(...if you find this music boring, you may have a look at this...)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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"Al Wet plays harpsichord, just like Captain Hook, of whom it is said he was the only man that the Sea-Cook feared."
RispondiEliminaTiè, Financial Times e compari, cominciate da qua. Non ve chiedo i diritti ché siete pezzenti.
Olè! Post musicale! Io comunque il disco ce l’ho, anche se i due che mi piacciono di più della mia vasta collezione di dischi del mio cembalista (e flautista) preferito sono quello di Pergolesi e il meraviglioso Intorno all’Oratorio di San Filippo Neri. Tutta ars barbarica, ça va sans dire, ma noi noeuro siamo sempliciotti di bocca buona e ci piace lo stesso.
RispondiEliminaLi ascolto spesso la mattina, pedalando verso il lavoro, e mi ripulisco l’anima.
Daje, prof. Stanno sbroccando. La pagliacciata alla radio ammetto che, pur assuefatta alla pochezza della trasmissione, stamattina non credevo alle mie orecchie. Era talmente terrorizzato, evidentemente, che ci ha tenuto in pratica a esplicitare che non sa scegliere né capire né correggere i suoi stessi ospiti. Di fronte al messaggio minatorio della economisti anonimi si è sciolto immediatamente in uno sbrodolio di contrizione e ha confessato tutto: invita economisti che dicono “inesattezze” e manco se ne può accorgere. Una bella rivendicazione di orgoglio professionale, non c’è che dire.
Embè, so’ ccose compricate, del resto, questo se sa.
Abbiamo i lanzichenecchi a Roma e i barbari saremmo noi !L' Unione Europea sembra il Paese degli acchiappacitrulli e scrivendone Carlo Lorenzini ebbe la visione di come sarebbe stato il nostro futuro .
RispondiEliminaGrande!
RispondiEliminachi si fa eleggere in un partito razzista è un barbaro anche se fosse un premio nobel per l'economia o il nuovo Mozart.
RispondiEliminaE viceversa. Del resto, la troika vince quando ha complici nel paese, ma poi arriva Alba Dorata. Vedete voi se stare col Paese o con la troika.
Eliminaprima bisognerebbe ridare un senso alla parola 'razzismo' che è diventata da tempo lo zerbino dove nascondere le cose , così come parla lei dei barbari che erano di un'altra popolazione rispetto ai Romani de Roma e quindi di un'altra razza ( razza è alla fini un sotto insieme di popolazione distinguibile in qualche modo ) anche a lei il termine razzista si addice benissimo , infatti in una popolazione normale indica come barbaro gli individui che secondo il suo giudizio la pensano in modo diverso . La razza è proprio il selezionare una parte con caratteristiche diverse rispetto ad un'altra .
EliminaIl Cimaglia si è sbloccato grammaticalmente! Ha scritto "Paese"!
EliminaFossi un giornalista "conforme" (e non fesso) avrei captato la svolta.
..quindi, per proprietà transitiva, anche chi ha votato il partito razzista è un barbaro? sa che c'è?? sono orgoglioso di essere un barbaro!!
EliminaMeglio barbaro, che ascaro collaborazionista dello straniero e complice (attivamente o passivamente) della distruzione della Patria.
Elimina#votareserve #allaviacosì
EliminaI mercati preoccupati, sale lo spread!
RispondiEliminaSembra stia andando ai piani alti per tentare il suicidio.
Ho ascoltato l'intervista di Radio Anch'io,
RispondiEliminanon potevo credere alle mie orecchie e penso che il giornalista abbia letto i pizzini dell' "anonima economisti" non per paraculaggine, è peggio di così: penso si sia spaventato dal fatto che si possa vivere da Stato libero, e gli è difficile accettare il fatto che l'ombrello dell'Europa ha più di qualche buco, e bello enorme pure.
Dopotutto non tutti gli schiavi furono felici quando terminò la schiavitù, pensateci bene, molti di loro si chiesero: e mo che cazzo faccio?
P.S.
Non possiamo lasciare l'Italia ai Riotta e ai Severgnini!
È stata tentata una strategia comunicativa innovativa. Temo abbia backfired. Ne troveranno un’altra.
EliminaHo ascoltato l'intervista, e l'ho ammirata professore per la composta ma severa reprimenda cui ha sottoposto il malcapitato giornalista, e ho pensato a quanto deve essere "allenato" a rispondere a obiezioni come quelle per essere riuscito a essere severo senza "sclerare".
EliminaPS sono un felice possessore di una copia del CD quì citato che acquistai nell'agosto del 2015 tramite il mercante globale che purtroppo è l'unico modo per procurarsi cose inconsuete.
Ce ne sarebbero tanti di musicisti italiani da riproporre e riscoprire, grazie anche per le sonate di Zuccari.
"...replicare alle inesattezze di Bagnai" ricorda tanto il memorabile "...gli errori e le confusioni dell'altro" (https://youtu.be/wGO9Ad56a5Y?t=7281).
EliminaChe ci sia in circolazione un bignami delle frasi da usare contro il Professore quando viene intervistato o è tra i relatori di una conferenza?
Lo schiavo perfetto è quello che difende il padrone,
RispondiEliminaquello che non si rende conto di vivere dentro una cella,
quello che mette i fiorellini alle sbarre della finestra,
quello che se anche gli aprono la porta rimane dentro la sua gabbia perché non è consapevole della sua condizione!
Vorrei tanto che le suddette fossero "farina del mio sacco", invece sono considerazioni di Silvano Agosti, ma va bene lo stesso.
Il dottor Zanchini, sollecitato su questo argomento, si offre si farmi leggere i messaggi ricevuti, e dice di non aver diffuso i nomi poiché trattavasi di d5accwnda privata; ma se era privata perché noi fruitori del servizio pubblico abbiamo dovuto ascoltarla? Non so se ci sia più malafede o ignoranza; in cuor mio temo di più la seconda!
RispondiEliminaPer chi se la fosse persa, ecco l'intervento del Prof di ieri a Radio Anch'io:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=n92wZ6GR17Q
Perchè tanta paura e tante intimidazioni? Perchè per la prima volta, si manifesta con chiarezza la vera linea del vero scontro politico principale in atto, che naturalmente verte sulla UE. La guerra coperta comincia a diventare guerra aperta, ed è UNA BUONA COSA.
RispondiEliminaGuerra e paura sono sorelle. Sono parenti stretti anche la paura e il coraggio: il coraggio è dominio della paura, non incoscienza. Va bene così, in bocca al lupo e buon lavoro.
Mamma mia prof! ecchhe avete combinato! avete scatenato l'informazione mainstream in una ridda di avvertimenti, elenco di catastrofi e iocaraeurpoanoncentronientesonoloroi bruttiecattivi che non mi ricordavo da anni.
RispondiEliminaAvanto così! vedere Severgnini, rosso di rabbia, che vaneggia come un posseduto, non ha prezzo!!!
Nooo povero Beppe Severgnini! Questa me la sono persa, dov'e' che vaneggiava il Beppe? Si puo' rivedere da qualche parte?
EliminaChe bello prof!
RispondiEliminaGia' a priori, un economista che suona al clavicembalo mi ispira molto di piu' di altri.
Intanto il nostro "amico" Federico Fu(r)bini preconizza scenari apocalittici sul Corrierone nazionale:
https://www.corriere.it/economia/18_maggio_17/sui-mercati-scossa-piu-forte-5-anni-lega-m5s-cambiano-contratto-c94a1eaa-5949-11e8-a92f-c55317f6ffa7.shtml
Mi ha fatto scompisciare la tirata iniziale: "Ma la giornata di ieri ha dato un assaggio a milioni di famiglie con il mutuo, a milioni di imprese esposte in banca, a milioni di statali e pensionati che per il loro mensile dipendono dalla capacità del Tesoro di vendere bond, di cosa significhi instillare il dubbio sul futuro dell’Italia nell’euro".
Infatti.
Ieri, io ero talmente, ma *talmente* terrorizzato, che ieri sono andato a concludere l'acquisto della mia automobile nuova. Ovviamente, NON tedesca. Alfa. Fatta a Cassino, tie' meine liebe Kaiserin!
intanto per quelli che pensano che votare non serva, o peggio, consiglio di leggere questo articolo invece di stare dietro alla propaganda di un mainstream schiumante. Ottimo lavoro
RispondiEliminaGo barbarians! Certo alcune cose sui gatekeepers, gli ortotteri e il reddito della gleba e, speriamo non Trippas, andranno riviste, comunque auguri sinceri
RispondiEliminaQuod dixi dixi. Churchill si alleò con Stalin.
EliminaE il cardinale Richelieu si alleò con i protestanti nelle guerre di religione. Attenzione al triangolo di Karpman, la strategia comunicativa più in voga e più efficace. Illustrata qui: http://italiaeilmondo.com/2018/01/03/ius-soli-3-come-funziona-la-propaganda-di-roberto-buffagni/
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=SKPUQvrkghM&t=4s
RispondiEliminaNon è forse ciò che si meritano?
La stampa e la magistratura in questo paese sono un problema enorme, e col loro potere sono una minaccia eversiva.
RispondiEliminaNon so come, ma su queste caste bisognerebbe veramente farla una riforma alla 'fate presto'.
Quanto meno 'responsabilizzare' chi diffonde allarmismo infondato, notizie false sui media mainstream, ed evitare episodi iniqui come quello che interessò la figlia di Tortora.
La prima pagina di Libero stamane era più ripugnante sel solito...
Cacciamo via i barbari, i nuovi Cimbri, Teutoni, Galli dalle nostre terre, e riprendiamoci la nostra sovranità; si può fare prima di arrivare alle armi. Siamo un paese ormai quasi pre-industriale e possiamo crescere solo tornando a "coltivare" il nostro territorio desertificato con imprese italiane e ridare così spazio e speranze alle nuove generazioni. Voglio aria pura nel mio Paese, non il fetido futuro che vorrebbero i PDeurini.
RispondiElimina1) Da appassionato (e anche cantante) di musica antica, in particolare di Monteverdi, fantastico il pezzo all'inizio professore! Diciamo che serve a rinfrancare l'animo dalle pagliacciate che uno è costretto a leggere e sentire quotidianamente.
RispondiElimina2) Ho ascoltato su youtube la sua intervista alla radio ieri e devo dire che mi sono sorti i seguenti dubbi. Non trattandosi di una trasmissione con milioni di spettatori, mi domando chi fossero quei pezzenti che, valutando evidentemente il suo intervento come particolarmente scomodo, si sono dovuti astenere evidentemente dal proprio lavoro per infastidirla. Sono due le possibilità:
a) Trattasi dei soliti frustrati, cioè coloro i quali nutrono nei suoi confronti una certa invidia, forse perchè lei è un professore di economia che attira le masse con la sua eleganza espositiva e la sua conoscenza in materie economiche, mentre loro forse stanno cercando una posizione lavorativa migliore.
b) Qualcuno la sta PEDINANDO, al fine di orientare l'opinione pubblica verso convinzioni diverse da quelle che lei propone.
Secondo il mio parere, esiste una tattica molto semplice da usare per evitare una possibile escalation provocata da queste opposizioni. La chiamo: preliminary anti-action. In altre parole, bisogna prima di tutto farli uscire allo scoperto e poi costringerli ad argomentare in modo tale da distruggerli davanti a tutti in modo netto, facendo nomi e cognomi.
Se devo usare una metafora: se una persona "A" insulta verbalmente "B", B non deve replicare a parole, ma gli dà prima 4 schiaffoni, poi lo insulta e poi dimostra che ha torto.
Quindi, nel caso della trasmissione radiofonica cui lei ha partecipato, sarebbe bastato ricordare all'intervistatore che o "lei fa i nomi, oppure io non parteciperò più alla sua trasmissione. Anzi, termino qui la conversazione perchè non accetto di essere ridimensionato senza la possibilità di argomentare nel merito e di far capire agli spettatori dove sta la ragione.”
Bisogna fare i nomi e i cognomi delle persone, dire nella fattispecie cosa dicono e poi smontare gli argomenti perchè altrimenti la logoreranno pezzettino alla volta. Un pò come succede alla rana nell'acqua bollente che arriva al punto paradossale di apprezzare il torpore provocato dalla temperatura che, ahimè, di lì a poco la seppellirà. So che lei odia l’acqua bollente ed è lungi dal farsi sottomettere “non autorevole, ma autoritario”, ma il prezzo da pagare potrebbe proprio risiedere in questa campagna denigratoria molto subdola e silenziosa.
Buona giornata e sursum corda grandissimo Professore Bagnai !!
Girando in rete, ho trovato un articolo di Dani Rodrik sull'Europa da cui traggo un brano preso dal finale:
RispondiElimina"Short of dropping out of the eurozone, the only real option available to Greece, Spain, and the others to boost competitiveness is to engineer a one-time across-the-board reduction in nominal wages and prices for utilities and services. This is a difficult task under the most favorable circumstances. The European Central Bank’s low inflation target (2 percent) renders it virtually impossible, as it implies requisite downward adjustment in wages and prices of 10 percent or more. So Germany’s refusal to boost domestic demand and reduce its external surplus, along with its insistence on conservative inflation targets for the ECB, severely undercuts prospects for European prosperity and unity. It virtually guarantees that Greece, Spain, and others with large private and public debts will be condemned to years of economic decline and high unemployment. At some point, these countries may well choose to default on their external obligations rather than endure the pain."
La cosa che mi ha colpito, non sono i contenuti, ma la data: estate 2010.
Perdoni Senatore, ho appena notato che la sua permanenza nella Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo è durata appena 5 giorni.
RispondiEliminaSpero non sia successo nulla di grave e soprattutto sia dipeso da sua esclusiva volontà.
Con immutata stima
Ma tu credi, come Serendippo, che appartenere alla Commissione Speciale sia in titolo onorifico? Lo fanno, per spirito di servizio, i colleghi più anziani, e quando c’è stato da fare nel mio campo il gruppo ha disposto la mia sostituzione per quel tema (il DEF) al posto della collega Stefani (che era comunque presente). Vi fate idee strane! Ieri era molto meglio che io fossi a Olbia con oltre 300 persone, piuttosto che a Roma, non credi? Tranquilli: non so quale ruolo rivestirò a legislatura avviata. So solo che sarà quello giusto per me, perché Matteo Renzi fa cose, e Matteo Salvini fa cose giuste. Ricordatevelo e resteremo amici.
EliminaIo non credo niente in quanto ignoro. Constatavo e ho puntualmente avuto risposta esauriente.
EliminaE di questo La ringrazio.
Meglio brindare coi mortali che sorseggiare bevande insapori nell'Olimpo, Le do ragione.
Relazionare il DEF era un sogno bagnato di molti anni fa e vederlo scritto su Senato web ubriaca.
Ringrazio inoltre il fatto che, vada come vada, mi godo la canea dei vari livorosi che puntualmente ogni giorno dimostrano la loro incompetenza e rabbia.
Spurgare veleno fa bene pure a loro, in fondo sono anche loro italiani..
Unn abbraccio
vada come vada, mi godo la canea dei vari livorosi
Eliminavada come vada? Lei è miliardario e vive all'estero, per potersi permettere il lusso di godersi i livorosi senza temenre nulla se andrà male? Ma lei pensa seriamente che se finisce per strada come milioni di italiani a seguito della distruzione del welfare conseguente alla flat tax che il sedicente keynesiano Bagnai appoggia, sapendo benissimo che è priva di coperture, e quindi verrà coperta con la chiusura di scuole, sopedali, posti di polizia, si potrà cibare dell'altrui rabbia? Penso proprio di no. E quindi quella frase è la dimostrazione plateale della consustanziale incapacità di intendere dei tifosi del barbaro. Vi portano al macello, e voi "godete". Deve far parte della mentalità barbarica, così lontana da quella del "primum vivere" di noi nipotini di ROma.
Ci sono anche livorosi di sinistra. Senza simili utili idioti, il capitale sarebbe più fragile. Una keynesiana che parla di coperture però mi sembra un caso abnorme!
EliminaHo avuto il piacere, caro Alberto, di incontrarti a Olbia. Duecentoventi chilometri a/r e una piacevole serata spesi benissimo. Un tonico per l'anima e la mente. Anch'io, come te, provengo "da sinistra", e pertanto ho molti amici di quell'area, alcuni reali, altri virtuali su FB. Con alcuni di questi dibatto; con uno, in particolare, mi diverto (sì, deve essere una perversione…) a distruggere il suo PD, cosa che lo manda in belva. Dopo l'ultimo scambio, in cui ha riversato tutto il suo luogo-comunismo "de sinistra", in verbose, moralistiche e pensierose quanto vacue circonvoluzioni sintattiche, gli ho fatto "Una domanda semplice semplice: dove trova il denaro per il QE la BCE?" Risultato: mi ha cancellato dagli "amici"… (a onor del vero, ho trattato lui e i suoi sodali in politica da "dotati di conoscenza dell'economia da sottosviluppati", come del resto lo ero io sino a qualche anno fa quando, sempre meno convintamente, votavo per partiti di quell'area). Dài, bisogna ammetterlo: sono TROPPO simpatici!
EliminaBETRACHTUNGEN!
RispondiElimina1.Da un punto di vista degli ideali - la forza trainante dell’ ideale, nonostante l’ imperversare del cinismo generale, ogni tanto riappare all’orizzonte ! – mi colpiscono queste parole :
“Mi rivolgo ai parlamentari del Movimento 5 Stelle e della Lega. Siate patrioti! Siete rappresentanti del Popolo italiano e non emissari del capitalismo finanziario. Avete il dovere di ascoltare le grida di dolore dei cittadini e non le velate minacce dei congiurati dello spread terrorizzati dall’ipotesi di un governo che torni ad occuparsi dei diritti economici e sociali degli italiani (proprio quei diritti smantellati dalla sedicente sinistra)” – Sembra di ascoltare veementi e appassionate parole di qualche personaggio risorgimentale rivolte a una Patria “ sì bella e perduta “ . Sta parlando Alessandro Di Battista !
2.“ Meglio barbari che schiavi “ ! ( Also sprach…Salvini). Se proprio si deve parlare di schiavitù, l’Inno canta : “ che schiava di Roma Iddio la creò “ ; non dice, propriamente, “schiava di…Bruxelles “ !
3.E infine, mi piace citare musicalmente :
“ Beatus VIR qui…Bruxellas…non timet “ : Alberto Bagnai. Il quale, a pagina 70 del medesimo libro, m’informa di uno studioso tedesco, Friedrich Schneider, secondo cui “ il giro di mazzette in Germania – noto virtuoso paese ! – raggiungerebbe 250 miliardi : superiore, in termini assoluti, al ‘giro del malaffare’ italiano “.
Ne segue che :
a) “ l’abito non fa il MONACO nemmeno a MONACO( di Baviera);
b) e che non ci si può rivolgere a noi con il simpatico saluto : “ Italiener! Schämt euch ! Fate SKIFEN “ ! ( umorismo italo-teutonico).
Il ministro francese dell'Economia: "L'Italia mantenga impegni su debito, deficit e banche o l'eurozona sarà a rischio"!
RispondiEliminaEvidentemente, il ministro francese non aveva ancora letto la conclusione logica del capitolo “ manuale di illogica europea “dell’Opus Magnum :
“ le alternative per l’ Eurozona sono due : suicidarsi o recuperare flessibilità “!
Sarebbe stato interessante vedere la reazione francese se il nostro ministro dell'economia avesse richiamato la Francia a rispettare gli impegni visto che negli ultimi anni non l'hanno fatto: ammesso che non avessero iniziato a prenderci a cannonate, avrebbero risposto che loro possono permetterselo perché hanno il debito/pil più basso. E qui da noi qualcuno avrebbe dovuto spiegargli che è più basso proprio perché hanno potuto FARE DEFICIT.
EliminaIn realta', il ministro francese ha ragione: l'Eurozona e' a rischio. Ma non a causa di Salvini. Ho sentito in questi giorni anche voci autorevoli di miei conoscenti in ambito europeo, che fanno ben sperare. Per noi, e non per l'Eurozona. Schade.
RispondiEliminaVedo, caro Alberto,che hai parafrasato, per far comprendere l'approccio neoliberista delle politiche nazionali indicate da Bruxelles, il celebre passo virgiliano : " omnia vincit mercatus, et nos cedamus mercatui "-
RispondiEliminaA me è venuto in mente di commentare la frase di Prodi( pagina 121)secondo cui " la Germania oggi è di gran lunga il paese più forte e più potente d'Europa grazie all'euro" parafrasando una altrettanto celebre classica espressione :
" Germania capta (Zweiter Weltkrieg ! ) …servam Italiam cepit “ !
Da una lettera del Prof. Paolo Savona al Sole 24 Ore in data 26 aprile 2018. Mi colpiscono chiarezza e determinazione.
RispondiElimina"Caro direttore,
il suo quotidiano solleva con la giusta insistenza la necessità di avere un governo dotato di pieni poteri perché in questi giorni si va decidendo la riforma dell'Unione Europea, argomento che pare non rientrare tra i problemi che assillano i protagonisti della trattativa politica in corso. Sempre il suo quotidiano ha fornito una chiara informazione sulle proposte dei due partiti che hanno i numeri in Parlamento affinché un eventuale loro Governo non abbia solo i pieni poteri necessari, ma anche come li eserciterà.
La conclusione è che i loro programmi non si conciliano con i patti europei vigenti, ancor meno con la riforma europea di cui si parla, sui quali sarebbe opportuno dare contezza agli elettori. Di fronte all'impossibilità “d'avere i numeri” perché si formi una coalizione di governo diversa, aleggia la possibilità che, per evitare una probabile crisi, il Paese sarà posto di fronte al dilemma di sottostare alla volontà europea di un'ulteriore perdita della sovranità fiscale in cambio di un'assistenza finanziaria (Grecia docet) che comporterà una tassazione massiccia e tagli salariali “per rientrare nei parametri di bilancio pubblico”. Il risultato sarebbe una nuova caduta del PIL e dell'occupazione e il problema politico si tramuterebbe in uno di stabilità sociale, come già i risultati elettorali indicano stia accadendo.
La soluzione non può se non essere quella che il Presidente Mattarella non accetti un Governo che ponga il Paese in questa condizione, anche perché non rifletterebbe la volontà degli elettori, rinvii alle Camere il Governo Gentiloni e indica nuove elezioni inviando allo stesso tempo un messaggio al Parlamento in cui chieda chiarezza sulla collocazione dell'Italia nell'Unione Europea. Le proposte di approvare un reddito di cittadinanza (o come lo si chiami), di eliminare la legge Fornero e di attuare altre costose promesse vanno collocate realisticamente in questa scelta.
È ciò che ho chiamato Piano A per restare in Europa. Se invece si seguono disegni velleitari, i partiti facciano sapere quale sia il loro Piano B per uscire dall'Europa. Speriamo che politici ed economisti sappiano valutare questa volta le conseguenze dell'una o dell'altra scelta sul piano pratico. Il quesito è: vogliamo o no affrontare questo problema centrale per il futuro del Paese o continuiamo a girarci attorno nella speranza che i problemi si risolvano da soli e le soluzioni continuino a non essere scelte democraticamente come da troppi decenni accade?
La ringrazio per l’ospitalità.
Paolo Savona
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RispondiEliminaUn saluto musicale ! Una Toccata in A Major di Domenico Paradisi.