giovedì 25 gennaio 2018

Alcune critiche

Carissimi, come sapete, voi che siete qui da tempo, questo blog ha scardinato i meccanismi della divulgazione economica, insegnando ai sofi e sofoni delle "scienze della comunicazione" che si può attirare un grande pubblico anche presentando dati, o parlando di Proust. Ogni tanto vi sfugge che questo blog ha anche scardinato le piattaforme più abituali di comunicazione. Ad esempio, se i commenti superano i 200 (cosa che qui è già successa qualche volta), blogspot me li gestisce male: quando li sblocco, poi non li vedo pubblicati, e quindi non riesco a replicare (o comunque non ho certezza di avervi dato voce).

Questi sono momenti un po' complessi: è il momento delle carte, dei timbri e delle ceralacche. La cosa più importante è che io non me ne perda nemmeno una (di quelle), ma non vorrei nemmeno perdermi i vostri commenti, e quindi apro qui un altro post, nel quale incollo un paio di critiche che ho trovato in coda e che non so se sarebbero pubblicate qualora le sbloccassi.

Non lo faccio per metterle alla berlina: di dubbi ne ho avuti tanti anch'io. Beato chi può, in vita sua, fare sempre la cosa giusta sapendo che essa è giusta. Una vita serena, anche se un po' noiosa. Vi invito quindi a considerare queste critiche con rispetto, qualora intendiate rispondere (cosa che senz'altro intendo fare io, non appena mi sarà restituito un po' del mio tempo).

A tutti (entusiasti e depressi) va il mio ringraziamento.


Unknown ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sul conservatorismo": 

Ma perché con quella gente?


Postato da Unknown in Goofynomics alle 24 gennaio 2018 20:25



amaryllide ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sul conservatorismo": 

quelli del Bagnai leghiste prendono atto dell'onestà intellettuale di un professore che si candida con un partito alleato di un signore che ha promesso solennemente che non si sgarrerà di una virgola dal fiscal compact.
Anzi, se c'è una cosa su cui Salvini e Berlusconi saranno d'accordo, sarà per l'ulteriore devastazione del Welfare state che è la flat tax, che una volta era la bestia nera per i neokeynesiani come il professore.
Ma prendiamo atto che per una poltrona, non ci si fa problemi a rinnegare qualunque cosa si sia mai sostenuta. 


Postato da amaryllide in Goofynomics alle 24 gennaio 2018 20:30



(...altre non rilevanti non ne trovo, o sono arrivate in messaggi privati e quindi risponderò loro in privato, anche se naturalmente riassumerò gli argomenti nel blog per sottoporli alla vostra valutazione. Solo una cosa: io non sono neokeynesiano. I neokeynesiani sono tecnicamente neoclassici - individualismo metodologico, agenti ottimizzanti, ecc. Io sono postkeynesiano. Prima di entrare in politica avrei detto che chi non sa almeno questo dovrebbe tacere: ma ora che ho scelto di impegnarmi so che ne sentirò di ben peggiori! Tutto comprendere è tutto perdonare...)

184 commenti:

  1. Grande Prof.
    Appoggio a pieno la candidatura, nella vita i duri e puri non ottengono nulla, si scende in campo e si lavora nel compromesso, poi la lega è un grande movimento di gente onesta, chi la critica sono i segaioli.
    In bocca al lupo

    RispondiElimina
  2. Faccio solo un punto metodologico: ma se Berlusconi mente sempre, perché non dovrebbe mentire anche sullo sforamento del 3%, perché lo si prende in parola solo su questo?

    Professore, la sua candidatura mi ha dato una grande gioia!

    ... so che ne ha già letti a bizzeffe di post come questo e con argomenti certo più articolati, ma non gliela fò !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Mr B. è un po' uno Zelig della politica, se ne esce con una versione diversa al giorno: Elezioni 2018 Berlusconi si corregge sull'Ue: possibile sforare il 3% se...

      Elimina
    2. berlusca è lì che piaccia o no e bisogna saperlo usare al bisogno... il prof è furbo oltre che un grand'uomo e saprà come divertirsi anche col berla

      Elimina
    3. Non vedo ci si possa divertire saggiamente con B.

      Elimina
  3. Sono abituato ad agire , se posso in fretta .
    Capisco sia una "prassi indotta dell'ecosistema della mia professione e quindi azienda , dove si agisce se si può in maniera anticiclica ( fare investimenti quando gli altri chiudono o si ridimensionano causa crisi e viceversa ) ma Io l'appoggio in questa scelta , bisogna ad un certo punto scendere in campo , anche rompendo i paradigmi , basta sofismi .
    Ps Lo dico " Da sinistra " .

    RispondiElimina
  4. Più che delle critiche mi sembrano delle invettive: con tutte quelle che negli anni sono state dette sulla Lega, queste non aggiungono nulla di particolarmente originale (quella personale sull'aver rinnegato qualcosa per la poltrona, poi, mi pare sia un chiaro indice di deficit cognitivo da parte di chi l'ha formulata).

    Sa, Prof., qual è uno dei piaceri più grandi del fare politica nella Lega? Fare andare fuori di bile quelli che si credono benpensanti, peggiorandogli in maniera inequivocabile la qualità della vita (i "volti pieni di sussiego se il vestito non fa un piego", come li apostrofava Guccini tanti anni fa, la Lega non la tollerano da sempre, perché rappresenta gente di Popolo non di sinistra, e dei plebei che non stanno dalla parte giusta proprio non si possono sopportare).

    RispondiElimina
  5. Le critiche non tengono conto della gravità del momento.
    Apprezzo il coraggio anche in virtù dell'incertezza del risultato.
    Non è da tutti.
    Auguri, ne avremo bisogno tutti.

    RispondiElimina
  6. Penso che la motivazione di Bagnai, che è appunto economista post-keynesiano (ossia “di sinistra”), sia la seguente: uscire dall’euro, in qualsiasi modo e con chiunque (quindi anche “da destra”), è comunque meglio, per il Paese e per i lavoratori (quindi più “di sinistra”), che rimanere nell’euro. E visto che la cosiddetta sinistra in Italia è inguaribilmente filo-europeista, non resta che candidarsi con un partito di destra. E purtroppo ha ragione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo e reputo che la recitazione del Confiteor spetti alla sinistra per aver lasciato inascoltate le istanze dei lavoratori e dei cittadini italiani, non volendo metter in discussione la moneta unica ed anzi, bollando con sufficienza come "populismo" qualsiasi voce contraria.

      Elimina
    2. se fosse stato un commento su fb avrei messo un like ed avrei condiviso:lavoro con un contratto a tutele crescenti (job act gov.renzi)e mi succede quello che non mi è successo in 9 anni di contratti a tempo determinato(pacchetto treu gov.prodi)andrò in pensione a 67 anni e 4 mesi (gov. monti con il voto favolrevole pd e contrario della lega e idv).Perchè tutto questo odio verso me e quelli come me ?Forse perchè non sappiamo far male neanche a una mosca

      Elimina
  7. Da parte mia un caloroso augurio per la nuova affascinante e complessa missione. Mi consenta di esprimere l’auspicio che, se troverà il tempo, continuerà a contribuire alla nostra formazione anche con qualche post tecnico. Dopo averla seguita per tre anni, ho imparato che sono stati gli strumenti migliori per comprendere il nostro tempo.

    RispondiElimina
  8. Cambiare questo stato di cose è estremamente difficile. Non provarci nemmeno perchè gli unici che te lo possono permettere sono inguardabili sarebbe sbagliato come è sbagliato farsi dettare l'agenda dagli avversari, critica che Lei ha sempre fatto, giustamente, al PiDDì.
    Quindi, in sintesi, io la ringrazio per la presa di posizione che nel suo caso, arrivando da dove arriva politicamente, è ancora più difficile. Ma siamo in guerra e c'è un nemico, e quindi ben venga questo CLN. Nella speranza che Salvini non la stia usando, rischio che Lei sa di correre, ma che accettandolo non fa che aumentare la mia umile ma incondizionata stima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'India National Congress ha usato Gandhi e Gandhi ha usato l'India National Congress.
      Raggiunto nel 1948 l'obiettivo dell'indipendenza ognuno è andato per la propria strada.

      Elimina
  9. Ho scritto su Twitter post. Parlo da ex elettore di sinistra. La Lega l'avevo iniziata ad apprezzare per le loro posizioni maggiormente rafforzata dalla candidatura del Prof ma allearsi con FI (che votai all'inizio pensando tutto il bene che avrebbe fatto il loro leader) questo proprio no. C'è un po' di rammarico che non sia stato considerato da altra forza politica

    RispondiElimina
  10. Professore,
    non ha fatto bene, ha fatto benissimo. Come ho scritto ieri, la politica é il terreno nel quale le idee e le battaglie che porta avanti, e che hanno ispirato questa comunitá, possono essere realizzate e vinte. E la sua elaborazione era arrivata ad una maturitá e completezza tali ( e credo che a chi legge questa evoluzione non sia certo sfuggita) che il salto era giá nei fatti, e il blog era diventato ormai uno spazio prezioso, ma troppo stretto.
    Ovviamente la politica é mediazione, compromesso, occorre sporcarsi le mani e avere a che fare con ostacoli reali a volte frustranti. Il coraggio é accettare tutto questo, non starsene fuori.
    Quindi, non c´é nessun´altra via oltre a questa e ha tutto il mio appoggio, rispetto e stima.

    RispondiElimina
  11. Ma professore, si candida come indipendente?

    E se è indipendente, ci spiega su quali temi?

    Le perplessità sul programma della Lega che mi passano or ora per la testa riguardano in particolare:
    1) Flat tax: in merito mi sento dalla parte della Ns. costituzione.
    2) Ius soli: sai tratta di un tema estraneo all'immmigrazione, relativo invece ai diritti dell'infanzia, che sono sempre più a rischio in un mondo dove i9 bambini non votano e non hanno denaro proprio.

    3) legalizzazione della prostituzione. Entriamo nel tema della dignità della donna. Sarebbe contro la disoccupazione femminile? Se sua figlia non trova lavoro ma gli viene offerto in un bordello, se rifiuta è choosy?

    Molte grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1) D'accordo con lei.
      2) Che poi, così come presentato, Ius Soli non è...
      3) Qui dissento: la scelta sta tra il tenerla così com'è e legalizzarla, con tutto ciò che di buono la misura porterebbe con sé: è l'unico tema su cui concordo con l'odiata Lega.

      Elimina
    2. 1) anche a me non piace molto, ma nella situazione attuale già il fatto di poter discutere di una riforma del fisco volta ad una riduzione reale delle tasse è un traguardo. Ci preoccupiamo della costituzionalità della FlatTax quando tutti gli articoli fondamentali vengono sistematicamente violati dai trattati. Una volta ripristinata la democrazia sostanziale si potrà parlare di un fisco più "costituzionale", rimandiamo questa discussione alle prossime elezioni in uno scenario politico più indipendente
      2) pare che gli unici problemi concreti che risolva lo ius soli siano meno burocrazia per andare in gita all'estero e partecipare alle gare sportive, problemi già risolti con leggi ad hoc per altro. I diritti dell'infanzia non vengono negati agli stranieri ma si attuano dando ai genitori italiani e stranieri un lavoro dignitoso.
      3) se sua figlia vorrà fare carriera nel settore, la sua legalizzazione sarà solo un elemento tecnico. Legalizzare la prostituzione per me ha senso solo se accompagnata ad una reale lotta allo sfruttamento che passa anche da un controllo dell'immigrazione. Per altro non mi pare che la sua proibizione sia servita a molto.

      Elimina
    3. Indipendente significa che non ho la tessera (ma mi stanno facendo venire una gran voglia di farmela).

      Mi interesserebbe sapere come interpreti l'art. 53 della nostra Costituzione e in cosa le ipotesi di flat tax attualmente in circolazione lo contraddirebbero. Forse vuoi abolire anche l'IVA o le accise sui carburanti (che non ammettono meccanismi di detrazione)?

      Circa lo ius soli, mi sono già espresso da tempo qui sul blog, e poi anche su Twitter, dove ho chiesto quali diritti in più questa legge avrebbe garantito ai bambini, e nessuno ha saputo rispondermi.

      Circa la legalizzazione della prostituzione, mi limito a ricordare che nel paese faro di voi piddini (la Germania), la prostituzione è legale e regolamentata. Quanto a mia figlia, visto che a te interessa tutelare la dignità della donna, invece di ipotizzare io cosa sia meglio per lei, chiederò a lei cosa pensi di questa attività professionale. Le prostitute che mi preoccupano sono altre, le conoscete, e la malattia che attaccano è un tumore: il cancro della democrazia.

      Devo dirti che ti ho visto fare di meglio nel tempo, questa sera mi sembri un po' sfocato.

      Elimina
    4. Sulla riapertura delle case chiuse lei è contrario. Grazie.

      Elimina
    5. "nel paese faro di voi piddini (la Germania), la prostituzione è legale e regolamentata. "
      Con tutti gli annessi e connessi, stato pappone incluso:
      http://www.lettera43.it/it/articoli/cronaca/2013/02/08/germania-assunta-in-un-bordello-a-sua-insaputa/74154/
      Se lo legge la Boldrini...

      Elimina
    6. Sulla prostituzione, mi sembra che siamo di fronte al doppio standard morale promosso dai media, per cui la legalizzazione non va bene (cosa su cui personalmente sono anche d'accordo) ma questo va bene: http://www.telegraph.co.uk/women/politics/prostitution-the-hidden-cost-of-greeces-economic-crisis/
      Prima i diritti civili, al diritto ad una vita dignitosa ci penseremo quando è troppo tardi...
      [aka sambarluc]

      Elimina
    7. Però della flat tax parliamone. Confesso di non sapere molto delle "ipotesi di flat tax attualmente in circolazione", e cercherò di documentarmi meglio. È vero che la progressività si può ottenere anche lavorando su deduzioni e detrazioni (con dubbi risultati dal punto di vista della semplificazione), però se le parole hanno un senso, scegliere di parlare di flat tax mi pare implichi, intenzionalmente o meno, lanciare un certo tipo di messaggio, che non è lapalissianamente quello di voler accentuare, o quantomeno salvaguardare, il grado di progressività del sistema fiscale. Se essere di sinistra significa avere abbastanza a cuore anche la redistribuzione (che poi, come qualcuno con occhiali macro cercò di spiegare, alla fine va pure a vantaggio di quelli che, nell’ottica micro, sono comprensibilmente convinti di perderci e basta), e se un certo tipo di flat tax può consentire a) una maggiore progressività DI FATTO, tramite il recupero di evasione ed elusione, e b) un aumento della torta complessiva, tramite recupero di mancati investimenti privati, allora vada anche per la flat tax. In fin dei conti il punto fondamentale è riuscire a pescare, se esiste (ovvero, se la curva prelievo teorico/gettito effettivo è effettivamente a campana) il fantomatico massimo della curva di Laffer nel tratto in cui il suo andamento è meno scontato, e se ci si riesce, tanto di cappello. Se invece l’idea è un altra, basta saperlo: personalmente il pacchetto lo compro lo stesso, se è l'unico in cui c'è dentro quello che mi interessa. Però mi scoccerebbe un po' illudermi che, insieme, ci sia quello che non c’è (o non ci sia quello che c'è).

      Elimina
    8. Per tutti coloro che hanno bisogno di capire come funziona la flat tax segnalo questo video di Armando Siri (non so se anche il Prof. vuole farci un post apposito immagino molte domande saranno sulla Flat Tax) https://www.youtube.com/watch?v=2hPAJ8Pvaec
      Per tutte le domande più comuni (o FAQ per gli anglofili) segnalo questo sito http://tassaunica.it/ e il libro per chi volesse acquistarlo (lo consiglio caldamente è una bella lettura)

      Elimina
    9. 1) Flat tax: mi astengo, non ne so abbastanza. Constato che in paesi dove è stata introdotta pare funzionare.
      2) Ius soli. I diritti dei bambini c'entrano zero, neanche i bambini italiani votano. La cosa è invece serissima proprio perchè con lo ius soli si concedono diritti politici, ripeto politici, a persone che venendo da altre culture e avendo diverse lealtà primarie, non condividono lo "idem sentire" che è indispensabile in una democrazia. E' insomma un provvedimento da valutare con estrema attenzione, perchè nel breve non causa un gran che, nel lungo periodo può causare danni enormi e irreversibili. Il tema è complesso, mi permetto di rimandare a una serie di tre articoli che ho scritto sul tema: http://italiaeilmondo.com/2017/12/26/ius-soli-di-roberto-buffagni/

      3) La legalizzazione della prostituzione non interessa "la dignità della donna" (resterebbe naturalmente proibito costringere alla prostituzione o la prostituzione minorile); interessa invece la dignità dello Stato. La ratio della legge Merlin, che mise fuori legge i postriboli, è, in parole povere, che non è giusto che lo Stato guadagni su una attività socialmente tollerabile ma riprovevole come la prostituzione; tant'è vero che dopo la legge Merlin la prostituzione resta legale, in Italia. E' proibito sfruttarla, ma l'esercizio della prostituzione è legale. Legalizzare la prostituzione ha due rationes: economica (o economicista), cioè tassarla; e di ordine pubblico (sanità, controllo). Se interessa, personalmente sono contrario perchè, una prostituta "regolare" viene registrata come tale, e dunque è marchiata a vita.

      Elimina
    10. Certo lo ius soli è un tema estraneo a quello dell'immigrazione, come del resto l'eutanasia è un tema estraneo al concetto di morte. O, pensi un po', come le contorsioni controintuitive sono fatti avulsi dalla bieca propaganda di regime... la buonanima di Paviglianiti avrebbe commentato con un laconico "Certamente"

      Elimina
  12. Non penso che sia per una "poltrona" e sono sicuro che sia, invece, per alcune virtù del Prof. Bagnai che non sono di moda nella società attuale ed in particolare nella Sinistra dove prevale la corsa ad essere primo. E le virtù sono: impegno, perseveranza, fedeltà per i valori comuni, fede nella lealtà e nel benessere di un gruppo e della propria nazione. Solamente con persone dal carattere psicologico maturo si può scendere in politica per tentare di cambiare qualsiasi cosa. Infatti, secondo me, è una fatto storico che i Professori Bagnai e Borghi abbiano già rivoluzionato la politica.

    RispondiElimina
  13. Un nome al giorno: Medardo Bagnai, l’economista dimezzato. Sembra che la candidatura al Parlamento abbia riunito le due metà del professore che qualche grave trauma aveva diviso (l’austerità espansiva?) come capitò al visconte di Terralba di calviniana memoria.
    Il “gramo” - distruttore dell’Eurozona senza se e senza ma - e il “buono” - che vorrebbe dedicarsi solo alla contemplazione della bellezza e alla pratica della gentilezza - riformano l’intero.
    Inevitabile sarà il compromesso, il realismo, la mediazione tra le posizioni del centrodestra e poi la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza.
    Se a causa di forza maggiore fosse necessario far prevalere la metà “grama” è bene che si sappia che i parlamentari italiani NON hanno vincolo di mandato e in caso di burrasca esiste l’approdo sicuro del “gruppo misto”.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedo che anche oggi Serendippo sei rimasto a corto di Maalox. Mi dispiace tanto (non è vero).

      Elimina
    2. Da come reagisce e da come si preoccupa delle sorti der cavajere nero, Serendippo mostra quanto gli sia affezionato.
      Ma non deve preoccuparsi il sig. Serendippo, credo che Alberto vada lì per togliersi qualche piccolo sassolino daalle due scarpe e poi, se fosse stato attento, avrebbe notato che quando c'è lui in campo, non c'è trippa per i cialtroni.
      La cosa carina di cui ho immenso bisogno è che mi divertirò anch'io quando vedrò schiumare di rabbia impotente i soliti ciarlatani che diffondono le loro idiozie con i beoti che sr le ciucciano e di cui tu sei uno degli esempi più degradati!

      Elimina
  14. Noi sappiamo che berlusconi, partendo da europeista più o meno convinto negli anni '90, ha finito per sforare costantemente il 3% in tutti i suoi anni di governo, 2001-2006 e 2008-2011. Non ha mai privatizzato, liberalizzato, tagliato la spesa o ridotto le pensioni, e soprattutto nel 2011 si rifiuto di attuare il programma della lettera della bce.
    Fatti, non parole.
    Berlu si è sempre fregato delle regole europee.
    Purtroppo i 5 stelle hanno rovinato il dibattito con il loro mantra che pd e forza italia fossero la stessa cosa.
    Ieri la Gelmini al tg1 ha detto che le regole europee sono stupide.
    La Santanchè se ne va in televisione a dire che l'euro non è la nostra moneta perchè non possiamo stamparla e che gli italiani stanno soffrendo per colpa dell'euro.

    https://www.youtube.com/watch?v=q-h2ZxfnAes

    Io non mi scandalizzo che il professore sia all'interno della stessa coalizione con forza italia, forse sarò ingenuo io.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no, vedrai: sono ingenuo io. In giro, come constaterai, c'è pieno di furbi: sono quelli che si son fatti appioppare l'euro da Prodi.

      Elimina
    2. Hahahahaha!
      Ecco il mio commento, sto ridendo da due giorni.
      È arrivata "la puntata sull'euro", sembra, come si dice a Genova (da secoli): tantu de chi devan passà.

      Grazie per le consuete risate e per tutto il resto, buon lavoro!

      Cordiali saluti
      Paolo.

      Elimina
    3. Mi inserisco qui....forse non ho ben chiari I meccanismi della legge elettorale...ma mi sembra che Berlusconi comunque abbia la possibilità eventualmente di rivolgersi alla sua sinistra per fare la Grosse Koalition all´italiana (ovvero l´inciucio).e anzi questa eventualità, visti I numeri dei sondaggi, sembra ben più probabile del governo fi-lega-fdi.Ovvio che la nostra speranza sia il boom della lega...ma ho l´impressione che il b. -dal suo punto di vista-sia in una botte di ferro...

      Elimina
    4. Scusate, ma adesso che i governi Berlusconi non abbiano tagliato la spesa o ridotto le pensioni è troppo: non fatemi passare la voglia (che già è pochissima) di votare Lega. I nomi di Maroni, Bondi, Gelmini e delle loro "riforme" non vi dicono nulla?
      Una domanda al professore: della flat tax non mi interessa, non se ne farà niente: già Tremonti fece approvare una quasi flat tax con due sole aliquote (23 - 33) ma la legge non è mai entrata in vigore perchè sarebbe costata 50 miliardi, se ricordo bene.
      Piuttosto: dalle notizie che sono circolate sui giornali ho letto di "privatizzazione di enti pubblici" (sic). Poichè non credo si intendano privatizzare i ministeri o gli enti locali, il riferimento potrebbe essere alla sanità: la Lombardia leghista, d'altra parte, si caratterizza per un'alta incidenza, in termini di presenza e di costi, della sanità privata.
      Può farci sapere qualcosa?

      Elimina
    5. Io ci metto la mano sul fuoco che - nell'ipotesi di un nuovo governo di cdx - si ripeteranno gli scenari del 2011 (specie dopo la dipartita di Draghi). E sono altrettanto sicuro che stavolta gli esiti saranno diversi, drammaticamente per "loro".

      Paradossalmente dobbiamo sperare che leuropa ci dia una bella spinta, con una bella nuova letterina da rimandare al mittente condita da tante care minacce. Questa volta (vuoi per aver sperimentato il Monti, vuoi per la forza della Lega, per la presenza di Borghi e Bagnai ed -in generale - per un paese stanco di essere trattato come un cencio sporco ecc ecc) sarebbe finalmente centrifuga. Con buona pace di tutti.

      Elimina
  15. Lei professore è una persona coraggiosa e questo lo ha dimostrato da anni nuotando controcorrente, prima da solo, poi un po' meno solo.
    Questa candidatura è un ennesimo ulteriore atto di coraggio, coraggio ed onestà intelettuali.
    "Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi" diceva Brecht; ma talvolta un paese finisce per averne bisogno e a quel punto forse sarebbe il caso di dire "Povero quel paese che non trova eroi nel momento del pericolo".
    Ritengo che in questo momento, grave momento, ognuno di noi deve fare quello che può e chi più può più deve fare; lei molto può, moltissimo, ed è giusto che si metta al servizio del suo paese in questo modo, che è l'unico utile.
    Ora forse sarebbe il caso che anche noi qui ci chiedessimo cosa possiamo fare e ognuno, nel suo piccolo, si mettesse in gioco per questo disgraziato bellissimo paese.
    Quella della Lega è una bandiera che non ci piace? Non è la bandiera del nostro reggimento? Tutte le altre bandiere sono in mano al nemico.

    RispondiElimina
  16. "Chi è legato alle etichette poi ragiona per schemi"(Cit.)

    Chi non avverte l'emergenza estrema, chi non ragiona per priorità ma rimane attaccato alle etichette, fa il gioco del nemico.
    Il tutto (il partito dei miei sogni che fa tutto quello che voglio IO) o niente (voto CP, Rizzo, mi astengo, aspetto il fronte sovranista costituzionale,voto asteroide ecc ) è dei bambini, a voler essere buoni.
    Non è adattarsi al meno peggio è cercare di realizzare il meglio possibile.

    Personalmente sono molto grata al professore per la sua scelta. Non solo perché la sua discesa in campo porterà il consenso delle persone di sinistra di buona volontà. Non solo perché avere un campione simile alzera' il livello del dibattito a beneficio del grande pubblico che si informa (disinforma) tramite i media tradizionali.
    Ma soprattutto perché riabilita con quel suo "metterci la faccia" la figura dell'intellettuale dopo decenni di pseudo tali schierati per appartenenza/convenienza o in alternativa emarginati/auto emarginati nell'iperuranio della critica nella prassi fine a se stessa.
    E con quel suo "metterci la faccia", una faccia decisamente più esposta a critiche ritorsioni attacchi della nostra di comuni elettori, afferma
    il valore della politica, dell'impegno politico, a fondamento della democrazia effettiva, perché la Costituzione di cui amiamo riempirci la bocca non si difende da sola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. complimenti a Chiara.L'uomo è la parte centrale di ogni progetto.Conosci l'uomo e conosci il progetto.

      Elimina
  17. Le critiche ci stanno, così come i dubbi, ma sarebbe veramente offensivo verso il prof pensare che abbia preso questa scelta senza pensarci o a cuor leggero, o addirittura che abbia accettato animato da ambizioni a di poco meschine (ossia avere una poltrona). Il mio entusiasmo (e penso anche quello di molti di voi) risiede nella stima che il prof si è GUADAGNATO in tutti questi anni, grazie alla sua coerenza; non penso che abbia rinnegato il suo pensiero, né penso che lo rinnegherà mai, non c'è veramente alcun motivo per pensare che ciò succederà.

    RispondiElimina
  18. Caro Prof, le avevo scritto un commento un pò critico proprio l'altro ieri e non vedendolo pubblicato ho subito pensato che Lei si comportasse (con la censura) proprio come i media che la censurano (avano). I dubbi sono molteplici, non sulla candidatura (fatto assolutamente positivo), ma sui compagni di viaggio che ha scelto per questa avventura. Non scommetterei un centesimo sulla coerenza di Salvini (vedere quello che ha fatto in Sicilia a novembre) figuriamoci su Berlusconi (vostro alleato e quindi Lei risulta alleato indirettamente con la Merkel !!!). Ma poi, non era Lei che diceva che fare deficit con l'Euro equivale (giustamente) ad una follia ? (vedere saldi target 2 grazie a Renzi). Per fare deficit che porti ad un amento del PIL e non ad un aumento del debito estero occorre uscire dalla gabbia euro.... glielo ricordi a Salvini (e ai Cinquestelle). Spero almeno che questa candidatura le dia la visibilità sui media che merita, come stava facendo da solo il povero Borghi. Ce la metta tutta almeno su questo punto di vista... approfitti della visibilità per aprire gli occhi agli italiani....e in bocca al lupo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A parte il fatto che io potrei comportarmi come mi pare, e che simili domande (un po' meno articolate: hanno i loro limiti!) certamente me le porranno usque ad nauseam i giornalisti, cosa vuoi che ti dica? Qui i casi sono due: o mi conosci, o non mi conosci. Io ho cercato di farmi conoscere. Se con qualcuno non ci sono riuscito, pace. Quelli con cui ci sono riuscito sanno che risposta darsi, ed è poi quella che dai tu. Qui il problema è e resta il "raising awareness".

      Per il resto: la politica si fa con gli altri, quindi fidarsi è necessario, con le opportune cautele. Il tuo ragionamento sul deficit è piuttosto scolastico. Il problema, a mio avviso, è un altro: oggi siamo in surplus di BdP, e quindi ci sarebbe un minimo spazio fiscale da sfruttare. Se però utilizzandolo si assistesse a una ripresa dell'economia, si chiuderebbe spazio politico per l'indipendenza dall'UE (per motivi ovvi: tu capisci tutto, quindi capirai anche questo). Salvini non ha bisogno che io glielo ricordo perché è l'unico che il Tramonto l'abbia letto e capito. Stai vedendo cosa sta succedendo oggi all'euro (a futura memoria: è schizzato a 1.25 non appena Mnuchin ha detto che agli Usa fa comodo un dollaro debole)? La linea di faglia è lì.

      Elimina
    2. P.s.: ora che questo blog verrà letto da molte persone, ricordati che si scrive po'.

      Elimina
    3. "...ricordati che si scrive po'..": in forma smagliante, Professore. Aspettiamo con ansia di vederla nei dibattiti elettorali. Intanto anche io ho cominciato la mia campagna elettorale, dopo anni che stiamo dicendole: "famo er partito", non possiamo tirarci indietro dopo la sua scelta coraggiosa/disperata/speranzosa. Vinceremo questa battaglia? Chi lo sa; io so che è una battaglia giusta.

      Elimina
  19. Rispondere a commenti come quello di amaryllo è - a mio avviso - inutile, visto che è chiaramente un troll, da come argomenta le sue non-tesi.
    Per quanto riguarda la candidatura, non vedo nulla di più coerente e adeguato rispetto alla mission di questo blog e del suo autore (al quale abbiamo in tanti chiesto di scendere in campo in politica da molto tempo!), quindi le critiche su tale scelta mi paiono "leggermente" infondate (e motivate da invidia per non averlo nel proprio schieramento...).
    Quindi grazie Alberto Bagnai, se la Lega vincerà le elezioni sarà in gran parte per merito tuo. E vincerà, ora ne sono certa.

    RispondiElimina
  20. Anche da parte mia un caloroso augurio per la sua "scesa in campo". Condivido anche l'auspicio che Lei possa trovare il tempo di continuare con la pubblicazione dei suoi post tanto utili a farci capire quello che gli altri media non dicono.
    Spero che i numeri Ci daranno ragione, altrimenti si ricordi semre di Arbore: "Meno siamo e meglio stiamo..." (tanto alla lunga quasi tutti capiranno!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se i numeri non ci dessero ragione, temo che arriverebbe la psicopolizia, e quindi il blog dovrebbe chiudere. Quindi spero anch'io che i numeri ce la diano, e girando per le strade, aiutato dal mio relativo anonimato, conosco tante persone che, senza saperlo, voteranno per me.

      Elimina
  21. Bertolt Brecht
    La parabola di Buddha sulla casa in fiamme (1937)

    Gotama, il Buddha, insegnava
    la dottrina della Ruota dei Desideri, cui siamo legati, e ammoniva
    di spogliarsi d'ogni passione e così
    senza brame entrare nel nulla, che chiamava Nirvana.
    Un giorno allora i suoi discepoli gli chiesero:
    "Com'è questo Nulla, Maestro? Noi tutti vorremmo
    liberarci da ogni passione, come ammonisci; ma spiegaci
    se questo Nulla in cui noi entreremo
    è qualcosa di simile a quella unità col creato
    di quando si è immersi nell'acqua, al meriggio, col corpo leggero
    quasi senza pensiero, pigri nell'acqua; o quando nel sonno si cade
    sapendo appena di avvolgersi nella coperta
    e subito affondando; se questo Nulla dunque
    è così, lieto, un buon Nulla, o se invece quel tuo
    Nulla è soltanto un nulla, vuoto, freddo, senza significato".
    A lungo tacque il Buddha, poi disse con indifferenza:
    "Non c'è, alla vostra domanda, nessuna risposta".
    Ma a sera, quando furono partiti,
    sedette ancora sotto l'albero del pane il Buddha e disse agli altri,
    a coloro che nulla avevano chiesto, questa parabola:
    "Non molto tempo fa vidi una casa. Bruciava. Il tetto
    era lambito dalle fiamme. Mi avvicinai e m'avvidi
    che c'era ancora gente, là dentro. Dalla soglia
    li chiamai, ché ardeva il tetto, incitandoli
    a uscire, e presto. Ma quelli
    parevano non aver fretta. Uno mi chiese,
    mentre la vampa già gli strinava le sopracciglia,
    che tempo facesse, se non piovesse per caso,
    se non tirasse vento, se un'altra casa ci fosse,
    e così via. Senza dare risposta
    uscii di là. Quella gente, pensai,
    deve bruciare prima di smettere con le domande. Amici, davvero,
    a chi sotto i piedi la terra non gli brucia al punto che paia
    meglio qualunque cosa piuttosto che rimanere, a colui
    io non ho nulla da dire". Così Gotama, il Buddha.
    Ma anche noi, che non più ci occupiamo dell'arte della pazienza
    ma piuttosto dell'arte dell'impazienza, noi che tante proposte
    di natura terrena formuliamo, gli uomini scongiurando
    a scuoter da sé i propri carnefici dal viso d'uomo, pensiamo che a quanti,
    di fronte ai bombardieri del capitale, già in volo, domandano
    e troppo a lungo, che ne pensiamo, come immaginiamo il futuro,
    e che ne sarà dei loro salvadanai e calzoni della domenica, dopo tanto
    sconvolgimento,
    noi non molto abbiamo da dire.

    RispondiElimina
  22. "Ma perché con quella gente?"
    Perché se la situazione non ti piace devi provare a cambiarla.
    Perché per cambiare la situazione devi avere il potere di farlo.
    Perché per avere il potere di farlo devi vincere.
    Perché per vincere devi stare con chi può riuscirci.
    ...e ovviamente deve essere qualcuno che vuole le cose che vuoi tu.

    RispondiElimina
  23. Buongiorno professore. Sono un venticinquenne laureato in matematica da poco meno di un anno e fortunatamente al lavoro da 3 mesi. La seguo con interesse ormai da un paio di anni, non scrivo mai sul blog perché ben poco potrei aggiungere al dibattito, e d'altro canto "non sono un economista, quindi" mi limito ad ascoltare ed imparare. Grazie alla sua opera di divulgazione chiara e puntuale ho finalmente compreso alcuni dei meccanismi economici che regolano le nostre vite, nel bene e nel male, uscendo dai frame impostici dal circo dei media (merito anche dei molti intellettuali che da anni si spendono in tal senso, da Fusaro a Borghi a Barra Caracciolo a Giacchè). Per questo la ringrazio profondamente e le auguro un in bocca al lupo per la sua avventura politica, certo che si spenderà per il paese e i suoi cittadini. Un saluto dall'Emilia.

    Francesco

    RispondiElimina
  24. Prof. Lei la carriera politica la merita "tutta"...Ha tutti gli strumenti necessari per poter fare del bene a questo paese...

    Le auguro ogni bene!

    RispondiElimina
  25. Sono indeciso su come interpretare la sua candidatura: coraggio, disperazione o follia.
    Comunque, tenga d'occhio Darwin.
    Io voto M5S.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sull'interpretazione della mia candidatura ti sono vicino: non saprei scegliere nemmeno io. Circa l'interpretazione del tuo voto viceversa non credo che nel 2018 si possano avere ragionevoli esitazioni!

      Elimina
  26. Avevo deciso di tacere per questioni personali prima della chiusura delle urne a questa tornata elettorale ma la candidatura di Bagnai apparsa a me improvvisa mi ha fatto mutare idea. Mi associo alle congratulazioni e ai complimenti fatti da tutti per iniziare.

    In estrema sintesi, è vero che Berlusconi ha sostanzialmente spesso mediato negli anni la sua sopravvivenza politica con una posizione di parziale o mancato rispetto della politica di conservazione dei crediti commerciali tedeschi (al secolo, austerità espansiva) ma è pure vero che nel 2011 dopo la crisi finanziaria italiana ha volontariamente abdicato, certamente influenzato dalle terribili pressioni di turbolenza sui mercati secondari dell'epoca, appoggiando volontariamente il governo Monti e sposando le politiche di distruzione della domanda interna italiana che hanno portato al riassorbimento del deficit commerciale attraverso la distruzione di redditi, occupazione, servizi.
    Questo detto (è cronaca e non doxa) Berlusconi è come ha qualcuno ricordato ambivalente per natura: va a Bruxelles a fare da garante per il rispetto dei parametri europei, due giorni dopo dichiara che questi parametri sono sforabili in italia, dichiara urbi et orbi che l'eurozona deve essere indissolubile ma firma un impegno contrattuale con il partito più radicalmente contrario alla costituzione materiale europea che è la Lega, insomma dice tutto e il contrario di tutto.
    Nihil novi sub solem.

    La questione è che Bagnai si candida da autonomo, figura tecnica, con la Lega e non con Forza Italia. Il problema è non votare Forza Italia per non consentirle di appoggiare in alcun modo il Pd dopo le elezioni, nè direttamente nè con scissioni à la Alfano.
    Quindi votare Lega, ora che Alberto è sceso nell'agone, significa dare maggiore spazio a chi ha per primo portato l'analisi della crisi dell'euro in italia e impedire allo stesso tempo che la succursale Renzi-Merkel faccia ancora affari in italia.

    RispondiElimina
  27. carissimo bagnai ,
    vorrei esprimerle la mia opinione se mi permette. Come sa, sono un amante della verità e amo dir le cose come stanno, anche a costo di essere accusato. penso che lei abbia agito bene e mi spiego: in tale momento dobbiamo prendere in considerazione il bene comune italiano che sia l'uscita dall'euro anche se questo può implicare l'alleanza con persone i cui ideali non siano necessariamente vicini ai nostri. C'è sempre un prezzo da pagare quando si sceglie, quando ci si schiera: è ideologico, falso, ipocrita porre l'attenzione sul fatto che lei si candidi con la lega poichè così si usa la tattica di buttare fango su chiunque cerchi di servire il paese anche a costo di andare a patti con persone i cui ideali possano non piacerci. è l'interesse della nazione quello che conta, quello su cui ci si deve focalizzare, al di là delle futili polemiche riguardo alla coalizione antieuro.
    ma si sa: il potere fa della futilità lo strumento con il quale celare, nascondere la sostanza del problema
    le critiche sono frutto di coloro che pretendono che vi sia un cambiamento senza un prezzo da pagare,senza compromessi: questa è utopia, non politica

    RispondiElimina
  28. dico: "il mio guru s'è abbuttato con la Lega e mi tocca votarlo anche se dove abito io il suo nome sulla scheda non c'è"
    dice: " vedi che è un acchiappavoti.. come i foglietti adesivi che si mettono in dispensa... Salvini è furbo,non ci cascare"

    Che sia un acchiappavoti non discuto, ma fatemi dire una cosa. Se tu finisci in parlamento perchè andavi fortissimo in kayak o per il dribbling fulminante o perchè capeggi una associazione vittime di qualchecosa sei un acchiappavoti, ma neutro. Cioè,una volta che hai presidiato i finanziamenti al CONI( segnatamente alla federazione di cui diventerai presidente) e salvi occasionali tafferugli con deputati altoatesini che vorrebbero togliere il kayak dalle discipline olimpiche e sostituirlo con la ruzzola del formaggio, tu stai a posto.Puoi tranquillamente adeguarti all'andazzo del partito che nessuno ti romperà mai i coglioni.
    Me se invece finisci in parlamento per esserti estremamente caratterizzato ed esposto , otretutto su un tema che ha riflessi importanti in tutte o quasi le decisioni che sarai chiamato a prendere sei sempre un acchiappavoti, ma caratterizzato e per te sarà durissima, una battaglia quotidiana.
    Quindi doppia stima e giu'il cappello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie. Ma, cappello a parte, poi a combattere mi ci mandi o no?

      Elimina
  29. Buongiorno Professore,
    la Lega ha votato per tutti i vari Trattati europei e per l'introduzione del pareggio di Bilancio in Costituzione, è un partito liberista e antistatalista, che propone la flat tax e che è alleato di minoranza con Forza Italia, partito pro Euro: pensa di poter modificare l’orientamento della coalizione di centro-destra?
    Se sì, mi spiega come?
    Grazie. Sergio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa, caro: tanto per essere chiari, i Trattati Europei li hanno firmati tutti, tranne gli ultimi arrivati (i cinque stelle), che sono quelli che più strenuamente li difendono (come da anni dimostro in questo blog). Quindi? Che facciamo? Smettiamo di impegnarci in politica? Facciamo il partitino dello zero virgola salvo riciclarci in partiti estremisti di mera testimonianza? Io approfitto dello spazio politico che mi viene dato. Se lo userò male, lo vedremo dai risultati. Per ora posso solo ringraziare chi me l'ha offerto.

      Elimina
    2. A onor del vero la Lega ha votato contro il pareggio di bilancio in costituzione.
      Cfr. https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/17/pareggio-bilancio-entra-costituzione-servira-referendum-confermativo/205094/

      Elimina
    3. Solo a fini di memoria storica sono andato a controllare come votarono per il pareggio di bilancio i vari gruppi parlamentari. E’ davvero incredibile come – quasi in preda ad una psicosi collettiva – sostanzialmente tutti abbiano votato a favore di quella follia, vero e proprio corpo estraneo nella Costituzione, in contraddizione con l’intero impianto economico della Carta, come ci insegna Quarantotto.

      Votazione Camera, prima lettura, 30-Nov-2011. Lega favorevole.

      Votazione Senato, prima lettura, 15-Dic-2011. Lega favorevole.

      Votazione Camera, seconda lettura, 6-Mar-2012. Lega favorevole.

      Votazione Senato, seconda lettura, 17-Apr-2012. Lega astenuta (un ultimo tardivo quanto inutile tentativo di risveglio dalla psicosi?).

      Dovrebbe risultare chiaro a tutti, o almeno a molti, che la Lega di oggi con Salvini, Borghi e ora con il Prof. Bagnai non puo’ che essere, e ancor di piu’ sara’ in futuro, cosa ben diversa.

      Elimina
    4. Mia sintesi: a sinistra ci sono zero, ripeto zero formazioni politiche con la minima speranza di arrivare al governo che siano nemiche di euro ed UE, sono tutte allineate e coperte a favore. A destra ci sono tre formazioni politiche, con reali possibilità di arrivare al governo, variamente critiche di euro ed UE. Forza Italia (divisa al suo interno) è la meno critica. Fratelli d'Italia (divisa al suo interno) è fortemente critica ma non designa l'euro e la UE come nemico politico. Lega (divisa al suo interno) designa UE e Lega come nemico politico principale, anche se non proclama che giungerà subito allo scontro decisivo per l'uscita da euro ed UE; il che è dettato sia da considerazioni tattiche (non è affatto detto che sia una buona idea cercare subito lo scontro decisivo) sia da equilibri difficili nella coalizione e nel partito. Questo passa il convento. Silvio B., più Maroni e forse Zaia subiscono, non si sa quanto invitandole e gradendole - temo non poco - forti pressioni per un futuro rovesciamento di alleanze (inciucio Macron 2.0). Se una persona senziente e nemica di euro ed Ue vuole schierarsi in un campo politico, e influire invece di far numero, la scelta è obbligata e si chiama "Lega", piaccia o meno. L'influenza principale che Alberto può esercitare è proprio all'interno della Lega, dove la sua candidatura rafforza le posizioni antieuro/UE di Salvini, e ribadisce sia nei confronti di Maroni & C., sia nei confronti di Silvio, che Salvini fa sul serio. Questo è un fattore di importanza decisiva, che fa passare in secondo piano i dissensi di stile e contenuti quanto al programma e all'immagine della Lega. Una buona affermazione elettorale della Lega di Salvini = un consolidamento della unica, ripeto unica base di potenza per tutti, ripeto tutti i nemici della UE e del mondialismo in Italia, comunisti compresi. Senza una base di potenza solida, si combina zero. Se Salvini perde queste elezioni, viene rovesciato dalla dissidenza interna, e ciao base di potenza per gli antieuropeisti. Per rifarne un'altra ci vogliono, se va benissimo, dieci anni.

      Elimina
  30. Vedo che finora nessuno è entrato nel merito:
    - unknown: "perchè con quella gente" dimostri semplicemente che non hai letto il sito, altrimenti i motivi li sapresti già. Te li riassumo: perché a sinistra non solo non gli hanno lasciato spazio, ma gli hanno pure dato contro! Che poi "sinistra" è un parolone...
    - amaryllide: ti sfugge che la devastazione del welfare state è già in corso, e i problemi "di base" da risolvere sono altri. Per le spiegazioni occorrerebbe perderci troppo tempo, e non ne vale la pena per chi ne fa una questione di poltrone: per capire bisogna studiare, non c'è molto altro da fare. Qui da leggere c'è moltissimo, prova a fare un piccolo sforzo.

    Vorrei sapere questi "signori" (e "signore") cosa fanno realmente per risolvere lo sfacelo in corso, e se ne sono almeno coscienti. A chiacchiere siamo bravi tutti, ma ci sono anche chiacchiere e chiacchiere, e tra il primo e la seconda la differenza è abissale. Mi fermo qui.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma, sai... quando gli argomenti sono questi, la sostanza si può intuire quale sia! Io però ho ricevuto in privato anche di molto peggio (ma tu fai bene a rispondere nel merito).

      Elimina
    2. Che in privato ti arrivasse di peggio non avevo dubbi... appena intuisci il tono cestina senza pietà che per l'anima è veleno puro: non ci perdere nè il tempo, né il senno. La cattiveria gratuita non me la sono mai spiegata, ma c'è e bisogna imparare a difendersene. Basta ignorarli, è gente senza scopo e senza speranza: a distruggere ci vuole poco, per lasciare il segno invece occorre l'impegno, quello vero.
      Da parte mia ho già iniziato la "mia" campagna elettorale.
      Se succederà, quando sarai giù torna qui a casa tua, troverai i vecchi amici che ti ridaranno forza.
      Non sarà lunga (Marzo è domani) ma sarà molto dura: più sentiranno la fine avvicinarsi, più spareranno a zero (ma questo lo sai già). Mi conforta sapere che er Cavajere Nero non lascia scampo...

      Elimina
    3. " ti sfugge che la devastazione del welfare state è già in corso"
      Non mi sfugge affatto, essendo io comunista. Ma proprio perchè sono comunista, so
      1) che la Lega è nemica dei lavoratori tanto quanto i piddini. E infatti non ha mosso un dito contro l'euro (che non nasce nel 2002, il processo per arrivarci è durato anni prima) quando è stata al governo, e non lo farà nemmeno adesso, visto che si è alleato con un Berlusconi post-sberla del 2011 (ovvero uno che se la fa addosso appena nomini la Merkel).
      2) che l'euro è solo uno dei cappi al collo dei lavoratori italiani. Quelli principali si chiamano Nato e leggi Treu-Maroni-Jobs Act.
      Non so se se n'è accorto, ma noi da 70 anni siamo un paese SOTTO OCCUPAZIONE MILITARE. Parlare di sovranitò nazionale senza parlare di uscita dalla Nato è semplicemente ridicolo. E il fatto che ci sia un leghista in una di quelle tre leggi la dice lunga su come regolerebbero i rapporti tra le parti anche fuori dall'euro Salvini and co.
      O si buttano nel rusco TUTTE le leggi antiproletarie degli ultimi 20 anni, dalla Treu in oi, o euro o non euro, il conto lo pagheranno semrpe e comunque i lavoratori.
      Vorrei sapere questi "signori" (e "signore") cosa fanno realmente "
      Molto semplice: votano un partito che ha nel suo programma l'abolizione delle controriforme del lavoro, e l'uscita sia dall'euro che dalla Nato. stavolta sono io a dirle di informarsi per sapere qual è questo partito. Certo, poltrone da regalare come Salvini non ne ha, ma la coerenza ha un prezzo.

      Elimina
    4. "Il conto lo pagheranno sempre e comunque i lavoratori" (amaryllide) se i lavoratori non si alleano con le forze nazionali, comunque denominate, perchè la lotta di classe esiste, e in questo girone del campionato il Lavoro ha straperso, il Capitale stravinto. Se il Lavoro non trova il sostegno dello Stato, cioè se non si allea con le forze conservatrici, nazionaliste, anche eventualmente reazionarie (=vandeane) per impadronirsi del controllo reale, non solo elettorale, dello Stato, ha perso forever, perchè a poter battere il Capitale c'è solo l'alleanza Lavoro+Stato, in % e modalità variabili ma quelli sono gli ingredienti. Faccio rilevare che i lavoratori, in quanto lavoratori, in seguito alla tremenda sconfitta subita negli ultimi decenni, contano esattamente zero, e infatti la lotta sociale semplicemente non esiste. I lavoratori continuano a contare qualcosa solo in quanto cittadini, perchè hanno ancora il voto, e non glielo possono togliere perchè il suffragio universale è la formula politica che fonda l'attuale regime, che può manipolarlo ma non eliminarlo. Quindi, anche per chi volesse fare la rivoluzione comunista, "l'obiettivo di fase" è la vittoria elettorale della formazione che dia maggiori garanzie d'essere coerentemente nemica di euro ed UE, i principali agenti delle delocalizzazioni e del dumping salariale, le armi che hanno polverizzato le difese del campo Lavoro e lo hanno ridotto a mendicare pietà con le petizioni al padrone e le prediche di papa Francesco. Vittoria elettorale = andare al governo (e poi sperabilmente tenerlo). A torto o a ragione, gli italiani non manderanno MAI al governo un partito comunista, o fascista. Poi la testimonianza ha una sua validità, anche psicologica.

      Elimina
    5. “Cara” Amaryllide, avevo preparato una risposta ma il blocco temporaneo del Prof mi ha impedito l’invio.
      Così adesso le risposte dono diventate due.
      Risposta 1 (diplomatica).
      E rientriamo nel merito (per l’ultima volta).
      >" ti sfugge che la devastazione del welfare state è già in corso"
      >Non mi sfugge affatto, essendo io comunista. Ma proprio perchè sono comunista, so
      >1) che la Lega è nemica dei lavoratori tanto quanto i piddini. E infatti non ha mosso un dito contro l'euro
      >(che non nasce nel 2002, il processo per arrivarci è durato anni prima) quando è stata al governo, e non lo
      >farà nemmeno adesso, visto che si è alleato con un Berlusconi post-sberla del 2011 (ovvero uno che se la
      >fa addosso appena nomini la Merkel).
      -Nella trappola dell’euro forse non se n’è accorta ma c’è cascata (quasi) tutta Europa. Io ero uno di quelli che diceva “benvenuto euro”, salvo poi sbattere contro la realtà e rinsavire. Parecchi ancora dormono.
      -Nelle alleanze vedremo come si faranno valere i vari partiti. Ovviamente se lasciamo la Lega in minoranza...
      -Inoltre nel tempo si può cambiare idea, sa non è così grave. Come disse Lowell, “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”.
      >2) che l'euro è solo uno dei cappi al collo dei lavoratori italiani. Quelli principali si chiamano Nato e leggi
      >Treu-Maroni-Jobs Act.
      -AAAAhhh, un classico: spostiamo il soggetto del problema ad un altro problema molto più grande, non risolvibile. Mai sentito “non stai sul pezzo”?
      >Non so se se n'è accorto, ma noi da 70 anni siamo un paese SOTTO OCCUPAZIONE MILITARE. Parlare
      >di sovranitò nazionale senza parlare di uscita dalla Nato è semplicemente ridicolo. E il fatto che ci sia un
      >leghista in una di quelle tre leggi la dice lunga su come regolerebbero i rapporti tra le parti anche fuori
      >dall'euro Salvini and co.
      -No non me n’ero accorto. Ma forse le sfugge anche che senza uscita dall’euro non si va da nessuna parte, e da qualche parte bisogna pur cominciare. Le mie priorità sono diverse dalle sue. E le affronto una alla volta. Sa, bisogna saper distinguere le cose urgenti da quelle importanti.
      >O si buttano nel rusco TUTTE le leggi antiproletarie degli ultimi 20 anni, dalla Treu in oi, o euro o non euro,
      >il conto lo pagheranno semrpe e comunque i lavoratori.
      -Scusi, sembra uno di quei proclami “voglio la pace nel mondo”. Starei con i piedi per terra, e affrontare i problemi uno alla volta. Lo avrà già visto che così facendo non si va da nessuna parte.
      >Vorrei sapere questi "signori" (e "signore") cosa fanno realmente "
      >Molto semplice: votano un partito che ha nel suo programma l'abolizione delle controriforme del lavoro, e
      >l'uscita sia dall'euro che dalla Nato. stavolta sono io a dirle di informarsi per sapere qual è questo partito.
      >Certo, poltrone da regalare come Salvini non ne ha, ma la coerenza ha un prezzo.
      -Bene, se non c’è un partito che ha tutte le riforme che spera cosa facciamo? Io la mia decisione l’ho presa, e come ho già detto abbiamo priorità diverse. Peraltro il suo modo di esprimersi la pone in una regione rossa, ma questo non è una scusante.
      Risposta 2 (non diplomatica).
      Dopo aver letto una cosa interessante qui (https://keinpfusch.net) ho capito che alla fine è praticamente inutile parlare con te: come giustamente dice Uriel, la persona ideologizzata la riconosci dal fatto che sposta sempre l’oggetto del problema su altri problemi, e i nuovi problemi sono più grossi (probabilmente irrisolvibili). Alla fine comunque dalla discussione tua e dei tuoi simili non viene fuori MAI una soluzione, ma solo critiche negative. Sei inutile.

      PS: sinceramente, invidio le capacità di scrittura, e non solo, di Roberto (Buffagni).

      Elimina
  31. Scelta difficile, ma giusta. Sono con lei. La prego di non dimenticarci qui sul blog. Se continuerà ad aumentare la nostra consapevolezza avrà più forza anche lei.

    RispondiElimina
  32. Se un partito cha ha avuto origine dai valori di Marx, Gramsci e Togliatti è riuscito a diventare il più strenuo difensore politico del capitale internazionale, non vedo perchè un movimento nato da Bossi e da un'ampolla sul Po non possa cambiare; e divenire un valido difensore degli interessi nazionali, oltre che di quelli dei lavoratori.
    Certo chi, ancora oggi, non è riuscito a capire cosa è diventata lasinistra, dubito possa comprendere quali margini di cambiamento vi possano essere per la destra.

    RispondiElimina
  33. Sinceramente non capisco come si possa pensare che il fattoo che il Professore abbia accettato la proposta di candidarsi con la Lega faccia si che automaticamente accetti e sostenga tutte le posizioni sia della Lega che di Forza Italia. E' ovvio che abbia pensato più a quello che lo univa a questo movimento rispetto a quello che lo divideva e che abbia ritenuto che quello che lo univa era prioritario in questo momento.

    Detto ciò, provo a riproporre il mio dubbio: visto che vivo nelle Marche, proprio nel paese di Leopardi tra l'altro, potrò votare il professore? Se non lo posso fare ha senso votare qualcun'altro della Lega, proprio a causa del fatto che ci sono molti aspetti che non mi sento di sostenere?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Votare Lega ha senso a prescindere, visto che è esattamente il partito che Scalfari vi ha chiesto di non votare (ma voi non ve ne siete accorti...). In tutta evidenza l'ascesa di un leader conservatore giovane e carismatico (perché lo è, e ce dovete sta) è quello che il partito di Repubblica (per sintetizzare) più teme. Ora, io combatto cercando di fare il peggior danno al nemico. Voi avete criteri migliori da propormi per raggiungere una vittoria concreta in tempi non eterni?

      Elimina
    2. Prof,
      non le è mai venuto in mente che "fare il peggior danno al nemico" potrebbe essere un boomerang se chi procura il danno è più dannoso del nemico stesso?

      Elimina
    3. Se Grillo e i 5S sono arrivati al 30% Bagnai e Salvino possono tranquillamente arrivare al 60 e distruggere la cd sinistra. E poi? Uscita dall'euro e ulteriori 10 anni di liberismo di classe?

      Elimina
    4. "leader conservatore giovane e carismatico (perché lo è, e ce dovete sta)"
      E anche razzista. E ce deve sta, professo'. Esistono limiti che chi si dice di sinistra non può valicare, e candidarsi con un partito che fa propaganda sulla difesa della razza, è uno di quelli. RIbadisco, se si è davvero di sinistra, e non si millanta solo.

      Elimina
  34. Io sono tra i delusi, glielo confesso.
    Ho detto no ad una candidatura in una lista civica a sostegno del PD regionale lombardo, proprio perché sono di sinistra. E indipendentista, quindi qualcuno mi ha anche chiesto perchè non candidarmi con la Lega Nord, (che indipendentista evidentemente non è più...).
    Capisco il senso di responsabilità (faccio politica a livello locale dal 2009 e, nonostante abbia sacrificato troppo alla mia vita privata, ai miei impegni famigliari, alle mie passioni personali, il senso di responsabilità continua) e, come ho già avuto modo di dire e scrivere, capisco che per arrivare laddove si decide, anzichè controllare chi lo fa - con gli scarsi mezzi che la "democrazia" italiana concede alle minoranze - bisogna scendere a compromessi.
    Ma tra scendere a compromessi e, professandosi ancora di sinistra, stare con chi ha dichiarato che rispetterà il 3% deficit/pil (Berlusconi); chi ha rivisto l'euroscetticismo più volte negli ultimi mesi, per poi riproporlo a piacimento (Salvini); chi conta al suo interno gente che parla di "difesa della razza bianca", "se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno", chi contesta - senza averne contezza - le decisioni di un potere democratico solo perchè ha toccato uno dei suoi (sempre Salvini), ce ne passa.

    La delusione per la sua scelta è superiore a quella provata per la scelta di Borghi.

    Continuerò a leggerla perché le verità empiriche sono più importanti di chi le veicola, ma glielo assicuro, da oggi sarà più difficile difendere la loro oggettività agli occhi di chi le prenderà per verità di parte.

    E farò ancora più fatica a destinare il 5 per mille ad a/simmetrie...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rispetto la tua scelta, anche se non capisco bene i tuoi argomenti. Mi piacerebbe, ad esempio, che tu citassi esattamente le fonti, come qui ti dovrei aver insegnato a fare, perché, sai, a te che sei un intellettuale di sinistra posso dire una cosa che non dovrebbe stupirti: il Salvini che conosco io, stranissimamente, è leggerissimamente diverso da quello che i media ci rappresentano! Così, il Bagnai che i media rappresentaranno, vedrai, sarà diverso dal Bagnai che voi conoscete.

      Quanto alla "terzietà" di cui lamenti la perdità, a cosa è servita? Nel dibattito a sinistra, bastava che la prima botola de passaggio ringhiasse "leghista!" solo perché avevi citato Kaldor, e spesse cortine di piombo occludevano i timpani! La sinistra non va educata, caro: va eliminata. Ne era convinto Orwell, e purtroppo me ne sono dovuto convincere anch'io. Non si possono aprire spazi di mediazione dove domina la logica parareligiosa dell'appartenenza, quella per cui se i respingimenti li invoca Salvini sono nazismo e se li pratica Minniti sono cosa buona e giusta. Questa logica, quando la pancia è vuota, si usura un po'. Pensaci. Quanto ad a/simmetrie, io ti sono grato per il sostegno passato. Sul futuro, decidi secondo coscienza.

      Elimina
    2. Strano che chi demonizza le appartenenze si candidi in un partito identitario.

      Elimina
    3. Corro certamente il rischio di essere "cancellato" ma io invece apprezzo la sua scelta certamente dolorosa. Io ho militato nella SX di questo paese dal 1963 (FGCI,PCI,RC,PdCI).....adesso basta ,ci hanno venduti ed hanno ancora il coraggio di parlare e chiedere il ns. appoggio mentre 8MLN di cittadini non si curano più e la disoccupazione è superiore al 13%. Chiunque mi offre la possibilità di uscire dall'€ e che chiede la rivisitazione dei trattati ed il rispetto della nostra Costituzione avrà il mio voto.

      Elimina
    4. "L’Europa di oggi è attraversata da grande preoccupazione per il sorgere di quello che viene chiamato “populismo”, anche se il significato del termine non viene mai definito ed è usato per lo più solo come invettiva. Sul tema abbiamo le nostre riserve. L’Europa deve attingere alla sapienza profonda delle proprie tradizioni piuttosto che affidarsi a slogan semplicistici e a richiami emotivi divisivi. Eppure ci rendiamo conto che molti elementi di questo nuovo fenomeno politico possono rappresentare una sana ribellione contro la tirannia dell’Europa falsa, che etichetta come “antidemocratica” qualsiasi realtà ne minacci il monopolio della legittimità morale. Il cosiddetto “populismo” sfida la dittatura dello status quo, il “fanatismo del centro”, e lo fa giustamente. È un segno che persino nel mezzo della nostra cultura politica degradata e impoverita è possibile ridare vita all’agire storico dei popoli europei."
      Queste righe le firmano, tra gli altri, Rémi Brague, Robert Spaemann, Roger Scruton, Chantal Delsol. Rémi Brague è il massimo studioso delle filosofie antiche cristiana, ebraica, islamica, insignito nel 2012 del premio Ratzinger per la teologia. Robert Spaemann è il maggiore teologo cattolico tedesco. Roger Scruton il maggiore filosofo conservatore dell'anglosfera. Chantal Delsol la fondatrice dell'Institut Hannah Arendt. Se queste persone, non sprovvedute e non razziste, non solo non hanno paura di Salvini ma dicono che svolge una funzione positiva senza se e senza ma, forse anche noi potremmo prendere in considerazione l'idea che votare Lega non è infamia o follia.
      Il testo completo della "Dichiarazione di Parigi" si trova qui: https://thetrueeurope.eu/uneuropa-in-cui-possiamo-credere/

      Elimina
  35. Le faccio molti auguri e spero non riceva delusioni. Continuerò come sempre a seguirla, a sostenere quando potrò Asimmetrie (finora purtroppo una volta sola), nella convinzione che lei eleverà il dibattito politico in Italia e che persone come lei potranno fronteggiare (facendoceli meglio sopportare) i momenti difficili che certamente attraverseremo dopo le elezioni. Eppure non voterò Lega (con o senza alleanza con Berlusconi) neanche sotto tortura. Anche se in questo atteggiamento si ravvisasse goffaggine o stupidità politica me ne farei una ragione e non potrei non persistere, né potrei in futuro pentirmi col senno del poi. Parlo della mia posizione - assolutamente irrilevante e non interessante - solo perché rispecchia pur sempre una fetta di elettorato che ha abbracciato le sue tesi e ha consapevolezza del fatto che l'Europa ci ha regalato un destino disastroso. Grazie per il suo onesto e temerario impegno.

    RispondiElimina
  36. Caro prof.Bagnai GRAZIE per questo post Con tutto quello che ha da fare in questa campagna elettorale !! Per gli attacchi meschini che provengono dai signor " Livore " non vale neanche la pena rispondere . I tempi sono drammatici e bisogna prendere decisioni difficilissime . IL cappio intorno al collo degli Italiani si stringe sempre di più . Fra poco con il cambio eueo/dollaro che segue le dinamiche da Lei previste gli Italiani saranno messi con le spalle al muro e decidere se farsi spogliare totalmente o decidere per l'uscita . In questo ultimo caso è VITALE per noi Italiani avere Lei e Borghi al posto giusto al momento giusto . Può contare ad occhi chiusi sulla nostra partecipazione e affetto AD MAJORA .

    RispondiElimina
  37. Più che critiche sembrano delusione di un' aspettativa di chi le pone. Aspettativa che comunque non ha molto senso, almeno per chi conosce la storia del blog e gli sforzi del prof a far entrare nel dibattito certi argomenti. Personalmente sono rimasto positivamente sorpreso ed ho subito pensato "stavolta ci siamo". Di fatto con questa mossa a sorpresa il passaggio di livello che si è avuto è notevolissimo. Credo che da oggi la consapevolezza nazionale non potrà altro che crescere. Grazie ancora.

    RispondiElimina
  38. Tutti i miei amici ed io siamo contentissimi della scelta del professore.
    Il fatto che il professore pensi di essere di sinistra e' secondario: nessuno e' perfetto.
    Il professore ha capacita', indipendenza di giudizio e qualita' personali tali da poter contribuire a livello politico di vertice per un obbiettivo di interesse nazionale.
    E tanto basta.

    RispondiElimina
  39. Caro prof. apprezzo la sua scelta. nelle prossime settimane emergerà sempre più chiaramente l'inconsistenza della proposta m5s e la irrealizzabilità del "più europa" piddino.
    Le testate giornalistiche le staranno addosso su ius soli ,flat tax e compagni di viaggio politici cercando di metterla in difficoltà ; sull'area valutaria euro disfunzionale cercheranno di non farle toccare palla poichè sanno che chiunque nel contraddittorio verrebbe asfaltato ma questo probabilmente già lo sa.
    con rinnovata stima

    RispondiElimina
  40. Lui dice che la terra è tonda e cerca qualcuno che gli finanzi la dimostrazione. Nessuno se lo fila.

    Poi arriva Attila e gli offre una nave...

    Che deve fare, non partire?
    Certo, i rischi sono tanti... può affondare o possono buttarlo agli squali o, arrivati ai Caraibi, non farci crescere più l'erba...

    Ma se siete tanto civili, perché la nave non gliel'avete data voi?

    RispondiElimina
  41. 1) Ma perché con quella gente?
    Perché hanno sempre rispettato il lavoro del prof. a differenza di altre sedicenti persone migliori.


    2) Un signore che ha promesso solennemente che non si sgarrerà di una virgola dal fiscal compact?
    Il recupero della sovranità monetaria è l’obiettivo politico numero uno, poiché coincide con il proteggere la sopravvivenza del popolo italiano. Gli altri obiettivi come il no al fiscal compact, pur importanti, sono secondari.
    I 5 stelle hanno promesso che stracceranno il fiscal compact, ma vogliono fare il referendum sull’euro: quindi i 5 stelle sono pronti a diventare euristi in caso di vittoria del si all’euro, secondo il noto aforisma “austerità brutta, euro (forse) bello” che ignora il nesso causale fra euro ed austerità.
    Nell’anno di grazia 2018 non voglio fidarmi né di chi è apertamente eurista, né di chi è ancora possibilista nei confronti della moneta unica.


    3) Flat tax? Non con l’attuale Costituzione.

    Articolo 53
    Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
    Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

    Il principio contenuto nell’articolo 53 della Costituzione è un principio di giustizia sostanziale condiviso da tutte le democrazie moderne: non è una bizzarria italiana il fatto che chi ha di più debba pagare più tasse.

    Da meridionale non avrei mai pensato che un giorno avrei votato Lega e devo ringraziare il prof. per questo, per avermi aperto gli occhi con il suo esempio su quanto sia ottuso il voto per appartenenza.

    RispondiElimina
  42. E' una situazione controversa e tra i commenti fatti, dagli economisti di sinistra, quello più razionale è stato di Cesaratto. Chi non si è voluto salvare in tempo adesso si ritroverà come avversario un intellettuale di sinistra nella Lega e questo gli metterà in difficoltà. Ho sempre sospettato (potrei assolutamente sbagliare) che si teme, a sinistra, Salvini in quanto se dovesse fare, anche in minima parte, politiche favorevoli ai lavoratori, in questo quadro politico controverso, per la medesima si metterebbe male per un lungo periodo di tempo.

    RispondiElimina
  43. Lei ha scelto, e lo ha fatto non sbucando fuori all'ultimo secondo per essere il "santino immacolato" di "qualcuno", che viene esposto a bella mostra per mera strategia di marketing.
    Lei ha scelto, in primis come uomo libero di rivendicare una decisione autonoma sulla base di personali riflessioni, che in quanto personali tali devono rimanere.
    Quello che qualcuno non capisce, o peggio, fa finta di non capire, è che la sua scelta è legittimata da tutti i post, gli studi, le pubblicazioni, le conferenze...ecc... che con estrema lucidità e onestà intellettuale porta avanti dal 2011(almeno). Questa credibilità, che non è una parola "aggratis" Lei se l'è guadagnata facendo il suo lavoro: studio, ricerca e divulgazione.
    Spiace vedere che da quando è stata ufficializzata la sua candidatura sono spuntati come funghetti saccenti, ma non sapienti, post e articoli di varia natura sulla sua decisione. Interventi che vanno a mettere i puntini sulle sterili "i", un po' come le critiche da lei pubblicate; che cercano l'ago nella moralità del "mai con questo o quello", "sì, ma il programma della lega...", "sì, ma Salvini è alleato con Berlusconi. Ne ho perfino trovato uno (di post), che arzigogolava con piglio duro e puro sugli auguri che Fassina le ha trasmesso via Twitter.
    Questo è solo l'inizio, lei ha avuto il coraggio di schierarsi, e assodato il fatto che è una persona intelligente che alza notevolmente il livello del dibattito politico, fa paura a molti. Cercheranno in ogni modo di ridimensionare la sua figura di intellettuale (perchè sanno che li smaschererà uno ad uno) e di uomo (perchè sono meschini e poco fantasioni).
    Non è solo, anche se si sentirà solo, non lo è.
    In bocca al lupo Professore.

    RispondiElimina
  44. A questa candidatura, con tutte le critiche che le si possono sollevare, e ci mancherebbe, che di puri e indefettibili ce n'è già abbastanza, a mio modesto parere va dato il merito di avere immediatamente portato il dibattito, nei contenuti e nel metodo, su livelli, tecnico, culturale, umano, che, diversamente, ci saremmo sognati in questa campagna elettorale.

    RispondiElimina
  45. "Ma perché con quella gente?"

    Perché nelle guerre ti puoi scegliere i nemici, NON gli amici. Non credo che Churchill fosse molto felice di allearsi con Stalin, e Stalin con Churchill (anche se aveva già provato con Hitler). Questa è una cosa molto difficile da far capire e far digerire alle persone con prevenzioni ideologiche forti, eppure ci sono momenti, in cui può tornare utile agire in aree impreviste. Soprattutto se i tuoi "amici" naturali (ammesso che esistano) te lo impediscono.
    E veniamo alla fatidica, ineludibile, maledetta, pentastellata poltrona (con annesso stipendio, suvvia diciamolo), che prima o poi doveva venire fuori.
    Potremmo molto argomentare, ma non lo faccio. Faccio un controesempio: Eleonora Forenza. Gentile Amarillyde, di virgiliana memoria, hai letto il suo profilo Twitter: "orgogliosamente femminista comunista terrona deputata al Parlamento europeo (Ph.D. in italianistica e Storia delle donne)" Sulla foto come sfondo campeggia lo slogan "potere al popolo" (con tanto di stella rossa). Un profilo esigente direi: ci aggiungo io, antifascismo, antirazzismo, accoglienza, uguaglianza sociale, civile, tra sessi e così via. So benissimo che nelle ideologie e negli slogan affermiamo essenzialmente il "dover essere" di ciò, in cui crediamo e speriamo, perché sappiamo che tra "dover essere" (l'obiettivo tendenziale, ideale, cui aspiriamo) e l'"essere" (la dura e imperfetta realizzazione di quanto crediamo e speriamo) esiste un baratro incolmabile. Dunque essere comprensivi è fondamentale per tutti.

    RispondiElimina
  46. Professore, complimenti. Ha fatto la scelta più giusta, coraggiosa e coerente, con l'opera da Lei finora svolta, che potesse fare, entrando inoltre nell'unico partito in cui allo stato attuale si possa stare. Grazie infinite per quanto ha già fatto e farà. Non mi dilungo oltre, perché il saggio articolo di Maurizio Blondet (https://www.maurizioblondet.it/salvini-candida-bagnai-alzando-qualche-tacca-er-dibbatttito/), spiega egregiamente tutto ciò. Grazie mille.

    RispondiElimina
  47. Per tutti quelli che "però la Lega con FI..." vi propongo umilmente di porvi queste domande, senza polemica (me le pongo anche io):

    - Quale altra forza politica con i numeri per contare ha "spinta antieuro" all'interno paragonabile a quella della Lega?

    - La Lega sarebbe arrivata ora al 41% da sola e quindi in grado di governare, e quindi in grado di contare qualcosa?

    - Preferivate coalizione con PD?

    - Preferivate coalizione con M5S? (Ricordo anche che non fanno alleanze e non dialogano con altri partiti)

    - L'Italia ha altri 5 anni da concedere allegramente alla troika mentre si prepara?

    RispondiElimina
  48. Tuttavia qualche osservazione possiamo farla: sei comunista, sei per il potere al popolo e stai in una istituzione, che non conta granché, e che sistematicamente contribuisce a un meccanismo che IMPOVERISCE MILIONI E MILIONI di Europei? Tu sei anticapitalista e sei tutta contenta della moneta unica, che ci ha gettato in un sistema liberista, che fa persino orrore a me che sono all'origine un liberale keynesiano? Ma come ti metti in pace con la tua coscienza di comunista, quando davvero rifletti sul tuo ruolo politico a BRXL? perché partecipi a un convegno sul Piano B, ti senti in pace con te stessa, dopo che hai accettato, e fatto ingoiare ai tuoi elettori, un europeismo criminale che ha distrutto interi paesi? Chiedo scusa, mi ero distratto: Eleonora Forenza non è per questa Europa, è per un'altra Europa. Immagino quella di Tsipras, di cui non arriva nemmeno un'immagine sulle nostre televisioni. E su cui nessuno di questi comunisti che vogliono sovvertire il Sistema dicono più una parola. Ma lo sanno davvero come sono ridotti i Greci, che a loro servono solo per mettere su una lista elettorale?
    Ecco allora che mi prende un dubbio: perché una comunista, che vuole dare potere al popolo, sta ancora al Parlamento europeo, dove tanti misfatti vengono compiuti? Perché non cerca altre forme di lotta e un modo diverso per stare vicino a quel popolo, cui vorrebbe dare potere e che con la sua ideologia europeista ha solo impoverito? Non sarà mica che LA POLTRONA AL PARLAMENTO EUROPEO è ASSAI PREGIATA DAL PUNTO DI VISTA DELLO STIPENDIO MENSILE? Non è che per una poltrona si fa e si dice qualsiasi cosa, e non si sta nemmeno a sentire qualche esperto del settore che comincia a protestare contro una sinistra che è diventata il servo sciocco di un capitalismo che la mia generazione non aveva mai sperimentato ancora?

    RispondiElimina
  49. Ecco, allora mi spiegate perché ve la prendete tanto con Alberto Bagnai? Ha tentato per sei anni di spingere la sinistra a cambiare rotta su Euro ed Europa con argomenti seri, scientificamente fondati e inoppugnabili, con il conforto di tutta una letteratura d'eccellenza che aveva perfettamente previsto che cosa sarebbe successo in Europa. Gli esponenti di sinistra che ha conosciuto si sono sempre opposti a fare una seria analisi di quanto fatto dai cosiddetti progressisti europei, che sono stati il vero braccio armato del capitalismo ottocentesco che ci stanno facendo vivere in questi decenni e che significa arretramento di civiltà sociale e civiltà tout court. Ma perché si sono sempre rifiutati di dire chiaramente all'elettorato a tutti noi che si erano sbagliati su Euro ed Europa? Perché un Bersani non può smentire il se stesso che ha detto "noi siamo quelli dell'Euro"? Perché, ed è arrivato il momento di dirlo semplicemente ma chiaramente, la sinistra ha svolto in questo paese il ruolo di élite coloniale: al soldo di poteri sovranazionali ha imposto all'Italia un sistema che l'ha umiliata, deindustrializzata e impoverita. Di questa élite fanno parte anche le frange "più a sinistra": come giustificare altrimenti l'apprezzamento di Fratoianni per lo sciagurato documento dei 14 economisti francotedeschi, che ha sollevato lo stupore di Sergio Cesaratto sul Fatto Quotidiano di ieri e che preannuncia la prossima definitiva distruzione dell'Italia.
    Ecco, Unknown, è "con quella gente"che stanno a sinistra, con i nostri nemici nei fatti nascosti tra parole attraenti e falsamente armoniose.
    Per concludere: la dovete smettere di parlare di cose che acncora non avete capito, di tirare fuori argomenti da cretineria pentastellata (pagata da chi sa chi) e così via. In questa guerra di annientamento (perché è tale) le persone che amano ancora un po' questo paese cercano di capire come si potrebbe fare per limitare i danni, per trovare vie di uscita. Se non te lo fanno fare a "sinistra", hai il dovere di scegliere altre strade altri approdi. Conta il fine non il mezzo. E per farlo, la poltrona è necessaria. Non si sfugge.
    E se poi va male? Certo che può andare male. La storia è fatta di vincitori e vinti, quindi ci sta di rimanere sconfitti. Ma in questo caso l'importante è non essere sconfitti senza aver provato a difendere la dignità di questo paese martoriato

    RispondiElimina
  50. Io sinceramente non capisco chi giudica la scelta del Prof. Bagnai come incoerente.
    Incoerenti sono quelli che si definivano comunisti ed ora invece difendono la legge fornero, il jobs act, il pd, l'euro e l'europa.

    RispondiElimina
  51. Il Prof Bagnai ha iniziato in solitudine a mettere in discussione l'euro contro tutto e contro tutti.
    Ha sfidato l'ostracismo accademico italiano consapevole di mettere ceppi alla propria carriera.
    Si è da sempre dichiarato uomo della sinistra storica; da questa sinistra è stato gentilmente allontanato.
    Ora si schiera con l'unico uomo politico italiano che mette al primo posto della propria agenda politica la difesa della liberta' economica dell'Italia.Senza liberta' economica un cittadino è condannato a sentire dentro di se' il peso di una nuova schiavitu'.Senza liberta' economica uno Stato non è uno Stato,ma una colonia.Il Prof .Bagnai ha fatto l'unica scelta possibile coerente con la sua storia personale.
    Altri distinguo li considero di retroguardia e frutto di argomenti liquidi,anzi gassosi.

    RispondiElimina
  52. grazie di nuovo, professore. Sono un operaio, impegnato nella propria fabbrica anche a livello sindacale.
    Do anche un modestissimo contributo ad Asimmetrie.Se siamo in guerra, e lo siamo con il Capitale, bisogna schierarsi. Individuare il Fronte e schierarsi, combattere e continuare a studiare e diffondere coscienza critica e consapevolezza del proprio ruolo nel mondo e nella storia. Anche il "teatrino della politica borghese" è un Fronte, e come tale va considerato. C'è un enorme bisogno di diffondere coscienza di classe in quella grandissima maggioranza di
    popolo che non fa parte ad alcun titolo della razza padrona.
    A Marzo voterò Lega.

    RispondiElimina
  53. Sul primo commento: quella gente attua, o ha promesso di attuare politiche di restrizione alla circolazione dei fattori della produzione e di opporsi allo spostamento verso l'esterno del processo democratico; di difendere l'interesse nazionale, il lavoro e politiche di pieno impiego. Sono posizioni di sinistra.

    Sul secondo commento: non mi pronuncio sulla scelta tecnica della flat tax: il professore espresse a suo tempo le sue perplessità (perplessitá non condivise da Borghi), e che più che su ragioni di equità hanno a che vedere con i cosiddetti stabilizzatori automatici, su cui vi è vasta letteratura.
    Volevo solo dire al gentile commentatore che, se ci si vuole iscrivere ad un partito politico in cui tutti la pensano come sé stessi, si finirà per aderire a un partito politico il cui unico membro è sé stessi. Per questo tu non hai un partito politico.
    In politica si compongono i dissidi ma ci si accorda sui principi fondamentali. Possibilmente con gente di valore.
    E oggi la gente di valore in questo Paese sta nella Lega.
    Amen.

    RispondiElimina
  54. Quindi, secondo il raffinato ragionamento strategico di alcuni, Churchill - noto anticomunista - avrebbe dovuto sdegnosamente rifiutare una collaborazione con l'URSS durante la seconda guerra mondiale. Visto che queste elezioni sono un po' "la và o la spacca" che doveva aspettare il Prof.? Che a sinistra finisse la gestazione di in pensiero compiuto?
    Quella del Prof. è stata una scelta coraggiosa e giusta - a mio modesto avviso.
    Walter

    RispondiElimina
  55. I criticoni in realtà lo fanno per amore e sono innamorati gelosi, invidiano la Lega perché avrebbero preferito vedere Bagnai accostarsi al proprio partito del cuore. La verità fa male: per quanto siate "di sinistra" o pentastellati - ad oggi la Lega è il partito più vicino alle idee del professore.

    RispondiElimina
  56. Bellissima notizia quella della sua candidatura con la Lega.
    Non sarà stata una scelta facile, immagino. E capisco le perplessità di alcuni lettori, evidentemente ancora troppo legati alla logica dell'appartenenza.
    D'altra parte non credo Salvini avrebbe fatto questa mossa se non avesse realmente avuto serie intenzioni di andare nella direzione di critica al sistema attuale.
    Chi ogni giorno si stupisce del Berlusconi liberista, si stupirà anche dell'ululato del lupo o del ragliare dell'asino? Quello è, lo sapevamo. Non spetta certo a lui fare il Keynesiano.
    In fase di eventuale trattativa potrebbe anche rivelarsi un punto di forza, come lei giustamente notava in conferenza stampa.

    RispondiElimina
  57. La scelta del Prof. e' razionale in termini distributivi.
    Fare da solo significa agire come un produttore di ghiaccioli che decide di vendere suonando porta a porta, convinto di poter scalfire lo strapotere della grande distribuzione.

    La battaglia culturale del Prof., per proseguire il virtuoso cammino iniziato con il Blog, necessitava di essere proiettata su un piano che le consentisse di avere maggiore visibilta'.
    Ora, oltre ad avere piu' possibilita' di fare presa su ogni singolo cittadino, c'e' l'opportunita' di portare dalla parte della ragione anche le altre forze, alleate e non, presenti in Parlamento.

    RispondiElimina
  58. Lei ha detto piu volte che non ha votato Lega, sono sicuro che pur candidandosi continuera' a non votarla!
    Capisco la sua candidatura, penso che in questo modo riporta la lega sotto una luce No euro. resta il fatto che se la lega ce la facesse ad uscire sara' un'uscita a destra. Sarebbe imbarazzante se l'Europa concedesse lo sfondamento del 3%, e la flat tax portasse capitali esteri in Italia, a quel punto probabilmente l'uscita dall'euro risulterebbe inutile: nel senso che a quel punto l'euro risulterebbe una moneta sottovalutata per l'italia. sara' curioso a quel punto vedere se la lega avra' ancora voglia di uscire dall'euro solo per un fatto ideologico, o si trasformera in un partito di destra neo liberista. Immagino che Lei speri che quelle proposte di flat tax portino allo scontro con l'Europa.

    Cordiali saluti
    Antonio de Gioia

    RispondiElimina
  59. Prof. Bagnai, le critiche derivano dall'inevitabilità delle contraddizioni che un partito porta con sé, date dal semplice fatto che è un'associazione di persone, le quali hanno idee diverse, anche molto.

    Sull'opportunità strategica, si è ormai detto tutto. Vale la metafora del calcio da oratorio "se lasci vuoti gli spazi, ci entrano gli avversari". E qui credo tutti abbiano preferito che lei giocasse sulla fascia sinistra.

    Rimangono appunto queste critiche piccole, in genere mosse da persone piccole, che possono solo fare il bue che dà del cornuto all'asino; la più stupida delle quali è che Lei corre per una poltrona, tra l'altro affatto scontata e sicuramente non agognata dalla posizione più vantaggiosa. Per quello bastava candidarsi col Mo Vi Mento.

    Ma, solo per chiarezza, nella Lega chi occuperà i posti di capolista bloccato? Ci sarà anche Lei?

    Io personalmente approvo la scelta e il suo percorso mentale. E non potrei fare altrimenti, dato che covava da più di un decennio in me e si è sbloccato proprio grazie a Lei.

    Auguri e buona fortuna.

    RispondiElimina
  60. Domanda?

    In caso di vittoria del centrodestra sarebbe il Prof. il candidato come ministro dell'economia?

    O un nome scelto da Forza Italia?

    Fa molta differenza, credo...

    RispondiElimina
  61. Egregio professore, la seguo da anni silente perché non sono un economista, quindi non credo di poter aggiungere nulla a quel che lei scrive. Neppure credo che lei abbia bisogno d'uno sconosciuto in più che le dica quanto è bravo, nè di leggere qualche altra storia di vita ai tempi dell’euro più o meno uguale a tante altre. Cerco di far conoscere quel che lei scrive e dice, dove posso e con chi posso, perché lei ha dato spiegazione razionale a quel sentimento d’inquietudine e di sospetto che ho provato quando ho sentito parlare per la prima volta di moneta unica e che si è rafforzato il giorno che in banca mi hanno dato trionfalmente il kit di monetine con l’uomo vitruviano. Mi faccio vivo ora perché lei si candida e desidero farle sapere che sarò tra i suoi elettori: direttamente se avrò l’improbabile fortuna di trovare il suo nome sulla scheda nel mio collegio; altrimenti indirettamente, dando il mio voto al partito che l’ha scelta per rappresentare una linea di politica economica che condivido. Ai suoi critici oppongo che, come ogni attività umana, anche la politica ha le sue regole e fa quindi fatta con i tempi, gli strumenti e i metodi che le sono propri: quindi senza la pretesa di ottenere tutto subito, mettendosi insieme ad altri che la pensano in maniera simile e, se non basta, alleandosi con quelli che almeno non sono platealmente nemici e coi quali si può trovare almeno qualche convergenza tattica. I massimalisti sono invece destinati a non combinare nulla, anzi a far danni a se medesimi e agli altri: si collocano infatti senza scampo alla sinistra della linea P 0 M del noto grafico di Cipolla. Cordiali saluti. Fabio Fazzo

    RispondiElimina
  62. Vorrei porre una semplice domanda ai critici: una volta che si è deciso di assumersi l'onere di provare ad incidere direttamente sui processi politici democratici, quale sarebbe l'alternativa?

    Non c'è altra formazione politica con buone probabilità di partecipare al prossimo governo che ha mostrato interesse per le analisi e le proposte sviluppate qui, tanto da proporre (se non ho capito male) un incarico di governo in caso di vittoria elettorale.

    Da quella caricatura che rimane della sinistra è arrivato per la maggiorparte solo ostracismo… e non poteva essere altrimenti, lo abbiamo visto: sono complici —chi per ingnoranza, chi per conformismo e chi perché cooptato dalle classi dominanti— di un progetto che nasce infame. Oltre al danno la beffa: cercano di venderci (questi sono il peggio del peggio) la favoletta del processo di integrazione europea nato per fini altissimi e nobilissimi, ma purtroppo corrotto strada facendo da politici incapaci o cattivoni.

    Il programma del centrodestra è esente da critiche, anche importanti? Certamente no. Questa discesa in campo è una missione impossibile, irta di ostacoli e pericolose insidie? Certamente sì. Potrebbe trasformarsi in un pumenrang? Anche questo è possibile.

    Ma, ripeto la domanda: l'alternativa quale sarebbe?

    RispondiElimina
  63. Qualcuno, quando il professore sproloquiava sugli ortotteri, così, tanto per dire qualcosa, mica perché avesse argomenti, lo aveva ampiamente previsto. Quindi non è sorpreso.
    "All'italiano non costa nulla tradire i propri ideali, perché è il primo a non crederci" (Roberto Gervaso).

    RispondiElimina
  64. Non trovo il mio, ma credo di aver fatto confusione perché non ero loggato, e perché facevo eslusivamente gli auguri, che quindi qui ripropongo al prof, a noi, a me. E ragionavo sul fatto che il momento è adesso, citando Primo Levi 'se non ora quando?'.
    Ritengo che ovviamente si possono avere tutti i dubbi del mondo, sulla Lega come su altri partiti, la comunicazione in politica avanza per percorsi analoghi alle fidanzate degli amici di caputiana (nel senso di Caputo, Sergio, cantante e compositore) memoria, imperscrutabili (Sabato italiano, credo 1983). Quindi di chi ha detto cosa mi disinteresso. Registro che uno dei migliori filmati su Youtube che ho visto è una audizione al parlamento europeo con Bagnai Borghi e Salvini, e anche la conferenza di presentazione è stata estremamente convincente.
    Non avrei scommesso sul fatto che il prof. si convincesse a scendere in politica, ma non è la prima né l'ultima volta che mi sbaglio. Anzi verificare il mio errore di valutazione mi mette particolarmente di buon umore. Cioè a dire che se si è convinto avrà i suoi buoni motivi. E allora l'augurio è che la coalizione vinca, che Bagnai prenda una caterva di preferenza, che Berlusconi o Salvini vengano incaricati di fare un governo, e che al prof diano il ministero che più ci interessa. Sono altresì convinto che possa e possano fare non buone ma ottime cose. E allora di tutto il resto me ne frego beatamente.
    Tutti i discorsi che sono stati fatti e vengono fatti qui, sul pedante, e su orizzonte48, sono molto interessanti. Ma il problema è uno e uno solo. Si deve dare lavoro al popolo, si devono creare condizioni di sviluppo, si deve puntare alla piena occupazione. E se non Bagnai e Borghi, chi altri?

    RispondiElimina
  65. Per chi l'ha seguita fin qui, Professore, e ha visto e capito le sofferenze che ha patito e i rischi che ha corso per non adeguarsi al mainstream, l'accusa di inseguire una poltrona appare profondamente ridicola. Piuttosto mi è sembrato di intuire che, a tutti i validi motivi che giustificano il suo salto quantico, si debba aggiungere la necessità di preservare la sua libertà di parola nel prossimo futuro.
    Non posso che essere al suo fianco e ringraziarla per tutto quello che ha fatto e che farà.

    RispondiElimina
  66. Se devo evadere dalla galera (in questo caso la UE attuale), non chiedo il pedigree ai miei compagni di fuga: chiedo solo che siano determinati quanto me ad andare fino in fondo. E poi, la Lega è una costola della Sinistra, come disse D'Alema in un involontario momento di sincerità.

    RispondiElimina
  67. Talvolta stento a capire, professore, ma lei mi ha insegnato a fidarmi delle sue parole con il continuo lavoro di divulgazione che è un favore immenso a questa società. Avrei votato Borghi anche senza la sua presenza, non c'era altro da fare. Il suo Rubicone può voler dire due cose: o è l'ultima chance prima che davvero tutto si risolva a schioppettate un'altra volta, o (e mi piace pensarlo) si ha ragione di credere che saremo legione. In ogni caso innanzitutto grazie. Poi, vedrà: saremo legione. Con affetto, Francesco "Kozz" Alonero

    RispondiElimina
  68. Professore riscrivo qui. Grazie per il coraggio, non so da dove prenda tutta questa forza, voglio pensare che le venga anche un po' dalla nostra gratitudine. Condivido quanto scritto oggi da Lameduck, senza di Lei io non avrei capito nulla,questo cercavo di ripetermelo sempre nella confusione che mi coglieva i giorni scorsi leggendo Twitter e pensando al voto. Sono sempre stata di sinistra ma non ho avuto paura di votare Lega e non l'avró nemmeno questa volta. Io so che chi sta nelle fasce più basse e più deboli della società non si fa di queste "menate" ma non ha strumenti per capire, la classe media quella sì ha grosse responsabilità, troppa fatica provare a leggere, provare a capire,più facile seguire 5stelle,ti risolvono la rabbia.
    Non mi interessa nemmeno come andrà a finire anche se so che Lei vuole vincere,e noi la sosterremo,perché questa esperienza ha un significato profondo in sé. Grazie

    RispondiElimina
  69. Ho due brevi considerazioni da fare:
    - la prima è che tutti nella vita siamo schiacciati tra compromessi e compromissioni. Perché lasciarsi andare subito al linciaggio, facendosi fregare dalle etichette? Se la scelta è questa, sarà stata ponderata, ci si può giurare. E prima di esprimere giudizi ex ante su qualcuno che fino a ieri si stimava - solo perché ha aderito a un gruppo in cui non si crede - sarebbe preferibile rinviare i giudizi ex-post;
    - la seconda considerazione, a corollario della prima, è che da non poco tempo le ideologie pure e crude sono morte e quel che conta, soprattutto con riferimento ai partiti, più che le idee, è la condivisione trasversale di valori, per cui tutt'al più le persone si possono dividere in soggetti seri e onesti (almeno fino a prova contraria) e farabutti. Il successo con cui è il M5S è nato dal nulla è una conseguenza di questa "trasversalità". E il M5S è di destra o di sinistra? E la Lega di oggi è la Lega Nord di ieri? Ci sono sempre il Trota e suo padre dentro?
    Prima di accusare qualcuno di accaparramento di poltrona, quindi, fermiamoci un attimo a pensare e vediamo. La trasversalità che sta facendo scempio delle etichette è qualcosa a cui bisognerà adeguarsi. Così come da essa è scaturito il M5S, parimenti da alcuni anni, dapprima sottotono, e poi sempre di più, sta alimentando un revisionismo che non può che fare bene in una società così complessa come quella occidentale. E se il "revisionismo della trasversalità" si incentra su Craxi, su Andreatta, su M.L.King, etc. (tirando tre nomi a caso) mettendone meglio in luce pro e contro, esso consente anche di fare chiarezza nelle teste (ha fatto solamente del male Craxi? e quel sant'uomo di Andreatta e il suo "Divorzio": chi ne percepì le conseguenze allora? E M.L.King era proprio uno stinco di santo?). Perdonate la scelta di questie esempi, ma tempo e spazio mi impediscono di esprimermi a dovere. Quel che voglio dire è che dobbiamo far fare "ginnastica" al cervello, addestrarlo a un pressante "revisionismo della trasversalità". Funziona! Ha fatto sì che, con Berlusconi, gli italiani abbiano impiegato quasi 20 anni per capire come venivano menati per il naso; con Renzi c'è voluto molto meno. Lo stesso sta accadendo in merito alle considerazioni sull'euro e i suoi sempre millantati e mai dimostrati benefici. Quindi sospendiamo i giudizi. Mi rifiuto di credere che il nostro ospite non abbia soppesato aspetti e conseguenze della sua scelta, prima di compiere il passo. Dal mio punto di vista sono contento, non tanto della scelta, ma del fatto che (mi si perdoni la ormai nota frase) sia comunque sceso in campo. Con l'auspicio di vederlo Ministro, cordialmente colgo l'occasione per salutarlo e per un "in bocca al lupo!"

    RispondiElimina
  70. Il commento era il mio, solo che non è comparso il nome
    e quindi lo cancellato.
    Però lo ripropongo.
    La lega, Berlusconi, la destra ... non hanno mai
    combinato nulla di buono, perché quindi proprio con loro?
    Lei ha speranze che questa volta cambino rotta e
    lascino perdere diamanti e dentiere?
    A parte che Berlusconi è riccatabile, come hanno fatto
    l'altra volta, colpendolo finanziariamente.
    Comunque in ogni caso le auguro il meglio;
    la considero una persona in gamba e onesta.

    RispondiElimina
  71. Non posso certo dire se sarà meglio quando sarà diverso; ma posso sicuramente dire: è necessario che cambi se deve migliorare.
    (G.C. Lichtenberg, Libretto di consolazione)

    RispondiElimina
  72. Grazie professore.Ieri è stata una giornata che racconterò ai miei nipoti, quando ne avrò. Dopo anni di sofferenza la prima vera, autentica giornata di gioia.

    RispondiElimina
  73. Grazie Prof. Bagnai per il generoso impegno di volersi candidare a rappresentare anche me. Ho rinnovato oggi il mio contributo annuale ad Asimmetrie. Dato che intendo votarLa, vorrei dare anche un contributo per le spese della campagna elettorale, ma non sò dove inviarlo.

    RispondiElimina
  74. Forse sarebbe ora di cambiare piattaforma allora. Servirebbe un blog più "accogliente" in vista dei grandi numeri che certamente arriveranno :)

    RispondiElimina
  75. Sono tra gli entusiasti. Secondo me la candidatura avrà un valore educativo anche e soprattutto su "quelli", cioè sui leghisti, che in pochi anni sono passati da Bossi a Salvini, che già è un gran salto e, poi, a Borghi e Bagnai. A volte mancano le parole giuste, i pensieri giusti e pochi sono i pazzi razzisti nasciuti e pasciuti. Chiaro che Bossi o Borghezio esaltano le scelte e le convizioni "di pancia" (come si dice), Bagnai no. Bagnai educa i leghisti ed il paese. Ci vorrà qualche anno. Tanta pazienza e anche fortuna. Un grandissimo in bocca al lupo.

    RispondiElimina
  76. Penso che solo la famiglia non vada toccata, quando poi si diventa personaggi pubblici e sperando rilevanti (deputati, senatori, ministri etc etc), allora bisogna avere in mente la cosa.
    Questo in teoria (in pratica amareggia).

    Detto questo, più che parole di conforto ci aspettano anni, ulteriori, di sofferenza.
    Per lo meno avremo dei resoconti dal "vivo"

    RispondiElimina
  77. Prof, Lei si è guadagnato la nostra fiducia.
    Adesso noi dobbiamo guadagnarci la sua.

    RispondiElimina
  78. Caro Bagnai, trovo positiva la sua decisione di mettersi in gioco nell'unico partito italiano che, sia pure frammezzo a tante contraddizioni, apre spazi di critica contro l'eurodittatura. Tutto sta a trovare il modo di ampliare quegli spazi anziché essere fagocitato dalle contraddizioni, un compito non facile.

    La domanda che mi sembra obgbligata è: come pensa da postkeynesiano di interagire col neoliberismo della Lega e colla sua famigerata proposta di istituire una c.d. flat tax?

    RispondiElimina
  79. 1. ma il seggio è sicuro? Non mi pare che la lega abbia preso in passato tutti questi voti in Abruzzo e Lazio
    2. ufficialmente dovrebbe valere il programma condiviso tra lega fi e fdi: si parla di rivedere le regole europee e di porre fine all'austerità, il che significa che il fiscal compact non verrà applicato. Se è vero che la flat tax ridurrà gli introiti fiscali allora vuol dire che si dovrà sforare il 3% del deficit dato che nel programma non si parla di privatizzazioni. Che poi questo programma di governo firmato da Salvini e Berlusconi venga applicato o meno chi può dirlo, però ufficialmente è questo e su queste proposte si deve discutere.
    3. Gianni Melilla, parlamentare di Liberi e Uguali, che aveva preso posizioni critiche dell'euro, è appena stato tagliato dalle liste elettorali per l'Abruzzo. Cosa diceva "Unknown"? "Ma perché con quella gente (ovvero i leghisti)?"...

    RispondiElimina
  80. Grazie al Professore mi pare di avere capito qualcosa di quel che succede e del perchè succede, in modo divertente sapido e irriverente , beh se si presentasse in liguria lo voterei senz'altro pur non avendo mai votato per la Lega nè immaginando di poterla un giorno votare.Ho sempre pensato che le idee non camminino da sole , si c'è il web ma hanno comunque bisogno di facce gambe e braccia , mettere in moto le proprie mi pare già in sè meritorio

    RispondiElimina
  81. Grazie alla maggiore esposizione politica e mediatica riuscirà il nostro eroe a convertire frotte di piddini al fuori dall'euro e frotte di leghini alla progressività dell'imposta sui redditi? Non é escluso, ha già realizzato grandi imprese.

    RispondiElimina
  82. Che poi mi ricordo all'esordio dei 5 stelle, la storia di entrare in parlamento con le webcam...bla, bla, bla.

    Bhe almeno facciamo entrare nel giro della politica un uomo che sa il fatto suo...e non il solito ignorante assoggettato a qualunque cazzata gli dicono di fare...

    Credo che Bagnai sia davvero tosto...per il culo non si fa prendere di certo...

    RispondiElimina
  83. Su una pagina fb di Sinistra (minoritaria perchè veramente di Sinistra) che frequento mi è stata posta da una persona che stimo questa domanda, a seguito di un mio post a favore della scelta del Professore: "Premesso che la Lega abbina a un generico anti euro flat tax, privatizzazioni etc( il che mi porta a domandare dove stia il vantaggio da sinistra o dal lato dei lavoratori di questa impostazione anti euro) vorrei sapere da Armando Mattioli se pensa davvero che in questo caos di campagna elettorale si sentirà specificamente la voce di Bagnai. Solo Bagnai ci può credere!"
    Questa la mia risposta:" Conoscendo l'uomo (ben sapendo che: "pi canusci bònu a unu ti ccià mangià assèmi na ruva i sali " ossia "per conoscere bene uno, bisogna consumarci insieme ca.75 kg di sale" ed io ce ne avrò mangiato sui 10-20 grammi, avendo partecipato a 3 pranzi e 3 cene degli ultimi tre convegni da lui organizzati a Pescara e lui era presente in sala...), se ha fatto questa scelta pensa che non farà il soprammobile. Di certo, se lo avete visto confrontarsi in pubblico sia con Amato che con Monti, l'uomo sa molto bene come comportarsi in un confronto serio, senza farsi trascinare in risse verbali, mantenendo autorevolezza e, alla fine, dare la stoccata definitiva. E Salvini, se lo ha scelto, avendo giocato apertamente e chiaramente la carta della difesa della Costituzione contro i Trattati UE (lo avesse fatto qualcuno a sinistra...!), lo farà scendere in campo. Il professore non ama giocare partite vinte, ma partite che devono essere giocate; la prima l'ha giocata avendo, per quanto ci riguarda, la sinistra contro, ed ha perduto. Questa vedremo. Di certo, le contraddizioni interne al centro destra fra Salvini e Berlusconi sono destinate ad aumentare: e vedremo come il professore, keynesiano convinto che da sempre ci dice che il problema macroeconomico dell'Italia non si risolve favorendo l'offerta ma la domanda aggregata, si destreggerà fra le sue posizioni arcinote e quelle berluscon-salviniane della flat tax. Di certo non ci annoieremo e il dibattito salirà di livello: e Salvini ha chiaramente detto che giocherà d'attacco candidando Borghi contro Padoan. Questo il mio umile parere di "bricoleur" dell'economia, come sono stato simpaticamente definito da uno "de sinistra" accreditato nella mia piccola regione perchè ponevo i temi macroeconomici su euro ed UE. Uno di quelli che frequenta Manifesto e sbilanciamoci, lo "zuccaio delle capocce vuote". come lo ha definito Cesaratto."

    RispondiElimina
  84. @ Unknown
    "Ma perché con quella gente?"

    Domanda spocchiosa fondata sul pregiudizio.
    "Quella gente" si è dimostrata (quandanche fosse in media meno istruita e raffinata) più intelligente: non ha negato i problemi, non si è passivamente adeguata all'errato leitmotiv mainstream, ha individuato e ascoltato chi propone una lettura delle cause corretta e l'ha candidato.
    Salvini ha dovuto cercare Bagnai; la sinistra, a cui lui si è rivolto, gli ha sbattuto la porta in faccia decine di volte.

    Salvini ha ammesso che la Lega ha sbagliato in passato, sebbene abbia infinitamente meno colpe di un Prodi; viceversa la sinistra si è arroccata su posizioni sbagliate, insensate e indifendibili che causano tanto danno e sofferenza agli elettori che dovrebbero rappresentare. Lo ha fatto con assoluta mancanza di empatia e con la stessa spocchia contenuta nella domanda di Unknown: insensibile, distante e incurante della sofferenza di "quella gente".

    La sinistra ha aggredito e denigrato chi proponeva una lettura corretta delle cause e adeguate soluzioni. Alcuni lo hanno fatto con consapevolezza, la maggior parte solo per opportunismo, appartenenza o stupidità.
    Penso che Salvini sia meglio di come appare (per non perdere la vecchia fascia di elettori).
    Al contrario, a sinistra, si preoccupano solo dell'apparenza e della reputazione per cui ha scelto "di fallire in modo convenzionale, anziché riuscire in modo anticonvenzionale".

    Non so se Salvini sia solo più scaltro o anche più interessato alle sorti dei sui elettori e del Paese, ma prendere Bagnai in squadra è impegnativo, è più impegnativo rispetto al numero di voti che porta. Se non avesse avuto un minimo di buone intenzioni, non credo lo avrebbe candidato.

    Vogliamo incominciare a giudicare le persone e i partiti per le idee, per quel che fanno e per come votano in parlamento?

    RispondiElimina
  85. Se votassi in Abruzzo o Lazio non avrei alcun problema a votare per Lei e per la lega, ma dovendo votare nella circoscrizione estero (America Meridionale), non essendo possibile il voto disgiunto, potrei avere problemi di stomaco nel caso il candidato uninominale fosse qualche losco figuro forzista. C'è poi la tentazione del PC di Marco Rizzo che in un recente articolo su Affari Italiani era accreditato addirittura di un 2 o 3%. Deciderò a breve, comunque nella convinzione che da un treno in corsa verso il baratro sul tipo "Cassandra Crossing" (che nel film, fra l'altro era destinato a finire in un vecchio campo di concentramento nazista!) è stupidamente inutile stare a discutere se uscire dal lato destro o sinistro. Usciamo pure da destra, avremo in ogni caso più probabilità di salvarci (anche perché le porte a sinistra sembrano sigillate in questo momento), il destino peggiore sarebbe di continuare a discutere rimanendo in vettura fino alla fine.

    RispondiElimina
  86. Io credo che questa "mossa" sia foriera di cambiamenti epocali.
    Spero non sia solo un presentimento.
    Tutta la mia stima e il mio supporto.

    RispondiElimina
  87. Che sorpresa! La immaginavo come prof disposizione di un futuro governo intelligente. Invece no, direttamente in campo come un cavaliere. Innanzitutto in queste settimane si diverta come nell'indimenticabile scontro con Francesco Boccia del 2012.
    Ad maiora
    Gian Piero

    RispondiElimina
  88. Questi vivono ancora dentro schemi Destra/Sinistra come esattamente vuole la nomenclatura europea.
    Qui si è pro o contro euro. Unico partito che chiaramente si esprime contro è la lega...cazzo anni a leggere il blog e ora che abbiamo il candidato stiamo a contestare. Non capisco.

    P.s. io con Borghi mi sentivo già rappresentato abbastanza. Ora zitti e tutti a remare

    RispondiElimina
  89. Auguri Prof. Bagnai, è un bene per questo paese avere intellettuali della sua caratura disposti a impegnarsi nell’arena politica. Spero troverà ancora il tempo di scriverei i suoi preziosi post. Grazie.

    RispondiElimina
  90. Dopo tanti anni di percorso assieme non possiamo che essere felici per questa sua nuova avventura, che sentiamo anche un po' nostra! Ma Rockapasso che dice?;)

    RispondiElimina
  91. Buona sera professore. Le faccio i miei migliori auguri!
    I motivi per cui voterò la Lega alle prossime elezioni sono:
    1) Non si può appoggiare una sinistra così perché non se lo merita(su quello che si merita, perché, e come eventualmente farla rinascere basta leggere Michea come lei ha suggerito)
    2)Penso di votare l'unico partito che sappia in primis qual'è il problema(l'Unione Europea e l'Euro) e che abbia un minimo di interesse nazionale.
    3) Anche se sono meridionale e posso non aver dimenticato alcune sparate di quel partito, in questo momento vale il principio "il nemico del mio nemico è un mio amico". E questo insieme al punto 2 non mi fa vergognare di essere uno di sinistra che deve votare a destra per vedersi tutelare i suoi interessi.

    Penso che i motivi per cui bisognerebbe votare la Lega siano proprio questi e mi pare di capire che forse siano gli stessi per cui lei si è candidato. Gli scemotti che l'hanno criticata non hanno capito la seconda ragione ovviamente. Poco male dai!!... Ma non sarebbe ancor più grave non aver capito la prima?

    Ps: Se non pubblica questo commento importa poco. La ringrazio per tutto il materiale che ha pubblicato in questi anni.
    Buon Lavoro,
    Fabio Neri

    RispondiElimina
  92. Caro Prof. Bagnai,
    dato che sono uno degli sfortunati "over 200" del post precedente a non aver visto il proprio commento pubblicato, approfitto di questo nuovo post per ripetermi: grazie, mille volte grazie dell'onestà intellettuale, la competenza e la cultura apportate al dibattito politico per il tramite della sua candidatura. Curiosamente, ma forse non troppo, il mio percorso è simile al suo: da sempre orientato a sinistra, mai avrei pensato di poter rivolgere il mio interesse verso una formazione politica quale la Lega. Ma sono giunto inevitabilmente alle sue stesse conclusioni: l'unica flebile speranza, oggi, passa esclusivamente di lì. Un caloroso augurio di buon lavoro a lei ed alla sua squadra.

    RispondiElimina
  93. A me della Lega non piace la precedente gestione (si erano venduti e avevano le mani lunghe) e non piace l'idea delle case chiuse (è un fenomeno complesso che non si può gestire di pancia, nascondendolo sotto un candido tappeto).

    Poi non ho simpatia per la propaganda del modello USA di autodifesa casalinga. Che ci siano storture è evidente, ma inseguire gli USA...

    Ad esempio...

    C'è un aumento di frequentatori di poligoni e di attivisti di giochi di guerra simulata. Da cosa deriva?

    È plausibile che sia nientemeno che l'ennesimo indice della ormai completa soggezione del nostro modello culturale al modello USA.

    Megastore aperti 7 giorni su sette, catene di ogni tipo che dilagano, ristoranti fotocopia dove si mangia carne alla brace cucinata alla cowboy, onnipresenti fast food nelle nostre città, iper ferramente, iper negozi sportivi, iper negozi di elettronica, programmi trash in TV, slinta verso la società multietnica con il conflitto etnico che sostituisce e annulla il conflitto di classe, sindacati addomesticati, diritto di sciopero compresso nei fatti, povertà diffusa e file alla Caritas, la Lorenzin che dice che bisogna importare il modello sanitario USA, i ministri del MIUR che fanno riforme ispirate al modello USA (scuola primaria e non più elementari, certificazione delle competenze, attenzione al cliente con le scuole in concorrenza tra loro, sempre più finanziamenti alle scuole private, scuole in cui vengono sequestrate armi, scuola superiore di quattro anni, test standardizzati alla fine di ogni ciclo, ecc.), la maggiore libertà di licenziare (job Act docet), l'aumento della precarietà, la difesa dell'immigrazione "perché altrimenti chi raccoglie i pomodori", aumento continuo dell'astensione nelle votazioni, ecc.

    Sono tutti tasselli dello stesso progetto di imbarbarimento. Chi difende uno di questi tasselli difende il progetto complessivo.

    Buona fortuna.

    RispondiElimina
  94. Un amico su Twitter ha postato e Io riporto : "Se Salvini dicesse di respirare , la Sinistra italiana si estinguerebbe "
    Ecco a me sembra una genialata.
    Questi poveretti sicuramente ci credono , antropologi e filosofi catalogherebbero questo come un episodio di Fede , di irrazionale schierarsi per un fantasma , un vessillo , dimentichi della evidenza empirica : miseria e crescente sudditanza per Stati e Poteri apparentemente amici ed alleati .
    Che poi sia stato un signore che abita nel capoluogo della mia regione a due passi da San Domenico la chiesa che ospita i capolavori di Nicola Pisano e Michelangelo , Cimabue e potrei comtinuare , a traghettarci in questo inferno chiamato Euro mi rende ancora piu' orgoglioso di sostenerla .

    RispondiElimina
  95. Buonasera professore, la seguo dal 2011,ho imparato tanto da lei, non solo a livello economico. La cosa più bella è stata quella di farmi riapprezzare questo nostro bellissimo paese. Ora abbiamo la possibilità di difenderlo e di farlo rispettare come merita per le tante cose che ha regalato all umanità intera, a tutti i livelli, da quello culturale, a quello scientifico, a quello dei diritti, per non parlare dell arte. Condivido la sua scelta, perché penso che ormai , vista la situazione non si possa più tergiversare, i tempi stringono. Ero indeciso tra il voto a Rizzo e quello alla lega, prima della sua decisione. Ora sarà un piacere votare lega, dopo tanti anni abbiamo la possibilità di incedere politicamente, ha fatto bene a coglierla al volo. Le faccio tanti auguri e la ringrazio per il coraggio, perché non sarà una passeggiata. Grazie.

    RispondiElimina
  96. Egregio prof io devo scriverle qualcosa, devo perché per me lei è una figura importante. Sono nato e cresciuto a in puglia lavoro e vivo al nord. Sono uno de sinistra che alla fine era passato con gli ortotteri ma non ero felice sentivo che c'era qualcosa che non andava. Anni fa ho scoperto il suo blog, ho letto i suoi due libri più famosi, non capisco tutto quello che scrive ma la logica mi dice che tutto ha un senso e se unisco i punti viene fuori una immagine chiara e inequivocabile. Io mi fido di lei, ci ho messo tanto tempo ma adesso mi fido e io uno operaio terrone quest'anno votera'lega nord. No non voterò lega nord voterò Alberto Bagnai e come me migliaia di altre persone. Lei deve essere consapevole di questo,del peso di questa esponsabilita'che porta dopo averci aperto gli occhi. Non ci abbandoni prof, adesso i nostri occhi sono e vogliono vedere un lieto fine

    RispondiElimina
  97. Un giorno ho sentito il prof Rinaldi dire più o meno che, quando la casa va a fuoco, non ci si può lagnare di chi ci stia porgendo un secchio d'acqua. Dunque prof. I miei complimenti. Tanti sinceri auguri. Ha tutto il mio appoggio. Vinca. Vinca, perché il suo successo sarebbe davvero importante per tutti noi.

    RispondiElimina
  98. Ai malpancisti, ai tuttonientisti, ai salvinirazzististi vorrei ricordare una vecchia massima, sempre valida in politica.
    "Non importa che sia un gatto bianco o un gatto nero, finché cattura topi è un buon gatto" (Deng Xiaoping).
    Daje Arbè!

    RispondiElimina
  99. Io più che sorprendermi o indagare sui retroscena e sulle motivazioni di questa candidatura, sono curioso di vedere come essa sarà declinata concretamente sia per quanto riguarda gli equilibri interni alla coalizione sia per quanto riguarda il tritacarne mediatico che sarà messo in pista al primo sussulto dello spread (vedrete che tornerà subito di moda) o al primo richiamo dell'euroburocrate di turno.

    RispondiElimina
  100. Non sono depresso bensì deluso ed amareggiato dalla sua scelta. E lo sono anche per il tenore dei commenti degli “entusiasti”. Spero che, come per le elezioni, il partito degli “astenuti da commenti” sia la maggioranza ed abbia posizioni diverse dai “votanti”.
    Non sarei qui se non concordassi con le sue tesi. Ma un solo punto del programma (importantissimo, fondamentale) non cambia la natura del programma della Lega e dell’alleanza di cui fa parte. Poi i programmi si attuano per fasi… Sa, la politica dei due tempi…
    In economia mi fido delle sue previsioni ma sull’esito della sua scelta ne voglio fare una io: se la coalizione dovesse vincere e se andrete al governo, con queste persone lei resisterà qualche mese. Pizza pagata se non fosse così. Auguri.

    RispondiElimina
  101. Professore, io voto lega. Grazie per la sua candidatura.
    la prego di considerare bene il passaggio dalla sua funzione accademico divulgativa a quella politica. Non si sfiati in spiegazioni coi giornalistucoli scemi che per 100 euro devono farle l'inteviu e cercano lo scup. E nemmeno con i giornalisti grossi. Si sforzi di diventare un un pò dislessico come la maggioranza degli elettori che massimo conoscono 3-400 vocaboli di cui 250 derivati dal calcio. Conservi il testosterone per l'unico momento in cui servirà.

    RispondiElimina
  102. Non mi dilungo coi preliminari e mi accodo all'in bocca al lupo generale (meritato).
    Una cosa mi lascia perplesso, ogni scelta può essere giudicata in base al punto di vista, come insegna Lei con l'esempio di Pippo, ma del patto che ha fatto con i suoi studenti che si fa? Non penso che riuscirà a conciliare le due vite (parlamento/università) e la scelta cadrà sul primo caso per ovvie ragioni.
    Le sembra corretto abbandonare l'impegno che si era preso con queste persone? A parti invertite come giudicherebbe Lei la cosa.
    Una critica di incoerenza che poi si riserva anche a Salvini di essersi fatto eleggere parlamentre europeo e fare invece tutt'altro o per par condicio il voler abolire il senato e poi candidarsi a esso.
    Mi perdoni ma non vedo la differenza ...

    Saluto Paolo BUDO

    RispondiElimina
  103. Prof. è stato uno spreco di "risorse culturali" come direbbe il Presidente Barra Caracciolo:sinistra e M5s per pavidità e ignavia non HANNO VOLUTO CAPIRE PROPRIO PERCHE' AVEVANO CAPITO ,come le spiegò Giacchè quando le suggerì di mettere nel TRamonto dell' Euro la dichiarazione di voto del gruppo parlamentare Pci alla Camera sullo Sme pronunciata da napolitano,e hanno fatto la scelta che sembrava più "comoda"(la fine del mio conterraneo Enrico Mattei colpì uno e ne educò 1000).Si sono persi ,colpevolmente, tanti anni e le perplessità per il futuro di Cesare Pozzi sia sulla residua capacità industriale del Paese e sull' entità d' una svalutazione sono fondate anche perchè,come Lei ha detto ,comunque avverrà la rottura dell' unione monetaria prescindendo dalla nostra volntà di evitarla o attuarla.Ma ormai siamo in ballo quindi dobbiamo provarci ,sarebbe stato più bello se ci fossero state le condizioni per un "Partito della Costituzione"(anche se mi sembra irreale che il rispetto della fonte suprema del diritto possa diventare il programma d' un partito ,visto che dovrebbe essere un dato acquisito la conformità dell' azione di parlamento e governo alla Carta ) ma con i se e i forse si va solo in malora e il perchè non sia possibile fare ,ora,"el partito"ce lo ha spiegato uno che ha un curriculum lunghissimo(alludo a Dany Rodrik) quindi tocca passare per questo sentiero stretto senza farci prendere dalle vertigini.

    RispondiElimina
  104. Buonasera professore, non le scrivo per chiederle perché o per come ha deciso di candidarsi, sono affari suoi e ognuno di noi può darsi la spiegazione che preferisce, le scrivo per dirle che se la prima reazione è stata di euforia, la seconda è stata di angoscia, perché nonostante io non sappia cosa la ha spinta a questo sforzo, intuisco che pokeristicamente parlando il suo è un all in, che credo si faccia (non gioco a poker) o quando si è convinti di poter sbancare o quando si ritiene che se non si fa in quel preciso momento la partita è persa.
    E parlo della partita che giochiamo tutti.
    Le auguro e ci auguro che sbanchi, grazie di tutto.

    RispondiElimina
  105. Felice della tua scelta, prof. .Nei tuoi panni, avrei fatto lo stesso, per chi mi ama e per chi conta su di me.
    In bocca al lupo a te e a tutti noi

    RispondiElimina
  106. Buonasera Professore. Grazie innanzitutto e in bocca al lupo! E ce ne sarà bisogno; la lotta è davvero impari. La sua candidatura mi ha spinto ad accendere la televisione e mi bastata mezz'ora, su tre diversi talk-show, per cadere in depressione. A questo proposito, ha chiarito la sua preferenza per il Viminale? Scherzi a parte, l'esistenza ci ricorda "qu'il faut avoir les mains sales".

    RispondiElimina
  107. Caro prof. Bagnai Grazie per questo post, soprattutto tenendo conto del tempo che le sottrae agli impegni della politica ,dove ci insegna la calma e la razionalità nelle risposte ai vari signor "Livore che sono in circolazione . Vecchio problema , i farisei non si sono mai estinti. Ma la decisione giusta è stata presa ed è vitale per l'Italia ora che il cappio economico si fa sempre più stretto con il cambio euro/dollaro che segue le dinamiche da Lei previste avere le persone giuste al posto giusto che sappiano guidarne le dinamiche verso esiti non disastrosi e dare calma e fiducia agli Italiani . Le auguro buon lavoro .
    AD MAIORA .

    RispondiElimina
  108. Caro Professore, mi dispiace. Non posso. E non per ideologia o disaffezione nei suoi confronti. Vivo in un luogo in cui l'esperimento Salvini è già stato consumato. La liguria di toti ed in particolare la savona di.... un sindaco totalmente inetto, schiavo (inconsapevole?) di massoneria; di ex comunisti e socialiti dipersi in varie costellazioni di potere e cialtroni appartenenti a poche famiglie bene. Siamo l'esperimento nazionale, come già ai tempi della spartizione burlando scaiola. E la vittoria della destra non porterà Lei ad amministrare la cosa pubblica, ma permetterà ai soliti delinquenti di darLe la colpa per qualche disastro sociale o peggio. Quindi non avrà il mio voto. Per i giorni delle elezioni ho già organizzato una vacanza fra i monti cari a me quanto a Gustav Mahler. E magari ne ascolterò la sesta sinfonia proprio la sera delle elezioni. A suggellare la fine di un'epoca che ha visto tante speranze svanire come i miei anni più felici. Con immutata stima ed affetto.

    RispondiElimina
  109. Egr. Professore,
    prima della sua candidatura pensavo che l’attività che lei portava avanti, con il blog, i libri, i convegni ecc., fosse esattamente ciò di cui c’era bisogno, non ero intatti tra quelli che speravano, ad esempio, nella fondazione di un nuovo partito. Vista la quantità e la qualità (eccelsa) del lavoro che sinora lei ha svolto è difficile dire, dal mio punto di vista, se questa sia la scelta più giusta, se ciò che andrà a fare porterà migliori risultati. Penso però che quando una persona della sua intelligenza e razionalità compie una scelta come questa, molto scomoda e insidiosa, per ragioni dettate sicuramente anche dal cuore, sia necessario apprezzare lo spirito di sacrificio e contribuire, per quanto è possibile, al raggiungimento dell’obiettivo comune.
    Le auguro ogni bene.
    In bocca al lupo.
    Emanuele

    RispondiElimina
  110. Bangnai-sensei, come cittadino italiano sono felice che una persona del Suo calibro intellettuale e del Suo "spessore" scientifico si candidi a rappresentare i cittadini. Usando una metafora di Platone, vedremo (finalmente) un cavallo correre con degli asini.

    Ma la Sua scelta di candidarsi è comunque un scelta personale e come tale non la posso né criticare, men che meno giudicare. Tutte le critiche ed i giudizi ad personam sono, a mio avviso e davanti ad una scelta come questa, assolutamente fuori luogo.
    Così come trovo fuori luogo le critiche sulla flat-tax, quelle sulla Lega o contro la Lega, quelle sulle varie alleanze (si a Berlusconi oppure no a Berlusconi) o quelle su una presunta appartenenza alla "sinistra" (che ci fa un marxista nella Lega?).

    Le mie considerazioni le vorrei rivolgere non al Prof. Alberto Bagnai di Pescara ma al Sensei, cioé colui che ci ha insegnato a leggere la realtà con strumenti diversi da quelli che avevamo a disposizione. E quindi, se mi permette, non vorrei rivolgermi direttamente a Lei ma ai suoi lettori e che Lei, come ha giustamente sottolineato più volte, sono parte integrante di questo blog ed in certo senso sono addirittura parte della sua vita "reale" dato che molti li ha conosciuti di persona.
    Quando il Sensei parte per un viaggio, gli allievi parlano del Suo insegnamento.
    E' proprio a loro che vorrei rivolgermi, usando come base per alcune considerazioni non la mia visione del mondo ma quello che Lei ci ha insegnato in questi anni.
    Cercando, se ci riesco, a volare un po' più in alto degli stereotipi e questo perché, che Le piaccia o meno, è stato Lei ad insegnarcelo: guardare tutta la foresta, non i pochi alberi che ci circondano.

    Prima considrazione: il metodo
    Io seguo questo blog dal primo post del lontano 2011 e come tutti voi, rimasi colpito dal metodo utilizzato. Facciamo oouting: chi di noi avrebbe mai pensato che fosse possibile trattare temi di Economia e Società attraverso l'uso di grafici, formule, leggi e come se non bastasse, utilizzando Proust ed un clavicembalo? Nessuno. Eppure ci è riuscito. Quanti di voi hanno visto "le lezioni" del Prof. e ne hanno viste ben più di una? Parecchi, incluso di scrive. E qualcuno ha anche preso appunti mentre parlava, vero?
    Qui, a mio modesto parere, abbiamo fatto un errore: abbiamo pensato che "questa" è l'Italia. E lo pensiamo tutt'ora perché so molto bene che oltre a leggere i post del Prof. voi fate come me: leggete anche tutti i commenti. Mi sbaglio? Non credo; li leggete e se c'è una cosa che apprezzate di questo blog è anche il fatto di poter leggere commenti di altre persone dotate di una certa "cultura" ed un certo livello di "educazione". Un lettore, qualche tempo fa, ha definito questo blog "un'oasi del pensiero".
    Espressione che trovo adorabile, che sicuramente condividete ma che ha un "problema": le "oasi" sono in mezzo al deserto e il deserto non è un gran bel posto da viverci.
    Siamo sicuri che i risultati ottenuti nell'oasi potranno essere replicati adesso che ha scelto di andare nel deserto? Io ho dei serissimi dubbi. Ed i miei dubbi nascono dalla seconda considerazione: il contesto.

    Se c'è una cosa che abbiamo imparato attraverso i nuovi mezzi che ci ha dato il Prof. (ma non solo lui) è che attraverso l'uso dei media è stato creato il PUDE, una forma avanzata di totalitarismo al quale aderiscono le principali forze politiche EUROPEE, non italiane e basta. Alcuni usano il termine "fascismo", alcuni "dittatura" altri ancora il il semplice "autoritarismo"; un filosofo, Diego Fusaro, lo ha definito "capitalismo assoluto".
    Ed anche su questo punto penso che siamo tutti d'accordo: c'è un Regime ma ancora non sappiamo che nome dargli.
    Fate vobis ma il "problema" resta: se è vero che c'è il PUDE, quante possibiltà ha il nuovo candidato di prendere delle iniziative per cambiare lo status quo?

    RispondiElimina
  111. Per quante lagne ed invettive possano accavallarsi, anche raggiungendoci in quest'oasi di pace che è il blog, qua siamo in tanti a pensare che la scelta sia stata giusta. Per quanto, da fedeli sostenitori, proviamo ad argomentare, e ci riusciamo con agio, che è razionalmente l'unica via, che è razionalmente l'unico spazio politico agibile, resta comunque un fatto profondo, viscerale. Guardando Matteo Salvini all'ultima puntata di Di Martedì, come tante volte, accerchiato da iene fameliche, vedendolo ammansirle e condurle a sè, e intanto distribuire sorrisi, raccogliere applausi, senza affanno, puntellando due concetti, usando quelle quattro parole che si usano al mercato, solido perchè immediato, convincente perchè naturale, affabile perchè grezzo, di una fermezza rassicurante e incontenibile: assistendo a quel tripudio di energia, non si può non capire che il fiume non scorre più sulle solite sponde, non si può non desiderare di abbeverarsi alla nuova fonte. Non si può. Semplicemente è troppo evidente che il dramma sia l'esser venuto meno di un polo vitale e che quel polo vitale, oggi, si incarni esattamente in Matteo Salvini: l'uomo normale.

    RispondiElimina
  112. Il percorso del Professore è agli atti.
    Piccola testimonianza, per dare prospettiva:
    Io sono stato bloccato su twitter credo due anni fa (ora uso un secondo account), in seguito a una discussione in cui il professore faceva notare che Salvini, ai tempi, non stava più parlando di €.
    In tutta risposta io, che avevo già scelto di votarlo, e che quindi la presi sul personale, risposi una cosa tipo "in fondo è politica lei che ne sa" (e io chi cazzo sono, verrebbe da dire).
    Quindi due cose posso proporvi di quello scambio, anzi tre: Bagnai ha sempre avuto dubbi, io credevo di aver capito di cosa si parlava ma ho dimostrato il contrario, e forse dovremmo tutti prendere meno sul personale le opinioni del prossimo.
    Escludo che qui qualcuno voglia imporre di votare Lega.
    Sentirsi traditi non è il caso, mi sembra superbia.
    SE il tema dev'essere di qualcuno è semmai suo e di Borghi.
    La stizza che ho visto in alcuni mi sembra esagerata.
    Anche perché non so se avete fatto caso all'asfaltata, in termini di comunicazione televisiva, che ha appena dato su la7 (Omnibus).
    Perfino la Sardoni è stata molto cauta a mettere etichette.
    Vogliamo metterci noi a darle?
    Chi siamo noi par darle?
    Quindi non so, mi sembra giunto il momento di dare un po' di spazio e rispetto e una scelta che tutti sappiamo sofferta (e se non lo sappiamo, direi anche sti cazzi?), e che nessuno di noi, penso, può pensare di cambiare.
    Ripeto: chi gli sta imputando una sorta di tradimento ideologico, nella migliore delle ipotesi non sta capendo che è una scelta personale, nella peggiore non ha capito un cazzo.

    RispondiElimina
  113. Terza considerazione: i media e le loro vittime.

    Attraverso l'uso della scienza economica, il Prof. ci ha insegnato a leggere i titoli del Corriere della Sera e già questo dovrebbe far riflettere. Mi riferisco all'episodio sui dati della disoccupazione. Facciamo un mea culpa: se non fosse per il Prof. non avremmo la certezza che oggi la disoccupazione in Italia NON E' la stessa del 1977. Magari avremmo dei dubbi ma tali sarebbero rimasti oppure ci avremmo creduto.
    Ed è qui il problema: se è vero che i media manipolano le masse (e so che siete tutti d'accordo) allora dovete tenere presente che le masse sono state manipolate!
    Fuori dall'oasi, nel deserto, le masse CI CREDONO: debitopubblico-casta-cricca-corruzione-senzaeurosiamocomeloyemen-
    Voi nell'oasi lo sapete ma nel deserto dire che il debito pubblico non è un problema è pura eresia. Voi che avete letto lo studio di De Grauwe del 2012 lo sapete ma nel deserto o De Grauwe è il centravanti della Juve oppure macchisenefrega. E lo stesso vale per le altre nazioni: le masse sono state manipolate, che ci piaccia o meno. Non tenerne conto sarebbe poco saggio.
    Ecco la mia "paura": il nuovo candidato si troverà tra l'incudine (la massa) ed il martello (i media).
    Faccio incidentalmente notare che i più manipolabili sono proprio nella classe a cui dovrebbe fare riferimento il nuovo candidato. Il che vuol dire che tutte le "regole" dell'oasi, al di fuori non funzionano: hic sunt leones.
    Proviamo a trarre le conclusioni dai punti cardinali che abbiamo imparato a conoscere: in Regime simile che si estende anche al di fuori dei nostri confini, con una potenza mediatica totale ed in presenza di una "massa" altamente manipolata, quante possibilità ha il nuovo candidato?

    La mia unica osservazione riferita alla Sua persona è questa: ha tutta la mia stima nell'offrirsi volontario per un compito simile; Platone a 60 anni andò a Siracusa e gli andò male. Il mio cuore italiano spera il meglio per Lei e la mia Patria ma il cervello ha molti dubbi. E molti ce li ha messi Lei. Per fortuna, aggiungerei.

    Chinacat

    RispondiElimina
  114. In questi giorni più che critiche ho visto solo attacchi personali da parte di chi vede la politica solo come spirito di appartenenza.
    Qualche volta bisogna essere pragmatici e questa sua scelta fa onore a lei ed anche alla politica nel senso più alto del termine.
    Ci siamo stancati di vedere e sentire dilettanti allo sbaraglio presentarsi con apriscatole senza aver la benché minima idea di cosa volesse dire chiamarsi “onorevole”.
    Certamente alcuni politici del passato hanno fatto di tutto per svilire il loro ruolo ma l’antipolitica non è la risposta : abbiamo bisogno di gente seria, preparata che abbia a cuore l’interesse del Paese.
    E visto l’importanza del momento trovo corretto firmarsi con il proprio nome e cognome senza nascondersi dietro ad un nik, quindi saluto il mio: vola via, ciao falchetto.

    RispondiElimina
  115. In realtà il Professore sta facendo quel che Jacques Sapir aveva suggerito di fare a Melenchon in Francia perché non fosse eletto Jupiter Napoleon Macron...Melenchon non gli ha dato retta... purtroppo

    RispondiElimina
  116. Lì per lì ho avuto mixed feelings, come va di moda dire oggi...e non certo perchè si tratta della Lega, alla quale faccio campagna da mesi, pur provenendo anch'io ideologicamente da sponda opposta; mi era già sufficiente la presenza di Claudio.
    Temevo le conseguenze che lo schierarsi apertamente in un partito così fortemente caratterizzato (strumentalmente) avrebbe comportato per "la causa", in termini di percezione da parte dei più, di quelli che guardano a chi parla (o meglio, al suo colore politico) e non a quel che dice.
    Subito dopo ho realizzato che quel problema c'era già da un pezzo, e tutto quello che poteva essere fatto dall'esterno, e di più, era già stato fatto. Oggi c'è un'occasione, probabilmente non risolutiva, ma va massimizzata.
    Come è ingenuo pensare che il prof. non abbia fatto i suoi conti (pur senza aver la sfera di cristallo), superficiale credere che la decisione non sia maturata a seguito di profondo conflitto, ridicolo vederci solo ambizioni di cadrega, sarebbe anche vano pensare di poter andare oltre senza un impegno diretto. Il consenso sul tema va creato, e i mezzi migliori forse restano ancora quelli della politica sporca e cattiva...si parlava di esposizione mediatica come grave mancanza, al goofy: quale migliore palcoscenico del parlamento? Si perderà forse in percezione d'imparzialità, ma il gioco credo valga la candela.
    Certo, ci vorrà un pò a capire come diavolo si chiama 'sto professore di Pescara ma vabbè:)
    Auguri e coraggio, Alberto, e grazie ancora una volta.

    RispondiElimina
  117. In bocca al lupo prof! voterò lega ancora più volontieri. Secondo me occorre tenere presente inoltre che nonostante le alleanze dichiarate e firmate il quadro generale resta estremamente fluido ed incerto: non è di certo questo il momento per criticare o giudicare chi sta o non sta con chi.

    RispondiElimina
  118. Vedo che alcuni dei commentatori ancora non si sono resi conto che in Italia esistono solo le destre nelle più varie sfumature, se questo termine posizionale ha ancora senso come insegnava Gaber. Ma la nuova destra, quella più terribile, squadrista, criminale peggio di Bava Beccaris è proprio il PD; e i cascami della lavorazione, gli sfridi che produce (sel, LeU, la bonino) sono solo lo scarto del processo. Certo nella vecchia destra c'è chi è democristiano, chi si richiama al MSI, chi è un poltroniero irrimediabile, e poi c'è la Lega. Gustoso il cortocircuito mentale di quelli che: la costituzione è contro la flat tax e pure contro la prostituzione, e contro lo gnocco fritto no? Ma quando la costituzione viene bellamente sorpassata dall'interesse "superiore" della UE, allora non protestiamo? Professore le auguro buon proseguimento e...with a little help from my friends...!

    RispondiElimina
  119. Professore prima di tutto in bocca al lupo, era ora! Stia solo attento perché quel palazzo è pieno di lupi disposti a vendere la madre al ribasso pur di salvare il posto. Mi permetto di consigliarle il primo provvedimento economico a costo quasi 0, fate leggere Furore di Steinbeck, vecchio libro ma così attuale, che parla della grande depressione degli anni 30 in Usa casualmente dopo la crisi del 29. Non faremo Pil, perché come diceva RFK non misura la nostra conoscenza, ma sicuramente sveglieremo qualche coscienza.

    RispondiElimina
  120. Professore, dopo le sue critiche , da sinistra, alla sinistra italiana per la mancata volontà di procedere allo smantellamento dell'Euro è finito per entrare in politica, a destra , proprio con un partito che ha fatto marcia indietro sull'Euro. Come si fa a pensare di fare sul serio riguardo all'Unione Europa governando insieme a Berlusconi? Per non parlare dei vari Centinaio , Maroni , Bossi e tutta una buona parte di leghisti che non si sentono, non si sono mai sentiti né mai si sentiranno italiani.

    Mi dispiace, per quanto gliene possa interessare , ma a questo giro non l'ho capita. Il signor Salvini che intenzioni ha riguardo alla spesa pubblica? Ricominciamo ad investire o continuiamo con le idee berlusconiane sul "meno stato. meno tasse"? Sarà possibile farà una politica economica davvero post Keynesiana con la lega al governo?

    RispondiElimina
  121. Complimenti per la scelta di scendere in campo.
    Se lei modera i toni vista l'importanza dell'incarico confermerà i suoi sostenitori e spingerà i moderati a votare “moderato” ossia Berlusconi (negli ultimi sondaggi la Lega scende e FI sale).
    Il suo grandissimo successo è dovuto non solo ai contenuti frutto del suo eccellente lavoro ma in anche a certi atteggiamenti volutamente sopra le righe.

    RispondiElimina
  122. Ma non ha già una vita piena? Pure la politica con la Lega (ex nord per necessità di consenso)...

    RispondiElimina
  123. La pubblicazione dei post fa' pietà.
    Cambi sistema, non si può pubblicare un post 24 ore
    dopo, non si riesce a interagire " a caldo" con nessuno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro, questo non mi sembra un enorme problema, considerando che mediamente tutti noi abbiamo bisogno di connettere il cervello prima di dare risposte, e che la responsabilità dei contenuti del blog, però, è mia. Quindi, o così, o blocco i commenti.

      Elimina
  124. Come la vorrei ministro dell'istruzione!!!

    RispondiElimina
  125. Beh...le notizie di qualche settimana fa non erano bullshit, ma capisco.
    Stefano Pepino le pone una domanda sulla flat tax e lei risponde citando l'articolo 53 della Costituzione, che comunque recita:
    Articolo 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
    Bene, personalmente che un milionario paghi quanto paga uno che dichiara 30k€ non mi sta bene. E' questo quello che vuole?
    E anche su altri temi non ha risposto a mio avviso interamente: qual'è la sua visione di welfare?sanità, pensioni, istruzione, reddito di disoccupazione, etc.
    La classe meno abbiente come intende difenderla?
    Perchè sà, è vero che si candida come indipendente, ma poi il voto in aula bisogna poi darlo su questi temi/riforme. E perdoni io vorrei conoscere in anticipo il suo orientamento su questi argomenti.

    RispondiElimina
  126. Vedere il Prof. Bagnai candidarsi mi ha provocato lo stesso grado di stupore che vedere Superman entrare in campo con la maglia della propria squadra.
    Fa tristezza leggere commenti quali "perchè con quella gente", anche se non dovrei stupirmene: c'è chi vuole aiutare le famiglie diventate povere con l'euro, e c'è chi vuole continuare con gli esercizi di onanismo intellettuale

    RispondiElimina
  127. Professore, tecnicamente questo lo chiamiamo "sfrido".
    Saluti.

    RispondiElimina
  128. Ho pensato molto prima di buttare giù queste righe. Non nascondo che anche io sono tra chi l'avrebbe voluta vedere "a sinistra". Ma siccome il mondo va a rovescio - e oramai a sinistra troviamo la Bonino con +Europa - ci saremmo trovati in una specie di triplo ossimoro. Il prof che va in un partito - ipotizzo Leu, sapendo che lì la primadonna è Fassina che ambisce a divenire il nuovo Varoufakis - di sinistra (quindi neo-keynesiano) il quale appoggia l'adesione dell'Italia al programma UE (liberista) e con all'interno un deputato economista post-keynesiano. Avrebbe avuto forse meno senso che l'attuale adesione alla Lega.

    Concordo con il pensiero di Marcus del 25/01/2018 15:45: ricordiamoci bene che, aldilà delle delusioni di cuore, le unioni si fanno in DUE. Se una delle due parti non vuole l'altra, l'unione non si fa (nemmeno di fatto, che ora va tanto di moda). Quindi se A SINISTRA (PD, LEU etc.) la presenza di Bagnai era sgradita, significa che è la sinistra che ha trattato a pesci in faccia Bagnai, non Bagnai che non c'è voluto andare. Un po' come dire che non era la liretta che svalutava, ma il marco che rivalutava su tutte le altre monete.

    Concludo quindi dicendo che la mia delusione rimane: ma non per il prof., ma per una sinistra che si prostra sempre e comunque al Capitale rinnegando le sue Idee, partendo da Marx, passando per Gramsci, Basso, Caffè e la nostra Costituzione. Se ho sbagliato mi corigerete. Saluti.

    RispondiElimina
  129. Leggo solo ora questi commenti al post e mi sto' divertendo assai: i piddini che stazionano nei paraggi del blog sono venuti fuori tutti insieme, come le lumache dopo la pioggia. Ci sono rimasti molto male per la candidatura. Impagabile!

    RispondiElimina
  130. Mi fa piacere che si sia candidato. Non potrò votarlo, ma voterò chi si presenterà nel mio collegio nello stesso partito dando il mio voto idealmente a lei e a Borghi però...

    Però sarò ancora più spietatamente attento a cosa farà e a cosa voterà.

    Cosa farà infatti quando a urna chiuse l'alleato FI andrà in soccorso del PD per fare un governo pro UE?

    RispondiElimina
  131. Prof. Bagnai, penso ( spero :-D ) che la voteranno in tanti, io seguirò di sicuro il suo consiglio e voterò lista. Questa volta non bisogna farsi fregare.

    PS :@ Yanez, facce Tarzan!

    RispondiElimina
  132. È quasi sicuro che questa è la mia ultima poesia in friulano: e voglio parlare a un fascista,prima che io, o lui, siamo troppo lontani.
    È un fascista giovane, avrà ventuno, ventidue anni:è nato in un paese ed è andato a scuola in città.
    È alto, con gli occhiali, il vestito grigio, i capelli corti: quando comincia a parlarmi, penso che non sappia niente di politica
    e che cerchi solo di difendere il latino e il greco contro di me; non sapendo quanto io ami il latino, il greco – e i capelli corti. Lo guardo, è alto e grigio come un alpino.
    “Vieni qua, vieni qua, Fedro. Ascolta. Voglio farti un discorso che sembra un testamento. Ma ricordati, io non mi faccio illusioni
    su di te: io so, io so bene, che tu non hai, e non vuoi averlo, un cuore libero, e non puoi essere sincero: ma anche se sei un morto, io ti parlerò.
    Difendi i paletti di gelso, di ontano, in nome degli Dei, greci o cinesi. Muori d’amore per le vigne. Per i fichi negli orti. I ceppi, gli stecchi.
    Per il capo tosato dei tuoi compagni. Difendi i campi tra il paese e la campagna, con le loro pannocchie abbandonate. Difendi il prato
    tra l’ultima casa del paese e la roggia. I casali assomigliano a Chiese: godi di questa idea, tienla nel cuore. La confidenza col sole e con la pioggia,
    lo sai, è sapienza sacra. Difendi, conserva, prega! La Repubblica è dentro, nel corpo della madre.I padri hanno cercato e tornato a cercare
    di qua e di là, nascendo, morendo, cambiando: ma son tutte cose del passato. Oggi: difendere, conservare, pregare. Taci! Che la tua camicia non sia
    nera, e neanche bruna. Taci! che sia una camicia grigia. La camicia del sonno. Odia quelli che vogliono svegliarsi, e dimenticarsi delle Pasque…
    Dunque, ragazzo dai calzetti di morto, ti ho detto ciò che vogliono gli Dei dei campi. Là dove sei nato. Là dove da bambino hai imparato
    i loro Comandamenti. Ma in Città? Là Cristo non basta. Occorre la Chiesa: ma che sia moderna. E occorrono i poveri.
    Tu difendi, conserva, prega: ma ama i poveri: ama la loro diversità. Ama la loro voglia di vivere soli nel loro mondo, tra prati e palazzi
    dove non arrivi la parola del nostro mondo; ama il confine che hanno segnato tra noi e loro; ama il loro dialetto inventato ogni mattina,
    per non farsi capire; per non condividere con nessuno la loro allegria. Ama il sole di città e la miseria dei ladri; ama la carne della mamma nel figlio.
    Dentro il nostro mondo, dì di non essere borghese, ma un santo o un soldato: un santo senza ignoranza, o un soldato senza violenza.
    Porta con mani di santo o soldato l’intimità col Re, Destra divina che è dentro di noi, nel sonno. Credi nel borghese cieco di onestà,
    anche se è un’illusione: perché anche i padroni hanno i loro padroni, e sono figli di padri che stanno da qualche parte nel mondo.
    È sufficiente che solo il sentimento della vita sia per tutti uguale: il resto non importa, giovane con in mano il Libro senza la Parola.
    Hic desinit cantus. Prenditi tu, sulle spalle, questo fardello. Io non posso: nessuno ne capirebbe lo scandalo. Un vecchio ha rispetto
    del giudizio del mondo: anche se non gliene importa niente. E ha rispetto di ciò che egli è nel mondo. Deve difendere i suoi nervi, indeboliti,
    e stare al gioco a cui non è mai stato. Prenditi tu questo peso, ragazzo che mi odii: portalo tu. Risplende nel cuore. E io camminerò leggero, andando avanti, scegliendo per sempre
    la vita, la gioventù.»

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.