(e ora 1004).
Grazie a tutti. Sono marcio di fatica e con un bel cerchio alla testa. Mi scuso per i commenti in coda. Li sblocco sabato tornando da Milano. Domani anteprima web e poi Ultima Parola. Buon divertimento (spero) e un grazie a ecodellarete che ha ripreso i lavori di oggi. Ne parleremo.
Bene, pubblica il video allora, per noi assenti.
RispondiEliminaIl Fognatore in tv sta parlando di partenogenesi, di a che punto è la notte buia, bla bla bla...
Serve un video, come antidoto.
Buon lavoro, anzi buon riposo.
Se Garibaldi coi suoi 1000 ha fatto l'Italia (così vuole l'agiografia), noi coi nostri 1000 possiamo ri-farla (assieme alle nuove 1000 lire, o 100 che dir si voglia)
RispondiEliminaQuelli che stavano co garibardi stanno ancora dall'artra parte ;-)
EliminaE' stato un piacere ascoltarti. Oh, i tuoi ex-colleghi di facoltà non te le mandano a dire... :-) Quello che non è metodologicamente corretto rifarsi al 1992 sulla questione svalutazione-inflazione (però la mancata dissoluzione degli USA nel 2010, così come profetizzata nel 2008 da un russo chissà-chi, dovrebbe ammaestrarci sull'improbabilità del tramonto dell'euro); quello che dopo l'Euro...avremo i cambi fissi o la guerra; quello che allora torniamo al fiorino; quello che c'hai ragione sei aggressivo, spocchioso e dici troppe parolacce ecc... Te vojono bene, eh? Ma scherzi a parte tutto molto interessante, anche grazie allo stimolo di questi interventi che ho un po' banalizzato.
RispondiEliminaNon è che l'hai banalizzati. Li hai invece "sintetizzati" nell'essenziale, perchè a parte questo non dicevano nulla di argomentato su fatti significativi, omogenei con quelli usati dal libro come premesse. E il libro non l'avevano letto.
EliminaQuello che sgomenta è che i professori oppositori parlavano per slogan e citazioni ellittiche (politologiche e non economiche, tranne banalità controverse che sconcertavano gli studenti di economia motivati e preparati che siedevano dietro di me) quanto non pertinenti (sebbene demagogicamente suggestive).
E non conoscevano con evidenza, a un sufficiente livello di principi di diritto positivo, neppure l'europa "istituzionale" che sbandieravano in contrapposizione ideologica.
Uno spettacolo "inquietante": suppongo che cambieranno radicalmente atteggiamento quando Hollande o salterà lui stesso o farà "saltare" l'euro e il piddi a ruota dirà che l'euro non lo hanno mai veramente condiviso :-)
E quello che ti ha invitato ad usare in modo metodologicamente piu' corretto i dati? E non aveva neanche letto il libro... Come altri che - nelle stesse condizioni - ti hanno bonariamente "tirato le orecchie", certo con le piu' nobili intenzioni e nell'interesse della verità, come sempre fanno i colleghi nell'accademia... Io l'ho trovato metodologicamente scorretto ed offensivo ed avrei reagito diversamente. Invece il tuo pacato rispondere solo agli spunti interessanti dei loro interventi sorvolando su queste miserie e' stato per me un esempio.
Elimina« Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »
Grazie ancora, sei davvero in gamba...
Caro Prof complimenti per la presentazione di questa sera. Peccato per i tempi un po' troppo ristretti: i 20 minuti iniziali per introdurre il libro erano davvero pochi. Sugli interventi stendo un velo pietoso...
RispondiEliminaP.S. sto preparando il falò per il suo "libro pericoloso" (appena la Feltrinelli si degnerà di spedirmelo)
Grazie a te, Albè. E' stata una presentazione impegnativa... e per fortuna avevo messo anche una t-shirt, perché l'aula magna era talmente affollata (posti in piedi) che si moriva anche dal caldo!
RispondiElimina:-)
"Anche" nel senso di: dal ridere e anche dal caldo. Quando usciremo l'aula 1 sarà fredda: col petrolio a quattro miliardi di lire al barile...
Eliminace stanno sempre i bijetti de euro da brucià
Eliminaleporello!! idolo!...buonanotte si riposi!
RispondiEliminaProf. glielo mandiamo il post precedente a Santoro?
RispondiEliminaE' stata una presentazione interessante , sono contento di avervi partecipato.Peccato che le domande erano troppo logorroiche e ho perso la tua ultima replca.Oggi mi dovrebbe arrivare il libro.
RispondiEliminaUn saluto
Approfitto di questo blog, con astuzia di parassita per chiedere a figuri come il Ragioniere il senso ultimo delle loro azioni.
RispondiEliminaSpiegami Ragioniere
in quale rigo del tuo computo
stanno le mie dita monche
perse nel turno della notte stanco
dimmi dello zero e virgola
tua stima della mia insonnia
figlia di spada di Damocle pendente
d'un lavoro reso da ingordigia fatuo
che cosa hai scritto nelle tue caselle
simili a loculi bene allineati
guardami come se fossi specchio
quando sciorini le tue cifre
simboli sono quelli dei tuoi registri
ma lacrime sudori spasimi
sono sulla mia fronte e rughe
accorgiti stolido contabile
di quanto niente siano quei tuoi numeri
assommati dalla tua morbida curata mano
se dietro e dentro non ci vedi
almeno ombre di donne e uomini
fallo finchè sei in tempo
orde di genti senza anagrafe
hanno già pronto il loro pollice
per mettere disordine nelle tue tabelle.
Un saluto al clavieconomista.
Marco Sclarandis
Secondo me, è stato un successo.
RispondiEliminaAnche se fatte senza aver letto il libro (e se vedeva!) le domande/intervento sono state stimolanti: le repliche, laddove il tempo lo ha permesso, hanno chiarito parecchi punti che di solito si trascurano nei dibbbattiti televisivi.
C'è un tempo per far scorrere il sangue e uno per confrontarsi serenamente. Congratulazioni prof.
Prof. cosa succede con il cambio pesos-dollaro? Se ho ben capito le dinamiche, hanno un problema di inflazione a due cifre che viene scaricata sul cambio con il dollaro.
RispondiEliminaQuesto potrebbe diventare un motivo di "attacco", seppur piddino, alle idee di indipendenza monetaria e valutaria.
C'e' uno studio che analizza le cause dell'inflazione Argentina?
E glielo doveva dire bloomberg al FQ per farglielo mettere sulla
RispondiEliminahome page.....
Non sono un economista, mi sono avvicinato alle vicende economico-finanziarie solo per legittima difesa. Cercare di trovare delle risposte credibili al progressivo impoverimento della società italiana in relazione all adozione dell' Euro. Sono stato alla presentazione del suo libro ed è stato tutto molto interessante. Ho trovato il momento dedicato alle domande eccessivamente monopolizzato dai suoi colleghi. Invece di seguire le indicazioni del moderatore alla brevità hanno tenuto dei lunghi interventi penalizzando lo spazio al dibattito. Inoltre alcune posizioni esposte dai suoi colleghi mi sono sembrate poco circostanziate rispetto alla meticolosità del suo lavoro. Ad esempio in un intervento-domanda un suo collega, in prima fila, le ha fatto notare che ( vado a memoria) "Alberto,mi sembra che ci sia un grande assente: il mondo è cambiato, c'è la globalizzazione...Insomma mi è apparso poco tecnico. Inoltre mi sarebbe piaciuto che il moderatore avesse previsto uno spazio per almeno una domanda fatta dagli studenti. Bravissimo il suo collega alla sua destra, credo il preside, per la serietà con la quale ha presentato il suo libro e per la chiarezze delle domande. E' stata una presentazione per me molto istruttiva.
RispondiEliminaA me onestamente, quelli che dicono "c'è la globalizzazione" , anzi, celaglobalizZZZzaZZZZzzione, fanno ridere assai.
EliminaLa globalizzazione c'è sempre stata.
Forse che 2000 anni fa non c'erano scambi commerciali tra tutto il mondo allora conosciuto?
Cosa facevano i Fenici? E i Romani?
Ma se persino i miei più stretti antenati, i Piceni, avevano nel loro periodo più florido (insomma, prima dell'arrivo di Roma... ) un enorme volume di commercio con l'estero.
Chiedo scusa per la lunghezza, ma dovrebbe essere una cosa nuova qui (non la lunghezza, ovvio) anche se vedo stagliarsi in lontananza la figura del grande capo Est...
RispondiEliminaIl marchio dell'euro (€) è opera di un designer sconosciuto che ha vinto un concorso internazionale ed è stato scelto da Jacques Santer, all'epoca presidente della commissione europea, e dal commissario per gli affari economici e monetari de Silguy.
Il simbolo si richiamava alla epsilon greca (sapete la storia della Grecia culla di civiltà no?) era la prima lettera di Europa e le due barrette parallele stavano a significare la stabilità della moneta.
Ora, questo simbolo ricorda il simbolo alchemico dell'oro (è la stessa "e" ma con una sola barretta). E ricorda soprattutto il simbolo alchemico che abbrevia il termine "ora". Con una differenza: il simbolo alchemico ora è ribaltato, cioè la curva della € sta a destra e non a sinistra (purtroppo non lo trovo nella tastiera). Bene, i simboli "ribaltati" (pensate alla svastica...) assumono la valenza contraria dell'originale, quindi € significa "non ora": mai. Tra le ridicole regole di utilizzo contenute nel manuale per l'uso dell'€ una è interessante: è proibito ribaltare il simbolo....
Veramente il simbolo alchemico dell'oro (sia di quello "profano", sia di quell'altro che cercavano gli alchimisti) era un cerchio con un punto in mezzo, e non conoscevo simboli particolari per "ora". La mezzaluna si usava per l'argento (anche qui sia per "profano" che per "alchemico"). Sarei curioso di conoscere le fonti dei simboli proposti da Roberto. Anche perche' e' interessante ricordare che Keynes aveva una interessantissima raccolta di manoscritti alchemici di Newton che poi sono passati al King's College (eh si', Newton di primo mestiere faceva l'alchimista, e solo come secondo lavoro faceva il genio matematico fisico, anche se la cosa e' poco nota)
EliminaGuarda uber, io non sono un esperto, ma ho visto che di simboli alchemici dell'oro ce ne sono a centinaia; quello di cui parli tu è il più diffuso ma non il solo (confortato da una rapida ricerca su google immagini). Del simbolo "hora" invece si parla in Basilio Valentino un alchimista pare del XVII secolo ne "Le ultime volontà". Detto questo non vorrei deluderti ma non è che ci perderei troppo tempo: era solo per provare a dare un'idea eterodossa (santo cielo) a quella parte del cavaliere nero che ama le suggestioni. Tutto qui, ma niente di serio.
EliminaGrazie Roberto. Io sono un appassionato di storia della scienza e dunque anche di storia dell'alchimia, che e' affascinante nel suo annodarsi con arte, letteratura e musica, e sono sempre piacevolmente sorpreso nello scoprire un interesse per l'alchimia da parte degli insospettabili, come appunto Keynes o i frequentatori di un blog sull'economia. Immagino che ci sia sotto un comune interesse ai mezzi di produzione della ricchezza ;-)
EliminaE in riferimento al link del FQ.... era dall'ultimo suo articolo Prof. che non ci si divertiva così tanto nei commenti, per fortuna che è venerdì ;-)
RispondiEliminaIeri, a cena, son riuscito a redimere una piddina che stava
RispondiEliminaper fare l'insano gesto: votare alle primarie e addirittura..(deglutisco) ..la Puppato!
Ho utilizzato la tecnica suggerita da Istwine in un commento:
mi sono fatto spiegare da lei perchè dovremmo votare per questi qua e perchè l'euro è (secondo lei) irreversibile.
Ho ottenuto risposte del tipo: "Perchè è così, non so spiegartelo tecnicamente ma è così", " Che ci fai con un milione di lire (?!)", "Non ci sono altre strade","...votare il meno peggio", "..senza l'Europa siamo fuori dal mondo".
Dopodichè, con calma e armato di Goofynomica, ho scardinato una per una le su certezze (che tanto certezze non erano, a quanto pare). Non voterà la Puppato e cercherà di convincere suo padre a non votare Renzi (che famiglia!).
Un piccolo passo per un piddino, un grande passo per l'umanità.
E’ andata bene ma ..
"Ecco, io vi mando come Goofynomici in mezzo ai piddini; siate dunque astuti come serpi e semplici come le colombe. Guardatevi dagli Eurocrati, perché vi consegneranno ai loro giornali e vi flagelleranno nelle loro TV e sarete condotti, per causa mia, davanti a generatori di frasi post moderne, fermatori del declino , travagliati da debito pubblico , scimmiottatori di ragazzi immagine del sacro impero ammerigano , portatori di monete in cariola, democristi riciclati.
Così recitano le scritture.
Buonanotte! Io sono come un elefante in una cristalleria..... Niente citazioni a riguardo...
Elimina"Vedendo le folle precarizzate ed ingannate, ed essendolo loro stessi, scesero dai Monti, e si misero a sedere tra la gente. Presero allora la parola
EliminaBeati i ricchi di spirito e cultura,
perché di essi è il regno del dopo euro
Beati coloro che non disdegnano Keynes, perché non saranno travolti dai movimenti di capitale
Beati coloro che dicono la verità
perché saranno apprezzati sul lungo periodo
Beati quelli che hanno fame e sete di conoscenza,
perché saranno saziati
Beati i non livorosi,
perché troveranno ragione e chiarezza
Beati i puri di cuore,
perché vedranno cadere l'Euro e sapranno perché e cosa chiedere e fare per ripartire
Beati i portatori di sapere tecnico,
perché saranno chiamati a ragionar con la gente
Beati coloro che non sanno e accettano di imparare con metodo e pazienza, perché non saranno strumentalizzati
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi: che siete nazionalisti, privi di visione, che vi trincerate dietro i tecnicismi, che siete lontani dalla gente, che disinformate, che volete soccombere alla Cina, che non capite che il mondo è cambiato...
Rallegratevi ed esultate grande è la vostra ricompensa dopo lo sgancio dalla moneta unica, ma anche adesso e indipendentemente da ciò. Così infatti hanno ignorato la scienza economica prima di voi."
... e sono in rapido aumento (i suoi lettori fissi). Con buona pace dei vari Leporello...
RispondiEliminaGrazie a lei Prof. Bagnai.
RispondiEliminaVorrei postare, se mi è concesso, questo articolo de LaStampa.it.
Riprende una frase shock di Richard Fisher, attuale responsabile della filiale Fed di Dallas:"La verità è che alla Fed nessuno sa realmente che cosa stia frenando l’economia. Nessuno sa veramente che cosa serva per rimettere in carreggiata la congiuntura".
Ecco, vorrei concetrale l'attenzione su questa frase; dell'articolo non mi interessa nulla.
link:http://www.lastampa.it/2012/11/21/cultura/opinioni/l-editoriale-dei-lettori/impresa-consumatori-uHz2WKLB8WdmoZLc0cR3fI/pagina.html
Cosa ne pensate?
Sono semplicemente arrivati al punto in cui, in piena teoria tolemaico-economica, non si riescono a spiegare il moto dei pianeti.
EliminaIl libro di Alberto (trovato quasi immediatamente dopo l’uscita alla Feltrinelli di Perugia, in unica copia) l’ho letto praticamente in contemporanea con quello di Mario Seminerio.
RispondiEliminaI due uomini hanno molto in comune. Entrambi hanno deciso che la rete fosse il luogo giusto per far conoscere le proprie idee: Alberto da 1 anno, Mario da quasi 10. I loro libri sono punteggiati da una frase ricorrente (declinata in varie forme): le cose stanno un po’ diversamente da come ve le hanno raccontate. Entrambi hanno la voglia e la capacità di andare oltre il racconto ufficiale e verificare i dati direttamente accedendo alle fonti. Entrambi dicono apertamente che nel loro modo di procedere non trovano nulla di eccezionale. Entrambi, pur partendo da due posizioni teoriche e da sensibilità politiche opposte, forniscono la stessa analisi della situazione attuale: nella gestione della crisi della zona euro si sta banalmente, ma anche ferocemente, calpestando il buon senso; le cure sono sbagliate perché il medico invece di basare la diagnosi su dei seri esami clinici sta utilizzando solo i propri pregiudizi morali (o forse "spingendo" qualche farmaco che fa molto comodo a note case farmaceutiche). Il libro di Alberto si conclude, è la parte più originale per chi segue abitualmente il blog Goofynomics come me, con un’ipotesi pratica di come si uscirà o si potrebbe uscire dall’eurozona. Detto per inciso, da far tremare le vene ai polsi!Mario Seminerio invece termina con un capitolo dal titolo emblematico: Stati Uniti d’Europa. Credo che Alberto tiri le conclusioni più logiche, rispondendo ad una domanda che non può essere assolutamente elusa che ha però ben poca attinenza con le scienze economiche: perché siamo finiti in questa buca? Seguendo le tracce disseminate sulla scena di un vero e proprio delitto perpetrato nei nostri confronti, Alberto rintraccia "movente", "colpevole" e soprattutto l’"arma del delitto": l’euro. Questo è quello che penso del libro di Alberto e, sinteticamente, del ragionamento che sta sviluppando da tempo nel suo Blog. La mia sensazione è che ieri, nell’aula 1 di Economia, si facesse fatica a cogliere il senso complessivo di questa ricostruzione che è molto più storico/politica che economica (anche se è da qui che prende le mosse, come ci ha raccontato…e cosa per cui mi sono sempre sentito di ringraziarlo).
Nuntio vobis gaudium magnum.
RispondiEliminaSembra che almeno il tramonto sia in arrivo con IBS ;o)))).
Incredibile ma vero mi dicono che l'han trovato. Ora però questa faccenda della Cina diventa seccante Alberto. Metti un po' i bimbi al lavoro e fagli fare un bel ebook...su...su... RAUS!!!
;o)))))
Per il titolo "Il Tramonto dell'Euro", ho letto un annuncio della casa editirice in cui si afferma che l'ebook e' in preparazione mentre "La Crescita della Cina", la trovi qui: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788856821208/La_crescita_della_Cina/Bagnai_Alberto.html
Eliminao)))))))). Se intendi "La crescita della Cina " di Bagnai e Mongeau Ospina ( Franco Angeli editore) già esiste, io l'ho scaricato da tempo.
EliminaBuongiorno professor Bagnai. Sono un ignorante e spaventato cittadino italiano.
RispondiEliminaLeggo con attenzione, non sempre capisco tutto e sono grato per la divulgazione che fa.
Volevo che lei o qualcuno dei commentatori mi dicesse qualcosa sulla situazione argentina post 2001. L'economist si è rifiutata di pubblicare i dati dell'inflazione argentina dicendo che è doppia e forse anche tripla di quella dichiarata dal governo. Detto questo noto sempre più che da fonti (la cui autorevolezza mi è ignota) sembra emergere un quadro di mercato nero, di risparmio mantenuto in maniera "contante" in valuta estera sotto a mattonelle (neanche nelle cassette di sicurezza).
In particolare se c'è qualche sito in italiano o in inglese che parli della situazione argentina nella maniera più obiettiva possibile.
So bene che il quadro dell'argentina nel momento del default non era minimamente paragonabile al nostro, ma volevo leggere qualcosa a riguardo.
Grazie 1000
http://www.voxeu.org/article/argentinas-latest-looming-crisis
EliminaGrazie per il link, il testo e' molto interessante.
EliminaLetto tutto e anche dell'altro. In sostanza il governo ha fatto di tutto per risollevare le classe finite in indigenza o sotto la soglia di povertà. Solo che hanno finanziato il tutto stampando moneta, in una condizione di crescita e piena occupazione in molti settori, che ha causato inflazione. Inoltre il governo ha fatto fondo a un sacco di valuta "pregiata" dalle riserve della banca centrale per pagare i debiti con l'estero (ma non avevano fatto default?). E hanno mantenuto la bilancia commerciale in una "situazione antipatica" con livelli di esportazione positivi ma con grossi proventi che sono stati mantenuti all'estero sotto forma di dollari, il che impedisce la rivalutazione del peso... Ci ho messo un po' ma almeno non le ho fatto fare da google per niente.
EliminaE spero comunque di non aver capito fischi per fiaschi.
La ringrazio.
PS finto ingenuo magari sì, nel senso che mi aspetto che la situazione argentina venga usata per sponsorizzare l'euro. Adesso come adesso preferirei un futuro piuttosto che l'euro.
@Pietro dell'Acqua
RispondiEliminaun mio amico che vive in Brasile mi dice che controlla l'inflazione dell'Argentina in base alla svalutazione con il dollaro e quindi questa dovrebbe essere attorno al 20% annua (e non del 30%).
in questi gg e ripreso pure da "libero" di oggi, si dice che a dicembre l'argentina dovrebbe rifallire perché dovrebbe dei soldi a qualche hedge fund.
Ovviamente la morte dell'Argentina è fondamentale per parlare bene dell'euro.
ecco cosa riporta alla fine Libero (pagina 25):
"Il rapporto peso-dollaro è andato crescendo esponenzialmente negli ultimi due anni.
Ma andando a confrontare le quotazioni di società in listino a Buenos Aires e a New York (Telecom Argentina,
ndr) si vede chiaramente che la quotazione schizza sopra i 7 pesos. Quasi il 50% in più del cambio ufficiale. Esattamente come
prima del 2001."
Certo, esattamente come i morti del sabato sera sono un presupposto per parlar bene del calesse. Io non vedo il nesso, ma son sicuro che sia te che l'amico finto ingenuo che sopra mi usa come Google credete di volerlo. So benissimo che le cose in Argentina 11 anni dopo l'abbandono della convertibilità e quattro anni dopo lo scoppio della crisi non vanno a meraviglia. Son proprio curioso di vedere quale espertone verrà adesso a dirmi che allora loro 11 anni or sono sarebbero dovuti restar agganciati al dollaro, e "quindi" noi oggi dovremmo tenerci l'euro! Avanti, c'è posto...
EliminaFra un'oretta anteprima web: intervista su "Il tormento dell'uiguro"...
RispondiEliminaTutti in piedi sul divano, Prof !!!!!! e alle 19 a Genova brinderemo all'immancabile destino !
RispondiEliminaCompleanno festeggiato a Genova: non si è fatto un vero brindisi e qualcuno ha anche rifiutato l'alcol.
EliminaUna cosa fine e SOBRIA, come CHIEDE L'EUROPA.
Bravi pirla! Meno male che io a Alex stiamo alzando la media in osteria a Milano, con Claudio Borghi e Byoblu... Claudio è un tajoooooo....
EliminaIo scrivo poco ma bevo bene.
EliminaHo preso un long island, l'aperitivo con dentro tutto, solo per quelli che ormai non distiguono più i gusti.
I genovesi saranno poco europei, ma sono dannatamente sobri, anche quelli goofisti. Ho visto anche dei loden. Preoccupante.
Andrea G.
Era un loden comprato in lire, quindi ancora di quelli buoni
EliminaSi può dire che abbiamo un modo sobrio di divertirci, anche nel senso che per fare i caciaroni avremmo dovuto scaldarci un po' ed era la prima volta che ci si vedeva.
EliminaNel bar trattoria ci hanno chiesto se conoscevamo la farinata (farina di ceci cotta al forno, prodotto locale) scambiandoci per non indigeni, nonostante la non caciara e il basso tasso alcolico.
Significa che qualcosa di singolare l'avevamo comunque.
Anch'io Prof la vedo come lei.. e infatti ho replicato così nei commenti all'articolo di Zingales sul Giappone.
RispondiEliminasono una specie di messaggi subliminali che dovrebbero ricordarci che l'euro è cosa buona (e non aggiungo il resto della frase per non apparire blasfemo).
20 anni di distruzione di sanità, istruzione, servizi pubblici, mancanza di investimenti, disintegrazione del tessuto industriale, indebitamento come si fanno a riparare in qualche annetto senza traumi?
la gente pare che viva nel mondo dei sogni.. sì, "LOST WORLD!"
20 anni di distruzione? Ma se siamo nel nuovo Rinascimento!
EliminaLeggete qua
O' Professòr jè semb U' Professòr ! Grazie per il link anche da parte mia.servivano anche a me questi dati,anche se per ragioni diverse.
RispondiEliminaScherzando su twitter tempo fa dicevo al prof che sarebbe servita la curva sud o il teatro brancaccio...non sono andato tanto lontano, Aula 1 piena. Saranno stati pure ricattati gli studenti, ma quando Bagnai dopo due ore ha sussurrato "dammi solo un minuto un soffio di fiato" le risate sono state generali, quindi l'attenzione era ancora desta.
RispondiElimina>Il dibattito è stato emblematico, nel bene e nel male. Da ex studente (non di economia ) ho provato empatia umana e culturale immediata per Carlucci, e questa è una cosa che non si spiega e non si prova, si indossa direttamente (dai pooh a panella/battisti, mejo battisti).
>Opposta la sensazione per Pizzuti (ero vicino a entrambi), assiduo editorialista del manifesto. La sintesi non è il suo pane, in ogni caso alla fine ha paventato la guerra...sì, proprio la guerra, dopo un cervellotico periodo transitorio di riallineamento valutario che devo rivedere perché c'ho capito poco.
>Qui mi è parso che Bagnai si trasformasse in un boa constrictor, cominciando un largo, lento e paziente assedio, fino allo stritolamento finale, ma è stata sicuramente un'allucinazione. Esilarante la collega che ha rimproverato le parolacce e le volgarità paraleghiste.
>Altrettanto esilarante è stato scoprire che citare il '92 per evocare carestie e inondazioni è metodologicamente indifferente, mentre contestare ciò è metodologicamente scorretto...fantastico!
Feltri l'ho parzialmente rivalutato, anche se per ora non vedo quelle crepe nella sua granitica fiducia nell'euro e in Monti che lui asserisce avergli procurato la lettura del tramonto.
E' stato un piacere conoscere il prof, veramente. ANche incontrare eco e oscar e debora. Number 1 però rockapasso, per simpatia e disponibilità'.
Nota di merito finale per l'astro nascente di economia internazionale, fossi studente sarei di sicuro un assiduo frequentatore delle sue lezioni...
La prossima volta che vedete Pizzuti chiedetegli "Dr.Pizzuti, ma se cambiano legislazione ai titoli, c'è la guerra fuori dall'Euro?". Vedrete, sarà una risposta da ridere, se ha capito chi governa attualmente il paese. Se no, come per ogni alieno, dubitate della sua esistenza.
EliminaOsvaldo giù le mani dall'astro nascente che è engaged con il mio collega Jean Paul Bellotto, sennò la prossima intervista a Capital sai quando riesco a organizzarla!
EliminaTra i poveri studenti costretti a presenziare, nella fila davanti a me c'era una pulchra donzella talmente presa dalla presentazione dal tagliare la frutta con uno smartphone. Porelli sti studenti, lasciateli stare.
EliminaAspetto con ansia il video di ecodellarete per vedere la parte finale che mi son perso e anche per rivedermi in video che son fanciullo di somma beltade. Daje Eco (e grazie per il lavoro)!
in attesa del video, riporto uno stralcio di un articolo dell'Economist, in "internazionale" (n. 976) di questa settimana:
RispondiElimina"Berg e Ostry hanno scoperto che la crescita è più duratura nei paesi dove la ricchezza è distribuita più uniformemente e
che, ai ini della lunghezza delle fasi di crescita,
la distribuzione del reddito conta di più del grado di liberalizzazione o della qualità delle istituzioni politiche di un paese."
non lo avremmo mai detto.. per fortuna leggiamo Goofy! ahahah
Prosegue:
"Il minor tasso di crescita non è l’unico sintomo dell’ineicienza generata dalla disuguaglianza:
un altro è l’instabilità macroeconomica. In un saggio pubblicato di recente, Fault Lines (Linee di faglia), Raghuram Rajan individua nella disuguaglianza la causa fondamentale della crisi statunitense del 2008. A fronte del calo progressivo dei
redditi tra le fasce meno istruite della popolazione, spiega Rajan, la politica ha incoraggiato un’esplosione irresponsabile del credito immobiliare per permettere ai meno abbienti di mantenere il loro tenore di vita grazie all’indebitamento. È stato dimostrato
come l’allargamento delle differenze di reddito negli Stati Uniti abbia spinto le fasce meno abbienti della popolazione a
ridurre il risparmio, soprattutto per comprare case più costose.
Ma questa correlazione non vale per tutti i paesi. In Germania e, soprattutto, in Cina l’aumento della disuguaglianza ha incoraggiato il risparmio invece della spesa. E non è detto che le crisi finanziarie siano sempre precedute da un aumento delle differenze di reddito. Michael Bordo, della Rutgers university, e Christopher Meissner, dell’University of California a Davis, hanno
analizzato quattordici crolli inanziari nei paesi ricchi tra il 1920 e il 2008, osservando che le crisi sono state quasi sempre precedute da un’esplosione del credito e solo occasionalmente
da un aumento della disuguaglianza."
Bastava che conoscessero il ciclo di Frenkel per capire chi risparmia e chi consuma..
ti potrà interessare anche: Barba e Pivetti - Cambiamenti nella distribuzione del reddito, disordine finanziario e crisi - PDF in rete
RispondiEliminaGentile professore, ho avuto anche IO il piacere di assistere alla presentazione del suo libro. Per l'occasione ho portato anche un amico eurofilo romano sperando nell'esorcismo.
RispondiEliminaPurtroppo non ho potuto presenziare fino alla fine a causa del patavin express che ha iniziato pesantemente a sbuffare.
Sono perfettamente in accordo con chi dice che i suoi colleghi, senza aver letto il libro, le hanno rivolto domande che nel testo sono ampiamente soddisfatte e alle quali molti di noi, a mio parere, avrebbero potuto rispondere senza troppi problemi... Le solite domande...
Professo' ... quando ho sentito la curva di Phillips mi so' emozionato...
RispondiEliminaBellissima, Profe, la scoperta che nel partito unico dell'euro c'è "una minoranza e una maggioranza". Così si chiariscono le cose.
RispondiElimina@Roberto B
RispondiEliminama secondo lei lo hanno capito in studio?
Come al soliti politici sverniciati..
I politici in studio sono per definizione sordi, ciechi e... vorrei dire anche muti, se non fosse che sparano caz...te a raffica. Mi auguro che l'abbiano capito quelli non in studio, ossia a casa. Ma non mi faccio troppe illusioni: la strada è lunga ancora, e impervia. A meno che, come succede spesso nella storia, non capiti qualche imprevista manna dal cielo
EliminaCiao Alberto sono Alessio uno studente della cattolica di scienze bancarie e finanziarie. Seguo ormai i tuoi video e i tuoi post da almeno un anno, volevo chiederti cosa ne pensi riguardo alla situazione della Danimarca e della corona danese.
RispondiEliminaPerché hanno un debito privato così alto? Cosa pensi che combineranno con la corona? Se la caveranno ?
Io spero di si sono un fan della loro economia.
-First I must apologize…
RispondiEliminaNon ho potuto vedere la puntata de “l’Ultima parola” in quanto ho raggiunto il prof subito dopo la registrazione, per la cena, cui ho assistito, nella parte del “basso continuo”, al contrappunto tra il Nostro Eroe e l’entusiasta Byoblù. Contrappunto su cui si é successivamente inserito un debbo dire formidabile Claudio Borghi!
Believe it or not, è stata la prima volta che ho avuto la reale occasione per veramente “prendere le misure” al prof. Conclusione? Per quanto mi riguarda, comunque sia e comunque vada, presso di me Alberto Bagnai avrà sempre credito, perché è una persona intelligente!
Orbene … odo distintamente gli schiamazzi del loggione …
”Aho a moré, bensvejato, ma che ‘sse scemo? Ma che li hai letti o non li hai letti sti trecentocinquanta poste su gufinomicse? ”
Boni, estattevebboni … niente schiamazzi in sala per piacere!
Certo che li ho letti, so what? I had to be sure!
- Of What?
- He is the one!
- You could have just read.
- No! You do not truly know someone until you fight them
Me lo scusino, non mi regge la grappa cinese... E Claudio B.A. che implacabile ci raccontava di quella volta che il 76% di piazza Affari stava andando a puttane... E byoblu che mi vuole organizzare l'intervista doppia non vi dico con chi... E io intervistavo lui con l'iPhone mentre lui intervistava me... Daje a ride... Siamo miracolosamente rientrati a casa...
EliminaIeri sera eravamo in 14 a brindare al primo compleanno di goofy a Genova. Tutto molto 'sobrio', niente grappa cinese. Tutti molto convinti del nuovo (per modo di dire)orizzonte economico. C'erano anche due del mainstream a farci compagnia e a darci qualche dritta sul prossimo futuro. Se son rose fioriranno.
RispondiEliminanon mi sono accorto del mainstream :-)
Eliminae peraltro non ti riconosco dal nick...
Andrea G
Agghiacciante Vendola, ecco il programma dei primi 100 giorni del suo governo : liberalizziamo l amore ( si è scritto proprio cosi ) legge sul conflitto di interessi ( eh ? ) reddito minimo garantito a tutti ( si a tutti, e il Pareggio di Bilancio in Costituzione ? ) riforma del lavoro e delle pensioni...Nessuna traccia del Fiscal Compact, del MES, del fatto che siamo in mano ai mercati per finanziarci ai tassi che loro decidono, dell esplosione del debito estero e della necessità di ricorrere a sempre maggiori capitali esteri per pagare gli interessi all estero..questo e altro ancora su :http://www.facebook.com/#!/permalink.php?story_fbid=10151236993648895&id=38771508894
RispondiEliminaanche nel patavino stiamo organizzando un ritrovo goofynomico. Chi è della zona batta un colpo e che il vessillo col baffo di John sventoli nella città dalla desinenza funesta
RispondiElimina... e dall'acronimo social-liberista!
EliminaOh patavine e patavini di nascita o d'adozione,
Giubiliam di canti e vini, di studio e libagione
E con quelli giunti alfine da vicine altre lande
Brinderem al "tramonto" insieme, e il piacer sarà più grande
incontriamoci.padova@yahoo.it
La Bce con tutti gli strumenti attualmente a sua disposizione, compresa la fornitura illimitata di liquidità alle banche, abbassando il tasso interbancario e acquisendo il debito nazionale dei governi europei, non ha alcuna possibilità di provocare un’inflazione monetaria, indipendentemente da quanto ci possa provare. Non ci sono proprio canali conosciuti, in teoria o in pratica, che collegano tali politiche all’economia reale.
RispondiEliminaNon bastano certamente tassi d’interesse più bassi. Basta guardare agli ultimi due decenni del Giappone, gli ultimi 3 anni degli Stati Uniti e le politiche di abbassamento dei tassi della BCE degli ultimi anni. Non c’è alcuna traccia di inflazione monetaria/eccesso di domanda aggregata o debolezza della moneta ad effetto inflazionistico causata da bassi tassi d’interesse.
Se non altro, mi sembra che l’effetto deprimente sui risparmiatori indichi che i bassi tassi della banca centrale possono anche, ironia della sorte, promuovere la deflazione attraverso interessi attivi, in quanto il settore non governativo è necessariamente un ricevitore netto di interessi attivi, quando il governo è un contributore netto.
E se ciò che viene chiamato "quantitative easing" fosse inflazionistico, il Giappone sarebbe "superinflazionato" ora, seguito dagli Stati Uniti. La ragione per cui non si crea inflazione con l’acquisto da parte della BCE di titoli di stato è perché tutto ciò che fa consiste nel trasferire le partecipazioni degli investitori dal debito nazionale ai bilanci della BCE, non provocando pertanto alcun cambiamento all’economia reale.
Così la grande ironia è che, mentre non c’è nulla che la BCE possa fare per causare un’inflazione monetaria, anche se volesse, la stessa BCE, temendo l’inflazione, resta frenata sull’acquisto di titoli di stato, il che eliminerebbe il rischio di insolvenza da parte dei governi nazionali ma non le forze monetarie deflazionistiche attualmente in vigore.
Da dove viene l’inflazione monetaria quindi?
Dalla politica di bilancio, ovvio. L’inflazione di Weimar è stata causata da deficit di spesa dell’ordine di circa il 50% del Pil per acquistare le valute estere richieste per le riparazioni di guerra. Non è stata una sorpresa il fatto che il cambio di così tanti marchi tedeschi in valute estere lo abbia spinto verso il basso, come infatti è stato. Infatti, quando quella politica si concluse, si concluse anche l’inflazione. E non c’era niente che la Banca Centrale avesse potuto fare con i tassi di interesse o acquistando e vendendo titoli o qualsiasi altra cosa per fermare l’inflazione causata dal massiccio deficit di spesa, proprio come oggi non c’è niente che la BCE possa fare per invertire le forze deflazionistiche messe in atto dalle misure di austerità.
Post script:
L’unico modo attraverso cui la BCE potrebbe creare inflazione sarebbe quello di acquistare dollari o altre valute estere a titolo definitivo, che non farebbe neanche quando si potrebbe desiderare un euro più debole, in quanto ideologicamente si vuole che l’euro sia la valuta di riserva e non si vogliono costruire riserve valutarie che diano l’impressione che l’euro sia sostenuto da altre valute estere.
Tanto vi dovevo
warren mosler vero ?
EliminaYes of course :)
EliminaProfe, ma la femme piddina all'"Ultima parola" l'avevano messa per intenerire er Cavajere Nero? Si vede proprio che non lo conoscono, er Cavajere...
RispondiEliminaIo mi scarico tutte le puntate dove
RispondiEliminasei in trasmissione,
ma mi chiedo:
Prima di invitare i tuoi "avversari"
gli fanno il Q.I. ??
E come valutano i risultati ??
Q.I > 100 li invitano in trasmissione,o viceversa,
sarei curioso ??
Ieri a Civitanova Marche il Benetazzo incalzava: "se usciamo dall'euro saranno cinque anni di lacrime e sangue e poi, forse, ci sarà un po'di stabilità".
RispondiEliminaPori noi...
Al Benetazzo,piace fare demagogia,
Eliminae basta.
Ci riesco anch'io,con un pò di lambrusco
in corpo.
In libreria ho dato un'occhiata ad alcuni capitoli del suo ultimo libro, "Neurolandia" (Ed. Chiarelettere). Ero giustamente incuriosito dal titolo. Mi interessava. Uno di questi finiva così: "Amici nostalgici della liretta, mettetevi il cuore in pace: non si può fare" [ eccolo ]. La parte più spassosa era il contenuto che precedeva: una roba del tipo "con la lira dovremmo privarci della maggior parte dei beni esteri di cui abbiamo fruito negli ultimi anni. Vedi BMW, Mercedes, ... "; come se questo fosse UN problema. Senza rendersi conto che proprio questo è IL problema. Tutti (non IO, scusi professore ma ci tengo a precisarlo) a far spesa al Lidl a comprare carne in scatola viola fosforescente, ma con la BMW parcheggiata in bella vista fattacolfinanziamento ovviamente.
EliminaSalve Prog..
RispondiEliminaHo appena finito di vedere sia la puntata di ieri che l'anteprima web e, come al solito, mi è è venuta in mente la domanda del fine settimana.. spero che abbia il tempo di leggerla e risponderla con calma ma, come sempre le chiedo, mi ponga pure il link della risposta ad un altro post se ritiene di aver già trattato l'argomento... e cmq l'invito a rispondere è rivolto a tutti..
Riflettevo sulle stime di svalutazione che potremmo avere se uscissimo dall'euro dal 1 gennaio del 2013.. so che lei, in accordo con molti studi la pone dal 10 al 30%..
Ho letto di come lei sostiene sia stato calcolato, nel 92, la percentuale di svalutazione basandosi sul gap di inflazione accumulato sul marco.. poi però sostiene che in 10 e passa anni di euro il nostro scostamento inflattivo in negativo con la germania sia stato contenuto ( anche se cumulativo) e volevo capire cos'altro, secondo lei, potrebbe influenzare quel calcolo oggi..
Lei ormai da un pò fa attività divulgativa e ha scritto fiumi di parole sull'argomento..
Ma deve ammettere una cosa.. nel 92 l'informazione che girava sull'argomento era molto più scarsa, ( e cmq non c'era la rete di oggi) e la possibilità/probabilità che scatti il panico per molte più persone (panico intendo il desiderio di voler convertire i propri risparmi magari in dollari) potrebbe essere maggiore oggi, che rispetto ad allora... ma questo non sarebbe un fattore scatenante nell'influenzare quella stima secondo il principio dela profezia che si autoavvera??..
Quello che voglio dire .. è sicuro che informare sulla questione non potrebbe a un certo punto diventare controproducente rispetto a.. ok domani usciamo, non lo diciamo a nessuno e parando il colpo domani tutti gli italiani si ritrovano con la nuova lira??
Bam e ci togliamo il pensiero...
PS Ho anche la domanda di riserva ma è più corta..
Lei sostiene di aver già sviscerato l'argomento riguardo i vantaggi sui tassi d'interessi bassi ottenuti dopo l'ingresso nell'euro e dice si tratti di un bufala confermata anche con Borghi..
Mi potrebbe passare il link di tale dibattito.. ??
Mi perdoni, a me piace informarmi ma il mio lavoro non me ne dà sempre il tempo.. ma con lei sto facendo un corso accelerato ;-)
Come sempre, grazie in anticipo
Certo prof giusto lei che insegna puo aver la pazienza per ripetere e ridimostrare di continuo ai piddini televisivi i concetti espressi nel blog...pero ho notato un miglioramento su..siamo passati da chi esce da l'euro è un pazzo, a non vorremmo forse ma pero è irreversibile ,e per finire alle domande sulle tecniche di sostituzione della moneta...l'anno scorso l'avrei considerato un ucronia ;)
RispondiEliminaSto vedendo l'Ultimaparola, ancora sti c**** di 700 miliardi. (Sospiro, pianto)...
RispondiEliminaTralasciando la contesa propagandistica sull'Argentina, che c'ha un pò sfinito, dato anche che le condizioni strutturali "ordinarie" del paese sono diverse dalle nostre, sicchè la comparabilità vale sul ciclo di Frenkel nelle sue linee generali di reazione del sistema "colonizzato", ma non sulle effettive possibilità di "recupero" della propria vocazione industriale-manifatturiera, (che per l'Italia ha basi diverse e più solide e avanzate):
RispondiEliminahttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/23/il-ricco-america-obama-alla-guerra.html?rss.
Che faccio, chiedo il copyrigth anche ad Altman (rammentando la questione del credito di imposta patrimoniale in base all'irpef assolta), dopo che "Modiano" pure pare aver "attinto"?
O partiamo con la divulgazione goofy prima che ci venga rubbato tutto l'armamentario (storpiandolo)? :-)
@massimorocca
RispondiEliminaper carità! è stato solo un improvviso desiderio di colmare vecchie lacune culturali...
@istwine
ho dubitato, ho dubitato...una vera sfinge, due ore nella stessa postura,tono monocorde,assenza di reazioni emotive. Ma alla fine, quasi nei minuti di recupero, gli è calata la palpebra...umano è.
dopo aver visto la sua ennesima brillante prestazione televisiva appare sempre più evidente la pochezza culturale dei luogocomunisti che ripetono ossessivamente le solite frasi, cioè che vogliono lasciare un sogno ai loro figli (lo stesso di Hitler cioè di un'Europa unita a guida tedesca), che abbiamo sprecato un grande dividendo (secondo loro senza l'Euro i nostri tassi sarebbero stati come quelli della Birmania?), poi inevitabilmente si chiedono sconsolati come faremmo a competere contro il miliardo e passa di cinesi (ma che lo vadano a chiedere ai danesi o ai sud coreani!), ma l'ultima chicca è stato apprendere che il PD è "minoranza nella maggioranza" (... del partito unico dell'Euro).
RispondiEliminaDi fronte a tanta pochezza di argomenti è forse solo mancato l'affondo finale, il goal a porta vuota, l'umiliazione pubblica di questi inconsapevoli Freddy Krueger dei nostri sogni, devono ben capirlo che ar cavaiere nero nun je devi caca' r ca%%oooo.