Buonasera Professore,
sono la casalinga di V.
Continuo con il Goofyattivismo verso la gente comune, e devo
dire che non incontro particolare difficoltà. Tutti hanno la certezza di averlo
preso sotto la coda. E secondo tutti l'euro ha avuto un ruolo sostanziale.
Quando spiego loro le cose (quelle poche) che sono riuscita ad imparare grazie
a lei, si sentono sollevati, si sentono produttivi, guardano tassisti,
insegnanti, pensionati con occhi diversi.
Capiscono anche i tedeschi (sa, ne sono venuti molti quest'anno), attenti al centesimo, quando spiego della riforma Hartz, della
contrazione dei salari e dei consumi in Germania.
Sono andata qualche giorno fa ad un dibbbattito sulla crisi
alla festa di X (?) col resp. esteri,
un francese e in collegamento telefonico uno di Syriza. Dopo gli oratori
ufficiali ho parlato io portando i dati e facendo informazione corretta, per
cui ho concluso che dovevamo uscire dall'euro, perchè è lo strumento della
lotta di classe all'incontrario, cioè dei ricchi straricchi contro i popoli, e
se togliamo di mezzo lo strumento può darsi che ricominci anche una qualche
dialettica democratica in questo paese (e anche negli altri).
Quando ho finito c'è stato silenzio. Poi un signore anziano
ha cominciato ad applaudire, quindi applausi. Non ha parlato nessun altro.
Allora ha parlato l'oratore, mi ha ringraziata per quello che ho detto, mi ha
addirittura fatto i complimenti per la chiarezza e la semplicità con cui ho
esposto problemi complessi, per la completezza delle informazioni, ed ha
detto...che bisogna riformare i trattati, partendo da Maastricht. Gli ho
gridato perchè dobbiamo tenerci l'euro e lui mi ha risposto....perchè sì,
perchè alle prossime elezioni prenderanno tanti voti (?) in tutta Europa,
riformeranno i trattati...
Ecco, questa credo sia la fondamentale obiezione piddina:
PERCHE' SI.
Per la mia piccola esperienza credo funzioni il Metodo Abreu applicato alla Goofynomics, ci sono le mie amiche ed i miei amici che mi
chiedono come controbattere alle varie obiezioni, e più o meno ci si riesce
anche noi cittadini molto semplici finché non si arriva al PERCHE' SI.
Sono quelli lì che non si convinceranno mai. E penso che sia
inutile perderci tempo. Meglio fare divulgazione come in effetti sta facendo
lei e nel nostro piccolo stiamo facendo anche noi. Ieri al supermercato la
cassiera (giovane) mi ha parlato lei di uscire dall'euro, e mi ha detto che
gliel'hanno detto dei suoi colleghi, che c'è un prof. che spiega l'economia su
internet...e che lei lo legge e lo dice a tutti.
(le mie groupies decerebrate, diceva uno...
Ma non si potrebbe spiegare ai piddini, come facevo io coi miei figli, che "perché sì non è una risposta!" Certo, ogni tanto mi toccava accompagnare l'intimazione col gesto, come dice il "Manuale di disciplina militare". Ma io non ho mai voluto essere un genitore perfetto: mi è bastato vedere come son finiti quelli che ci hanno provato...
La vera domanda però è: posto che prendano tanti voti - e non credo succederà - e che li prendano simultaneamente in tutta Europa - ma le elezioni non sono sincronizzate - e che si decidano a riformare i trattati, date tutte queste improbabili condizioni: questa volta ci chiederanno il nostro parere? O continueranno a pensare che una casalinga, un operaio, ma anche un docente di politica economica, non sono abbastanza maturi, non hanno abbastanza visione, e che quindi è meglio lasciar fare a loro?)
P.s.: ti ho resa anonima perché non voglio polemiche, e anche perché, come avete capito, l'uno vale l'altro. Specifico che per piddino, in questo come in altri post, non si intende un iscritto al PD, ma una persona che ragiona per appartenenza. Diciamo: un luogocomunista.
I politici nostrani si danno di zombie e fascisti a vicenda. Prenderanno anche tanti voti come dice l'oratore, ma sento che la ribellione interiore data dalla consapevolezza sta crescendo nella gente. E quando vedremo qualche nostro politico preso a pesci in faccia e lui, nella ingnoranza che li contraddistingue, domanderà perchè come farà a pretendere una risposta diversa dal "perchè sì" che la gente ha dovuto subire?
RispondiEliminaAccidenti che casalinga!! Complimenti, mi ha dato un buona dose di buon umore! Ma i piddini posson cambiare!(non tutti ovviamente) Un mio amico è passato dal credere che "non dobbiamo uscire dall'euro perchè i mutui sono stipulati in euro", al vedere una buona porzione del video "ce lo chiede l'Europa" dicendo:"mi sembra proprio che abbia ragione, ed è anche una persona moderata!!"(mica un pericoloso estremista...)
RispondiElimina"Io prima fra stipendio assegni e buoni guadagnavo 3000 € mo,i miei figli se gli va bene guadagnano mille €.Tanti amici dei miei figli e figli dei miei amici fanno due o tre lavori a 400 500 €.Io mo sono disoccupato ho due anni di stipendio dallo stato e uno dall'aziedda,poi vado in pensione e me la ridurranno perchè non ho gli anni sufficienti che mo hanno cambiato le leggi".Pressò,questo è mi cuggino l'alamanno.Lo so che gli aneddoti non contano però è stato divertente sentirglielo dire!!
RispondiEliminaComunque grazie a lei anche io ho imparato a guardare tassisti benzinai impiegati al catasto e piastrellisti(nel mio paese sono più numerosi che a Bergamo)con occhi diversi.....Thank you!
Proprio oggi sto provando a ragionare su quello che sarei diventato, secondo Loro.
RispondiEliminaSecondo Loro dovrei essere un fascista del web.
Secondo Me, non mi sento di essere né piddino, né luogocomunista, ma magari mi sbaglio.
Di qualcosa sono ancora certo: che negli anni, Loro hanno riempito il vaso fino all'orlo; oggi, Noi siamo la goccia che lo farà traboccare.
Euro o non euro.
[...]è lo strumento della lotta di classe all'incontrario, cioè dei ricchi straricchi contro i popoli, e se togliamo di mezzo lo strumento può darsi che ricominci anche una qualche dialettica democratica in questo paese[...]
RispondiElimina[...]PERCHE' SI[...]
Perché chi glielo fa fare di gestire la democrazia?
La democrazia è difficile, complicata, e non sempre ti porta dove vorresti.
Perché, in fondo, quello è il tuo fine: andare a parare dove vuoi tu.
Sei più capitalista dei capitalisti (in senso buono), perché proponi il meritorio progetto, raccogli capitale elettorale, solo che ti permetti qualche piccola variante in corso d'opera (ma è per il bene dell'azionariato) e alla fine non sei proprio proprio onestissimo nel rimborsare il debito.
Ma, si sà, in economia si può anche fallire. Non c'é nulla di male.
Ma come cazzo è ce non fallisci mai e riesci a farti rifinanziare periodicamente lo stesso progetto già fallito?
Boh...
Sarà un problema di marketing.
Complimenti a casalinga di V.! :)
RispondiElimina"Specifico che per piddino, in questo come in altri post, non si intende un iscritto al PD, ma una persona che ragiona per appartenenza."
Be', certo, c'è il rischio che Bersy domani ricominci: “Faremo partire un messaggio molto chiaro da questa festa: [...] Corrono sulla rete dei linguaggi del tipo: siete [...]" piddini "[...] sono linguaggi fascisti e a noi non ci impressionano. Vengano a dircelo. Via dalla rete, uscite dalla rete e venite qui a dircelo”
Che poi, il primo a parlare degli zombie, e a farne un tormentone, se non sbaglio, è stato Krugman : "Sì, la politica è l'arte del possibile. Tutti quanti capiamo la necessità di fare degli accordi con quelli che sono gli avversari politici. Ma una cosa è fare accordi che ti avvicinano ai tuoi obiettivi, un'altra è aprire la porta alle idee degli zombie. Quando lo fai, gli zombie alla fine si mangiano il tuo cervello - e probabilmente anche la tua economia."
Credo che abbia preso il termine da questo libro.
:)
Ops, mi sono accorto ora che facebook ha cancellato i miei post contenenti il termine zombie... questo sì che a me mi impressiona. :)
Quel povero fascistello del Bersy, passasse dalle parole ai fatti. Quanta voglia che avrei io di dirglielo fuori dalla rete, peccato che nei fatti la censura sia quasi totale in nome del "perchè sì".
EliminaLa verità scomoda è che in un dibattito equo la casalinga di V. si mangerebbe tanti di quei dirigenti Piddini (nel senso stavolta partitico) sudando ben meno di quando passa l'aspirapolvere. E sparirebbero come macchie al colpo di spugna.
Ivan Mazzola
La lotta contro gli zombie fa davvero paura!
EliminaAnche a certi economisti! :)
Il libro di Quiggin, "Zombie Economics", è stato tradotto per l'Egea, la casa editrice della Bocconi, in un volume che ho recuperato in biblioteca, a cura di Emilio Barucci e Marcello Messori con una strana operazione editoriale: dall'inizio alla fine del libro i curatori intervengono per criticare le idee e le proposte dell'autore!
La casalinga e' la migliore professione del mondo. Soptattutto de svolta per scelta.
RispondiEliminaIo vorrei capire: ma in che Europa credono, poi, i piddini? In quella del tutto e del contrario di tutto dipinta dai notiziari? Che Europa politica è quella dove hollande "pressa la merkel" e poi sbatte la porta in faccia a samaras (a cui invece la aveva aperta il rigoroso austriaco, subito contraddetto dall'ancora più rigoroso tedesco); dove la bundesbank litiga con la BCE; dove si smentisce il giorno dopo ciò che si è detto il giorno prima? Quale credibilità può avere una moneta unica con dietro tutto ciò? E come si può proporre di andare verso i conclamati "stati uniti d'Europa"? Io ho la sensazione che il sistema sia già saltato, e che l'azione politica sia improntata al dire ciò che non si fa e fare ciò che non si dice. Lo stesso Monti mi pare molto cerchiobottista negli ultimi tempi. Forse le esigenze si sono davvero ridotte a due: la prima, è che i creditori siano il più possibile rimborsati in moneta buona; la seconda è procurarsi, politicamente, una plausibile capacita di scaricare le colpe sugli altri quando l'euro salterà ("colpa dei meridionali, che non hanno fatto per davvero le riforme" diranno i tedeschi, "noi avevamo riformato, ma i crucchi sono stati troppi intransigenti", replicheremo noi....).
RispondiElimina"...procurarsi, politicamente, una plausibile capacita di scaricare le colpe sugli altri quando l'euro salterà..."
EliminaInteressante.
Forse questo è uno degli scenari possibili: la coscienza dell'ineluttabilità della fine dell'euro e la contemporanea creazione di alibi per preservare un minimo di presentabilità e tornare a proporsi come candidati a tsunami passato?
Come dire: io ce l'ho messa tutta, ma sapete com'è... colpa dei crucchi... ora rimbocchiamoci le maniche... c'è da ricostruire...
Il "più bella e più superba che pria" di petroliniana memoria ( http://www.youtube.com/watch?v=_3Y1Ga_Y3gU )
Ovvero chi sta difendendo la scelta politica dell' euro sia a nord che a sud sta scaricando la colpa sugli altri del sud e del nord e quindi possiamo dire che in nome dell' euro e dell' europa stiamo peggiorando i rapporti tra stati europei. Ovviamente però i nazionalisti sono sempre quelli che vogliono il ritorno alle monete nazionali mica loro eh!
EliminaIn effetti questo mi sembra il senso di dichiarazioni del tipo "l'euro NON ha funzionato". Fra i vari scenari possibili, quello di tendere ai PDni (questa grafia indica i vertici) questo ramoscello d'olivo è uno dei meno peggio, nel senso che se avessero un politico tale da avere capacità di leadership (da usare all'estero) e un minimo di creatività per raccontar balle credibili ai suoi elettori, i piddini (questa indica chi ragiona per appartenenza) in meno di 24 ore sarebbero tutti favorevoli all'uscita, perché glielo avrebbe detto il loro capo, e si potrebbe costruire un consenso sociale attorno alla cosa giusta, con gli stessi metodi che lo hanno costruito attorno a quella sbagliata.
EliminaOvviamente non si potrebbe più dire a cosa è veramente servito l'euro e perché è stato voluto (vedi post "Una cortese richiesta"), ma almeno se ne uscirebbe!
Profe, so che non la deluderò dicendo che i PDni mai potranno essere come lei li ipotizza nello scenario del "se". E a questa impossibilità credo che soccorra la loro storia politica, un imbuto che ha portato al loro consenso entusiasta dell'euro e alla sua difesa a oltranza (almeno finora), a partire dall'89-92 (cioè crollo muro di Berlino e implosione dell'Urss)
EliminaE' invece l'ipotesi non è assurda. Le aziende piddine (dalle Coop, alle municipalizzate, a Mps, a Unipol a gruppo Caltagirone - piddinismo casiniano) potrebbero non sopportare a lungo i problemi causati dall'euro. In quel caso, da azionisti di maggioranza di Pd (e Udc) potrebbero dare il classico "contrordine compagni" e conseguentemente procedere al cambio al vertice del partito (che so, Fassina al posto di Bersani - tra l'altro uomo coop per definizione ed eletto segretario per volere delle coop). Casini potrebbe rimanere, sia in quanto genero sia perchè non avrebbe difficoltà alcuna a sostenere l'esatto contrario di quanto dice adesso.
EliminaL'esperienza mi dice che quando pensano di prendere tanti voti....in realtà hanno sempre preso tanti schiaffi.
RispondiEliminaAlle prossime elezioni:il primo partito sarà quello dell'astensionismo. Il PD cercherà l'alleanza politica al centro con Casini e ricandiderà Monti come ministro dell'economia dandogli questa volta una investitura politica.In questa maniera Bersani potrà tentare la scalata come primo ministro (queste sono le mie previsioni,vedremo in futuro se saranno esatte) .
PS: cominciano a essere parecchie le sono la casalinga di V.e questo è un bene perchè comunque vadano le cose alle prossime elezioni,di sicuro le persone sono più consapevoli del fatto:che le scelte politiche incidono profondamente sulla nostra vita quotidiana.
e se ... dopo le lezioni, comunque avvengano, mandano Monti alla presidenza della Repubblica, in attesa della riforma in senso semipresidenzialista? Che garantirà la "riconquistata fiducia all'estero".. e comunque vadano i voti in presenza di un grande astensione (che ai partiti interessa poco visto che i rapporti di forza si contano sui voti validi)... Bersani primo ministro e uno qualsiasi (fra i tanti che si sono "distinti" in questa avventura) che però esegua perfettamente gli ordini ministro all'economia... che freddo!
EliminaTito
Io invece sono preso dallo sconforto. Leggo e studio, e trovo tanti muri "ddegomma". Mi sembra tutto così ovvio: i trattati, la propaganda, i politici venduti, la crisi, la precarizzazione, e tutto perché qualcuno si era accorto che c'era troppo benessere, e c'erano tanti soldini da "drenare"... Ed eccoci qui, fatti gregge da tosare, con tanti orgogliosi di farsi anche carne da macello. E tanti, troppi, perché invidiosi di "b" hanno preferito fare stracci della democrazia. Si siamo tanti e siamo consapevoli, ma cosa possiamo fare? Faccio un solo esempio: la nuova legge elettorale. Calcoli su calcoli, e il famoso "premio di maggioranza" che non premierà nessuno. Con queste percentuali non ci sarà nessuna maggioranza. E Monti è lì che aspetta, le crisi non mancheranno. Perché invece non si fa una votazione tipo "come si eleggono i sindaci"? Il problema è che in italia non si governa? Eppure la soluzione è lì già pronta... invece niente, questa "idea rivoluzionaria" non esce... come andremo a finire?
RispondiEliminaHeheh Caro Marcus, sono stupido ed anche un po' imbranato ma la nuova (?) legge elettorare servirà proprio per non creare una maggioranza ... il motto è:
Elimina"se proprio ci voglion toglier di mezzo, facciamo gruppo". Evvai con un nuovo agglomerato tipo salviamociilculoorachepossiamo.
@Marcus:
RispondiEliminala scottatura del 1992 è ancora viva..
questi si sono accordati con la mala internazionale e allora pensi che lasceranno la loro poltrona?
Sono consapevole di vestire i panni del menagramo, ma temo che le prossime elezioni in Italia avranno come unico esito quello di evidenziare il vuoto che caratterizza la scena politica italiana da quando Berlusconi è “sceso in campo”, poi trasformatosi in un abisso senza fondo con la crisi del 2008.
RispondiEliminaAi piani alti del palazzo sanno bene che cosa accadrà, lo hanno previsto da tempo e hanno pronte anche le soluzioni.
Oltre il 50% non andrà a votare – la tendenza astensionista è innegabile ed in costante ascesa sin da prima del 2008 -, al governo andrà un altro cavaliere o un professore, e per gli italiani inizierà una nuova stagione di inutili sofferenze senza sbocchi e senza speranza. Monti, invece, salirà al Quirinale, perché ciò che ha combinato sinora basta e avanza per far capire anche all'ultimo degli sprovveduti che con lui non c'è futuro, e quindi è improponibile ricandidarlo nuovamente come premier. Così, come da tradizione, chi maggiormente si è distinto nell'affossare ulteriormente l'Italia verrà premiato con il supremo incarico, e sostanzialmente reso inoffensivo.
Ciò che resterà degli attuali partiti si coalizzerà in un qualcosa di indefinito – al povero Berlusconi non è venuto in mente niente di meglio che cambiare il nome della sua armata brancaleone in “Grande Italia” -, con l'obiettivo di rendere inefficace ogni iniziativa popolare, e mantenere in piedi la finzione della democrazia che si rinnova con le elezioni. Il Pd continuerà a ripetere “noi siamo quelli dell'euro” non avendo altro da dire, a Grillo e Di Pietro sarà concesso di fingersi oppositori – tanto non vanno da nessuna parte –, e si continuerà così, fino all'inevitabile tracollo dell'EZ.
Se nel frattempo ci sarà una presa di coscienza sui rovinosi effetti dell'euro, e una conseguente presa di posizione politica, essa non partirà dall'Italia, ma da un'altra nazione europea. A differenza di UK, Germania e Francia, l'Italia non ha fatto una rivoluzione per il riequilibrio dei poteri, e per soprammercato si trova sulle spalle anche il Vaticano, che pesa quanto un macigno – e smentisce una delle frasi fatte più in voga negli ultimi tempi: “non ci sono pasti gratis” -, e gli “amici” americani, che sono prodighi di “suggerimenti” per la nostra politica, sia interna che estera, di cui è doveroso tener conto visti i solidi “argomenti” stanziati sul territorio nazionale.
Non so a quanti italiani sia noto, ad esempio, che per Germania, Italia e Giappone, ancora al giorno d'oggi vale la “Clausola degli Stati nemici” (§ 53 e §107 della Carta delle Nazioni Unite). In parole povere, la clausola autorizza un eventuale intervento armato delle Nazioni Unite negli Stati che durante la II GM erano stati nemici di una delle nazioni firmatarie della Carta.
Non è comunque da escludersi che a furia di garantire a milioni di persone che le cose andranno peggio “più di ieri e meno di domani”, la situazione degeneri in Grecia, o in Spagna, o chissà dove, ben prima del 2013. E se ciò dovesse accadere, non è dato sapere quali saranno le conseguenze. Tranne che sarà qualcosa di cui non potremo vantarci, né rallegrarci.
"Li nostri divi asini, privi del proprio sentimento ed affetto vegnono ad intendere non altrimente che come gli vien soffiato alle orecchie delle rivelazioni o degli dei, o dei vicarii loro; e per conseguenza a governarsi non secondo altra legge che di que' medesimi". (G.Bruno)
EliminaMi fa morire 'sta cosa che per postare i messaggi si può scegliere fra due tasti: Pubblica e Anteprima, che aprono la stessa precisa identica form. Metafora perfetta della situazione politica attuale.
RispondiEliminaSono fondamentalmente d'accordo con il post di kthrcds, aggiungo inoltre che gli italiani sono poco propensi al cambiamento. Infatti l'astensione al voto che si prospetta alle prossime elezioni, se mai ci saranno, è indice di uno smarrimento degli elettori che non si riconoscono più nei partiti "tradizionali" ma non hanno la forza di rischiare con forze nuove. Se il 50% e più di astensionisti decidesse di votare il movimento di Grillo, per esempio, sarebbe una scelta molto coraggiosa, forse sbagliata, ma coraggiosa e di rottura completa con l'establishment attuale. Però questo coraggio gli italiani non l'avranno mai, preferendo non andare a votare. Preciso, per non ingenerare dubbio, che a me Grillo non piace, nel senso che secondo me ha fatto il passo più lungo della gamba e nella direzione sbagliata.
RispondiEliminaSono invece convinto che l'eventuale cambiamento avverrà grazie alla Grecia, che prima o poi, ma più probabilmente prima, sarà costretta ad uscire dalla eurogabbia tra le fucilate. Questo comporterà un'implosione a catena che alla fine coinvolgerà anche noi.
Sul discorso dell'intervento dell'ONU sono abbastaza scettico. Innanzi tutto perchè dovrebbe avvenire in situazione ormai compromessa, inoltre queste cose richiedono tempo, molto tempo per essere pianificate e messe in pratica.
Ma tu dici di uscirne con questo governo? A me vengono un po' i brividi. Questi anziché chiudere le porte della stalla, la buttano proprio giù la stalla.
EliminaNon so se ne usciremo con questo governo. Se la cosa va avanti fino a primavera e questi qui non si accorda per una legge elettorale è facile che non ci sarà un governo propriamente detto (o eletto).
EliminaQuelli che..."Fuori dall Euro c'è la catastrofe cosmica, la benzina la pagheremo dieci volte tanto!" http://dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm/bpheuropa.asp?txtAnno=2012&txtMese=7&txtGiorno=23
RispondiElimina@ lungo
RispondiEliminagli italiani non hanno coraggio?
GLI ITALIANI SONO IGNORANTI nel senso che ignorano!
il discorso di Grillo è che non ha dietro una struttura tale da poter governare!
è infatti un movimento e quindi limitato a discorsi legati alla corruzione, al TAV e via dicendo.
ma per i temi economici? eh
sul coraggio degli italiani legati all'ignoranza: chiedi a qualcuno cosa sia la curva di Phillips!
e la mia non è spocchia (parlo da ignorante che l'ha studiata all'università ma a cui non hanno spiegato la natura) ma un senso di sfida!
a chiunque la spieghi vedrai che gli si apre un mondo davanti.
navighiamo insomma a mare aperto, anzi ad oceano!
per inciso, spero pure io in un "collasso" della Grecia in modo che ci trascini subito, prima che Monti svenda i pezzi grossi della nostra economia
Io non so cos'è la curva di Phillips. Hai ragione, in massima parte gli italiani ignorano, ma perchè, secondo il mio modesto parere, VOGLIONO ignorare. Ci vuole coraggio (oltre che pazienza e tenacia) per costruirsi una cultura, per rimettere in discussione ogni volta le proprie convinzioni acquisite, le verità raggiunte, quando si rivelano non tanto vere. Per questo ho parlato di coraggio. La maggior parte della gente si aggrappa ai propri dogmi, per convenienza, per appartenenza, per pigrizia e non va più in la del proprio orticello. Come raccontava Bach (Richard) la maggior parte rimane attaccata sul fondo del fiume di cristallo e pochi hanno il coraggio di lasciarsi andare ad esplorare nuovi mondi.
EliminaAnche perchè, man mano che ti costruisci una cultura ed esci dal pensiero dominante, sei via via più solo e questo a tanta gente fa più paura che la verità.
P.S. A proposito di ignoranza. Qualcuno è così gentile da spiegare ad un povero pirla come il sottoscritto come si fa ad inserire i link all'interno dei messaggi? Grazie anticipatamente. :-))
@ lungo fucile (28 agosto 2012 21:51)
EliminaLa spiegazione la trova qui:
http://www.tutorialpc.it/html6.asp
Ehilà! Grazie. :-))
EliminaA proposito di svendite...
RispondiEliminaUna delegazione finlandese è in visita oggi in Italia per verificare “come l’Italia potrebbe mettere in sicurezza il suo debito vendendo il patrimonio pubblico e/o garantendo con asset reali”.
I finnici hanno pensato che, “dando la proprietà dello stato in garanzia, l'Italia potrebbe ottenere prestiti a tassi di interesse più bassi. Ciò consentirebbe all'Italia di guadagnare tempo, fino a quando i mercati saranno convinti che le riforme economiche italiane risolleveranno l'economia, e, quindi, si spera, l'Italia non sarà il prossimo paese a chiedere assistenza”.
Ma è possibile che nessuno in Italia prenda posizione contro questo euromanicomio? Possibile che nessuno comprenda a quale livello di idiozia siamo giunti?
Euro manicomio per davvero..... Ma con quale autorità si presentano questi? Non mi sembra che i trattati gli attribuiscano simili poteri!
EliminaIo fossi in loro mi preoccuperei dei 10000 dipendenti che la Nokia, ormai sbaragliata dalla concorrenza e vicina al fallimento, sta per sbattere sulla strada......
Beh con il Partenone gli è andata male, ora provano a ipotecare Pompei.
EliminaStiamo per ri-salvare il MPS con altri 2 miliardi di euro in titoli. C'e' qualche altro piddino che desidera ancora parlare di DEBITO PUBBLICO?!?!?
RispondiElimina@ lungo fucile
RispondiEliminala vita è dura, servono migliaia di competenze e allora la gente semplifica le cose.
E' naturale o no?
tutto questo senso di volontà che manca non lo vedo..
mettiamola in questi termini: dopo la botta iniziale (subitanea) dell'euro che inflazione abbiamo avuto?
bassa!
e allora basta nominarla per zittire tutti!
ma basta conoscere la curva di Phillips per sputtanarli e rigirare la frittata!
ma come ci si informa su questi argomenti?
uno dovrebbe sapere tutto di tutto?
il proprio lavoro, come si fa il fidanzato, economia, sport, manutenzione auto... è difficile!
non si può condannare le persone perché non sanno o semplificare con "non hanno volontà"!
domanda: chi sa che a Pantani hanno taroccato il test di Madonna di Campiglio o Ben Johnson fu beccato per uno steroide mai assunto e che tale assunzione è accorsa 90' prima del test quando l'ultima iniezione fu fatta 24 gg prima?
Eh, sapere..
@ Valsandra
EliminaHo sempre trovato le risultanze ottenute discutendo sulla curva di Philps, poco intuitive (ciò è forse dovuto alla mia scarsa conoscenza dei fondamentali dell'economia).
Se posso, comunque, fornire un contributo, suggerisco di usare le considerazioni di Marcus Fleming sulla convergenza dei tassi di inflazione in una AVO : in un'area a cambi fissi i cambi sono fissi solo nominalmente poichè, se vi sono differenze nei tassi di inflazione, cambiano comunque i tassi di cambio reali.
Per ragionare su questo dato servono le curve dell'inflazione e quelle del tasso di cambio reale dei vari paesi messe una sull'altra.
Il tutto è forse più macchinoso nella preparazione ma, secondo me, di più immediata interpretazione.
Non vorrei essere frainteso, io non sto condannando proprio nessuno. Sicuramente non si può sapere tutto, ma su argomenti che toccano la vita quotidiana di milioni di persone, credo che sia un dovere informarsi. Cosa che gli italiani (ma non solo loro) non fanno. Sapere di Pantani, non mi cambia di niente nella vita, sapere come (non) funziona l'euro invece, modifica le mie percezioni, la mia visione del mondo, le scelte politiche che si possono fare ecc. Così come informarsi su altri argomenti di grande importanza come l'inquiinamento, il riscaldamento globale, la situazione politica ecc ecc. Informarsi vuol dire essere pronti, io lo chiamo avere coraggio, di rimettersi tutte le volte in discussione per modificare il proprio sentire.
EliminaMa che la maggioranza degli italiani sia poco coraggiosa è dimostrato dalla storia. C'è voluta una guerra e gli alleati in casa per abbattere il fascismo, oltre che uno sparuto gruppo di oppositori. Se non ci fosse stata la guerra, Mussolini ce lo saremmo tenuti fino alla morte, come in Spagna si sono tenuti Franco.
@Neri
RispondiEliminadico questo!
se alla gente spieghi cosa è una rivalutazione, da dove nasce questo debito pubblico e come puoi agire sulla disoccupazione per arricchire poco allora le persone ti capiscono.
e incominciano a vedere le cose da prospettive diverse.
ma il mio era un esempio!
2-3 concetti vanno spiegati..
PS: ad un corso ho detto che l'istruzione americana è di scarso livello mentre quella italiana classica era di alto livello..
nessuno mi ha creduto!
quando dico che ai "tempi della lira" Catania aveva la migliore facoltà di ingegneria (costi benefici) in Europa tutti mi deridevano..
ma i politecnici nostrani? mica i ragazzi erano torturati come a Catania!
Ecco perchè alla Germania serve l'Euro (dice Mario):
RispondiEliminahttp://www.linkiesta.it/contributo-draghi-euro
cambia tutto perché la disinformazione può uccidere oltre che impoverire.
RispondiEliminaobblighi?
bah
"Amo l'Europa, non l'euro".
RispondiEliminaCosì uno sconosciuto nel medesimo mio scompartimento in treno, alla fine di un viaggio silente di sconosciuti, che solo cinque minuti prima di scendere si son messi a parlare di € in relazione ai costi di viaggi aerei dello sconosciuto, straniero-quasi-cittadino perché vive in Italia da vent'anni. E del costo della vita al suo paese che, per discrezione, non nomino.
Diceva che prima dell'€ qualcosa in tasca gli rimaneva e ora invece no e che fanno bene quegli stati che non vogliono tale moneta. Ho colta l'occasione per aggiungere che molti economisti di fama mondiale e alcuni anche Nobel (fatti i nomi) avevano espresso opposizioni e critiche di cui in Italia siamo stati tenuti all'oscuro, come - di fatto e massicciamente - lo siamo tuttora, e che solo ultimamente "padri nobili fondatori dell'€" (qui citando quasi testualmente non so quale Goofy-post e alcuni nomi) hanno fatto autocritica. Il signore ha ricordato che Ciampi aveva spinto molto in direzione €, con ciò rivelando un'attenzione e una memoria ben superiori a molti indigeni - speriamo non futuri o prossimi indigenti oltre quelli che già lo sono diventati.
Ho avuto il tempo, prima che scendessimo entrambi, di nominargli come fonti il FMI e il blog presente e di concordare con lui che l'€ non è l'Europa.
Non avrei saputo fare tutta l'esposione della vera o sedicente casalinga di V. (che forse sta per Voghera e che, pertanto, si presenta con un nick tra il serio e il faceto col suo bel rimando letterario, donna vera, ipotizzo, per l'accuratezza e l'entusiasmo bello con cui si esprime; ma qui lascio, perché il rischio è cadere in questioni spinose e, nel duplice contesto del blog e dell'ipotesi, improduttive).
Insomma, ho avuto una piccola conferma, o almeno un indizio, di ciò che (anche) la CV (Casalinga di Voghera) dice, che c'è in giro gente stufa: pure l'altro passeggero sembrava della partita.
Nel fare i complimenti alla CV e proponendomi uno studio più accurato, mi accomiato sotto le quasi-vere sembianze della non-casalinga di G. e ritorno alla frase iniziale del passeggero:
"Amo l'Europa, non l'euro".
(Adattamento dal "Dialogo di una non-venditrice di almanacchi e di un passeggero". "Passeggere", per i precisini spesso evocati).
Non so quanto possa essere OT questa mia domanda ma devo farla in quanto non sono in grado di rispondere a una discussione nella quale sono entrato esprimendo il mio parere favorevole all’uscita dall’euro pur dichiarandomi ignorante in materia, non mi è stato detto PERCHE’ SI ma in pratica lo è per me vista la complicata risposta data.
RispondiEliminaPremetto che non chiedo al professore di perdere tempo con questo genere di argomenti , chiedo aiuto alle molte persone competenti che hanno risposto in questa discussione, cerco di essere sintetico usando il copia/incolla , titolo della discussione:
Costituirci in banca, costituire i cittadini in banca, per andare di fronte alla BCE faccia a faccia.
E queste sono parole di chi è intervenuto e considerato competente:
Informati meglio sulla Banca d'italia.......perchè è già pubblica.
La novella che sia privata serve solo a fare disinformazione.
Se mi chiedi cosa ne penso ti dico che non sono affatto d'accordo con ciò che scrive e dice la Undiemi
Perchè sia chiara una cosa che la Undiemi ed altri forse non hanno abbastanza chiara nel momento che crei l'ESM e questo deve ripagare i propri impegni o coloro a cui vengono richiesti i soldi ce li hanno e pagano, oppure se qualcuno non paga devono pagare gli altri (si chiama meccanismo di sussidiarietà
A me mandare a fanculo l'euro non mi pare affatto la soluzione in quanto in due mesi ci ritroveremo con il 50% della base produttiva ed il 60% se va bene dei risparmi
Solo per tua informazione nel 2002 in italia deficit\pil 104.5% circa in germania 98.7% circa, come mai noi oggi siamo al 123 e loro all'87 e loro hanno dovuto tirar fuori oltre il 9% di PIL per nazionalizzare le banche ed evitarne il fallimento mentre da noi lo stato con i tremonti bond ci ha guadagnato circa 400 milioni di euro?
Purtroppo ho ricevuto risposte per me incomprensibili che equivalgono a un PERCHE’ SI , peccato non abbia speso neppure una parola sul MES :-)
Ringrazio chi vorrà dedicare il suo tempo per darmi una risposta da riportare ma anche a farmi una idea sulla reale competenza di questa persona ,non so se quanto scritto fino ad ora meriti una risposta ma credo comunque che almeno un sorriso ve lo abbia regalato, un saluto, Alvaro.
Questo è il link alla discussione
http://www.meetup.com/Toscana5Stelle/boards/thread/24907712/10/
Discussione
@Alvaro Nannicini
RispondiEliminase si parta da dati falsi "in quanto in due mesi ci ritroveremo con il 50% della base produttiva ed il 60% se va bene dei risparmi"
allora tutto il discorso prende una piega negativa.
chiaramente nemmeno io sono d'accordo nel farmi passare il bisturi tra le chiappe ma vede.. se uno ha una fistola che dovrebbe fare?
ma visto che per lei, facendosi operare la fistola raddoppia immagino che sia meglio tenersela.
e sì..