tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post3277139262377901529..comments2024-03-29T14:16:58.165+01:00Comments on Goofynomics: PordenoneAlberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger111125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-19062941074908130192017-06-21T18:57:15.732+02:002017-06-21T18:57:15.732+02:00Ah professo', e quesso ha scritto alla fine de...Ah professo', e quesso ha scritto alla fine del 2009!!!!!!<br /><br />Tra le tante cose che la visione dei filmati, conclusa or ora, mi sollecita, vorrei toccare brevemente un unico punto. L'economista, il senatore, il 'c'ha un curriculum tanto', non ha detto mai che Bagnai aveva torto, ma ha sempre tenuto a precisare di aver ragione.<br />Mi pare un punto non da poco, non tanto perché inaspettato, tutt'altro, quanto perché questi figuri (più sopra mi sono auto censurato un meritato mentecatto) sono peggio di quello che immaginiamo nei nostri peggiori incubi.<br />Finirà male e ci vorrà molto tempo.aquilanohttps://www.blogger.com/profile/03458695170321532621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-64720382281132377172017-06-19T10:44:05.492+02:002017-06-19T10:44:05.492+02:00Prego, e prego: il nesso l'ho trovato in un li...Prego, e prego: il nesso l'ho trovato in un libretto del 2006 del filosofo francese Jacques Ranciére, "L'odio per la democrazia", scritto all'indomani del referendum in Francia sulla costituzione europea (esito: No), e che resta ovviamente attualissimo (un capitolo è dedicato a Platone), almeno finché ci sarà data la possibilità di votare e finché a noi plebaglia capiterà ogni tanto di votare come non dovremmo, vuoi per la legge delle probabilità, vuoi perché il cervello e l'istinto di sopravvivenza non saranno ancora del tutto in pappa.<br /><br />Sull'antifascismo perenne: io però tenderei a separare alcuni piani. Il pregiudizio ideologico azionista/antifascista è sicuramente attivo a livello nazionale, e nella coscienza/subconscio della nostra classe dirigente, ma è anche vero che la stessa classe dirigente è del tutto subalterna a quella estera, per cui le vere decisioni sembrano prese all'estero e qui da noi si tratta solo di farle ingollare alla plebaglia senza avere troppi fastidi. Voglio dire, mi sembra più un problema di propaganda/ideologico, a scopo elettorale, che non di effettiva "forza che governa il mondo" . Il movimento tettonico delle placche sotto i nostri piedi va più in profondità dell'epifenomeno fascista, storicamente morto e sepolto come tu non smetti mai di proclamare. Lo stesso discorso vale per la Francia: la contrapposizione orizzontale fascismo/antifascismo è strumentale, è la pseudo-lotta che nasconde quella vera, sull'asse verticale, tra élite e plebaglia. <br /><br />A me sembra che il fenomeno originario sia l'elitismo (la cui forma di governo è la tecnocrazia), e l'aspetto azionista-comunista solo un'incarnazione momentanea.<br />Tanto è vero che il PD, il principale partito figlio della tradizione antifascista, erede tanto della corrente azionista che di quella comunista, è allo stesso tempo il principale artefice della programmata distruzione dell'impalcatura costituzionale (dichiaratamente antifascista) dello stato italiano, in stile JP Morgan.<br /><br />Il che, se da un parte conferma la strategia orwelliana del Potere di rincojonire i sudditi con un discorso pubblico schizofrenico (in cui cioè vengono affermate e propalate come vere due proposizioni/posizioni contraddittorie: il PD è antifascista e allo stesso tempo non-antifascista), dall'altra svela, forse, un'omologia di fondo tra il pensiero di sinistra e il movimento storico del capitale. Il Capitale, si sa, è rivoluzionario e progressista - questo è il movimento tellurico di fondo, rispetto al quale i fascismi tra le due guerre sembrerebbero solo una scossa di aggiustamento.<br /><br />Tra gli innumerevoli corollari di questo pensierino del lunedì mattina è che il modello di totalitarismo da cui guardarsi alle spalle per il futuro, cioè fra 5 minuti, non è quello di destra nazi-fascista ma quello comunista. mikez73https://www.blogger.com/profile/03467378512311258373noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-80417867155557640702017-06-18T13:42:40.671+02:002017-06-18T13:42:40.671+02:00@ mikez72
Grazie della replica articolata. Grazie...@ mikez72<br /><br />Grazie della replica articolata. Grazie anche del nesso che indichi tra il determinismo marxista e l'attuale TINA eurista, lo trovo un rilievo esattissimo.<br />L'antifascismo perenne non spiega tutto, certo. Aggiungo che pregiudizi ideologici con relativi di accecamento volontario e propalazione della menzogna ce ne sono di tutte le marche, com'è naturale. Nel caso della UE, la filogenesi delle ideologie e delle classi dirigenti invita a cercare il pregiudizio ideologico nel campo azionista/antifascista, perchè da lì vengono entrambe. Il piano "tecnico-iperuranio", cioè l'elitismo dei Draghi, Monti, etc., è di pura marca azionista e comunista, perchè tanto gli azionisti quanto i comunisti condividono/condividevano una visione secondo la quale si può agire politicamente in modo serio solo se l'iniziativa è presa da minoranze organizzate e cooptate, mentre il processo democratico è per sua natura corrotto, inaffidabile e cialtrone (l'incontro sulla "questione morale" tra Berlinguer, La Malfa e Visentin fu trovato, negli anni 80, anche grazie a questa comunanza di valori e stili politici).<br />Quanto alla "verità tecnica", naturale che esiste. Nessuno può sostenere che si possono erigere i muri senza obbedire alle leggi della fisica e sperare che stiano in piedi. In compenso,uno può tranquillamente ritenere che si possa e anche si debba implementare una politica economica che si sa squilibrata e nociva perchè il gioco vale la candela, cioè a dire il danno presente è giustificato dal beneficio futuro. Lo si può sostenere in buona fede, cioè a dire in vista di un bene superiore, e non soltanto in vista di un interesse personale o di ceto, esattamente come Calamandrei spazza sotto il tappeto i morti cinesi.<br />In conformità a questi criteri si possono naturalmente fare disastri epocali, il che dimostra come spesso siano meno pericolosi coloro che perseguono banalmente il proprio interesse di coloro che agiscono generosamente, senza consultarti, "per il tuo bene".Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-32734851957333074022017-06-18T12:53:58.994+02:002017-06-18T12:53:58.994+02:00Ogni persona ha il suo percorso di vita e in quest...Ogni persona ha il suo percorso di vita e in questo caso il suo collocamento nel "dibattito".<br /><br />Se c'è una cosa che ho capito in questo blog (l'ho fatta mia per tante analisi al di fuori del contesto economico-sociale) è quello che riguarda le dinamiche.<br />Ora, la classe politica italiana è stata spazzata via e quindi come per il Mezzogiorno (ovvero l'Italia! battute a parte, penso che il mezzogiorno fosse chiamato così) con l'Unità del 1860-1870, ai politici rimasti non rimane che obbedire all'esterno (i vincitori).<br />Le famose tasse sul grano dovrebbero ricordare qualcosa.<br /><br />E questo è un punto.<br /><br />Poi ci sono quelli che odiano il Paese.. che ci possiamo fare?<br />D'altro canto pare che pure in germania odiano i tedeschi.<br /><br />L'aspetto dei presunti intellettuali è per me un altro percorso.<br />La differenza la fa quando uno è chiamato a riflettere.<br />Ho visto in vita mia che riflettere dà fastidio (vale per noi del Sud, del Nord e gli stranieri, tutti uguali!).<br />Anche a lavoro, nel 99% delle volte non ci si spinge oltre l'A->B (ammesso sia corretta la relazione visto che sempre nel 99% dei casi non si guarda al controfattuale).<br />Fare A implica B e questo implica C e quindi D.. beh, non lo fa quasi nessuno.<br /><br />Ora, se sei chiamato nel dibattito e non fai degli sforzi cognitivi (tipo: "Draghi ha detto che dobbiamo pagare 300mld" e allora perché non chiedersi:<br />"mettiamoli nel debito pubblico"<br />"sottraiamoli alla germania"<br />e via dicendo)<br /><br />di che cosa dobbiamo parlare se non avere un'idea che sia un mix di malafede e inedia intellettiva (INTELLETTIVA).<br /><br /><br />Poi esiste il senso del "peccato" e spesso mancanza di "empatia".<br />Sono cresciuto in un paesino operaio* e credevo che la "parità" tra persone in senso di dignità fosse una cosa normale.<br />Invece con il cavolo.. <br />Il senso di appartenenza sotto forma di eliterismo è una forma che spesso sfocia nella perversione intellettuale.<br />Tutto questo porta ad alcuni fatti:<br />1) impossibilità ad ammettere errori di valutazione o di faciloneria: significherebbe accollarsi colpe intellettuali che portano a suicidi e l'annientamento di nazioni. Francamente bisogna essere due volte onesti intellettualmente (uno per ammettere l'errore e/o la faciloneria e l'altro per andare avanti).<br /><br />2) sotto forma di eliterismo questi possono infischiarsene di morti e disperati.. semplicemente come in famiglia quando si pranza a Natale e si mangiano tutte le stesse cose, seguono il volere "superiore" e si accodano (sembra proprio che invece di essere intellettuali siano amebe intellettuali).<br /> <br /><br /><br /><br />*anni fa (5) ho "litigato" (discussione in cui ho mandato a qual paese) con mio cognato perché gli spiegavo che la crisi era violenta (per lui non esisteva).<br />E ho aggiunto (ricordo il mio senso di sdegno) che il problema in linea di principio non è la fame ma la disperazione (suicidi) e la violenza (crimini).<br />Non vi dico cosa stia succedendo da me... valsandrahttps://www.blogger.com/profile/17178489717642357064noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-32487984363307752972017-06-18T11:12:49.964+02:002017-06-18T11:12:49.964+02:00Però perdonami, Roberto, io non ho mai parlato di ...Però perdonami, Roberto, io non ho mai parlato di Calamandrei, e non metto in dubbio che il suo esempio fosse utile e giusto per spiegare il tuo di pensiero, ma continuo a non trovarlo particolarmente adatto a motivare il mio, di stupore, visto che eri intervenuto dicendo "di che vi stupite? Perfino Calamandrei aveva un pregiudizio ideologico! E nonostante realtà ben peggiori!"<br /><br />C'è un piano della verità "tecnica" che dovrebbe rimanere intoccato dal pregiudizio ideologico, uno si illude, un piano in cui 2+2 fa sempre quattro, per tutti: l'ingegnere europeista e antifa continuerà a fare i ponti secondo le leggi dell'ingegneria civile, il medico europeista e antifa a compiere operazioni di chirurgia toracica secondo quelle delle medicina etc. etc. Mi immaginavo che l'economista Guerrieri si potesse porre su quel piano di discussione e di verità tecnica, invece di raccontare le stesse fole di un giornalista qualsiasi. Tutto qua. <br /><br />Dopo di che, l'antifascismo cronico mi sembra molto utile per spiegare i riflessi pavloviani di molta propaganda eurista stile LaRep e di molti cortocircuiti mentali della platea elettorale piddina. Non entro nel merito dei tuoi punti 1, 2 e 3.1 perché ne ho una conoscenza davvero superficiale. Il punto 3.2 invece non fa una grinza e descrive perfettamente la sclerosi piddina, per come l'ho conosciuta anche personalmente. Però ecco, non mi sembra che l'antifascismo perenne spieghi tutto, non spiega Monti e Draghi, per esempio, cioè quel piano tecnocratico e iperuranico a cui pensavo appartenesse anche Guerrieri.<br /><br />Incidentalmente, l'incrocio tra piano tecnico e politico è il succo della tecnocrazia eurista, che vuole eliminare il secondo in nome del primo: non c'è niente da discutere o scegliere, perché esiste solo una verità tecnica da seguire. E questo a mio parere, è IL gancio - via marxismo (o almeno un'apologetica anni '60/'70 del marxismo) - che tiene in stato onirico la fascia generazionale piddina dei babyboomers più ancora dell'antifascismo: grazie a Marx essi avevano conosciuto le leggi del Divenire Storico, per cui:<br /><br />a) essi conoscevano la Verità e tutti gli altri erano capre.<br />b) la rivoluzione e il comunismo sarebbero stati una semplice conseguenza "scientifica" che la loro attività politica avrebbe potuto solo più o meno accelerare.<br /><br />Si da il caso che il Divenire Storico abbia nel frattempo cambiato idea - e gli ex rivoluzionari hanno svoltato di conseguenza, rimanendo sempre nel giusto eh, sempre nella verità, ora che la verità si declina come mondialismo, il che gli permette di cantare le canzoni anarchiche con la lacrima sugli occhi la mattina e il pomeriggio votare PD come se nulla fosse.<br /><br />Sul punto 5, che dire, stringiamoci a coorte.mikez73https://www.blogger.com/profile/03467378512311258373noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-881785558084020252017-06-17T22:23:02.193+02:002017-06-17T22:23:02.193+02:00Grazie mille!
Saluti cordiali e buon fine settiman...Grazie mille!<br />Saluti cordiali e buon fine settimana :)Mauro Santorohttps://www.blogger.com/profile/13793152297475351541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-43657278313084845982017-06-17T16:14:56.525+02:002017-06-17T16:14:56.525+02:00Caro Marvin,
ho come la vaga sensazione che il pro...Caro Marvin,<br />ho come la vaga sensazione che il problema non sia quello della manifattura del video; dietro l'imbarazzante sequenza di superficiali asserzioni si nasconde l'impossibilità di dire cose che stiano in piedi secondo qualsiasi filone o scuola scientifica. Siamo a mio avviso in ambito fideistico religioso.ALBERTO49https://www.blogger.com/profile/03474481177842959112noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-69862630546595574252017-06-17T12:42:10.114+02:002017-06-17T12:42:10.114+02:00[segue dal post precedente]
4) Non mi pare ci vogl...[segue dal post precedente]<br />4) Non mi pare ci voglia la scala dei pompieri per giungere a stabilire una fruttuosa analogia tra “pregiudizio favorevole” al comunismo e “pregiudizio favorevole” alla UE. Come il comunismo, la UE cortesemente fornisce, gratis, “la prospettiva di cambiamento”, cioè il “sogno” senza il quale la vita, anche intellettuale, è sciapa assai; come gli intellettuali comunisti, o pregiudizialmente favorevoli al comunismo pur senza aderirvi, gli intellettuali europeisti non sono responsabili delle conseguenze delle loro idee; come nel caso del progetto comunista, il progetto europeista è “inverosimile”, ma “nel campo dei fenomeni intellettuali, ‘inverosimile’ non corrisponde automaticamente a ‘sbagliato’ “. Si aggiunga poi, naturalmente, che l’adesione al progetto europeista, come a suo tempo l’accettazione del “pregiudizio favorevole” al comunismo su base antifascista, a) garantisce la condivisione di oneri e onori elargiti dall’ufficialità b) favorisce la carriera e la cooptazione nella classe dirigente c) rasserena e rassicura la coscienza morale, perché come chi non aderiva al “pregiudizio favorevole” al comunismo “faceva il gioco del fascismo”, così chi non aderisce al “pregiudizio favorevole” alla UE fa il gioco del populismo, del nazionalismo, del razzismo: insomma, del presente avatar del fascismo eterno. E siccome la storia, conforme al detto marxiano, si presenta per la prima volta in tragedia, per la seconda in farsa, stavolta gli intellettuali e i politici antifascisti non hanno bisogno di far finta di non vedere (cosa non facilissima) stragi terrificanti di milioni di persone, campi di concentramento siberiani, colpi alla nuca nelle cantine della Lubianka, massacri a sangue freddo commessi da partigiani comunisti anni dopo la fine delle ostilità, testimonianze agghiaccianti e veritiere di dissidenti come Solgenitsin e Salamov, etc. Stavolta, agli intellettuali antifascisti europeisti basta far finta di non vedere un po’ di suicidi (e il suicidio ha sempre un fondo psicologico inscrutabile), una vasta disoccupazione (che comunque non costringe nessuno alla fame), una grave erosione della struttura industriale italiana (ma si può sempre emigrare e favorire gli investimenti esteri), un po’ di trucchetti più o meno leciti (ma sempre legali) per assicurare l’insediamento dei governi desiderati, una immigrazione di massa che provoca certo problemi (ma che è fattualmente inarrestabile e moralmente doveroso accettare), e il fatto, certo un po’ seccante, che il progetto europeista è politicamente inverosimile e disfunzionale, perché la UE non potrà mai trasformarsi in vero Stato federale. Insomma: gli intellettuali antifascisti con “pregiudizio favorevole” al comunismo della Prima Repubblica dovevano applicarsi sugli occhi spesse fette di salame, agli intellettuali antifascisti europeisti della Seconda Repubblica basta applicarsi una fettina quasi trasparente di prosciutto San Daniele.<br />5) In tutto quanto precede, che posto ha l’Italia? Dico l’Italia realmente esistente, la povera invalida, l’amatissima troia che tanto ci ha fatto e ci farà soffrire e sperare? Che è pur sempre, per quanto malconcia e stralunata e rantolante, la patria Italia, la nostra casa comune? Purtroppo, secondo me, un posto proprio non ce l’ha: e non può neanche emigrare. Chi se la prende, se non la vogliamo neanche noi italiani?<br />FINERoberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-36247627239387263412017-06-17T12:41:22.893+02:002017-06-17T12:41:22.893+02:00[segue dal post precedente]
3.1Si faceva il gioco ...[segue dal post precedente]<br />3.1Si faceva il gioco del fascismo anche se si parlava dell’adesione e collaborazione al fascismo, più o meno profondamente persuasa ma non solo forzata o motivata da inesperienza giovanile, di una larga parte della classe dirigente e degli intellettuali italiani antifascisti; tant’è vero che lo stesso Calamandrei, nel discorso tenuto il 28 febbraio 1954 al Teatro Lirico, alla presenza di Ferruccio Parri, ebbe a dire: “il ventennio fascista…fu un ventennio di sconcio illegalismo, di umiliazione, di corrosione morale, di soffocazione quotidiana…perché, sì, FU UN’INVASIONE CHE VENIVA DA DENTRO, un prevalere temporaneo di QUALCOSA CHE SI ERA ANNIDATO DENTRO DI NOI” [maiuscole mie]. L’oratore del Teatro Lirico era lo stesso medesimo prof. Piero Calamandrei che quattordici anni prima, nel 1940 (millenovecentoquaranta A.D.) era stato il principale collaboratore del Guardasigilli Grandi per l’elaborazione del nuovo codice di procedura civile, e che aveva steso per conto del ministro la Relazione al Re. Relazione che come di prammatica figura in premessa al testo del codice e ne proclama l’alta ispirazione fascista. “Sconcio illegalismo”?<br />3) Nei partiti e tra gli intellettuali europeisti italiani prevale una cultura largamente ispirata all’azionismo antifascista (omogeneizzato e banalizzato modello Scalfari); come del resto nell’intero paese, dove è irriflessa ma è diventata senso comune. Rinnegata, senza vero riesame, la prospettiva comunista dopo l’implosione dell’URSS, gli intellettuali europeisti “desinistra” (cioè quasi tutti) hanno certo accettato la democrazia rappresentativa pluralistica e liberale, ma al “sogno di una cosa” comunista hanno sostituito, a svolgere la medesima funzione, il “sogno europeo”. Qual è, questa funzione? La stessa che con lodevole franchezza ci illustra Alberto Asor Rosa parlando della sua adesione al comunismo: “La promessa comunista ci apriva un orizzonte di cambiamento, la liberaldemocrazia no…eravamo dei marxisti conseguenti, NONCURANTI PERALTRO DELLE NOSTRE AZIONI [maiuscole mie]…Certo, inseguivamo un progetto ‘inverosimile’. Ma nel campo dei fenomeni intellettuali, ‘inverosimile’ non corrisponde automaticamente a ‘sbagliato’ ”(A. Asor Rosa, “Il grande silenzio. Intervista sugli intellettuali”, Laterza 2009, p. 20 e 29-30). Insomma, il comunismo ci faceva sognare (e cos’è la vita senza sogni, direbbe Marxzullo?); inoltre, noi in quanto intellettuali non siamo responsabili delle conseguenze reali delle nostre idee.<br />[segue]Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-13391356321241873722017-06-17T12:40:15.128+02:002017-06-17T12:40:15.128+02:00@mikez73
L'esempio di Calamandrei mi è parso ...@mikez73<br /><br />L'esempio di Calamandrei mi è parso utile per i seguenti motivi:<br />1) La cecità volontaria parziale di Calamandrei non dipende dal fatto che fosse un "intellettuale che vivendo e lavorando immerso in un universo di simboli alla fine trasforma tutto in simbolo e perde contatto con la realtà, fino a considerare anche la vita e la morte di milioni di persone in termini puramente astratti." La lettera citata è del 1952, a sette anni dalla conclusione di una guerra mondiale e di una guerra civile a cui Calamandrei aveva partecipato, anche se non con il mitra in mano. Quindi, i morti ammazzati li conosceva de visu e non solo “simbolicamente”.<br />2) La cecità volontaria parziale di Calamandrei deriva da un pregiudizio ideologico, il "pregiudizio favorevole" al comunismo. C. non era comunista, ma era un azionista antifascista. Con la svolta di Salerno, il PCI si era proposto come campione dell'antifascismo e della democrazia; e per complesse ragioni storiche e ideologiche delle quali se vuoi discuteremo in altra occasione, la proposta era stata accolta da tutte le forze componenti il CLN, sebbene il PCI antifascista lo fosse stato senz’altro, ma democratico mai (accettava di fatto la democrazia rappresentativa pluralistica perché questo era il quadro di Yalta, ma non in linea di principio, e questo resterà vero fino a Berlinguer e oltre. È la celebre “doppiezza” togliattiana). Quindi, il PCI restava fuori dal governo in base a Yalta, ma sul piano ideologico e culturale il comunismo restava non solo accettabile pere tutti gli antifascisti, ma una forza e una cultura nei riguardi della quale le forze ex CLN nutrivano un "pregiudizio favorevole". Ragione di fondo: un tipo di interpretazione del fascismo (azionista e marxista, che convergono su questo giudizio per diverse vie) che lo vede come un pericolo permanente e ricorrente, contro il quale è indispensabile conservare l'alleanza antifascista anche quando il fascismo storico non esiste più perché sconfitto sul campo. A questo poi si aggiunga la solidarietà di interessi che sempre si stabilisce in una classe dirigente, e che prescrive quel che si può, e quel che NON si può dire pena serie difficoltà nella carriera, sino all’ostracismo. Conclusione: a fronte del pericolo di risorgenza del fascismo eterno, i 2MLN e mezzo di morti cinesi contano zero, e vanno passati sotto silenzio perché a parlarne “si fa il gioco del fascismo”; come si fa il gioco del fascismo a parlare del terrore leniniano e staliniano, del dissenso sovietico, e del fatto che il mito della Resistenza è, appunto, un mito che non corrisponde alla realtà, come non corrisponde alla realtà la vulgata secondo la quale il fascismo è “l’invasione degli Hyksos” (Croce) o “l’autobiografia della nazione” di un “popolo di scimmie” (Gobetti) o “il braccio armato del grande capitale che quando è in difficoltà lo tira sempre fuori dalla cassetta degli attrezzi” (marxisti tutti); e quindi, non si può MAI dire che il fascismo non è un errore CONTRO la cultura tout court, ma “un errore DELLA cultura”, e della migliore cultura italiana. (Noventa)<br />[segue] Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-16755298085704984022017-06-17T11:23:00.327+02:002017-06-17T11:23:00.327+02:00Questo NO enorme, granitico, è stato espresso in p...Questo NO enorme, granitico, è stato espresso in più sedi, da un pò di anni, da più tedeschi, nonostante tutto l'ostinazione di qualcuno in casa nostra nel ritenere possibili soluzioni tipo eurobond, rimane altrettanto granitica, dimenticando del tutto con chi stanno cercando il dialogo... <br />...o peggio dimenticando la storia.Mario Amabilehttps://www.blogger.com/profile/10278161477106481012noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-77998431819977431462017-06-17T10:30:30.035+02:002017-06-17T10:30:30.035+02:00No vabbè, ragazzi guardate tutti il video della BC...No vabbè, ragazzi guardate tutti il video della BCE e il... mostro dell'inflazione, che esce cosí, dal nulla, a rendere la vita grama ai poveri operai vestiti di cenci.<br />Neanche un grafico hanno trovato, che facesse loro un cartone animato decente... ma veramente ci governa questa gente? <br />Ah, c'era anche il mostro della deflazione, ma quello era un po' più carino...Rambaldo degli Ubertihttps://www.blogger.com/profile/12305884896741588434noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-5341836362665774312017-06-17T00:17:40.466+02:002017-06-17T00:17:40.466+02:00@ Kit Kot
Per restare in tema Bruegel, il modell...@ Kit Kot <br /><br />Per restare in tema Bruegel, il modello eurista di Guerrieri mi ricorda più "la parabola dei ciechi". <br /><br />@ Roberto Buffagni<br /><br />intanto grazie che mi hai fatto conoscere Vittorio De Caprariis, a me finora sconosciuto.<br />Quanto all'esempio di Calamandrei, è sicuramente preclaro ma non so se è ben trovato. Ciò che a me stupisce nel caso specifico (Guerrieri) non è l'intellettuale che vivendo e lavorando immerso in un universo di simboli alla fine trasforma tutto in simbolo e perde contatto con la realtà, fino a considerare anche la vita e la morte di milioni di persone in termini puramente astratti - anzi, a tal proposito sono giusto reduce da un'immersione nella vita e nelle opere di Hermann Kahn, lo scienziato che fece da modello e ispirazione per il Dottor Stranamore di Kubrick.<br /><br />A me stupisce l'intellettuale che a prescindere da quale sia il suo pregiudizio non è in grado di connettere poi logicamente i simboli, visto che è quello che dovrebbe saper fare, la sua specialità. O perlomeno non si accorge che i simboli che usa non stanno assieme, né tra di loro né con i dati di realtà. <br />Che non se ne accorga un giornalista o un politico piddino è un conto. Ma che lo faccia Guerrieri, dall'alto del suo curriculum scientifico, e usando per di più gli stessi argomenti degli altri due, ma ormai vecchi di 5 anni e già annientati dal dibattito e dalla realtà… mikez73https://www.blogger.com/profile/03467378512311258373noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-41481175615845662392017-06-16T22:29:32.744+02:002017-06-16T22:29:32.744+02:00L'articolo è questo:
http://www.sciencedirect....L'articolo è questo:<br />http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264999316308689<br />Le conseguenze dell' uscita dall' euro dipendono da chi sarà chiamato a gestirla e da come verrà gestita. I libri del Prof. Bagnai "Il tramonto dell' euro" e "L'Italia può farcela" mettono in evidenza tutte le problematiche da affrontare. <br />Ma il problema è soprattutto politico, come ben dici. <br />Claudio Luppihttps://www.blogger.com/profile/14261827961608111345noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-61390497414487564192017-06-16T19:20:27.650+02:002017-06-16T19:20:27.650+02:00Alberto Bagnai wrote: « 1) che se si verificasse u...Alberto Bagnai wrote: « <i>1) che se si verificasse un evento traumatico non saprebbe come gestirlo, perché si rifiuta di prendere in considerazione questa eventualità e di studiarla (cosa che io invece ho fatto, pubblicando i risultati su una rivista di classe A);</i>»<br /><br />Modelli di uscita a confronto:<br /><br />Bagnai (paper in inglese. Economic Modelling<br />Volume 64, August 2017, Pages 524–538): http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264999316308689<br /><br />Guerrieri (versione in tedesco): https://de.wikipedia.org/wiki/Der_Triumph_des_Todes_(Bruegel)<br /><br />KitKot3https://www.blogger.com/profile/12659261222336634286noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-64598944452032717672017-06-16T19:04:16.292+02:002017-06-16T19:04:16.292+02:00Posizione dell'€uropeista: credo quia absurdum...Posizione dell'€uropeista: <i>credo quia absurdum est.</i>KitKot3https://www.blogger.com/profile/12659261222336634286noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-39939826611712115142017-06-16T17:39:58.463+02:002017-06-16T17:39:58.463+02:00Rispetto all'articolo di classe A a cui si fa ...Rispetto all'articolo di classe A a cui si fa riferimento nel video, in questo blog o nei commenti; o in generale rispetto all'analisi del professore sulle conseguenze di un'uscita dall'euro potreste consigliarmi qualche link "pubblico"? Purtroppo (forse per incapacitá mia) non l'ho trovato, e mi piacerebbe farmi un'idea un po' più tecnica, anche se sono pienamente d'accordo che il punto è più che altro politico<br /><br />Saluti cordialiMauro Santorohttps://www.blogger.com/profile/13793152297475351541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-54717934847704052722017-06-16T15:15:23.537+02:002017-06-16T15:15:23.537+02:00Vorrei chiedere a Paolo Guerrieri, ed agli altri a...Vorrei chiedere a Paolo Guerrieri, ed agli altri appellisti, viste le implicazioni sulla possibilità di modificare l' atteggiamento tedesco e della UEM e quindi sull'economia dell' eurozona e sulle politiche generali del lavoro e della crescita, se si intende richiedere in modo radicale e inderogabile, alla UEM ed ai suoi organismi, di apportare modifiche all' art 127 del TFUE che ribadisce paro paro l' art. 88 della Legge fondamentale tedesca(GRUNDGESETZ) <br /><br /><a href="https://www.bundestag.de/parlament/aufgaben/rechtsgrundlagen/grundgesetz/gg_08/245140" rel="nofollow">Artikel 88<br /><br />Der Bund errichtet eine Währungs- und Notenbank als Bundesbank. Ihre Aufgaben und Befugnisse können im Rahmen der Europäischen Union der Europäischen Zentralbank übertragen werden, die unabhängig ist und dem vorrangigen Ziel der Sicherung der Preisstabilität verpflichtet.</a><br /><br /><a href="http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A12012E%2FTXT" rel="nofollow">Articolo 127<br /><br />(ex articolo 105 del TCE)<br /><br />1. L'obiettivo principale del Sistema europeo di banche centrali, in appresso denominato "SEBC", è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l'obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali nell'Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell'Unione definiti nell'articolo 3 del trattato sull'Unione europea. Il SEBC agisce in conformità del principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza, favorendo una efficace allocazione delle risorse e rispettando i principi di cui all'articolo 119.</a><br /><br /><a href="https://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/pricestab/html/index.it.html" rel="nofollow">Per chi voglia capire meglio, magari potrebbe Guerrieri esprimere un suo illuminato parere, c' è questo video della BCE, fatto alla bisogna per i ragazzi delle squole ma che a mio avviso, non modesto, andrebbe analizzato previa lettura del libro IPF.</a>ALBERTO49https://www.blogger.com/profile/03474481177842959112noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-24513729572025082302017-06-16T15:15:12.244+02:002017-06-16T15:15:12.244+02:00Ho gradito molto la visione del confronto tramite ...Ho gradito molto la visione del confronto tramite il web.<br />Premesso il rituale apprezzamento per il prof. Guerrieri, in quanto non si è sottratto al confronto, devo dire che mi ha dato particolarmente fastidio il suo proporre continuamente l'argumentum ab auctoritate, per suffragare le sue tesi.<br />Il Krugman buono a convenienza, De Gaseri e Adenauer per negare lo zampino Usa nella costruzione Europea tralasciando l'ovvio che i due grandi e indiscussi statisti governavano paesi nell'immediatezza di una sonora sconfitta militare e nel perdurare dell'occupazione militare ecc.., infine i premi nobel esibiti come trofei del politicamente corretto<br />Provo particolare disagio verso il malcostume di usare l'appello all'autorità, per sottrarsi a ragionamenti di logici.<br />Se si considera poi che generalmente si sono volute giustificare le pene dei popoli mediterranei con il loro essere antropologicamente pigri e p.i.g.s. si comprende l'inappropriatezza di certe costruzioni retoriche.<br />Questi tra gli altri i motivi per il quale ritengo deludente l'intervento dell'esimio prof. Guerrieri.<br /><br />Nel merito del'interessante dibattito, se posso, azzarderei un mio personale contributo facendo un parallelismo di tipo storico: Anche Il nazismo tedesco nei suoi esordi ebbe un determinante appoggio in ambienti anglosassoni (anche in Italia come dimenticare il consistenti aiuti dalla Gran Bretagna al Secolo d'italia), ad un certo punto però avvenne la svolta capitanata dall'Inghilterra. Se l'attuale crisi economica può essere equiparata ad una guerra, la Brexit può considerarsi una svolta, da corsi e ricorsi storici?ilsanpietranohttps://www.blogger.com/profile/03930626274246510119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-66501213613593559222017-06-16T12:42:22.941+02:002017-06-16T12:42:22.941+02:00Ho visto il video. Mi convinco sempre di più che u...Ho visto il video. Mi convinco sempre di più che usciremo da questa follia tra molti anni e ad un prezzo altissimo. Sono fortunato. Ho i figli all'estero, Nuova Zelanda e Australia. Probabilmente, con buona pace di mia moglie, saremo costretti a trasferirci nelle colonie della perfida Albione.http://www.italiaitaly.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=60&Itemid=165<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/11040783434455949181noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-33323131677553249902017-06-16T12:17:43.178+02:002017-06-16T12:17:43.178+02:00Guardate che l'atteggiamento del prof. Guerrie...Guardate che l'atteggiamento del prof. Guerrieri e delle altre intelligenti, preparate e degne persone (sul serio) come lui favorevoli alla UE per scelta pregiudiziale è una cosa già vista, e in merito a cose che in confronto all'euro e alla UE erano infinitamente più serie e gravi, tanto per non far nomi: il comunismo.<br />Vittorio De Caprariis l'ha chiamato "Il pregiudizio favorevole" (in "Nord e Sud",a. VIII, n. 11, novembre 1961). <br />Esempio preclaro, Piero Calamandrei (che non era comunista ma condivideva "il pregiudizio favorevole"). Scrivendo a suo figlio Franco, allora (1955-6)corrispondente de "L'Unità" da Pechino, Piero, che sta preparando un numero de "Il Ponte" dedicato alla Cina, gli chiede quanto segue: "Ora vorrei una spiegazione da te, caro Franco, SE PUOI DARMELA [corsivo nel testo]. In un articolo su 'La Cina vista dall'Inghilterra' del redattore del 'Manchester Guardian', l'autore che rifà la storia di come si è arrivati alla Cina popolare, dice a un certo punto: 'C'è stato terrorismo politico: nel 1952 ministri del governo annunciarono che erano stati sterminati 2.500.000 nemici di classe.' E' esatta questa notizia? E' controllabile? O è un'invenzione? Non so se tu sei in grado di rispondermi: in caso negativo, sia per non detto. CIO' NON AVREBBE IMPORTANZA SUL GIUDIZIO POSITIVO SULLA CINA ATTUALE; LE RIVOLUZIONI SONO RIVOLUZIONI COME LE GUERRE [maiuscolo mio]. Ma se la notizia fosse falsa vorrei ribatterla." (Piero e Franco Calamandrei, "Una famiglia in guerra. Lettere e scritti (1939-1956), Laterza 2008, p. 145).<br />Oggi sappiamo che la notizia era vera, le cifre degli sterminati sono in quell'ordine di grandezza. Ma la cosa interessante è che Piero Calamandrei, persona intelligente, preparata e degna, di fronte a una cifra come 2.500.000 morti ammazzati non nel corso del conflitto guerreggiato ma dopo, a sangue freddo, a) non fa una piega b) non si chiede a chi e cosa corrisponda, nei fatti cinesi, il concetto di "nemico di classe" c) qualora il figlio lo accerti che la notizia è vera, addebita lo sterminio alla forza delle cose e al destino, tipo "chi va al mulino s'infarina" d) e dunque chiede verifica a Franco solo per cogliere una buona occasione di far polemica contro gli anticomunisti in caso la notizia fosse falsa.<br />Si noti che Calamandrei non era comunista, nè aveva responsabilità politiche dirette nel movimento comunista (chi ha responsabilità politiche dirette tende inevitabilmente al cinismo pragmatico). Era un celebre e rispettatissimo studioso, certo politicamente schierato nel campo antifascista, ma non un agente del KGB, e nemmeno un membro dell'Ufficio Politico del PCI.<br />Il prof. Guerrieri è anche un senatore del PD, qui si parla di crisi economica e di disagi anche gravi, ma non di 2 MLN e mezzo di morti ammazzati a sangue freddo. Quindi, direi che non c'è proprio da stupirsi. Si nota anzi un certo miglioramento, chissà...Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-70172162871336799082017-06-16T10:00:43.359+02:002017-06-16T10:00:43.359+02:00Se sbaglio correggetemi:d' opinabile in econom...Se sbaglio correggetemi:d' opinabile in economia è il punto di vista dal quale si parte,poi non si può derogare dalle premesse.Nel nostro caso se partiamo dalla premessa della moneta unica e del liberoscambismo allora tutto quelloche ha fatto monti era giusto ed è stato il salvatore della Patria.Se partiamo da una premessa di sovranità monetaria e realizzazione della democrazia necessitata dai diritti socio-economici monti è un traditore da trattare con clemenza ,data l' età,e da dimenticare.gilberto gismondihttps://www.blogger.com/profile/01522354617651664740noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-50733308299468854032017-06-16T09:54:01.239+02:002017-06-16T09:54:01.239+02:00Pare che l' autore di quel libello fosse Crizi...Pare che l' autore di quel libello fosse Crizia il capo dei 30 tiranni. benchè non fosse Atene un' isola ebbe dal"demo"la punizione per i suoi delitti.Speriamo che la storia si ripeta in maniera meno cruentagilberto gismondihttps://www.blogger.com/profile/01522354617651664740noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-31443424965830504372017-06-16T00:25:46.905+02:002017-06-16T00:25:46.905+02:00Dopo aver visto il confronto di Pordenone confesso...Dopo aver visto il confronto di Pordenone confesso che ho provato imbarazzo per le argomentazioni del Prof. Guerrieri. Perché, prima di essere Senatore, Guerrieri è Professore di economia alla Sapienza dal 1992. E pertanto non può non sapere come andrà a finire questa unione monetaria, che non è un' OCA e fallirà con grave danno per le popolazioni europee coinvolte nel folle progetto.<br />Sono cose che sappiamo, grazie al lavoro del Prof. Bagnai, a questo blog, ad a/simmetrie. <br />Ma il disagio provocato dalla ipocrisia di un ordinario di economia mi ha stimolato ad una più profonda riflessione sullo stato della nostra Università. <br />Confesso che la mia conoscenza delle dinamiche e dei processi di selezione delle carriere universitarie è parziale e limitata. Ma le storie che ho osservato con i miei occhi e le parole udite con le mie orecchie in tanti anni di professione mi hanno convinto da tempo (sarei già in pensione in un paese normale, ma Monti e Fornero hanno pensato diversamente) che qualcosa di profondamente distorto e sbagliato corrode il mondo dell' Università italiana. Ne sono diventato consapevole fin dagli anni nei quali, come specializzando non retribuito, ho fatto l' autista per il padrino illustre del mio direttore, oppure quando dovevo scrivere relazioni farlocche sui progetti di ricerca assegnati. <br />Mi rendo conto del rischio che corro, quello di fare di tutte le erbe un fascio e sono consapevole che la realtà delle Università italiane è differente nelle varie facoltà, sedi e Dipartimenti. Ma esiste un nesso forte che lega le carriere dell' Università alle "massonerie" e alla politica, un nesso che ho riscontrato in passato come studente e ho vissuto ripetutamente nella mia attività di professionista, un nesso che passa oltre le competenze, le capacità, i meriti. Sono i legami di clan, le cordate, i gruppi di potere. E' il nepotismo insopportabile, il familismo immorale di certe dinastie universitarie, di certi concorsi, le carriere improbabili costruite sul consenso e sull' appartenenza, sviluppatesi nel silenzio omertoso di colleghi e cattedratici.<br />Temo che il Prof. Bagnai e il Prof. Cesaratto in quel mondo rappresentino eccezioni, anomalie, per il semplice fatto di sostenere con coerenza le evidenze che emergono dalla letteratura scientifica e dalla Storia. <br />Scusate il pessimismo, ma credo che il conformismo degli universitari abbia radici antiche, che affondano nella solitudine di quella dozzina di docenti, su oltre milleduecento, che tenerono la schiena dritta e dissero NO al duce. <br /><br /> <br /><br />Claudio Luppihttps://www.blogger.com/profile/14261827961608111345noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-16113585896925749002017-06-15T18:19:23.460+02:002017-06-15T18:19:23.460+02:00Ufficialmente no, ma moralmente si.
Diventerebbe u...Ufficialmente no, ma moralmente si.<br />Diventerebbe un ricatto quotidiano.<br />I tedeschi, quando si impegnano,sono peggio delle comari. :-)Alessandro alehttps://www.blogger.com/profile/09255460906789656196noreply@blogger.com