martedì 30 gennaio 2018

Perché i media (e il mio gentile avversario) hanno paura di nominarmi

(...scusate: fare l'intellettuale mi prendeva già parecchio tempo, ma ora di tempo ne ho decisamente molto meno. Come sapete, ho sempre guardato con grande scetticismo quelli che "i politici nun fanno gnente, è tutto un magna magna", e via grilleggiando. Non sono ancora un politico, e già ho il mio bel da fare, non fosse che a rispondervi. Nel frattempo, continua il giochino dei media: storpiare il mio nome di battesimo. Ormai è chiaro che una certa faciloneria e la fretta cui i giornalisti sono condannati - dalla Natura matrigna e dalla società dei consumi - c'entrano poco. Quello che desiderano, i megafoni del capitale estero, è che voi non arriviate qui. E perché lo desiderano? Ma è chiaro: perché quando ci arrivate succede questo...)


Costanza Bonacieux ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sul voto": 

Gentile professor Bagnai, 
dal 2010 al 2015 ho avuto problemi familiari gravi che hanno assorbito tutte le mie energie, poi ho incontrato il libro di Gustavo Zagrebelski “Contro la dittatura del presente. Perché è necessario un discorso sui fini”, Laterza-La repubblica, 2014, che ha cominciato a dare qualche risposta alle domande che mi facevo da almeno quindici/vent'anni sulla situazione italiana che stava andando sempre più verso l'ingiustizia e la disuguaglianza sociale, sul motivo per cui stavamo perdendo, negli anni, quei diritti che le mondine avevano rivendicato - col sudore e il sangue - anche per noi.
Lei, l'avevo vista di sfuggita in una trasmissione televisiva alcuni anni fa, e mi aveva fatto istintivamente un'ottima impressione, tanto che mi ero ripromessa di cercare il suo libro sul tramonto dell'euro per approfondire l'argomento; ma, un po' perché di economia non ho mai capito un fico e un po' per i motivi familiari di cui sopra, non ne ho fatto nulla.
In questi ultimi due mesi mi è capitato di trovare su YouTube due sue interviste sul canale Byoblu (“Ce lo chiede l'Europa” e “Dimenticatevi la democrazia”) e – pur continuando ad essere ignorante come una cucuzza in economia - ho cominciato a capire.
Dopo tanti anni, lei è la prima persona che sento fare discorsi “di sinistra”: lei parla con lucidità, coerenza, chiarezza, onestà, e anche con passione. 

È una cosa che consola, trovare ancora persone come lei.
In questi giorni sono bloccata in casa con la bronchite, ma mi sono già fatta un elenco di libri suoi, di Giacché e di altri studiosi ospitati nei convegni dell'associazione a/simmetrie da acquistare e leggere, e ho pensato di sostenere l'associazione con un contributo economico – modesto ma sentito.
Ormai ho visto almeno una trentina di ore di suoi interventi su YouTube, per cui due idee sono riuscita a metterle in fila, perfino nei miei neuroni a-economici.
Da circa tre mesi mi stavo lambiccando il cervello per trovare qualcuno da votare il 4 marzo, se non a cuor leggero, almeno senza avere il magone quando entrerò nel seggio, come mi è successo le ultime volte, quando, contrariamente alle mie abitudini, sono andata a votare a dieci minuti dalla chiusura dei seggi, per la pesantezza che sentivo in cuore.
Io odio votare per il meno peggio – sono sempre andata a votare da quando ho compiuto diciotto anni e ora ne ho cinquantatré - e ho sempre cercato qualcuno che fosse la scelta migliore per me, ma negli ultimi anni mantenermi fedele a questo modo di essere è diventato sempre più difficile.
Siccome io la considero affidabile anche umanamente (direi che, se la cosa non la offende, la considero ormai parte della mia famiglia) ed è oggettivamente molto più competente e informato di me, avevo mezzo pensato di scriverle sul blog chiedendo quale sarebbe potuto essere un voto sensato, nel panorama di macerie democratiche che abbiamo oggi in Italia.
Sappia quindi che la sua candidatura mi ha risolto un problema.
Fino a dieci giorni fa, se qualcuno mi avesse detto che avrei votato per la Lega gli avrei risposto che era ubriaco, e non potrò comunque votare lei direttamente perché io abito in Emilia-Romagna, ma lascerò andare ogni mia eventuale resistenza ideologica e voterò per la Lega, convintamente.
Grazie per il suo impegno, io ci sono.


Postato da Costanza Bonacieux in Goofynomics alle 29 gennaio 2018 22:05



(...grazie. Cercherò di non deluderti...)

(...ai giornalisti: in qua mensura mensi fueritis remetietur vobis. Ah, e tranquilli: non sono parole mie...)

(...a tutti gli altri: ho oltre cento commenti in coda. Prometto di rispondervi questa sera dopo le 17. Sarà la prima promessa da politico che... non manterrò! Intanto, per non rendere impossibile il mantenerla, blocco i commenti: ma è solo per non perdere le critiche che cominciano - finalmente! - ad arrivare...)

84 commenti:

  1. professor bagnai ho letto i suoi articoli, ed ascoltato quasi tutti i suoi videi e devo dire che mai una volta sono stato in disaccordo con lei o meglio mai che mi sia capitato che dopo aver letto o sentito un video non fossi in sintonia con cio che ascoltavo o leggevo che venivano da lei ,pero questa volta un mio dubbio lo voglio condividere lei in un suo ultimo vieo ha affermato "che gia il fatto che si abbatta il vincolo esterno e si lascia il cambio fluttuare" è di fatto gia in se una forma di "protezionismo" e qui nulla da obiettare, ma se la lega non riuscisse a debellare il vincolo esterno e praticasse solo forme di protezionismo estreme non crede che le cose potrebbero addirittura peggiorare? e non solo facendo rimanere immutato il rapporto di forza tra lavoro e capitale,ma anche nel non dare nessun contributo affinche la disciplina del lavoro e le regole della economia sana fosse applicata anche in quei paesi dove il capitale regna sovrano (es india) e i lavoratori sono alla completa merce' del capitalismo selvaggio. insomma in altre parole pensare solo a se stessi in ultima analisi migliora peggiora o fa rimanere inalterata la condizioni di lavoro dei lavoratori in paesi dove la tutela del lavoro è quasi completamente assente.il mio dubbio è ; si puo puntare ancora su una economia eurocentrica (o meglio occidentale)e fregarsene o quasi dei diritti poveri,di altri paesi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non capisco molto il senso delle tue domande. Intanto, non capisco quali siano le forme di protezionismo estreme che la Lega potrebbe praticare. Ad esempio, siccome l'Italia è inserita in una unione doganale, i dazi non li decide lei: come tutto il resto, li decidono gli altri, più nei loro che nei nostri interessi (in questo, naturalmente, ci sono anche responsabilità nostre, riferite al modo in cui ci rappresentiamo all'estero). Quindi... non capisco! Circa l'altro tema che sollevi, quello del dumping sociale, valgono in parte le stesse considerazioni: dovrebbe essere un discorso europeo, e esistono i luoghi in cui gestirlo (esempio: il WTO). Resta il fatto che se la cooperazione allo sviluppo viene liquidata come fascismo, perché viene rifiutata e demonizzata come chiusura l'idea che si debbano aiutare le economie in via di sviluppo agendo sul loro territorio, i progressi in questo senso non saranno molto più rapidi. Peraltro, contro il dumping sociale si agisce anche con misure di protezione (es.: non ti compro il bene se non riflette dei requisiti sociali minimi), quindi, se ci pensi bene, alla fine ti troverai a gestire l'ingombrante paradosso secondo cui nell'ottica "fascioxenorazzista" di certe forze politiche in realtà c'è meno alienazione del lavoro che nel "liberi tutti" (e uguali a nessuno) di altre forze progressiste. Pensaci un po' su...

      Elimina
    2. infatti tutto il senso del mio discorso sta in questa considerazione lei dice "bisogna aiutare le economie in via di sviluppo agendo sul loro territorio" il che mi trova completamente d,accordo in linea di principio pero la realta lei me lo insegna non sempre o quasi mai segue la ragione per cui mi pongo questo problema per i capitalisti i poveri rappresentano solo una oppertunita di aumentare i profitti mentre per cio che intende lei (sviluppo e cooperazione) dovrebbero essere gli organismi internazionali ed in primo luogo FMI MA LO FARANNO LO HANNO MAI FATTO? invece per la parte che lei non ha capito, ed è colpa mia, mi chiedevo non c,e il rischio che la lega promuova politiche troppo autarchiche.

      Elimina
    3. E quale sarebbe il problema di attuare un po' di sana autarchia? Ti sei chiesto perché viene combattuta, e considerata negativa? Un paese "autarchico" (perdonami, autonomo) è difficilmente ricattabile, non ha punti deboli dove praticargli un embargo; l'economia gira in tutti i suoi settori; non esiste la specializzazione spinta che col tempo taglia fuori sempre più fette di popolazione. Noi i problemi ce li abbiamo nel settore energetico e delle materie prime, dal punto di vista produttivo non abbiamo (avevamo) problemi. 60 milioni di abitanti è tanta roba, ci sarebbe lavoro per tutti.
      Ah già, un problema c'é: autarchia fa rima con nazionalismo... OVVOVEEEEE!!!!

      Elimina
    4. devo risponderti per orgoglio altrimenti passo per stupido,o per uno che dice le cose a caso, capisco il senso della tua risposta pero ho l,impressione che non hai letto il mio primo post dove affermo che mai mai una volta non sono stato in sintonia col professor bagnai se dico questo e perche ne ho apprezzato e condiviso il contenuto (le idee) (d,altronte se per 7/8 anni ho seguito il professore non l,ho fatto per perdere tempo)è nello stesso tempo se una persona segue per cosi tanto tempo non si puo dire che magari lo ha seguito "ma poi non ha capito" capisco che nel primo post sono stato impreciso ed il professore mi ha corretto sulla questione dei dazi e lo ringrazio invece sul dumping sociale il prof mi ha dato una risposta che non mi soddisfa completamente e che ho sentito tante volte dal prof borghi non perche sbagliata ma perche chidovrebbe prendersi a cuore la questione dello sviluppo normalmente non lo fa (su questo non cambio opinione) ma questo che significa che non sono "nazionalista" che presa in se non significa niente in quando per nazione si intende un territorio abitato da persone che parlano una stessa lingua ed hanno affinita culturali quiondi se per nazionalismo si intendere amare la patria a prescindere anche se la patria ti tratta una schifezza ebbene se la intendi cosi ebbene non lo sono perche sono dotato di libero arbitrio e decido io chi amare e chi odiare chi farsi amico e chi invece odiare.....ci siamo ora veniamo al concreto (tralasciando il fatto che questo mondo non mi piaceva neanche prima,quando a sentire alcuni avevamo la piu bella costituzione del mondo e questo è un problema mio ) figuriamoci ora che una banda di prepotenti (in modo antidemocratico) spazi che di diritto spettano ai rappresentanti del popolo non solo eletti democraticamente ma anche con meccanismi istituzionali limpidi. ora veniamo al concreto non sono in disaccordo con cio che voi affermate es credo che i popoli abbiano il diritto di autodeterminarsi, che lo stato (per volonta dei cittadini) sia il rappresentante leggittimo e gli altri poteri debbono sottomettersi ad essi che la banche devono essere di diritto pubblico e non spa a partire dalla banca d,italia, che il risparmio va tutelato e soprattutto che sia ripristinata la glass steagall act quindi che cosa mi differenzia da voi mi sembra poco pero non mi negate il fatto che se l,occidente ritira i capitali dall,estero ed i governi nazionali non possono fare politiche sostitutive certamente a pagarne le conseguenza saranno i piu poveri dei poveri. ora questo che significa che io non sono d,accordo col ripristino della sovranita piena monetaria e decisionale no niente affatto la ritengo un atto indispensabile e giusto (pero posso dire che per i poveri del mondo la nostra leggittima scelta) non gli portera nessun beneficio o è peccato certamente non acquistare merci che non abbiano i requisiti minimi portera benefici a che gia in parte è inserito ma non fara certamente aumentare il numero degli occupati (sto parlando dei lavoratori dei paesi in via di sviluppo peraltro bruttissimo termine. insomma in ultima analisi non sono cosi stupido da confondere tra cio che è struttura e sovrastruttura e so benissimo che mercato tecnica ecc sono sovrastrutture e che in ultima analisi la struttura portante siamo noi cittadini saluto e ringrazio comunque

      Elimina
  2. Caro prof, sul voto ero già in crisi, quindi non posso accusare lei di averla aumentata. :D

    Ciò non di meno la rendo partecipe del dilemma, a cui lei ha solo parzialmente risposto nei suoi ultimi post. Personalmente sono molto felice che lei si sia candidato, penso sia stata una scelta coraggiosa e coerente, e che lei farà bene. Non importa il colore, la cosa più importante è che nel dibattito entrino persone di valore, che sappiano e possano difendere l'Italia.

    Ciè premesso onestamente non credo di farcela. Mi ritrovo moltissimo nella proposta economica della lega (figuriamoci se uno ha problemi con Borghi o con lei), ma votando mi sentirei di approvare ed incoraggiare una dialettica che ha sempre cercato i voti contro "il negher" o "il terun", e che più in generale specula apertamente sull'intolleranza e la guerra fra i poveri. Voterei lei, ma voterei anche il concetto "Borghezio", e questo va contro tutto quello in cui ho creduto e per cui ho studiato. E le ribadisco *concordo* con la visione economica, in cui vedo la linea della lega nettamente più a sinista del PD, ma votare lega per me sarebbe una sconfitta culturale troppo grande.

    Paradossalmente il M5S, che pure non mi soddisfa per molti altri motivi *fra cui* la proposta economica, ha almeno il merito di avere canalizzato una pulsione di sofferenza e insoddisfazione verso gli attuali rappresentanti in una dialettica che per me è tollerabile. Pure nel suo costante "vaffanculo" non la sento del tutto distante, e le parlo da un punto di vista "umano" prima che politico.

    Sono certo che alcuni di questi temi facciano patire anche lei, mi incuriosirebbe molto leggere qualche sua riflessione a riguardo (dopotutto ora è un politico, deve "convincermi" a votare... :D).

    In bocca al lupo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentilissimo Sig. Buti,
      condivido il sentimento da lei provato ma non le sue conclusioni e mi pare di intuire una contraddizione tra il sentimento e la ragione, da Lei espresso quando scrive di condividere il programma economico della Lega, in quanto "più a sinistra" e di non condividere quello di M5S, che comunque è più propenso a votare. Se nel programma ci sono delle misure di politica economica tendenti a migliorare le condizioni economiche dei lavoratori, queste andranno a beneficio di "tutti" i lavoratori, compresi quelli qui immigrati da ogni dove. Se le condizioni economiche del Paese miglioreranno, ci saranno più risorse per aiutare a migliorare quelle dei Paesi del terzo mondo. Chiaro, i modi di alcuni esponenti della Lega non sono eleganti, come non lo sono quelli di alcuni esponenti del M5S, però la narrazione dei "terroni" ha cessato di far parte degli argomenti della Lega, che ora aspira a una dimensione nazionale. Ovvio che gli argomenti contro questo tipo di immigrazione sregolata sono facilmente percepibili come razzisti. Il problema almeno lo riconoscono come tale e non lo negano. Insomma, quello che voglio dire è che la decisione di voto non dovrebbe essere emozionale.
      Con stima, la saluto

      Elimina
    2. Vorrei tanto potermi crucciare per i vari Borghezio o per la Lega vecchio stampo, ma temo che quando Weidmann prenderà il controllo della BCE avremo ben altro a cui pensare.

      Elimina
    3. C'è anche un problema gigante legato alla legge elettorale che prevede che ogni coalizione sostenga all'uninominale UN UNICO CANDIDATO. Ad esempio, nel mio collegio elettorale (Torino) al senato è candidata una leghista che per quel che ne so è abbastanza presentabile (Paola Gobetti), alla camera tal "Marco Francia" che è del movimento di Parisi ed ha idee antitetiche a quelle della lega, tant'è che non ha perso occasione per prendere le distanze da Salvini.
      Leggasi ad esempio "Ecco come Stefano Parisi vuole dare poca energia leghista al centrodestra" su formiche.net.

      Elimina
    4. Esistono tante forme e sfumature di razzismo, alcune visibili altre meno.
      La lega ne ha praticato uno molto evidente
      Ma che dire del razzismo sempre più palese nei confronti di noi italiani che trasuda da anni nelle politiche degli ultimi governi pd su tutti?
      Non è forse una discriminazione sostenere che siamo incapaci di governarci come fanno ad esempio la Norvegia, la Corea del Sud, la Russia, la Danimarca, l'Ungheria, la Polonia, il Giappone, la Cina ecc. ecc.?
      Oppure quella di favorire "altri" a noi italiani?

      Elimina
    5. Cioè, economicamente i 5 stelle sbagliano, ma umanamente mi sono più vicini. La prossima volta che vado dal medico non seguirò la sua prescrizione, che mi pare più corretta, ma quella del mio amico Gino, che umanamente mi è più vicino e mi dice di berci sopra, ma roba da matti...

      Elimina
  3. Onorevole Bagnai,prima della sua candidatura mi ero convinto ad astenermi in conseguenza dell'accordo Salvini Cav,accordo che oggi mi sforzo di sperare sia solo tattico,che non preluda cioe ad un cosiddetto governo di centrodx.Un simile governo sarebbe da subito condannato all'immobilismo conflittuale...usciamo dall euro...no piuttosto i minibot...sforiamo il 3 per cento no non sforiamo...Berlusconi e tornato in politica per salvare il suo impero dalle scalate ostili e per ottenerlo ha bisogno dell'appoggio delle logge eurocratiche....in politica come in guerra e' vitale attaccare al momento giusto,ne prima ne dopo...ad ora l eurismo non e' ancora sufficientemente screditato,uscire dall ' Euro si può tecnicamente ma non ancora politicamente se hai contro Confindustria Oscargiannineggiante,piddi liberiugualimmigrati,apparato mediatico...laGggermania e una tigre di carta per dirla alla Mao e non potrebbe fare nulla senza i cavalli di troia summenzionati...come sempre il più acerrimo nemico di un italiano non può che essere un altro italiano.Visto quindi che l eurismo in Italia e' ancora maggioritario io spero in un governo piddi forza Italia che proceda fino ad esaurimento scorte;la propaganda eurinomane in questi anni ha svolto in Italia il suo sporco lavoro e molti italiani che pure percepiscono oscuramente quanti danni abbia fatto l euro , pur non sapendo chi siano Bagnai Giacche Borghi , cosa sia una area monetaria ottimale il qe il divorzio banca d Italia Tesoro,ritengono che proprio perché l euro e' un errore 'ormai e troppo tardi 'indietro non si torna TINA...solo se si riuscirà a convincere Confindustria e una parte rilevante di piddi,se si riuscirà a formare una specie di cln si potrà portare a casa il risultato di una ritrovata sovranità monetaria.Tuttavia al cln credo poco...questo piddi e irredimibile,usciremo eventualmente dall euro solo in caso di crollo sistemico-shock catastrofico da crollo internazionale,gli italiani dopo avere subito l euro ne subiranno l uscita non esattamente la stessa cosa che uscirvicon un cln .Saluti e ovviamente viva l Italia

    RispondiElimina
  4. Grazie. È una parola che, credo sia troppo sopravvalutata, "non sono un economista ma..." ma credo che sia l'unico modo per...per dire quanto sono sicuro di non sprecare il mio voto. Lei bassieme a Borghi avete dato una diga di "onestà intellettuale" che, come nella Francia della seconda metà del diciottesimo secolo sfoicio nella Pallacorda... Non abbiamo di fronte un nemico, ma un avversario. Non da distruggere, ma da combattere .

    RispondiElimina
  5. Le elezioni italiane non sono le uniche del 2018 in Europa.

    Non voglio perdere l'occasione per andare contro la EU e voterò convintamente Lega per le ragioni esposte in coda a questo commento (pubblicato su Orizzonte48 PRIMA dell'annuncio della candidatura del Prof.).

    "Luca Cellai 16 gennaio 2018 11:21

    "I fumi di questo immane gioco delle parti potrebbero solo intossicarci e farci perdere la lucidità."

    In circa due mesi si vota in Italia (4 marzo), in Russia (18 marzo), in Ungheria (8 aprile) ed in Inghilterra (9 maggio elezioni locali).

    https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_elections_in_2018#Europe

    A giorni sapremo anche l'esito delle elezioni presidenziali nella Repubblica Ceca (dove dovrebbe svolgersi a breve il secondo turno).

    Apparentemente l'unica incertezza nelle elezioni in Russia è se Vladimir riuscira' a superare il 75% dei voti.

    In Italia, una eventuale vittoria della Lega (basterebbe un 15% su scala nazionale) avrebbe presumibilmente anche un forte effetto volano in Ungheria.

    In Inghilterra una eventuale sconfitta dei Tories potrebbe ripercuotersi in parte sui tempi della Brexit.

    Personalmente credo che "si può seriamente prevedere il senso pratico, cioè concretamente avvertito nella propria vita, di un qualunque esito elettorale": non appena arriverà il prossimo 'shock esterno' (che non dipende dall'esito elettorale), mi aspetto la forte tosatura dei risparmi (per chi li ha) ed uno su due che faticherà a lavoricchiare 15 ore (malpagate) al mese (io sono già in questa condizione, per cui ho ben poco da perdere).

    Comunque mi auguro pure che il governo di coalizione in carica in quel momento (cosa che non è affatto scontata, perchè potrebbe essersi insediata già la Troika) includa la Lega di Claudio Borghi Aquilini."

    RispondiElimina
  6. Dalla Sicilia è veramente dura sostenerla; mettiamola così, il mio sarà un voto di protesta!

    RispondiElimina
  7. Concordo totalmente con la limpida esposizione di Costanza. Grazie a lei e un grandissimo grazie al professore. Anche io, come lei, "lascerò andare ogni mia eventuale resistenza ideologica e voterò per la Lega, convintamente."

    Mario

    RispondiElimina
  8. L'odore del seggio è, di per se, sufficiente a cambiare la natura degli uomini. Di Bagnai apprezzo le analisi. Lui Borghi e Giacché sono per me stati punti di riferimento importanti. Ora però non posso fare a meno di pensare al sarcasmo che, da esterno, avrebbe espresso verso una coalizione, F.I. e Lega, con visioni divergenti in materia di rapporti con l'Europa e con l'Euro. Per non parlare di quanto avrebbe potuto uscirgli dalla penna, in quella condizione di non candidato, nell'apprendere la notizia che la Lega, quella rinnovata, propone ai suoi elettori di votare Bossi. Non ce la posso fare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "... Non c'è la posso fare."

      Ed è per questo atteggiamento, mi scuserà, che ancora una volta rischiamo di prendercela in quel post. ;-)

      Che alternativa abbiamo, mi scusi?
      Far fare filotto al Berlusca e scampoli vetero DC o aspettare il sorgere del Sol dell'Avvenir "rebelde", degli anti €uristi col giusto pedigree, mai razzisti a parole ma più che razzisti, direi COLLABORAZIONISTI, nelle opere e nelle omissioni? ( ogni riferimento a Libera & Uguale "paghi ~ prendi 0", Boldrinova und Co è voluto )

      O continuare ad affidarci ai vari supporters piddini dispensatori di verità a la Yanez ?

      Direi che l'Autore, come da personaggio, è stato chiarissimo: mai come in queste elezioni le categorie retoriche sono fuorvianti, direi perniciose; se un intellettuale di sinistra, sempre onesto e coerente nel suo percorso fa una certa scelta di questo tipo il segnale è preciso.

      PRIMUM VIVERE, DEINDE...

      Elimina
    2. Lasciamo perdere Bossi, non perché non sia argomento privo di peso. Per il contrario è talmente evidente la sgradevolezza che diventa superfluo commentarla. invece, sarebbe interessante sapere attraverso con quale maggioranza si ipotizza che vengano sostenute le idee di Bagnai. datemi retta: per Bagnai forse è meglio così (in cuor mio credo che non sia vero neanche questo e che, anche nel suo animo, le perplessità si vadano accrescendo) ma nel ruolo di intellettuale sarebbe stato molto più utile al Paese. In quello di politico necessariamente dovrà temperare le sue analisi (già mi è parsa un pò penosa l'argomentazione circa una positività dell'atteggiamento di Berlusconi nei confronti dell'Europa) e, temo per lui e per noi, o si rivelerà ininfluente per autocensura o, se si ostinerà nel sostenere con coerenza le sue idee, verrà marginalizzato, anche con l'ausilio di una stampa asservita pronta a frugargli anche nelle mutande (la cura Boffo). Comunque gli faccio gli auguri ma...non ce la posso fare.

      Elimina
    3. Abbiamo passato gli ultimi anni ad invocare una discesa in campo del Prof. e, quando lo fa, nell’unico schieramento che peraltro lo consente, lei si tira indietro. C’è chi ha scritto che “un eroe è colui che fa quello che può”. Io sono un vecchio socialista, per di più "mezzo terrone" … di obiezioni potrei averne come e più di lei. Ma ci sarò. E’ un bel giorno per morire. Lei vivrà cent’anni, ma da pecora. La detesto.
      Toussaint

      Elimina
    4. Anche io sono un pò a lutto per la discesa in campo di Bagnai, semplicemente preoccupata per ciò che il tritatacarne della politica combina... Conoscendo però il pensiero del professore -lo seguo ormai da qualche anno pressochè quotidianamente- so bene che un uomo così è sceso nel campo della politica per amor di patria, e questa è una occasione unica. si spera che il suo sacrificio non sia invano (come ha detto anche lui altrove si impara anche dalle sconfitte). D'accordo con Toussaint. Adesso, perchè non sappiamo se ci sarà un'altra occasione.

      Elimina
  9. Carissimo professore
    La seguo da parecchi anni e quando ho saputo che lei si sarebbe presentato alle prossime elezioni ogni dubbio su chi votare è sparito. Voterò il partito nelle cui liste si è presentato, anche se non potrò votare lei personalmente.
    Per alcuni anni ho collaborato con un blog economico scrivendo parecchi articoli. L'ultimo è stato questo:
    http://intermarketandmore.finanza.com/le-conseguenze-di-un-euro-troppo-forte-58840.html
    Mi auguro che lei venga contrapposto nei pubblici dibattiti ai molti che per varie ragioni di tornaconto personale o per mancanza di conoscenza su come funziona l'economia nel mondo sono convinti che l'euro per l'Italia sia ancora una buona cosa.
    Vista la sua enorme preparazione, competenza e capacità di interloquire molto civilmente sono certo che tutti avranno molta paura di essere messi a confronto con lei.
    Tanti auguri professore, lei è una delle ultime speranze per salvare l'Italia.
    Giorgio Tosolini

    RispondiElimina
  10. Nel novembre 2012 ebbi la fortuna di vedere il video di un intervento pubblico del Prof. Gennaro Zezza nel quale veniva fatto il nome del Prof. Alberto Bagnai. Breve ricerca sul web e in pochi secondi arrivai al blog. La prima sensazione è che non fosse alla mia portata dal momento che sono un lettore fragile di quelli che si scoraggiano in fretta, ma poi la curiosità e la voglia di capire erano tali che decisi di leggere "Il Tramonto
    dell'euro" e successivamente "L'Italia può farcela".

    Faccio parte di coloro che non condividono la sua scelta di fare politica attiva al servizio di un partito. Dal mio punto di vista lei già faceva un'ottima politica attiva indipendente attraverso l'esercizio delle sue molteplici attività.
    E' un invidiabile divulgatore in grado di rivolgersi attraverso il blog e il portale di a-simmetrie a un pubblico vario che comprende persone con una scarsa preparazione e persone che possono invece vantare una solida preparazione economica.
    E' un ottimo scrittore, brillante e mai noioso. I suoi libri sono un punto di riferimento per chi come me pur
    essendo privo di competenze economiche è riuscito ad avere quegli strumenti conoscitivi con i quali capire situazioni che nei quotidiani e in tv non trovano tuttora spiegazioni adeguate.
    Immagino poi che sia un professore molto apprezzato dai suoi studenti. Nella primavera del 2013 a Imola ho avuto
    la fortuna di assistere ad una sua lezione-intervento di almeno due ore in una calda sala piena di gente, troppo
    piccola per contenere tutto l'interesse che suscitava la sua esposizione. Ci sono docenti che per le loro
    qualità personali e didattiche lasciano un segno nella memoria dei ragazzi. Dopo circa venti anni ricordo ancora
    con nostalgia il vigore e la passione che due professori universitari di Bologna riversavano nell'insegnamento
    delle loro rispettive materie. Immagino che nel tempo sarà anche lei ricordato più o meno nello stesso modo da
    qualche suo studente oramai divenuto adulto. Questo è un privilegio che molto difficilmente può capitare ad un
    politico. Deve per forza essere anche un bravo musicista a giudicare dai luoghi in cui lei è chiamato a suonare e che poi documenta nel blog con foto e commenti.
    Infine ha più volte dimostrato di essere un efficace e prudente comunicatore televisivo.
    Spero che al termine di questa sua fatica politica possa tornare ad occuparsi a tempo pieno di tutte queste importanti attività di produzione e condivisione del sapere.

    Il mio dissenso non dipende dall'isola che ha scelto per questo suo approdo elettorale. Non mi vengono in mente
    partiti che possano meritare di averla come candidato, anche se non le nascondo che vederla a fianco di un Salvini sorridente mi ha colpito. Immagino un oceano a dividere le vostre personalità e non quei 30 centimetri della foto. Ha ben spiegato quello che è il punto di contatto con la Lega, mi viene però da dire che anche una circostanziata analisi economica rischia concretamente di trasformarsi nelle loro mani in una sterile propaganda politica. Mi risulta invece difficile capire come le sue indiscutibili qualità di uomo e di professore possano conciliarsi con le pulsioni che alimentano quel partito e con l'abilità che quotidianamente la sua classe dirigente mostra nel manipolare l'opinione pubblica, rivolgendosi in particolare a quella parte debole della società fatta di persone che non guadagnano abbastanza per vivere e pensare liberamente. Non vedo nemmeno quale tipo di credibilità possa garantire l'alleanza con il solito partito azienda targato Berlusconi presidente, una sorta di pubblicità ingannevole vivente che ben chiarisce il livello di affidabilità di questa loro ennesima campagna elettorale. Spero tanto di sbagliare ma a breve potrebbe trovarsi di fronte a compromessi troppo imbarazzanti da accettare.

    Se mai leggerà questo commento le chiedo scusa se le sono sembrato sgarbato, non era mia intenzione quella di essere scortese. Grazie di tutto.
    Simone

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh qua ce vo er belli apocrife - "Dicheno che 'na vôrta un papa novo, | e cche dder monno nun capiva ggnente, | quanno de su la loggia come un ovo | vedde la piazza piena a llui presente; || disce che sse vôrtasse ar maggiordovo, | strillanno: — Pe' Ddio-padre-onnipotente! | che ssubbisso de popolo cqui ttrovo! | E ccome fa a mmagnà tutta sta ggente? — || Un cardinale che jje stava accanto, | je disse co' rrispetto e ddevozzione: | — Uno buggera l'antro, Padre santo.[1] (da La prima bbinidizzione papale[2])"

      Elimina
  11. volevo portarvi a conoscenza del comunicato di fine bilancio di un grossissimo gruppo italiano, uno dei nostri fiori all'occhiello del Made in Italy nel mondo,che senza giri di parole informa:"solo l'euro forte ne rallenta la corsa,il quarto trimestre 2017 si è chiuso con un aumento del fatturato del 4,3% a cambi costanti e un calo del 2,3% a cambi correnti, per via della rivalutazione della divisa comunitaria nei confronti delle principali valute".
    l'eurone ci proteggera'...

    RispondiElimina
  12. Nonostante tutto c'è ancora molta gente in giro che pensa che l'Italia può farcela

    RispondiElimina
  13. Ho letto i suoi articoli, visto e rivisto i suoi Video, che ho sempre condiviso anche su facebook, per me sono momenti di alta formazione, perchè in modo pacato e con riscontri oggettivi storici e concreti Lei dimostra il fallimento della moneta unica europea e la supremazia di Germania e Francia a danno degli altri paesi. Sicuramente uno dei pochi economisti che con lucidità ha compreso cosa ha portato la nostra economia in questa penosa situazione e dove andremo a finire se non cambieremo rotta con l'uscita dall'euro e dai dictat europei (Tedeschi). Sapevo che era vicino alla Lega, mi spiace tanto perchè la sinistra non ha saputo far tesoro di una persona così competente come lei; ma purtoppo io non potrò votarla, non potrò mai votare la lega ma non perchè sono meridionale bensì perchè la Lega essendo la stampella di Berlusconi mai potrà attuare le misure che lei suggerisce e che francamente nessun movimento politico e partito ha la lucidità e saggezza di farlo. Mi riferisco anche al Movimento 5 Stelle che ormai non ha più in programma l'uscita dell'euro e che io comunque voterò perchè considero l'unica reale alternativa di questi ultimi 5 anni.
    Sarebbe stato bello invece se il M5S avesse fatto tesoro delle sue competenze economiche e macroeconomiche e l'avrebbe candidato. Non sò cosa potrà fare nella destra di Berlusconi, da italiano spero che Lei riesca ad attuare le sue convinzioni economiche facendosci uscire finalmente dall'euro.
    Cordiali Saluti e non smetta di studiare e fare video che sono momenti di piena cultura economica.

    Roberto Giannini

    RispondiElimina
  14. Mi sento di condividere il pensiero di Simone Tramonti. Sono combattuto perché da una parte temo che la Lega coinvolgendola abbia portato a termine una mera operazione elettorale; dall'altra, da persona accorta quale è, sono portato a credere che abbia compiuto le sue valutazioni e messo in conto questa ovvia possibilità. Vede, al di là delle competenze tecniche e di una evidente non ordinaria capacità comunicativa quello che ho sempre apprezzato di lei è la sua passione civile; il suo coinvolgimento emotivo, la sua insensibilità nel vedere il proprio paese e la propria gente ridotta in schiavitù: mi infastidisce che questo patrimonio tangibile, riconosciuto, possa essere centrifugato in una etichetta di partito, sulla cui coerenza si può essere dubbiosi.
    Del resto è pur vero che un partito e le sue idee vengono portate avanti dai suoi membri e la possibilità di esserne un elemento attivo, in teoria, dovrebbe consentire di poter modellare l'azione e le argomentazioni pubbliche dello stesso. Ma, è fastidioso pensare che la possano usare. Soprattutto che peso può avere una forza che a fatica potrà arrivare al 15%? E' pur vero che una persona ci può provare... nella peggiore ipotesi se ne esce, ma le sue argomentazioni entreranno nel dibattito istituzionale, almeno per un poco. Non sarebbe stato meglio offrire una disponibilità da consulente "tecnico" ed "esterno"? Cmq, un grande in bocca al lupo. Io ci penserò, dato che di per sé non mi genera una crisi di identità votare lega, nemmeno da cristiano.

    RispondiElimina
  15. L'atteggiamento della stampa verso il prof. Bagnai e di Renzi/PD mi ricorda mia figlia piccola quando le dicevo qualcosa che non gradiva, abbassava solennemente le palpebre ... per farmi sparire. Con un gioco di prestigio. Ma la realtà ha la testa dura... e mi sembra che gli italiani si aspettino invece concretezza perchè i danni fatti in questi anni sono tanti e bruciano eccome. Grazie professore so che è agli italiani che ha pensato con la scelta di candidarsi. Eugenio M.

    RispondiElimina
  16. Concordo pienamente con quanto dice Costanza Bonacieux e condivido totalmente anche i dubbi etici sul dare il mio voto alla Lega, cosa che non avrei mai potuto immaginare avvenisse da parte mia...
    Tuttavia, pur non potendo votare per lei direttamente, professore, il 4 marzo voterò Lega perché "È una cosa che consola, trovare ancora persone come lei."
    Marta

    RispondiElimina
  17. Prof, la sosterrò convintamente votando lega,come altrettanto faranno miei amici a cui ho fatto conoscere i suoi libri e questo Blog.
    Una mia amica di sinisrta mi ha detto" ho sentito Salvini in tv,ma queste cose non dovrebbe dirle la sinistra?"
    Voterà Lega.
    GRAZIE.

    RispondiElimina
  18. I lettori di questo blog avrebbero già dovuto aver compreso qual'è, in questo momento storico, il cancro della nostra democrazia. Ma da alcuni commenti sembra che non sia così. Eppure il Prof. Bagnai lo ha espresso chiaramente più volte anche nei suoi video, perché non viene recepito ?
    Il cancro della nostra democrazia non risiede nei partiti che abbiamo ma nel sistema dei media che ci propinano favole ben confezionate che servono per dirottare i discorsi e le menti dei cittadini là dove conviene loro che vadano. E' l'informazione che forma il pensiero collettivo. E chi ne detiene le chiavi ? Come si sale su questo palcoscenico ? Secondo me attraverso una delle porte che ne danno accesso. E se una di queste consente alla persona che stimo più di tutte di entrare? Che faccio, critico il Prof.Bagnai che entra da una porta brutta, bassa e magari puzzolente ? Non lo seguo perché non sceglie quelle decorate con i pomi d'oro ? E' facile la critica ma se sono CHIUSE ?? Che deve fare ? Non si deve sporcare le scarpe o il vestito con qualche ragnatela pendente ? Ma per favore ! Un segretario di partito che, col gesto di candidarlo, ha implicitamente riconosciuto il superiore valore dell'uomo merita di essere seguito in questa salita dentro al sistema e noi dobbiamo essere vicini e sostenere chi in questi anni ci ha aperto la mente e ci ha insegnato a pensare ed a guardare con i nostri occhi la realtà. Dobbiamo essere vicini al Prof. Bagnai in ogni momento e con ogni mezzo se crediamo in lui. Dobbiamo sostenerlo votando il simbolo, cioè la porta che l'ha accolto.
    Per conto mio, per la prima volta nella vita, non ho dubbi nel voto.
    Grazie professore.
    Giovanni Cicconi

    RispondiElimina
  19. Ovviamente condivido in pieno la candidatura del Prof. e voterò convitamente Lega!
    Spero davvero che Lei e Borghi possiate portarci fuori dall'euro.
    Questo è il tema PRIORITARIO e, direi, quasi unicamente importante, di tutto il programma e di queste elezioni (che potrebbero risultare "storiche").

    Sul fronte degli altri aspetti del programma, non mi sento molto di condividere l'aliquota per tutti al 15%, ma -se ricordo bene- neanche Lei.
    Forse, per rilanciare i consumi (al di là che questi vanno a favorire i prodotti esteri, ecc.), mi sembrerebbe più utile (oltre che più "di sinistra") ridurre le tasse al minimo di quelli che stanno sotto i 20.000 euro, piuttosto che ridurle a chi prende 60.000 euro o oltre.

    RispondiElimina
  20. Dico che ne penso della candidatura del padron di casa. Penso che sia un fatto molto positivo per chiunque designi come nemico UE e mondialismo, da qualsiasi cultura politica provenga. L'aspetto più positivo, a mio giudizio, della candidatura di Borghi e Bagnai nella Lega, è questo: entrambi, che pure hanno caratteri e psicologie che più diversi non si potrebbe, sono persone socialmente presentabili che provengono dalle correnti non estremiste ma centrali delle rispettive e complementari culture politiche, si esprimono in modo corretto (Alberto è addirittura eloquente), non incitano alla violenza né materiale né simbolica, e hanno un percorso professionale soddisfacente. Non è l'identikit di un grande uomo politico: grandi uomini politici possono venire dalle storie personali più diverse ed eccentriche. E' però l'identikit del "buon padre di famiglia" come lo descrive il Codice Civile. E' una cosa importantissima, perché a) la Lega deve anzitutto prendere voti a destra, tra gli elettori "moderati" b) la Lega devearginare le spinte al brutalismo identitario e al razzismo che pure contiene, nella sua base militante e nell'area dei simpatizzanti (MOLTO importante) c) la Lega deve fare quanto al punto b SENZA che siano i "moderati" farlocchi, cioè gli eterni moderati italiani che mettono la vela secondo il vento va, vulgo stanno sempre dalla parte di chi credono più forte, a prendere il sopravvento nel partito (per non far nomi, Maroni, Zaia & C.).
    1, segue

    RispondiElimina
  21. [2,segue dal post precedente]
    Questo è l’aspetto per così dire “di superficie”, strettamente elettorale e postelettorale, dell’argomento in questione; aspetto che assume serio rilievo se si pensa, come io penso, che la Lega, con tutti i suoi limiti e paradossi, è l’unica base di potenza un minimo solida per i nemici italiani di UE e mondialismo, che dunque è molto importante che ottenga un buon risultato elettorale, e che nel post-elezioni non sia travolta e disgregata dalla fronda interna e dalle manovre esterne in vista di una operazione di “taglio delle estreme” che è già iniziata e che certamente si dispiegherà, in modi per ora imprevedibili, dopo le elezioni. Io penso che questo punto sia davvero decisivo, perché una disgregazione della Lega e una grave sconfitta dell’impulso impressole da Salvini sarebbe una grave battuta d’arresto per il nostro campo. Persa l’unica base di potenza, ci vogliono se va molto bene dieci anni per ricostituirne un’altra.
    Poi c’è l’aspetto “di profondità”. L’aspetto di profondità è il seguente. Le elezioni presidenziali francesi ci hanno insegnato una cosa preziosa: che in tutto l’Occidente è in corso una operazione di “taglio delle estreme”, della quale il modello e il metro campione è l’abilissima, magistrale operazione politica che ha condotto all’elezione di Emmanuel Macron. Il “taglio delle estreme”, che si sta cercando e si cercherà di replicare in Italia e in tutta Europa, consiste in sintesi in questo: che i liberali e gli europeisti/mondialisti dei maggiori partiti di governo, di destra e di sinistra, vengono risucchiati da un “movimento di governo”. In Francia, dove l’operazione è riuscita perfettamente, si chiama “En Marche!”. In Italia, Renzi lo ha già tentato con il progetto di “Partito della Nazione”, fallito per la sconfitta al referendum costituzionale; ma probabilmente ne vedremo un nuovo avatar, in forma e (probabilmente) con guida diversa. Per ora, il nome giornalistico di questo progetto italiano è “inciucio”; un nome fuorviante, perché rimanda al consociativismo della Prima Repubblica. Gli somiglierà sotto il profilo dei giochi parlamentari e della “politica politicante”, ma sarà affatto diverso sotto il profilo della strategia e della cultura politica.
    2, segue

    RispondiElimina
  22. [3, segue dal post precedente]

    L’operazione “taglio delle estreme” sarà affatto diversa dagli “inciuci” d’antan perché consisterà, come l’operazione Macron, in questo: il liberalismo comincerà a separarsi, anche formalmente, dai suoi due alleati storici di destra e di sinistra, il conservatorismo e il socialismo, per convergere in una formazione centrale in cui il liberalismo si presenti in forma pura. Questo è un dato di novità storica del quale è impossibile sottovalutare l’importanza, perché il liberalismo si è SEMPRE alleato con altre forze culturali e politiche, di destra e di sinistra. C’è un precedente storico su cui riflettere, ed è l’orleanismo del “re dei Francesi” Luigi Filippo. Esattamente come nel 1830 francese, il liberalismo puro coincide, oggi, con il pensiero e le forze economiche e politiche socialmente dominanti. C’è però una differenza sostanziale tra il 1830 e il 2018, una differenza che è la chiave politica di tutto: che nel 1830 il suffragio elettorale era censitario e ristretto, nel 2017 universale: e per quanto il sistema politico-mediatico possa manipolarlo con le campagne di guerra psicologica, con le leggi elettorali maggioritarie, etc., non può permettersi di abolirlo, perché il suffragio universale è la “formula politica” (Mosca) che lo legittima. E’ questo, il punto debole del liberalismo, che è democratico soltanto suo malgrado. Il liberalismo non è mai riuscito a diventare “popolare”, perché sin dalla sua premessa metodologica non si rivolge ai popoli e alle comunità, ma agli individui.
    3, segue

    RispondiElimina
  23. [4, segue dal post precedente]

    Ma se e quando l’operazione di “taglio delle estreme” riesce, provoca per contraccolpo un sommovimento simmetrico nelle culture politiche che vengono ricacciate lontano dal centro della scacchiera, sia a destra sia a sinistra. Il conservatorismo (nazionalismo, cattolicesimo tradizionalista, repubblicanesimo politico, etc.) è obbligato a scegliere se farsi assorbire dal centro liberale (e morire) o ritrovare le proprie ragioni autonome di esistenza e i suoi valori: e non può che trovarle nell’indicazione del liberalismo, della UE e del mondialismo come nemico, ripeto nemico, non avversario. Il socialismo, nell’ampio ventaglio delle forme in cui si è declinato, dal comunismo leninista al socialismo riformista alla socialdemocrazia, è anch’esso obbligato a scegliere se farsi assorbire dal centro liberale proUe e mondialista (e morire), oppure ritrovare le proprie ragioni autonome di esistenza e i suoi valori: e non può che ritrovarle nell’indicazione di liberalismo, UE e mondialismo come nemico, ripeto nemico, non avversario (per la cultura politica di sinistra, il percorso sino a questa designazione sarà più accidentato, ma resta l’unico possibile).
    A destra: il conservatorismo, per ritrovare le sue ragioni autonome d’esistenza dopo la separazione dal liberalismo, dovrà rivolgersi anzitutto alla tradizione del realismo politico, religiosamente e metafisicamente fondato o no. A sinistra: il socialismo, per ritrovare le sue ragioni autonome d’esistenza dopo la separazione dal liberalismo, dovrà rivolgersi anzitutto alla tradizione del socialismo “prescientifico”, cioè premarxiano (lo fa già Michéa) e al grande tema rousseauiano della democrazia radicata nella nazione. E’ molto indicativo che nella campagna presidenziale francese due soli candidati abbiano usato con insistenza la parola “patrie”: Marine Le Pen, e Jean-Luc Mélenchon. Per Marine, non c’è bisogno di spiegare. Per Mélenchon, propongo questa spiegazione: con la reiterazione martellante della parola “patrie”, Mélenchon manifesta il tendenziale distacco della sinistra francese, giacobina e socialista, dal liberalismo, e cerca di ritrovare le sue radici democratico-nazionali rousseauiane. Non è un caso che anche Alain de Benoist, che ha designato il liberalismo come nemico principale del suo campo politico, abbia dedicato una crescente attenzione a Rousseau: perché il liberalismo trionfante tende a separarsi dalla democrazia, con la quale ha convissuto malgré soi ma che non gli è intrinseca.
    4, segue

    RispondiElimina
  24. [5, segue dal post precedente]
    Il processo nel corso del quale conservatorismo e socialismo, purificati dalla fine dell’alleanza con il socialismo, giungeranno a parlarsi e a considerarsi alleati almeno provvisori sarà certo lungo e difficile; ma – mi sbilancio in una previsione – è un processo obbligato, perché l’operazione “taglio delle estreme” tende a provocare un riallineamento delle inimicizie politiche sul piano delle inimicizie culturali. Mi spiego meglio. Stravincendo e mettendo con le spalle al muro tanto la sinistra quanto la destra, le operazioni di “taglio delle estreme” costringono entrambe ad affrontare e tentar di sciogliere un nodo metapolitico di portata storica: la dialettica dell’illuminismo e il precipitato storico della Rivoluzione francese. Il mondialismo liberale è la manifestazione storica della dialettica dell’illuminismo, del progressismo e dell’universalismo, culturale e politico, che li accompagna. Illuminismo e universalismo sono trascrizioni secolarizzate – amputate della dimensione metafisica e propriamente religiosa – del cristianesimo. L’opposizione al mondialismo è dunque costretta ad essere, volens nolens, opposizione AD UNA POSSIBILE DECLINAZIONE dell’illuminismo, e opposizione frontale all’universalismo politico (nazione vs. mondialismo). La linea di frattura politica che dividerà i campi così ridisegnati tenderà a coincidere con la linea di frattura CULTURALE che divide l’Europa sin dal tempo delle guerre di religione tra cattolici e protestanti.
    Ciascuno a suo modo, in ragione della cultura politica di provenienza, Borghi e Bagnai manifestano i primi segni di questa “purificazione” della destra conservatrice e della sinistra socialista in seguito alla rottura dell’alleanza storica con il liberalismo. I nostri due amici si candidano nella stessa formazione politica, di destra, perché NON ESISTE in Italia una formazione di sinistra pronta a operare il distacco tra sinistra e liberalismo che gli eventi imporrebbero. Non esiste perché per la cultura politica di sinistra c’è da superare lo scoglio dell’universalismo politico che le è consustanziale, e giungere, anche sul piano teorico, a una riformulazione del concetto che distingua tra universalismo spirituale (o culturale che dir si voglia) e universalismo politico. Non sarà facile, ma è necessario.
    L’influenza positiva che Alberto e Claudio possono avere sulla Lega è nel concorrere, anche solo con la loro presenza, alla trasformazione della Lega in un partito autenticamente conservatore, non estremista, non identitario, non più esprimente solo un giustificato ma insufficiente interesse di comunità locale immediatamente inteso. Quando dico “conservatore”, intendo un partito che possa riferirsi alla tradizione del realismo politico europeo, e ai valori della civiltà europea come sono riassunti e perspicuamente presentati in questo manifesto, scritto da studiosi conservatori europei di chiara fama mondiale, che invito tutti a leggere con attenzione: https://thetrueeurope.eu/uneuropa-in-cui-possiamo-credere/ , e in cui personalità di grande valore intellettuale ed equilibrio umano, pur rilevandone i limiti, appoggiano i populismi europei senza se e senza ma.
    Non sarà un percorso facile o breve, ma questo è un primo passo. In bocca al lupo.
    5, FINE (mi scuso per la lunghezza)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I cari vecchi Adorno e Horkheimer, ah?

      Elimina
    2. Mi ricorda la tanto esecrata lezione di Regensburg di Benedetto XVI. Tanti affrettati giudizi sul quel pontefice, quanti entusiasmi sul papa 'pop'. Guarda caso anche quest'ultimo viene presentato come moralizzatore della Curia castacriccacorruzione.

      Elimina
    3. Erratum Corrige: nel post n. 5, prima e seconda riga: al posto di "Il processo nel corso del quale conservatorismo e socialismo, purificati dalla fine dell’alleanza con il socialismo" leggere "Il processo nel corso del quale conservatorismo e socialismo, purificati dalla fine dell’alleanza con il LIBERALISMO". Mi scuso per la svista.

      @ Giacomo Trento
      Certo, (anche) Adorno e Horkheimer. Nel loro "Dialettica dell'illuminismo" espongono con chiarezza il rovesciamento oggettivante e disumanizzante, "sadiano", dell'Illuminismo. E' la dinamica che vediamo dispiegarsi nel presente storico.

      @ Stefano Gallo

      Il suo richiamo a papa Benedetto XVI, o meglio al filosofo e teologo Joseph Ratzinger, è molto a proposito. La "Dichiarazione di Parigi" che ho invitato caldamente a leggere (qui: https://thetrueeurope.eu/uneuropa-in-cui-possiamo-credere/) è stata elaborata, fra gli altri, da un amico personale di Ratzinger, il teologo cattolico tedesco Robert Spaemann, e da Rémi Brague, che pur non essendo teologo (è filosofo) ha ricevuto nel 2012 il Premio Ratzinger per la teologia. Controllando, vedo che ai primi estensori e firmatari si è aggiunto Pierre Manent, un altro filosofo cattolico (della politica). Tra gli autori della "Dichiarazione di Parigi" vi sono anche studiosi e uomini politici conservatori agnostici, anche se culturalmente cristiani, nel senso in cui Ernest Renan diceva che "Europa è Grecia, Roma e cristianesimo". Ora, è significativo che invece la Unione Europea escluda, dalla sua visione dell'Europa, proprio Grecia, Roma e cristianesimo. Si taglia via un bel pezzo, non trova? Se l'unica Europa ufficialmente consentita è Illuminismo, Rivoluzione francese, scientismo & Basta.

      Elimina
  25. Per i maiconisti
    Fino a ieri il Professore era il nostro faro illuminante. Tutti dicevamo “grazie a lei ho capito”. Ma ora che Bagnai ci indica la posizione dell’unica trincea dalla quale è possibile colpire davvero il nemico che si fa? Si disquisisce sul colore del fango in cui dobbiamo immergere i piedi dimostrando di non aver capito niente di niente.

    Vi confesso che anche a me non piacciono quelli a cui puzzano le ascelle ma, se mi stanno di fianco e puntano dove punto io, sono disposto a mettermi anche sottovento al fetore per lottare con loro. Poi, a guerra finita e vinta, disquisiremo sulla fragranza del sapone col quale lavarci.

    A guera è guera e voi francamente siete patetici!

    RispondiElimina
  26. Nei commenti al post precedente Marcello Camaioni si chiedeva se vi fossero margini per un'eventuale alleanza lega-5 stelle, anche in base alla considerazione che, al contrario dei vertici, una buona fetta della base di questi ultimi sarebbe anti-€. Premesso che secondo me la gran parte degli elettori 5 stelle è a un livello di coscienza di classe e politica tremendamente basso e si sposta in base a come si muove il vertice del movimento, credo che comunque un tale scenario possa essere preso in considerazione, soprattutto se si pensa che un'uscita dall'€ avverrà non per volontà politica, ma per necessità, alla prossima crisi bancaria (la fine del mandato di Draghi si avvicina), che poi credo anche che sia la circostanza, assieme al desiderio di essere nel posto giusto per gestire un simile scenario, che ha spinto il Professore ad accettare la candidatura. Ebbene, può darsi che in una simile situazione di crisi la base anti-€ del m5s, se esiste, potrebbe avvicinarsi molto a posizioni più intransigenti, forzando la mano ai vertici.

    Personalmente, ero deciso a votare Casa Pound, ma se un partito ha dato spazio a Bagnai e quest'ultimo ha accettato, credo che voglia dire che tale partito fa sul serio. Perciò voterò Lega.

    RispondiElimina
  27. Caro Prof. Bagnai, la seguo da tempo, anche se non sono mai intervenuto sul suo blog.
    Le vorrei chiedere quali sono le politiche economiche a sostegno della famiglia e come aiutare il piccolo risparmio familiare (a cui dobbiamo tanto, a mio parere) nella ricostruzione prossima dell'economia italiana.
    Concludo dicendo che in vita mia non mi sarei mai aspettato di votare Lega, ma lei e Borghi (grazie anche all'odiosa spocchia di uno zio radical chic e "semikolto") siete riusciti a farmi cambiare idea.
    La ringrazio in anticipo per la risposta.

    RispondiElimina
  28. Caro professore, non la chiamo con il titolo di Generale a caso. Lei mi ha tolto dalla montagna di merda che i giornalisti mi hanno buttato addosso per anni, quindi per quel che mi riguarda la voterei anche se l'avesse candidata il Dottor Hannibal Lecter.

    RispondiElimina
  29. il fatto è che il Berlusca si staccherà immediaamente dopo le elezioni e spacherà la Lega con l'aiuto di Maroni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sul "Berlusca" c'è un timer fisico/temporale a cui nemmeno lui può sfuggire, senza di lui il suo partito non esiste (essendo letteralmente "il suo"), Maroni cercherà, come sta già facendo, di arrestare la leadership di Salvini, ma al di là di carte bollate è in netto ritardo sia di contenuti che di personalità. Come faceva notare il sempre lucido Buffagni, Salvini ha già deciso di virare verso una Lega nuova e diversa, le candidature di Borghi e Bagnai e anche altre, dimostrano che vuole smarcarsi da certi comportamenti alla Borghezio. Per farlo, gli manca solo una legittimazione numerica (intesa come percentuale di voti all'interno della coalizione), su quella percentuale si gioca il (suo e nostro) futuro.

      Elimina
  30. Cosa che non avrei mai immaginato, voterò lega anche se non potrò votare lei direttamente. L'unico grosso dubbio è Berlusconi e le sue dichiarazioni, speriamo che i sondaggi si sbaglino e che non abbia tutti i consensi che dicono. In bocca al lupo e grazie!

    RispondiElimina
  31. Gent.le prof Bagnai,
    l rispetto tantissimo come professore. Non ha nulla per cui qualcuno può criticarla. Ma io mi faccio qualche domanda:
    -Non è stata la Lega a votare il pareggio di bilancio in costituzione nel 2011?
    -non è stata la lega ad appoggiare tutte le leggi porcata di silvio berlusconi vche hanno distrutto letteralmente la giustizia italiana?
    -non è la lega quella che è alleata con il più grande criminale legalizzato che diede per 20 anni i soldi a cosa nostra?
    -non è la Lega quella che fece sparire i conti di crediuronord per poi usare i soldi dello stato per risarcire i suoi correntisti e per questo oggi bossi ha i conti correnti bloccati?
    -Sbaglio o salvini disse "mai con berlusconi"?

    Quello che mi chiedo caro prof è che quando si entra in politica non si può dire di votare una forza politica solo per il suo programma di economia che credo mai attuerà, anche perché la Lega ci sguazza nell'Unione Europea, ma per il programma nel suo complesso, ad esempio, cultura, ambiente scuola sanità, giustizia, rapporto con i comuni....che programma ha la lega per la giustizia? l'assoluzione totale se c'è l'assoluzione in primo grado? niente fondi alle prigioni?
    A me sta bene tornare alla lira, ma se poi dobbiamo continuare a rubare, truffare e continuare a far proliferare i ladri, preferisco stare nell'euro e provare a cambiare prima la dignità del paese; poi mandiamo a quel paese la Merkel, ma essere ricchi non basta, se la ricchezza non è gestita e i ladri non si fermano, se non si incentiva la cultura, la scuola, l'arte, l'amore (sì, l'amore, questa parola mai pronunciata)
    Questo perché votero m5s, perché fra tutte ha un programma nel complesso accettabile. Tutto il resto è noia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io soprattutto mi domando: "ma non e' stata la Lega (insieme a Forza Italia e altri del centro destra) ad approvare la cosiddetta Legge Biagi (che in realta' dovrebbe chiamarsi Legge Maroni). Personalmente faccio mnolta fatica a considerare come "difensori del lavoro" e non "difensori del capitale" quei partiti che hanno approvato questa legge e i loro alleati.

      Poi se vanno (o meglio ritornano) comunque al governo, abrogano questa legge e tutte quelle che sono seguite (jobs act compreso) e non le sostitiuscono con qualcosa di peggio, bensi' con qualcosa di meglio (dove se la nuova legge e' "meglio" o "peggio" della vecchia lo decido io a mio insindacabile giudizio) allora alle prossime elezioni il mio voto lo avranno garantito.

      Elimina
    2. @Unknown
      Sono d'accordo con te su quanto affermato sulla Lega, eccetto un piccolo "complesso" dettaglio: hai dato l'impressione di conoscere bene il passato della Lega ma poco quello dei 5 stelle.
      Ad esempio:
      - il M5S prima era contro l'euro e voleva proporre un referendum, poi ha tentato addirittura un'allenza con l'ALDE(un figurone), e oggi lancia segnali di chiara obbedienza all'UE.
      - prima affermava che i problemi dell' Italia erano debito pubblico, corruzione, costi della politica e poi, passati 5 anni, continua con la stessa storia(giustifico l'ignoranza nel 2013,ma nel 2018?!?!....dai ormai lo sanno anche i bambini perché l'Italia sta messa così. Hai mai letto qualche post su questo blog??(io inizierei dalla sezione "per cominciare")
      - prima affermava che i politici erano nostri dipendenti(inteso di tutti gli italiani), ora inserisce nello statuto un contratto per i propri candidati che prevede una multa di 100.000 euro per chi lascia il Movimento una volta eletto(contro l'art.97 della Costituzione). Inoltre viene prevista l'espulsione "qualora il parlamentare non votasse la fiducia che l'eventuale governo 5 Stelle dovesse porre su un provvedimento"(questo è lecito,anche se suona un pò "Eia! Eia! Alalà!!").
      Tradotto: si è passati da "dipendenti di tutti gli italiani" a "dipendenti del partito e guai alla dialettica politica"
      - prima prometteva di dare dignità ai lavoratori, mentre da un pò parla di "reddito di cittadinanza". Ma come? Si vuole pagare chi non lavora? Caro sconosciuto, non pensi sia meglio che lo Stato spenda per promuovere/creare il Lavoro anziché pagare un Tot per stare a casa(e non lavorare?) La dignità del paese di cui parlavi verrebbe dal lavoro o dal reddito di citadinanza?

      Ma una domanda mi preme su tutte.
      Quando parli di ladri, furti e truffe usi la prima persona plurale e soprattutto sembra che tu veda in ciò un fattore discriminante tra noi(italiani) e gli altri(tedechi,vista la cit. Merkel). Ti invito a riflettere, perché questo in una persona potrebbe designare una schematica visione del mondo, una scarsa fiducia in se e negli altri; ma in un partito potrebbe tradursi in atti un pò...se vogliamo...come dire....FASCISTI!!

      Peace and love,
      Fabio

      Elimina
    3. ..."dopo" non ci sarà più bisogno del tuo voto

      Elimina
    4. "non si può dire di votare una forza politica solo per il suo programma di economia"

      Grazie per avere confermato che lei e quelli come lei hanno le idee completamente confuse.

      Ma come SOLO per il Programma di Economia? (Che poi è MACRO Economia, cioè Economia POLITICA)

      Proprio non afferrate che SOLO avendo un programma Macroeconomico adeguato ci si potrà permettere poi di occuparsi al meglio di tutto il resto, cultura, ambiente scuola sanità, giustizia, rapporto con i comuni, tutti i temi sui quali oggi si può SOLO agire in senso distruttivo proprio per la mancanza di un adeguato presupposto Macroeconomico.

      "c'est l'argent qui fait la guerre!"
      E se l’”argent” t’el ghe no, ta fé un cazzo.

      Con rispetto parlando, venite giù dalla pianta.

      La Lega, tra l’altro con vera Onestà, che in politica si manifesta solo ed esclusivamente proprio proponendo persone competenti sul Tema dei Temi (E Bagnai e Borghi lo sono), la Lega dicevo propone di lavorare sulle fondamenta dell’edificio, e voi mi parlate di come deve essere il settimo l'ottavo e il nono piano a cui non arriveremo mai se le fondamenta non tengono?

      Ma voi “alfieri dell’integrità” pronti a guardare la pagliuzza negli occhi degli altri, ma voi la trave nel vostro occhio proprio non la vedete? In altre parole, voi "sedicenti" alfieri dell’integrità (mi conceda il beneficio del dubbio, è cosa nota che in certi ambiti il segreto del successo è l’integrità, nel senso che quando impari a fingerla ce l’hai fatta), dicevo voi queste cose fate finta di non saperle o proprio siete limitati a livello di comprensione?

      Domanda inutile. Se fate finta non lo ammetterete, e se non fate finta non lo capite e quindi non lo ammetterete.

      Elimina
    5. Direi che tu parli della Lega (Nord, dettaglio non trascurabile) di Bossi e Maroni, che a me pare molto diversa da quella di Salvini... Te lo dimostra già il fatto che Bossi sia ai margini e Maroni ai ferri corti con Salvini (e pure Tosi, altro personaggio pericoloso), quindi aspetterei a dare giudizi.
      Quanto alla cosiddetta "questione morale", ti pare forse che l'appartenenza all'Euro abbia costituito un miglioramento in questo senso? A me pare proprio di NO. Anzi direi esattamente il contrario, visto che all'endemica (ma descritta ed ingigantita in modo macchiettistico) presenza di sacche di corruzione nel settore pubblico, si è aggiunto un considerevole aumento della cosiddetta "moral hazard" nel settore privato! Cosa di cui l'Euro è largamente responsabile! Senza contare che il M5S si è reso largamente complice nell'operazione sporca di spostare l'attenzione dell'opinione pubblica dalla sostanziale fascistizzazione di tutte le istituzioni pubbliche, italiane ed europee, verso la coruzzzzzioneevasionesprechi, finendo per diventare connivente col potere internazionale che cerca di comprimere ogni istanza democratica.
      Mi spiace dirtelo, ma il M5S è il tipico movimento di protesta che raccoglie in virtù di ciò il favore dei cittadini, ma sulle questione realmente importanti ha già fatto i dovuti "dietro-front" di fronte al potere vero, per legittimarsi come forza di governo innocua, anzi utile, al potere transnazionale. Sei ancora convinto di votarli dopo che Di Maio, a latere di un incontro con i notabili europei della Trilaterale (ripeto: TRILATERALE, sai cos'è? Ecco se lo sai hai capito di cosa parliamo) ha già rassicurato "i mercati" dicendo che l'uscita dall'Euro non è una priorità?
      Sei ancora convinto di votarli dopo che Di Maio ha dichiarato di essere disponibile ad un "governo di larghe intese con PD e Destra"?
      Il M5S è infiltrato dagli USA fin dalla sua nascita. All'ambasciata americana a Roma avevano interessanti dossier su Grillo... Vai cercarteli in rete, e vedremo se sarai ancora così convinto di votarli.

      Elimina
    6. Ma scusa, secondo te nell'euro la dignità del paese è maggiore? A me sembra di aver capito che oltre a perderci economicamente con il "sistema" EURO noi ci perdiamo anche la dignità, sia di lavoratori, con le politiche deflazionistiche che riducono i diritti conquistati, sia come nazione, con le continue cessioni di sovranità ad istituzione non rappresentative. Non solo, le politiche di privatizzazione dell'economia pubblica ha comportato un aumento della corruzzzzione. Io preferisco seguire qualcuno di cui mi fido, seguo Bagnai!

      Elimina
    7. La Lega di Salvini non è la Lega di Bossi. Ma è sicuro che ci sarà ancora un'Italia dovesse arrivare la Troika? Il tempo è oggi. Domani chissà. Toussaint

      Elimina
  32. Gentile professor Bagnai,
    sono contenta che abbia abilitato di nuovo i commenti, perché mi premeva sottolineare una cosa.
    Lei non può deludermi, perché io non mi pongo davanti a lei come un orante dinanzi a un idolo. Come l'ho sentita dire in più contributi video, la verità era (anche) dentro di me, e lei mi ha aiutato a diventarne consapevole, ma la responsabilità delle mie scelte è, e resta, mia. Sempre.
    Lei farà del suo meglio per essere sé stesso, con i suoi innegabili talenti e i suoi limiti umani, anche semplicemente corporei (non si offenderà, spero, per questa attribuzione. Li abbiamo tutti, per il semplice fatto di non essere puro spirito) e questo sarà sufficiente per non deludermi.
    E se, non essendo lei solo, ma inserito in uno schieramento politico con molte altre persone estremamente diverse da lei, accadrà che debba addivenire a compromessi e/o "tradimenti", questo farà parte del processo di crescita di tutti noi: lei, che farà del suo meglio per promuovere il bene comune, e noi, che la voteremo e la sosterremo attivamente.
    James Hillman, in un saggio contenuto all'interno del volume "Puer aeternus", Adelphi, 1999, parla del tradimento in una maniera che mi ha molto colpito, quando l'ho letto alcuni anni fa.
    Non si dà “amore” e “fiducia” senza possibilità di “tradimento”. L’uno contiene l’altro. Più grande è l’amore, maggiore è la possibilità di essere traditi. “Siamo traditi proprio nei rapporti più intimi, quelli in cui è possibile la fiducia originale […] Più grandi sono l’amore e la lealtà, il coinvolgimento e l’impegno, più grande è il tradimento. La fiducia ha dentro il seme del tradimento […]”.
    Il tradimento è la condizione per entrare nel mondo reale, il mondo della coscienza e delle responsabilità reali. Questo perché “vivere o amare soltanto laddove ci possiamo fidare, dove siamo al sicuro e contenuti, dove non possiamo essere feriti o delusi, dove la parola data è vincolante per sempre, significa essere irraggiungibili dal dolore e dunque essere fuori dalla vita vera […] Se possiamo fare dono di noi stessi con la certezza che ne usciremo intatti, magari addirittura arricchiti, allora dov’è il dono?”.
    Questo vale per i rapporti di amicizia, per il matrimonio, nei rapporti di lavoro, nel rapporto con il divino, e, sono fermamente convinta, anche nel rapporto con il proprio candidato alle elezioni politiche.
    Con stima e affetto
    P.S.: gliel'avranno già detto in molti, ma voglio farlo anch'io.
    Complimenti per l'efficacia e l'eleganza del modo in cui ha scelto di gestire le relazioni nei programmi televisivi, dopo la sua candidatura (faccio riferimento, per esempio a Omnibus del 24/1/2018).
    Nel corso della trasmissione, lei è stato sempre compito e rispettoso e assolutamente valorizzante nei confronti degli interventi degli altri ospiti e della conduttrice, al punto da inibire qualsiasi eventuale pulsione di ostilità o, anzi, quasi qualsiasi reazione.
    Nel corso della giornata mi è tornato in mente alcune volte, e ho pensato che lei mi ricorda un bisturi in un guanto di velluto, e, per quanto mi riguarda, vedere l'intelligenza in azione è sempre un bello spettacolo della natura.
    Elena Tulli

    RispondiElimina
  33. gentilissimo
    è bello permettersi un pensiero radicale
    io me lo concedo
    non è indulgenza
    o ritirata sprezzante sull’aventino
    è prendere atto di quello che senti come necessità
    accettare di fare la sua Volontà
    che per me significa
    sacrificare il tuo io
    all’ambizione e allo stato di perenne emergenza
    che altri impongono alle nostre vite
    è un pensiero modesto
    e un agire a un tiro di sguardo
    consapevole di potere poco
    se non un tentativo di onestà
    di testimonianza di fallimento gioioso
    è pesante il carico di responsabilità
    che ognuno di noi
    porta nel suo piccolo mondo
    ed è entusiasmante vedere come la sola testimonianza
    di pace (vengo in pace; lo senti?)
    stranisca e modifichi le persone
    ma piano piano
    e mai radicalmente
    e il tradimento è sempre in agguato
    pazienza; pazienza :)
    questo per dirle che io al suo posto non ci so stare
    ma/e le sono vicina e spero per lei
    e per tutti
    affettuosi baci

    la funambola

    RispondiElimina
  34. Dr. Bagnai, lei si candiderà con la lega.
    Ma il berluska è un Kazzaro, il Salvo non è da meno,
    stendiamo un velo pietoso sulle cucurbitacee;
    mi domando, che possibilità avete sia lei che Borghi, di far valere le vostre ottime ragioni, in questa armata brancaleone?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più di quelle che avrebbero altrove. Non basta?

      Elimina
    2. Condivido il medesimo dubbio ,
      Perchè non propone un cambio di rotta alla lega e cerca di tirare in coalizione tutte le forze sovraniste come casapound,la mossa del cavallo,movimento liberazione Italia,fsi, rifondazione comunista . E ce ne saranno di certo altri

      Elimina
    3. A non far niente le possibilità rasenterebbero lo zero spaccato.
      Berlusconi ha 80 anni, quello che diventerà il centrodestra lo sapremo a breve e partecipare non è mai una cattiva idea anche in ottica futura.

      Elimina
  35. Siccome questo non è ancora un blog partitico mi permetto di segnalare questo articolo. Fonte molto criticabile per alcuni ma a volte si fanno del male da soli...
    http://www.lastampa.it/2018/02/02/scienza/ambiente/focus/basta-bottiglie-di-plastica-bevete-acqua-del-rubinetto-6zOkXAbguSF4ggXEkSBiXO/pagina.html

    Solo l'acqua del rubinetto è degna di essere bevuta capito?

    RispondiElimina
  36. Intanto, di là dall'Atlantico, qualcuno imita Dagoberto Bagnai: leggere qui (al limite basta la frase evidenziata dall'autrice)

    RispondiElimina
  37. O.T. ma non tanto: persino il “Sola” si è accorto che non è solo il Dollaro che svaluta ma, più che altro, l’Euro che rivaluta.

    Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-01-26/non-solo-dollaro-e-yen-10-monete-che-perdono-piu-sull-euro-172741.shtml?uuid=AE48ZgpD&cmpid=nl_7+oggi_sole24ore_com&refresh_ce=1

    Non solo dollaro e yen: ecco le 10 monete che perdono di più sull’euro

    L’arrembante avanzata dell’euro nei confronti del dollaro ha di recente guadagnato la ribalta delle cronache, e non poteva essere altrimenti viste le potenziali implicazioni di un simile apprezzamento del cambio sulla nostra economia e anche sulle decisioni della Banca centrale europea (Bce). Il biglietto verde non è però la moneta che ha perso maggior terreno nei nostri confronti negli ultimi 12 mesi. In cima alla classifica troviamo infatti nomi differenti, più o meno «esotici»: si va dal Sum uzbeko, nei confronti del quale il valore dell’euro è quasi triplicato (+191%) in un anno fino all’Arabia Saudita (+16,5%) passando attraverso Angola (+43,2%), Argentina (+42,4%) e Iran (+32,3%).

    (…)

    Le due tessere per comporre il mosaico
    Il fatto che il dollaro americano si posizioni al sesto posto (+16,4% per l’euro nei suoi confronti) è tuttavia significativo, perché è una riprova del fatto che nei movimenti di questi ultimi 12 mesi vanno isolate appunto due componenti che hanno interagito: il rafforzamento dell’euro - determinato dalla ripresa economica, dall’affievolirsi delle tensioni politiche e dalle aspettative relative a un graduale freno alle misure espansive da parte della Bce - e il contemporaneo indebolimento della moneta degli Stati Uniti, il cui ciclo economico (uno dei più lunghi dal secondo dopoguerra) è giunto ormai in una fase più matura e forse terminale. Su scala globale, secondo il cambio effettivo calcolato dalla stessa Bce considerando il peso dei diversi partner commerciali, l’euro ha infatti guadagnato soltanto, si fa per dire, il 6,6% negli ultimi due mesi.

    (…)

    RispondiElimina
  38. Ne ho sentite di ogni. Tutti a tessere le tue Lodi: sei il numero uno, come spieghi le cose tu non lo fa nessuno, mi hai fatto capire tutto, sei uno di noi e bla bla bla.... Tutta questa stima e questo affetto e poi alla prima occasione ti voltano le spalle perché sai, va bene tutto, ma quello non si puo votare, il Cav. e brutto, il Cav. è nano, il Cav. è corrotto, Salvini negher, Vesuvio, Etna e bla bla bla....
    O siete veramente stupidi o siete infiltrati. Vi lascio nella vostra nullità ricordandovi che chi vi ha perforato il didietro non è il Cav né il Salv. Checché i vostri giornalai plasmatori della vostra mente ne dicano.

    RispondiElimina
  39. Egregio Professore
    Qui al Sud il problema della Lega è il suo passato antimeridionalista. Mi rendo conto che molti sforzi sono stati fatti (togliere Nord dal logo ecc.) ma forse qualche parola sulla "Questione Meridionale" non guasterebbe. Infatti da anni parlare di questione meridionale non è di moda tra chi governa, eppure la questione non è mai scomparsa anzi forse si è aggravata. Certo non siamo agli slogan di "Prima il Nord" di maroniana memoria, ma il prurito di un meridionale a crociare il simbolo della Lega resta. Ed è un vero peccato, perché senza un orizzonte nazionale la Lega non potrà mai ambire a governare il paese.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è solo un prurito. Ho chiamato tutti gli amici che ho pazientemente catechizzato negli anni, e ancora mi dicono "Eh ma la Lega dai..."
      (Fa niente, si stanno convincendo.)
      Il problema però non è degli elettori ma dei quadri, dei possessori di "pacchetti di voti" e delle classi dirigenti; costruttori, capi di cooperative agricole eccetera. Tutti questi non sono stati in grado di credere nel progetto salviniano, forse temendo di essere buttati a mare al momento della verità: né, va detto, lui è stato in grado di fare le dovute promesse al Sud.
      Forse non si poteva fare altro dal punto di vista degli interessi politici. È triste ma è così.
      C'è solo una classe, fra i meridionali, che mi sembra completamente priva di giustificazioni: gli intellettuali.

      Elimina
  40. ma chi è davvero il chiamato ? , in una lettura caravaggesca , è il prof che ha chiamato il matteo

    RispondiElimina
  41. Si sono fatte molte analisi , alcune anche dotte come quella di Buffagni sulle imminenti votazioni politiche. Ho notato molti dubbi sulle alleanze nel centro destra e gli avvertimenti a Salvini di non fidarsi di Berlusca . Io credo che siano infondate per il semplice fatto che il PD è vicinissimo alla catastrofe politica . Ma non è neanche questo il punto . IL punto fondamentale è che gli Italiani sono stufi di politiche di austerità . Nella UE non hanno ancora afferrato bene che chiunque vincerà le elezioni non farà alcuna politica di austerity pena il collasso economico dell'Italia . Non dobbiamo credere che gli incontri di Berlusconi o Di Maio con i boss eurocentri o con la City significano promesse di svendita dei nostri interessi nazionali . Guardiamo i fatti . Le elite UE hanno potuto fare politiche di destra solo con partiti di sinistra e con il pensiero radical-chic Questi ultimi come ha dimostrato la querelle Scalfari-De Benedetti non hanno più referenti politici . IL mio pensiero è questo :Noi di goofynomic appoggiamo Bagnai votando Lega . Gli altri votino come credono . È VITALE invece non votare PD e cespugli di sinistra . PD DELANDA EST .

    RispondiElimina
  42. vediamo io che non sono uneconomista : in risposta a quelli che criticano e dicono che il Salvini e seguito non contano nulla ecc. notizia del 2 febbraio ad un mese , la Deutsche Bank: affonda a Francoforte è solo un 6% ma la notizia vera non sta in questo , ma che ha spostato a marzo almeno la pubblicazione di varie decisioni , ma a marzo ci sono le elezioni in Italia , che ci sia un nesso , un filo logico ? ovvero se solo oggi hanno perso il 6% , in questo modo staranno sulla graticola fino a marzo per cosa ? forse che prendono tempo sperando proprio che in Italia si continui con una congiuntura a loro favorevole e nel frattempo, non potendo per ora fare altro, congelano le decisioni costi quel che costi sperando in un dopo italico da cui spremere altre gocce di sangue e se così fosse veramente ,l'aria di un cambiamento allora plausibile o no ?

    RispondiElimina
  43. Vorrei intervenire nel dibattito ed in particolare sulle obiezioni rivolte a Bagnai sulla scelta di correre nella Lega e sulle effettive possibilità di determinare politiche economiche che pongano gli interessi Italiani sopra quelli dell' asse Germania Francia.
    Dobbiamo partire dalla famosa lettera di agosto 2011 inviata a Berlusconi con i vari impegni richiesti a quel governo.
    I punti più qualificanti erano sostanzialmente tre:
    A) riforma pensionistica;
    B) riforma del mercato del lavoro;
    C) riforma della seconda parte della Costituzione nel senso di inserire modifiche atte a rendere prevalenti le Istituzioni UEM rispetto a quelle nazionali
    C 1)(ricordo in particolare l' ART 81 con il pareggio di bilancio apr. 2012).

    Ricordo che quel Governo fu sostituito dal Kommissario ad ACTA che si occupò di svolgere i punti A) e C 1) a causa delle resistenze della Lega e che il punto B) è stato svolto compiutamente dal Governo Renzi che ha tentato con grande forza ma fortunatamente senza successo lo svolgimento del punto C ).

    Ora Bagnai si candida con la Lega, ovvero con l' unica forza politica (che ha un consenso molto maggiore del 2013) e che ha dimostrato e da molto che si oppone alle imposizioni delle Istituzioni europee in modo efficace e che dovrebbe governare plausibilmente per i prossimi 5 anni insieme a FI e FdI( opinione personale, non credo che convenga a FI ripetere l' esperienza delle larghe intese per motivi facilmente intuibili e che non tratterò qui), gestendo una situazione tutt' altro che favorevole alla prosecuzione dell' esperienza fallimentare dell' euro e dove sarà necessario gestire una lunga e difficile transizione (credo fermamente nella Germania e nella sua storia secolare di irremovibile intransigenza verso il rigore ed il disprezzo nei confronti delle cicale del sud).
    Concludo dicendo che avere Alberto lì in Parlamento (nonostante le mie perplessità dettate da amicizia), e sono convinto che i tempi erano maturi per l' operazione, sia una assoluta garanzia per chi come noi crede nella fine dell'euro e una garanzia per il Paese che si avvia ad affrontare tempi difficili; averlo lì mi tranquillizza.

    RispondiElimina
  44. Che occasione sprecata Prof: cercare di vincere le imminenti elezioni per essere nella posizione di poter realmente mediare l’azione di governo!

    Quante cose si sarebbero potute fare invece da un purinavirgolaqualcosa all’opposizione: intercettare il malcontento e fare tantissima purissima inutilissima ammuina, pontificando dall’alto scranno del morale purisolazionismo, mentre ci s’intasca però l’indennità e restituendone però per purezza qualcosa.
    Si potrebbe poi andare tutti quanti alla sede del coro centrale e cantare “Ah, che purezza! Ah, che coerenza! Ah, che morale!” e per cinque anni tutti epurati e contenti, convinti che la prossima volta sarà quinquantapéccíento.

    RispondiElimina
  45. Dr Bagnai, sono felicissimo della sua candidatura. Sono effettivamente sorpreso che un parito politico abbia avuto il coraggio di candidarla, perché presuppone una sfida forte e convinta al mainstream mediatico oltre che un impegno a perseguire certe politiche economiche. Per questo la mia fiducia sarà convinta, a maggior ragione perché, da fiorentino, potrò votarla direttamente. A questo punto auspicherei un confronto diretto con il suo avversario dell'uninominale. Sarebbe veramente istruttivo... In bocca al lupo.

    RispondiElimina
  46. Posso capire che alcuni abbiano delle perplessità (che in parte anche io ho), ma se avrete modo di conoscere alcuni leghisti vedrete immediatamente che sono molto meno peggio di come vengono raffigurati da quelli che benpensano (piddini). A Roma alla manifestazione dello scorso gennaio dei sindacati di base (USB) della scuola ho avuto modo di conoscere l'onorevole Pittoni (responsabile scuola della lega), l'unico che al momento sta facendo proposte razionali sulla scuola (devastata dalla riforme "democratiche" della 107) per risolvere il precariato dalle GI.
    Ho avuto modo di parlare anche con una responsabile dei giovani padani a Milano e non mi ha lasciato una brutta impressione. Il vero problema è Forza Italia che è un partito liberista e antistatalista..è un mondo difficile, per colpa della sparizione di un vero partito di sinistra da votare. Stima immutata per Bagnai che seguo su questo blog fin dal primo articolo.

    RispondiElimina
  47. Io del prof. mi fido.
    Non ho altro da dire.
    Voterò Lega, anche solo perché lo ha candidato.
    Punto.

    RispondiElimina
  48. Salvini la sta usando per raccattare voti. Andiamo a vedere il programma della Lega per le politiche del 4 marzo sul loro sito web. Si trova unicamente quello della coalizione, del centrodestra tutto (http://leganord.org/il-movimento/politiche-2018). Guardando i punti programmatici sulla UE, il punto tre dedicato riporta i seguenti:
     No alle politiche di austerità
     No alle regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo
     Revisione dei trattati europei
     Più politica, meno burocrazia in Europa
     Riduzione del surplus dei versamenti annuali italiani al bilancio UE
     Prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, sul
    modello tedesco (recupero di sovranità)
     Tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza
    del risparmio e della tutela del Made in Italy, con particolare
    riguardo alle tipicità delle produzioni agricole e
    dell’agroalimentare

    Ovvero nulla, punti talmente generici da poterli manipolare come meglio conviene all'occorrenza. Dell'euro non vi è menzione alcuna. In tutto il mondo i partiti sono conosciuti per non mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, in questo caso non c'è nemmeno la promessa.

    Se vincerà questa coalizione la Lega sarà funzionale al governo per scaricare sui poveracci, i "negri", il malcontento sociale causato dalle scelte politiche interamente in linea coi dettami europei.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma se la Lega sarà forte forse potrà eseguire questo programma; in "sicurezza del risparmio" io leggo no "bail-in"; in "prevalenza della nostra Costituzione" e "tutela degli interessi italiani" ci può stare l'uscita dall'Euro visto che è il modo principale e più veloce per tutelare i nostri interessi.
      Metterla chiaramente in programma e poi toglierla alla fine come la Le Pen per paura del voto dei pensionati o di quelli che non ci arrivano sarebbe credo peggio.
      Un politico furbo deve cercare di prendere più voti possibile tra quelli che sono d'accordo con i suoi fini (proteggere gli interessi dell'Italia) anche se non sono d'accordo con i mezzi (uscita dall'Euro: del resto non è stato il popolo a scegliere di entrare, non vedo perché debba obbligatoriamente essere il popolo a scegliere di uscire).
      E tra l'altro non siamo ancora arrivati allo stadio Grecia dove vengono colpiti anche i pensionati.
      Sarebbe ovviamente meglio avere a disposizione una forza politica più "presentabile" della Lega, ma quelli che dovrebbero fare la sinistra scodinzolano da sempre a Bruxelles, gli "onesti" sembra abbiano incominciato a scodinzolare pure loro, e nei fatti hanno impedito la creazione di un partito come Podemos (che cmq. se non sbaglio non parla nemmeno lui di uscita dall'Euro: forse potranno fra due anni quando il fondo di emergenza delle pensioni spagnole che è stato usato allegramente ogni anno a partire dal 2008 finirà, e forse i pensionati incominceranno a capire)

      Elimina
  49. Questo clima di gioiosa guerra (cosa sono, in fondo, le elezioni?) evidentemente influisce anche su di me, perché mi sono deciso a "produrre".
    Vedendo cosa è successo in Francia e Spagna, è chiaro che ormai molti sono disposti a cambiare "partito".
    Quello che secondo me invece ancora regge e molto bene sono i famosi "luoghi comuni". Che però appoggiano su un terreno sabbioso, in primis sull'ignoranza di concetti fondamentali sulla moneta a corso forzoso, l'inflazione, il debito pubblico, il mercato dei cambi.
    Si possono sradicare.
    Con l'educazione.
    Magari non sempre perché c'è chi è proprio "di coccio", ma vale la pena provare!
    Che penso sia uno dei motivi per cui è nato questo blog, che però è dispersivo e... di quell'originale professore di quella periferica Università di Pescara :). Ovvove ovvove! Non possiamo cevto cliccave e leggeve cose su cotal mezzo!!

    Coi miei limiti ho quindi fatto quelle 5-6 pagine a
    www.soldi.ziopaperone.com
    così, magari venissero utili.
    Se qualcuno mi segnala errori o miglioramenti (o riesce a scrivere le stesse cose meglio e con meno parole) è benvenuto!

    p.s. ho riciclato un mio sito che era lì da anni quindi lasciamo perdere l'estetica, eh?

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.