venerdì 3 ottobre 2014

Comunicazione di servizio: Faccialibro

Alla fine mi sono messo su Faccialibro. Come per Twitter (dove mi aveva messo Claudio Borghi), in realtà su Faccialibro non mi ci sono messo io, mi ci ha messo un amico, Frederick Black, ma tant'è. Lo userò per postare i video dei miei interventi (quindi alla fine dovrebbe avere una mediateca più completa di quella un po' selettiva del blog), e qualche grafico significativo, ma magari meritevole di qualcosa di più dei 140 caratteri di commento consentiti da Twitter, e anche per rilanciare qualche post di questo blog, permettendovi di condividerlo più "viralmente", qualora lo riteniate utile.

Non sarà un doppione del blog, come non lo è Twitter, ma avrà una diversa linea editoriale. In particolare non ci sarà discussione.

Punto.

Non ho tempo di gestire la discussione su quel social, quindi non avrò "amici", come non ne ho per principio, atteso che quei pochi che credevo di avere mi hanno regolarmente tradito. E a dimostrare che tout se tient, proprio uno di questi cialtroni traditori ieri ragliava che non avevo messo la possibilità di commentare su Facebook perché "sento che sto perdendo colpi"! Eh già... Sta per uscire un mio libro col Saggiatore, mi cerca il mondo, in televisione spacco, i lettori del blog aumentano, ma sto perdendo colpi...

Perché chi vuole fare politica infallantemente risulta essere incapace di collocarsi (e di contare fino a tremila)? Sarà mica che come diceva il compianto Guerani (chi?) l'euro ve lo meritate?

Ma io no!

Quindi tiro dritto.

Se volete, ci vediamo anche su Faccialibro.

60 commenti:

  1. Fatto benissimo a bloccare la discussione, per esperienza su facebook discutere è inutile e frustrante. Troppi troll, troppo rumore di fondo.

    RispondiElimina
  2. Non mi stupisce l'affermazione che "io non ho amici". Evidentemente certe "scudisciate" prese lasciano il segno. Penso invece che amici di Alberto Bagnai ce ne siano, pochi e tanti non fa differenze, ma ce ne sono, e forse sono quelli che lo seguono da tempo senza troppo chiasso e senza mettersi in mostra ma cercando di capitalizzare la tanta conoscenza ricevuta e riconoscendogli lo sforzo personale ed il sacrificio fatto. Ho visto troppi lisciargli il pelo (mi si passi l'espressione colorita ma che fa capire) per far risplendere la propria immagine utilizzando il rimbalzo che potevano ottenere da una corsia preferenziale e diretta, concessa in modo certamente sincero, per poi dimenticarsi di chi erano e da dove venivano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Li ho visti anch'io, ma purtroppp sempre dopo di voi. Del resto capite che questo blog poteva nascere solo da una sterminata fiducia nell'uomo.

      Elimina
    2. Verissimo. E ora prenoto la spigolata, osando dire che lei sembra sottostimare sistematicamente la capacità che hanno gli uomini (donne incluse) di essere cialtroni, pasticcioni, incapaci di organizzare decentemente alcunché o di capire un concetto prima di fare un titolo. Così a volte mi è sembrato che abbia reso a qualcuno l'onore di ritenere che fosse voluto quello che semplicemente era frutto di cialtroneria. Non che sia meglio, come nota Guicciardini, anzi.

      Elimina
    3. Si, nell'uomo Bagnai ;-).

      Ottimamente riposta, del resto.

      Elimina
    4. io ad esempio, gli devo la rinnovata passione, degli ultimi 3 anni, per l'economia: insegnando in un liceo francese, adesso gli studenti sentono parlare della produttività del barista con la supermacchina del caffè che fa 100 caffè all'ora ma ha solo 20 avventori, della legge fondamentale per cui i ricchi vogliono diventare poveri e i poveri vogliono diventare ancora più poveri...appena mi rimetto in piedi (economicamente parlando), contribuisco ad asimmetrie. comunque lui lo sa che siamo in tanti a volergli bene senza tornaconto (e però io non potrei votare lega- sarebbe come chiedere a un ebreo di votare per il pnf o a un nero di votare ku klux klan)

      Elimina
    5. Vedi perché è impossibile fare un partito? (che non significa fare politica: io sto facendo politica). Perché vi mancano le basi. Molti ebrei erano fascisti.

      Elimina
    6. io non ti ho mai chiesto di fare un partito.
      per quanto riguarda gli ebrei, lo so, prof, che anche molti ebrei erano fascisti all'inizio, ma sai benissimo che un paragone del genere ha valore più che altro evocativo...se suona meglio, diciamo che per me sarebbe come per un ebreo essere fascista dopo le leggi razziali (ebreo credente e praticante...e mo se ne trovi anche in questa , che t'aggi' a dicere...)

      Elimina
    7. Le solite teorie di Bagnai: "basta aver fiducia negli uomini e tutto si risolve".

      Elimina
    8. Angelo, mi spiace, lo so che è triste, e che a ricordarlo si trova sempre il coglione che dice che se lo erano meritati (e nessuno si merita una cosa simile), ma a me risulta che sui vagoni piombati c'erano persone che si chiedevano: "Perché a me, che sono stato fedele al regime". Quando la crisi morderà, morderà tutti, anche quelli che ora pensano di essere ricchi e privilegiati. Ne son finiti anche ad Auschwitz, di ricchi, e ci hanno lasciato i denti d'oro. Se aveste mandato Claudio a Bruxelles non avreste fatto un errore, secondo me, e te lo dico NON essendo d'accordo né con alcuni aspetti della sua proposta economica, né con la piega che spesso prende la Lega. Ti segnalo, però, che anche nel PD ci si sta interrogando sul fatto se il boldrinismo sia il modo migliore di gestire un problema come quello dell'immigrazione, e il crollo del PD lascia intuire che qualcosa non va.

      Elimina
    9. Però è uno spreco non capitalizzare la fama per fondare erpartito. Da bravo italianen che faren skifen non posso che sbavare al pensiero dei rimborsi elettorali.... Non so quanti siano per uno zerovirgola ma so ssoldi.

      Elimina
  3. Non le si può chiedere l'amicizia prof ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No.

      Se c'è qualche parola che non ti è chiara nella frase precedente, chiedi pure: la sede giusta è questa.

      Elimina
    2. @edo ma puoi seguire il suo profilo. Gli aggiornamenti ti usciranno sulla home come quelli di qualsiasi amico.

      Elimina
  4. Alberto, "non ti curar di loro ma guarda e passa".
    E' una delle lezioni più amare da apprendere, quella dell'amicizia.
    Tanti conoscenti poi la Famiglia. Non è vero che l'Amicizia non esista: è solo molto rara. Quando si ha la fortuna di incontrarla, talvolta non la si riconosce, Altre volte, invece, porta grandi soddisfazioni.
    Buona continuazione.

    RispondiElimina
  5. Per quello che vale, io le sono amico

    RispondiElimina
  6. Finalmente si può cliccare "mi piace" sotto i suoi post, senza dover affrontare l'impresa di scrivere un commento (che con lei si è pur sempre a rischio-spigola).
    Mi piace moltissimo la scelta di mettere un'aula universitaria in copertina, anche per i deficienti che ci definiscono "adepti": in fondo, dio santo, è un professore universitario, insegnare è il suo mestiere, potrà ben avere degli allievi.
    Quando ho avuto dei bravi professori (Del Corno, De Grada, De Vecchi...) li ho sempre considerati molto importanti per la mia formazione e nessuno si è mai sognato di dirmi che ero una loro adepta (comunque loro mi hanno dato più trenta che spigolate, questo è giusto farlo notare).
    Complimenti per tutto, prof. Per aspera ad astra, se sa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. «un'aula universitaria in copertina...»

      speravo fosse l'aula di un tribunale.

      Elimina
  7. Ed essendo solo su faccialibro (twitter no, le 140 battute mi danno ansia), la stiamo già seguendo.
    i commenti non servono, se vogliamo ce li facciamo qui.
    lei non si preoccupi, posti, che a girare e far girare ci pensiamo noi. e pure a litigare con le teste di rapa.
    amici? non apriamo il capitolo... le consegno solo una battuta di raffaele viviani che ripeteva sempre mia nonna, nobilissima popolana napoletana: "uno è l'amico mio, e chill'amico songo je".

    RispondiElimina
  8. "Quindi tiro dritto".

    Maeeeestraaaaa, Bagnai è fasciiiiistaaaaa! (E usa anche il singularia maiestatis perché è egocentrico).

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. So' de coccio io. Conclamato.
      Grazzzie, comunque.

      Elimina
    2. @Tolomeo
      Grazie di esistere! Mi hai fatto schiantare! Con simpatia, eh!

      Elimina
  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  11. Da facciailpartito a faccialibro.... vuoi mettere la soddisfazione di respingere le richieste di amicizia anziché quelle di iscrizione?

    RispondiElimina
  12. OT - Come cavare il sangue (nostro) da una rapa (l’Eurozona)

    Dall’inizio della crisi dell’Eurozona abbiamo tutti assistito a due interessanti fenomeni.
    1) I tassi di interesse sui titoli pubblici di nuova emissione sono costantemente diminuiti di anno in anno;
    2) La durata dei titoli pubblici di nuova emissione si e’ mediamente accorciata.
    Il fenomeno 1) sembra interamente dovuto all’intervento ‘whatever it takes’ della BCE (che e’ ‘indipendente’, d’accordo?).
    Il fenomeno 2) sembra anche lui connesso col fenomeno 1), ma non e’ facile coglierne il perche’.

    Per cercare di spiegare la fenomenologia osservata ci puo’ aiutare questa citazione (http://it.wikiquote.org/wiki/Lenin):
    “Fino a quando gli uomini non avranno imparato a discernere, sotto qualunque frase, dichiarazione e promessa morale, religiosa, politica e sociale, gli interessi di queste o quelle classi, essi in politica saranno sempre, come sono sempre stati, vittime ingenue degli inganni e delle illusioni.” (Vladimir Il'ič Ul'janov detto Lenin 1870 – 1924, rivoluzionario e pensatore politico russo)

    Mettiamoci quindi nei panni di una qualunque istituzione finanziaria di un Paese core, che, a partire dal 2008, decide di ridurre la consistenza e la maturita’ del suo portafoglio titoli dei Paesi periferici (per i motivi ampiamente spiegati dal Prof.).

    Immaginiamo che all’inizio della crisi questa istituzione finanziaria del Paese core abbia in portafoglio un titolo decennale da 1000 Euro di un Paese periferico, con un interesse annuo del 5% ed una maturita’ di gia’ qualche anno.
    Il titolo in questione ha gia’ fruttato 50-200 Euro, ma potrebbe fruttarne ancora altri 300-450 Euro di interessi prima della scadenza (5% annuo di 1000 Euro = 50 Euro l’anno, che, cumulato su tutti e dieci gli anni fa 500 Euro), ma il rischio percepito e’ alto e si vuole passare la ‘patata bollente’ ad una istituzione finanziaria dello stesso Paese di emissione dei titoli.

    L’istituzione finanziaria del Paese di emissione del titolo i soldi per acquistarlo non li ha, ma ecco intervenire magicamente la BCE (e’ indipendente no, lo ricordate?) che glieli presta in quantita’ apparentemente illimitate e praticamente senza interessi.

    L’istituzione finanziaria del Paese core riesce cosi’ a vendere bene il decennale in questione (all’istituzione finanziaria del Paese periferico di emissione), diciamo a 1250 Euro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. domanda, nel momento che il debito del paese periferico diventa incontrollabile ed il paese fa default, non ptento più rimborsare la BCE e salta anche l'euro, con questo euro saltato che ci fa il paese core?

      Elimina
    2. Con questi 1250 Euro che ci si fa? Ma e’ ovvio, ci si compra un titolo a piu’ breve scadenza (diciamo 2 anni), di un altro Paese periferico, che nel frattempo, magari salvato dalla Troika, viene emesso diciamo all’1,7% di interesse annuo.

      Dopo due anni i 1250 Euro, piu’ 42 Euro di interessi, diventano 1292 Euro. I mille Euro del titolo decennale iniziale sarebbero invece diventati 1000, piu’ 100 di interessi (5% * 2 anni), uguale 1100 Euro.

      Il guadagno netto per l’istituzione finanziaria del Paese core diventa quindi di 1292 Euro meno 1100 Euro, uguale 192 Euro (19.2% del capitale iniziale pari a 1000 Euro).

      Per l’istituzione finanziaria del Paese periferico, quello di emissione dei titoli, l’affare e’ comunque grasso. Compra 1000 Euro di titoli nazionali, che rendono ancora il 5% l’anno, con i soldi che gli presta la BCE ad interesse quasi nullo, per cui guadagna dall’operazione circa 50 Euro l’anno fino a scadenza naturale del titolo (complessivamente diciamo da 300 a 450 Euro, cioe’ dal 24% al 36% dei 1250 Euro che si e’ fatta prestare dalla BCE!).

      Ripartiamo dall’inizio.

      Il debito iniziale era di 1000 Euro, piu’ gli interessi del 5% l’anno, per diciamo sei anni residui, cioe’ altri 300 Euro per un totale di 1300 Euro.

      Il debito finale risulta invece pari a 1250 Euro, piu’ 42 Euro di interessi per i primi due anni, cioe’ 1292 Euro.

      1292 Euro sembra minore di 1300 Euro, quindi tutto bene? Per niente!

      Per ripagare il debito nel primo caso servirebbe un ‘avanzo primario’ di 1300/6 = 216,6 Euro l’anno, mentre nel secondo caso avrei bisogno di rinnovare almeno due volte il debito, portando il debito finale (supponendo 1,7% fisso) a 1350 Euro, che corrispondono a 1350/6 = 225 Euro l’anno di ‘avanzo primario’ necessario.

      Il guadagno della istituzione finanziaria nazionale sarebbe (visto che sui sui debiti non paga ointeresse o quasi) 42 Euro al primo rinnovo, al secondo ed al terzo rinnovo (per 6 anni), con un guadagno totale nei sei anni di circa 128 Euro (10% circa dei 1250 Euro iniziali).

      Capito perche’ il debito non cala mai?

      Capito perche’ emettere titoli a breve termine, per rinnovare titoli in scadenza a piu’ lunga durata, equivale ad aumentare il debito?

      Capito perche’ tutta l’operazione architettata dalla BCE per salvare l’Eurozona equivale ad un trasferimento netto di ricchezza futura (quindi non ancora prodotta) nelle mani delle istituzioni finanziarie?

      Qualcuno puo’ ancora credere alla ‘indipendenza’?

      Elimina
  13. Bagnai doesn't have any friends.

    https://www.youtube.com/watch?v=HUzuGDvqmrM

    RispondiElimina
  14. Caralibro no lo aguanto. Ma forse e' proprio la miglior rappresentazione del concetto di "amico": uno che si volta dall'altra parte quando ti incontra, e poi ti chiede l'amicizia su FB. Ma perche'? Pero' funziona egregiamente ovunque, cellulari inclusi, sara' piu' agevole leggerla Prof.

    RispondiElimina
  15. Se ha disabilitato i commenti e il profilo è pubblico per me è perfetto, visto che non sono iscritto a faccialibro né ne ho l'intenzione.
    Intanto attendo l'uscita del libro già prenotato in libreria.
    Marco Mandirola

    RispondiElimina
  16. Rettifico, il profilo mio chiede l'accesso, però ieri avevo guardato il video.... pazienza se i video che carica sono quelli di Simone li trovo sul suo canale youtube.

    RispondiElimina
  17. http://egodellarete.blogspot.it/2014/10/il-papa-nero-stabilisce.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...e con l'endorsement della simpatica Fraiola il discorso dei Dalmata si chiude. Dopo la prova del nove, abbiamo rifatto i conti anche con la calcolatrice, e il risultato è il medesimo: quando sento che qualcosa non torna, nei comportamenti individuali, so già che il problema è politico. Va bene così, io sono per la libertà di opinione, se uno crede che l'ARS sia la soluzione fa bene a impegnarsi.

      #DAR

      Elimina
    2. La mia impressione è che abbia esagerato coi bianchini, col rosso non sarebbe successo....come diceva Fo, il figlio, meno internet più cabernet.
      Prosit.

      Elimina
    3. C'è gente che si è davvero bevuta il cervello. Gente che senza il suo supporto e la sua visibilità sarebbe stata solo una scoreggia nel vento...
      che tristezza.

      Elimina
    4. Non sei proprio dantesco. La metafora sarebbe "qual fummo in aere o in acqua la schiuma". La povera Fraieule venne da me allontanata quando capii la sua ansia movimentista. È gente che non capisce la filosofia del rugby. Certo che comunque l'idea di farsi bronza quando il vento della storia rinforza non è segno di grande lungimiranza da parte di chi presume di intendersene di politica...

      Elimina
    5. Purtroppo la poesia non è mai stata il mio forte.
      La filosofia del Rugby la capiscono in pochi purtroppo per certi versi e per fortuna per altri più egoistici, io preferisco rimanga uno sport di nicchia per continuare a goderne i contenuti in pace e con una birretta in mano.
      Di

      Elimina
  18. Ecco ora ho un motivo per iscrivermi a Faccialibro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora stai facendo la cosa sbagliata per le ragioni giuste. Mi ricorda qualcosa

      Elimina
  19. Ottima, direi obbligata, la scelta di impedire amicizie e commenti: FB è una brutta bestia. A tal proposito mi permetto di segnalare ( scusatemi la perdita di tempo che vi procuro qualora altri, prima di me, l’avessero già fatto ):
    https://www.facebook.com/pages/Alberto-Bagnai-Ministro-dellEconomia/285341591496903?fref=ts
    Qui commenti ed amicizie sono consentiti e ne esce il solito minestrone, anzi cocktail-specialità, del bar di guerre stellari. Qui troll e denigratori(prezzolati?) troveranno (trovano) , secondo il mio punto di vista, ampie possibilità di banalizzare, quando non svilire, il lavoro del prof. Bagnai.

    RispondiElimina
  20. Alberto Bagnai non è la persona che cerchi? Riprova (ma si che è lui! )

    Altre persone con un nome simile (ripeto...S-I-M-I-L-E )

    Luis Alberto Alvarado Espinosa

    Carlos Alberto González

    Alberto Cavatore

    Alberto Ruggiero

    Luis Alberto Ruvalcaba Lugo

    Alberto Mendoza

    Jose Alberto Hernandez Hernandez

    Alberto Jota

    Ah ah ! Nun c'è manco nu italiano iscritto che lontanamente assomigli all'originale ( Alvarado Espinosa fa tanto nobbile però! )

    Rido con poco ma di gusto.Lei è inimitabile.

    RispondiElimina
  21. Ah, a proposito di fare partiti: partito che si apre, partito che si chiude

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ohibò, un altro QED. Ormai non stupiscono nemmeno più ;)
      Di tutta questa faccenda mi è rimassto un solo dubbio: la Le Pen se la cava nel mezzo fondo meglio di come se la cavi Fassina nello scatto?

      Elimina
    2. Beh, sembra che siano meno idioti del dovuto.

      Elimina
  22. Benvenuto in fognabook e disse:
    "Per altra via, per altri porti
    verrai a piaggia, non qui, per passare:
    più lieve legno convien che ti porti".
    E 'l duca lui: "Caron, non ti crucciare:
    vuolsi così colà dove si puote
    ciò che si vuole, e più non dimandare".

    RispondiElimina
  23. Bellissima idea quella di sbarcare su Facebook; la ritengo molto utile per quelli come me, visto che condivido una quantità innumerevole di materiale riguardo all'euro. Il mio impegno è questo: pubblicare un sacco di articoli per iniziare una discussione o semplicemente informare e sicuramente la sua pagina sarà di enorme aiuto in questo, anche se non viene direttamente gestita da lei. Tuttavia, se permette, ritengo che la scelta di non poter commentare sia potenzialmente sbagliata e la motivo rapidamente: sicuramente lei si risparmia la gestione della discussione sotto ogni post, che sarà sicuramente affollata, però impedisce l'interazione tra noi fruitori della pagina ed anche a qualche navigante che sicuramente approderà nel lido. C'è il rischio, ed è alto, che arrivino troll e spazzatura varia ma in fondo tutte le pagine hanno più amministratori che si occupano della gestione delle stesse...(e francamente, ne vedo parecchi nella sua orbita social addicted, io in primis).
    Saluti e buona serata.

    P.s: quest'anno ho convinto anche i miei genitori a venire al goofycompleanno, è stata una grossa conquista per me visto che su mio padre la propaganda ha parecchio effetto...ma ci sarà Giulia Innocenzi? Sarei felice di rincontrarla anche se nel suo programma, nonostante mi abbia espressamente voluto lei, non c'è stato molto spazio per parlare d'economia...

    RispondiElimina
  24. ooohhh finalmente la trovo anche su FB! Vedrà che piano piano ne apprezzerà la validità come piattaforma da divulgazione, come e più di twitter (che resta insuperabile per brevi discussioni, spigolate e litigate ma che francamente per la scienza è il peggio che esista). Che dirle....benarrivato!
    p.s. se in questa sede cerco qualcuno con cui condividere il viaggio per goofy3 sono fuori contesto? Parto da Roma, se qualcuno vuole...

    RispondiElimina
  25. Propongo la prossima apertura di questa discussione: Che cos'è l'amicizia.
    Ho il vago sospetto che comunque non se ne verrà a capo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai più di cinque amici? Allora usi il termine in modo improprio e stai bene su FB. Un paio è già un numero invidiabile.

      Elimina
  26. Io non ce la faccio proprio, lei fa bene ad andarci, aiuta la divulgazione e comunque avere numeri alti serve.
    Ma non ce la faccio proprio, non sopporto tutti sti mi piace e comunque se fossi un capitalista con svariati milioni in azioni di svariate aziende di produzione e commercio, farei un mega programma capace di immagazzinare questa marea di dati per trovare sempre il prodotto giusto al momento giusto al posto giusto.

    Tempo fa mi ero iscritto con identità immaginarie, avevo anche iniziato una conoscenza con una ragazza nigeriana cristiana del nordovest, bellissima, io naturalmente era una ragazza trentenne con un figlio, divorziata in casa, lavoro part time etc etc, volevo capire come si vive in Nigeria da cristiani, poi il suo ragazzo, un armadio d'ebano di uomo, deve avergli messo la pulce nell'orecchio, così ha iniziato a chiedermi il cellulare, e voleva a tutti i costi chiamarmi ma non me la sono sentita di fare la vocina e poi mi ero rotto già le balle.

    Io la amicizia non gliela chiederò, ma stia attento alle ragazze madri ;-).

    RispondiElimina
  27. come penso di aver detto (spero! cacchio, perdo colpi), Facebook va bene se si togliono le discussioni.. perché altrimenti arriva il vespaio (nel bene e nel male).

    Ottima scelta

    RispondiElimina
  28. Ma possibile che non impariamo mai? E allora famolo er partito anzi no il partito no che pare brutto che poi famo la fine del partito dei pensionati,dei cacciatori,delle casalinghe,dei forconi,dei noeuro,scelta civica e chi piu' ne ha piu' ne metta. Famo invece er movimento, er girotondo, l'aggregazione dal basso.
    Facciamolo e creiamo finalmente le condizioni per la sostenibilità politica per l'uscita dall'euro... bella questa della sostenibilità ... l'ho già sentita da qualche parte.E' certo che trionferemo. NOI chi? Ma noi ,i seguaci del prof Bagnai, non lo sai che siamo tantisssssiiimi?
    Eccerto che lo so ma come la pensiamo invece non lo so mica: che opinioni abbiamo noi sul diritto di famiglia, sulla fecondazione eterologa, sulla opportunità o meno di fare una galleria ferroviaria, sull'eviscerazione dei volatili da cortile?
    Ma non vedete il Claudio che ancora adesso gli frantumano gli zebedei con Borghezio, gli immigrati e la sede nuova della Provincia di Treviso?
    Ma non vedete che già adesso rinfacciano al prof mancate prese di posizione sulla rivolta di HK, sulla primavera araba,sullo scioglimento dei ghiacciai?
    Siamo qui per imparare e per capire e baciamoci i gomiti che c'è chi tenta di insegnare ,chi si intestardisce a spiegare, chi non si stanca di ripetere.
    Ma insomma ci vuol della pazienza... ci si vede al goofy3... porto un amico che viene da un piccolo stato africano di cui non posso pronunciare il nome ma che piazza il suo debito sovrano a tassi minori dei nostri se usciamo... quindi okkio.

    RispondiElimina
  29. FL (o FB), TW, BLOG ecc.
    Altro che perdere colpi, qui tocca correre per stare al passo.
    (ma il blog è più bello)

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.