tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post6478361164286375903..comments2024-03-29T13:43:18.056+01:00Comments on Goofynomics: Maastricht e l'aritmetica del debito pubblico: parte secondaAlberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger59125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-55498593140606191172018-04-19T10:06:49.819+02:002018-04-19T10:06:49.819+02:00GrazieGrazieBandreushttps://www.blogger.com/profile/07882106350767843176noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-5852075870582785232018-04-07T20:25:11.361+02:002018-04-07T20:25:11.361+02:00S.: La stessa cosa accadrebbe se il governo stesse...S.: La stessa cosa accadrebbe se il governo stesse attuando un grande progetto edilizio e un programma di risanamento delle aree degradate. […]<br />K.: Trovo che siamo d’accordo più di quanto pensassimo. Ma molte persone ritengono oggi che persino le spese praticabili costituiscano una vera sciocchezza. Quando il Consiglio della Contea decide la costruzione di case, il paese sarà più ricco anche se le case non garantiranno alcuna rendita. Se non si costruiscono quelle case, non avremo nulla da mostrare fatta eccezione per il maggior numero di uomini che ricevono un sussidio.<br />(segue)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07739200218548948935noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-3173835422097647062018-04-07T20:24:21.229+02:002018-04-07T20:24:21.229+02:00S.: Bene, lasciando da parte qualsiasi questione c...S.: Bene, lasciando da parte qualsiasi questione complessa riguardante il debito nazionale, mi sembra che tutto questo riguardi comunque il Ministro delle Finanze in due modi. Innanzi tutto, deve far fronte alle indennità di disoccupazione per gli uomini licenziati, e poi deve tener conto che il gettito delle imposte dipende dal reddito degli individui o dalle loro spese. Cosicché tutto ciò che riduce sia il reddito che le spese degli individui riduce il gettito delle imposte. E se si subisce una diminuzione dal lato delle entrate e un incremento dal lato delle uscite, si deve trovare un rimedio. Un bilancio squilibrato distrugge infatti il nostro credito, anche se c’è una differenza tra un periodo normale e uno anomalo.<br />K.: Ma Stamp, non si potrà mai equilibrare il bilancio attraverso misure che riducono il reddito nazionale. Il Ministro delle Finanze non farebbe altro che inseguire la sua stessa coda. La sola speranza di equilibrare il bilancio nel lungo periodo sta nel riportare le cose nuovamente alla normalità, ed evitare così l’enorme aggravio che deriva dalla disoccupazione. Per questo sostengo che, anche nel caso in cui si prende il bilancio come metro di giudizio, il criterio per giudicare se il risparmio sia utile o no è lo stato dell’occupazione. In una guerra, per esempio, tutti sono al lavoro, e talvolta anche attività importanti e necessarie non vengono svolte. Allora se si riduce un tipo di spesa, una spesa alternativa e più saggia la sostituirà.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07739200218548948935noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-71186677689034911032018-04-07T20:22:37.256+02:002018-04-07T20:22:37.256+02:00S.: Allora, ciò che intendiamo realmente è che, sa...S.: Allora, ciò che intendiamo realmente è che, salvo il caso in cui la mancata spesa pubblica venga bilanciata da una spesa personale aggiuntiva, ci sarà troppo risparmio. Dopo tutto, il normale risparmio è solo un differente tipo di spesa, trasmessa a qualche autorità pubblica o alle imprese, per produrre mattoni o macchinari. Il risparmio equivale a più mattoni, la spesa a più scarpe.<br />monia, non è necessario che le pubbliche autorità sentano la loro responsabilità in questa direzione? Se questa abitudine, così utile nella vita individuale, deve recare giovamento alla comunità, è essenziale che si trovino modi utili di usare il denaro risparmiato.<br />K.: Sì, questo è ciò che dico. E inoltre, quello della diminuzione dell’attività, e quindi del reddito nazionale, non è un modo incredibilmente miope in cui cercare di pareggiare il bilancio?<br />(segue)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07739200218548948935noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-33445591151883916422018-04-07T20:21:21.475+02:002018-04-07T20:21:21.475+02:00@natolibero6812 marzo 2018 17:42
quante volte biso...@natolibero6812 marzo 2018 17:42<br />quante volte bisognerà ribadire l'ovvio? STAMP: È passato molto tempo, Keynes, da quando abbiamo avuto occasione di fare una chiacchierata confidenziale, e molti giorni da quando ti ho insegnato qualcosa. Ora leggiamo continuamente sui giornali, credo restando noi stessi confusi, tutte queste controversie sullo spendere e sul risparmiare. A che conclusioni pensi che il pubblico sia giunto in merito? Ritieni che tutte queste discussioni abbiano fatto emergere dei punti particolari, rendendoli chiari, o è tutto così confuso come all’inizio?<br />KEYNES: La mia impressione è che l’umore della gente stia cambiando. C’era un bel po’ di panico circa un anno fa. Ma non è forse vero che ora ci si sta rendendo conto abbastanza generalmente che la spesa di un uomo è il reddito di un altro uomo? Comunque, questa mi sembra essere la verità fondamentale, che non deve mai essere dimenticata. Ogni volta che qualcuno taglia la sua spesa, sia come individuo, sia come Consiglio Comunale o come Ministero, il mattino successivo sicuramente qualcuno troverà il suo reddito decurtato; e questa non è la fine della storia. Chi si sveglia scoprendo che il suo reddito è stato decurtato o di essere stato licenziato in conseguenza di quel particolare risparmio, è costretto a sua volta a tagliare la sua spesa, che lo voglia o meno.<br />S.: Ciò significa che egli riduce il reddito di un secondo uomo, e che qualcun altro rimarrà senza lavoro.<br />K.: Sì, questo è il guaio. Una volta che la caduta è iniziata, è difficilissimo fermarla.<br />S.: Un momento. Osserviamo il risparmio di un Ministero o di un individuo, e consideriamo il suo effetto. Un paese o una città, proprio come un individuo, debbono vivere nei limiti delle loro risorse o si troverebbero in grave difficoltà se provassero a spingersi oltre. Molto presto intaccherebbero il loro patrimonio.<br />K.: Ci può essere solo un obiettivo nel risparmiare, ed è esattamente quello di sostituire una spesa con un altro e più saggio tipo di spesa.<br />S.: Sostituire! Questo mi fa comprendere il punto. Ad esempio, se il Governo o le autorità locali risparmiassero per ridurre le imposte o i saggi di interesse e permettessero agli individui di spendere di più; o se gli individui spendessero meno in consumi, per usare essi stessi il denaro nella costruzione di case o di fabbriche, o per prestarlo ad altri a tale scopo. Non servirebbe tutto ciò ad aggiustare le cose?<br />K.: Ma, caro Stamp, è questo che sta accadendo? Ho il sospetto che le autorità spesso risparmino senza ridurre i tassi di interesse o le imposte, e senza passare il potere di acquisto aggiuntivo agli individui. Ma anche quando il singolo riceve il potere di acquisto aggiuntivo, di solito sceglie la sicurezza o, quanto meno, pensa che sia virtuoso risparmiare e non spendere. Ma non sono veramente questi risparmi, tesi a far abbassare i saggi e le imposte, che sono al centro delle mie polemiche. Sono piuttosto quelle forme di risparmio che comportano un taglio della spesa, nei casi in cui quest’ultima dovrebbe essere naturalmente coperta con il debito. Perché in questi casi non c’è alcun vantaggio connesso col fatto che il contribuente avrà di più, a compensare la perdita di reddito dell’individuo che subisce il taglio.<br /><br />(segue)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07739200218548948935noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-56931721943880127572018-04-07T20:17:54.596+02:002018-04-07T20:17:54.596+02:00A proposito de l'aritmetica del debito pubblic...A proposito de l'aritmetica del debito pubblico ( solo qui e su orizzonte 48 si trovano cose del genere) posto questa perla di natolibero68 , di una semplicità disarmante ( manco n'eqquazzione ! )non zia mai che a personaggetti tipo serendippo sovvenga qualche dubbio (il mio motto rimane cmq Desistere , Desistere , Desistere )<br />(segue )Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07739200218548948935noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-40621413912358220002018-04-06T22:53:34.726+02:002018-04-06T22:53:34.726+02:00Cito un grande e grosso del nostro cinema(Bombolo)...Cito un grande e grosso del nostro cinema(Bombolo):"A me er meccano me fa scoppià a testa":Senza le "figure "i libri sono per me come un ascensione alla vetta del K2 : mi serve un dirigibile d' ossigeno per riprendermi .Comunque ne vale la pena se non altro per il panorama che vedo da lassù ,al quale s' aggiunge la soddisfazione non farmi prendere in giro dai media "prezzolati e collusi"cosa che mi trasforma un anziano gentile che va a spasso con il suo bassotto<br />(così mi descrivono gli altri)in un tipo come questo https://www.youtube.com/watch?v=fweUzAkFi9E<br />gilberto gismondihttps://www.blogger.com/profile/01522354617651664740noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-31575796922041526642018-04-06T19:19:46.279+02:002018-04-06T19:19:46.279+02:00La ringrazio moltissimo della risposta,e continuer...La ringrazio moltissimo della risposta,e continuerò a studiare.Maxhttps://www.blogger.com/profile/14716196656365494666noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-56084381503607685052018-04-06T17:23:33.675+02:002018-04-06T17:23:33.675+02:00Carissimo, se non semini la pianta non nasce, e se...Carissimo, se non semini la pianta non nasce, e se non ti indebiti non nasce il debito. Fin qui la matematica. Poi naturalmente c'è tanto altro. Pioverà? Grandinerà? I tassi di interesse saranno alti? Ecc.<br /><br />Non devono preoccuparti spiegazioni "rigide": i fatti bisogna organizzarli, in qualche modo. Devono preoccuparti politiche rigide, perché dei fatti bisogna tenere conto. Questa frase diventerà più chiara andando avanti.Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-50872523721073722702018-04-06T13:02:20.724+02:002018-04-06T13:02:20.724+02:00Premetto che non capito qui per caso ma l'ho c...Premetto che non capito qui per caso ma l'ho cercata perche',mi affascina Professor Bagnai,mi affascina perché sa' è sa' di sapere,io ho la licenza media un po' per mia colpa è un po' per colpa della situazione sociale Italiana.Capira' che leggere quelle formule per me è stato come leggere il Fenicio ma mi sono sforzato sicuramente sbagliando in qualche caso,ma grazie agli altri interventi sempre ottimi e al suo aiuto credo e spero di averci capito qualcosa e per questo ringrazio lei e tutti i partecipanti.Devo dire però che la mia colpevole ignoranza sul tema,mi rende vergine e forse ho una visuale diciamo diversa sulle conclusioni.Tutta questa spiegazione matematica mi sembra molto rigida e statica(comprendo che lo deve essere per un confronto accademico sul tema),se posso mi ricorda un grande generale che pianifica rigorosamente la tattica per la prossima battaglia,fa tutto il possibile ed inimaginabile,ma sa nel profondo che basterebbe una granata ad eliminare il suo plotone migliore perché tutto crolli.Da quanto ho capito tutto il sistema finanziario in realtà è molto instabile e schizzofrenico ,quindi applicarvi regole (anche se capisco sia razionale e obbligatorio in realtà possa servire a poco per costruire un futuro).Credo che come sempre siamo arrivati al libero arbitrio, cioè alla scelta,il generale continuera' a pianificare tutto nei minimi particolari per vincere la battaglia,sapendo che una granata vanifichera tutto il lavoro,o deciderà di inventarsi qualcosa di nuovo per eliminare quella probabilità,lo so la mia domanda non è di facile risposta,ma questa è la passione che si è scelto,io potrei darle innumerevoli risposte sul giardinaggio essendo questa la mia passione,la ringrazierò enormemente se potrà esaudirmiMaxhttps://www.blogger.com/profile/14716196656365494666noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-37166278329849588432018-04-06T08:55:33.070+02:002018-04-06T08:55:33.070+02:00Dopo di che, il tuo ragionamento secondo cui l'...Dopo di che, il tuo ragionamento secondo cui l'euro è stato un mezzo per precarizzare il lavoro, la precarizzazione è una scelta politica, tornare indietro da scelte simili è complesso, e la Lega non fornirebbe garanzie in tal senso, secondo me ha elementi di razionalità, o meglio, li aveva. Voglio farti una domanda: tu pensi che sia più facile far capire a un imprenditore che se i dipendenti <b>altrui</b> non vengono pagati la sua impresa chiude, o far capire a un uomo "di sinistra" che l'Europa non è un sogno? Io so solo una cosa: nel primo caso ho avuto diversi successi, nel secondo solo fallimenti. Questo è il motivo (e qui concludo) per cui tu sentiti ovviamente libero di votare chi vuoi (tenendo conto che se vanno al potere quelli di cui sposi l'analisi rischi di non avere più questo fastidio), ma il mondo sta premiando non dico chi gli offre un'alternativa (non te lo dico se non ci vuoi credere!), ma almeno chi non gliela nega platealmente.<br /><br />Te lo dico in un altro modo: quando dico che mi sono impegnato con la Lega, la risposta standard dell'asinistro non è "ma sono liberisti!": è "ma sono razzisti!". Ora, la seconda cosa non è vera (con l'eccezione della mia persona, si intende), sulla prima ci sarebbe molto da discutere dopo aver letto il programma (lo hai fatto?), ma il punto è che a sinistra non troverai mai più (intendo: mai più per i prossimi vent'anni a meno di un conflitto mondiale) un punto di appoggio per portare avanti il tuo ragionamento. Il vero problema è questo, cioè il fatto che la sinistra, dopo aver tradito il lavoro, distruggendo il proprio elettorato, si è ridotta a trovare nell'immigrazionismo l'unico collante identitario (l'unica cosa che oggi permette a chi è di sinistra di dirsi tale e riconoscersi come tale è il "liberi tutti" alle frontiere, siamo d'accordo?), spargendo così il sale sulle macerie del suo elettorato di riferimento. Al di là della mia valutazione su questo modo iperliberista di intendere la mobilità dei fattori, il mio punto è molto semplice: chi intenda fare azione politica (ad esempio: discutere i meriti relativi di un approccio keynesiano o liberista) non può (oggettivamente) farlo a sinistra, perché quel luogo è ormai vuoto, non c'è più. Nel mio partito, ne sono certo, molti non saranno d'accordo con me su tutto, ma... è un partito! Un luogo di elaborazione e di mediazione politica, in cui esporre le proprie ragioni e ascoltare quelle altrui. A sinistra non c'è niente di simile, ormai, e forse non c'è mai stato, almeno nei sette anni in cui ho provato a confrontarmi. Posso fallire di nuovo, ma se voglio provarci non ho altra scelta che fare politica a destra perché a sinistra la politica è morta. Poi, tu, fai come ti pare: è la politica, bellezza!Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-87556232013486365592018-04-06T08:43:19.598+02:002018-04-06T08:43:19.598+02:00Caro Marco,
tu applichi ai tuoi occhi le foglie d...Caro Marco,<br /><br />tu applichi ai tuoi occhi le foglie del tuo caso personale, doloroso, e così non vedi l'albero. Senza rendertene conto, ti stai schierando con Cottarelli (e con l'Europa), perché la tua tesi è che una politica fiscale espansiva aggraverebbe il problema del debito pubblico. Siccome ho non dimostrato, ma semplicemente illustrato (coi dati) ampiamente che in effetti è successo e succede il contrario, e il percorso intrapreso con questi post sta approfondendo il perché, il minimo che si possa osservare, anche se è doloroso farlo, è che in un'economia di mercato conta anche l'individuo. Forse, se tu avessi dimostrato per quello che ti succedeva intorno l'attenzione che non hai dimostrato per gli sviluppi degli ultimi anni, non ti saresti trovato nelle condizioni nelle quali ti trovi. Voglio dire che a me dispiace che i lavoratori si ritrovino senza lavoro, e che le imprese chiudano, ma va anche detto che certe volte occorrono eroici sforzi di solidarietà umana per non pensare che se lo meritino (altrimenti non si spiegherebbe perché alcuni sì e altri no: evidentemente non siamo tutti uguali, per una somma di motivi). Mi sembra del tutto evidente che tu hai un nemico politico: la Lega, cui attribuisci la paternità dell'unica causa dei tuoi mali, la legge Biagi. Cosa abbia reso necessaria una simile legge non ti interessa, quale percorso abbia compiuto (e stia compiendo sotto i tuoi occhi) il partito che era al governo quando questo provvedimento (uno dei tanti) fu promulgato non ti interessa, cosa dicono i dati non ti interessa. La disoccupazione toccò un minimo al 5.6% nel terzo trimestre del 2007, e il suo successivo aumento (incredibile ma vero!) non fu colpa né di Abberluscone né di Salvino, ma di un calo degli investimenti, verosimilmente legato alla <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/08/crisi-mutui-analisi.shtml?uuid=d20830d4-517d-11dc-bdca-00000e251029&DocRulesView=Libero" rel="nofollow">brutta aria che tirava in quel periodo</a>, e che non dipendeva esattamente dai tuoi nemici politici (Abberluscone e Salvino) ma dagli amici di quello di cui stai oggettivamente sposando l'analisi (gli Usa e i loro mercati finanziari).<br /><br />Scusa se sono un po' urticante, ma colgo l'esempio della tua analisi per illustrare un punto di carattere generale. Chi denuncia l'irrazionalità dell'euro viene accusato (dagli spin doctor) di cercare un capro espiatorio, e al contempo un argomento assolutorio. Non è così, almeno nel mio caso. Le mie valutazioni del sistema sono appoggiate dalla letteratura scientifica, e io so benissimo che si fallisce (o si ha successo) anche per responsabilità proprie. Naturalmente l'ambito in cui si esplica l'azione individuale è condizionato dalla situazione oggettiva. Se sei in un sistema la cui ragion d'essere è creare disoccupazione, è chiaro che la probabilità di essere disoccupato aumenta. D'altra parte, non tutti quelli che mantengono un lavoro ci riescono perché sono l'amante del capo o il raccomandato dal ministro. Forse qualcuno ci riesce anche perché se lo merita.<br /><br />Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-50839432461577519862018-04-04T12:38:05.133+02:002018-04-04T12:38:05.133+02:00La repressione finanziaria...il grafico si ferma ...La repressione finanziaria...il grafico si ferma purtroppo al 2009 e manca quindi della clamorosa riedizione del periodo 2009/oggi, ove abbiamo assistito a tassi reali abbondantemente negativi in USA L'EUROPA E GIAPPONE.Solo i governativi USA hanno ricominciato,da poco,a dare un tasso reale positivo, ma solo su durate superiori al due anni.Europa e Giappone rimangono invece ampiamente negativi su tutta la curva! La formula tassi nominali a zero + QE ha almeno sortito i suoi effetti sui rapporti debito/PIL (devastati dalla crisi 2008/9), ma questo non sarebbe stato possibile senza la massiccia disinflazione importata dagli emergenti...Quanto al trasferimento di ricchezza dal lavoro al capitale, beh, questo è avvenuto nell'ultimo decennio come e più che in uno scenario di tassi reali positivi! Il forte calo dei tassi imposto dalle banche centrali, infatti, ha provocato un contestuale inflazionamento di tutte la attività finanziare/beni di investimento. Non dimentichiamo che il valore attuale di un bond a tasso fisso, così come quello di una azione, altro non è che l'attualizzazione dei suoi flussi fuori (cedole o dividendi). <br />Il "grande capitale", investendo in questo decennio in bond lunghi e azioni, ha quindi beneficiato della esplosione dei relativi prezzi, realizzando spettacolari guadagni in conto capitale. Non a caso, siamo al culmine della più colossale bolla finanziaria della storia! E chissenefrega se le cedole/dividendi nominali sono bassi...Polliceversohttps://www.blogger.com/profile/17736636964866635688noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-67536733135081971872018-04-04T10:35:57.014+02:002018-04-04T10:35:57.014+02:00L'altro dubbio, che mi e' venuto in questo...L'altro dubbio, che mi e' venuto in questo momento leggendo la sua risposta (intendo quella di Pellegrina a me) insieme con quella del prof. Bagnai, sempre a me, dove dice che il problema e' iniziato nel 1996 con il pacchetto Treu. <br /><br />La versione breve del mio dubbio e':<br /><br />ma chi garantisce che una volta usciti dall'euro non vengano mantenute, anzi peggiorate, tutte le leggi attualmente vigenti sul mercato del lavoro (Legge Biagi, Jobs act, ecc.)?<br /><br />Cioe', perche' gli imprenditori che non amano gli obblighi e che votanno spesso in un certo modo, dovrebbero miracolosamente volere aumentare l'occupazione ?<br /><br />Per la versione prolissa del mio dubbio vedere sotto.<br /><br /><br />Mi ha colpito la frase attribuita a Borghi "bisogna impedire i licenziamenti quando c'è crisi e renderli più facili quando c'è piena occupazione", che mi sembra condivisibile. Nel post "58 anni di disoccupazione" pubblicato qui sul blog (nel luglio 2013 se non sbaglio) c'e' un grafico che illustra il tasso di disoccupazione dal 1960 con proiezione fino al 2017. Si vede come la disoccupazione sembra avere iniziato una discesa poco dopo l'approvazione del pacchetto Treu ed avere ricominciato a salire ripidamente poco dopo l'entrata in vigore della legge Biagi (ma sembrerebbe prima della crisi del 2008). Ora, se posso capire che la legge Biagi abbia reso piu' facili i licenziamenti in un momento in cui la dinamica dell'occupazione sembrava tendere verso la piena occupazione (anche se era comunque sopra il 6%) di sicuro non capisco perche' (in coerenza con la frase suddetta) tale legge non sia stata abrogata dopo il 2008 dal governo Berlusconi, di cui mi pare che la Lega facesse parte; tanto meno capisco perche' sia stato approvato il Jobs act e perche' non possa essere abrogato, visto che attualmente non mi pare che siamo in regime di piena occupazione.<br /><br />Sul fatto che il fine fosse solo la precarizzazione del lavoro io non ho molti dubbi. Il mio dubbio piu' grande e': quelli che vogliono precarizzare il lavoro (che sia fuori dall'euro o con l'euro) votano a sinistra, a destra o sono maggioranza da entrambe le parti ? <br /><br />Saluti,<br />Marco GuidiMarco Ghttps://www.blogger.com/profile/04409910494608004658noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-4699777466597620802018-04-04T10:15:08.498+02:002018-04-04T10:15:08.498+02:00Capisco che sono troppo prolisso sul mio caso pers...Capisco che sono troppo prolisso sul mio caso personale che non c'entra nulla. Il mio dubbio pero' era: come puo' la flat tax risolvere il problema, anziche' aggravarlo? A me l'articolo precedente sul debito di maastricht aveva fatto pensare che la flat tax aggravi i problemi anziche' risolverli. E questo secondo articolo non mi e' sembrato smentire la cosa. E' sicuramente possibile che io mi sbagli, visto che di sicuro non sono un esperto di economia, ma sinceramente fino ad ora non riesco a capire perche' sia sbagliato pensare che la flat tax aggravi il problema piuttosto che risolverlo. Questo nell'ottica di eventualmente (tornare a) votare per la Lega un giorno. Gia' faccio molta fatica a pensare di farlo, data la mia storia personale. Se poi penso anche che le ricette della Lega peggiorino le cose, sara' veramente difficile tornare a votare quel partito.<br /><br /><br />Marco Ghttps://www.blogger.com/profile/04409910494608004658noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-75830179151401780742018-04-03T11:02:12.501+02:002018-04-03T11:02:12.501+02:00Professore
ll termine urge voleva essere scherzoso...Professore<br />ll termine urge voleva essere scherzoso e non provocatorio...non me ne voglia.<br />Grazie per l' indicazione del saggio di Domar.Patriziohttps://www.blogger.com/profile/16924315151727278486noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-81274105145291261722018-04-03T03:19:35.413+02:002018-04-03T03:19:35.413+02:00Certo, fa riferimento a situazioni di guerra ma an...Certo, fa riferimento a situazioni di guerra ma anche " o compia atti di ostilità contro lo Stato Italiano, ovvero commette altri fatti diretti allo stesso scopo". <br />Il verificarsi dell’evento bellico non è elemento necessariamente richiesto per la consumazione del reato per il quale è sufficiente l’avvenuta intelligenza con lo straniero al fine di compiere anche altri atti ostili alla Nazione, anche qualora non coercitive o non violente. <br />Il reato resta di difficile applicazione per vari motivi... anche se noi abbiamo ben presente che il fatto sussiste sia in termini di cessioni di sovranità, sia in termini di guerra economica ed atti ostili in generale. Questo come altri è uno degli articoli presi in considerazione da Mori nelle sue denunce. <br />Di sicuro sarebbe di più semplice applicazione ad esempio il 246cp se si trovassero le prove che si vendono... una nuova mani pulite.Mattia Lazzarottohttps://www.blogger.com/profile/11362070012665546766noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-5912687938489593572018-04-02T22:12:09.426+02:002018-04-02T22:12:09.426+02:00@Marco G Per quanto riguarda le esportazioni del s...@Marco G Per quanto riguarda le esportazioni del settore informatica ricordo un piccolo esempio magari non significativo, pero' reale. Piccola azienda di sviluppo software in settore assai particolare e molto qualificato anche per il settore informatico, nata e felicemente cresciuta fino alla fine degli anni'90, grosse soddisfazioni in termini di prestigio, mercato prevalentemente estero perché gli utilizzatori di simili prodotti sono industrie soprattutto estere. Crisi sempre più grave lungo gli anni'2000. Si precipita in una produzione "assistita" da progetti europei più o meno fantasiosi, ma insufficienti e insostenibili per una piccola azienda... oggi non so più. Allora non avrei saputo trovare un possibile nesso col cambio fisso, oltre a altri fattori, ma una volta consapevole del ruolo del cambio la coincidenza temporale mi ha fatto pensare. <br /><br />Quanto al resto, uscire dall'euro è prioritario, ma l'assenza di riferimenti contestuali all'uscita anche dalla legislazione sul lavoro degli ultimi vent'anni, ma già prassi molto tempo prima, tanto più SE creata esattamente a causa del sistema di cambi fissi, non convince neanche me (come peraltro ho già scritto durante la campagna elettorale quando il tema è stato accuratamente evitato, almeno negli incontri disponibili online che pure spaziavano dai minibot ai giuramenti sul Vangelo). A mia conoscenza, la cosa più esplicita che si possa citare in merito è ancora la <a href="https://youtu.be/NdoOCwJSxIA?t=7840" rel="nofollow">rapida risposta di Borghi a un giovane interlocutore</a> durante la campagna a Lucca che gli chiedeva se sarebbe stato abolito il JA e ripristinato l'art. 18. Suonava più o meno "è molto complicato non si puo' dire cosi', bisogna impedire i licenziamenti quando c'è crisi e renderli più facili quando c'è piena occupazione" (per controllare l'inflazione immagino, ma anche perché <a href="http://orizzonte48.blogspot.fr/2013/09/meade-e-kalecky-vs-mundell-e-hayek-il.html" rel="nofollow">come ha spiegato Kalecki gli "imprenditori" non amano gli obblighi, dovessero pure andare a scapito dei loro stessi profitti</a> e si sa noblesse oblige). Credo sia la prima volta in cinque anni che sento Borghi dire che qualcosa è troppo complicato, eppure il tema non sembra dei più tecnicamente ardui come comprensione. Il nodo pare quindi essere politico, e riguardare anzitutto la precedente applicazione dello Statuto dei lavoratori alle aziende medio grandi (sopra i 15 dipendenti) cosa che verrebbe quindi esclusa da qualsiasi nuova normativa oggi. Pero' la Costituzione vorrebbe appunto la piena occupazione... e bisogna sempre ricordarsi che l'euro potrebbe non essere stato che il mezzo PER precarizzare il lavoro (e dismettere i servizi pubblici), non il fine principale dell'intera operazione, benché abbia fatto certo guadagnare molti, dai grandi investitori a alcuni paesi a detrimento di altri ecc. ecc.Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-30294330229217021472018-04-02T20:14:11.480+02:002018-04-02T20:14:11.480+02:00Già... credo che la flatax creerebbe problemi se s...Già... credo che la flatax creerebbe problemi se slegata dai minibot (per uso intranazione) cosicché verrebbe alimentata la domanda interna associandola poi a politiche salariali al rialzo. Nel frattempo auspichiamo il crollo dell'eurone forse la spallata verrà dalla Germagna???Vincentspahttps://www.blogger.com/profile/05447746908550063181noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-66337026422175338532018-04-02T19:22:14.722+02:002018-04-02T19:22:14.722+02:00Una osservazione sui tempi. Lei ha una lecita tend...Una osservazione sui tempi. Lei ha una lecita tendenza a concentrarsi sul suo caso, ma il fatto che lei abbia avuto problemi nel 2005 per una legge del 2004, mentre la crisi è arrivata nel 2009, cosa proverebbe? In realtà la legge Biagi è solo una tappa di un cammino che inizia col pacchetto Treu del 1997, anno della fissazione del cambio. Lei continua a soffermarsi sui sintomi. Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-37246436353831419142018-04-02T19:02:03.635+02:002018-04-02T19:02:03.635+02:00Sugli ascari preferirei non esprimermi.
Per quan...Sugli ascari preferirei non esprimermi. <br /><br />Per quanto riguarda il fatto che la flessibilita' del lavoro sia stata necesaria a seguito della rigidità del cambio l'ho imparato qui (e lo riassumerei brevemente, anche seprobabilmente non in modo completo: "se non puoi aumentare le esportazioni svalutando, le devi aumentare diminuendo i salari"). Pero' quella legge a cui mi riferivo io e' del 2003, con effetti definitivi dal 2004, cioe' ben prima delle crisi del 2008 e successive (infatti su di me personalmente i primi effetti nefasti li ha avuti tra il 2005 e il 2006, per poi ritrovarmi definitivamente con gli scatoloni dal 2012 in poi, dal governo Monti in poi [ma gia' nel 2005 una bella botta l'avevo gia' subita]). Tra l'altro in quello che era il mio settore (l'informatica, esplicitamente nominata dalla legge Biagi) non so quanto l'Italia esporti; la mia esperienza personale direbbe: esportazioni=0, pero' e' appunto solo la mia esperienza personale e non fa testo (non saprei come recuperare una statistica piu' affidabile).<br /><br />Forse rientra nei settori di cui diminuire i costi in quanto voce dei "servizi" alle attività che poi effettivamente esportano.<br /><br />Quello che pero' non mi e' affatto chiaro e' come alcuni punti del programma della Lega (la flat tax in particolare) risolverebbero il problema anziche' aggravarlo.<br /><br />Tra l'altro anche uscendo dall'euro, nessuno ha proposto di abrogare la suddetta legge Biagi <br />(per la verita' in una ultraprimitiva versione del programma del m5s c'era tale abrogazione. Poi nelle ultime versioni sembra sparita anche da li')<br /><br /> Quanto sopra mi ha impedito di votare Lega (che pure avevo gia' votato in passato, anche se solo nel 1996 se non sbaglio) e non ho votato nemmeno m5s (e nemmeno nessuno degli altri), pero' resta il fatto che saro' pronto a votare chiunque portera' all'abrogazione della suddetta.<br /><br />Saluti,<br />MarcoMarco Ghttps://www.blogger.com/profile/04409910494608004658noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-147456435272949432018-04-02T18:44:16.202+02:002018-04-02T18:44:16.202+02:00Non mi sembra un rilievo molto pertinente, perché ...Non mi sembra un rilievo molto pertinente, perché fa riferimento a situazioni di guerra in senso stretto. Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-16444476038825696972018-04-02T18:12:04.852+02:002018-04-02T18:12:04.852+02:00Non dico altro... https://www.brocardi.it/codice-p...Non dico altro... https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-i/capo-i/art243.htmlMattia Lazzarottohttps://www.blogger.com/profile/11362070012665546766noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-74668856414951466142018-04-02T17:11:52.713+02:002018-04-02T17:11:52.713+02:00Potresti postarla?
Giusto per vedere il livello ...Potresti postarla? <br />Giusto per vedere il livello delle argomentazioni usate... Roby C.https://www.blogger.com/profile/10246471816387411700noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-25618741624074283872018-04-02T15:12:53.515+02:002018-04-02T15:12:53.515+02:00NNNNUUUUUOOOOO! Mi hai spoilerato il finale (sareb...NNNNUUUUUOOOOO! Mi hai spoilerato il finale (sarebbero le piume sul catrame per l’espertone di turno: già avrai capito quale moscone è finito nella tela del crotalo…). Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.com