L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
giornata interessantissima e di grande spessore... sono molto felice di averne fatto parte! Grazie al prof Bagnai ed a tutti i relatori, ottimo lavoro ragazzi...
Un bellissimo compleanno devo dire, grazie e complimenti al cavajere nero e ai suoi prodi alleati, la battaglia contro la disinformazione mass-mediatica é stata vinta di misura ma la guerra è ancora lunga, avanti così.
Prof. Zezza il nostro David Gilmour. Avrebbe dovuto fare una presentazione di un'ora perché mi ha proprio preso e mi ha lasciato la sensazione ci fosse tanto e tanto ancora da dire. Peccato. Veramente un compleanno coi fiocchi, con tanto di gran magnate (e io che pensavo: "mboh, se annrà in mensa"). Convegno davvero interessante, con uno sguardo anche al diritto. Inoltre ho avuto il piacere di incontrare oltre il prof, il fenomenale Oscar Dabbagno (sommo vate goofynomico) e il compare Oscar Rafone (ing. Rafone)... Ovviamente tutti al tavolo dei vini
Con un po’ di ritardo la ringrazio per la piacevole, interessante e divertente giornata di Pescara, ha avuto un meritato successo, pensi che al termine della presentazione dei libri, all’uscita un signore sugli 80 anni mi ha chiesto informazioni sull’evento e quando ho fatto il suo nome mi ha detto “ah! Quello famoso dell’euro!” ed è sembrato dispiaciuto di esserselo perso. Avrei voluto stringerle la mano e mostrarle il volto di un’altra affezionata lettrice e sostenitrice ma era sempre impegnato e non ho saputo trovare il momento. Spero ci sia in futuro un’altra occasione per farlo, certo che se diventa più famoso di quello che è già oggi sarà un’impresa davvero ardua :-). Però un’osservazione vorrei fargliela, non sull’organizzazione, non sulla qualità dei contenuti, che ho molto apprezzato, ma sul modo con cui ha liquidato (anzi "sublimato", inteso come processo chimico-fisico) quel povero goffo signore (che credo avrebbe voluto vaporizzarsi per la vergogna) il quale, dopo l’intervento di Lidia Undiemi, si è andato involontariamente ad incastrare in una imbarazzante "non domanda" fuori tema e fuori luogo: la mia impressione è che quella persona ha dovuto fare un grosso sforzo per vincere la sua timidezza, e perché no anche scarsa autostima, ed intervenire, e magari inizialmente una domanda in mente l’aveva anche, ma trovandosi con il microfono in mano, vicino al tavolo dei relatori, a parlare ad una platea abbastanza numerosa è andato nel panico e forse si è sentito in dovere di meritarsi quell’attenzione, di dimostrare di esserne all’altezza, insomma gli è decisamente sfuggito il controllo della situazione e del discorso ma in lui non c’era alcuna traccia di tono saccente o arrogante; secondo me era solo ansia da prestazione e immensa paura, quindi, professore, con tutta la stima che continuo a provare per lei, credo che abbia esagerato ad umiliarlo in quel modo, forse avrebbe dovuto contare un po’ di più :-) Scusi per questa analisi psicologica per nulla scientifica, dopotutto sono ingegnere e ad ognuno il proprio mestiere. Credo che ricevere osservazioni da una persona che neanche si conosce e si "nasconde" dietro un account possa essere fastidioso, e non mi stupirei di essere un po’ maltrattata da lei, ma per favore non la consideri una critica, magari in una prossima occasione a Roma avrò modo di presentarmi. Con perenne ammirazione, Isabella.
Penso che tu abbia ragione, può darsi che io abbia esagerato. Tieni presente che se qualcuno non fosse intervenuto saremmo ancora lì ad ascoltarlo. E tieni anche presente la necessità di colpirne uno per educarne cento. Sono anche intervenuto sul Guerani, che pure un filo lo stava seguendo (però deve prendersi le sue responsabilità e venire come relatore, e lì le domande le famo noi). Però, sì, sicuramente ho esagerato. Del resto, lo sai, io sono così: arrogante coi deboli, e strisciante coi forti. Hai visto come mi inchino a Giavazzi, no? Quindi... come si dice... chi je tocca nun se 'ngrugna! Però hai ragione.
aaargh dei posti VUOTI !?!???!!
RispondiEliminaMannaggia che invidia.
RispondiEliminaTanti ma buoni!
RispondiEliminaLa mia canzone preferita... Avrei voluto esserci!
RispondiEliminanon sono venuto perchè mi è stata rifiutata l'iscrizione. ma vedo che c'erano posti liberi..
RispondiEliminaQualche assente per ragioni fisiche?
RispondiEliminagiornata interessantissima e di grande spessore...
RispondiEliminasono molto felice di averne fatto parte! Grazie al prof Bagnai ed a tutti i relatori, ottimo lavoro ragazzi...
Un ringraziamento al Prof ed a tutti i partecipanti : è stato un vero e proprio EVENTO CULTURALE.
RispondiEliminaP.S.: break caffe e pranzo PENSAVOOIGGEP assolutamente al TOP!
Un bellissimo compleanno devo dire, grazie e complimenti al cavajere nero e ai suoi prodi alleati, la battaglia contro la disinformazione mass-mediatica é stata vinta di misura ma la guerra è ancora lunga, avanti così.
RispondiEliminaProf. Zezza il nostro David Gilmour. Avrebbe dovuto fare una presentazione di un'ora perché mi ha proprio preso e mi ha lasciato la sensazione ci fosse tanto e tanto ancora da dire. Peccato.
RispondiEliminaVeramente un compleanno coi fiocchi, con tanto di gran magnate (e io che pensavo: "mboh, se annrà in mensa"). Convegno davvero interessante, con uno sguardo anche al diritto.
Inoltre ho avuto il piacere di incontrare oltre il prof, il fenomenale Oscar Dabbagno (sommo vate goofynomico) e il compare Oscar Rafone (ing. Rafone)... Ovviamente tutti al tavolo dei vini
Giornata ottima!
RispondiEliminaHo fatto un bel pò di KM in auto, ma è valso la pena.
RispondiEliminaCon un po’ di ritardo la ringrazio per la piacevole, interessante e divertente giornata di Pescara, ha avuto un meritato successo, pensi che al termine della presentazione dei libri, all’uscita un signore sugli 80 anni mi ha chiesto informazioni sull’evento e quando ho fatto il suo nome mi ha detto “ah! Quello famoso dell’euro!” ed è sembrato dispiaciuto di esserselo perso.
RispondiEliminaAvrei voluto stringerle la mano e mostrarle il volto di un’altra affezionata lettrice e sostenitrice ma era sempre impegnato e non ho saputo trovare il momento. Spero ci sia in futuro un’altra occasione per farlo, certo che se diventa più famoso di quello che è già oggi sarà un’impresa davvero ardua :-).
Però un’osservazione vorrei fargliela, non sull’organizzazione, non sulla qualità dei contenuti, che ho molto apprezzato, ma sul modo con cui ha liquidato (anzi "sublimato", inteso come processo chimico-fisico) quel povero goffo signore (che credo avrebbe voluto vaporizzarsi per la vergogna) il quale, dopo l’intervento di Lidia Undiemi, si è andato involontariamente ad incastrare in una imbarazzante "non domanda" fuori tema e fuori luogo: la mia impressione è che quella persona ha dovuto fare un grosso sforzo per vincere la sua timidezza, e perché no anche scarsa autostima, ed intervenire, e magari inizialmente una domanda in mente l’aveva anche, ma trovandosi con il microfono in mano, vicino al tavolo dei relatori, a parlare ad una platea abbastanza numerosa è andato nel panico e forse si è sentito in dovere di meritarsi quell’attenzione, di dimostrare di esserne all’altezza, insomma gli è decisamente sfuggito il controllo della situazione e del discorso ma in lui non c’era alcuna traccia di tono saccente o arrogante; secondo me era solo ansia da prestazione e immensa paura, quindi, professore, con tutta la stima che continuo a provare per lei, credo che abbia esagerato ad umiliarlo in quel modo, forse avrebbe dovuto contare un po’ di più :-)
Scusi per questa analisi psicologica per nulla scientifica, dopotutto sono ingegnere e ad ognuno il proprio mestiere.
Credo che ricevere osservazioni da una persona che neanche si conosce e si "nasconde" dietro un account possa essere fastidioso, e non mi stupirei di essere un po’ maltrattata da lei, ma per favore non la consideri una critica, magari in una prossima occasione a Roma avrò modo di presentarmi. Con perenne ammirazione, Isabella.
Penso che tu abbia ragione, può darsi che io abbia esagerato. Tieni presente che se qualcuno non fosse intervenuto saremmo ancora lì ad ascoltarlo. E tieni anche presente la necessità di colpirne uno per educarne cento. Sono anche intervenuto sul Guerani, che pure un filo lo stava seguendo (però deve prendersi le sue responsabilità e venire come relatore, e lì le domande le famo noi). Però, sì, sicuramente ho esagerato. Del resto, lo sai, io sono così: arrogante coi deboli, e strisciante coi forti. Hai visto come mi inchino a Giavazzi, no? Quindi... come si dice... chi je tocca nun se 'ngrugna! Però hai ragione.
EliminaCOLPIRNE UNO PER EDUCARNE 100!!! La mia paedagogia preferita! Alla faccia di Cesare Beccaria!!! Daje prof, siamo tutti con te!
RispondiElimina