lunedì 26 novembre 2012

Fuggi, dolente core...

(0, 1... Accipicchia, questa volta a contare ci ho messo veramente poco...)

Quanti cambiamenti in così poco tempo!

Mi hanno detto che il prof. Boldrin, da qualche parte, ha riferito di una possibile svalutazione al 20% in caso di uscita dall'Eurozona. Ma come, proprio lui, uno di quelli che "l'Italia è come la Grecia e se esce finisce come lo Zimbabwe!", uno dei profeti dell'iperinflazione... Non ci son più i liberisti di una volta, quelli che la moneta è una merce, ma il suo prezzo deve essere fisso! Ci piace ricordarlo così...

E ho visto con i miei occhi, in quel blog il cui nome suona come l'invito ad alleggerirsi di un dolce peso, un articolo che, mirabile visu, si pone il vero problema, quello che qui ci poniamo da sempre, insofferenti, e ce ne scusiamo, verso gli stolti che da sinistra e da destra cercano di farci capire che in fondo è solo un problema di dimensioni delle imprese e di elasticità delle esportazioni (lorde) al prezzo.

Per carità, noi poi avremo anche torto, sicuramente i fatti ci smentiranno, ma avremo la soddisfazione intanto di essere smentiti in buona compagnia (Meade, Mundell, Fleming, Kaldor, ecc.), e poi di aver assistito all'esilarante spettacolo dei topolini che abbandonano la nave che affonda. Spettacolo che diventerebbe ancor più esilarante, lo capite bene, se alla fine si capisse (Dio non voglia) che i topolini semplicemente credevano che la nave affondasse...

E prima delle classiche navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, quale spettacolo che noi umani non avremmo mai potuto immaginare ci viene oggi offerto dalla stampa italiana? Non lo sapete? Ve lo dico io: Rossana Rossanda abbandona il Manifesto, rifugiandosi dentro Sbilanciamoci. Dobbiamo quindi supporre che si sia infranto il glorioso Sbilifesto, che tante soddisfazioni ci ha dato, e che Sbilanciamoci abbia deciso di fare un passettino a sinistra (ma il goniometro l'ho perso in quarto ginnasio, non son sicuro di saper misurare centesimi di radiante a occhio, quindi lasciamo perdere). Un altro studio di caso per la nuova branca della scienza politica, la politica delle particelle: la scissione di Fermare il declino, la scissione del Manifesto... il bosone Boldrin (attenzione alle vocali), il muone Rossanda...

Vi ricordate quando parlai dei piccoli bandwagoner che crescono? Il riferimento era, evidentemente, alla redazione del Manifesto. Questa, nel pubblicare l'articolo di Cavallaro, sembrava aprirsi a una ricostruzione più equilibrata della storia economica recente, ma restava ancora lordata dalla vergogna di aver propugnato sull'attualità un dibattito spacciato come aperto, ma poi orientato, per ammissione della direttrice stessa, in senso eurista. Incredibile, no? Che un quotidiano comunista si fosse schierato a favore di un regime nel quale a pagare sono strutturalmente sempre i lavoratori, come all'estero comunemente si ammette, era decisamente più sorprendente del balenare dei raggi B di fronte alle porte di Tannhäuser. Tanto più che gli amici "comunisti" non potevano non saperlo. Mi ero, umilmente, permesso di farglielo notare due anni prima, quando illustri colleghi ancora si baloccavano con gli accorati appelli dei quali la Merkel fa l'uso gargantuesco che sapete, e che oggi mi si rimprovera di non aver firmato (non considerando che avevo di meglio da fare).

Eh, ma che volete, io non ero autorevole, giustamente non mi si ascoltava. "Ma chi è questo Bagnai, da dove salta fuori? Nei nostri tinelli non si è mai visto. E poi non è marZiano, la sua militanza dov'è? Orsù, venga negletto, e si ascoltino invece i nostri padri nobili, ci si abbeveri alle verità che essi defecano notte e dì, e ci si rafforzi così nel nostro senso di appartenenza".

Povera R.R.!

La tua trista parabola ci è di ammonimento, ci rammenta quanto breve sia la strada che separa un padre nobile da un vecchio malvissuto. Per varcare questo guado non c'è bisogno di prendere la rincorsa.  Con la tua memorabile intervista a Giuliano Amato, capolavoro di ipocrita piaggeria, lo hai varcato d'un sol balzo, e a noi (dis)piace ricordarti così. La tua tardiva presa di distanza temo non laverà l'onta di essere stata collaborazionista di questo regime di fascismo finanziario. Di autocritica, lo so, a sinistra nemmeno se ne parla, e poi, chissà, forse l'autocritica è come l'età: non sta bene chiederla a una signora...

Fuggi, dolente core...


Troppo tardi per imparare la differenza fra collaboratore e collaborazionista. Quella differenza, sai, ci devi nascere, e forse ha ragione il mio amico Guerani quando mi fa notare che se appartieni a una parte che in Italia ha da sempre tifato per una potenza straniera, non sei esattamente nelle migliori condizioni per apprezzare certe sottigliezze. Dai carrarmati russi a Budapest, ai capitali tedeschi ad Atene: cinquanta anni di ininterrotto peana a celebrare il più prepotente. Una tradizione da rispettare, sperando che siano tempi di memoria corta. Ma purtroppo non lo sono.

Ah, e già che ci siamo, facciamo chiarezza su un altro punto. Sì, perché voi non lo sapete, ma dopo il post sui bandwagoner, cosa mi arriva per interposto collega "de sinistra"? Questo:




Ti rubo due minuti per una quaestiuncula che concerne il tuo collega Alberto Bagnai.

Premetto di non conoscerlo personalmente, ma frequento - ancorché saltuariamente - il suo blog, di cui ho spesso apprezzato l'intelligenza delle analisi e la salacia dei giudizi. Proprio per ciò, mi ha francamente stupito vedermi ridotto al rango di "bandwagoner" a causa di un mio articolo pubblicato sabato sul manifesto (vedi qui: http://goofynomics.blogspot.it/2012/10/piccoli-bandwagoner-crescono.html).

Come sai, collaboro con il manifesto dal 1999 e almeno da allora ho sempre sostenuto coerentemente le stesse posizioni sulla crisi, sull'euro, sul cosiddetto intervento pubblico nell'economia ecc.,[omissis...]. Naturalmente Bagnai non è tenuto a saperlo, così come non è tenuto a sapere che negli ultimi undici ho scritto alcuni libri e diverse decine di articoli e papers per provare a reinterpretare in chiave marxista il problema del rapporto stato-mercato. Ma prima di dar retta a chi - un po' incautamente - mi addita a bandwagoner suo (e anche tuo), magari un piccolo sforzo d'informarsi su chi sia il sottoscritto lo potrebbe fare, non credi?

Scusa il piccolo sfogo. Lascio a te la scelta se dire a Bagnai di questa mia sommessa doglianza (eventualmente anche girandogli questa mia) o meno. Attizzare polemica con un commento sul suo blog non è nelle mie corde.



Caro Cavallaro,

Beati mites, quoniam ipsi possidebunt terram (attenti alla patrimoniale, però...).

Detto questo, mi permetta di scusarmi con un intellettuale di sinistra che può esibire un curriculum di tutto rispetto (detto senza alcuna ironia), e di fare ammenda per la mia ignoranza. Sa, come dice mia suocera, paga il giusto per il peccatore, e io da molti anni, diciamo da qualche anno prima del 1999, ho smesso di interessarmi ai giornali italiani e a chi ci scrive per i motivi che dovrebbero essere chiari leggendo questo post. Evidentemente l'ho coinvolta nel mio giudizio un po' sommario e superficiale verso una categoria che tante soddisfazioni ci ha dato e ci sta dando, alla quale lei magari nemmeno appartiene, e ovviamente me ne scuso.

Devo però chiarire che il bandwagoner non si riferiva strettamente a lei. Anzi, come la discussione in quel post chiarisce, sulla sua analisi nessuno ha quasi nulla da obiettare. Mi riferivo più strettamente alla redazione, quella redazione dalla quale credo di non essere il solo ad aspettare in gesto di autocritica per lo scandaloso e squallido atteggiamento tenuto un anno e mezzo fa. Basterebbe dire: è stata una goffaggine e un errore spiattellare che a sinistra si tengono dibattiti orientati (in qualsiasi senso). In un quotidiano comunista il minimo che ci si aspetterebbe sarebbe che la redazione cacciasse a male parole un direttore che si esprime in tal senso. Ma io di giornali italiani so poco, e voglio sapere di meno, quindi passons. Dovremo pur lasciar qualcosa alla pattumiera della Storia.

Il "quasi" sopra si riferisce al fatto che, per motivi che forse sono negli omissis, stranamente nel suo articolo mi pare non si citasse lo Sme. Pareva, ad alcuni miei lettori, che lei non volesse infrangere certi tabù. Che il divorzio fosse conseguenza dello Sme, che l'ademocraticità del fascismo finanziario nel quale viviamo fosse diretta conseguenza dell'adozione di un cambio rigido, lo diceva perfino Andreatta nel 1991 (certo, con parole diverse: ma il nesso di causalità era ben esplicitato). E allora perché non unire i puntini? Per non parlar male del cambio fisso in un giornale eurista?

Ecco, chiariamoci: io ovviamente non ho nulla contro di lei, però c'è un problemino: siamo in guerra, sa? E allora, vede, mi ripeto: in guerra chi lavora per chi è dall'altra parte non è un collaboratore: è un collaborazionista. Questo è il mio forte motivo di dissenso da lei e dal comune amico che ha fatto da tramite. Mi sembra sfugga, sicuramente in buona fede, che chi ha credibilità (come lei ha, tant'è che le credo sulla parola) e autorevolezza scientifica, deve smettere di legittimare con la propria presenza gli organi di disinformazione di regime. Come questo blog dimostra, se si ha coraggio e tenacia c'è modo di farsi ascoltare senza venire a compromessi, senza patire ostracismi. E infatti l'amica direttrice cosa diceva, sarcastica, nella sua sdegnata lettera di dimissioni: "che mille blog fioriscano!" Certo: mille blog fioriranno, e verranno su proprio bene, sul letame delle vostre menzogne, cari compagni del Manifesto!

Prevengo due obiezioni: l'unità della sinistra, e la foglia di fico.

"Ma Alberto, noi dobbiamo rivolgerci al nostro popolo, quello resta un giornale di riferimento". No, non è vero: quello è un giornale di destra e se ne sono accorti tutti. Perfino la Rossanda! Capisce? La Rossanda! Quindi la storia dell'unità della sinistra e del parlare al nostro popolo non attacca. Anzi: proprio ora è giunto il momento di dare un segnale di forte dissenso da questi organi, di isolare e di attaccare chi uccide la democrazia facendo disinformazione di regime.

"Ma Alberto, anche tu ti esprimi su organi più o meno di regime, vai in televisione, scrivi sul Fatto Quotidiano". Certo! Anch'io quindi mi offro, come dire, nel ruolo di foglia di fico, di piano B, se vogliamo, o per lo meno questo mi è stato rimproverato all'inizio: "perdi purezza, ti comprometti...". Mettiamo sia così. Ma ci sono due problemini. Il primo non potete verificarlo, ma ve lo dico io: né in televisione né sul Fatto né da nessuna parte nessuno si è mai permesso di dirmi quello che dovevo dire, e chi lo ha fatto è stato mandato in un certo posto subito (ed è successo solo due volte, e solo a sinistra estrema: una ve l'ho raccontata, l'altra ve la racconterò fra un anno come promesso). Il secondo problemino, invece, potete verificarlo: quando scrivo sul Fatto sarò anche una foglia di fico, ma almeno parlo a decine di migliaia di persone e promuovo dibattiti ampi. Forse mi "prostituisco" (intellettualmente, perché nessuno mi paga), ma non me ne accorgo (perché nessuno mi censura), e certo non è per parlare a quei quattro gatti confusi che ancora si fanno abbindolare dal titolo di "quotidiano comunista". Anche così ho aumentato la visibilità del mio messaggio.

Io non mi permetto di darle alcun consiglio.Veda lei il da farsi, e mi scusi: non volevo urtare la sua sensibilità. Rimane il fatto che, fino all'improbabile autocritica, o al più probabile, meritato, collasso, per me chi si affaccia da quelle colonne lavora per il nemico. Certe cose le accetto se le dice il Sole 24 Ore, non le accetto se le dice il Manifesto. E a quest'ultima frase applico la prima legge della termodidattica: ci sono cose che se potessero essere capite non andrebbero spiegate.

Son certo che lei mi capisce senza bisogno che io mi spieghi. Come capirà che se parlo di nemico, e non semplicemente di avversario, è perché a causa di certe scelte economiche abbiamo già visto i primi morti.





(Ultimo sassolino: G., tu sei piddino dentro, però in fondo ti voglio bene perché suoni. Detto questo, hai contezza del fatto che da un paio d'anni c'è un tuo archetto sul mio pianoforte? Che faccio, lo regalo ar Palla, che vuole seguire le tue orme? O ti serve?)

120 commenti:

  1. Cacchio,
    mi piace tanto la parte dei collaborazionisti !!!!

    RispondiElimina
  2. qualcuno oltreoceano ci dedicadue righe krugman.blogs.nytimes.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il fatto che siamo un puzzle anche per Krugman mi è di grande conforto.

      Elimina
    2. Ad altri invece no, perché si chiedono come mai Krugman non sappia certe cose. Non gliele ha dette mamma?

      Elimina
    3. Non mi spiego questo passo falso di Krugman. Segnalo per gli utenti del blog e per il Prof. Bagnai questo unpublished di Mundell

      Elimina
    4. è lo scivolino in fondo al grafico che confonde le idee.
      Però non gli dite che dal 2001 al 2005 c'è stato silvio al governo sennò si mette a starnazzare anche lui (che tristezza)..

      Elimina
    5. Sì, ma il buon Krugman è neo, non post, keynesiano, e quindi, come dire, lui è dal lato dell'offerta, ma con qualche rigidità nominale per condire il tutto. Una cosa un po' complicata per i non tecnici. Diciamo però che non è un orologio rotto: la verità la dice più di due volte al giorno.

      Elimina
    6. Immagino che Krugman sappia benissimo che l'Italia ha avuto una maggior crescita del CLUP, non compensata dal riallineamento dei cambi. Quello che si chiede è perchè strutturalmente tendiamo a inflazionare il costo del lavoro più di Francia e Germania. Sta chiedendo che qualcuno gli mandi una spiegazione sintetica e convincente. Qualcuno ce l'ha ? io ho il sospetto che c'entri la disomogeneità economica nord-sud, ma non ci giurerei. O forse Krugman sottostima i flussi finanziari arrivati nei primi anni dell'euro (che, dice, sono stati molto più alti in Spagna, ma forse non sta tenendo conto di quelli nascosti nei Target2 ?)

      Elimina
    7. Una cosa che mi sono sempre chiesto e colgo l'occasione al balzo: ma la propensione al debito che ha stretto nella morsa i paesi del sud Europa, perchè non ha colpito anche i lavoratori tedeschi? Siccome le loro banche scoppiavano di soldi, per quale motivo i lavoratori tedeschi a minijob non si sono indebitati? Motivi culturali di repulsione nei confronti del debito (spero davvero non sia quello)? Politiche di marketing delle banche teutoniche, che preferendo delocalizzare gli investimenti hanno scoraggiato il credito locale?

      Oppure, più semplicemente, questo indebitamento del settore privato è avvenuto anche in Germania ma non è a rischio come per i paesi piigs (o almeno non lo è stato fin'ora).

      Elimina
    8. http://nakedkeynesianism.blogspot.it/2012/11/whats-matter-with-italy-reply-to-krugman.html

      Giusto perché non è che siamo quattro stronzi a pensarlo. Certo, gli mancano dei pezzi, ma è normale.

      Elimina
  3. Grandioso! Nessun prigioniero questa volta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo sia tecnicamente impossibile farne. A quanto ho capito, si stanno suicidando. Una prece.

      Elimina
  4. Piccolo O.T.
    Stavo leggendo lo Storify di Guerani (vi invito a leggerlo per capire) e mi è sorta una domanda per il Prof.: ma da quant'è che tiene questi leoni alla fame?
    Spero di non avere mai un dibattito con il Guerani perché ho paura sa?!?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma il Guerani andava in giro a sbranar piddini da prima che io aprissi il blog. Diciamo che è un leone con la tenia...

      Elimina
    2. E forse non ve lo ricordate, ma all'inizio ci siamo presi a mazzate sui denti per qualche mese... Bei tempi quelli!

      Elimina
    3. April is the cruellest month. Ma poi vien Storify.

      Elimina
  5. Risposte
    1. Sì, ma noi possiamo tranquillamente stare alla finestra della torre d'avorio...

      Elimina
    2. Credo siano i necessari compiti a casa.

      Elimina
  6. C'è un articolo sull'Espresso che parla della MMT in cui si confrontano le opinioni di Donald e Boldrin, lo deve leggere prof è esilarante!!! Nell'articolo in questione Boldrin afferma che uscendo dall'euro svaluteremmo del 20% mentre Donald crede addirittura che dopo l'uscita la Lira si rivaluterà rispetto l'euro!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credevo fosse il 200%... Si sta rimodulando sulla realtà, avete notato?

      Elimina
    2. Si avvicina il Natale, diventa solo più buono. Anzi forse lo fa per convenienza, lo staranno pagando in euro quindi cerca la verità e non si augura più il crollo. Solo spirito di autoconservazione.

      Elimina
  7. Prof mi lusinga, due mie segnalazioni (in due giorni di Twitter) e due suoi articoli, alla faccia della produttività!

    Federico Righetti

    RispondiElimina
  8. "Troppo tardi per imparare la differenza fra collaboratore e collaborazionista. Quella differenza, sai, ci devi nascere, e forse ha ragione il mio amico Guerani quando mi fa notare che se appartieni a una parte che in Italia ha da sempre tifato per una potenza straniera, non sei esattamente nelle migliori condizioni per apprezzare certe sottigliezze."

    Vabbe', se proprio proprio uno è nato anticomunista e magari ha anche "studiato" sui libri di Montanelli certe affermazioni sono pure comprensibili però lo inviterei ad "aprirsi a una ricostruzione più equilibrata della storia". :)

    Quanto alla patrimoniale, mi sembra che Amato e Fantacci siano ancora più radicali e puntino all'abolizione del risparmio inteso come accumulazione di moneta, che non è ricchezza... e detestano, eccome se li detestano, i rentier: "se lui guadagna da sdraiato [senza lavorare], chi è che sta in piedi [lavorando] senza guadagnare?". (p.32)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sì, tranquillo, io non sono nato anticomunista e non ho mai letto un rigo di Montanelli. Pensare che alcuni nascano traditori mi sembra meno offensivo che considerarli dei completi coglioni, ma la scelta la lascio a te, non mi appassiona, non sono uno storico. Guerani del resto non va molto d'accordo con le tesi di Fantacci, ma lo faremo bere molto la sera prima, pro bono pacis... A me invece il libro piace, e vado a finirlo.

      Elimina
    2. A Guerani ricordo che Togliatti commentò l'esito delle elezioni del 18 aprile con "Erano i migliori risultati che potevamo ottenere. Va bene così". A. Gambino, Storia del dopoguerra. Dalla Liberazione al potere DC. Laterza 1975, p. 479.
      ALmeno concedi la cara vecchia doppiezza, Guerani...
      PAssiamo oltre, abbiamo altri problemi.

      Elimina
    3. Anche a me il riferimento ai "collaborazionisti" e ai "carrarmati sovietici" è parso fuori luogo, se riferito alla Rossanda. Ricordo che Il manifesto nasce nel 1969 proprio in polemica con l'invasione della Cecoslovacchia: La Rossanda e Pintor, che non si erano adeguati alla linea ufficiale del partito, verrano per questo espulsi dal Pci.

      Elimina
    4. Ti ringrazio per la precisazione, faccio ammenda (non conosco la storia italiana), faccio anche grazia di dichiarazioni sul compagno Mao (ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio, sicuramente anch'io), ma torno sul punto: puoi essere dalla parte dei lavoratori e collaborare con l'euro, in particolare con un'intervista come quella linkata? Non so, fai tu... (l'Ungheria in realtà si riferisce a un nostro altro grande vecchio).

      Chiedo scusa ad ampio spettro anche per l'acredine, indubbia, direi per il vero e proprio livore. Chi segue questo blog da tempo ha avuto modo di accorgersi dell'importanza di diffondere un'informazione corretta. Il sangue di tante persone ricade sulla testa di chi uccidendo l'informazione ha ucciso la democrazia. I carri armati per ora non ci riguardano, possiamo tranquillamente metterli da parte. Ma la democrazia ci riguarda. Grazie ancora per la precisazione.

      Elimina
    5. Ma sono tranquillissimo: so bene che Alessandro non si offende per qualche frecciatina. :)
      E’ un simpatico compagno di strada! Poi, è chiaro, a un certo punto le nostre strade si divideranno: qualcuno andrà avanti e qualcun altro... finirà in un gulag :) (che poi è quello che probabilmente intendeva quel tizio con “volenti o nolenti la patrimoniale dovremo farla”).

      Ma, a parte gli scherzi, Alessandro, hai già letto Amato e Fantacci? “Cominciamo, dunque, da quel principio [...] : l’interdizione del prestito a interesse.” (La fine della finanza, p.292) :)

      Non dico che il loro libro non sia interessante ma c’era qualcosa che mi sfuggiva: marziani non sono, liberali neppure, keynesiani nemmeno (Keynes lo citano spesso ma è solo un pretesto), allo Stato assegnano un ruolo del tutto marginale e propongono una visione morale del mondo.

      Ho preso in biblioteca “La fine della finanza” per leggere cosa hanno scritto della fondazione della Banca d’Inghilterra ed è stata una specie di conferma: non è una analisi storica e neppure economica ma piuttosto filosofica: filosofia morale! (se Schneider mi passa i termini).

      Si parte dalla moneta fiat per arrivare a Heidegger e affermare che: “Metafisicamente inteso, il bolscevismo è semplicemente un assenso incondizionato alla logica performativa del potenziamento. Niente ha bisogno di un fondamento e di un fine. Basta che tutto funzioni. Il fondamento metafisico del bolscevismo russo, ma anche del capitalismo, è, nonostante ogni evidente differenza di modus operandi, il medesimo: il suo nome proprio è nichilismo.” (p.236)

      E anche qui Alessandro ci ha preso, e prima di lui Abba P. Lerner (La Finanza Funzionale e il debito pubblico): “Questo principio di giudicare solo sulla base degli effetti [basta che tutto funzioni] è stato applicato in molti altri campi dell’attività umana, dove è stato riconosciuto come il metodo della scienza in opposizione alla scolastica”.

      P.S.
      E così oltre che cinico sono pure nichilista... vengo già bevuto. :)

      Elimina
    6. Giorgio se cercavi il suo C.V. in rete forse ci arrivavi prima:

      «Curriculum Accademico

      Ricercatore confermato di Storia economica. Dal 1991 ha tenuto e tiene cicli di lezioni e seminari di approfondimento nell'ambito dei corsi di Storia economica DES, CLEP e CLEFIN. Collabora, in qualità di traduttore, con la Collana filosofica della casa editrice EGEA. E' nel comitato di direzione della costituenda rivista di studi filosofici Laboratorio di logica. Partecipa alla ricerca di base "Logica, ermeneutica, fenomenologia. Le scienze umane nell'epoca della tecnica". Docente al corso di perfezionamento in Discipline filosofiche e storiche.
      »

      Elimina
    7. Ho dimenticato il link: Massimo Amato, Docente Associato, Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico, Università Bocconi.

      Elimina
    8. Scaldati bene, perché il giorno dopo la mia incoronazione a imperatore d'occidente da parte della papessa Sandra (aka moi) Claudio Borghi va a palazzo Koch, e tu in Siberia!

      Elimina
    9. Lascia l'indirizzo che ti mando un mio amico, si chiama Ezio...

      Elimina
    10. In quanto prima Papessa con stola di ermellino, rigorosamente vivo, non sarei proprio così favorevole ai gulag (propendo per i ghetti).
      Però se trovasse un posticino al freddo per CDB , moi, me ne farei di sicuro una ragione:)
      P.s. : ciao Silvi-ar.

      Elimina
    11. A muà: ma allora lo vedi che ti manco, che non puoi stare senza nominarmi? Twitterizzati anche tu e potrai avere un contatto più diretto col tuo sire e con questo suo umile discente.

      Elimina
    12. Non so, ci devo pensare, devo sentire il mio psicanalista di fiducia, se mi assicura che non provoca assuefazione ma catarsi, forse lo farò.
      Però siete cattivi (lei sire poi è politicamente scorretto) parlate male di moi su twitter sapendo che non posso difendermi...neppure wilfattoquotidiano arrivò a tanto ( e dire che a lui motivi ne diedi...)

      Elimina
    13. Noi scherziamo, lo sai che siamo ragazzacci. Ma non ci puoi paragonare a quello stronzone: quello ci è nemico e non ti vuole bene, al contrario di noi.

      Elimina
    14. Si si, ma intanto spettegolate a mia insaputa: etilisti:)

      Elimina
  9. Finalmente....comincia a scorrere sangue, speriamo che si trasformi presto in un fiume in piena.Io aspetto sulla riva. Grazie Professore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dai, questo è sangue di pollo, siamo appena all'inizio. Passeremo presto a un più sostanzioso sangue di porco, col quale fare dell'ottimo buristo (per chi sa cos'è).

      Elimina
    2. Campanilisticamente preferisco il mallegato (con uvetta, please)...
      Che il manifesto si fosse trasformato nel foglio di un gruppeto di allineati radical chic da telesalottino solo gli affetti da cronico rifiuto della realtà lo potevano negare.
      Quanto ai grandi decani che sbagliano, comincio a chiedermi se non sia un fatto antropologico, ormai. I primi nomi che mi vengono in mente sono Creek e Montagnier (ovviamente rispetto alla Rossanda siamo in un altro campo e soprattutto su un'altra scala....)

      Elimina
  10. Ciao Alberto, grazie per l'antipasto. Ricco e abbondante, come i banchetti abruzzesi....ma, "dope l'antipast' a nu' ci piac' a gnuzzacc' come li purche, a magnà, bev' e a divirtic'." Pertanto aspettiamo il resto.....e ci siamo capiti.

    Se il dialetto ti è un po' ostico fatti aiutare da qualche tuo studente!

    Un carissimo saluto

    p.s.: a proposito, trattali meglio i tuoi studenti, poverini! Alcuni di loro, alla presentazione del libro a Pescara si sono confidati con me, dicendomi che le tue battute nei loro confronti in realtà non sono battute, ma che le pensi veramente! Ma mi hanno scongiurato di non dirti chi sono!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma se i miei studenti leggessero nel pensiero prenderebbero sempre 30 all'esame, no? Quindi c'è qualcosa che non va. Loro non leggono nel pensiero, e io non penso male di loro. Non sono peggio di quelli di Roma, ti assicuro, altrimenti avrei continuato a pendolare.

      Elimina
  11. Prof, desidero ringraziarla perché ormai non odio più la mia gente e il mio paese. Ci hanno buttato per almeno vent'anni in uno stato di depressione sociale autolesionista, rintronandoci con fregnacce ripetute ogni santo giorno e facendoci sbattere la testa su falsi problemi. Sempre a ripeterci che siamo minorati rispetto agli altri e il peggio del peggio presente nel mondo. Ormai non funziona più, che almeno cambino mestiere!
    Grazie mille!

    RispondiElimina
  12. Il paradosso è che sul Sole 24 Ore ogni tanto qualcosa di vero lo scrivono.
    E poi, scusi, dove lo trova un altro DaRold?

    RispondiElimina
  13. posso, professore?
    questo suo pezzo mi fa venire in mente una battuta del capolavoro di eduardo de filippo "il sindaco del rione sanità".
    a un certo punto, ad un giovanotto che insiste ossessivamente, fino alla malattia, sul proprio pensiero, il sindaco dice:
    "l'ommo è ommo solamente quando non è testardo. quando capisce ch'è venuto il momento di fare marcia indietro e la fa. quando riconosce un errore commesso, se ne assume la responsabilità, e cerca scusa. quando apprezza la superiorità di un altro uomo, e ce lo dice. quando amministra e valorizza nella stessa misura, tanto il suo coraggio quanto la sua paura".

    RispondiElimina
  14. Caro Prof. Bagnai, ieri sera ho cominciato a deliziarmi con la sua opera letteraria, un deliziar increspato da un sottile incazzatura...

    RispondiElimina
  15. Salve Prof.Bagnai
    Leggo questo blog da molti mesi e grazie ad esso sono riuscito a comprendere la natura di alcuni squilibri economici, che tesi complottistiche lette altrove non riuscivano a chiarire.
    Condivido pienamente la sua posizione a proposito de Il Manifesto, un giornale in crisi in cerca di sponsor politici che lo risollevino a suon di soldi pubblici (Vendola, o nel peggiore dei casi Bersani).
    Noto però che in fondo anche lei, come me del resto, è stato ingannato dalla sinistra e dalla sua finta apertura. La storia del Movimento Comunista è piena zeppa di epurazioni causate dalla messa in discussione della linea del partito o del leader di turno. Chiunque si ponga come alfiere unico della verità, non può accettare nessuna critica al suo verbo. L'apertura e il dialogo sono serviti solo come esca per orientare i dibattiti verso le loro posizioni, adescando chi riteneva che il mondo fosse malato e desiderava partecipare alla sua guarigione. L'ipocrisia della sinistra, e dell'informazione ad essa orbitante, era già stata smascherata da Barnard (non uso l'epiteto da lei coniato per rispetto ad un giornalista autore di inchieste straordinarie) quando fece notare che Calipari era stato chiamato "eroe" perché aveva perso la vita mentre cercava di riportare sana e salva in Italia una loro collaboratrice, mentre gli altri morti in Iraq erano solo mercenari al soldo degli interessi economici delle multinazionali.

    Le auguro di trovare sempre la forza e il coraggio per continuare quest'opera di divulgazione.
    Cordiali Saluti
    Stefano

    RispondiElimina
  16. Leggevo questo Storify di Guerani. Il piddino di per sé non mi preoccupa, non sa di che parla, come al solito. Quello che mi preoccupa è che non hanno ben chiaro che rimanendo nell'Euro ancora per un po' le loro paure di ripagare il debito in Euro si materializzeranno, esattamente perché cambieranno legislazione ai Titoli. E lo faranno senza che nessuno se ne accorga, perché è materia molto complessa (va detto che non si accorgono di tante cose). Allora a quel punto è finito il dibattito con questi ed è finito il dibattito.

    Non so come la vedete, ma questo aspetto non va per niente sottovalutato, a questo piddinume che cita Kaldor per fare filologia e non per capire quello che diceva quarant'anni fa, bisogna farglielo capire che più tempo passi nell'Euro più è alta la probabilità che ti facciano questo giochetto. Siccome al governo hai un signore non troppo avvezzo all'interesse pubblico (o nazionale), questo problema deve essere chiaro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è un'osservazione fondamentale, mi chiedo allora, a chi verrebbero consegnati i diritti sui nostri Titoli? Ad un'autorità europea superiore? E in caso di uscita se questa autorità venisse meno? Spero la domanda abbia senso :D

      Elimina
    2. Ciao Istwine,

      anche io non capisco cosa intendi quando dici "cambieranno la legislazione dei Titoli".

      Al riguardo l'ottimo Bottarelli sul Sussidiario stamattina parlava
      qui di bond portoghesi e spagnoli emessi sotto legislazione UK e che hanno "negative pledge" cioe' l'obbligo di pagamento anche in caso di ristrutturazione del debito. Ti riferivi a questo?

      Elimina
    3. Non so se il mio intervento è corretto, in caso contrario mi scuso e chiedo venia in anticipo, ma vedendo a quello che è successo in Grecia, direi che l'aver assogettato una parte dei bond sotto legislazione internazionale sostanzialmente impedisce allo Stato in caso di default lo swap sui titoli detenuti da investitori esteri, poichè appunto non assogettati alla legislazione nazionale (greca in quel caso, i link che inseriscono servono solo a dare la fonte, non ne condivido il pensiero). Questi, i "founds", infatti nel caso greco si sono limitati a non accettare la ristrutturazione (credito contro nuova obbligazione sotto legislazione nazionale/estera ecc.) volendo così un rimborso completo...non so se le ultime news in merito all'Argentina riguardino anche quelle lo specifico aspetto del diritto a cui sono assogettati i bonds o meno - cioè se la vertenza che ha dato ragione ai fondi d'investimento beneficiari fosse in merito a bond argentini emessi sotto legislazione internazionale - però a mio avviso il diritto estero, come se non fosse già abbastanza, ti lega mani e piedi in caso di default al...vincolo esterno! Concludo dicendo che Atene ad esempio ha pagato a maggio sull'unghia 430 milioni ad hedge found americani...non certo bruscolini. @Simone: i bond greci dovrebbero essere sotto legislazione inglese se non sbaglio... Si invece sbalio, corrigetemi pure.

      Elimina
    4. beh, quello è facile.. Già vogliono che BCE supervisioni 6000 banche senza che ne abbia le capacità tecnica al momento!
      Comunque se lo faranno potrebbe essere con gli eurobond o giù di lì, perché a quel punto come unificano i singoli debiti?

      Elimina
    5. No, solitamente si passa da Italian Law a English Law, come è stato fatto (se ricordo bene) per i titoli dei greci nel famoso scambio di un paio di mesi fa. Una volta che sono sotto legge anglosassone non hai nessun potere a riguardo e quindi paghi nella valuta prevista dal contratto, ovvero in quel caso Euro. Però bisogna considerare che verosimilmente se l'Italia uscisse, l'Euro non starebbe più in piedi e a quel punto io non so che in valuta si ripagano, ma di fatto essendo sotto giurisdizione anglosassone, decidono i creditori e non i debitori o comunque non puoi ridenominare in Lire e non hai il coltello dalla parte del manico, come si suol dire.

      Non è una questione semplice, manco un po'. Però bisogna tenerne conto, proprio perché al governo non hai un cretino, anzi, hai uno che fa gli interessi dei grandi creditori, sempre e comunque. Insomma è finita la pacchia, o i piddini si rendono conto che è finito il tempo in cui potevano far credere alle persone che Berlusconi ha governato vent'anni (allucinante no? Sono passati solo dieci anni dal governo delle privatizzazioni, ma i piddini l'han ripetuto così tanto che tutti parlano di Ventennio Berlusconiano e ci credono!), o non se ne esce minimamente.

      Elimina
    6. infatti, lo hanno già fatto con i titoli greci sotto legislazione inglese.

      Elimina
    7. @Istwine @Fabio
      grazie per le informazioni ed i link in cui ho riletto ora un breve sunto della vicenda.
      Non posso aggiungere nulla di nuovo (sono venuto qui per imaparar qualcosa semmai), semmai posso solo concordare con Istwine sul fatto che l'atteggiamento da noi tenuto è quello di prendere tutte le pillole che Herr Doktor manderà qui..

      Elimina
    8. Sarà tutto vero ma c'è sempre la procedura Grillo...io i sordi nun li caccio e tu nun li piji! Per Grillo intendendo il nobile.

      Elimina
    9. Credo sia lecito un certo, sia pur cauto, ottimisto.
      Intanto nel nostro bazar di quel che c'è non manca nulla.
      Le monete, poi, sono il nostro forte : che lorsignori scelgano a piacimento e noi risolveremo (per le monete più antiche verrà trattenuto un piccolo sconto). Lire, vecchielire, lirette (sconsigliato), newlire, piotte (raccomandato).
      Per i più esigenti estimatori la nostra zecca farà gli straordinari (e nonostante ciò siamo lieti di annunciare che verrà corrisposto un piccolo bonus ai nostri affezionati clienti).

      Per gli incontentabili un nobiluomo di antica aristocrazia romana (papalina e il cui palazzo nobiliare si erge ancora nella strada che dalla famiglia ha preso il nome), farà gli onori di casa.

      Elimina
  17. Bongiorno professore.
    Come sempre il suo post è fantastico e "liberatorio", se così si può dire.

    In merito a Boldrin, volevo evidenziare un altro elemento significativo che emerge nell'articolo dell'Espresso intitolato : QUEI 'PAZZI' DELL'MMT. Oltre alla svalutazione pari a circa il 20%, che descrive in questa frase :
    " Proprio una bella idea», ironizza Boldrin. «Così tutti quegli italiani che detengono titoli di Stato se li ritroveranno con un valore diminuito del 20 per cento, che è grosso modo la svalutazione prevista della nuova lira rispetto all'euro"

    Il "profeta" del libero mercato, ammette, ovviamente con i suoi limiti ed il ripudio dell'inflazione, che in fondo la spesapubblicabruttaimproduttiva, aiuta l'economia :
    " Boldrin. Che spiega: «Se lo Stato immette liquidità per fini non produttivi, non può che creare moneta a fronte del nulla, cioè inflazione. Se invece finanzia un'attività produttiva, allora, certo, aiuta l'economia"

    Che stia mettendo le mani avanti per poter dire "io lo avevo detto" ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma noi lo ricorderemo così, come una qualsiasi agenzia di viaggio che promuove il caldo, le spiagge, il mare e la ricchezza della Spagna. Lui il posto in Spagna l'aveva trovato (e mi chiedo, come mai da noi no?), poteva tranquillamente rimanerci.

      Elimina
    2. Ma scusate, ma dire che "lo stato possa immettere liquidità per fini non produttivi" non è lo stesso che ricordare gli elicotteri di Fridman e la loro pioggia di dollari sulla popolazione?

      Sbaglio?

      Elimina
    3. secondo me alla fine rimane co na mano davanti e n'artra de dietro!!! Ma noi fino a mo mica ce l'avemo avuto su l'occhi e le recchie!!!

      Elimina
  18. Boldrin

    «Così tutti quegli italiani che detengono titoli di Stato se li ritroveranno con un valore diminuito del 20 per cento, che è grosso modo la svalutazione prevista della nuova lira rispetto all'euro»


    Fonte



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come lo chiamiamo questo? Q. E. D. 14625? Il siparietto mi sembra chiaro! Questi due giocano dalla stessa parte....

      Elimina
    2. Ma se io lo sto dicendo da sempre. E la gente non mi crede...

      Elimina
  19. Boldrin dovrebbe -credo- dire anche di quanto è già calato il valore dei titoli di stato italiani a partire almeno dal 2010. Questo costo, sostenuto dai detentori dei titoli di debito, è un costo per rimanere (se non erro), e non per uscire dall'euro.....

    Un'informazione va data completa, o sbaglio?

    RispondiElimina
  20. Dieci piccoli esperti / lievitavan l'inflazione
    Ma arrivaron cifre nuove / e ne rimasero nove

    Nove piccoli esperti / annunciarono flagelli
    Un ci ripensò di botto / e ne rimasero otto

    Otto piccoli esperti / eran scaltri sui giornali
    Un sciacquò le cose dette / e ne rimasero sette

    Sette piccoli esperti / rinnegarono gli a.v.i.
    Ma sentendo odor di guai / ne rimaser sol sei

    Sei piccoli esperti / dibattevan, ma per finta
    E il timor d'andare al dunque / li fece restar cinque

    Cinque piccoli esperti / dominavan l'opinione
    D'imbarazzo fu tal scettro / che rimasero in quattro

    Quattro piccoli esperti / celebravano i germani
    Ma fu visto nudo il re / e ne rimasero tre

    Tre piccoli esperti / s'appellavan con bel garbo
    Smise il popol d'esser bue / e ne rimasero due

    Due piccoli esperti / lapidavan la liretta
    Cambiò il vento piano piano / e ne rimase uno

    Un piccolo esperto / sbilanciava da sinistra
    “Ma son destro!” realizzò / e pure l'ultimo sgommò

    Dieci piccoli esperti / ce lo avevan sempre detto
    “L'Euro no! E' pena e dolo!” / e si salvaron il c...!

    RispondiElimina
  21. Sempre riguardo a Boldrin, qui c'è un'altra "precisissima" invettiva con tanto di inflazionetassialtissimiinondazioniecavallette e troll al seguito. Forse vale la pena imbrattargli un po' l'area commenti.

    RispondiElimina
  22. L'organizzazione prevede -2,2% per quest'anno e -1% nel 2013. Immediati i riflessi sul debito, che salira' al 132,2% nel 2014.


    Non ci credo,
    vedo una luce.....
    cazzo mi ha preso fuoco la macchina!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non avendo palle di carne usavano quelle di vetro ma nel loro caso sono state sterili.

      Elimina
  23. Er cavajere nero sta prendendo il sopravvento....poveri piddini. Noto parecchi topi abbandonare la nave....

    RispondiElimina
  24. http://www.camera.it/_dati/leg07/lavori/stenografici/sed0382/sed0382.pdf#nav

    Pag. 24892

    Ed ecco un'altra prova del fatto che Alberto Bagnai non è una persona originale, anzi, scopiazza qua e là. Continuando quell'ormai noioso gioco del "chi lo disse prima", ecco un intervento niente male di Luigi Spaventa (sì, quello che adesso scrive con Giavazzi cose molto attente a non turbare l'evidenza) alla Camera dei Deputati, il 12 Dicembre 1978. Argomento: pregi e difetti dell'adesione allo SME.

    E badate bene, c'è proprio tutto: il vincolo esterno, il "terrorismo ideologico europeistico" come lo definisce Spaventa, la deflazione, le rigidità. C'è tutto quel che serve per entrare nello SME insomma, infatti entrarono.

    [Per essere onesti, nulla che con una bella patrimoniale non si possa risolvere.]

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Istwine GRAZIE! Ho illustrato un paio di passaggi ai miei colleghi. E' la prima volta da un anno e mezzo a questa parte che sono stati,zitti e con una leggera espressione di panico negli occhi... Per tutto il resto c'è Mastercard!

      Elimina
    2. Un ulteriore prova (ma non son mai troppe) della premeditazione del crimine: grazie.

      Elimina
    3. A Istwine ma che j'o pagavi te er mutuo a Spaventa? Veniva a magnà a casa tua? No perchè quelli che l'hanno portato a più miti giudizi l'hanno fatto...sicuramente...

      Elimina
  25. altro che Cavaliere Nero, dopo la lettura del libro direi che prevedere la fine dell'Euro e' semplice come.......

    http://www.youtube.com/watch?v=YYVG-cK_Tbk

    RispondiElimina
  26. su come si comportò il PCI in quegli anni, Tringali ci ha fatto un post interessante. Tra i critici c'era anche Napolitano.

    http://il-main-stream.blogspot.it/2012/09/lo-sme-leuro-e-la-sinistra-italiana.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Napolitano era critico ma poi è MIGLIORISTAto insieme a qualcun'altro...

      Elimina
  27. Non posso nascondere che, pur non leggendolo più da un po', questa fine del Manifesto mi immalinconisce non poco - più che per Rossanda, su cui il giudizio del post è perfetto, per D'Eramo, che non essendo pop non ha meritato più di due righe..
    Mi consolo con la lettura del suo libro - dopo averlo ordinato invano in libreria, ne ho trovati due in Feltrinelli, e purtroppo ho dovuto prelevarli entrambi. Non farò a tempo a finirlo per Sabato, ma almeno sale l'attesa.

    Approfitto per una domanda probabilmente idiota (un classico caso di moral hazard..): con altri editori mi è capitato che, ordinando dal sito o comprando in sede, risparmiassero tanto di costi di distribuzione da far pagare il 50% del prezzo di copertina. Ora, Natale si avvicina, i redditi si riducono, e i piddini ringalluzziscono: ci fosse un modo di organizzare dei gruppi d'acquisto tra lettori del blog e andarseli a prendere, potremmo lasciarne molti sotto gli alberi di Natale, e sarebbe un'altra occasione per incontrarsi localmente.

    RispondiElimina
  28. Leggo dal documento segnalato da Istwine

    "Sappiamo oggi che, in seguito all'aumento
    dei prezzi del greggio, esiste
    un disavanzo strutturale delle partite correnti
    del complesso dei dieci paesi industrializzati
    e che questo disavanzo complessivo
    non può essere ridotto con i movimenti
    di cambio, ma può essere ridotto solo attraverso
    movimenti di reddito e recessione"


    Si va bè, ok, però vuoi mettere la Goofyprosa? :-)
    E poi, come diceva Totò "Fare,fare, fare, tutti sanno fare, ma il difficile è copiare!"
    E chi suona uno strumento, queste immortali parole le capisce bene


    RispondiElimina
  29. Se prossimamente il prof.Bagnai dovesse ripassare in qualche programma tv consiglierei di evitare le solite polemiche e concentrarsi solo sui vantaggi reali dell'uscita dall'euro.La gente vuole speranza e forse prenderebbe meno paura dall'eventuale uscita che questi terroristi di regime continuano a fare senza vergogna.

    RispondiElimina
  30. @Silco
    oggi per la prima volta ho letto di qualcuno che si lamentava dell'euro..
    la notizia
    http://www.ilmessaggero.it/economia/monti_premier_sistema_sanitario_nazionale_ricerca_innovazione/notizie/234372.shtml

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho capito a chi ti riferisci.

      Comunque mi par di capire che Monti stia accelerando a manetta per farci digerire la completa privatizzazione della sanità e realizzarla in tempi brevi.
      Vedi:
      «La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. La posta in palio è altissima»

      anche: ««Il futuro del Paese legato alla comunità internazionale»

      e «La ricerca e l'innovazione nel campo delle scienze della vita sono i presupposti per un sentiero di crescita virtuoso, in grado di generare investimenti esteri, miglioramenti, e occupazione di qualità»

      Elimina
    2. Certo che andare a parlare così del servizio sanitario nazionale è una cosa OLTREMODO controproducente. Questa uscita di Monti potrebbe avere effettivamente degli effetti potenti per una crescita del dissenso sull'unione monetaria

      Elimina
  31. "Come capirà che se parlo di nemico, e non semplicemente di avversario, è perché a causa di certe scelte economiche abbiamo già visto i primi morti".
    Difatti, il nemico si sta portando avanti col lavoro:
    "Non possiamo consentire alla piazza di fare delle scelte che deve fare la politica " esclama il ministro Cancellieri durante il proprio intervento al senato, aggiungendo che "sono mesi che ci stiamo preparando a momenti difficili" e "tutti dobbiamo renderci conto che siamo chiamati a fare sacrifici". Il momento è molto delicato e occorre "fare quadrato attorno alle istituzioni". http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/11/stato-di-polizia-ad-alta-produttivita.html#more
    E riguardo ai "momenti difficili", oggi c'è solo l'imbarazzo della scelta: Ilva di Taranto e Genova, IMU, redditometro (l'orfano di Visco e Padoa Schioppa che ha trovato nuovi genitori adottivi).
    Quanto all'Imu, vorrei anche dire che non mi rende particolarmente mansueto sapere che l'esborso di quei soldi (nostri) servirà pari pari al servizio del debito (estero)senza avere alcuna ricaduta redistributiva sul sociale, come un tempo lo Stato (più o meno) faceva con le tasse, e che invece di andare a migliorare i servizi, la sanità, la scuola, ecc. sarà come buttarlo nel cesso, in nome del "debito pubblico" e del "ce lo chiede l'Europa", perché tra un po' gli esborsi ripredranno sempre allo stesso scopo.

    RispondiElimina
  32. D'accordo, sempre più persone stanno prendendo coscienza della reale situazione e sta mettendo in dubbio vecchi e radicatissimi luoghicomunismi; aggiungo anche che il prof. ha ragione dicendo che il problema non è se, ma quando usciremo dall'euro, tuttavia il quando sta diventando una questione importantissima. Oggi Monti ha dichiarato che il sistema sanitario nazionale in futuro non sarà più sostenibile; cosà dirà (e farà) ancora nei pochi mesi che rimangono di vita al suo governo?
    link: http://www.repubblica.it/politica/2012/11/27/news/monti_servizio_sanitario-47544859/?ref=HRER1-1
    Sono anche d'accordo con il prof. che nemmeno Keynes riuscì ad evitare la seconda guerra mondiale, tuttavia ho paura che se lasciamo agonizzare l'euro, senza cercare in qualche modo di accelerarne la fine, non so come arriveremo all'ineluttabile uscita dall'euro.
    Questi in pochi mesi distruggeranno il SSN, hanno già distrutto l'art. 18, hanno innestato nella costituzione (che ERA la più bella del mondo) quella assurdità del pareggio di bilancio; insomma Monti è peggio delle cavallette. Non possiamo davvero permetterci di uscire dall'euro nel lungo periodo, perchè parafrasando Keynes, saremo civilmente (e dio ci conservi in salute, altrimenti anche fisicamente) morti addirittuta nel medio periodo.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo deve essere fermato:

      «Abbiamo la consapevolezza di vivere un momento difficile - ha premesso Monti - la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti. È importante riflettere sulle lezioni impartite dalla crisi. Il campo medico non è un'eccezione, le proiezioni di crescita economica e quelle di invecchiamento della popolazione mostrano che la sostenibilità dei sistemi sanitari, incluso il nostro servizio sanitario nazionale, di cui andiamo fieri potrebbe non essere garantita se non ci saranno nuove modalità di finanziamento e di organizzazione dei servizi e delle prestazioni. La posta in palio è chiaramente altissima - ha continuato Monti - l'innovazione medico-scientifica, soprattutto nella fase di industrializzazione, deve partecipare attivamente alla sfida considerando il parametro costo-efficacia un parametro non più residuale».

      Traduzione:
      "nuove modalità di finanziamento e di organizzazione dei servizi"= sistema assicurativo di tipo americano

      "considerando il parametro costo-efficacia un parametro non più residuale" = i farmaci innovativi a carico del malato, mutuati soltanto i generici

      Se gli lasciano le mani libere, due previsioni facili facili:
      1) aumento della mortalità infantile
      2) accorciamento della vita media

      E si ricomincerà a morire di polmonite, come succede negli stati uniti...

      Se alcuni aspetti dell'Obamacare sono discutibili, in una visione di questo genere c'e' il peggio dei due mondi.

      Faccio presente che non se ne parla ma per effetto della spending review in alcune strutture sanitarie la chirurgia si occupa gia' ora SOLO delle urgenze (materiali razionati).

      Da un punto di vista strettamente politico se vengono fuori ora con proposte di questo genere non credo che il parlamento approverà (campagna elettorale). Ma il sequel potrebbe avere conseguenze nefande (di piddini idioti saran piene le liste, comunque vada).

      Elimina
    2. Caro Luca, la distruzione del SSN è già avviata...nella "bellissima Firenze" la "Wi-Fi Firenze" (come dice il sor Sindaco, intanto il Mugnone l'è parecchio gonfio...anche lui),dove abito, ho avuto bisogno di fare una riabilitazione al mio femore fratturato per una caduta a corpo morto dalla bicicletta. Nella palestra della mia ASL ho dovuto fare ginnastica con i tubolari di bicicletta portati da altri pazienti perchè non ci sono gli attrezzi necessari e mi fermo qui. Ho avuto diritto a 10 sedute di fisioterapia...quindi se poi vuoi camminare o hai i soldi per fare riabilitazione altrove o altrimenti...do it yourself. Così ho fatto io! Le padelle toccherà portarsele da casa...e di passaggio, http://affaritaliani.libero.it/toscana/asl-firenze-taglia151112.html come dire "l'hai voluta la bicicletta...o pedala!". Alessandra (educatrice precaria più che precaria al Titanio)

      Elimina
  33. Profe, stavo pensando (tanto per cambiare), a mio modo, al "debitopubblico", al vincolo esterno, al "più Europa", e mi è venuta in mente la figura del "peon acasillado". Se mi permette di rubarle qualche Kbyte, credo che meriti d'essere ricordata.
    In America Latina, soprattutto in Messico, fino al secolo scorso (e in certi stati messicani come il Chiapas fino agli anni Settanta), nelle grandi haciendas esisteva la figura del "contadino indebitato". Ai contadini che vivevano all'interno della fattoria venivano consegnati gli strumenti di lavoro, le sementi, le baracche (le casillas, appunto) dove abitavano, il tutto a loro debito. Quando i contadini ricevevano la paga per il loro lavoro, il proprietario gli tratteneva una parte consistente del loro salario destinata a ripagare il debito originario da loro contratto. E siccome la paga era misera, e ciò che ne rimaneva veniva speso dai contadini negli empori dell'hacienda per acquistare cibo e vestiario, il contadino non riusciva mai a ripagare il proprio debito, che alla sua morte passava pari pari ai figli. Inoltre, il contadino non poteva andarsene dall'hacienda, perché il suo debito glielo impediva. Insomma, 'sti proprietari terrieri avevano escogitato un sistema perfetto di schiavitù. Ora, se alla figura del contadino encasillado ci mettiamo i cittadini piigs del sud Europa, che dopo aver pagato il fisco consumano il restante salario in cibi e vestiario, e alla figura dell'haciendado ci mettiamo i paesi core... mi tocca dar ragione al Principe di Salina.

    RispondiElimina
  34. A proposito di agonie...
    Voi che ve state sempre a lamentà, quando mai, senza la spinta dell'Euro, avreste potuto godere de

    OUTLET DEL FUNERALE-servizio completo da 1499 euri
    ( Vespillones esclusi, credo. )

    peró non capisco...questi o pensano che la gente andrà a buttare a fiume i parenti, oppure sono proprio persone sensibbili...

    RispondiElimina
  35. In realtà Boldrin ha detto tante cose, a volerlo leggere:

    "Come avevamo sostenuto negli anni '90 svariati di noi - economisti mercatisti e reazionari - l'intero impianto dell'euro, maastricht e tutto il resto, era un castello campato in aria che violava le leggi più elementari dell'economia. In particolare, l'idea di una moneta unica per paesi così eterogenei (e che, con la fretta di far entrare tutti nell'euro, ancor più eterogenei son diventati) sia per condizioni economico-sociali, che per tendenze di crescita di lungo periodo che, soprattutto, per politiche fiscali, ha generato rischio morale, ha incentivato trucchi sporchi, ha creato "free riders" ed ha generato la crisi del debito sovrano europeo che stiamo vivendo in queste settimane. Una grande crisi economica creata da decisioni politiche sbagliate, prese da politici populisti contro l'opinione degli economisti: Voltremont e Mangiamorte vari, prendete nota!

    In tutto questo, checché ne dicano i populisti che in questi giorni si sono inventati complotti mondiali dei soliti speculatori cattivi contro l'euro, il ruolo di protagonisti unici l'hanno giocato i politici europei e i governi che essi gestiscono"

    e

    "Ai miei tempi, come mi ricordava Mimmo Pagliarini sempre via email, noi si sosteneva che forse ci sarebbero volute ... due diverse "lire", una per il Sud ed una per il Nord dell'Italia. Certo due euro sarebbero oggi meglio che uno, ma 4 o 5, chiamati "dracma", "peseta", "lira", "marco", eccetera, forse sarebbero ancora meglio, date le circostanze. Ma con i se e con i ma non si fa la storia, per cui inutile guardare indietro. Decidere ora, su due piedi, quali sarebbero i costi ed i benefici di una UE con due monete, o tre, non lo so fare, per cui mi astengo. Mentre capisco - ovviamente che lo capisco: ricordo come mi spernacchiavano ai meetings del CEPR quando avanzavo sostanziali dubbi sull'euro proprio per le ragioni per cui oggi tutti si strappano i capelli ... compresi tanti colleghi italiani che dell'euro entusiasti erano! - le ragioni di tali proposte, sono sempre scettico nei confronti dell'ingegneria sociale che spera di risolvere problemi strutturali con operazioni "finanziarie".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, vedi? Il compagno orecchino con l'economista intorno scrive che li conosceva i danni che avrebbe causato l'euro, un po' come il compagno Napolitano.

      Ci sai anche spiegare perché poi ha cambiato idea e ha difeso l'idea di un dividendo dell'euro? E perché si è messo a fare terrorismo sull'ipotesi di uscita dall'euro? Forse perché si è accorto che restando avrebbe avuto una chance di rimettere al suo posto l'odiato nemico ideologico, lo Stato?

      Elimina
    2. No, o almeno non mi è esattamente chiaro. Bisogna leggere i commenti. Rilevo comunque che è bene non fare confusione. Che ci sia o non ci sia stato il famoso "dividendo dell'euro", nei termini che lì vengono posti, non è in contraddizione con ciò che lassù è scritto.

      E, sfortunatamente, parlare di nemico ideologico per quanto riguarda lo stato Italia, è avere il paraocchi.

      Elimina
    3. Invece io la contraddizione ce la vedo eccome e pure bella grossa: o l'euro aveva in serbo per noi un bel dividendo che non abbiamo saputo sfruttare, come il drin sostiene, e allora non si capisce perché fosse contrario prima. Oppure non lo aveva e allora non si capisce perché adesso voglia farcelo tenere. Terzo non è dato.

      No, l'ideologia non è di pertinenza della sfortuna. Certa ideologia è pertinenza di una qualità che fa rima con lotteria. Ma non divaghiamo. Levaci i paraocchi, non essere timido: illustraci qualcuno (ne basta anche uno) dei mali causati dal Leviatano italico e una proposta di soluzione. Perché qui bisogna cominciare a pensare al dopo.

      Elimina
    4. Ha ragione il prof, ahinoi! Il riposizionamento, il l'"avevo detto io!" è già cominciato alla grande! E l'orecchino con l'economista intorno ci tiene a farlo sapere per evitare di essere ulteriormente spernacchiato come gli capita praticamente tutti i giorni.

      Elimina
  36. http://krugman.blogs.nytimes.com/

    Ma come si fa a ritenere Krugman un economista ??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu cosa puoi portare come contributo alla scienza economica? Hai preso qualche Nobel per l'economia? Hai pubblicato qualcosa riguardo qualche aspetto dell'economia? In quel caso porta una giustificazione alla tua domanda e fai una critica sensata a Krugman: non sarà omniscente, ma non mi sembra l'ultimo arrivato in economia.

      Elimina
  37. Buona sera prof.re, innanzituuto devo farle i miei ringraziamenti per il suo impegno enorme che sta dedicando a questo blog, e devo farli anche al grande Claudio Messora che mi ha dato la possibilità di scoprirla. Mi scuso in anticipo se non sono un tecnico di questa materia, quindi zero apporto intellettuale posso aggiungere, a differenza di tanti altri.
    Proprio adesso il Claudio Messora blogga un argomento uscito in giornata relativo ai dati OCSE...e siamo messi bene....
    Mi perdoni se dico stupidate, lei nel suo libro (l'ultimo) ha accennato lievemente e brevissimamente ad una possibile responsabilità penale dei vari ATTORI (in maiuscolo per intendere sia nazionali che internazinali)...ma capisco che non ha interesse a sviluppare questo tema anche forse proprio perchè, immagino, non è la sua materia e mi pare di aver colto la sua rara ed immensa "umiltà" nel non addentrarsi in qualche cosa di cui non si ha una forte competenza...(nel senso che se devo dire una cavolata tanto per dire...e meglio non dire... Pochihanno questa dote...). Le volevo chiedere, visto che qualche cosa comunque ha accennato e se lo ha fatto...qualche cosa c'è di vero..., non si potrebbe produrre una denuncia alle varie autorità competenti sia nazionali che dell'europa per sollevare un polverone e comunque amplificare la portata del suo messaggio??? Non intendo a suo nome, ci mancherebbe altro, ma a nome di tanti privati che potrebbero unire e condividre lo sforzo appoggiandosi ad uno studio legale competente su questi temi per studiare e produrre un atto di accusa...
    Vede, non tanto perchè si potrebbe pensare di me come un forcaiolo...so benissimo che non siarriverebbe mai ad identificare e condannare i vari responsabili...
    Quindi denuncia pubblica...rilevanza mediatica...
    Potrebbe servire a coinvolgere la maggior parte dei pensanti...
    Capisco, e su questo le do pienamente ragione proprio per esperienza vissuta...coi piddini non c'è nulla da fare...loro hanno la "fede" dalla loro parte..., che di liberi pensanti non ce ne sono tanti...
    Mi scuso per le stupidate che ho scritto.
    Le faccio i miei complimenti...da quando l'ho conosciuta mi a preso una curiosità bestiale...ed una sete di sapere da passare ore e ore davanti al computer aspettando un suo nuovo argomento...
    Marco di Parma

    RispondiElimina
  38. Passiamo ad argomenti più ottimistici ( er ramo )

    OUTLET DI. MERCEDES - BENZ. MILANO , fino al 31 dicembre

    RispondiElimina
  39. Passiamo ad argomenti più elettrizzanti...e sega .... e sega.....

    OUTLET. MERCEDES - BENZ. MILANO

    Fino al 31 dicembre

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tanto perchè bisogna aumentare la produttività!!! Ma se è pieno de robba che nun compra nessuno!!!

      Elimina
  40. Ch.mo Prof. Bagnai,
    grazie per questo blog, per me é un corso alfabetizzazione economica. Fa piacere leggere ancora qualcosa di argomentato ogni tanto, siamo troppo abituati alla tivvú e lí usa poco.... Un grazie sentito anche per il concetto di piddino, é utilissimo. Per esempio spiega come mai quelli manco si rendano conto di "collaborare". La saluto dalla terra del Nebbiolo.

    RispondiElimina
  41. Ho letto un titolo su Sky di passaggio. Se come ho capito il Monti parla di privatizzare la sanità penso che i tecnici inizino a desiderar ardentemente le famose fughe in elicottero....

    RispondiElimina
  42. Risposte
    1. La tua battuta la capisce solo chi ha letto il libro. Le parole di Donald confermano quello che qui abbiamo detto più volte. Il risultato della disinformazione fascista di questo sconclusionato dilettante è quello di diffondere la teoria quantitativa della moneta (esogena), mentre millanta di diffondere la MMT, che è una teoria della moneta endogena! Ci sarebbe da morir dal ridere, se non fosse per la violenza che la menzogna inevitabilmente porta con sé...

      Elimina
  43. R.R. proprio non ci arriva, è l'unica spiegazione che mi sento di dare delle sciocchezze che scrive.


    "ci sono due modi di essere competitivi, offrire prodotti a basso prezzo o offrire prodotti a migliore qualità grazie all’innovazione. Neanche tenendo conto che è il caso della Germania. Monti non segue la strada della sua amica Merkel e di qualcuno che la ha preceduta (perfino abbassando l’orario di lavoro), per cui oggi anche una povera diavola come me compra più volentieri una lavapanni tedesca, e non parliamo di merci di più elevata tecnologia"

    L'articolo, ovviamente, conclude col solito sogno:

    "Noi, nel nostro piccolo di gente che non mira a essere deputato, abbiamo detto che siamo per un’Europa che faccia abbassare la cresta alla finanza, unifichi il suo disorientato fisco, investa sulla crescita selettiva ed ecologica, non solo difenda ma riprenda i diritti del lavoro."

    A questo punto credo che il prof. sia stato fin troppo galantuomo nei confronti di R.R.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tempo sarà più galantuomo di me... con me, però! ;)

      Elimina
  44. Primarie PD: fila chilometrica domenica sera (Pisa)...
    Libreria Feltr... libro di Mario in bella vista vetrina principale, del Tramonto... nessuna traccia...

    Mi chiedo:
    perchè se le primarie servono a scegliere il candidato "premier", poi parlano di legge elettorale proporzionale, che è in piena contraddizione col sistema delle primarie di coalizione?
    Mi chiedo:
    se tutti vogliono la legge proporzionale, perchè il Fognatore e altri tabacchi si presentano alle primarie di coalizione, coalizione che se cambia la legge elettorale potrebbe essere priva di significato?
    Mi chiedo:
    chi è in malafede, chi ha un cervello diversamente abile, chi è la persona-tipo che vota alle "primarie", perchè teoricamente e praticamente uno di casa paund può andare a scegliere il candidato "premier" della coalizzione di sinistra?
    Mi chiedo:
    perchè chiedono 2 euro di contributo (fanno circa 7 SETTE MILIONI DI EURO a quanto mi risulta) quando prendono già DECINE DI MILIONI D EURO di rimborsi elettorali, mentre un sacco di altra gente non ha i soldi per il mutuo?

    Intendiamoci: le risposte me le sono date, il problema e che le domande vorrei tanto che fossero poste in mondovisione ai vari individui che prendono in giro la ggente, anche se poi mi viene da pensare che ben gli starebbe alla ggente se non ci andassimo di mezzo anche noi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Emilio
      ... Come se tu non avessi coscienza dello spirito eminentemente piddino della città e della maggioranza del suo corpus universitario.... e quelli nelle stanze dei bottoni della politica cittadina li conosco ahime' da mezza vita...

      Elimina
  45. Perdonate il P.S.
    esiste il reato di alto tradimento verso lo Stato in Italia?

    RispondiElimina
  46. E intanto relativamente al libro ed all'opera in genere del prof. c'è chi, in preda evidentemente a dissociazioni cognitive, da una parte riconosce i meriti dell'analisi politio-economica e dall'altra lancia farneticanti obiezioni ...non dice nulla su quello che bisognerebbe fare finché si rimane nell'euro. Fa finta che l'euro non ci sia più o abbia i giorni contati, ma c'è ancora. E non basta proporre scenari utopistici per cambiare la realtà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, volevo linkare lo stesso commento che tal Sergio ha postato pure su Amazon, con l'unica differenza che compare il cognome Polini..

      Elimina
    2. All good things to those who wait....

      Elimina
    3. Se non ricordo male, l'autore della critica in questione era solito bazzicare il blog mesi fa. A meno che si tratti di un caso di omonimia

      Elimina

  47. http://www.gustavopiga.it/

    Ancora un'ottima analisi, ma quando c'è da andare al punto al solito arriva una frase con non vuole dire niente :

    "Sia come sia, il messaggio finale è uno solo: l’austerità, l’aumento della tasse e la diminuzione della spesa pubblica in recessione è una follia che nessuno studente del primo anno di economia suggerirebbe, specie quando si finisce per flirtare con così grande spensieratezza con la fine dell’euro."

    Io almeno non la capisco.


    RispondiElimina
  48. Prof, spero mi perdonerà, sono solo a pagina 77 con il libro, ho lasciato a metà Bootle. Avrei anche Frenkel da finire... tanta roba.

    Spero di recuperare con il mio prossimo viaggio aereo, in modo da occupare il tempo in modo proficuo.

    Aspetto di sapere quando sarà in zona e nell'attesa lascio la mia mail ai goofy fans di Milano e dintorni: tarheelblue70@gmail.com

    RispondiElimina
  49. Caro Professore,
    ha ragione, il manifesto si è svalutato e non costituisce più un riferimento a sinistra.
    Ho fatto economia a Padova e purtroppo sono tra i pochi keynesiani antieuropei (o perlomeno mi riferisco a questa europa). Farei politica in qualche movimento, in qualche partito, se ci fosse a sinistra. Ma perchè tanta cecità? E' dovuto secondo Lei ad una coscenza collettiva che è venuta a mancare proprio perchè le sorgenti di elaborazione e discussione del pensiero, come i giornali, hanno seguito il "main stream" dominante?

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.