tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post1958389998121505833..comments2024-03-28T23:45:51.865+01:00Comments on Goofynomics: Gli estremi si toccanoAlberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger102125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-41538796664202114612013-08-31T17:56:10.594+02:002013-08-31T17:56:10.594+02:00C'è qualche assonanza secondo me con qualche r...C'è qualche assonanza secondo me con qualche ragionamento di Pasolini, ma non sono un esperto del settore.Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-82773008884154630512013-08-30T17:52:13.684+02:002013-08-30T17:52:13.684+02:00Una piccola precisazione. Fusaro è un allievo di C...Una piccola precisazione. Fusaro è un allievo di Costanzo Preve, del quale riprende le tesi principali. In questo articolo, espone la tesi che il capitalismo odierno è "postborghese"; cioè a dire, che la borghesia non è più "la classe egemone" delle società capitalistiche, e anzi non è più una classe nel senso proprio dell'espressione, perché non è più definita da un'etica, da un sistema di valori, da una cultura condivisa ed egemone. Esistono, naturalmente, "i borghesi", e possono essere, sotto il profilo economico, i detentori dei mezzi di produzione (lo sono anche degli aristocratici, o anche dei discendenti di proletari, di piccolo borghesi, etc.). Secondo Preve, però, non esiste più "la borghesia" in quanto classe anche eticamente definita. Ne consegue che, sempre a giudizio di Preve e Fusaro, il movimento sessantottesco, che si è pensato come movimento antiborghese in quanto anticapitalistico, sia stato invece, per una eterogenesi dei fini, un movimento antiborghese favorevole alla trasformazione attuale del capitalismo; e che esso abbia contribuito a distruggere l'etica della borghesia senza disturbare affatto il capitalismo, che non ha affatto bisogno della borghesia per esistere e prosperare. Anzi: l'estensione del dominio del mercato capitalistico - o della "Forma Capitale", come la definisce Alain de Benoist - al mondo della vita familiare e intima è stato favorito e inaugurato proprio dalla rivolta sessantottesca contro la cultura e l'etica borghesi. Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-44229394451969848252013-08-29T10:27:56.427+02:002013-08-29T10:27:56.427+02:00A me sembra piuttosto che tu abbia detto due cose ...A me sembra piuttosto che tu abbia detto due cose diverse nello stesso modo. Ecco, il discorso è lungo, facciamolo con calma. Nel frattempo la storia andrà avanti. Tanto per fare un esempio, io mi sono sempre chiesto perché mai i simpatici commensali di Palermo, col loro simpatico sorrisetto di sufficienza e con il loro simpatico "non si può dire così", "in politica questa frase non ha senso", ecc. non siano riusciti ad attirare l'attenzione sui problemi che qui discutiamo. I casi sono due: o non volevano, o non erano in grado. Scegli il peggiore.<br /><br />Posso dirti però perché ci sto riuscendo io: perché ascolto tutti e parlo a tutti.<br /><br />Il che mi porta anche a subire lezzzioncine come quelle sulla differenza fra URSS e Cina. Ma va bene così. Io non voglio la guerra, sia chiaro. Ma pietà l'è morta, e non l'ho uccisa io. Anche questo deve essere chiaro.Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-7138058278793445082013-08-28T22:09:01.667+02:002013-08-28T22:09:01.667+02:00Dall' articolo linkato dalla ottima Cristina, ...Dall' articolo linkato dalla ottima Cristina, quello di Fusaro:<br /><br />" Il principio dell’odierno capitalismo postborghese è pienamente sessantottesco e, dunque, di sinistra: vietato vietare, godimento illimitato, non esiste l’autorità, ecc. Il capitalismo, infatti, si regge oggi sulla nuda estensione illimitata della merce a ogni sfera simbolica e reale (è questo ciò che pudicamente chiamiamo “globalizzazione”!). “Capitale umano”, debiti e crediti nelle scuole, “azienda Italia”, “investimenti affettivi”, e mille altre espressioni simili rivelano la colonizzazione totale dell’immaginario da parte delle logiche del capitalismo odierno. Lo definirei capitalismo edipico: ucciso nel Sessantotto il padre (l’autorità, la legge, la misura, ossia la CULTURA BORGHESE), domina su tutto il giro d’orizzonte il godimento illimitato. Se Mozart e Goethe erano soggetti borghesi, e Fichte, Hegel e Marx erano addirittura borghesi anticapitalisti, oggi abbiamo personaggi capitalisti e non borghesi (Berlusconi) o antiborghesi ultracapitalisti (Vendola, Luxuria, Bersani, ecc.): questi ultimi sono i vettori principali della dinamica di espansione capitalistica. La loro lotta contro la cultura borghese è la lotta stessa del capitalismo che deve liberarsi dagli ultimi retaggi etici, religiosi e CULTURALI in grado di frenarlo.<br /><br />Dalla sinistra che lotta contro il capitalismo per l’emancipazione di tutti si passa così, fin troppo disinvoltamente, alla sinistra che lotta per la legalità, per la questione morale, per il rispetto delle regole (capitalistiche!), per il diritto di ciascuno di scolpire un sé unico e inimitabile: da Carlo Marx a Roberto Saviano."<br /><br /><br />(Mi perdoni se userò questa espressione) Che ne penZa a riguardo del ruolo di guida culturale della società capitalistica perduto dalla borghesia, come descritto dal sempre molto interessante Fusaro?<br /><br />Chiedo uno strappo alla sua regola di non chiederle "che ne penZa", perché ritengo che lei incarni alla perfezione il "borghese illuminato" di cui Fusaro fa cenno in altre sue analisi, in cui spiega il capitalismo come una sorta di flusso perpetuo di rivoluzioni che alimentano esse stesse la società capitalistica, rinnovandola, rivoluzioni guidate dalla borghesia, classe, appunto, egemone, storicamente nelle società capitalistiche. Mi incuriosisce molto una sua opinione.<br /><br /><br />bargazzinohttps://www.blogger.com/profile/16865209198899279716noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-67181843262179409062013-08-28T20:43:16.113+02:002013-08-28T20:43:16.113+02:00Sì, grazie per l'articolo segnalato, molto con...Sì, grazie per l'articolo segnalato, molto condivisibile (anche se ho dovuto cercare sul dizionario il significato di "apoftegma")! :)<br /><br />Ahimé, non ho fatto il liceo classico.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02733745965462840350noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-66506553759791630272013-08-28T19:43:44.665+02:002013-08-28T19:43:44.665+02:00"anche le nozze gay non si fanno con i fichi ..."anche le nozze gay non si fanno con i fichi secchi".<br />Sono molto d’accordo.<br />Senza benessere economico è illusorio parlare di qualsiasi altro tipo di benessere, lasciamo naturalmente perdere la salute che viene prima di tutto e che tuttavia dipende molto anch’essa dallo stesso.<br />Parlare di diritti, di rispetto dell’ambiente, di legalità senza risorse economiche è estremamente difficoltoso.<br />Come si fa a dire ad una persona che non ha i soldi per comprarsi da mangiare che comunque non deve rubare, perché non è etico oltre che illegale ?<br />Privare una persona del diritto a vivere una vita dignitosa non è esso stesso un ladrocinio ?<br />Mauro Franceschinihttps://www.blogger.com/profile/13947039421489024033noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-18256789105407577002013-08-28T19:17:26.603+02:002013-08-28T19:17:26.603+02:00Lo STATO è intrinsecamente etico e rappresentativo...Lo STATO è intrinsecamente etico e rappresentativo.<br /><br />I politici possono non esserlo.<br /><br />I privati sono intrinsecamente non rappresentativi e, se specialmente gli si mette in mano la cosa pubblica, quasi sempre non sono etici.Mauro Franceschinihttps://www.blogger.com/profile/13947039421489024033noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-18284654203325900902013-08-28T18:21:02.050+02:002013-08-28T18:21:02.050+02:00> non sono in grado di translitterare (ma come ...> non sono in grado di translitterare (ma come si fa, mentre si scrive qui, a trovare i "caratteri speciali"?)<br /><br />Facile: leggi bene quest'altro <a href="http://www.liceomeda.it/public/greco/Istruzioni-Tastiera-Greco-Antico.htm" rel="nofollow">temino prolisso</a> e vedrai che è certo alla tua portata.Aureliohttps://www.blogger.com/profile/00001145190463207032noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-42865571294163018012013-08-28T18:16:26.305+02:002013-08-28T18:16:26.305+02:00Nessuna marcia indietro, credo di aver scritto la ...Nessuna marcia indietro, credo di aver scritto la stessa cosa in due modi diversi. La prima solo piu' volgarmente. Sulle cause della caduta dell'URSS penso che ci siano spiegazioni piu' politicamente profonde. E Russia e Cina sono stati due modelli diametralmente opposti. Non difendo nessuno dei due, contemporaneamente non butto il bambino con l'acqua sporca. Il discorso e' lungo e spero di approfondirlo di persona la prossima volta che ci incontriamo. La letteratura e' la stessa da decenni, a parte minimi contributi recenti, visto che dopo la caduta del muro nessuna universita' rischia di finanziare progetti di ricerca al riguardo. Un economista ci ha vinto un premio nobel negli anni 70. Sull'anonimato e' un problema di impostazioni di profilo che mi annoia modificare.<br />Firmato Marco Palazzotto. Marco Palermohttps://www.blogger.com/profile/02758002825806574149noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-24558970022339033132013-08-28T15:24:00.202+02:002013-08-28T15:24:00.202+02:00Telegraficamente:
(1) Sì, e il fondamento scienti...Telegraficamente:<br /><br />(1) Sì, e il fondamento scientifico di questa intuizione è fornito da <a href="http://ideas.repec.org/p/nbr/nberwo/5108.html" rel="nofollow">Tornell e Velasco (1995)</a> (un paper che in Italia nessuno ha letto, fra i grandi soloni del mainstream).<br /><br />(2) Renzi non lo nomino perché preferisco nemmeno nominarlo. A me i giovanottoni tutti Chiesa e BCE danno molto voltastomaco e poche speranza.<br /><br />(3) Direi che è relativamente semplice pensare a qualcosa di meno tragico della morte (di un paese), considerando che la morte è quella che un economista chiamarebbe una "corner solution". Qualsiasi "interior solution" va bene, salvo nel caso in cui tu voglia dimostrare di essere più a sinistra di un altro.<br /><br />Grazie per le domande veramente stimolanti. La copia del libro tienila per te!Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-75377296504700124512013-08-28T12:54:59.369+02:002013-08-28T12:54:59.369+02:00Lessi tempo fa che
"l'esperienza miglio...Lessi tempo fa che <br /><br />"l'esperienza migliore è quella di economia mista, oggi ad esempio Svedese ma anche la nostra anni 50/60 o Giapponese. Poi il punto resta sempre quanto buono è lo STATO come etica e rappresentanza. Il fatto di fare ed esasperare due fazioni: la falso liberista e la falso socialista serve per darti scelta tra due banditi diversi e farti dimenticare il problema principale che è a monte."<br />Georgejeffersonhttps://www.blogger.com/profile/12887260130882912126noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-29239928608986277252013-08-28T12:38:30.113+02:002013-08-28T12:38:30.113+02:00Caro Marco, ci hai provato, in un momento di smarr...Caro Marco, ci hai provato, in un momento di smarrimento. Hai scritto che io credo "nelle doti benefiche del mercato", ora fai giustamente marcia indietro, e la fai perché ti conviene: una figura di merda non fa comodo a nessuno e non porta avanti il dibattito, e soprattutto non conviene a nessuno adottare le metodologie infami di certi commentatori "de sinistra", perché nessuno sa come andrà a finire e quindi è meglio essere prudenti (e infatti gli altri commentatori "de sinistra", come del resto te, sono tutti rigorosamente anonimi). Ti assicuro che queste parole sono dette sine ira et studio: a me farebbe piacere poterti salutare se ti dovessi incontrare di nuovo (ma ho elaborato lutti peggiori).<br /><br />Qui dici una cosa diversa: parli della mia fiducia nell'economia pianificata. L'affermazione che fai è (finalmente) corretta: non ho particolare fiducia nell'economia pianificata. La mia sfiducia nasce dalle circostanze storiche, che hanno visto da un lato il fallimento di una grande esperimento di pianificazione (quello sovietico) e dall'altro l'affermazione di chi è riuscito a "sfilarsi" in tempo dal modello pianificato (la Cina). Il discorso ovviamente è molto ampio e non meramente economico/filosofico. Rimane il punto che io non so bene (ma vorrei saperlo) cosa ci sia nella letteratura scientifica che consente di ritenere che ulteriori esperimenti avrebbero più successo. Tu sicuramente lo sai, facci una reading list e ne parleremo.<br /><br />Per il momento però la mia priorità è lottare contro quel simpatico esperimento di pianificazione che è l'Eurozona. Lo Stato può e deve intervenire nell'economia in molti modi. L'unico che dovrebbe evitare è fissare certi prezzi...Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-72057429438641346152013-08-28T11:12:25.144+02:002013-08-28T11:12:25.144+02:00caro prof. mi pare che abbia inteso una mia interp...caro prof. mi pare che abbia inteso una mia interpretazione come un attacco personale.Preciso subito che non sono il tipo da tifo da stadio: "dalla parte di Bagnai o contro Bagnai". Il rispetto e la stima nei suoi confronti mi pare siano stati evidenti anche in occasione della pubblicazione di miei diversi articoli in blog che avevano l'obbiettivo di pubblicizzare la presentazione del suo libro. <br />Riguardo alle mie parole, non ho mai affermato che lei non sia critico nei confronti dei mercati, mi riferivo alla nostra diversa impostazione ideologica. Per chiarire le pongo una domanda. Lei crede che sia meglio vivere in un sistema di mercato o in un sistema di economia pianificata? Io la risposta la conosco gia' anche perche' da lei articolata in diverse occasioni in privato. Equi il problema non e' quanto lo Stato debba intervenire nel conflitto distributivo da lei tirato in ballo, ma quanto la classe produttiva percettrice di salario debba intervenire, attraverso le istituzioni, nel conflitto produttivo. Perche' usando le teorie di alcuni pensatori del 900 la quota profitti e' sempre esogena, ad un certo livello di remunerazione del capitale non si produce (confermato da Keynes nella Teoria), il problema e' politico e il conflitto distributivo si supera attraverso la risoluzione del conflitto produttivo. poi possiamo parlare di Euro (o meglio di Unione Europea) come strumento per disciplinare i salariati, e su questo mi pare che siamo stati sempre d'accordo. E' la soluzione politica riguardo al sistema in generale che mi fa divergere dalle sue posizioni. Comunque, scuse accettate. Marco Palermohttps://www.blogger.com/profile/02758002825806574149noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-54549335617848121452013-08-28T11:06:05.087+02:002013-08-28T11:06:05.087+02:00Professor Bagnai,
1) E' corretto dire che la...Professor Bagnai,<br /> <br />1) E' corretto dire che la flessibilità del cambio è necessaria per impedire che un paese "senza rendersene conto" si trovi a trovar più conveniente vivere a debito, perdendo le proprie competenze e capacità produttive fino ad impoverirsi <br />2) Lei cita Bersani, Fassina, Civati. Per un elettore confuso, che a volte pensa "allora voto Grillo anch'io!" c'è una speranza? Mando una copia del libro a Renzi?<br />3) Dice "Sterminiamo la Grecia, e tutto andrà a posto" ma l'alternativa (per la Grecia) qual è? Esiste per quel paese una exit strategy indipendente da aiuti esteri (relativamente) indolore come quella che descrive nel libro per noi?<br /><br />P.S. Ho trovato nella mia cameretta a casa dei miei l'Interrail dell'estate 1985, costava Lire 270500.<br />dcanazzhttps://www.blogger.com/profile/07478430708872915729noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-42678830948929134822013-08-28T10:51:24.796+02:002013-08-28T10:51:24.796+02:00prego prof., purtroppo ricordo lo squallore di que...prego prof., purtroppo ricordo lo squallore di questa trasmissione, questi, intendo "i signori de' sinistra", e lo dice una che ha sempre votato sx (ma ora...?), con nonno materno comunista e lontano cugino materno, purtroppo mai conosciuto, partigiano e <a href="http://www.anpi.it/donne-e-uomini/giovanni-oreste-villa//" rel="nofollow">perseguitato politico</a>, è stato anche in prigione perché nel PCI ai tempi del fascismo; questi si sono spinti troppo oltre, probabilmente molti senza nemmeno rendersene conto, tanta la brama di potere, e adesso riconoscono come unica strategia per la loro "sopravvivenza" la negazione di tutto, condita però, per tentare di non perdere almeno i loro più fedeli, ma disattenti proseliti, dalla "cosmetica dei diritti civili" che intanto non costano nulla sia in fatto di lotte per ottenerli visto che ormai ci dobbiamo adeguare a quello che fanno gli altri (v. USA, Francia ecc.) sia in termini economici...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/11181519337224712420noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-45776555140092655952013-08-28T10:08:03.754+02:002013-08-28T10:08:03.754+02:00Ad un certo punto della mia vita mi sono trovato s...Ad un certo punto della mia vita mi sono trovato senza punti di riferimento, ero piccolo il giorno del golpe in Unione Sovietica, tutti gli adulti che avevo come riferimento erano increduli smarriti, tutto quello in cui avevano creduto o per il quale avevano lottato era morto! Triste aver visto quello che sono diventati, in nome di un internazionalismo mai forse del tutto compreso.<br /><br />Da un libro senza figure, la banda dei brocchi di Jonathan Coe.<br />...Prendi un po' di sindacalisti, invitali al piano di sopra, mettili a sedere al tavolo della sala riunioni. Mettili a parte di qualche segreto, niente di troppo delicato, attenzione, giusto qualche bocconcino per fargli credere di essere addentro alle segrete cose. E all'improvviso cominciano a vedere le cose dal punto di vista della dirigenza... <br />Poi scopri che magari a capire ci vuol meno, un libro del primo anno, il tasso di cambio fisso serve per disciplinare i sindacati. Acocella. I ricordi d'infanzia mi sono serviti per capire che quello che non funziona non funziona sia esso il socialismo reale o quello dei padroni,l'euro, ho riposto con cura il mio poster di Marx, non lo ho buttato, non ho bisogno di odiarlo anche se un clavicembalista mi ha insegnato che ci voleva meno per capire, ho semplicemente capito che ci si poteva aiutare anche fra persone che avevano visto il mondo in maniera diametralmente opposta. Ho dovuto sbattere contro il muro dello smarrimento di quelli che ancora fognano la rivoluzione d'Ottobre 2.0, sono dovuto venire a patti con una realta' molto dura, quella di ricevere i peggiori insulti dalle persone alle quali volevo più bene. In poche parole il fascismo rosso!Dino977https://www.blogger.com/profile/15788306645032802631noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-31703295078463458872013-08-28T09:55:50.656+02:002013-08-28T09:55:50.656+02:00(e ora aspetto fiducioso l'imbecille che mi da...(e ora aspetto fiducioso l'imbecille che mi darà dell'omofobo: lo consegnerò fiducioso nelle mani dei miei tanti amici omosessuali che si sentono presi in giro da <b>questa</b> sinistra)Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-11177136117816555822013-08-28T09:54:48.786+02:002013-08-28T09:54:48.786+02:00Ti sono particolarmente grato per questa interessa...Ti sono particolarmente grato per questa interessante segnalazione che evidenzia come il problema non sia essere "marxisti", "keynesiani", "liberisti", "boy scout", "legionari di Cristo", "zapatisti", "grillini", "avventisti", "harleysti", ecc.<br /><br />Il problema è aprire gli occhi ed essere liberi da condizionamenti politici, cioè non dover render conto se non a se stessi. Tutti i colleghi che mentono sapendo di mentire (perché lo sanno) lo fanno perché devono formalmente o informalmente render conto a qualcuno.<br /><br />A rigor di logica, chi parte da un approccio marxista, e quindi non nega la realtà della lotta di classe, dovrebbe (sarebbe dovuto) arrivare alle mie conclusioni (l'euro come strumento principe della lotta di classe, del conflitto distributivo, come testimonia l'incremento della disuguaglianza nella zona euro) molto ma molto prima di me! Invece <b>anche</b> in campo marxiano quelli che raggiungono questa ovvia conclusione sono ancora un'eccezione.<br /><br />"Perché?" (mi chiedeva ieri un collega greco). Io un'idea ce l'avrei...<br /><br />Mi fa anche piacere che Fusaro tenti un'analisi delle motivazioni di quella che io chiamo la "cosmetica dei diritti civili" e che ho sintetizzato con la nota frase "<a href="http://www.youtube.com/watch?v=x7pYICoPozI" rel="nofollow">anche le nozze gay non si fanno coi fichi secchi</a>", ovvero all'infame baratto di diritti civili (che dovrebbero comunque essere tutelati) in cambio di diritti economici. Il discorso è molto aperto: "caro operaio metalmeccanico, puoi sposare il tuo ragazzo se vi fate tagliare lo stipendio del 30%!". E la sinistra plaude, sorniona e autocompiaciuta: "ma come siamo aperti (di vedute), ma come siamo bravi... C'è purtroppo quel problemino col reddito, ma che vuoi: oggi c'è la Ciiiiiiiiiiina. Sterminiamo la Grecia, e tutto andrà a posto." Questo è Bersani, questo è Fassina, questo è Civati ecc. E c'è ancora qualcuno che ne parla!Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-20782425312195132142013-08-28T09:28:50.485+02:002013-08-28T09:28:50.485+02:00Prof. uno studioso del pensiero di Marx che afferm...Prof. uno studioso del pensiero di Marx che afferma che l'euro è un nemico delle classi subalterne e serve a distruggere il modello di capitalismo europeo dei diritti sociali e dello stato sociale per imporre quello di tipo americano, ossia il modello capitalistico della privatizzazione selvaggia di tutti i servizi possibili e della perdita dei diritti sociali è <a href="http://www.youtube.com/watch?v=G-4X-0zJM1E" rel="nofollow">Diego Fusaro</a>.<br />In ques'articolo <a href="http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/se-il-capitalismo-diventa-di-sinistra-9837.html" rel="nofollow">"Se il capitalismo va a sinistra"</a> dice:<br />"per capire a fondo questa dinamica di imposizione antiborghese del capitalismo, e dunque per risolvere l’enigma dell’odierna sinistra, basta prestare attenzione alla sostituzione, avviatasi con il Sessantotto, del rivoluzionario con il dissidente: il primo lotta per superare il capitalismo, il secondo per essere più libero individualmente all’interno del capitalismo. Tale sostituzione dà luogo al piano inclinato che porta all’odierna condizione paradossale in cui il diritto allo spinello, al sesso libero e al matrimonio omosessuale viene concepito come maggiormente emancipativo rispetto a ogni presa di posizione contro i crimini che il mercato non smette di perpetrare impunemente, contro gli stermini coloniali e contro le guerre che continuano a essere presentate ipocritamente come missioni di pace (Kosovo 1999, Iraq 2003 e Libia 2011, giusto per ricordare quelle più vicine a noi, avvenute sempre con il pieno sostegno della sinistra).<br />Dal Sessantotto, la sinistra promuove la stessa logica culturale antiborghese del capitalismo, tramite sempre nuove crociate contro la famiglia, lo Stato, la religione e l’eticità borghese. Ad esempio, la difesa delle coppie omosessuali da parte della sinistra non ha il proprio baricentro nel giusto e legittimo riconoscimento dei diritti civili degli individui, bensì nella palese avversione nei confronti della famiglia tradizionale e, più in generale, della normalità borghese. Si pensi, ancora, alla distruzione pianificata del liceo e dell’università, tramite quelle riforme interscambiabili di governi di destra e di sinistra che, distruggendo le acquisizioni della benemerita riforma della scuola di Giovanni Gentile del 1923, hanno conformato – sempre in nome del progresso e del superamento delle antiquate forme borghesi – l’istruzione al paradigma dell’azienda e dell’impresa..."<br /><br /> <br /><br /><br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/11181519337224712420noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-58700817243122857282013-08-28T09:16:47.823+02:002013-08-28T09:16:47.823+02:00@tafazzi
prendere le spese e le entrate a valori a...@tafazzi<br />prendere le spese e le entrate a valori assoluti ha spesso del ridicolo.<br />i valori vanno parametrati a PIL e inflazione.<br />per esempio.. posso spendere 10k € al mese ma se ne guadagno 15K sono meno "spendaccione" di chi ne spende 1000 e ne guadagna 900 (si indebita).<br />oppure, in crisi, con il PIL decrescente, una spesa costante del 9% implica che si spenda di meno (e infatti ce ne accorgiamo) in termini reali.<br />detto questo penso che sia chiaro che il paese stia facendo enormi sacrifici dal 1981 per stare in questo inferno.<br />e la tassazione aumenta aumenta aumenta costantemente e inesorabilmente.<br />che dire?<br />mettiamola in questi termini.<br />con il divorzio avremmo un debito pubblico di 1000 milardi di lire (ok, PIL maggiore ma prendiamo questo) invece che 2000 mld.<br />avremmo un costo del 2% invece del 4,5% (o quello che è).<br />insomma, spenderemmo in interessi 20 mld l'anno invece che 90 (risparmio 70).<br />se si fosse lavorato esclusivamente sul piano della tasse avremmo una tassazione del 40,6%.<br />come?<br />ora siamo 45% (e più..) su 1600 mld di PIL ovvero 720.<br />con 650 di tasse avremmo appunto una tassazione del 40,6%.<br />ma tenga presente il mancato sviluppo (quanto? saremmo a 2000?) et voilà..<br />supponendo una via intermedia, 1800 capirebbe bene che per coprire il 42% di spese odierne (670 nel mio esempio) servirebbe una tassazione del 37% (672/1800).<br /><br />quindi, riepilogando:<br />1) mettere i valori assoluti è una puttanata e alimenta odio<br />2) lo stare nello SME prima ed €landia dopo è costato sacrifici (o tassa lo stato o tassa il comune.. sempre soldi che vanno via.. al netto dei discorsi più puntuali)<br />3) il mancato sviluppo e i maggiori interessi via divorzio costano un'enormità a questo popolo.<br /><br />PS: ovvio che con un PIL di 1800-2000 mld i servizi sarebbero maggiori e la spesa non sarebbe sui 670-700 mld ma leggermente più alta ed efficiente<br />PPS: ovvio che ci sarebbe meno corruzione e delinquenza valsandrahttps://www.blogger.com/profile/17178489717642357064noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-64131987150200874842013-08-28T00:26:58.462+02:002013-08-28T00:26:58.462+02:00Cari Celso e roberto, ma allora questa volta un Fe...Cari Celso e roberto, ma allora questa volta un Ferruccio Parri potrebbe avere vita migliore?<br />Scusate l'intervento scherzoso in un dialogo serio, ma era proprio per caxxxxx-iare, ops, traduco:<br />e u r e g g -i a r e un po'.Adrianahttps://www.blogger.com/profile/14975618661669862800noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-43439523685472747432013-08-27T23:59:56.544+02:002013-08-27T23:59:56.544+02:00Questa notizia è farlocca o qualcosa non torna??
S...Questa notizia è farlocca o qualcosa non torna??<br />Sicuramente il perdurare della crisi e tutti i buchi da tappare hanno contribuito ma non mi sarei aspettato un aumento cosi sostenuto.<br />http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=16578tafazzihttps://www.blogger.com/profile/08397073993842790536noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-46950017349723317162013-08-27T23:56:58.601+02:002013-08-27T23:56:58.601+02:00@brunointerista
Anche se i greci attuali non hanno...@brunointerista<br />Anche se i greci attuali non hanno nulla a che fare con quelli del passato - e sono quelli a cui penso istintivamente prima di rendermi conto della sovrapposizione-confusione - basta credo a tutti sapere che si tratta di un popolo costantemente umiliato e schiacciato in breve torno di tempo. Basta per provare empatia e simpatia, che non sono in grado di translitterare (ma come si fa, mentre si scrive qui, a trovare i "caratteri speciali"?); se poi si considera che a breve potremmo essere noi nella medesima situazione, ecco che empatia e simpatia mi si colorano immediatamente di nero o di blu - colori, non so per qual metafora fisiopsichica, legati alla paura, almeno in questa parte di mondo.Adrianahttps://www.blogger.com/profile/14975618661669862800noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-32731447534586180672013-08-27T23:19:14.669+02:002013-08-27T23:19:14.669+02:00un altro passo verso il disastro è stato compiuto....un altro passo verso il disastro è stato compiuto.<br />l'olanda, la cui situazione era già stata <a href="http://goofynomics.blogspot.it/2013/04/e-noi-piace-ricordarli-cosi.html" rel="nofollow">segnalata</a> mesi addietro su questo blog, è in procinto di lasciare il banchetto di gala dei virtuosi per accomodarsi in mezzo al fango insieme ai maiali d'europa.<br />però i tecnici di bruxelles non disperano: nutrono una fiducia così incrollabile verso la ripresa ché, dopo i proclami di settimana scorsa, stanno brindando ancora adesso.<br />ecco l'articolo<br /><br />Fonte: <a href="http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1617294&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+wallstreetitalia+%28Wall+Street+Italia%29" rel="nofollow">qui</a><br /><br />Crack immobiliare: Olanda è il nuovo incubo<br />Il paese "virtuoso" e severo, che tanto appoggiava Angela Merkel, bacchettando il sud Europa, è nei guai.<br />Disoccupazione galoppante, crack immobiliare: l'Olanda perde le caratteristiche dei paesi core dell'Eurozona e rischia di perdere la tripla AAA.<br /><br />ROMA (WSI) - Crack immobiliare, aumento della disoccupazione, crescita debole. Non stiamo parlando di un paese del Sud Europa, ma di un'economia che fino a pochi anni fa vedeva il suo premier inginocchiarsi sempre alle politiche di austerity di Angela Merkel. Rigore a tutti i costi, dicevano gli olandesi, sicuri della solidità dei propri conti e dei fondamentali.<br /><br />E invece ora è proprio l'Olanda, stando a quanto fanno notare diversi economisti, il paese che minaccia la ripresa dell'Eurozona. Il rating a tripla AAA è a rischio downgrade e i dati sui consumi domestici sono a dir poco deludenti.<br /><br />Basti pensare che, nell'arco del secondo trimestre, il Pil olandese si è contratto -0,2%: si è trattato della peggiore performance segnata dai cosiddetti paesi "core" (di cui fanno parte, stando alla definizione di Goldman Sachs, l'Olanda, la Finlancia e la Germania".<br /><br />In più, il tasso di disoccupazione è balzato a luglio all'8,7%, dal 7,5% di gennaio, i prezzi delle case sono scesi in media -5% su base annua, dopo la flessione -9,6% sempre su base annua, a giugno. Il risultato è stato che Deutsche Bank ha tagliato l'outlool sul pil a -1,1% nel 2013 e +0,4% nel 2014.<br /><br />"L'Olanda al momento è più simile a un paese periferico, a causa del drammatico aumento del tasso di disoccupazione e dei fallimenti di aziende", hanno commentato Paul Reynolds e Mairead Smith, analisti di Deutsche Bank.<br /><br />Il tono non è stato più ottimista da parte di Roger Bootle e Jonathan Loynes di Capital Economics. "L'economia olandese, nel corso degli ultimi anni, si è confermata terribile", hanno detto in una nota, aggiungendo che il paese si trova in una fase "prolungata di crisi, nonostante il boom precedente la crisi", che quindi non è stato sufficiente.Pegasushttps://www.blogger.com/profile/01983131164920710604noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-31830801354091986322013-08-27T22:40:07.343+02:002013-08-27T22:40:07.343+02:00Dobbiamo combattere.
Ma chi e per cosa ve lo siete...Dobbiamo combattere.<br />Ma chi e per cosa ve lo siete mai domandato ?<br />Dobbiamo combattere il nemico ( ci dicono ).<br />Il nemico, in campo economico, dovrebbe essere chi produce e che vende più di noi e a minor prezzo.<br />Perché ? Perché ci ruba fette di mercato, globale, alle quali noi non riusciamo a vendere e se non vendiamo non lavoriamo, se non lavoriamo siamo fottuti.<br />Come si fa a competere con la concorrenza ? Facile, dobbiamo essere più competitivi !<br />Così possiamo riuscire a riconquistare fette di mercato, globale, così possiamo lavorare e in definitiva vivere, vivere quel poco di tempo che ci rimane libero, se abbiamo ancora un po’ di energie.<br />Ma la concorrenza che fa, cercherà di essere più competitiva per riconquistare i mercati perduti, in un balletto che in definitiva è una corsa al massacro, una assurda battaglia per vendere il più possibile agli altri.<br />Quindi le esportazioni in definitiva dovrebbero servire solo a permetterci di importare quello che decidiamo ci serva.<br />Ma cosa ci serve importare ? Facile, quello che non riusciamo a produrre internamente, qualcuno preciserà che dobbiamo importare anche le materie prime, si certo.<br />Guardiamo un attimo però la produzione: che senso ha tenere disoccupate milioni di persone per dover importare quello che queste non producono ? <br />La disoccupazione non ha cause economiche, è sostanzialmente una scelta politica.<br />Quando una nazione sceglie di non produrre internamente quello che gli serve lo fa deliberatamente e contro il proprio popolo, costringendolo a disagi economici del tutto inutili e inspiegabili, disagi economici che in un paese con scarsa equità sociale si traducono in un mare di tragedie.<br />Ma allora le crisi economiche potrebbero essere delle precise strategie di governo ? Quando non sono causate da disastri naturali, direi proprio di si.<br />Ma ora siamo arrivati dove il prof. ci sta portando già da un po’ di tempo.<br />Mauro Franceschinihttps://www.blogger.com/profile/13947039421489024033noreply@blogger.com