domenica 12 febbraio 2017

L'unica via è la parodia

(...mi sento invecchiare, sento che le forze mi abbandonano, che non ho più la capacità di recupero di qualche anno fa, né la resistenza fisica necessaria per sostenere questa guerra di logoramento. Come ricorderete, a settembre un virus mi ha stroncato con febbre sopra 39: cinque mesi dopo ancora non sono riuscito a riprendere un'attività sportiva regolare, e a questo punto mi chiedo se ci riuscirò mai più. D'altra parte, tempo non ne ho. Congedandomi da Roberta le comunicavo la mia frustrazione di sentirmi sempre in ritardo, sempre inadeguato, di non poter fare nulla senza pensare alle dieci altre cose che stavo trascurando, la mia volontà di cambiare passo, di essere meno "ginnico" nei confronti della realtà - secondo le sagge parole del Palombi. E lei: "Sì, dovresti meditare, te l'ha detto anche Brigitte!" E io: "Certamente, lo farò, ma prima voglio avere davanti a me un campo di rovine sul quale farlo...". Questo campo di rovine arriverà. Quando verrà tirata la linea, constaterò, se ne avrò il tempo, di aver giocato due partite: una che non potevo vincere, quella contro la morte, e una che non potevo perdere, quella contro l'euro. Una vita, in fondo, piuttosto noiosa. Per fortuna ci siete voi a rallegrarla...)


Nicola Baroni ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Nazismo e mercantilismo": 

Gentile proff. Bagnai o letto entrambi i suoi libri e seguo il blog sin dall'inizio. Non o mai scritto su goofynomics prima dora, umiltà è la parola che più apprezzO.Hoalcune domande da porli: dunque, se - come pare acenare lei - lEuro è solo una moneta perché uscirne? specie se si considerassimo l'incolmabile svalutazione che dobbiamo aspettarci e la conseguente enorme inflazzione cui andremmo incontrA. Immaginiamo che - come sostiene sempre lei - l'uscita comporti per noi il puro Bengodi, ma non a pensato al fato che poi i vari governi si succederannotraloro facendo pessima politica e mandandoci in rovina? e quando io, lei, noi saremo trapassati? come faremo a controllare quelle politiche? Non le pare quantomeno prematuro parlare di uscita? Infine, tralasciando comunque il fondamentale tema di un Paese con la sua moneta nel tempestoso mare di un mErcato invaso dalla cina, cercando di restare più aderenti alla realtà: in molti si aspettano un imminente sbarco degli alieni, non a pensato a questo? perché non lo a pensato? Noi, gli alieni, la Lira. Aveva forse di meglio da fare? forse a parlare con i suoi amici lettori di Evola i quali non ne consiglierebbero di certo laccoglienza?lei spesso usa toni molto seccati e atteggiamenti intransigenti: è nazista?
La ringrazio per il tempo che avrà da dedicare ale mie umili domande e per avermi aperto gli occhi con il suo lavoro che continuerò ha seguire.
Un cordiale saluto,
Sun Tzu 


(...ho come la sensazione che il giovine Baroni abbia letto questo  - o simile - commento. Quanto invidio la sua giovanile intransigenza!... Per queste quattro risate ti sei meritato l'indulgenza su Twitter. E ora torno a lavorare...)

70 commenti:

  1. Oggi Berlusconi ha parlato di doppia moneta e ha affermato le stesse cose di Sun Tzu.
    Anche che l'inflazione schizzerebbe.
    E lui di schizzi ne sa qualcosa.
    Saluti diversamente intelligenti!
    ps:
    A quando un pezzo dal Titolo "Il referendum nella Caverna di Platone"?
    L'ho proposto anche a Orizzonte48.
    Lo so scrisse già cosa comporterebbe...ma è il titolo che secondo me farebbe la differenza.
    Saluti

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  2. Chi sarebbero gli amici di Bagnai che leggono Evola? Che gente frequenta costui! Disdicevole, indeed.

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    1. E` notoriamente un fascioleghista, e i suoi seguagi rossobruni.

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    2. Mentre le seguace o seguaciare (cioè le seguace che fanno caciara) non si fermano a quei due banali colori, ma ciascuna a suo modo, stanno provando tutte le nuances di tutti i colori compresa Luce dall'alba e Scuro di luna.

      Insomma il guru sta risollevando la corporazione delle parrucchiere, a sua insaputa, s'intende.

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    3. Ah, ecco. Io non c'entro: sono solo fascista.

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    4. @martinet

      Posso dirle che mi risulta sempre più simpatico o si offende? Intanto l'ho detto.

      E' già uscito il libro su Carandini?

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  3. Anch'io, senza avere purtroppo sense of humour di Nicola Baroni, ho sempre trovato insulsi i commenti che iniziano con "la seguo da tempo ma non ho mai commentato" e poi proseguono con domande assolutamente insensate anche per uno che segue da poco.

    Aver scoperto in ritardo Goofynomics non è reato, per cui ammettere di essere appena arrivati e di avere ancora le idee confuse sarebbe certo più umile e onesto.
    Resta comunque un po' pretenziosa la richiesta del riassunto delle puntate precedenti. Bagnai non può ripetere le stesse cose ogni volta che arriva uno nuovo. Ma neanche noi: se non avete tempo di leggere, perché noi, dopo avere dedicato tempo a leggere (anche se con piacere grazie alla verve di Bagnai) dobbiamo perdere tempo per riassumere a chi non ha voglia di leggere? O a fare ricerche per chi non ha voglia di farle?

    C'è una sessione "per cominciare", ci sono due libri, centinaia di post e vari video, chi è in ritardo ha tutti gli strumenti per recuperare. Ridurre certi contenuti a poche righe significa perdere profondità declassandoli a slogan da bar.

    In più il commento dell'altro Nicola non è sgrammaticato come la simpatica parodia del nostro Nicola, anzi contiene termini e riferimenti (changeover "reale", switch, Amartya Sen, Rawls, Adam Smith) che non sono propri dell'uomo della strada. Quindi trovo questo commento molto irritante e per nulla umile e sincero.

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    1. I primi tre hanno capito. Da qui in giù è il delirio.

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    2. Chi? Tu meno "ginnico" nei confronti della realtà? Ma è impossibbbile, va totalmente contro la tua natura. #stacce anzi #stamoce

      Cioè, non ti ci vedo molto a meditare

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    3. Io li ho sempre trovati interessantissimi spunti di riflessione sulla complessita` della natura umana.

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    4. Buongiorno gentile Silvia.
      Mi dispiace deluderLa, ma - ahimè - io sono un uomo della strada. Mi creda, vorrei, ed ho tanto voluto, non esserlo. Ma è quello che sono.
      Mi spiace che Lei abbia percepito come irritante il mio commento all'altro post del professor Bagnai. Ora l'ho integrato ed ho aggiunto altro, forse a maggior chiarezza.
      Mi farebbe piacere se Lei trovasse il tempo, e la gentilezza di leggerlo, vorrei davvero conoscere il Suo punto di vista e, qualora lo ritenga meritevole, mi piacerebbe anche discutere in merito a quello che ho scritto.
      Io ho veramente poca dimestichezza con gli strumenti informatici e la comunicazione virtuale, quindi sono abbastanza meravigliato delle reazione che ha suscitato il mio commento. Non era mia intenzione risultare fuori posto o, peggio, grottesco.
      Sono semplicemente animato da sana curiosità e vorrei cercare di capire. Purtroppo non sono un genio ed alcune cose mi sfuggono.

      Saluti,

      Nicola

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    5. Nicola, non prendertela. Prima di conoscermi erano buoni. Sono diventati delle bestie frequentandomi...

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    6. @Nicola
      La parodia l'ha già fatta Baroni. Copione.

      @Bagnai
      Non sono cose carine da dire all'unic@ person@ che ha capito il post (nonché Sua Altezza Vostra Devotissima Virtuale Consorte) Nostro Sire.

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    7. No, direi che eravamo già bestie, più o meno sopite.

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  4. Puzza di troll. Uno che segue dall'inizio non può scrivere tali idiozie.

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  5. Se facesi una cana non saresi in grato di scrivere in quessto stilo postmoterno cossì arricercato. Dove imparo scrivere con quessto modo?? Non o capitto che lengua essere.. Ittaliano? Ma se si considerassimo di sstutiare un ppoco, non fosse migliore?.

    P.S: spero si tratti di uno scherzo, altrimenti siamo messi veramente male (cosa che, in effetti è già un dato di fatto).....

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  6. @Fausto Di Biase
    mi è arrivato "Un pensiero presente" di Massimo Bontempelli, insieme a 2 copie omaggio della rivista Indipendenza e 2 supplementi.
    Ho cominciato a leggere quelle e ne ho un'ottima impressione, soprattutto sono rimasta colpita dalla data della prima uscita: 1986.
    Volevo ringraziarti per il consiglio.

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    1. Gentile Silvia, sono Alberto Leoncini, collaboratore di Indipendenza. Grazie per il lusinghiero giudizio che rende giustizia al lavoro di lunga lena intrapreso. Alla rivista si è da un anno affiancata l'omonima associazione 'Associazione Indipendenza', appunto, che cerca di tradurre in rivendicazioni politiche e organizzative le prospettive patriottiche e socialmente emancipative articolate nell'analisi, ormai ultratrentennale, della rivista. A tal proposito mi permetto di invitare lei, i lettori di goofynomics e i semplici curiosi all'assemblea che terremo a Roma il 26 marzo prossimo. In tale occasione ci sarà anche un nutrito banco arretrati dove potrà trovare molta parte della nostra ultima produzione. A scanso di equivoci chiarifico che, pur non essendo interessati a scioglierci in soggetti altri, guardiamo come a un'imprescindibile necessità l'interlocuzione a raggio più ampio possibile con tutte le soggettività politiche, sociali/associative, culturali, sindacali e amministrative che si sentono impegnate in un'iniziativa di rimodulazione degli assetti politico/economici egemoni.A disposizione per qualsiasi aspetto, ringrazio per l'attenzione. Alberto Leoncini

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    2. Gentile Silvia, sono Alberto Leoncini, collaboratore della rivista e la ringrazio per il giudizio lusinghiero riservatoci in riferimento al lavoro di lunga lena intrapreso. Da oltre un anno la rivista è anche associazione, 'Associazione Indipendenza', appunto. Quest'ultima mira a tradurre in rivendicazioni politiche le riflessioni portate avanti dalla rivista in una prospettiva di riorientamento degli indirizzi anche economici del Paese. Mi permetto di invitare lei e tutti i lettori di goofynomics alla nostra prossima assemblea di Roma, il 26 marzo p.v.. Si tratta di un'occasione per interloquire con tutte le realtà culturali, sociali/associative, sindacali, categoriali impegnate per orizzonti 'altri' rispetto a quelli oggi egemoni. Per quanto non sia, allo stato, nostro interesse uno scioglimento o una confluenza in altri soggetti, siamo altrettanto assolutamente convinti della necessità di ampliare quanto più è possibile il ventaglio delle sensibilità coinvolte nel processo di rinnovamento sociale e politico che si rende oggi necessario per lavorare a una rottura con l'ordine giuridico/economico euroatlantico. Sperando di poterci conoscere, siamo ovviamente a disposizione per ulteriori invii, tra l'altro è ormai tradizione per le nostre assemblee un nutrito 'banco arretrati' dove trovare una completa serie delle nostre ultime produzioni editoriali e librarie. Cordiali saluti, Alberto Leoncini

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    3. Gentile Alberto,
      il merito è soprattutto di Fausto che mi ha dato un ottimo consiglio.
      Come ho detto sono solo all'inizio ma, nei pochi articoli che sono riuscita a leggere, i temi (Ventotene, referendum, migrazione) sono analizzati con una profondità, una logica, uno spirito e un'onestà altrove inesistenti, se non nelle pubblicazioni di Bagnai e Giacché. Quindi grazie a voi, alla vostra costanza e al vostro impegno.
      Continuerò a leggere e a seguire, credo farò l'abbonamento e Luca mi ha inserita nella newsletter.
      Purtroppo a Roma non ci sarò (vivo a 700 km) ma, per quello che ho avuto modo di vedere finora, consiglio di partecipare e/o di dare almeno una sbirciata alle vostre pubblicazioni.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. L'apostrofo. Uno fa un'operazione un minimo raffinata, e viene invaso dal bar di Guerre Stellari...

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    2. Per via della feccia o della malvagità?

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  8. Un po' troppo sgrammaticato per uno che si firma Sun Tzu.

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  9. Scusi prof ma questa gliela devo raccontare. Stavo discutendo su FB con la Sig. Crescentini, rappresentante di "Fare per fermare il declino " di Pesaro, quando, a causa della difficoltà della Signora di contestare le mie osservazioni, interviene nella discussione nientemeno che Michele Boldrin. Inizia a dire che io sarei "uno scampato di casa" che raccontava cazzate e poiché nella precedente discussione con la signora avevo detto che seguivo il blogg di Bagnai e che avevo letto i suoi libri parte l'attacco al Prof. Riporto le sue testuali parole: "Con l'elettore medio rappresentato da scampati di casa come questo libero prof di Fano (scemotto, l'unica volta che il tuo vate ha avuto il coraggio di discutere con me ha fatto il cagnolino servizievole con la coda fra le gambe tutto il tempo, il video e' in rete, bevi meno" e prosegue con altre amenità varie.
    Buon lavoro Prof.

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    1. Scena tanto patetica quanto verosimile. Povero Boldrin! A noi piace ricordarlo così: lo statista che il suo paese non ha saputo apprezzare, il compagno d'avventura di economisti di spessore e titolati come Giannino...

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    2. @ATTILIO
      Boldrin e le sue consuete intemperanze in rete. Un ego che è un Polifemo beffato e accecato. Gigantesco, tira massi a caso nel mare, dolorante e incazzato per una inferiorità di fatto che non riesce a ammettere. Lascialo urlare al destino.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Esatto, il video è in rete: ed è uno dei più belli e convincenti. Ringrazi quanto siamo stati educati con lui, piuttosto, ad ascoltarlo compunti sparare le sue insulse banalità senza sghignazzargli in faccia (ma tranquillo, io ero nelle file in fondo e di nascosto ridevamo parecchio).

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    5. Ma non erano "scappati di casa" nel senso di gente girovaga, senz'arte né parte, o addirittura (questa la improvviso) messa fuori dalla famiglia?

      Sull'ideologia purulenta che c'è dietro (per "purulenta" abbiate pietà per una povera tossicchiante tracheobronchita per incuria e per fortuna, che temeva ben peggio), da discutere ci sarebbe in termini di moralismo e, stringi stringi, di classe.

      Ma che senso ha "scampati"?
      Se poi qualcuno me lo chiarisce come variante regionale o dialettale, ringrazio anticipatamente.

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    6. Anche io di scampati di casa non avevo mai sentito parlare. Sara' il gergo degli economisti d'oltremare?

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    7. Forse "scampati di casa" essi stessi, salvatisi dal luogo d'origine...Troppa concorrenza leale?
      Ma so di fare una boutade, perché se il Prof. dice che il B. è buono o ottimo in un certo campo, lo è.

      Mi è sembrato di capire che con certe sue, non mie, boutade si sia avventurato in un campo non proprio.

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  10. p.s. : Boldrin in un altro commento mi ha detto: "la svalutazione della moneta crea solo la compressione dei salari" ma si potrà sentire dire da un prof una assurdità simile? Io gli ho risposto: "Si scusa non mi ricordavo che i salariati italiani andassero a fare la spesa ai supermercati di Berlino". Saluti

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    1. Diciamo che le cose, in una unione monetaria, vanno esattamente al contrario, e in cambi flessibili non vanno esattamente come sostenuto dai cialtroni bipartisan. Perché perdete tempo con gente che non ha mai visto (né mostrato) un dato? Non vi vergognate? Dovreste.

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    2. L' ho sempre sospettato che Boldrin fosse un amico dei salariati, dei piccoli risparmiatori e della classe media, in particolare da quando ci avvertì che pagare per l' ESM circa 10 miliardi annui, fosse un grosso affare per il Paese ed una assicurazione contro gli infortuni finanziari (della Germania ndr).

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  11. Egregio Prof. Le voglio assicurare che anche noi scimmiette metalmeccaniche non scriviamo cosi' almeno la licenza media a qualcosa e' servita ,quindi il fatto che venga attaccato dai Troll e' buon segno i tempi sono maturi.
    Buon lavoro a tutti da Reggio Nell'Emilia loro non lo sanno ma ormai si lavora dall'interno....

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  12. La dimostrazione che l'autore dell'Arte della Guerra è stato estremamente moderato nella sua parodia.
    Igor Guerra

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  13. Impressionante la quantità di persone che non ha capito. Praticamente l'unica ad aver capito è Silvia, perché è l'unica che appartiene veramente a questa comunità (che significa anche conoscere chi la frequenta). Buono, anzi: ottimo a sapersi! Soprattutto per i tanti "famoerpartitisti"...

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    1. Prof. la seguo praticanti dall'inizio e non ho quasi mai commentato. I post come questo mi mancavano d@ tempo, e ne stavo con anzia aspettando il lieto ritorno. Lei si ripete(stancamente). E IO per prepararmi @l partjto che sta organizzando, ed essere meritevole, mi do alla teologia pelagiana, o pedante (scelga lei, ma mi raccomando, non chiuda il blog, o i commenti).

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    2. Povero giovine Baroni, sarà un po' invecchiato per il dispiacere.

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    3. Potrebbe trattarsi di parodie di commenti, o di parodie di commentatori (come potrebbe essere anche per questo commento), solida base per una parodia di partito ...

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  14. Gli alieni esistono. Serio. A breve potremmo esportare su Marte. Serio.

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  15. Eggregore ProfeZZore,
    anch'io trovo un'minimo scorretta l'operazione di sbeffegiare la lettera di un'povero giovine che, sepure un pò sgramaticata e ingnua, esprime una freschezza e un onestà inteletuale che sono rare in questi tempi di lecaculi, Anch'io ho letto entrambe i suoi libri, che ho capito a mio modo, e come tutti i libri contengono cose giuste e sbagliate, pertanto, non è che la mia opinione vale meno della sua. Siamo in democrazzia, vivaddio! E anche se lei legge Evola (che mi par di capire sia uno di destra e quindi non democratico) non si può cambiare questo fatto, a meno che lei non voglia tornare al medioevo.
    Poi, lasci che glielo dica, lei critica sempre i tedeschi, e su questo non sono daccordo. E'ì vero che hanno fatto degli erroti in passato, ma santo Dio! chi non ne fa? E mi sembra che abbiano riparato, facendo un accoglienza inclusiva senza se e senza ma, e le loro donne si sono sacrificate per questo, ma hanno dimostrato che non cè differenza, bianchi, neri, gialli. Hanno capito che questi poveri ragazzi venivano da regimi assurdi, dove ti tagliano li mani se guardi una donna. Mentre da noi cè Salvini che odia gli stranieri e anche i meridionali e vorrebbe chiuderli in campi di concentramento o bttargli in mezo al mare.
    È dura ammeterlo, la Germania e li altri paesi dl nord sono più civili e noi siamo fortunati ad essere in europa e così forse possiamo imparare da loro e far crescera questa povera italietta piena di corrotti e razzisti.
    Non possiamo chiuderci in una forteza, dobiamo aprirci al mondo come fanno i nostri giovani che girano per leuropa come se fossero a casa, così diventeremo meno provinciali e potremo capire il diverso, che non è un nemico. I suoi amici che leggono personaggi di destra impresentabili, non credo che le posano far capire queste cose. dovete andare in mezo ala gente, uscire dala vostra davorio (perchè davorio, poi non lò capito), solo così potete uscire dal vostro egoismo che vi fa credere che là fuori non esista un mondo con le sue esigenze che hanno la stessa dignità delle nostre. Io non sono un esperto ma penso di poterle dire che lei capisce a modo suo e io a modo mio, però non per questo il suo modo è per forza giusto

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  16. Anch’io ho diritto alla mia domanda stupida: se la banca centrale non effettua acquisti di titoli sul primario come fa a mettere in circolo le banconote che vanno a sostituire quelle distrutte o perse per qualsiasi altro motivo?

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  17. Tutto spassoso, ma con tono serio le dico: che il Signore la conservi, prof.

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  18. A so' stufo dirtlo, at vien chi du giurni an demo a farse do corse sul'arse quatro psitti con prosecco...at rinassi!...porta pasiensa per qualche dmanda idiota... ciao Prof.!!

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  19. Figurati caro Alberto come invidio io il giovine Nicola Baroni; purtroppo la vecchiaia fa diventare sempre più acidi, che curo con il R&R, anche se per vicissitudini personali, che ben conosci, mi è rimasta un po' di sana ed indispensabile pazienza.

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  20. Non so se vale qualcosa, ma io son partito dal fondo del blog e ho letto "Il Tramonto" per "l'Italia può farcela" diciamo che mi fido del titolo. E ho iniziato due anni fa... Diamine Baroni faccia il Salmone e risalga la corrente.

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  21. Sì il commento galeotto fu quello, ma come giustamente fa notare Silvia, non era neanche tra i peggiori. Non me ne voglia Nicola, scherzavo con l'intento di fare in verità una sintesi di quanto finora visto in questi anni di frequentazione del blog. Una verità profonda emerge, la solita: per capire da che parte stare, in questa che tutto sommato rappresenta solo una tra le mille battaglie che un uomo (e una donna) sono chiamati a combattere in vita, non occorrono conoscenze particolari, ma solo una certa sensibilità. Una cosa che ha molto più a che fare con l'udito che con la vista, per intenderci.

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    1. Sarai anche tu come me atterrito dalla pletora di commentatori che non hanno capito nulla.

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    2. Si figuri omonimo! Mica me la sono presa, non sono un tipo permaloso, anzi! Lei è proprio una sagoma, sa?
      Non ho capito, però, perché dice che per capire da che parte stare una persona non abbia bisogno di conoscenze particolari ma solo di sensibilità. Cosa vuol dire?
      Non dovrei cercare di capire razionalmente un concetto, ma sceglierlo solo perché ne risulto attratto emotivamente?

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    3. Direi anche con l'olfatto, a questo punto (con l'aria che tira...).

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    4. Bé sai l'esperienza in Goofynomics unita alla peculiare qualità che l'intera faccenda U€ riveste e di cui peraltro - pare un paradosso, ma non certo per te - il lato macroeconomico è quello meno rilevante, ci spinge non dico ad aspettarselo ma quantomeno a tenerne aperta la possibilità. Certamente il problema m'appare ben più preoccupante di quanto non immaginassi prima di entrare così a picco nel dibattito sfruttando la finestra che ci hai messo a disposizione. Ne parlavo proprio ieri con DC.

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    5. @Nicola (senza Baroni...)
      E perché mai? Forse che la sensibilità d'uno strumento di misurazione, quella di un operatore professionale come un pilota d'aereo oppure un chirurgo, ma anche di un fotoreporter, un esploratore oppure un soggetto che avverta un pericolo, la sensibilità della pelle agli agenti atmosferici, o quella delle mucose corporee (tanto per riportare esempi piuttosto eterogenei), dipendono da un'attrazione - o al contrario da una ripulsa -, d’ordine emozionale? (la quale rappresenterebbe piuttosto un ostacolo alla corretta percezione - per cui viene richiesta sensibilità recettiva il più possibile esente da un pregiudizio personale –, che non un fattore adeguato di valutazione cognitiva)

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    6. Omonimo carissimo,

      "Buongiorno professor Bagnai,"
      [Il suo è un incipit da lettera privata, ma scritta in un commento pubblico, dunque scrive al professore, ma ha una dichiarazione da fare a tutti. Ipotesi: lei non la pensa come pensa che pensi il professor Bagnai e non la pensa come pensa che pensino tutti i lettori del blog]
      "La leggo da diverso tempo - più o meno dagli inizi, ma non ho mai commentato."
      [Non c'è bisogno di scriverlo, se leggi Bagnai dagli inizi sai benissimo che mano a mano che scriverai si capirà perfettamente se ciò corrisponde al vero. Con ogni probabilità l'è parso di inserire questa frase poiché la riteneva sufficiente a celare l'ospite dentro il ventre del cavallo di legno: la prima ipotesi, appunto. Tuttavia, credo si tratti di un procedimento inconscio, maturato attraverso qualche distratta lettura del blog nel tempo, ma sufficiente per carpire - purtroppo "primordialmente" - alcune dinamiche sociali tipiche della community: Lei ha letto il blog, ma non lo ha letto]
      "Le faccio i miei complimenti, che saranno pure una banalità, ma io li trovo pur sempre gradevoli.
      Purtroppo, o per fortuna (visti i mal di testa), non sono un esperto di economia, nella vita mi occupo di tutt'altro.
      Vorrei, se possibile, porLe alcune domande in merito ai temi di cui si fa divulgatore.
      Chiedo perdono fin da ora se alcuni quesiti potranno risultare banali."
      [Ci avviciniamo sempre di più all'ipotesi iniziale: una captatio eccessivamente ossequiosa, l'esagerata necessità di manifestarsi umile e docile - in perfetta aderenza alla narrazione mainstream che impone il politically correct come veste d'agnello - e soprattutto la scelta dei termini (es. "si fa divulgatore") tradiscono ciò che in realtà ha dentro. Anche questo è con ogni probabilità un procedimento inconscio.]

      Le tre domande che infine pone provano l'assunto iniziale: Lei ha una verità da dichiarare la quale diverge nettamente da ciò che pensa che pensi questa comunità - che non ha mai letto veramente - ma ha bisogno di apparire semplice e modesto perché così potrà dire di essere stato aggredito nonostante la gentilezza dimostrata, mantenere salde le sue supposizioni iniziali (che Bagnai e i suoi amici mancano di valutare questo, quello e quell'altro e forse che Goofynomics sia una specie di setta di incantati) e (ri)trovare conforto in questa sua verità finalmente ristabilita. I suoi commenti successivi lo dimostrano, infine, ampiamente: Lei sa già e viene qui a dichiararlo. Poteva scegliere la forma diretta o quella mascherata. Ha scelto la seconda e si meraviglia se sono in molti a pensare che in un certo qual modo Lei offenda. Io no però perché ho capito che bisogna perdonare tutto, come dice Fra Cristoforo a Renzo e Lucia in punto di morte. Dunque scherziamoci su e dica veramente ciò che secondo Lei fa acqua nella narrazione del professore senza troppi fronzoli ché l'umiltà fa rima con coraggio quasi sempre. Quindi - lo vede? - sensibilità non corrisponde decisamente ad emotività. Sul quesito, infatti, a mio modo di vedere le ha risposto perfettamente Citodacal al quale mi unisco. Scambiare, tuttavia, la sensibilità con l'emotività, così come l'intelligenza con la razionalità ad esempio, non deriva esattamente da una sua colpa: viviamo in tempi eccessivamente materialistici.

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    7. @ Nicola (stavolta Baroni...)
      Come finale alla tua esposizione manca soltanto la faccia sorpresa, stupefatta ed anche un poco contrariata dell'ispettore Lestrade...
      Anch’io mi unisco appieno, e in contraccambio, alla salutare – spesso purtroppo sottovalutata, o misconosciuta – specifica tra intelligenza e razionalità (con un sostrato metafisico tradizionale sto per accingermi alla prima lettura di Whitehead), nonché al sottolineare l’eccesso di materialità che questa epoca comporta: è certamente vero che non se ne possa addebitar la colpa agli abitanti di passaggio e tuttavia, analogamente alle vicende della moneta unica, ne acquisisce il tratto e la valenza lo svagato e noncurante volgersi dall’altra parte, o il “disinteressarsene interessato” (nel rimanente, è fin troppo facile scorgere la responsabilità diretta).
      In estremo oriente usano definire i tempi difficili e perigliosi come “tempi interessanti”…
      Vediamo.

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    8. Citodacal:
      Assolutamente no. Anzi, è proprio come dice Lei. Il concetto di sensibilità lo ha ben definito. Il concetto di “certa” sensibilità inteso invece da Nicola Baroni non mi risultava chiaro dal di lui scritto. Si prestava ad essere interpretato.
      Certo che la sensibilità può essere intesa anche come percezione istintiva dei fenomeni piuttosto che come percezione emotiva.
      Buoni gli esempi che Lei fa del pilota, del chirurgo, del pericolo e della pelle.
      Ma, appunto, solo sulla base di questa sensibilità – come da Lei egregiamente definita – ritiene soddisfacente prendere delle decisioni? Crede che “non occorrano conoscenze particolari, ma solo una certa sensibilità”? Si farebbe operare al cuore da un ortopedico molto sensibile o salirebbe sull’aereo di un pilota sensibilissimo, ma che non conosce la fluidodinamica?
      Quindi per Lei è sufficiente la corretta percezione di un fenomeno, ovviamente scevra da risvolti emozionali, per saperlo inquadrare e gestire? Io penso che sia necessaria, ma non sufficiente.
      Deve essere assistita, almeno, da una solida base di conoscenze e competenze.


      Nicola Baroni:
      Tutto molto bello ciò che scrive. Ha avuto la gentilezza di interpretare le mie parole a Suo piacimento, mettendomi in tastiera parole e concetti che io non ho espresso.
      1. Entrare a casa di qualcuno, visto che questo è un blog e non un forum, e salutare con l’espressione “Buongiorno professor Bagnai” non mi pare sottintenda tutti quei non detti che Lei mi attribuisce, penso – a torto? – che sia una formula di cortesia. Tutti quei “… lei pensa che lui pensi che essi pensino, etc…” sono Sue elucubrazioni, io non so cosa dirLe, a parte il fatto che non è ciò che intendevo.
      2. Il professor Bagnai non è forse un divulgatore? In questa sede non divulga forse i propri lavori tecnici ad un pubblico – anche - di non addetti ai lavori? Dire che “il professor Bagnai si fa divulgatore” non lo trovo scorretto.
      3. Essendo, appunto, conscio della mia poca preparazione in tema economico ho ritenuto corretto premetterlo. Se Lei parlasse con un neurologo di sinapsi, non essendo un neurologo esperto di sinapsi, parlerebbe con lui da pari?
      4. Se c’è una cosa che proprio non ho è una verità da dichiarare, come ho già ripetuto in ripetute occasioni, ma Lei invece continua a sostenerlo. Non saprei cosa altro dirLe. Le ho già detto che NON ho ben capito i temi qui esposti e sono venuto qui apposta perché VORREI capirli meglio?
      5. Potrò dire di essere stato aggredito (cosa che non mi pare sia successa – tra l’altro)… A chi? Cosa vuol dire questa frase? Inoltre, non mi pare siano in MOLTI a pensare che io abbia offeso qualcuno. Se l’ho fatto, e non saprei come, chiedo ovviamente scusa, non era assolutamente mia intenzione.
      6. In che modo io potrei dire cosa fa acqua nella narrazione del professor Bagnai se non ho ancora ben capito ciò che sta esponendo e, come detto più o meno un milione di volte, non sono competente quanto lui in materia?

      C’è tuttavia un’altra possibilità, che Lei – nella Sua perspicace disamina – non ha vagliato: io, semplicemente, non ho ben capito i concetti espressi dal Professore.
      Pur avendoli letti, pur avendo scandagliato il blog, pur avendo approfondito. Straordinario, eh?
      Ad esempio, perché Lei sostiene che il lato macroeconomico nell’intera faccenda U€ sia il lato meno rilevante?

      Infine, La ringrazio molto per la magnanimità che dimostra nei miei confronti e per avermi assolto da ogni colpa.

      Saluti,
      Nicola

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    9. Ineccepibile Baroni che ha più educazione e pazienza di me. Io ne ho solo con le persone educate, non più con gli adulatori, con i codardi che si fingono umili (e un po' deficienti), con quelli che raccontano frottole, con i maleducati che irrompono in un discorso avviato da anni ponendo domande in antitesi con quello che dichiarano e non si degnano di leggere le risposte (link) che due persone troppo disponibili hanno dato. Ma anzi insistono con i loro poveri argomenti - poveri in spirito e di fondamento scientifico - travestiti da domande. Chi legge e ha dei dubbi, man mano fa domande su quello che ha letto. Chi è umile non si presenta riempiendosi la bocca con changeover "reale", switch, Amartya Sen, Rawls, Adam Smith...

      Invece insisti con la presa in giro: leggi da sempre, approfondisci, addirittura scandagli... però quello che ha scritto Baroni lo ha capito benissimo e hai risposto anche con una certa proprietà (e un abuso di Lei, Le, Sua, che nausea).

      Quello ti manca, Nicola, è proprio la sensibilità. Chi non capisce che il dato macroeconomico è paradossalmente il lato meno rilevante non solo non ha mai letto Bagnai, ma non è in sintonia con lo spirito di questa comunità. E qui lo sentiamo subito.

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  22. Avete notato come aumentino i troll quando si parla di euronazismo?

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  23. Che spettacolo!
    Qui (e "su qui") è stato scritto di tutto, tranne forse (o con insufficiente enfasi) che vi si apprende con spasso (è uno dei due soli modi di apprendere. L'altro è andare a sbattere).
    Mozart ha composto Ein musikalischer Spaß PERCHÉ sapeva comporre il Lacrimosa del Requiem. Grazie Nicola: avrei voluto essere giovane come lo sai essere tu. P.s. Ho già fatto sufficienti figure fecali (per inania) qua dentro, perciò mi cautelo: lo so che Spaß non vuol dire etc. etc.

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  24. La Mia, sugli alieni e l'esportazione su Marte, era un abattuta. ci sono rimasto veramente molto male.

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  25. se puo interessare Prof. Luigi Fontana https://www.youtube.com/watch?v=jLZ-obUVOWU

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