Mercoledì 21 novembre, alle ore 18 (trattabili), presso la libreria caffè City Lights in via del Porto 8 a Pescara, presenterò "Il tramonto dell'euro". Gli organizzatori mi hanno assicurato la presenza di (udite, udite!) copie del testo per chi ancora non le avesse.
Nell'organizzare l'evento si è ragionato un po' su chi potesse fare da discussant. La domanda dell'organizzazione era: "Posto che i tempi sono limitati e quindi lasciamo perdere, ma secondo lei si possono trovare economisti che in buona fede difendano l'euro?" E la risposta è stata: "Forse, ma non credo entrino né spesso né volentieri in una libreria."
Mettiamola così: a domande quali: "Ma lo stipendio varrà la metà? Ma il mutuo resterà in euro? Ma se svalutiamo non ci impigriamo?" posso rispondere con cortesia se esse vengono poste da persone del pubblico. Avrei enormi difficoltà a mantenere la calma se corbellerie simili venissero messe sul piatto da colleghi o disinformatori di regime. Quindi, come dire, per l'anteprima mondiale ho deciso di dedicare più tempo al pubblico e alle sue legittimissime preoccupazioni, che non a soggetti "autorevoli" e alle loro squallide mistificazioni.
Ovviamente questo non significa che io non intenda discutere le ipotesi di Mundell, Kaldor, Krugman, ecc. con altri (le mie non le discuto perché non ci sono, o, se ci sono, sono un ovvio corollario delle ipotesi dei grandi: sì, mi piace vincere facile...). Sono previsti anzi incontri con illustri colleghi che difendono l'euro e entrano in libreria (come autori e come lettori). Trovarli non è semplice, ma ce ne sono, vedrete, e vale ovviamente la pena di confrontarsi con loro. Ma mercoledì prossimo sarà soprattutto una chiacchierata fra me e voi. A presto.
P.s.: come potete vedere dal sito, nella libreria entrano una cinquantina di persone con la regola "a li mejo posti", quindi regolatevi. Io finisco la mia lezione alle 17:30 e sarò lì poco prima delle 18.
City Lights, la casa editrice fondata da Lawrence Ferlinghetti... la beat generation, Jack Kerouac, William Burroughs, Allen Ginsberg, Norman Mailer, Gregory Corso, ecc.
RispondiEliminaUn bell'esordio.
Ci sono libri che segnano un'epoca come Il capitale di Marx, libri che rivoluzionano lo stile letterario come il Voyage di Céline, libri che aprono gli occhi sulla crisi che sta demolendo mezza Europa come Il tramonto dell'euro di Bagnai – alcuni forse cercheranno Il tramonta dell'euro del professor Pagliai -, libri che nessuno leggerà come quelli di Bruno Vespa, e libri in grado di suscitare tensioni e nervosismo se sono presentati da Monti, il premier più amato tra i non residenti in Italia.
Intervenuto alla Bocconi per la presentazione di due libri sull'Europa, Monti ha fatto cenno alla situazione in Grecia: «Si è preteso, e non ci si è riusciti, che la Grecia in 3 anni facesse una rivoluzione sociale, etica, giuridica, nella lotta alla corruzione, nella lotta all'evasione, del tipo di quelle rivoluzioni che, altrove, richiedono una generazione. Questo non è riuscito».
Già...
E mentre Monti scopre l'acqua calda all'interno del suo mondo virtuale, dal mondo reale giungono i primi inequivocabili segnali della fine di un'era, la sua, tanto che lo stesso Monti ha poi lasciato l'università da un'uscita secondaria, per evitare di imbattersi nelle persone che lo contestavano all'esterno.
Stessa sorte per Cancellieri che ieri è intervenuta ad un convegno a Rimini, ed è stata contestata da un gruppo di giovani all’interno del palasport che ospitava 1.500 studenti delle scuole superiori.
I segnali di insofferenza verso questo governo tanto incapace quanto borioso si susseguono da un po' di tempo. I media minimizzano, ma le proteste aumentano.
Un esempio di quanto potrebbe accadere in Italia nell'eventualità che si persista sulla strada del rigore fine a se stesso si è avuto martedì scorso in Sardegna, dove gli scontri e il blocco delle strade all'esterno dell'area della miniera di Serbariu, hanno costretto i ministri Passera e Barca e il sottosegretario De Vincenti a ripartire a bordo di due elicotteri atterrati nel campo sportivo adiacente alla miniera.
Quando si verificano situazioni come questa l'epilogo è scontato, e l'algido Monti se ne renderà conto ben presto, prima di finire tra gli scarti del XXI secolo.
Povero Claudio... Questa non la sapevo e non è che mi rallegri, anche se era prevedibile, come dici tu... Sardegna comincia con la "s", come Saigon...
EliminaThere's no need to be upset...
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ygr5AHufBN4&feature=related
In molti paesi dell'America Latina, quando imperavano i Chicago boys e i diktat del Fmi sotto forma di "ajustes estructurales", era "consueto" che i presidenti deposti fuggissero dal palazzo presidenziale in elicottero (De la Rua in Argentina, Mahuad e Gutierrez in Ecuador...).
EliminaAdesso gli elicotteri scaldano i motori qui. Manco al tempo della caduta del Cinghialone 'ste cose erano successe.
...il giorno dopo, Passera ha sentito il bisogno di spiegare le proprie ragioni in una commovente lettera ai principali quotidiani sardi. ( il testo )
EliminaDa persona non corretta (eheheheh!) estrapolo, decontestualizzandoli e commentando, i seguenti periodi:
"Siamo perfettamente consci, infatti, del profondo disagio occupazionale e sociale che si è accumulato, negli anni, in questa parte di Italia."
Ma và?
"Abbiamo poi parlato con le rappresentanze di Eurallumina, alle quali abbiamo annunciato che il 22 di novembre firmeremo con gli azionisti russi di Rusal un accordo importante in cui ci si prende l’impegno di reinvestire nell’impianto, in modo che possa di nuovo diventare un’azienda produttiva e competitiva."
Portece n'antro IDE? E poi, che sia il prefisso "eur" a portare un tantino di sfiga?
"Il piano tocca temi su cui il Governo è in prima linea: l’energia, che è un problema risolto, in quanto dal punto di vista della competitività di costo rispetto ad altri Paesi non c’è più uno svantaggio competitivo da colmare."
che collego a quest'altra:
"Ci siamo detti che la costruzione di nuove prospettive di sviluppo passa attraverso la definizione di soluzioni economicamente sostenibili e in linea con le norme italiane ed europee."
Che io traduco: "Non abbiamo potuto intervenire sul costo dell'energia perché, sapete, aderendo all'U.E. ne abbiamo sposato i sacrosanti principi di libera concorrenza. Perciò, non volendo essere tacciati di deprezzamento concorrenziale dell'energia, abbiamo dovuto attendere che i nostri prezzi si allineassero con quelli degli altri, e pazienza se questo si è tradotto nell'uscita dal mercato delle vostre aziende."
"...però dobbiamo avere anche la capacità di guardare oltre, a nuove iniziative legate all’energia, alla biochimica, all’agribusiness, al turismo."
Insomma, per forza gli operai? potete anche fare i camerieri, i raccoglitori di pomodori; e poi, che sarà mai, se sapete avvitare un bullone saprete anche fare le pulizie in un laboratorio di ricerca.
"Altri [fondi] potranno essere aggiunti, per esempio dai proventi delle multe per gli aiuti di Stato e dal nostro fondo per la crescita sostenibile.
Capisci a me: se non ti aiuto è perché così avrò più soldi per (non) aiutarti.
Franco
Prof., se mi riserva due posti in prima fila "je dò 'na dritta": all'angolo, in via Cabotto, "se magn lu pesce bbon", a prezzi buoni...e il proprietario c'ha la faccia da anti-euro.
RispondiEliminaP.S. Le ciliegie a 6€ è un prezzo buono????? La spesa la faccia qui a Pescara che a più di 4€ le prendiamo solo a Natale.
Non aggiungi nulla alle mie conoscenze, ma un posto te lo riservo volentieri!
EliminaBuongiorno, se fossi più vicino verrei volentieri.
RispondiEliminaFaccio una richiesta, è possibile che qualcuno riprenda la presentazione con una telecamera e poi piazzi il tutto su internet?
Sono sicuro che la presentazione avrebbe un ampio seguito su internet.
Alla presentazione di Roma del 22 ha annunciato la sua presenza Ecodellarete.net
EliminaMa qualcuno riprende con videocamera?
RispondiEliminaIo non ho previsto nulla. Se qualcuno di Pescara vuole occuparsene, può scrivermi in privato e vediamo con il proprietario cosa fare.
Eliminavogliamo il video !!
Elimina+1
EliminaCaro professore, le chiedo un breve elenco di economisti (leggibili anche se in perfetta malafede) pro-euro. Sa, nella mia opera di diffusione quotidiana del suo pensiero e di quello di alcuni premi nobel mi imbatto spesso (e giustamente) in persone che mi dicono: ok, il post ''L'uscita dall'euro'' mi ha convinto e continuerò a leggere Bagnai, però adesso voglio un articolo di un pro-euro per sentire che dice. Ultima amante del contraddittorio mia madre. Da perfetto ignorante di economia e soprattutto economisti le chiedo quindi questo elenco nero di piddini e trollini in malafede.
RispondiEliminaLei si rende conto del fatto che questa richiesta non può che far dubitare delle capacità intellettuali o della buona fede di chi la emette, per due ben evidenti motivi:
Elimina1) sono venti anni che in Italia parla solo il partito dell'euro. Se le persone che hanno parlato non vi sembrano economisti, o economisti seri, chiedetevi perché e rispondetevi da soli. Io posso solo aiutarvi con il punto numero 2:
2) si può dire che chi chiede di trovare un tolemaico in buona fede oggi è un povero coglione? Scusi la franchezza, sa, ma siccome questa domanda mi sembra diventata l'ultima spiaggia del piddino, meglio spargerci subito un po' di napalm e passare avanti.
Non datur tertium sive medium inter dua contradictoria. La teoria delle AVO o è falsa o è vera. E siccome è vera, ogni richiesta puramente "coreografica" di contraddittorio denota esclusivamente la debolezza intellettuale di chi ormai aderisce ai modelli puramente esornativi della televisione, alla "par condicio", ai "ragionamenti" di "Chi vuol esser milionario": "dunque, euro viene da Europa e l'Europa è il nostro sogno, quindi anche se sto provando un certo dolore al retto, penso che sì, chi parla a favore dell'euro abbia ragione". Il "giustamente" poteva sostituirlo con un altro avverbio.
Chiarisco subito: qui sto facendo un discorso serio per persone serie. Ovviamente, con tutto il rispetto per sua madre.
Fonte: stenografico della seduta parlamentare del 13 dicembre 1978, avente ad oggetto l'adesione immediata allo SME a partire dal 1 gennaio 1979.
EliminaFabrizio Cicchitto (PSI): "Il dollaro in tutti questi anni ha manovrato e manovrato fortemente, si è deprezzato rispetto al marco almeno del 40 per cento, ha aumentato i suoi livelli di competitività in modo molto notevole e noi e la sterlina gli siamo andati dietro, fruendo dei livelli di competitività che in questo modo venivano conquistati. La tendenza attuale del marco è quella di arrestare la sua rivalutazione rispetto al dollaro zavorrandosi con le monete deboli e nello stesso tempo rivalutando abbastanza queste monete, in modo da diminuire la competitività della loro economia rispetto a quella tedesca. Noi dobbiamo misurarci con questo problema e con questo nodo e nello stesso tempo dobbiamo misurarci con i nodi di politica economica interna che abbiamo davanti. Cioè, dobbiamo misurarci con le differenze dei tassi di inflazione, di strutture e di produttività, di squilibri sociali"
La teoria delle AVO era PERFETTAMENTE A CONOSCENZA di Cicchitto, Napolitano, Magri, Castellina, Malagodi, Pannella, Longo, Pannella e tutti gli altri che parteciparono a quella discussione.
Notiziona!!!!!!!!!!
EliminaFabrizio Cicchitto ha un fratello gemello (un po' sfortunato..., poverino)!! Ai giorni nostri, dopo 35 anni, il suo fratello scemo(che guardailcaso si chiama anch'esso Fabrizio) ha votato TUTTE le fiducie ai decreti del Governo Monti.... ma proprio tutte tutte...
Ma tu guarda la genetica!
Infatti. Vale anche la pena leggere l'intervento di Napolitano, pag 24992:
Elimina"...la conferma di una sostanziale resistenza dei paesi a moneta più forte, della Repubblica federale di Germania, e in modo particolare della banca centrale tedesca, ad assumere impegni effettivi ed a sostenere oneri adeguati per un maggiore equilibrio tra gli andamenti delle monete e delle economie di paesi della Comunità. E così venuto alla luce un equivoco di fondo … di cui l’accordo di Bruxelles ha ribadito la gravità: se cioè il nuovo sistema monetario debba contribuire a garantire un più intenso sviluppo dei paesi più deboli della Comunità, delle economie europee e dell’economia mondiale, o debba servire a garantire il paese a moneta più forte, ferma restando la politica non espansiva della Germania federale e spingendo un paese come l’Italia alla deflazione…
Non voglio ripetere le considerazioni… sui motivi che impongono e giustificano un particolare sforzo del nostro paese per conseguire un più alto tasso di crescita, e sul rischio invece che i vincoli del sistema monetario, quale è stato congegnato, producano effetti opposti.
…le regole dello SME ci possano portare ad intaccare le nostre riserve e a perdere di competitività, ovvero a richiedere di frequente una modifica del cambio, una svalutazione ufficiale e brusca della lira fino a trovarci nella necessità di adottare drastiche politiche restrittive“…
La verità è che forse si è finito per mettere il carro di un accordo monetario davanti ai buoi di un accordo per le economie".
Il tempo trascorso da allora giustifica un crollo di lucidità così clamoroso? Perché questo è il punto: o si sono completamente bevuti il cervello, o il cervello se lo sono venduto. Non datur tertium sive medium inter dua contradictoria, come dice il Prof, che cito fidandomi visto che non conosco il latino.
Mauro Poggi
E l'allora Onorevole Napolitano votò in modo coerente con il proprio discorso!
EliminaI socialisti, dopo feroce litigata tra loro, si astennero dando, di fatto, il via libera al nefasto ingresso nello SME
La mozione governativa porta il nome dell'on Galloni: padre dell'economista Nino, attualmente una delle voci critiche nei confronti dell'euro
270 si, 228 no, 53 astenuti
http://cronologia.leonardo.it/storia/a1978a12.htm
Valter
Aaaaaahhhh grazie Eco, questo post te lo rubo e lo condivido su feisbukke che non si sa mai c'ho amici Piddini in incognito.
EliminaCaro Bagnai, devo dire che lei si impegna con tutte le sue forze a limitare la forza della sua divulgazione. Non ci riesce perché è bravo, onesto e molto chiaro, ma l'impegno non lo fa proprio mancare. Lei parla come se la verità economica che ci sta abilmente svelando da 1 anno sia sotto il naso di tutti. No. Semplicemente no. Chi ha guardato televisione per una vita come mia madre non è necessariamente un cretino senza speranza. Anzi, se ha apprezzato il suo pensiero e, da perfetta pivella delle basi economiche, vuole metterlo alla prova leggendo qualcuno che dice il suo opposto io credo non abbia tutti i torti a farlo. Le chiedevo una lista perché anche se i pro-euro parlano da anni in televisione e sui giornali quello che cercavo era un pensiero organico (anche se in malafede) e non i diffusissimi ma scollegati messaggi subliminali ed espliciti pro-euro di un talk-show o del telegiornale. Evidentemente, però, lei si infastidisce al minimo segnale di insipienza sul tema. Uno permaloso manderebbe affanculo lei e il suo blog (facendo male a se stesso e a sua madre), io, per fortuna non lo sono, però la sua maleducazione manifesta quando qualcuno si permette di non essere esattamente sulla sua lunghezza d'onda è sconcertante. Saluti
EliminaCaro Garilli, torno a dire che anche se povertà (inclusa quella intellettuale) non è vergogna, qui ci poniamo su un livello diverso. Le forme di democrazia, pluralismo, tolleranza, e confronto puramente esornative e coreografiche che ci consegna la sottocultura televisiva non ci interessano, e non ci interessa acquisire consenso. Esiste una letteratura scientifica che univocamente ha definito le condizioni che definiscono un'area valutaria ottimale, e queste condizioni non sono rispettate dall'Eurozona. Chi affida alla scienza economica il compito di risolvere un problema risolto in partenza quindi o è imbecille o è in cattiva fede, ma questo, attenzione, non riguarda il livello di dibattito al quale si pone lei o si vuole porre sue madre: questo riguarda me e i miei potenziali interlocutori ("tecnici" o "politici"). Il problema è chiaramente politico e chi lo camuffa da problema tecnico mente.
EliminaDovrebbe però preoccupare lei e sua madre il fatto di aver bisogno di ascoltare un argomento sbagliato per ammettere che argomenti che sono giusti, dei quali voi sapete e SENTITE che sono giusti, effettivamente lo siano. Qual è lo scopo di questa pantomima? Cosa aggiunge alla logica del ragionamento? A cosa occorre questa rappresentazione futile del dibattito, nel quale una delle controparti necessariamente è un imbecille o è in malafede perché parla contro Meade, Mundell, Fleming, Kenen, Kaldor, Krugman, Godley, ecc., e soprattutto contro la storia e contro il buon senso, quel buon senso che voi stessi possiedete e applicate?
Liberatevi dagli schemi mentali e dai procedimenti coreografici dell'informazione televisiva, liberatevi dalle pantomime, osate pensare con la vostra testa: solo così libereremo il paese dal nuovo fascismo, che prende le forme del dibattito, del libero pensiero, del pluralismo di idee (fasulle).
Non le posso fare una lista di economisti accademici pro-euro semplicemente perché NON esistono (se non le entra in testa entrerà da altre parti). Le posso fare una lista di economisti di palazzo che lei conosce, e di eurocrati che non conosce ma i cui argomenti sono quelli che lei ha sentito da Prodi, Padoa Schioppa, Monti ecc. e dei quali questo blog (non io, il blog, quindi tutti i lettori) smontano la consistenza. Punto. Se ne faccia una ragione, la sua domanda non ha senso ed è indice di un malessere culturale profondo del quale lei non ha colpa ma dal quale dovrebbe provare a guarire.
Quello che mi infastidisce non è l'insipienza tecnica. È l'incapacità di scrollarsi di dosso gli schemi di una certa sottocultura. Capisco che questo dovrebbe infastidirmi ancora di meno. Mi infastidisce di più, e me ne scuso. Il dato tecnico non esiste, è stato risolto 55 anni or sono, come potrà leggere nel mio testo e come potrei spiegarvi qui. Il dato culturale esiste: lei è una persona di cultura, si vede, e allora si liberi dagli schemi televisivi e si impossessi della logica. Punto. L'interlocutore non c'è. Punto. Non esiste, perché non può esistere, una persona che con la logica, la coerenza e la limpidità con la quale io spiego che l'euro non può funzionare spieghi il contrario, e non perché io sia io, ma perché il contrario è falso. Se lo trova me lo porti, ma io non lo conosco e non le sto nascondendo nulla.
Capisco che ammettere questo equivale ad ammettere di essere stati presi pesantemente in giro per trent'anni. Mi dispiace, è successo. Non deve vergognarsene. Ma è successo questo, non un'altra cosa. E se proprio dovete prendervela con qualcuno (lei o sua madre) ve la dovete prendere con i vostri informatori, e con voi stessi, per non aver avuto il coraggio di credere che quello che avevate capito fosse vero. Lo era.
Le occorre il dibattito? Se lo fabbrichi lei l'interlocutore...
E comunque sì, aggiungo, lei ha ragione: io mi impegno a circoscrivere la portata del mio messaggio. Il fatto che non ci riesca non le dice nulla? Nonostante questo ha bisogno della pantomima? Ma lo sente cosa sta dicendo?
EliminaSi ascolti, e poi capirà perché circoscrivo la portata del mio messaggio.
Qui c'è l'Italia migliore. C'è anche lei. Io voglio parlare solo a questa, perché non sono il Messia, non sono un guru. Non posso, non so, non voglio parlare alle masse. Ma certo, quando saremo diecimila, e avremo strumenti didattici, argomenti, dati, grafici come quelli del libro a supporto, sarà più facile dare un contributo alla crescita democratica del paese. E se succederà, questo sarà stato possibile solo perché uno stronzo come me ha deciso di NON parlare a tutti e di selezionare NON sulla base dei contenuti tecnici, ma dei presupposti culturali. Sulla base di Proust, non di Blanchard. Respingendo, non attraendo. Le piaccia o meno, è così e funziona.
"Posto che i tempi sono limitati e quindi lasciamo perdere, ma secondo lei si possono trovare economisti che in buona fede difendano l'euro?"
RispondiEliminaLa domanda pare un ossimoro, come il percorso seguito e la logica aiutano a capire buona fede e favor euro sono in antitesi. Non un economista occorrerebbe trovare quanto piuttosto una spalla.
Da un punto di vista pragmatico, forse, occorrerebbe interrogarsi se - al punto in cui ci hanno condotto - sia tecnicamente possibile separare tutti i villi della mostruosa creatura dall'organismo ospite, la società degli europei, senza causarne la morte. Questo, ovviamente, nell'ipotesi di non collaborazione di chi ha introdotto i semi con l'inganno e ora controlla la creatura.
Sì, appunto, vedi sopra. Vorrei tornare a ripetere (ma se non devo ripetermi e qualcuno lo fa al posto mio sono anche più contento) che ovviamente non solo la caduta dell'euro sarà gestita da un governo eurista (banalmente, quando cadde il fascismo al governo c'erano... i fascisti), ma che dopo la caduta la macchina dello Stato e dell'economia sarà necessariamente gestita in parte da fascisti, cioè, scusate, da euristi. Ma questo è sempre successo e non pone un particolare problema, a fronte del fatto di far ripartire l'economia. Perdonate i pleonasmi e l'uso insistito di sinonimi.
EliminaAppena comprato in libreria a Vercelli. Ultima copia rimasta!
RispondiEliminaStasera inizio la lettura davanti al più classico dei caminetti.
Stavo facendo una piccola ricerca in internet per vedere se qualcuno aveva già fatto una recensione del libro dopo averlo letto.
RispondiEliminaQuesto sito afferma di averne ancora disponibili due copie ( noto anche che non ci sono refusi, anzi mette anche in evidenza l'indice del libro).
http://eshop.archeologia.com/il-tramonto-dell-euro-1294.html
fra i pochi che lo hanno ancora disponibile ora(apparentemente) :
Eliminalibreriauniversitaria
http://www.libreriauniversitaria.it
(pd)
Deastore
http://www.deastore.com/libro/il-tramonto-dell-euro-alberto-bagnai-imprimatur/9788897949282.html
(roma)
Salve prof
RispondiEliminaCome da mia fama di persona indisciplinata volevo porle un quesito sperando che non venga considerato non inerente allo specifico post..
La domanda è frutto di una discussione (in cui ultimamente non faccio che imbattermi sempre più spesso) tra alcuni amici davanti ad un boccale di birra...
La mia posizione era che la nostra crisi fosse principalmente provocata dal regime di moneta unica che ha aggravato le differenze tra i paesi rendendoli vulnerabili a facendo divergere le rispettive economie..
L'obiezione del mio detrattore è stata invece che la cosa non centra nulla. A sostegno della sua tesi mi ha fatto un esempio che al momento mi ha messo in scacco e che le ripropongo.
Secondo lui la cosa è irrilevante perchè andando a considerare uno dei periodi storici di maggior prosperità economia, e cioè i 30 anni successivi alla seconda guerra mondiale, ci si rende conto che fosse in vigore un sistema di cambi fissi e cioè il gold exchange standard di Bretton Woods.
La domanda è quindi come mai, in quel periodo, non si fossero creati gli squilibri ( in 30 anni) che hanno poi caratterizzato lo SME prima e l'euro dopo..
Forse il problema consiste semplicemente nella mia scarsa conoscenza di quel periodo di cui si parla molto che raramente si approfondisce..
Chiedo quindi lumi a lei sperando come sempre nella sua disponibilità, e come al solito la ringrazio in anticipo..
Ehi! Ma arrivano gli espertoni... Che purtroppo hanno una rima pessima.
EliminaIl tuo amico mi sembra non si sia accorto di tante cose che su questo blog abbiamo detto e che sono ripetute nel libro. Intanto gli sfugge che il sistema di Bretton Woods è esploso nel 1971 per motivi che ho chiarito in vari scritti e che erano stati anticipati nel 1960 di Triffin, sostanzialmente legati al fatto che esso condannava (e ancora condanna) gli Usa a un deficit strutturale (altro che assenza di squilibri! Ma da dove è uscito il tuo amico? Dall'uovo di Pasqua?). Poi gli sfugge che gli Stati Uniti hanno finanziato copiosamente i paesi europei, e se non lo avessero fatto il sistema sarebbe esploso prima. Poi gli sfugge che ciononostante ci sono state crisi di bilancia dei pagamenti determinate da shift di competitività anche sotto Bretton Woods (ad esempio in Italia all'inizio degli anni '60), prontamente sedate da prestiti statunitensi. E soprattutto gli sfugge che sotto Bretton Woods il mercati finanziari interni e internazionali erano regolamentati (o repressi, come si suol dire), mentre l'euro è stato fatto per liberalizzarli (come nel ciclo di Frenkel).
Siccome questo tizio pensa di sapere tutto, è inutile che tu gli consigli il mio libro. Lo lasciamo a una persona più aperta. Tu, invece, se vuoi evitare di restare a corto di argomenti cerca di dargli un'occhiata. Lì troverai tutti i dettagli.
Ripeto: non è necessario parlare con tutti. Lasciate che sia la Storia a farlo.
Te lo dico in un altro modo: chi ne sa meno di te, penserà sempre di saperne più di Krugman o di De Grauwe. Ti sembra utile perderci tempo?
EliminaBhè, come avevo scritto la discussione era nata ieri davanti a un boccale di birra, e in certe circostanze non sono sempre padrone degli argomenti di cui discutere, e ultimamente gli argomenti crisi, euro, bce e debito sono molto in voga (specie per chi non capisce nulla di economia e magari ha visto un paio di video sul signoraggio) e noto sempre più spesso che molta gente ne parla ripetendo esattamente gli slogan proposti dai media allineati come "la svalutazione ci farebbe diventare più poveri, è un giochetto che non puoi fare sempre, e le materie prime costerebbero di più".. frasi che quando venivano dette tutti gli ascoltatori non fanno che annuire (credo sia inutile dire che si trattasse di un pubblico tutto a favore del PD)..
EliminaIn ogni caso.. quando dice che gli USA hanno finanziato il boom europeo si riferisce al piano Marchall?? ( che poi non ho mai capito se si fosse trattato di fondi regalati o come al solito di aiuti fatti di prestiti a interesse)o quello rappresenta solo una parte degli aiuti di cui parla?
Se la risposta è che erano prestiti, come mai questi non hanno generato un problema di debito estero, come quello che viviamo oggi??? ( in fondo anche in europa la germania sta prestando ai paesi perifierici diventano dun paese creditore)..
Riguardo al deficit strutturale di cui parla ( mi scuserà ma essendo un ingegnere autodidattta in economia non ho ancora familiarità con molti termini) si riferisce a un deficit di spesa, o a un deficit di bilancia dei pagamenti?
Comunque avevo già preso la decisione di comprare il suo libro per chiarire molti dei miei dubbi.. è solo che vorrei che lo leggessero non solo quelli che sono già d'accordo sull'uscire dall'euro e ritrasformare la banca d'italia in una banca prestatrice di ultima istanza.. ma anche e sopratutto quelli che non sono d'accordo..
Purtroppo noto sempre più spesso, che le persone come quella con cui discutevo ieri, costituiscono la maggioranza...
Riguardo a Krugman, il tipo ieri mi ha parlato di questo articolo che sinceramente mi ha lasciato perplesso anche perchè ammetto di non sapere nulla riguardo all'estonia..
Eliminahttp://www.ilfoglio.it/soloqui/15805
Scusi, Profe, siccome quando la SStoria parlerà agli espertoni, infliggerà purtroppo le sue dolorose lezzzzioni anche a noi, come possiamo fare a non farci trovare in classe?
EliminaDa suo indegno allievo cerco di diffondere conoscenza e informazione corretta, ma temo che la loro velocità di trasmissione sia inferiore a quella dell'iceberg...
Capisco: con il suo silenzio ella mi significa che il silenzio è la risposta.
EliminaNon c'è nulla che noi si possa fare: usi obbedir tacendo e tacendo morir.
Oppure vuol dire che è andato a dormire, nel qual caso buonanotte.
erano prestiti che si pagavano con tassi reali negativi-crescita
Eliminaadesso siamo nella trappola della deflazione , sacrificati sull'altare della rendita, tassi reali positivi-decrescita
allora il paese guida era in deficit permanente
adesso il paese guida è in avanzo permanente
allora non c'era (più) il concetto di Spazio Vitale , si era combattuta una guerra..
@Deficit Non c'è proprio nulla che io possa fare per renderti meno petulante? Di questi tempi chi mi sollecita è un troll per definizione...
EliminaCaro prof.Bagnai.ecco la reazione di un mio amico....ha semplicemente visto la copertina del libro....Caro Franco, sarò anche vittima dei Luogocomunisti (chi sono) come forse lo sei tu dei luogo noneuropeisti, so solo che la nostra italietta con la liretta, sarebbe andata a fondo in sei mesi. Lo vedi il tasso di interesse sul debito dove sarebbe salito con la fiducia di cui questo paese gode?so duri a morire eh.....
RispondiEliminaComplimenti! Vince il premio Oscar per la scemenza! Sceneggiatura scritta da Barbapapà, interpretazione ottima, convinta e convincente. Lascialo perdere. Non occorre convincere questa gente, come non è stato necessario convincere tutti i fascisti per liberare l'Italia dal fascismo. Vedrai che quando il vento cambierà questi espertoni saranno i primi a mettersi la spilletta in tasca. Starà poi a te farglielo notare o meno e trarre le debite conseguenze sull'opportunità di frequentare certa gente.
Eliminaposso suggerire di puntargliela sulle palle...
Eliminala spilletta intendo!
Carissimo Professore Bagnai, ha usato lo stesso esempio che ho usato io quando parlavo con mio padre della caduta dell'euro. Purtroppo lui è convinto che non usciremo mai dall'euro perchè la Germania non ce lo permetterà e se usciremo saremo come l'europa dell'est dopo il crollo dell'URSS (anche se sto iniziando a temere questa ultima parte perchè vedo che la fine tarda a venire). Infatti mi ha detto che non riesce a capire tutta la mia fiducia nella fine dell'euro.... Non so come fargli capire che la caduta dell'euro è inevitabile e certa
EliminaUn'altra conferma se ce ne fosse stato bisogno.
RispondiEliminaUn passaggio dell'intervista di Monti in Kuwait.
"Abbiamo illustrato a potenziali investitori che è il momento in cui i titoli a reddito fisso e le valutazione delle imprese in Italia sono bassi: è il momento di comprare "a buon mercato" perchè si rivaluteranno e perché se l'Italia si rimette in carreggiata ha potenziale di crescita maggiore rispetto agli altri Paesi".
Leggo su Rainews24:
RispondiElimina"Le valutazioni "sono ai minimi e servono capitali per la crescita. Abbiamo illustrato a potenziali investitori che e' il momento in cui i titoli a reddito fisso e le valutazione delle imprese in Italia sono bassi": e' il momento di comprare "a buon mercato" perche' si rivaluteranno. E' il messaggio di Mario Monti in Kuwait."
Scusate, non sono un esperto, ma sta dicendo di comprare le aziende italiane perché sono sottovalutate?
Certo: è per quello che stava lavorando, come qui siamo stati fra i primi a far notare.
EliminaAccattatevill
EliminaMi ero ripromesso di non intervenire su dinamiche monetarie,economiche et similia e quindi pensavo di non scrivere più nessun post.
EliminaMa oggi pensavo che forse,anche il mio punto di vista,può essere utile.E lo spunto lo prendo da voi.
Da lei Bagnai e da Turi.
Io chiedo se qualcuno è riuscito a inquadrare psichiatricamente il Prof.Monti.Dei subalterni se ne può parlare dopo la Waterloo italiana.
Mi spiego:sembra che questi esseri siano esenti da qualsivoglia analisi psichiatrica.E non è un privilegio da poco!
Nel concreto abbiamo capito tutti,o quasi,che abbiamo una fretta siderale di liberarcene.Noi goofy.
Si ma...le motivazioni di fondo di queste menti?....Scusatemi ma qualsiasi essere bifronte,mutageno e psicopatico è più comprensibile del Prof.Monti?
Questo almeno per la maggioranza delle persone "normali".E io lo sono a parte l'amore per l'uva (intesa come viticoltura).
Prof. ? Si è mai chiesto se ha a che fare con uno schizofrenico o no? :(
Vabbè...La solita distorsione professionale.
Il solito freudiano fallito!
Intanto,nel frattempo mi leggo il suo libro,grazie ai Navy Seals che ho sparso per Milano e che lo hanno trovato in una libreria attigua ad una Feltrinelli sprovvista...avevano 2 copie e una l'ho comprata.
Mo la scannerizzo con Nuance PDF Pro e la traduco in PDF libero su tutti i siti P2P.
Non lo farò mai ma cosa meglio delle sue spiegazioni per far comprendere la semplicità e la difficoltà di come stanno realmente le cose?
Monti ha fatto propaganda a se stesso in tutto il mondo in questo anno miserabile(per lui),altro che QW!
E' un pazzo criminale dal punto di vista sociologico.E' un pericolo non perchè è pro euro e basta ma perchè E' PAZZO !!
La me scusi se è poco!!
P.S. Vorrei proporle un segnalibro personalizzato con la sua firma e con licenza.Mi sarebbe di aiuto e sarebbe anche un piacere.E da antico appassionato le chiedo se per caso Lei sia daccordo nel ritenere che sia ora di comprare numismatica in banconote €uro "fior di conio" come invenstimento.O la va o la spacca!
@angelo sterminatore
Eliminanon saprei come "inquadrare" dal punto di vista che suggerisci il nostro Hidalgo, però da un punto di vista storico prova con questo
Grazie, pensavo proprio a quel post, ma ancora stentavo a credere alle parole di Monti.
RispondiEliminaFarò bene a rileggermi il trentaduesimo canto dell'Inferno per capire che tali personaggi possono esistere.
Egregio Professore,
RispondiEliminagli ultimi due tolemaici (in buona fede s'intende!) che mi è capitato di leggere sono, in ordine cronologico, Giacomo Vaciago e il Presidente Giorgio Napolitano.
Giacomo Vaciago ha scritto un su Il Sole 24 ore di venerdì 16 novembre dal titolo "L'eurolandia futura c'è già (e si fonda sul lavoro). Il professore vuole rassicurare tutti i lettori che la scelta fatta vent'anni fa di aderire allo SME prima e all'Euro poi è stata giusta! Le prove più recenti che secondo il Vaciago convalidano questa scelta due. Senta che "perle". La prima prova è il mercato del lavoro. L'Eurozona è più vicina a rispettare il fondamentale criterio di un'area valutaria ottimale cioè la mobilità del lavoro. Cito dal testo dell'articolo: "Si stima che in questi due anni un milione di lavoratori greci e spagnoli - altrimenti disoccupati -abbia trovato lavoro in Germania. Resta il fatto che senza alcuna mobilità del lavoro, all'interno dell'Eurozona, neppure in presenza di una crisi come questa, avremmo dovuto convenire che un errore era stato commesso 20 anni fa, e prima lo riconoscevamo meglio era". La seconda prova: i mercati finanziari non si accorgono che si modificano le filiere produttive in Europa, sia dal punto di vista proprietario, sia dal punto di vista della matrice input-output. Si riferisce in particolare alle acquisizioni tedesce di parti di valore della nostra industria, da Torino a Trieste a Bologna. Francamente a me sembra che l'evidenza citata da Vaciago dimostri il contrario di quello che vuol sostenere lui e, anzi, vada a dimostrare quanto Goofy ci ha ampiamente spiegato e pazientemente documentato. E poi, che simpatico lavoro avranno trovato in Germania due milioni di immigrati greci e spagnoli?
Il secondo tolemaico è il Presidente Napolitano. Nel "testo memorabile" (così definito da Il Sole 24 ore) del suo discorso pronunciato agli Stati Generali della Cultura tenutisi giovedì scorso a Roma ci sono dei passaggi effettivemente "memorabili". Per giustificare i tagli alla spesa per la ricerca, e prima di spronare comunque a trovare capacità che liberate dal peso della procedure burocratiche possano valorizzare i nostri talenti dice:"Sappiamo che è stato e resta necessario fare i conti con un livello di indebitamento pubblico ragiunto nel corso di decessi e con un grado di esposizione ai rischi del mercato dei titoli del debito sovrano della Zona euro, e quindi resta indispensabile perseguire obiettivi rigorosi, in tempi stretti, concertati in sede europea, di riduzione della spesa pubblica e di contenimento della sua dinamica. Se non facciamo questo, a quale livello schizzeranno gli interessi dei nostri titoli pubblici? Quanto dovremo pagare? C'è anche tanta gente MODESTA (maiuscolo mio) che ha comprato buoni del tesoro: come facciamo a non rendere loro gli interessi che ci siamo impegnati a pagare e che rischiano di crescere? (..) Dobbiamo scrollarci di dosso questo peso insopportabile. E dobbiamo farlo perchè altrimenti questi sono i casi e i modi in cui uno Stato può fallire, e non credo che possiamo giocare con questo rischio oggi e nel prossimo futuro, nel nostro Paese, chiunque governi e qualunque situazione politica e parlamentare esca dalle elezioni". A me, francamete, vengono un po' i brividi.
Chiudo con una domanda, a cui magari avrà già risposto nel suo libro (che però io potrò iniziare a leggere solo martedì…se arriva il corriere): per i panettoni di quest'hanno ormai ho iniziato ad organizzarmi con l'Euro ma l'hanno prossimo c'è da sperare che si possa tornare a far di conto in lire? O sarà ancora troppo presto...pur senza dover attendere i tempi da "barriera corallina"? Penso che la questione interessi anche i Padri della Patria perchè mi sa che stanno iniziando a scocciarsi a forza di rivoltare nella tomba.
Grazie per l'operazione verità che sta conducendo!
La crudeltà del cardinal Vaciago è pari solo alla sua disonestà intellettuale (e probabilmente al potere contenuto nella sua borraccetta accademica).
EliminaChe l'Oca endogena possa rivoltarglisi contro e fottergli l'anello pastorale!
I mantra di Napolitano ormai vanno in loop da oltre un anno, la sceneggiatura per raggiungere l'obiettivo deve trapanare per bene le menti piddine: "Tutti i politici e organi di informazione in prima fila, devono cambiare il modo con cui parlano dell'Europa. Dobbiamo riflettere ad una nuova narrativa che metta ben in luce i benefici dell'appartenenza all'Unione Europea e i costi della 'non Europa'". Editto sovietico di un vecchio stalinista? La Pravda esegue. Lo avesse detto Berlusconi ai tempi del regime precedente, apriti cielo. Una nuova narrativa, come se ce ne fosse bisogno...
@ Riccardo
EliminaE' l'ala destra del partito bolscevico (alias troika : kamenev, stalin, zinoviev)
Ho visto per caso Gli Sgommati; devono aver letto il suo blog (o Badiale e Tringali?)
RispondiEliminaDraghi: "Ho creato una nuova banconota.
E sapete cosa c'è impresso sulla nuova banconota? Una finestra.
E sapete perché c'è una finestra? Perché, finché c'è l'euro, vi potete solo buttare di sotto".
Episodio "Un anno di Monti, gli auguri della gente e dei politici" dal minuto 2.40
http://glisgommati.sky.it/glisgommati/home.html
Questa è una efficace battuta è di Claudio Borghi.
EliminaNooo!!! Il libro non esce in ebook??
RispondiEliminaAlberto, se ti faccio un bonifico me lo mandi in pdf?
@CiccioilBrillo
RispondiEliminai differenziali di inflazione
http://cronologia.leonardo.it/inflazio.htm
bisogna vedere tante cose.
una di queste è che partendo da "zero" e con i finanziamenti evidentemente c'era solo da investire!
e poi la logistica e il marketing non era ai livelli odierni.
ma se il sistema è imploso un motivo ci doveva essere o no?
un esempio: come è possibile che l'Argentina è stata così folle a rivalutare del 200% (o giù di lì)?
invece con un 60-70% la Grecia è stata devastata!
insomma.. mica un 10% ora vale come un 10% 60 anni fa!
pierferdy CASINI-1 : "monti ha salvato il paese" pierferdy CASINI-2 :" monti ha fatto un buon lavoro" http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-bf624782-a6b6-470d-8623-ef394bcf2d96.html p.s. trovategli un elicottero.tra poco ne avrà bisogno.
RispondiEliminaAl di la' di Casini ho trovato sconcertante l'ammucchiata Montezemolo-Riccardi-Bonanni-ACLI che esce fuori con Monti sullo stendardo e il vuoto pneumatico dal punto di vista delle politiche economiche (della serie: hai visto mai che sia la volta buona per un ritorno alla grande di un partito cattolico al potere?).
EliminaSe il bocconiano killer se ne esce con un "Apres moi le deluge" davanti agli sceicchi (lanciando ufficialmente il sequel "Il ritorno del loden assassino"), mentre si continua col ritornello "missione compiuta" la triste realtà e' questa:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-19/ancora-buio-pesto-lindustria-100521.shtml?uuid=AbeRjN4G
Ovviamente il sottoscritto ed altri nella sua condizione lo sapevano gia', purtroppo... Ma nessuno che strilli "Fate presto!", stavolta.
Sentita l'ultima dall'Hidalgo de la Sierra ?
RispondiEliminaFacendo il paio con ciò che ho appreso dal suo libro, e nell'ipotesi di aver capito, direi che Monti è conscio dell'imminente deflagrazione dell'euro e infatti avverte i compratori che, acquistando adesso gli asset italiani, questi aumenteranno il proprio valore; ovviamente a noi viene raccontato che l'aumento di valore sarà il frutto delle sue "riforme", ma credo che in realtà egli inviti gli investitori esteri ad affrettarsi in modo da raccogliere i frutti dell'aumento di competitività che la futura svalutazione potrà portare alle aziende, le quali quindi vedranno aumentare le loro vendite e quindi gli utili prodotti e quindi i dividendi per gli azionisti, oltre naturalmente all'incremento dei guadagni in conto capitale. Direi che il 2013 sarà un anno "interessante".
P.S.:Ho provato a commentare in tal senso su FQ, ma sono comparse le risposte esilaranti di un luogocomunista che compare mentre viaggia in coppia, come i ........, e allora ho lassato perde'
PP.SS.: ho fatto apparire il commento nel post "il Re Fuso" ma in effetti era più opportuno altrove. Mi scuso e correggo.
RispondiEliminaLeggere Borghi che parla di IDE mi da fiducia in un futuro migliore.
@Simone Garilli
RispondiEliminapro Euro?
io la sto vedendo diversamente la questione.
IL PROFESSORE MI PRENDERA' a schiaffi ma in cuor mio non credo ci azzecchi sulla svalutazione. lo dico perché penso che quell'inflazione non rilevata va considerata nel calderone e...
cmq, ma sa qual è il problema?
che c'è talmente tanta malafede che nessuno propone un'analisi con un criterio che sia stupido o complesso, intelligente o banale ma che sia un criterio!
qui abbiamo un professore che prova a spiegare un'alternativa, che presenta un percorso REALE di integrazione, che spiega perché CON L?EURO sono più difficili (indirettamente) politiche di rispetto dei diritti del lavoro, tutela della sicurezza e dell'ambiente, degli investimenti in energie alternative e via dicendo e stiamo ancora a discutere con persone che vendono fumo?
GLI ECONOMISTI CHE SI STANNO VEDENDO SONO DI DUE TIPI: i cortigiani e i fanatici.
vogliamo discutere con queste persone?
si legga questo articolo!
http://noisefromamerika.org/articolo/due-argomenti-fallaci-riguardo-politica-fiscale-italia-oggi-austerita-recessione
Cara valsandra, io e Bagnai abbiamo vivacemente discusso ma, di questioni che trascendono la qualità della divulgazione presente su questo blog. Su quest'ultima non ho nessun dubbio e il suo intervento mi pare superficiale oltre che sostanzialmente inutile. Questo è uno dei posti in cui si verifica ciò che lei auspica, insieme ad altri (purtroppo non così tanti). Il criterio c'è eccome e se non lo vede, mi dispiace per lei. Non posso certo sperare di illustrargielo in pochi minuti. Quindi la invito a non 'usare' il mio botta e risposta con Bagnai per discreditarlo. Non attacca.
EliminaProbabilmente un po' OT ma volevo segnalare questo articolo qui
RispondiElimina@Simone Garilli
RispondiEliminapremesso che non ho discusso di temi specifici sulla divulgazione né mi riferivo allo specifico con lei.
il mio intervento era per "integrare" (ci provo..) la discussione.
in realtà di economisti pro euro ce ne sono ed ho mostrato un articolo di Bisin.
oggi ne abbiamo letto uno di un certo "fuzzyking" (ok, non sarà irlandese) sull'irlanda.
boldrin ha sempre elogiato la Slovenia.
qualcuno ha parlato bene dell'Estonia (è intervenuto pure uno schifato Krugmam).
Di economisti pro euro ce ne sono.
E mi faccio sempre di più la convinzioni che abbiano le loro ragioni.
ma il mio punto di vista è che o sono in malafede, o lecchini-cortigiani oppure persone che ignorano la nostra costituzione e i valori su cui è stata scritta.
non credo sia offensivo come intervento.
Sul prof: volevo dire che il problema non è tanto essere d'accordo con lui o in disaccordo ma constatare che anche se si sbagliasse in qualcosa nessuno osa ribattere perché dovrebbe spiegare alla gente una marea di cose che prima venivano taciute!
tipo: disoccupazione prevista.
nemmeno questo penso sia offensivo visto che se usciamo possiamo fare il gioco di chi ci ha azzeccato prima.. tanto è gratis!
Boldrin ha ben poco di elogiare la Slovenia, può elogiare la Slovenia pre-euro ma non queslla post-euro. Mia suocera è slovena ed ho visto come in quattro anni di euro la Slovenia sia caduta in basso.... Prima di entrare nell'euro cresceva, in quattro anni è messa più o meno come noi. Mia suocera dice sempre ai suoi connazionali che non capisce perchè dopo tante lotte per staccarsi dalla Serbia (per varie problematiche) sia andata a legarsi con qualcosa di peggiore che la sta distruggendo.
Elimina@CiccioIlBrillo
RispondiEliminainfatti andare in crisi con un debito pubblico del 10% significa che questo (il debito pubblico) non è misura della stabilità di un paese.
VORREI FARE UNA PREMESSA che mi sento a pelle: nei confronti tra paesi bisogna vedere pure la storia (del paese), le tradizioni, la cultura!
la nostra è la storia di un paese che è arrivato ad avere la terza assistenza sanitaria al mondo (battuti da svizzeri e penso giapponesi) e un'istruzione di altissimo livello (non per i top ma per i sub top di eccellenza assoluta)-
la sanità ci costa relativamente poco (in media OCSE) seppure due punti in più sarebbero doverosi (o meglio.. sono dati relativi quindi serve un PIL più elevato per ritornare ad avere una sanità degna di nome).
altro punto fondamentale: l'Estonia ha perso il 10% della forza lavoro che è emigrata.
Come se da noi se ne andassero in 3,5-4 ml.
AVETE PRESENTE, IMMAGINATE UNA TRANSUMANZA (che è esodo!) BIBLICA di queste proporzioni?
la domanda da porsi è: come hanno aumentato l'occupazione? con i mini salari?
come dire che nell'ottocento-inizio novecento tutti lavoravano ma chiedersi sui livelli di istruzione e sanità no?
un'ultima cosa: crescono 5 volte più di chi? il quintuplo di zero è zero!