Carissime e carissimi,
(o, se preferite, c@r@ss@m@), rispondo (con un certo ritardo) alle vostre attestazioni di affetto e di sostegno, pubbliche e private. Sapevo di poter contare su di voi, ma nulla è scontato, e ogni vostra singola parola mi è stata di grande conforto. Prima di girare pagina, e dopo avervi ringraziato, vorrei aiutare tutti (in particolare Alberto49, che è molto passionale) a mettere le cose nel giusto contesto.
Partirei, come sempre, dai dati: il dato, ad oggi, è che io ho fatto un errore (lo dice la dott.ssa Sperati) e ho pagato (lo dice il mio estratto conto). Fine della storia: non darei a questo episodio un peso eccessivo. Siamo tutti d'accordo che le circostanze nelle quali si è verificato e le modalità con cui si è svolto sono un po' "peculiari" (gli addetti ai lavori se ne rendono conto meglio degli altri), ma non porrei un'indebita enfasi su questi aspetti. Ci sarà tempo e modo di porli in prospettiva, e io so aspettare: la vita mi ha sorpreso tante volte...
Mi ha fatto enorme piacere vedere che "occhi silenti" di questo blog hanno sentito in questa occasione il bisogno di manifestarsi con nome e cognome. Mi hanno dato il senso di una comunità che cresce, che è radicata in tutti gli strati della nostra società, che sa unirsi in una comune battaglia nonostante le divergenze ideologiche che spesso ci portano a discutere fra noi. È importante che passi il messaggio che siamo una comunità forte e solidale, perché questo è educativo per i nostri avversari, ma d'altra parte non vorrei che passasse il messaggio che voi dovete pagare per i miei errori, perché questo sarebbe diseducativo per me (mi creerebbe un problema di moral hazard) e sarebbe strumentalizzabile da parte dei soliti tre o quattro amici.
Il fatto è che le cose non stanno così: per i miei errori pago io (e i conti comunque si fanno alla fine).
Intendiamoci: io mi rendo perfettamente conto del significato dell'episodio, e so che voi condividete con me questa consapevolezza, e quindi avete un bisogno profondo e incontenibile di fare "qualcosa". I trend che avevamo analizzato in questo post ci dicono, se l'analisi delle serie storiche è una scienza (e lo è) che nel nostro caso il miglior "qualcosa" è: niente. Basterà aspettare. I media che ci hanno ostracizzato e messo in burletta si stanno autoestinguendo. Non mi sembra elegante commentare la loro agonia e non mi sembra segno di magnanimità infierire (anche se qualche volta confesso di averlo fatto anch'io, come ricorderete).
Tuttavia il dato è lì, e non possiamo non constatarlo, serenamente (noi).
Peraltro il nostro messaggio ormai è diventato mainstream: sulla critica al processo di integrazione europea ci hanno dovuto inseguire tutti, tranne quei pochi (per lo più non italiani) che ci avevano preceduto. Oggi sono pochi (e del tutto trascurabili) quelli che si azzarderebbero a parlare di noi in certi termini. Questo è dovuto non solo alla mia testardaggine, ma anche al vostro sostegno ad a/simmetrie. Senza questo sostegno non mi sarebbe stato possibile né gestire la mia agenda di impegni sui media, né portare a termine progetti di ricerca come questo (scritto per smontare la bufala giornalistica che in caso di uscita dall'euro il prezzo della benzina sarebbe aumentato di sette volte) o questo (scritto per smontare la bufala giornalistica che non sappiamo cosa accadrà ma sarà una catastrofe). C'è ancora molto da fare sia in termini di ricerca che, soprattutto, di divulgazione. In effetti, è strano che centri studi (?) che si sono esibiti in previsioni simili:
(vi ricordo sempre il commento di Massimiliano Tancioni) siano riconosciuti come interlocutori nel dibattito e come fonti autorevoli di analisi, laddove noi, che ne abbiamo sbagliate poche, siamo ancora largamente sconosciuti al grande pubblico (giornalisti compresi). Su questo c'è da lavorare, e a questo lavoro verranno destinate le risorse che in questa occasione avete ritenuto di volermi conferire (vi ricordo anche che noi siamo piuttosto trasparenti: quando cerco informazioni simili sui siti altrui faccio spesso una grande fatica. Voi no?).
Vorrei fosse chiaro, non tanto a voi, quanto a qualche cucciolotto sperduto in cerca di attenzioni sul web, che lo scopo di a/simmetrie è definito chiaramente dal suo statuto e non è quello di farmi da parafulmine! Già nel 2014, sotto la gragnuola di insulti che ci pioveva addosso da tutte le parti (molti di voi lo hanno ricordato) alcuni di voi mandarono contributi con causale "processi ai troll" (o simili). Quei contributi non confluirono nel conto "dedicato" o "di scopo" che alcuni di voi auspicavano ed auspicano, semplicemente perché questo non sarebbe stato ammissibile né eticamente né tecnicamente. Nello statuto non leggo "difendere i membri del direttivo dai troll"! Insomma: non solo voi, ma nemmeno a/simmetrie deve né può pagare per questi incidenti. Abbiamo speso quei soldi molto meglio, dotandoci di software econometrici, cofinanziando assegni di ricerca, gestendo il sito, ecc., e abbiamo neutralizzato i troll molto meglio: ignorandoli e bloccandoli preventivamente (cosa che voi proprio non riuscite a fare: la coprofilia è una malattia per la quale non esiste vaccino...).
Qualcuno ha parlato di attivare una polizza di copertura da certi rischi professionali. Questa proposta potrebbe anche avere un senso, e in alcune associazioni forme simili sono previste, ma ci sono due "ma". Il primo è che avrebbe un senso coprire dai rischi connessi all'espressione del proprio pensiero chi riveste cariche direttive nell'associazione solo nella misura in cui questa espressione avvenisse in diretta connessione con l'attività sociale. Non sono l'unico membro del direttivo a venire attaccato (noterete che in questo caso si è scomodato addirittura il viceministro della verità in persona), ma questi attacchi, quasi sempre, sono ad personam. In un unico caso è stata coinvolta l'associazione, definita come una setta che truffava i suoi accoliti (voi), e in quel caso l'associazione interverrà. Ma per il resto credo debba restarne fuori. Il secondo "ma" è meno formale e più sostanziale: attivare una polizza significa spendere un sacco di soldi per coprirci da un rischio che in passato è stato elevato, ma che ormai è trascurabile. I propagandisti sanno che nel tempo di Internet tutto resta, e credo intuiscano che un cambio di regime non è improbabile. Chi glielo fa fare di schierarsi in modo così esplicito per un sistema che, oltre a danneggiare il nostro paese (che poi sarebbe anche il loro), è anche intrinsecamente fragile e può andare a gambe all'aria da un momento all'altro? Piuttosto che coprirmi da un evento così raro preferisco assumere un ricercatore.
La nostra migliore assicurazione contro il rischio è la verità tecnica. A mano a mano che questa si manifesta, sono gli altri a non voler correre rischi (mi riferisco a quelli intelligenti, naturalmente, perché di fessi ce n'è sempre - e se sono ricchi segnalatemeli)!
Quindi credo che, nonostante io abbia apprezzato le vostre proposte, intendendole come segno di affetto e come determinazione di evitare che la vostra voce venga messa a tacere, polizze, o conti "dedicati", oggi abbiano poco senso. Due cose sono fondamentali per minimizzare il rischio: far capire che siamo tanti, e disposti a impegnarci in prima persona, e contribuire ad a/simmetrie.
La solidarietà che mi avete mostrato non è cosa comune, e presto avremo modo di apprezzare se essa è così diffusa nello schieramento avverso. Quando sarà chiaro che non lo è, sarà anche chiaro lo scarto di umanità che ci separa da chi ci combatte: uno scarto che non deve essere solo motivo di giusto orgoglio, quanto, soprattutto, di maggior senso di responsabilità (a partire, naturalmente, da me). Questa percezione renderà più guardinghi i nostri avversari, come pure, lo ripeto, li renderà più rispettosi l'affermazione di a/simmetrie come voce autorevole nel dibattito economico e politico.
Roberta dice che io non guardo il bicchiere mezzo vuoto: guardo direttamente i cocci. Può darsi. D'altra parte, si sa, un pessimista è un ottimista che legge Goofynomics. Ma in questo caso, grazie a voi, sono riuscito a vedere il bicchiere mezzo pieno. Ora guardiamo avanti, che da fare ce n'è...
Ogni "grazie", come sempre, va a lei.
RispondiEliminaMi associo Grazie Prof. Confesso che a volte mi prende un immenso sconforto e senso di impotenza.. ma poi leggendo TUTTI i suoi post e relativi commenti mi rianimo perché vedo esserci tanti "fratelli" che combattono ognuno nel proprio ambito affinché la verità emerga e ne vengano a conoscenza più persone possibili...
EliminaDi nuovo GRAZIE di cuore
A breve gli Adolf Eichmann dietro una scrivania col frustino , la luger , il cappello col teschio , la divisa nera con la doppia "SS" runica e la fascia al braccio con la "svastica" in carne ed ossa, saranno sostituiti da calcolatori informatici , efficienti , incorruttibili
RispondiElimina(come l'uomo medio della strada auspica non rendendosi conto che sta solamente seguendo il pastore al macello, quando da pecora teme giustamente il lupo) , precisi e concisi, in maniera tale che si taglierà dove c'è da tagliare con velocità virtuale e spersonalizzata, progettando ad hoc qualche algoritmo informatico con un bel firewall di sicurezza, senza curarsi degli effetti che suddetti tagli causeranno sulle carni "vive" di chi li subirà cioè tutti noi.
Il tutto si ripeterà in altre forme con altri metodi e simboli, pseudo ideali libertari e di fratellanza internazionalistica (cosi le anime belle saranno contente), ma sempre con gli stessi scopi mascherati con un qualcosa di accettabile stavolta e non viceversa come potevano essere le "leggi razziali".....
Ma tanto l'importante è il "taglio del vitalizio e della pensione del parlamentare" (non rendendosi conto che si inizierà con quelli e si proseguirà con tutti gli altri) e non il chiedere conto ,ammesso che se ne abbiano l'autorevolezza e le conoscenze per farlo , del perché di certe politiche macroeconomiche , volte solamente a far aumentare la disoccupazione sistematicamente.
Commento off topic riguardo al post in questione, perfettamente opinabile , ma non sapevo dove postarlo , ovviamente per ciò che riguarda il Professore è scontato il ringraziamento per le fatiche umane da lui sostenute.
«un pessimista è un ottimista che legge Goofynomics»
RispondiEliminami fa venire in mente un esergo che potrebbe usare antifrasticamente:
«Mir fällt zu Euro nichts ein.»
parafrasando Kraus.
Con stima Edoardo
Grazie a te Alberto,
RispondiEliminacondivido la tua linea e il tuo modo di operare in questa situazione difficile e stressante.
Grazie anche per questa definizione "D'altra parte, si sa, un pessimista è un ottimista che legge Goofynomics.".
Buon lavoro
Prof io ci tengo a mandare un contributo speciale ad Asimmetrie per l'occasione e spero che lo facciamo in tantissimi, perché - anche se mi spiace molto per lo stress a suo carico e via dicendo - però mi fa troppo, troppo godere l'idea che da tutto questo l'associazione ci guadagni. Olè! Un abbraccio forte e mi fa piacere che lei percepisca che ci siamo.
RispondiEliminaOps: olé, naturalmente.
EliminaMi sono accodato.Fatto una piccola donazione extra ad a/simmetrie proprio stamattina.
EliminaBuonasera, pur non scrivendo spesso su questo blog, ne sono un assiduo e appassionato lettore e vorrei esprimere il mio sostegno al Professor Bagnai e a tutti coloro che, a causa delle loro coraggiose e condivisibili critiche al cosiddetto Sogno Europeo, sono attaccati con volgari insulti, che purtroppo talvolta non si limitano all’autorità professionale. Mi piacerebbe sapere, nei limiti del possibile, se siano già state adottate delle precauzioni per reagire in caso di blocco del sito o degli account utilizzati dal Professor Bagnai in caso di “misure anti-fake news” imposte da qualche ente governativo con l’ausilio dei noti debunker/ONG di regime, viste le recenti e imbarazzanti esternazioni del signor Orlando.
RispondiElimina@giu gen
EliminaPenso che il prof ci abbia pensato sicuramente.
Per il resto, sono solidale con lei prof, e sposo il suo modo di affrontare la cosa.
È più che mai necessario distinguersi dal nemico, in questa guerra senza esclusione di colpi.
La preoccupazione è condivisa giu gen, specie di questi tempi in cui, come dice Scuto appena sotto, " chi sta dalla parte della verità scientifica viene osteggiato in tutti i modi". Mi riferisco, per esempio, agli atti di regime smaccatamente fascista che si sono tradotti nel decreto vaccini il 31 luglio, e nella radiazione di alcuni medici rei di aver fatto il loro mestiere, quello cioè di dire che i vaccini sono farmaci con tutti i loro pro e i loro contro.
EliminaSiamo arrivati a questo punto in pochissimo tempo, siamo tornati al reato d'opinione punito con la cacciata dagli albi professionali. E poichè anche la scienza economica che risulta sgradita al regime potrebbe subire qualche boldrinata, lorenzata, grassata, mattarellata, occorre essere pronti alla difesa del dott Bagnai.
Tralasciando il problema dei vaccini (sui cui sinceramente fatico ancora a formulare un’opinione personale, avendo sempre ammirato gli scienziati), la maggior parte delle persone non si accorge che tra la democrazia ideale e lo stato assoluto-totalitario esiste un intero spettro, che l’Italia sta percorrendo nella trasformazione in una dittatura controllata da una ristretta èlite prona all’Unione europea tedesca e al cosiddetto capitale.
EliminaRiguardo ai provvedimenti da intraprendere in caso di censura, credo, pur non essendo un esperto di informatica, che il problema sia veramente complesso, perché, pur spostando i server in un eventuale “rifugio della democrazia” (Svizzera, Nuova Zelanda,…), il nostro Stato potrebbe comunque oscurare il sito rendendolo inaccessibile alla maggior parte degli utenti, esattamente come fece tempo fa il Governo cinese con Wikipedia.
Viva l'Italia Prof e grazie per avermi aperto gli occhi. A 56 anni è stato doloroso ma necessario .
RispondiEliminaLa classe non è acqua.
RispondiEliminaAl solito, darò quel che posso.
Chiedo scusa per l'apparente freddezza ma sono stato lontano da internet per un po' quindi non ero al corrente dell'accaduto. Mi spiace molto per la faccenda ma del resto si sa che chi sta dalla parte della verità (quella scientifica) viene osteggiato in tutti i modi prima e purtroppo snobbato dopo che tale verità si palesa a tutti inequivocabilmente.
RispondiEliminaPer quanto riguarda me, la stima che ho di lei risulta aumentata. La resilienza non è una dote che tutti hanno (e ride bene chi ride ultimo, in ogni caso).
Un abbraccio, anche se virtuale.
Grazie a Lei.
RispondiEliminaGrazie a Lei.
RispondiEliminaGrazie per l'impegno e per la sua grande professionalità.
E Grazie ancora, per tutto ciò che continuerà a fare.
Grazie
RispondiEliminaDomani verso il mio contributo ad asimmetrie!!!
RispondiEliminaGrazie.
RispondiElimina"Roberta dice che io non guardo il bicchiere mezzo vuoto: guardo direttamente i cocci"
RispondiEliminaAhahahaha sono scoppiato a ridere appena l'ho letto. Questo è vero Amore!
E, se me lo concede, mi permetto di aggiungere che c'è molta più umanità e ironia in questa affermazione, che nelle sterili e insignificanti parole degli ottimisti "a progetto".
Buona serata a tutti
Ah, quasi dimenticavo. Segnalo che il link che rimanda all'articolo: L'uscita dall'euro prossima ventura
è stato rimosso. E' linikato nel suo post: La Liberazione (del 30 luglio 2014).
Per chi fosse quindi interessato alla lettura, è reperibile QUI
Grazie.....non riesco a dire altro....scusate
RispondiEliminaBellissimo post, si sente profumo di leader :-)
RispondiEliminaConcordo!
EliminaQuelli che subodorano il leader stanno mica facendo un endorsement vulgo arruffianamento???
EliminaNooo!!!
Si rendono disponibili ;-)
Buona giornata e un fiorellino a tutti.
Ci ha dato una grande lezione di signorilità e compostezza nell'affrontare questa vicenda di cui fare tesoro. Mi permetta l'OT ma ne approfitto per comunicare che ho appena votato ai MIA Awards 2017 ed invito tutti i lettori del blog a fare altrettanto.
RispondiEliminaCon stima, grazie.
RispondiEliminaCome ho detto nel precedente post tanti di noi non commentano perché si sentono ancora non preparari a "maneggiare" una materia complessa come quella economica o hanno sempre il dubbio di sparare qualche sproposito e allora aspettano che i commenti facciano allineare la proria SA al contesto del post. Solitamente quando la propria consapevolezza (SA) si allinea è troppo tardi per commentare perché non c'è più nulla da ribattere o da proporre.
RispondiEliminaOra, invece, su una materia meno ostica anche noi "sonnambuli" possiamo esprimere,finalmente, un ringraziamento palese per il suo lavoro.
Sappia che il silenzio in questo caso non vuol dire distacco ma solo cansapevolezza di dover essere più preparato, più informato e più consapevole.
Grazie
"Grazie"
RispondiElimina(solo i grandi usano questa parola)
Che forza trasuda da questo post.
Solo le persone come te, Alberto, che mi fanno credere che alla fine ne usciremo, magari malconci, ma con tanta energia da poter rinascere.
Non potrai mollare MAI ma non sarai MAI solo (è una promessa).
Un abbraccio
Fra
Ci sono anche io, 5% ad asimmetrie, una donazione quando si può. Faccio quel che posso insomma, anche se di sicuro potrei fare di più.
RispondiEliminaGrazie ancora!
RispondiEliminaSiamo la nuova resistenza Prof. Tutti stretti intorno a Lei! GRAZIE per avermi aperto gli occhi, dandomi una ragione per lottare.
RispondiEliminaCavolo, non c'ero, ma naturalmente eccomi !
RispondiEliminaGrazie Professore!
RispondiEliminaGrazie per il suo coraggio.
Fuori tema Ho trovato questo https://www.youtube.com/watch?v=wfcOnJC2uVM Pubblicato il 19 mar 2013
RispondiEliminaPost correlato: http://www.ecodellarete.net/code/xslt...
"Pragmatismi, disciplina e saggezza convenzionale. L'economia italiana dagli anni '70 agli anni '90" organizzato dal Dipartimento di Economia Pubblica della Facolta' di Economia e Commercio dell'Università "La Sapienza" di Roma - 9 novembre 1994.
Grazie Professore per tutto e la mia solidarietà per l'accaduto.
RispondiEliminaHo fatto una piccola donazione quale segno tangibile di una riconoscenza che viene dal lontano Goofy2. Da allora più la seguo e più la stimo.
Grazie!
"Due cose sono fondamentali per minimizzare il rischio: far capire che siamo tanti, e disposti a impegnarci in prima persona, e contribuire ad a/simmetrie".
RispondiEliminaDetto, fatto.
Grazie Prof.
Caro professore, grazie!
RispondiEliminaDiavolaccio toscano, credo siamo tutti commossi o quasi (Idealmente inserita "faccina" di diavolo-per-forza-rosso)'
RispondiEliminaMa sei tu ad aver cresciuta questa comunità.
Non dico "creata", vedi mai tu la prendessi alla lettera, perché qui ancora ancora si potrebbe quietare, ma in casa tua, al cospetto del "divus" alla latina, non vorrei vivessero anche peggio di ora.
(Inserita faccina qualsivoglia).
Siamo sempre con Lei, Prof.
RispondiEliminaGrazie Albe'
RispondiEliminacredo di poter dire che nella mia vita non ho mai visto una cosa del genere, parlo di un concerto di affetti e di stima sconfinata da parte di un gruppo numeroso, eterogeneo e straordinariamente preparato ed intelligente di amici, ognuno dei quali ha un universo straordinario che promana da sé.
Io sono passionale, è vero, la vita e le esperienze pesanti mi hanno insegnato il valore del tempo che dedico alle persone ed alle cause importanti e quindi il valore stesso delle persone.
Tu stai facendo una cosa enorme a favore del tuo Paese e la tua Roberta non è da meno per questo, noi abbiamo capito e vi siamo vicini, credo sia soprattutto questo il motivo di tanto affetto.
Certo che la frase di Roberta è incredibilmente centrata; ovvero, guardare i cocci, a mio avviso vuol dire che vai direttamente a guardare il fondo delle cose la loro essenza.
Questo tuo porti davanti al problema che ti è capitato, in modo così sereno e razionale è la cosa che più mi affascina e a mente fredda non è sorprendente e mi/ci dice della tua statura umana e di scienziato vero oltre che di uomo di vasta cultura. Spesso mi sono soffermato a riflettere sul livello dei tuoi articoli, soprattutto alcuni, dove ci sono riferimenti filosofici o storici, confrontandoli con la paccottiglia della concorrenza, normalmente di una povertà culturale spaventosa, senza parlare della povertà tecnico scientifica rispetto alla qualità dei tuoi che sul web sono assoluti riferimenti; è un pensiero che ormai mi pone nella condizione di non poter leggere o ascoltare quasi più nulla su certi argomenti.
Spero che i tempi cambino e che finalmente il merito ed il rigore prevalgano.
Da tutto ciò che di sacrosanto dice ALBERTO49 e bene, stralcio me stessa dalla qualifica di "intelligente", visto che, in base a recenti eventi personali, proprio non direi.
EliminaE che nessuno, colto da inopportuna rossellite, soggiunga che domani è un altro giorno.
Un altro giorno è oggi.
@mia cara Adriana,
EliminaIl momento dello stupido capita a tutti, a me spesso, basta leggere qui, e tante fesserie me le risparmia Alberto, ma ciò non inficia la base del fondo di ognuno di noi che è qui, proprio per il fatto di essere qui.
Capitò anche a mio zio, un venditore di auto micidiale, che fu truffato per una unica volta con un assegno a vuoto; ci stette male per qualche mese. Non dobbiamo perciò prendercela troppo dopo aver fatto fesserie, capita ai vivi; su con la vita.
@ALBERTO49
Elimina,
Istintivo grazie.
Non mi sento qualificata perché sono qui, ma qui c'è di che sentirsi meglio e peggio.
E questo è un luogo.
Per il resto, l'impetuosa che è in me ha subito pensato "Magari esser stata truffata così" e l'altrettanto realistico-timorosa ha soggiunto che dipende dall'entita' della truffa.
C'è comunque la consapevolezza di parlare con le persone giuste cioè ad hoc, compreso qui.
E pure che davvero ohime' tutto finisce, compresi gli autorimproveri e i rimproveranti.
Grazie prof.
RispondiEliminaAvanti così prof. :-)
RispondiEliminaa/simmetrie = tin tank che spacca
RispondiEliminaTin tank = serbatoio di latta.
Eliminatenuto conto che "tank" era il nome in codice del progetto segreto inglese che portò al carro armato, una innovazione che ha trasformato i campi di battaglia dell'ultimo secolo e di cui ancora oggi non se ne può fare a meno ... tin tank potrebbe essere un buon nome in codice per a/simmetrie
EliminaIl mio intervento era ironico ma effettivamente la tua idea...spacca.
EliminaGrazie di cuore Prof. Bagnai.
RispondiEliminaUn grazie anche a tutti i suoi collaboratori.
Insomma, siamo sul Piave e gli eventi sono lì lì per volgere al nostro favore. Questo il sentimento che provo alla fine di questo “bollettino di guerra".
RispondiEliminaSperanza e fiducia accompagnano l'azione.
Non ho mai commentato su questo sito.
RispondiEliminaAlcuni anni fa ho casualmente incrociato un Suo post che citava il modello IS LM, che attirò la mia attenzione, mentre ero da tempo alla ricerca di una risposta sulla crisi italiana. Non l'ho più lasciata. Ogni giorno non vedo l'ora di leggere sul sito un suo nuovo articolo. Alcuni anni fa è stato duro, per me, fare tabula rasa delle mie convinzioni ma per fortuna quel suo post mi ha svegliato dal torpore. Da allora 5 per mille fisso ad asimmetrie e ogni giorno dico grazie perché Alberto Bagnai c'è. Grazie prof
Grazie Prof. per quello che fa. Con stima e affetto, Demis.
RispondiEliminaSeppur in ritardo esprimo solidarietà e incoraggiamento al maestro del risveglio della consapevolezza e dell'apprendimento dell'economia della verità. In silenzio la seguiamo ed è per noi un punto di riferimento irrinunciabile.spero di incontrarla presto di persona per stringerle la mano.
RispondiEliminaBen detto, continui così ! Grazie Prof
RispondiEliminaSarò un illuso ma continuerò, seppur di rado causa ristrettezze economiche, a contribuire ad a/simmetrie. Sono dispiaciuto soltanto di non poterlo fare in modo proporzionale rispetto a quanto ricevuto,dalla sua opera divulgativa, in termini di consapevolezza e autostima. Se non fosse per le conoscenze acquisite su questo blog, oggi, sarei sicuramente corroso dalla frustrazione e dal senso del fallimento. Invece continuo a guardare la mia famiglia e chiunque altro con orgoglio e fierezza nonostante tutto. Non mi interessa come finirà questa tragedia che ha preso possesso del continente. Probabilmente finirà come è inevitabile che finisca. Quello che mi interessa veramente è non essere complice, più o meno inconsapevole, della distruzione del mio Paese. Preferisco stare dalla parte giusta piuttosto che da quella conveniente. Il privilegio di poter fare questa scelta in piena consapevolezza non è quantificabile in denaro.
RispondiEliminaVoglia il Prof. accettare le mie scuse per aver dato io sottoscritto in escandescenza in altre piattaforme social alla vista di cori da stadio per la sentenza; purtroppo vedendo alcuni commenti di tristi figuri non sono riuscito a trattenermi dal rispondere, educatamente.
RispondiElimina5x1000, regalato qualche copia de Il Tramonto dell'euro e L'Italia può farcela ad amici e parenti (i quali prima mi hanno guardato incuriositi con sorrisetto sornione, poi qualcuno mi ha detto privatamente grazie), inoltrato periodicamente i suoi scritti ad amici e colleghi: sono sempre con lei per quel poco che posso fare. Mi auguro di vederla Ministro dell'Economia, al più presto e per 5 interi anni, con pieni poteri operativi. Un caro saluto da Verona
RispondiEliminaGrazie a Lei.
RispondiEliminaLei (e pochi altri) sta contribuendo a creare una coscienza civile consapevole e far progredire la "humanitas".
stamane fatto quello che si doveva fare.
RispondiEliminaavanti così Prof.
qui siamo sempre a disposizione.
patrizio monaldi
Non posso contribuire per problemi miei seri, purtroppo, ma lo farò appena possibile. Mi dispiace tantissimo. Il problema con la verità è che quando la capisci non hai più alternative.
RispondiEliminaCome Pippo c'insegna: come lei non è solo anche noi non lo siamo.
RispondiEliminaGrazie.
Con ampio ritardo leggo, un po' mi rattristo ma un po' anche penso che passerà. Siamo certamente più testardi, ed abbiamo delle ottime ragioni per esserlo.
RispondiEliminaLa mia solidarietà per l'accaduto (in $$).
- Eccerto, e grazie ar ca...
RispondiElimina- Ispettore!
- E grazie ar capo daa Polizia, vado all'Orgiata! (cit.)
Ogni giorno che passa mi sono sempre più insopportabili. Grazie di tutto.
RispondiEliminaGrazie per il suo lavoro e per la sua onestà intellettuale, merce rara.
RispondiEliminaEd esprimo ora la mia solidarietà (che ho espresso mentalmente, anche se mi dispiace non aver scritto nulla prima) per una vicenda che ha saputo accettare con senso dello Stato, altra merce rara.
Buon lavoro
Pochi giorni fa rileggendo un classico latino mi ero appuntato i seguenti versi:
RispondiEliminaQuid faciant leges, ubi sola pecunia regnat,
aut ubi paupertas vincere nulla potest?
Ipsi qui Cynica traducunt tempora pera,
non numquam nummis vendere vera solent.
Ergo iudicium nihil est nisi publica merces,
atque eques in causa qui sedet, empta probat.
Dopo la pubblicità legale del precedente post, non mi è chiaro se rileggere i classici aiuti davvero a comprendere il mondo in cui viviamo o porti un'immensa sfiga a noi e a quelli che stimiamo e che ci stanno a cuore.
Petronio.
EliminaMa tra il 19 ed il 22 Agosto c'è stata una impennata dei contributi ad Asimemtrie?
RispondiEliminaIo guarderei il periodo 19 agosto 1 settembre; molti prendono la pensione quest' ultimo giorno. La cosa che mi preme è invece il fatto che Alberto non deve più cacciare un EURO personalmente per Asimmetrie!
EliminaHo aperto gli occhi grazie a questo blog nel 2011. La riconoscenza per avermi detto la verità (unico, allora) non è qualcosa che posso dimenticare.
RispondiEliminaInviato 5x1000 e un contributo per A/simmetri presso Banca Prossima Milano. Come sempre, per il mio possibile, sono disponibile. Grazie Prof. Bagnai
RispondiEliminaIl GRAZIE va a Lei.
RispondiEliminaGrazie per il minuzioso lavoro e anche per la preziosa memoria storica, che ci fa vedere quanto siano stati falsi gli appelli per il sì al referendum.
RispondiEliminaIl bicchiere mezzo pieno è anche: ha avuto l'occasione di impartire a molti, amici e nemici, una grande lezione di stile. D'altri tempi, "merce" sempre più rara.
RispondiEliminaGrazie a lei :)
Saluti cordiali
May the (Dark Side of the) Force be with you.
RispondiEliminaSemplicemente GRAZIE.
RispondiEliminaPosso scrivere solo ora: tutta la mia solidarietà.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Io non sono in grado di contribuire in alcun modo, ma seguo,imparo,ottengo risposte a domande latenti. Insomma prendo e non do nulla, come una ladra qualunque. Grazie
RispondiEliminaMi si vede e sente poco ma ci sono.
RispondiEliminaUn grazie di cuore
La mia solidarietà e il mio ringraziamento al Prof. Bagnai ed un grazie anche a tutti i collaboratori di Asimmetrie.
RispondiEliminaVinciamo facile: "goofy-investment fund".
RispondiEliminaFondo di investimento che si esponga fortemente su derivati legati alle previsioni del prof, quote disponibili ai soli utenti registrati e autotassazione sugli (inevitabili) utili per coprire le spese legali e una sede migliore per a-simmetrie... :D
[Liberamente ispirato a "The Big Short"]
No, sono io che devo ringraziare te, prof, che fatto rinascere la mia coscienza, di uomo e di cittadino
RispondiEliminaBuonasera Prof,
RispondiEliminala seguo, come tantissimi, in silenzio. Ho letto con grande interesse molti dei suoi articoli, ho acquistato con soddisfazione due dei suoi libri e debbo dire che la sterilità dell'informazione sulle grandi testate giornalistiche non mi è mai sembrata più palese. Con amici scambio opinioni, financo deridendo questo nostro povero sistema giornalistico. L'unico mio rammarico è, per sbadataggine e forse pigrizia, di non aver messo un memo sulla mia agenda al momento del pagamento delle tasse per contribuire al suo grande lavoro.
Rimedierò.
Sono lietissimo di vedere che queste vicende cementificano i consensi intorno a persone di buonissima volontà come lei e che smuovono le azioni di persone con un pò meno buona volontà come me.
Le faccio tanti auguri e continui a fare il patriota.
Daniele Bo
E mentre aspettiamo che la SStoria faccia il suo corso, sosteniamo Asimmetrie.
RispondiEliminaMi accodo ai ringraziamenti, scrivo e commento poco anche perché "io non sono un economista..."; inoltre il livello intellettuale della comunità é decisamente sopra la media ed in questi casi é un gran bene tacere e cercare di apprendere. Non ricordo esattamente come nel 2012 capitai qui - all'epoca mi interessava il dibattito sul picco del petrolio. Leggere i primi post fu come prendere uno schiaffone in viso; da piddino arrogante e conformista mi sono trasformato in "uno strano" con le "fisse" e devo dire che per questo risveglio di coscianza un poco l'ho anche detestata; é tanto più comodo vivere nella comfort zone delle convinzioni inculcate dall'alto. Tutto questo preambolo per riconfermarle il mio appoggio ed incoraggiamento (anche economico, seppur minusclo). Salaris Walter
RispondiEliminaGentile Professore,
RispondiEliminaquesta vicenda a Lei sfavorevole non ha fatto altro che evidenziare la Sua Grande Onestà Intellettuale, merce sempre più rara, e la Sua Umanità (se è vero che "errare Humanum est"); per questo Le voglio manifestare, oltre alla solidarietà, la Profonda Stima che nutro per Lei.
Con stima e, se me lo consente, con affetto,
Paolo Savigni
Solidarietà anche da parte mia Prof. Devo anche dire che la sua condanna mi ha spaventato non poco. Avendo un blog dove tratto sporadicamente anche certi temi, credo sarò costretto ad abbassare i toni... La censura di fatto già c'è, anche senza decreto.
RispondiEliminaIl tuo grazie ci fa sentire ancor più forti e convinti del male che ci stanno facendo. A questo proposito voglio dedicarti questa frase: "Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l’opera del fato; il bene è sempre il prodotto di un’arte".
RispondiElimina(Charles Baudelaire)
E de che? Di quello che posso restituire? Poco o tanto che sia (e non parlo di soldi, o solo di soldi) non è minimamente comparabile alla salutare "apertura di occhi" che questo blog mi ha donato. Senza questo blog voterei ancora la ditta o una delle sue ramificazioni, non sarei rimbalzato su 48, non avrei mai letto il tramonto, IPF, la fabbrica del falso o anschluss, non avrei mai comprato (oddio, comprare è una parola grossa, visto che è free download) come mio primo eBook "Alla ricerca del tempo perduto". Ma, soprattutto, non avrei mai ricordato le fondamentali lezioni del mio maestro di quinta elementare nel lontano 1978. Veniva da un paese operaio della provincia. Era fissato col teatro, con l'artigianato (ci faceva lavorare il cuoio) e, più di ogni cosa, con l'informazione. Ogni settimana ci faceva portare diversi giornali a scuola. E provava a spiegarci come una stessa notizia potesse essere data in modo diverso dai giornali a seconda "delle loro idee" (Allora c'era un minimo di polifonia....)
RispondiEliminaNoi capivamo quel poco o niente che degli alunni di quinta elementare potevano capire. Però, ci ripeteva sempre una cosa: "ricordate che quando i giornali dicono tutti la stessa cosa vi dovete preoccupare". Faceva l'esempio del fascismo e del nazismo che controllavano i "mass media" dell'epoca e ci spiegava che quel controllo era funzionale alle dittature. Ora che ci ripenso, non usava proprio il termine funzionale, ma riusciva, con fatica e mille circonvoluzioni, comunque a farci metabolizzare il concetto. Chissà, forse oggi il Maestro proverebbe a spiegarmi gli stessi concetti con un più sintetico "follow the money". Ripeto, grazie de che?
Il GRAZIE va a Lei.
RispondiEliminaCon grande stima.
Patrizia
Sono un ottimista che è diventato pessimista leggendo Goofynomics, ma poi, rileggendolo più a fondo e guardando i commenti è ridiventato moderatamente ottimista.
RispondiEliminaMagari non si farà a tempo ad afferrare il bicchiere prima che si rompa, ma almeno sapremo come riaggiustare i cocci...
Non l'ho fatto notare sul momento perché sono un signore e non mi piace infierire :-P, ma, visto che il limite è stato superato, er partito te tocca fondarlo o appoggiarlo... :-D
Firmato: il famoerpartitista infiltrato in Asimmetrie