venerdì 8 settembre 2017

Non c'è più nessuno...

(...quanto possiamo andare avanti così?...)



Caro Alberto, 

mentre sei in trasferta nella grande Tomania. ti riporto sotto una e-mail del nostro agente che fornisce le armerie di Marche e Umbria e che testimonia la realtà dei fatti. A Xwyswx, paesino in provincia di Macerata, a oltre 10 mesi dal terremoto dell'ottobre scroso, non abita più nessuno. Il perché sembra evincersi da questo articolo.

Dove saranno finite le casette per i terremotati? Forse alla Croce Rossa, che ha altre priorità nella Capitale.

Sarò strano io ma, leggendo queste cose, continua a venirmi alla mente questa scena... e quello che ne seguì. 

Un abbraccio

Uno de passaggio



A: Uno de passaggio
Da: Un terremotato
Data: 08/09/2017 12.28PM
Oggetto: ordine

Buongiorno,

come da ordine la consegna doveva essere fatta nel luogo Tale del tale posto,
come da indirizzo sotto poiche' a Xwyswx dopo il terremoto non c'e piu' nessuno, quindi va
bene intestazione fattura ma variare luogo di consegna come sotto.

grazie,saluti



(...Norcia, Cascia e Visse, Dio le fece, e l'uomo le maledisse...)

(...in Tomania il seminario è molto interessante: si parla di cose che credevo passate di moda: la curva di Phillips, le aspettative adattive... Prova che, quando c'è un problema serio, si smette di giocare e si torna a usare le cose che funzionano. Succederà anche qui da noi, sperando che tutti si ricordino che certe strade sono molto pericolose...)

54 commenti:

  1. Ciao Dani, come è Mostar ? Ciao Ale, è molto bella. Il ponte sulla Neretva. Bella cultura mista, ma impressionanti i cimiteri pieni di gente. (Dialogo su WZ con un fratello in BIH)

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  2. E quindi?
    Abbiamo scoperto che a chi ci comanda non frega un cazzo del suo paese e sopra tutto dei suoi concittadini.
    Sarebbe la prima volta?
    Io oramai non mi faccio illusioni.
    Mi viene in mente il mafioso napoletano che per far soldi scaricava barili tossici a largo della spiaggia in cui poi avrebbe portato la famiglia.
    Un cazzo di mondo che non capisco o forse mai capito.
    Da mie fonti mi è stato detto molto tempo fa che non vi è accordo per la spartizione ossia per la ricostruzione.
    Di fatto migliai di persone sono ancora lungo la costa come pochi giorni dopo il terremoto.
    Non ho più fiducia in nulla.

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  3. Sono d'Ancona e mi ricordo del terremoto che subì la mia città 45 anni fa.Allora c'era la lira ,la Banca d'Italia con Carli governatore monetizzava il fabbisogno,e dopo un anno di disagio,la crisi sismica durò 6 mesi,iniziò la ricostruzione e dopo 5 anni la parte vecchia della città era stata in gran parte restaurata ,e s'erano costruiti nuovi quartieri per ospitare i senzatetto.Avevamo semplicemente la sovranità monetaria e fiscale ed era possibile perseguire il benessere della comunità nazionale come prescritto dalla Costituzione nonostante governasse la DC.

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    1. O forse proprio perché governava la DC

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    2. malgrado la dc :era l' inerzia data dalla vigenza della Costituzione che contava e superava i limiti di quel partito

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    3. Non sottovaluto neppure l' URSS, e la potenza dei media, al servizio di forze capaci di modellare e piegare il pianeta alle loro esigenze con il consenso di maggioranze (a volte seppur formali), ma soprattutto di coscienze, essendo evaporato qualsiasi freno inibitore. Io non mollerò mai, almeno finchè ci riuniremo qui. Costruiamo il poi, fornendo mezzi materiali oggi.

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  4. Aggiungo poi un aneddoto ,quando c'erano i campionati del mondo di calcio in Brasile ,3 anni fa,le partite della nazionale iniziavano a mezzanotte e mentre attendevo l' inizio facevo zapping mi fermai su Rai Storia che mandava un programma sul presidente Leone con un estratto del suo discorso pronunciato appena dopo elezione.Confrontato con la dialettica politica attuale il dscorso di Leone (eletto anche con i voti della destra )mi sembrò qualla sera roba da centri sociali barricadieri

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  5. Apprendo dai TG del mattino le dichiarazioni di M.Draghi che riassumo cosi: "L'eurone è troppo forte, quindi continuo col QE , bisogna colmare la differenza occupazionale tra alcuni paesi e chiude che per avere un pò di inflazione bisognerebbe aumentare gli stipendi" (Che detto da uno che ci mandò la famosa letterina che ci invogliava (gentilmente) a mettere in atto quel JobAct che oltre al precariato ha avuto conseguenze anche sugli stipendi, mi suona come una gran paraculata.)

    Dove sono quelli che stamapare è male? Dove sono quelli che stampare crea inflazione? Dove sono quelli che la svalutazione è bruuutta? Ora mi allieterebbe molto qualcuno che, in diretta dagli stessi programmi dove quelli che sostenevano convinti queste fesserie, mettesse in evidenza che tutta la cialtroneria che ci è stata propinata come verità scientifica, viene messa in discussione o meglio smentita sia dai fatti che dall'attuale presidente della BCE.


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  6. è un po' che lo dico, e i miei amici mi prendono per matto, non capendo l'amara e feroce ironia che ci metto: "gli immigrati - come qualcuno ha detto - sono l'avanguardia di questa globalizzazione, e ci offrono uno stile di vita che presto sarà uno stile di vita molto diffuso per tutti noi"?
    E allora che state a rompere le palle che dobbiamo metterci a ricostruire borghi, paeselli, la terra, la storia, la tradizione, e sgombra le macerie, smaltisci i rifiuti, fai i bandi di gara, chiama le ditte, fatti dare i soldi dalla UE, imbrògliati con i bilanci... Emigrate! Basta, emigrate! anzi, migrate!!!
    E non ci rompete i cogl...!

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    1. Il qualcuno fu ed è una qualcuna (ah ah) che un momento prima aveva detto "per tutti noi", subito dopo mutato in "per molti di noi", vedi mai che la qualcuna e altri simili ci venisse la tentazione di individuarli come aspiranti a quello "stile di vita", espressione che trovo sempre odiosa e sciocca in quanto copre, ideologicamente, "tenore di vita".

      Ideologia e linguaggio (Edoardo Sanguineti), anche se a questo punto ci arriviamo pure da soli.

      Completamento o variante personale, ideologia è linguaggio - e viceversa.

      Buona domenica a tutti.

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  7. Domani mattina arriva l'ufficiale giudiziario con chi ha acquistato la casa all'asta di mio cognato travolto da questo sconquasso..io gli darò una mano nel trasloco ma siamo in ritardo...se la signora si inalbera come mi consigliate di affrontarla?...sono un po' in tiro...grazie

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    1. se posso permettermi, consiglierei molta calma. Se in ritardo con il trasloco, si chiede all'ufficiale giudiziario di fare un inventario dei beni, e si concorda con il nuovo proprietario i tempi e modi di trasloco ( avrà tutto l'interesse ad agevolarvi dato che da quel momento, il nuovo proprietario sarà custode e responsabile dei beni contenuti nella casa). Nel caso che in casa ci sia un minore, tipo un nipote, l'ufficiale normalmente preferirà rimandare lo sfratto. Mi spiace molto per suo cognato, spero Lei potrà dargli coraggio. con affetto.

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    2. Ma voi non preferireste farvi qualche anno di mutuo in piu' piuttosto che comprare una casa all'asta fallimentare? Fare affari sulle disgrazie altrui mi lascia perplesso. Al di la' dei sentimenti, c'e' almeno un valore aggiunto per la societa'? Se nessuno mi dovesse comprare la casa che ho perduto, che succede?

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    3. Ci proviamo, infinite grazie. Un abbraccio.

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    4. Tutto ok, concessi alcuni giorni per finire...c'erano gli acquirenti e devo dire che ho provato un misto di sentimenti strani piu' di compassione che di rabbia...

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    5. @Giuseppe Grandi

      Sono sollevata a sapervi, lei e i suoi cari, meno in tensione.

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  8. Prof., io non ne ho ricordo per non averle vissute direttamente (certe strade, intendo). Però una sbirciatina alla storia l'ho data. E ho paura.

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  9. Non c'è più nessuno... Ma è lo Stato minimo, bellezza! E tu non ci puoi far niente! Nel caso degli eventi catastrofici abbiamo la plastica dimostrazione che lo Stato minimale non funziona, anche perché la perdita della sovranità monetaria impedisce al Governo di autofinanziarsi. Quindi la ricostruzione post terremoto rimarrà solo una pia intenzione. Per arrivare allo stato minimale voluto da Leuropa, in Italia bisognava prima ottenere la disgregazione dei Corpi Intermedi, in primis dei partiti politici, che è stata perseguita con grande successo a colpi di castacriccacorruzione. Spazzati via quelli storici, i partiti sono via via divenuti tutti di tipo personalistico e poi ridotti a meri cartelli elettorali, effimeri e intercambiabili, attraverso i quali si è ottenuta la fine dei "pericolosi" processi democratici e partecipativi.
    D’altra parte il ruolo del Governo in uno Stato minimo è solo quello di essere teleguidato fino alla realizzazione degli Stati Unti d'E. per cui si può fare a meno di tutti i lacci e lacciuoli del parlamentarismo e finire per incaricare direttamente elementi "affidabili" come stiamo sperimentando da tempo.
    Sentite cosa ha detto uno che ha dato una grossa mano a realizzare questo disegno antidemocratico: Di Pietro si è nettamente riposizionato su “Mani Pulite”. Nelle sue dichiarazioni, ovviamente alla sua maniera dà atto che l’inchiesta ha distrutto i partiti e con questi gli ideali democratici di cui erano bene o male portatori. Non ha ancora dimostrato di aver capito di essere stato solo uno strumento. Nella trasmissione L’aria che tira estate (La7) l’ex magistrato ed ex leader IDV ha testualmente detto : “Se si cerca il consenso sulla paura … lo si ottiene a una elezione, ma poi si va a casa. Io ne sono testimone, che ho fatto una politica sulla paura e ne ho pagato le conseguenze. La paura, diciamo così che so tutti criminali, la paura che chi non la pensa come me è un delinquente … Poi alla fine, oggi come oggi, avviandomi verso la terza età, mi rendo conto che bisogna rispettare anche le idee degli altri. … Io porto con me una conseguenza: ho fatto l’inchiesta Mani Pulite con cui si è distrutto tutto ciò che era la cosiddetta Prima Repubblica: il male, e ce n’era tanto con la corruzione, ma anche le idee. Perché sono nati i cosiddetti partiti personali: i Di Pietro, i Bossi, i Berlusconi … Sono partiti che hanno il tempo, al massimo, della persona. Io personalmente, prima di mettere gli occhi al cielo, vorrei rendermi conto che non basta una persona”.

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  10. Torno ora da un enbesimo tour tra Albania, Montenegro e Bosnia. Mostar resterà nel cuore, ma il memoriale di Srebrenica un poco di più. A Mostar noi offrimmo 3 milioni di euro per ricostruire. Un ponte bellissimo. Ma era un ponte.
    A Srebrenica fummo ignavi mentre 8372 maschi tra i 12 e i 77 anni, disarmati per ordine ONU, venivano passati per le armi. E queste erano persone. Le donne furono quasi tutte violentate.
    Ho portato a passeggio feriti kosovari nel 2000, ero militare in CRI. Ora in Kosovo un contingente italiano addestra Serbi. Non scherziamo sul +38 (prefisso Jugoslavo). Come fece notare Rumiz, dopo il 38, c'è il 39.
    La balcanizzazione è in atto, e il sangue scorrerà. Conosco i balcani meglio della mia Milano (che però è maschile, in dialetto). La guerra riprenderà.
    Vorrei ricordare a tutti che i Tomanici offrivano pacchetti "real shooting experience" a 4500 Teutsch Mark, tutto compreso, per cecchinare i Sarajevesi.
    Ho parlato con "clienti", ben carichi d'oro, Tomanici, e ho visto l'orrore.
    Siamo qui a ragionare su COME non farlo ripetere.
    Perdonatemi. Ma quella guerra è la prova che nessuna UE sarà mai possibile: la Gerusalemme d'Europa fu lasciata sola, e gli altri furono operai delocalizzanti di nostri operai delocalizzati.
    Riflettiamoci.

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    1. ..i Tomanici offrivano pacchetti "real shooting experience"..

      Per informazione - chi era che offriva? Tedeschi insieme ai serbi? Hai qualche documento? Grazie.

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    2. Mi associo alla richiesta di FNesti. Docs, riscontri?

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    3. Mi associo a FNesti. Documenti, riscontri? Fossero anche i giornaletti dei naziskin teutonici dell'epoca.

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  11. Anni Cinquanta in Abruzzo. Grossa frana con morti. Case costruite per gli sfollati in poco tempo. Ancora oggi non sono niente male e ci abitano i discendenti. Viva lo stato sociale.

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  12. Buonasera a tutti, questo è il mio primo commento dopo tanti anni di lettura silenziosa del blog.
    Sono un (non più tanto) giovane ingegngngnere del nord Italia, finora non avevo mai partecipato alle discussioni non avendo mai particolari contributi da dare.

    Ma per il post in questione vorrei aggiungere un dettaglio a mio avviso interessante: anche la ricostruzione post-terremoto è finita nel ghiotto business del microcredito.

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  13. È questo il link?
    Perché il tuo, a me, rimanda a pag. sconosciuta.
    Che dire?
    Un altro passo verso lo smantellamento dello stato sociale a vantaggio del profitto privato sulle spalle di gente già distrutta.
    Non c'è più nessuno?
    Nessuno, lo Stato ha chiuso.

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    1. Sì, esatto, il link corretto è quello postato da te.

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  14. O.t.: segnalo questo articolo su lavoro interinale e responsabilità della sinistra dal sito segnalato sopra da Roberto Martinelli.
    Niente di nuovo, ma vederlo scritto su altri siti a me fa sperare.

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  15. Colgo l'occasione per scrivere il commento che non ho scritto l'altro giorno leggendo un pezzo del blog pubblicato pochi giorni fa. E appunto la questione è questa: non se ma quando usciremo dall'euro, cosa ci sarà rimasto? chi sarà rimasto?
    Pensiamoci perchè risorse, uomini e menti si stanno riducendo..
    Saluti a tutti

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    1. Prima usciamo prima creiamo le condizioni affinche' ritornino.

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  16. Non so se il mio è un commento pertinente..ma vorrei segnalare la situazione che stiamo vivendo in provincia di Parma..In questo articolo trovate la situazione riassunta ..due dei più importanti ponti che collegano la provincia di parma con la Lombardia sono: uno chiuso e l'altro a senso unico alternato (è stato chiuso per un mese questa estate, e il traffico dirottato su quello che è chiuso adesso, ridicolo)..
    Per finire i lavori su quello di Ragazzola (che è di fianco a casa mia) ci vogliono 1.8 milioni di euro, ma ne servirebbero altri 10 per fare lavori che ne permettano la sopravvivenza sul lungo periodo..Non conosco così bene lo stato di quello di casalmaggiore, ma penso che le cifre saranno più o meno le stesse..
    Nessuno parla di questa situazione che crea disagio e sicuramente ha e avrà effetti sull'economia della provincia..

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  17. E ti pareva che non spuntava il link da guerra dei poveri sulle priorità della Croce Rossa...
    Oh, non è che CR non possa seguire due o più tasks: il problema qui, come ben sappiamo, è politico: l'inettitudine di chi ha la responsabilità di seguire la vicenda della ricostruzione e, come ben sappiamo, non capisce che non ci può essere senza indipendenza economica.
    La colpa non è né della Croce Rossa, né dei senzatetto romani, né di rifugiati e/o clandestini. Ce la facciamo a capirla?

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  18. Quant'è importante, ai fini L€uropei, distinguere tra stanziamento-impegno di spesa (fase contabile "di competenza") e effettuazione dell'ordine di pagamento con corrispondente emissione di fattura.
    Da cui nasce l'effettiva passività liquida, "di cassa", ed il conteggio nel deficit= fabbisogno di CASSA; e perciò la sua successiva quantificazione rilevante ai fini dell'emissione di titoli pubblici contabilizzati nel debitopubblicobrutto.
    Importante; e da non dimenticare mai.

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  19. Oggi. Firenze. Mercato Le Cure.
    Davanti a G. dal quale compro frutta, verdure e uova, una signora seduta su una seggiola tiene in grembo un cartello. Si asciuga gli occhi, la testa bassa, dolente. Quando si dice una madonna bruna, fiorentina.
    Mi ci vuole un nanosecondo per immedesimarmi. G. mi dice che le ha dato dei pomodori ed altro. Vado a farci due parole.
    La signora ha 48 anni, lei e il marito sono senza lavoro. Prima lo avevano. Una piccola attività in proprio. Risparmi , andati a ramengo nel tentativo di risollevare l'attività. Sfratto alle porte. Due figlie, 17 e 22 anni. Mi dice che ai servizi sociali, con amarezza, le hanno consigliato di appoggiarsi a parenti ed amici.
    "Ci hanno tolto la dignità. Non ci vuole nulla a ritrovarsi così. Purtroppo potrebbe capitare a tutti. Mi considerano vecchia per lavorare. È la prima volta che sono qui a chiedere l'elemosina".
    La signora che vende uova e fagioli zolfini le porta 12 uova. Ci salutiamo presentandoci per nome.
    Sono rimasta, in distanza, ad osservare per 30 minuti. Poca roba s'intende.
    Non una delle persone a fare la spesa le si è avvicinato. Potrebbe capitare. Molti pensano (sperano) ancora di cavarsela. Cosa fatta, capo ha.

    (Alessandra/Cassandra da Firenze. Che c'entra? Forse c'entra)

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  20. OT (fresco fresco, della seria "potevate scegliere tra menzogna e licenziamento, avete scelto... "): 10.9.2017 - Nicola Marini (presidente dell'Odg): «La situazione dell’editoria è devastante, con la chiusura di nuove redazioni: ormai il 65% degli iscritti è precario o disoccupato. Otto su dieci hanno un reddito intorno ai 10 mila euro, quindi sotto la soglia di povertà». - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23748

    Saluti a tutti

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  21. Chiedo scusa, ho dimenticato, per i diversamente acronimi, OdG è Ordine dei Giornalisti.

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  22. OT

    Giavazzi dice che servono piccole riforme per la crescita; siamo a cavallo!

    Si dirà: chiudere l’Atac è forse anche più difficile che cambiare l’età della pensione. Forse è vero, ma non è sempre così. Il problema è che negli ultimi vent’anni l’allocazione delle nostre risorse è molto peggiorata. Sara Calligaris, Massimo Del Gatto, Gianmarco Ottaviano e Fabiano Schivardi (A study on resource misallocation in Italy, 2016) mostrano che negli ultimi vent’anni la stagnazione dell’economia italiana è stata accompagnata da un progressivo peggioramento nell’allocazione del capitale e del lavoro. Se tale allocazione ritornasse al livello di vent’anni fa, la produttività sarebbe del 18% più alta nel settore manifatturiero e addirittura del 67% maggiore nel settore dei servizi, un miglioramento sbalorditivo.

    Negli anni recenti qualche passo avanti è stato fatto. Certamente nel mercato del lavoro, con il Jobs act del governo Renzi. E nell’adeguamento delle regole previdenziali all’allungamento dell’età di vita, grazie alla ministra Fornero.

    Giavazzi quindi afferma che in un lavoro di Sara Calligaris (Università di Torvergata), Massimo Del Gatto ( Università Gabriele D' Annunzio di Chieti), Gianmarco Ottaviano (Bocconi) e Fabiano Schivardi (Luiss) quindi ampio panorama di italiano di Atenei di economia, ed altri, commissionato dalla Commissione Europea, (A study on resource misallocation in Italy, 2016 cui va aggiunto un pezzo del titolo che Giavazzi ha omesso di scrivere, ovvero "Italy's Productivity Conundrum") la stagnazione italiana è stata accompagnata (bontà sua, non dice che è dipesa) da un peggioramento dell' allocazione dei fattori, capitale e lavoro. Io non sono in grado ne mi manca il tempo di studiare il paper, ma credo sarebbe interessante capire cosa dicono sul perchè proprio dal '96 al 2016 ciò sia accaduto.

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    1. In realtà il paper, che mi sono parzialmente letto, correttamente, non parte dal 1996 ma dal 1993 e dimostra chiaramente che fino alla fine dei '90 l' allocazone dei fattori era buona, ha iniziato a peggiorare dopo i '90 e poi dopo il 2008 l' incremento è stato rapidissimo. Giavazzi parla di tornare a 20 anni fa, io dico ad un periodo tra 25 e 20 anni fa, ovvero a dopo lo SME e prima dell' euro.
      Credo che da ingegnere, sarebbe bene che Giavazzi mostrasse maggiore accuratezza di analisi, dicendoci anche perchè l' allocazione delle risorse era migliore in quel periodo. O no!

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    2. Ma che vor dí "....allocazione del capitale e del lavoro."?!?

      Sembra una di quelle frasi che non vogliono dire nulla.

      "Negli anni recenti qualche passo avanti è stato fatto. Certamente nel mercato del lavoro, con il Jobs act del governo Renzi. E nell’adeguamento delle regole previdenziali all’allungamento dell’età di vita, grazie alla ministra Fornero."

      Aaaah.... ho capito di quale "allocazione" parlano, quella del cetriolone europeo! Evidentemente ce lo devono allocare ancora per bene.

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  23. OT.
    I retroscena della svalutazione della lira nel 1992

    Per me questa contiene tutto: era piu' importante restare nello SME che rendere le aziende italiane competitive.

    E l'impressione generale che piuttosto che pensare ai cittadini italiani quello veramente importava era "ma che fugura di merda mi fate fare quando vado a cena con il ministro francese?!"

    Dal punto di vista economico espone tutta la superficialita' che si sospettava:
    - non si puo' svalutare a causa del debito pubblico (con l'eurone e' sceso?)
    - privatizzare qualcosa, qualsiasi cosa. La Nuovo Pignone ad esempio (contenta GE). Serve a qualcosa? NO! Ma e' un simbolo per il debito pubblico. Un simbolo.
    - La svalutazione aiuto' ma per carita' non torniamo alle valute nazionali perche' la speculazione.... (con certe teste pensanti per forza i Soros del mondo fanno soldi a palate...)
    - Fu un male necessario? Senza il cosidetto divorzio della Banca d'Italia sarebbe davvero stato necessario?

    Ed ora la buona notizia: i tedeschi non hanno imparato la lezione e cosi' come quando "Ciampi andò a parlargli al tavolo della mia segretaria e quando tornò era verde in volto. Schlesinger gli aveva detto che la Bundesbank da lunedì non sarebbe più intervenuta per difendere la lira", trovandosi poi in crisi a causa del super marco, nel 2019 faranno di tutto per far saltare l'euro quando andranno a capo della BCE e ritornare il malato d'Europa.

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    1. @Tiziano Diamanti Non ho capito se parli di questa volontà di tornare il malato d'Europa in senso ironico. Penso piuttosto alle ipotesi di Luciano Barra Caracciolo, quando parla dell'Ital-tacchino da spennare, approntando una troika tutta per noi.

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    2. Forse perchè non hanno avuto gente come lui e qualcun altro che l'UK non ha aderito all' euro dopo che nel '92 la BuBa fece la stessa cosa, anzi forse peggio, facendoli arrabbiare!

      "In the meantime the Government has decided that Britain's best interests would be best secured by suspending our membership of the ERM with immediate effect."

      It was understood last night that the Government was furious with comments from the Bundesbank about the possible need for an ERM realignment involving sterling. Theo Waigel, the German finance minister, tried to repair some of the damage late last night when he said sterling could rejoin the ERM after a devaluation.

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  24. io aspetto un phamphlet pre-elezioni, se non "famo er partito" almeno diamo una chiara indicazione invece di "non votate pd" che va bene ma forse non è il massimo.
    con tutto il rispetto :)

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  25. Non credo che le privatizzazioni siano state così innocenti... ma io sono un malpensante per natura. Il che non esclude che la dabbenaggine di qualcuno sia stata abilmente sfruttata da qualcun altro: chi ha i soldi può pilotare dall'esterno le cordate all'interno dei partiti e, di conseguenza, le candidature. In questo modo si epurano quelli capaci e pericolosi e si lascia campo aperto agli idioti. E così si arriva alla tua conclusione: il politico di turno, sensibile alle figure di merda a cena e alla suggestione dei simboli, privatizza la Nuovo Pignone mentre qualcuno, dietro le quinte, si frega le mani. Non è strettamente necessario che ci sia collusione tra chi privatizza e chi acquisisce: se si crea l’humus culturale in base al quale certe decisioni sono inevitabili (TINA), basta fare andare degli utili idioti nei posti dove servono e tutto il sistema si mette in moto di conseguenza.

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  26. Notizie impressionanti dalla Francia su Euronews.com. Non stanno messi bene.

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  27. Comunque uno come Amato quello che faceva lo sapeva benissimo: la sua narrazione mi pare più ad uso "épater le bourgeois"...

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  28. Uno degli aspetti che piu' mi fa girare gli zebedei dell'intervista di Amato, e' come si dia sempre per scontato che a noi ci tocchino i novanta gradi, davanti e de re', inchinati a chiedere elemosine mentre offriamo le terga ai membri del club (il doppio senso e' intenzionale).
    Perdio! Anch'io sono nato e cresciuto in una famiglia anarco-comunista e ho sempre rifuggito nazionalismi e patriottismi come la peste, ma qui si va ben oltre. Qui c'e' una classe di gran commis che e' pronta a lasciar sodomizzare tutta la borghesia industriale (la svalutazione pare la dose di vaselina necessaria a tener buona quella classe) a tutto vantaggio di borghesie concorrenti. La quale classe non e' senza colpe se non ha ancora capito che il conflitto del capitale imperialista per spartirsi mercati e ricchezze e' finito solo nella propaganda dei pennivendoli globalizzati.
    Perlamadonna, non credevo di arrivare mai ad aver nostalgia di Fanfani, Saragat, La Malfa (padre) e compagnia. Ma qua fra un po' avro' nostalgia di Massimo D'Azeglio (Cavour no, per favore, lui no, risparmiatemelo)

    La guerra (civile e non) arrivera' e sara' devastante, mi dispiace per le anime belle.

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