venerdì 25 marzo 2016

Radio Sputnik

Alle 16, con Jacques Sapir.

Non so né se siamo in diretta (credo di sì), né se c'è uno streaming (il sito è questo: https://fr.sputniknews.com). È l'ultima settimana di lavoro qui, cominciano ad arrivarmi parecchi paper su temi europei da "referare", e già questo, oltre che il contenuto (ovviamente top secret) fa capire che il vento sta cambiando, e io ho tantissimo da fare. 

In Francia oggi devono gestire il seguito delle manifestazioni di ieri. Alcuni studenti hanno tirato pietre su un paio di commissariati a Parigi (dove sto appunto andando...), alcuni genitori hanno denunciato, o intendono denunciare, i poliziotti per insulti razziali, ecc. Rimane il fatto che nessuno, ma veramente nessuno, evoca né l'euro né l'Europa come il fine che richiede il mezzo della deflazione salariale. Ci proviamo con Jacques, appunto. Ma non credo sia cosa semplice.

L'atmosfera che si respira qui è per certi versi più chiusa e settaria che da noi. I loro CEPRioti più feroci dei nostri Bocconi boys, i loro "fognatori", fra i quali l'ineffabile Mélenchon, più ottusi e autolesionisti dei nostri.

Assisto anche allo strano paradosso di una Repubblica presidenziale che somiglia sempre più a una Repubblica parlamentare. Un percorso per certi versi opposto al nostro, dove ormai il premier aspira a (e ritiene di avere) una investitura e poteri di indirizzo e rappresentanza pari a quelli di un presidente francese o americano. 

Nel caso francese questa dinamica me la spiego con l'economia (mi scusino i costituzionalisti). Se oggi Hollande si nasconde sistematicamente dietro Valls (e le liti di quest'ultimo con Macron), mentre ci son stati decenni in cui il nome del primo ministro francese nemmeno veniva pronunciato sui media, è perché allora cresceva il Pil, e oggi cresce la disoccupazione (circa 30000 in più a febbraio). Siccome è uso che il presidente uscente si ricandidi, capirete che in questa débâcle Hollande ha interesse a obbedire ad Epicuro: vivi nascosto. 

Epicuro non aggiungeva "e trombati le attricette", ma come sapete non è buon allievo ecc., e quindi il nostro François nun s'è fatto mancà ggnente (per gli ignari: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Julie_Gayet). Era l'unica cosa che potesse fare per recuperare qualche voto... Naturalmente, perdendo quello della moglie!

A dopo (astenersi diversamente europei)!



44 commenti:

  1. "Un percorso per certi versi opposto al nostro, dove ormai il premier aspira a (e ritiene di avere) una investitura e poteri di indirizzo e rappresentanza pari a quelli di un presidente francese o americano. "

    Da dove gli venga questa aspirazione e questo ritenersi poi, che gli ultimi tre premier messi insieme hanno avuto meno investitura popolare del mio amministratore di codominio, che almeno i suoi voti li ha dovuti prendere in prima persona...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un percorso opposto fin dall'inizio: la arrogante illusione di un'UE sotto la loro leadership e il nostro vincolismo esterno. Nel male gli italiani hanno sbagliato meno e hanno raggiunto quasi completamente il loro obiettivo.


      "L'atmosfera che si respira qui è per certi versi più chiusa e settaria che da noi. I loro CEPRioti più feroci dei nostri Bocconi boys, i loro "fognatori", fra i quali l'ineffabile Mélenchon, più ottusi e autolesionisti dei nostri".
      Esprit de grandeur.

      Elimina
  2. Scusi Prof., la solita domanda da bar:
    Il "progetto deflazione salariale" potrebbe avere la sua pazza nobiltà, ma secondo me i dottor stranamori che la perseguono non hanno fatto bene i conti (o semplicemente ci tengono nascosto che cosa vogliono fare "dopo").
    Se per essere "competitivo" io posso semplicemente agire su alcuni fattori come il costo del lavoro, di fatto agisco esclusivamente su una frazione percentuale dei miei costi (il 5? Il 10? il 20%? ...dipenderà immagino dal settore).
    Se domani per assurdo (o forse no) tutti accettassero di lavorare gratis, il piiiddino jihadista griderebbe al "nuovo mondo che ha vinto", ma si sarebbe solo un 20% più "competitivi" e se si volesse esportare il tutto (perchè nessuno te lo potrebbe più comprare a livello domestico), si avrebbe un "beneficio" di gran lunga inferiore a quello che si è avuto da quando l'euro è passato dall'1,35-1,40 alla quasi parità con il dollaro.
    Svalutare altri fattori sarebbe sì possibile...magari contabilmente si potrebbe decuplicare la durata degli ammortamenti, ma temo sarebbe solo un esercizio di stile/negozio fraudolento atto a ritardare un fallimento.
    Rimarrebbero da comprimere i costi delle materie prime e dei costi delle utilities, ma, a meno che il prezzo non crolli a seguito dell'azzeramento della propria domanda (non so quanto auspicabile), non c'è molto da sperarci...inoltre il beneficio sarebbe condiviso con altri sistemi in competizione con il nostro (e magari a differenza nostra, ancora vivi).
    Quindi...perdonandomi le boiate appena espresse con un linguaggio a dir poco pre-pasquale, mi spiega cosa c'è nel "dopo" per i Monti&C.?
    Quando non ci sarà più una beata, che si fa?
    Si va su Marte?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si ricomincerà daccapo.
      Nelle due guerre mondiali mica si chiedevano dei danni che le stesse guerre avrebbero causato....
      Oltretutto Monti é un alto ufficiale, mica sta in trincea.

      Oppure i Monti sperano che col tempo tutto si stabilizzi fisiologicamente, tipo 20% di disoccupati stabili in Spagna, 15 in Italia ecc. è che il popolo col tempo se ne faccia una ragione.

      Elimina
    2. Alessandro, grazie per la risposta.
      Ma non sono ancora convinto.
      Sulla seconda che hai detto ancora di meno.
      Fermo restando che i vari Monti ci mettono solo la faccia e hanno incarichi più o meno a tempo, non capisco l'utilità di stabilizzare verso l'alto la disoccupazione.
      Non vorrei bestemmiare, non è il giorno sicuramente adatto, ma "macroeconomicamente" mi sembra quantomeno un potenziale errore.
      Errore anche per quell'uno su 15mila che si crede il signorotto del paese o quell'uno su 150mila che si crede padrone della cittadina (e spesso lo è), che vorrebbero passare da un contado di servi a uno di schiavi.
      Forse l'unico che ride è veramente Monti che può auspicare di godersi i premi produzione per ancora cinque anni o poco più.
      Ripeto (ma è sempre un parere da bar), se il progetto di deflazione salariale (o l'accettazione dello stesso) non prevede uno schema successivo socioeconomico o neoantropologico (...non so cosa ho scritto, ma mi suona bene), allora è dura per tutti (e in prospettiva anche per loro).
      Vabbè...famose 'sta Pasqua e auguri.

      Elimina
    3. Lorenzo: questo non è esattamente un bar. Ci sono due libri. Se ti interessa leggili. Altrimenti rispetta il mio tempo.

      Elimina
    4. Professor Bagnai, in attesa di leggerli (e lo farò), rispetterò i tempi suoi e di chi frequenta il blog.
      Ho solo paura che, anche dopo aver letto i suoi scritti, tornerei alla carica con domande in stile "intuitivo che, pur non cogliendo, a volte ci becca".
      In questo senso rinnovo con rispetto e vera ammirazione gli auguri e la ringrazio per questo spazio dedicato al pensiero ragionato.
      Riguardo ai miei dubbi ignoranti (di questo ne avevo già preso atto da tempo), cercherò di trovare le risposte dentro di me durante i miei brevi momenti di stacco (ascensori, tapis roulant e poco più).
      Per non disturbare sosterrò il blog in forma anonima (non tanto per riservatezza o filantropia, ma per vergogna riguardo alla modestia dei contributi).
      Adesso basta, tempo scaduto.

      Elimina
    5. Scusa Lorenzo: tu sei arrivato qui nel 2015. Ancora non ti sei letto nemmeno i post consigliati nella sezione "Per cominciare" (come lo so? Si vede, è semplice: me lo confermi?). Hai fatto un bel commento esistenzialista a luglio dell'anno scorso, poi ci hai accompagnato sporadicamente e te ne siamo grati. Quella di essere "intuitivo" però è una scelta tua, non mia, perché io qui ho fornito sia in modo rapsodico (nel blog) che in modo sistematico (nei libri) gli strumenti per essere razionali. Non si tratta di essere "ignoranti" o "istruiti". Se tu pensi che la vita vada affrontata a colpi di intuizione e non di studio, allora per definizione viaggerai con la verità in tasca. Le tue domande le farai non per sapere, ma per dimostrare che sai, e i tuoi dubbi saranno veicolo delle tue certezze. Il tuo "ragionamento" mi infastidisce visceralmente perché avverto questo atteggiamento.

      Cosa cazzo te ne frega, eventualmente, di sapere qual è la visione di Monti? Ricominciamo col discorso "sono in buona fede/sono in cattiva fede"? Fatto mille volte: cerca "buona fede" nel blog. Cosa vuoi sapere? Non si capisce. La domanda qual è? Non riesco a decifrarlo. Mi aiuta a portare avanti il discorso? Per definizione, ahimè, no, perché è relativamente oscura. Le motivazioni delle classi dirigenti centrali e periferiche sono state oggetto di analisi approfondite nel blog e in entrambi i libri. Vuoi fare un discorso di filosofia della storia? Rivolgiti a un filosofo o a uno storico! Saranno al 99% piddini, lo so. Ma nessuno è perfetto: io comunque rispetto le loro competenze come loro non rispettano le mie.

      L'unica cosa che posso dirti è che il tapis roulant alle ginocchia bene non fa. Quindi quando ci stai sopra è meglio che pensi a come metti i piedi.

      Elimina
    6. Lorenzo, sulla seconda ipotesi è sul fatto che il popolo possa farsene una ragione, non ci vedo nulla di strano.
      Il Sud Italia é da almeno 70 anni che si é fatta una ragione, per esempio. Lo stesso da almeno 8 anni accade ed accadrà anche al Nord. Solo per citare due casi a noi molto vicini. Ma ce ne sarebbero. Valsandra docet :-)
      Non vedo rivoluzioni in atto, neppure l'ombra.
      O dobbiamo essere convinti che le rivoluzioni partano sempre dal basso?
      Poi magari mi sbaglio e potrebbe andare diversamente.

      "Fermo restando che i vari Monti ci mettono solo la faccia e hanno incarichi più o meno a tempo...."
      Rimanendo al Monti più famoso, lui non é per niente stato assunto dallo Stato con contratto determinato, magari!
      É senatore a vita ed é ancora lì che macina.... ce lo abbiamo in mezzo ai piedi da almeno 25 anni. Semplicemente adesso lo si vede meno in televisione.

      Elimina
    7. Gli date i link a Featherstone e Castaldi? Oppure lo faccio io quando torno dal mercato.

      Elimina
    8. @Lorenzo Caprara
      Qui trovi entrambi i link, più, come optionals, altre cosette non necessariamente intuitive, ma sicuramente utili.

      Sull'idea di fare un salto in libreria, tapis roulant permettendo, un altro pensierino un ce lo farei.

      Elimina
    9. Le confermo che ero all'oscuro della sezione "Per cominciare".
      La versione android del blog non la evidenzia come la versione web.
      Direi quindi che, per sua gioia e serenità, ho abbastanza da leggere prima di osare ulteriori interventi.
      Proverò a capire tutto, ma al momento non le posso garantire il risultato.
      Riguardo alla descrizione della mia forma mentis, non si incazzi, ma lei è sempre troppo buono, con l'unica eccezione dei dubbi usati come fondamenta di certezze, in questo caso si sbaglia (o forse no, non ne sono sicuro).
      Essendo cresciuto assieme ad un fratello brillante genio (ei fu Prof. venuto giù un po' in fretta dal Corno alle Scale un 21 Aprile di quattro anni fa) e con un padre nobile, anche lui mente matematica e non solo, fermo restando un quoziente intellettivo non di troppi gradi inferiore ai primi, in confronto a loro, lungi da essere un cazzaro di professione, ho avuto sicuramente approcci leggermente più spregiudicati (quindi spesso dicevo delle cazzate, quando magari altri stavano in silenzio).
      Raccolgo comunque l'invito ad affrontare in maniera un minimo più ordinata e a ragion veduta le questioni qui riportate.
      In merito invece ai tapis roulant, continuerò a viverli a mio rischio e pericolo in maniera spensierata (ignorando pure la vocina "mind your step"), mentre riguardo a chiedere lumi ad un filosofo (piidino o ino che sia), anche no grazie, in quel caso - e solo in quel caso - sarei disposto a tenermi i dubbi e costruirci sopra la casa.
      Di nuovo auguri e grazie x i riferimenti.

      Elimina
    10. Si, confermo. Android sul cellulare non evidenzia le varie sezioni, tipo la sezione "per cominciare".

      Android sul tablet invece evidenzia tutto.

      Elimina
    11. Prof. Alberto, dove preferisci che ti segnali i link non più attivi dei tuoi post "vetrina"?
      Mi sto mettendo avanti con le letture (disse quello che inseguiva con il fiato corto).
      Sarà per la derivazione da controller (la cui nobiltà d'impiego si misura in primis sul saper tener manutenuta la base di dati di un'azienda...tanto alla fine il management agisce quasi sempre su decisioni elaborate più o meno in maniera razional-esoterica-utilitaristica o su basi fashion-teoriche, per le quali il controller è chiamato a supportare e incorniciare la decisione ultima, struccando i dati o, nella migliore delle ipotesi, analizzando gli stessi colposamento di sbieco, fino a dimissioni volontarie), ho notato che, pur trovando in larga parte le risposte ai miei dubbi, la vetrina delle tue tesi (sezione "per cominciare") avrebbe bisogno di una normale manutenzione.
      Niente di clamoroso...fosse l'azienda per cui lavoro/avo procederei io senza disturbo.
      Si tratta di una normale spolverata su post che hanno la loro età.
      Se vuoi, la prima volta che mi capita di usare un pc (e non questo smartphone vietato agli ipovedenti...io), ti faccio la lista della spesa dei link non più attivi.
      Giusto sapere se segnalarteli qui o via mail.
      Saluti visceralmente disturbatori.

      Elimina
    12. Caro Lorenzo,

      l'italiano di legge da sinistra a destra e dall'alto al basso. Può darsi che le mie parole ti sembrino oscure, ma non per questo esse sono scritte in tategaki. Se tu avessi seguito questa convenzione, ti saresti accorto che in cima alla pagina è scritto:

      nota: in fondo a questa pagina sono aperti commenti, da usare per aiutarmi a migliorare la pagina. Quindi se un link è inattivo, segnalatemelo.

      Ora tu mi dirai: sì, ma potevi anche pensare che io avrei letto dal basso verso l'alto, e quindi avresti potuto scrivere le stesse parole anche in basso (magari in ordine inverso).

      Giusto.

      Ma vedi, ora abbiamo un problema. Non solo tu sei di quelli che fanno le domande delle quali pensano di avere la risposta (transeat). Sei anche di quelli che fanno domande delle quali hanno già avuto la risposta.

      Allora a questo punto una domanda ce l'ho io: mi paghi abbastanza per questo? A me, così, a spanna, non risulta.

      Verificherò periodicamente.

      Elimina
  3. Professore !

    Mettero' la radio a tutto volume a lavoro!!!

    RispondiElimina
  4. Ma non eravamo noi quelli coi politici fissati?

    RispondiElimina
  5. La chiusura mentale e il settarismo sono direttamente proporzionali al livello di (provvisorio) benessere del paese interessato. Peggio si sta e più, magicamente, ci si apre ad alternative mai contemplate prima. Peccato che si debba aspettare il peggio per aspirare al meglio.

    RispondiElimina
  6. Ot
    Giggi di Maio:"Siamo stati troppo duri con €uro e €uropa"

    http://www.lastampa.it/2016/03/24/italia/politica/di-maio-fa-autocritica-sullue-forse-siamo-stati-troppo-duri-WLYPthmhDym3mJYnqouX0O/pagina.html

    Ortottero',orto-to-totto-tero-tero',orto-to-totto-tero-tero',orto-to-totterooo,ortottero'!

    RispondiElimina
  7. Che ci troverà la Gayet (bella senza dubbio alcuno) in uno come François? Bah! Forse un po' di pubblicità fugace!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarà perché è una convinta sostenitrice dell'euro e con Hollande di euro ne ha trovati tanti?
      Ho dato un occhiata alla sua filmografia, fa un film ogni tre mesi!
      Ma é brava come attrice almeno?

      Elimina
    2. Il profumo del potere è un afrodisiaco potentissimo.....ciò detto, Buona Pasqua a tutti!

      Elimina
  8. a proposito di materie prime, se sei in difficoltà e piccolo (ovvero non incluso in grossi gruppi industriali) paghi molto (ma molto) di più.
    La crisi è un cane che si morde la coda, si autoalimenta.

    Cmq sia, non vedo lo spicchio di nobiltà della deflazione nemmeno se mi metto a girarci attorno e prendere tutte le sfaccettature (a parte poter insultare con cognizione di causa chi mi disse nel 2007 che bisognava obbligatoriamente comprare casa perché questa non perde mai valore.. sic).

    Invece penso che chi ha architettato tutto questo abbia un progetto perché se esiste un Feldstein ne esisterà un altro che sappia capire come muovere le fila per raggiungere questi o altri obiettivi.
    E loro ascoltano

    RispondiElimina
  9. Scusate l'OT, ma ci siamo deliziati con la sua grazia pochi post fa... se n'è andato Paolo Poli. RIP

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie.
      Lo apprendo da te,a quest'ora.
      Dispiace sinceramente.
      Uno dei rari che il PUD€ non è mai riuscito a risucchiare.

      Elimina
  10. Buon Venerdi Santo

    Il titolo lo dedico alle èlite del UE è sopratutto del Italia.

    RispondiElimina
  11. Professore, una domanda un po' OT. Se volessi capire a fondo la curva di Phillips, che letteratura dovrei leggere? Provando ingenuamente a fare un grafico inflazione VS disoccupazione, sia per un paese per anni diversi che per molti paesi in un anno dato, non trovo risultati soddisfacenti. Provando a leggere per conto mio (partendo da wiki e da uno dei post passati dove affrontava la questione) vedo che c'è molta carne al fuoco teorica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma tu vuoi studiare l'economia del lavoro o l'econometria? E che dati stai usando?

      Elimina
    2. Eurostat, plottavo gli ultimi 20 anni per Italia, Francia, UK, Germania e Spagna. Inflazione al consumo vs disoccupazione. Trovo delle curve che sembrano piuttosto degli scarabocchi. Quindi immagino si debba fare qualcosa di più sofisticato di un semplice scatter plot.

      Elimina
  12. @mario()
    Nel mio libro ai tempi dell'università (Abel-Bernanke, penso si possa trovare sul web ma io parlo della versione italiana), si mostrava la validità della curva di Phillips ma con una premessa: questa varia nel corso degli anni!
    Pertanto il semplice trade off inflazione disoccupazione non funziona (la curva si sposta in base alle mutate condizioni).

    Ciò premesso, MA SE PROPRIO vuole avere la risposta le consiglio di girarsi TUTTI I POST del blog perché il professore la spiega.
    Spiega come le mutate condizioni del mercato del lavoro (da Treu e oserei dire sino al Jobs act, seppure credo posteriore al post ma non cambia la sostanza) facciano slittare la curva!
    Quindi un 7% di inflazione ai tempi di Prodi-Berlusconi CHIARAMETNE non è la stessa cosa che negli anni 70 (ma in tutti i sensi!).

    IN SOSTANZA: la risposta la trova nel blog in uno dei tanti meravigliosi post (che sarebbero agratis..)

    RispondiElimina
  13. Per dire
    http://goofynomics.blogspot.it/2014/07/e-la-flessibilita-bellezza-mmt-vs.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quel post è particolarmente utile perché chiarisce alcuni atteggiamenti ideologici (vi ricordate di quando in Italia c'erano quelli che "l'inflazione si controlla con le tasse che non servono a finanziare lo stato ma a rastrellare liquidità dal mercato"? Quante ne abbiamo viste in cinque anni. Ora sono morti: all'apparir del vero, miseri, caddero. E una certa MMT era il loro backing ideologico - non so quanto consapevolmente, ma nei fatti lo era - e ricorderete che illo tempore la posizione di quella MMT era: "bè, ma l'euro non è un problema, fate come l'America...").

      Elimina
  14. tu chiamala se vuoi.....deflazione http://www.primaonline.it/2016/03/25/231729/soddisfazione-del-sindacato-per-ladesione-allo-sciopero-dei-poligrafici-edicole-senza-i-principali-quotidiani/

    RispondiElimina
  15. E io che contavo sul proverbiale sciovinismo francese per porre fine alla follia germanocentrica chiamata Ue... Il solito illuso e un po' pirla...

    RispondiElimina
  16. Dal sito Keynesblog, che pensavo fosse un nostro fiero alleato, leggo la pubblicità di un loro libro "La battaglia contro l'europa".
    "La battaglia contro l'europa" mostra come le èlite europee abbiano sfruttato la crisi per imporre scellerate politiche neoliberali e smantellare lo stato sociale-e come questo processo può essere invertito. Secondo gli autori , la via d'uscita dalla crisi non passa né per una maggiore integrazione (più europa) né per l'uscita dall'euro, quanto piuttosto per l'apertura di un conflitto tra periferia e centro che parta dalla disubbidienza al memorandum della troika e arrivi a delineare un'esplicita alternativa ( o almeno un significativo emendamento) all'attuale assetto istituzionale dell'unione europea. E per non farsi mancare nulla sulla copertina c'è pure la recensione di Yanis Varoufakis "Smaschera la falsità e l'ipocrisia di sostiene che" non c'è alternativa allo stato attuale delle cose". Naturalmente io mi chiedo come sia possibile scrivere cazzate di questo livello. Paradossalmente mi sentirei sollevato se venissi a sapere che gli autori fossero sul libro paga di qualche istituzione europea, due in più o in meno non cambia molto. Perché se dopo quello che è successo in Grecia pensano veramente di disobbedire alla troika rimanendo nell'euro, non so neanche cosa dire, sono preoccupato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Iodice non credo sia a libro paga. Uno che lo conosce mi ha spiegato che il poverino è uno di quelle menti subalterne che "non si può dire che l'euro non va perché l'ha detto Salvini", ma come stiano le cose lo sa abbastanza bene. Per il resto, è solo un poraccio che cerca di trollare, senza far ridere (cosa che almeno Puglisi riusciva ogni tanto a fare) e rodendosi il fegato per la sua impotenza e per il fatto che qualcuno gli ha rotto il giocattolo. Sull'altro trovate materiale in rete e potrete farvi un'idea. Non capisco perché persone che non sanno nulla né di economia né di politica parlino con leggerezza di argomenti che oggi sono delicati. Capisco la libertà di opinione, ma le loro idee oggettivamente seminano distruzione (loro erano con Tsipras, per capirci), e questa cosa bisognerà pure che qualcuno prima o poi cominci a prenderla in debita considerazione.

      Elimina
    2. Comunque tu devi essere un po' distratto, e Iodice è senz'altro un fiero qualcosa, ma non so se quella cosa è "alleato". So anche che vinceremo noi e che non ci dimenticheremo degli amici.

      Elimina
  17. Ad inizio settimana , in gita qui in Italia, il buon "Bernacca" Bernanke ha citato come rischi per l' ottimistica visione sul Pil mondiale, la brexit ed i populismi europei, citando però la crisi di domanda e l' urgenza di politiche fiscali comunitarie.
    Prof.Bagnai, mi chiarisca se inizio a capire : allude al rigorismo eccessivo dei tedeschi,,,come a dire...se ai polli non dai un minimo di mangime alla fine qualche gallo che si agita lo trovi pure.....

    RispondiElimina
  18. Eccomi qui, magari ancora off topic, per porgere al Professore, a tutta la truppa del blog, unitamente ai familiari, i miei auguri di Buona Pasqua. Grazie della vostra compagnia.

    RispondiElimina
  19. OT. Comunque vada, nei prossimi giorni presento 'L'euro è solo una moneta' in un'altra quinta liceo (sempre con la complicità del collega di Storia). Ci sono anche i lavoratori del bresciano che annunziano al Duce che si riducono le paghe del 10% - quota 90 - quindi è in linea col 'programma' di quinta...

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.