Nel dicembre scorso pubblicammo su questo sito un estratto dello scenario tendenziale del modello di a/simmetrie. Fra le varie indicazioni che emergevano (ce ne sono molte, saranno oggetto di vari QED, una - l'aumento della disoccupazione - implicitamente lo è già stato), una era particolarmente eloquente: a differenza di quanto prevedeva lo scenario tendenziale del FMI, nel nostro scenario si prevedeva che i saldi di finanza pubblica sarebbero peggiorati.
Vi ricordo che nello scorso autunno, la Francia aveva platealmente annunciato, il 2 ottobre, di battersene del parametro del 3% (ma in Francia non hanno votato il Fiscal compact? E non sono quindi tenuti ad avere il bilancio in pareggio? Cosa mi sono perso?). Immediatamente dopo, il 3 ottobre, il nostro governo, col dadaismo (apparente) che lo contraddistingue si produsse nella nota asserzione secondo cui il parametro del 3% era antiquato ma sarebbe stato rispettato.
A dicembre la posizione del governo era più o meno del tipo luce in fondo al tunnel con scappellamento a riforme strutturali come fosse più Europa con supercazzola federale.
La solita storia, insomma.
Ma intanto, visto che il moltiplicatore dell'Italia è maggiore di uno, come il nostro modello (insieme a tanti altri) aveva dimostrato, a qualsiasi essere senziente era chiaro che gli appelli renziani al rigore avrebbero avuto in Italia i noti effetti perversi: quelli di far diminuire il Pil di 1.5, a fronte di ogni diminuzione del debito di 1 (con aumento del rapporto fra debito e Pil). Si sa che succede così: lo dicono i libri, ed è appena successo in Grecia.
Quindi perché insistere? Era chiaro che proprio insistendo sulla via dei tagli ci si sarebbe messi in condizione di non rispettare quel parametro al quale, pur antiquato, si teneva così tanto per non si sa bene per quale motivo!
Ma qui si entra nel campo della psichiatria.
Per tornare al mio campo, era assolutamente ovvio, per noi, e secondo me anche per Renzi, che la sua pantomima rigorista, eseguita a uso e consumo di Angelona nostra, sarebbe stata smentita dai fatti. Il povero giostraio si trovava quindi nella solita, spiacevole necessità: quella di volere i mezzi, avendo voluto un fine assurdo.
Ma Fortuna audaces juvat, avrà pensato il baldo giovinetto.
E infatti non sbagliava.
Catastrofe (in senso etimologico)
Le cose, per definizione, vanno come devono andare (qui ci vorrebbe Hegel, ma purtroppo il nostro hegeliano di riferimento ci ha lasciato: forse era pagato dalla Digos. Ve lo ricordate?).
L'ISTAT ci dice (il 7 maggio) che la ripresa ora c'è. Ma attenzione a tre decisivi dettagli tecnici (sì, lo so, la tecnica vi è mancata...).
Dettaglio numero 1
Intanto, per "ripresa" si intende una crescita dello 0.7%. Una valutazione "stranamente" in linea con le stime "prudenziali" contenute nel DEF (a pagina 8):
Come si arriva a cotanta crescita nel DEF approvato? Con una revisione, rispetto alle stime dello scorso anno, determinata prevalentemente da tre fattori, che vedete in questa Tabella:
(a pagina 16 del DEF).
L'aggiustamento totale è dello 0.6, il che, come nota anche D'Attorre (che è bersaniano, ma è tanto un bravo ragazzo) significa che in assenza di aggiustamento la stima sarebbe 0.7-0.6=0.1, da cui due considerazioni. Una, che tutti gli elementi positivi dipendono da circostanze esogene (la diminuzione del prezzo del petrolio, la svalutazione dell'euro, il calo dei tassi di interesse). Questo significa che non sono state "le riforme strutturali" ad aiutarci, ma una poderosa botta di fortuna. Una seconda, che bisogna vedere come sia stato stimato l'impatto del Fato nel consolidare la nostra crescita. Perché, vedete, a me, ad esempio, non risulta che una svalutazione del cambio dell'euro abbia un impatto positivo così rilevante sull'economia italiana.
Anzi!
Nel primo anno il suo impatto mi risulta quasi nullo, e nel secondo anno addirittura negativo. I motivi li ho spiegati qui, e il lavoro è stato pubblicato con #pirreviù qui:
Siccome, data la struttura delle elasticità dei flussi di commercio bilaterali, un riallineamento del cambio non fa aumentare in modo consistente la domanda estera netta, non fa nemmeno aumentare in modo consistente il Pil.
Secondo il nostro modello la crescita del 2015 (if any) si spiega quasi tutta con gli effetti del calo del prezzo del petrolio. L'euro c'entra poco o nulla (se non, indirettamente, per il fatto di aver contrastato, svalutandosi, gli effetti benefici dal lato dell'offerta del calo del prezzo delle materie prime).
Da qui gli altri due dettagli tecnici.
Dettaglio numero 2
Il primo, banale, è che certamente il modello del MEF (se esiste) sovrastima come tutti tranne quello di a/simmetrie l'impatto della svalutazione del cambio, semplicemente perché considera i flussi di commercio aggregati, anziché quelli bilaterali fra l'Italia e i principali partner di riferimento. Come spieghiamo nel presentare il nostro modello:
ovvero, se non distingui i flussi commerciali per origine e destinazione, ma stimi l'effetto del cambio sul totale del commercio, fai un bel miscuglio fra la stima dell'impatto del cambio rispetto a paesi vicini (e commercialmente integrati) e lontani (e meno commercialmente integrati): la stima risultante ti darà un impatto "medio", che sarà più elevato dell'impatto rispetto ai paesi "lontani" (che sono quelli rispetto ai quali svaluti se l'euro scende), e meno elevato dell'impatto effettivo rispetto ai paesi "vicini" (che sono quelli rispetto ai quali se l'euro scende non cambia nulla). La morale della favola è che un modello che non consideri i flussi di commercio disaggregati tenderà a sopravvalutare l'impatto della svalutazione sulla crescita, come fa probabilmente il modello (se esiste) del MEF, e certamente (se esistono) gli esperti del MEF.
Dettaglio numero 2
Indipendentemente da questi problemi strutturali, le previsioni "prudenziali" del MEF si basano su ipotesi abbastanza generose col Governo (cioè col MEF stesso). In effetti, il quadro delle esogene riportato a pagina 10:
vede nel 2015 il prezzo del greggio a 56.7, e poi sostanzialmente costante negli anni a venire, e l'euro/dollaro a 1.08, e poi sostanzialmente costante negli anni a venire.
Questa seconda ipotesi mi preoccupa di meno, perché il nostro problema non è il cambio con il dollaro, ma con il marco. Eh? Come? Il marco non c'è più!? Ecco, bravi: quello è il problema.
Viceversa, il prezzo del petrolio sì che è importante! Il modello di a/simmetrie prevede che un suo aumento del 50% abbia un impatto sulla crescita pari a -0.35 nell'anno in cui si verifica. Ora, fatto sta che il petrolio la sua tendenza l'ha invertita, sta già a 59 dollari (quello americano) e 64 dollari (il Brent), con questa dinamica:
(che trovate qui). Una dinamica che conferma le previsioni di Jacques Sapir (uno che di solito ci coglie) e che ci lascia intuire come una stima più realistica per il prezzo (media annuale) possa essere facilmente superiore del 50% rispetto al minimo intorno a 50 dollari toccato approssimativamente all'inizio dell'anno, cioè che il petrolio possa arrivare prima dell'estato intorno ai 75 dollari (se va bene, perché se va male Jacques prevede che si possa anche rimbalzare a 100 dollari, con un aumento del 100% - cioè un raddoppio - rispetto al minimo di 50). Notate che nel primo caso di fatto il prezzo del petrolio in media d'anno non cambierebbe fra 2014 e 2015, e quindi il "tesoretto della crescita" scomparirebbe, se esso è dovuto, come ritengo, interamente all'ipotesi che il prezzo del petrolio del 2015 sarebbe stato inferiore di circa metà (in media d'anno) a quello del 2014.
In sintesi, il prezzo del petrolio potrebbe catastrofarsi, cioè capovolgersi (sapete com'è devo studiare greco, non torno sul problema...), mandando a carte quarantotto le previsioni del governo.
Dettaglio tecnico numero 3
Occhio poi, che i saldi fiscali si calcolano dividendo le variabili fiscali per il il Pil nominale, quindi bisogna anche vedere cosa sta succedendo all'inflazzzzzzzione, che era tanto brutta, ma solo prima che sperimentassimo la deflazione. Ora, il DEF dà una crescita del deflatore del Pil a 0.7, che messa insieme allo 0.7 di crescita reale fa un 1.4 di crescita nominale (data appunto dalla somma della crescita del prodotto in volume, e dell'indice dei prezzi). Ma l'inflazione stagna (cioè invece che di 0.7, i prezzi stanno crescendo di 0). La stagnazione dei prezzi è anch'essa una minaccia per la tenuta delle promesse di Renzi all'Europa. Mi pare strano che nessuno se ne stia accorgendo.
Epilogo
O forse sì...
Come da copione, è intervenuto il destino cinico e baro a togliere dai pasticci il nostro premier. Lui aveva appena annunciato un tesoretto (al quale peraltro non credeva nessuno, nemmeno i platerotidi - il che è tutto dire!), quand'ecco che la Consulta dichiara incostituzionale un aspetto non trascurabile della riforma Fornero.
Come era deterministicamente prevedibile e da me previsto in data 8 maggio 2015:
Ah, no, scusate, ho preso l'originale (per il quale ringrazio il compagno Totò Triolo - rho con spirito aspro, essendo palemmitano), mentre qui stavamo parlando del fake, che in questo caso fa, come non sempre accade, fa ancora più ridere:
(...l'integrale dell'intervento di Renzi è qui...)
Come dicevo nell'intervista rilasciata l'8 maggio all'ottimo Vernizzi:
E questa volta per il QED c'è voluto veramente poco! A soli quattro giorni dall'uscita dell'intervista infatti il fiorentino per caso segue la strada che i fatti gli tracciavano: quella di dare agli altri la colpa di un proprio inevitabile fallimento (fallimento, come sempre, rispetto agli obiettivi dichiarati)...
L'austero calvinista Tommaso Padoa Schioppa non apprezzerebbe un comportamento simile.
E voi?
Il calvinismo è fondato culturalmente sull'incolpare gli altri.
RispondiEliminaAllora stamo a pposto...
EliminaPiccolo refuso (presumo). Nella frase "Questo significa che non sono state "le riforme strutturali" ad aiutarci, a una poderosa botta di fortuna", suppongo che si intenda "ma una poderosa botta di fortuna".
RispondiEliminaTutto il resto è perfetto, as usual. Dal QE al QED in meno di 4 giorni: se non è record ci manca poco...
Veramente dove ho scritto fortuna doveva esserci scritto culo. Sono due refusi.
EliminaMi presento: sono un'assiduo lettore del suo blog da ormai 2 anni e credo che sia stato fin troppo educato, professore, a scrivere "fortuna". Quando ho letto ai miei genitori questo intervento ho subito detto "culo"! Avrò forse sbagliato?
Elimina"“Il tesoretto non solo non esiste, ma è un imbroglio. Un imbroglio di Renzi per comprarsi le elezioni regionali”
RispondiEliminaRenato Brunetta, 13 aprile 2015
Ma la cosa più incredibile è che destra e sinistra vanno negli studi televisivi a scannarsi per un tesoretto di si e no 20 miliardi che dovrebbe magicamente apparire se la "crescita" invece di un +0.6% facesse +0.7%. Ormai la discussione politica è ridotta a un +0.1% e la differenza tra lo Stato e la mafia è ridotta ormai a 30€ (se voti la camorra ti dà 50€, Renzi ne ha dati 80, altro che i cento passi di Peppino Impastato...). Se poi questi politicanti hanno pure il coraggio di chiamare "crescita" un +0.7% non sò...fate voi...al paese mio un +0.7% si chiama "tirare a campare"...
EliminaP.S. Della serie: TROVA LE DIFFERENZE.....
Un carissimo saluto al Prof. Bagnai, impeccabile come sempre nelle analisi economiche e non solo.
e quindi? fammi indovinare, siccome l'ha detto Brunetta che e' tanto brutto e puzzone, mo' anche Goofy e' brutto e puzzone?
EliminaBagnai forziiiistaaaaa!
EliminaAmmazza che collegamenti mentali!
E pensare che anche il mio gatto fa dei collegamenti non da scherzarci. Va matto per i premietti Whiskas (traduzione poco felice dell'inglese "treat") ed ha capito in quale credenza li riponiamo, cosi' ogni volta che passo di li', specialmente se sto masticando qualcosa, mi lancia un "miao!", che tradotto significa "tu mancia!"... "tu mancia! Io premietto!" (essendo lui un gatto mmerregano pensera' "I wanna a treat, you pig!"), e poi viene vicino e non smette di miagolare finche' non smollo 4-5 premietti.
M'ha anche detto che vuole aprire er blogghe. Ha ddetto che ormai i blogghe ce li hanno tutti: cani, porci e gufi, quindi anche un gatto ci sta bene (famo tutto lo zoo, famo).
Io per incorargiarlo gli ho dato la password della Wifi, che dite ho fatto bene?
Se e' per questo anche sul colpo di stato Monti del 2011 Renatino (non quello della banda della Magliana) ha confessato....
Eliminahttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/gi-mani-brunetta-renatino-replica-stella-pensioni-votammo-100269.htm
Ma questa crescita dello 0,6 , siamo sicuri che si concretizzerà ?
RispondiEliminaDomani alle 10 arrivano i dati sul primo trimestre 2015: istat prevede +0,2.
Molte banche hanno effettuato previsioni, tra queste un'unico istituto francese prevede una crescita, mentre quasi tutte stagnazione o decrescita, come Hbc, Montepaschi e Credit Suisse che prevedono -0,1
La produzione industriale primo trimestre 2015 è -0,1 su primo trimestre 2014.
La disoccupazione è sui massimi.
Se l'istat avesse sbagliato di nuovo le previsioni ?
RispondiEliminaNon c'entra, ma forse forse c'entra: oggi ho dato il 5x1000 ad asimmetrie.
È poca cosa, ma tutto fa.
+1
EliminaIl sottoscritto invece, che non ha reddito lavorativo nell'anno 2014 e in qualche precedente, ha segnalato la possibilità al fratello il quale, avendo ormai compreso quale aria tiri, è stato ben consapevole di indirizzare il suo 5 per mille ad a/simmetrie: piccole soddisfazioni della vita. Del resto, se proprio deve accadere, in ogni situazione non si muore lasciando anche solo un proiettile nel caricatore e l'acqua nella borraccia: ogni "colpo" è prezioso.
EliminaÈ sgradevole dirsi d'accordo con Brunetta, ma mi tocca...
RispondiEliminaAnche io ieri ho dato il mio 5x1000 ad asimmetrie e sono molto soddisfatta.
RispondiEliminaIn assenza di Hegel suggerisco Max Pezzali: https://www.youtube.com/watch?v=4g6fKDTNBoA
RispondiEliminaAmmazza! Questo è proprio er post tecnico!
RispondiEliminaSe i nostri scienziati hanno fatto i conti con il prezzo del petrolio a 56 euro, siamo proprio messi male.... a Novembre di quest'anno avevo pubblicato un'analisi tecnica, su un noto sito di finanza, dove fornivo, su basi puramente tecniche, un obiettivo al ribasso del prezzo del petrolio a 45 dollari. Da questo livello ci doveva essere ed infatti c'è stata inversione al rialzo che si è concretizzata il mese scorso con la chiusura mensile sopra i 55 dollari(parlo ovviamente del future sul crude oil).
RispondiEliminaL'obiettivo minimo del rimbalzo è sugli 80 $, sopra i quali si rivedono i massimi sopra i 100 $. I petroliferi italiani (ENI, Saipem e Tenaris) hanno disegnato figure di inversione rialziste di lungo periodo, coerenti con un trend bullish della materia prima. In sintesi..... se basiamo le nostre previsioni di crescita sul prezzo basso del petrolio, cominciamo a chiamare l'esorcista. Coerentemente con l'andamento del petrolio, è probabile nei prossimi mesi un rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro e quindi anche la supercazzola della crescita provocata alla svalutazione dell'euro è destinata a sgonfiarsi nei prossimi mesi. Notate che proprio in questi giorni stiamo assistendo ad un'impennata dei tassi sia sul bund che sul BTP decennale, quindi sembra che in europa stiamo iniziando un percorso di rialzo dei tassi d'interesse... forse il mercato sta cominciando a prezzare un aumento dell'inflazione nel medio periodo.
Tornando alla questione della sentenza della corte costituzionale.... probabilmente questa sentenza renderà possibile una vera ed unica manovra espansiva che, a parole, tutti vogliono ma che, nei fatti, come dimostrato dalle dichiarazioni di vari esponenti del governo e lacchè allegati, nessuno aveva intenzione di varare.
quindi paradossalmente sarà proprio la sentenza della suprema corte a determinare una crescita del reddito ed un miglioramento dei conti pubblici, addirittura ben al di là delle previsioni contenute nel DEF del governo. Purchè l'effetto espansivo della restituzione dei mancati adeguamenti pensionistici all'inflazione non venga annullata da una corrispondente manovra fiscale restrittiva.
...ma sapete che ridere se i rimborsi ordinati dalla sentenza della Consulta riuscissero a far alzare il PIL là dove non ci sono riusciti gli 80 euri elettorali...
RispondiEliminaNon credo. L'aumento di reddito da redistribuzione della rivalutazione pensionistica illegalmente defraudata intercetta maggiormente la domanda estera rispetto a quella interna, come nel caso della prebenda elettorale degli 80 euro, anche per quanto attiene più immediatamente ai consumi alimentari.
EliminaE' certamente possibile come dice Bagnai che la vicenda possa essere strumentalizzata e utilizzata come cartina di tornasole.
In parte lo è già stata, con programmi rai fatti a pochi giorni dall'uscita della sentenza pronti a sostenere la posizione governativa della contrapposizione generazionale, ossia "se do indietro i soldi al nonno li tolgo al giovane disoccupato".
Un chiaro esercizio di sciacallaggio politico-mediatico (titolo della contestuale trasmissione di approfondimento di una nota giornalista "La scure della Corte su Renzi") destinato chiaramente a fallire, in quanto al soggetto razionale poco interessa quali siano gli effetti per i terzi di una manovra redistributiva che aumenta la sua capacità di spesa, come i voti a Renzi in cambio degli 80 euro hanno dimostrato.
A quanti elettori del pd alle europee interessavano le coperture di quel provvedimento? meno di zero a giudicare dai risultati.
Per la stessa ragione una posizione scriminante del governo orientata a nascondersi dietro una sentenza della Corte, che ricordiamo ha dichiarato illegale una parte della riforma Fornero, avrebbe riflessi elettoralistici nulli o negativi, in quanto al pensionato che mantiene i figli disoccupati scapperebbe da ridere a pensare di mantenerli meglio violando dei parametri teorici e scientificamente posticci per i quali non esiste una immediata irrogazione sanzionatoria nei suoi confronti.
In qualsiasi modo chiunque governi con l'euro e voglia mantenerlo in piedi è destinato a fare la stessa fine di Monti.
OT: segnalo 15 minuti fa alla trasmissione Di Martedì, Marcello Minnea (Bocconi) in caso di uscita da euro : svalutazione 50% ed impossibilità di finanziarsi sui mercati perché ( stato ) "tecnicamente fallito" .... oltre ad altre amenità varie sue e della giornalista del servizio.
RispondiEliminaPs: Salvini ha rimandato al suo vademecum dei 10 punti ...
Pensate che ha scritto un libro: "la moneta incompiuta", con prefazione di.... .... Susanna ... ... Camusso! Non serve aggiungere altro.
Eliminahttp://www.ediesseonline.it/catalogo/saggi/la-moneta-incompiuta
Questa l'intervista psichedelica al "Prof" Minenna (o Mennea?): due minuti di autentico "terrore":
Eliminahttps://youtu.be/PoMSBF_HT-I
Come direbbe Cruciani de la Zanzara: qui siamo al TOP
"Svalutazione ISTANTANEA del 30-40 e anche del 50%" (N.d.R : crepi l'avarizia)
"Bisognerebbe spaccare il salvadanaio (chi ce l'ha)" (l'esimia intervistatrice a seguito della chiusura temporanea dei bancomat, ecc).
Perle....
ecc. ecc.
P.S. Peccato che la Grecia, all'interno dell'Eurozona, sia tecnicamente fallita dato che ha ripagato la rata minuscola di 750M € ...con i fondi di riserva ....dell'FMI! E Crante Cermania e FMI se ne sono rimasti...silenti; a Napoli si chiamerebbe il gioco delle tre carte, credo. Hanno ripagato l'FMI con i fondi di riserva dell'FMI. E questo sarebbe il mondo SANO e VIRTUOSO dell'Eurozona. Altro che spaccare i salvadanai; voglio vedere come pagheranno gli stipendi degli statali+pensioni a fine mese. Si inventeranno qualche altro "fondo di riserva presso...."
Nil inultum remanebit.
EliminaA proposito dell'ultima sentenza, com'è che il viceministro delle Finanze Morando, relatore del pareggio di bilancio in Costituzione e accanito sostenitore dell'alienazione del patrimonio pubblico, non aggiorna più il blog del MEF?
RispondiElimina(e magari nella prossima nota di aggiornamento a quella farsa chiamata DEF, consueta farsa nella farsa, aumenteranno di nuovo le entrate da privatizzazioni e dismissioni, come al solito "destinate all'abbattimento del debitopubblico"... sta a vedere che con Renzi "è la svolta buona")
Al di là che non si capisce se Morando fosse più felice per la non retroattività della sentenza o perché Enel&Co siano stati esentati dal "contributo di solidarietà", ma sta storia che "la Consulta si fa carico della possibile violazione dell'articolo 81 della Costituzione derivante da una sua decisione" dove la metterà adesso? Pare sia per questo motivo che i collaborazionisti montiani, al netto del divide et impera generazionale diffuso a reti unificate, trovano l'impudenza per sostenere pubblicamente di non aver intenzione di rispettarla.
(una cosa mai vista prima, che l'avessero fatta Berlusconi e soci invocavano l'intervento delle Nazioni Unite...)
Alibi o meno per il governo Renzi, è giustificato il timore che la sentenza della Consulta possa nel frattempo venire strumentalizzata, spingendo per un'adeguata "campagna di comunicazione istituzionale" in vista delle regionali di fine maggio: dopo i famosi ottanta euro, "noi siamo quelli che restituiscono i soldi ai cittadini" - segue consueto teatrino con gli eurocrati della Commissione, rassicurazioni di Padoan - e... "noi non siamo quelli della legge Fornero, quelli sono i rottami perdenti di Bersani!". Poi arriva l'autunno e cadono le balle, è così da una vita.
Se questa è una democrazia...
PS_Ieri: "Schäuble: l'Italia è uno dei nostri pilastri, ripresa nel 2013". Oggi:"Monti: il tempo dei giochi è finito". Per le differenze chiedere all'on. Bersani...
Grazie Riccardo me la stavo perdendo. Se non è un QED quest'ultima peeerla di Mario....
RispondiEliminaCerto che mi ricordo di Hegel: ma perché poi è sparito?
RispondiEliminaScusate ma io non vedo dove sta il problema nella sentenza della Consulta sulle pensioni.
RispondiEliminaPer rendere il dovuto ai pensionati basterebbe fare una politica fiscale di redistribuzione tassando i soliti noti, che in gran parte coinciderebbero proprio con la categoria che dovrebbe prendere i soldi.
I beneficiari di questa sentenza sarebbero i meno abbienti che con l'aumento dei loro consumi (più alto, in proporzione alla diminuzione dei consumi dei più ricchi ai quali verrebbe tolto qualcosa) darebbe un contributo positivo al PIL.
Certo, tenendo conto delle cifre (e qui chiamo in causa Alberto49) e della crescita delle importazioni, l'impatto sul PIL sarebbe comunque minimo, ma nella nostre condizioni tutto fa brodo.
Del resto, non credo che una manovra del genere avrebbe chissà quale effetto catastrofico sul saldo delle partite correnti. Abbiamo, per caso, programmato con la Troika un target minimo di attivo del saldo delle partite correnti? Se si, a me è sfuggito.
Ora,con tutta la sfiducia possibile sulle capacità di discernimento dei tecnici del MEF e dei tizi di Bruxelles,mi pare inverosimile che costoro possano davvero credere al moltiplicatore minore di uno,al petrolio a 57 dollari per sempre o al fatto che una svalutazione dell'euro/dollaro ci dia vantaggi nell'eurozona.Non è da chiedersi se questi modelli siano costruiti a partire dalle conseguenze cercate verso le condizioni e non vice versa?Se non abbiano lo scopo di avvalorare scelte distruttive e se l'obbiettivo di tali scelte sia davvero migliorare le condizioni dell'economia e non piuttosto peggiorarle?Ma soprattutto,siamo convinti che l'approccio scientifico alle questioni economiche di cui si parla da 100 anni abbia mai preso piede nei livelli decisionali o abbia anche minimamente recuperato lo svantaggio tragico su quello ideologico?E' possibile convincere un testimone di Geova venuto in predicazione che il suo Dio non va d'accordo col secondo principio della termodinamica?
RispondiEliminaNo dico: prematurata la ripresa, o scherziamo?
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/economia/15_maggio_13/istat-italia-torna-crescere-sale-o3percento-pil-primo-trimestre-1340a808-f949-11e4-997b-246d7229677f.shtml
Previsioni prezzi greggio
RispondiEliminaWorld Bank (Forecast issued January 2015): 2016/56,9 ; 2017/60.8 ; 2018/65 : 2019/69,4 ; 2020/74,1 ; 2025/104,4
IMF (Forecast issued january 2015): 2016/63,9 ; 2017/68 ; 2018/71 ; 2020/72
EIU (Forecast issued February 2015, il piu' recente quindi) 2016/71,4 ; 2017/80,1 ; 2018/93,8.
Fonte:
http://knoema.com/yxptpab/crude-oil-price-forecast-long-term-2015-to-2025-data-and-charts
Per non lasciare una domanda in sospeso: Schneider (?)
RispondiEliminaGodi, popolo!
RispondiElimina"Headache, Rignano set per un giorno.
Il capoluogo valdarnese sfondo per il passaggio del treno
Rignano sull'Arno protagonista per un giorno per la realizzazione di alcune riprese cinematografiche del film dal titolo provvisorio “HEADACHE”, attualmente in fase di realizzazione a Firenze.
Oggi sono state effettuate alcune riprese aeree del tratto di ferrovia compreso tra le stazioni di Pontassieve e Rignano sull’Arno dove è transitato più volte, nel corso del pomeriggio, un convoglio "Italo" accompagnato da un elicottero. Il regista, infatti, ha scelto tale tratta proprio per avere il paese di Rignano sullo sfondo del percorso del treno.
Il capoluogo rignanese ha accolto la troupe con calore e partecipazione, con i bambini del plesso scolastico che hanno avuto anche la possibilità di vivere da vicino il set cinematografico."
(Fonte, 12.05.2015 News dalle Pubbliche Amministrazioni della Città Metropolitana di Firenze). E oggi, tutti in via delle Belle Donne.
E' caldo eppur mi vengono i bordoni.
La mi' pora nonna lo diceva che, "Εδώ ο κόσμος καίγεται και το μουνί χτενίζεται" .
(Alessandra da Firenze. Chiedo venia ai diversamente fiorentini)
Ultimamente mi sono dato alla serie TV 'House of Cards' che parla, riassumendo di molto, della politica americana. Vedo una notevole somiglianza gli eventi narrati e il nostro simpatico giostraio. Non è sicuramente come leggere i testi classici, però si può imparare comunque qualcosa. Ma non ero proprio arrivato a pensare che la bocciatura della consulta potesse essere una manovra evasiva per coprire altre cose. Comunque, se dovesse essere vero, veramente magistrale l'interpretazione.
RispondiEliminaChiarisco un punto: anche se credo che il diritto non sia la locomotiva del trenino della Storia, sono dispostissimo ad ammettere che la sentenza della Consulta abbia avuto logiche e tempi propri è effettivamente esogeni rispetto a Renzi. Non credo cioè che sia stata manovrata, anche se non mi stupirebbe né mi scandalizzerebbe il contrario. Qui stiamo parlando di fatti, ed è un fatto che Renzi stia usando questa sentenza come era prevedibile che avrebbe fatto. In altre parole, questa sentenza OGGETTIVAMENTE non mette in difficoltà il governo.
EliminaMi scuso, devo essere andato un po' oltre con gli intrighi a causa del telefilm.
EliminaHo una riflessione: se l'attuale governo non fa, consapevolmente, quelle cose che dovrebbe fare per rimettere in sesto l'Italia, e che anzi non facendole peggiora la situazione, è lecito pensare che il consenso popolare vada con il tempo degradandosi arrivando alle prossime elezioni con una riduzione della quota elettorale. Qui si inserisce allora la recente riforma elettorale, perchè nel caso in cui si vada a elezioni anticipate avrebbe ancora il tesoretto degli 80 euro vincendo e quindi assicurandosi il governo per altri 4 anni; invece nel caso si andasse a elezioni nei tempi corretti potrebbe doversela giocare al ballottaggio con un unico avversario polito, che sarebbe la lega di Salvini o Il M5S. In entrambi i casi vincerebbe perché vedo abbastanza improbabile che i due partiti possano pensare di coalizzarsi preferendo l'astensione e decretando la maggioranza al PD.
Fila come discorso?
Ho letto, non rammento più dove, che Renzi e il suo entourage sono superfan di "House of Cards" (del resto i suoi spin, molto bravi, sono della McKinsey, che è in stretti rapporti con la famiglia Clinton e il partito democratico USA).
EliminaSi spera che non abbia dovuto ammazzare nessuno, però.
@Roberto Buffagni
EliminaSuvvia, Roberto, non esageriamo con le delicatezze: l'omicidio è la triste ma inevitabile "rugosità" della Storia.
@Celso
EliminaAhi Ahi! alla nostra età la ruga da spianare potremmo essere noi...
Ma ±0.qualcosa non è definito stagnazione? De che stanno a parlà?
RispondiEliminaPer Internazionale ora stiamo volando... Titolano "Il pil italiano è cresciuto più delle aspettative" http://www.internazionale.it/notizie/2015/05/13/pil-italia-aumento
RispondiEliminaPer il periodico adesso siamo anche più bravi di USA e Regno Unito (della Germania no, loro sono sempre più bravi di tutti a prescindere).
OT anche se di un certo interesse. Ieri sera a Di Martedi di Floris è andato in onda un servizio intitolato Cosa succederebbe se uscissimo dall'euro?
RispondiEliminaMi sorprende la tempistica, in un periodo nel quale i media non stavano più affrontando il problema, che mi fa sorgere la domanda del perchè proprio ora si rinnova la campagna di disinformazione sull'euro ed una eventuale uscita dell'Italia...
Il professor Marcello Minenna afferma "...svalutazione istantanea del 30, 40, forse fino ad arrivare al 50 %...".
Purtroppo Salvini non è stato poi capace di controbattere le tesi del servizio.
Chiedo scusa, questo mio commento era giunto un po' tardivo...
Elimina"Il fiorentino per caso". Definizione indimenticabile che quasi relega in secondo piano la succosa sostanza politica ed economica del post.
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