Ha proprio ragione Angela: fuori dalla moneta unica sarebbe guerra. Guardate ad esempio cosa sta succedendo in Africa: Timbuctu è in mano ad al Qaeda, i ribelli stanno scendendo verso Bamako, qualcuno in Francia si preoccupa del fatto che un paese grande quattro volte l'Italia possa diventare una roccaforte islamista nel centro di una regione così cara al cuore e al portafoglio degli europei (i maliani sono abbastanza indietro, ma intorno c'è un po' di petrolio, oculatamente gestito da democrazie eterodirette con presidenti tipo Omar Bongo - rimasto in carica quanto Pio IX o giù di lì...).
Di questi trascurabili avvenimenti è inutile cercar tracce sul sito di Repubblica (ai lettori di CDC segnalo che "trascurabili" è usato in senso antifrastico...). Al di là del giudizio sui repubblichini (che oggi hanno evidentemente di meglio da fare), va anche detto che se vogliamo dimenticarci l'Africa abbiamo le nostre buone ragioni.
Ma che vuoi, ce l'aveva detto il nostro amico Fabio, quello che non sapeva cosa fosse il Washington Consensus, un economista senza virgolette (cioè non un "economista" come me), ed evidentemente senza altre cose che vanno a coppie, visto che si è sciolto come un pupazzo di neve a Ferragosto quando gli ho messo davanti tre numeri. Lui, ripeto, ce l'aveva detto: "chi è meno efficiente soccombe sia che si trovi in un'area monetaria comune sia che ne sia fuori. Basti pensare all'Africa." Sottintendendo: "vedi, loro sono dei poveracci, mica come me che me ne sto negli Emirati a lavorare per la GS (non quella dei supermercati, n.d.r.), ma in fondo lo sono perché se lo meritano, e la colpa non è certo della moneta unica, visto che non ce l'hanno".
Ecco, vedi, anche i poveri maliani sono così: vittime della loro pigrizia, del loro non essere biondi, e quindi produttivi, e certo non della moneta unica, visto che in Africa non c'è!
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Credo che in certi arabi sia latente un certo razzismo nei confronti dell'Africa sub-sahariana, e forse il nostro amico potrebbe essersi lasciato contagiare. Perdoniamogli questa caduta di stile.
Ma uno che ha lavorato all'Imf, e se ne vanta, come fa a non sapere che il Mali è de facto parte dell'area euro?
Ah, voi non lo sapevate? Be', ma voi mica siete economisti senza o con virgolette. Voi siete solo degli abitanti di una colonia, in balia dei repubblichini e di chi paga loro lo stipendio. Come volete che vi informino sul resto del mondo!?
Sì, il Mali appartiene all'UEMOA, che insieme alla CEMAC costituisce la "zona franco CFA", dove CFA stava una volta per "Colonie Francesi d'Africa", e oggi sta per "Comunità Finanziaria Africana". Del resto, anche "euro" sta per "marco". Una merda, anche con un altro nome, avrebbe lo stesso profumo... o era una rosa? Forse sto confondendo Shakespeare con Hugo, Giulietta con Cambronne, ma sto di fretta, scusate...
Quando la Francia è entrata nell'euro, il franco CFA, che prima era agganciato al franco, si è trovato automaticamente agganciato all'euro, e ne ha seguito le amene vicissitudini. Non ci credete? Fate bene. Bagnai è un "economista arguto", un "narciso geniaccio" (questa mi è piaciuta molto), evidentemente vuole fare un paradosso, suvvia, come è possibile che l'area euro si estenda a un quarto dell'Africa subsahariana...
Malfidati! E allora guardatevi il tasso di cambio euro/dollaro e franco CFA/dollaro dal 1999 al 2011:
Non vedete la differenza? Semplice: non c'è! Il tasso dell'euro è misurato sulla scala di sinistra (in euro per dollaro), quello del franco CFA su quella di destra (in franchi per dollaro), e il loro andamento è identico perché il franco CFA è agganciato all'euro, e quindi è l'euro: se l'euro si svaluta del 10%, così fa il franco CFA. Se l'euro si rivaluta del 10%, così fa il franco CFA. Qualcuno chiede ai maliani se la cosa gli sembra conveniente? Non mi risulta.
Non lo sapevate, eh? E non lo sapeva neanche Franco. Il quale all'Imf faceva altre cose (forse cercava un lavoro alla GS), perché altrimenti saprebbe che nonostante i loro eroici sforzi, nemmeno i suoi ex-colleghi sono riusciti a smentire un dato, ovvero che la zona franco CFA (in particolare la CEMAC) ha sì avuto meno inflazione del resto dell'Africa subsahariana (la virtù alamanna dell'euro è arrivata fin là), ma anche e soprattutto meno crescita, come modestamente mi sono permesso di far notare loro quando mi hanno invitato (il solito narciso guastafeste: ma sono stati buoni con me, mi hanno lasciato ripartire...).
Del resto, al margine di quel workshop, chiedevo a una funzionaria delle Nazioni Unite, molto sub-sahariana e molto simpatica, con dottorato in economia negli Stati Uniti, proveniente dalla upper class di uno di quei tanti paesi: "ma dimmi un po', non lo capiscono che questa unione monetaria li danneggia? Cosa può tenere insieme paesi tanti diversi?" Risposta: "la corruzione". Una cosa che, come sapete, non ci riguarda (vi do il link in tedesco, tanto chi dovrebbe capirlo non lo capirà comunque, e chi può capire certe cose le sa già).
E allora?
E allora, steso un pietoso velo sull'ignoranza degli economisti senza virgolette, ignoranza frutto del resto del modello amerikano, quello che ti impone di specializzarti in una sola cosa, e quindi di ignorare tutto il resto (da cui l'ignoranza), tiriamo un paio di conclusioni.
La prima è che, con buona pace dello squallido razzismo dimostrato da alcuni, la moneta unica è parte del problema anche in Africa. La seconda è che almeno in Africa essa non è parte della soluzione, perché non mi sembra che stia evitando una simpatica guerra civile all'interno di uno dei paesi che la adottano, né che stia promuovendo misure di un qualche genere da parte dei suoi fratelli nel franco CFA, né tantomeno dei suoi fratelli nell'euro. Esaurito il suo ruolo predatorio, per cui tu il petrolio me lo vendi (o i sottomarini me li compri) al prezzo e al tasso di cambio che decido io, la moneta unica evidentemente non è né lì, né qui, uno strumento di condivisione e di progetto politico.
E quindi la frase di Angelina rimane quello che è: una sinistra, vacua minaccia, priva di fondamento storico e fattuale, che ci rinvia, a noi che non siamo amerikani e qualche libro possiamo leggerlo, alle parole di un'altra persona che non credeva nella specializzazione: "le minacce sol son arme dello imminacciato".
Scricchiola il ramo, eh, Angelina? E la tua economia (diciamo così) è bella pesante...
Purtroppo un altro bel blog e' caduto nel razzismo , lei insinua che gli africani sono cosi stupidi da finire in una moneta unica ,e lo fa anche con una figura che fa sembrare che l'euro e cfa abbiano corso comune.
RispondiEliminaLei non solo e' razzista ma anche complottista e tutto questo solo per le sue manie della razza pura.
Uscendo dalla commedia volevo ringraziare per gli argomenti che porta , molto utili specie quando mi ritrovo a controbbatere con un "pdino" o uno che legge regolarmente repubblica.
...aiuto! Reduce da un giro su CDC ti avevo quasi preso sul serio!
EliminaVolevo aggiungere: nessuno chiede ai maliani se rivalutare o svalutare la loro moneta convenga loro, come nessuno lo chiede ai gabonesi, ai guineani, ai senegalesi, ai congolesi, ai camerunesi... e via elencando! Ogni riferimento ad altre unioni monetarie che stanno alla Germania come la zona franco sta alla Francia è puramente casuale.
ottimo articolo come sempre
RispondiEliminaGrazie. Sto solo cercando di elaborare il lutto per la prematura scomparsa di Fabio Scacciavillani da questo blog. Sono sempre i migliori che se ne vanno. Dove non si sa. Sono ammesse congetture (ma cestinerò l'unica che mi sembra pertinente).
Eliminahttp://vocidallagermania.blogspot.it/2012/04/balcanizzazione-della-zona-euro.html
RispondiEliminadai che pian pianino ci si avvicina, si inizia sempre dalle piccole cose. che poi hanno un significato
enorme, ovvero che ci vedono come la peste.
Molto divertente la chiusa: "il principio delle regole uniformi"!
EliminaMa a baggianate simili può credere, con tutto il rispetto, un Guerzoni (che saluto e al quale devo una risposta). La callida e dolosa slealtà alamanna si era già abbondantemente palesata in autunno, quando gli investitori, sentiti gli scricchiolii, fuggivano verso i gilt inglesi, e la Bundesbank dovette intervenire in soccorso del Tesoro tedesco acquistando massicciamente i suoi titoli, come se anche da loro non vigesse il divorzio fra Tesoro e Banca centrale.
Poi c'è l'annosa questione, che non ho mai capito bene, della loro cassa depositi e prestiti, ma che mi sembra in linea con il principio che chi comanda fa le regole e non le rispetta...
Suvvia, non facciamoci prendere in giro...
quella questione era molto divertente, l'ennesima prova tra l'altro dell'idiozia del divorzio Tesoro-BC e di come lo si possa aggirare (avendone la possibilità) tranquillamente senza conseguenze catastrofiche. Difatti, in quel caso Jurgen Stark non ha rotto la minchia come è suo solito.
EliminaComunque la cosa assume via via contorni sempre più grotteschi ed è troppo difficile da spiegare ai più. Tremonti ci aveva provato, sbagliando le parole:
http://www.youtube.com/watch?v=wepXuMd7Y-4&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=Sm1azqC-Obg
certo, senza grande autorevolezza al tempo, visto che era ministro del mostro di Firenze.
Visto che sono per il ritorno al fiorino (il tornese se lo tiene quell'altro bello spirito), ti segnalo che quello era il mostro di Scandicci! Il mostro di Firenze c'est moi (come madame Bovary, del resto, soprattutto ora che abito a 200 metri da Gustave... e ancora non sono andato a trovarlo, perso come sono dietro ai fottuti paesi asiatici! Ma stasera andando in lavanderia una visitina gliela faccio: Ici nacquit Gustave Flaubert. Siste viator. La qualità totale...).
EliminaE povero Giulio...
tra le tante altre cose, non mi è chiaro questo: come può la Bundestang trattenere dei titoli di stato tedesco e poi rivenderli al mercato secondario? Di fatto il tesoro tedesco non riceve nessun finanziamento da questi titoli, non essendo sottoscritti ma solo trattenuti. Inoltre, essendo solo stati trattenuti ma non sottoscritti, devono comunque riceve la prima sottoscrizione dal mercato primario. Non mi sembra un modo per aggirare una legge, quanto un palese fregarsene e tirar dritto per la propria strada.
EliminaA questo punto (domanda da un milione di fiorini) perchè non lo fa anche la banca d'Italia?
Non si sente più parlare di Grecia. Sono ancora vivi?
Grazie per l'attenzione
scusate,volevo scrivere bundesbank.
Eliminacomplimenti Professore, ho scoperto da poco il Vostro blog, mi trovo molto in sintonia con ciò che scrive e scopro ogni volta cose nuove, pur essendo interessato ed appassionato di economia (che però non è ciò che ho studiato).
RispondiEliminaQuesta volta leggo con "stupore" delle valute africane agganciate all'euro, non lo sapevo, ma effettivamente dovevo aspettarmelo, così come in giro per il mondo ce ne sono N agganciate all'USD.
La questione si allaccia a mio avviso anche con le vicissitudini libiche, non è un mistero che Gheddafi si sia speso molto per una moneta africana e la creazione di un FMA, indipendente dal FMI. Per i curiosi basta cercare "gheddafi moneta africana" volendo, non sto ad intasare i commenti di link.
ancora complimenti per il blog. buona giornata
AND
Buon dio, ma cusa l'è 'sta CDC?
RispondiEliminaUn forum molto popolare, che un mio lettore ha argutamente definito "la fiera del fraintendimento". Attenzione: la colpa non è di chi lo gestisce: il lavoro che fanno è buono, infatti attirano molta meritata attenzione, ma, come dire, la Natura è matrigna, e quindi ogni tanto si trovano soggetti come la mia amica Dana74, quella che mi attacca quando le dico che i tedeschi fanno dumping sociale, ma poi va in sollucchero quando Tringali gli dice la stessa cosa (con la sola differenza di non presentare dati, il che ovviamente non è una critica a Tringali, il quale fa benissimo a rivolgersi con parole semplici ad anime semplici. Ma il mio problema è che io sono pagato per dire cose semplici a persone semplici. Quando lavoro gratis voglio liberarmi da questo tipo di obblighi!).
EliminaLo sai che ad andare troppo spesso in siti del genere si diventa ciechi? (mi assumo tutta la responsabilità di questo commento)
EliminaMa in effetti io qualche problema di vista comincio ad averlo, solo che credevo fossero i dati sul Vietnam. Starò più attento...
EliminaComunque la verità è che sono geloso marcio di Fabrizio, che sa come parlare al cuore (anzi, al quore) di Dana74, mentre io non ci sono riuscito. Ma come fa, qual è il suo segreto? Fattelo dire...
Dunque, un poco alla volta tutti i tasselli si incastrano. Gheddafi si era speso molto sulla questione monetaria africana e, guarda caso, proprio Sarkozy fu il primo a bombardare anticipando le stesse risoluzioni ONU e NATO. Una fretta sospetta. Tornando alla Merkel sembra che anche l'ultima profezia di Feldstein stia diventando sempre più concreta.
RispondiEliminahttp://goofynomics.blogspot.it/2011/12/euro-una-catastrofe-annunciata.html
Luciano
Non so cosa pensarne. Sicuramente un dato che qui in Francia tutti vedono è che l'eliminazione di Gheddafi (come quella di Saddam, per dire) ha contribuito a destabilizzare l'area. Prima ai tuareg ci pensava lui, ora sono loro a pensare a se stessi, a quanto mi pare di aver capito.
EliminaVero, però in passato i nemici della Francia erano diventati amici quando gli interessi economici nell'area lo richiedevano. Se poi si tratta di conquistare Tripoli gli amici tornano nemici, e i fondamentalisti islamici che oggi stiamo combattendo, nemici nostri e di Gheddafi, diventano amici. Poi come al solito gli apprendisti stregoni rimangono fregati dalle loro stesse macchinazioni: ed eccoci in Mali, formalmente per reprimere il movimento islamico Anṣār ad-Dīn (legato a "Al-Qa’ida nel Maghreb Islamico") e liberare il nord, in realtà per riportare il paese africano nella "normalità" post(?)-coloniale e tenersi buoni i ribelli Tuareg.
EliminaL'appoggio degli Usa (e quindi della Nato) è garantito per contrastare l'espansionismo della Cina, la cui area d'influenza in Africa è in costante espansione (e Prodi controlla per conto delle Nazioni Unite, suggerito dai cinesi di cui è consulente, che la Francia non rimanga più del necessario). Business as usual.
Su noi poveri coglioni abitanti di "democrazie evolute" piovono menzogne, su popoli di cui si parla solo quando crepano nello Stretto di Messina piovono bombe.
Ma siamo sicuri di al Qaeda? Un Sole non fa primavera (difatti c'è anche d'inverno). E poi qualcuno, forse non a torto, ha definito al Qaeda il franchising del terrorismo.
RispondiEliminaQuando andai in Mali nel 2001 i tuareg erano persone pacifiche e tranquille, che si facevano i fatti loro, e il paese era il non plus ultra dell'ospitalità. Ma non a caso qualcosa è cambiato DOPO quella data.
roberto
Al Qaeda c'è, e questo è il suo ufficio di rappresentanza
Eliminahttp://www.disclose.tv/action/viewvideo/81565/Al_Qaeda_Flag_Flies_Over_Benghazi__Libya_2011/
Certo, bisogna evitare pericolosi vuoti di potere!
EliminaTutto quello che sta accadendo si chiama "legge della giungla" ovvero "selezione biologica" ovvero "legge del più forte". Il Problema non è più per economisti (con o senza virgolette), è un Problema per "uomini non specializzati". Insomma uomini in via d' estinzione o già decrepiti (visto che non se ne allevano più). Evidentemente stiamo dentro un "gioco dell' oca" da qualche migliaio di anni e ogni tanto passiamo dal "Via" ... ma è un gioco (sistema) fatto da uomini ed essenzialmente per gli uomini. Siccome gli uomini sono (mediamente) quello che sono, il sistema che costruiscono è (mediamente) quello che è (cioè aggressivo e distruttivo ... ricordate: i primordiali onnivori uomini sono sempre più carnivori nell' evoluzione). Chi non legge Repubblica (et similia) non gioca. Ovvero non è del sistema. Quindi o si adegua e gioca o esce dal campo. Il gioco sta lì da un' eterità e cambiare le regole è un esercizio da titani. L' acqua all' insù non ci può andare (se non spendendo energia). E l' energia, la poca rimasta, serve adesso a sopravvivere. In Mali come in Occidente.
RispondiEliminaNon rimane che goderci la primavera. Fino a che ce lo consentiranno. Alla fine anche la primavera (e non scherzo) potrebbe far parte del "gioco" ... e a chi non gioca, niente primavera !
Forza Primavera!
EliminaHo appena trovato questo intervento di Boldrin da noisefromamerika.
Eliminahttp://noisefromamerika.org/articolo/governo-monti-ed-continuismo
Condivido il sensogenerale dell'intervento. Quello che pero' mi sembra strano e' continuare ad ascrivere a Craxi Ancreotti Forlani ed alla spesa statale di questi individui i problemi di oggi. Non e' che voglia scusare questa classe politica, e sicuramente in italia ci sono centri di interesse e potere che si cerca di mantenere (ma poi a cosa serviva il dibattito sul cebito pubblico in Ammerica quest'estate me lo dovrebbero spiegare), ma ad occhio e croce mi sembra di intuire che per Boldrin l'euro non sia fra i nostri problemi. Mi corregga se sbaglio.
Non entro nel merito tecnico dell'intervento, sul quale magari entreremo coi dati alla mano. Mi limito a farti osservare che questo è il tipico argomento a prova di piddino. Se gli dici che la colpa è di Craxi, lui subito annuisce compunto. Non è mica male come approccio, no? Molto meglio che spiegare l'equazione di accumulazione del rapporto debito/Pil.
Eliminahttp://www.scribd.com/doc/87677876/Denuncia-in-Procura-Del-2-Aprile-2012#fullscreen
Eliminaanche questa donna sembra pensarla in maniera identica al Dottor Vacuo. Però sta denuncia mi ha fatto ridere, perché è come quel tizio che voleva un risarcimento di una decina di miliardi di euro per un servizio de Le Iene. però ha le palle, come si suol dire.
Beh, c'era anche quel tizio che voleva essere risarcito per il mancato rispetto del "contratto con gli italiani"... non ho ancora capito perché ha perso la causa... :)
EliminaA proposito di giustizia, qualcuno ha capito esattamente qual è il reato se uno usa i soldi del rimborso elettorale come meglio crede?
Scusa, sì, ho trovato tutto. Perdona il ritardo. Comunque il discorso sulla democrazia prometto che lo facciamo. Anche perché io ti ho detto che sei bello, ma non ho detto che mi piaci (sempre).... ;)
RispondiEliminaMa non erano (anche) i tuareg che difendevano Gheddafi? E di Gheddafi tutto si può dire (e hanno detto), ma non che fosse al-qaedista (anzi, fu proprio lui ad appellare gli insorti in tal modo). C'è qualcosa che non torna in 'sta primavera.
RispondiEliminaroberto
Ma non è mica in contraddizione con quello che dico io (cioè: come al solito non dico nulla, riferisco quello che dicono altri, nella fattispecie alcuni colleghi francesi).
EliminaGheddafi aveva un'ottima relazione coi tuareg, che gli permetteva di tenerli sotto controllo, e una pessima relazione con Al Qaeda, che gli ha permesso di stare al posto suo piuttosto a lungo, prendendo posizione dopo l'11 settembre. Il problema sarebbe eventualmente di capire se e come i tuareg si siano alleati con i nemici del loro ex amico. Non so se la domanda è questa.
Io sono certo al 100% che a noi raccontano un mare di francesismi (Marco Basilisco chiama così le cazzate, sai, non voglio urtare il suo timpano delicato, anche se è molto carino quando arrossisce al mio turpiloquio come una verginella - sotto i baffi). Siamo disinformati. Quindi, come dire: la mia storia è coerente con le bugie che ci raccontano, e i tuoi dubbi sono più che legittimi!
Forse tre link chiariscono la situazione
Eliminahttp://www.asca.it/news-Mali__islamisti_di_Iyad_Ag_Ghaly_conquistano_Timbuctu__cacciati_i_Tuareg-1140869-BRK.html
http://en.wikipedia.org/wiki/National_Movement_for_the_Liberation_of_Azawad
http://en.wikipedia.org/wiki/Iyad_ag_Ghaly
Poi è ovvio che a qualsiasi governo fa molto comodo dire che il nemico è Al Qaeda. Ma non è esattamente così, almeno in questo caso.
Infatti la vicenda è di facile spiegazione. Ci sono più gruppi combattenti Tuareg. Questo è quello grosso
Eliminahttp://en.wikipedia.org/wiki/National_Movement_for_the_Liberation_of_Azawad
E come si vede non ha molto di islamista. Poi ci sono gli "scissionisti" di Ag Ghali, il quale per guadagnare consenso attorno alla sua figura se la tira da ultra-islamico. Fra i due gruppi non corre buon sangue. Ad esempio:
http://www.asca.it/news-Mali__islamisti_di_Iyad_Ag_Ghaly_conquistano_Timbuctu__cacciati_i_Tuareg-1140869-BRK.html
Giorno Prof !
RispondiEliminaE' proprio il caso di dire che lei le sa tutte ! ( è un complimento ovviamente )
Ed incredibile ma vero, per una volta devo concordare con Berlusca, soprattutto quando definì Angela una donna dal lato B importante e con la quale non avrebbe scambiato effusioni !
Questi crucchi sono proprio dei grandi "virtuosi", odiano il deficit ( sulla carta ) ma amano il surplus ( delle loro belle CA ).
Veramente siamo ormai alla totale Eurofollia !
La guerra ad Angela gli è scoppiata nella testa, però c'è da capirla la locomotiva Tedesca viaggia forte grazie all' Euro... Peccato che va contromano e vuole speronare i "fannulloni" della periferia !
Segnalo un grave errore, poco dopo il grafico scrive "non lo sapeva neanche franco" mentre credo intendesse fabio. Certo a forza di parlar di franchi è conprensibile
RispondiEliminaSì, me lo ha fatto notare anche rockapasso, ma non ho ritenuto di correggerlo, semplicemente perché, ri-parafrasando Shakespeare, un economista neoclassico, anche con un altro nome, direbbe le stesse lievi imprecisioni...
EliminaNon fa una grinza
EliminaEgregio prof,
RispondiEliminasta facendo un lavoro importantissimo con questo suo blog, portando a capirci più di qualcosa anche chi, come me, non ha mai studiato economia, ma da 11 anni pensa che lo stanno truffando;
nell'ultima puntata di ballarò ho sentito le "amenità" (tanto per non essere volgare) della kostoris (che ho scoperto essere ex moglie di "tale" t. padoa schioppa) e del compiacimento del lacchè-presentatore, senza che vi fosse nessun contraddittorio, più la sentivo e più mi arrabbiavo, sperando che qualcuno come lei potesse prendere la parola e dirgliene quattro, magari grafici alla mano.
Un caro saluto da un suo attento e assiduo lettore.
Roberto N.
Non sparlate dei miei ex colleghi!
EliminaMi pare che nella figura ci sia una forte correlazione tra le due serie (in pratica non si distingue il rosso dall’azzurro).
RispondiEliminaL’agganciamento all’Euro e il continuo sfruttamento dell’economia da parte dei paesi occidentali, immagino abbia portato a situazioni deficitarie nelle bilance dei pagamenti. Isn’t it? Ho trovato questi dati interessanti sul continente.
http://www.africaneconomicoutlook.org/en/data-statistics/table-6-balance-of-payments-indicators-2008-2011/
Dover ho sbagliato? La correlazione è 1.000000, caro Marco, perché il franco CFA è l'euro, a meno di un fattore di scala (che nella correlazione ovviamente scompare). Mi sembrava che fosse chiaro, ma forse meglio ripeterlo: la zona euro comprende de facto un pezzo (enorme) di Africa pieno di risorse naturali (in mano per lo più francese). E certo, come dici tu, si tratta di una situazione difficilmente sostenibile per molte di queste nazioni (praticamente tutte tranne quelle che esportano petrolio).
EliminaAggiungo: la sostenibilità è più apparente che reale, perché se togli il settore petrolifero (i cui profitti vanno in parte all'estero e in minima parte in mazzette all'oligarchia locale) tutte queste nazioni sono in serie difficoltà. Del resto, un modello economico basato solo sull'esportazione di prodotti del primario (legno, minerali, petrolio) non ti porta molto lontano, perché non pone le premesse per creare valore aggiunto "in situ". Ma queste cose le sapete meglio di me!
EliminaDel resto, anche "euro" sta per "marco". Una merda, anche con un altro nome, avrebbe lo stesso profumo... o era una rosa?
RispondiElimina...
Grazie. Sto solo cercando di elaborare il lutto per la prematura scomparsa di Fabio Scacciavillani da questo blog. Sono sempre i migliori che se ne vanno. Dove non si sa. Sono ammesse congetture (ma cestinerò l'unica che mi sembra pertinente).
....
Ma il mio problema è che io sono pagato per dire cose semplici a persone semplici. Quando lavoro gratis voglio liberarmi da questo tipo di obblighi!).
...
Prof, ma ha mai pensato di andare a Zelig? O forse sono di palato troppo fine? Per i piddini però sarebbe un fin troppo indigesto, credo....
PS: prof, chi è Marco Basilisco? No perché quello dei francesismi sono io (e di cognome non faccio Basilisco, ma Marco di nome si). Cmq è perdonato, a prescindere.
Buon rientro (vedo che le gite fuori porta le fanno bene...).
Saluti by Marco mi (il cinese :-)
Hai citato tre tragedie con notevoli risvolti comici: (1) l'euro; (2) la professione economica; (3) l'università italiana. Io mi ci sono trovato per caso, il pubblico di Zelig per sua fortuna no, quindi non credo potrebbe apprezzare. Marco Basilisco è uno dei tanti marziani che con la maschera di Nonna Papera sul volto assalteranno il palazzo d'inverno dopo che i keynesiani l'avranno espugnato (insomma, qualcosa di molto simile ai piddini che dopo verranno a dirci che loro lo avevano detto). Ma io gli voglio bene lo stesso, perché è spiritoso. Questa cosa del francesismo era in una sua lettera che fa parte di una nostra annosa querelle. Non volevo violare il tuo diritto d'autore!
EliminaIo insisto con noisefromAmerica:
RispondiEliminahttp://noisefromamerika.org/articolo/come-cattive-idee-peggiorano-crisi-debito-europeo
Questo signore dice tutto l'opposto di quello che lei dice nel suo blog. Pero' un grafichino anche loro potrebbero fare lo sforzo di metterlo e spiegarlo per supportare le loro idee.
Un passaggio tratto dall'articolo dice:
"L’errore fatale dell'euro non è stato di unire zone con diversi livelli e tipi di sviluppo sotto un’unica valuta. Dopo tutto, il Mississippi e Manhattan (e Milano e Palermo) utilizzano gli stessi soldi"...eh ma infatti sono anni che Bossi si lamenta di Roma Ladrona
Ora sta a voi del settore dibattere con i dati alla mano se questo e' stato un errore fatale o meno, pero' vorrei dire che io Milano e Palermo come esempio non le avrei usate, e nemmeno Mississipi e Manhattan. A meno che il signore non abbia voluto dire che ci sono quelle famose differenze strutturali che non dipendono dalla moneta unica. Allora mettiamola cosi': di sicuro la moneta unica non ha creato le differenze fra italia e Germania (o Milano e Palermo, e Manhattan e Mississipi), pero' come gia' evidenziato in questo blog non le ha nemmeno risolte come ci avevano promesso. Ma allora che le si fanno a fare 'ste monete uniche se la storia pare insegni che non risolvano problemi preesistenti? Non dubito che l'autore abbia le sue ragioni scientifiche per dire una cosa del genere, pero' scritta cosi secondo me non ha molta logica, anzi per come' scritta penso difenda la tesi opposta.
Comunque, Anche il famoso comico testa di cane non e' d'accordo con l'articolo, e lo criitica a ballaro' esponendo la teoria delle aree valutarie ottimali:
http://www.youtube.com/watch?v=A4tsJVQ7KSk
Caro Aleardo,
Eliminama tu ci sei o ci fai? Aspetta: faccio un'analisi un minimo più raffinata. I casi sono i seguenti:
1) ci sei, cioè non hai o ritieni di non avere gli strumenti culturali per distinguere fra due ragionamenti e soprattutto fra due metodi di ragionamento, uno totalmente apodittico e ideologico (fino al punto di essere, come noti, contraddittorio) e uno basato su dati. In questo caso cosa vuoi da me? Io non faccio trapianti del cervello!
2) ci fai, cioè hai o ritieni di avere questi strumenti, ma vivi in un mondo ideale nel quale le istanze politiche sono aperte e disposte ad accogliere in modo franco e leale le conclusioni delle istanze tecniche, per cui pensi che sia possibile e utile dibattere dati alla mano! Ma in questo caso sei tu a essere contraddittorio! Non ti sei accorto che certi interlocutori non citano MAI un dato e scompaiono appena glieli mostri?
3) né la prima, né la seconda, ma sei solo un simpatico buontempone che vuol vedere scorrere il sangue! E siete tantissimi! Ma vedete, vi spiego perché il sangue non scorre: se ne è accorto perfino Erick, il mio intellettuale di gauche preferito: gli interlocutori senza dati (e senza capacità letterarie) non attaccano, perché sanno benissimo che sarebbe controproducente per loro. Il risultato del loro citare Goofynomics con scherno è stato un incremento vertiginoso dei contatti. E questo lo capiscono, perché forse non saranno tutti molto intelligenti e molto facondi, ma sono tutti molti furbi.
E quindi, mio caro, tu insisti pure, ma io qui faccio un discorso serio, non ho molto tempo per le "lievi imprecisioni" e quindi le cestinerò rigorosamente. Se cestino regolarmente Qui, Quo e Qua col loro disco rotto "moneta sovrana, moneta sovrana, moneta sovrana", devo anche cestinare l'altro disco rotto "debito sovrano, debito sovrano, debito sovrano", che tra l'altro è anche più cacofonico.
Mi sembra equo, no?
Cosa vengono fatte a fare le monete uniche lo ho ricordato molto chiaramente qui. La spiegazione mi sembra molto chiara. Frenkel e Rapetti lo hanno spiegato qui.
Poi, se vuoi un'altra spiegazione, e non ti convince nFA, puoi sempre andare qui.
Non essendo del ramo cercavo di leggere anche economisti con tesi opposte alle sue.
EliminaNon mi aspettavo l'assoluta mancanza di scientificita'. Pensavo che per lo meno degli econmisti potessero argmentare diversamente da Repubblica o il Corriere...i risultati dimostrano il contrario. Capisco che lei ha letto tanto e ripetuto tante cose sul suo blog, e dopo un po si annoia a sentirle, ma per me sono concetti nuovi, e cercavo di vedere se li avevo assimilati (per lo meno nelle linee generali), e se soprattutto avevo colto bene le discrepanze logiche di certi ragionamenti alla luce di quello che aveva spiegato lei su monete uniche e aree valutarie ottimali. Mi sinceravo del fatto che i miei ragionamenti no fossero affrettati e superficiali. In breve chiedevo conferma.
E poi siccome non sono economista e non conosco la letteratura, e non ho neanche il tempo di consultarla piu di tanto, non so se tali Boldrin e Cochrane siano economisti che si possano definire tali o venditori di parole. Ho pensato: magari sul blog scrivono in un modo, ma sugli articoli scientifici in un altro. Ma dalla sua risposta mi sembra chiaro che articoli scientifici per i concetti riportati in nFA non ce ne siano, per cui ora che il concetto mi e piu che chiaro non le riportero' altre lievi imprecisioni.
Carissimo, capisco meglio il senso del tuo intervento. Non fai parte di quelli che vogliono veder scorrere il sangue. Allora però dovremmo ragionare su cosa intendiamo per "scientificità". Ci sono fior di articoli scientifici che supportano alcuni concetti pubblicati in altri post. Sono dei bellissimi lavori dove si comincia con l'ipotizzare che l'agente rappresentativo abbia una funzione di utilità di forma nota, attese razionali o previsione perfetta, orizzonte temporale infinito, produca, si nutra e scambi un unico bene, ecc. ecc. e alla fine so trova nelle conclusioni quello che si è messo nelle premesse (come accade quando si fa matematica).
EliminaPer motivi che non ti sfuggiranno, e che sono quelli che Keynes spiega nel par. 3 secondo capoverso del cap. 3 della Teoria generale, questa roba viene ritenuta scienza (da tutti tranne che dai matematici, che ci si fanno grasse risate sopra).
Ora, il punto è questo: come stai messo a hamiltoniani o a equazioni di Bellmann? Perché se stai messo bene, allego copiosa bibliografia nella quale con due o tre equazioni differenziali ti dimostreranno che nostro Signore è morto di aviaria. Altrimenti, se hai di meglio da fare (come credo tu abbia), fallo. La risposta è dentro di te, ed è giusta!
Guardi ad Hamiltoniane sto messo malissimo, quindi lasciamo stare.
EliminaPer scientificita' intendevo per lo meno sforzarsi di mostrare dati, che potrebbero essere raccolti male, che potrebbero essere interpretati male e quindi portare a conclusioni errate, ma per lo meno invitano a leggere piu attentamente e ponderare, c'e qualcosa su cui ragionare, un punto di partenza per capire come e su cosa informarsi, e capire che in politica ed economia (secondo me) il bianco e nero non esistono e non dovrebbero esistere per il semplice fatto che sono strumenti al diretto servizio della societa', o meglio delle societa', molto piu diretto della scienza di cui io mi occupo (Biochimica). Cioe se ai tedeschi sta bene la deflazione che se la tengano, ma perche' l'euro deve diventare al scusa per imporla a me Italiano (domanda retorica)? E l'ho capito che vogliono evitare questo processo che mi sembra legittimo, democratico, e basato sulla storia, che dice che dove si e cercato di unificare popoli diversi con la forza (delle armi e o delle banche), si e' fatto un casino, per altro col risultato che il Sud ne usiva sempre come il grande fannullone peso per il Nord. Capisco che la Repubblica sia un giornale da quatro soldi e nasconda tutto cio', ma da due scienziati economici non lo accetto.
Quindi io vedo due opzioni per spiegare quegli interventi:
1) A pensar male si potrebbe dire che facessero un gioco sporco al pari dei giornali che sotengono quelle tesi, con l'aggravante di sfruttare la loro posizioni di esperti del settore per indurre il lettore a pensare:" ah ma allora ste cose devono essere vere, perche loro sono economisti". Ma poi a che scopo? Salvare tesi a cui il loro nome e associato e mantenere il prestigio, e la loro scuola di pensiero?
2) A pensar bene si potrebbe dire che siano in buona fede, ma visto come vanno le cose non l'hanno azzeccata proprio, ma questo lo ha gia' detto lei nel suo post sulle previsioni di grandi economisti riguardo all'euro. Non e' una questione del'importanza dell'econmista che dice la cosa, ma di come la situazione evolve, e la situazione dimostra che l'euro e un fallimento. O meglio, diamo ragione a Cochrane, e diciamo che una moneta non puo essere colpevole di nulla. Pero' ricordiamogli che una gestione strumentalizzata a un fine diverso da quello di aiutare i cittadini, quella si che puo' e deve essere colpevolizzata. E' l'unico modo di eliminare quella gestione e' eliminare la moneta unica. Si potrebbe obiettare ma perche non cambiare la gestione, ed io dico che questa obiezione mi fa ridere perche a malapena si riescono e tenere insieme i condomini, figuriamoci l'Europa.
Mi puoi girare (o rigirare) il link all'intervento di Cochrane? Me lo sono perso e mi interessa.
EliminaEccolo:
Eliminahttp://noisefromamerika.org/articolo/come-cattive-idee-peggiorano-crisi-debito-europeo
http://noisefromamerika.org/articolo/come-cattive-idee-peggiorano-crisi-debito-europeo
Eliminadev'essere questo.
Semplicemente perché una moneta unica senza condivisione del debito e della politica fiscale pareggia le differenze tra stati via svalutazione interna, ovvero impoverimento dei paesi "deboli". La cosa è naturalmente voluta dalla Germania che impedendo i trasferimenti di ricchezza tra paesi -vedi il non volere diminuire il loro surplus commerciale - realizza il suo obiettivo di eliminare l'unico sui vero concorrente in Europa: l'italia.
EliminaNel (vano) tentativo di sistematizzare le informazioni che ci concede così gentilmente, le segnalo questo articolo.
RispondiEliminaQED?
Altrimenti possiamo sempre accontentarci di spiegazioni come queste (che hanno almeno il pregio di essere simpatiche).
Cordiali saluti come sempre.
Schneider (detto l'impresario)
Molto semplice: il risparmio è reddito meno consumo. Se guadagni di meno, o consumi di meno (ma sotto un certo limite muori), o risparmi di meno, e in Italia sta succedendo questo. Ma non è mica una cosa nuova! Mi sembra di avervi già detto che è iniziata con l'euro. Ed è proprio perché possiamo risparmiare di meno che abbiamo bisogno di risparmio estero per finanziare il Tesoro e le imprese. Chiaro?
EliminaNon ho postato l'articolo per segnalarle una cosa imprevista o che non mi riesco a spiegare ma, magna cum humilitas, per farle presente una delle tante lettere rubate .
EliminaAd ogni modo modo, sappia che forse (forse) ho compreso anche l'equazione più importante nelle sue tre varianti, ergo la definizione di risparmio dovrebbe essermi chiara (anche se la sottrazione è sempre stata la mia bestia nera).
Il problema professore non sono i singoli elementi di ciò che spiega - e lei lo spiega in modo eccellente se (forse) ho capito qualcosa persino io - quanto riuscire a farsi un quadro complessivo, da cui domande che a lei paiono evidentemente incomprensibili/piddine/etc. Mi pare che a volte la sua frustrazione (più o meno) legittima per certi commenti/domande derivi da questo problema.
Questo gioco lo ha cominciato lei, io provo a seguirla e spero non smetta (o faccia come me con le sigarette)
In conclusione: come dovrebbe ben sapere professore, è proprio quando si comincia a capire che le domande si fanno improvvisamente numerose e assillanti, di qui l'osservazione di cui sopra.
Tutto qui, grazie comunque per la risposta. Vedremo se dovrò concludere come Ludwig... (no, non Beethoven)
Alla prossima (e si ricordi che le devo ancora un colpo basso)
Schneider (l'ermetico)
Sì, carissimo, però scusa: non capisco proprio qual è, nel fenomeno che mi segnali, l'elemento che non entra nel "quadro complessivo"... Sono sicuro che se me lo spieghi posso avvicinarmi a capirlo! Perché mai una cosa che ci ha impoverito (l'euro) dovrebbe farci risparmiare di più? La contraddizione evidentemente non può essere lì, e tu ne sei ben consapevole. E allora?
Eliminama naturalmente la colpa è sempre di chi si indebita, daltronde chi gliel'ha fatto fare?
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/politica/2012/02/13/news/leggenda_bamboccioni_diamanti-29782504/
http://www.idealista.it/news/archivio/2011/09/21/032712-mutui-giovani-precari-ecco-quali-banche-rivolgersi
saluti
anzi, quasi quasi il prossimo impianto elettrico lo progetto tutto con i fili scoperti, e se qualcuno ci resta attaccato, e beh! E' perchè non conosce l'elettrotecnica e non è stato attento
RispondiEliminaOk, lo scambio ha preso una piega beckettiana e me ne scuso. Non sto affermando in alcun modo che la sua ricostruzione non quadri, anzi. In altre parole non le ho fatto alcuna domanda, né osservazioni circa elementi che non rientrerebbero nel quadro complessivo.
RispondiEliminaPer quel che mi concerne l'articolo del CdS (che non sta per credit default swap, o no?) conferma quanto lei sostiene con dovizia di dati, stile brillante e indubbie doti argomentative, il tutto accompagnato da un'accurata scelta di sonorità che concedono pace all'animo umano frustrato dagli eventi recenti (e non la sto trattando come Eutifrone, sia ben chiaro).
Non le ho posto alcuna domanda dicevo, non perché non ne abbia (ne ho molte), tuttavia prima di esprimere le mie domande (e le due perplessità che ho) vorrei essere sicuro di aver compreso realmente la sua tesi e tutte le relative implicazioni.
Si ricordi che noi (quelli della materia ancora più inutile dell'economia) si arriva sempre in ritardo (ammesso e non concesso sia possibile)
Nel mentre, ogni tanto vengo a trovare lei e gli altri "amici delle idee", tutto qui. Spero di esser riuscito a chiarirmi e a evitare ulteriori fraintedimenti (ma non ci conto).
Cordiali saluti e buon lavoro.
Schneider
Ma il carattere joneschiano, più che beckettiano, deriva dal fatto che nel tuo argomentare è implicita una domanda, che tu la ponga o meno: la domanda di "essere sicuro di aver compreso" (domanda assolutamente consona al tuo campo di indagine). Ora, a questa domanda io vorrei rispondere, vorrei cioè poterti aiutare a capire se hai compreso, ma siccome non mi dici né cosa hai compreso, né cosa non hai compreso (né come hai fatto a comprendere di non averlo compreso), vedi bene che io non posso fare altro che ringraziarti per il contributo, e macerarmi nella frustrazione di non poter aiutare chi per primo non si aiuta da solo!
EliminaComunque, per ora ho fatto solo due tentativi di dare una visione organica del problema: questo e questo. Per capire se hai capito (o se io ho capito) dovresti (ri)cominciare da lì. Molti altri interventi, in effetti hai ragione, sono frammentari. Se mi aumentate lo stipendio prometto di essere più organico. Altrimenti continuerò a divertirmi, anche a rischio di farlo da solo!
EliminaEspliciterò, non tema.
EliminaPs: come si può comprendere di non aver compreso? Semplice. Come spesso capita, una volta afferrato (apparentemente) un concetto, si devono affrontare necessariamente problemi inerenti ma non espressamente affrontati nella spiegazione. Quando, nel fare ciò, si annaspa formulando tra sé e sé domande improbabili e risposte "dadaiste", ecco che non si è compreso.
Pensi al sudore freddo dei suoi poveri studenti (possibilmente senza goderne) quando chiede loro: "Senta, quindi lei intende dire..."... E l'epilogo è noto...
A presto.
Schneider (quello del: "ancora imparo", sperem)
Il sudore freddo spesso ha un cattivo odore. Da godere c'è poco. Non sono sadico, mi dipingono così. Pensa: per superare il mio esame "è necessario studiare", dice scandalizzato il mio studente. Magari lo scandalo potrebbe essere quello implicito nella sua affermazione...
Elimina"Bagnai si aggira per i banchi come un ape in cerca del miele."
Eliminaoh, va anche detto che i tuoi studenti hanno un'evidente incomprensione della funzione delle api.
Professore, ma lei fa controspionaggio!
EliminaComunque hanno ragione gli studenti: "Bagnai è molto gentile e cortese (almeno il suo alter - ego virtuale lo è!)" ... basta non parlargli di debitopubblico svalutazionecompetitiva e sovranitàmonetaria... :)
Non so se ha visto questa notiziola: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-04/soluzione-crisi-greca-proposta-150744.shtml?uuid=AbmPMrIF
Strano il nostro mondo: se un professore propone l'uscita dall'euro si becca del nazionalista (dal manifesto!) e di lui si dice che propone di "cavarsela con la svalutazione", se la stessa cosa la dice un bambino si prende un premio (da Giavazzi!) e la sua foto fa il giro del mondo.
Che poi il bambino è stato evidentemente manipolato: ha proposto di dare un pezzo di pizza anche ai creditori della Grecia.
Cordiali saluti.
Giorgio
Ho provato a mandarle una mail (ormai ho imparato anche questo grazie a lei)per non intasare il blog ma credo che la sua casella di posta abbia qualche problema.
EliminaIntanto buone vacanze, parto per l'arcadia.
Schneider
E va anche aggiunto che spesso in quelle circostanze più che un imenottero mi sento un dittero.
Eliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/4/5/GEOFINANZA-I-conti-che-avvicinano-Francia-e-Germania-alla-Grecia/4/264748/
RispondiEliminaDebiti veri.....l'unico errore dell'articolo è che riporta una percentuale di disoccupazione in Germania del 5,7% (in realtà è il 6,7%). Sottolinea giustamente che i 7 milioni di minijobs somigliano più a sussidiati che a veri lavoratori (teniamo presente che circa la metà sta sui 200 euro...., meno di un mendicante).
Be', oggi al Tg di France2 un redattore economico ha candidamente ammesso che in effetti dopo alla Spagna potrebbe toccare all'Italia o alla Francia...
EliminaDomanda ingenua. Ma l'indice di Borsa con cui ogni Tg che si rispetti da non pò di mesi apre qualsiasi edizione, è un valido indicatore per comprendere come procede l'economia di uno Stato?
RispondiEliminaNo, perchè c'era un tempo in cui i telegiornali con questo indice ci chiudevano il Tg (ricordo il mitico Everardo Dalla Noce).
Come mai st'indice invece d'essere in calce, mo sta in epifrafe?
Volevi dire in epitaffio?
Eliminavolevo dire epigrafe. Ma epitaffio è certamente più azzeccato. Quando un valente Catullo ci regalerà un Epicedio dell'Indice?
EliminaAlessandro caro, non sarebbero necessari trasferimenti in senso stretto (come risultato di un'integrazione fiscale che è tutta da costruire), basterebbe anche, mantenendo un sistema fiscale "disintegrato", un minimo di coordinamento, ovvero che chi è in surplus faccia politiche espansive (in modo da aiutare chi è in deficit).
RispondiEliminaIl problema non è che queste politiche non hanno fatto miracoli da noi. Il problema è che la Germania non ha la volontà politica di implementarle, perché (mi ri-ri-ri-ri-ri-ripeto) una classe politica che ha costruito la sua fortuna (come la lega di Bossi) dicendo che la colpa è dei porci del Sud non può in nessun modo aderire a un progetto che preveda trasferimenti dal Nord al Sud o coordinamento fra Nord e Sud.
In questi giorni sto studiando la crescita potenziale dei paesi dell'Eurozona. Abbiamo già visto che la crescita della Germania non è folgorante. Dal mio studio risulta che nel lungo periodo la Germania ha avuto circa un punto di crescita in meno di quello che sarebbe stato compatibile con l'equilibrio della sua bilancia dei pagamenti. La Germania frena la propria crescita per essere in surplus. Potrebbe crescere di più,aiutare noi, ed essere in pareggio.
Ma la sua classe politica NON VUOLE E NON PUO' FARLO, NON VUOLE E NON PUO' FARLO, NON VUOLE E NON PUO' FARLO.
Ri-ri-ri-ri-ripeto: non vuole perché non si vuole suicidare politicamente, non può perché se anche ci provasse, il partito opposto (qualunque fosse) le farebbe lo sgambetto (vedi alla voce suicidio politico).
Questo è il problema di essere guidati da una leadership europea leghista: il problema è che è così ottusa da condurre necessariamente tutti in un vicolo cieco.
Non c'è altro da capire, la nostra strada è tracciata ed è questa. Oppure ne scegliamo un'altra!
Ma io sono d'accordo con te... fino a un certo punto! Perché la fabbrichetta ha cominciato a scricchiolare almeno da novembre (e lo abbiamo puntualmente riportato nel post), ma gli scricchiolii sono serviti solo ad alimentare fervori nazionalistici al limite del nazionalsocialismo al Nord, ma certo non ha far ravvedere i politici, che, lì come qui, vivono all'insegna dell' "io speriamo che me la cavo". Quindi non pensare, improvvisamente, che certi processi siano dominati da una razionalità compiuta. Secondo me sono dominati da mille tattiche scoordinate, una delle quali è la tattica elettoralistica della Merkel, che facilmente possono sfuggire di mano. Chi vorrebbe questo? (una foto scelta a caso, sono un sentimentale) Nessuno lo vorrebbe! Però c'è stato (e quindi, stai tranquillo, può succedere di nuovo). Perché non c'è bisogno di volere la cosa sbagliata: basta non volere quella giusta! ;)
RispondiEliminaCaro professore,
RispondiElimina"La Germania frena la propria crescita per essere in surplus."
Mi ricollego a questa frase per proporle un dubbio o meglio una considerazione che avrei voluto già proporle.
Una politica monetaria restrittiva come quella adottata per portare l'Italia prima nello SME e poi nell'euro, l'euro stesso per i motivi di cui ci ha ampiamente parlato, hanno avuto effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo del nostro paese.
Eppure questa politica è un dogma per le elite che ci governano.
Supponendo che non siano folli o stupide, la razionalità deve risiedere negli effetti "redistributivi": la Germania non cresce come potrebbe ma cresce più degli altri paesi, l'Italia non cresce come potrebbe (in realtà ora come ora decresce infelicemente) ma al suo interno i più ricchi si arricchiscono più (o si impoveriscono meno) dei più poveri.
Probabilmente non dico nulla di nuovo (se non sbaglio questo è il tema di un libro di Veblen: La teoria della classe agiata) ma mi sembra un punto di vista interessante: quello che è davvero insopportabile nelle politiche "keynesiane" è che riducono in generale le distanze sociali e in particolare il potere derivante dal possesso del denaro ("il potere di comandare lavoro" l'ha chiamato qualcuno ma anche "il potere di comandare" mi sembra sufficiente).
L'euro in questo senso è un capolavoro: ci ha riportati al golden standard in un'epoca di fiat money (questa frase può ignorarla :) golden standard per gli Stati e i popoli (anche dell'Africa CFA), fiat money per gli intermediari finanziari.
Cordiali saluti.
Giorgio
Anch'io sono sentimentale ma preferisco questa:
RispondiEliminahttp://drug-against-war.blogspot.it/2010/10/red-flag-over-reichstag-berlin.html
Un uomo di 77 anni si è suicidato a Atene, http://rt.com/news/greece-suicide-218/ e ha lasciato questo testamento:
"The Tsolakoglou government has annihilated all traces for my survival, which was based on a very dignified pension that I alone paid for 35 years with no help from the state. And since my advanced age does not allow me a way of dynamically reacting (although if a fellow Greek were to grab a Kalashnikov, I would be right behind him), I see no other solution than this dignified end to my life, so I don’t find myself fishing through garbage cans for my sustenance. I believe that young people with no future, will one day take up arms and hang the traitors of this country at Syntagma Square, just like the Italians did to Mussolini in 1945".
Ci stiamo avvicinando al punto in cui al di là della razionalità sarà la necessità a imporre una soluzione?
Cordiali saluti.
Giorgio
Per fortuna, grazie a "La Repubblica", sappiamo che in Germania, "sulla scena politica, non agiscono forze populiste e nazionaliste". [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/01/31/non-date-la-colpa-ai-tedeschi-cattivi.html]. Ormai sono talmente spudorati che spacciano apertamente la loro partigianeria ideologica di matrice leghista (paesi che non si sono riformati, debito sovrano, etc) con il buon senso, cercando così di accattivarsi il consenso di chi è infarcito di un vago e astratto europeismo.
RispondiEliminaAlessio
Sulla spudoratezza alemanna ricevo da Sergio Cesaratto questo commento. Comprate un po' di uova marce, vi aspetto al mio convegno...
EliminaNon averi mai pensato che l'entusiasmo provato quando cadde il muro di Berlino potesse diventare paura.
RispondiEliminaQuello è un popolo pericoloso per un mix di difetti e virtù dal devastante potenziale esplosivo e per un senso di rivalsa celato, ma mai scomparso, che sta tornado a emergere. Sono i discendenti di quei barbari che hanno distrutto la cultura greca e romana perchè non sono stati in grado di capirla. Sono i nipoti di coloro che hanno provocato due guerre mondiali.
Non sono razzista, ma mi sto rendendo conto che non ho niente in comune con i tedeschi (e neanche con quei finladesi che pretendevano il Partenone: sia ben chiaro che se anche ne diventassero proprietari, non gli apparterrà mai).
E da un bel pezzo non provo alcuna simpatia neppure per quegli altri sedicenti esportatori di democrazia che fanno missioni di pace dagli effetti simili a quello della foto da lei segnalata. Quelli che sostengono o combattono dittatori sanguinari a seconda dei loro interesse. Guerrafondai a casa d'altri.
Ma torniamo in Europa.
In un altro post, lei ha scritto che avrebbe votato a favore della gremanizzazione dell'Italia: biondi, belli, efficienti, che cenano puntuali alle 18.30. Spero che scherzasse.
Non li trovo affatto belli (se non in giovanissima età), nè simpatici, nè intelligenti. E inizierò a cenare alle 18.30 soltanto quando me lo imporranno al ricovero. Per ora mangio quando ho fame e mi attardo intorno alla tavola chiacchierando con le persone care. E se al mattino sono un po' rimba, chi se ne frega (magari gli altri sono più storditi di me e neanche se ne accorgono).
Io non voglio germanizzarmi neanche un pochino, non invidio alcuna delle loro "virtù" perchè non sono vere virtù in quanto guardano più al profitto che al valore dell'uomo. Spero che non mi sia mai imposto di germanizzarmi, ne morirei.
Sono fiera di essere italiana (nonostante i politici che abbiamo) e mediterranea terrona d'Europa: ho dentro qualcosa che loro non potranno mai capire.
Mi auguro solo che la situazione non sfugga di mano a quei testoni privi di fantasia e immaginazione, che non sanno prefigurarsi le conseguenze dei danni che stanno facendo.
Ostinati e ottusi, efficienti e tenaci, convinti di essere stati mandati sulla terra per punire gli sporchi maiali, mi terrorizzano: non ho alcuna fiducia nella loro capacità di scegliere la cosa giusta. La tragedia è che ci stanno imponendo le loro decisioni, oltre a quello schifo di euro.
paoletta
Cara paoletta,
Eliminadevo deluderti.
"Germanico era in certe manìe d’ordine e di silenzio, e nell’odio della carta unta, dei gusci d’ovo, e dell’indugiare sulla porta coi convenevoli. In certo rovello interno a voler risalire il deflusso delle significazioni e delle cause, in certo disdegno della superficie-vernice, in certa lentezza e opacità del giudizio, che in lui appariva essere inalazione prima che sternuto, e torbida e tarda sintesi, e non mai lampo-raggio color oro-pappagallo."
O, aggiungo io, color arancione becco-di-papero. Ecco, questo sono io (il più lurido dei pronomi) per la gioia degli intenditori (Alex). E ora vado a insaccare bismuto... no, anzi: elasticità reddito delle esportazioni vietnamite.
Per il resto, sono d'accordo con te: fa parte dell'esser germanici il desiderare ordine e silenzio. L'arroganza dei vincitori ci prospetta un futuro piuttosto disordinato e rumoroso.
Ahem... gold standard... :)
RispondiEliminaMa carissimo professore, secondo me la citazione non le calza affatto.
RispondiEliminaSpero che sia preciso e diligente solo sul lavoro (ci pagano per farlo, certo che dobbiamo esserlo), perché la mania dell'ordine e della perfezione nella vita causano spesso infelicità allontandoci da una sana spontaneità e libertà di espressione.
Insomma è una questione di misura: anche le virtù in dose eccessiva diventano difetti (e a volte anche pericolosi). Si rassicuri, non basta essere amanti dell'ordine e mangiare alle 18.30 per essere tedesco. Mi auguro che almeno nel suo piatto ci sia qualche ottimo manicaretto italiano accompagnato da un buon vino (ma dico un popolo con questa cultura-tradizione e questo gusto-piacere eno-gastronomico potrà mica essere stupido?)
Quanto al resto, non faccia il modesto, la seguo ed è uno dei rari e più luminosi raggi di sole nel panorama economico-informativo-divulgativo italiano.
Ed è anche molto generoso perché regala a tutti il suo sapere, la fatica dei suoi studi, la sua capacità di arrivare alle conclusioni giuste e di spiegare a noi che da soli ci perderremmo in questo mare di disinformazione.
Inoltre, l'ironia (e l'auto-ironia) che accompagna i suoi scritti cozza proprio con quei 2 o 3 economisti tedeschi che ho visto in tv: probabilmente condividete lo stesso amore per il rigore metodologico e la verifica delle fonti, ma non di sicuro la "lentezza e opacità di giudizio" nè la stessa noiosa pedanteria. Infatti loro arrivano alle conclusioni sbagliate.
Non mi pare neppure che lei sia convinto di appartenere ad una razza eletta e investito da dio della punizione dei maiali (e quanta soddisfazione provano ad assolvere la loro missione, quei miserelli).
Quanto al "rovello interno", perchè non chiamarlo semplicemente curiosità? Non sono sicura dell'etimologia, ma a naso direi che deriva da cura: il curioso è colui che si prende cura di qualcosa, come lei. E' latino (credo).
Comunque, guardi che i germani non sono poi tanto ligi e disciplinati all'estero. Li ho visti come svaccano in vacanza qui. Poi sul traghetto x la Sardegna trovai i bagni invasi da turiste tedesche che si lavavano "a pezzi" come fosse normale lavare i piedi nel lavabo, a sinistra di una che si insapona le ascelle e a destra di un'altra che si lava i denti (e le altre in fila ordinata dietro che aspettano il turno). A parte un manifesto "disdegno della superficie-vernice" o decoro che dir si voglia, pure spilorce che andarsi a lavare anche solo in campeggio costa! (mica vengono qui per lasciare i loro soldi noi, eh).
Infine, ha mai sentito parlare di german-lover? Ma chi se li fila quelli? Guardi le consiglio proprio di redimersi. Le dispiace così tanto essere italiano? Non è che poi le viene una crisi d'identità e smette di scrivere delle cose così intelligenti?
So che Gadda è un'altra cosa (era lui vero? non l'ho mai letto, però ci scommetto) ma spero di averla convinta almeno un pochino a considerarsi un terrone con alcune caratteristiche leggermente anomale, piuttosto che un teutone con il cognome sbagliato (tanto anche se cerca di spacciarsi per uno di loro, lassù non la cagherebbero comunque). Come terrona sono abbastanza anomala anch'io dal momento che sono piemontese, ma si sa, nessuno è perfetto.
Scusi la parentesi non economica, ma in proposito è più saggio che mi limiti a leggere quello che scrive lei, e poi mica sarà così pignolo da pretendere che scriva di economia in un sito di economia?
Tanti auguri di buona Pasqua e grazie per tutto quello che scrive.
paoletta
Ognuno è felice a modo suo! Abbiamo percezioni diverse dell'essere "italiano". Veniamo del resto da un paese la cui identità è materia piuttosto controversa. Ne ho parlato anche qui.
EliminaSe è felice e non crede che qualcuno, vedendolo dall’alto, interverrà a guastare la sua felicità non è tedesco.
RispondiEliminaE come la mettiamo con il suo italico individualismo?
Però è un po' contraddittorio.
Si dice fiero di essere italiano, ma si sente tedesco.
Critica le scelte della Germania, ma auspica che il nostro paese si germanizzi.
E' critico nei confronti dell'Italia? Mi spiace deluderla, ma rientra nel cliché italiano non in quello tedesco.
Senza cadere negli stereotipi, perché ovviamente ogni singolo individuo è diverso da un altro pur condividendone la nazionalità, penso che l'insieme degli individui e dei loro costumi determini una specie di "carattere nazionale" che poi a sua volta influenza i singoli individui e così via in un gioco di specchi infinito.
Sono consapevole che l'italiano non è perfetto, quindi assolutamente migliorabile (laddove migliorare è diverso da germanizzare). Ma il miscuglio di virtù (alcune in misura tanto eccessiva da tramutarsi in difetti) e i difetti veri e propri del popolo tedesco sono potenzialmente devastanti e pericolosi (e si rassegnino: restano lontani quanto tutti gli altri dalla perfezione a cui aspirano).
Non è il desiderio d'ordine di un singolo individuo a causare le sciagure mondiali. Così come non basta avere 2, 3 o 10 tratti caratteriali germanici per essere tedesco. E infatti mentre i tedeschi rimproverano alla Merkel di essere troppo blanda con il sud europa, lei le rimprovera altro, non ragiona da tedesco perché non lo è. buon dna non mente.
Molto contraddittorio è pure il teutonico "disdegno della superficie-vernice": lei stesso sostiene nell'articolo che mi ha segnalato "A me sembra che invece di "virtù" ci sia stata tanta furbizia"
E allora la virtù, la moralità, il rigore, l'ordine, l'efficienza cos'altro sono se non maschere, pura vernice, l'apparenza che tanto disdegnano? O il loro disdegno della superficie è così superficiale da limitarsi all'amore del bello che superficiale non è? Mi puzza di invidia.
E se tanto disdegnano la superficie-vernice perché il capello biondo e l'occhio azzurro (che Hitler non aveva) dovrebbero essere indice di superiorità?
Molto più onesta e coerente nel suo caos è la filosofia italiana del "speriamo che me la cavo" anche se per cavarcela non esitiamo a fare i furbetti (e non va bene).
Non sto criticando il desiderio d'ordine e di organizzazione che, in sè, sono cosa buona; ma spesso le cose proprio non vogliono sottostare al nostro ordine mentale (per fortuna) e allora sono auspicabili l'elasticità (che il rigore diventa ostinazione distruttiva e autodistruttiva) e la capacità di non prendersi troppo sul serio, di riderci su. Qualità che difettano al popolo tedesco e che a parer mio costituiscono il loro limite più grande e temibile. Limite che lei dimostra di non avere, tanto che propone per Zelig.
Infine l'altro grave difetto è che, da barbari avidi, concreti e pratici, pensano solo al profitto. La necessità d'ordine, l'efficienza, la determinazione non sono ben indirizzate, sono disumane. Siamo popoli, persone non milizie, uomini non automi.
Sono assolutamente d'accordo sulla difficoltà di gestire la vittoria, specie se a gestirla è un ex sconfitto che sente ancora l'amaro in bocca, specie se è convinto di appartenere ad una razza eletta, specie se è animato da un morboso desiderio punitivo. Per questo ho paura, per questo li vedo mostruosi.
paoletta
ps. non imparerò mai a tenere in ordine il mio tavolo da lavoro, nè la mia casa, nè i miei orari, però i miei lavori sono precisi. Molti prodotti italiani rientrano nell'eccelenza. Ognuno ha il suo modo di essere produttivo, oltre che di esser felice.
...e anche di essere razzista, a quanto vedo. Io poi sono fiorentino, per cui anche in questo campo, volendo, potrei rapidamente raggiungere l'eccellenza!
EliminaPosso suggerire la lettura della Cognizione del dolore?
Non sono mai stata razzista, ma sto iniziando a diventarlo, solo ed esclusivamente contro i tedeschi. Ma più che razzismo è paura, non si tratta di superiorità o inferiorità, vedo i loro difetti, ma non ho problemi ad ammetere i nostri. Ho solo paura che quei fanatici causino una guerra. Mi sembra un discreto motivo per avercela con qualcuno.
RispondiEliminaSiamo diversi, quasi complementari direi, avremmo molto da imparare gli uni dagli altri e invece i pessimi trattati su cui si fondano l'Europa e l'euro ci stanno mettendo contro. (ma penso che anche prima i tedeschi non avessero una buona opinione di noi).
Grazie per il consiglio, non ho mai letto Gadda non lo conosco proprio se non di nome, ma se lo ama uno come lei ci sarà un motivo. Lo leggerò senz'altro.
paoletta
non sono certa di aver capisto contro chi si rivolgerebbe il suo razzismo.
e dai, non mi lasci in sospeso, sono curiosa. prevarrà il suo lato tedesco o italiano?
RispondiEliminaQuello francese non va bene? In questo momento è decisamente prevalente.
Eliminail suo lato francese? e che è?
RispondiEliminaUnicef: in Grecia 439mila bambini soffrono la fame per la crisi. e siamo solo all'inizio.
sempre più preoccupata paoletta
Prof. mi scusi, ci sono alcuni link (CEMAC, mi sono permesso di far notare loro, Scricchiola il ramo, eh, Angelina? )che non riesco a vedere, non so se dipende da me, o se nel frattempo le pagine sono state spostate o cancellate.
RispondiEliminaPoi nel secondo capoverso sotto il grafico "Non lo sapevate, eh? E non lo sapeva neanche Franco." penso che volesse dire Fabio...
Grazie infinite per il tempo che dedica a questa battaglia e per tutto quello che fa!
Vorrei ricordare che gli amati cuggggini stampano anche CFP per le ex colonie polinesiane.
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