(...mi dicono che domani sarà disponibile il video, ma intanto vi anticipo una slide, quella che tira un po' le fila del discorso...)
(...è incredibile come le persone non sappiano quello che è successo in questo Paese, forse perché non vogliono sapere a causa di chi e di che cosa è successo. Ma è successo, e di una cosa simile non si può non tenere conto...)
Credo sia la conferma che non conti quanti lavoratori immigrati si possano avere a disposizione, ma conti che produzioni mettere in campo. (O forse non ci capisco nulla…)❗️
RispondiEliminaBuona giornata Onoré 👋🏼
Contano eccome, senza immigrati il calo delle retribuzioni non sarebbe stato così forte o non ci sarebbe affatto.
EliminaHo visto persino profughi afghani assunti (con contributo pubblico) a gestire server a 900 euro al mese... (fino all'ovvio danneggiamento delle macchine) (servizi poi venduti al cliente a mezzo milione di euro al mese, lucro osceno che tanto poi va alla sede di Bruxelles)
Quello è l’esempio che c’è sempre stato, a mio modesto avviso.
EliminaI "cali" non credo siano direttamente legati all'immigrazione ma soprattutto al cronico deficit di spesa pubblica.
Elimina@Mauro
EliminaBeh, credo ci siano magagne del passato di vario genere; dallo scarso interesse dell’INPS a far fruttare il suo parco immobiliare, all’ assorbimento di casse pensioni “voraginose” (LVI ne sa qualcosa…).
O no?!?
Beh, credo che importando gente che, se va bene, può fare lavori scarsamente qualificati e quindi scarsamente retribuiti, anche la contribuzione previdenziale sarà limitata.
RispondiEliminaAppunto.
EliminaLe pensioni sono spesa pubblica. La spesa pubblica, in regime di sovranità monetaria, non si finanzia con le tasse! La spesa pubblica si fa prima con emissione di moneta, poi le tasse sono una correzione sulla base del fatto che potremmo aver fatto troppa spesa pubblica. Spesso mi viene da dire che la emissione di moneta e le tasse sono in una economia come l'acceleratore e il freno in un veicolo.
EliminaNon la metterei esattamente così.
EliminaProf. sono contento che ha questo giro non ha usato la trivialità bensì l'elegenza nella risposta, sapendo quasi sempre dosarle con sapienza. Comunque si, ho commentato tagliando curve tante da far diventare Imola Indianapolis! Le cose sono ovviamente un po' più complesse di come le ho descritte io, ma secondo me il ragionamento rende piuttosto bene l'idea.
EliminaCercherò di rispondere a Mauro, in merito alla spesa pubblica e all'emissione di moneta.
EliminaA mio modo di vedere, le tasse ed i sussidi, oltre che a finanziare la spesa pubblica, servono anche a regolare la distribuzione dei redditi. Ad esempio, favorendo con la progressività delle aliquote i redditi da lavoro più bassi.
L'obiettivo principale dell'emissione di moneta, ovvero della monetizzazione del debito pubblico, dovrebbe essere quello di calmierare i tassi d'interesse sul debito stesso. Cosa che la Banca d'Italia faceva regolarmente, prima della scissione dal Tesoro, comprando titoli di stato. Solo nel caso di gravi crisi economiche, la monetizzazione del debito pubblico dovrebbe servire a finanziare la spesa pubblica, agendo così in maniera anti-ciclica.
Fabio, sono d'accordo con quello che hai detto con alcune eccezioni. Dici che le tasse e i sussidi servirebbero a finanziare la spesa pubblica ma che la stessa è finanziata però anche dalla monetizzazione del debito pubblico da parte della banca centrale. Intanto i sussidi sono l'opposto delle tasse, sono una spesa, mentre le tasse sono una spesa negativa, un ritorno di spesa. Il debito pubblico non serve solo ad emettere moneta con il meccanismo prima citato ma anche a raccogliere e garantire il risparmio privato dei cittadini, nonché ad intercettare denaro esterno da parte di investitori che credono nel nostro paese e nella nostra economia. Ma tornando alle tasse come elemento di finanziamento della spesa pubblilca, avrei una domanda: Le tasse da dove vengono, o meglio la capacità di pagare tasse come viene generata? La risposta è ovviamente da spesa pubblica fatta preventivamente. Quindi come farebbero le tasse a finanziare la spesa pubblica che ha generato la capacità finanziaria di pagarle? In generale possiamo dire che il meccanismo parte con la spesa pubblica, dopodiche le tasse sono una correzione della stessa con l'obiettivo di mantenere il sistema macroeconomicamente in equilibrio. Ovviamente la spesa pubblica deve poter essere finanziata da una propria banca centrale, altrimenti se per la stessa dobbiamo fare debito affidandosi ad investitori privati saremo ovviamente nei guai!
EliminaTra gli innumerevoli grafici presenti sul blog, quello sul crollo degli investimenti è tra i più impressionanti.
RispondiEliminaHo idea però che tra chi non sa questi numeri (ma anche tra chi li sa) l'obiezione alla slide sia che "non abbiamo potuto fare investimenti per via del nostro debito pubblico" e "non abbiamo potuto alzare le retribuzioni per via della nostra bassa produttività" (a proposito di stipendi, mi viene in mente l'articolo dell'altro giorno sul Corriere: "La Spagna riduce l’orario di lavoro a parità di stipendio: l’Italia non se lo può permettere, ecco perché". Come sono prevedibili, sin dai titoli...).
Per esempio, scommetterei che una discreta parte degli auditi della commissione enti gestori la pensino in questa maniera.
Manca la comprensione che sono in gran parte conseguenza di far parte di un'unione monetaria ed economica egemonizzata da un paese spiccatamente mercantilista e inoltre ben lontana dall'essere un'area valutaria ottimale.
e al di là delle ovvie considerazioni sulla tenuta a lungo termine, se non sbaglio si può dire che :
RispondiElimina- le retribuzioni crescono (in verità diminuiscono meno) rispetto al PIL
- i contributi pagati dal datore di lavoro pure
cioé, in percentuale lo sforzo maggiore viene chiesto alle imprese
Sto leggendo il manuale del pensiero economico contemporaneo del Prof Roncaglia (L'età della disgregazione) in cui è un continuo sottolineare il fatto che la sintesi neoclassica (quella che lui chiama economia mainstream e che lei definisce, nella versione italiana, spaghetti libberisti) non avrebbe robuste basi teoriche ma deve il suo successo alle università americane che, oltre al fatto di essere nel paese guida dell'Occidente, grazie ai loro finanziatori possono permettersi una migliore comunicazione e di pagare meglio i docenti. Siamo vittime di quella che lei ci ha spiegato essere una subalternità culturale. Quando parlo di Keynes mi dicono che è superato perché è del novecento e poi mi danno per scontate tesi dell'economia classica ottocentesca (legge di Say, teoria quantitativa della moneta...). Vabbè, è inutile che mi sfogo con lei che combatte tutti i giorni con queste cose. Segnalo però il testo del Roncaglia alla community.
RispondiEliminaTrovo molto utile questa dissertazione di Carlo Galli sugli elementi necessari per aversi una rivoluzione:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jfJU8qoBot0
Sicuramente manca - anche grazie ai media - una presa di coscienza collettiva di chi sia il nemico ("loro" pochi contro "noi" tanti). I numeri lo individuano ma la cognizione chiara manca. Per ora.
Anche in un ambiente accademico o di cultura superiore alla media e comunque elevata conditio sine qua non è coltivare il dubbio ed avere tempo, tempo per il dubbio e tempo per dubitare della narrazione dominante.
RispondiEliminaPrendere questa per buona è sicuramente la strada più comoda e quella preferita dalla maggioranza.
Comunque stiamo assistendo ad un bias o non so come chiamarlo... Governi di sx stanno adottando politiche di controtendenza o identificabili con il cdx. Non dico destre perché le nostre politiche sono di centro destra, sono le sx a affibiarci l etichetta DX per delegittimare. Come dicevo ad esempio vedasi Starmer che chiede un buon livello di inglese per accedere come lavoratori in Inghilterra, e Germania che vuole togliere il "freno al debito"... Di contro le "destre" al governo si sono rese più istituzionali, assumendo politiche morbide per essere legittimate o quantomeno non buttate giù.. almeno per ora... Da un lato c'è il vantaggio che allora se certe cose le fa la sx allora anche noi siamo per così dire legittimate a farle, dall altro lato c'è il rischio che possano guadagnare consensi loro e noi essere visti come troppo morbidi... Sebbene penso che nel lungo periodo qualcosa lo si porta a casa... Da un'altra prospettiva, la sx è costretta a seguire politiche di cdx, zitta zitta, senza troppi proclami, perché si scontra con la realtà oggettiva.. ovviamente questo non vale per il PD italiano haha forse sulla questione migranti però si, ricordo un ex ministro piddino che non ricordo il nome che chiedeva controlli...
RispondiEliminaUn po' O.T. MES e Gramegna: riuscirà una massa critica di persone a rendersi conto di quanto siamo stati presi in giro fino ad ora dalla UE e da politici miopi e accondiscendenti?
RispondiEliminaL'asta di oggi dei titoli ad un anno sei francesi ha segnato forse il punto di non ritorno. Il rendimento a cui sono arrivati probabilmente sarà lo spartiacque per la bce per vendere sul secondario i nostri titoli e fare pressione tramite lo spread al nostro governo. Non mi meraviglierei se nei prossimi giorni si tornasse a parlare con insistenza di Mes o di scenari tipo 2011... Buonasera onorevole
RispondiEliminaBravo! In effetti lo hanno fatto e li abbiamo mandati subito affanculo, ottenendo un’ora dopo i distinguo di Forza Italia e qualche ora dopo il sostegno di FdI. Il tema MES è nato qui, per cui se volete che sia gestito non è difficile capire chi dovete sostenere.
EliminaHo provato a cercare il video sui canali di Fausto ma mi sembra non ci siano, vedo bene o devo cercare meglio?
RispondiEliminaPer motivi (in)comprensibili il mio ateneo ha deciso di boicottare il convegno cui ho partecipato! Non credo che questi motivi siano riconducibili a un astratto desiderio di evitare esposizione politica, atteso che mi pare sia andata in diretta streaming la presentazione del libro Guido Castelli cui partecipavano altri quattro politici di FdI, inaudita altera parte, nessuno dei quali docente dell’ateneo! Più esposizione politica di così!
EliminaChe volete che vi dica? Io ormai applico la prima legge della termodidattica: ci sono cose che se potessero essere capite non andrebbero spiegate! Mi dispiace perché il discorso non era male: è stato molto apprezzato da Antonio Rinaldi, che era presente in quanto docente dell’ateneo. Per quel che mi riguarda, il caso è ampiamente chiuso.