Questo il lancio di agenzia:
== Pil: Istat, nel II trim -12,4%, ai minimi dal 1995 =
(AGI) - Roma, 31 lug. - E' salato il conto della pandemia di
coronavirus sull'economia. Il Pil ha fatto registrare nel II
trimestre il valore piu' basso dal primo trimestre 1995, periodo
di inizio dell'attuale serie storica: il calo e' stato del 12,4%
congiunturale cioe' rispetto al I trimestre, e del 17,3% in
termini tendenziali cioe' rispetto al II trimestre del 2019. Lo
rende noto l'Istat.
Nel I trimestre, il Pil si era contratto del 5,4%. (AGI)Pit
311001 LUG 20
NNNN ********
A leggerlo così, distrattamente, il flusso trimestrale di Pil sembrerebbe così tornato indietro di 25 anni: al 1995. In effetti, sarebbe già un dato impressionante, tale da promuovere svariate riflessioni. Perché queste riflessioni siano proficue, bisogna però mettere il dato in prospettiva, cosa che nell'intero panorama dell'informazione italiana avete purtroppo visto fare solo qui (motivo per cui vi siete fermati qui, e avete mandato gli altri dove meritavano di andare). Vi ricordo alcuni esempi: questo, questo, questo, questo, ecc. Tutte cose che vi consiglierei di andare a riguardare, anche se avete avuto modo di rileggerle da chi le ha copiate (ovviamente senza citare la fonte).
Sul sito dell'ISTAT ci deve essere qualcosa che non capisco. La serie storica del Pil trimestrale a prezzi concatenati del 2015, edizione maggio 2020 (la più recente, e quella su cui si innestano i dati diffusi ieri) in effetti mi pare inizi nel 1995 (almeno, è possibile selezionare questa data):
ma cliccando su "Visualizza dati" riesco a vedere solo i valori fino dal 1996:
Poco male.
A differenza di altri colleghi politici, mi occupo di macroeconomia dalla metà degli anni '80. Fra i presidenti dell'ISTAT ci sono stati due miei professori e un mio compagno di stanza alla Sapienza. Fra quelli che questi dati li fanno materialmente ci sono miei amici di famiglia, compagni di scuola, o allievi. Il dato trimestrale del Pil era il mio pane quotidiano decenni prima che la crisi economica vi spingesse a occuparvi di questa roba qui. I dati quindi li ho, e li ho da quando esistono (cioè dal 1970). Ve li mostro fra brevissimo ma prima vorrei farvi notare che le stime flash danno per il secondo trimestre 2020 un valore di 356647 milioni (356,6 miliardi) di euro. Nel primo trimestre del 1996 (il più remoto che, per motivi misteriosi, il sito dell'ISTAT mi consente visualizzare) il dato era di 379,6 miliardi, cioè nel primo trimestre del 1996 stavamo messi meglio del 6.4%, o, se volete, nel secondo trimestre del 2020 stiamo del -6.1% sotto al Pil del primo trimestre 1996.
E allora intervengo a togliervi subito la sorpresa (scusatemi): per trovare un trimestre con un flusso di Pil (cioè di reddito prodotto) attorno ai 356,6 miliardi bisogna risalire non al 1995, ma al secondo trimestre del 1990:
Si capisce, vero, che quello che è successo dall'inizio dell'anno è qualcosa di un tantino fuori scala? E quanto alle "riprese a V", vedete bene che precedenti in tal senso non ce ne sono, anche perché, come è ormai chiaro a tutti, il cosiddetto aiuto europeo sarà accompagnato da misure di austerità, per cui il precedente più prossimo, a quanto possiamo intuire finora, è quello del 2012-2019. A vederla non sembra una "V". Somiglia più a una "L", ma forse non abbiamo abbastanza fantasia.
Come qui abbiamo riscontrato più volte, un grosso problema di chi governa e di chi informa è il non avere alcuna idea degli ordini di grandezza dei dati economici. Una variazione a due cifre di un dato trimestrale di contabilità nazionale non s'è mai vista. Punto. Inutile fanfalucare di riprese a "V", a "U", a "W", e chi più ne ha più ne metta.
Comunque, sempre per avere un'idea degli ordini di grandezza, vediamo che cosa occorrerebbe affinché il Pil annuale calasse solo dell'8%, come il Governo si ostina a promettere. In questa tabella vi faccio vedere i profili trimestrale e annuale corrispondenti al cosiddetto "acquisito" e ai sogni del Governo:
La crescita acquisita è quella che si avrebbe se il Pil trimestrale crescesse dello 0% (cioè restasse costante) nei prossimi due trimestri (restasse quindi a 356647 milioni in estate e in autunno). In questo caso il dato annuale del 2020 sarebbe uguale a 1476877 milioni, inferiore del -14.27% al dato del 2019, e questa è la (de) crescita acquisita ad oggi come riportata dall'ISTAT.
Per ottenere una (de)crescita annuale del solo -8% bisognerebbe invece, supponendo un tasso di crescita uniforme nei prossimi due trimestri, che il Pil trimestrale crescesse per due trimestri di seguito al 9,78%. Allargando lo zoom, si dovrebbe vedere una cosa simile:
La famosa "V" (qui in arancione), che, come capite da voi osservando i dati e la loro inerzialità, semplicemente non è nelle cose!
Molto banalmente, il terzo trimestre del 2020 comprende anche il mese di luglio 2020, e quindi anche la giornata di ieri, in cui mi sono recato a pranzo in un locale che ai bei tempi era pieno, e di cui ieri ero l'unico cliente. Devo veramente spiegarvi perché non ci sarà nessuna "V"? Ognuno di voi ha intorno a sé esempi di locali chiusi, di laboratori con su il cartello "affittasi", di palestre in cui non si tengono più corsi, di teatri vuoti, ecc. Certo, alcune attività sono ripartite: ma nessuno restituirà loro quanto hanno perso e per onorare i loro debiti con lo Stato che non le ha aiutate hanno contratto debiti con le banche. Ma soprattutto il clima di terrore alimentato dal governo che "non è affatto facile il contagio" (ricordate?) spinge chiunque possa a un elevato risparmio precauzionale. Anche chi può non spende. Perché in questa grande confusione una sola cosa è veramente chiara: che questo Governo, ove mai dovessero presentarsi ulteriori problemi, non sarebbe minimamente in grado di tutelare le famiglie e le imprese economicamente fragili, anche perché non ritiene che questo sia suo dovere. Anzi! Questo Governo si ritiene investito dalla sacra missione di purgare l'economia italiana delle scorie.
E le scorie siete voi: i professionisti, i piccoli imprenditori, gli artigiani, i ristoratori, gli artisti, ecc.
Altre categorie si aggiungeranno: la dialettica tutelati/non tutelati con un Governo simile perde rilevanza: nessuno è al sicuro da una simile mistura di subalternità e dilettantismo.
Diciamo che se ci va di lusso, ma veramente di lusso, e da questo trimestre cresciamo al 5% per due trimestri, l'anno si chiuderà al -11% (cioè tre punti sotto a quanto il Governo si ostina a propagandare). Ma affinché da questo trimestre crescessimo così, non dovremmo avere i locali e i centri storici vuoti, non dovremmo vedere i negozi chiusi, ecc. Quindi non credo che andrà così. Il che, peraltro, non smentisce la nota affermazione del ministro secondo cui la caduta sarebbe stata grave (oh, se lo è stata!), ma gestibile.
Tutto vero.
Sarebbe in effetti stata gestibile da chiunque: ma non da lui.
Nota metodologica
Un doveroso cenno a come sono stati ricostruiti i dati. La serie attualmente disponibile sul sito dell'ISTAT è quella in arancione, che, nel tratto terminale, è stata sostituita con gli ultimi dati pubblicati in questo pdf (quelli che certificano il tonfo), riportati in giallo. Prima del 1996 ho utilizzato la release 1996q3 dei conti economici trimestrali ISTAT, che è quella riportata in blu. Ovviamente quei dati non sono direttamente confrontabili con gli ultimi dati pubblicati, per diversi motivi: è cambiata la base dei prezzi utilizzata per "valorizzare" il prodotto (nel 1996 si usavano i prezzi 1990, nel 2020 si usano i prezzi 2015), sono cambiati i criteri di contabilità nazionale col passaggio al Sistema Europeo dei Conti 2010, e ci sono state altre revisioni minori. Tuttavia, quando si interviene con simili revisioni, si cerca nella misura del possibile di preservare la dinamica della serie storica, cioè di evitare che dopo la revisione anni di buona crescita si trasformino in anni di drammatica recessione. Diciamo che le revisioni dei sistemi di contabilità nazionale si fanno per ottenere misure più precise dei fenomeni analizzati, non per riscrivere la storia (o almeno non si dovrebbe), e quindi ci si aspetta che i tassi di crescita siano preservati, o comunque non siano troppo alterati, dalle revisioni.
Per questo motivo, fin dalla mia più tenera età all'ISTAT mi spiegavano che sì, certo, la revisione numero settordici della serie storica non era direttamente confrontabile con la precedente, ma volendo si poteva "retropolare" la seconda coi tassi di crescita della prima e non si sarebbe andati troppo lontani dal vero (che peraltro in statistica non esiste, come credo sappiate). Mi sono regolato così per ricostruire i dati dal 1970q1 al 1995q4. Può anche darsi che presso l'ISTAT qualcuno abbia fatto un lavoro più raffinato, e magari che questo sia disponibile online. Se lo trovate, fatemelo sapere. Non credo che cambierà molto il senso del post: magari gli anni di ritardo non sono 30, ma solo 27, o magari 31. Direi che di questo non vale molto la pena discutere. Sarebbe invece utile discutere di come uscirne, e se questo non si può fare in un paese colonizzato, lo si può però fare in un paese libero...
Caro Prof. Io sono la responsabile di un negozio da molti anni , lavoro per un' azienda che era solida fino al Covid . Non ho ancora ricevuto 1€ di CIGD dal 12 Marzo giorno in cui ho chiuso il punto vendita . Ho riaperto il 1 Luglio e ricevuto un misero stipendio il 28Luglio che ho visto transitare x pochi istanti sul mio conto x poi essere inoltrato subito al mio padrone di casa per accorciare il debito che ancora ho nei suoi confronti a causa dei mancati ingressi di stipendio e CIGD. Lo so ne riceve a milioni di info come questa ma nella mia trovera' un dettaglio differente ... Io credo in voi , vi seguo e mi vedete sempre carica e sempre positiva ....perche' io credo che insieme possiamo cambiare questo brutto andamento ....piano piano ma con costanza e con rispetto . io vi ringrazio : lei SIGNORE x i consigli taglienti ma utili, Claudio x la instancabile e costante presenza notte e giorno , e poi il Capitano che 2 anni fa mi ha colpita al cuore e che seguo ogni volta nonostante vivo in un posto che non e' esattamente tranquillo per una donna con le mie idee e le mie passioni ...ma io vado contro da sempre
RispondiEliminaQuindi tutte queste previsioni mi spaventano un po' certo, ma mi fanno crescere la voglia di lottare e combattere con voi x cambiare l' andamento .
Grazie di esserci e grazie per l' attenzione .
In fede Mariella
Ps. Non rileggero' perche' ho scritto con il cuore e non voglio cambiare neppure la punteggiatura .🇮🇹
Grazie Bagnai, sempre puntuale.
RispondiElimina"The new EU recovery fund is meant to address this fiasco, but money cannot solve the problem of distorted relative goods prices within the eurozone. Fixing it requires an open or real devaluation. But no one wants to talk about that. Instead, the EU’s strategy seems to be based on hope and prayer."
RispondiEliminaIl falco H.W.Sinn mi è sempre piaciuto perchè non sa mentire!
Il peggioramento della situazione (economica e non solo) non potrà che condurci ad una repressione di Stato sempre più violenta e disinvolta; stiamo plasticamente vivendo ciò di cui lei ci ha avvertito da non so quanto tempo, e che fino a qualche anno fa faticavo perfino ad immaginare.
RispondiEliminaPer la prima volta, sia pur con le differenze del caso, credo di poter capire come si vivesse durante il ventennio: l'arroganza, la prepotenza, la squallida menzogna quotidiana propalata da una stampa meschina e da un ceto intellettuale schifosamente ossequioso che svolge al meglio il compito di bastonare e umiliare con violenza un popolo intero. Tutti i tabù sono saltati per aria, non ci metterei la mano sul fuoco sul fatto che si svolgeranno le regionali a settembre. E pensare che c'è pure chi non trova niente di meglio da fare che perdersi nel velleitarismo più ottuso o nello sparare vigliaccamente contro l'unico argine di vera Resistenza esistente in questa disgraziata Nazione. Con amici così...
So di non fare un commento tecnico ai suoi numeri, francamente comprendo la spiegazione ma non ho abbastanza dimestichezza per un'analisi critica e soprattutto per poter aggiungere alcunché di utile alla discussione.
RispondiEliminaQuella che mi viene è una domanda metodologica. Se lei è riuscito con due grafici e due conti (e mi sto riferendo solo alla semplicità di esposizione, non al know how che c'è dietro) a spiegare cosa accade e cosa dovrebbe, a che infimo livello di conoscenza sono le persone che scrivono i dati (e, mi viene da dire, i discorsi e le dichiarazioni) di Gualtieri?
Buon weekend a lei!
In figura 2 il pdf con il tendeziale. https://www.istat.it/it/files//2020/07/FLASH_20q2.pdf
RispondiElimina"Sarebbe in effetti stata gestibile da chiunque: ma non da lui."
RispondiEliminaDal suo punto di vista (quello di un invasato unionista) ha però quasi ottenuto il risultato desiderato.
Il default dell'Italia sembra ormai quasi inevitabile.
IL default E'INEVITABILE. Solo a questa condizione si esce dalla UE e dall'euro. A questo punto salta tutta l'architettura europea. Questo è il fine vero attorno al quale TUTTO ruota.
EliminaUna precisazione. Che il default sia INEVITABILE non è una mia previsione. Ho solo riassunto quello che il Senatore Bagnai ci disse il 6/9/2016 in " Fantapolitica " su questo bolg.
Eliminahttps://goofynomics.blogspot.com/2016/09/fantapolitica.html
Post che al momento non è disponibile
Elimina@Luca Medici
EliminaIl passaggio chiave del post del 2016 è:
"...dopo di che qualcuno, nella stanza dei bottoni, preme il pulsante rosso con scritto #ciaone, e al grido di onestà cha-cha-cha viene smantellato l'euro, ma solo rigorosamente dopo aver lasciato raschiare al capitale estero anche il fondo del barile".
Però considero il default 'quasi sicuro' per la mia speranza che si riesca ad evitare di essere spogliati dal capitale estero.
Voglio vedere la faccia dell'invasato unionista quando comunicherà la ferale notizia ai suoi amichetti.
EliminaQuindi la chiusura significa che o usciamo dall’Eurozona o non c’è scampo?
RispondiEliminaDirei proprio di sì.
EliminaStiamo già in Italexit.Precisamente dall'inizio del lockdown.
EliminaPer ora una Italexit soft. Quando saranno ricapitalizzate le banche tedesche con i soldi degli Italiani tramite il RECOVERY FOUND e MES entreremo nalla Italexit hard. Con il DEFAULT italiano cadrà tutta la demenziale impalcatura UE. Tutto già scritto e in parte già in fase avanzata di verifica.
mi occupo da 20 anni del settore trasporto persone (ncc, noleggio da rimessa, linee autorizzate) e posso solo testimoniare che le circa 18000 aziende che ha il settore sono ferme. per le aziende che seguo ho cali di fatturato dall'88 al 100% e di aiuti in pratica zero. cig anticipata e non ancora reintegrata per chi ne ha potuto usufruire, fondo perduto striminzito (essendo riferito ad aprile 2019/aprile 2020). cassa delle aziende in via di esaurimento, investimento disdetti e mercato raso al suolo grazie ai continui inviti a viaggiare con auto propria...e poi fanno i green. buona fortuna a tutti ma credo che il dato fornito dall'istat non è veritiero ma indicativo. e destinato a peggiorare.
RispondiEliminaBuonasera Alberto, anch'io oggi me lo ero dedicato a fare il punto della situazione della mia piccolissima azienda (oltre a fare le fatture elettroniche di fine mese). La situazione della mia aziendina è la seguente: l'anno 2020 parte male con un calo di fatturato nel primo bimestre del 24% (sul bimestre dell'anno precedente). Tutto ciò è molto "curioso"!!!!!!! Poi vengono i mesi della chiusura sanitaria (arriva a proposito!!!) forzata e si arriva ad un meno 47% (sempre sul fatturato mensile cumulato) Poi siamo ripartiti lentamente, però senza recuperare il livello dello scorso anno, che ad oggi presenta un -38% di fatturato. Facendo delle previsioni "accettabili" per i prossimi mesi, si chiuderà l'anno con circa un meno 30% di fatturato. Se per lo storico è gestibile...Non siamo tutti bravi come lui!! Questi sono i miei dati e le mie preoccupazioni. (e il mio contributo al dibattito)
RispondiElimina"troppo lontani dal vero (che peraltro in statistica non esiste, come credo sappiate)"
RispondiEliminaQual'è il vero,ossia quali potrebbero essere gli indici da utilizzarsi per identificare il Prodotto interno lordo di un Paese , la sua ricchezza ed allo stesso tempo il benessere della popolazione in maniera possibilmente puntuale e completa per i diversi strati sociali?
La complessità delle situazioni, la ampiezza e discrezionalità dei dati da scegliere, dovrebbero, alla fine di una elaborazione multisettoriale, fornire NON un semplice quadro dal quale evidenziare tendenze o assumere previsioni, MA un solido poliedrico, variabile e pluridimensionale, rappresentativo al meglio possibile della realtà produttiva e del benessere diffuso nella popolazione.
Esiste tale approccio, professore, per individuare al meglio questione "PIL"?
E' talmente istruttivo leggere i Suoi post che sono sempre restio a fare commenti perché c'è davvero poco da aggiungere. Mi faccio una domanda: siccome con competente malafede ci ridurranno veramente male, perché dovrei continuare a lavorare pagando le tasse, cercando di stare in piedi a tutti i costi dando fondo a tutte le mie energie? Non produco e voglio vedere di nascosto l'effetto che fa! Vivacchio con quei 4 soldi che secondo loro possiedo perché ho evaso le tasse e aspetto. Riducendo il gettito fiscale(500 Mld) voglio vedere come faranno fronte alla spesa pubblica, pensioni ecc.. Pensano forse di risolvere con patrimoniali sulla casa e prelievi forzosi dai conti correnti? Mah! Nel frattempo cercheremo di essere saldi, forti e minimamente eleganti nella speranza che il nostro alleato principale sia meno "scomodo" e più potente.
RispondiEliminaGrazie come sempre Prof. Alberto Bagnai.
Si chiama "sciopero del reddito" e , obtorto collo,ma per scelta, lo pratico dal 2014 .
EliminaOvviamente non evado le tasse ma mi organizzo per guadagnare solo su affari con margini alti o avere redditi esenti , l'azienda e' praticamente liquidata in attesa di incassare le ultime partite attive.
Non sono l'unico .
La sequenza e' questa:
-licenziare e liquidare i dipendenti
-chiudere le banche (no debiti)
-investire in macchinari ed automazione
-lavorare da solo o con la famiglia e solo per pochi clienti che pagano alla consegna .
La tecnologia di oggi consente ad un singolo che sappia come fare le cose di avere la capacita' produttiva di una azienda da 20 dipendenti degli anni 90 .
Stampanti 3D , taglio laser, montaggio superficiale, robot di manipolazione possono essere gestiti da una sola persona e produrre numeri impensabili 20 anni fa.
La critica che faccio allo stato e' di privilegiare coloro che impostano le aziende per approfittare delle agevolazioni e poi chiudere .
La ragione per cui succede e' che la nostra P.A. non e' in grado di distinguere e valutare le idee buone da quelle organizzate solo per avere i contributi.
Faccio esplicito riferimento a strutture come Invitalia che sono concettualmente sbagliate in quanto sottraggono risorse allo stato per gli investimenti che il privato non puo' fare e distorgono il mercato del privato immettendo liquidita' su iniziative che sono studiate appositamente per avere il contributo.
Vorrei fare un commento un po' come dire... stupido,
RispondiEliminadi quelli cui serve un economista per avere risposta.
Dato per scontato che gli euro non si brucino, se non nel BBQ di Davide Serra,
gli euro esistenti prima del covid esistono anche ora (al netto dei nanetti,
per semplicità fingiamo non abbiano minato nulla in quel di Francoforte).
Cioè prima del covid c'erano X euro al mondo, oggi sono sempre X.
Non è che il covid abbia infettato le banconote, e tantomeno i conti correnti.
Dunque suppongo che il dramma economico risieda nel fatto
che gli X euro non "scorrono" più da Tizio a Caio a Sempronio e poi ancora Tizio.
Un po' come avere 5 litri di sangue nei piedi, invece che più o meno
uniformemente nel corpo (questa la versione alla minusQuark).
Bene, ora veniamo alla domanda per l'economista.
Come è possibile far "circolare" dai piedi
(conti, bund a tassi negativi, oro e sticazzi etc) all'intero corpo economico gli X euro?
Realisticamente non credo ci sia un modo, soprattutto in vigenza di covid,
ma questo è "pane per i suoi denti" e magari potrebbe sorprendermi.
La "medicina UE" è quella di prendere un po' degli X euro dai piedi, e di metterli
con una flebofund nelle braccia (cioè prestiti).
Ma da lì dove finiranno? Di nuovo nei piedi?
Servirebbe un meccanismo forzato tipo macchina cuore-polmone, o come si chiama, che
faccia circolare forzatamente gli X euro, ma questo è materialmente possibile?
Perchè se la risposta fosse NO allora bisognerebbe andare di "trasfusioni",
cioè materialmente iniettare Y euro "nanettati", sperando che prima o poi
si possano "bruciare" (mediante ad esempio un qualche meccanismo inflattivo
strano, la fantasia degli economisti è ben nota, tipo sanguisughe o diuretici).
E se non si possono "bruciare", perchè diventano X+Y euro per sempre,
pazienza.
Perdoni paralleli fisiologici e svarioni, vado a infornare la pizza.
Se posso umilmente permettermi, l'euro non è una moneta che risponda come le altre monete a logiche tipiche delle monete sovrane e la BCE non è una banca centrale come le altre.
EliminaQuando vedo questo grafico (ma anche altri) mi risulta difficile accettare e capire le logiche dell'eurozona. Ma forse la colpa è solo mia.
Credo sia assolutamente vero, principalmente perchè ci sono degli azionisti che sono in fortissimo contrasto tra di loro.
EliminaAd alcuni servirebbe inflazione (noi) ad altri no.
Però la domanda resta: esiste un modo noto per far "circolare" la moneta, mediante comunque prestiti?
Io credo di no qui in eurozona in base alle esperienze passate però oltre non sono in grado di andare.
EliminaDottcorbelli,
Eliminanella mia ignoranza, posso solo pensare che probabilmente quei soldi prima o poi vanno tutti a finire in borsa che poi vanno a finire in Lussemburgo che poi li usano per acquistare dollari che poi vanno a finire chissà dove...
L'Europa quest'anno farà un meno 10 % ma gli indici di borsa crescono sempre.
Comunque, per i fatti di Beirut, rinnovo la mia vicinanza al popolo lituano.
Vado un pelo per logica, il modo per far circolare la moneta sarebbero i trasferimenti centrali, non i prestiti. Che presupporrebbero un diverso grado di unione politica che la UE in questa fase ha dimostrato ampiamente di non poter ottenere perché non la vuole nessuno.
EliminaIl discorso é lungo, ma la UE é un ibrido venuto male, che non fa passi avanti per correggersi. Resta quindi l´opzione del tornare indietro, perché restando fermi si fa la fine che si sta facendo.
Oggi ho incontrato un mio vecchio amico, che non frequento da trent'anni. Come stai? Bene, tu? Il lavoro?
RispondiEliminaEcco, questo è di sinistra, accoglione e compagnia bella. Già mi aveva irritato salutandomi con il gomito anziché stringermi la mano, quando mi ha chiesto del lavoro ho faticato a reggermi, e ci sono riuscito solo parzialmente. Gli ho detto che hanno rovinato il mondo, e lo penso davvero, rendendo difficile la vita di centinaia di milioni di persone.
Io li disprezzo. Profondamente. Intimamente. Irrimediabilmente. Mi sento solo. Circondato. Oppresso. Incompreso. Ed in questi momenti mi sembra di apprezzare ancora di più la grandezza, l'impensabile maestosità del vostro sforzo. Di quello di Claudio. Ma soprattutto del tuo, per il quale non credo di aver mai indugiato in ringraziamenti formali che, anzi, mi infastidiscono, come una forma di inutile affettazione, come una ridondante captatio benevolentiae.
Bene, stasera grazie Alberto. Grazie per oggi, per ieri. E per domani.
Sapere aude.
RispondiEliminaProfessore, ancora una volta il suo prezioso lavoro di approfondimento della capziosa informazione di sistema mi ha aiutato a CAPIRE (uno dei significati etimologici di questa parola è entrare, quindi far entrare in testa). Capire quanto lunga ed impervia è la strada che potrà portare la moltitudine dei cittadini a comprendere che quella che è in atto è una lotta per il futuro nostro e delle future generazioni. E’ in gioco la sopravvivenza del nostro Paese e forse della stessa Europa. E’ di una luminosità abbagliante il disegno euroliberale che tende a privarci di ogni libertà e di cui tutte le forme di finanziamento (BEI, Sure, Recovery Fund, MES) che ci somministreranno sono parte integrante. “Per fortuna che c’è l’Europa con i suoi prestiti” è una giaculatoria oramai insopportabile. Il MES! dovremo aderirvi! è giusto, è coerente farlo dal punto di vista dell’impianto, del dispositivo europeista! Ieri un mio amico, un avvocato!, mi ha chiesto cosa fosse il Recovery Fund!!. Capisce che non è facile districarsi fra becera disinformazione e indolente superficialità. Mi sembra di essere circondato da una massa di idioti. Come si fa a spiegare ai tanti egemonizzati filo europeisti che mi circondano che l’unica, utile, possibile alternativa a questo lento avvelenamento è l’uscita dall’euro e che ciò da solo non costituirà la soluzione dei nostri problemi, ma che sarà l’unica via d’uscita concreta dalla disoccupazione, dalla sofferenza sociale e dal decadente nichilismo che ci circonda? Sì, è un momento difficile in cui la fede nella speranza di liberare dalle catene quanti mi circondano vacilla. Lei continui a fornirci strumenti obiettivi per interpretare correttamente quello che ci raccontano onde poterci schermare dalle menzogne. La saluto con i miei immutati (da 9 anni) consensi di stima.
Grazie per i dati che ci fornisce. Certo con governanti in mala fede o, peggio, incompetenti non si ricostruisce una economia. L'utizzo del covid 19 per mantenere il controllo sociale anche nella crisi economica più profonda appare ormai evidente, non ci riusciranno, ma potrebbero essere lacrime e sangue. Che il Signore ci assista.
RispondiEliminapag. 7 del pdf:
RispondiElimina"Generalmente, le serie dei conti economici trimestrali sono elaborate e diffuse in forma grezza, corretta per gli effetti di calendario e destagionalizzata in milioni di euro, ai prezzi dell’anno precedente e a valori concatenati con anno di riferimento 2015. Al momento della stima preliminare si pubblica invece esclusivamente la serie relativa al Pil in volume (ovvero espresso in termini concatenati), destagionalizzata e corretta per gli effetti di calendario. LA SERIE È DISPONIBILE A PARTIRE DAL PRIMO TRIMESTRE DEL 1996."
Cosa dire, ancora, dei rappresentanti di questo governo, aspersori metodici di irrazionalità? Solo che sembrano avvalersi della consulenza di una task force di cartomanti: il livello è infimo.
RispondiEliminaLa Resistenza nacque per pensare e progettare il dopo nell' Italia occupata dai nazifascisti: La Costituzione fu la vittoria di un paese sconfitto in guerra ma libero dal fascismo; la Costituzione sarà la vittoria di questo paese nuovamente sconfitto ma libero dall' autolesionismo. Un saluto, colmo di amarezza, traboccante di speranza.
Scusate il disturbo, solo per vedere se il mio profilo è ancora attivo.
RispondiEliminaLo è. Perché ne dubiti? In effetti vedo dinamiche strane. Ad esempio: gli iscritti vengono avvertiti della pubblicazione dei post?
EliminaIo si prof ma spesso non li leggo perché faccio l'agricoltore e d'estate il lavoro è tanto.
EliminaIo ricevo regolarmente le mail d'avviso ... anche se con una certa latenza, per questo post l'ho ricevuta alle 13.50 di oggi.
RispondiEliminaBuona serata.
Buona sera Professore. Sono un piccolo artigiano, insieme a mio fratello e un dipendente mandiamo avanti una micro impresa che lavora nel campo edile. Costruiamo carpenteria in ferro e acciaio. Dal 2010 a oggi è stato un disastro...quello che era l'eredità di nostro papà è finita per essere cannibalizzata per tenerci a galla. Per ora abbiamo galleggiato. A fronte di enormi sacrifici, rinunce, e molta rabbia. Ho iniziato a seguirla dal lockdown e per lo meno adesso capisco che per noi piccoli è ancora più dura. Ma pazienza, una volta se facevi tante ore guadagnavi due lire in più, oggi se non lavoro il doppio degli altri non sono concorrenziale, d'altronde posso solo oltre che produrre bene rendermi concorrenziale solo lavorando di più degli altri. Il crollo del pil, la demenziale gestione della liquidità ritardando l'emissione di titoli, e di conseguenza un crollo della domanda interna, (che sarà ulteriormente implementata con politiche di
RispondiEliminaausterità), il continuo martellare della stampa di regime...
A vederla così non c'è da stare allegri.
Cordiali saluti
DR
Ci sarebbe stato solo un modo per avere risultati peggiori di Gualtieri.
RispondiEliminaFare il "facciamo come la Svezia" che per l'Italia avrebbe però significato fare come il Brasile, non quello di oggi ma quello tra 60 giorni. Morti e distruzione economica a briglie sciolte senza mai vedere la fine del tunnel.
Perchè suocera intenda!
Eliminapremesso che: "Italia (diversa)da Svezia" è valida la seguente equivalenza: Italia=Brasile Salvini=Bolzonaro. Corollario, Svezia sarebbe meglio in eurozona!
Bolsonaro attualmente con la s (in origine aveva la z, made in Padova)
EliminaNo, l'equivalenza è Italia = Rio de Janeiro + San Paolo (stati) come dimensione, densità, parte degli usi di vita sociale e parte di genetica.
(pure col cambio fisso per un po')
Sarà un caso che infatti sul Covid si hanno risultati simili?
Alla fine vinceranno loro la coppa.
SudEst del Brasile = Italia senza lockdown
Le suocere non hanno inteso e stanno morendo purtroppo.
Ride bene chi ride per ultimo. Vediamo chi ne esce meglio tra Brasile ed Italia. Poi ne riparliamo. Ma la Svezia almeno ne esce meglio di noi o perde pure lei?
EliminaPessima idea prendere a modello il paese di area germanica e scandinava che ha di gran lunga il peggior risultato.
EliminaL'unico con dati "italiani", anzi peggio per quel che riguarda il numero di malati.
Questo nonostante gli enormi vantaggi geografici, demografici e culturali di partenza.
In realtà hanno dato sfoggio del loro peggior suprematismo darwinista ariano e l'hanno preso sui denti.
I risultati "buoni" gli hanno avuti Norvegia e Finlandia o la stessa Germania, qui si sceglie invece il peggiore del mazzo.
Che poi la vituperata Italia, se calcoliamo l'essere stata travolta per prima e a sorpresa, ha forse fatto meglio di Francia e Spagna.
No, una volta che la cosa è uscita di controllo (la sfida è non arrivare quel punto), non ci sono più alternative al confinamento, con buona pace del baretto.
Ok Carancho, non mi piace questo gioco macabro dei numeri ma Svezia 5700 decessi su 10,3 mil/Italia 35.000 su 60 mil siamo a 5,6 per 10.000 residenti contro 5,8 per 10.000 residenti, con tutte le misure di emergenza del Governo e soprattutto generalizzate sul territorio nazionale, cosa a mio avviso più stupida che deleteria per l'economia.
Elimina"time will tell us all"
Consiglio questo sito per i dati.
Eliminahttps://www.worldometers.info/coronavirus/
Morti x milione di abitanti.
Italia: 582
Svezia: 570
Con la Svezia che cmq cresce ancora.
In compenso di contagiati ne hanno il doppio di noi.
Io non entro nel merito se magari a "Canicattì" si poteva tenere aperto qualche cosa di più o meno ma pensare che senza misure draconiane l'Italia avrebbe ugualmente questi numeri è ingenuo.
L'Italia è stata per un lungo periodo di gran lunga il paese con l'impatto peggiore, una cosa per certi aspetti ancora inspiegabile, con l'aggravante di essere praticamente i primi, senza quasi terapie conosciute.
Bella la canzone!
Eliminabellissima "THE BATTLE OF EVERMORE" con il mandolino suonato da John Paul Jones e mi è sempre piaciuta fin dalla sua uscita sul 4° album nel '71 (insieme a "WHEN THE LEVEE BREACKS" dove prevale la strepitosa armonica di Plant e molto più di "STAIRWAY TO HEAVEN").
EliminaUn recupero a “V” con l’intensità prospettata dal MEF è, oggettivamente, poco credibile, eppure questa volta sono presenti elementi strutturali, congiunturali, assoluti e relativi che potrebbero, se ben assecondati, delineare una traiettoria migliore per il nostro paese rispetto a quanto verificatosi nei 18 mesi post Lehman (prima che l’attacco speculativo sui BTP dell’estate 2011 portasse alla nascita del Governo Monti con la successiva crisi tanto ben descritta dal Prof nel Blog e nei 2 libri).
RispondiEliminaDa punto di vista strutturale l’Italia è arrivata all’appuntamento con la Crisi Covid-19 in condizioni decisamente differenti rispetto al 2008:
• Surplus di partire correnti, in essere dal 2014, che ha di fatto azzerato la posizione debitoria netta sull’estero (nel 2008 avevamo un -23% circa di debito estero netto).
• Inflazione al consumo ed alla produzione da alcuni anni decisamente più contenuta dei ns partners e competitori dell’Euro Area.
• Sistema industriale/manifatturiero tornato ad esser molto competitivo, sia per il contenimento dei costi salariali (vds inflazione alla produzione), sia per l’upgrading qualitativo della produzione, anche grazie ad una ripresa significativa di investimenti in innovazione e robotica, che ha consentito a molti settori di riportare in patria produzioni a suo tempo delocalizzate.
Certo, il rovesciamento della situazione rispetto al 2008 è stato assolutamente parziale, perché affidato alla sola componente estera: quale sarebbe stato il livello del ns PIL a fine 2019 se al recupero dell’export netto si fosse aggiunta anche una ripresa della domanda interna, grazie a politiche di bilancio espansive, di pari entità possiamo solo immaginarlo. Paghiamo per questo un prezzo altissimo alle insensate regole dell’Euro zona alle quali ci siamo devotamente allineati facendo inusitati avanzi primari quando gli altri se ne infischiavano bellamente per anni (Spagna, Portogallo ed anche Germania inizialmente) o per sempre (Francia).
Relativamente parlando, la composizione strutturale del nostro PIL, con un peso della produzione industriale vicino al 16%, ed il peso del settore turistico “netto” inferiore al 2%, ci porta, inoltre, un altro elemento di vantaggio nella ripresa. Siamo, in questo, molto più vicini alla Germania, che non a Francia e Spagna, molto più dipendenti dai Servizi, fra cui assume molta rilevanza il settore turistico.
Quanto detto si riscontra puntualmente nei dati dei PIL dei 4 Paesi. Rispetto al II trim 2019 la Germania fa -11,7%, noi -17,3%, Francia -19%, Spagna -22,1%.
Venendo alla congiuntura, oggi sono usciti i dati dei PMI (interviste ai direttori acquisti delle aziende quotate) di Luglio relativi al settore manifatturiero ed il rimbalzo sembrerebbe confermarsi in tutta la sua forza (per questa rilevazione il valore 50 segna lo spartiacque fra crescita e recessione): Spagna 53.5 massimo su 27 mesi; Austria 52.8 massimo su 19 mesi; Francia 52.4 massimo su 22 mesi; Italia 51.9 massimo su 25 mesi Germania 51.0 massimo su 19 mesi. Sono ancora sotto l’asticella dei 50 la Grecia, 48.6 minimo su 2 mesi, ed i Paesi Bassi 47.9 minimo su 4 mesi.
Quindi, volendo trarre una conclusione prospettica da questi dati, ci sarebbero le condizioni perché non si debba ripetere l’esperienza del 2008/2012. Perché ciò avvenga c’è assoluto bisogno di sostenere la Domanda Interna (quella estera i nostri Imprenditori sono assolutamente in grado di intercettarla!) e quindi di non ritornare a fare “austerità” fiscale. Oltretutto abbiamo abbondante risparmio privato (dato il surplus di Partite Correnti) per permettere al nostro Governo di effettuare tutti gli Investimenti necessari ad aumentare la nostra competitività. L’ombrello della BCE ed i risultati sulla crescita faranno calare progressivamente i tassi sulle nuove emissioni: on abbiamo bisogno di indebitarci con Creditori Privilegiati like MES, Sure ed il prx Recovery Fund
"L’ombrello della BCE ed i risultati sulla crescita faranno calare progressivamente i tassi sulle nuove emissioni: on abbiamo bisogno di indebitarci con Creditori Privilegiati like MES, Sure ed il prx Recovery Fund"
RispondiEliminaParole sagge ed analisi condivisibile. Bagnai diffonde da marzo l'idea di indebitarci per 100 miliardi con titoli italiani ovvero, era meglio indebitarci subito che non dopo. Ma con le regole dell'eurozona è difficile che ciò accada e d'altra parte quando vedo questo grafico (ma anche altri) mi risulta difficile accettare e capire le logiche dell'eurozona. Ma forse la colpa è solo mia che sono pessimista.
Caro Alberto, le logiche irrazionali dell'Euro Area sono ben note a tutti noi che seguiamo Bagnai dagli esordi del Blog. Quello che c'è di nuovo oggi rispetto al 2011, vedendo appunto i dati degli ultimi 10 anni, è che nei guai seri ci si trova la Francia e questo può essere veramente un "chance game". I nostri vicini hanno accumulato una bella mole debito estero netto che a fine 2019 superava il 20% del loro PIL. E il deterioramento continua, con deficit di bilancia dei pagamenti cresciuto nel semestre.
EliminaMacron sa bene quanto è criticata la Posizione della Francia: se i Mercati (Fund Managers delle grandi Sicav obbligazionarie soprattutto) alzano gli occhi su questi dati i tassi sugli OAT possono velocemente raddoppiare. Fino ad oggi questo non è avvenuto perché c'era molta domanda di Bond Sicuri a fronte di un'offerta in calo dato il surplus di bilancio di Germania, Olanda ed Austria. Con le politiche di deficit spending messe in campo dai Tedeschi ci sarà più offerta (certo compensata dagli acquisti BCE): aumenta il rischio che cali la domanda di carta francese, soprattutto a tassi così miseri (oggi il decennale transalpino ha rendimento ancora negativo).
Quindi, non siamo più i soli a tremare....
Caro Roberto, pubblico dati sul debito estero da molto, CEIC credo sia uno dei siti migliori per i dati e appunto dico da tempo che noi siamo messi meglio di quasi tutti in eurozona come esposizione ma questi mercati sembrano essere ancora sordi a queste evidenze. Come pure su altre cose riguardanti la Francia, come un surplus di spesa pubblica rispetto alla media euro del 6/7 %. E' difficile dire cosa succederà se dovesse mettersi male per la Francia ma anche per la Spagna. Il futuro è davvero difficile da prevedere e qui come sappiamo, spesso si è parlato di queste criticità ma purtroppo per causa esterna o interna o somma delle due, sempre noi siamo sotto schiaffo.
EliminaSperiamo che sotto schiaffo ci vadano altri così ci divertiamo un po' anche noi ma con questa gente al governo e Gualty in particolare all'economia, ho poche speranze.
Mi è appena arrivato appena questo interessante studio da FMI sulle implicazioni del covid sul C.A. mondiale e i riflessi sulle economie.
Elimina"Bagnai diffonde da marzo l'idea di indebitarci per 100 miliardi con titoli italiani ovvero, era meglio indebitarci subito che non dopo."
EliminaServiva infatti un impulso per compensare il fermo improvviso.
Le armoniche di un impulso hanno una ben precisa relazione di fase.
Se le stesse armoniche avessero fasi casuali non ci sarebbe nessun impulso ma rumore.
Il rumore è confusione ed il governo stacinfatti cantando il celebre ritornello dei King Krimson: 'confusion will be my epitaph'.
Domanda tecnica sulla "retropolazione".
RispondiEliminaIn pratica ha preso il primo dato della curva arancine e ha ricostruito all'indietro la curva grigia utilizzando i tassi di crescita della curva blu?
E' come se avesse traslato e lievemente stiracchiato la curva blu.
Corretto?
Bagnai, rispetto al tuo ultimo sfogo su you tube, per deridere le soluzioni barricadere che la gente ti propone. Non fai prima a dire, che essendo voi gli alleati di forza Italia, che è la più forte sponda del PD, non avete alcun spazio di manovra?
RispondiEliminaPerché? Perché!? Perché oltre a confermare il vostro anelito, la vostra perversa libidine di essere presi in giro, continuate ad attraversare come moscerini l’autostrada della Storia? Io non sono né Pericle né Bismarck né Traiano né Lorenzo il Magnifico né... MA sono un automobilista di questa autostrada. Ho più informazioni di te non perché sono un genio, non perché sono più bravo di te, ma perché la percorro. Perché allora mettersi nelle condizioni di un Serendippo qualsiasi?
EliminaI qualcosisti però la vedono più come uno Senofonte e le sue micidiali parafanghi. Solo che l'aspirante Re (Ciro/Salvini) NON è 'morto' (politicamente) ma è stato solo ferito, quindi per ora niente Anabasi di 'fuga' dopo la sconfitta. In breve: credo lezione imparata: non sottovalutare mai sete di potere PD. Mai
EliminaIl valore pre-politico dell’eleganza !
RispondiEliminaA questo valore si è riferito l’ ex ministro Giovanni Tria a proposito di Salvini e della decisione del Senato di permetterne il processo.
Parole nobili e dunque eleganti : “ Ho sentito parlare di interesse pubblico: per quel Governo quello era interesse pubblico. L’informazione stava sui giornali, chi non era d’accordo poteva esprimersi. Ci sono responsabilità collegiali. Mi sembrava una decisione molto simile a tutte quelle precedenti. Non voglio dire quello che pensavo perché faccio parte di quel Governo:la responsabilità è ovviamente collegiale.
E tirarsene fuori dopo NON E’ ELEGANTE “ !
Oggi certamente è più elegante il grillesco VAFFA !
uno dei migliori video di Alberto. Da memorizzare e archiviare con un segnalibro a futura memoria.
RispondiEliminaEccomi qua a commentare la nuova porcata di stato
RispondiEliminaAvviso di garanzia a Conte and Company per omicidio colposo e gestione covid con immediata richiesta di archiviazione da parte della stessa procura
Come fa un privato cittadino più volte colpito da disagi, licenziamenti, impossibilità di accesso alle cure mediche a rimanere impassibile???
Marco S
Parzialmente OT.
RispondiEliminaIeri sul sito di Maurizio Blondet è stato rilanciato un interessante articolo ('Il virus giusto al momento giusto').
Nell'articolo si avanza l'ipotesi che la distruzione di domanda conseguente alle chiusure planetarie sia il modo scelto dallo 0.01% per mantenere a lungo tassi vicini allo zero e che quindi ci attende una stagnazione prolungata.
Gli storici del futuro potranno chiarire se questo è il caso (e quindi spiegare anche la collaborazione attiva di Russia e Cina) oppure se ci attende il solito conflitto mondiale per uscire dalla deflazione.
Lo 0.01% di 7.4 miliardi sono tantissime persone.
EliminaVero, sono molti di meno.
EliminaComunque conviene sempre affidare i consuntivi agli storici del futuro.
Finire nella IV Bolgia dell'VIII Cerchio dell'Inferno non mi va...
Ma più che sui tassi mi concentrerei sulla liquidità che foraggia "IMERCATI"
EliminaQuelle belle bolle che ci tiri su un 1000% tra salita e discesa.
Na pacchia mentre gli altri se scannano per un pezzo di pane.
Non so come cominciare.
RispondiEliminaVado. Illustre, egregio, stimato:
Ci vuole, si vuole deliziare, anche in meritata solitudine, nella esecuzione clavicembalistica di quel brano vche la RAI ci proponeva durante le pause tecniche, dette intervalli?
Haendel, sbaglio? Arpa e orchestra.
Al clavicembalo, mi piace immaginarla a prua del mitico Nautilus, (sotto la vetrata semisferica), quello di 'Ventimila leghe sotto i mari', il film.
Con sincera stima.
Intervallo, statemi tutti bene.
Renato Unti
Solo per orgoglio patrio, una precisazione: il brano dell'"intervallo RAI" non è dell'anglo/tedesco Haendel ma dell'Italiano Pietro Domenico Paradisi (Sonata in A Maggiore, P 893.06: II. Toccata, per arpa e orchestra)
EliminaEh già...
EliminaAlberto sull'ordinanza del 16 agosto del ministro della salute riguardante misure di maggior prudenza: contraddizioni formali, procedurali e scientifiche.
RispondiEliminaLeggendo questo post col privilegio del senno di poi, a discoteche chiuse e un virus divenuto a fasce orarie (più che dalla Cina a me pare venuto dalla Transilvania...) direi che no, non ci arriviamo a -8%.
RispondiEliminaTemo il governo ci stia preparando a una nuova chiusura tra l'altro (più per non tornarsene a casa che per altro) al che non riesco proprio ad immaginare questa ripresa a V. Al massimo a me pare che la ripresa sia a C come al solito, if you know what I mean.
Buon lavoro, prof!
Come sempre per chi ha la passione della politica come me , queste informazioni sono oro colato. Grazie
RispondiEliminaBuongiorno professore
RispondiEliminaLeggo sul suo profilo telegraph
sempre più notizie circa privazioni nazionali e internazionali inerenti la crisi sanitaria
Fa piacere vedere che sia lei, sia gran parte della Lega stiano prendendo a cuore la materia inerente alle privazioni delle libertà personali e delle eccessive restrizioni di una pandemia che somiglia sempre più ad un riassetto politico globale piuttosto che ad
una vera emergenza.
Non crede che in questo momento sarebbe il caso di spingere maggiormente l"azione politica verso la ricerca di una 'normalizzazione" piuttosto che concentrare il dibattito sui sbilanciamenti creati dai finti aiuti europei?
Ormai la dittatura sanitaria sembra aver sostituito con nuovi e peggiori mezzi quella economica
Non crede sarebbe il caso che la lega si dotasse anche di un sostegno di autorevoli esponenti scentifici (come fa appunto in economia con lei e Borghi) per contrastare questa deriva sanitaria?
Con stima
Marco S
“Buongiorno professore: vedo che sta facendo una cosa. Non pensa che sarebbe il caso di fare quella cosa?” Ecco: così non ne usciamo…
EliminaEgregio professore, dopo averla seguita per diversi anni, quando era in solitaria, l'ho seguita ancora votando lega,e l'apprezzo oggi 29.08.2020 come in passato. Per la verità, tuttavia, mi è sorta qualche perplessità sulla Lega quando ho visto Matteo Salvini schierarsi in difesa della ferrovia Torino/Lione,opera dichiarata inutile non da me ma da autorevoli pareri fra l'altro anche all'interno del politecnico di Torino. Ma vorrei aggiungere che l'inaugurazione nel 2014 di opera analoga per dimensioni (San Gottardo) è avvenuta con una cerimonia diciamo un po troppo "Particolare". Le mie perplessità sono cresciute quando ho notato che le denunce ad inizio giugno di Sara Cunial e Vittorio Sgarbi su epidemia,vaccini e confinamenti (Lockdown per chi non conosce l'itaGliano), a parte gli scontati sbeffeggiamenti della maggioranza , hanno avuto poca o nulla considerazione dalla lega. lega che oggi accortasi come il vento stia cambiando, sta timidamente cambiando anch'essa. Temo tuttavia che le attuali rappresentanze politiche all'opposizione , segnatamente Lega e FdI, siano già molto ritardo sul risveglio che si sta manifestando nella popolazione , e che rischiano di essere superati dagli eventi che potrebbero maturare.
RispondiEliminaLa ringrazio per quanto ho appreso e apprendo da Lei, e soprattutto per i video sarali durante il confinamento , con i quali ci aggiornava sui lavori parlamentari, senza i quali non avremmo saputo un accidente di niente. Buon lavoro.
Segnalo due “lievi imprecisioni” su la Repubblica di ieri (1 settembre) a pag.4. Prima chicca: Valentina Conte si premura di informarci che il MES non è più quello di una volta; ha subito una tale mutazione genetica al punto che essa ritiene di poterlo definire “l’ex fondo Salva-Stati”. Magia di una letterina ! capace di modificare ben due Trattati. Seconda chicca: Aldo Fontanarosa si premura di informarci che le cose oggi vanno male ma, tranquilli, “prima” andavano peggio; nel 1995 il PIL trimestrale crollava come oggi. Il post di Bagnai ci spiega quanto sia falsa questa affermazione frutto del ripetuto espediente di prendere come termine di paragone implicito il primo dato pubblicato. Ma il nostro, coraggiosamente schierato a difesa del potere costituito, non si limita a questa lieve imprecisione. Al fine di rafforzare il messaggio, ne aggiunge altre due: “l’Istat sottolinea la portata eccezionale della riduzione, che il Paese non sperimentava dal 1995 (quando l’inflazione era fuori controllo e la lira fragile rispetto al marco)”. Inflazione fuori controllo e lira fragile rispetto al marco nel 1995 ? Chi segue il dibattito aperto da Bagnai non si meraviglia più di niente, nemmeno dello stravolgimento della realtà storica. Solo per memoria di quanto più volte indicato in questo blog, ricordo l’opposto di quanto cialtronamente affermato: nel 1995 l’inflazione era in pieno trend discendente (al di sotto del 5% da metà degli anni ’80) e, nello stesso anno, la lira si era fortemente rivalutata nei confronti del marco (da 1275 in marzo a 1100 in dicembre). Caro Fontanarosa, puoi trarre in inganno i gonzi ma non i lettori di Bagnai. Ma perché lo fai ? Eugenio Pavarani
RispondiEliminafate un referendum per abolire il parlamento, tanto non servite ad una benemerita mazza
RispondiEliminanon sapendo come fare , le scrivo solo 2 parole qui , mi pare che al san matteo di pavia i dottori che hanno fatto autopsie e arrivati alla cura con eparina e poi plasma li stiano 'ringraziando' non so fino a che punto ma pare che sia molto forte al punto di che alcuni se ne vanno o sono sono messi in ferie a casa . ecco solo questo
RispondiEliminaI 209 miliardi di settembre erano già spiccioli a marzo
RispondiEliminahttp://vocidallestero.blogspot.com/2020/03/ashoka-mody-litalia-ha-bisogno-di-un.html
LEi a Catania ha affermato che i mezzi per uscire dalla crisi peggiorata poi dalla pandemia per Paesi del sud Unione sarebbero arrivati con un indebitamento ulteriore ,a quelli del nord Unione con una monetizzazione .Qui c'è un indizio ,l' articolo su Vox Eu, riportato da Voci dall' estero .di Vesa Vihriälä .
RispondiEliminahttp://vocidallestero.blogspot.com/2020/04/voxeu-fare-spazio-allo-stimolo-fiscale.html
ahiahiahi! Anche Lei mi sottovaluta il moltiplicatore fiscale come un cottarelli qualunque:)
RispondiEliminaA parte gli scherzi, è triste constatare che con degli interventi governativi più incisivi e tempestivi la caduta del pil a fine anno sarebbe stata quella di una normale recessione.
prof. Bagnai, ho sempre pensato che la sua entrata in Lega era un mezzo, non un fine utilitaristico,per consentire a Lei e a chi ha fiducia in Lei, e che senza quel passo necessario non avrebbe mai potuto accedere alla platea di persone colte e meno colte che volevano e vogliono poter comprendere come Uscire dall'Euro che implica uscire dai trattati UE( quanti di coloro che scrivono qui li hanno letti?).
RispondiEliminaIn questi giorni ho letto che il secondo della Lega che non voglio nominare è o sarebbe andato a Berlino dai tedeschi per avere un lasciapassare politico nella zona Euro da cui io ,forse Noi, speriamo di poter fuggire per non morire sudditi dell'impero franco-tedesco. Qualche idiota chiama il mio desiderio una bestemmia nazionalista. Io non me ne curo ,so che i fatti hanno una forza che l'ideologia universalista non ha. Ma intanto mi chiedo "possono continuare Bagnai e Borghi nella Lega? i loro estimatorie ,me compreso fino a quando avranno fiducia in loro?
Caro, se leggi i giornali questo non è il tuo posto.
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