tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post146718726231396552..comments2024-03-14T20:57:31.916+01:00Comments on Goofynomics: Georgia on my mind (vita vissuta)Alberto Bagnaihttp://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comBlogger66125tag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-15849250951723619752016-05-11T23:31:40.081+02:002016-05-11T23:31:40.081+02:00Mi perdoni visto che il prof di storia non capisce...Mi perdoni visto che il prof di storia non capisce magari provi a ricordargli adrianopoli.....publiohttps://www.blogger.com/profile/02051969317374981782noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-30580283055658041612016-05-09T00:45:44.591+02:002016-05-09T00:45:44.591+02:00Sulle radici dell'autorazzismo nell'Italia...Sulle radici dell'autorazzismo nell'Italia contemporanea: un contributo “endogeno” (e l’onda lunga della propaganda).<br /><br />‟<i>Dopo la morte di Enrico Mattei, a Londra tirano un sospiro di sollievo. Pericolo scampato. Ma per gli inglesi, l’Italia resta un paese inaffidabile. Anarcoide. Levantino. Ingrato. Sempre pronto a riservare brutte sorprese agli stranieri che ne hanno a cuore le sorti. Un paese sempre uguale a se stesso. Cristallizzato e immutabile. Sembra proprio che gli inglesi guardino all’Italia attraverso gli occhi di Luigi Barzini jr. e di un suo memorabile bestseller, </i>The Italians<i>. O che Barzini, uno dei più grandi giornalisti del Novecento, guardi all’Italia attraverso occhi britannici. </i>[…]<i> Nel 1997, presentando l’ennesima edizione italiana, pubblicata dalla Bur, Sergio Romano scriverà: «Le bugie, gli intrighi, i complotti, le società segrete e il "familismo amorale" divennero nel libro di Barzini i necessari ingredienti di uno straordinario "Grand Tour" senza itinerario attraverso la storia d’Italia». Gli stessi ingredienti che, enfatizzati oltremisura e spesso ad arte, alimenteranno per decenni il pregiudizio anti-italiano nel mondo.<br /><br />Quel «Grand Tour», del resto, gli inglesi lo conoscono già. E fin troppo bene, avendo contribuito a disegnarlo almeno a partire dal Risorgimento. Come conoscono bene Barzini jr. E da tempo.<br /><br /></i>[…]<i><br /><br />Subito dopo la guerra, Barzini jr. è al centro di alcune operazioni editoriali promosse dal Pwb, l’ufficio per la propaganda e la guerra psicologica dei servizi angloamericani. </i>[…]<i> Nel 1958 tenta l’avventura politica nelle file del più anglofilo dei partiti italiani, il Pli, che lo fa eleggere alla Camera dei deputati. </i>[…]<i> Ma prima che l’opera veda la luce, Junior ha il tempo di scrivere qualche articolo per il settimanale «L’Europeo». Tra i quali spicca un ritratto al vetriolo di Enrico Mattei tratteggiato subito dopo la sua morte. </i>[…]<i> L’articolo, che passerà alla storia come un fulgido esempio di «giornalismo d’inchiesta», viene pubblicato proprio quando l’Italia sta raccogliendo con successo i frutti della lungimirante politica di Vanoni e Mattei. È un paese in pieno boom. Scriverà Sergio Romano nel 1997:</i> […] Quando un editore americano chiese a Luigi Barzini di scrivere un libro sul suo paese, l’immagine dell’Italia era complessivamente positiva e l’«Italian way of life» suscitava simpatie internazionali.<br /><br />[…]<i><br /><br />Quello che dà da pensare, però, è l’enfatizzazione dei difetti e dei vizi degli italiani da parte della macchina propagandistica di una nazione concorrente (e più forte) che nel corso della nostra storia ha alimentato giusto quegli stessi vizi e difetti a proprio uso e consumo. </i>[...]<i> Non che il suo libro non susciti polemiche. Quello che nessuno immagina, almeno nell’opinione pubblica, è che a soffiare nelle vele di </i>Italians<i> sono soprattutto i servizi britannici e le loro filiazioni americane. Lo si saprà soltanto qualche decennio dopo, grazie al lavoro d’archivio di una storica inglese, Frances Stonor Saunders, raccolto in un volume </i>— La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere e delle arti — <i>pubblicato con grande successo nel 1999 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, e pressoché ignorato in Italia </i>[…]<i> Per la Cia, l’obiettivo è contenere l’influenza sovietica in Occidente. Per i servizi britannici che partecipano all’operazione (nome in codice «Packet») è invece multiplo: contrastare il comunismo, ma esercitare anche un controllo sull’opinione pubblica interna italiana e screditare l’immagine del nostro paese all’estero.</i>„<br /><br />(M. J. Cereghino, G. Fasanella, <i>Il golpe inglese</i>, Chiarelettere, 2011)Riccardohttps://www.blogger.com/profile/04387091303610746252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-56834416277714373512016-05-08T16:22:20.312+02:002016-05-08T16:22:20.312+02:00Link ad un articolo sull'autorazzismo europeo....<a href="http://www.uccronline.it/2016/05/08/lislam-avanza-perche-leuropa-dal-1700-odia-se-stessa/" rel="nofollow">Link</a> ad un articolo sull'autorazzismo europeo. Potrebbe essere collegato...Krux Extremishttps://www.blogger.com/profile/12924637274886700934noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-76757538687235550802016-05-07T14:24:50.984+02:002016-05-07T14:24:50.984+02:00Sì condivido, a parte le considerazioni storiche s...Sì condivido, a parte le considerazioni storiche su un fenomeno che può avere radici ben più profonde, a livello di antropologia sociale, resta il fatto che l'accelerazione è riconducibile al periodo di crisi del sistema della cd. Prima Repubblica (già il fatto di voler sottolineare una netta separazione è sintomatico), anche se si forma probabilmente prima, per favorire il processo di svendita di asset pubblici e le prime cessioni di sovranità.<br />Il catalizzatore è stato di fatto il sistema dei media e la cd. sfera intellettuale del paese. <br />Oltre a essere funzionale ad un cambio di regime politico, il tutto è servito anche ad imporre radicali cambiamenti nei rapporti tra cittadini e istituzioni (Stato in primis) e tra cittadini e cittadini. <br />Penso che si sia però trattato di un fenomeno che va al di là della realtà italiana... lo stesso è stato fatto in Grecia, anche in Spagna. <br />L'obiettivo finale era probabilmente quello della destrutturazione dell'identità nazionale (piccola nota a margine - io continuto a credere che quello della Lega Nord fu un fenomeno alimentato dall'esterno) e dell'imposizione di un'identità europea che di fatto NON ESISTE e si basa su concetti falsi e mistificatori.<br />Ci sono vari leitmotif ricorrenti:<br />- casta-cricca-corruzione (vedi il proliferare di ONG in merito, fondate da una miriade di fondazioni filantropiche - sic - il fior fiore del capitalismo occidentale e non - e il proliferare di talkshow e format in tema)<br />- mito dell'Unione Europea con tutti i suoi simboli a corredo (i gemellaggi, l'euro, le competizioni sportive, progetto Erasmus, omologazione di massa, contaminazione delle lingue nazionali, miriade di progetti finanziati etc...)<br />- il mito del "vincolo esterno" ben chiarito dal prof. da anni<br />- il "fate presto" e il mito delle "riforme", di recente diventato "riforme strutturali"<br />- il "vivere al di sopra delle proprie possibilità" (tranne poi incentivare, con bombardamenti mediatici continui il ricorso al credito al consumo, che ricordo molto bene come fosse in passato una cosa del tutto estranea a noi italiani etc...)<br /><br />Le responsabilità dei media, della stampa, degli intellettuali, superano di gran lunga quelle della politica, quando ancora la politica aveva autonomia (pur con tutte le sue contaminazioni). La cosa che mi fa sorridere sempre, è che i cacca-cricca-corruzionisti non si rendono conto che della politica questi soggetti non sanno che farsene, quando sarà il momento se ne libereranno (spacciandola per una conquista della lotta alla corruzione), così come del giornalismo.<br />Più la comunicazione si rende complessa, e maggiore dovrebbe essere la consapevolezza del cittadino, quindi l'importanza dell'istruzione è assoluta, così come la sua indipendenza da logiche del consenso politico (l'ultima riforma va nella direzione opposta).<br />Poi è chiaro che, nel momento in cui esasperi una crisi economica, o terrorizzi con informazioni distorte, ottieni poi sempre il peggio dalle persone. Ivan Bonihttps://www.blogger.com/profile/01536524624393737018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-74326885255523167932016-05-07T10:43:08.397+02:002016-05-07T10:43:08.397+02:00Anche se quando ti sei laureato tu l'universit...Anche se quando ti sei laureato tu l'università Italiana era ancora più difficile (e più formativa) e da allora è calata un po', la preparazione che ha in media un laureato italiano è molto più alta e rigorosa rispetto a un qualsiasi laureato non italiano. Anche se vogliamo fare il confronto (per quanto riguarda le materie tecnologiche) con le realtà che vengono considerate eccellenze mondiali (tipo MIT, Caltech, Stanford ecc) l'Italia non ne esce sicuramente distrutta, anzi a livello di triennale (undergraduate) la preparazione teorica e di approfondimento è mediamente più alta per un laureato italiano. Poi certo, in quelle università che ho nominato vengono da tutto il mondo e c'è una grande selezione all'ingresso, oltre al fatto che hanno un budget di millemilamiliardi più alto, ma questo non può fare altro che spingerci ad apprezzare di più le nostre università. Se poi provassimo a fare il confronto con le scuole d'eccellenza italiane che applicano una dura selezione all'ingresso (tipo la Normale di Pisa), penso che davvero non ci sia nulla da invidiare.<br />Quando poi vedo certe classifiche mi viene da ridere. Il primo criterio utilizzato è sempre quello di paragonare il numero di immatricolati con il numero di laureati... ma scherziamo? D'accordo che più difficile non è per forza uguale a migliore (e quelle italiane sono mediamente più difficili) ma nemmeno puoi dire che la qualità di un'università è più alta solo perchè è più facile laurearsi (che è quello che misurano molte classifiche).<br />Se poi consideriamo la qualità dell'istruzione di base non c'è proprio paragone (soprattutto considerando i costi bassissimi se paragonati ad altre realtà).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-18170001946048480712016-05-07T00:23:47.990+02:002016-05-07T00:23:47.990+02:00Boh, a me non sembra che si spinga verso l'aut...Boh, a me non sembra che si spinga verso l'autorazzismo su tutti i fronti. Anche nei media, alcune volte si, altre volte no, a seconda di quello che vuole trasmettere l'interlocutore. Anzi ultimamente mi sembra l'insofferenza verso l'Europa sia un po' cresciuta e non solo verso i paesi dell'est, ma anche verso i paesi che di solito si portano come esempi da seguire, di converso viene rivaluta l'Italia. Non a caso la lega negli ultimi anni guadagna punti cavalcando l'onda.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-2341655225153556582016-05-07T00:15:49.412+02:002016-05-07T00:15:49.412+02:00Penso che una delle possibili motivazioni sia quel...Penso che una delle possibili motivazioni sia quell'effetto psicologico per cui la maggioranza delle persone tende a sopravvalutarsi (di cui non ricordo il nome), credendo di essere superiori alla media - ma così come non è possibile che tutti i paesi dell'europa siano contemporaneamente esportatori netti, non è possibile nemmeno che siamo tutti più intelligenti della media (e mi dispiace per tutti quelli che non sono me :)). - Partendo da questo assunto non dovremmo parlare più autorazzismo, ma forse di autoclassismo? Nel senso che se si parte da presupposto che l'autorazzista pensa di essere meglio degli altri italiani, probabilmente non include se stesso nelle critiche che fa, ma le fa per elevarsi dal resto della massa.<br />Potrebbe anche essere però che il motivo sia un pessimismo diffuso, un'immagine di sè piuttosto critica, che porta a pensare che "se nel mio piccolo sono così cattivo io, sai quanti ce ne saranno come me e peggio di me?".<br /><br />Ipotesi psicologiche a parte, non credo che tutti quelli che criticano Italia ed Italiani lo facciano avendo in mente che i Paesi stranieri siano superiori (e infatti penso che chiedendogli se credono che siano meglio altre nazioni, in molti risponderanno di no).<br />Si è parlato dei governanti che vengono criticati spesso a ragione. Sono italiani anche loro o non lo sono perchè sono brutti e cattivi? Io tante persone incompetenti e atteggiamenti da castacriccacorruzzione le/li vedo anche in contesti molto ma molto più piccoli: sicuramente sarebbe stupido pensare che in italia siano la maggioranza a comportarsi così, ma magari la classe politica è una buona rappresentante di una parte della popolazione (come ho detto sono italiani anche loro). Ma non mi sognerei mai di dire (e di pensare) che noi siamo da meno di qualsiasi altro paese.<br />Chiariamo bene allora che il problema sono gli adulatori dei paesi esteri del tipo "in Italia non funziona niente... se fossi in Culonia invece" e non chi critica il proprio paese perchè gli vuole bene e vorrebbe di più. Classico esempio il mio vicino emigrante nella magica e funzionale Germania, che critica l'Italia in cui non funziona niente e gli italiani che non si sanno comportare, mentre osanna la Germania in cui funziona tutto e sono tutti bravi e onesti... però quando sta in Italia non si comporta da bravo tedesco, ma come il peggiore degli italiani. Oppure quelli tipo lampretizio che non ricordo come si chiama, che si sente figo perchè lui è meglio degli italiani che vivono in italia perchè è emigrato.<br />Comunque il fatto che uno straniero si senta libero di parlare male dell'Italia non credo sia giustificabile per il fatto che italiani si lamentano da soli, mi sembra più che altro un segno di maleducazione e poca intelligenza: io mi posso permettere di parlare male di un mio parente o di un mio amico, ma anche se lo faccio davanti ad un'altra persona di certo non mi sta bene se quest'altra persona lo fa a sua volta e di certo non mi permetto di parlare male di qualcuno a casa sua (o di un popolo nel proprio paese).<br />A me poi hanno sempre fatto un po' ridere tutti quei film americani che "noi siamo i migliori, noi siamo fighi, noi siamo forti..." con i russi che fanno il tifo per l'avversario "Rocky! Rocky! Rocky!" :), quindi preferisco un po' di autocritica all'autoelogio, purchè non si facciano paragoni... in quel caso vale solo una regola: ITALIANS DO IT BETTER.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-73954926595964535462016-05-06T15:07:08.797+02:002016-05-06T15:07:08.797+02:00Durante il servizio militare conobbi un simpatico ...Durante il servizio militare conobbi un simpatico neo-avvocato di Montecatini, garbatamente dandy e snob, che "abitava" la branda in fronte alla mia. Quando qualcuno gli diceva amichevolmente: "Ah, Montecatini! Ho un amico di Montecatini", lui lo osservava con pacato distacco e richiedeva: "Un momento. Di quale parte di Montecatini...?".Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/10288848850710335198noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-77388707960374424522016-05-06T13:18:48.890+02:002016-05-06T13:18:48.890+02:00Nonostante la tristezza e il malessere che provo n...Nonostante la tristezza e il malessere che provo nel sentire tutti i giorni, milioni di volte al giorno, quanto ci "autoschifiamo", continuo a sperare in noi che viviamo qui, parlando con le persone mi capita spesso di trovarne qualcuna non affetta da questa psicosi collettiva autorazzista, e questo è già un risultato. Tuttavia l'esterofilia pervade ogni campo, persino il campo cinofilo è stato contagiato, basta curiosare nel sito dell'Enci <a href="http://www.enci.it/" rel="nofollow">e vedere quanti sono gli allevatori che allevano razze italiane</a>e vedere quanti sono gli allevatori che allevano razze italiane, pochissimi! Abbiamo fatto quasi estinguere una splendida razza, <a href="http://www.tipresentoilcane.com/2016/04/20/ti-presento-volpino-italiano/" rel="nofollow">il volpino italiano</a>, che all'estero è molto più diffuso che in Italia.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/11181519337224712420noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-38318068415023842682016-05-06T12:01:23.394+02:002016-05-06T12:01:23.394+02:00Tangentopoli & Mani Pulite è forse l'inizi...Tangentopoli & Mani Pulite è forse l'inizio di questo "esperimento" di condizionamento di massa. L'autorazzismo viene spinto dai media, come dai media è stata spinta Mani Pulite finchè servì i loro scopi, poi netta inversione a U (che ricordo bene, e che allora non capii). I media appartengono quasi tutti ai poteri finanziari che avevano (notare purtroppo l'imperfetto) come obiettivo di "riavvicinarci alla durezza del vivere" (cit. T.P.Schioppa). E non è facile distruggere uno stato se i cittadini lo amano.<br /><br />P.S. Ogni volta che sento in TV un "giornalista" blandire gli spettatori dicendo che i cittadini sono più intelligenti di chi li vuol condizionare con programmi di parte... La pubblicità funziona, infatti ci investono miliardi. la propaganda funziona. Punto.<br /><br />P.P.S. Brutta notizia che la FIAT esca dal Corriere e da La Stampa. Però entri ne The Economist. Vuol dire che l'Italia non conta più nulla.Stefano Longagnanihttps://www.blogger.com/profile/08793929224175910733noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-63113446862961403262016-05-06T11:44:41.245+02:002016-05-06T11:44:41.245+02:00Prima o poi vengo a trovarti. Cercano insegnanti d...Prima o poi vengo a trovarti. Cercano insegnanti di italiano come L2 in New Zeland? O formatori sulla pedagogia Montessori? <br /><br />P.S. la scuola di Gentile è stata la migliore del mondo non solo per merito di Gentile (al quale non possiamo perdonare l'adesione al fascismo). <br /><br />Prima di indurla ad andarsene il fascismo cerco di collaborare con la Montessori (Benito era maestro, e sapeva riconoscere le cose che funzionano, almeno in quel campo). Poi con il consolidamento del potere fascista, le mire fasciste sulla scuola come strumento di indottrinamento prevalsero. E la Montessori fu indotta all'esilio, prima in Spagna (dove pubblicò prima in spagnolo che in italiano alcuni suoi libri fondamentali su geometria e aritmetica), poi in India.<br /><br />La scuola italiana deve molto ad antifascisti di sinistra come Mario Lodi e a cattolici come Don Lorenzo Milani (travisato in modo scandaloso dalla "sinistra" di governo).<br /><br />Loro e tanti come loro (Malaguzzi, Manzi, ecc.) hanno aiutato a trasformare una scuola d'elite come quella creata da Gentile in una scuola popolare di qualità come quella che era fino a pochi anni fa la scuola italiana. Stefano Longagnanihttps://www.blogger.com/profile/08793929224175910733noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-12379588536882184382016-05-06T11:26:55.606+02:002016-05-06T11:26:55.606+02:00L'Italia è il paese migliore del mondo e gli i...L'Italia è il paese migliore del mondo e gli italiani sono il popolo migliore del mondo.<br />I nostri governanti sono quello che sono, ma sono 2500 anni che sono fatti così, praticamente ogni cosa degna di nota negli ultimi 25 secoli o giù di lì ci ha coinvolti e ne siamo sempre usciti e ci siamo sempre rialzati, a volte più ricchi, a volte più poveri.<br />Ma poi, in tutta onestà, i governanti degli altri paesi li credete migliori? Sono feccia della peggior specie, prostrati a 90° e offrenti le loro terga a chiunque sia dotato di potere e pecunia a sufficienza per rendere le loro vite "da privilegiati". Sono dei cessi sporchi dell'autogrill che si atteggiano a tazzine di ceramica con bordi in oro zecchino, ma la puzza si sente eccome.<br /><br />Io non andrei mai via dal mio paese, neanche se ci fosse una guerra, perché difenderei le persone che ci vivono e non possono proteggersi da sole.<br />Io consiglio sempre agli autorazzisti di andare a vivere all'estero o di andarci a lavorare, per esempio in Germania, paese del mobbing diffuso e delle condizioni contrattuali pseudo criminali (neanche troppo "pseudo" in certi casi) o degli USA, dove oggi lavori e domani chissà se potrai pagare il dottore.<br /><br />Lo dico con il cuore agli autorazzisti: andatavene via da qui, nessuno si accorgerà della vostra mancanza, oppure iniziate a fare il vostro dovere da cittadini rispettosi delle leggi e della costituzione, magari il paese lo cambiate voi insieme ai vostri compatrioti.<br /><br />Una volta non era così, eravamo fieri di questo paese. Io ho 42 anni, non 130, eppure ricordo bene quanto lo amavamo. Forse è stata Tangentopoli + Mani Pulite a creare le prime forme di autorazzismo?Emanuelehttps://www.blogger.com/profile/14745904714860808895noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-48971722189501449752016-05-06T11:06:56.077+02:002016-05-06T11:06:56.077+02:00“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza n...“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!” . Ed era l’inizio del trecento, nel periodo ritenuto il più fulgido della nostra storia dalla fine dell’Impero Romano. Diciamo che l'autorazzismo è iniziato abbastanza presto (certo con toni più elevati di quelli odierni).Fabius Faxhttps://www.blogger.com/profile/12066414665135499209noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-84883596308170650082016-05-06T09:56:41.722+02:002016-05-06T09:56:41.722+02:00Certamente l'unico che avrebbe potuto risponde...Certamente l'unico che avrebbe potuto rispondere per le rime era l'intervistatore stesso. Ma in quel caso non e' autorazzismo ma linea editoriale (per ora).Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/01755298894547202156noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-44927616531490674342016-05-06T08:51:33.793+02:002016-05-06T08:51:33.793+02:00Confermo da Genovese (riguardo all'appartenenz...Confermo da Genovese (riguardo all'appartenenza alla propria provincia).Francescohttps://www.blogger.com/profile/02245525949295209679noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-12454563953985260962016-05-06T08:31:56.159+02:002016-05-06T08:31:56.159+02:00Scusate il commento off topic. Ma con qualcuno mi ...Scusate il commento off topic. Ma con qualcuno mi devo sfogare e mia moglie ha già i suoi problemi.<br /><br />Stamattaina, RaiNews24, il solito tipo (non so il nome e non voglio saperlo, sarebbe come dargli una dignità che non merita), dicevo il solito tipo commentava l'articolo di un giornale (mi scuso per la vaghezza delle fonti, ma tanto un giornale vale l'latro). Nell'articolo (riassumo) si diceva che dobiamo fare il SSE (Super Stato Europeo) perchè così possiamo 'dettare le regole del gioco' (ma a chi?) e difendere i nostri valori democratici. <br />Qui parte il commento del suddetto tipo e dice: queste cose ce le continuano a dire in due, la Commissione Europea (organo notoriamente eletto democraticamente) e il Parlamento Europeo (organo notoriamente in possesso di ogni potere sostanziale). E se non abbiamo messo in pratica questi suggerimenti non è colpa degli stati (cambio di rotta?), ma dei governi che per rispondere agli elettori non l'hanno ancora fatto (ma non si chiama democrazia questa?).<br />Ricapitoliamo: dobbiamo fare il SSE per difendere (o esportare?) la democrazia, ma per farlo dobbiamo sopprimere la democrazia stessa che però dobbiamo difendere con il SSE.<br />Io li odio.Luebetehttps://www.blogger.com/profile/11821732290904072134noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-10281128117319913142016-05-06T08:24:45.195+02:002016-05-06T08:24:45.195+02:00Credo venga da più lontano - dalla seconda guerra ...Credo venga da più lontano - dalla seconda guerra di indipendenza (a naso ché non è il mio campo specifico. La Resistenza (con tutte le sue componenti) era motivata - anche da parte comunista e socialista - come una guerra di liberazione nazionale. Molti protagonisti, subito dopo il Quarantacinque - l'hanno descritta come "secondo Risorgimento" - mi scuseranno gli amici neoborbonici . Le brigate Garibaldi non si chiamavano così per via della camicia rossa del nostro ma lo vedevano come quello che aveva liberato il paese dallo straniero. Poi c'è stata anche una durissima guerra civile tra chi - a mio parere a torto - pensava che gli interessi del paese fossero meglio difesi sotto l'ala della Germania nazista. La repentina "conversione" da pro ad anti non è uno specifico italiano: capita in tutti i paesi vissuti a lungo con una dittatura. Per altro nessun regime può sopravvivere a lungo senza il consenso di una parte più o meno ampia della popolazione. La repressione non basta. Per molto tempo - penso per tutti gli anni Settanta del Novecento - la critica anche dura ai governi aveva una componente autorazzista del tutto marginale: il punto era migliorare l'esistente e si credeva che gli italiani fossero in grado di farlo. Da questa angolazione il punto di rottura è stato il post-tangentopoli con la narraffione casta-cricca e corruzione, i girotondi etc. etc. gertapohorylle3639https://www.blogger.com/profile/08584717540287867714noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-80714691780436545562016-05-06T08:06:27.808+02:002016-05-06T08:06:27.808+02:00Scrivo da iphone, scusa i refusi, ma oggi non meri...Scrivo da iphone, scusa i refusi, ma oggi non meriti di meglio. Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-264382714621398692016-05-06T08:05:39.376+02:002016-05-06T08:05:39.376+02:00Ma anche basta difese corporative, soprattutto dov...Ma anche basta difese corporative, soprattutto dove non c'è nessun attacco anche perché non c'è un nemico uniforme.<br /><br />Distinguerei fra:<br /><br />1) la scuola di Gentile, senza dubbio la migliore al mondo, e infatti smantellata quando siamo diventati subalterni;<br /><br />2) gli insegnanti come figura professionale, molto disomogenea perché proveniente da percorsi di selezione estremamente differenziati e aleatori, che in generale hanno avuto l'effetto di scoraggiare l'eccellenza (per fortuna senza riuscirci, poiché questa è premio a se stessa)<br /><br />3) gli insegnanti come corpo sociale che "sa di sapere" (cioè strutturalmente soggetto ai paradossi della "motivated numeracy"), in auanto tale COLPEVOLMENTE (data la dua funzione) resiliente al pensiero critico e per questo connivente col sistema politico che lo sta schiacciando (per il male di tutti).Alberto Bagnaihttps://www.blogger.com/profile/01537817604337970621noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-42101054821554605142016-05-06T07:53:23.633+02:002016-05-06T07:53:23.633+02:00L'origine dell'autorazzismo credo sia anti...L'origine dell'autorazzismo credo sia antica, da quando i popoli italici chiamavano princip stranierivl'un contro l'altro.<br />Ad oggi io vedo due fenomenologie diverse: il Romano (da li vengo e di altri non posso parlare per diretta conoscenza) che di tutto si lamenta ma non si schioda dal suo quartiere, dalle passeggiate per Trastevere e dal sole dicembrino; l'emigrato alle prime armi, che per superare il dolore sparla di casa sua (il bel paese) per almeno uno o due anni, dopodiché inizia a capire che poi il mondo è tutto un teatrino e al primo svizzero (qui ora sto) che racconta le solite favole sull'Italia gli risponde a tono (certo Renzo con lenaue gaffes non aiuta...)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/04856654441809906033noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-54597017233247497352016-05-06T07:50:11.919+02:002016-05-06T07:50:11.919+02:00Quella di parlar male degli insegnanti mi sembra u...Quella di parlar male degli insegnanti mi sembra una variante minor dell'italico autorazzismo. Ma avete presente i sistemi scolastici del resto del mondo? <br />Ammetto che in alcune materie (quelle tecniche ad esempio) ci sia parecchia polarizzazione (nel senso che o trovi gente davvero in gamba (magari ex direttori R&S in cerca di un lavoro migliore ma pagato peggio), o trovi gente improponibile (che un lavoro normale non l'avrebbe trovato neppure ante crisi con la disoccupazione negativa, come era a Modena).<br />Ma basta vi prego parlar male della scuola italiana; in USA ho visto corsi di laurea per camionisti!<br />Almeno fino al 2008 era una eccellenza italica. Ora si resiste...<br /><br />P.s. a proposito di Finlandia: m'ha detto mi cugggino... No, un collega con la moglie finlandese, che mai manderebbe i suoi pargoli a scuola in Finlandia (nota per essere il n°1 nelle statistiche OCSE Pi.Sa.). A suo autorevole parere il trucco sta che escluduno i meno bravi dai test Pi.Sa., visto che hanno classi differenziali come se piovesse. Noi in Italia stiamo escludendo dalle prove INVALSI i cosiddetti DSA (sovradiagnosi pazzesca) dal 2010. Chissà, forse risaliremo nella classifica...Stefano Longagnanihttps://www.blogger.com/profile/08793929224175910733noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-83523209291715911862016-05-06T02:11:23.017+02:002016-05-06T02:11:23.017+02:00Da Veronese confermo tutto (riguardo agli amati Br...Da Veronese confermo tutto (riguardo agli amati Bresciani).Panda Millenovehttps://www.blogger.com/profile/02756132746039505321noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-59096294259033363912016-05-06T01:06:42.587+02:002016-05-06T01:06:42.587+02:00Sono un emigrato, con doppio passaporto....sono an...Sono un emigrato, con doppio passaporto....sono anche neozelandese. Da quando sono qui, mi sono reso conto dell'eccellenza relativa dell'educazione scolastica e Universitaria che ho avuto (ATTENZIONE...ho finito l'università' nel 1980 !), e, ovviamente spinto dalla curiosità', mi sono anche studiato la Storia del nuovo Paese (facile...questi han cominciato nel 1830....'na quisquilia..). Poi mi sono reso conto in quanti campi quest'eccellenza si e' estesa...dal banale taglio dei pantaloni e delle giacche (la roba che tagliano qui..anche upscale, anche dal sarto...nun se po' vede'....) alla cucina (insisto, noi abbiamo letteralmente una cultura culinaria del cibo..) al design, a tutta una serie di cose, mi cura dagli elementi di autorazzismo su base quotidiana. Allo stesso modo, non si può' non vedere che tutti i rapporti che ho con lo Stato, qui, sono principalmente su Internet, tasse incluse, e disegnati per facilitare e non complicare/punire, e che la truffa e la "furbizia" in genere sono considerate cose moralmente e penalmente deprecabili e perseguibili. Fino a un po' di tempo fa....abbozzavo alle loro occasionali battute irridenti, dal bunga bunga alla qualità' delle FIAT alle vecchie battute sulla II GM...adesso rispondo a tono, visto che se io rispetto loro e conosco la loro Storia meglio di loro....loro sono tenuti a informarsi e uscire dallo stereotipo..altrimenti prendono sapide sabongie ( come diceva un mio caro amico di Albenga..). E poi "loro" o io non conta...io sono anche "loro" e quindi contribuisco a creare un filo di coscienza sul fatto che anche gli Italiani qui per lavoro, non sono esattamente WOPS (Without Papers....) come nel secolo scorso, ma vengono qui a insegnare architettura all'università' o aprire aziende e assumere locali (rigorosamente a libri e condizioni contrattuali standard..). ma molti turisti/visitatori occasionali mi rendono la vita complicata portando grosse dosi di autorazzismo dal Bel Paese. E siamo chiari...fino al 1996 il Mittelstand tedesco era ridotto al lumicino dalle sberle che prendeva dalle PMI e dai distretti produttivi italiani. Poi la generosa concessione a Prodi di farci entrare nella combine dall'inizio...commentabile solo come il Primo Ufficiale del sottomarino Konovalov (Caccia a Ottobre Rosso) pochi secondi prima di essere centrati dal loro siluro : " ci hai ammazzati tutti, stronzo", ha dato origine alla catena di eventi per cui sono qui...e per ora me la sono cavata. Il futuro...chissa', si naviga a vista...ma scappare più' lontano di qui, dall'euro, non potevo. Geograficamente impossibile. E se hai un nome Italiano e non sei in Italia...l'autorazzismo lo disimpari in fretta.Mauriziohttps://www.blogger.com/profile/10216936008056150161noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-84728624399935803592016-05-06T00:32:23.507+02:002016-05-06T00:32:23.507+02:00Ma va? Aho, ma davero!
Nun io' risposto perchè...<a href="https://twitter.com/federicofubini/status/727773132489150465?cn=ZmxleGlibGVfcmVjc18y&refsrc=email" rel="nofollow">Ma va? Aho, ma davero!</a><br />Nun io' risposto perchè se no me scappava la frizione!ALBERTO49https://www.blogger.com/profile/03474481177842959112noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2821993064219628483.post-90214866337002044352016-05-06T00:31:37.910+02:002016-05-06T00:31:37.910+02:00Solidarietà alla frizione. Si, lo so che c'ent...Solidarietà alla frizione. Si, lo so che c'entra poco, ma dal suo racconto ho dedotto che la frizione in questione ha subito il magic touch di un sinistro piede sinistro femminile. The one and only auto familiare è stata inavvertitamente lasciata alle cure dell'azionista di maggioranza del ménage familiare (mia moglie) per una settimana. Rientratone in possesso, ho constato che nel cambio tra la prima e la seconda la frizione ha staccato giusto il tempo di arrivare da Roma a Como Brogeda.Belli capellihttps://www.blogger.com/profile/09121586095120891482noreply@blogger.com