglie del tutto di sorpresa chi guarda a Bruxelles con scetticismo. Però, sentirsi dire da una delle massime autorità europee che l'Ue è un coacervo di aspettative deluse e di fallimenti conclamati dà luogo ad un certo disorientamento: dal momento che Juncker è presidente dell'Eurogruppo dal 2005, viene da chiedersi, non poteva dirlo prima? Oppure è stato chiesto a mezza Europa di fare sacrifici dolorosi e umilianti, così, per vedere che effetto fanno?
C'è comunque un aspetto comico nel passaggio in cui Juncker ammonisce che il Green Party in Lussemburgo voterà contro il Trattato Fiscale perché "sono stufi di quello che vedono come un diktat tedesco". Ora, il Lussemburgo ha una superficie di 2586 km² (il 70% circa della Val d'Aosta), una popolazione di 511.840 persone, in larga parte composta da rentiers ed evasori fiscali, e un'economia sostanzialmente irrilevante. Quindi bisognerebbe spiegare come mai il Lussemburgo, almeno secondo Juncker, potrebbe decidere d'un tratto di ricusare il Fiscal compact, mentre in Italia è considerato blasfemo il solo pensarlo. Se non altro per rasserenare Bersani che, nel timore di non apparire abbastanza contemporaneo, della fedeltà al Fiscal compact ha fatto addirittura un totem.
Nel frattempo non c'è altro da fare che attendere la formazione del nuovo governo. Poi, a suon di “più Europa”, in parallelo con l'aggravarsi sistematico della crisi, la situazione evolverà da sé.
prof la metafora del fiume mi sa troppo da immobile ad aspettare gli eventi... non sarebbe meglio "fama di loro il mondo degna d'essere non lassa, misericordia e giustizia li sdegna, non ti curar di lor ma guarda e passa"?
Magari, dopo il minuto di otium, si potrebbero impiegare i restanti 1349 di quel giorno andando a fare una bella passeggiata: http://www.youtube.com/watch?v=qH8nxafgKdM
Comprendere che quel "niente" è l'atto più importante e libero che potremo esercitare, non è cosa da niente. Essersi liberato dalla logica del "menopeggio" o dai sensi di colpa nei confronti di chi ha perso la vita per la nostra costituzione e quindi per i nostri diritti, non è cosa da niente. Aver "barattato" un'inutile matita copiativa con una in grado di unire i puntini, non è cosa da niente. E tanto più si acquista consapevolezza, in altrettanta misura cresce la rabbia. Io sono incazzato nero e non sono il solo. Lavoro più di quanto il mio fisico possa, alla lunga, sopportare. E non posso fare altrimenti se voglio sopravvivere, perché per vendere ad un prezzo che la gente possa permettersi, un dipendente che possa darmi una mano non me lo posso permettere; avere capito il motivo (consapevolezza) non può che alimentare la rabbia, soprattutto quando le notizie e i media continuano con il loro logorante mantra... Perciò, per la prima volta in vita mia, saprò cosa fare quando apriranno le urne: NIENTE. E scusate se è poco...
Facciamoci due risate e un brindisi all'indipendenza della Banca d'Italia!
Scherzi a parte Professore, questi non pensano a quanto gli costeranno queste dichiarazioni tra qualche anno (ma anche adesso)?? nemmeno un pensiero sull'immagine che resterà di loro?
Quel giorno lì avrò il mio daffare a non farmi staccare troppo da qualche centinaio di pazzi furiosi in MTB che si rincorrono per una cinquantina di km lungo la golena del Po, nel Mantovano, a poca distanza dal paese di Peppone e don Camillo.. niente lo chiama lui…
Comunque l'inizio dell'anno mi ha dato una grossa soddisfazione!
Come credo molti di voi, da un anno e passa (dai mitici tempi dello Sbilifesto) sto martellando in stile "Gutta cavat lapidem" tutti quelli che mi capitano a tiro!
A due di loro, due luogocomunisti di destra, cui forse se ne aggiunge un terzo (questo è più difficile:è di sinistra), complice l’aggravarsi della situazione, sono riuscito a far vedere l'intervista di Alberto "Ce lo chiede l'Europa" . La loro reazione è stata più o meno <a href="http://www.youtube.com/watch?v=bUILuCpo9kk#t=0m45s”>questa</a>; ma sono lieto di annunciarvi che siamo due in più!
Bene, ci credereste se vi dicessi che mi sono commosso? In gran segreto, ma ... ebbene si, è successo!
Astensione mai, perché giustifica e legittima sia i montiani che tutti gli antipoliticanti che cercano vista con la camera
E' necessario e indispensabile perdere tempo, andare al seggio, esercitare il dovere civico di cui all'art.48 della Costituzione più bella del mondo (a che è servito pagare il canone per farsela raccontare da un comico, sennò?) ed ANNULLARE LA SCHEDA.
In questo caso, checché ne dicano ortotteri e similari, il voto è esercitato regolarmente e non va a contribuire alla determinazione del premio di maggioranza.
Dal momento che il leggere è compreso nell'otium, consiglio (per i pochi che non l'hanno già fatto, visto che questo è un blog di elitisti :-)) la lettura di questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Saggio_sulla_lucidit%C3%A0 (Saggio sulla lucidità, J. Saramago, 2004) in cui l'A. (proseguendo il precedente "Cecità") muove dalla situazione per cui, di fronte ad un sistema politico dominato da tre partiti (destra, centro e sinistra) in finta lotta tra loro, ma in effetti parito unico del potere, il popolo molto opportunamente comincia a votare in massa scheda bianca (fino al 70% degli aventi diritto). Il resto non è molto confortante, ma è una lettura magnifica, come spesso accade con Saramago. Besos ad Alberto!
Hai ragione. "Saggio sulla lucidità" è uno dei migliori romanzi di Saramago, per le implicazioni semplicemente rivoluzionarie che comporta quel gesto "da niente". E infatti nel libro il Potere non ha mancato di rispondere in modo terrorista con gli attentati. Credo che quel romanzo sia stato possibile per la freqentazione di Saramago col pensiero zapatista. Anche se poi lui nelle interviste ha un po' minimizzato la portata rivoluzionaria del romanzo.
@Andbuz il professore ha scritto "tonnellate" di post.. forse avrò compreso un centesimo dei suoi discorsi (professore scarso o allievo scadente? ahhaa) ma qualcosa mi viene in mente da dire in merito: 1) se percorri una strada devi attrezzarti per questa! con questo sistema siamo schiavi.. e quindi bisogna capire questi poveri uomini (si fa per dire) che devono servire il padrone e non lo Stato. e tengono famiglia poi!;
2) blocchi qualcosa e qualcun'altra si deve muovere.. se blocchi la BdI e il cambio non si devono muovere i tassi di interesse? Se aumenti la spesa pubblica aumenta il disavanzo con l'estero e peggiorano i conti!
in pratica questo pirla ha ragione.. in queste condizioni non si può fare niente a meno che si è Piddini e si aspetta Garibaldi a Marsala!
Ma ora gli ortotteri, con i loro ideologi Boeri e Cottarelli, saneranno questa ingiustizia. 900 persone staranno peggio, e 60 milioni staranno come prima, cornuti e contenti.
Nient'altro? :)
RispondiEliminaCome presto vedrai, è un programma più impegnativo di quanto non possa sembrare a prima vista.
EliminaVoleva essere una battuta... non nient'altro rispetto a niente ma nient'altro rispetto al molto già fatto e già in divenire :)
EliminaPerò sono curioso di sapere quanto è impegnativo questo niente.
"lo spazio politico per un'alternativa non esiste"
(commento sotto)
A me sembra che esista la domanda potenziale per una alternativa, domanda che non può diventare effettiva per mancanza di offerta.
Non è neanche una novità, ognuno (dei lettori del blog, almeno) potrà far risalire la sua constatazione di questo fatto a un tempo più o meno remoto.
Comunque io voto sicuramente, chi non lo so ma voto, magari la lista surrealista "io non voto" :)
"visto che non volete andare su twitter"
(commento sotto)
In effetti, no. :)
L.A.M.I.F.A.V.A. cosa prevede? Più Europa per caso? No perché - se è così - disperdo il voto su S.T.O.P.A.R.D.E.C.O.J.O.N.I.
RispondiElimina:-)
Io che sono una persona greve dico che secondo me prevede più qualcos'altro, meno europeista ma decisamente internazionale...
EliminaChe fare ?
RispondiEliminaCe l’ha detto la Fornero: “CI METTIAMO A PRENDERE IL SOLE E MANGIARE PASTA AL POMODORO”, questo lo sappiamo fare benissimo.
Ho capito cosa fare: ASPETTIAMO CHE LA SSTORIA COMPIA IL SUO PERCORSO !!!!
RispondiEliminaPersonalmente però mi spiace molto per i miei amici (e famigliari) piddini che non riesco a far ragionare......
Darei una sfumatura leggermente diversa. Cerchiamo di capire quale può essere il modo corretto per influenzare il corso della Sstoria. Dopo un anno di esperienza, io so una delle poche cose che non sapevo prima (ma avrei potuto immaginarla). Dato che lo spazio politico per un'alternativa non esiste, chi ve lo propone, in questo momento, o è un dilettante o è un truffatore. Non mi riferisco a Grillo, attenzione, il quale notoriamente NON propone un'alternativa (crede nel debitopubblicobrutto come Monti). E ribadisco che se mi riferisco a Grillo NON mi riferisco agli appartenenti al movimento che per lo più mi sembrano brave persone. Mi riferisco a chi propone un'alternativa che non c'è, per poi andare a negoziare col potere piddino. Vorrei fare esempi ma non posso per carità di patria. Chi è qui da un po' saprà ben unire i puntini, no? Oppure mettetevi su twitter, lì ho meno freni inibitori!
EliminaTra l'altro tra gli arancioni a cui credo lei si riferisca c'è anche Ferrero, ma al contrario di quel che ha detto nel famoso incontro a Casalbertone, nel loro programma non si parla di euro !!!!
EliminaQui ho l'alternativa femminista... http://www.giornalettismo.com/archives/708783/vota-rocco-siffredi-come-presidente-del-consiglio/ Sì insomma se uno proprio lo deve prendere che lo faccia fare ad un professionista!
RispondiElimina:DD già... aspetta e vedrai il fiume portare il corpo del tuo nemico. aspetta, aspetta. E spera. E aspetta...
RispondiEliminaCiao Monnezza, è un po' che non ti fai vedere! Senti, queste elezioni sono un giro a vuoto. Le vere elezioni sono quelle tedesche. Mi date una mano a far capire qualcosa alla gente (senza stressarvi)? Tutto qui. Uno spazio politico per l'alternativa non esiste. Non credo nei movimenti, non credo nelle iniziative fatte per raccogliere firme e organizzare comitati e banchetti.
EliminaL'alternativa non esiste! Votare per scegliere cosa? In realtà nulla si decide votando... solo una mera "illusione" da lasciare al popolo\gente per tenerla buona. Ecco cosa sono "le votazioni".
EliminaUn saluto al "prof" bagnai al mio primo post.
L.
Stanno fando tutto loro.
RispondiEliminaGrazie Prof. Alberto Bagnai, lei è Chiarissimo.
L'unica cosa che si può fare è condividere l'informazione con chi se la merita. Attendendo i Galli...
RispondiEliminaЧто делать?
RispondiEliminaFischia il vento...
Elimina@roberto b: c'ho messo un po', ma ho capito, quasi; questo non è un blog piuttosto un raduno di varia umanità con la passione dell'enigmistica, Bagnai compreso. A proposito: non è che sottintendeva anche lui?
EliminaBoh!
Tanto comunque nel chiuso di quella cabina...
Ecco, bravo. Chiuditi nella cabina e fai il cazzo che ti pare. Basta che tu non me lo chieda prima, e soprattutto non ce lo dica prima, né dopo. Buon divertimento. Da fare c'è tanto, cosa sia questo blog lo rende evidente, a chi ha le fette di bachelite sul cristallino non starò a ripeterlo. Non credo sia il tuo caso, fra l'altro.
EliminaGentile professore intanto sono una donna poi mi viene in mente un mio professore di matematica che soleva dire "se sai una cosa ne sai anche parlare" in risposta ai furbetti che alle interrogazioni dicevano di conoscere il tal argomento ma di non trovare le parole per esprimerlo. Ecco: io sto ancora capendo, si figuri che non ho ancora finito di leggere il suo libro, e francamente, questo riempe abbastanza lo spazio del mio personale "che fare?". Poi avrò senz'altro modo di ampliare il mio raggio d'azione.
EliminaNon tema: non annoierò lei o i suoi lettori con le mie scelte o non scelte elettorali tanto più che l'argomento non interesserebbe nessuno è solo che mi da maledettamente fastidio essere costretta a finanziare i partiti anche se decidessi di non andare a votare. Allora cerco alternative al PUDE. Tutto qui.
Lei però non si arrabbi che abbiamo ancora tanto da fare e comunque, grazie ancora una volta.
Sempre grande il Cardinali, e sempre "sulla notizia"!
RispondiEliminaDevo ancora decidere, se quello che hai postato
RispondiEliminarappresenta l'interno di un cervello piddino,
o la mia speranza per il futuro !!
Mahhhh..............
Fare niente, stare immobili, nello spazio tempo (fisico) della relativita' non si puo'.
RispondiEliminaAnche se pensiamo di stare immobili, senza fare niente, in realta' ci stiamo muovendo nella dimensione temporale, alla velocita' della luce....
E quindi invecchiamo.
Ottimo. Cercate di invecchiare bene, che come sapete a me i padri nobili e le madri nobili malvissute stanno pesantemente sui coglioni.
EliminaOttima idea, una pausa ci vuole, hai fatto anche troppo, però niente "sudden stop" altrimenti ci metti in crisi anche tu perchè abbiamo importato troppo e ci eravamo abituati. Per tutti noi, piccolo Davide, hai colpito a morte il grande Golia dell'informazione 'main stream', grazie, non è cosa da poco.
RispondiEliminaNeanche leggere il tuo libro?
RispondiEliminaLa lettura rientra nel concetto di otium, e quindi è ammessa e anzi consigliata, con l'ovvia clausola che capire rimane facoltativo. Il contrario dell'otium è il negotium, che è esattamente quello che vogliono praticare i tanti barattieri del "che fare?" e delle "iniziative risolutive" (o anche solo "provocatorie"), in cerca di spazi di visibilità e di negoziazione. Sta a voi decidere. Attenti a chi vi rivolgete, però: dopo non venite a piangere da me, quando vi accorgerete di aver portato l'acqua con le orecchie a Bersani o alla Finocchiaro!
EliminaNon c'e' due senza tre: dopo Nikolaj Gavrilovič Černyševskij e quindi Vladimir Ilic Uianov, adesso abbiamo pure il "Che fare?" del professore Bagnai. Almeno e' stata una lettura piu' breve. Mi ricorda una qual certa risata in faccia a Boccia, con pero' un vago senso di disagio nel temere di essere io (e i vari lettori) al posto di Boccia, questa volta. Suppongo che sia una risposta ai "problemi scottanti del nostro movimento", eppure mi riscalderebbe il cuore capire perche' tra le varie opzioni sia la meno peggiore. Posto che l'obiettivo principale sia impossibile (votare per chi individui correttamente le cause della crisi) non sarebbero disponibili obiettivi secondari, oppure sarebbe controproducente perseguire tali obiettivi secondari? Nel tempo che io non faccio nulla, gli altri faranno a mio discapito e approfitteranno dello spazio che io lascio vuoto? Capisco anche che l'autore del blog non voglia, correttamente, trasformare l'intento divulgativo originario (gia' in se' profondamente politico) in una serie di "consigli per gli acquisti": ha insegnato un metodo ed ora ciascuno lo applichi. Ma troverei illuminante conoscere il pensiero degli altri lettori del blog: se i commenti saranno ammessi ho la sensazione che questo sara' il post con il minor rapporto "testo post"/"testo commenti".
RispondiEliminaTu sei forse l'unica altra persona in Italia (o al mondo) a conoscere le vicende di Vera Pavlovna. E questo già significa qualcosa (intanto, probabilmente che non sei laureato in letteratura russa)! Nei prossimi giorni chiarirò il concetto, reagendo ai vostri stimoli, come sempre numerosi. Per il momento, vi regalo un mio twit (visto che non volete andare su twitter). Partiamo da lì per capire cosa fare. E di questi soggetti per qua ne son passati a frotte.
EliminaAltro "hint": lo spazio che tu lasci vuoto è quello della verità, dove attualmente non hai alcuna rappresentanza politica (fatte salve alcune squallide paraculate in fieri). Di quello spazio non approfitterà nessuno, rimane lì, intatto e incontaminato. Il tuo voto non può far nulla né per allargarlo, né per restringerlo. Quello che puoi fare per allargarlo è studiare e far studiare. Sembrava una scemenza quando la dicevo un anno fa, eppure guardate già ora come son cambiate le cose nei media...
Elimina@ubercaampagna: ho la sensazione che queste elezioni si riveleranno una perdita di tempo e di soldi (alla faccia della spesapubblicaimproduttiva), al massimo serviranno a "loro" a contarsi.
EliminaAstenersi non ci regala neppure la soddisfazione di non finanziare i partiti (siamo comunque iscritti alle liste elettorali e dunque finanziatori a prescindere)e, data l'enfasi che ci stanno mettendo, e la "varietà" dell'offerta, forse la percentuale di astenuti tornerà a diminuire.
Tuttavia mi sono accorta che c'è qualcuno che ha il coraggio di andare in giro a farsi prendere per folle e a suscitare lo sdegno composto del giornalista di turno. Già per questo i miei cinque euro si li meriterebbe
http://www.youtube.com/watch?v=TxAnVkHgImY
http://www.youtube.com/watch?v=-NCrCDSd1sA
Mah!
Intanto il Cav sta studiando e cita Flaiano.
RispondiElimina"E’ sotto shock per i sondaggi che lo indicano con uno dei leaderini del centro. Mi sono ricordato Flaiano, 'qualche volta l'insuccesso dà alla testa'. Monti è molto diverso da come pensavamo e ci siamo cascati".
Fonte:http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/01/12/Monti-riformisti-partiti-cooperino-dopo-voto_8061791.html
Non è necessario che tu esca di casa. Resta al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare neppure, aspetta e basta. Non aspettare neppure, sta' in completo silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per esser smascherato, non può farne a meno, in estasi ti si torcerà dinanzi.
RispondiEliminaF.Kafka - Gli aforismi di Zürau
per chi può apprezzare l'originale (io no)
Die Zürauer Aphorismen
Es ist nicht notwendig, daß du aus dem Haus gehst. Bleib bei deinem Tisch und horche. Horche nicht einmal, warte nur. Warte nicht einmal, sei völlig still und allein. Anbieten wird sich dir die Welt zur Entlarvung, sie kann nicht anders, verzückt wird sie sich vor dir winden
(godo: dedicato ai vari Lenin dei poveri, e a quelli che si recheranno scodinzolando dalla 'zdora con un pacchettino di voti legato dietro la coda. Sapeste quanti ne son passati anche da qui!...)
Eliminaaspettare?
RispondiEliminaaccettare?
reagire?
la vita..
il pensiero umano conosce soltanto il passato....quindi il politico continuerà a proporre il solito passato con piccole modifiche...anche nella lettura del suo libro professore si continua a fare gli stessi errori del passato senza venirne a capo
RispondiEliminaCioè? Mi stai dicendo che quella che a me sembra una tastiera è in realtà una tavoletta di creta? Ogni tanto mi sembra...
Eliminanel leggere il suo libro,mi faceva rabbia osservare che i nostri governanti non hanno imparato nulla dal passato e le sue precedenti crisi.nulla di nuovo sotto il sole,il suo libro conferma il solito mantra,che il ricco non vuole cambiamenti perchè ha paura di perdere il capitale accumulato.
EliminaFontamara...:')
RispondiEliminaVenendo al sodo, vorrei conoscere le tue posizioni su "riserva frazionaria" e "signoraggio bancario": potresti farmi un sunto o indicarmi dove tu ne abbia parlato?
RispondiEliminaGrazie.
Fammi capire: venire al sodo significa parlare di fesserie? Mi dispiace, questo è un sito di economia. Per gli hoax c'è quasi tutto il web. Gli austriani ti accoglieranno a braccia aperte, e anche i signoraggiai, rivenditori di Auriticchio. Have fun ma di questa roba qui non se ne parla.
EliminaNon sono sul mercato, quindi non è in discussione su quale sito io debba o non debba approdare; eventualmente - e la pongo come condizione assai remota - vorrei poter scegliere personalmente.
EliminaGrazie, comunque, per la risposta "brillante", così come nel tuo stile.
Continuerò, comunque, a leggerti con curiosità e interesse.
Ciao e a presto (magari quando verrai a Genova).
Caro Fausto, In Modelli empirici di aggiustamento e crescita - Appunti per un corso di macroeconomia dello sviluppo (Bagnai), c'è un interessante capitoletto, il numero 4, intitolato "Il Sistema Bancario". Consiglio ovviamente la lettura integrale del volume.
EliminaPensa, è addirittura Gratis.
Ad ogni modo il libro si trova nelle librerie online ad un prezzo irrisorio.
Magari, con un pò di buona volontà, si viene fuori dal soffocante mare delle fesserie.
Grazie, Marco!
EliminaQuesta la annovero come una risposta sensata, e te ne sono grato.
Ciao e a presto.
P.S.
Il mio principale obiettivo esistenziale è quello di riuscire a riconoscere le cose sensate dalle minchiate; così come le persone per bene dagli stronzi (e, come sai, non è sempre facile; nè una cosa nè l'altra).
Questo sia detto a parziale giustificazione della mia presenza su certi siti.
Vedi, fausto, tu parti da un presupposto che NON è quello di questo sito, cioè il presupposto che si debba aver esperienza diretta di tutto prima di formarsi un giudizio. Il noto "se non conosci non puoi ggiudicare", che abbiamo sentito pronunciare tante volte, senza chiederci però quasi mai perché chi lo pronunciava fosse invariabilmente una persona di scarsa cultura.
EliminaIl motivo è estremamente semplice.
La cultura serve appunto a costruire quei meta-strumenti di lettura critica che consentono di formare un giudizio a prescindere da una delibazione del contenuto "tecnico" dell'oggetto che ci interessa, e delle credenziali "scientifiche" dei loro autori (che pure, se correttamente lette, un qualche valore ogni tanto ce l'hanno).
Tu ti sei risentito (peggio per te) perché sostanzialmente ti ho dato del superficiale, e allora mi costringi a motivarti il mio giudizio. Basta vedere come scrivono, i signoraggiai, capisci? Basta quello, quell'agglutinato groviglio di complottismo e pseudotecnica, propugnato da persone che possono esibire come credenziale scientifica al più una supplenza al tecnico commerciale, per far capire che NON è il caso.
Ma vedi, tu sicuramente NON hai letto i Miserabili, sicuramente NON ricordi come erano scritte le lettere anonime di Thénardier, ecc.
Scusami, questo sito non è (ancora) per te (del resto, è evidente che non ti sei attenuto alla regole di consultare le istruzioni per l'uso). È per quelli che possono "gggiudicare" senza conoscere. Per quelli, cioè, che avendo perso tempo da piccoli a leggere tanti libri senza figure, oggi che il tempo è poco si possono permettere, con gli strumenti acquisiti, di leggere rapidamente la situazione, senza dare attenzione a chi non la merita.
Ma tu vai avanti così, tranquillo. Leggi tutto, eh! Ma tutto tutto tutto, sai, proprio tutto.
Oppure, se posso darti un consiglio, non leggere proprio niente di economia, e magari dai o ridai un'occhiata a Delitto e Castigo. Ti sarà molto più utile. Il nesso non si vede subito. Però c'è. Come non si vede la differenza fra nè e né. Però c'è.
Va bene: sono superficiale e non percepisco la differenza tra né e nè (insieme al resto, vabbè...), però ho posto una domanda in forma educata e, quasi, resipiscente, di fronte a cotanto sapere e "canoscenza": mi chiedo, che cosa ti costava darmi una risposta "normale"?
EliminaComunque, non ti faccio perdere altro tempo e ribadisco che mi farà piacere salutarti, quando verrai a Genova.
A presto.
Carissimo, la "canoscenza" porta un po' sfiga, come probabilmente sai (meglio così per te). Qui chi sta per affondare non siamo noi, ma gli altri con chi li sostiene. Detto questo, vedo che non è possibile ricondurti alla netiquette in alcun modo: non vuoi renderti conto che chi ha parlato di cose indecenti sei tu, e che chi non obbedisce alle istruzioni per l'uso del blog si espone a una ovvia e ampiamente prevedibile sanzione. Non dovevo dire che la bufala del signoraggio è una fesseria per non irritare la tua epidermide delicata? Peccato, è andata così. Sai, io non faccio il dermatologo, faccio l'economista. Chiedo scusa.
EliminaIl mio metodo è noto e le reazioni possono essere le più diverse, ed è da quelle che si valuta la persona. Sicuramente passerò da Genova.
E' vero: non ho rispettato il precetto fondamentale per poter commentare significativamente sul tuo blog, e mi dichiaro colpevole. Sia detto per inciso, mi pento anche di aver letto, da sempre, solo pubblicazioni illustrate. Comunque, non intendevo che tu non dovessi dire che il signoraggio e' una bufala; ti chiedevo solo, innocentemente (e all' oscuro delle regole d' ingaggio del tuo blog), di spiegarmene il motivo. Stante il pregresso, mi guardo bene dal chiederti alcunche'...
EliminaVoglio convincermi che tu abbia un cuore grande, anche solo per il fatto di avermi risposto sempre. Una vigorosa stretta di mano.
Fausto
Sento che il rapporto sta crescendo. Circa il signoraggio, mi vedrò costretto a perderci tempo. Peccato, ci sono così tante altre cose interessanti di cui parlare... Una parte dei motivi è spiegata nel link soprastante. Ai soliti idioti che ti diranno che la moneta è "der popolo" e che quindi non è giusto che "er popolo" se la faccia prestare da una banca privata, ti consiglio di NON dire che la frase "la moneta è del popolo come l'aria" non ha senso, di NON dire che le Bance centrali sono per lo più istituti di diritto pubblico, e di NON dire che gli interessi che percepiscono sui titoli pubblici sono una partita di giro, perché i profitti delle Banche centrali vengono conferiti ai ministeri del Tesoro (e quindi il debito acquistato dalla Banca centrale è a interessi zero).
EliminaMi dirai: perché non dirglielo? Sono ottimi argomenti! (non so se mi dirai questo, ma è la verità).
E io ti risponderò: no, NON dirglielo, perché se uno è così fesso da farsi infinocchiare dal signoraggio, allora NON potrà capirti, e tu NON hai tempo da perdere. Quindi NON parlarci.
La parola chiave è NON, NON so se si è capito.
Ma, ripeto, visto che hai letto la Divina Commedia (illustrata da Dorè, spero non da Crepax), mi aspetterei che tu capissi il senso dell'operazione, che è quello di sviare l'attenzione popolare concentrandola su un problema del quale non capisce molto, ma che offre una cosa tanto liberatoria: un nemico, il banchierecattivobrutto (meglio se ebreo, perché poi, chissà com'è, la soluzione per i signoraggisti spesso è il forno crematorio - altra cosa che dovrebbe far riflettere). Invece i problemi sono più semplici (nel senso che non c'è nessun misterioso complotto contabile) e più complessi (nel senso che la moneta in fondo c'entra poco) al tempo stesso.
Ma per questo devi leggere un libro con le figure, come il mio.
Grazie, Alberto!
EliminaIl tuo libro, lo sto leggendo.
Ciao e a presto.
Fausto
Qualche giorno fa una lettrice di questo sito, contessaelvira (4 gennaio 2013 12:39), segnalava questa istruttiva dichiarazione di Juncker, del 1999:
RispondiElimina"Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno”.
E infatti...
«All'alba del sesto anno di crisi, gli italiani appaiono sempre più scettici sulla possibilità di un'uscita rapida dalle difficoltà economiche: per i prossimi dodici mesi, secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, solo il 16% dei cittadini, la metà dello scorso anno, vede in arrivo miglioramenti per l'economia; mentre l'84% è convinto che il 2013 non porterà alcuna evoluzione positiva».
Visti i tempi difficili che si annunciano, Casini, notoriamente sensibile ai valori della famiglia (le sue) avrebbe deciso di candidare come numero due alla Camera in Emilia Romagna la cognata Silvia Noè, mentre Fabrizio Anzolini, fidanzato della figlia avuta dalla prima moglie, «potrebbe strappare un seggio sicuro in Friuli Venezia Giulia».
Ma questo è un altro paio di maniche.
In Lussemburgo Juncker ha ricoperto diverse cariche tra cui quella di ministro del Lavoro, ministro delegato al Bilancio, delle Finanze, del Lavoro, e infine primo ministro. Ma è stato anche governatore della Banca mondiale, poi governatore del Fmi e governatore della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), e infine, dal gennaio 2005, primo presidente permanente dell'Eurogruppo.
Insomma, con un simile curriculum verrebbe da pensare che Juncker sia una specie di mandrake, uno che non sbaglia mai, l'uomo giusto al posto giusto. E invece, ascoltando le sue dichiarazioni di fine mandato, scopriamo che ha preso fischi per fiaschi e cantonate formidabili, come un Bersani o un Alfano qualsiasi.
Il "discorso di commiato" di Juncker riportato su Voci dall'estero non coglie del tutto di sorpresa chi guarda a Bruxelles con scetticismo. Però, sentirsi dire da una delle massime autorità europee che l'Ue è un coacervo di aspettative deluse e di fallimenti conclamati dà luogo ad un certo disorientamento: dal momento che Juncker è presidente dell'Eurogruppo dal 2005, viene da chiedersi, non poteva dirlo prima? Oppure è stato chiesto a mezza Europa di fare sacrifici dolorosi e umilianti, così, per vedere che effetto fanno?
C'è comunque un aspetto comico nel passaggio in cui Juncker ammonisce che il Green Party in Lussemburgo voterà contro il Trattato Fiscale perché "sono stufi di quello che vedono come un diktat tedesco".
Ora, il Lussemburgo ha una superficie di 2586 km² (il 70% circa della Val d'Aosta), una popolazione di 511.840 persone, in larga parte composta da rentiers ed evasori fiscali, e un'economia sostanzialmente irrilevante. Quindi bisognerebbe spiegare come mai il Lussemburgo, almeno secondo Juncker, potrebbe decidere d'un tratto di ricusare il Fiscal compact, mentre in Italia è considerato blasfemo il solo pensarlo. Se non altro per rasserenare Bersani che, nel timore di non apparire abbastanza contemporaneo, della fedeltà al Fiscal compact ha fatto addirittura un totem.
Nel frattempo non c'è altro da fare che attendere la formazione del nuovo governo.
Poi, a suon di “più Europa”, in parallelo con l'aggravarsi sistematico della crisi, la situazione evolverà da sé.
prof la metafora del fiume mi sa troppo da immobile ad aspettare gli eventi... non sarebbe meglio "fama di loro il mondo degna d'essere non lassa, misericordia e giustizia li sdegna, non ti curar di lor ma guarda e passa"?
RispondiEliminaPrepariamoci per "La Dittatura dei Fatti".
RispondiEliminaChe almeno è rude quanto imparziale
Un saluto ad Alberto.
Marco Sclarandis
Magari, dopo il minuto di otium, si potrebbero impiegare i restanti 1349 di quel giorno andando a fare una bella passeggiata:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=qH8nxafgKdM
Che fare.
RispondiEliminaIo mi sbatto a far vedere cose ovvie ma rese oscure dai frequenti difetti alla vista dei concittadini.
Mi rincuora che l'interesse per i temi economici sia in aumento.
Mi deprime che buona parte dell'interesse sia rivolto a memmetisti, signoraggisti, decrescisti; gli euristi non hanno interesse ma fede...
...ma per ogni pecorella smarrita ritrovata chi se ne fotte di quattordici greggi nel burrone.
In quanto alle istituzioni sono convinto che in avanti si va col sangue, indietro col sonno.
Comprendere che quel "niente" è l'atto più importante e libero che potremo esercitare, non è cosa da niente. Essersi liberato dalla logica del "menopeggio" o dai sensi di colpa nei confronti di chi ha perso la vita per la nostra costituzione e quindi per i nostri diritti, non è cosa da niente. Aver "barattato" un'inutile matita copiativa con una in grado di unire i puntini, non è cosa da niente.
RispondiEliminaE tanto più si acquista consapevolezza, in altrettanta misura cresce la rabbia. Io sono incazzato nero e non sono il solo. Lavoro più di quanto il mio fisico possa, alla lunga, sopportare. E non posso fare altrimenti se voglio sopravvivere, perché per vendere ad un prezzo che la gente possa permettersi, un dipendente che possa darmi una mano non me lo posso permettere; avere capito il motivo (consapevolezza) non può che alimentare la rabbia, soprattutto quando le notizie e i media continuano con il loro logorante mantra...
Perciò, per la prima volta in vita mia, saprò cosa fare quando apriranno le urne: NIENTE. E scusate se è poco...
Aspettando il "big bang", io mi do all'aviazione ultraleggera. Buon divertimento!
RispondiEliminaAnche se, prof, un'analisi qua e là per aiutarci ad ingannar l'attesa e per il piacere di leggerLa, potrebbe anche dedicarcela eh...
Intanto che aspetto io mi siedo al banchetto della Trippa.... Perché si sa a votare la Trippa non si sbaglia mai !
RispondiEliminaP.S. Credo che chiunque vinca queste elezioni, ne uscirà con le ossa rotte per tutta la merda che ci farà mangiare e che poi dovrà mangiare.
Facciamoci due risate e un brindisi all'indipendenza della Banca d'Italia!
RispondiEliminaScherzi a parte Professore, questi non pensano a quanto gli costeranno queste dichiarazioni tra qualche anno (ma anche adesso)?? nemmeno un pensiero sull'immagine che resterà di loro?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/15/crisi-banca-ditalia-lausterity-uccide-leconomia-falso-mito/470877/
Saluti
Come niente? Niente i miei coglioni!
RispondiEliminaQuel giorno lì avrò il mio daffare a non farmi staccare troppo da qualche centinaio di pazzi furiosi in MTB che si rincorrono per una cinquantina di km lungo la golena del Po, nel Mantovano, a poca distanza dal paese di Peppone e don Camillo.. niente lo chiama lui…
Comunque l'inizio dell'anno mi ha dato una grossa soddisfazione!
Come credo molti di voi, da un anno e passa (dai mitici tempi dello Sbilifesto) sto martellando in stile "Gutta cavat lapidem" tutti quelli che mi capitano a tiro!
A due di loro, due luogocomunisti di destra, cui forse se ne aggiunge un terzo (questo è più difficile:è di sinistra), complice l’aggravarsi della situazione, sono riuscito a far vedere l'intervista di Alberto "Ce lo chiede l'Europa" . La loro reazione è stata più o meno <a href="http://www.youtube.com/watch?v=bUILuCpo9kk#t=0m45s”>questa</a>; ma sono lieto di annunciarvi che siamo due in più!
Bene, ci credereste se vi dicessi che mi sono commosso? In gran segreto, ma ... ebbene si, è successo!
Avrei pensato più a questa
EliminaAstensione mai, perché giustifica e legittima sia i montiani che tutti gli antipoliticanti che cercano vista con la camera
RispondiEliminaE' necessario e indispensabile perdere tempo, andare al seggio, esercitare il dovere civico di cui all'art.48 della Costituzione più bella del mondo (a che è servito pagare il canone per farsela raccontare da un comico, sennò?) ed ANNULLARE LA SCHEDA.
In questo caso, checché ne dicano ortotteri e similari, il voto è esercitato regolarmente e non va a contribuire alla determinazione del premio di maggioranza.
Dal momento che il leggere è compreso nell'otium, consiglio (per i pochi che non l'hanno già fatto, visto che questo è un blog di elitisti :-)) la lettura di questo:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Saggio_sulla_lucidit%C3%A0
(Saggio sulla lucidità, J. Saramago, 2004)
in cui l'A. (proseguendo il precedente "Cecità") muove dalla situazione per cui, di fronte ad un sistema politico dominato da tre partiti (destra, centro e sinistra) in finta lotta tra loro, ma in effetti parito unico del potere, il popolo molto opportunamente comincia a votare in massa scheda bianca (fino al 70% degli aventi diritto).
Il resto non è molto confortante, ma è una lettura magnifica, come spesso accade con Saramago.
Besos ad Alberto!
Benedetto
Hai ragione. "Saggio sulla lucidità" è uno dei migliori romanzi di Saramago, per le implicazioni semplicemente rivoluzionarie che comporta quel gesto "da niente". E infatti nel libro il Potere non ha mancato di rispondere in modo terrorista con gli attentati. Credo che quel romanzo sia stato possibile per la freqentazione di Saramago col pensiero zapatista. Anche se poi lui nelle interviste ha un po' minimizzato la portata rivoluzionaria del romanzo.
Elimina@Andbuz
RispondiEliminail professore ha scritto "tonnellate" di post.. forse avrò compreso un centesimo dei suoi discorsi (professore scarso o allievo scadente? ahhaa) ma qualcosa mi viene in mente da dire in merito:
1) se percorri una strada devi attrezzarti per questa!
con questo sistema siamo schiavi.. e quindi bisogna capire questi poveri uomini (si fa per dire) che devono servire il padrone e non lo Stato. e tengono famiglia poi!;
2) blocchi qualcosa e qualcun'altra si deve muovere.. se blocchi la BdI e il cambio non si devono muovere i tassi di interesse?
Se aumenti la spesa pubblica aumenta il disavanzo con l'estero e peggiorano i conti!
in pratica questo pirla ha ragione.. in queste condizioni non si può fare niente a meno che si è Piddini e si aspetta Garibaldi a Marsala!
Che fare?
RispondiEliminaFarsi eleggere senatore con Salvini ed intascare vitalizio.
Molto di piu' che niente, mi pare.
Ma ora gli ortotteri, con i loro ideologi Boeri e Cottarelli, saneranno questa ingiustizia. 900 persone staranno peggio, e 60 milioni staranno come prima, cornuti e contenti.
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