lunedì 25 settembre 2017

QED 84: AfD (quei nazisty dei povery...)

...e poco più di 24 ore dopo (scusatemi, avevo da fare) arriva puntuale come la Morte il QED. I dati sulla distribuzione dei voti per Land sono disponibili qui (ringrazio @Stat_wald) e incrociandoli con i dati sul reddito pro-capite (in logaritmi) si ottiene questa cosa qui:


cioè questa cosa qui:

Il reddito pro capite (misurato in euro per persona e convertito in logaritmi) spiega il 44.8% della variabilità del voto per AfD, con una t di Student di -3.37, significativa all'1% (ovvero: la probabilità che questa relazione sia nulla, sia un artefatto statistico, uno scherzo del caso, è inferiore all'1%).

Eppure, sui giornali, è tutto uno stupirsi, uno stracciarsi le vesti sull'avanzata dei nazisti razzisti xenofobi!

A parte il fatto che il risultato era scontato (almeno, per noi lo era), vorrei evidenziare che perfino Fassina è costretto ad ammettere che la xenofobia (che non è il razzismo: ad esempio, a me fanno paura i tedeschi, e più sono ariani più me ne fanno) con quanto è successo c'entra ben poco, perché AfD ha avuto più voti dove l'immigrazione è stata più bassa.

Sta succedendo semplicemente quanto ho annunciato, in modo secondo me molto limpido, ma senza che nessuno lo capisse veramente (forse c'era bisogno del disegnino) nel 2011, scrivendo sul manifesto: le politiche di destra, nel lungo periodo, avvantaggiano solo la destra. Come diceva molto saggiamente Celso: avete fatto le politiche di Bruning (in Italia le ha fatte anche Fassina, per un po'), e poi vi stupite se la gente vota a destra?

I nostri gazzettieri dovrebbero fare molta attenzione nel parlare a sproposito di nazismo. Demonizzare l'avversario è una tattica molto stupida, perché espone a un ovvio contraccolpo: c'è il caso che le persone si chiedano se il nazismo (quello vero) è tanto peggiore del PD! Ma soprattutto la demonizzazione chiude spazi politici (la Merkel è costretta a un'alleanza traballante con i Verdi anziché a una più solida con AfD perché ha condotto una simpatica caccia alle streghe contro i suoi esponenti), e chiude percorsi di comprensione.

Ad esempio, il gazzettiere medio, o chi quotidianamente si abbevera al suo sterco, avrà fatto spallucce, dicendo: "Ma questo Bagnai, che scemenze dice! La Merkel ama gli immigrati, non è rasssisstaaah come AfD..." (infatti, s'è visto: vedi alla voce "nuove priorità"...). Sfugge totalmente che l'AfD, come la CDU, è un partito liberal-liberisteggiante. E su questo ci sarebbero tanti discorsi da fare, ma ora devo lasciarvi. Vi ricordo solo che nel Tramonto dell'euro era spiegato molto bene che le meravigliose "riforme" tedesche avrebbero fatto tanti danni, perché avevano causato tanta povertà in Germania (che il governo nascondeva sotto il tappeto).

E anche su questo oggi i gazzettieri ci cadono dal pero...

Ma siamo proprio sicuri di doverli mantenere con le nostre imposte? Tanto, per sapere quello che succede nel 2017, a voi basta leggere p. 228 di un libro pubblicato nel 2012:








83 commenti:

  1. Nel libro si parla del riaffermarsi di movimenti neonazisti. Ma, da quello che ho capito da questo post, non pare il caso di AfD. Anche perchè una leader lesbica e legata ad una immigrata di stirpe non teutonica non sembrerebbe molto in linea con l'alta considerazione che i veri nazisti riponevano negli omosessuali. Giusto per fare un esempio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ok, ma non siamo sul set di "ricomincio da capo". Diciamo che certe scelte portano in una certa direzione. Poi gli interpreti certo cambiano e sono figli del loro tempo.

      Elimina
    2. Parafrasando il prof:
      Funziona così: loro decidono chi sono i nazisti, e voi ci credete.

      Elimina
    3. Fosse per lorsignori pure FDR dovrebbe essere citato nei libri di storia come un sanguinario bolscevico, che l'Altissimo giustamente puni' con una bella poliomelite.

      Elimina
    4. definire una produttrice di film svizzera di origine siriana come una immigrata è curioso.
      I ricchi non vengono mai classificati come immigrati dalla vulgata e a nessun tedesco xenofobo (ai nazisti forse sì) darà mai fastidio una produttrice di film di origini straniere.
      gli immigrati son solo i disgraziati o al più la gente comune.

      Elimina
    5. La xenofobia parte dall'odio di una fetta dell'umanità dalla cultura sconosciuta e diversa da quella a cui siamo abituati, con la quale entriamo in contatto ma della quale non riusciamo a capire le meccaniche e a prevederne i comportamenti, e questo ci fa paura. Nella germania nazista lo erano gli omosessuali e gli ebrei, le cui pratiche erano sconosciute e temute pericolose dalla popolazione (nascoste sostanzialmente per via della persecuzione dovuta alla diffusione della cultura cristiana). Ultimamente però l'omosessualità è più compresa e meno ritenuta pericolosa, sia per il movimento pride che diffonde l'idea tra gli omosessuali che la loro "vocazione" non è una cosa di cui vergognarsi, sia per una minor forza culturale della mentalità cristiano/cattolica. In altre parole gli omosessuali non sono più cosi "strani" e "misteriosi" da demonizzarli e renderli un nemico, almeno non per fette significative della popolazione. Lo sono invece gli immigrati: gente che viene a vivere in mezzo a noi ma che non conosciamo.

      Elimina
  2. "il risultato era scontato (almeno, per noi lo era)". Grazie per il Noi, ma senza il Prof. Io non credo che ci sarei mai arrivato. Contribuire ad Asimmetrie giova al mio Sviluppo Mentale.

    RispondiElimina
  3. C'è un danno maggiore, se possibile, di quello arrecato dai gazzettiery, ed è quello dei manualisty di Lastoriacontemporanea e dei miei colleghy insegnianty - in larga parte.

    Giusto per mettere i puntini sulle y senza negare ad alcuno la sua parte di infamia.
    Mi duole solo la certezza che si tratterà di infamia postuma.

    Rideranno di noi, uomini di un'epoca oscurantista dogmatica superstiziosa ed imbecille ("Ipsi dixerunt", e vai con fragorosi accessi d'ilarità crassa).
    Quanto all'epoca, sul neofeudalesimo ci ha già illuminati Quarantotto.

    RispondiElimina
  4. Caro prof, se lei non le indovinasse tutte non staremmo a perdere tempo a seguirla

    RispondiElimina
  5. Dottor Bagnai, sempre molto interessanti i suoi articoli, si imparano un sacco di cose. Crede che l'Inghilterra stia temporeggiando a definire la Brexit per trovare nuovi alleati affinché l'uscita sia meno onerosa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci pensavo anch'io domenica. Magari aspetta il collasso dell'eurozona tra due annetti. Chissà che magari gli imbeclli comincino a capire che a forza di raccontare e raccontarsi balle e non dare retta a economisti seri, professionali e realisti, si arrva alla catastrofe.
      Sento qualche fessacchiotto/a che però insiste con più Europa, qui da noi, ovvero con la medicina sbagliata, ma ormai non ci crede puù nessuno!

      Elimina
    2. La premier (abbiamo quasi lo stesso cognome io e lei <3) mi sta riempiendo di tweet sponsorizzati by @number10gov. Dice che stanno ancora a braccia aperte per noi lavoratori italiani.
      ... Ho come il sospetto che quello dei lavoratori UE sia uno dei maggiori problemi che devono risolvere prima di andare avanti.

      Elimina
  6. Segnalo ai lettori e al prof. quest'ottimo reportage di qualche mese fa. Descrive il disagio sociale nel quartiere berlinese di Marzahn, dove oltre un terzo dei residenti vive di Hartz IV e dove la convivenza tra tedeschi e immigrati non sempre è facile (la "paura di spartirsi con essi il diritto al welfare"). Amara la descrizione della retorica colpevolista dell'ideologia neoliberale, per la quale è colpa tua se sei disoccupato: prima di esportarla nel Sud-Europa si sono assicurati che funzionasse coi loro poveri.

    Ho lavorato un po' sui voti dei vari Lander e, incuriosito, ho cercato i voti nei vari distretti di Berlino. Nell capitale AfD prende complessivamente il 12%, un dato in linea con quello nazionale. Ma nei quartieri di Berlino Est il consenso cresce vertiginosamente fino al distretto di Marzahn: 21,6% dei voti.

    Non ci raccontiamo nulla di nuovo: l'esclusione sociale guida il voto contro l'establishment e lo trasporta non a sinistra, timida e imbelle, ma a destra, percepita come extrema ratio (il nazismo non c'entra niente).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma la sinistra non è timida e imbelle. La sinistra è truce e traditrice. Se fossero solo coglioni si potrebbe perdonarli.

      Elimina
    2. Concordo nel timida,imbelle ma sopratutto TRADITRICE dei suoi ideali e del suo Popolo. Io passo dal PCI a RC e poi PdCI,ho votato i 5Stelle ma adesso che anche questi mi hanno dato "buca" mi resta poco da scegliere (come me ce ne sono tanti).
      Un grazie al Prof. Bagnai che dal 2011 mi ha aperto gli occhi e grandi orizzonti che il Signore ce lo tenga in salute insieme alla sua famiglia.

      Elimina
    3. Per chi non sa più che cosa scegliere c'è sempre la bussola che ci ha regalato il Prof.:

      "Già che ci siamo, vi dico anche da subito chi voterò. Voterò, come ho fatto nelle tornate precedenti e come sapete, esattamente quella o quelle persone che Eugenio Scalfari, laddove il Signore nella sua infinita misericordia e imperscrutabile sagacia abbia la bontà di conservarcelo fino a quel momento, ci avrà detto di non votare. Mi affretto a soggiungere che io auspico che il Signore sia misericordioso, e questo non solo per una mia intrinseca mitezza e bontà d'animo, quanto anche per un certo egoismo: la valutazione del dr. Scalfari mi solleverà dal doloroso e imbarazzante compito di scegliere quale votare fra i tanti potenziali perdenti delle prossime elezioni. Sarà lui, la cara immagine paterna, specchio di saggezza ed esempio di lungimiranza, a indicarmi verso dove indirizzare il mio voto. E io, di questo, gli sono già grato."

      Elimina
    4. Grazie per l'articolo, molto interessante. Due settimane fa un amico tedesco mi parlava di come ormai i lavoratori non specializzati tedeschi pur lavorando necessitino di aiuti di stato,lì si chiamano Sozialhilfe e sono altro rispetto al sussidio di disoccuazione. Una volta si erogava solo a quei disoccuati che non avevano (in base a vari cirteri) verosimilmente possibilità di essere riassorbiti nel mercato del lavoro. Adesso non è più così, non solo: anche quei lavoratori che adesso in qualche modo tirano avanti, alm momento di andare in pensione saranno completamente dipendenti dagli aiuti di stato, saranno sotto la soglia di povertà in quanto la loro pensione sulla base del reddito attuale sarà troppo misera per consentir loro di sostentarsi da soli. Quello che mi diceva Matthias era che è diventato impossibile protestare perché non appena si protesta le aziende rispondono minacciando licenziamenti e perdita di N posti di lavoro, al che la politica alza le braccia e loro stessi non sanno che fare. Comunque lui è un ingengere bavarese non ce lo vedo a votare per AFD, così come io non potrei votare Lega, a parte il fatto che hanno già cambiato musica anche loro. Quantomeno in Italia l'opposizione abbaia ma non morde. Mi tocca condividere con Matthias il medesimo senso di impotenza.

      Elimina
  7. Buonasera profe,
    qui però noto un paio di cose: una legata alle elezioni, una meno.
    La prima è che rispetto Weimar oggi disoccupazione ce n'è poca, e la povertà è legata non tanto alla mancanza di lavoro, quanto che la gente va avanti a minijob precari e pagati poco. Ovvero: pur non essendoci disoccupazione (dovrebbe essercene poca, visto che esportano come matti) i lavoratori tedeschi tanto bene non se la passano. E questo porta al voto di protesta (secondo i gazzettieri) dei "populisti razzisti xenofobi". Ovviamente scaricando la colpa su di noi "pigs". Tutta questa austerità salariale però a mio parere porterà comunque la Germania a riuscire a competere meglio con il resto del mondo quando (finalmente) l'euro andrà a gambe all'aria. Se è vero che il riallineamento delle singole valute sarà severo (20-30 e persino 40% a seconda dei pasesi) ho il sospetto che la perdita di quote di mercato sarà limitato dalla moderazione salariale applicata ai lavoratori tedeschi negli anni recenti, permettendogli di essere comunque più competitivi rispetto ai periodi pre-euro. L'euro in pratica agli industriali tedeschi non solo ha permesso (applicando deflazione interna) di fottere gli altri paesi europei e di diventare competitivi anche nel resto del mondo, ma gli ha anche permesso di ridurre le paghe dei lavoratori e riportare indietro le lancette degli stipendi di qualche anno (credo qualche decennio ma qui l'economista è lei). Questo gli permetterà di rimanere a galla "meglio" anche nel dopo-euro (oltre ad appropriarsi di mezza Grecia). Sto dicendo delle amenità?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché? In Italia i salari non sono scesi nella loro capacità di acquisto?

      Elimina
    2. Per me a furia di tirare il freno sugli investimenti si troveranno peggio di prima, anche perchè rischiano seriamente di trovarsi con stipendi bassi e meno competitività causa moneta in un sol botto, cosa che politicamente sarà difficile sostenere.
      Il giochino del dumping salariale funziona benissimo solo se i paesi competitori sono legati mani a piedi, ma non ha troppo senso se la moneta è li a fluttuare di giorno in giorno.

      Elimina
    3. Sicuramente vedo difficile per la germania, tornando al marco, mantenere lo stesso mostruoso (e contrario alle regole europee) surplus commerciale. Al ritorno al DM srguira' aumento della disoccupazione e tensioni gravi in assenza di un cambio drastico di politiche (del tipo basta pareggio di bilancio e simili amenita' e forti investimenti pubblici). Restar competitivi in presenza di forte rivalutazione richiederebbe ulteriore deflazione salariale via aumento della disoccupazione e minijobs di massa che e' probabilmente insostenibile politicamente (servirebbe a tale scopo una SPD forte... ma il grembiulino rosso di Schroeder e' gia' sporco).

      Elimina
    4. Riallineamento al -40% ?
      Ma via...significherebbe che le quote di mercato import si azzererebbero. Me lo immagino proprio un Iphone o una Bmw al 40% in più. Il riallineamento ci sarebbe certamente, ma su più modesti livelli e compensato da una riduzione dei prezzi per mantenere quote di mercato che altrimenti sarebbero immediatamente perse. In parole povere, torneremmo ad uno status quo ante, con una moneta virtuale (euro=ecu) ed una banda di oscillazione del 20% massimo.
      Un ventennio di economia buttato nella tazza del cesso per trovarci indietro di mezzo secolo in quanto a sviluppo.

      Elimina
    5. Concordo. Per gli euroinomani catastrofisti in caso di €xit: ricordate che un bene estero x costa più o meno quanto il cliente-target può permettersi di pagarlo. Oppure si pensa che non ci venderanno più per ripicca le loro auto?

      Elimina

  8. Lo sdoganamento indotto del fascismo e' uno degli obiettivi lampanti della propanda attuale.

    Forse il principale di breve-medio periodo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quale sdoganamento? Ti sei perso la legge Fiano?

      Elimina
    2. Ecco.
      La legge Fiano serve proprio a quello.

      Il messaggio e' dissidente=fascista.

      Dirsi "fascisti" tra non molto sara' di "moda".

      Elimina
  9. Quello che (credo) di aver capito: l'AfD non è stato votato da nazisti ma da poveri; l'AfD è liberal-liberisteggiante quindi non é un vera alternativa sul piano economico e sociale (con l'aggravante delle derive autoritario-poliziesche e nazionaliste); la Lega Nord non sarà votata da nazisti ma da poveri. Quello che non ho capito: La Lega Nord riuscirà ad essere una vera alternativa oppure si troverà impreparata e defletterà il suo corso politico perchè in fondo, alla base, ancora liberal-liberisteggiante?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vale per tutti il recinto imposto dall' "egemonia "trentennale del liberismo che ha lavato il cervello alle generazioni vissute in questo lasso di tempo.Il fatto che l'egemonia si sia rotta per la serie di "ammutinamenti elettorali "indotti dalla "durezza del Vivere"non significa che ci sia statal' uscita dal "recinto".Tant'è vero che per poter avere ancora successo TUTTE le formazioni politiche che,parlo adesso da noi, cercano d' esprimere questo disagio assecondano l' ostilità verso lo Stato democratico e pluriclasse della Costituzione cavalcando tutti i conflitti etnici,religiosi,di genere o "etici" ( il criccacastacorruzione) ma non il conflitto centrale a tutti quello distributivo ,difficile ,per gli esclusi dalle elite ,da organizzare specie nelle società deindustrializzate (come lo sono il nostro Paese e i Land della ex DDR)

      Elimina
    2. Grazie Gilberto. Sì, quadro desolante ma maledettamente aderente al vero. È davvero frustrante vedere come i partiti d'opposizione (quindi al momento direi Lega e Fratelli d'Italia, poi certo, come collocamento elettorale, nel gruppo rientrebbe pure Forza Italia, ma direi che la cosa fa sorridere) continuino a cadere negli stilemi che offrono alla sinistra l'unico argomento rimastole (la demonizzazione dell'avversario) e non colgano, e ci sarebbe da stupirsene anche solo guardando al consenso elettorale, l'occasione di focalizzarsi sul conflitto distributivo. Ma come dici tu, appunto, l'egemonia trentennale del liberismo ha spazzato via qualunque forza d'opposizione realmente progressista, che poi è quel "politiche di destra, nel lungo periodo, avvantaggiano solo la destra" che echeggia tetramente su tali scenari catastrofici. Andando al sodo: togli Claudio Borghi e l'influsso ideologico esterno del professore (e pochi altri intellettuali realmente di sinistra) e la Lega darebbe ben poche garanzie. Detto questo, naturalmente, li voterò.

      Elimina
    3. Li voterò anch'io. Ritengo comunque improbabile che possano costituire la soluzione. Mi pare che a Pontida Salvini abbia dichiarato di voler dare un'altra chance all'Europa. Allora o è il gemello di Fassina, cioè a dire che capisce capisce ma non ha capito una fava. Oppure è un gran paraculo. In entrambi i casi non può essere d'aiuto alcuno a costruire alcunché. Come Fassina. Al più può essere utile a distruggere. Ecco perché lo voto.

      Elimina
    4. Io sarò sincero: conservo ancora una speranza che non perdano la rotta. Innanzitutto nel condurre la campagna elettorale. Però anche io ho ascoltato il discorso di Pontida, ho seguito le uscite pubbliche e ho scorso le ultime pubblicazioni sui social di Salvini, il che mi ha portato a rendermi conto di come stia totalmente perdendo la tramontana. Dai commenti sul milan e gli interessi gastrononici alla più becera deprecazione dei comportamenti dei clandestini e le citazioni di Oriana Fallaci. La ricetta perfetta per una bella implosione alle urne. Ovviamente nel discutere con eventuali piddini ometto questi particolari e mi appello alla mozione di Claudio Borghi sulla politica economica approvata al congresso nazionale. E al fatto che fortunamente anche Salvini, almeno questo, non si scorda mai di ricordare che il lavoro sarà il punto centrale della loro politica (enunciazione sempre più vaga). Spero basti.

      Elimina
    5. Mi sembra piu' che ragionevole pensare che queste "retrocessioni" siano studiate. A mettersi di traverso si scatenano forze potenti e spietate - e non vedo cuor di leoni la' fuori, Cavajere Nero a parte.

      Elimina
    6. Esattamente. Per me le idee sono ben chiare sul da farsi. Avete mai pensato che ci possano essere anche Leghisti-Euristi di lungo corso da non deludere prima del voto? Perché no.

      Elimina
    7. Mah. A MLP hanno tolto l'immunità, prima che le venisse l'emicrania. La Lega ha i conti bloccati. Borghi, che della necessità di uscire pare tuttora sinceramente convinto e non è un ingenuo, si trova a difendere una posizione non facile. Due giorni dopo le assise del FN di luglio che mettono la questione euro in soffitta per concentrarsi sull'immigrazione e l'identità, l'uscita dall'euro sembra ormai rientrare per lui in un pacchetto più ampio di trattative; poi ora chiede: dateci i mezzi per agire da soli, affermazione limpida, che puo' mettere d'accordo tutti in linea di principio e custodire la sua reputazione. Salvini, almeno su facebook, è sempre stato più a suo agio con zingari e immigrati che sui temi economici e lo è ancora.

      Mah. Queste elezioni non cambieranno poi molto, temo (come Citigroup vuole). Certo, se uno vuole solo togliersi la becera soddisfazione di mangiare mortadella in Parlamento trovandolo divertente, è probabile che se la tolga, ma una volta fatta indigestione, se qualcuno che dal Parlamento sta fuori avesse bisogno di andare al pronto soccorso, troverebbe le stesse file e il ticket obbligatorio. A me non basta: perché se non mi fa certo piangere la scomparsa di quella che qui alcuni continuano con ottusa pervicacia a definire sinistra, e che ha tradito da tempo la classe che rappresentava e quindi il nome che porta, i suoi surrogati o sostituti non possono e soprattutto non vogliono migliorare le mie condizioni di vita. Percio' preferiscono alimentare diversivi, un po' come in Germania. Del resto, si sa, tutto il mondo è €Uropa.

      Elimina
  10. Purtroppissimo i nostri gazzettieri strombazzano a gran voce la propria preoccupazione per l'avvento delle "destre razziste xenofobe noeuro".

    Chiedo aiuto ai goofy-amici che mi consiglino qualche lettura disintossicante, evitandomi così di distruggere casa e tutto ciò che mi si para davanti ogni volta che, obtorto collo, mi tocca ascoltare il tgla7 o pudepagina (almeno ho la fortuna che sulla mia tv RAI1 RAI2 e RAI3 non si vedono!).

    La visione del canale LA7 è poi ultimamente funestata dall'avvento in palinsesto di Skroll, un programma VERAMENTE DE SINISTRA scritto da un vero seguace di Etarcos...

    Pensare che quando eravamo ignoranti e provinciali avevamo giornalisti premio mondiale per la televisione, presi a esempio da gente de passaggio come Walter Cronkite.
    Mo ce tocca Skroll...


    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'idiota (Идиот) di Fëdor Dostoevskij e poi “Il coraggio di essere idiota” di Igor Sibaldi

      Elimina
  11. ma c'è in giro qualcosa ,prodotto da adf tradotto nella nostra lingua?Quello che ho visto in giro sull'argomento sembra una roba tipo calata degli Unni,sapere ,se non altro cosa vogliono senza "filtri" sarebbe utile

    RispondiElimina
  12. Scusate ho trovato questo che mette altri dati http://www.ilpost.it/2017/09/25/elettori-afd/

    RispondiElimina
  13. Buonasera professore. Con la mia laurea triennale in statistica non mi arrischio mai a commentare le sue analisi, non sono ancora abbastanza preparato per affrontare una discussione, e poi è sempre meglio che mi ci metto da solo a capire quello che una persona esperta fa e perché - che in generale non è detto sia giusto, ma, come si dice, uno "ruba con gli occhi".

    Ci sono delle cose che non mi convincono. A parte il fatto che l'output del modello mi sembra che dia la t per il coefficiente di log(Y) a -3.37 e non 4.37, ma soprattutto: poiché la covariata è il logaritmo di una stima (dunque è dotata di una certa aleatorietà) e lo scatter plot non sembra esattamente lineare, non sarebbe stato meglio stimare lo standard error e testare la significatività in altro modo? Per esempio il metodo di Halbert White (http://aiolos.um.savba.sk/~viktor/Econ/White-Econometrica-1980.pdf) che permette di valutare un predittore lineare anche in contesti in cui il modello può non essere ben specificato (nell'articolo la motivazione addotta è l'eteroschedasticità, ma le proprietà di consistenza dimostrate valgono anche se il modello è ignoto).

    PS: forse sono riuscito a cavare il ragno fuori dal buco per quanto riguarda questo problema qui (http://goofynomics.blogspot.it/2017/03/post-tecnico-asimmetria-di-trasformata.html), soltanto che l'ipotesi di asimmetria di Dlog[x(t)] la esprimo con il range interquantilico che pare si maneggi un po' meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mamma mia che supercazzola! Dunque:

      1) grazie per la segnalazione del refuso. Ti ho detto che ci vedo male? Fra l'altro è il motivo per il quale non posso più moderare il blog dal telefonino. Quindi... aspetterete.

      2) scusa: certo che ci possono essere errori di misurazione nel Pil, ma allora la soluzione sarebbe quella classica dell'error in variables model, cioè una stima delle variabili strumentali. White non è che c'entri molto, appunto perché ha a che vedere con un contesto diverso: variabili misurate senza errore, ma varianza dei residui non costante. Ora:

      2.a) il test di omoschedasticità di White mi dà una F(2,13) con p-value pari a 0.44;

      2.b) la t di Student calcolata con lo stimatore HAC mi viene comunque -4.98, quindi l'evidenza si rafforza (questo con Newey-West).

      Tuttavia, io di solito non aggiusto una cosa se non è rotta, e qui la cosa rotta non è.

      3) sulla nonlinearità non so cosa dirti. I classici test di linearità (come il RESET di Ramsey) respingono al 10% la nulla di linearità verso un'alternativa quadratica. In effetti il quadrato della variabile esplicativa è significativo, se aggiunto al modello, e questa potrebbe essere una strada da percorrere. La Sassonia resta comunque un outlier, ma il test di normalità non respinge, quindi le t di Student possiamo ritenerle affidabili.

      Elimina
    2. Grazie prof, fin troppo gentile. Non so cosa sia l'errore in variables model, e mi applicherò.

      Elimina
  14. Grazie sempre al professore. Noi scolaretti facciamo solo delle osservazioni corollario che possono anche essere un poco impertinenti. Ad esempio, non affrettiamoci troppo a dire che "il nazismo non c'entra niente". Non e il nazismo che deve entrarci ma il "metodo" tutto tedesco per pervenire alla formazione di una nuova via del consenso. Lo chiamerei processo "heimat", pur non sapendo unacca di tedesco mi sa che è la parola giusta. Prima si radica un qualcosa di politicamente nuovo magari anche con qualcuno che viene picchiato o che va in galera o tumulti o altro. Poi la spaccatura si allarga, aumentano gli esclusi e i poveri irrecuperabili e si creano uno o vari HartzIVland anche territorialmente definiti. Poi viene una crisi generale anche non necessariamente grande e magari estera e anche chi stava bene non sta più tanto bene. A questo punto scatta l'effetto "volk". Tutti diventano mono pensanti e mono agenti e si uniscono in un grande "uns" per salvare la "vaterland". Ma vi pare possibile che continuino a tediarci con 100 modelli diversi di automobili che cambiano in continuazione. L'ustione europea è solo un diversivo a questa realtà antropologica ma appena riparte il processo Heimat, addio ustione, tutti a casa. Naturalmente hanno dovuto vietare l'Horst-Wessell lied - Suonare o cantare il brano in pubblico è tuttora illegale secondo il codice penale della Repubblica Federale di Germania (articoli 86 ed 86a) - se no le cervici si surriscaldavano troppo; proprio perchè i capi tedeschi sanno con chi hanno a che fare.

    RispondiElimina
  15. Io ho fatto una logistic regression con due dummy variables.
    Left hand side - lettore del sacro blog (si/no),
    right hand side - titolo di studio più alto raggiunto: Cresima (si/no).

    Sapessi che goodness of fit...

    RispondiElimina
  16. Ma per il QED:1 (rottura della zona Euro) quanto dovemio aspetta'?
    Perché qua comincia a fasse na certa...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fossi in te non avrei troppa fretta, perché quel giorno i poracci, anonimi o meno, si divertiranno poco. Goditi la vita e fai hedging...

      Elimina
    2. Aho, ho un prestito con DB (non avevo ancora parlato con Alberto nel 2008) che mi scade a gennaio 2019 e questi rivogliono i soldi in valuta tedesca (così dice il mio amico della DB, o almeno pensa lui) in caso di euro break up. Per cui fino a quella data, mio caro "La Via Della Seta", stai buono e tranquillo che il nemico ci ascolta.

      Elimina
    3. Che tristezza... comunque vada, per la maggioranza andra' male o peggio. Lingottini d'oro murati in casa?

      Elimina
    4. Lo dice il tuo amico di DB. Ma lo dice anche la legge? Perché mai un debito contratto in italia dovrebbe essere onorato in divisa tedesca?

      Elimina
    5. Lo so bene, ma loro ci proveranno comunque a fare azioni legali. Il problema sarà questo.
      Ricordo che Poste Italiane fa prestiti tramite DB soprattutto e molte cessioni del V si basano su intermediatori di banche tedesche e francesi.
      L'INPS trattiene la quota di cessione, la rata viene calcolata sul netto; molte pensioni sono diminuite al netto, negli ultimi 10 anni ergo la quota massima è diminuita per cui capita che il numero di ratei aumenti.
      Quando e se si arriverà al redde rationem, e le cause con le banche dovessero creare problemi legali all'INPS, loro potrebbero trattenere quote cautelative. La cosa potrebbe riguardare anche i prestiti pensionistici per pensioni anticipate.
      Il caos è alle porte!

      Elimina
    6. Alberto49, dipende chi hai al governo. Uno stato *sovrano* può tranquillamente legifirare in materia (prima, durante o dopo un euro break up) per fermare sul nascere ogni velleità legale di DB. Certo, dipende chi hai il governo: se ci va un fautore dell'uscita dall'euro non aspetterà molto a farà la suddetta legge, se al governo hai il pd...

      Elimina
  17. Se gli elettori di AfD fossero nazisti, vorrebbe dire che fino a ieri centinaia di migliaia di nazisti si astenevano astenevano al voto. Qui è riportata la distribuzione dei votanti trasferitisi dagli altri partiti verso la afd: https://wahl.tagesschau.de/wahlen/2017-09-24-BT-DE/charts/analyse-wanderung/chart_204972.shtml

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La nobile arte dello scontro politico.

      Nazista (o fascista) è chi, messo all'angolo da politiche di spoliazione, mena calci nelle palle al sistema che lo sta mettendo al tappeto. Colpi bassi giustamente sanzionabili da un aristocratico arbitraggio della democrazia.

      Elimina
  18. Vabbe che afd ha vinto dove la immigrazione è più bassa, ma il peso di un immigrato ad Halle e molto più alto di quello di uno a Monaco
    (io sono un dato aberrante: abito ad Halle e peso 60 kg)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti gli americani piu' razzisti erano i bianchi poveri del sud. Si fa presto ad essere progressisti in salotto, con l'amico abbronzato colto e benestante...

      Elimina
  19. sempre per non dimenticare , che la parola nazismo avendo come immagine collettiva l'esercito e il passo dell'oca per finire poi nei campi di concentramento ,in origine era nazional socialismo , partiva forse con idee più a sinistra della attuale nomenclatura germanica . Una sinistra andata poi a destra o forse nemmeno , diciamo un uber alles , ora in effetti come ribadisce sempre il PROF. le politche di destra avvantaggiano le destre, ha una verità ,ma temo che ci sarebbe da precisare che avvantaggiano le destre di sinistra , mentre fanno perdere le sinistre di destra , forse nei parlamenti ogni tanto dovrebbero a rigor di logica cambiare semplicemente topologia , spostare i sedili , così ci si capirebbe qualcosa di piu....

    RispondiElimina
  20. Anche queste elezioni dimostrano che i sistemi elettorali attuali sono progettati per permettere di non decidere nulla; come sostiene da tempo il filosofo tedesco Peter Sloterdijk "negli ultimi decenni, la globalizzazione, sotto la regia neoliberale, ha generato una nuova questione sociale, che vede la forbice tra ricchi e poveri divaricarsi in misura sempre più pronunciata, sia a livello globale che a livello nazionale; mentre in alcune zone la povertà assoluta diminuisce, aumenta la povertà relativa nelle società opulente. La Sinistra tradizionale (sostanzialmente il movimento degli operai e dei lavoratori) è morta, ma fa ritorno, nel nuovo contesto, come gruppo d'interesse organizzato dei precari e dei disoccupati. Di conseguenza i suoi potenziali affiliati rappresentano il quinto più povero delle società ricche: abbastanza per un partito come la Linke (aggiungo io...o la AfD), troppo poco per una socialdemocrazia vecchio stampo."
    Egli aggiunge che a fianco a questo impoverimento di alcuni strati della società emerge ancor più allarmante la questione che egli definisce di "erosione del ceto medio".
    "Questa evoluzione è assai inquietante perchè non riguarda solo il margine inferiore e sfortunato della società, ma anche il suo nucleo e la maggioranza attiva".
    Egli sostiene che gran parte di questa erosione sia dovuta all'"hydra della straripante fiscalità statale".
    L'Europa sembra la versione potenziata di questo Leviatano..." che fa sì che un numero crescente di individui non può evitare di nutrire l'impressione di trovarsi di fronte a un mostro cieco, intento a occuparsi soltanto delle proprie leggi di funzionamento."
    "Dal canto loro, i dimenticati cittadini avvertono molto chiaramente di essere pedine di un gioco. Non si fanno alcuna illusione e sanno di essere stati trasformati da cittadini di uno Stato a titolari di un codice fiscale. Molti di loro condividono la sensazione di essere ormai soltanto voci su una lista di utili idioti."
    In ultima istanza, per il filosofo Peter Sloterdijk, ciò che stà alla base di questa disgregazione sociale è il denaro, il denaro drenato dallo Stato attraverso un Fisco amministrato in maniera sbagliata.
    A questo aggiungiamo l'Euro e le folli politiche monetarie e del mercato del lavoro che porta con sè ed abbiamo un quadro preciso di chi sia la colpa.

    RispondiElimina
  21. Qualche mese fà, così, per curiosità, mi son messo a leggere qualche decina di pagine dell'inizio del Mein Kampf.
    Tolti i deliri inerenti il concetto di razza ed altre amenità, in parte frutto del contesto sociale e culturale dell'epoca, mi ha particolarmente colpito la descrizione che Hitler fa della classe politica e dirigente sua contemporanea. Non è molto dissimile da quella che, pure io, potrei fare di quella che, attualmente, governa gran parte dell'Europa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Facci sapere se ti viene da fondare un partito. Nel caso cercheremo di distoglierti dal proposito.

      Elimina
    2. Non c'è pericolo :-)
      Quello che volevo sottolineare, comunque, è che tra la classe dirigente che a quei tempi riuscì a produrre un Hitler e quella attuale, non vi è molta differenza.

      Elimina
  22. Sono state fatte pesanti critiche al grafico in questione su facebook ma io posso solamente copiare e incollare quanto sostiene il professore di Sassari in questione , non sono in grado di valutare ma mi dispiace che venga contestato un grafico di Alberto Bagnai :-) : " Antonello Cannas Chi ha fatto quel grafico non conosce neanche gli elementi di base dell'analisi statistica della regressione semplice. E' chiaro che ci sono due cluster con comportamenti molto diversi. Quella linea è un clamoroso artefatto
    Mi piaceVedi altre reazioni · Rispondi · 2 · 22 h · Modificato<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<....Antonello Cannas Billia, quel grafico non spiega niente, in quanto puoi ben vedere che al centro c'è un chiaro andamento di curva a campana. Lì si che avrebbe potuto fare una bella regressione, anche una semplice polinomiale, ottenendo un'elevato r2. Inoltre, c'è un forte effetto confusione, dovuto al fatto che l'AfD ha preso più voti nella Germania dell'EST, che è la più povera ma anche la più vicina culturalmente e politicamente alle nazioni dell'est che hanno governi di destra che praticano politiche di destra ma che hanno avuto un fortissimo aumento dei redditi e riduzione della povertà, principalmente per merito della UE (ad es. Polonia, Ungheria, etc.). Questi governi sono ormai apertamente xenofobi, se non razzisti (pur non avendo immigrati) e sono politicamente molto affini all'AfD.
    L'articolista unisce molta presunzione ad una grande superficialità ed incompetenza. Ovviamente non manca di prendersela con i giornalisti che, per fortuna, non la pensano come lui (definiti gazzettieri, secondo la moda grillina tesa ad insultare tutti quelli che la pensano diversamente).<<<<<<<<<<<< Questo è l'indirizzo della discussione su FB : https://www.facebook.com/billia.mura/posts/1669968886367213?comment_id=1670915332939235&reply_comment_id=1670954376268664&ref=notif&notif_t=feed_comment_reply&notif_id=1506444432601414

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa, ma perché dovrei occuparmi di un incompetente che nel 2017 ancora considera l'r quadro come uno strumento di selezione del modello? Senti: non considero occuparsi di poracci un segno di intelligenza, e considero riportare le loro parole un segno di non intelligenza. Se tu potessi capire la risposta tecnica a queste obiezioni, capiresti anche che sono infondate. Quindi o sei un troll, o sei un troll, perché stai facendo una domanda della quale non sapresti capire la risposta. Il modello ovviamente ha dei limiti, ovvi per un professionista, meno ovvi per dei beceri hooligan da tastiera. Sono amici tuoi?

      Elimina
  23. I miei pensieri sulle elezioni tedesche (approfittando dell'ospitalità del Prof. :-) ) http://iluoghicomuni.altervista.org/elezioni-in-germania-il-mondo-sta-cambiando/

    RispondiElimina
  24. Dev'essere un ingegnnnnere.
    Invece di pensare alla "bella regressione" di un modello statistico, farebbe meglio ad occuparsi della regressione sociale (meno bella) in cui versa l'Europa occidentale.

    Poi anche i Francesi sono "vicini culturalmente e politicamente alle nazioni dell'est...."?

    RispondiElimina
  25. In numero assoluto, la Baviera ha raccolto più voti di ogni altro Länder (quasi 800K) per AfD. E anche il risultato percentuale è stato molto solido.

    Ci sono altre variabili, oltre al reddito, che hanno influenzato il voto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già. I trasferimenti fiscali. Quella cosa che dovrebbe intervenire a valle in un unione monetaria in aree valutarie non ottimali per impedirne il disfacimento: politicamente piuttosto indigesta alle regioni più ricche (che pure ne traggono vantaggio, in termini di manodopera a basso costo ed aumento della domanda per i beni delle proprie imprese nelle zone sussidiate).

      Silenziare il rumore della stampa sull'esito elettorale con questo post di Alberto del 2011 è stato un ottimo antidoto alla noia (avevo finito i pop corn tra le altre cose).

      Elimina
    2. Riflettendo, m' interesserebbe sapere quali argomenti sono stati impiegati in campagna elettorale dai politici di Adf nelle varie regioni. In effetti, presumendo che il tema immigrati e mercato del lavoro possa fare da collante tra elettorato bavarese ed elettorato dell' est, mi chiedo come abbiano impostato il discorso sul ritorno al marco in due regioni, delle quali una sussidia l' altra. Pare che sia proprio ciò che cerca di fare Salvini per trasformare Lega Nord in un partito nazionale (ovviamente non potendo prescindere dal peso della storia che la forza politica che guida porta con sé).

      Elimina
    3. Altro collante sono i soldi dati dalla Germania ad EU. Per moltissimi tedeschi sono soldi buttati in una costruzione sovranazionale che nega in fondo la necessità della loro madrepatria ed espone a controllo eterodiretto.

      I clandestini voluti a braccia aperte da Schulz e Rebeccah Kasner hanno avuto di sicuro il loro peso all'ovest (non so valutare all'est).

      Poi c'è un aspetto patriottico che è trasversale alle fasce di reddito e trascende il piano economico. L'identità del popolo tedesco non si è ancora del tutto spenta, nonostante i loro governanti eterodiretti non risparmino certo le forze pur di devastarla.


      Elimina
  26. non è che devo finire sul lastrico per lamentarmi della mia situazione economica, soprattuto se vedo attorno a me persone che si arricchiscono. Conta la psicologia: la ricchezza del paese aumenta ed io sto ancora a tirare la cinghia? Lo stato anzicché pensare a migliorare le mie condizioni di vita pensa a migliorarle a stranieri che sono stati chiamati qui proprio dal governo? Cosa mi aspetto per il futuro, un miglioramento o peggioramento del mio reddito?
    Lo spiegel ha pubblicato questa analisi del voto (http://www.spiegel.de/politik/deutschland/bundestagswahl-2017-kaum-auslaender-in-afd-hochburgen-a-1169727.html) con alcuni grafici interessanti fra cui questo sul reddito dei votanti afd (redditi 2014)
    http://cdn3.spiegel.de/images/image-1194072-860_galleryfree-wrne-1194072.jpg
    C'è poco da fare: principalmente i collegi elettorali con i redditi bassi ( quindi non necessariamente chi è sulla soglia di povertà) hanno votato afd. Di sicuro in quelle circoscrizioni (periferiche suppongo) si è toccato con mano l'impatto dell'immigrazione.
    Dopodiché uno può anche rigirare la frittata: i redditi bassi hanno livello di istruzione basso per cui hanno votato afd gli ignoranti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. intendevo rispondere a #federico germano

      Elimina
    2. Lungi da me sostenere che il reddito non abbia pesato. L'articolo qui sopra credo lo dimostri molto bene e probabilmente è la singola variabile più importante.

      Solo, non è l'unica.

      Elimina
  27. Ieri a pranzo discussione su elezioni tedesche. Era pranzo di lavoro ed era presente il Direttore Generale dell'azienda dove lavoro, quindi in teoria uno che ha idea di come gira il mondo. Primo commento "Afd sono nazisti che vogliono bruciare gli immigrati". Ok, cerco di andare avanti e butto sul tavolo il fatto che milioni di lavoratori con i minijob sono una motivazione un pochino più razionale di questo successo elettorale. I commensali scoprono l'esistenza dei minijob e il commento è: "Eh bhe se si sono ridotti ai minijob è perché non sono qualificati". Tralascio di far notare che allora questa supposta superiorità tedesca contraddice la presenza di milioni di lavoratori così poco qualificati da meritarsi 450€ al mese, e vedo di ragionare dicendo che anche se sono poco qualificati non è il caso di farli vivere in maniera poco dignitosa, ma niente, per loro è già tanto che abbiano da mangiare e un tetto sulla testa. Ok, passo allora ad argomentare che comunque la Germania potrebbe permettersi di alzare gli stipendi visto che ha un surplus commerciale di 250 mld all'anno, il che avrebbe anche risvolti positivi per gli altri paesi europei ora in difficoltà e in definitiva darebbe un senso all'unione europea: ovviamente il commento è "Eh, ma loro sono più bravi". Anche qui evito di tirare in ballo cose troppo tecniche come il dumping salariale tedesco (i puntini li ho messi tutti, sta a loro unirli) e passo ad un'argomentazione più pragmatica: ok, saranno pure più bravi, ma se metti alla fame varie nazioni per mantenere il tuo surplus, alla fine si tirano fuori i coltelli (che per inciso è l'esatto opposto della millantata pace europea). Niente, la reazione è "E' come la Grecia: io non gli avrei dato un soldo". Ok, inutile proseguire, il darwinismo economico ce l'hanno nel sangue. Vorrei esserci quando toccherà a loro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @tantalo
      La cosa che mi sorprende è il fatto che questi tuoi colleghi siano tanto addomesticati dai nostri media, tanto da risultare incapaci di avere posizioni razionali e risposte non fideistiche. Non capire le basi del confronto impari e delle conseguenze che arriveranno anche per loro, spero non per te.
      In ogni caso, ti garantisco che molti manager sono digiuni completamente riguardo le problematiche dell'euro; mi accorsi di questa cosa parlando con molti di loro, durante un convegno a Roma del 2013 tenutosi in via di Campo Marzio, organizzato da Bagnai, Rinaldi La Malfa, etc. Fu una cosa sorprendente scoprire la completa assenza di conoscenza degli elementi fondamentali dell'economia che governa un'area a moneta unica come l'eurozona.

      Elimina
  28. "...significativa all'1% (ovvero: la probabilità che questa relazione sia nulla,...". Il p-value non e' la probabilita' che l'ipotesi nulla sia vera, spero che lei questo lo sappia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il p-value è la probabilità di rifiutare l'ipotesi nulla quando è vera. L'ipotesi nulla è che le due variabili non siano in relazione. Un p-value basso indica che è estremamente implausibile che l'ipotesi nulla sia vera. Ma capisco, caro anonimo, che a questo punto tu ti sia perso.

      Elimina
    2. Ho utilizzato l'account di google per commentare e quindi compare lo pseudonimo con il quale mi ero registrato a suo tempo. Non ci ho fatto caso. Comunque sono Paolo Mereghetti. 
      Nella risposta si e' corretto, sostituendo al termine "probabile" il termine "plausibile". La probabilita' e' un concetto ben definito e scrivere "la probabilità che questa relazione sia nulla" ha un significato ben preciso ma errato. 

      L'interpretazione errata del p-value come la probabilita' che l'ipotesi nulla sia vera e' molto comune anche in articoli scientifici pubblicati su riviste ad "alto impatto" (Science, Nature, New Eng J Med, per intenderci) - vedi Wasserstein, Ronald L. et al (2016). "The ASA's statement on p-values: context, process, and purpose". The American Statistician. 70: 129–133. doi:10.1080/00031305.2016.1154108 oppure Colquhoun, David (2014). "An investigation of the false discovery rate and the misinterpretation of p-values". Royal Society Open Science. 1: 140216. doi:10.1098/rsos.140216.

      La corretta interpretazione e' che un basso p-value implica che e' implausibile l'assunzione di partenza che l'ipotesi nulla sia vera (come lei ha indicato giustamente nella risposta al mio commento).

      Tuttavia il basso valore del p-value non permette di distinguere tra questi due casi: 

      1. L'ipotesi nulla e' vera ma il campione e' inusuale.
      2. L'ipotesi nulla e' falsa.

      Lei assume direttamente che essendo il p-value basso l'ipotesi nulla e' falsa nonostante lo scarso numero di dati e per giunta molto rumorosi. Questo atteggiamento e' una delle cause dalla bassa riproducibilita' degli studi scientifici e del crescente sospetto nella veridicita' delle teorie basate su modelli che vengono definiti "statisticamente significativi" sulla base appunto solo del p-value (Benjamin, Daniel J. et al. Redefine statistical significance. Nature Human Behaviour. 2017. doi: 10.1038/s41562-017-0189-z). La discussione in letteratura sulle interpretazioni errate e gli usi impropri della significativita' statistica e' molto attiva - ad esempio qui https://www.nature.com/collections/qghhqm/pointsofsignificance sono indicati vari esempi dove quando il numero di dati e' basso e' facile ricadere nel caso in cui il p-value e' basso ma semplicemente il campione e' inusuale. Questo avviene spesso nelle scienze bio-mediche/ bio-fisiche dove l'esperimento viene disegnato ad hoc cercando di controllare il rumore, figuriamoci nelle scienze sociali dove non c'e' controllo.

      L'interpretazione errata del p-value come la probabilita' che l'ipotesi nulla sia falsa non e' presente solo in questo post ma viene ribadita in vari post come:  "I perché del no (in dissenso da Illy)" dove specifica: "...la probabilità che il coefficiente sia statisticamente nullo è del 5.3%, molto bassa)..." e "...la probabilità che sia statisticamente nullo è pari allo 0.45%, irrisoria..." oppure nel post "L'inspiegabile (!) comportamento del dollaro" dove indica: "...la probabilità che questo accada "per caso" è inferiore al 5% (è del 4.84%: sarebbe il famigerato p-value..." ).

      Elimina
    3. Caro Mereghetti, non so cosa lei faccia nella vita e non ho tempo di googlarlo. In classe spiego la teoria di Neyman-Pearson in un modo. Qui siamo in un blog divulgativo, e quindi, con o senza il suo permesso, adotto un linguaggio più diretto. Se è implausibile che l'ipotesi nulla sia vera, questo naturalmente non implica di per sé che sia vera l'alternativa. Tuttavia, come lei sa, la teoria di Neyman-Pearson è asimmetrica: l'alternativa non si accetta mai. Ora: lei sta in pratica sostenendo che ha senso fare inferenza statistica solo in condizioni asintotiche. Lo scriva su una rivista scientifica e veda se glielo pubblicano. Io non presenterei questa regressione a una rivista scientifica, ma per altri motivi: perché non ho verificato la presenza di autocorrelazione spaziale (che ovviamente in questo caso c'è, e mi distorce le t di Student - e questo, cioè l'inconsistenza della stima degli standard error, è un problema serio), e perché bisognerebbe tener conto di altri fattori. Spero che questo le sia chiaro, così come a lei non è chiaro con chi sta parlando e a me non è chiaro cosa lei stia cercando. Ma dormirò benissimo ugualmente.

      Elimina
    4. P.s.: un p-value è una probabilità. Mi spiace che lei lo ritenga una "plausibilità", ma questo... è un problema suo!

      Elimina
    5. Ah, una cosa: su Scholar c'è solo un Paolo Mereghetti, che è quello che conoscono tutti. Questo spiega perché lei prima definisce il p-value come probabilità che la nulla sia vera e poi come probabilità che la nulla sia falsa. Ciò rende molto probabile che lei sia in giovine che ha ingurgitato troppo in fretta concetti per lei arcani, e viene qui a fare l'espertone in conto Bocconi o similari. È già successo, e, se mi permette: è un po' patetico venire a fare la maestrina quando non si è d'accordo con se stessi. Qualsiasi rivista scientifica rifiuta la nulla se il p-value è basso. Punto. Il Nobel per la statistica l'attende (intuisco che lei ha tutta la vita davanti), quindi la esorto a circolare...

      Elimina
    6. Caro Mereghetti, ho visto giornali che hanno correlato il voto a AFD con l'eta' media, trasmettendo esplicitamente l'idea che sono i vecchi (ergo xenofobi e un po' rimbambiti?) ad aver votato per AFD. A loro hai scritto per spiegargli che correlazione non significa causazione? Che se l'impoverimento dell'est ha fatto andare via i giovani allora l'eta' media è più alta e che hanno correlato due effetti figli dello stesso fenomeno (cit: anschluss)?
      Questo intervento lo avrei apprezzato, ma invece sei venuto qui, chissà perché.

      Elimina
    7. Il perché è abbastanza ovvio: la scoperta che i poveri votano a destra, anziché per mamma Sinistra, ha seminato il panico fra le linee piddine. Si narra di personaggi insospettabili che stanno cominciando a discutere (ora) se sia il caso di parlare di uscita dall'euro (solo parlarne, per carità), mentre prima erano negazionisti feroci e offensivi. Capite bene che questa scoperta (da noi anticipata anni or sono, semplicemente perché è, come sapete, una costante storica) terrorizza i piddini, perché se prima pensavano di poter continuare a contare sul supporto "der popolo da 'a sinistra", ora hanno capito che il popolo di loro non ne può più, e le prossime politiche saranno un S. Bartolomeo.

      In questo quadro, il giovincello con la matita blu che viene a fare la lezioncina senza sapere nemmeno cosa sia un errore di prima specie trova una collocazione assolutamente naturale. D'altra parte, è già capitato, e ricapiterà. Va anche bene così. Certo, dire che il p-value non è una probabilità, per poi dire che è sbagliato considerarlo come probabilità che la nulla sia vera, anzi, falsa... insomma: fa un po' ridere. Non escludo che ci possa essere un elemento tecnico (nel senso di tecnica della comunicazione): venire qui a far confusione con linguaggio pseudo-espertologico per mettere in dubbio la credibilità del lavoro che stiamo facendo. Peccato che nel frattempo le classi A si accumulano, e che dall'altra parte non mi pare ci sia molto...

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.