tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post180035750032829111..comments2024-03-29T12:57:38.254+01:00Comments on Goofynomics: Breve storia tristeAlberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger87125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-57843672467043259592017-05-19T07:05:20.319+02:002017-05-19T07:05:20.319+02:00La verità è sintetica.La verità è sintetica.Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-5550514627955290682017-05-19T01:48:12.292+02:002017-05-19T01:48:12.292+02:00Breve (quasi) storia triste
C’era una volta il f...Breve (quasi) storia triste <br /><br />C’era una volta il figlio di un fabbro ferraio che conosceva quattro lingue e crebbe a pane e rivoluzione. Un giorno il figlio del fabbro decise di conoscere il mondo e così partì per la Svizzera. Ma, visto che non era un Erasmus, non si recò in terra elvetica per sfondarsi di shottini e tessere le lodi della globalizzazione, ma per farsi le ossa e diventare uomo. E fu così che conobbe la fame, la galera e il duro lavoro. Interventista intervenuto, nonostante fosse il figlio di un fabbro e non <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Benedetto_Croce" rel="nofollow">un ricco ereditiere che ciancia di libbbertà</a>, divenne capo del governo. La vecchia guardia liberale, il capitale, quelli dello “Stato guardiano notturno”, che lo avevano accettato <i>obtorto collo</i>, dissero: “bisogna mettere i conti a posto, dobbiamo essere competitivi sul mercato”. E così il povero figlio del fabbro, mal consigliato, accettò: pareggiò il bilancio e fece un “accordo monetario insostenibile”. Ma poi il figlio del fabbro lesse Keynes e poté osservare <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_depressione" rel="nofollow">i prodigi di una politica capitalista basata sulle speculazioni finanziarie</a>. Allora il figlio del fabbro mandò al diavolo i ruffiani del capitale e della libbbertà: diede mandato a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Beneduce" rel="nofollow">un socialista massone</a> di fondare una certa Iri e varò un grande piano di investimenti pubblici che ridusse la disoccupazione, aumentò la domanda interna e la capacità industriale del Paese. Lo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Franklin_Delano_Roosevelt" rel="nofollow">storpio a capo del gigante dai piedi d’argilla</a>, stupefatto dal “miracolo italiano”, inviò i suoi tecnici a studiare le riforme economiche del figlio del fabbro per varare un certo “nuovo corso”. Ma il figlio del fabbro non si fermò: alla fine degli anni Trenta il suo Paese, da agricolo che era, diventò una nazione industrializzata. Addirittura diede l’assalto al latifondo nel Meridione, espropriando poderi ai fenomeni delle rendite improduttive per dar la terra ai contadini. Allora gli adoratori della libbbertà dissero: “Ma come! La proprietà privata è sacra e inviolabile”. Ma il figlio del fabbro rispose “me ne frego” e i contadini ebbero la loro terra. Mal gliene incolse. Perché il gigante dai piedi d’argilla (e dai conti fracichi) fece di tutto per partecipare a una guerra: e con il volano dell’industria degli armamenti, lo storpio riuscì a salvare capra e cavoli e a evitare la bancarotta. Per sconfiggere le armate del figlio del fabbro, lo storpio a capo del gigante dai piedi d’argilla si rivolse a padroni espropriati, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lucky_Luciano" rel="nofollow">picciotti di specchiata moralità come Salvatore Lucania</a> e a tutti gli sciuscià adoratori della libbbertà. E così l’esercito dello storpio <a href="http://www.lastampa.it/2017/02/24/cultura/la-vera-storia-dello-sbarco-in-sicilia-Zj17uP5hiEnD3knFDFtA7K/pagina.html" rel="nofollow">riportò la libbbertà a suon di bombe, stupri, saccheggi e fucilazioni sommarie</a>. Allorché lor galantuomini giunsero nella città eterna, persino Pasquino parlò: “Aridatece er puzzone” fu la sentenza. Il figlio del fabbro pagò i conti più del dovuto e gli sciuscià poterono finalmente gridare: “Viva la libbbertà”. Gli sciuscià sopravvissuti, per un po’, vissero bene. Ma poi gli adoratori della libbbertà, che sempre hanno odiato l’industria pubblica e lo Stato sociale (tutte eredità del tanto vituperato figlio del fabbro), dissero: “Privatizziamo, delocalizziamo, lavoriamo un giorno di meno per guadagnare di più, facciamo l’Europa”. E gli sciuscià dissero tutti insieme festanti: “Giusto, governo ladro, voglio fa o’ ammerrricano”. Mal gliene incolse. Perché la storia insegna ma non ha allievi. Fine.triFVLMINEhttps://www.blogger.com/profile/06772227599795698766noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-15625090358298697252017-05-18T18:46:52.959+02:002017-05-18T18:46:52.959+02:00Se Chinacat conosce veramente la storia saprà che ...Se Chinacat conosce veramente la storia saprà che la storia la scrivono i vincitori.<br />Ora tutti sanno che il popolo tedesco è sicuramente stato lo sconfitto nella II GM, tuttavia è forse (se non è un troll) è bene ricordargli che "chi conta veramente" ovvero gli industriali tedeschi (le dinastie Siemens, Porsche/VW, Quandt/BMW, ecc. ecc.) che sarebbero poi quelli che attualmente profittano dell'Euro, difficilmente si possono annoverare tra gli sconfitti.<br />Ci continuiamo a comprare le auto gioiosamente, tanto per dirne una.<br />Certo, hanno avuto qualche fabbrichetta distrutta, ma il grosso delle loro sostanze era al riparo, e per buona parte della guerra hanno approfittato del job acts di baffetto - dove gli operai lavoravano addirittura gratis (ma venivano benevolmente provvisti di vitto ed alloggio in appositi campi).<br />Forse insomma non è un caso se tuttora la storiografia della II GM minimizza la parte giocata dall'industria tedesca (nonché americana, non dimentichiamo che il simpatico tatuaggio sul braccio era l'indice del database IBM dell'epoca...): non so com'è nei "libri grossi", ma di certo questi sfondi economici non mi sono mai stati illustrati sui libri di testo.<br />Chinacat, se sei davvero uno studioso di storia questo dovrebbe invogliarti ad approfondire anche quella parte di storia che forse non trova molti editori.Ussignurhttps://www.blogger.com/profile/02831384613289182544noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-3692353997871739312017-05-14T07:05:54.129+02:002017-05-14T07:05:54.129+02:00Perdonami: spesso ho pensato che si rifugiasse nel...Perdonami: spesso ho pensato che si rifugiasse nelle culture altrui chi non era riuscito a fare i conti con la propria. Ad esempio, una certa scoperta di un certo oriente è correlata con quel progetto di deliberato rincoglionimento dei ggiovani che fu il 68 (e quei rincoglioniti ancora ce li cibiamo). Crescendo sono diventato meno eurocentrico. Ci penso adesso mentre constato di apprendere cose anche interessanti, o comunque verificabili, dalla tua lezioncina di storia militare, che comunque non c'entra nulla col tema qui sollevato, che è di storia economica. Quindi sei un troll (oggettivamente).Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-49308863652254291982017-05-13T22:46:37.119+02:002017-05-13T22:46:37.119+02:00Come Lei mi insegna, Bagnai-sensei, "competen...Come Lei mi insegna, Bagnai-sensei, "competenza" ed "autorità" sono due cose diverse e spesso non sono presenti nella stessa persona. Cosa che può creare discreti problemi se mi rompo una gamba ed il primario è l'autorità preposta ad aggiustarla ma non è competente. O se leggo A&G sul Corriere della Sera.<br />Bisogna anche saperle distinguere.<br /><br />Ho scritto "storia militare" proprio per evitare fraintendimenti e restringere il campo.<br />Un esercito, quale che esso sia, è il prodotto della società che lo ha assemblato e dell'economia che lo ha armato. Non solo ma combatte incorporando questi due elementi all'interno del proprio modo di combattere.<br />Quando la "falange macedone" incontra la "legione romana" viene sconfitta e la legione romana diventa il nuovo paradigma; ma non ha vinto soltanto una nuova "tattica" sul campo di battaglia, ha vinto un sistema sociale ed economico che era superiore a quello della falange macedone.<br />Parecchi secoli dopo è ancora vero e con tutte le differenze del caso, c'è un tetto e c'è un portone.<br />Il sistema sociale ed economico messo in piedi dal fascismo fu una catastrofe per tutti, inclusi coloro che avevano certi interessi economici e affermavano certe idee politiche nel far si che il Fascismo restasse in piedi.<br />Non avevano capito nulla allora, non lo capiscono oggi, questa è la similitudine strutturale che vedo io.<br />Ce ne sarebbero anche altre ma non voglio annoiarla.<br /><br />Chinacat<br /><br />PS<br /><br />Quando Lei usa il kyosaku è sempre utile.<br /><br />https://fr.wikipedia.org/wiki/Kyosakuchinacathttps://www.blogger.com/profile/16289503625441605757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-44416326540088758682017-05-13T22:10:54.962+02:002017-05-13T22:10:54.962+02:00Perdonami: qui vengono in molti a sfogare le loro ...Perdonami: qui vengono in molti a sfogare le loro frustrazioni, e a me sta anche bene così. Ma ti rendi conto che questo dialogo è surreale?Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-56319128501431681782017-05-13T22:07:40.268+02:002017-05-13T22:07:40.268+02:00La storia dell'omino con il grembiule e quella...La storia dell'omino con il grembiule e quella del baffetto, apparentemente così diverse, sono però parte di un stessa commedia, anzi, tragedia, che può essere così riassunta: in un regime di cambi fissi (golden standard prima, euro adesso) non ha importanza da che parte stai. Cioè, non conta se tu lo propugni e difendi a spada tratta, se lo subisci, o se lo combatti...finirà comunque male per (quasi) tutti.<br />Perche la guerra è una continuazione di un regime di cambi fissi, con altri mezzi...Polliceversohttps://www.blogger.com/profile/17736636964866635688noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-51660364686333164322017-05-13T21:53:11.554+02:002017-05-13T21:53:11.554+02:00"Tooze sarà un grande storico come Ronaldo un..."Tooze sarà un grande storico come Ronaldo un grande calciatore, ma: che c'entra?"<br /><br />Il libro del Prof. Tooze è il libro più importante sull'economia del Terzo Reich ed è anche l'unico nel quale siano riportati una quantità di cifre ed analisi davvero impressionanti.<br /><br />Ma parte da una premessa che è l'esatto opposto di quello che viene comunemente creduto:<br /><br />"The idea that Nazi Germany was an unstoppable juggernaut, backed up by a highly industrialized economy, has been central to all accounts of the Second World War. But what if this was<br />not the case? What if the tragedy of twentieth-century Europe had its roots in Germany's WEAKNESS, rather than in its strength?"<br /><br />Se io affermo una cosa del genere vengo preso per matto. Dato che lo afferma e lo "dimostra" uno storico del calibro di Adam Tooze, non è proprio la stessa cosa.<br /><br />Se io affermo che le forze armate tedesche nella 2a GM non erano affatto moderne o tecnologicamente avanzate rispetto a Francia, Gran Bretagna e Russia, è probabile che pensiate che io sia matto perchè tutti sanno della potenza e della forza della Wehrmacht e del Blitzkrieg.<br />Chi non ha visto i documentari con i panzer a spasso per l'Europa e gli Stukas?<br /><br />Gli storici militari la pensano in modo diverso ma dal mio punto di vista il problema resta: come fare a sostenere certe cose senza rischiare il TSO?<br />Problema, e poi chiudo, che Lei conosce bene: "ah, le tesi di Bagnai".... appunto :)<br /><br />Chinacatchinacathttps://www.blogger.com/profile/16289503625441605757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-54080023728833398672017-05-13T21:42:49.677+02:002017-05-13T21:42:49.677+02:00Caro, lascia che ti spieghi una cosa, anzi: due. S...Caro, lascia che ti spieghi una cosa, anzi: due. Se non sei competente fai comunque bene a non esporti. Intanto, dire "storico" è un po' come dire "economista" o "musicista". Cioè dice poco. Tuttavia, uno storico digiuno di economia sarebbe come un musicista digiuno di solfeggio. Quindi non mi interessa molto quello che puoi aver capito con le tue competenze da altre persone diversamente competenti. Te lo dissi già. Negare il legame fra certi interessi economici e l'affermazione di certe idee politiche è abbastanza astruso, ma se ti fa sentire bene, perché no? Però, vedi, qui il punto è che io non pretendevo certo rifare in quattro righe la storia del fascismo. Volevo solo mettere in evidenza certe similitudini strutturali. Casa mia e Notre Dame, ad esempio, hanno entrambe un tetto e in portone, il che in genere denota una possibile origine umana (i castori, ad esempio, fanno dighe). Niente di più. Comunque tu sai, hai capito, ecc. Benissimo! Quindi io non posso esserti utile (sono sollevato!) e posso dedicarmi ad altri. Va bene?Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-34264980216222648432017-05-13T21:22:30.364+02:002017-05-13T21:22:30.364+02:00Bgnai-sensei, parte della risposta la trova sopra,...Bgnai-sensei, parte della risposta la trova sopra, a volte mi sento a disagio a scrivere, anche perché il mio "campo di studio" è limitato alla storia militare ed al "fascismo" (italiano e non), argomenti che non riscuotono un grande interesse (a parte il secondo ma più per ragioni di idologia che per amore della conoscenza).<br />Io poi faccio l'interprete, non sono un docente di storia, quindi non ho quell'autorità per sostenere certe cose. <br />Le faccio un esempio concreto:<br />in molti commenti ho visto sostenere la tesi che il Nazionalsocialismo è stato portato al potere dal mondo finanziario ed industriale.<br />La stessa cosa vale per il Fascismo italiano.<br />E' un argomento importante e lo si nota dal vespaio che scatena ogni volta.<br />C'è solo un problema: gli storici non la vedono così... ma io che io che ci posso fare?<br />Se scrivo che le cose non stanno affatto così non mi crede nessuno e anche a ragione.<br />L'unica cosa ragionevole che posso fare non è criticare ma far notare che quelli che hanno stufiato e studiano l'argomento non la pensano affatto così.<br />Cerco e spesso non ci riesco, di fare quello che Lei ha fatto con me: svuotare la tazza e riempirla con un contenuto diverso e di qualità decisamente migliore.<br /><br />Chinacat<br /><br />Un filosofo si recò un giorno da un maestro zen e gli dichiarò:<br /><br />“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.<br /><br />“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. E incominciò a versare il tè da una teiera.<br /><br />Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.<br /><br />“Ma che cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza é piena?”<br /><br />“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro..<br /><br />Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”chinacathttps://www.blogger.com/profile/16289503625441605757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-9642177510108865942017-05-13T20:48:38.678+02:002017-05-13T20:48:38.678+02:00Ma con una L.
Io e te non lo troveremo mai.Ma con una L.<br />Io e te non lo troveremo mai.Sherpa810https://www.blogger.com/profile/01629486568076561571noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-7097592972311659822017-05-13T19:47:18.579+02:002017-05-13T19:47:18.579+02:00Riassumendo: salvo errore, tu sei scomparso, lasci...Riassumendo: salvo errore, tu sei scomparso, lasciando un grande pieno, poi sei ricomparso per criticare, ma non siamo riusciti a capire né cosa, né come, né perché. Tooze sarà un grande storico come Ronaldo un grande calciatore, ma: che c'entra?Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-40647680022329593492017-05-13T18:59:00.299+02:002017-05-13T18:59:00.299+02:00@ Paolo Caorrado
Quando il 5 novembre 1937 Hitler...@ Paolo Caorrado<br /><br />Quando il 5 novembre 1937 Hitler convoca una riunione delle massime autorità militari, è già chiaro che il concetto di guerra sta per essere messo in pratica.<br />Passerano ancora due anni, poichè né la preparazione militare né quella politica consentivano di iniziare la guerra ma come dici tu, il Terzo Reich si stava avviando alla bancarotta.<br /><br />Della riunone in oggetto è rimato il famoso Memorandum Hossbach, anche se dopo la pubblicazione del libro "Il ‘Protocollo’ Hossbach: la distruzione di un mito" di Dankwart Kluge, il memorandum in oggetto va preso con le molle.<br /><br />Quanto all'economia del Reich, questo è interessante, la famosa "bilancia dei pagamenti"<br /><br />"What ruled this out were the limitations of the balance of payments.<br />Within Germany, any public acknowledgement of the trade-off between civilian and military priorities was taboo. But foreign observers were not subject to the same restrictions. The connection between war debts and rearmament had been a staple of international discussion since the 1920s. The increase in Germany's military spending after 1933<br />was clear enough even in the published figures of the Reich's budget.<br />By the spring of 1934 the foreign financial press was regularly highlighting the contradiction between the exuberant activity of Germany's military and Schacht's claim that the country was unable to service its foreign debt. The conclusion was obvious. If Germany was serious about managing its foreign exchange crisis, if it wanted concessions from its creditors, then it would have to back away from unilateral rearmament"<br /><br />(Adam Tooze, The Wages of Destruction, pag. 80)<br /><br />L'opera di Tooze viene considerata la miglior opera sull'economia del Terzo Reich, in assoluto la più completa.<br /><br />Chinacatchinacathttps://www.blogger.com/profile/16289503625441605757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-15600179994601061092017-05-13T18:34:53.392+02:002017-05-13T18:34:53.392+02:00Ed io La ringrazio, Bagnai-sensei, ma in un certo ...Ed io La ringrazio, Bagnai-sensei, ma in un certo senso ha ragione. Non penso conti molto la mia opinione, penso conti molto di più l'opinione di uno storico di livello.<br />Sul Fascismo e sul Nazionalsocialismo vedo scrivere di tutti ed ogni volta spero che sia qualcun'altro a far notare le imprecisioni perchè non vorrei passare per il "maestrino" con la matita rossa.<br />Inoltre, c'è un aspetto che ci terrei a sottolineare ovvero:<br />quando nel lontano 2011 ho scoperto il suo blog, sono rimasto colpito dal suo metodo scientifico di proporre la materia economica; e quindi grafici, spiegszioni, citazioni, date, analisi e via di seguito.<br />Lei dirà: e bravo merlo, l'economia è una scienza.<br />Si, risponde il merlo ma Lei è l'unico che lo fa, oltre ad avere delle eccellenti doti di divulgatore.<br />Ed è lo stesso metodo che applicano gli storici che io stimo e leggo: date, citazioni, numeri, analisi e via di seguito.<br />Trattano la storia con la stessa serietà e scientificità con cui Lei tratta l'economia ed io lo trovo giustissimo. E' così che si fa.<br />Non solo trovo utile sapere coa ne pensa Lei ma trovo utilissimo sapere cosa ne pensa oggi un De Grauwe oppure come la pensava un Dornbusch nel 1996.<br /><br />Ma questo è il suo blog, Bagnai-sensei e credo che per i lettori sia molto più utile sapere cosa ne pensa un Emilio Gentile oppure Zeev Sternhell, piuttosto di quel che ne penso io.<br /><br />Si può ridere o scherzare quanto si vuole ma resta il fatto che il livello del suo blog si merita, da parte di chi pensa di poter dare un piccolo contributo, della stessa serietà e passione che Lei usa con noi.<br /><br />Chinacat<br />chinacathttps://www.blogger.com/profile/16289503625441605757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-23047743715587717962017-05-13T17:28:12.071+02:002017-05-13T17:28:12.071+02:00Sono d'accordo.Sono d'accordo.Vishnuhttps://www.blogger.com/profile/10404882165156648251noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-58224786215392140442017-05-13T15:53:15.561+02:002017-05-13T15:53:15.561+02:00Per quanto mi riguarda ho sempre definito questo m...Per quanto mi riguarda ho sempre definito questo modo di sopprimere la democrazia come "fasciocomunista" (ma alla fine anche questo termine non spiega le violenza che stiamo vivendo).<br /><br />Loro hanno un modo di concepire la dialettica e la vita non propriamente fascista (infatti sono talmente progressivi da volere disintegrare il mondo con l'omologazione e le loro varie perversioni) e non penserebbero mai di avere l' "uomo solo al comando" (non quello da giro d'Italia).<br />Come nel comunismo hanno la non identità del potere (che a loro serve per mostrarsi democratici).<br /><br />A me preoccupano anche altre cose ovvero il loro modo perverso di concepire la società (nella creazione della "non razza" distruggendo interi popoli).<br />Un fascista non avrebbe in mente (mai) di distruggere e pervertire il proprio popolo (cosa diversa l'indottrinamento).<br /><br />Dovendo scommettere, siamo ad un livello superiore di male (tra fascismo, comunismo e liberismo).<br />valsandrahttps://www.blogger.com/profile/17178489717642357064noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-57068411343584870332017-05-13T15:05:47.985+02:002017-05-13T15:05:47.985+02:00E infatti, Erik, questo è il tema di oggi, ripeto ...E infatti, Erik, questo è il tema di oggi, ripeto di oggi, e lo hai descritto bene. Volevo solo ricordare che siccome tutti, ma proprio tutti i regimi politici hanno bisogno, per sussistere, di una autorità/potere, e una o più classi o ceti che detengono l'autorità ed esercitano il potere (anche i sacerdoti e i guerrieri dell'antico Egitto, per esempio) definire "fascismo" l'autorità e la classe che la esercita allarga tanto l'insieme definito che esso non significa più nulla, si finisce per non capirci niente. Anche nelle democrazie a suffragio universale ci sono l'autorità e il potere, che il popolo, come fonte della sovranità, legittima, ma che non esercita direttamente, per il semplice fatto che un esercizio diretto del potere da parte di tutto il popolo è impossibile, così come l'autorità non può essere detenuta da tutti, ma solo da apposite istituzioni o persone. Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-60516217072739273662017-05-13T14:52:19.118+02:002017-05-13T14:52:19.118+02:00E te lo spiego subito, Alberto. Non sono nè comuni...E te lo spiego subito, Alberto. Non sono nè comunista, nè anarchico, nè genericamente utopista, e quindi non credo possibile l'edificazione di un regime politico in cui non vi sia chi comanda e chi obbedisce, chi dirige e chi è diretto. Penso anzi che chi prova ad instaurarlo, questo regime utopistico, faccia inesorabilmente dei disastri epocali (v. GB Vico, "eterogenesi dei fini"). Aggiungo che nel mio vocabolario, "comandare/dirigere" non è immediatamente identico a "sopraffare", anche se la forza è elemento indispensabile di ogni potere, compreso il più democratico e delicato. <br />Però c'è modo e modo di comandare e obbedire, modo e modo di dirigere e di essere diretti, in una scala che va da "Buono", passa per "Accettabile" e finisce in "Intollerabile e Mostruoso". La UE non mi sembra "Intollerabile e Mostruosa" (almeno non ancora) ma mi fa notevolmente schifo, per tante ragioni tra le quali figurano anche la disoccupazione di massa, la distruzione della base industriale italiana, etc. (più altre che ometto per brevità). Mi va anche bene, come fonte di legittimazione del potere di chi comanda e dirige, l'investitura democratica su base nazionale e democratica, altra cosa che con l'UE non è compatibile. Non ritengo che sia l'unica forma di legittimazione del potere possibile, accettabile e benefica (sulla valutazione comparata dei regimi politici condivido il parere di Aristotele, vecchio ma sempre buono); ma nelle presenti circostanze storiche mi sembra senz'altro la migliore, quindi ci tengo, e gradirei se possibile ripristinarla. Eccallà la spiega, che come vedi non richiede divinazione di mie eventuali, tardive e ridicole ambizioni di accedere al laticlavio. Insomma, vorrei stare meglio, o almeno non stare peggio, io, i miei figli, i miei compatrioti, e se possibile anche gli altri europei. Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-40656820908763666072017-05-13T14:26:37.346+02:002017-05-13T14:26:37.346+02:00No, vi voglio dire che l'economico è important...No, vi voglio dire che l'economico è importante, importantissimo, ma non spiega proprio tutto fino all'ultima molecola. Ci sono anche il politico, il culturale, il religioso, e il fatto apparentemente banale, ma se ci si pensa meglio enigmatico, che l'uomo è un essere di ineguagliata pericolosità, in confronto lo squalo bianco è un animale da compagnia.<br /><br />Poi, se interessa leggere che ne penso della questione fascismo/liberalismo, "fascismo braccio armato del grande capitale" sì/no, ho appena risposto a Eliana il calce al post "Euro e politica", e senza fare un trattato ho esposto il mio punto di vista. Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-17984282050759955472017-05-13T14:09:54.348+02:002017-05-13T14:09:54.348+02:00E se fosse la Germania il miglior alleato dell’Ita...<a href="http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-05-12/e-se-fosse-germania-miglior-alleato-dell-italia-europa-144422.shtml?uuid=AEyBpJLB" rel="nofollow">E se fosse la Germania il miglior alleato dell’Italia in Europa?</a> <br />Il remake è a buon punto.Silviahttps://www.blogger.com/profile/06495250906931594148noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-53389831914002551442017-05-13T12:33:22.229+02:002017-05-13T12:33:22.229+02:00Il 3° Reich nel 1939 era praticamente in bancarott...Il 3° Reich nel 1939 era praticamente in bancarotta, ma con un apparato militare gigantesco, tutto andò in spese militari. Unica via d'uscita iniziare una guerra di saccheggio contro i suoi vicini, specialmente ad Est (Lebansraum). <br />Puro atto di disperazione, siccome le 3 potenze Francia, UK, USA avevano un out put industriale 10 volte più alto che il 3° Reich. Il 3° Reich incominciò una guerra che non poteva vincere già dal inizio e così accadde. <br /><br /> "Wir haben nichts zu verlieren, wohl zu gewinnen. Unsere wirtschaftliche Lage ist infolge unserer Einschränkungen so, dass wir nur noch wenige Jahre durchhalten können."<br />(Adolf Hitler)<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/13788548075656303551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-52623593155372662562017-05-13T10:51:42.103+02:002017-05-13T10:51:42.103+02:00Che risposta impulsiva Roberto.
L'obiettivo di...Che risposta impulsiva Roberto.<br />L'obiettivo di quasiasi movimento delle classi subalterne è far cedere la classe sfruttratrice (semplifico, esiste un conflitto distributivo anche tra capitale debole-come lo ha definito Porcaro-e i suoi dipendenti, e una certa destra ha capito che è interesse dei piccoli e dei dipendenti difendersi dal grande capitale apolide) e forzare l' indirizzo politico di governi e parlamenti all' istituzionalizzazione di quanto ottenuto. Un conto è regolare il conflitto entro certe regole un conto è farlo con altre.<br />Un conto è esercitare il diritto di sciopero in un contesto di repressione finanziaria un conto è esercitarlo quando gli Stati non possono mettere becco sulla decisione di un' azienda a delocalizzare.<br />Un politico ha diversi incentivi se lo Stato può finanziarsi monetizzando il deficit mediante la sua banca centrale o creare debito a tasso nullo perche la banca nazionale acquista l' invenduto al tasso nominale indicato dal tesoro.<br />Può spendere (il limite è il vincolo esterno della bilancia dei pagamenti ma vuoi mettere con la situazione attuale?), creerà clientele, gli converrà, converrà al suo partito un sistema di aziende statali per piazzare uomini ma anche per far progredire l' economia del paese allentando quel vincolo.<br />Il keynesismo non è morto di morte naturale per limiti fisiologici (come mi volevano far credere all' università), ma con dei pretesti menzogneri-a volte pure dicendo la verità-e qui sarebbe da fare una fiflessione a parte-sono state modificate le isituzioni dell Stato che garantivano un certo equilibrio tra interessi legittimi in conflitto.<br />Questo è il tema.<br />Erik Babinihttps://www.blogger.com/profile/06169600556659156978noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-35785514988437002502017-05-13T10:03:00.941+02:002017-05-13T10:03:00.941+02:00Ci sono molti modi di sopravvalutare un cambio rea...Ci sono molti modi di sopravvalutare un cambio reale, e il commercio esiste da prima che ci fosse la Cina. La pastrufaziana latitudine di visuali non incontra le mie simpatie perché spesso è il rifugio dialettico dei piddini. Tu sei meglio di così. Ci vuoi raccontare che ci si è scannati per uno iota? Se ce lo dici ci crediamo.Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-40119754300483748162017-05-13T10:01:42.314+02:002017-05-13T10:01:42.314+02:00Spiegazione opportuna. Quanti avrebbero capito? No...Spiegazione opportuna. Quanti avrebbero capito? Non mi era venuto in mente niente d'importante. Grazie. ToussaintToussainthttps://www.blogger.com/profile/13271252180054040281noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-78147324411858713632017-05-13T10:00:24.063+02:002017-05-13T10:00:24.063+02:00Bene, Roberto. Allora però ci devi spiegare il mov...Bene, Roberto. Allora però ci devi spiegare il movente profondo di questa tua visibile smania di cambiare le cose, visto che affermi l'ineluttabilità della sopraffazione. In questa visione, l'unica ipotesi logicamente coerente è che tu non voglia cambiare la musica ma i suonatori, passando dal ruolo di "suonato" a quello di "suonante". Aspirazioni legittima, ma...Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.com