martedì 5 dicembre 2017

QED 86: l'ordine del grembiule rosa

FNesti ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Miracolo a Lisbona": 

...e infatti arriva la medaglia dell'ordine del grembiule rosa: 
Centeno eletto presidente eurogruppo [ansa] 


Postato da FNesti in Goofynomics alle 4 dicembre 2017 17:49



(...che strano, vé? Proprio i bravi compagni portoghesi, quelli che erano riusciti a cambiare l'Europa dall'interno rifiutando l'austerità cattiva ma evitando le svalutazioni che deprimono la quota salari... e quindi avevano depresso la quota salari (sorpresona)! Patetici i giornali che ci raccontano come adesso abbiamo un amico all'Eurogruppo. Le colonie hanno solo ascari, questo concetto proprio non passa. E fino a qui vi dico cose che spero per voi siano poco interessanti: business as usual. Non è tanto la trama del film già visto che ci interessa (i collaborazionisti che vengono premiati), quanto il modo in cui essa viene raccontata e sfruttata nel dibattito. Per esempio: chi ha fatto una bandiera della giusta difesa della quota salari, partendo dall'affermazione sbagliata che a noi non interessasse, ora non ha nulla da dire? Cosa fa, agguattato nell'ombra, cosa aspetta? In quale anticamera siede paziente? O, per fare un altro esempio, su una scala del tutto diversa e in un contesto del tutto diverso: FNesti, che non conosco o non ricordo di conoscere, che magari è uno dei tanti tremebondi che "professoooooooore, io non sono nessuuuuuuuuuno..." (che poi che cazzo significa non essere nessuno? Ognuno è qualcuno, e l'ultimo che ha detto di essere nessuno lo ha fatto con un ben preciso intento, tale da suggerirmi di schiacciare con una pietra chi mi si avvicina con queste parole insulse prima che lui capisca in quale dei miei due occhi vuole piantare un palo...), FNesti, dicevo, con queste poche righe dimostra due cose: di saper leggere e di saper scrivere. Ora, io, che come Dmitrij trovo che l'uomo sia troppo vasto, posso solo auspicare che con tanta asciutta brillantezza, con tanto sfolgorante acume non coesistano quei conati "famoerpartitisti", quello sterile integralismo, quella goffa aspirazione a una insensata purezza ideologica che spingono tanti a dare il peggio di sè, fino alla delazione "à la Rick", e alla mancanza di rispetto per i nostri ospiti (cosa disdicevole in tempi normali, esecranda in tempi di guerra). Posso solo auspicarlo, appunto. Una volta ne sarei stato sicuro: la mia fiducia umanistica nell'organicità dell'essere umano, ereditata dalle mie letture e dalla mi' mamma (quella che "si fa tutto con la stessa testa"), è stata definitivamente abolita dall'esperienza di questo blog. Proprio perché esiste un certo principio di equilibrio, una certa mean reversion dell'esistente, questa esperienza che mi ha fatto tanto amare quei miei simili che prima tenevo a distanza, me ne ha anche svelato il lato più turpe, riavvicinandomi alla durezza delle leggi di Cipolla. La conclusione, sconsolata, è che non posso fidarmi di nessuno, nemmeno di me stesso, e che per costruire un'egemonia culturale non ci vogliono gli intellettuali: ci vuole (per voi ci vuole) la televisione. Report, che comincia a dire mezze verità - per sterilizzare le verità intere - sta avviando un processo che forse non riuscirà a gestire. Ma quando vedo certi tweet, a me viene tanto voglia di staccarvi la spina, e di mandarvi a quel paese, a fare il partito coi vostri lettori, non coi miei. Comunque: a quanto detto da FNesti c'è poco da aggiungere. Ciononostante, si apra la discussione. Io potrei aggiungere un #VLAD, ma tralascio di farlo. Potreste dirmi che non vi piace perché è made in Bangladesh, e a quel punto, sinceramente, non saprei cosa rispondervi, se non che avete ragione...).

23 commenti:

  1. Nell’organigramma di Goldman Sachs, sarà sopra o sotto Barroso?

    RispondiElimina
  2. “Terminata la strofa, scoccò una freccia verso l'alto del castello
    e ritornò al suo posto. Venne avanti quindi l'Interesse che eseguì
    due mutazioni. Tacquero i tamburini ed egli disse:

    Sono chi può più che Amore
    Ed è Amor che mi conduce;
    Son della stirpe migliore
    Che dal cielo in terra luce,
    La più nota, la maggiore.

    L'Interesse io son: la mia
    Norma ignoran; tuttavia
    Senza me s'opera a vuoto.
    Quale io sono mi ti voto.
    Per mai sempre, e così sia.”

    RispondiElimina
  3. O.T. E’ questo il segnale (di cui lei ci ha parlato) per cominciare a far le valigie?

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/grillini-strabici-paraguri-guardano-lega-ma-strizzano-162299.htm

    Toussaint

    RispondiElimina
  4. Sono talmente scontati che pure io (che sono nessuno...) mi sento Nostradamus.

    RispondiElimina
  5. Risentivo un vecchio intervento del pentastellato Sibilia indirizzato a mariomonti e vertente su fondo salvastati.
    Lo ha sderenato come dimo a Roma
    Poi è arrivato Di Majo
    Elohi elohi lammà sabactanì

    RispondiElimina
  6. Non ho seguito i disastri su twitter... posso solo immaginare i fiumi di acido che scorrono nella valle dei castori (dopo aver consumato i denti..)

    ...la mia fiducia umanistica nell'organicità dell'essere umano, ... è stata definitivamente abolita dall'esperienza di questo blog.

    Spiace, anche se pure questa è una rivelazione… Qualcuno ne ha scritto a proposito dei seguaci di grillo, e lui infatti questo meccanismo al ribasso l’ha usato, proprio per sterilizzare il dibattito. Quindi non è sicuramente una cosa nuova, e può darsi che sia inevitabile rimanere invischiati nella media dell’essere umano: l’asimmetria del mezzo e dei numeri preverrebbe altri esiti.

    Nella cerchia della professione il problema si fa più rilevante (e rivelante) come qui ripetutamente mostrato. Ma è un problema che non si può risolvere qui.

    E infine sì, non basta una battuta per quanto felice per fidarsi di una persona. Mentre mi piace pensare che uno sguardo negli occhi possa essere sufficiente. Incrociai velocemente Prodi a quattrocchi e quello che vidi non mi piacque (ma era ormai troppo tardi, era il 1995-6 e avevo già contribuito al disastro). Quindi, per me, è sempre vero che si fa tutto con la stessa testa.

    PS: Io no famoerpartito, no delazione, no nessuno, e no tweet! E per ora non ci siamo mai visti, solo scambiati un paio di email su Gephi :)

    PPS: Sì, #CLAD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. [...]Mentre mi piace pensare che uno sguardo negli occhi possa essere sufficiente. Incrociai velocemente Prodi a quattrocchi e quello che vidi non mi piacque[...]
      Quante volte avrei fatto meglio a fidarmi di quel che vedevo...

      Elimina
  7. "Non è un complotto, si chiamano fondamentali macroeconomici e sono sicuro che voi ne parlate ogni giorno". Segue faccia di pesce in acquario del conduttore TV e parola a Fubini.
    P.s. Sì, ne sono consapevole, è un off topic. Ma, dovevo trovare un'occasione ( e una causale "Fondamentali macroeconomici") per il prossimo modesto contributo ad asimmetrie.
    P.P.S. che poi a me il fado, soprattutto se desinistra, me mette una tristezza che mal si concilia con l'estasi indotta dal miracolo portoghese

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è il lavoro che c'è da fare, per rendere credibile una visione alternativa. Poi chi vuole fa il partito, chi vuole va in trasmissione spettinato (io non posso) a berciare "[politico a piacere] criminale!", chi vuole si appassiona al problema del copyright sulle banconote, ecc. Io faccio questo. Vi piace? Sostenetemi (a proposito: grazie). Non vi piace? Andate a leggere qualcun altro. I am a liberal (Keynes).

      Elimina
  8. ...professore, cosa ne pensi dei bitcoin... truffa o opportunità reale?

    RispondiElimina
  9. Ieri, per tutto il giorno, non sono riuscito a togliermi dalla testa l'articolo di Fubini sul Corriere. Sappiamo il perche'. Poi ieri sera ho ascoltato il suo intervento su Sky, in presenza del suddetto. Meno male che Alberto c'e', mi verrebbe da cantare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di quell'articolo dovremo parlare approfonditamente. Sono lieto di averti regalato una piacevole coincidenza. Alleviano la vita dandole un senso che non ha.

      Elimina
  10. ".... la mia fiducia umanistica nell'organicità dell'essere umano, ereditata dalle mie letture e dalla mi' mamma (quella che "si fa tutto con la stessa testa"), è stata definitivamente abolita dall'esperienza di questo blog."

    Ci sono due vocaboli (di cui ho scoperto da poco il significato grazie a Bazaar) che descrivono cosa fa perdere definitivamente la fiducia nell'interlocutore (sia pro €U, sia quando pensa di essere contro il sistema).

    Circiterismo ed anfibologia.

    RispondiElimina
  11. «...riavvicinandomi alla durezza delle leggi di Cipolla»

    La stupidità, a quanto pare, ha numerose leggi e corollari,
    l'intelligenza forse un unico principio fondamentale:
    sa di essere fallibile e aspira ad emendarsi.

    RispondiElimina
  12. Tra i tanti metodi di disinformazione, ce ne sono due che si assomigliano, perché uno è il negativo dell'altro.

    Lo scopo del primo metodo è attuare una operazione in negativo, cioè far rigettare dal pubblico una verità che si sta facendo strada, cioè convincerlo della falsità di alcune affermazioni che in realtà sono vere. Questo scopo viene realizzato confezionando un pacchetto informativo in cui quella verità viene presentata accanto a cose che è facile riconoscere come false. Chi riceve il pacchetto è quindi portato a buttare la verità con l'acqua sporca.

    Questo tipo di pacchetto informativo si riconosce facilmente, perché in genere chi lo confeziona si fa prendere la mano e sceglie, come componente menzognera, delle cose molto false, ma così false che più false non si può, tanto da sembrare quasi una caricatura del falso. In questo modo, l'autore del pacchetto informativo solletica l'orgoglio del ricevente, che ha smascherato da solo l'inganno; blandisce il suo ego, per farlo sentire particolarmente intelligente; lo gratifica, per potenziare il suo amor proprio. Finita la trasmissione, chi ha ricevuto il pacchetto va a dormire in pace con se stesso e con il mondo. Dopo tutto, anche se cercano di ingannarlo, il mondo è razionale e lui è abbastanza intelligente da trovare l'anello che non tiene e smascherari i falsari.

    Lo scopo del secondo metodo è attuare una operazione in positivo, cioè spacciare come vere affermazioni che in realtà sono false. Questo scopo viene realizzato confezionando un pacchetto informativo dove quelle falsità vengono presentate accanto a cose che si è portati a riconoscere come vere, anche perché sono, di fatto, vere. Chi riceve il pacchetto è portato ad accettarlo tutto, cioè ad accettare anche la sua componente menzognera.

    Questo tipo di pacchetto informativo ha più successo se la componente di verità viene scelta da un campione che si sta comunque facendo strada per altre vie. In questo modo, l'autore del pacchetto informativo solletica l'orgoglio di chi lo riceve, blandisce il suo ego, per farlo sentire particolarmente intelligente, lo gratifica, per potenziare il suo amor proprio. Finita la trasmissione, chi ha ricevuto il pacchetto va a dormire in pace con se stesso e con il mondo. Dopo tutto, il mondo è, sì, un groviglio, ma è razionale, e anche se cercano di ingarbugliare le cose, lui è riuscito a districarsi nel suo gnommero, a trovare il filo da disbrogliare che lo ha messo nel mezzo di una verità.

    RispondiElimina
  13. P.S. a un mio commento, inviato ieri sera, che inizia con «tra i tanti metodi di disinformazione ». Ho visto che i due metodi descritti si trovano entrambi in natura, cioè in cultura. Devo aggiungere una cosa che mi sono dimenticato di dire: non sono l'autore dello schema teorico che ho descritto. Non ricordo la fonte originale. Di mio ci ho messo solo la presentazione.


    Vorrei aggiungere una riflessione legata, mi sembra, ai due metodi descritti da un parallelismo dove a ''vero'' corrisponde ''naturale'' e a ''falso'' corrisponde ''culturale''. Chi vuole spacciare come ineluttabile un fenomeno culturale, che ha aspetti sociali, politici, ed economici, tenta spesso di presentarlo come fenomeno puramente naturale, governato da ''leggi naturali'' proprie, per far credere che la forza e la volontà umana non possano opporsi al suo prodursi (come se fosse l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. o il terremoto della Marsica del 1915 o la caduta di un grave). Vuole dissuadervi dal tentare una opposizione, per vendere qualcosa a caro prezzo. Ai lettori di questo sito vengono in mente diversi esempi. Il nostro ospite ha messo in risalto molte volte dove conduce la logica di chi dice che il Mercato si regola da solo: non c'è bisogno della politica. A me ne viene in mente un altro: la trasformazione rilevabile nella presentazione a fini didattici della matematica finanziaria, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, in Italia. Cose che fino a pochi decenni prima erano state presentate per quello che sono, cioè fatti culturali, che dipendono da scelte contrattuali, diventano ''leggi di natura''. Lo scopo era di facilitare l'imposizione contrattuale, cioè culturale, del regime composto, spacciandolo per naturale, cioè inevitabile, ottenendo l'effetto di lucrare molto di più, occultando l'entità del guadagno sotto il mantello della sua naturalità. Sul perdurare di questo spaccio segnalo [1] e [2]. In un campo affine, L. Walras tentava una operazione simile, che avrà effetti perduranti, proprio negli stessi anni [3]. Sarà stata l'aria.


    Simmetricamente, se qualcuno cerca di far passare come puramente culturale, artefatto, modificabile a piacimento, qualcosa che è sempre sembrato naturale, governato da meccanismi al di fuori del nostro controllo (ad esempio, le trasformazioni che si verificano durante la pubertà e l'adolescenza, o le diverse direzioni che la nostra libido può prendere, spesso in modo irreversibile, o la necessità, il bisogno, il piacere, l'esigenza di avere una famiglia stabile) è probabile che voglia indurci ad accettare cambiamenti culturali che trovano resistenza in strutture naturali del nostro essere, cioè della nostra struttura antropologica [4], [5]. Vuole venderci qualcosa che pagheremo a caro prezzo.


    Credere che «l'economia non è una scienza» impedisce di vedere che essa è in grado di dire, e ci ha detto, cose utili e veritiere, come la matematica. Simmetricamente, credere che ''è stato dimostrato scientificamente che la Xylella fastidiosa è la causa del ''complesso del disseccamento rapido dell'ulivo'' giustifica l'espianto affrettato degli ulivi del Salento, che serve ad altri scopi.

    [1] Alessandro Palmieri et al. Il Foro Italiano. Vol. 127, No. 12, 2004, pp. 3293/3294-3309/3310.

    [2] Gianni Colangelo, Il Foro Italiano. Vol. 141, Nº. 3, 2016, pp. 1101-1107.

    [3] Giorgio Israel e Bruna Ingrao La mano invisibile. L'equilibrio economico nella storia della scienza. Laterza.

    [4] Jeremy Holmes, La teoria dell’attaccamento. John Bowlby e la sua scuola. Raffaello Cortina Editore.

    [5] Massimo Bontempelli, Un pensiero presente, Indipendenza-Editore Francesco Labonia (2004). Qui una recensione scritta da Marino Badiale.

    RispondiElimina
  14. Ok - capisco - dall'emozione del sano profumo di Canfora al goofy4, siamo arrivati ad altro odore

    Luciano Canfora è uno dei più importanti storici italiani, e un uomo di sinistra. Professore, ritiene che la lista nata ieri a Roma sia una risposta valida al vuoto della sinistra in Italia?

    Non abbiamo altro, quindi va bene.

    Non sembra entusiasta.

    No, al contrario. Sono soddisfatto. La voterò. Sono convinto che sia una buona idea.

    ...

    Da quali temi deve ripartire la sinistra in Italia?

    Potrei rispondere a questa domanda ove facessi parte degli organi dirigenti.

    [via qui, dal FQ]

    RispondiElimina
  15. Mi è parsa un po' strana la manifestazione di Forza Nuova alla sede di Repubblica.
    E' strana perchè sembra suggerire che Repubblica contribuisca attivamente a costruire il futuro del paese e sia un importante interlocutore, mentre è un giornale in totale declino che pochi comprano e quasi nessuno legge (anche on-line checchè ne dicesse Casaleggio il problema, come quasi sempre, non sta nella forma, ma nei contenuti). Per cui, se davvero Forza Nuova fosse ciò che dice, cioè una "Forza Nuova" e non un'ennesima marionetta di regime, non andrebbe certo a protestare sotto le sedi di un giornale ormai "cotto e mangiato", perchè così facendo di fatto la riconosce come importante interlocutore, assegnandole un ruolo che è ormai meramente virtuale.
    Scalfari ha recentemente parlato del Movimento 5 stelle, suscitando un gran polverone mediatico, ma dietro la polvere non c'è niente. A ben guardare, io stesso non ho memoria di un solo articolo significativo di questo individuo, che non è certo un novello Buzzati o Montanelli. Il nostro futuro, cioè i giovani, manco sanno chi è. E' destinato a NON passare alla storia, è un morto che cammina, in futuro nessuno lo conoscerà. Tanto vale cominciare a dimenticarlo sin d'ora.

    RispondiElimina
  16. L'elevazione al soglio del portoghese di turno mi pare l'ennesima replica di un copione trito e ritrito: "il poliziotto buono e quello cattivo". Intendo dire, che c'e sicuramente il premio al collaborazionista, ma la nomina risponde anche ad uno schema straconsolidato nella soria politica del mondo. Fateci caso: nei grandi consessi internazionali, dove esiste una superpotenza oggettivamente prevaricatrice, il ruolo formale di "presidente" viene sempre assegnato ad un paese sfigato, che non conta una cippa. Pensate all'ONU, dove gli strabordanti USA mai si sognerebbero di pretendere per sé questo ruolo. O, per restare alla nostra sciagurata UE, dove commissione e banca centrale vanno, fin dall'inizio, ai rappresentanti i delle colonie...e potrei comtinuare. Tradotto: ai poveri sudditi, devi sempre lasciare almeno l'illusione di contare qualcosa, perchè in un posto "che conta" siede un loro connazionale. Peccato che questo poliziotto buono sia, in realtà, un cinico doppiogiochista, traditore della patria...

    RispondiElimina
  17. forse il senso della manifestazione era di dare contro al fascismo culturale, ma magari vedo troppo oltre :)

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.