tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post6803977237375144088..comments2024-03-28T12:30:18.500+01:00Comments on Goofynomics: La rivoluzione copernicana ovvero il metodo FurbiniAlberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger161125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-23457957082624134392014-03-06T15:56:51.539+01:002014-03-06T15:56:51.539+01:00In effetti trucchi come quello usato da Fubini son...In effetti trucchi come quello usato da Fubini sono un "classico". Di esempi ce ne sono purtroppo tantissimi nella divulgazione economica...consiglio a tutti la lettura del libro "mentire con le statistiche" (how to lie with statistics), un manuale di autodifesa contro questo tipo di mistificazioni. Datato 1954 (ma le tecniche sono rimaste esattamente le stesse), spiega le tecniche ingannevoli più usate in modo assolutamente chiaro e accessibile (del resto non sono trucchi molto sofisticati in realtà). <br /><br />http://it.wikipedia.org/wiki/Mentire_con_le_statisticheAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-42673872381105233192014-02-12T18:58:46.662+01:002014-02-12T18:58:46.662+01:00" Secondo te qual è il tema principale quando..." Secondo te qual è il tema principale quando si vuole aumentare la rappresentatività del corpo elettorale tramite la tecnologia? "<br /><br />Facciamo finta che il M5S abbia preso il 25% alle elezioni 2013.<br />Facciamo finta che fosse la prima volta che partecipa e che partiva da 0%.<br />Facciamo finta che l'esperto in marketing digitale fosse a capo di tutto e non abbia chiesto nulla al consulente in sicurezza informatica.<br />Facciamo finta che abbiano preso 9 milioni di voti<br />Facciamo finta che tu voglia "aumentare la rappresentatività del corpo elettorale tramite la tecnologia"<br /><br />A chi ti rivolgi? Al tizio del marketing digitale o al consulente in sicurezza informatica?<br />Prova ad indovinare, Sì, bravo al consulente in marketing digitale.<br /><br />( non vorrei dire, ma quello che ha studiato economia sei tu, non io! Non puoi rispondermi con "la sicurezza"...dai... Comunque grazie per la referenza ma non sono del settore... )<br /><br />Questo significa che il prof Zanero svolga un lavoro non importante?<br />No! Significa che svolge un compito fondamentale per garantire la sicurezza del web, ovvero l'effettiva realizzazione della democrazia nell'atto del voto on-line, aspetto imprescindibile per la democrazia diretta, ma questo non ha nulla a che vedere con la visione di un pensiero sociopolitico. La sicurezza del web è una questione tecnica, niente di più! ( Chiaro che se non può esserci sicurezza sul web non può esserci democrazia diretta ma fortunatamente ci sono esperti come Zanero, ergo... )<br /><br />Le "analisi" che escono sul blog sono uno strumento, un mezzo, come lo è il blog stesso.<br />Le "analisi" che escono sul blog hanno il fine ultimo di far cambiare realmente le cose in questo paese e non solo.<br />Le "analisi" che escono sul blog hanno, ad oggi, come fine primario quello di creare consenso e spostare voti a favore del M5S.<br />Le "analisi" che escono sul blog servono per far vincere le elezioni al M5S.<br /><br />Ogni altro modo di interpretare le "analisi" può essere fuorviante.<br />( Hai ben ragione ha mettere la parola "analisi" tra le virgolette! )<br />I mezzi non giustificano il fine?<br />Per me il fine giustifica i mezzi, poi sono punti di vista!<br /><br />p.s. sono contento tu abbia trovato persone valide nel m5s, io non sono un attivista, esprimo solo il mio pensino, non voglio farti venire l'orticaria! ;)<br /><br /><br />Morris Vincenthttps://www.blogger.com/profile/00636006069205824101noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-18255503679492091632014-02-12T17:58:39.704+01:002014-02-12T17:58:39.704+01:00Ahahahahah c'è ancora chi pensa che si investa...Ahahahahah c'è ancora chi pensa che si investa o meno su un paese se il presidente del consiglio è una persona inaffidabile! O magari perché va con le minorenni! Pensavo che gente simile fosse ormai estinta, e invece c'è il Paolini de noantri che continua a ricordarci che non è così...Forza Romahttps://www.blogger.com/profile/05089880372042619671noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-6913477293042714702014-02-12T17:49:57.587+01:002014-02-12T17:49:57.587+01:00Il motivo per cui non accettano un dibattito pacat...Il motivo per cui non accettano un dibattito pacato mi sembra chiaro: hanno pochi argomenti e sanno che verrebbero miseramente sconfitti.Forza Romahttps://www.blogger.com/profile/05089880372042619671noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-46440188924102658802014-02-12T11:09:19.209+01:002014-02-12T11:09:19.209+01:00Giamaica al quadrato: sei tu il mio generatore di ...Giamaica al quadrato: sei tu il mio generatore di frustrazione.<br /><br />Ma data la piddinizzazione del grillismo non mi meraviglio: per fortuna che gli attivisti che conosco hanno altro spessore.<br /><br /><i>(Visto che sei curioso: ho fatto diversi percorsi di studi in ambito economico e, tra le altre, ho un'attività nel settore in oggetto, ma in ambito infrastrutture. Se ti occorre un preventivo ti mando la mia business card)</i><br /><br />Secondo te qual è il tema principale quando si vuole aumentare la rappresentatività del corpo elettorale tramite la tecnologia? Con sistemi di polling on line? Prova ad indovinare, Sì, bravo, la <b>sicurezza</b>.<br /><br />Se no ti trovi la Gabanelli o Prodi PdR. Chiaro?<br /><br />Comunque grazie per la preziosa informazione: ma pare che il prof. Zanero sia stato chiaro sulle competenze in materia del duo.<br /><br />Infatti Gianroberto è un esperto in <i>marketing digitale</i> che non ha nulla a che fare con gli aspetti della e-democracy ben discussi da kili di papers di ricercatori del settore: fatti un giro sui repository di Berkeley. It's free.<br /><br />Appunto perché conosce la divulgazione di Alberto mi preoccuperei un po' se fossi in te... ma le leggi le "analisi" che escono sul loro blog? Sono funzionali alla Democrazia o alla svendita del Paese? Vabbè... ma non stiamo a polemizzare e decresciamo felicemente.<br /><br />p.s. la curiosità è delle persone intelligentiBazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-63772354021986630952014-02-12T08:26:26.045+01:002014-02-12T08:26:26.045+01:00Pude pagina su facebook mi ha censurato un post ch...Pude pagina su facebook mi ha censurato un post che con Fubini non c'entrava nulla, poi ho scritto anche un post su Fubini e mi ha segato anche quello. Avanti così, verso lo schianto... IL LORO.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12637404494655839200noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-46022405064417934382014-02-12T01:43:18.419+01:002014-02-12T01:43:18.419+01:00Ricapitoliamo: sei un frustrato senza esperienza r...Ricapitoliamo: sei un frustrato senza esperienza rilevante in materia che dice a me che non so di cosa parlo. Bene.<br />Tra l'altro non ho mai parlato di sicurezza informatica, ma son dettagli eh..<br /><br />Tu invece di cosa parli stai?<br />Consulenze sul tema del suo pensiero sociopolitico?????<br />Cioè dovrebbe farsi spiegare da qualcuno il suo stesso pensiero????<br />Cosa vai blaterando? <br />Tra l'altro ti informo che lui è consulente in materia informatica.<br />Per quanto riguarda i temi economici davvero puoi credere che non sappia quel che dica Alberto?<br /><br />Sconnetti il computer connetti il cervello per favore.<br />Grazie.<br /><br />ps. quando avrai capito il misterioso motivo fai sapere, son curioso! ;)Morris Vincenthttps://www.blogger.com/profile/00636006069205824101noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-28278946496404303652014-02-11T18:51:56.545+01:002014-02-11T18:51:56.545+01:00Dopo 150 e passa commenti, una piccola nota parzia...Dopo 150 e passa commenti, una piccola nota parzialmente OT.<br /><br />Mi auguro che il metodo Fubini possa far capire cosa provano quelle (poche) persone che hanno frequentato il mondo della chimica e della fisica quando i giornalisti italiani lasciano correre le mani sulle tastiere o aprono i microfoni e parlano di energia nucleare o di inquinamento.Mario Salvatorihttps://www.blogger.com/profile/17272008631090425825noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-38502100987630782612014-02-11T17:20:10.691+01:002014-02-11T17:20:10.691+01:00Bazar, grazie a te per il classico sulla cui belle...Bazar, grazie a te per il classico sulla cui bellezza sono d'accordo, compiutezza - o economia - formale con soffio di vita ("anima", fotocopia di άνεμος) - sto pensando prioritariamente alla statuaria ma anche a tutto il resto.<br /><br />E grazie per l'apprezzamento del mio divertimento, il quale prova che se mi impegno riesco ad essere parecchio noiosina, e anche se non mi impegno tanto. <br />Piuttosto, che nessuno ci senta, sono stupita del fatto che il prof. abbia pubblicato tutto il pippione.<br /><br />Sì, bello il blog, con tanto studio e qualche matterìa. <br /><br />Adrianahttps://www.blogger.com/profile/14975618661669862800noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-48965864704419197852014-02-11T17:01:35.001+01:002014-02-11T17:01:35.001+01:00Forse perchè il fq è guidato da giustizialisti che...Forse perchè il fq è guidato da giustizialisti che credono che il nemico del loro nemico sia loro amicoMarco Rhttps://www.blogger.com/profile/03782547249178192862noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-13503730214768678142014-02-11T16:09:32.013+01:002014-02-11T16:09:32.013+01:00"Elle s’est mise à accepter tous les sacrific..."Elle s’est mise à accepter tous les sacrifices, d’où qu’ils viennent, toutes les viandes la Patrie… Elle est devenue infiniment indulgente dans le choix de ses martyrs la Patrie! Actuellement il n’y a plus de soldats indignes de porter les armes et surtout de mourir sous les armes et par les armes…"Nathttps://www.blogger.com/profile/09633006165999311895noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-87852514008782208192014-02-11T14:41:55.582+01:002014-02-11T14:41:55.582+01:00Caro Prof.! e siamo sempre lì... "Liberisti e...Caro Prof.! e siamo sempre lì... "Liberisti e traditori"....ma oggi sono meno Fiedmaniana (inteso come Milton, non Alan...) e più Keynesiana, per la gioia della mia gemella (e per merito suo!)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/10128186006877651046noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-42707660967302069792014-02-11T12:20:43.073+01:002014-02-11T12:20:43.073+01:00Oggi c’è questo studio di Nomura che ci conferma i...Oggi c’è questo <a href="http://www.nomisma.it/index.php/it/newsletter/scenario/item/323-7-febbraio-2014-riequilibrio-europeo" rel="nofollow">studio di Nomura</a> che ci conferma il quadro del professore. Non sono un giurista né un economista, ma per me ci sono alcuni punti molto importanti in questa faccenda:<br /><br />1) I mercati non si sono mossi perché sapevano già più o meno la risposta. I tempi di una consulenza sono molto più brevi di quelli della corte, nonostante sia tedesca ed efficiente.<br /><br />2) La BCE non dovrebbe essere indipendente anche dalla Corte di Giustizia Europea oppure un giudice può ordinare da oggi anche la politica monetaria? Insomma, l’euro esiste e a meno che non ci sia in palese violazione dei trattati europei, la questione riguarderebbe solo un problema con la costituzione tedesca.<br /><br />3) Qui viene il bello. Quella è la lapide su qualsiasi mutualizzazione del debito, tentativo di integrazione o trasferimento a carattere automatico. La risposta a qualsiasi proposta farneticante di Stati Uniti d’Europa. La Corte di Karslruhe ha mandato un messaggio forte e chiaro: sono contrari alla costituzione tedesca, quindi non potete approvarli senza infrangerla o cambiarla. È un’approvazione su tutta la linea della politica della Merkel, che ora ha un’ottima scusa per portarla avanti.<br /><br />4) Secondo me è scattato ovunque il conto alla rovescia.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/15586718448580259090noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-57214559147910144052014-02-11T10:49:10.435+01:002014-02-11T10:49:10.435+01:00Adriana, grazie per l'argomentatissima analis...Adriana, grazie per l'argomentatissima analisi.<br /><br />Io la risposta di Alberto l'ho colta in questo modo: <br /><br /><i>Noi</i> (letterati figli di questa terra) diciamo così: il gusto ci porta a scegliere la forma grafica più vicina alla lingua latina. Insomma, gli aggettivi <i>arcaico</i> e <i>disuso</i> si rivestono di un'obsolescenza che il <i>bello</i> non conosce per definizione. La <i>bellezza</i> del <i>classico</i> trascende la dimensione temporale e la moda volgare...<br /><br />Mi ha fatto riflettere che in Costituzone (mannaggia 48!) abbiamo le <i>provincie</i>: insomma, al di là delle convenzioni, passando dal latino non si sbaglia mai...<br /><br />(comunque, che bello sto blog...)Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-73967676465258091612014-02-11T10:32:39.088+01:002014-02-11T10:32:39.088+01:00Nel mio peregrinare notturno tra un programma tel...Nel mio peregrinare notturno tra un programma televisivo e l'altro e tra una visita su you-tube ad una su google,alla ricerca di vera informazione ,(l'insonnia da questo punto di vista è una specie di benedizione divina),questa notte dopo aver cliccato "Amato euro" su you tube mi è stato proposto un bel filmato : una intervista soprendente dell'ex Presidente sull'euro con annessa rivelazione che gli economisti americani avevano sconsigliato di adottare una moneta unica senza uno Stato centrale e che tale percorso avrebbe portato inevitabilmente ,in caso di shock in un singolo paese,ad una grave crisi capace di distruggere l'intera impalcatura( una autocritica anche se non so se sincera ).Nella mia smart tv subito dopo ,si è caricato automaticamente ( è pur sempre una tv intelligente) un dibattito televisvo su Telenova (datato ) in cui insieme ad un giornalista di Repubblica ed alcuni "personaggi "politici c'era il prof.Bagnai .Era un delle prime apparizioni in tv, il clima non era acceso ,si discuteva civilmente ,senza gazzarre ,si interveniva ,si replicava sotto l'abile regia della conduttrice.Ad un certo punto uno dei politici ,di cui non ricordo il nome ma che rappresentava una sedicente Nuova Democrazia cristiana , ha preso la parola e......l'ha sparata veramente grossa!Volendo dimostrare di essere una persona colta e preparata ha detto testualmente:"....la colpa non è dell'euro ma del tasso di cambio fissato con la lira che non doveva essere 1936,27 bensì 1.300 lire " Questo signore ,scomparso naturalmente dalla scena politica ( la stessa conduttrice che conduceva un sondaggio in diretta durante il dibattito ha ammesso che l'insulto più tenero nei confronti dei politici in studio era " di andare a lavorare")aveva orecchiato da qualche parte che il tasso di cambio euro lira fissato nel 1999 aveva suscitato delle critiche ,si è buttato nella piscina ...ma dalla parte sbagliata! Una zuccata sul cemento tremenda !Il prof Bagnai, non so come abbia fatto , è riuscito non solo a rimanere serio e a non ridere a crepapelle ( come è successo a me) ma anche a rispondergli pacatamente :" quindi per Lei era meglio fissare il tasso di cambio lira euro con una rivalutazione della lira del 40%!".<br />Mentre leggevo l'articolo di cui sopra , mi è venuta una libera associazione di idee ,di tipo freudiana,tra questo personaggio politico ,picaresco ed anche un pò sfortunato e il dott.Fubini. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17126175161663299239noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-60571182798218563662014-02-11T10:07:39.751+01:002014-02-11T10:07:39.751+01:00Sono chiaramente frustrato, mi adeguo allo spirito...Sono chiaramente frustrato, mi adeguo allo spirito del mio tempo... ma a differenza tua so di cosa parlo (no, non è necessario essere <i>anche</i> esperti nella sicurezza dei sistemi informativi). <br /><br />Se non ti è chiaro: il motivo per cui Gianroberto <b>non</b> è andato a farsi far <i>trasparentemente</i> delle consulenze sul tema portante del suo pensiero sociopolitico è lo stesso che <b>non</b> ha portato il nostro eroe <b>a farsi far delle consulenze in questi lidi</b>.<br /><br /><i>(Internet non è la cosa più importante da tener wired)</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-53839641558285446962014-02-11T08:33:21.299+01:002014-02-11T08:33:21.299+01:00mi scuso se ho caricato troppi testi, ma oggi al F...mi scuso se ho caricato troppi testi, ma oggi al Fatto si sono sbizarriti<br /><br />domanda: ma come è possibile che il quotidinao che dovrebbe essere rimasto l'unico alfiere della verità del mondo dell'informazione italiana, contnui a scrivere cosi tante cazzate e a dare cosi tanto spazio a questi imPUDEnti?Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-80690606708527662942014-02-11T08:31:58.930+01:002014-02-11T08:31:58.930+01:00A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
La disfida...A DOMANDA RISPONDO <br /><br /> Furio Colombo <br /><br />La disfida tra Renzi e Letta <br /><br /> CARO COLOMBO, mi tormenta una domanda: che governi Letta o che governi Renzi, per gli operai della Electrolux che va in Polonia e per gli operai della Fiat che va in Olanda, in Inghilterra, in America, che cosa cambia? <br /> Alessio <br /><br /> DIFFICILISSIMO, se non sei nella stanza del Pd, calcolare le variazioni. Sono moltissime, se vivi situato fra Cuperlo e Scalfarotto, ma è quasi impossibile trasformarle in un elenco per i non credenti. Per non credenti intendo i tanti che sono disperati, disorientati, spiazzati, che al momento non canterebbero “Bella Ciao”, e che non sono facilmente recuperabili. Cercano di capire quale tipo di sinistra si avanza. Quella attuale getta loro sempre qualche peso in più sulle spalle (già rese deboli da vent’anni di berlusconismo) e insiste, anzi si vanta, di seguire sempre e solo una politica di severa e disciplinata austerità. Infatti Renzi e Letta sono profondamente divisi da una forte, esclusiva, diciamo pure ossessiva volontà (necessità) di essere soli al comando. Ma sono profondamente uniti dall'essere figli ed eredi diretti della stessa parte di mondo, moderata, cattolica e conservatrice, molto più vicina (entrambi) a Comunione e Liberazione che a Papa Francesco. Dunque è facilmente prevedibile che se questa “alternativa” dovesse accadere, porterebbe tra le mura domestiche del Pd un grande subbuglio e una rivoluzione (demolizioni, promozioni, spostamenti, offese, rotture perenni, amicizie rinsaldate, denuncia del vecchio, annuncio del nuovo). Ma tutto ciò avrà ben poco riflesso sulla vita degli italiani. In particolare di quegli italiani che chiedono – e devono chiedere – qualche cosa subito. Per esempio un vigoroso intervento di governo sulle loro imprese che stanno per essere cancellate. Non è disfattismo dire però che non cambierà nulla per gli operai abbandonati sulla strada da Electrolux e Fiat (badate che le questioni, in proporzioni molto diverse, si assomigliano molto, cambiano solo le vie di fuga). Infatti entrambi, Letta e Renzi, sono persone rispettose dell'autonomia delle aziende e di un approccio “di mercato” alle loro decisioni, in base alla persuasione, ritenuta “moderna” e libera dalle influenze sindacali, secondo cui non spetta allo Stato interferire. Entrambi credono che l’energica politica punitiva nei confronti del lavoro sia la giusta soluzione per i difetti italiani (che vogliono favori benevoli invece di prestazioni rigorose). E tutti e due sono esenti dall'influenza di quegli economisti – come i Nobel Stieglitz e Krugman – che vogliono un'Europa salda e forte ma non merkeliana. Uno dei due possibili leader della sinistra italiana sembra incline a fare adesso e subito una nuova legge elettorale, a costo di prendersi Berlusconi in casa. L'altro convive con Alfano ed è comunque incline a “riforme” in comune, genericamente intese. Tutti e due vogliono governare. Se ci sarà una “alternanza” o “staffetta” o “colpo di mano”, cambieranno stile e passo dei telegiornali. Al momento, nient'altro. <br /> Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano<br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-25092152533040080632014-02-11T08:30:11.517+01:002014-02-11T08:30:11.517+01:00…continua
Occorrono due condizioni che mi se...…continua <br /><br /> Occorrono due condizioni che mi sembrano dirimenti per la riuscita. <br /> Primo: dobbiamo partire dalle cose che ci uniscono. Nell’arcipelago a sinistra del Pd, se andiamo a guardare gli obiettivi e i programmi di associazioni, movimenti, partiti, la vediamo allo stesso modo praticamente su tutto. C’è meno differenza tra di noi di quanta ve ne sia fra le varie correnti del Pd, ma loro sono uniti e noi divisi. Per questo vanno azzerati steccati, rancori, personalismi e tutti devono fare un passo indietro affinché, come dice Tsipras, possiamo fare insieme molti passi avanti. Ne saremo tutti capaci? C’è poi un secondo punto che ritengo essenziale: questo processo di unità deve continuare a prescindere dal risultato delle Europee. Ho già sentito dire che l’obiettivo è la lista, poi ognuno per la sua strada. Sarebbe un errore gravissimo. Già Rivoluzione Civile ha dato l’impressione di essere un cartello elettorale e non un progetto di ampio respiro. <br /> NELLE MIE INTENZIONI non era così, ma così fummo percepiti perché a decidere furono i partiti e non i cittadini. Per quanto riguarda me e Azione Civile, abbiamo già deciso che il nostro orizzonte non saranno le elezioni europee. Vogliamo contribuire a costruire un fronte ampio, inclusivo, democratico, che vada al di là della contingenza. Una soggettività che faccia tornare l’entusiasmo di occuparsi di politica. Per cui continueremo a lavorare sui territori anche dopo le Europee, qualsiasi sia il risultato, con i tanti cittadini che sono stufi delle divisioni e che hanno l’ambizione di cambiare questa società. Del resto è proprio l’esempio di Syriza che ci conforta. Nasce dall’unione di varie associazioni e movimenti, ne raggruppa ben 14. Dal 2004 al 2012 si presenta a consultazioni elettorali ben cinque volte e raccoglie percentuali che vanno dal 3,26 al 5,04. Ci mette otto anni per diventare un progetto credibile. Nel frattempo si radica sul territorio, elabora teorie di uscita dalla crisi e di cambiamento radicale della società, fa sognare. Nel 2012 raccoglie prima il 16,77% dei voti e poi il 26,89. Oggi, nei sondaggi, è nettamente il primo partito in Grecia. E la Grecia non è così lontana.<br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-88679344858879811552014-02-11T08:29:47.790+01:002014-02-11T08:29:47.790+01:00VERSO LE EUROPEE
A tutto Tsipras E senza rancori...VERSO LE EUROPEE <br /><br />A tutto Tsipras E senza rancori <br /><br />di Antonio Ingroia <br /><br /> C’è un popolo che non si sente rappresentato nelle istituzioni, che non si arrende alle ricette del neoliberismo delle grandi intese e non accetta, perché ne intuisce le conseguenze nefaste, di uscire dall’euro. È il popolo che scende in piazza per i diritti e i beni comuni, e per attuare la Costituzione e così superare solidaristicamente la crisi e ridurre le diseguaglianze. <br /> C’è un popolo che sogna un mondo diverso e lotta per cambiarlo, che vuole consegnare alle generazioni future un pianeta pulito, e non è disposto a cedere la sovranità al denaro e all’alta finanza, che vuole contare, ed esige che la crisi non sia pagata solo dai più deboli. <br /> C’È UN POPOLO che da anni non ha rappresentanza per gli errori di una classe dirigente che ha fatto di tutto per perdere credibilità ai suoi occhi. <br /> Il mio primo tentativo con Rivoluzione Civile andava nella direzione di unire e non di dividere. Unire significa dimenticare i rancori, fare squadra, provare tutti insieme, con le differenze e le affinità, a far valere le ragioni di un popolo che chiede giustizia ed eguaglianza. Avevo solo due mesi di tempo, non furono sufficienti, ma l’esperienza mi è servita per capire che quella classe dirigente ha fatto il suo tempo. Per questo, con un anno di esperienza in più e un movimento, Azione Civile, davvero civico, con tanta gente che ha voglia di impegnarsi con entusiasmo, abbiamo aderito all’appello per sostenere Tsipras alla presidenza della Commissione europea. E l’entusiasmo delle persone intervenute al teatro Valle, venerdì pomeriggio, mi ha contagiato ulteriormente. <br /> Stavolta siamo sulla strada giusta. Abbiamo qualche mese di tempo in più per presentarci alle elezioni, e quindi tutto può essere preparato meglio. Giusto far nascere comitati sui territori che organizzino assemblee che esprimano le candidature. E mi convince anche la regola di dare spazio a candidature davvero nuove. C’è bisogno di ricambio ed è per questo motivo che io, pur essendomi presentato una sola volta alle elezioni e pur non avendo mai ricoperto incarichi politico-istituzionali, ho deciso di fare un passo indietro rinunciando a candidarmi. Ma il mio impegno, anche senza candidatura, da cittadino e da presidente di un movimento che si riconosce nelle linee guida dell’appello per Tsipras, sarà totale perché questo progetto può far sognare, a patto che sia davvero inclusivo. <br /><br />Continua…<br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-63915431947733415762014-02-11T08:28:09.393+01:002014-02-11T08:28:09.393+01:00"...il tasso di cambio nominale effettivo&quo...<strong>"...il tasso di cambio nominale effettivo"</strong><br />Orrrcoboia! <br />Eccerrrto, deve essere così se non si vuol prender lucciole per lanterne.<br />Danke prof. altra ottima perla.<br />Orrrcoboia!Maurizio Merlini https://www.blogger.com/profile/11489945838932330548noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-63796833237486078762014-02-11T08:27:58.407+01:002014-02-11T08:27:58.407+01:00BRUXELLES COME ROMA
Grande inciucio Ue contro i ...BRUXELLES COME ROMA <br /><br />Grande inciucio Ue contro i ‘barbari’ <br /><br />di Giampiero Gramaglia <br /><br /> C’è chi paventa che il referendum svizzero sia l’avanguardia della valanga euro-scettica che, con le elezioni di maggio, potrebbe abbattersi sull’Ue. E c’è chi lo spera. I primi cercano di tirare su dighe e ripari. I secondi preparano l’attacco alla diligenza dell’integrazione, tirata avanti a passo lento da vecchi ronzini. Al Parlamento europeo, popolari e socialisti hanno avuto una bella pensata: contro l’euroscetticismo, mettere in campo le larghe intese. Una Santa Alleanza tra i due maggiori gruppi dell’Assemblea di Strasburgo, oggi e –si calcola- pure dopo il voto, per prendersi tutto, senza stare a spartire con terzi incomodi cariche e commissioni, attualmente suddivise con i liberali e le altre forze che “giocano il gioco” europeo. <br /> A BRUXELLES ci si attende a maggio un testa a testa tra Ppe e Pse per il gruppo più numeroso, mentre si dà per scontato che i rapporti di forza fra i gruppi a seguire, liberali, Verdi, sinistra, conservatori, subiranno modifiche. E gli euro-scettici potrebbero diventare la terza forza, ma potrebbero lo stesso faticare a trovare una collocazione nell’aula, a causa delle regole per la formazione di un gruppo: ci vogliono almeno 25 deputati, di almeno 7 Paesi diversi. I funzionari agitano lo strumento del regolamento e puntano sul fatto che gli euro-scettici, di destra e di sinistra, non si metteranno mai insieme, anche se le loro reazioni corali al referendum elvetico fanno piuttosto pensare il contrario: i ‘confederati’ Marine Le Pen, Matteo Salvini e Geert Wilders fanno coro; e persino il bri-Il giorno dopo il referendum che reintroduce in Svizzera le quote sugli stranieri, Unione e Confederazione appaiono in rotta di collisione, anche se Berna frena – i tempi sono lunghi - e Bruxelles mitiga l’irritazione con l’ironia: “Il mercato unico non è un gruviera tutto buchi", dice Viviane Reding, vice-presidente della Commissione europea e responsabile della Giustizia. E’ minacciata la libertà di circolazione delle persone nell’area di Schengen, di cui la Svizzera fa parte pur stando fuori dall’Unione: un principio che l’Ue non intende rimettere in discussione. L’Esecutivo di Bruxelles fa sapere che “esaminerà le implicazioni del referendum in tutti i suoi aspetti” e osserva che, per il momento, gli accordi esistenti restano in vigore. <br /> I GRANDI DELL’UE vedono “grossi problemi”, proprio mentre Bruxelles e Berna negoziano su fisco e banche. Ne discutono i ministri degli Esteri dei 28: Emma Bonino è “preoccupata”. Gli eurodeputati sono caustici: il presidente dell’Assemblea Martin Schulz accusa gli svizzeri di volere trarre vantaggio dell’Unione senza pagarle dazio ; e Hannes Swoboda, capogruppo socialista, parla di “un passo indietro”. Ma in Francia il partito dell’ex presidente Sarkozy cavalca il populismo. E c’è rischio di un effetto domino: in Italia, la Lega, incurante del fatto che i frontalieri colpiti siano soprattutto i ‘suoi’ comaschi e varesini, agita l’idea d’un referendum. <br /> Pur se la situazione elvetica è diversissima dalla nostra: nel 2013, quasi 2 milioni di svizzeri erano stranieri, il 23,3% su 8 milioni di abitanti, quasi 4 volte la percentuale degli stranieri in Italia –meno del 7%. Risicato il risultato (il sì vince con il 50,3%, appena 19 mila voti), spaccata la Confederazione: 9 cantoni a favore, i tedeschi e il Canton Ticino; 8 contro, i francesi. La Svizzera italiana è la più radicale: 68% di sì. Gli italiani, del resto, sono gli stranieri più numerosi, 290 mila, oltre a 65mila frontalieri. <br /><br />POPULISTI UNITI: La francese Marine Le Pen, l’olandese Geert Wilders, l’inglese Nigel Farage e, a destra, il tedesco Martin Schulz <br /><br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-33562151464356244662014-02-11T08:26:42.047+01:002014-02-11T08:26:42.047+01:00…continua
Dicono che il Jobs Act di Matteo Ren...…continua<br /><br /> Dicono che il Jobs Act di Matteo Renzi non le sia piaciuto. <br /> Quando Renzi lo ha annunciato ho lodato il fatto che si tornava a parlare di lavoro. Le proposte sono ancora in fase di elaborazione e nel frattempo sono arrivate altre idee, che si aggiungono a quelle del governo. Ora serve una sintesi, per migliorare le regole del mercato del lavoro. Che però non è fatto solo di regole. Abbiamo lavorato con le Regioni per la Garanzia Giovani: i centri per l’impiego e le agenzie private per la prima volta saranno in rete tra loro e i giovani che si iscriveranno a questo programma saranno “con-tendibili”, si potrà offrire loro un lavoro, un tirocinio, una esperienza di servizio civile o di autoimprenditorialità da qualunque parte d’Italia, non solo dagli uffici della Provincia di residenza. È una rivoluzione, anche se meno visibile di una proposta di legge. <br /> Il suo nome è tra quelli considerati più in bilico in caso di rimpasto. Se la sua esperienza si dovesse chiudere a breve, le resterebbe qualche rimpianto? <br /> Con maggiori fondi a disposizione si sarebbe potuto fare di più, le politiche del lavoro costano. Ma questo governo ha messo 5 miliardi sul lavoro, sia per le politiche passive che attive, queste ultime in aumento del 20 per cento. Politiche che ora vanno realizzate appieno. Abbiamo messo in cantiere molte cose che produrranno risultati nel 2014, sarebbe un peccato che questa spinta venisse interrotta. Non per me, o per il governo, ma per i beneficiari di questi interventi. Spero che un rinnovato spirito unitario delle forze politiche che sostengono il governo ci consenta di completare un salto che abbiamo già iniziato, per esempio mettendo 800 milioni per la lotta alla povertà, cosa mai fatta nel passato. <br /> L'allontanamento di Antonio Mastrapasqua dall'Inps per i suoi conflitti di interesse è uno spartiacque o solo spoil system? <br /> È uno spartiacque: il fatto che il governo abbia deciso di presentare un disegno di legge che determina l’incompatibilità, non solo per l’Inps, ma per molti altri enti nazionali è di grande importanza. <br /> Cosa pensa dallo scontro Landini-Camusso dentro la Cgil sulla legge sulla rappresentanza? <br /> È bene che un ministro non entri in questi aspetti, ma il tema della rappresentanza è molto rilevante. Il governo ha scelto di lasciare alle parti sociali il compito di trovare un accordo, poi raggiunto da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria, cui ora si uniscono altre parti. Certo, in alcune aree economiche è più difficile applicarlo. Ma è meglio che prima le parti sociali facciano i loro accordi e solo dopo ci sia, se necessario, un intervento legislativo.<br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-75132438112930676362014-02-11T08:26:15.059+01:002014-02-11T08:26:15.059+01:00Il ministro Enrico Giovannini
“Sbagliato fermars...Il ministro Enrico Giovannini <br /><br />“Sbagliato fermarsi adesso, i partiti ci aiutino a fare il salto” <br /><br />di Stefano Feltri <br /><br /> Sarebbe un peccato che la spinta venisse interrotta. Non per me, o per il governo, ma per i beneficiari di questi interventi”, il ministro del Welfare Enrico Giovannini sa di essere in bilico e ne approfitta per fare il punto di quanto fatto finora. <br /> Ministro Giovannini, in queste settimane c'è stata una dura polemica tra Confindustria e governo sulle prospettive dell’economia. Hanno ragione i pessimisti o gli ottimisti? <br /> La produzione industriale è andata peggio delle aspettative, ma il quarto trimestre registra un +0,7 per cento congiunturale, il primo aumento dopo due anni e mezzo, e il superindice Ocse, che anticipa di 6-7 mesi l’andamento di Pil e produzione, continua a crescere. <br /> Quindi? <br /> Dagli ordini dell’industria di novembre, al saldo positivo del terzo trimestre tra i nuovi contratti di lavoro e quelli cessati, pur in un contesto in cui la disoccupazione è cresciuta, si trae sempre la stessa conclusione: ci sono settori in ripresa, ancorché limitata, come il manifatturiero, e altri in difficoltà, come il terziario o le costruzioni. <br /> Quando torneremo ai livelli di prima della crisi, quelli del 2007? <br /> Non bastano uno o due anni a recuperare una perdita del 10 per cento del reddito delle famiglie. Per questo la ripresa va estesa al più presto ad altri settori, così da riassorbire la cassa integrazione e creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. Ci sono 20 mila giovani per i quali, in cinque mesi, è stata fatta una richiesta di assunzione a tempo indeterminato grazie agli incentivi del governo. Stessa cosa per le 20 mila donne e ultracinquantenni assunti con altri incentivi. Per loro qualcosa è cambiato. Anche se ovviamente non basta a compensare la chiusura di tante imprese. <br /> Per accelerare la ripresa dobbiamo tagliare i salari o dare più soldi agli italiani per favorire la <br /> domanda interna? <br /> Serve la riduzione del costo del lavoro. Non della parte salariale, quanto del cuneo fiscale. Abbiamo ridotto per la prima volta da anni i premi Inail pagati dalle imprese e dato 3 miliardi di liquidità a costo zero per tre mesi alle imprese rinviando il pagamento dei premi a maggio, proprio per sostenere la ripresa. Ma devono crescere anche gli investimenti. Con la legge di stabilità e riusando fondi comunitari abbiamo aumentato le risorse per investimenti pubblici e per lavori nei Comuni. E bisogna destinare risorse per nuove imprese condotte da giovani, come abbiamo fatto con i finanziamenti di giugno, cui ora si aggiungono i fondi della Banca europea per gli investimenti, che usa il decreto Giovannini come cornice giuridica. <br /> I manager Electrolux dicono: i lavoratori italiani costano troppo. <br /> Se si guarda il costo del lavoro reale, salari più oneri sociali al netto dell’inflazione, fatto 100 il 2007 ora siamo a 87. Una riduzione di 13 punti, la stessa che c’è stata in Spagna, tanto celebrata per la sua riforma del lavoro, dove la disoccupazione è però doppia di quella italiana. Diminuire le ore lavorate e i salari può avere un senso in un momento di crisi, ma non consente di far ripartire la domanda interna. <br /> Il trasferimento all’estero della sede legale e fiscale della nuova Fiat è un problema? <br /> Le multinazionali fanno le multinazionali: è naturale che guardino ai costi. Per colpa del peso del debito pubblico, la nostra pressione fiscale sulle imprese è molto alta. Ma nelle unità produttive italiane c’è personale qualificato che non è facile trovare altrove. <br /><br />Continua….<br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-66743770483294888502014-02-11T08:23:55.980+01:002014-02-11T08:23:55.980+01:00RIPOSIZIONAMENTI
Per Prodi (e Nomisma) all’Itali...RIPOSIZIONAMENTI <br /><br />Per Prodi (e Nomisma) all’Italia l’euro non conviene <br /><br />di Marco Palombi <br /><br /> Succede, raramente in verità, che la realtà sia più pervicace della volontà di rimuoverla. Quando accade in faccende che riguardano la politica, si può allora assistere a un secondo fenomeno che discende direttamente dal primo: le persone più sveglie e ambiziose cominciano un bizzarro processo di riposizionamento, impercettibile ma continuo, che alla fine li porta esattamente dall’altro lato della questione rispetto a quello da cui erano partiti. Capita a quel punto che l’osservatore distratto, tornando dopo un po’ a fissare l’occhio sul soggetto, finisca per domandarsi: “Ma questo tizio, qualche tempo fa, non diceva il contrario?”. Ecco, per dire, Romano Prodi e l’euro sono un caso di scuola: l’uomo che ci ha regalato la moneta unica - e non vuole andare al Quirinale, dice lui - sul tema sta pian piano riposizionando se stesso e il suo mondo in posizione critica. Ovviamente, in questi casi, il giochino funziona se si trova un colpevole: quello scelto dal professore è la Germania cattiva. Si parte col grande sogno europeo (anche se, incidentalmente, parecchi paesi Ue non hanno adottato la moneta unica), poi arriva la crisi e la corda dell’austerità che si stringe al collo dei Piigs. Non durerà, prevede Prodi nel gennaio 2012: se Merkel non si deciderà a fare la cosa giusta, “allora saranno le cose a decidere per lei”. Perché? “La Germania è forte sopratutto perché c’è l’euro e gli altri non possono svalutarle in faccia la moneta”. La Cancelliera, come si sa, non s’è convinta e il nostro è dunque passato a “cambiare altrimenti si muore” (luglio 2013), poi all’alleanza con Francia e Spagna “per battere i pugni sul tavolo” (novembre ) infine a “l’eccessivo surplus tedesco rende il il rapporto di cambio dell’euro insopportabile per gli altri Paesi”, con relativo “aumento della disoccupazione diffusa a cui si cerca di rimediare con spezzoni di lavoro sottopagato” (febbraio 2014). Anche il mondo prodiano, per così dire, reagisce. Il capo economista di Nomisma, centro studi fondato dal professore, Sergio De Nardis, dopo aver proposto una maxipatrimoniale da cento e passa miliardi, venerdì scorso ha pubblicato un report in cui ha il merito almeno di dire la verità sulle cause della crisi dell’eurozona. Questa crisi, scrive De Nardis, “viene identificata con quella dei debiti sovrani”, ma non è questa la verità: nasce nel settore privato con l’esplosione del debito estero nei Piigs causata dal deficit strutturale delle partite correnti scatenato dal cambio fisso (e finanziato dai paesi in surplus come la Germania); viene poi aggravata dalle politiche “asimmetriche” imposte da Bruxelles. “Lo sforzo di aggiustamento - si legge nel Report - è stato finora demandato esclusivamente ai paesi periferici e si è tradotto in forti contrazioni delle domande interne, deterioramenti dei mercati del lavoro, peggioramento delle condizioni sociali”. Tradotto: i deficit con l’estero sono stati ripianati con la disoccupazione, che fa calare le importazioni. <br /> IN NUMERI significa che tra il 2007 e il 2013 in Spagna la disoccupazione passa dall’8,3 al 26,5 per cento, in Italia dal 6,1 a 12,1 per cento. Ci è andata persino bene, dice De Nardis, visto che “se l’Italia avesse sperimentato in questi anni il tipo di aggiustamento della Spagna (calo dell’occupazione superiore alla flessione dell’output), risulterebbe oggi con un tasso di disoccupazione nell’ordine del 20 per cento”. Il giochino sponsorizzato a Bruxelles, peraltro, nemmeno funziona: a questi ritmi, alla Spagna serviranno “dai dodici ai trenta anni per azzerare il ritardo”. Per allora, il Professore, sarà già un pasdaran anti-euro da anni.<br />Davide Bortolettohttps://www.blogger.com/profile/07307343765972021249noreply@blogger.com