tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post7160636804032675099..comments2024-03-28T12:30:18.500+01:00Comments on Goofynomics: Meritocrazia (by Roberto Buffagni)Alberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger175125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-57593815635870705312014-05-13T10:11:39.346+02:002014-05-13T10:11:39.346+02:00A me parrebbe che la meritocrazia sia più che altr...A me parrebbe che la meritocrazia sia più che altro un' ideologia funzionale ad assetti sociali che prevedono forti disuguaglianze e ampie fasce di povertà. Perchè un simile assetto sociale sia accettato è buona cosa dotarlo di una giustificazione morale attribuendo a ciascuno il merito o la colpa della sua posizione sociale. Portare in trionfo i meritevoli serve per comunicare ai miserabili che possono farcela anche loro se si impegnano di più.<br />In una società più egualitaria dove tutti i cittadini sono sostenuti non c'è necessità di apparire meritocratici perchè non c'è pericolo che nascano tensioni sociali.<br />Per questo noi fino ad ora non ci siamo neppure posti il problema e per questo ce lo poniamo adesso che stiamo diventando più poveri e mutando lentamente assetto sociale verso il modello USA. Aumentano povertà e disoccupazione, aumentano le tensioni e i conservatori chiedono quindi meritocrazia come strumento culturale e sociale per sedare e disgregare gli scontenti. Aumentano le disuguaglianze in europa e i conservatori diffondono una concezione "meritocratica" delle relazioni internazionali in cui chi sta male paga per le sue colpe e può aspirare a diventare migliore facendo i suoi "compiti a casa".<br />Marcohttps://www.blogger.com/profile/16258376651546777749noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-83887615428461311812014-05-12T23:22:07.974+02:002014-05-12T23:22:07.974+02:00Sono andato a vedere "le news" su Ridley...Sono andato a vedere "le news" su Ridley e......ha fatto come tanti rispetto a ciò che sta accadendo con l'euro.<br />Fanno un'analisi giusta, mettendo i punti dove vanno messi e poi......cascano nell'idea conforme generale.<br />Eppure ne IL GENE AGILE ci sono tutti i puntini da unire per capire che i dettami della psicologia evoluzionistica hanno grossi limiti metafisici, e che la pulsione della conoscenza che lavora a livello inconscio, cioè di volontà di cambiamento, l'unione delle singole capacità e il significato del logos universale non possono essere messi da parte.<br /><br />Peccato, lo metteremo insieme a Fassina :-)Sandrohttps://www.blogger.com/profile/08908003861138753027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-52947392938411273232014-05-12T18:57:25.269+02:002014-05-12T18:57:25.269+02:00Ma se il libro non lo hai letto, come fai a dire c...Ma se il libro non lo hai letto, come fai a dire che non siamo in terreno scientifico? Franz Boas, John Watson (non quello della F1), Jean Piaget, Konrad Lorenz, Emile Durkhaim, Hugo DeWries, Ivan Pavlov, Charles Darwin, Francis Galton e altri ancora.<br />Può bastare questo terreno scientifico? Poi bisogna saper unire i puntini, e Ridley riesce a farlo.<br />Cosa dica al riguardo dell'economia non lo so, ma ha saputo spiegare molto bene che; sia le teorie basate sull'importanza determinante dell'ambiente, sia quelle che si fondano sulla genetica come unico punto di riferimento per spiegare l'essere umano, sono parziali.<br />Quindi, già da questo punto possiamo smontare le linee guida della psicologia evoluzionistica che fanno da alibi al tipo di scelte che le classi detentrici del potere usano a proprio e unico interesse (e non è poco).<br />Se poi ha idee economiche diverse, se ne può parlare e confrontarsi (e non è poco).<br />Sandrohttps://www.blogger.com/profile/08908003861138753027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-45649129597348367052014-05-12T12:25:28.857+02:002014-05-12T12:25:28.857+02:00Io credo che l'approccio di Buffagni, rigorosa...Io credo che l'approccio di Buffagni, rigorosamente "storico" non sia superato... vedo una visione a la "Bildeberg-trilateral-spectre", quella dei lupi coalizzati, nel tuo discorso.<br />Io credo, invece, che al netto del mondialismo mercantil-tecnologico che ci pervade ben sedimentato all'interno del nostro ippocampo il motore di tutto quel che fa girare il mondo sia sostanzialmente lo stesso di quando ci si organizzava per chefferies con lance e zagaglie e non solo per furti di armenti.<br /><br />P.S. vengo da una regione dove l'abigeato era forma di vita, sopravvivenza prima (con la fine del libero pascolo), pratica abbastanza comune dopo: se a pastore A pastore B rubava pecore, pastore A rubava a C e, contemporaneamente, eliminava pastore B "acquisendone" greggi e zona di pascolo... finché moglie e figli di pastore B non eliminavano pastore o familiari di pastore A mentre pastore C si fregava pascoli e greggi di famiglie pastore A+B troppo impegnati a vendicarsi fra di loro... i nipoti di A e B, poi, si vendicavano su C rigenerando il ciclo... ecco, il sunto tra abigeato e faida, ha plasmato un'era e, sotto traccia, prosegue immutato nei secoli...<br /><br />P.S.S Quando, con la modernità del ventesimo secolo l'abigeato di pecore è diventato via via tecnicamente non più "produttivo", conveniente... lo stesso si è evoluto in... abigeato d'uomini! <br />Cioè Sequestro di Persona.<br /><br />Ed ecco un esempio di "gloriosa" evoluzione di un modo di far "capitale" ( scuserete la bestialità del paragone)... <br />Così come "L’imperialismo non è più la fase suprema dello sviluppo capitalistico, ma semmai (è stata) una semplice tappa del suo percorso... " anche l'abigeato non si può considerare fase suprema dello sviluppo degli armenti pastorali ma semplice tappa di un percorso che, per tutto il secolo breve, si è sublimato nel sequestro di persona... Pare che, a tutt'oggi, il nuovo trend sia quello degli assalti con benna ai bancomat o ai furgoni postali via bazooka e kalashnikov...hcl dignus est intrarehttps://www.blogger.com/profile/15648567074238547699noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-6677406119548488772014-05-11T21:49:41.174+02:002014-05-11T21:49:41.174+02:00Senza entrare nel merito, sarebbe bello che si rim...Senza entrare nel merito, sarebbe bello che si rimanesse sul terreno scientifico senza divagazioni. Da quanto mi risulta, Ridley ha idee poco condivisibili anche in campo economico.Icarushttps://www.blogger.com/profile/00313572320152144089noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-13770037882510308672014-05-11T18:36:14.112+02:002014-05-11T18:36:14.112+02:00@ Giuseppe Germinario
Sono più che d'accordo, ...@ Giuseppe Germinario<br />Sono più che d'accordo, e ti ringrazio per aver ampliato il discorso. Il ceto dominante italiano, accettando la sua subordinazione, riduce automaticamente anche le opportunità non solo di accesso al ceto dominante da parte dei ceti subalterni italiani, ma anche lo stesso perimetro del ceto medio. Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-19361905095471386832014-05-11T18:31:48.203+02:002014-05-11T18:31:48.203+02:00@anto
La tendenza (culturale, storica, politica) ...@anto<br /><br />La tendenza (culturale, storica, politica) verso il mondialismo, e dunque verso il superamento/disgregazione degli stati, delle etnie, delle culture nazionali c'è eccome, e fai bene a sottolinearla. <br />Io però non sottvaluterei la permanenza di stati, etnie, culture nazionali: sono realtà di lungo periodo, che non spariscono dall'oggi al domani. <br />Non solo: proprio le tendenze mondialiste si appoggiano, per agire nel mondo, sugli stati, e in particolare su UNO stato, gli USA: che per la sua natura di impero marittimo (e cioè non ancorato a una terra) e il suo eccezionalismo (che lo persuade di potere/dovere assimilare a sè il mondo intero, trasformando i confini in frontiere da superare incessantemente) opera nella direzione da te indicata.<br />In breve: a parer mio, l'attuale tendenza mondialista si esprime per mezzo di stati forti, che si rafforzano indebolendo gli stati deboli (lo si vede bene nella UE, dove un organismo sovranazionale a tendenza mondialista agisce rafforzando la Germania, e indebolendo gli Stati mediterranei). <br />Esiste poi, e non va dimenticata, una controtendenza, quella che trova il suo campione nell'impero terrestre russo, che opera nella direzione opposta: consolidamento degli stati, delle etnie, delle tradizioni, delle culture nazionali. Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-64160667163365231692014-05-11T13:48:32.039+02:002014-05-11T13:48:32.039+02:00Tra l'altro, una pietra quasi tombale sulla pr...Tra l'altro, una pietra quasi tombale sulla presunta spiegazione "culturalista" del differente sviluppo economico delle nazioni si può leggere nel capitolo 9, "Lazy Japanese and thieving Germans", del libro "Cattivi Samaritani" (pubblicato in Italia dalla Bocconi - DAR!) dell'economista coreano Ha-Joon-Chang, che 48 giustamente non si stufa mai di citare. <br />A mo' di introduzione:<br /><br />The British used to say similar things about the Germans. Before their economic take-off in the mid-19th century, the Germans were typically described by the British as ‘a dull and heavy people’. ‘Indolence’ was a word that was frequently associated with the Germanic nature. Mary Shelley, the author of Frankenstein, wrote in exasperation after a particularly frustrating altercation with her German coach-driver: the Germans never hurry’. It wasn’t just the British. A French manufacturer who employed German workers complained that they ‘work as and when they please’.<br />The British also considered the Germans to be slow-witted According to John Russell, a travel writer of the 1820s, the German were a ‘plodding, easily contented people . . . endowed neither will great acuteness of perception nor quickness of feeling’. In particular, according to Russell, they were not open to new ideas; ‘it is long before [a German] can be brought to comprehend the bearings of what is new to him, and it is difficult to rouse him to ardour in its pursuit. No wonder that they were ‘not distinguished by enterprise or activity’, as another mid-19th century British traveller remarked. Germans were also deemed to be too individualistic and unable. to co-operate with each other. The Germans’ inability to co-operate was, in the view of the British, most strongly manifested in the poor quality and maintenance of their public infrastructure, which was so bad that John McPherson, a viceroy of India (and, therefore, well used to treacherous road conditions), wrote, he found the roads so bad in Germany that I directed my course to Italy’.[…]<br />British travellers in the early 19th century also found the German dishonest— ‘the tradesman and the shopkeeper take advantage of you wherever they can, and to the smallest imaginable amount rather than not take advantage of you at all. . . This knavery is universal’, observed. Sir Arthur Brooke Faulkner, a physician serving in the British army.<br />Finally, the British thought the Germans to be overly emotional. Today many British seem to think that Germans have an almost genetic emotional deficiency. Yet talking about excessive German emotion, Sir Arthur observed that ‘some will laugh all sorrows away and others, will always indulge in melancholy’. Sir Arthur was an Irishman, so his calling the Germans emotional would be akin to a Finn calliug the Jamaicans a gloomy lot, according to the cultural stereotypes prevailing now.<br />So there you are. A century ago, the Japanese were lazy rather than hard- working; excessively independent-minded (even for a British socialist!) rather than loyal ‘worker ants’; emotional rather than inscrutable; light-hearted rather than serious; living for today instead of considering the future (as manifested in their sky-high savings rates). A century and half ago, the Germans were in- dolent rather than efficient; individualistic rather than co-operative; emotional rather than rational; stupid rather than clever; dishonest and thieving rather than law-abiding; easy-going rather than disciplined.<br />These characterizations are puzzling for two reasons. First, if the Japanese and the Germans had such ‘bad’ cultures, how have they become so rich? Second, why were the Japanese and the Germans then so different from their descendants today? How could they have so completely changed their ‘habits of national heritage’?mikez73https://www.blogger.com/profile/03467378512311258373noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-91638308778774579422014-05-11T12:49:50.788+02:002014-05-11T12:49:50.788+02:00Caro Roberto, la tua visione è senz’altro corretta...Caro Roberto, la tua visione è senz’altro corretta ma un po’ datata. <br /><br />L’imperialismo non è più la fase suprema dello sviluppo capitalistico, ma semmai (è stata) una semplice tappa del suo percorso. <br /><br />Il pastore B non ha bisogno di rubare nel campo del pastore A. E’ sufficiente che offra un’erba più verde alle pecore ( di A), o faccia in modo che l’erba di A sia un po’ meno verde della sua, perché queste entrino spontaneamente nel suo campo. <br /><br />Nelle attuali condizioni socio-economiche il ceto dirigente (ma io parlerei di classe dominante) non si identifica più con lo stato. Se questi era un tempo una (reale) sovrastruttura del rapporto economico, adesso ne è diventato un simulacro virtuale. <br /><br />Gli interessi del capitalismo sono esattamente gli stessi all’ombra del Big Ben, della Porta di Brandenburgo o delle Freedom Tower. Prontissimi a coalizzarsi o impugnare le armi all’unisono quando una minaccia esterna li minacci (ad es. le varie guerre del Golfo). Lo stato – oggi - non fa altro che asseverare e compiacere gli interessi della classe dominante, ovunque essa sia, presentandosi con l’abito rassicurante e ingannevole della democrazia. <br /><br />Per questo ho definito la tua tesi singolare (non sbagliata). <br /><br />Tu ritieni che ci siano tanti pastori e tante greggi di nazionalità diverse in lotta tra di loro, coloni e colonizzati. <br /><br />Dimentichi di aggiungere che esiste una buona dose di lupi, rigorosamente apolidi, che ne controllano l’operato. <br /><br />Quegli stessi che hanno inventato il Campo Unito e la Moneta Unica in modo da sfruttare, a loro vantaggio ed a vantaggio dei pastori compiacenti, la differente fertilità dei diversi campi. <br /><br />Quindi per rispondere alla tua domanda: non è il Pastore B che ruba ad A, ma è la Congrega dei Lupi che fa in modo che B rubi ad A (in modo apparentemente ma rigorosamente democratico, naturalmente). <br /><br />Il Pastore A. dopo aver subito un furto da B, farà mettere a dieta le sue pecore, naturalmente. Ma non tutte. Qualcuna di esse, che ha imparato a brucare di nascosto fuori dal campo, si ingrasserà. Così come ingrasserà qualche Pastore C o D, dello stesso campo di B, a lui apparentemente amico ma collaborazionista della Congrega dei Lupi. <br /><br />E qualche pecorella del Pastore B (quello che ha rubato ad A con l’aiuto dei lupi) dovrà pure mettersi a dieta (sono solo i lupi quelli che, invariabilmente, ingrassano). Magari qualche pecorella che bruca in mini appezzamenti.<br /><br />Pastori in perenne conflitto, dunque, tra quelli che rubano e quelli che si fanno rubare. <br /><br />Ma pronti ad abbracciarsi fraternamente sotto le insegne della Pastorizia Unita quando all’orizzonte si profila la minacciosa figura della lupara del Cacciatore.antohttps://www.blogger.com/profile/11476413047912422358noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-77137883731677479502014-05-11T11:13:23.310+02:002014-05-11T11:13:23.310+02:00Né il riduzionismo deterministico né la pura casua...Né il riduzionismo deterministico né la pura casualità riescono a spiegare in modo esauriente ciò che siamo e la realtà che ci circonda.<br />E' dimostrato dagli ultimi studi genetici, che vi è una capacità dell'insieme delle "dinamiche genetiche" a "imparare", proprio come fa la nostra mente con le informazioni fisiche e metafisiche, certamente attraverso ad un suo metalinguaggio, e a trasmettere queste "conoscenza" alla generazione successiva.<br /><br />Certamente, a livello genetico, non vi è una epistomologia etica manifesta, pare, dato che sembra improntata al "semplice" raggiungimento della adattabilità relativa.<br />Conoscerai la storiella del magnate super intelligente che va a pesca col suo caddy di colore, giunti sul greto del torrente e indossati gli stivali, scorgono in lontananza un grizzly inferocito che li punta a passo deciso, mentre il magnate inizia a fuggire nota il caddy che si cambia le calzature e gli urla quanto sia stupido in un momento simile perder tempo a mettersi le scarpe dato che non correrà mai più veloce del grizzly, al che in risposta il caddy gli dice: "Non serve che corra più veloce dell'orso, mi basta correre più veloce di te!".<br /><br />Non serve avere tutte le migliori qualità in natura, ma solo quelle che ci permettono di primeggiare a seconda delle condizioni in divenire.<br />Certamente l'uomo, anche grazie alla sua capacità di preveggenza temporale conscia, ha saputo "indirizzare" tale cambiamento, parlare di caso in tutto questo pare riduzionismo antiriduzionista.<br />Ti consiglio: IL GENE AGILE, di Matt Ridley.<br /><br />p.s. Io non avevo promesso nulla :-).Sandrohttps://www.blogger.com/profile/08908003861138753027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-72390076996320111182014-05-11T10:26:19.340+02:002014-05-11T10:26:19.340+02:00Hai ragione.
Ecco un piccolo esempio dalla virtuo...Hai ragione. <br />Ecco un piccolo esempio dalla virtuosa Germania, dove sono tutti onesti, nessuno magna, nessuno ruba, sono tutti alti biondi e con gli occhi azzurri e per questo hanno una moneta che vale il 30% in più....se ho ben capito la tua equazione...<br /><br />http://www.blitzquotidiano.it/economia/germania-grandi-opere-sprechi-laltra-1745838/diegohttps://www.blogger.com/profile/06435477477008803343noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-14422319023400558672014-05-11T08:50:45.150+02:002014-05-11T08:50:45.150+02:00@Lorenzo Marchetti
USA e GB sono i paesi con minor...@Lorenzo Marchetti<br />USA e GB sono i paesi con minore scala sociale.<br />è un male nell'eccesso.<br /><br />Detto questo, il problema riguarda come noi abbiamo gestito Olivetti.. ma per quanto riguarda Gates e Jobs il problema è che la gente li taccia come geni.<br />Sì, sono geni nei loro risultati.<br />ma il punto è che parliamo di altro!<br />bisogna capire che nel caso di Gates ha rubato idee (a Jobs) e si è fatto introdurre dalla mamma all'IBM.<br />che significa?<br />allo stesso modo dei tedeschi che non sono tutti alti biondi e con gli occhi azzurri.<br /><br />francamente, bastava poco per avere anche noi certe cose ma proprio in quel periodo si preferì fare altro (partì la deindustrializzazione e si bloccò la politica industriale).<br />valsandrahttps://www.blogger.com/profile/17178489717642357064noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-80231121976127683882014-05-11T06:59:50.761+02:002014-05-11T06:59:50.761+02:00Errata corrige: Mauro Moretti. Mario è l'ex am...Errata corrige: Mauro Moretti. Mario è l'ex amministratore delegato di quell'altra Ditta, le Brigate color Porpora.mikez73https://www.blogger.com/profile/03467378512311258373noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-68537039554592282532014-05-11T00:39:00.321+02:002014-05-11T00:39:00.321+02:00Ma allora è proprio vero!! Le nostre esportazioni ...Ma allora è proprio vero!! Le nostre esportazioni sono aumentate con l'euro..... Si ma di forza lavoro (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-10/boom-espatriati-oltremanica-2013-+715percento-secondo-anagrafe-residenti-estero-110336.shtml?uuid=ABLB8DHB)... ed hanno anche dato ragione al professore che diceva che un paese avrà più scambi con i paesi vicini che con quegli dall'altra parte del mondo infatti "Nel 2013 la Gran Bretagna è diventato il primo Paese mondiale di emigrazione per gli italiani" (vedi link precedente), e guarda caso di tutti i paesi europei il primo è proprio quello che non adotta l'euro.<br />Alla fine se la forza lavoro emigra è semplicemente perché qui non c'è lavoro e la disoccupazione è ai massimi da sempre. E come ci raccontano gli euristi convinti, è tutta colpa del costo del lavoro!!! O forse no?! Perché uno dei tre, e non parlo dei moschettieri, ha detto che c'è bisogno di "Riforme, poi, che rimuovano le barriere alla crescita di dimensioni d'imprese e incoraggiano gli investimenti dall'estero". Ma come stanno forse dicendo che l'unica cosa che fino ad ora ci stà facendo campare e cioè: la piccola e media impresa, è troppo piccola e media?? E' si! dicono proprio questo: "parole che evocano fusioni e acquisizioni, anche da compratori non italiani, di imprese spesso rimasto a conduzione familiare e non quotate in Borsa."<br />(http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-05-10/fmi-italia-non-e-costo-lavoro-ma-innovazione-vero-gap-imprese-152624.shtml?uuid=ABzzBFHB)<br />Forse sognavo ma non era uno dei punti sulla quale chi di fede eurista punta: quello che se usciamo dal vincolo dell'euro la nostra moneta troppo debole permetterà agli investitori esteri di comprare sotto costo le nostre imprese!!!!!!<br />Ma come se lo fanno dentro l'euro va bene mentre con una moneta nazionale no?! Bé che mancassero di coerenza era già emersa quando parlano della disoccupazione e del lavoratore che con la sua mesata non riuscirà a comprare un pezzo di pane... cosa che già succede, ma anche per questo diventa peccato solo quando si esce dall'euro per tornare ad una nostra moneta.<br /><br />Ho paura che dopo aver fatto si che tutti guardassero male i lavoratori dipendenti perché improduttivi, visto che puntano solo ad un contratto INDETERMINATO e soprattutto guadagnano troppo. Adesso vogliono girare la frittata mettendo i lavoratori contro gli imprenditori medio piccoli, perché troppo pigri per diventare grandi e belli, ed avari di voler tenere il loro gruzzoletto tra le mura di casa.<br />Allora vorrei chiedere agli euristi: ma se il loro sogno di mondo perfetto senza piccole e medie imprese che sono burtte cattive e improduttive, e ci fossero solo grandi imprese e multinazionali belle buone e produttivissime.. Ricordando che sono le seconde ad avere maggior propensione a spostamenti di capitale dove più conviene:<br />Non rischieremo forse di avere una nazione SENZA struttura industriale residente in Italia, e con i lavoratori sempre più minacciati dal taglio del salario o disoccupazione?? Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/01747518362742721290noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-32232646721835407652014-05-11T00:19:41.505+02:002014-05-11T00:19:41.505+02:00Non vorrei essere pignolo, ma anche a Costantinopo...Non vorrei essere pignolo, ma anche a Costantinopoli si chiamavano "Ρωμαίοι" e si consideravano a pieno titolo Impero Romano, non eredi come nel caso dell'Impero Russo. La durata dell'impero quindi può essere notevolmente estesa nel tempo, dal 31 a.C. fino al 1453 d.C. Impero a cui fu inferto il primo colpo mortale proprio da noi pigri mediterranei, e non dai Turchi ottomani, con la conquista di Costantinopoli del 1204 da parte dei crociati guidati da Venezia. Dal ridemensionamento della sua influenza politica poi discesero a cascata tutti gli altri problemi, fino alla scomparsa definitiva.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/15586718448580259090noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-43693428778877260012014-05-11T00:07:35.574+02:002014-05-11T00:07:35.574+02:00L'individuo medio, ammesso che esista, è artef...L'individuo medio, ammesso che esista, è artefice della propria vita secondo le opportunità e le opzioni che una formazione sociale è in grado di offrire. Il ceto di individui medi, infatti, si sviluppa in società che si sviluppano e dove esistono gruppi dirigenti che non si rassegnano alla subordinazione definitiva. In Cina e in Russia i ceti medi professionali crescono, negli Stati Uniti si stanno trasformando. Una classe dirigente che accetta definitivamente la propria subordinazione, proseguo con il ragionamento di Roberto, limita progressivamente gli orizzonti propri e del paese, si rifugia nei vincoli esterni, liquefa l'identità propria e del paese in un cosmopolitismo bonario. L'Italia, negli ultimi trenta anni ha progressivamente ridotto i centri in grado di produrre gruppi dirigenti in concorrenza ed alternativi e le capacità di controllo del proprio sistema; continuando a cedere terreno sarà sempre più difficile costruire alternative e il merito sarà un criterio possibile in nicchie sempre più limitate e meno strategicheAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/01067467256570389422noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-46214574960737206902014-05-10T23:33:20.038+02:002014-05-10T23:33:20.038+02:00Io credo come il prof. Bagnai nella divisione del ...Io credo come il prof. Bagnai nella divisione del lavoro e che qui si travisi un po' la realtà. Cercare risposte riguardo le dinamiche economiche attuali in un sistema economico e sociale di due millenni fa è francamente assurdo. Qualcuno pensa davvero che i <i>clientes</i> e i patrizi fossero gli antenati degli attuali mafiosi o politici? Se qualcuno mi dimostra un legame diretto sono pronto a presentarlo in sede accademica. Il sistema di clan longobardo o qualunque altra società antica non possono essere visti come in una prospettiva "meritocratica" (e chi sono i migliori? Loro avevano una risposta) moderna.<br /><br />La Spagna e il Medio Oriente durante l'Impero Romano erano sottomesse al volere di Roma attraverso la forza militare e la pressione economica e finanziaria. Definire la Spagna o la Grecia il centro dell'Impero Romano non ha senso: il centro politico-economico era Roma e il processo di rinascita delle province dopo le conquiste parte anche attraverso gli investimenti che arrivano dalle conquiste durate tre secoli. Solo quando l'autonomia delle province aumenta progressivamente, anche a causa della pressione sulle frontiere e delle riforme di Diocleziano, man mano il centro economico si sposta ad Oriente e a Bisanzio. Questa città non era altro che un modesto centro fino all'intervento imperiale, ad esempio. Tutto questo però deriva da un indebolimento del potere centrale e dagli investimenti nelle province mossi durante i primi secoli. Quanto pensate che possa aver alimentato ad esempio l'economia germanica il fatto che fossero stanziati migliaia di soldati sull'Elba o sul Reno? Un spesa enorme e questo può aver avuto un ruolo nello spostamento del centro politico occidantale da sud a nord. Non dovremmo cadere in definizioni semplicistiche, l'argomento è molto complesso.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/15586718448580259090noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-48045261184938213732014-05-10T23:23:57.728+02:002014-05-10T23:23:57.728+02:00ho appena letto questo articolo su foreign affairs...ho appena letto questo articolo su foreign affairs. è molto a proposito:<br />http://www.foreignaffairs.com/articles/141404/michael-e-brown/natos-biggest-mistake<br /><br /><br /><br /><br />Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-57514647509376261342014-05-10T23:04:26.910+02:002014-05-10T23:04:26.910+02:00Credo che il problema sia tutto nelle motivazioni ...Credo che il problema sia tutto nelle motivazioni di fondo, ci si mette insieme per costruire qualcosa o per aggredire quelli che hanno già costruito qualcosa. La ricchezza sta, ovviamente, dalla parte di chi collabora perché lì vi sono idee, competenze, creatività, impegno, perseveranza e condivisione. Si cresce insieme quando si collabora e correttamente dai la risposta: l'evoluzione umana deriva dalla collaborazione. La competizione è di chi si mette insieme per aggredire e come risulta dal dibattito essa è l'anima della meritocrazia. Per il resto non saprei, distinguerei. La nazione sicuramente è lo spazio di elezione per ogni proficua collaborazione. Ovviamente anche la partnership con altri paesi può dare buoni frutti se ci sono le condizioni e il giusto spirito collaborativo. Per quanto riguarda il nazionalismo abbiamo sotto gli occhi come quello dei banderesti ucraini si sposi meravigliosamente con gli interessi dell'impero americano. Anche qui, c'è impero e impero. Quello romano ma anche quello Alessandrino, per esempio, non si espandevano depauperando, sotto l'impulso di una politica predatoria ma cercando di integrare i progetti delle altre comunità. Salvatore Penzonehttps://www.blogger.com/profile/15521744704467367319noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-21396207811468363462014-05-10T22:24:31.315+02:002014-05-10T22:24:31.315+02:00Gli fa eco, su un altro fronte, John Bradley, il m...Gli fa eco, su un altro fronte, John Bradley, il marinaio che fu uno dei 6 soldati americani ad innalzare la bandiera sul Suribachi a Iwo Jima (dopodiché la vita dei 3 superstiti venne strumentalizzata e fagocitata dalla retorica di guerra), quando disse al figlio: "I veri eroi sono tutti quei ragazzi che non sono tornati."Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/10288848850710335198noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-16455256997485913492014-05-10T22:23:51.851+02:002014-05-10T22:23:51.851+02:00Gates ha avuto una fortuna che capita a pochi nell...Gates ha avuto una fortuna che capita a pochi nell'industria: ha avuto dipendenti e collaboratori entusiasti che credevano in quello che facevano e che erano consapevoli di fare qualcosa che avrebbe cambiato il mondo. Ho avuto modo di constatarlo di prima persona. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/00571176178790184238noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-23495584589275113682014-05-10T22:00:29.101+02:002014-05-10T22:00:29.101+02:00Condivido più questo commento del primoCondivido più questo commento del primoValerio Santorohttps://www.blogger.com/profile/17582161733698120444noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-85204539288783368832014-05-10T21:56:23.142+02:002014-05-10T21:56:23.142+02:00Non siamo pecore. Ecco la differenza. Non passiamo...Non siamo pecore. Ecco la differenza. Non passiamo tutti la vita a brucare a testa bassa per produrre formaggio e lana mangiando erba sui campi arricchendo qualche latifondista. Abbiamo la capacità di tirare su la testa, e di usarla, la testa, se lo vogliamo. Il primo motivo per cui non sono cattolico è perché detesto l'idea che sia un pastore che io non eleggo a decidere come io devo vivere la mia vita per proseguire sulla retta via. Che poi arrivi il "pastore di sinistra" o il "pastore di destra" a dirmi che le verità sono scritte su "altri libri", non meno peggio mi sento, se il concetto è che sempre ad un gregge sono visto aggregato. E che in quanto appartenenti ad un gregge, tutti siamo indistintamente uguali e se c'è qualcuno più bravo, allora è semplicemente cooptato per lavorare contro i propri simili. Magari facendo il cane pastore da guardia sotto il bastone del pastore, cosicché il cane meritevole si assicura rifugio e cenetta la sera. <br />Io vedo proprio l'opposto: è l'individuo medio che sempre più è artefice della propria vita, molto più che in passato. Queste spiegazioni "universali" sono seducenti perché semplici, forse troppo semplici.ExitEconomicshttps://www.blogger.com/profile/00870626723726087531noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-86346560074102486112014-05-10T21:52:45.877+02:002014-05-10T21:52:45.877+02:00Caro Herrman a noi piace ricordarti così "htt...Caro Herrman a noi piace ricordarti così "https://www.youtube.com/watch?v=VxA-gtwcTE0".noMagnaMagnahttps://www.blogger.com/profile/15314107269184804246noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-71098244957774766372014-05-10T21:47:25.786+02:002014-05-10T21:47:25.786+02:00A dieta ci si è messo il Bagnai.A dieta ci si è messo il Bagnai.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02823540962998141106noreply@blogger.com